L’ELABORAZIONE DEL DUVRI Valutazione dei rischi da interferenze
Edizione 2013
Pubblicazione realizzata da
INAIL Settore Ricerca Dipartimento Processi Organizzativi Servizio Prevenzione e Protezione Edizione settembre 2013 a cura di Raffaele Sabatino INAIL, Dipartimento Processi Organizzativi, SPP Ricerca con la collaborazione di Andrea Cordisco INAIL, Dipartimento Installazioni di Produzione e Insediamenti Antropici
CONTATTI INAIL - Settore Ricerca Dipartimento Processi Organizzativi Servizio Prevenzione e Protezione Via Alessandria, 220/E - 00198 Roma r.spp@inail.it r.dpo@inail.it www.inail.it
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ISBN 978-88-7484-361-9
Tipolitografia INAIL - Milano, finito di stampare nel mese di febbraio 2014
INDICE
LA NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA ............................................................................................................................ 6 1.1 LE INTERFERENZE LAVORATIVE NELL’EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA ...................................................................................... 6 1.2 ALCUNE DEFINIZIONI .............................................................................................................................. ....................... 6 1.3 L’ART. 26 DEL D.LGS. 81/08 E S.M.I. .............................................................................................................................. 8 1.4 CLASSIFICAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE LAVORATIVE ................................................................................................ 10 1.5 LE NOVITÀ APPORTATE DAL “DECRETO DEL FARE” ............................................................................................................ 11 1.6 I REQUISITI E I COMPITI DELL’”INCARICATO” ..................................................................................................................... 11 1.7 IL DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE ................................................................................. 13 1.8 IL DUVRI E LA DELEGA DI FUNZIONI .............................................................................................................................. . 15
IL DUVRI: QUANDO E COME? .............................................................................................................................. .......... 18 2.1 GLI OBBLIGHI DERIVANTI DALL’ART. 26 ........................................................................................................................... 2.2 LA STRUTTURAZIONE DEL DUVRI .............................................................................................................................. .... 2.3 IL DIAGRAMMA DI FLUSSO DEL DUVRI ........................................................................................................................... 2.4 IL DUVRI NELLA P.A. .............................................................................................................................. ................... 2.5 IL DUVRI NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI ................................................................................................................ 2.6 LA FORNITURA E LO SCARICO IN CANTIERE DEL CALCESTRUZZO PRECONFEZIONATO ..................................................................
18 25 26 30 33 36
I COSTI DELLA SICUREZZA NEL DUVRI ............................................................................................................................ 40 3.1 I COSTI DELLA SICUREZZA (SPECIALI E ORDINARI) ............................................................................................................... 40 3.2 COME COMPUTARE I COSTI DELLA SICUREZZA DA INTERFERENZE ........................................................................................... 42
UN POSSIBILE MODELLO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA .......................................................... 46 4.1 L’APPROCCIO METODOLOGICO .............................................................................................................................. ........ 4.2 UN POSSIBILE MODELLO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ........................................................................... 4.3 I CASI IN CUI NON VA REDATTO IL DUVRI ........................................................................................................................ 4.4 IL MODELLO .............................................................................................................................. ................................
