CONGIUNTURA ARTIGIANATO I trimestre 2020
Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi ufficiostudi@mi.camcom.it
La chiusura forzata delle attività in relazione allo sviluppo pandemico ha messo a dura prova il comparto artigiano nel primo trimestre 2020 evidenziando, con intensità simili tra i territori, un crollo complessivo che investe sia la dimensione della produzione sia il fatturato sia le commesse acquisite. Allo stesso modo, le prospettive di breve termine convergono, come in generale per la manifattura, verso un quadro ancora pesantemente negativo, sia per la produzione sia per la domanda che per l’occupazione.
CA/N 01
IN SINTESI Il quadro d’insieme dell’attività manifatturiera dell’artigianato registra nel primo trimestre 2020, come in generale nel settore manifatturiero, gli effetti del lockdown produttivo indotto dalla pandemia da Covid-19. Il trend trimestrale e la dinamica tendenziale sono convergenti verso un quadro ampiamente negativo che si è innestato, nell’area vasta di Milano, Monza Brianza e Lodi, su una situazione di difficoltà già presente nel precedente trimestre. La chiusura forzata delle attività in relazione allo sviluppo pandemico ha messo a dura prova il comparto artigiano nel primo trimestre 2020 evidenziando, con intensità simili tra i territori, un crollo complessivo che investe sia la dimensione della produzione sia il fatturato sia le commesse acquisite. Le prospettive di breve termine, ossia riferite al prossimo trimestre convergono, come in generale per la manifattura, verso un quadro ancora pesantemente negativo sia per la produzione sia per la domanda sia per l’occupazione. Il quadro di dettaglio afferente al trend trimestrale relativo ai territori registra per l’area metropolitana milanese un tracollo della produzione (-15,6% destagionalizzato), superiore per intensità a quanto rilevato in regione (-13,2% destagionalizzato), che raggiunge nel trimestre il punto più basso dell’indice in chiave storica dal 2007 (76,5). La flessione produttiva si è associata a una contrazione di intensità di poco inferiore sia per il fatturato che per il portafoglio ordini (rispettivamente -14,4% e – 13,9% destagionalizzato). La flessione su ampia scala della produzione che si è verificata rispetto al precedente trimestre ha comportato, per l’artigianato milanese, degli effetti devastanti sulla dinamica tendenziale generale, dove si osserva un arretramento della produzione industriale di pari intensità con quanto registrato su base trimestrale (-15,6%). Tale arretramento produttivo si è associato a una caduta ancora più ampia del fatturato (-16,3%) e a una contrazione di rilevanti dimensioni degli ordini (-14,6%). Relativamente all’area di Monza e Brianza, su scala trimestrale l’arretramento della produzione (-12,1% destagionalizzato) è inferiore di un punto a quanto registrato in ambito regionale, tuttavia è dal lato del fatturato e delle commesse acquisite che si registra il maggior grado di profondità e di intensità della flessione (rispettivamente -18% e -16,3% destagionalizzato), largamente superiore a quanto rilevato per l’artigianato lombardo nel primo trimestre 2020. L’analisi della dinamica tendenziale evidenzia per il territorio brianzolo una performance allineata al quadro lombardo soprattutto dal lato degli indicatori afferenti al fatturato e al portafoglio ordini (-12,8% e -13,2% rispettivamente), mentre nei confronti della produzione industriale si osserva una flessione (-11%) inferiore di circa 2 punti al trend regionale. Tale scenario si replica per l’artigianato della provincia di Lodi, dove si osserva - rispetto al primo trimestre dello scorso anno - una rilevante flessione della produzione (-11,4%), che comunque rimane inferiore alla dinamica registrata in Lombardia. Le dinamiche assumono tuttavia un peggioramento significativo se consideriamo il livello del fatturato (-12,8%) e soprattutto il portafoglio ordini (-13,9%), che mostra una flessione superiore a quanto registrato dall’artigianato lombardo.
