da 34 anni sui mercati esteri
Ottobre 2019
IB newsletter I 6 modi per rendere agevole il cambiamento
I 6 modi per rendere agevole il cambiamento Editoriale: i
Il Manuale delle 77 tecniche per i mercati esteri Manager per l’export Sole24ore : Diminuiscono le aziende esportatrici Perché le aziende ingaggiano manager affiliati Italybureau Fund Raising 1: internazionalizzazione finanziata Fund Raising 2le nuove agevolazioni e incentivi e le nuove agevolazioni export e innovazione Le modalità di affiliazione in licensing I pilastri del modello Export Team a distanza Fate i vostri conti L’opzione Anniversario Cosa fare per affiliarsi come ExportManager Italybureau La Piattaforma ItaliaLongevity e la campagna di attrazione buyer esteri Le collaborazioni con BeTheboss, Aprire in Franchising, Infofranchising , MILLIONAIRE, Uniexportmanager.
Newsletter del cluster Partner Estero ItalyBureau alliance –Ottobre 2019
IB newsletter 1. Crea la abitudine a cambiare
I 6 modi di affrontare il cambiamento Non illudetevi: nessuno puo’ sfuggire al cambiamento: Puo’ essere di stile di vita, di lavoro, di partner, di amici : sempre però si tratta di auto-innovarsi. Aprire la mente e rendersi conto che fa parte della vita. Vale per le persone, vale per le aziende. Eppure è un qualcosa al quale spesso le persone pongono resistenza. Di fatto, non è il cambiamento in sé al quale ci si oppone, ma l‘incertezza legata ad esso. Il nostro cervello è fatto per vivere di abitudini. Poco importa che siano più o meno produttive, ma è la certezza e la sicurezza che le nostre abitudini ci danno a dirci che il gioco vale la candela (anche quando effettivamente non la vale). Si dice “le abitudini sono dure a morire“. Nelle aziende (e negli enti pubblici) esiste una frase pericolosisisma: “Si è sempre fatto cosi’”. É importante capire che una abitudine, per quanto poco funzionale sia, risponde comunque a un bisogno, che dovrà essere soddisfatto in un modo o nell‘altro. Fra i 10mila followers di IB news ho visto grande interesse per queste tematiche e proprio per questo , tratto da LifeLabCoach, vi propongo sei modi di affrontare in maniera agevole il cambiamento.
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Siamo predisposti per essere abitudinari. Ciò che distingue una persona abitudinaria rispetto a una amante delle novità è l‘abitudine del cambiamento di quest‘ultima. Una persona a cui piace viaggiare e fare esperienze diverse, lo fa perché ha consolidato questa abitudine. Per lei, rimanere a casa senza nulla da fare è il cambiamento. Perciò, allenati al cambiamento, iniziando dalle piccole cose: fai strade diverse per andare al lavoro, compra un giornale diverso la mattina, prendi cose inusuali al ristorante. Fallo coscientemente e congratulati con te stesso ogni volta che fai qualcosa di divers2. 2. 2. Cerca la motivazione giusta per cambiare Una buona strategia per facilitare il cambiamento è vedere gli svantaggi e le conseguenze che può portare rimanere ancorati a una cattiva abitudine. Per un genitore che fuma ad esempio, una buona leva di cambiamento potrebbe essere che rimanendo in quell‘abitudine, anche i figli avranno buone probabilità di iniziare a fumare già in tenera età, con tutte le conseguenze del caso. 3. Dai certezza al cambiamento Non tutti i cambiamenti portano assoluta incertezza. In campo business ad esempio, cambiare tipo di attività o aggiungerne una nuova non significa stravolgere tutte le attività preesistenti. Quali processi rimarrebbero immutati? E quali vantaggi certi si otterrebbero impegnandosi nella nuova attività? A quanto ammonterebbe il risparmio in termini di costo, per esempio lavorare senza spostarsi o il beneficio in termini di ricavo, per esempio guadagnare da lavoro on line?
