Congiuntura-Servizi-2-trim-2020

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CONGIUNTURA SERVIZI II trimestre 2020

Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi ufficiostudi@mi.camcom.it

La rilevazione congiunturale del secondo trimestre 2020 fotografa la fase di rilevante difficoltà a cui le attività terziarie devono far fronte per i riflessi del lockdown, evidenziando un arretramento massiccio del volume d’affari sia su scala trimestrale (-17,8%) sia rispetto al secondo trimestre dello scorso anno (-25,1%). La declinazione della dinamica attraverso le classi dimensionali e i settori registra una flessione del fatturato diffusa e profonda, particolarmente estesa alle imprese di micro e piccola dimensione (-34% e -27,5% rispettivamente), dell’ospitalità alberghiera e della ristorazione (-59,9%), oltre che alle unità dei servizi alle persona (-56,3%).

CS/N 02


IN SINTESI Gli effetti del lockdown derivanti dalla continuazione delle regole di distanziamento sociale nelle relazioni personali ed economiche si sono dispiegati in misura massiccia nei confronti dei settori del terziario, impattando in misura profonda sul fatturato dei diversi comparti di attività e in particolare in quelle aree territoriali, come il Milanese, dove i servizi costituiscono il tratto distintivo del pattern economico locale. La rilevazione congiunturale del secondo trimestre 2020 fotografa pertanto la fase di rilevante difficoltà a cui le attività terziarie devono far fronte e i riflessi di vasta portata sul fatturato che hanno coinvolto tutte le classi dimensionali e i settori di attività. Oltre il 66% delle imprese ha registrato, nel secondo trimestre 2020, una perdita del fatturato superiore ai cinque punti percentuali rispetto al secondo trimestre dello scorso anno (52% nel primo trimestre); se consideriamo anche le aziende con un volume d’affari in contrazione fino a cinque punti percentuali, lo stock delle imprese con fatturato in calo raggiunge il 68,4%, superiore di oltre dieci punti rispetto alla rilevazione del primo trimestre 2020. La flessione del secondo trimestre 2020 evidenzia pertanto un arretramento massiccio del volume d’affari su scala trimestrale (-17,8% destagionalizzato), con un’amplificazione ulteriore se consideriamo la dinamica tendenziale rispetto al secondo trimestre dello scorso anno (-25,1%). La declinazione della dinamica attraverso le classi dimensionali e i settori registra una flessione del fatturato diffusa e profonda. In relazione alle tipologie di impresa, il crollo del fatturato, si è esteso dalle imprese di micro e piccola dimensione (-34% e -27,5% rispettivamente) alle unità medie (-22,7%) e oltre i 200 addetti (-19%). Se consideriamo i settori di attività, il quadro di incertezza economica e il proseguimento delle misure di sicurezza sanitaria hanno impattato in misura robusta sui comparti più esposti al distanziamento sociale e relazionale, in particolare sui settori dell’ospitalità alberghiera e della ristorazione (-59,9%), che hanno sofferto sia della contrazione dei consumi che dell’interruzione dei flussi turistici dall’estero, e dei servizi alle persona (-56,3%). Egualmente rilevanti sono stati gli effetti, sebbene con intensità diverse, per i settori afferenti ai servizi del commercio all’ingrosso (-22,5%) e per le imprese (-18,1%). Le aspettative per il trimestre successivo, pur essendo ancora negative, evidenziano tuttavia un primo segnale di recupero rispetto al trimestre precedente, demandando il ritorno verso un sentiero di normalità alla seconda parte dell’anno.

IL QUADRO GENERALE In linea con il trend regionale, il terziario dell’area metropolitana milanese registra, nel secondo trimestre 2020, una flessione di ampia portata del fatturato. L’indice del fatturato, in crescita costante dal 2016, ha subìto tra il primo e il secondo trimestre 2020 una profonda flessione trainata dalla crisi pandemica che ne ha collocato il valore di fine trimestre a un livello mai raggiunto in precedenza (78,8), il punto più basso dal 2007 [grafico 1]. Il dettaglio congiunturale registra per i servizi dell’area metropolitana milanese una flessione che, al netto degli effetti stagionali, ha superato i diciassette punti percentuali rispetto al trimestre precedente e si inserisce in un contesto di profondo arretramento che ha interessato il settore anche nel territorio della Lombardia (-15,7%


destagionalizzato). Nonostante una diffusione della dinamica recessiva a tutte le classi dimensionali e a tutti i settori, possiamo osservare che dal lato della dimensione di impresa sono le micro e le piccole unità del terziario ad aver subìto più delle altre gli effetti del lockdown, mentre in relazione ai comparti di attività, alberghi e ristoranti e servizi alla persona, ovvero i settori più esposti alle norme sul distanziamento sociale, sono i rami di attività che hanno registrato le perdite maggiori di fatturato. Indice