46 47 48 49
UN ESEMPIO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ..................................................................................... 70 5.1 IL DUVRI PRELIMINARE (REV. 0) .............................................................................................................................. .... 70 5.2 IL DUVRI DEFINITIVO (REV. 1) .............................................................................................................................. ....... 92 5.3 IL DUVRI (REV. 2) .............................................................................................................................. ....................... 95 5.4 IL DUVRI (REV. 3) .............................................................................................................................. ..................... 116
BIBLIOGRAFIA .............................................................................................................................. ................................. 131
La normativa vigente in materia
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
La normativa vigente in materia 1.1 Le interferenze lavorative nell’evoluzione della normativa L’art. 26 del d.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i. prescrive per il Datore di Lavoro Committente l’obbligo di elaborare il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze, in breve denominato DUVRI, indicando le misure da adottare per eliminare o, ove ciò non risulti possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze, e i relativi costi della sicurezza, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all’Impresa appaltatrice, o a lavoratori autonomi, all’interno della propria Azienda. In realtà, il d.lgs. 626/94 e s.m.i., all’art. 7, aveva già introdotto per la prima volta (nei Decreti del ‘55 e del ‘56 non si rileva infatti un esplicito riferimento) l’obbligo di valutazione dei rischi da interferenza lavorativa allorché siano affidati dei lavori all’interno di Aziende, Enti, ecc., ad Imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi, (contratti di appalto o contratti d’opera) promuovendo, in sostanza, la collaborazione e lo scambio di informazioni tra Imprese Committenti e Imprese appaltatrici. 1.2 Alcune definizioni Contratto d’appalto: contratto con il quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un'opera o di un servizio verso un corrispettivo in denaro (art. 1655 e segg. Codice Civile). Il contratto deve prevedere, tra l'altro, specifiche clausole in materia di sicurezza. Appalti pubblici di forniture: appalti pubblici diversi da quelli di lavori o di servizi, aventi per oggetto l'acquisto, la locazione finanziaria, la locazione o l'acquisto a riscatto di prodotti (comma 9 art. 3 d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163, Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture). Appalti pubblici di servizi: appalti pubblici diversi dagli appalti pubblici di lavori o di forniture, aventi per oggetto la prestazione dei servizi di cui all'allegato II del d.lgs.163/06 (comma 10 art.3 d.lgs. 163/06). Concessione di servizi: contratto che presenta le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di servizi, ad eccezione del fatto che il corrispettivo della fornitura di servizi consiste unicamente nel diritto di gestire i servizi o in tale diritto accompagnato da un prezzo, in conformità all'art. 30 del d.lgs. 163/06 (comma 12 art.3 d.lgs.163/06). Contratto d’opera: si configura quando una persona si obbliga verso un'altra persona fisica o giuridica a fornire un'opera o un servizio pervenendo al risultato concordato senza vincolo di subordinazione nei confronti del Committente (art. 2222 e segg. Codice Civile); definito anche contratto di lavoro autonomo. Contratto di somministrazione: contratto con il quale una parte si obbliga, verso corrispettivo di un prezzo, a eseguire, a favore dell'altra, prestazioni periodiche o continuative di cose (art. 1559 Codice Civile). Contratto misto: contratto avente per oggetto: lavori e forniture; lavori e servizi; lavori, servizi e forniture; servizi e forniture (comma 1 art.14 d.lgs. 163/06) Datore di Lavoro Committente (DLC): è il soggetto che, avendone l'autorità, affida “lavori, servizi e forniture” ad un operatore economico (Impresa o lavoratore autonomo) all'interno della propria Azienda; è il titolare degli obblighi di cui all’art. 26. Interferenza: circostanza in cui si verifica un contatto rischioso tra il personale del Committente e quello dell'Appaltatore o tra il personale di Imprese diverse che operano nella stessa sede aziendale con contratti differenti. Rischi da interferenze: sono tutti i rischi correlati all’affidamento di appalti o concessioni, all’interno dell’Azienda o dell’unità 6