Newsletter del cluster Partner Estero ItalyBureau alliance –Ottobre 2019
4. Crea un piano B Se le cose non andassero come previsto, magari le conseguenze sarebbero di poco conto e potrebbe valere la pena tentare. Inoltre, puoi sempre cautelarti creandoti una via di fuga o un piano alternativo. Nel caso volessi cambiare lavoro mettendoti in proprio, se prima risparmiassi il denaro necessario per vivere dignitosamente per alcuni mesi potrebbe essere più semplice prendere la decisione. Ma anche l’ impegno nella nuova attività puo’ essere graduale, mantenendo inizialmente le attività precedenti . Un passo per volta si limita il rischio . 5. Datti un periodo di prova Un buon modo di affrontare l‘incertezza è avere la certezza che avverrà per un periodo di tempo limitato. Ad esempio, ho preso la decisione di andare a correre a giorni alterni per un mese. Alla fine del test, valuterò vantaggi ed eventuali punti su cui riflettere. Avendo fatto il punto della situazione, sarà più semplice decidere se conservare o meno questa nuova abitudine.
6. Il cambiamento fa parte della vita Il cambiamento è inevitabile. E‘ un dato di fatto. Tu stesso, in maniera consapevole o inconsapevole, hai affrontato il cambiamento migliaia di volte. Hai imparato a camminare, a leggere, a parlare, a farti una opinione sul mondo che ti circonda, hai avuto alcune storie d‘amore e magari oggi hai una famiglia, una casa, un lavoro. Anche in questo preciso momento ci sono cellule del tuo corpo che si stanno rigenerando. Ogni giorno vedi il mondo mutare davanti a te, le persone che ti circondano, il quartiere e la città in cui vivi. Il cambiamento fa parte della vita. Opporsi al cambiamento è come opporsi al vento per rimanere dove sei. Puoi sempre farti avvolgere da esso e volare dove vuoi essere. In Italybureau affrontiamo il cambiamento continuo da 35 anni. Non puo’ essere diversamente quando operi in diversi settori del MadeinItaly, nell’innovazione digitale, e con partner e clienti di mezzo mondo. Cambia ed evolve la nostra organizzazione, i partner affiliati, e anche il nostro business nell’export in molti casi consiste nell’indurre le aziende clienti a cambiare per vincere. E voi come affrontate il vostro cambiamento?
Giuseppe Vargiu Cofounder Italybureau https://www.linkedin.com/in/giuseppevargiu/
IL MANUALE DELLE 77 Tecniche per i mercati esteri Da Ottobre 2019 i partner ItalyBureau dispongono di un nuovo formidabile strumento: il manuale operativo 8.0, in versione cartacea e multimediale, con le 77 tecniche esclusive per gestire l’export e il marketing digitale internazionale. Sono molteplici i corsi formazione di enti , università, business school che trasmettono conoscenze e vendono attestati. Ma non basta . Nell’export quello che conta più di sapere è saper fare e il condividere esperienze. E’ l’esperienza e la continua condivisione di pratiche, risorse, relazioni. Per i professionisti dell’export anche l’acquisizione del portafoglio clienti non è semplice perche’ è vero che tutte le aziende vogliono esportare ma poche sono competitive e pronte ad affrontare i mercati esteri. Ai consulenti export manager le aziende richiedono non solo competenze di mercati esteri e commercio internazionale, ma anche di digitale, marketing, contrattuale, finanziamenti. Nessuno puo’ avere la presunzione di fare da solo questa attività. Nel manuale confluiscono esperienze condivise maturate e la continua evoluzione dei partner Italybureau Il manuale è lo strumento che guida i colleghi nel lavoro di squadra e nella gestione di: -77 tecniche e strumenti per l’export e il marketing digitale -700 banche dati oline -60 mila aziende Italiane del Cluster Italia Italybureau -20mila buyer esteri del cluster internazionale Italybureau -3500 fiere internazionali in 80 paesi -Metodologie lean management, agile export, guerriglia marketing, Ux -Modalità contrattuali -Corsi e webinar online di gestione export -Guide Gestione social, mailing, e-marketplace
MANAGER PER L’EXPORT
IB NewsletterOttobre 2019pag.5
Il rapporto IceIstat 2019 lo conferma: le aziende italiane esportatrici sono meno del 2% e le misure del sistema Italia, non solo non aumentano il numero delle aziende esportatrici ma lo riducono. L’export italiano deve cambiare con una nuova visione volta a valorizzare sul serio i milioni di pmi italiane potenzialmente esportatrici. Se le portiamo a esportare veramente sono loro il rilancio della nostra economia. Altro che "eccellenze"! Centinaia di migliaia di aziende italiane possono competere nel mondo se sostenute da un sistema Italia focalizzato sulle qualità, creatività, tecnologia, tradizione che esprimono le PMI. Il fenomeno del falso madeinitaly esiste perche’ all’estero c’è la domanda ma noi non ci siamo. Gli incentivi a export e innovazione devono evolvere e diventare strutturali, con misure puntuali e presenti quando servono, e non quando c’e’ il bando. Interventi temporanei come i Tem, sono effimeri perche finito il finanziamento vanno via e le aziende sono punto a capo. Figure manageriali o consulenziali per l’export devono esistere in ogni azienda, in modo continuativo, come il commercialista o il consulente del lavoro . E’ questo l’export strutturato permanente da promuovere.