Var. % 5

110

0

105

-5

100

-10

95

-15

90

-20

85

-25

80

-30

75 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II 2010

2011

2012

2013

Var. % tendenziali

2014

2015

2016

2017

2018

2019

20

Indice fatturato destag. (base 2010)

LE CLASSI DIMENSIONALI E I SETTORI Nel secondo trimestre 2020, l’analisi della dinamica tendenziale attraverso le classi dimensionali d’impresa registra un’estensione degli effetti negativi del lockdown dalle micro e piccole imprese alle unità di media e grande dimensione del terziario, un tratto comune che caratterizza sia l’area metropolitana milanese che la Lombardia. Il confronto tra le due aree territoriali evidenzia che nel secondo trimestre 2020 è il terziario milanese ad aver subìto in misura più massiccia gli effetti della chiusura sul fatturato (-25,1%) rispetto al contesto regionale (-23,5%), essendo venuta meno la capacità frenante delle medie e grandi imprese sulla dinamica negativa complessiva. Declinato su scala dimensionale, il quadro di dettaglio evidenzia una criticità maggiore per le micro imprese, che registrano nell’area milanese una flessione del fatturato che per volumi (-34%) è superiore di nove punti rispetto a quanto rilevato per il settore nel suo complesso ed è più elevata rispetto all’analoga classe dimensionale presente in regione (-30,1%) [grafico 2]. Simili considerazioni, ma con intensità di scala differenti, valgono anche nei confronti delle imprese da 10 a 49 addetti: la flessione del fatturato rilevata nel secondo trimestre 2020 (-27,5%), oltre a essere superiore alla dinamica dell’intero settore, sovrasta anche la medesima tipologia di impresa presente nel territorio della regione (-25,7%). Come già accennato, l’evento negativo che ha contribuito in misura determinante all’ampliamento della dinamica negativa del fatturato è ascrivibile alla marcata contrazione che ha interessato, sia in ambito milanese che lombardo, le medie e grandi imprese dei servizi. In particolare, il trend negativo registrato in entrambe le classi indica una flessione più pronunciata nell’area metropolitana milanese rispetto alla Lombardia. Il quadro di dettaglio evidenzia pertanto in provincia di Milano una contrazione più ampia del fatturato per le imprese da 50 a 199 addetti rispetto alle unità oltre i 200 (rispettivamente -22,7% e -19%); tale trend si contrappone a quanto evidenziato nel territorio della regione, dove le flessioni sono inferiori per entrambe le tipologie di impresa (rispettivamente -18,6% e -17,2%).

GRAFICO 1 Fatturato del settore servizi in provincia di Milano (anni 2010-2020, indice base anno 2010=100 e variazioni percentuali tendenziali trimestrali grezze) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Servizi


3-9 addetti

GRAFICO 2 Fatturato dei servizi totale e per classe dimensionale in provincia di Milano e in Lombardia (II trimestre 2020, variazioni percentuali tendenziali grezze) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Servizi

