Bilancio finale NFA

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La Cooperazione al cuore del Mediterraneo

BILANCIO DI PROGETTO STORIA DI PERCORSI ACCESSIBILI


Indice Ringraziamenti…………………………………………………………………………….....2 Premessa (a cura di Piero Nocchi, Assessore ai Trasporti della Provincia di

Livorno)……………………………….……………………………………………................3 1. NFA: storia del progetto dalla nascita alla disseminazione (a cura di Irene Nicotra,

Project Manager di No Far Access)…………………………………………………….6 2. Il Bilancio di Progetto: valore e metodologia………………………………………....9 3. Gli obiettivi generali e specifici del Progetto NFA………………………………......12 4. Dagli obiettivi ai risultati………………………………………………………………..15 4.1

Obiettivo uno: Miglioramento del coordinamento degli orari dei servizi treno/bus/nave/aereo……………………………………………………………17

4.2

Obiettivo due: Migliorare l’ascolto delle esigenze dell’utenza……………..19

4.3

Obiettivo tre: Incrementare i servizi di trasporto innovativi nelle aree deboli……………………………………………………………………………..21

4.4

Obiettivo quattro: Migliorare la cooperazione tra soggetti pubblici e privati…………………………………………………………………………….22

4.5

Obiettivo cinque: Migliorare l’accessibilità dei servizi da parte dell’utenza debole…………………………………………………………………………….23

5. Il contributo dei Partner……………………………………………………………….25 Provincia di Livorno…………………………………………………………....26 Dipartimento della Corsica del Sud…………………………………………..31 Provincia di Lucca………………………………………………………………36 Provincia di Massa-Carrara…………………………………………………….40 Provincia di Cagliari…………………………………………………………….45 Provincia della Spezia…………………………………………………………..50 6. Disseminazione: la comunicazione del Progetto NFA……………………………..54 7. Il dopo No Far Access: valorizzare l’esperienza per il futuro……………………...60

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Ringraziamenti Il presente documento è stato realizzato con la preziosa collaborazione di: •

Provincia Livorno: Irene Nicotra e Osservatorio Provinciale della Mobilità;

Provincia Massa-Carrara: Valeria Lombardi, Maria Beatrice Gavarini, Laura Barbieri;

Provincia Lucca: Francesca Lazzari, Chiara Martini, Marco Gogna, Simone Pellegrinetti;

Provincia della Spezia: Nori Emili, Patrizia Veroni, Leandro Calzetta, Mimma Garbini;

Provincia Cagliari: Vincenzo Muroni, Filippo Spanu, Franca Camarda, Lorenzo Mulas;

Departément Corse Sud: Line Santoni, Marie-Françoise Marti, Sylvie Muraccioli, Tony Peraldi, Eric Mouline;

Segreteria organizzativa: Lara Parenti, Elisabetta Pallini.

Le Schede che riportano obiettivi e risultati sono il contributo dei partner di Progetto dei diversi territori. I risultati di No Far Access sono stati raggiunti grazie alla collaborazione di tutti coloro che hanno partecipato al Progetto: associazioni del territorio, Enti locali, aziende di trasporto, operatori pubblici e privati.

www.nofaraccess.eu

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Premessa A cura di Piero Nocchi, Assessore ai Trasporti della Provincia di Livorno Il Progetto No Far Access ha rappresentato per l’Amministrazione provinciale di Livorno un’importante occasione di riflessione e azione sul tema della mobilità e del trasporto pubblico locale: con No Far Access abbiamo capito che ci sono più “strade” per favorire la mobilità delle persone. Chi ha ideato No Far Access (io sono entrato a far parte della Giunta quando già il Progetto era operativo) ha il merito di aver visto lontano e di aver intuito che era tempo di costruire nuove modalità e forme progettuali per consentire la mobilità nelle aree deboli da parte di tutti i cittadini, in particolare di coloro che hanno condizioni di diversa abilità, siano essi anziani, disabili permanenti o occasionali. Aver riconosciuto i bisogni dei territori rispetto ai servizi già attivi, aver individuato esigenze nuove rispetto a quanto noto, aver condiviso queste conoscenze con gli stakeholder dei diversi territori ci ha consentito di mettere mano in modo concreto ad una problematica vitale per i cittadini delle aree insulari e periferiche della Toscana, Liguria, Sardegna e Corsica; infatti, la mobilità rappresenta una variabile importante nella definizione della qualità della vita di ognuno di noi: la possibilità di favorire una buona mobilità delle persone aumenta la libertà del singolo di autogestirsi e di condividere una vita sociale sempre più importante nei nostri territori, soprattutto di fronte ai momenti di crisi economica e sociale come quelli che stiamo vivendo, nonché di favorire forme di spostamento maggiormente tutelanti per l’ambiente. Le iniziative e i servizi sperimentali che abbiamo realizzato grazie alle risorse di No Far Access hanno trovato consenso tra i cittadini e le molte e varie forme di associazionismo e volontariato dei territori che sono stati coinvolti. Infatti, non solo sono stati apprezzati i risultati raggiunti, ma sono stati molto graditi anche i processi di realizzazione che hanno visto la partecipazione come metodologia principale di azione. Ed è proprio nelle modalità di lavoro oramai acquisite dai partner che troviamo uno dei risultati più significativi e utili di No Far Access; in tal senso i progetti europei vanno sempre guardati con estrema attenzione perché consentono di sperimentare metodi di 3


lavoro innovativi e ci insegnano il valore del “dar conto” di come si utilizzano e investono le risorse pubbliche dell’Unione Europea. Il Bilancio che presentiamo al Convegno finale del Progetto vuole proprio indicare questa strada come modello da perseguire nelle nostre attività ordinarie e straordinarie; riteniamo, infatti, che i cittadini informati, ascoltati e coinvolti possano essere molto più proattivi e di supporto alle politiche delle amministrazioni locali. L’altro fronte che ritengo importante sottolineare come risultato raggiunto da No Far Access fa riferimento allo stimolo che esso ha prodotto per costruire una sorta di cabina di regia della mobilità dei territori disagiati per tutti i cittadini: aver portato agli stessi tavoli attori molto diversi, sia a livello locale (le singole Province) che a livello più generale (i partner del Progetto) ha stimolato energie di pensiero significative e favorito l’impegno per sviluppi futuri. Trovare forme di convergenza di più soggetti su obiettivi per lo sviluppo dei territori contigui sarà una delle modalità per meglio governare e ottimizzare le risorse a disposizione nel contesto europeo. Con le varie attività realizzate attraverso No Far Access abbiamo sperimentato il valore del confronto e della sinergia tra i partner per raggiungere risultati comuni in contesti diversi; certo si tratta di percorsi faticosi e impegnativi, ma abbiamo anche capito che una volta avviato, il meccanismo poi prosegue più facilmente e stimola nuove collaborazioni per nuove azioni progettuali. Nelle varie forme di confronto sperimentate con questo Progetto dobbiamo valorizzare il tema della collaborazione tra pubblico e privato, dove il pubblico deve sempre più diventare la molla per far partire i progetti, per poi lasciare ai privati le realizzazioni; ma il valore aggiunto proposto da No Far Access sta nelle modalità di coinvolgimento dei privati, tali da permetterci di lavorare insieme con trasparenza e responsabilità, sapendo che nella definizione dei ruoli tutti sono sulla stessa nave e tutti dovranno arrivare allo stesso porto dando risposte coerenti ai cittadini. L’amministrazione pubblica dovrà dare sempre maggiori garanzie di snellezza e rapidità nelle decisioni, input pianificatori per favorire e dare chiarezza ai partner privati dei risultati che insieme si vogliono raggiungere, rispettando le esigenze di tutti. 4


Il Convegno conclusivo del Progetto del prossimo 12 e 13 ottobre contiene già in sé quelli che potranno essere elementi per garantire la perennità del Progetto: guardare all’accessibilità dei territori come valore sociale e rafforzare il diritto alla mobilità come diritto europeo. Da qui e dalle esperienze vissute con No Far Access si può proseguire per valorizzare persone e territori.

Livorno, 30 settembre 2011.

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1. NFA: storia del progetto dalla nascita alla disseminaz disseminazione ione A cura di Irene Irene Nicotra, Project Manager di No Far Access

Tutti insieme abbiamo imparato che i progetti europei, pur nella loro complessità, rappresentano un grande valore per la pubblica amministrazione. Di fatto, ci inducono a dedicare tempo all’innovazione, ci “costringono” a pensare, progettare e, soprattutto, sperimentare al di fuori della prassi quotidiana per individuare nuove modalità e sentieri inusuali in risposta alle esigenze dei territori e a quelle dei loro cittadini. Il Progetto No Far Access, così come altri progetti europei che la Provincia di Livorno sta portando avanti, nasce dal Masterplan della logistica provinciale, approvato nel settembre del 2008. Il Masterplan è un documento di analisi e di indirizzo programmatico di cui la Provincia all'epoca si è dotata, che sintetizza la logistica delle merci e delle persone in una unica visione organica, allo scopo di influenzare positivamente il modello di sviluppo economico, le condizioni sociali e culturali, spingendosi anche oltre le competenze istituzionali dell'Amministrazione. Quindi, la partecipazione al Bando europeo ha avuto come obiettivo specifico quello di acquisire fondi per sperimentare nuove forme di servizi, di gestione e di approcci culturali alla mobilità pubblica, all'interno dell'Asse 1 "Accessibilità e reti di comunicazione" del Programma nell’ambito di un progetto politico già presente sul territorio. Nel corso dei tre anni, No Far Access è stato un acceleratore di logiche innovative e ha fornito le risorse per attivare realmente momenti di ricerca preliminari alla progettazione e spazi per la sperimentazione, proprio sul fronte della domanda debole che, soprattutto adesso, è diventato un tema importante nella pianificazione del trasporto pubblico e nella distribuzione delle risorse pubbliche. Al momento della presentazione del Progetto, il trasporto pubblico si trovava in una situazione in cui le risorse erano presenti, mentre nel percorso di sviluppo del Progetto lo scenario è significativamente cambiato e tutto il team di lavoro si è trovato ad affrontare 6


un contesto d’insieme non solo complesso, ma anche estremamente povero di investimenti. Il lavoro che in questi tre anni, grazie a No Far Access, abbiamo realizzato sul tema dei territori disagiati e dell’utenza debole ci ha consentito di avviare un percorso cognitivo importante rispetto ai reali bisogni di questi ambiti, aprendoci alla possibilità di fare progettazioni più coerenti e orientate a risolvere i problemi reali. La logica del progetto europeo ha creato valore ed immediato efficientamento per le Amministrazioni che hanno partecipato a No Far Access, per diverse ragioni: •

risponde a una modalità “scientifica” che, destinando risorse alla ricerca (attività oggi difficile all’interno delle Amministrazioni pubbliche) e alla sperimentazione, mette realmente in gioco le potenzialità degli Enti che devono affiancare alle proprie attività di routine le azioni previste per il Progetto;

favorisce la ricerca e dunque la realizzazione di servizi immediatamente più utili in quanto rispondenti a una reale analisi del bisogno;

stimola il monitoraggio e il “learning by doing”, utile per operare nella logica del miglioramento continuo che prevede anche la possibilità di imparare dai propri errori;

offre occasioni di formazione “on the job” per i funzionari e gli operatori delle Amministrazioni, creando una ricchezza che rimane anche dopo il Progetto;

pone le basi per sviluppare servizi, modalità e tecnologie che vanno oltre il Progetto stesso.

Le cinque regioni (Toscana con le Province di Livorno -capofila, Massa-Carrara e Lucca, Liguria con la Provincia di La Spezia, Sardegna con la Provincia di Cagliari e la Corsica con il Dipartimento della Corsica del Sud) che hanno partecipato al Progetto No Far Access hanno lavorato, come previsto, secondo le logiche del partenariato, pur scontando difficoltà notevoli, dovute non solo alle diversità dei contesti di provenienza dei partner, caratterizzati da differenti stadi di sviluppo dei modelli di servizio sperimentati nei vari territori, ma anche in ragione di obiettivi di partenza solo in parte analoghi.

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La parola chiave, in questo senso, è stata la creazione e lo sviluppo di un network duraturo; infatti, nel complesso, possiamo sostenere che gli sforzi realizzati da parte di tutti i partner abbiano portato innanzitutto ad un buon livello di comprensione e di allineamento dei linguaggi e, in secondo luogo, a un clima di fiducia che ha consentito di realizzare reali scambi di buone pratiche (facciamo l’esempio del servizio a chiamata già sperimentato in Toscana e trasferito in Corsica secondo modalità specifiche o dell’Osservatorio, riprodotto secondo logiche “locali” sia in Sardegna che in Corsica) e diffusione di modelli innovativi per interpretare i temi della gestione dei servizi nei territori disagiati e per le fasce di popolazione a mobilità limitata. Un altro ambito di costruzione di valore del Progetto No Far Access è, senza dubbio, quello del territorio. Al di là dei servizi realizzati, infatti, il Progetto ha portato ad un coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni decisamente significativo per la rilevazione dei bisogni e per i risultati immediati portati, ma soprattutto per un modello di confronto tra la pubblica amministrazione e i portatori d’interesse del territorio che è stato sperimentato e che avrà certamente modo di proseguire in futuro. Infatti, chi ha avuto l’occasione di conoscere i referenti istituzionali e delle associazioni locali ha individuato un canale di comunicazione utile, un interlocutore per qualunque futuro confronto sul tema della mobilità di persone diversamente abili e in territori disagiati. Inoltre, le forme di partecipazione sperimentate nel corso di No Far Access daranno modo in futuro, anche in relazione ai molti e necessari cambiamenti che caratterizzeranno il trasporto pubblico, di proseguire la relazione tra pubblico e privato secondo questa modalità, sostenibile nel tempo. Per quanto riguarda gli sviluppi futuri del Progetto, i buoni risultati raggiunti, già monitorati in corso d’opera, consentiranno all’Autorità di Gestione Unica del Programma Operativo di valutare di mettere a disposizione risorse aggiuntive con un ulteriore bando che uscirà entro la fine del 2011, per finanziare investimenti utili a realizzare quanto sperimentato, seguendo la logica della durabilità, così come previsto dalle politiche europee.

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2. Il Bilancio di progetto: valore e metodologia Perché costruire il Bilancio per il Progetto No Far Access? Non certo per sostituire la fase di rendicontazione o quella di valutazione del Progetto stesso, quanto piuttosto per darne conto in modo partecipato e condiviso dai partner e per offrire una visibilità dei risultati raggiunti attraverso una forma tangibile e di facile diffusione, insomma per raccontare la storia di “percorsi accessibili”. Il “bilancio” va infatti inteso come occasione per narrare come si è sviluppato il Progetto, quali attori ha coinvolto, quali attività e servizi ha prodotto, quale know how ha contribuito a costruire, quali risultati ha portato nei territori e nelle Amministrazioni, quali nuovi temi ha stimolato nell’ambito della mobilità pubblica e privata. Uno strumento di comunicazione per descrivere, oltre e differentemente dalla rendicontazione amministrativa, che cosa effettivamente è stato prodotto utilizzando il punto di vista dei partner coinvolti. D’altro canto tutto il Progetto No Far Access è stato contraddistinto da una forte attenzione alla partecipazione e condivisione, dalle fasi di progettazione a quelle di realizzazione, coinvolgendo i diversi partecipanti pubblici e privati, cittadini o operatori che fossero. È sembrato, quindi, naturale arrivare a costruire un documento scritto di fatto a molte mani per poter ricostruire i vari passaggi, rendere visibili le difficoltà e lasciare traccia dei processi e dei risultati raggiunti. Il bilancio viene costruito, peraltro, un attimo prima del momento ufficiale della reale conclusione del Progetto, proprio per essere pronto nell’occasione del Convegno, al fine di farne conoscere le realizzazioni e i risultati, disseminare le conoscenze e le esperienze acquisite e porre le basi per la costruzione del “dopo No Far Access”, perseguendo il principio della durabilità che da sempre lo ha caratterizzato. Il valore legato alla costruzione del Bilancio di Progetto sta, dunque, nell’esigenza di dare a No Far Access uno strumento che faciliti la disseminazione dei risultati, consentendo il reale utilizzo delle pratiche sperimentate.

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Il presente documento deve, quindi, essere inteso come un risultato ulteriore rispetto a quelli previsti del Progetto, un “prodotto” che trae la sua origine dal lavoro che si è svolto dentro e attorno a No Far Access. Per la sua costruzione, si è rispettata la logica del coinvolgimento degli stakeholder, filo rosso di tutto il percorso, prevedendo pertanto: •

un focus group con i partner, per una riflessione condivisa sui punti di forza e di debolezza, sulle opportunità e sulle minacce riscontrate nell’intero percorso di realizzazione del Progetto;

un’intervista ai referenti politici e tecnici del Progetto, per riflettere sull’impatto dello stesso sui territori coinvolti e per condividere possibili nuovi interventi nel lungo periodo;

la raccolta dei risultati raggiunti da parte di tutti i partner attraverso schede proposte, per riassumere sinteticamente gli esiti del Progetto;

un’analisi degli aspetti comunicativi del Progetto, riflettendo sugli strumenti e le modalità scelte sia per la sua diffusione che per il coinvolgimento degli stakeholder nella realizzazione (piano di disseminazione);

l’individuazione di un set di indicatori di raggiungimento dei risultati (oltre la semplice elencazione degli output realizzati) che permetta di analizzare una fotografia dello stato di sviluppo del Progetto.

Gli strumenti, utilizzati in forma integrata, hanno consentito di tracciare i percorsi dei singoli Enti che si sono intrecciati nei tre anni di lavoro, ricostruendo un quadro complessivo, anche se non certamente esauriente, dei risultati dell’intero Progetto. Il documento può essere interpretato proprio come work in progress di un percorso che non si chiude con il Progetto stesso, ma che vedrà i suoi sviluppi anche grazie agli accordi di servizio (SLA - Service Level Agreement) che i partner e gli stakeholder avranno in futuro l’opportunità di definire nei diversi territori. Il bilancio si sviluppa presentando nella prima parte gli obiettivi generali e specifici di No Far Access e, a seguire, per ciascuno di essi, i risultati raggiunti dai partner.