GV Sole24 ore del 23 luglio 2019
Missione fallita sulle Pmi: cala il numero di quelle che esportano
Le imprese italiane che esportano diminuiscono. Aumenta la media del loro fatturato medio all’estero, consentendo all’export di veleggiare ancora con tassi positivi, ma sta di fatto che il numero di chi esporta è sempre più basso • Le imprese italiane che esportano diminuiscono. Aumenta la media del loro fatturato medio all’estero, consentendo all’export di veleggiare ancora con tassi positivi, ma sta di fatto che il numero di chi esporta è sempre più basso. Il Rapporto annuale Ice , ricco di dati sulle rotte più dinamiche e sui settori più forti nel commercio estero, fotografa un aspetto nel quale le politiche di promozione degli ultimi anni non hanno avuto successo. L’imperativo , fin dal lancio del Piano straordinario per il made in Italy, nel 2015, è stato quello di aumentare il numero degli esportatori, soprattutto quelli stabili e non estemporanei. • Il Rapporto - sulla base dei criteri di rilevazione modificati dall’Istat ma resi omogenei con le statistiche degli anni precedenti - spiega che nel 2018 gli operatori del commercio estero erano 136mila, in calo del 2,4% rispetto al 2017. Il numero era cresciuto dal 2009 al 2013, per poi mostrare una dinamica discendente. Anche considerando le imprese esportatrici, un sotto-insieme degli operatori all’export, siamo di fronte a un calo sebbene il calcolo in questo caso riguardi il 2017: 125.920 in diminuzione dell’1%1% rispetto al 2016 e del 3,1% rispetto al 2013. • Poi, certo, bisogna sgrezzare questo tipo di analisi valutando le differenze tra classi di imprese. Perché emerge con una certa chiarezza che sono le piccole e le micro imprese a non reggere la prova dell’export. La diminuzione degli operatori si concentra nelle classi da 0 a 2,5 milioni esportati annui, mentre le classi superiori sono in aumento, fino al +25,6% (tra il 2013 e il 2018) registrato dal gruppo di aziende che vendono all’estero più di 50 milioni all’anno. Sembra ad essere a tutti gli effetti un processo di selezione competitiva, a vantaggio delle medie imprese stabilmente presenti sui mercati internazionali. Le piccole imprese - nonostante iniziative di supporto pubbliche come i voucher per l’assunzione di export manager sembrano rappresentare ancora un mondo a sé ed appena il 2% delle aziende fino a 9 addetti rientra nella categoria degli esportatori. • Questo costante riposizionamento verso l’alto dei protagonisti del commercio estero ha come effetto collaterale l’aumento del valore medio esportato per impresa. Gli esperti spiegano che si restringe il «margine estensivo» delle esportazioni - il numero dei player - ma si amplia il «margine intensivo», cioè quanto ognuno di loro fattura (dai circa 2,8 milioni di euro del 2013 si è saliti a oltre 3,3 milioni). E, in parallelo, è cresciuto anche il numero totale degli addetti nelle imprese esportatrici (+1,4% nel 2017). • Se queste dinamiche descrivono un sostanziale irrobustimento del nostro sistema industriale nei rapporti con l’estero, è opportuno chiedersi in che modo possa essere arginato il fenomeno di autoesclusione (o piuttosto di esclusione indotta da fattori competitivi) che sta contagiando le nostre imprese più piccole. E sarebbe utile avviare una riflessione sulla strumentazione di politica industriale, in particolare di politica promozionale, costruita negli ultimi anni. Affidarsi sempre ai soliti alfieri del made in Italy, confidando nelle loro capacità di esportatori abituali, va bene nelle fasi espansive del commercio internazionale. Ma non basterà più se tutte o anche solo alcune delle pesanti incognite segnalate dall’Ice nel rapporto si concretizzeranno.