-25,1

Totale Servizi

-23,5 -34,0 -30,1 -27,5

10-49 addetti

-25,7 -22,7

50-199 addetti

-18,6

-19,0

oltre 200 addetti

-17,2 -36

-32

-28

-24

-20

-16

Milano

-12

-8

-4

0

Lombardia

In relazione ai settori dei servizi dell’area metropolitana milanese si è osservata una generalizzata flessione del fatturato, che ha interessato in misura più ampia i comparti del terziario maggiormente caratterizzati da attività relazionali con le persone, tendenza che si è manifestata sia nell’area milanese che nel territorio della Lombardia. Il dettaglio degli andamenti per comparto di attività evidenzia pertanto un netto tracollo per alberghi e ristoranti (-59,9%), la peggiore performance dal 2007 e superiore di circa sei punti rispetto alla Lombardia (-54,1%) [grafico 3]. Una simile dinamica si è inoltre replicata anche nei confronti dei servizi alla persona, dove la flessione del fatturato è prossima per intensità al comparto della ristorazione e ospitalità alberghiera (-56,3%) ed è superiore di circa venti punti rispetto al dato regionale (-36,7%). In relazione agli altri settori, nel secondo trimestre 2020 si è osservata una significativa contrazione del volume d’affari per le imprese del commercio all’ingrosso: la dinamica espressa dal settore è stata pressoché identica tra area metropolitana milanese e Lombardia (rispettivamente -22,5% e -22,4%). Per i servizi alle imprese, il settore più rappresentativo e incidente sulla struttura del terziario milanese, la flessione registrata nel territorio metropolitano (-18,1%) è superiore a quanto rilevato in Lombardia (-15,5%); tuttavia per entrambe le aree tale contrazione, pur essendo rilevante, si colloca a un livello inferiore rispetto al dato espresso complessivamente dal settore dei servizi nei due territori.

-56,3

Servizi alla persona

Alberghi e ristoranti

GRAFICO 3 Fatturato dei servizi per settore di attività economica in provincia di Milano e in Lombardia (II trimestre 2020, variazioni percentuali tendenziali grezze) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Servizi

-18,1 -15,5

Servizi alle imprese

-36,7

-59,9 -54,1

-22,5 -22,4

Commercio ingrosso

-65

-60

-55

-50

-45 Milano

-40

-35

-30

-25

-20

Lombardia

-15

-10

-5

0


LA PREVISIONE PER IL TERZO TRIMESTRE 2020 Il quadro previsivo delle imprese dei servizi milanesi per il terzo trimestre 2020, coerentemente con l’accelerazione del trend negativo registrato nel trimestre, evidenzia ancora un saldo complessivo negativo, seppure in recupero rispetto al trimestre precedente. Le previsioni degli operatori sono ancora ampiamente condizionate dal quadro di incertezza sulle prospettive di ripresa che grava sulle attività legate al terziario, che si devono confrontare con un quadro di stime largamente negative per i consumi interni e per i flussi turistici provenienti dall’estero [grafico 4]. In tale contesto, il clima di fiducia ha subìto, a seguito del lockdown, un netto peggioramento nel trimestre precedente, con una rilevante prevalenza di prospettive negative sia sul piano del fatturato che dell’occupazione. L’analisi dei saldi delle risposte per il secondo trimestre 2020 (differenza tra ipotesi di aumento e di diminuzione) evidenzia tuttavia un primo recupero della fiducia da parte delle imprese, sia dal lato del fatturato che dell’occupazione; il consolidiamento del trend è tuttavia demandato alla seconda parte dell’anno, in funzione dell’evoluzione epidemiologica – e conseguentemente di quella socio-economica – sulle prospettive generali per imprese e consumatori. 15

40

10

20

5 0

0

-5

-20

-10

-40

-15 -20

-60

-25

-80

-30 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II 2010

2011

2012

2013

2014 Fatturato

2015

2016

2017

Occupazione

2018

2019

20

GRAFICO 4 Aspettative su fatturato [scala sinistra] e occupazione [scala destra] in provincia di Milano (anni 2010-2020, saldi trimestrali delle risposte) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi su dati Unioncamere Lombardia – Indagine Congiunturale Servizi


NOTA METODOLOGICA La rilevazione congiunturale, condotta da Unioncamere Lombardia nel territorio regionale e nelle 12 province della regione, è disaggregata per dimensione d’impresa in quattro classi: • da 3 a 9 addetti • da 10 a 49 addetti • da 50 a 199 addetti • oltre 200 addetti e in quattro rami merceologici: • commercio all’ingrosso • alberghi e ristoranti • servizi alle imprese • servizi alle persone Al fine di ottenere la stima della variazione media delle variabili quantitative, si procede alla ponderazione dei dati in base alla struttura dell’occupazione, aggiornata periodicamente in modo da recepire significative modifiche nella struttura dell’universo. I confronti territoriali tra Milano e la Lombardia pubblicati nella nota congiunturale trimestrale sono effettuati, per omogeneità di analisi, tenendo conto sia della disaggregazione settoriale sia della scala dimensionale indicata.

GLOSSARIO Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente Variazione congiunturale variazione rispetto al periodo precedente



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