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Ogni obiettivo specifico è stato declinato in diversi obiettivi operativi e ricondotto ad output, misurati grazie a indicatori costruiti ad hoc. Un capitolo a sé fa riferimento all’azione di comunicazione e disseminazione che ha affiancato lo sviluppo del Progetto lungo tutta la durata dello stesso. Un ultimo capitolo, infine, è dedicato agli aspetti del bilancio legati alle percezioni dei partner rispetto a quanto realizzato e, soprattutto, rispetto alle opportunità per “il dopo” No Far Access.

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3. Gli obiettivi generali e specifici del progetto NFA L’incremento dell’accessibilità ai servizi ed alle risorse di carattere ambientale, sociale, territoriale e culturale nelle aree cosiddette “deboli”, da parte di tutti i cittadini ed in particolare di quelli più svantaggiati, è l’obiettivo generale del Progetto No Far Access. L’obiettivo è perseguito attraverso l’ottimizzazione delle prestazioni del sistema multimodale del trasporto delle persone, proprio in quelle zone periferiche dell'area transfrontaliera che, per conformazione territoriale e per scarsità di collegamenti a luoghi di interesse, sono definite disagiate. Tale disagio fa emergere con ulteriore urgenza la necessità di un intervento se si considera che i cittadini più svantaggiati, come anziani e disabili, sono percentualmente più presenti nelle aree insulari o periferiche. L’integrazione del sistema dei trasporti pubblici tra aree deboli e forti costituisce un vantaggio sia per le prime, diventando luoghi non solo attrattivi ma anche facilmente raggiungibili, che per le seconde, contribuendo a ridurne il grado di congestione, nonché per la generalità dei cittadini, con un conseguente miglioramento della qualità di vita. Quattro obiettivi specifici concorrono alla realizzazione dell’obiettivo generale: 1. Miglioramento del coordinamento degli orari dei servizi treno/bus/nave/aereo. treno/bus/nave/aereo Il raggiungimento di questo risultato parte dalla rilevazione degli orari attuali dei servizi treno/bus/nave/aereo per arrivare alla formazione di un sistema di fruizione dell’orario integrato intermodale, anche via web. Il sistema facilita l’individuazione e l’analisi delle criticità e delle carenze di integrazione, soprattutto per la rete dei servizi di collegamento delle località periferiche con i nodi della rete principale. 2. Miglioramento dell’ascolto delle esigenze dell’utenza. dell’utenza Il secondo obiettivo nasce dall’esigenza di ascoltare e rispondere in maniera sistematica e permanente ai bisogni dei cittadini. Da qui deriva, quindi, la formazione di uffici e contact center multimediali, ovvero centri di ascolto, in grado di fornire informazioni agli abitanti ed ai turisti per la fruizione delle risorse territoriali locali, nonché di risolvere i problemi di accessibilità e di fruibilità delle persone con bisogni speciali (dai disabili agli anziani) e di ascoltare le istanze (osservazioni e reclami) degli utenti.

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3. Incremento di servizi di trasporto innovativi nelle aree debo deboli li. li Il terzo obiettivo specifico rappresenta il cuore del progetto e riguarda la progettazione e la realizzazione di pacchetti di servizi di trasporto anche di carattere innovativo, come il trasporto a chiamata. Lo sviluppo di una nuova offerta è intesa, quindi, come intervento per ridurre le criticità rilevate nei collegamenti “nelle” aree deboli e “tra” le aree deboli e forti del territorio transfrontaliero. 4. Miglioramento della cooperazione tra soggetti pubblici e privati. La cooperazione tra realtà pubbliche e private dell’area transfrontaliera rappresenta un elemento chiave

per

realizzare

in

maniera

sistemica

interventi

di

incremento

dell’accessibilità. Il quarto obiettivo, infatti, si realizza tramite la costituzione di tavoli di concertazione con enti pubblici, aziende di trasporto, operatori e associazioni che collaborano nell’individuazione di regole condivise per gli scambi informativi, necessari al funzionamento a regime del sistema e per il raggiungimento di standard di qualità omogenei nella fornitura dei servizi al cittadino nelle aree deboli. 5. Miglioramento della fruizione dei servizi da parte dell’utenza debole. L’obiettivo è perseguito a partire dalla ideazione e sperimentazione di tecniche e tecnologie di intervento per garantire il diritto alla mobilità dei soggetti disabili in tutta la catena delle fasi necessarie a compiere uno spostamento: l’informazione preventiva, l’accesso ai punti di fermata anche con mezzo privato da posteggiare in spazi riservati, l’entrata e lo stazionamento nel veicolo pubblico, l’arrivo al punto di destinazione. Per ognuna di queste fasi vengono sperimentati e monitorati interventi sia tradizionali, sia innovativi, facendo ricorso anche a tecnologie ICT, come ad esempio il telecontrollo del diritto allo stazionamento delle autovetture presso i posteggi riservati agli invalidi.

Un’ulteriore finalità, trasversale rispetto agli obiettivi specifici presentati, è quella della “perennità”, intesa come garanzia di durabilità dei prodotti e dei servizi realizzati anche oltre il termine del Progetto. 13


Essa è stata perseguita attivando sinergie strategiche tra operatori pubblici e privati, capaci di autoalimentarsi nell’essere a beneficio della generalità dei cittadini ed in risposta ai bisogni del territorio. A rafforzare questo impegno per la perennità vanno anche le modalità di coinvolgimento che il Progetto ha sviluppato attraverso i Tavoli di concertazione; tale metodologia ha di fatto aperto una serie di relazioni professionali, messo in luce sistemi di interesse comuni, aperto canali di comunicazione nuovi, tali da ipotizzare che tutto ciò andrà ben oltre la fine amministrativa del Progetto.

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4. Dagli obiettivi ai risultati Si è già detto che una delle ragioni alla base della realizzazione del Bilancio di Progetto sta proprio nella volontà di dare evidenza e di disseminare ciò che No Far Access ha costruito “oltre” e “diversamente da” quelli che sono stati gli obiettivi specifici che ciascun partner si è impegnato a perseguire. Una grande ricchezza del Progetto risiede proprio nei risultati “indotti”, ovvero in tutti quei benefici prodotti per “effetto domino” dal raggiungimento degli obiettivi specifici. Tra questi, vale la pena citare quelli più significativi, che i partner stessi hanno riconosciuto come assoluti punti di forza del Progetto: •

la concretezza innanzitutto, nata anche da una migliore conoscenza dei contesti specifici, intesa come la realizzazione di servizi operativi sui territori, seguiti agli studi e alle analisi (indagini sulla mobilità dell’utenza debole nelle aree periferiche, con conseguente introduzione dei servizi di trasporto a chiamata, ma anche nelle aree centrali di Livorno con l’avvio della sperimentazione del controllo degli stalli): elemento di sicuro pregio rispetto alle risorse investite;

lo sviluppo di sinergie virtuose tra le Amministrazioni coinvolte, che ha contribuito a sfruttare l’interdisciplinarietà e le competenze peculiari di ognuna. I diversi partner hanno potuto sperimentare nel corso di questi anni occasioni di reale confronto e scambio, che sono andate oltre la formalità delle relazioni dovute alla partecipazione allo stesso progetto; le differenti modalità di operare, le diverse competenze ed esperienze anziché rappresentare un ostacolo sono diventate, nel tempo, occasione di scambio e crescita, creando un valore specifico e atteso dal Progetto ma certamente non scontato, considerando la numerosità e l’eterogeneità dei partner.

la patrimonializzazione delle conoscenze acquisite rappresenta un ulteriore punto di forza presente in No Far Access, poichè è l’elemento che permetterà di poter utilizzare quanto prodotto per differenti situazioni e contesti. Si tratta, per esempio, di un trasferimento di know how avvenuto anche attraverso percorsi

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formativi sviluppati sul personale delle amministrazioni di alcuni territori, che certamente potranno dare i propri frutti anche in futuro; •

il partenariato ha rappresentato, inoltre, un momento di innovazione endogena alle amministrazioni che hanno trovato l’opportunità per superare alcune delle tipiche difficoltà burocratiche e alcune lentezze congenite;

la capacità di condividere e di coco-progettare tra soggetti con sistemi di interessi differenti, utilizzando le buone pratiche di altri territori e/o attraverso i momenti di progettazione condivisa emersi nel corso dei Tavoli di Concertazione. Questa forma di cooperazione ha reso possibile l’avvio di servizi rinnovati (siano essi completamente nuovi piuttosto che organizzati in modo differente o sviluppati attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie) e la nascita di “contaminazioni” culturali attraverso lo scambio di esperienze con altri progetti affini a No Far Access (come è accaduto nel caso di “Bus-siamo per un’aria pulita”, progetto capitanato dalla Provincia di Livorno con lo scopo di avvicinare maggiormente gli studenti all’utilizzo del mezzo pubblico);

il supporto nel costruire una relazione empatica tra le amministrazioni e gli utenti destinatari del progetto;

la creazione di un effetto moltiplicatore dei benefici prodotti come conseguenza della disseminazione delle pratiche, delle esperienze e dei risultati raggiunti.

Il Progetto, difatti, si è sviluppato nei suoi due anni e mezzo di vita, in modo vivace e continuativo, coinvolgendo molti soggetti, tra cui partner, tecnici dei trasporti, tecnici dell’informazione, funzionari, politici, operatori del trasporto pubblico e privato, associazioni, utenti e cittadini. Ognuna di queste persone o organizzazioni ha contribuito allo sviluppo del progetto: dalla fase di analisi dei bisogni dei diversi territori, realizzata coinvolgendo gli stakeholder degli stessi, per poi arrivare a quella di progettazione, attraverso i Tavoli di Concertazione.

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No Far Access, nonostante abbia visto la sua evoluzione in un periodo storico difficile, non solo per il settore della mobilità pubblica ma più in generale per il nostro Paese, è riuscito a creare occasioni per ripensare, riprogettare e realizzare alcune forme del sistema multimodale del trasporto delle persone nelle aree disagiate e periferiche dell'area transfrontaliera, contribuendo a ridurre le barriere materiali ed immateriali nell’accesso ai servizi da parte della generalità dei cittadini e dei soggetti disabili. I momenti di incontro creati dal Progetto hanno consentito l’accostamento, non scontato, tra persone e mondi differenti, che non sempre hanno occasione di confronto, facendo sì che i territori esprimessero diverse modalità e intensità nel realizzare le forme di partecipazione e lo sviluppo di prodotti e servizi, anche in ragione dei punti di partenza di ognuno. Il quadro che si ricava è qualcosa in cui il risultato finale è senza dubbio più grande della semplice somma dei successi di ciascun partner, grazie al valore non misurabile dei benefici intangibili nati in modo spontaneo tra le pieghe del Progetto stesso.

4.1 Obiettivo uno: Migliorare il il coordinamento degli orari dei servizi treno/bus/nave/aereo L’obiettivo di potenziare ed ottimizzare l’integrazione degli orari relativi ai diversi sistemi di trasporto presenti sul territorio ha come risultato finale quello di facilitare la fruizione dell’intera rete intermodale da parte dei cittadini, con particolare attenzione alla fascia di utenti con bisogni speciali o provenienti dalle aree periferiche. Questo obiettivo ha visto la Provincia di Livorno, capofila del progetto No Far Access, impegnarsi nella predisposizione, per tutti i sei territori dei partner, di un’applicazione Web-Gis all’interno del Portale del Progetto. Questa funzionalità permette di navigare on-line le mappe di tutta l’area transfrontaliera e la consultazione degli orari dei servizi di TPL svolti nei territori dei partner; inoltre, integrandosi con la tecnologia di Google Transit (che già comprende i dati dei tre partner toscani e della Provincia della Spezia), consente la creazione di un “travel plan” o 17


itinerario di viaggio integrato intermodale per poter pianificare e scegliere il percorso più adatto alle proprie esigenze di mobilità con pochi click. Il servizio Web Gis – Google Transit si basa sulla mappatura di una mole di dati consistente: si parla infatti di circa 720 punti di fermata e 46 linee nella sola Lunigiana, per arrivare ai circa 5000 punti di fermata e alle 168 linee per il bacino lucchese e, infine, ai 5600 punti di fermata e alle 94 linee dell’area della Provincia di Livorno. Gli accessi al Portale Web del Progetto finora registrati sono circa tremilasettecento, indice che lo sforzo profuso ha centrato in pieno un bisogno del territorio in parte ancora latente. Sul medesimo fronte, si è impegnata anche la Provincia di Cagliari, attivando un Osservatorio che, in collaborazione con quello delle Politiche Sociali, svolge analisi e ricerche sulla mobilità e accessibilità ai servizi generali e alle strutture del tempo libero delle persone diversamente abili o abitanti in zone periferiche. I risultati delle ricerche effettuate hanno permesso di ottenere un vero e proprio censimento dei bisogni delle persone con disabilità residenti nelle aree disagiate della provincia. Il Dipartimento della Corsica del Sud, invece, ha contribuito all’attuazione di questo obiettivo, attraverso la realizzazione della “Guide Horaire”, distribuita in cinquantamila copie alle agenzie e agli uffici del Turismo, nelle edizioni in lingua francese, italiana e inglese e prossimamente tradotta nel linguaggio Braille per permetterne la lettura anche a ciechi e ipovedenti. Al di là di questi esempi di servizi e prodotti realizzati, c’è un elemento che aggiunge ricchezza, ed è la capacità che essi avranno di durare nel tempo, grazie all’integrazione con strutture pre-esistenti sul territorio, come nel caso dell’Osservatorio Provinciale di Livorno,

oppure

all’individuazione

di

finanziamenti

ulteriori,

come

nel

caso

dell’Osservatorio della Provincia di Cagliari.

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Obiettivo due: Migliorare l’ascolto delle esigenze dell’utenza

Da Livorno a Massa-Carrara, da Lucca a La Spezia, da Cagliari alla Corsica del Sud: in questi anni, No Far Access ha fatto nascere diversi Centri di Ascolto e di Accoglienza distribuiti lungo tutto il territorio transfrontaliero. Anche in questo caso, coerentemente alla volontà di “generare concretezza” che ha contraddistinto ogni azione dell’intero Progetto, No Far Access ha svolto un ruolo di “incubatrice”, tutelando la nascita e favorendo lo sviluppo futuro, anche al termine del Progetto, dei Centri di Ascolto e di Accoglienza. Questo è stato possibile grazie all’impegno di tutti i partner, che sono stati capaci di creare una rete virtuosa tra soggetti pubblici e privati, cooperative, Enti locali ed associazioni a cui questi servizi sono già stati o verranno affidati per garantirne la continuità. Un esempio di sinergia culturale tra Province, ma anche di ricerca di economia, riguarda La Spezia, Massa-Carrara e Lucca, dove i relativi Centri di Informazione e Accoglienza Turistica, disseminati lungo i territori, sono stati individuati come attori ideali per la realizzazione di un Centro di Ascolto e Accoglienza Unificato, in grado di fornire informazioni sui servizi di trasporto pubblico e sui luoghi di interesse turistico delle aree che si estendono dalla Val di Vara e alla Val di Magra, dalla Lunigiana e alla Valle del Serchio. La realizzazione di questo Centro di Ascolto ha previsto una formazione specifica del personale, per esempio attraverso gli “educational tour” della Provincia della Spezia, ma anche la dotazione di un sistema informativo in grado di garantire informazioni integrate a ciascuno dei tre territori, ovvero, il già citato sito web Gis del progetto che consente la creazione di un Travel Planner personalizzato attraverso la piattaforma di Google Transit. Inoltre, laddove il Centro di Ascolto non è presente, le Province della Spezia e di Lucca hanno installato diversi totem informativi multimediali, adatti alle esigenze dei portatori di handicap,in grado di offrire informazioni sul territorio anche in lingua francese. L’esperienza della Provincia di Cagliari, invece, ha visto partecipare il Centro di Ascolto e l’Osservatorio locale ad un programma di ricerca per la mappatura delle esigenze legate 19


alla mobilità delle persone disabili, all’interno della grande area periferica di SarcidanoBarbagia di Seulo, Sarrabus-Gerrei e Trexenta, mentre il Dipartimento della Corsica del Sud sta sperimentando sul sito web del Consiglio Generale, collegato tramite link al sito di progetto un servizio di raccolta delle istanze del territorio, in attesa dell’attivazione del Centro di Ascolto. La capofila Livorno ha dato, infine, vita al CAT, il Centro di Accessibilità al Territorio, garantendogli degli spazi all’interno della struttura Provinciale e inserendovi personale proveniente da una cooperativa sociale di tipo B: segnale inequivocabile della volontà di aiutare concretamente i soggetti svantaggiati. Il CAT è qualcosa di più di un Centro di Ascolto: oltre a garantire informazioni e raccogliere istanze (osservazioni e reclami) da parte del territorio di tutta la Provincia di Livorno, risolve i problemi di accessibilità e di fruibilità delle persone con bisogni speciali (dai disabili agli anziani) offrendo la possibilità di costruire percorsi di mobilità personalizzati, mettendo a disposizione mezzi e persone. Per garantire un efficace funzionamento, il CAT ha tessuto intorno a sé una rete di sinergie con i principali stakeholder del territorio: associazioni di disabili, società della salute, operatori di trasporto pubblico e privato, Enti locali, Osservatorio Provinciale della Mobilità, etc.; questo è stato possibile grazie al coinvolgimento diretto ai Tavoli di Concertazione degli stakeholder stessi, durante tutto il percorso di costituzione del CAT. I risultati raccolti dalle azioni messe in atto per migliorare l’ascolto delle esigenze dell’utenza sono importanti: quasi diecimila contatti per gli Uffici di Informazione Turistica raccolti nel Centro di Ascolto e Accoglienza Unificato delle Province di Lucca, di Massa-Carrara e della Spezia ed oltre un migliaio per il solo Centro di Accessibilità al Territorio della Provincia di Livorno.