Fund Raising | 1 Internazionalizzazione finanziata Fra le competenze che i partner ItalyBureau mettono a disposizione delle aziende utenti c’e’ il FUND RAISING. Ossia l’assistenza per individuare e ottenere le agevolazioni e gli incentivi che a livello nazionale e regionale sostengono le aziende nei loro progetti export. Questo significa che con noi le aziende trovano non solo una preziosa collaborazione con l’estero, ma anche le fonti e le risorse per finanziare i loro progetti export. I progetti da noi presentati nel 2018 hanno avuto il 100% di approvazioni. STIAMOLAVORANDO SUI BANDI 2019 2020 con finanziamenti a fondo perduto. Aiutiamo le imprese ad avvalersi di finanziamenti Sace e Simest a tasso agevolato , cosi come ad assicurare le loro spedizioni all’estero. In piu’ per servizi innovativi da noi erogati le aziende possono beneficiare dei bonus per ricerca , e innovazione, internazionalizzazione (bandi aperti con fondi statali per 75 miloni) Tutti i nostri affiliati , grazie al Team Management sono messi in grado di promuovere questi vantaggi competitivi. Non solo EROGHIAMO SERVIZI AVANZATI ma anche TROVIAMO I FONDI PER FINANZIARLI.
Fund Raising | 2 Nuove agevolazioni per l’export, innovazione, nuova impresa. In collaborazione con
Partono i nuovi bandi per gli innovation manager, fino a 40 mila eur/anno a fondo perduto, validi anche per gli export manager digitali accreditati a società con conpetenze ADEGUATE. Altri bandi sono aperti per con diverse scadenze con provvidenze per acquisire servizi di consulenza, formazione e tecnologie in ambito 4.0. Non sono risorse gigantesche, e proprio per questo l’importante è sfruttarle in modo intelligente: come acquisire tecnologie abilitanti per potenziare presenza visibilità e interazione sui mercati esteri. Per esempio profilare e raggiungere i Buyer uno per uno. Le fiere costano sempre piu non solo agli espositori, ma anche ai buyer, che se potessero incontrare online i fornitori giusti sarebbero felicissimi. Come fare per farsi vedere e interagire in modo meno dispendioso con i responsabili acquisti sui mercati internazionali? La Multipiattaforma 4.0 ItaliaLongevity.it A questo serve il digitale. Si puo’ accedere a nuovi algoritmi, piattaforme, metodologie che evolvono i vecchi siti e cataloghi verso nuovi modelli digitali. Esistono molteplici Uno di questi è la multipiattaforma 4.0 ItaliaLongevity, realizzata dalla startup Inventu/Sulcisdrone4.0 e presentata a CibusConnect , che mette insieme i buyer che operano nei sottori food e bio in Europa, UK, USA, Cina e sarà presente da settembre nei matching B2B organizzati a SpecialytyFinefood Londra, Homi Milano, Sana Bologna, Foodmatterslive a Londra, Anuga a Norimberga. Abilitare l’incontro con buyer interessati non solo nelle fiere ma soprattutto al di fuori delle fiere con nuovi modelli digitali b2b individualizzati è per chi fa export una risorsa straordinaria.