CA/MILANO La dinamica dell’artigianato manifatturiero milanese e le previsioni per il secondo trimestre 2020
Coerentemente al quadro generale di chiusura forzata delle attività economiche con le conseguenti ripercussioni sui livelli produttivi e dei fatturati, anche l’artigianato manifatturiero milanese ha subìto nel primo trimestre 2020 degli effetti rilevanti sulla produzione e sugli indicatori afferenti al fatturato e agli ordini, con perdite intorno ai 15 punti percentuali rispetto al precedente trimestre e con una situazione nettamente peggiore rispetto all’andamento del settore in Lombardia. Il quadro di dettaglio analizzato attraverso la dinamica trimestrale dell’indice della produzione industriale registra, al netto degli effetti stagionali, un crollo dell’attività industriale nel primo trimestre 2020, come indicato puntualmente dal valore assunto dall’indice (76,5 contro 90,7 del quarto trimestre 2019), il valore più basso in chiave storica degli ultimi dieci anni con riflessi immediati sulla dinamica tendenziale, che in analogia alla flessione congiunturale registra una perdita consistente di pari intensità [grafico 1]. Relativamente alle aspettative per il trimestre successivo, si osserva un ulteriore peggioramento delle previsioni formulate dalle imprese, essendo largamente prevalenti le ipotesi di diminuzione rispetto a quelle di aumento con il pericolo reale di innestare un cortocircuito tra attese e dati a consuntivo, alimentando e potenziando la spinta al ribasso indotta dal periodo di lockdown. Var. % 10
Indice 110 105
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0
95 -5 90 -10
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-15
80 75
-20 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I 2010
2011
2012
2013
Var. % tendenziali
2014
2015
2016
2017
2018
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Indice produzione industriale
Il confronto territoriale tra Milano e la Lombardia evidenzia per l’area metropolitana un contesto regressivo più intenso rispetto a quello del territorio regionale. Il dettaglio degli indicatori congiunturali, al netto degli effetti stagionali, registra pertanto una flessione della produzione industriale (-15,6% destagionalizzato) più ampia di quanto subìto dal settore in Lombardia (-13,2% destagionalizzato) [grafico 2]. Il differenziale delle performance tra l’area milanese e la regione si replica se consideriamo il fatturato nel primo trimestre 2020, in ambito metropolitano la flessione registrata è infatti superiore a quanto rilevato in Lombardia (rispettivamente -14,4% e -12,7% destagionalizzato), tale trend non si replica invece in relazione al portafoglio ordini, dove i trend regressivi sono simili tra Milano (-13,9% destagionalizzato) e la Lombardia (-13,5% destagionalizzato).
GRAFICO 1 Produzione industriale dell’artigianato manifatturiero in provincia di Milano (anni 2010-2020, indice base 2010=100 e variazioni percentuali tendenziali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Artigianato
GRAFICO 2 Produzione industriale, fatturato e ordini dell’artigianato manifatturiero in provincia di Milano e in Lombardia (I trimestre 2020, variazioni percentuali congiunturali destagionalizzate) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Artigianato
-15,6
Produzione industriale
-13,2
-14,4
Fatturato totale
-12,7
-13,9
Ordini totali
-13,5 -18
-16
-14
-12
-10
Milano
-8
-6
-4
-2
0
Lombardia
Passando alla dimensione tendenziale e contestualizzando il confronto tra il territorio metropolitano e la regione rispetto alla dimensione produttiva, l’area milanese mostra una flessione della dinamica (-15,6%) nettamente più intensa di quella della Lombardia (-12,9%) [grafico 3]. Il quadro assume dei toni più sfavorevoli per il contesto locale se consideriamo la dinamica del fatturato della manifattura artigiana milanese. In particolare il fatturato registra una contrazione superiore a quanto rilevato per la dimensione produttiva (-16,3%) e nettamente più elevata rispetto alla perdita palesata dal settore in ambito lombardo (-13%). In tale solco, ma con intensità di scala differenti, si colloca anche la dinamica degli ordini espressiva di un sentiero regressivo che si è ulteriormente rafforzato nel trimestre. Rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno gli ordini dell’artigianato milanese rilevano una contrazione (-14,6%), che non trova corrispondenza a livello regionale (-13%). GRAFICO 3 Produzione industriale, fatturato e ordini dell’artigianato manifatturiero in provincia di Milano e in Lombardia (I trimestre 2020, variazioni percentuali tendenziali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Artigianato