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4.3 Obiettivo tre: tre: Incrementare i servizi di trasporto innovativi nelle aree deboli No Far Access come occasione per sperimentare nuove forme di risposta alle esigenze nelle aree disagiate, per innovare servizi nuovi o già esistenti, per stimolare la domanda dei territori, per avviare una rivoluzione culturale verso un uso del trasporto pubblico proattivo, dove l’utente, in un modello a tendere, non aspetta più alla fermata dell’autobus ma a casa seduto sul divano: così i partner hanno interpretato l’obiettivo previsto dal progetto, relativo all’incremento di trasporti innovativi nelle aree deboli. La capofila Provincia di Livorno ha attivato, affidando la prenotazione al CAT e l’erogazione del servizio ad un operatore privato, un servizio “taylor made”, a chiamata e a prenotazione, che ha permesso di trasportare, solo nei primi otto mesi di esistenza, più di 150 persone per ben duecento chilometri al giorno, per un totale di ventidue servizi fissi con destinazione verso punti di interesse (strutture ASL, percorsi casa-scuola, strutture per attività ricreative), ottanta occasionali e circa cinquanta per eventi eccezionali, per la maggior parte relativi a iniziative organizzate dalle AUSER di Rosignano, Cecina e Donoratico. Le tre Province di Massa-Carrara, Lucca e della Spezia, anche in questo caso, hanno lavorato in sinergia per potenziare il livello di accessibilità e collegamento tra i territori della Garfagnana, Valle del Serchio, Lunigiana e Comprensorio Val di Vara, Cinque Terre, La Spezia e Val di Magra, ponendosi un duplice obiettivo: promuovere lo sviluppo culturale e ambientale dell’area interprovinciale, attraverso l’inserimento di un’offerta di trasporto aggiuntiva. Così, treni storici e treni a vapore, ma anche bus navetta, hanno viaggiato lungo gli itinerari concordati con il Servizio Cultura e con il Servizio Turismo della Provincia della Spezia e con gli uffici delle Provincie di Massa e di Lucca. L’interpretazione di questo obiettivo da parte della Provincia di Cagliari, invece, si è concretizzato in uno studio di fattibilità per la realizzazione di un servizio a chiamata door

to door, rivolto a persone diversamente abili. Nonostante i risultati della sperimentazione 21


abbiano dato esiti più che positivi, la continuità di questo importante servizio è seriamente minacciata dall’attuale scarsità di risorse sul settore del TPL e dei Servizi Sociali. Il Dipartimento della Corsica del Sud, per sua parte, ha realizzato uno studio di fattibilità per un servizio di trasporto a chiamata da implementarsi su una “micro-regione” della Corsica del Sud, i cui risultati potranno essere valorizzati sfruttando il futuro bando per l’erogazione di risorse aggiuntive. Naturalmente, al di là dei risultati raggiunti dall’operatività dei servizi descritti, risultano di un’importanza strategica i dati raccolti sull’utilizzo di essi, in quanto rappresentano informazioni preziose che permettono alle Amministrazioni di meglio conoscere e prevedere la domanda di mobilità dell’utenza debole, vista l’esigenza di trovare forme più efficienti ed efficaci di risposta, alla luce della carenza sempre maggiore di risorse pubbliche.

4.4

Obiettivo quattro: quattro: Migliorare la cooperazione tra soggetti pubblici e privati

Un termine che senza dubbio ha caratterizzato l’intera linea di azione del Progetto No Far Access è “concertazione”. Ogni servizio realizzato nell’ambito di questo Progetto si è difatti sviluppato lungo un percorso di totale condivisione, che in alcuni casi ha raggiunto una vera e propria forma di co-progettazione (come per esempio nel caso della Provincia di Livorno per la realizzazione del CAT) tra i partner e i protagonisti del territorio: utenti, Associazioni, Enti Locali, operatori privati, aziende pubbliche, etc. No Far Access ha spinto i partner ad adottare un approccio proattivo, facendo in modo che le Amministrazioni si aprissero al territorio, ascoltandolo, coinvolgendolo, andando a leggere cosa accadeva tra il suo tessuto variegato, attraverso interviste, workshop, focus group e Tavoli di Concertazione. Con questi intenti, nel corso degli oltre due anni di progetto, hanno preso forma più di una trentina di Tavoli di Concertazione, che hanno avuto il merito di stimolare un confronto “in tempo reale” e creare consapevolezza su tematiche vitali per il territorio, 22


generando valore dallo scambio di idee ed esperienze portate dai diversi soggetti partecipanti. È importante sottolineare che la scelta dei Tavoli di Concertazione come modalità di cooperazione tra soggetti pubblici e privati, ha permesso in molti casi di mitigare le barriere burocratiche e di accorciare gli spesso lunghi percorsi istituzionali, arrivando più velocemente e in maniera diretta sia all’identificazione del bisogno, sia alla definizione di una sua risposta. Questo è uno dei motivi che li ha “consacrati” a buona prassi da patrimonializzare, diffondere e replicare nell’ambito di quei progetti che prevedono la cooperazione tra soggetti con sistemi di interessi differenti. I temi che hanno animato i Tavoli sono andati dalla condivisione delle finalità e degli obiettivi del progetto, all’ascolto attivo degli stakeholder dei vari territori, allo scambio di esperienze e di contenuti tra partner, ma anche tra partner e utenti, alla progettazione dei servizi innovativi da integrare sui territori.

4.5 Obiettivo cinque: cinque: Migliorare l’accessibilità dei servizi da parte dell’utenza debole Perseguire questo obiettivo ha significato per tutti i partner guardare il proprio territorio con gli occhi di chi ha bisogni speciali di mobilità (anziani, disabili, residenti in aree disagiate, etc.) e scoprirne, all’interno dei suoi percorsi, barriere materiali e quindi fisiche, strutturali, ma anche immateriali, e pertanto prettamente informative, di comunicazione. Ciascun partner, perciò, si è impegnato nell’eliminazione di queste barriere, sviluppando sul proprio territorio prodotti e servizi ad alto contenuto tecnologico e innovativo. Si pensi per esempio, al progetto portato avanti dalla Provincia di Livorno, per il controllo sull’utilizzo dei parcheggi per i disabili, che attraverso una tecnologia Tag RFID, permette l’identificazione in tempo reale di abusi da parte di soggetti non aventi il diritto e la possibilità di intervento immediato delle autorità di controllo.

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Ad oggi sono stati distribuiti, in via sperimentale, circa trecento tag sui cinque Comuni coinvolti, e installati ben quarantasette gate e novantatre sensori che equivalgono a novantasei parcheggi monitorati. Altre iniziative vengono dalla Provincia della Spezia con l’installazione di workstation multimediali dotati di funzionalità specifiche per un’utenza disabile, così come l’analisi sul livello di sicurezza di più di milleseicento punti fermata degli autobus, realizzata dal Dipartimento della Corsica del Sud, che ha già portato ad una pianificazione della messa in sicurezza di alcune fermate analizzate. Ma significative sono anche la possibilità offerta dalla Provincia di Cagliari di segnalare, attraverso il portale web dedicato, la presenza di barriere lungo i percorsi di mobilità e ancora, le iniziative delle Provincie di Lucca e Massa Carrara, che hanno realizzato progetti esecutivi e studi di fattibilità per la messa in atto di adeguamenti strutturali e soluzioni innovative alle problematiche di accessibilità da parte di soggetti deboli.

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5. Il contributo dei partner Di seguito si presentano le Schede di Rilevazione distribuite ai vari partner per la raccolta dei risultati raggiunti a livello “locale� rispetto agli obiettivi proposti dal Progetto nella sua interezza. Le schede sono state pensate con lo scopo di rilevare i risultati quali-quantitativi realizzati nel corso del progetto, cercando una misurazione non solo dei prodotti o servizi, ma anche dei benefici tangibili e intangibili da essi creati.

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PROVINCIA DI LIVORNO OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

MIGLIORAMENTO DEL COORDINAMENTO DEGLI ORARI DEI SERVIZI TRENO/BUS/NAVE/AEREO Si raggiunge attraverso la rilevazione degli orari dei servizi attuali e la formazione di un sistema di fruizione dell’orario integrato intermodale, anche via web. Questo sistema permette di individuare ed analizzare le criticità e le carenze di integrazione soprattutto per la rete dei servizi di collegamento delle località periferiche con i nodi della rete principale e di collegarlo alle scelte/opportunità degli enti in materia di organizzazione della mobilità complessiva

• Rilevazione della rete dei trasporti pubblici attuali • Utilizzazione ed integrazione delle banche dati della mobilità (Costruzione dell’osservatorio della mobilità pubblica e privata) e messa a disposizione di un sistema di consultazione via web degli orari dei servizi di TPL.

PRODOTTI / SERVIZI OSSERVATORIO DELLA MOBILITÀ Messa a disposizione delle banche dati dell’l’Osservatorio Provinciale per un migliore svolgimento delle attività di servizio all’utenza da parte del CAT – Centro di Accessibilità al Territorio. I servizi offerti sono: • Banche dati della rete dei trasporti pubblici - Orari, percorsi, paline di fermate • Modello di previsione dei flussi di traffico - L'area di territorio sulla quale insiste il progetto No Far Access coincide con le regioni interessate dal progetto (Toscana, Liguria, Sardegna, Corsica). Il modello di traffico si compone dei seguenti strati informativi: 1. Zonizzazione del territorio 2. Grafo classificato delle rete stradale 3. Rete dei servizi di Trasporto Pubblico 4. Domanda di mobilità (quante persone di muovono da una zona all’altra, in un determinato periodo di tempo, utilizzando un determinato mezzo di trasporto) SITO WEB-GIS, GOOGLE TRANSIT Il Sito Web permette la consultazione di tutti gli orari dei servizi di TPL svolti nel territorio dei partner di progetto; è presente inoltre un’interfaccia per la consultazione degli orari su Google Transit che permette di pianificare e scegliere il percorso più adatto alle proprie esigenze di mobilità con pochi click. PORTALE WEB TRANSFRONTALIERO DEL PROGETTO Il Portale Web realizzato consente un altro grado di interazione tra i partner del Progetto, attraverso la pubblicazione di documentazione nell’area riservata e nell’area pubblica, la segnalazione delle iniziative più significative tramite banner, la pubblicazione periodica delle newsletter di progetto, la presenza di sezioni dedicate ai servizi innovativi sviluppati.

NOTE La proceduralizzazione della messa a disposizione degli Enti Locali delle informazioni sul programma di esercizio di TPL da parte degli operatori di trasporto a livello di tutta l’area transfrontaliera permetterà l’utilizzo di strummenti di pianificazione dei propri spostamenti (Travel Planner, come Google Transit) all’interno di tutta l’area.

RISULTATI

INDICATORI

• Rilevazione e diffusione di tutti gli orari di TPL dell’area • Sito Web Gis • Modello di Traffico Transfrontaliero

• N°punti di fermata mappati nell’area di competenza: 5.600 • N° linee di trasporto mappate nell’area di competenza: 94 • N° accessi al Portale web di Progetto: 3300 circa da ottobre 2010 a settembre 2011 • N° medio visite al mese: 273 (da ottobre 2010 a settembre 2011) • Pagine che sono state visitate in media al mese: 10.629 (da ottobre 2010 a settembre 2011) • Aree più visitate (i dati sono indicativi, alcune pagine - es: Servizi innovativi - sono state pubblicate molto recentemente rispetto ad altre - es: “Servizi di mobilità”- ): - Home Page (3,6%); - Servizi di mobilità (1,2%); - ll progetto (0,9%); - Partner di progetto, Archivio documenti, Pegaso Card Toscana (0,6%); - Google Transit, Servizi innovativi, Provincia di Livorno (0,5%) - Domande e risposte (0,4%) • Durabilità: L’Osservatorio della mobilità è stato istituito con Delibera di GP n. 72 del 12/04/2010 diventando quindi strumento permanente della Provincia

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PROVINCIA DI LIVORNO OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

MIGLIORARE L'ASCOLTO DELLE ESIGENZE DELL'UTENZA Si realizza tramite la formazione di uffici e contact center multimediali in grado di fornire informazioni ai cittadini ed ai visitatori per la fruizione delle risorse territoriali locali nonché di risolvere i problemi di accessibilità e di fruibilità delle persone con bisogni speciali (dai disabili agli anziani) e di ascoltare le istanze (osservazioni e reclami) degli utenti.

• Aumentare la consapevolezza dei soggetti deboli sul mondo della mobilità fornendo informazioni programmate e non programmate relative a: percorsi di viaggio, orari dei diversi tipi di trasporto, presenza di determinati servizi, cantieri, scioperi, modifiche alla viabilità cittadina programmate, strutture ricettive attrezzate per disabili, etc. • Costruire percorsi di mobilità su richiesta dell’utente Provvedendo, laddove necessario e possibile, alla prenotazione dei servizi stessi • Gestire e accogliere reclami e suggerimenti provenienti da utenti e stakeholder Sistematizzando le informazioni in possesso e riportandole periodicamente ai soggetti del Tavolo di Concertazione per realizzare interventi di miglioramento sul servizio offerto.

PRODOTTI / SERVIZI CAT - CENTRO DI ACCESSIBILITÀ AL TERRITORIO Descrizione: Il CAT è un Centro di ascolto che fornisce informazioni a cittadini e visitatori per la fruizione delle risorse territoriali locali, risolve i problemi di accessibilità e di fruibilità delle persone con bisogni speciali (dai disabili agli anziani) e ascolta le istanze (osservazioni e reclami) degli utenti. Lavora in sinergia con l’Osservatorio della mobilità, con i Comuni e con altri enti/operatori del territorio creando/facilitando un network di informazioni e conoscenze. Svolge funzione di contact center nei confronti degli utenti per la prenotazione di servizi a domanda mediante operatori privati selezionati tramite gare locali. Numero verde: 800 134790 Sede: Complesso della Gherardesca, via Galilei 40 - 57122 Livorno piano 1° Tel. Ufficio: 0586 257539 e-mail: cat@provincia.livorno.it ISTITUZIONE DEL BACK OFFICE E FRONT OFFICE Organizzazione del CAT: • inserimento 2 risorse svantaggiate • attivazione Numero Verde gratuito • apertura: nell’orario 9.00-17.00 dal lunedì al venerdì, • dotazione strumenti di lavoro: (computer, telefoni, stampanti, automobile) • inserimento link a fonti informative (ATL, TIEMME, , CPT, Trenitalia, Aeroporto Galilei, Provincia di Livorno, Toremar, Moby lines, Google Maps, Via Michelin e Osservatorio Provinciale della Mobilità) PUNTO CAT: SINERGIA ED INTEGRAZIONE • Con strumenti specifici del progetto NOFARACCESS - Sistema Informativo territoriale - Sito web Gis - Tavolo di concertazione • Con altri piani e progetti degli Enti Locali e delle Aziende - Gestione reclami del TPL (Osservatorio Provinciale della Mobilità) - Indicatori di qualità nel capitolato per la Gara del TPL - URP - Uffici Turistici - Sala di controllo e prenotazione servizi di trasporto (ATL-TIEMME – altri operatori privati) - Piani trasporto sociale gestiti dalla Società della Salute sul territorio provinciale - Servizi di protezione e monitoraggio della fruizione delle spiagge • Carte di servizio delle aziende (in particolare per la tempestività e qualità dell’informazione sui servizi programmati) • Sito web Gis del progetto PERLA

NOTE La riforma del TPL emanata dalla Regione Toscana rafforzerà l’importanza di Centri di Ascolto delle esigenze di mobilità delle utenze deboli e nelle aree deboli del territorio provinciale

RISULTATI

INDICATORI

• Strutturazione delle relazioni con il territorio • CAT – Centro di Accessibilità al territorio • Opportunità di lavoro per categorie svantaggiate (il servizio è svolto da una Cooperativa di tipo B) • Sperimentazione ed attuazione di un nuovo modello di regolazione nel Trasporto Pubblico Locale per la gestione della domanda debole

• N° totale richieste accolte suddivise per fasce di utenza: circa 1.100 contatti • Percentuale di istanze raccolte rispetto al totale dei contatti ricevuti: 10% circa • Durabilità: il CAT continuerà ad essere un servizio disponibile sul territorio grazie all’impegno della Provincia che finanzia con risorse proprie il servizio svolto dalla cooperativa Nuovo futuro (Determinazione dirigenziale n. 28 del 20/06/2011)

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PROVINCIA DI LIVORNO OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

INCREMENTARE I SERVIZI DI TRASPORTO INNOVATIVI NELLE AREE DEBOLI Riguarda la progettazione e la realizzazione di pacchetti di servizi di trasporto anche innovativi (es. “domanda”) finalizzati a ridurre le criticità rilevate nei collegamenti “nelle” aree deboli e “ tra” le aree deboli e forti del territorio transfrontaliero.

• Sperimentare forme nuove di risposta alle esigenze di mobilità nelle aree deboli a basso costo e più flessibili delle attuali • Dotare l’Ente di un centro di prenotazione (CAT) indipendente dalle aziende di TPL operanti sul territorio provinciale, che si interfacci direttamente con l’utenza per cercare di dare risposte efficaci non “a chi arriva prima” ma “a chi ha più bisogno”.

