CONGIUNTURA SERVIZI I trimestre 2020
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La rilevazione congiunturale del primo trimestre 2020 rispecchia la situazione di blocco economico che ha colpito le attività terziarie in tempo di pandemia, con riflessi di vasta portata sull’andamento del fatturato per tutte le classi dimensionali e i comparti di attività. Oltre il 52% delle imprese rilevate evidenzia una perdita del fatturato superiore ai 5 punti percentuali rispetto al primo trimestre dell’anno precedente, quota che sale al 57% se consideriamo tutte le aziende con fatturato negativo. In particolare, il crollo ha colpito in misura più massiccia le imprese di micro e piccola dimensione (-19,2% e -9,2% rispettivamente), così come su ristorazione, alberghi (-26%) e servizi alla persona (-19,6%).
CS/N 01
IN SINTESI Il lockdown dell’economia e il passaggio forzato verso un pattern di relazioni socio-economiche improntate al distanziamento sociale hanno impattato pesantemente sui settori del terziario, in particolare in un’area come quella milanese dove i servizi costituiscono il tratto distintivo del modello economico locale. La rilevazione congiunturale del primo trimestre 2020 rispecchia quindi fedelmente la situazione di blocco economico in cui le attività terziarie si sono trovate, con riflessi di vasta portata sull’andamento del fatturato, che hanno coinvolto – seppure con intensità di scala differenti – tutte le classi dimensionali e i comparti di attività. Oltre il 52% delle imprese rilevate evidenzia una perdita del fatturato superiore ai 5 punti percentuali rispetto al primo trimestre dell’anno precedente; e se consideriamo tutte le aziende con fatturato negativo, ossia con perdite fino a 5 punti, lo stock complessivo delle imprese in perdita sfiora il 57%. La flessione registrata nel primo trimestre 2020 evidenzia pertanto un arretramento massiccio del volume d’affari sia su scala trimestrale (-10,8% destagionalizzato) sia nei confronti del primo trimestre dello scorso anno (-8,8%). L’analisi della dinamica declinata attraverso le differenti classi dimensionali e i diversi settori dei servizi registra una flessione del fatturato diffusa e di dimensioni rilevanti. In particolare, in relazione alle tipologie di impresa, il crollo del fatturato, misurato su base annua, ha colpito in misura più massiccia le imprese di micro e piccola dimensione (-19,2% e -9,2% rispettivamente) rispetto alle medie (-6,3%) e alle imprese oltre i 200 addetti (-3,6%). In relazione ai settori di attività, l’interruzione delle relazioni socio-economiche determinata dal lockdown ha impattato maggiormente su quei comparti che vivono proprio di queste relazioni: la ristorazione e l’ospitalità alberghiera (-26%) e i servizi alla persona (-19,6%). Il blocco delle attività economiche si è riverberato invece in misura relativamente più contenuta sui settori afferenti ai servizi alle imprese (-5,4%), mentre i comparti relativi ai servizi di intermediazione commerciale hanno registrato nel trimestre una pesante battuta d’arresto (-9%), in linea con la flessione complessiva registrata dal terziario. Il crollo del fatturato si è inevitabilmente riflesso sul sentiment delle imprese: complessivamente la fiducia degli operatori del terziario è infatti precipitata, il dettaglio delle aspettative delle imprese per il secondo trimestre 2020 segnala pertanto un netto peggioramento di passo sia per il fatturato che per l’occupazione.