-15,6
Produzione industriale
-12,9
-16,3 Fatturato totale
-13,0
-14,6
Ordini totali
-13,0
-18
-16
-14 Milano
-12
-10
-8
-6
-4
-2
0
Lombardia
Il contesto determinato dal lockdown ha ampiamente condizionato il quadro complessivo delle aspettative per il secondo trimestre 2020. Il clima di fiducia delle imprese mostra infatti un intenso logoramento sia per quanto concerne la produzione sia per la domanda interna e l’occupazione. In relazione alla produzione industriale, i tre quarti delle imprese dell’artigianato manifatturiero stimano una nuova flessione della produzione nel secondo trimestre 2020, determinando un saldo finale delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione) ampiamente negativo (-69,7%), essendo ridotta ai minimi termini la quota di imprese con attese di aumento (5,3%) [grafico 4]. Tale previsione si replica anche nei confronti della domanda interna, dove il 74% delle imprese artigiane stima una flessione degli ordinativi per il secondo trimestre 2020, mentre solo il 4% prevede un aumento con un saldo finale simile a quanto osservato per la produzione (-70,6%).
In relazione all’occupazione si osserva un’cambiamento di sentiment significativo sulla rilevazione precedente, con un incremento rilevante di operatori con aspettative di diminuzione (oltre il 30,1%), mentre la quota di imprese con stime di aumento è ridotta al minimo (2%), determinando un saldo complessivo negativo (-27,8%). 20
GRAFICO 4 Aspettative su produzione, occupazione e domanda interna dell’artigianato manifatturiero in provincia di Milano (anni 2010-2020, saldi percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Artigianato
10 0 -10 -20 -30 -40 -50 -60 -70 -80 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I 2010
2011
2012
2013
Produzione
2014
2015 Occupazione
2016
2017
2018
Domanda interna
2019
20
CA/MONZA BRIANZA La dinamica dell’artigianato manifatturiero brianzolo e le previsioni per il secondo trimestre 2020
Gli effetti della pandemia da Covid-19 e del lockdown dell’economia nel primo trimestre 2020 significano per l’artigianato manifatturiero brianzolo una perdita della produzione superiore al 10%, in linea con il trend regionale. Variazioni di entità analoga contraddistinguono la dinamica di fatturato e ordini. Il clima di fiducia degli imprenditori artigiani della Brianza denuncia una forte incertezza e risulta in significativo peggioramento. L’indice della produzione industriale, costruito con base 2010 pari a 100, nel trimestre in esame raggiunge quota 88,2, posizionandosi nel punto di minimo degli anni più recenti [grafico 5]. Var. % 10
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GRAFICO 5 Produzione industriale dell’artigianato manifatturiero in provincia di Monza Brianza (anni 2010-2020, indice base 2010=100 e variazioni percentuali tendenziali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Artigianato
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-15 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I 2010
2011
2012
2013
2014
2015
Var. % tendenziali
2016
2017
2018
2019
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Indice produzione industriale
Passando a osservare il dettaglio degli indicatori congiunturali la produzione sconta un pesante calo del 12,1% (dato destagionalizzato), di poco migliore della dinamica regionale (-13,2%). Più pesante la dinamica del fatturato, che ha registrato una caduta del 18%, rispetto al -12,7% lombardo. La riduzione del portafoglio ordini è risultata di entità leggermente inferiore rispetto a quella del fatturato, calando del 16,3%, performance che peggiora quella media regionale (-13,5%) [grafico 6].