PRODOTTI / SERVIZI TRASPORTO A DOMANDA E’ stato affidato un incarico alla ditta AMITOUR per lo svolgimento di un servizio di trasporto flessibile a domanda e a prenotazione, che ha permesso di svolgere all'incirca due coppie di corse da nord e due coppie di corse da sud con destinazione Ospedale di Cecina o altra destinazione a richiesta dell’utente nell'arco orario giornaliero (festivo compreso) per circa 200 Km al giorno. Il servizio tuttavia seguiva le esigenze e quindi è variato sulla base di queste (nel rispetto del budget complessivo). I percorsi indicati sono serviti solo per calcolare in linea di massima il quantitativo di km da fare nel periodo, non era una linea ad orario fisso! Il servizio è partito il 27 settembre 2010 ed è durato fino al 30 aprile 2011. NOTE L’esperienza della gestione di questo tipo di trasporto attraverso il CAT sarà rilevante per la Provincia nella gestione dei servizi a domanda debole nei prossimi anni vista l’esigenza di trovare forme più efficienti e efficaci di risposta alle esigenze di mobilità in queste aree alla luce della carenza sempre maggiore di risorse pubbliche.

RISULTATI

INDICATORI

• Servizio taylor made • Centro Prenotazione interno all’Ente, gestito quindi dal pubblico che si avvale di servizi forniti da privati • Il fatto di gestire direttamente il centro prenotazioni ha permesso di avere l’esatta conoscenza del livello di efficacia del servizio proposto e di modulare gli interventi per favorire chi ha più bisogno.

• 200 km equivalenti al giorno • N° utenti trasportati : 5/10 al giorno • 150 persone hanno fruito dei servizi di trasporto gestiti dal CAT guidati da un autista Amitour e con accompagnatori Auser. • 22 Servizi fissi:7 minori nel percorso casa/scuola 3 persone verso strutture ASL 12 persone verso strutture per attività ricreative • 80 Servizi occasionali • 40/50 Servizi eccezionali (eventi Auser) • Le chiamate per i servizi sono nella quasi totalità provenienti dalle varie sedi AUSER (Rosignano, Cecina e Donoratico) • Durabilità: l’esperienza della gestione di questo tipo di trasporto attraverso il CAT sarà rilevante per la Provincia nella gestione dei servizi a domanda debole nei prossimi anni vista l’esigenza di trovare forme più efficienti e efficaci di risposta alle esigenze di mobilità in queste aree alla luce della carenza sempre maggiore di risorse pubbliche. Rappresenta una nuova modalità di gestione efficace ed efficiente della domanda debole o rarefatta. La riforma della Regione Toscana lascia agli Enti locali la gestione e la programmazione dei servizi di TPL nelle aree deboli invitando gli Enti a ricorrere a forme di gestione più flessibile ed efficace.

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PROVINCIA DI LIVORNO OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

MIGLIORARE LA COOPERAZIONE TRA SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI Si realizza tramite la costituzione di tavoli di concertazione con enti, gli operatori e l’associazionismo ed è finalizzato a produrre regole condivise per gli scambi informativi necessari al funzionamento a regime del sistema e per il raggiungimento di standard di qualità omogenei nella fornitura dei servizi al cittadino, soprattutto nelle aree periferiche e per la fascia debole della popolazione.

• Realizzazione di momenti di confronto periodici con realtà rappresentative del territorio di carattere pubblico e privato per l’ascolto e l’individuazione di soluzioni efficaci e durature nell’ambito dei servizi di mobilità e per il superamento delle barriere al loro utilizzo da parte dei soggetti svantaggiati; • Rilevazione dei bisogni degli utenti, in particolare deboli e delle aree disagiate dalla condizione insulare o periferica.

PRODOTTI / SERVIZI Il miglioramento della cooperazione tra operatori pubblici e privati è stato perseguito attraverso la realizzazione di Tavoli di concertazione, Interviste e Focus group che hanno visto la partecipazione di Associazioni territoriali dedicate all’utenza debole (disabili e anziani), Società pubbliche e private di trasporto, Amministrazioni locali (Regione Toscana, Provincia di Livorno, Comuni della provincia), Partner di Progetto. In particolare sono stati coinvolti: • Società del trasporto su gomma, su ferro, via mare ed aereo: Porto Livorno 2000, ATL Livorno, TIEMME Piombino, APT Val di Cornia, APT Riva degli Etruschi, Trenitalia Toscana, RFI Rete Ferroviaria Italiana, Corsica Ferries; • Strutture Regionali: URP della Provincia di Livorno, Regione Toscana, Comune di Bibbona, Comune di Rosignano Marittimo, Comune di Cecina, Comune di Rio nell’Elba, Comune di Collesalvetti, Pubblica assistenza di Cecina, Pubblica assistenza di Rosignano, Pubblica assistenza di Livorno; • Associazioni/Cooperative/Circoli di utenza debole: Società della Salute, Idea-Li, Società volontaria soccorso, UIC Livorno Unione italiana ciechi e ipovedenti, Auser Toscana, Auser Livorno, CIASA. • Associazioni di categoria (CNA di Livorno) TAVOLI DI CONCERTAZIONE I Tavoli di concertazione rappresentano il momento di confronto fra stakeholder e decisori. Hanno consentito, oltre a coinvolgere i referenti del territorio sulle tematiche di progetto, di avviare momenti di confronto tra soggetti con diverse esigenze, bisogni e culture, utili per arrivare a momenti di mediazione anche in relazione alla necessità di definire priorità a causa scarsità delle risorse disponibili. • Primo Tavolo di Concertazione - 26 Aprile 2010. In tale occasione sono state condivise le criticità, emerse da un’analisi appositamente condotta, sia in merito all’offerta di informazioni che di ascolto degli utenti e nello specifico delle fasce deboli. Si è dato quindi spazio alle attività di definizione e strutturazione del Centro di Accoglienza al territorio; • Secondo Tavolo di Concertazione - 7 Maggio 2010. I partecipanti hanno condiviso la progettazione della rete informativa, ovvero i flussi informativi che associazioni, aziende, amministrazioni devono assicurare al Punto CAT affinché disponga sempre di informazioni aggiornate; • Terzo Tavolo di Concertazione - 28 Ottobre 2010. Temi di confronto sono stati la gestione dei parcheggi riservati agli invalidi, servizio bus a prenotazione, il ruolo del CAT e modalità di confronto tra i diversi attori del territorio al fine di produrre regole condivise per gli scambi informativi utili per il funzionamento delle nuove forme di trasporto; • Quarto Tavolo di Concertazione - 15 Luglio 2011, mattina. Il confronto ha riguardato il servizio del controllo della sosta per disabili, relativa fase di sperimentazione e criteri di distribuzione dei permessi di accesso. • Quinto Tavolo di Concertazione - 15 Luglio 2011, pomeriggio. Tema di confronto è stato il CAT, i servizi svolti e possibili sviluppi futuri. INTERVISTE Sono state rivolte interviste a testimoni qualificati del territorio e in particolare a: • società di trasporti e strutture regionali per conoscerne i servizi offerti, le attività di ascolto e di risposta alle esigenze degli utenti deboli delle aree periferiche e le relazioni con il territorio; • associazioni per fare emergere i bisogni dei soggetti deboli e dare ascolto alle loro osservazioni e proposte. FOCUS GROUP I focus group hanno permesso di dare voce soprattutto a soggetti rappresentativi del territorio e di determinate tipologie d’utenza come gli anziani, i disabili, gli studenti e i lavoratori in aree periferiche. Si sono rilevati bisogni e priorità a livello qualitativo e contestualizzato rispetto ai diversi contesti. Una particolare attenzione va data al confronto con gli studenti che è avvenuta in un momento di particolare interesse della città per le dinamiche che hanno contraddistinto i giovani e l’utilizzo di beni pubblici.

NOTE La ricerca di un accordo sui livelli di servizio (SLA: service level agreement) si è avviata nel corso dei Tavoli di concertazione e ha messo le radici per svilupparsi in futuro rendendo maggiormente durabili ed efficaci le relazioni sinergiche attivate.

RISULTATI

INDICATORI

• Consapevolezza acquisita da stakeholder e decisori su bisogni e problematiche in tema di accessibilità nell’intero territorio toscano • Attivazione di relazioni sinergiche tra attori pubblici e privati progettualmente efficaci anche oltre NO FAR ACCESS

Tavoli di concertazione: • N° tavoli svolti: 5 • N° medio partecipanti: 20 • Tipologie di partecipanti: Enti pubblici, Società di trasporto, Associazioni Interviste • N° interviste: 14 • Tipologia soggetti intervistati: Enti pubblici, Società di trasporto, Associazioni Focus Group • N° focus group: 6 • Tipologia partecipanti: Enti pubblici, Società di trasporto, Associazioni, Utenti Durabilità: perseguita attraverso la continua collaborazione tra le realtà messe a confronto

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PROVINCIA DI LIVORNO OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

MIGLIORARE L’ACCESSIBILITÀ DEI SERVIZI DA PARTE DELL’UTENZA DEBOLE Riguarda la sperimentazione di tecniche e tecnologie di intervento per garantire il diritto alla mobilità dei soggetti disabili in tutta la catena delle fasi necessarie a compiere uno spostamento: l’informazione preventiva, l’accesso ai punti di fermata anche con mezzo privato autonomo da posteggiare in spazi riservati, l’entrata e lo stazionamento del veicolo pubblico, l’arrivo al punto di destinazione

• Sperimentare un sistema di telecontrollo degli stalli per disabili a basso costo; • Coinvolgere le categorie interessate tramite le Associazioni per la messa a punto del sistema e per la gestione dei TAG da distribuire; • Creazione di un portale per il controllo da remoto degli stalli e per l’inserimento dei dati relativi ai soggetti cui sono stati distribuiti i TAG.

PRODOTTI / SERVIZI SISTEMA DI TELECONTROLLO DEGLI STALLI PER DISABILI

Si tratta di un sistema innovativo che prevede l’installazione di una rete di sensori intelligenti collegati tra loro e presenti nei posteggi riservati agli utenti disabili che permettono di garantire l’utilizzo degli stalli da parte delle “sole persone aventi diritto” grazie ad un collegamento con le sale di controllo delle amministrazioni pubbliche e di fornire informazioni per migliorare l’accessibilità e la fruibilità del territorio. I soggetti autorizzati avranno infatti a disposizione un Tag RFID che, una volta rilevato, consente l’invio di dati a una centrale di controllo. Il sistema prevede una serie di risultati significativi tra cui la possibilità di tenere sotto controllo la frequenza d’uso degli stalli e la facilità nell’individuare gli abusi favorendo l’intervento puntuale dei vigili urbani in modo da non disperdere tempo, risorse ed energie già scarse. PORTALE WEB PER IL CONTROLLO DA REMOTO Permette il controllo da remoto degli stalli e l’inserimento dei dati relativi ai soggetti cui sono stati distribuiti i TAG.

RISULTATI

INDICATORI

• Abbattimento barriera immateriale (miglior informazione) • Coinvolgimento delle categorie interessate • Sperimentazione di un sistema innovativo per la sua economicità e facilità di installazione oltreché di utilizzo da parte degli utenti.

• N° dispositivi di rilevazione installati : 47 gate e 93 sensori (93 stalli monitorati) • N° tag distribuiti: 300 • 5 Comuni Coinvolti • Durabilità: Visti i bassi costi dell’attrezzatura, dell’installazione e della manutenzione e dato l’interesse da parte degli Enti e delle Associazioni il progetto vedrà uno sviluppo in termini di tag distribuiti e di stalli monitorati nel futuro più prossimo (anche sfruttando le risorse utleriori messe a disposizione da eventuali futuri bandi)

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DIPARTIMENTO DELLA CORSICA DEL SUD OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

MIGLIORARE IL COORDINAMENTO DEGLI ORARI E DEI SERVIZI DI TRENI/AUTOBUS/TRAGHETTI/AEREI Il raggiungimento del presente obiettivo si realizzerà mediante la redazione dell’elenco degli orari inerenti ai servizi esistenti e la formazione di un sistema di fruizione dell’orario integrato intermodale, anche via internet. Tale sistema permetterà di determinare ed analizzare i punti critici e le carenze relative all’integrazione, soprattutto nella rete dei servizi di collegamento fra le località periferiche e gli snodi della rete principale.

• Aiutare la preparazione del viaggio di tutti gli utenti delle regioni coinvolte nel progetto. • Favorire l’autonomia delle persone diversamente abili e a mobilità ridotta durante la preparazione del viaggio.

PRODOTTI / SERVIZI GUIDA ORARIA Una guida oraria è stata realizzata al 9 dicembre 2010 in 30 000 esemplari in lingua francese, 10 000 in lingua italiana e 10 000 in lingua inglese per le linee dei trasporti stradali di passeggeri regolarmente servite. GUIDA ORARIA IN CODICE BRAILLE La trasposizione in codice braille della suddetta guida è in corso di realizzazione. SITO INTERNET Il sito internet è attualmente in corso di realizzazione: i dati degli itinerari (fermate, orari) sono inseriti in un’apposita banca dati nel formato definito dal progetto NFA, in maniera tale da consentire i calcoli degli itinerari multimodali, integrando i dati degli altri partner del progetto.

NOTE La guida braille soffre di un certo ritardo dovuto alla difficoltà nel trovare traduttori in Corsica del Sud.

RISULTATI

INDICATORI

Le guide sono state ampiamente diffuse negli uffici e nelle agenzie per il turismo ed anche nei porti e negli aeroporti della Corsica del Sud.

Tutti i destinatari hanno apprezzato moltissimo il prodotto guida ed hanno espresso il desiderio di averne di nuove l’anno prossimo. Sostenibilità: La guida realizzata è permanente al 95 % e sarà valida fino alla fine del 2013, mentre il restante 5 %, sarà oggetto di regolari aggiornamenti.

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DIPARTIMENTO DELLA CORSICA DEL SUD OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

MIGLIORARE L’ASCOLTO DELLE ESIGENZE DEGLI UTENTI Il raggiungimento di tale obiettivo avverrà mediante la formazione di uffici e centri di contatti multimediali, in grado di fornire informazioni ai cittadini ed ai turisti, al fine di consentire l’utilizzo delle risorse territoriali locali, risolvere problemi di accessibilità, rendere usufruibile il servizio di trasporto anche a coloro che presentano esigenze particolari (persone portatrici di handicap, anziani), ed ascoltare le eventuali richieste (osservazioni e lamentele) degli utenti.

• Raccogliere le impressioni degli utenti sul funzionamento dei servizi di trasporto mediante la creazione di un «centro d’ascolto».

PRODOTTI / SERVIZI • Oggi, gli utenti hanno la possibilità di esporre i loro reclami sul sito internet del Consiglio Generale. • Il sito internet, sovra menzionato, una volta completato, accoglierà una pagina dedicata al Centro d’ascolto, che metterà a disposizione di cittadini e turisti, una serie di informazioni per consentire l’utilizzo di risorse territoriali locali, risolvere problemi d’accessibilità, rendere usufruibile il servizio anche a coloro che presentano esigenze particolari (persone portatrici di handicap e anziani), ed ascoltare le eventuali richieste (osservazioni e piantine) degli utenti. Collaborazione con gli enti locali: la comunità dell’agglomerato urbano di Ajaccio non ha voluto integrare i propri dati nella banca dati del progetto NFA.

RISULTATI

INDICATORI

Nell’attesa della realizzazione del Centro di Ascolto NFA, possiamo osservare che un numero sempre crescente di utenti familiarizza con la pagina dei trasporti del sito del Consiglio Generale.

l Consiglio Generale riceve in media, una domanda alla settimana inerente ai servizi di trasporto, alla quale risponde generalmente in maniera immediata. Sostenibilità: quando il centro d’ascolto BFA, verrà inserito ed ospitato in maniera permanete all’interno del sito internet del Consiglio Generale, il centro acquisirà una grande stabilità.

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DIPARTIMENTO DELLA CORSICA DEL SUD OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

AUMENTARE I SERVIZI DI TRASPORTI INNOVATIVI NELLE AREE DEPRESSE Tale obiettivo riguarda la progettazione e la realizzazione di pacchetti di servizi di trasporto ugualmente innovativi (ad esempio a richiesta), volti a ridurre le criticità rilevate a livello dei collegamenti «nelle» aree depresse e «fra» le aree depresse e le aree più servite del territorio transfrontaliero.

Servire le zone rurali che non dispongono di un servizio di trasporto regolarmente organizzato. Offrire mobilità ed autonomia alle persone isolate, spesso anziane, che abitano nei paesi più sperduti dell’interno del Dipartimento.

PRODOTTI / SERVIZI STUDI Realizzazione di uno studio di fattibilità su un trasporto a richiesta per le micro - regioni della Corsica del Sud.

RISULTATI Lo Studio disponibile permette di prendere in esame la creazione di un TAD* per una micro - regione del Dipartimento. (* Transport à la demande – Trasporto a richiesta)

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DIPARTIMENTO DELLA CORSICA DEL SUD OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

MIGLIORARE IL COORDINAMENTO FRA SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI La realizzazione del presente obiettivo avverrà mediante l’organizzazione di tavoli di concertazione con gli operatori e le associazioni, con lo scopo di produrre regole da condividere per gli scambi d’informazione, necessarie al funzionamento a pieno regime del sistema, ed al raggiungimento di standard di qualità omogenei nella fornitura di servizi ai cittadini nelle aree depresse.

• Tavoli di concertazione

PRODOTTI / SERVIZI TAVOLI DI CONCERTAZIONE

RISULTATI

INDICATORI

Il progetto NFA, come del resto anche i servizi di trasporto del Dipartimento, sono regolarmente presentati durante le riunioni cantonali dove il Presidente del Consiglio Generale incontra i sindaci.

• Numero medio dei partecipanti ai tavoli di concertazione: 22 riunioni l’anno.

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DIPARTIMENTO DELLA CORSICA DEL SUD OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

MIGLIORARE L’ACCESSIBILITÀ AI SERVIZI DA PARTE DEGLI UTENTI DIVERSAMENTE ABILI Tale obiettivo riguarda la sperimentazione di tecniche e tecnologie d’intervento destinate a garantire il diritto alla mobilità dei soggetti portatori di handicap in tutte le fasi necessarie alla realizzazione di uno spostamento: informazione preventiva, accesso alle fermate anche mediante l’utilizzo di un veicolo privato autonomo, da parcheggiare in un’area di sosta riservata, entrata e stazionamento del veicolo pubblico, arrivo a destinazione.