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pro odu uttiv va, evid e den nzia ati nel n DUV D VRI. Non N sono riscchi inte erfe eren nti q quelli spec s cific ci prop pri d dell’attivvità à de el DLC D C, de elle e Impre ese app palttatrrici o de ei sing s goli lavora atori au uton nom mi. UVR RI: DU Do ocum mento o un nico o di valluta azio one deii risschii da a intterffere enza a; è il p pian no di d coo c rdin nam men nto dell d le attiv a vità ind dica ante e le missure e ad dotttate e pe er elim e mina are o, ove o e no on è po osssibile, ridu r urre e al min nim mo i rischi da intterfe erenze e do ovute a alle e à dell'IImp pressa ovv o ero o de elle Imp prese coinvo olte ne ell'essec cuzione e de ei la avo ori. Tal T ed docu ume ento o attes sta ino oltre e atttività l'av vve enutta in nforma azio one ne ei co onfrrontti de ell'Impressa ccirca a i risc r hi sspecific ci esist e tenti nell'a amb bien nte in ccui l'Im mpre esa a ste essa a dovrrà oper o rare e e sulle m misu ure di pre even nzio one e e di d eme e erge enza a adotttate e. Va V alleg a gato al a co ontrratto o. d prev p ven nzio one e e pro p otez zion ne: Misurre di sure e e glii intterv venti riten nuti ido one ei a ga aran ntire e la a tu utela a della a sa alutte e siicurrezzza dei lav vora atorri a sono le mis d a valuttazione e dei rrisch hi pres p senti nei lu uog ghi di la avo oro. seguito dell ostii relatiivi alla a a sicurrezz za n nel DU UVR RI: Co sono da inte end derssi le e ma agg giorri sp pese deriv van nti dall'a d ado ozio one di parrtico olarri misu m re di d p prev venzzion ne e prote ezio one e esse alla a pre esen nza a di rischi da intterfe eren nza a; s ono o fa atti salv s vi i cos sti per p la sicu s urezzza a co onne esssi allle attiv a vità à conne oprie dell' d 'Imp pressa app a palta atrice. pro
Il DLC D C afffida lav erviz zi o forrnitu ure ad un’’Imp pres avorato ore auttono omo o, nella n a prroprria Azie A end da: DUV D VRI! vori, se sa, o la
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1.3 L’art. 26 del d.lgs. 81/08 e s.m.i. L’art. 26 del d.lgs. 81/08 e s.m.i., nell’attuale formulazione della Legge 9 agosto 2013, n. 98, recita: “Art. 26. Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione 1. Il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all’Impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all’interno della propria Azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell’ambito dell’intero ciclo produttivo dell’Azienda medesima, sempre che abbia la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l’appalto o la prestazione di lavoro autonomo: a) verifica, con le modalità previste dal decreto di cui all’articolo 6, comma 8, lettera g), l’idoneità tecnico-professionale delle Imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori, ai servizi e alle forniture da affidare in appalto o mediante contratto d’opera o di somministrazione. Fino alla data di entrata in vigore del decreto di cui al periodo che precede, la verifica è eseguita attraverso le seguenti modalità: 1) acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato; 2) acquisizione dell’autocertificazione dell’Impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell’art. 47 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445; b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività. 2. Nell’ipotesi di cui al comma 1, i datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori: a) cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto; b) coordinano gli interventi di prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse Imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva. 3. Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione e il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze ovvero individuando, limitatamente ai settori di attività a basso rischio di infortuni e malattie professionali di cui all’articolo 29, comma 6-ter (*), con riferimento sia all’attività del datore di lavoro committente sia alle attività dell’Impresa appaltatrice e dei lavoratori autonomi, un proprio incaricato, in possesso di formazione, esperienza e competenza professionali, adeguate e specifiche in relazione all’incarico conferito, nonché di periodico aggiornamento e di conoscenza diretta dell’ambiente di lavoro, per sovrintendere a tali cooperazione e coordinamento. In caso di redazione del documento esso è allegato al contratto di appalto o di opera e deve essere adeguato in funzione dell’evoluzione dei lavori, servizi e forniture. A tali dati accedono il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli organismi locali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello nazionale. Dell’individuazione dell’incaricato di cui al primo periodo o della sua sostituzione deve essere data immediata evidenza nel contratto di appalto o di opera. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell’attività delle Imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. Nell’ambito di applicazione del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, tale documento è redatto, ai fini dell’affidamento del contratto, dal soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico appalto. 3 bis. Ferme restando le disposizioni di cui ai commi 1 e 2, l’obbligo di cui al comma 3 non si applica ai servizi di natura intellettuale, alle mere forniture di materiali o attrezzature, ai lavori o servizi la cui durata non è superiore a cinque uomini-giorno, sempre che essi non comportino rischi derivanti dal rischio di incendio di livello elevato, ai sensi del decreto del Ministro dell’interno 10 marzo 1998, pubblicato nel supplemento ordinario n. 64 alla Gazzetta Ufficiale n. 81 del 7 aprile 1998, o dallo svolgimento di attività in ambienti confinati, di cui al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 14 settembre 2011, n. 177, o dalla presenza di agenti cancerogeni, mutageni o biologici, di amianto o di atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui all’allegato XI del presente decreto. Ai fini del presente comma, per 8
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uomini-giorno si intende l’entità presunta dei lavori, servizi e forniture rappresentata dalla somma delle giornate di lavoro necessarie all’effettuazione dei lavori, servizi o forniture considerata con riferimento all’arco temporale di un anno dall’inizio dei lavori. 3 ter. Nei casi in cui il contratto sia affidato dai soggetti di cui all’articolo 3, comma 34, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, o in tutti i casi in cui il datore di lavoro non coincide con il committente, il soggetto che affida il contratto redige il documento di valutazione dei rischi da interferenze recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto. Il soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, prima dell’inizio dell’esecuzione, integra il predetto documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui sarà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, integra gli atti contrattuali. 4. Ferme restando le disposizioni di legge vigenti in materia di responsabilità solidale per il mancato pagamento delle retribuzioni e dei contributi previdenziali e assicurativi, l’Imprenditore committente risponde in solido con l’Appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per tutti i danni per i quali il lavoratore, dipendente dall’Appaltatore o dal subappaltatore, non risulti indennizzato ad opera dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) o dell’Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA). Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle Imprese appaltatrici o subappaltatrici. 5. Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al momento della data di entrata in vigore del presente decreto, di cui agli articoli 1559, ad esclusione dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del codice civile, debbono essere specificamente indicati a pena di nullità ai sensi dell’articolo 1418 del codice civile i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni. I costi di cui al primo periodo non sono soggetti a ribasso. Con riferimento ai contratti di cui al precedente periodo stipulati prima del 25 agosto 2007 i costi della sicurezza del lavoro debbono essere indicati entro il 31 dicembre 2008, qualora gli stessi contratti siano ancora in corso a tale data. A tali dati possono accedere, su richiesta, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli organismi locali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello nazionale. 6. Nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell’anomalia delle offerte nelle procedure di affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto all’entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture. Ai fini del presente comma il costo del lavoro è determinato periodicamente, in apposite tabelle, dal Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, sulla base dei valori economici previsti dalla contrattazione collettiva stipulata dai sindacati comparativamente più rappresentativi, delle norme in materia previdenziale ed assistenziale, dei diversi settori merceologici e delle differenti aree territoriali. In mancanza di contratto collettivo applicabile, il costo del lavoro è determinato in relazione al contratto collettivo del settore merceologico più vicino a quello preso in considerazione. 7. Per quanto non diversamente disposto dal decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, come da ultimo modificate dall’articolo 8, comma 1, della legge 3 agosto 2007, n. 123, trovano applicazione in materia di appalti pubblici le disposizioni del presente decreto. 8. Nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall’Impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografi a, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro.”