Fatturato totale
GRAFICO 6 Produzione industriale, fatturato e ordini dell’artigianato manifatturiero in provincia di Monza Brianza e in Lombardia (I trimestre 2020, variazioni percentuali congiunturali destagionalizzate) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Artigianato
-12,1
Produzione industriale
-13,2
-18,0 -12,7
-16,3
Ordini totali
-13,5 -20
-18
-16
-14
Monza Brianza
-12
-10
-8
-6
-4
-2
0
Lombardia
La dinamica tendenziale quindi, a raffronto con lo stesso trimestre del 2019, denuncia variazioni negative dello stesso ordine di grandezza di quelle congiunturali. L’entità del calo è peraltro del tutto allineata a quella lombarda, specie riguardo a ordini e fatturato. La produzione ha registrato un calo annuo del 11%, che è di circa due punti percentuali meno pesante del calo della produzione a livello lombardo (-12,9%) [grafico 7]. La dinamica del fatturato dell’artigianato manifatturiero brianzolo non è dissimile, si tratta di un calo del 12,8%, quasi identico al dato regionale (-13%). La dinamica degli ordini è lievemente peggiore, si segnala infatti una riduzione annua del 13,2%; anche per quanto riguarda questo indicatore l’entità della variazione è quasi identica a quella dell’artigianato lombardo nel complesso (-13%).
GRAFICO 7 Produzione industriale, fatturato e ordini dell’artigianato manifatturiero in provincia di Monza Brianza e in Lombardia (I trimestre 2020, variazioni percentuali tendenziali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Artigianato
-11,0
Produzione industriale -12,9
-12,8 Fatturato totale
-13,0
-13,2
Ordini totali
-13,0
-16
-14
-12
-10
-8
-6
-4
Monza Brianza
-2
0
2
4
6
Lombardia
Le aspettative sul futuro degli imprenditori manifatturieri artigiani della Brianza vedono un netto peggioramento, facendo seguito peraltro a diversi trimestri con previsioni prevalentemente negative. Per quanto riguarda la produzione, solamente il 20% degli operatori esprime giudizi di stabilità (erano il 61,8% lo scorso trimestre); i due terzi (67%) esprimono un giudizio negativo contro il 13% di aspettative di incremento, per un saldo tra giudizi positivi e negativi pari a -53,9 punti percentuali (era -19,7 lo scorso trimestre) [grafico 8]. Il saldo dei giudizi sulla domanda interna è quasi identico a quello della produzione (-54 punti percentuali). La quota di giudizi pessimisti è leggermente inferiore a quella sulla produzione (63,7%), sono invece relativamente più elevate le aspettative di stabilità (26,5%). Le aspettative sull’occupazione sono quelle abitualmente meno soggette a variazioni repentine, tuttavia anche da questo punto di vista si osserva un’importante quota di giudizi negativi (20,4%) a fronte di quasi nessuno positivo (0,9%), il che comporta un forte peggioramento del clima di fiducia rispetto al passato recente. 20
GRAFICO 8 Aspettative su produzione, occupazione e domanda interna dell’artigianato manifatturiero in provincia di Monza Brianza (anni 2010-2020, saldi percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Artigianato
10 0 -10 -20 -30 -40 -50 -60 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I 2010
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2015 Occupazione
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Domanda interna
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CA/LODI La dinamica dell’artigianato manifatturiero lodigiano e le previsioni per il secondo trimestre 2020
Nel primo trimestre 2020 l’artigianato manifatturiero lodigiano subisce un calo annuo della produzione analogo a quello che la crisi del lockdown seguita all’epidemia di Covid-19 ha causato in tutta la regione. Fatturato e ordini subiscono una diminuzione di entità superiore al 10% annuo. Le aspettative degli operatori riflettono la forte incertezza sugli sviluppi futuri, mostrando una prevalenza di giudizi negativi per tutte le variabili considerate. L’indice della produzione industriale scende a quota 84,9 (base 2010=100) su un livello che tocca un nuovo punto di minimo della serie storica degli anni recenti [grafico 9]. Var. % 20
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GRAFICO 9 Produzione industriale dell’artigianato manifatturiero in provincia di Lodi (anni 2010-2020, indice base 2010=100 e variazioni percentuali tendenziali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Artigianato
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-20 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I 2010
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Indice produzione industriale
Una dinamica negativa superiore al 10% emerge anche dagli indicatori tendenziali. La produzione dell’artigianato manifatturiero lodigiano subisce in un anno un calo dell’8,6%, migliore comunque del -12,9% lombardo [grafico 10]. La variazione annua del fatturato è ugualmente negativa: si osserva una perdita del 12,8% a Lodi, molto vicina alla media lombarda (-13%). La dinamica negativa più accentuata è quella degli ordini, che perdono in un anno il 13,9%, circa un punto percentuale in più rispetto alla Lombardia (-13%).
