News CCIB 09.07.2019

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09-07-2019 BALCANI La Serbia dovrebbe trovare una soluzione permanente per il Kosovo La Serbia dovrebbe trovare una soluzione permanente alla questione del Kosovo. Lo ha dichiarato il premier Boyko Borissov, commentando le critiche rivoltegli dal ministro degli Esteri serbo, Ivica Dacic, per le parole in merito alla nomina del nuovo Alto rappresentante Ue Joseph Borrell. “Se la Serbia non riesce ad arrivare a una risoluzione con il Kosovo, non ci saranno prospettive per tutta la regione dei Balcani occidentali”, ha rilevato Borissov, ripreso dall'agenzia di stampa Bta. Nel corso del summit sui Balcani occidentali tenutosi a Poznan, Borissov ha affermato che il nuovo Alto rappresentante Ue dovrà lavorare per la regione nell’interesse dell’intera Ue, senza badare all’interesse nazionale. Le autorità di Madrid non riconoscono, infatti, l’indipendenza del Kosovo. Dacic ha risposto a questi commenti rilevando come Borissov “non dovrebbe dare lezioni a Borrell” sulla questione kosovara. L’ambasciatore serbo in Bulgaria convocato al ministero degli Esteri di Sofia L'ambasciatore serbo Vladimir Churgus è stato convocato al ministero degli Esteri di Sofia per dare spiegazioni sull’aspra reazione del ministro degli Esteri serbo, Ivica Dacic, alla dichiarazione del premier Boyko Borissov sul Kosovo. La tensione nei rapporti tra Sofia e Belgrado è stata qualificata dal presidente serbo Alexander Vucic come “un piccolo equivoco transitorio”. “La Bulgaria riconosce l'indipendenza del Kosovo, la Serbia invece non la riconosce - queste sono le differenze tra i due paesi e per tutto il resto, penso che abbiamo buoni rapporti”, ha aggiunto Vucic. Churgus ha ringraziato la Bulgaria per il suo sostegno alla via europea della Serbia, ha rilevato i buoni legami tra le due nazioni e ha richiamato l'attenzione sulla natura emotiva delle dichiarazioni. Secondo le autorità di Sofia, le dichiarazioni di Dacic su Boyko Borissov sono inaccettabili e non soddisfano le aspettative della Bulgaria di mantenere relazioni amichevoli e di buon vicinato con la Serbia. La Bulgaria propone la sua esperienza ai paesi dei Balcani occidentali A Sarajevo, Bosnia-Erzegovina, è iniziato il vertice dei Paesi del Processo di cooperazione nell'Europa sud-orientale (Seecp), dove la Bulgaria è rappresentata dal premier Boyko Borissov e dal ministro degli Esteri Ekaterina Zaharieva. “Il Processo di cooperazione nell'Europa sudorientale è diventato uno strumento pragmatico per la cooperazione, la promozione di progetti specifici, la crescita economica e la stabilità della regione”, ha dichiarato Zaharieva. A suo dire, la Bulgaria è pronta a sostenere i paesi dei Balcani occidentali con la sua esperienza amministrativa per utilizzare i fondi Ue.


Zaharieva ha esortato i diplomatici dei ministeri degli Esteri dei paesi del Seecp a discutere di come l'organizzazione possa diventare più visibile ed effettiva. “È un segnale preoccupante, il fatto che due paesi non siano qui presenti, il Kosovo e l'Albania. Cinque paesi dell'Ue non riconoscono il Kosovo, ma gli altri 23 lo riconoscono, e penso che abbiamo trovato una formula in cui il Kosovo possa partecipare a vari forum internazionali, nei quali sono presenti anche i paesi che non lo riconoscono”, ha aggiunto Zaharieva. BULGARIA-RUSSIA 140 anni di rapporti diplomatici tra i due Paesi Il capo dello Stato bulgaro Rumen Radev si è congratulato con il presidente russo Vladimir Putin per il 140° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Bulgaria e Russia, istituite il 7 luglio 1879 dopo la liberazione della Bulgaria dal giogo ottomano e il ripristino dello Stato bulgaro. Radev ha rilevato che il popolo bulgaro non dimentica il ruolo decisivo della Russia per la liberazione della Bulgaria a seguito della guerra russoturca del 1877-1878 e onora la memoria dei soldati russi caduti nella guerra. RIMESSE In quattro mesi i bulgari all'estero hanno trasferito in patria 400 milioni di euro Dall'inizio del 2019 alla fine di aprile, i bulgari che lavorano all'estero hanno inviato rimesse per 400 milioni di euro ai loro parenti nel paese, secondo i dati della Banca nazionale bulgara (Bnb). Gli esperti commentano che con i loro trasferimenti in patria i connazionali all'estero sono di nuovo tra i migliori investitori in Bulgaria. Per di più, le statistiche della Bnb non prendono in considerazione tutte le rimesse, in quanto non vi sono incluse le somme trasferite in contanti e le rimesse inferiori a € 2.500. FINANZE Una delle grandi banche cinesi vorrebbe sbarcare in Bulgaria La seconda banca cinese per grandezza, la China Construction Bank, avrebbe intenzione di aprire una sua filiale in Bulgaria. “Una delegazione della banca, guidata dal suo vice presidente esecutivo, ha visitato il paese”, ha detto Tsvetan Simeonov, presidente della Camera di commercio e industria bulgara. La China Construction Bank ha un patrimonio di 3,3 trilioni di dollari e un profitto annuo di 37 miliardi di dollari. Dispone di oltre 200 filiali in 29 paesi in tutto il mondo. L'istituto finanziario sta studiando la sua futura presenza in Bulgaria, ha aggiunto Simeonov. Durante la sua visita in Cina, il capo dello Stato, Rumen Radev, ha dichiarato di aver invitato una delle principali banche cinesi ad aprire una sua rappresentanza in Bulgaria.


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