IL QUADRO GENERALE Il terziario dell’area metropolitana milanese registra nel primo trimestre 2020, in linea con il trend regionale, una flessione di ampia portata del fatturato. La dinamica milanese dell’indice del fatturato è stata trainata dalla crisi pandemica a un livello che la riporta al secondo trimestre del 2015, collocando il valore dell’indice destagionalizzato (calcolato con i pesi aggiornati al 2015) a quota 95 (106,6 nel trimestre precedente) [grafico 1]. Il dettaglio congiunturale evidenzia che su base trimestrale la flessione dei servizi milanesi ha sfiorato, al netto degli effetti stagionali, gli 11 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e si inserisce in un contesto di arretramento che ha interessato il settore anche nel territorio della Lombardia (-11,2% destagionalizzato). Sebbene la flessione dell’indice presenti un profilo diffuso a tutte le classi dimen-
sionali e a tutti i settori, si può osservare che essa è stata condizionata ampiamente dalla micro e piccola dimensione e dal crollo del volume d’affari subìto dai comparti più esposti al distanziamento sociale e al lockdown economico. Il contrappeso a tale andamento è stato esercitato invece dalle realtà aziendali di grandi e medie dimensioni e dai settori di attività ricompresi nel perimetro dei servizi alle imprese. Indice
Var. % 5
110
105 0 100 -5 95 -10 90
-15
85 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I 2010
2011
2012
2013
Var. % tendenziali
2014
2015
2016
2017
2018
2019
20
Indice fatturato destag. (base 2010)
LE CLASSI DIMENSIONALI E I SETTORI L’analisi della dinamica tendenziale attraverso la suddivisione per classe dimensionale d’impresa rileva in primo luogo che nel primo trimestre 2020 il blocco delle attività economiche indotto dalla pandemia da Covid-19 si è abbattuto come un maglio sul tessuto imprenditoriale delle micro e delle piccole imprese sia nell’area metropolitana milanese che in Lombardia. Tuttavia, tra le due aree territoriali è il terziario della regione ad aver subìto in misura più massiccia gli effetti del lockdown sul fatturato (-9,6%), mentre nel territorio metropolitano milanese le grandi imprese del terziario hanno esercitato una funzione parzialmente frenante sulla dinamica negativa complessiva (-8,8%) [grafico 2]. Declinato su scala dimensionale, il quadro di dettaglio evidenzia che le unità da 3 a 9 addetti hanno subìto una flessione del fatturato che per volumi (-19,2%) è oltre il doppio di quanto registrato dal settore nel suo complesso ed è significativamente più elevata rispetto all’analoga classe dimensionale presente in regione (-15,5%). Considerazioni simili, ma con intensità diverse, valgono anche nei confronti delle imprese da 10 a 49 addetti: la flessione del fatturato rilevata nel primo trimestre 2020 è infatti superiore (-9,1%), seppure di poco, alla dinamica dell’intero settore dei servizi ed è comunque allineata a quanto registrato dalla medesima tipologia in Lombardia (-9,7%). L’intensità della contrazione diminuisce invece se consideriamo le imprese più strutturate. In particolare, il trend negativo diminuisce di intensità in misura rilevante se consideriamo le imprese oltre i 200 addetti (-3,6%), mentre per le medie imprese la flessione evidenzia ancora una variazione di ampia portata (-6,3%). Il confronto territoriale indica, inoltre, per entrambe le classi dimensionali un’intensità della flessione più ampia nell’ambito del territorio regionale (-7,6% le medie imprese e -4,2% quelle oltre i 200 addetti).
GRAFICO 1 Fatturato del settore servizi in provincia di Milano (anni 2010-2020, indice base anno 2010=100 e variazioni percentuali tendenziali trimestrali grezze) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Servizi
GRAFICO 2 Fatturato dei servizi totale e per classe dimensionale in provincia di Milano e in Lombardia (I trimestre 2020, variazioni percentuali tendenziali grezze) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Servizi
-8,8
Totale Servizi
-9,6 -19,2
3-9 addetti
-15,5 -9,1 -9,7
10-49 addetti
-6,3
50-199 addetti
-7,6
-3,6 -4,2
oltre 200 addetti -22
-20
-18
-16
-14
-12
-10
-8
Milano
-6
-4
-2
0
Lombardia
Riguardo ai settori del terziario metropolitano, si è osservata una generalizzata flessione del fatturato che ha interessato in misura più massiccia i comparti direttamente legati al turismo e alle attività di relazione delle persone, tale andamento si è, inoltre, replicato anche nel territorio della Lombardia. Il dettaglio degli andamenti per comparto di attività evidenzia pertanto una flessione del fatturato molto profonda per alberghi e ristoranti (-26%), la perdita registrata dal settore si configura in chiave storica come la peggiore dal 2007, superiore di 10 punti al minimo toccato nel primo trimestre del 2009 e di circa 3 punti rispetto alla Lombardia (-23,4%) [grafico 3]. Una simile dinamica si è, inoltre, replicata anche nei confronti dei servizi alla persona, la significativa contrazione del fatturato (-19,6%) trova corrispondenza anche a livello regionale (-22,1%). Relativamente agli altri settori, nel primo trimestre 2020 si è osservata una contrazione significativa del volume d’affari per le imprese operanti nel comparto del commercio all’ingrosso (-9%): la dinamica espressa dal settore si è collocata a un livello appena inferiore alla performance registrata in Lombardia (-9,6%). Per quanto attiene invece ai servizi alle imprese (il settore più rappresentativo e incidente sulla struttura del terziario milanese), la contrazione del fatturato subita nel territorio metropolitano è analoga a quanto rilevato in Lombardia (-5,4% e -5,3% rispettivamente). Per entrambe le partizioni geografiche la flessione registrata, pur essendo rilevante, si colloca a un livello inferiore rispetto all’intero settore dei servizi sia a livello provinciale che regionale.