GRAFICO 10 Produzione industriale, fatturato e ordini dell’artigianato manifatturiero in provincia di Lodi e in Lombardia (I trimestre 2020, variazioni percentuali tendenziali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Artigianato
-11,4
Produzione industriale -12,9
-12,8 Fatturato totale
-13,0
-13,9
Ordini totali
-13,0
-16
-14
-12
-10 Lodi
-8
-6
-4
-2
0
2
4
Lombardia
Le aspettative degli imprenditori artigiani del lodigiano denunciano un forte peggioramento del clima di fiducia. Il saldo tra aspettative di aumento e di diminuzione per la produzione e la domanda, già negativo lo scorso trimestre, segnala un ulteriore peggioramento, mentre si trovano sul versante negativo anche le aspettative sull’occupazione. Riguardo alla produzione, le attese per il prossimo trimestre indicano un 8,8% di indicazioni di aumento, a fronte di un 61,4% di aspettative di diminuzione, per un saldo che tocca il minimo degli ultimi anni (-52,6 punti percentuali) [grafico 11]. Del tutto speculari le aspettative sulla domanda interna. Il 7,5% degli operatori prevede un calo, il 30,2% indica stabilità e il restante 62,3% si aspetta una riduzione; il
saldo risultante è analogo a quello della produzione (-54,7 punti percentuali). Da ultimo, l’occupazione registra - come di consueto - una larga prevalenza di giudizi di stabilità, pari all’80,7%. Nessun operatore indica una prospettiva di aumento, pertanto la quota di chi si aspetta una riduzione è del 19,3%. 40
GRAFICO 11 Aspettative su produzione, occupazione e domanda interna dell’artigianato manifatturiero in provincia di Lodi (anni 2010-2020, saldi percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Artigianato
30 20 10 0 -10 -20 -30 -40 -50 -60 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I 2010
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2012
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Produzione
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Domanda interna
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NOTA METODOLOGICA La rilevazione congiunturale dell’artigianato manifatturiero condotta da Unioncamere Lombardia a livello regionale e per le 12 province della Lombardia è disaggregata per dimensione d’impresa in 3 classi: • 3 – 5 addetti • 6– 9 addetti • 10 – 49 addetti e in 13 settori di attività: • Siderurgia • Minerali non metalliferi • Chimica • Meccanica • Mezzi di trasporto • Alimentari • Tessile • Pelli – Calzature • Abbigliamento • Legno – Mobilio • Carta – Editoria • Gomma – Plastica • Varie Con il primo trimestre 2011, in occasione del passaggio alla nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2007, sono state introdotte innovazioni metodologiche che hanno richiesto la revisione retrospettiva delle serie storiche già prodotte. Questa revisione dei dati si aggiunge alla consueta revisione trimestrale dipendente dal processo di destagionalizzazione e correzione per i giorni lavorativi che, grazie all’aggiunta di una nuova osservazione, consente una stima migliore del modello di correzione e quindi alla possibile variazione dei dati già pubblicati. Per questo, i dati storici riportati possono presentare uno scostamento maggiore del solito rispetto a quanto pubblicato negli scorsi trimestri.
GLOSSARIO Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente Variazione congiunturale variazione rispetto al periodo precedente
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