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(*) Co on dec d creto o del Min M istrro d del lavo oro e delle d e polit p tiche e so ocia ali, da adotta are,, su ulla basse delle indiccaz zion ni de ella a omm miss sion ne consu ultiv va per p rma anen nte pe er la salu s ute e sic cure ezza a sul s lav voro o e prrevia inte esa in se ede e dii Co Co onfe eren nza a pe ermane ente e pe er i rap ppo orti tra lo Sta S ato, le regioni e le prov p vincce aut a ono ome e dii Trrentto e di Bo olza ano,, sono ind divid dua ati ssetto ori di attiv a vità à a bassso o ris schiio d di in nforrtun ni e ma alattie pro ofes ssio ona ali, sull s a base b e di d crriterri e aram metrri ogge ettivvi, des d untti da agli ind dici info ortu unissticii de ell’IN NAIIL e relativ vi alle a ma alatttie p professionali di setttorre e pa speciffich he dell d a ssing gola a Az zien nda. Il decre eto di d cui c al prim mo perriod do reca r a in n allleg gato o il mo odello ccon n il qua ale,, stan ndo o i rrela ativi ob bblig ghi, i dato d ori di d lavo oro delle aziend de che c e op pera ano o ne ei ssetto ori di attiv a vità à a bassso o ferrmi res rischio o in nforrtun nistico posssono dim mos strarre di d aver a r eff ffettuatto la a va aluttazione e de ei risch r hi d di cu ui agli a articoli 17 7 e 28 8 a pres p sen nte articollo (29) ( ). R Resta ferm f ma la faccoltà à delle e az zien nde e di utilizz zare e le e p rocedu ure sta andard dizzzate e e al pre evisste dai comm mi 5 e 6 de el p pres sentte artic a colo o (2 29 d del d.lg d gs. 81/0 8 08 e s..m.ii.).
ppare chia aro pe erta anto o ch he, al mo ome ento o, per p r aff ffida ame enti ine ere enti atttività à la avo oratitive cla assifica ate a bassso o Ap ris schio o, la a fa acoltà offe erta a al DL LC di d pote p er proc p cede ere all’ind divid dua azione dell pro oprrio inca i aricato o, in alttern nativ va a alla a red dazzion ne del d DUV D VR RI, anch a he sse di d dura d ata sup periore e ai cin nque e uo omiini-g giorrno, sa arà ope erativa a so olo q qua ando sarà à em man nato o e pub bblicatto sulla s aG Gazz zettta Uffic U ciale il de ecre eto app plica ativ vo prev p visto o dall'a art. 29 9 de el d.lgss. n. n 81/08 e s.m m.i., cu ui sii fa rife erim mento nell n ’ultima a ve ersio one e de el co omma a 3. In de efiniitiva a, allo a o sttato o, in ccare enz za del d de ecre eto ap ppliccatiivo no on è con c nsen ntito o rricorrerre all'i a inca aric cato o in n gaz zion ne della d a ellabo orazion ne del DU UVR RI. surrog
1.4 4 Cla C ss ific cazzion ne de ei r isc chi da a in nte rfe ere nze e la avo ora ativ ve
er il pro osie eguo o della a tra atta azione si sinte s etiz zzan no i risschi da a intterfe erenze e lavorrativ ve da d cconsidera are: Pe Tip T olo ogia sch hi a dii ris
spec ci cific
indottti p nti presun
Deffiniizio one
risch hi pree p esissten nti negl n li am mbiientti di lavoro o og ppalto ggettto dell’ap (de esu unti generralm men nte d DV dal ale) VR azie a enda risch hi ip potiizza ati dal d DLC C in n re elaz zion ne all’a a attiv vità che e svvolg gerà à l’Ap ppa altattore e ne el prop p prio am mbie e di lav voro o ente
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re eali
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1.5 Le novità apportate dal “Decreto del Fare” Il cosiddetto “Decreto del Fare”, Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69 (convertito con Legge 9 agosto 2013, n. 98), modifica l’art. 26 introducendo ai commi 3 e 3 bis le seguenti innovazioni: 1. Previsione dell’incaricato (comma 3): in alternativa al DUVRI, il DLC potrà individuarlo, limitatamente ai settori di attività a basso rischio infortunistico; la Norma ha l’obiettivo di tramutare un adempimento spesso meramente formale (il DUVRI) in adempimento sostanziale attraverso l’individuazione di una figura in possesso di formazione, esperienza e competenza professionali tipiche di un preposto, che conosca e sia presente sul luogo di lavoro e, pertanto, sia in grado di intervenire efficacemente al fine di scongiurare possibili rischi da interferenze, nell’azione di cooperazione e coordinamento. 