CONGIUNTURA IMPRESE I trimestre 2017
A cura del Servizio Studi e Statistica Camera di Commercio di Milano ufficiostudi@mi.camcom.it
Il sistema delle imprese della città metropolitana di Milano registra nel primo trimestre del 2017 una battuta d’arresto, riportando un saldo demografico negativo, il primo dal 2005. Conseguentemente, i tassi di natalità e di mortalità mostrano un peggioramento rispetto allo scorso anno, su cui hanno certamente influito anche questioni di ordine amministrativo legate alla contabilizzazione all’inizio dell’anno di chiusure verificatesi di fatto nel quarto trimestre dell’anno precedente.
C I / N 01 Dal 1786 l’istituzione al servizio del sistema produttivo di Milano.
IN SINTESI Il sistema delle imprese della città metropolitana di Milano registra nel primo trimestre del 2017 una battuta d’arresto, riportando un saldo demografico negativo (-276 unità); un risultato che non si ricordava dal 2005 e che è stato determinato da un rallentamento delle iscrizioni (7.092 unità contro le 7.256 del primo trimestre del 2016) e da una decisa accelerazione delle cancellazioni (7.368 contro 6.887, +7% in un anno). Conseguentemente, i tassi di natalità e di mortalità mostrano un peggioramento con una diminuzione, seppur lieve, del primo (1,93% rispetto a 2,01% dello scorso anno) e un incremento più marcato del secondo (2% contro 1,9% del 2016), su cui hanno certamente influito anche questioni di ordine amministrativo legate alla contabilizzazione all’inizio dell’anno di chiusure verificatesi di fatto nel quarto trimestre dell’anno precedente. Il tasso di crescita – dato dalla differenza tra quello di natalità e di mortalità – è dunque negativo, seppur di poco: -0,07% (era stato positivo dello 0,1% nel primo trimestre del 2016). Alla fine del periodo, il numero di imprese registrate negli archivi camerali milanesi risulta pari a 372.765 unità: un valore in espansione nonostante il saldo negativo (+1,2% la variazione rispetto al primo trimestre del 2016), mentre le imprese attive sono 296.703, anch’esse in rialzo (+1%).
IL QUADRO GENERALE Nei primi tre mesi del 2017 si rileva un rallentamento della dinamica imprenditoriale a livello nazionale, con un saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni (-15.606 unità) che conferma un trend ormai storico per il nostro Paese in questo periodo dell’anno, ma che risulta in peggioramento rispetto al primo trimestre del 2016. Un dato generato esclusivamente dall’aumento delle cancellazioni, mentre sul fronte delle nuove nate lo scenario è positivo, con un loro incremento. A fronte dunque di un miglioramento del tasso di natalità (1,91%), si deve registrare un deterioramento di quello di mortalità (2,17%), che ha determinato un tasso di crescita pari a -0,26%. Passando alla Lombardia, anche qui dobbiamo rilevare una tendenza negativa sul piano della nati-mortalità (-2.757 unità il saldo), ben sintetizzata dal tasso di crescita, che si colloca a -0,29% e dunque superiore alla media nazionale (era stato del -0,08% nel primo trimestre del 2016). In questo contesto, come accennato in apertura, anche Milano si presenta in leggero affanno e, dopo oltre un decennio, apre l’anno con un tasso di crescita negativo(-0,07%) [grafico 1]. Andando nel dettaglio, possiamo osservare come il numero delle iscrizioni di nuove imprese sia risultato in contrazione rispetto allo stesso periodo del 2016 (-164 unità, pari al -2,3%). Le imprese iscritte nel trimestre sono state complessivamente 7.092, a cui hanno fatto da contraltare 7.368 cessazioni (al netto di quelle operate d’ufficio); un numero, questo, in incremento di 481 unità su base tendenziale (aumento in parte giustificato da fattori di tipo stagionale, come lo slittamento nel trimestre delle cancellazioni relative all’ultimo periodo dell’anno precedente). Questa dinamica dei flussi ha determinato un saldo negativo di 276 unità, un esito sfavorevole che non si vedeva dal primo trimestre del 2005 (all’epoca fu di -765 aziende), che rimane tuttavia più contenuto se confrontato con il dato regionale e nazionale. Passando dai dati di flusso a quelli di stock, le imprese registrate presso la Camera di Commercio di Milano ammontano a 372.765 unità, un numero in aumento dell’1,2% rispetto al primo trimestre del 2016, nonostante la contrazione del saldo demografico descritta poc’anzi. Positivo anche il dato delle sole imprese attive (aziende che hanno dichiarato l’inizio di attività), che sono cresciute dell’1% attestandosi a 296.703 unità [tabella 1].
