News CCIB 04.07.19

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04-07-2019 VISITA I presidenti Xi e Radev firmano una dichiarazione per partnership strategica La Bulgaria e la Cina stanno stabilendo relazioni di partenariato strategico. È quanto emerso durante i colloqui a Pechino tra il presidente Rumen Radev e il suo omologo cinese Xi Jinping. Xi ha osservato, durante i colloqui, che i due paesi hanno buone relazioni. “Abbiamo segnato 70 anni di relazioni diplomatiche, ora, ancora una volta, si elevano al livello di un partenariato strategico”, ha detto il capo di Stato cinese, aggiungendo che Bulgaria e Cina dovrebbero sfruttare questa opportunità nella mutevole situazione globale e sviluppare la loro partnership. “Un’azione storica è di fronte a noi”, ha osservato ancora Radev in relazione all'annuncio di una dichiarazione congiunta tra la Bulgaria e la Repubblica popolare cinese per stabilire relazioni di partenariato strategico. Radev si è detto convinto che la partnership strategica tra i due paesi si trasformerà rapidamente in una base “benefica” per l’ulteriore sviluppo di ciò che è già stato raggiunto nelle relazioni bilaterali. Il presidente cinese ha anche affermato che negli ultimi 70 anni si è sviluppata la tradizionale collaborazione tra i due paesi, sottolineando che “il suo popolo” ricorda gli aiuti della Bulgaria dopo il grande terremoto del 2008 quando è stato tra i primi paesi ad offrire alloggio ai minori delle regioni colpite. “Questo dimostra che i rapporti tra la nostra gente sono molto buoni”, ha detto ancora Xi. La dichiarazione bulgaro-cinese per stabilire relazioni di partenariato strategico mira a uno sviluppo solido e stabile delle relazioni bilaterali. Secondo il testo, i due paesi valutano positivamente i risultati positivi dell'economia e degli scambi bilaterali, con un'opinione unanime sul rafforzamento della cooperazione pratica nel commercio, investimenti, infrastrutture, piccole e medie imprese e commercio online, tra gli altri. La Bulgaria e la Cina desiderano raggiungere gli obiettivi fissati nel memorandum d'intesa interparlamentare firmato per l'attuazione congiunta dell'iniziativa ‘Nuova via della seta’. Seguendo i principi delle consultazioni estensive, del contributo congiunto e del vantaggio reciproco, i due paesi incoraggeranno la cooperazione pratica nei vari ambiti con l'obiettivo di portare alta qualità alla realizzazione dell'iniziativa. BALCANI Osce sostiene la cooperazione contro il traffico di esseri umani tra Atene, Skopje e Sofia La missione dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) a Skopje sostiene una serie di incontri bilaterali tra la Macedonia del Nord e la Bulgaria, il più recente il 28 giugno 2019, per elaborare un accordo per istituire procedure più snelle e canali di comunicazione diretti per lo scambio di informazioni sui casi di tratta. Lo riferisce l’Osce con un comunicato. Attualmente la missione sostiene


anche le consultazioni a Ocrida tra la Macedonia del Nord e la Grecia, volte a rafforzare la cooperazione tra i due paesi nella lotta contro la tratta di esseri umani. “Dobbiamo promuovere partenariati più forti per garantire i diritti di tutte le vittime, fondati sul diritto internazionale, nonché per consegnare alla giustizia i trafficanti e i gruppi criminali”, ha dichiarato il capo della missione Osce a Skopje Clemens Koja. “Costruire ponti di più stretta cooperazione è un trampolino di lancio e un impegno costante verso il nostro obiettivo comune. La missione continua a promuovere la cooperazione regionale, nel tentativo di individuare e proteggere le vittime della tratta di esseri umani e punire i trafficanti”, ha aggiunto. Magdalena Nestorovska, coordinatore nazionale per la lotta alla tratta di esseri umani e all'immigrazione illegale e leader del gruppo di negoziatori della Macedonia del Nord, ha dichiarato: “La lotta contro la tratta di esseri umani, come forma di criminalità organizzata, è in cima all'agenda politica del governo. La cooperazione regionale e transfrontaliera è cruciale in questi sforzi. La Macedonia del Nord ha firmato protocolli di cooperazione bilaterale con circa quattro paesi dei Balcani occidentali. Sono molto felice di aprire un nuovo capitolo con i nostri vicini, Bulgaria e Grecia. Le loro esperienze come Stati membri dell'Ue saranno preziose nel nostro percorso verso l'integrazione europea. E tutto questo non sarebbe potuto accadere senza i nostri partner e amici dell'Osce”. Al via a Poznan la riunione del ‘Processo di Berlino’ Con un ‘Think Tank Forum’ dedicato alla problematica balcanica e al quale sono intervenuti studiosi e analisti di vari Paesi, si è aperto ufficialmente a Poznan, in Polonia, il sesto summit dei Balcani occidentali nell'ambito del Processo di Berlino. Si tratta di una iniziativa avviata dal governo tedesco nel 2014 a sostegno della prospettiva di integrazione europea dei Paesi della regione, favorendo il dialogo e la collaborazione regionale in particolare in campo economico e sociale, con progetti soprattutto nei settori infrastrutturale, energetico, dei trasporti e della inter connettività. La riunione di Poznan avrà il suo clou domani con il vertice dei capi di stato e di governo dei Paesi dei Balcani occidentali, ai quali si uniranno i principali dirigenti della Ue. Per oggi è in programma una riunione dei ministri degli Esteri, dell'Interno e dell'Economia dei Paesi della regione. Sempre oggi si terranno un Forum economico Ue - Balcani occidentali e un Forum della società civile. La presidenza del ‘Processo di Berlino’ è detenuta quest'anno dalla Polonia, che di recente ha aderito all'iniziativa. A quello inaugurale di Berlino del 2014, sono seguiti i summit di Vienna (2015), Parigi (2016), Trieste (2017) e Londra (2018). Secondo i media regionali, la prossima presidenza del ‘Processo di Berlino’ sarà assunta congiuntamente da Bulgaria e Macedonia del Nord.


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