2. Esonero dall'obbligo di redazione del DUVRI o dalla misura alternativa di cui sopra (comma 3 bis): relativamente all’affidamento di servizi di natura intellettuale (es.: consulenti, tecnici interpellati per la redazione di progetti, ecc.), alle mere forniture di materiali o attrezzature (in quanto non generano interferenze da gestire tra attività lavorative), ai lavori o servizi la cui durata non è superiore a cinque uomini-giorno, sempre che essi non comportino rischi di incendio di livello elevato o dalla presenza di agenti cancerogeni, mutageni o biologici, di amianto o di atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui all’allegato XI del d.lgs. 81/08 e s.m.i.. Per uomini-giorno si intende l’entità presunta dei lavori, servizi e forniture rappresentata dalla somma delle giornate di lavoro necessarie all’effettuazione dei lavori, servizi o forniture considerata con riferimento all’arco temporale di un anno dall’inizio dei lavori. In caso di attività a basso rischio infortunistico il DUVRI potrà essere sostituito dall’individuazione dell’incaricato; in tali contesti, questi potrà quindi sovrintendere anche ad attività di rilevante importanza, in termini di durata temporale e di lavoratori impegnati, anche se di durata superiore ai cinque uomini-giorno. 1.6 I requisiti e i compiti dell’“incaricato” La figura dell’incaricato, come emerge dalla Norma, deve essere in possesso di formazione, esperienza e competenza professionali, adeguate e specifiche in relazione all'incarico conferito, nonché di periodico aggiornamento e di conoscenza diretta. Peraltro, nella medesima Norma, non sono state definite le caratteristiche relative a tale esperienza, rimanendo in capo al DLC la responsabilità dell’individuazione della figura idonea. Nell’attuale silenzio normativo, che nemmeno rimanda ad una successiva normazione specifica, si presume che la necessaria formazione dell'incaricato debba essere quella prevista dall'Accordo Stato Regioni e quindi, attualmente, quella obbligatoria per i lavoratori (quattro più quattro ore per rischio basso), quella particolare aggiuntiva per il preposto (di otto ore) e l'aggiornamento quinquennale di sei ore. L'incaricato dovrà essere individuato, ai fini probatori, per iscritto e con data certa; seguirà quindi accettazione da parte dell’interessato, con modalità analoghe. Il contratto relativo all’affidamento del lavoro/servizio/fornitura, nel quale sarà data chiara evidenza all’individuazione dell’incaricato, dovrà attribuire al medesimo poteri di coordinamento per la sicurezza ampi e ben definiti, analogamente a quanto avviene nel caso del cantiere per il Coordinatore della sicurezza per l'esecuzione dei lavori (CSE), figura che, concettualmente, corrisponde alla nuova figura dell'incaricato. Tali poteri, che pongono in essere altrettanti doveri, consistono essenzialmente in: a) verificare, con opportune azioni di coordinamento e controllo, l’applicazione da parte delle Imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni normative e aziendali di sicurezza del lavoro, dei verbali di coordinamento e la corretta applicazione delle relative procedure; b) organizzare tra i Datori di Lavoro presenti, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attività e la reciproca informazione; c) segnalare al DLC o al Dirigente, ove allo scopo delegato, previa contestazione scritta alle Imprese e ai lavoratori autonomi interessati, le inosservanze alle disposizioni di legge, e aziendali, di sicurezza del lavoro, di eventuali verbali di coordinamento e delle relative procedure adottate; d) proporre la sospensione dei lavori, l’allontanamento delle Imprese o dei lavoratori autonomi dai luoghi di lavoro, o la risoluzione del contratto; e) sospendere, in caso di pericolo grave e imminente, direttamente riscontrato, singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle Imprese interessate.