• Migliorare la qualità dell’attesa e dell’informazione degli utenti alle fermate. • Uniformare l’organizzazione degli spazi di ogni fermata. • Migliorare la leggibilità e la sicurezza della rete. • Organizzare lo spazio delle fermate per favorire l’accesso alle persone portatrici di handicap e a mobilità ridotta.

PRODOTTI / SERVIZI DIAGNOSTICA DELLA SICUREZZA E DELL’ACCESSIBILITÀ DELLE FERMATE realizzata al 20 novembre 2010.

RISULTATI

INDICATORI

La diagnostica è disponibile ed il Consiglio Generale s’incarica di programmare la messa in sicurezza e l’organizzazione degli spazi delle fermate.

Più di 1 600 fermate sono state sottoposte all'audit.

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PROVINCIA DI LUCCA OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

MIGLIORARE L’ASCOLTO DELLE ESIGENZE DELL’UTENZA Si realizza tramite la formazione di uffici e contact center multimediali in grado di fornire informazioni ai cittadini ed ai visitatori per la fruizione delle risorse territoriali locali nonché di risolvere i problemi di accessibilità e di fruibilità delle persone con bisogni speciali (dai disabili agli anziani) e di ascoltare le istanze (osservazioni e reclami) degli utenti.

• Aumentare la consapevolezza dei soggetti deboli sul mondo della mobilità fornendo informazioni programmate e non programmate relative a: percorsi di viaggio, orari dei diversi tipi di trasporto, presenza di determinati servizi, cantieri, scioperi, modifiche alla viabilità cittadina programmate, strutture ricettive attrezzate per disabili, etc • Costruire percorsi di mobilità su richiesta dell’utente Provvedendo, laddove necessario e possibile, alla prenotazione dei servizi stessi • Gestire e accogliere reclami e suggerimenti provenienti da utenti e stakeholder Sistematizzando le informazioni in possesso e riportandole periodicamente ai soggetti del Tavolo di Concertazione per realizzare interventi di miglioramento sul servizio offerto.

PRODOTTI / SERVIZI CENTRO DI ASCOLTO E DI ACCOGLIENZA Sono stati individuati gli IAT -Informazione e Accoglienza Turistica- locali come gli attori ideali per svolgere la funzione di “Centro di ascolto e di accoglienza” (CAA), sfruttando l’esperienza del personale già presente. Le funzioni attribuite al centro sono le seguenti: • Fornire informazioni a cittadini e visitatori per la fruizione delle risorse territoriali; • Risolvere i problemi di accessibilità e di fruibilità delle persone con bisogni speciali (dai disabili agli anziani); • Ascoltare le istanze (osservazioni e reclami) degli utenti; • Fornire, in coordinamento con le province di La Spezia e Massa Carrara, mediante l’integrazione e l’aggiornamento di una banca dati progettata nel quadro dell’azione 1 della medesima fase 3, informazioni relative al trasporto pubblico per il raggiungimento delle principali strutture pubbliche e dei luoghi d’interesse turistico dei tre suddetti territori coinvolti. • Collaborare con gli enti locali per la promozione delle iniziative presenti sul territorio con particolare attenzione a quelle attivate dal progetto La tipologia di utenza che più si rivolge al CAA è di tipo turistico, ma non mancano anche gli operatori locali (Hotel, B&B, Enti parco, ristoratori, ecc.) che chiedono informazioni sulle offerte ed iniziative presenti sul territorio e promosse dal progetto. Oltre ad offrire informazioni, il CAA raccoglie richieste e reclami e dati che vengono elaborati in primo momento a livello di singolo territorio e poi anche a livello transfrontaliero. Il CAA svolge inoltre una capillare attività di promozione e diffusione del materiale informativo per la più ampia fruizione del servizio di trasporto innovativo sperimentato con il progetto, denominato “Chiamabus”. Esempi di problematiche di rilievo risolte: possibilità per i disabili di accedere a informazioni relative ai servizi di trasporto pubblico necessari per raggiungere le strutture pubbliche e turistico ricettive,nonché luoghi d’interesse storico - culturale e paesaggistico - naturalistico. Indirizzo: Piazza delle Erbe 1 55032 Castelnuovo di Garfagnana - Numero Verde: 800 533 999 - e-mail: garfagnana@tin.it, info@turismo.garfagnana.eu – Orari: Ottobre-Marzo 9.00-13.00/15.30-17.30,Aprile-Maggio 9.00-13.00/15.30-18.30, GiugnoSettembre 9.00-13.00/15.00-19.00 TOTEM INFORMATIVI MULTIMEDIALI DI TIPO TOUCH SCREEN Sono stati acquistati 3 totem informativi multimediali di tipo touch screen che sono stati posizionati in punti strategici al fine di implementare l’offerta informativa all’utenza là dove il CAA non è presente o negli orari di chiusura. RISULTATI

INDICATORI

• Maggiore strutturazione delle relazioni con il territorio, implementando l’interscambio di informazioni tra le esigenze dell’utenza e le offerte territoriali, sia per l’utenza di tipo locale che di tipo turistico; • Offerta integrata di informazioni relative ai servizi di trasporto sperimentati e di linea; • I dati raccolti dal CAA sul servizio Chiamabus, utili ai fini della pianificazione del TPL; • realizzazione di un data base con interfaccia semplice e di intuitiva consultazione (user friendly) installata sui Totem.

• Indicatori di misurazione degli outcome • N° totale richieste accolte sia telefonicamente che al banco: 971, di cui 399 per servizi bus, treni e Chiamabus, 572 per eventi legati a treni a vapore o treni evento; • Media richieste mensili accolte: 97,1; • Utenza tipo: Novembre-Marzo prevalenza locale, AprileAgosto prevalenza turisti stranieri inglesi, tedeschi, francesi, spagnoli, danesi ed olandesi; Durabilità: il CAA continuerà ad essere un servizio disponibile sul territorio grazie alla struttura esistente e stabile a cui è stato affidato di svolgere la funzione di centro di ascolto e accoglienza.

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PROVINCIA DI LUCCA OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

INCREMENTARE I SERVIZI DI TRASPORTO INNOVATIVI NELLE AREE DEBOLI Riguarda la progettazione e la realizzazione di pacchetti di servizi di trasporto anche innovativi (es. a richiesta) finalizzati a ridurre le criticità rilevate nei collegamenti “nelle” aree deboli e “ tra” le aree deboli e forti del territorio transfrontaliero.

• Attivazione di servizio di TPL a chiamata attivato dalla domanda • Attivazione di bus navetta in occasione di treni evento in Garfagnana • Attivazione di bus navetta in occasione di manifestazioni in Versilia

PRODOTTI / SERVIZI TRASPORTO PUBBLICO A CHIAMATA Attivazione di un servizio di trasporto pubblico a chiamata denominato “Chiamabus” nella Garfagnana e in Alta Versilia, ossia in quelle aree difficilmente accessibili dal punto vista geografico e scarsamente servite dal servizio di TPL di linea per la bassa densità abitativa. BUS NAVETTA IN OCCASIONE DI TRENI EVENTO Sono servizi di trasporto che, in occasione dei treni evento finanziati dalla Regione, facilitano i collegamenti fra le stazioni ferroviarie coinvolte e i luoghi delle manifestazioni di interesse storico, artistico e gastronomico della Garfagnana. BUS NAVETTA Sono servizi che, in periodi di forte affluenza ( ad es. in occasione del Carnevale), collegano le frazioni più disagiate dell’Alta Versilia con la stazione ferroviaria di Viareggio garantendo una migliore mobilità, incentivando l’uso del bus. La domanda per il bus a chiamata durante il periodo inverno e primavera è stata inferiore alle attese, mentre durante il periodo estivo è stata alta.

RISULTATI

INDICATORI

• Sensibilizzazione della popolazione e degli operatori a nuove forme di trasporto pubblico • Incremento nel periodo estivo della domanda per TPL a chiamata. • Raccolta di dati sperimentali importanti per una pianificazione della mobilità in aree poco accessibili; • Incremento dell’intermodalità in occasione dei treni evento.

CHIAMABUS IN GARFAGNANA • N° totale viaggi svolti: 243 • Media viaggi mensili svolti: 34,7 • N° utenti trasportati suddivisi per tipologia: 151 totali di cui 44 residenti e 107 turisti • km di servizio svolti: 5262 km • Media km di servizio mensili svolti: 751.71 km • Ore di servizio svolte: 155.37 ore • Media mensile di ore di servizio svolte: 22.2 ore • Durabilità: previsione di ripetere l’esperienza soprattutto nei mesi in cui la domanda è stata più importante. CHIAMABUS IN VERSILIA • N° totale viaggi svolti: 16 • Media viaggi mensili svolti: 8 • N° utenti trasportati suddivisi per tipologia: 11 totali di cui 1 residente e 10 turisti • km di servizio svolti: 568 km • Media km di servizio mensili svolti: 284 km • Ore di servizio svolte: 17.20 ore • Media mensile di ore di servizio svolte: 8.4 ore • Durabilità: possibilità di integrare le forme tradizionali di TPL con servizi innovativi e ad hoc.

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PROVINCIA DI LUCCA OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

MIGLIORARE LA COOPERAZIONE TRA SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI Si realizza tramite la costituzione di tavoli di concertazione con gli operatori e l’associazionismo ed è finalizzato a produrre regole condivise per gli scambi informativi necessari al funzionamento a regime del sistema e per il raggiungimento di standard di qualità omogenei nella fornitura dei servizi al cittadino nelle aree deboli

• Attivazione di tavoli di concertazione

PRODOTTI / SERVIZI TAVOLI DI CONCERTAZIONE Sono stati organizzati tre tavoli di concertazione ( 11 febbraio 2010, 12 maggio 2010, 9 giugno 2010). Hanno partecipato stakeholder locali – pubblici e privati: rappresentanti dei Comuni della Mediavalle e della Garfagnana, delle Comunità montane, delle Apt, dei Parchi, delle associazioni dei disabili, del Gal Garfagnana e delle aziende di trasporto pubblico. Hanno partecipato anche i funzionari della provincia di Livorno referenti del progetto, in qualità di ente capofila del progetto. I documenti di lavoro (schede tematiche ) sono state distribuite agli altri partner in occasione dei Comitati di Pilotaggio. Temi trattati 1. Il Tavolo di Concertazione, funzioni, membri, modalità di lavoro e presentazione delle schede tematiche su: centri d’ascolto, servizi innovativi di trasporto e eliminazione delle barriere per soggetti diversamente abili. 2. Presentazione del sito del progetto – Sistemi territoriali 3. Presentazione degli scenari progettuali. Sono state distribuite 3 schede tematiche in cui sono state fornite informazioni circa gli obbiettivi del progetto, gli interventi locali e gli scenari progettuali. Nelle stesse si chiedeva di riportare osservazioni e proposte in riferimento alle tematiche d’interesse e di riportare i dati della persona e dell’Ente o organismo rappresentato. Sul sito Politiche Comunitarie del portale della Provincia di Lucca è stato creato il link per eseguire il download delle schede e di altri documenti di progetto. Il metodo di lavoro adottato è consistito in sessioni periodiche e settoriali, comunicazioni e condivisione di idee anche via mail. FIERE/EVENTI/CONVEGNI Promozione delle attività progettuali in corso in occasione di convegni organizzati nell’ambito di altri progetti europei di cui la Provincia di Lucca è partner o capofila, ad esempio FOR_ACCESS.

NOTE Al momento non sono stati stipulati accordi per il radicamento degli interventi oltre la fine del progetto.

RISULTATI

INDICATORI

• Condivisione delle idee progettuali con soggetti pubblici e privati con particolare riferimento a: centri d’ascolto, servizi innovativi e interventi per l’eliminazione delle barriere. • Definizione di regole condivise per gli scambi informativi necessari al funzionamento a regime del sistema. • Raggiungimento di standard di qualità omogenei nella fornitura dei servizi al cittadino nelle aree deboli.

• N° tavoli svolti: 3 • N° medio partecipanti ai tavoli: 10 • N° Fiere/Eventi/Convegni realizzati e/o a cui si è partecipato:1 • N° schede tematiche ricevute: 6

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PROVINCIA DI LUCCA OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

MIGLIORARE L’ACCESSIBILITÀ DEI SERVIZI DA PARTE DELL’UTENZA DEBOLE Riguarda la sperimentazione di tecniche e tecnologie di intervento per garantire il diritto alla mobilità dei soggetti disabili in tutta la catena delle fasi necessarie a compiere uno spostamento: migliorare l’accessibilità a strutture esistenti adeguandole alle esigenze di mobilità degli utenti disabili

• Riduzione delle barriere all’accesso ai servizi da parte delle persone disabili

PRODOTTI / SERVIZI PROGETTO ESECUTIVO DI ADEGUAMENTO STRUTTURALE PER IL SUPERAMENTO E L’ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE DELLA STAZIONE FERROVIARIA DI CASTELNUOVO GARFAGNANA SULLA LINEA LUCCA-AULLA La stazione oggetto dell’ intervento è costantemente fruita da un numero elevato di utenti ed è punto strategico di riferimento per l’accessibilità alla Valle del Serchio in quanto uno dei principali nodi dell’interscambio gomma/rotaia, si rende quindi necessario garantire un adeguato standard di accessibilità del percorso di interscambio modale, con particolare riferimento all’abbattimento delle barriere architettoniche; L’ intervento prevede la demolizione di parte dell’attuale e vetusta pavimentazione presente sulla banchina di attesa della stazione ferroviaria stessa con esecuzione di scarifica, realizzazione di un massetto armato con rete elettrosaldata e la successiva posa di pavimentazione in gress porcellanato per esterni; é prevista inoltre la realizzazione di una piattaforma per la salita/discesa degli utenti disabili alla fermata bus posta di fronte all’ingresso del fabbricato viaggiatori.

NOTE Non sono stati comprati ed installati i sensori di parcheggio, così come previsto dal formulario, in quanto si è ritenuto che tali dispositivi sperimentali, in una zona come la Valle del Serchio con una scarsa densità abitativa e dove gli stalli per i disabili sono poco utilizzati, non avrebbero dato risultati soddisfacenti.

RISULTATI

INDICATORI

• Disponibilità di un progetto esecutivo da implementarsi con le risorse dell’Ente oppure con le risorse stanziate sul bando “risorse aggiuntive” del PO Italia Francia Marittimo per le infrastrutture; • Incrementato livello di accessibilità per i disabili nella progettazione volta al rifacimento delle stazioni ferroviarie dell’area pilota; la realizzazione di tale progetto consente di essere un esempio di buona pratica ed un modello per tutte le stazioni della linea ferroviaria Lucca-Aulla, con lo scopo di dare una uguale identità che caratterizzi le stazioni di tutta la linea.

• N° dispositivi di rilevazione installati • N° tag distribuiti • N° visite al mese • N° accessi alle singole aree (per mettere in evidenza quelle più visitate) • Frequenza pubblicazione contenuti • N° collegamenti al portale da altri siti • Durabilità: La progettazione di tali adeguamenti consente di accedere ai futuri finanziamenti previsti con il bando per le risorse aggiuntive del PO Italia Francia Marittimo;

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PROVINCIA DI MASSA-CARRARA OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

MIGLIORAMENTO DEL COORDINAMENTO DEGLI ORARI DEI SERVIZI TRENO/BUS/NAVE/AEREO Si raggiunge attraverso la rilevazione degli orari dei servizi attuali e la formazione di un sistema di fruizione dell’orario integrato intermodale, anche via web. Questo sistema permette di individuare ed analizzare le criticità e le carenze di integrazione soprattutto per la rete dei servizi di collegamento delle località periferiche con i nodi della rete principale.

• Costruzione del Sito Web-Gis di progetto coordinato dal Capofila • Costruzione del Sistema Informativo Territoriale (SIT) funzionante (Osservatorio)

PRODOTTI / SERVIZI SITO WEB-GIS Il sito web del progetto è aggiornato tramite i dati dell'Osservatorio Integrato della Mobilità Provinciale (O.I.MO) relativamente all'assetto dei servizi di trasporto pubblico in ambito provinciale: tali dati consentono l'aggiornamento ed il corretto funzionamento dei dispositivi di travel planner utilizzati dal progetto (Google Transit)

RISULTATI

INDICATORI

• Sito Web-Gis realizzato e funzionante • Sistema Informativo Territoriale alimentato anche con i dati relativi al territorio della Provincia di Massa-Carrara, anch’esso realizzato e funzionante

• 720 punti di fermata mappati nell’area della Lunigiana; • 46 autolinee di trasporto mappate; • aggiornamento annuale dei dati; • Durabilità: garantita nel tempo dal funzionamento autonomo di O.I.MO

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PROVINCIA DI MASSA-CARRARA OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

MIGLIORARE L'ASCOLTO DELLE ESIGENZE DELL'UTENZA Si realizza tramite la formazione di uffici e contact center multimediali in grado di fornire informazioni ai cittadini ed ai visitatori per la fruizione delle risorse territoriali locali nonché di risolvere i problemi di accessibilità e di fruibilità delle persone con bisogni speciali (dai disabili agli anziani) e di ascoltare le istanze (osservazioni e reclami) degli utenti.

• Aumentare la consapevolezza dei turisti e dei soggetti deboli sul mondo della mobilità fornendo informazioni programmate e non programmate relative a: percorsi di viaggio, orari dei diversi tipi di trasporto, presenza di determinati servizi, cantieri, scioperi, modifiche alla viabilità cittadina programmate, strutture ricettive attrezzate per disabili e turisti, etc • Costruire percorsi di mobilità su richiesta dell’utente provvedendo, laddove necessario e possibile, alla prenotazione dei servizi stessi • Gestire e accogliere reclami e suggerimenti provenienti da utenti e stakeholders sistematizzando le informazioni in possesso e riportandole periodicamente ai soggetti del Tavolo di Concertazione per realizzare interventi di miglioramento sul servizio offerto. I succitati obiettivi sono stati condivisi e coordinati tra le tre Province limitrofe di Massa-Carrara, della Spezia e di Lucca.