I progetti voucher assistiti e sviluppati dai partner Italybureau hanno avuto nel 2018 il 100% di successo nell’ottenimento del finanziamento
PERCHE LE AZIENDE INGAGGIANO MANAGER ITALYBUREAU
Le aziende trovano conveniente il servizio exportmanager in outsourcing offerto in team dai partner ItalyBureauAlliance per 3 principali ragioni: 1. Avere ufficio estero condiviso, gestito da un Export Team a distanza, costa molto meno di avere un dipendente. 2. Il partner ItalyBureau rende di più perchè non è mai da solo ma in Team coi suoi colleghi in Italia e gli expat all’estero 3. La metodologia ExportAgile fa leva su banche dati ,big-data, marketplace digitali, piattaforme social . NON soltanto fiere e missioni. Si tratta dell’unico approccio al mercato estero che comprime i costi fissi e sfrutta il piu’ grande vantaggio delle piccole e medie aziende : la flessibilità. E’ considerata una delle più efficaci applicazioni Pratiche del LEAN MANAGEMENT teorizzato dai guru delle business school internazionali. Si intercetta non solo clienti esteri , ma anche investors e finanziamenti pubblici. Le aziende lavorano in rete con noi , condividono le spese export , generano economie e rafforzano sinergie con altre aziende amiche. Pochi sanno che esistono centinaia di marketplace digitali variamente specializzati. E a chi opera nel food bio lifestyle portiamo la piattaforma innovativa ItaliaLongevity2019 Aiutiamo le aziende nel cambiamento, CONSEGNIAMO PIU’ DI QUANTO PROMETTIAMO.
IB NewsletterOttobre 2019pag.7
IB Newsletter Ottobre 2019pag.8
Export Manager ItalyBureau: le modalità di affiliazione ANCHE SENZA PARTITA IVA
Il licensing AZIENDA / PROFESSIONISTA
L’attività è completamente online, potete organizzarla a misura dei vostri progetti dei vostri tempi, del vostro stile di vita. Questa modalità associata in licensing privato, non richiede iscrizione camera di commercio né partita iva (che potrete attivare successivamente, se vorrete). 600 fra le aziende che hanno richiesto l’iscrizione alle nostre banche dati vi sono affidate in esclusiva. Fra queste selezionate quelle piu’ competitive per proporre i loro migliori prodotti all’estero. Potrete anche acquisire alcune decine di di buyer esteri con cui trattare in esclusiva, anche per conto dei colleghi. Scegliete la vostra modalità di affiliazione preferita. Le sessioni di formazione avvengono a distanza, dal vostro computer , con la modalità e-learning interattiva piu’ facile e immediata, serve solo una buona connessione internet. Dal giorno successivo al corso di startup comincerete la vostra attività di Export officer, affiancati dallo staff e in team con i colleghi.
Professionisti, studi e società di servizi già operative con la affiliazione ItalyBureau alliance acquisiscono nuove fasce di clienti, ed estendono il proprio business su nuovi servizi offerti ai clienti esistenti ( ed anche ai clienti dei colleghi affiliati in tutta Italia e all’estero) Il contratto Azienda/Professionista (disponibile anche nel format ANNIVERSARIO) , è specificamente indirizzato a società di servizi e a studi professionali e tecnici e consente al partner di fatturare direttamente i services ItalyBureau al cliente finale , eventualmente in sinergia con i servizi preesistenti. Esiste anche la possibilità di finanziare il l’affiliazione con agevolazioni e incentivi da verificare volta per volta sui bandi aperti. Gli affiliati in possesso di skill conoscenze relazioni in paesi esteri e/o domìni specifici come ad esempio logistica industriale, o tecnica pubblicitaria o ambito legale fiscale tributario , possono rendere disponibile la loro offerta ai colleghi affiliati e, per il loro tramite, alle aziende loro clienti in tutta Italia.