2,50
Tassi di natalità
Tassi di mortalità
tassi dicrescita
GRAFICO 1 Tassi di natalità, mortalità e crescita in provincia di Milano (I trimestre 2007-2017, valori percentuali) Fonte: elaborazione Servizio Studi e Statistica Camera di Commercio di Milano su dati Registro Imprese
2,00
1,50
1,00
0,50
0,00 2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
-0,50
Anno
Registrate
2007
368.409
2008
364.712
Saldo
Tasso di crescita (%)
7.503
623
0,2
7.245
1.217
0,3
Iscrizioni
Cessazioni*
276.116
8.126
285.551
8.462
Attive
2009
360.712
288.567
6.719
6.581
138
0,0
2010
356.858
284.096
6.783
6.132
651
0,2
2011
355.840
283.906
7.491
5.737
1.754
0,5
2012
353.503
284.493
7.249
6.269
980
0,3
2013
353.346
283.710
7.217
6.366
851
0,2
2014
357.277
285.369
7.255
6.472
783
0,2
2015
361.890
288.942
7.403
6.430
973
0,3
2016
368.177
293.708
7.256
6.887
369
0,1
2017
372.765
296.703
7.092
7.368
-276
-0,1
LE FORME GIURIDICHE L’analisi delle imprese per natura giuridica mostra una costante espansione delle forme societarie più complesse. Nel primo trimestre del 2017 sono infatti 171.813 le società di capitale registrate, di cui 118.797 quelle effettivamente operanti, cresciute su base tendenziale rispettivamente del 2,5% e del 2,6%. Con riferimento alle sole imprese attive, parliamo di quasi tremila imprese in più in un anno; il loro stock rappresenta il 40% del totale imprese. La forma giuridica più diffusa rimane tuttavia quella della ditta individuale, che conta 123.600 imprese attive, pari al 41,7% del totale. Anche questa tipologia si presenta in salute, facendo registrare una variazione percentuale positiva sia delle registrate (128.707 unità) che delle attive: rispettivamente +0,9% e +0,8%. Continua il calo costante e apparentemente irreversibile, delle società di persone: 1.132 imprese attività in meno, corrispondenti a un calo del -2,4% in termini percentuali (-1,8% le registrate); un ulteriore ridimensionamento del loro stock, che conta oggi 45.300 imprese attive (57.397 le registrate), con un’incidenza sul totale del sistema imprenditoriale pari al 15,3% Infine, le altre forme giuridiche, prevalentemente cooperative, proseguono il loro andamento espansivo in continuità con i trimestri precedenti: +1,7% la crescita delle attive (+2,2% le imprese registrate) [tabella 2].
TABELLA 1 Imprese registrate, iscritte, cessate, saldi e tassi di crescita al I trimestre (anni 2007-2017, valori assoluti e percentualil) Fonte: elaborazione Servizio Studi e Statistica Camera di Commercio di Milano su dati Registro Imprese
I SETTORI La dinamica settoriale mostra come il contributo più rilevante alla crescita delle imprese attive nel trimestre sia dovuto al terziario (servizi e commercio). In particolare, i servizi – che caratterizzano fortemente la città metropolitana concentrando il 49,6% delle attività produttive – fanno rilevare una variazione positiva dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2016. All’interno del comparto spiccano gli andamenti del segmento “noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese” (+4,3% la variazione delle attive), delle attività finanziarie e assicurative (+4,9%) e di alberghi e ristoranti (+2,3%). Bene anche il commercio, che vede crescere la propria base imprenditoriale dell’1,1%. In leggero incremento anche le imprese di costruzione (+0,3%), mentre si presenta ancora in flessione l’industria manifatturiera, che conta poco più di 29mila imprese, pari al 10% del totale (-0,8% la variazione delle imprese attive su base annua) [tabella 3]. Anno
Società di capitali
Peso %
Società di persone
2007
150.742
40,9
80.490
2008
155.527
42,6
73.102
Peso %
Altre forme
Peso %
Ditte individuali
Peso %
21,8
124.361
33,8
12.816
3,5
20,0
122.774
33,7
13.309
3,6
2009
151.197
41,9
72.271
20,0
123.532
34,2
13.712
3,8
2010
154.463
43,3
71.233
20,0
117.148
32,8
14.014
3,9
2011
158.464
44,5
63.091
17,7
119.834
33,7
14.451
4,1
2012
156.797
44,4
60.865
17,2
121.768
34,4
14.073
4,0
2013
156.215
44,2
60.577
17,1
122.222
34,6
14.332
4,1
2014
158.900
44,5
59.923
16,8
123.750
34,6
14.704
4,1
2015
162.916
45,0
59.186
16,4
125.603
34,7
14.185
3,9
2016
167.658
45,5
58.462
15,9
127.521
34,6
14.536
3,9
2017
171.813
46,1
57.397
15,4
128.707
34,5
14.848
4,0
SETTORE
I TRIMESTRE 2016
I TRIMESTRE 2017
VAR. % 2017/2016
Registrate
Attive
Registrate
Attive
Registrate
Attive
3.726
3.564
3.723
3.552
-0,1%
-0,3%
105
72
111
76
5,7%
5,6%
Attività manifatturiere
36.216
29.485
36.058
29.254
-0,4%
-0,8%
Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
1.186
1.109
1.219
1.126
2,8%
1,5%
491
442
501
443
2,0%
0,2%
Costruzioni
46.476
40.081
46.847
40.201
0,8%
0,3%
Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione autoveicoli e motocicli