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L’EL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
Si ossserrva im mme edia atam men nte,, nella a prev p visio one e no orm mativva che offr o re al a DLC D C la p pos ssib bile alttern nativ va fra a ora azione dell DUVRI e la a prev p visio one e di un n inccarricatto che c e so orve egli l’A Appa alta atorre e monitorii, in n qu ualcche e l’elabo odo o i riisch hi in nterrfere enz ziali, un na prim p ma evid e den nte criticità à. mo Ne ell’ip pote esi dell’in ndividuazio one e de ell’inca aricato, no on ess sen ndo sta ato ela aborato o il DU UVR RI, i risch hi in nterrfere enzzialii no on sono s o stati pre eve entivvam men nte ind divid duati da d ness n sun no! Sareb bbe com me se e in un ca antie ere, si inccaricas sse un n CS SE senza a che si sia a prov p vved duto o ad a individ duare pre eventivvam mentte i riisch hi inte erferrenzzialli n nel Pia ano o dii Sic cure ezz za e Co oord dina ame ento (P PSC C), cossa che c no on a avre ebbe e alcun na logica.. Di più ù: men m tre il C CSE E, alme eno o, è un sog gge etto pre e-q ualiifica ato,, se e no on altro a o da al perc p corsso form f matiivo spe ecia alisttico o e av ver seg guitto per p Leg gge e, l’inca arica ato, allo sstato, può p ò (po otrà à) esse e ere chiunq que e! che deve arica ato al con ntro ollo de ei rissch hi in nterrfere enz ziali risschia pert p antto di d esse ere ma andato o allo sbar s raglio, es ssen ndo o L’inca mato o a gestire de ei risch r hi da d lui no on con nossciu uti, spe ecie e que q lli intrrodo otti da agli op pera atorri econ e nom micii chiam ell’A Azienda a Com C mmittten nte, il ttutto o mag m ari con le e atttiviità con ntra attua ali già g in ess sere e e se enza a il suppo orto o di un n ne minim mo di d pianifica azio one e de ella sic cure ezza a.
Pro oba abilm mente, sa e sttato o più oppo o ortu uno pre eve l divid dua azio one de ell’in ncarica a giun nta, e non n in n arebbe edere l’ind ato in agg alttern nativ va all’e a elab azio one e de el DUV D VRI,, e perr tu utti i se ettorri di atttivittà (e ( non n solo per p quelli a bas b sso risc chio o dii bora inffortu uni e di d mala m attie e prrofe essiona ali); in con nsid dera azio e di contesti nei qu uali, a mag m ggio e, ssare ebb be u utile e one or ragi r ione la pre esen nza a exx leg u sogg s gettto che c , pe er cont c to d p vvedes sse a ges g stire e i riisch hi in nterrfere enz ziali. ge di d un del DLC D C, prov ù in n ge enerale e, cons side eratte le e prrobllem matic che e leg gate UVRI, a liivello di d comunicazzion ne prim p ma e dii ge estio one e Più e al DU po oi, spec cie in real r ltà qua e gran ndi P.A P A., si s au usp pica na rimo r odulazione dell’a art. 26 6 al fine e di ve eico olare e la a re egia a q ali le a un de el DUV D VRI per il tramitte del d Respo onsabile del d Se zio Pre eve enzione e e Prrote ezione (RS SPP P). An nche e percché,, erviz il Da lad ddo ove il DLC C n n co oinc cida a con c atore e di d L o atttua atorre, può ò acca a ade ere che una u a co omp prensib bile e non Lavoro ins suffficie ente e dim mestic chezzza a co on la a ge estiione e de ei risch nterrferrenzziali, co on l’RS SPP P fu uorii gio oco, po ossa a co ond durrre ill hi in pro oce esso o di valuta one verso un na peric p colo osa a so ottovvalu utazzion ne. azio
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