PRODOTTI / SERVIZI CENTRI DI ASCOLTO E DI ACCOGLIENZA Realizzazione e messa in rete di call center / Centri di Ascolto e di accoglienza presso la Provincia di Massa Carrara che gestisce le attività di informazione inerente l’offerta turistica del territorio, le possibilità di accesso al territorio provinciale e delle due Province limitrofe di Lucca e della Spezia, le attività di ascolto di ulteriori esigenze dell’utenza e le attività di accoglienza e prenotazione turistica. Il Centro di ascolto fornisce informazioni a cittadini e visitatori per la fruizione delle risorse territoriali locali, risolve i problemi di accessibilità e di fruibilità delle persone con bisogni speciali (dai disabili agli anziani) e ascolta le istanze (osservazioni e reclami) degli utenti. COLLABORAZIONI CON ENTI DEL TERRITORIO È stata realizzata una collaborazione con le Province di Lucca e della Spezia tale per cui ogni Centro di Ascolto e di accoglienza dei tre territori fornisce informazioni anche sui territori delle altre due Province. A tale scopo è stata realizzata una banca dati comune sulle informazioni turistiche delle tre aree (Garfagnana, Lunigiana e Val di Vara). Tipologia di utenza che più si rivolge al Centro: turisti e residenti. Informazioni maggiormente richieste: sui mezzi di trasporto e sugli itinerari turistici.

RISULTATI

INDICATORI

• Miglioramento dell’ascolto delle esigenze dell’utenza (residenti e turisti) e miglioramento dell’informazione sull’accessibilità al territorio inteso come territorio allargato delle Province di Massa-Carrara (Lunigiana), della Spezia (Val di Magra e Val di Vara) e di Lucca (Alta Valle del Serchio); • Miglioramento dell’ accessibilità delle aree disagiate delle Province di Massa-Carrara (Lunigiana), della Spezia (Val di Magra e Val di Vara) e di Lucca (Alta Valle del Serchio); • Prospetto riassuntivo relativo alle richieste registrate

N° totale richieste da maggio 2010 a aprile 2011: • da parte di utenti italiani: 9266 • da parte di stranieri: 1170 Durabilità: il Centro di ascolto continuerà ad essere un servizio disponibile sul territorio, svolto direttamente dalla Provincia (abolizione APT al 31/12/2010) tramite l’ufficio turismo.

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PROVINCIA DI MASSA-CARRARA OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

INCREMENTARE I SERVIZI DI TRASPORTO INNOVATIVI NELLE AREE DEBOLI Riguarda la progettazione e la realizzazione di pacchetti di servizi di trasporto anche innovativi (es. a richiesta) finalizzati a ridurre le criticità rilevate nei collegamenti “nelle” aree deboli e “ tra” le aree deboli e forti del territorio transfrontaliero.

• Individuazione di possibili offerte aggiuntive orientate ad incrementare l’accessibilità al territorio anche sotto un profilo marcatamente turistico

PRODOTTI / SERVIZI TRENI SPECIALI Realizzazione di treni storici e a vapore e di sevizi su gomma per il trasporto degli utenti (Turisti ma anche residenti) composti in maggioranza da famiglie, della costa, sia Versiliese che Ligure, fino alle località meno accessibili della Lunigiana nelle quali venivano organizzate manifestazioni sia culturali che gastronomiche. In particolare sono stati realizzati n. 6 treni storici speciali di collegamento tra la costa e la Lunigiana. BUS A CHIAMATA Organizzazione dell’iniziativa “Pronto bus della Lunigiana”, gestita da ATN S.r.l., azienda affidataria del Servizio di trasporto pubblico locale della Provincia Tale iniziativa prevede l’attivazione, con modalità gestionali innovative, del servizio di trasporto pubblico locale su gomma a chiamata nell’area della Lunigiana nei giorni di sabato e domenica quando il servizio di trasporto pubblico locale è ridotto o in qualche caso inesistente. La tipologia di esercizio del servizio è del tipo “attivato alla domanda” in relazione alla rarefazione spazio-temporale della domanda di trasporto caratterizzata da una realtà a bassa densità abitativa del tutto coerente con i contesti territoriali cui si riferiscono le tematiche progettuali. I trasporti sono assicurati da tre minibus che attestano alle Stazioni ferroviarie di Pontremoli, Villafranca in Lunigiana e Fivizzano-Rometta, di cui uno è attrezzato anche per il trasporto delle persone diversamente abili. AUTOBUS Nel mesi di Luglio e Agosto 2011 sono stati organizzati, per le iniziative previste in Lunigiana all’interno del festival Lunatica, i collegamenti tra la costa e i luoghi delle manifestazioni. Sono stati organizzati complessivamente 9 autobus che hanno portato residenti e turisti dalla costa nei vari luoghi dove si sono svolte le iniziative del noto Festival.

RISULTATI

INDICATORI

• Treni e relativi servizi navetta: circa 720 persone • Collegamenti su gomma Festival Lunatica: circa 550 persone; • Pronto Bus: scarso successo dovuto probabilmente al periodo invernale, all’effettuazione nei soli weekend e alla tipologia di servizio cui la popolazione non è abituata.

• N° 6 viaggi svolti su treno tra il 2010 ed il 2011 • N° 3 collegamenti su gomma (legati ai suddetti treni evento); • N. 9 trasferimenti su gomma dalla costa alla Lunigiana in occasione del Festival Lunatica; • N. 2 autobus/giorno per week end per 5 mesi per il servizio Pronto Bus; • Durabilità: la provincia si è impegnata per sensibilizzare gli operatori del territorio affinché le iniziative messe in campo con il progetto NO FAR ACCESS possano continuare autonomamente anche dopo la conclusione del progetto.

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PROVINCIA DI MASSA-CARRARA OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

MIGLIORARE LA COOPERAZIONE TRA SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI Si realizza tramite la costituzione di tavoli di concertazione con gli operatori e l’associazionismo ed è finalizzato a produrre regole condivise per gli scambi informativi necessari al funzionamento a regime del sistema e per il raggiungimento di standard di qualità omogenei nella fornitura dei servizi al cittadino nelle aree deboli

• Divulgazione sul territorio dei temi del progetto; • Raccolta, tramite schede predisposte dall’ufficio, delle proposte degli attori locali. Sensibilizzazione degli operatori locali al fine di poter autonomamente programmare e realizzare in futuro itinerari ferroviari e collegamenti innovativi su gomma per rendere più accessibile e fruibile il territorio della Lunigiana.

PRODOTTI / SERVIZI TAVOLI DI CONCERTAZIONE Hanno partecipato le seguenti categorie: Enti Parco; APT; Comuni della Lunigiana; Comunità Montana; Istituto valorizzazione dei Castelli; Associazioni di categoria Turismo, Associazioni Ambientaliste; Associazioni Persone diversamente abili; Confcommercio; Confagricoltura; GAL Lunigiana; ATN srl. La Provincia ha svolto attività per quanto riguarda: • Coordinamento delle proposte e delle iniziative provenienti dai soggetti attori; Comuni, Enti Parco, associazioni hanno fornito informazioni su emergenze territoriali ed eventi da servire o da collegare nell’ambito del progetto. • Predisposizione del programma di itinerari ferroviari e eventuali collegamenti su gomma.

RISULTATI

INDICATORI

• Predisposizione del programma di itinerari ferroviari e eventuali collegamenti su gomma. • Coordinamento delle proposte e delle iniziative provenienti dai soggetti attori;

• N° tavoli svolti 7 • N° medio partecipanti ai tavoli 25 • 1 work shop intermedio per la diffusione delle iniziative del progetto realizzato a Pontremoli a cui hanno partecipato circa 30 persone

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PROVINCIA DI MASSA-CARRARA OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

MIGLIORARE L’ACCESSIBILITÀ DEI SERVIZI DA PARTE DELL’UTENZA DEBOLE L’Obiettivo iniziale relativo alla sperimentazione di tecniche e tecnologie di intervento per garantire il diritto alla mobilità dei soggetti disabili in tutta la catena delle fasi necessarie a compiere uno spostamento: l’informazione preventiva, l’accesso ai punti di fermata anche con mezzo privato autonomo da posteggiare in spazi riservati, l’entrata e lo stazionamento nel veicolo pubblico, l’arrivo al punto di destinazione, durante lo sviluppo del progetto è stato cambiato a favore della convinzione della necessità di effettuare una analisi sulla fruibilità delle fermate di TPL per utenti con problemi di mobilità

• Creare una serie di percorsi di TPL strategici per i bisogni degli utenti diversamente abili perfettamente fruibili dagli stessi (fermate di partenza e arrivo attrezzate). • Autobus attrezzati.

PRODOTTI / SERVIZI STUDI E RICERCHE Realizzazione studio da parte della Società incaricata TAGES s.c.r.l. volto a individuare possibili soluzioni innovative alle problematiche di mobilità e di accesso al territorio di soggetti con disabilità.

RISULTATI

INDICATORI

• Consegna studio 30 Settembre 2011

• Individuazione preliminare delle fermate oggetto dell’intervento • Attivazione di contatti sul territorio con stakeholders; • Definizione degli interventi di attrezzaggio/infrastrutturazione; • Formazione degli ordini di priorità di intervento sulle fermate.

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PROVINCIA DI CAGLIARI OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

MIGLIORAMENTO DEL COORDINAMENTO DEGLI ORARI DEI SERVIZI TRENO/BUS/NAVE/AEREO Si raggiunge attraverso la rilevazione degli orari dei servizi attuali e la formazione di un sistema di fruizione dell’orario integrato intermodale, anche via web. Questo sistema permette di individuare ed analizzare le criticità e le carenze di integrazione soprattutto per la rete dei servizi di collegamento delle località periferiche con i nodi della rete principale.

• • • •

Attivazione Osservatorio; Censimento della normativa e della Pianificazione locale; Censimento degli orari; Censimento dei bisogni dell’utenza debole;

PRODOTTI / SERVIZI OSSERVATORIO E’ stato attivato l’Osservatorio che ha provveduto a raccogliere i dati previsti negli obiettivi operativi. L’osservatorio ha inoltre effettuato una ricerca specifica sui bisogni di trasporto delle persone con disabilità nelle aree deboli ed ha collaborato all’implementazione del servizio innovativo di trasporto di cui alla FASE 4 del progetto. WEB-GIS Tutte le informazioni raccolte sono disponibili nel portale nofaraccesscagliari.it . Il portale è dotato di una funzione web GIS.

NOTE Ad oggi non si è ancora posizionata la disponibilità degli orari sulla piattaforma Google Transit a causa delle difficoltà tecniche in capo ai due principali vettori provinciali (ARST e CTM).,Il CTM dovrebbe realizzare a breve tale obiettivo.

RISULTATI

INDICATORI

• Catalogazione documenti legislativi e di pianificazione sul trasporto; • Disponibilità Orari Generali ARST e CTM; • Realizzazione censimento dei Bisogni delle persone con disabilità nelle aree deboli della Provincia.

• N° indagini/studi svolti 2 • N° interventi a seguito di indagini/studi 1 • N. documenti catalogati 15 • Durabilità: L’attività dell’Osservatorio proseguirà tramite finanziamenti correnti della Provincia

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PROVINCIA DI CAGLIARI OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

MIGLIORARE L'ASCOLTO DELLE ESIGENZE DELL'UTENZA Si realizza tramite la formazione di uffici e contact center multimediali in grado di fornire informazioni ai cittadini ed ai visitatori per la fruizione delle risorse territoriali locali nonché di risolvere i problemi di accessibilità e di fruibilità delle persone con bisogni speciali (dai disabili agli anziani) e di ascoltare le istanze (osservazioni e reclami) degli utenti.

• Attivazione Osservatorio No Far Access • Apertura Centro d’Ascolto

PRODOTTI / SERVIZI MAIN LIST DEGLI OPERATORI SOCIALI COMUNALI Partendo dalle informazioni già in possesso dell’Osservatorio delle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari è stata costruita la main list degli operatori sociali dei comuni appartenenti agli Ambiti territoriali del Sarcidano-Barbagia di Seulo, SarrabusGerrei e Trexenta. Tale strumento è risultato indispensabile per lo svolgimento delle indagini condotte dall’Osservatorio. ANALISI DEL CONTESTO DEMOGRAFICO All’interno del più ampio lavoro di costruzione di uno scenario socio-demografico di sfondo capace di fornire una rappresentazione organica e territorialmente articolata delle dinamiche del territorio e dei processi evolutivi che lo caratterizzano, il Centro d’Ascolto, in collaborazione con l’Osservatorio, ha avviato un programma di ricerca (desk e sul campo) teso ad effettuare una raccolta sistematica di dati e informazioni sui bisogni di trasporto delle persone con disabilità e sulle problematiche connesse, in riferimento alla grande area periferica corrispondente agli ambiti Sarcidano-Barbagia di Seulo, Sarrabus-Gerrei e Trexenta. CENSIMENTO ASSOCIAZIONI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ È stato effettuato in stretta collaborazione con la Consulta delle Associazioni delle persone con disabilità della Provincia. APERTURA CENTRO D’ASCOLTO Il Centro d’Ascolto costituisce un punto di riferimento attivo per tutti i soggetti che hanno a che fare con la disabilità. All’interno di questa funzione il Centro d’Ascolto raccoglie informazioni finalizzate ad analizzare i possibili scenari di intervento per lo sviluppo di servizi di trasporto innovativi con il fine di migliorare la mobilità delle persone con disabilità nel territorio provinciale. Il Centro d’Ascolto ha inoltre la funzione di recepire le esigenze delle categorie svantaggiate; rilevare i servizi, i bisogni e le criticità relative alla mobilità delle persone con disabilità nelle diverse aree del territorio provinciale; accogliere, attraverso l’ascolto attivo, le istanze e le segnalazioni degli utenti riguardo la presenza di barriere architettoniche o altre limitazioni all’accesso a luoghi pubblici.

RISULTATI

INDICATORI

• Elaborazione report relativo alla ricerca sulla condizione di disabilità e sul bisogno di trasporto per persone con disabilità nelle aree periferiche della provincia. • Cartella main list operatori sociali. • Cartella con elenco Associazioni delle persone con disabilità. • Documento sulle problematiche e le proposte presentate presso il Centro d’Ascolto.

Numero di contatti per tipologia: • assistenti sociali: circa 200; • familiari di persone con disabilità: circa 40; • persone con disabililtà: circa 20; • membri associazioni persone con disabilità: circa 50. • Durabilità: Il prosieguo dell’attività è condizionato dalla disponibilità di finanziamenti correnti della Provincia.

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PROVINCIA DI CAGLIARI OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

INCREMENTARE I SERVIZI DI TRASPORTO INNOVATIVI NELLE AREE DEBOLI Riguarda la progettazione e la realizzazione di pacchetti di servizi di trasporto anche innovativi (es. a richiesta) finalizzati a ridurre le criticità rilevate nei collegamenti “nelle” aree deboli e “ tra” le aree deboli e forti del territorio transfrontaliero.

Attuazione in Provincia di Cagliari declinata con: “VERIFICA DELLA FATTIBILITÀ DI UN SERVIZIO A CHIAMATA PORTA A PORTA RIVOLTO A PERSONE DIVERSAMENTEABILIINALCUNEAREEPERIFERICHE DELLA PROVINCIA DI CAGLIARI Riguarda la progettazione e la realizzazione sperimentale di un servizio di trasporto a chiamata destinato a persone diversamente abili residenti nelle aree periferiche della provincia di Cagliari.” • • • • • •

Analisi del territorio di interesse e delle disabilità in esso presenti; Elaborazione dei dati socio-demografici dell’area di studio; Progettazione del servizio; Sperimentazione del servizio; Analisi dei dati post-sperimentazione; Stesura del report finale e studio di fattibilità economicofinanziaria.

PRODOTTI / SERVIZI SERVIZIO DI TRASPORTO A CHIAMATA PER LE AREE DEL SARCIDANO-BARBAGIA DI SEULO, SARRABUS-GERREI, TREXENTA CON DESTINAZIONE AREA VASTA DI CAGLIARI. Sono stati individuati gli IAT -Informazione e Accoglienza Turistica- locali come gli attori ideali per svolgere la funzione di “Centro di ascolto e di accoglienza” (CAA), sfruttando l’esperienza del personale già presente. Le funzioni attribuite al centro sono le seguenti: • Definizione delle caratteristiche socio demografiche delle aree interessate; • Benchmarking casi nazionali e internazionali; • Incontri di publicizzazione del servizio con le amministrazioni locali e acquisizione dei dati; • Individuazione degli utenti potenziali beneficiari del servizio; • Analisi trasportistica sulla zona di studio (offerta di trasporto esistente, analisi O/D, utenti del servizio, ipotesi di offerta del servizio); • Progettazione del servizio sperimentale (individuazione delle aree da servire, individuazione componenti e funzioni del servizio); • Messa in esercizio del servizio sperimentale; • Indicatori di efficienza e di efficacia del servizio; Analisi di gradimento del servizio mediante somministrazione di un questionario di Customer Satisfaction.

RISULTATI

INDICATORI

• Stesura di un documento intermedio con le attività di progetto; • Effettuazione del servizio sperimentale nelle aree seguenti: • Sarcidano-Barbagia di Seulo (2 giornate); • Sarrabus-Gerrei (4 giornate); • Trexenta (2 giornate); • Stesura del report finale delle attività svolte e possibili azioni future.

