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I CRITERI IN DETTAGLIO/3 (imprese persone giuridiche)

Il D. lgs. 231/2007 prevede – v. art. 20 commi 2 e 3 – che il criterio del controllo sia utilizzato qualora il ‘criterio della proprietà’ non consenta di individuare il titolare effettivo.

Può avvenire, in alcuni casi, che l’utilizzo ‘gerarchico’ dei due criteri – cioè del criterio ‘dominicale’, prima, e del criterio del controllo in via meramente subordinata - non porti però alla completa individuazione dei titolari effettivi.

Esempio: Alfa spa è partecipata da quattro soci, di cui ‘A’ è titolare di una partecipazione pari al 31% del capitale sociale mentre B, C e D possiedono partecipazioni di identico valore nominale pari al 23%. Il criterio della proprietà porta a individuare il titolare effettivo nel socio ‘A’.

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