Non perdete i vantaggi unici modalità ANNIVERSARIO
FONDAMENTO DELLA ORGANIZZAZIONE
IL LICENSING PRIVATO
LICENSING ITALYBUREAU EXPAT per gli Italiani all’estero Diventate corrispondenti residenti dei partner italiani . Inviate la vostra manifestazione di interesse.
della
ITALYBUREAU E’ L’INTERAZIONE ON LINE CON COMPETENZE CONDIVISE: Non c’èuna casa madre che impone dall’alto regole e procedure: al contrario gli schemi operativi sono agili e flessibili e migliorano grazie all’utilizzo e ai contributi condivisi di tutti
i colleghi
I pilastri del modello EXPORT TEAM Italybureau 19mila buyer esteri produttori italiani nel
e
60mila
tempo hanno manifestato interesse per le iniziative Export e ogni mese ricevono le newsletter export di Italybureau e ora confluiscono nelle nuove piattaforme B2B ItaliaLongevity. 50 colleghi cooperano a distanza, online in Italia e all’estero , per mettere in relazione gli esportatori italiani con i compratori esteri . La modalità licensing privato consente di operare professionalmente in rete anche senza partita iva, senza incompatibilità con lavoro dipendente anche pubblico, pensione, attività professionali. Ogni nuovo collega affiliato accresce il valore dell’intero team. Cosa si guadagna? Denaro, certo. Ma anche qualità della vita , valore delle competenze e delle relazioni con i colleghi, apprendere un mestiere piacevole e intelligente. Chi entra in ItalyBureau alliance acquisisce una solida prospettiva professionale e un portafoglio clienti che genera redditività destinata a durare nel tempo . E’ un progetto imprenditoriale/professionale serio: richiede impegno e perseveranza e non è una scorciatoia per comprarsi un lavoro. Il limitato investimento iniziale rende nel tempo. E’ una attività proficua se è svolta con serenità, per cui sconsigliamo di fare debiti per affiliarsi. Si adatta molto bene a chi in fase di avvio del suo progetto ha già un’altra attività ed è motivato a mettersi in gioco nel business estero del madeinitaly operando anche da casa o in mobilità insieme a un team di colleghi
Gestione del rischio:
Fate i vostri conti.
PARTIRE BENE: per aprire una attività in Italia dovete mettere in conto 5mila eur/anno di tasse
e contributi. Oltre a decine di adempimenti con una pletora di uffici diversi. Con la modalità privata licensing questi costi fissi sono ZERO. I CLIENTI ITALIANI: Un contratto ItalyBureau con 1 sola azienda fra le 600 del portafoglio che avete in esclusiva genera in media 3500eur/anno, a seconda della competitività. I progetti l’export agevolati a fondo perduto vanno da 10 a 50mila eur. La nuova piattaforma Italialongevity rende da 1000 a 2900 eur/anno per adesione. Un innovation manager esperto di business digitale internazionale in pochi anni è in grado di guadagnare 80mila eur, finanziati anche con agevolazioni e incentivi I BUYER ESTERI : potete proporre loro anche i prodotti degli altri vs colleghi: dividerete i ricavi. Con un solo contratto si rientra dell’investimento iniziale. Inoltre: ZERO costi gestione, ufficio, negozio perché si opera al 100% online ZERO costi per spostarsi e andare in ufficio TUTELA soddisfatti o rimborsati. FATE VOI i conti e il confronto con qualunque altra nuova attività, singola o affiliata. L’OBIETTIVO minimo nel triennio è un ritorno di piu’ di 5 volte l’investimento iniziale*. Ma soprattutto una competenza professionale unica e l’acquisizione definitiva di 5/10 aziende che saranno SEMPRE utenti dei vostri servizi export . Dopo i primi tre anni di contratto la collaborazione può continuare senza nessun ulteriore costo per il partner affiliato.
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Il format ItalyBureau anniversario include l’account premium Italybureau Alibaba (valore 3mila US$) 6 mesi di affiancamento operativo (BusinessCoaching) sul campo da parte di un collega affiliato senior ItalyBureau con oltre 5 anni di esperienza. Il training sulle piattaforme internazionali b2b ItaliaLongevity19 costa 4.100 eur (appena 10% piu’ del format base) Disponibile in: MODALITA’ LICENSING PRIVATO (regime privato, no iva) MODALITA LICENSING’ AZIENDA / PROFESSIONISTA (+iva)
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IB NewsletterOttobre 2019pag.12
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