• Indicatori di efficienza: - N° veicoli impiegati: 1; - N° relazioni O/D servite a domanda non nulla: 13; - N° totale spostamenti O/D serviti a domanda non nulla: 29; - Tempo complessivo di percorrenza: 2.925 min; - N° Km prodotti: 2.198Km; - Costo a chilometro: 3,82€; • Indicatori di efficacia: - N° passeggeri trasportati: 29; - N° passeggeri * chilometro: 1.439; - N° passeggeri * minuto: 2.145 ; • Indicatori di qualità: - Il 100% degli utenti intervistati si è ritenuto soddisfatto del servizio ricevuto. • Durabilità: E’ in fase di realizzazione una verifica con la Regione Autonoma della Sardegna, l’Amministrazione Provinciale e gli Enti Locali per verificare la possibilità di rendere stabile il servizio secondo le indicazioni emerse nella sperimentazione. Esistono concrete difficoltà legate al taglio dei fondi sul TPL e sui Servizi Sociali

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PROVINCIA DI CAGLIARI OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

MIGLIORARE LA COOPERAZIONE TRA SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI Si realizza tramite la costituzione di tavoli di concertazione con gli operatori e l’associazionismo ed è finalizzato a produrre regole condivise per gli scambi informativi necessari al funzionamento a regime del sistema e per il raggiungimento di standard di qualità omogenei nella fornitura dei servizi al cittadino nelle aree deboli

• Costituzione Tavoli di Concertazione

PRODOTTI / SERVIZI TAVOLI DI CONCERTAZIONE Il Centro d’Ascolto svolge un’attività di Segretariato sociale e di confronto partenariale attraverso un continuo confronto all'interno della Consulta Provinciale delle Associazioni delle persone con disabilità. In particolare si sono tenuti diversi incontri sul tema con la Consulta, sia in occasione delle riunioni del Comitato di Sintesi, sia incontri specifici con la vicepresidente della Consulta, con la quale è stata avviata una riflessione sulle questioni di maggior interesse. Inoltre ci sono stati degli incontri con i presidenti delle associazioni AVIDICAF e ANFFAS finalizzati allo scambio di informazioni e materiali relativi ai progetti innovativi sviluppati in altre parti d’Italia e all’acquisizione di dati quantitativi e qualitativi sui loro iscritti e sulle loro utenze. INCONTRI SUL TERRITORIO Si sono tenuti diversi incontri nel territorio con le Associazioni dei disabili, gli operatori sociali e le Amministrazioni locali, durante i quali è stato presentato il progetto e sono stati raccolti i dati relativi al servizio di trasporto innovativo “Ajò in città”.

RISULTATI

INDICATORI

• Verbali Comitato di Sintesi della Consulta delle Associazioni delle persone con disabilità. • Cartella documenti incontri sul territorio.

• N° tavoli svolti : 11 • N° medio partecipanti ai tavoli: 20 • N° Fiere/Eventi/Convegni realizzati e/o a cui si è partecipato: 6 • Durabilità: L’Attività di partenariato continuerà ad essere parte integrante delle strategie e delle attività della Provincia. La Consulta delle Associazioni è un organismo stabile che proseguirà la sua attività.

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PROVINCIA DI CAGLIARI OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

MIGLIORARE L’ACCESSIBILITÀ DEI SERVIZI DA PARTE DELL’UTENZA DEBOLE Riguarda la sperimentazione di tecniche e tecnologie di intervento per garantire il diritto alla mobilità dei soggetti disabili in tutta la catena delle fasi necessarie a compiere uno spostamento: l’informazione preventiva, l’accesso ai punti di fermata anche con mezzo privato autonomo da posteggiare in spazi riservati, l’entrata e lo stazionamento nel veicolo pubblico, l’arrivo al punto di destinazione

• Realizzazione di uno strumento di informazione diretto tramite WEB • Attivazione delle funzioni di Segretariato sociale per raccogliere bisogni e segnalazioni PER QUESTO OBIETTIVO SPECIFICO SI VALUTI ANCHE UN RIFERIMENTO A QUANTO REALIZZATO NELL’ATTUAZIONE DELL’OBIETTIVO SPECIFICO 3.

PRODOTTI / SERVIZI PORTALE WEB Oltre all’utilizzo del portale web del partenariato è stato realizzato un portale web locale ( www.nofaraccesscagliari.it ) nel quale convogliare le informazioni legate a tutte le iniziative della Provincia su tema del trasporto per i cittadini con disabilità e alla realizzazione del Progetto No Far Access. E’ stata attivata una funzione di segretariato sociale tramite il “servizio segnalazione barriere” sul portale web

NOTE LA PROVINCIA DI CAGLIARI HA DECISO DI RINUNCIARE A REALIZZARE LA FASE 5 “ELIMINAZIONE BARRIERE” CHE DOVEVA SERVIRE ALLA REALIZZAZIONE DELL’OBIETTIVO GENERALE N. 5 PER UN NON ADEGUATA DISPONIBILITA’ DI FONDI NEL BUDGET.

RISULTATI

INDICATORI

• Realizzazione Portale WEB. • Attivazione servizio di Segretariato

• N. Pagine editate : 40 • Frequenza pubblicazione contenuti Settimanale • N° collegamenti al portale da altri siti 100 • Durabilità: La durabilità è condizionata dalla disponibilità di finanziamenti correnti attualmente in discussione.

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PROVINCIA DELLA SPEZIA OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

MIGLIORARE L’ASCOLTO DELLE ESIGENZE DELL’UTENZA Si realizza tramite la formazione di uffici e contact center multimediali in grado di fornire informazioni ai cittadini ed ai visitatori per la fruizione delle risorse territoriali locali nonché di risolvere i problemi di accessibilità e di fruibilità delle persone con bisogni speciali (dai disabili agli anziani) e di ascoltare le istanze (osservazioni e reclami) degli utenti.

• Aumentare la consapevolezza dei soggetti deboli sul mondo della mobilità fornendo informazioni programmate e non programmate relative a: percorsi di viaggio, orari dei diversi tipi di trasporto, presenza di determinati servizi, cantieri, scioperi, modifiche alla viabilità cittadina programmate, strutture ricettive attrezzate per disabili, etc. • Costruire percorsi di mobilità su richiesta dell’utente Provvedendo, laddove necessario e possibile, alla prenotazione dei servizi stessi. • Gestire e accogliere reclami e suggerimenti provenienti da utenti e stakeholder Sistematizzando le informazioni in possesso e riportandole periodicamente ai soggetti del Tavolo di Concertazione per realizzare interventi di miglioramento sul servizio offerto.

PRODOTTI / SERVIZI CENTRI DI ASCOLTO Si è proceduto alla costituzione di un Centro di Ascolto unificato per le tre aree provinciali interessate dal progetto, La Spezia, Massa e Lucca, il cui call center è attivo su tre numeri telefonici già esistenti (uno per ciascuna delle tre province relativi a centri di informazione turistica che rispondono in sequenza alle chiamate degli utenti. Da ogni centro di ascolto sono fornite informazioni relative al territorio composto dalla Val di Vara e Val di Magra per la Provincia della Spezia, dalla Lunigiana per la Provincia di Massa e dalla Valle del Serchio per la Provincia di Lucca. La scelta di promozione integrata di un ambito territoriale interprovinciale da parte di presidi informativi diversi ha determinato la necessità di attivare processi di integrazione delle basi informative cui attingere per soddisfare le esigenze conoscitive degli utenti. Tale integrazione ha riguardato sia i sistemi di accesso al territorio che le informazioni territoriali. Per quanto riguarda il primo punto il call center interprovinciale attinge le informazioni dal sistema Google Transit che mette a disposizione un travel planner tramite il quale è possibile ricostruire le possibilità di spostamento tra punti del territorio utilizzando le diverse modalità di trasporto pubbliche e private; all'attività di ascolto è stata associata anche quella di Accoglienza attivata presso i centri di assistenza ed informazione turistica già attivi sul territorio. Si è proceduto all’organizzazione di un corso formativo (27/05/2010 c/o APT Massa) per il personale impiegato nei Centri di Ascolto e di accoglienza sia per i sistemi di accesso al territorio che per le informazioni territoriali, successivamente è stato organizzato un educational tour per il personale degli Uffici Informazione Turistiche per sopralluoghi diretti sul territorio dei diversi ambiti provinciali in modo da far conseguire agli operatori adeguati livelli di conoscenza dell’area vasta (SP-MS-LU). L’educational tour si è svolto nelle seguenti date: • 20/07/2010 Area Garfagnana • 21/07/2010 Area Lunigiana • 22/07/2010 Val di Vara Per la Provincia della Spezia i locali utilizzati sono gli stessi attualmente in uso per gli Uffici IAT (Uffici Informazioni e Accoglienza Turistica). Un Centro di Ascolto è ubicato presso la Stazione Centrale FS della Spezia, in una struttura in locazione, di proprietà di RFI. Un altro Centro è ubicato, sempre alla Spezia, nelle vicinanze della Stazione dei Bus, in una struttura di proprietà dell’Ente, all’interno dell’area dei Giardini Storici. Entrambi gli uffici sono ben segnalati e facilmente accessibili, con particolare attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche. Il Centro di Ascolto, per rendere più efficace il servizio svolto collabora con gli Enti locali, Aziende Trasporti terrestri e marittimi – collegamenti con Isola Palmaria - , Operatori Turistici, Enti e Associazioni di natura diversa, sempre in collaborazione e con il coordinamento del Responsabile dell’Unità Operativa preposta, del Servizio Turismo della Provincia. Gli utenti che usufruiscono dei Centri di Ascolto sono prettamente turisti. Si è proceduto all’acquisto di 4 workstation multimediale Navinder 17 NGS adatto anche alle esigenze dei portatori di handicap motori e in cui le informazioni sono disponibili anche in lingua francese; sono posizionati due all’interno degli Uffici IAT (Uffici Informazioni e Accoglienza Turistica (uno presso la Stazione Centrale FS della Spezia e l’altro nelle vicinanze della Stazione dei Bus), uno nell’atrio della sede della Provincia della Spezia, il quarto nell’atrio della sede del Comune di Sarzana. Tali apparecchiature, che rappresentano un metodo rapido ed efficace per avvicinare il grande pubblico ad un servizio informativo computerizzato, consentiranno l’accesso, anche all’utenza transfrontaliera, a tutte le informazioni rese disponibili dal progetto. Ad oggi le richieste pervenute ai Centri di Ascolto hanno evidenziato soprattutto un interesse in occasione di iniziative legate ai servizi di trasporto innovativo (Treni d’epoca e Bus in occasione di concerti o manifestazioni diverse). Utenza è, prevalentemente, locale. UFFICI DI INFORMAZIONE E DI ACCOGLIENZA TURISTICA - SEDI E ORARI Viale Italia, 5 - La Spezia c/o Stazione FF.SS. - La Spezia Uscita casello autostradale - Brugnato (SP) Tel. +39 0187 770900 Tel. +39 0187 718997 Tel. +39 0187 896526 Fax +39 0187 023945 Fax +39 0187 023945 Fax +39 0187 896944 E-mail: iat_spezia@provincia.sp.i E-mail: iat_speziastazione@provincia.sp.it E-mail: iat_spezia@provincia.sp.it Orario periodo estivo Orario periodo estivo Orario periodo estivo Lun/Sab: 09,00/19,00 (orario continuato) Lun/Sab: 09,00/13,00 - 13,30/17,30 Lun/Sab: 09,00/19,00 (orario continuato) Dom: 09,00/13,00 Dom: 09,00/13,00 Dom: 09,00/13,00 Orario periodo invernale Orario periodo invernale Orario periodo invernale Lun/Sab: 09,00/17,00 Lun/Sab: 09,00/16,00 (orario continuato) Ven e Sab: 10,00/16,00 (orario continuato) Dom: 09,00/13,00 Dom: 09,00/13,00

NOTE Per quanto concerne le criticità sicuramente per sfruttare al meglio le opportunità e le potenzialità del progetto sarà necessaria una promozione più diffusa ed incisiva dei servizi forniti.

RISULTATI

INDICATORI

• Maggiore strutturazione delle relazioni con il territorio dell’area vasta (SP-MS-LU) • Disponibilità per l’utenza anche transfrontaliera di un servizio informativo computerizzato, con l’accesso a tutte le informazioni dell’area vasta. • Accessibilità per i disabili alle informazioni del progetto.

• 4 work station predisposti per l’accessibilità sia ad utenti transfrontalieri che utenti con disabilità fisiche • Durabilità: i Centri di Ascolto ed accoglienza continueranno ad essere un servizio disponibile sul territorio essendo stato strutturato all’interno di un servizio provinciale ed essendo in programma la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra le tre province per proseguire la collaborazione tra gli uffici turisti informativi.

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PROVINCIA DELLA SPEZIA OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

INCREMENTARE I SERVIZI DI TRASPORTO INNOVATIVI NELLE AREE DEBOLI Riguarda la progettazione e la realizzazione di pacchetti di servizi di trasporto anche innovativi (es. a richiesta) finalizzati a ridurre le criticità rilevate nei collegamenti “nelle” aree deboli e “ tra” le aree deboli e forti del territorio transfrontaliero.

• Potenziamento del livello di accessibilità e collegamento tra i territori delle Garfagnana-Valle del Serchio, Lunigiana e Comprensorio Val di Vara/Cinque Terre/La Spezia/Val di Magra, non solo per i residenti, ma anche per il turismo ambientale e culturale, idoneo a migliorare lo sviluppo del territorio

PRODOTTI / SERVIZI Sono stati individuati una serie di itinerari ferroviari (interprovinciali) sui quali è stata prevista un’offerta di trasporto aggiuntiva rispetto al servizio ordinario programmato. In alcuni casi il trasporto aggiuntivo è stato realizzato tramite bus o bus navetta (per es. Val di Vara). Gli itinerari scelti sono stati concordati con il Servizio Cultura e con il Servizio Turismo della Provincia, in concomitanza ad eventi particolari (es. concerti o inaugurazioni o spettacoli musicali) e rivolti ad una diversificata gamma di tipologie di accesso turistico/culturale, senza mai dimenticare i disabili, offrendo loro dei servizi aggiuntivi al trasporto, quindi rimozione delle barriere per l’accesso ai servizi nelle aree deboli del territorio, quali l’assistenza e la guida per i non vedenti. I servizi di trasporto aggiuntivi effettuati sono stati i seguenti: • 17.04.2010 Treno a vapore da Lucca al Parco Nazionale delle 5 Terre (Parchi di Mare e dell’Appennino) in occasione della manifestazione “Sabato in cantina”; • 21.07.2010 Bus navetta da S. Stefano di Magra all’ex ceramica Vaccari in occasione della manifestazione “Bella Canzone”; • 30.07.2010 Treno storico da Lucca a Luni in occasione del “Concerto Bollani jazz” all’interno dell’Anfiteatro di Luni e bus di collegamento tra la stazione e l’anfiteatro di Luni; • 05.08.2010 N. 2 Bus con partenza da Sarzana e dalla Spezia per Brugnato in occasione della manifestazione “Cabaret in Val di Vara con Theleton”; • 07.08.2010 1 bus dalla Spezia per Varese Ligure in occasione della manifestazione “Opera Lirica”; • 12.08.2010 N. 1 autobus con partenza dalla Spezia per Varese Ligure in occasione della manifestazione “Dell’Amore e della Libertà - Concerto omaggio ai cantautori genovesi e francesi”; • 17.08.2010 N. 2 Bus navetta dal centro commerciale “La Miniera” al centro storico di Castelnuovo Magra sede della manifestazione “La musica di noi”; • 28.11.2010 Treno a vapore da Lucca alla Spezia in occasione della manifestazione “La fattoria in piazza”; • 26.12.2010 Treno storico da Levanto per Equi Terme con “Treno di Natale” per visitare il presepe vivente e le grotte; • 05.06.2011 Treno storico da Levanto a Fivizzano “Treno dei Parchi” in occasione dell’ inaugurazione della “Piazza dei Parchi” del maestro Cascella a Fivizzano (MS).

RISULTATI

INDICATORI

I “treni evento” effettuati hanno avuto un notevole successo sia in termini di trasferimento di persone che di gradimento. Sicuramente gli eventi per cui erano stati programmati hanno facilitato la riuscita delle manifestazioni e quindi focalizzato l’obiettivo prefissato, incrementando l’accessibilità al territorio, avvicinando le 3 province partners del progetto, non solo dal punto di vista turistico ma altresì culturale e ambientale. Per le prime due manifestazioni (dal “Sabato in cantina” al “Concerto Bollani jazz”) il trasferimento in treno è stato del tutto gratuito mentre per le manifestazioni successive “La fattoria in piazza”, il “Treno di Natale” e il “Treno dei Parchi” pur rimanendo gratuito il viaggio in treno, per i servizi correlati al viaggio (accoglienza viaggiatori, trasferimenti, guide turistiche) è stato previsto il pagamento di un ticket che in alcuni casi non ha trovato la totale accoglienza dei fruitori. Solo alcune manifestazioni legate al servizio su gomma, quali l’“Opera Lirica” e il “Concerto omaggio ai cantautori genovesi e francesi” in programma a Varese Ligure hanno avuto un risultato meno soddisfacente. Probabilmente una capillare pubblicità ed un accordo più consono con il Comune interessato avrebbe portato ad esiti maggiormente positivi.

• • • •

N. treni: 5 N. bus: 3 N. bus navetta: 3 N° medio utenti trasportati per i treni da un minimo di 20 ad un max di 40

• Gli itinerari scelti sono stati concordati con il Servizio Cultura e con il Servizio Turismo della Provincia e con gli uffici della Provincia di Massa e di Lucca creando una collaborazione interdisciplinare e interprovinciale

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PROVINCIA DELLA SPEZIA OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

MIGLIORARE LA COOPERAZIONE TRA SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI Si realizza tramite la costituzione di tavoli di concertazione con gli operatori e l’associazionismo ed è finalizzato a produrre regole condivise per gli scambi informativi necessari al funzionamento a regime del sistema e per il raggiungimento di standard di qualità omogenei nella fornitura dei servizi al cittadino nelle aree deboli

• Condividere lo sviluppo delle attività da svolgere nell’ambito del progetto sia con soggetti pubblici (Comuni, Enti Parco) che con soggetti privati (strutture ricettive, associazioni disabili, turismo) interessati.