83.142
73.737
84.174
74.553
1,2%
1,1%
Trasporto e magazzinaggio
15.193
13.160
15.349
13.249
1,0%
0,7%
Agricoltura, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali da cave e miniere
Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e di risanamento
Attività dei servizi alloggio e ristorazione
21.630
18.486
22.306
18.903
3,1%
2,3%
Servizi di informazione e comunicazione
15.756
13.658
16.047
13.886
1,8%
1,7%
Attività finanziarie e assicurative
10.690
9.807
11.126
10.209
4,1%
4,1%
Attività immobiliari
34.728
30.285
34.524
29.817
-0,6%
-1,5%
Attività professionali, scientifiche e tecniche
27.696
24.226
28.234
24.651
1,9%
1,8%
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese
17.080
15.113
17.856
15.763
4,5%
4,3%
22
16
21
14
-4,5%
-12,5%
Istruzione
2.041
1.867
2.149
1.959
5,3%
4,9%
Sanità e assistenza sociale
2.597
2.315
2.680
2.371
3,2%
2,4%
Attività artistiche, sportive, intrattenimento e divertimento
4.083
3.462
4.253
3.614
4,2%
4,4%
Altre attività di servizi
13.267
12.511
13.512
12.710
1,8%
1,6%
3
2
4
2
33,3%
0,0%
Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria
Attività di famiglie e convivenze Organizzazioni e organismi extraterritoriali
2
2
3
3
50,0%
50,0%
Non classificabili
32.047
308
32068
347
0,1%
12,7%
TOTALE
368.177
293.708
372.765
296.703
1,2%
1,0%
TABELLA 2 Imprese registrate per forma giuridica in provincia di Milano (I trimestre 2007-2017, variazioni percentuali tendenziali grezze) Fonte: elaborazione Servizio Studi e Statistica Camera di Commercio di Milano su dati Registro Imprese
TABELLA 3 Imprese registrate e attive per settore di attività economica in provincia di Milano (I trimestre 2016-2017, valori assoluti e percentuali) Fonte: elaborazione Servizio Studi e Statistica Camera di Commercio di Milano su dati Registro Imprese
GLOSSARIO Registrate
Attive Iscritte Cessate Saldo Causale di cessazione
Cessazioni d’ufficio
Tasso di natalità Tasso di mortalità
Tasso di crescita
Imprese presenti nel Registro delle Imprese e non cessate, indipendentemente dallo stato di attività assunto (attiva, inattiva, sospesa, in liquidazione, fallita). Imprese registrate al Registro delle Imprese che esercitano l'attività e che non hanno procedure concorsuali in atto. Imprese che hanno effettuato un’operazione di iscrizione al Registro delle Imprese nel periodo considerato. Imprese registrate al Registro delle Imprese che nel periodo considerato hanno comunicato la cessazione dell'attività. Differenza tra imprese iscritte e imprese cessate. Le motivazioni che inducono l'imprenditore o la Camera di Commercio a cancellare una impresa dal Registro delle Imprese sono: 1. ritiro dagli affari; 2. trasferimento in altra provincia; 3. scioglimento; 4. cessazione d’ufficio. Con il D.P.R. 247 del 23/07/2004 e successiva circolare n° 3585/C del Ministero delle Attività Produttive (ora Ministero dello Sviluppo Economico), il legislatore ha fornito alle Camere di Commercio uno strumento di semplificazione più efficace per migliorare la qualità del regime della pubblicità delle imprese, definendo i criteri e le procedure necessarie per giungere alla cessazione d’ufficio di quelle imprese non più operative e, tuttavia, ancora figurativamente iscritte al Registro stesso. L’ampliamento delle possibilità per le Camere di Commercio di ricorrere alle procedure di cessazione d’ufficio comporta per ogni periodo una riduzione dello stock non derivante dall’andamento propriamente economico della congiuntura demografica, ma dalle decisioni di intervenire amministrativamente per regolarizzare la posizione di imprese non più operative. Di conseguenza, i confronti intertemporali tra stock possono incorrere in interpretazioni dell’andamento anagrafico non in linea con la congiuntura economica, in quanto potenzialmente influenzati da provvedimenti amministrativi. Per tali motivazioni le cessazioni d’ufficio sono contabilizzate distintamente per tutti i livelli di analisi (territoriali, sezioni e divisioni di attività economica, natura giuridica) rispetto al totale delle cessazioni rilevate in ogni periodo, e i dati sulle cessazioni che sono pubblicati sono considerati al netto delle cessazioni d’ufficio. Rapporto percentuale tra imprese iscritte nel periodo e imprese registrate nel corrispondente periodo dell’anno precedente. Rapporto percentuale tra imprese cessate nel periodo (al netto delle cessate d’ufficio) e imprese registrate nel corrispondente periodo dell’anno precedente. Differenza tra tasso di natalità e tasso di mortalità ottenibile anche come rapporto percentuale tra il saldo del periodo e imprese registrate nel corrispondente periodo dell’anno precedente.
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