-19,6
Servizi alla persona
Alberghi e ristoranti
GRAFICO 3 Fatturato dei servizi per settore di attività economica in provincia di Milano e in Lombardia (I trimestre 2020, variazioni percentuali tendenziali grezze) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Servizi
-5,4 -5,3
Servizi alle imprese
-22,1
-26,0 -23,4
-9,0 -9,6
Commercio ingrosso
-28
-26
-24
-22
-20 Milano
-18
-16
-14
-12
-10
-8
Lombardia
-6
-4
-2
0
LA PREVISIONE PER IL SECONDO TRIMESTRE 2020 Il quadro previsivo delle imprese dei servizi milanesi per il secondo trimestre 2020, coerentemente con l’andamento negativo registrato nel trimestre, evidenzia un deciso peggioramento del clima di fiducia e in generale del sentiment determinando una brusca cesura rispetto alla rilevazione precedente. Le previsioni degli operatori sono ancora ampiamente condizionate sia dall’emergenza sanitaria non ancora terminata in Lombardia sia dalle incerte prospettive di ripresa delle attività legate al terziario. In tale contesto, il clima di fiducia ha subìto un netto peggioramento, con una decisa prevalenza di prospettive negative sia sul piano del fatturato che dell’occupazione. Se analizziamo l’andamento dei saldi delle risposte (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione, elaborati attraverso le medie mobili per depurarli dagli effetti stagionali) osserviamo che il peggioramento delle stime degli operatori dei servizi sia per il fatturato che per l’occupazione hanno trascinato il sentiment complessivo verso un quadro di ulteriore flessione per il trimestre successivo, con una netta una prevalenza delle ipotesi di diminuzione rispetto alle previsioni di aumento attraverso una caduta verticale dei rispettivi saldi delle risposte, in particolare per la dinamica futura del fatturato [grafico 4]. 20
GRAFICO 4 Aspettative su fatturato e occupazione in provincia di Milano (anni 2010-2020, medie mobili su saldi trimestrali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Servizi
15 10 5 0 -5 -10 -15 -20 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I 2010
2011
2012
2013
2014
Fatturato
2015
2016
2017
Occupazione
2018
2019
20
NOTA METODOLOGICA La rilevazione congiunturale, condotta da Unioncamere Lombardia nel territorio regionale e nelle 12 province della regione, è disaggregata per dimensione d’impresa in quattro classi: • da 3 a 9 addetti • da 10 a 49 addetti • da 50 a 199 addetti • oltre 200 addetti e in quattro rami merceologici: • commercio all’ingrosso • alberghi e ristoranti • servizi alle imprese • servizi alle persone Al fine di ottenere la stima della variazione media delle variabili quantitative, si procede alla ponderazione dei dati in base alla struttura dell’occupazione, aggiornata periodicamente in modo da recepire significative modifiche nella struttura dell’universo. I confronti territoriali tra Milano e la Lombardia pubblicati nella nota congiunturale trimestrale sono effettuati, per omogeneità di analisi, tenendo conto sia della disaggregazione settoriale sia della scala dimensionale indicata.
GLOSSARIO Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente Variazione congiunturale variazione rispetto al periodo precedente
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