PRODOTTI / SERVIZI I° TAVOLO DI CONCERTAZIONE 29.01.2010 (presenti: Proloco Varese, Proloco Pignone,Proloco Vezzano Ligure, Provincia di Massa Carrara, Provincia di Livorno, Comune di Castelnuovo Magra, Comune di Bolano, Comune di Ricco del Golfo, Comune di Sarzana, UNPLI La Spezia, CNA Turismo, ATC Esercizio, Sviluppo turistico territoriale) Nel corso dell’incontro sono state condivise le finalità, gli obiettivi e la tempistica del progetto. II° TAVOLO DI CONCERTAZIONE 18.06.2010 (presenti: Comune di Ameglia, Comune di Brugnato, Comune di Castelnuovo Magra, Comune di Pignone, Atc, Confcommercio) Sono state illustrati i servizi di trasporto innovativi che si intendevano attivare relativamente alla fase 4 del piano delle attività del progetto. Sono stati accolti i contributi e le proposte degli enti presenti. RIUNIONI PER CENTRI DI ASCOLTO Finalizzate a condividere le informazioni territoriali delle aree deboli delle 3 Province: 08/06/2009 c/o Centro Tiresia rinunione con Prov. Li e Prov. MS 22/06/2009 Tavolo tecnico ristretto con Prov. MS 11/05/2010 c/o Centro Tiresia rinunione con Prov. MS, Prov. LU, APT Massa, Gal Garfagnana, Ufficio turismo Prov. SP RIUNIONI PER TRASPORTI INNOVATIVI 30/09/2009 Incontro con Ente Parco MonteMarcello Magra e uffici provinciale del turismo 26/01/2010 Incontro con uffici provinciale del turismo 05/02/2010 Incontro con Ente Parco MonteMarcello Magra 04/03/2010 Riunione con i Parchi di Mare e d’Appennino 11/03/2010 Incontro con Prov. MS 13/04/2010 Conferenza stampa Provincia e Parchi

RISULTATI

INDICATORI

• Concertazione tra gli Enti pubblici a vario titolo competenti alla promozione del territorio, con particolare riferimento alla realizzazione di eventi

• N° tavoli svolti: 2 • N° medio partecipanti ai tavoli: 10 • Partecipazione a convegni di lancio organizzati dal Capofila

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PROVINCIA DELLA SPEZIA OBIETTIVO SPECIFICO

OBIETTIVI OPERATIVI PREVISTI

MIGLIORARE L’ACCESSIBILITÀ DEI SERVIZI DA PARTE DELL’UTENZA DEBOLE Riguarda la sperimentazione di tecniche e tecnologie di intervento per garantire il diritto alla mobilità dei soggetti disabili in tutta la catena delle fasi necessarie a compiere uno spostamento: l’informazione preventiva, l’accesso ai punti di fermata anche con mezzo privato autonomo da posteggiare in spazi riservati, l’entrata e lo stazionamento nel veicolo pubblico, l’arrivo al punto di destinazione

• Migliorare l’accessibilità dei servizi da parte dell’utenza debole anche nelle aree disagiate

PRODOTTI / SERVIZI SERVIZI AGGIUNTIVI, correlati al trasporto, quali personale di accompagnamento adeguatamente formato in LIS (Lingua Italiana dei Segni), per l’assistenza a gruppi di utenti con deficit uditivi; ACQUISTO DI N. 4 WORK STATION MULTIMEDIALI INDOOR adatti alle esigenze di portatori di handicap motori, quali prodotti innovativi del progetto: • design per accesso ai disabili in altezza per la fruibilità alla tastiera e dello schermo; • tastiera antivandalica con trackball per non vedenti; • possibilità di interagire con persone audiolese; • menù multi linguaggio e consultazione cartine digitali (italiano, francese, inglese) in grado di fornire indicazioni dell’area di La Spezia – Lunigiana – Garfagnana.

RISULTATI

INDICATORI

Offerta ai disabili di servizi aggiuntivi al trasporto, attraverso rimozione delle barriere per l’accesso ai servizi nelle aree deboli del territorio, quali l’assistenza e la guida per i non-vedenti.

• N° 4 work station • Presenza seppur modesta di portatori di handicap sui trasporti innovativi organizzati

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6. Disseminazione Disseminazione: zione: la comunicazione del progetto NFA L’accessibilità ha diverse sfaccettature sia materiali che immateriali; uno degli strumenti fondamentali per rendere i servizi utilizzabili in modo semplice e coerente con la loro progettazione è strettamente connesso ai processi di comunicazione che affiancano e supportano i servizi stessi. Il Progetto No Far Access, che, come si è descritto, ha progettato in modo condiviso e realizzato molti differenti servizi sui diversi territori, ha previsto nel corso del suo sviluppo una serie di iniziative volte a trasferire agli attori direttamente coinvolti, agli stakeholder e al territorio più in generale informazioni, notizie e comunicazioni per far conoscere il Progetto e le sue finalità, i servizi attivati, le modalità di lavoro, le prospettive. L’accessibilità promossa da No Far Access ha, dunque, sempre lavorato su un doppio binario: materiale per la realizzazione di servizi che consentano la mobilità sul territorio a tutti e immateriale attraverso la comunicazione per disseminare la conoscenza di quanto realizzato. Le azioni di disseminazione sono state ampie e diffuse, in ragione degli obiettivi del Progetto e delle risorse disponibili. Le popolazioni target della comunicazione sono state, oltre ai partner di No Far Access, tutti coloro che hanno partecipato alle indagini preliminari nei vari territori, gli Enti locali e territoriali, le aziende pubbliche e private di trasporto, le associazioni dei territori e tutti i soggetti che, a vario titolo, hanno partecipato ai Tavoli di concertazione. A ciò, si aggiungano gli utenti reali e potenziali, che entrati in contatto con il Progetto No Far Access attraverso il sito web Gis messo a disposizione, le News in esso pubblicate e le varie iniziative dei diversi territori di cui si dà conto in questo documento. Si è, infatti, sempre valutato che ogni occasione di contatto con soggetti esterni al Progetto dovesse essere interpretata come occasione di disseminazione secondo modalità e format predefiniti. Per questo motivo è stato sviluppato un concept grafico, declinato in newsletter, comunicati stampa, verbali, brochure, etc., attraverso cui riconoscere il Progetto No Far Access e comunicarne gli obiettivi e i risultati conseguiti. 54


In particolar modo, tanto nella grafica quanto nei contenuti dei singoli prodotti di comunicazione sviluppati, si può trovare risposta alle domande: •

Quali sono i risultati attesi/raggiunti del Progetto?

A quali bisogni risponde il Progetto?

Chi sono gli utilizzatori finali e i beneficiari dei risultati del Progetto?

Nei prodotti di comunicazione del progetto No Far Access, come in questo stesso Bilancio, è possibile ritrovare una linea grafica che lo caratterizza in maniera distintiva. Dalla scelta dei colori alla presenza dei loghi, emergono le finalità del Progetto, gli attori coinvolti, i territori interessati e il richiamo al Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia/Francia Marittimo 2007 - 2013. Il concept grafico del Progetto, caratterizzato da linee che salgono e scendono, si incrociano e hanno continuità una nell’altra, è stato infatti sviluppato con l’intenzione di ricordare le fasce costiere e le aree periferiche di Liguria, Toscana, Sardegna e Corsica e per sottolineare sia il movimento, sia il dinamismo ricercati nel sistema di trasporto multimodale e soprattutto nell’ottimizzazione di questo nelle aree disagiate. Il dinamismo e l’intermodalità espressi si combinano, inoltre, per comunicare con forza il risultato perseguito dal Progetto: ridurre le barriere materiali e immateriali nell’accesso ai servizi da parte della generalità dei cittadini e degli utenti deboli. Non a caso, il colore scelto come predominante è il verde, nelle sue diverse tonalità: il verde del via libera, dell’accessibilità, ma anche delle campagne, delle aree periferiche e del Programma di Cooperazione. Il simbolo del Programma è infatti composto da un primo elemento verticale verde che, con un punto triangolare rosso al di sopra, richiama i colori della bandiera italiana e allo stesso tempo anche quelli francesi per la presenza di un secondo punto di colore blu.

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LINEA GRAFICA: I DETTAGLI Il logo del Progetto ha una collocazione spesso centrale all’interno delle prime pagine dei documenti, come nelle newsletter e negli attestati, e riporta le regioni dell’area transfrontaliera coinvolte, i simboli dei vari servizi di trasporto che possono concorrere alla realizzazione di un sistema intermodale e all’aumento dell’accessibilità, nonché il richiamo al Programma, riportato come sempre al di sopra. Il logo di Progetto non è centrale ma posto lateralmente a sinistra soprattutto nelle seconde pagine di brochure, newsletter, etc. ed è spesso ulteriormente richiamato riportando in alto a destra i simboli dei vari vettori del sistema intermodale di trasporto. Nel rispetto del Manuale di Immagine coordinata, sono sempre presenti in alto il simbolo e il logotipo del Programma. Sono invece disposti in basso l’emblema dell’Unione Europea, accompagnato dalla relativa dicitura in italiano e in francese indicante il cofinanziamento da parte del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), e i simboli istituzionali delle Regioni di Italia e Francia e di altri Enti pubblici coinvolti nel Programma di Cooperazione. Come richiesto nel Manuale, i caratteri utilizzati sono il Trajan per logotipo e titoli e il Baskerville per titoli, diciture e testi. Al fine di comunicare continuità tra progetti facenti parte del Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia/Francia Marittimo 2007 - 2013, questo stesso concept grafico è stato declinato in due ulteriori versioni adottate per i progetti P.E.R.L.A e P.Im.Ex. di cui riveste il ruolo di capofila sempre la Provincia di Livorno, accomunati da obbiettivi di miglioramento dell’accessibilità nelle sue diverse accezioni e da parte di attori diversi (persone e merci).

La comunicazione del Progetto No Far Access si è svolta fino ad oggi attraverso diversi supporti a seconda delle finalità e dei destinatari; è possibile ritrovare la linea grafica descritta in diversi prodotti: •

Verbali dei Tavoli di concertazione, di redazione e dei Comitati di pilotaggio

Newsletter 56


Comunicati stampa

News

Brochure

Cartelloni

Attestati di partecipazione

Slide

E-mail

Portale Web www.nofaraccess.eu

Oltre a questi strumenti, il Progetto No Far Access ha previsto un evento di chiusura attraverso la realizzazione di un Convegno finale (che al momento della redazione di questo Bilancio deve ancora svolgersi) finalizzato alla disseminazione dei risultati, delle buone pratiche e delle prospettive future. I documenti realizzati nel corso del Progetto sono stati condivisi tra i partner, i destinatari ed i partecipanti ai Tavoli di Concertazione, attraverso i contenuti del Portale Web, l’email, le bacheche presso le Province ed altri Enti pubblici e distribuiti dai Centri di Ascolto.

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Immagine di alcuni prodotti di comunicazione del Progetto NO FAR ACCESS

Un ulteriore importante spazio di comunicazione e informazione è rappresentato dal Portale Web, in quanto si tratta appunto di un vero e proprio Portale dotato di funzionalità che vanno oltre quelle del sito web come inizialmente era nato. Ciò significa che tra le sue finalità, vi è, oltre la diffusione della conoscenza del Progetto, dei suoi eventi e dei servizi messi a disposizione, anche quella di promuovere la relazione tra i partner, favorendo la condivisione e gli scambi on-line e superando così le barriere geografiche, riducendo le distanze e accelerando i tempi di interazione. I partner, infatti, autentificandosi sul sito, hanno a disposizione uno spazio per condividere studi, documenti rilevanti e ulteriori elaborati prodotti a più mani. Il Portale Web facilita l’accessibilità anche in termini di accesso alle informazioni, come dimostrano le sezioni della sua home page: •

“Il Progetto No Far Access” per presentarne le finalità;

“Servizi di mobilità”, “Trasporto pubblico locale”, “Costruisci il tuo percorso” per conoscere tutti i servizi di trasporto su gomma, rotaia e via mare disponibili 58


nell’area transfrontaliera e soprattutto per accedere all’applicazione web Gis che permette di visualizzare il percorso e i mezzi di trasporto pubblico per raggiungere una destinazione; •

“Servizi innovativi” dove ritrovare tutte le soluzioni alla mobilità sviluppate come i parcheggi per disabili e i servizi di trasporto a chiamata;

“Domande e Risposte” per conoscere indirizzi e recapiti telefonici di tutti i Centri di Ascolto disponibili nell’area di proprio interesse;

“News” per non perdere le novità quali convegni, nuovi servizi attivati, etc.

Il Portale Web è ricco poi di aree, come: “Documenti”, “Newsletter” e “Rassegna stampa”, dove è possibile archiviare e ritrovare materiali ufficiali pubblicati da organismi europei, nazionali e locali delle aree partner di progetto, articoli, e molto altro ancora.

Immagine del Portale Web di Progetto www.nofaraccess.eu

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7. Il Dopo No Far Access: valorizzare l’esperienza per il futuro La valorizzazione dell’esperienza di No Far Access non può che passare dalle parole e dalle percezioni di chi al Progetto ha lavorato in modo continuativo per i quasi tre anni di attività. Infatti, al di là di alcuni elementi di tipo prettamente quantitativo, si ritiene opportuno dar conto di quanto si è imparato nel corso del Progetto, di cosa potrà essere valorizzato nel tempo a venire e di che cosa, invece, è parso irraggiungibile, anche guardando oltre gli obiettivi fissati. Il confronto diretto con i partner del Progetto ha messo in luce alcune percezioni e considerazioni che rappresentano un valore aggiunto ulteriore; esso meglio definisce il senso delle realizzazioni e dei risultati che No Far Access ha raggiunto ed offre spunti per gli sviluppi futuri del Progetto stesso e/o delle azioni che hanno visto i prodromi in No Far Access e potranno in seguito svilupparsi in modo completo. Si è utilizzata l’analisi SWOT per condurre il focus group nel corso del quale i partecipanti sono stati sollecitati a individuare singolarmente e a confrontarsi in una discussione corale sui punti di forza e debolezza, per poi approfondire le opportunità e le minacce del Progetto. Se sulle minacce e sui punti di debolezza ci sono sostanzialmente indicazioni non realmente specifiche rispetto a No Far Access, in quanto vengono citate soprattutto le difficoltà di aver un prosieguo nei finanziamenti o la lontananza comunque presente tra sistemi differenti (in particolar modo Corsica del Sud e Cagliari rispetto alle altre Regioni), o ancora, l’attuale condizione di crisi economico finanziaria e i tagli indiscriminati alle risorse pubbliche locali, è piuttosto nell’individuazione dei punti di forza e nelle opportunità che si riconoscono elementi utili per il consolidamento del Progetto. I punti di forza emersi dal focus group sono stati ampiamente trattati nel capitolo relativo ai risultati attesi (cfr Cap. 4. Dagli obiettivi ai risultati), intesi infatti come benefici “intangibili” indotti dal raggiungimento o anche dal solo perseguimento degli obiettivi specifici del Progetto. 60


Per quanto riguarda le opportunità proposte dai partner nel corso del focus group, vengono messe in luce alcune tematiche particolarmente significative proprio nell’ottica della perennità di No Far Access o, quanto meno, dello sviluppo di azioni che vadano al di là del Progetto stesso. Come si evidenzia dall’analisi delle singole schede, è chiaro che in alcuni contesti esistono condizioni e sensibilità che favoriranno l’evoluzione del Progetto e il radicamento di alcune azioni specifiche, mentre per altri appaiono maggiori difficoltà. Gli elementi di maggior interesse fanno riferimento proprio ad azioni o progetti che non si sarebbero potuti realizzare senza l’apporto, prima di tutto di tipo progettuale e poi anche di tipo finanziario, avviato da No Far Access. In sintesi, le opportunità segnalate si possono così tradurre: •

No Far Access come propulsore di un progetto specifico di forte impatto sulle 4 regioni coinvolte (Corsica, Liguria, Sardegna, Toscana) volto a raggiungere una reale integrazione dei sistemi di trasporto transfrontalieri. Si tratta, evidentemente, di un macro progetto che è l’immediato riscontro del valore creato con le azioni sviluppate in questi anni, di confronto tra i vari partner e i molti stakeholder.

No Far Access come attivatore di nuove forme, ad oggi imprescindibili, di collaborazione pubblico/privato: il confronto nel corso dei Tavoli di concertazione tra soggetti diversi, ma con bisogni simili, ha fatto emergere la nuova dimensione del trasporto pubblico locale inteso non più come output di un sistema industriale aspecifico, ma piuttosto come tool per rispondere a nuove forme di welfare locale.

No Far Access come dissodatore di terreni che, dopo quasi tre anni di esperienza, si possono considerare fertili per avviare progetti sempre più rispondenti ai reali bisogni; si fa riferimento, in particolare, alle esperienze legate all’analisi di fabbisogni dei territori disagiati e fasce di utenza deboli, nel corso delle quali le amministrazioni hanno potuto apprezzare il valore dell’ascolto differenziato.

Opportunità che, evidentemente, sono state costruite nei tre anni di sviluppo del Progetto dai partner, dagli stakeholder e dai tecnici che hanno contribuito a raggiungere tale risultato. 61


L’accessibilità , concetto cardine di No Far Access, sembra dunque presente in tutti i percorsi di No Far Access, Access, sia in quelli compiuti dai partner, che si sono intrecciati nel corso del Progetto, sia in quelli sperimentati e sviluppati sui vari territori.

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A cura di

Mixura s.r.l. www.mixura.com


PROVINCIA DI LIVORNO

DÉPARTEMENT CORSE SUD

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PROVINCIA DI MASSA-CARRARA

PROVINCIA DI CAGLIARI

PROVINCIA DELLA SPEZIA


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