1.7 Il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze Il DUVRI deve essere elaborato, nei casi previsti, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture ad un'Impresa esterna, o a dei lavoratori autonomi, all'interno della propria Azienda. Il DUVRI è necessario anche nelle fattispecie nelle quali l’oggetto dell’appalto prevede l’impianto di cantieri temporanei anche per quella parte, non trascurabile, di lavori non soggetti all'obbligo di designazione del Coordinatore della sicurezza per la progettazione dei lavori (CSP) e relativa stesura del PSC. In tali casi, il DLC corrisponde a quel soggetto che nel Titolo IV Cantieri temporanei o mobili del d.lgs. 81/08 e s.m.i. è denominato semplicemente “Committente” e, come tale, deve fornire all’Impresa appaltatrice, e ai lavoratori autonomi, dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui essi sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività. Al fine di poter attuare quest’obbligo il Legislatore ha introdotto l’obbligo per il DLC di promuovere la cooperazione ed il coordinamento di quei “datori di lavoro e subappaltatori” che contrattualmente operano all’interno della propria Azienda. Nel documento, infatti, dovranno essere fornite indicazioni operative e gestionali su come superare uno dei maggiori ostacoli alla prevenzione degli incidenti nei luoghi di lavoro, ovvero “l'interferenza tra attività lavorative”. La redazione del DUVRI, quindi, costituisce onere dell'Azienda Committente, sia essa pubblica o privata. Questa è tenuta a contattare il proprio fornitore che deve, prima di iniziare l'attività oggetto dell’appalto, prendere visione dei rischi riportati nel documento in parola e riconsegnarlo al Committente vistato per accettazione. Sono esclusi dal campo di applicazione solo gli interventi esterni configurabili come prestazioni intellettuali, le semplici attività di consegna di merce o beni e ai lavori o servizi la cui durata non è superiore a cinque uomini-giorno secondo le previsioni del comma 3 bis dell’art. 26. Il DUVRI deve essere allegato al contratto d'appalto o d'opera e deve essere adeguato, come vedremo più avanti, dinamicamente, in funzione dell’evoluzione dell’affidamento. Si ribadisce che nei contratti rientranti nel campo di applicazione del Titolo IV (art. 90 e segg.), salvo che in cantiere non sia presente un’unica Impresa, l'analisi dei rischi da interferenze e la relativa stima dei costi sono contenuti nel PSC e, pertanto, non è necessaria la redazione del DUVRI. Riassumendo:
Il DUVRI è redatto dal DLC, e non dalle Imprese o lavoratori autonomi, affidatarie del/dei contratto/i d'appalto, d'opera o di somministrazione; questi ultimi dovranno in ogni caso cooperare onde permettere al DLC di evidenziare tutti i possibili rischi da interferenza e fornendo tutti i documenti attestanti l'idoneità tecnico professionale richiesti dall’art. 26 Il DUVRI deve essere redatto o aggiornato ogniqualvolta siano posti in essere dei contratti d'appalto o d'opera o di somministrazione, anche non formalizzati, che implichino la presenza di Imprese operanti all'interno dell'Azienda, anche se non si ravvisano particolari rischi da interferenza: in questo caso il documento dovrà evidenziare l'assenza di rischio (contratto cosiddetto non rischioso)
Il DUVRI è un documento UNICO per tutti gli appalti e per questo DINAMICO, in quanto deve essere aggiornato in caso si ravvisino nuovi rischi da interferenza, all'ingresso di nuove Imprese, ove si presentino variazioni nella struttura e nella tecnologia delle varie Imprese, in caso di acquisto ed utilizzo di nuove attrezzature da parte dell’Azienda, ecc.;
Il DUVRI non va predisposto nel caso di cantieri edili ove vi sia già un PSC redatto dal CSE ed accettato dalle Imprese; in tal caso le Imprese appaltatrici presenti in cantiere redigono il Piano Operativo della Sicurezza (POS), in quanto i rischi da lavorazioni interferenti sono già stati contemplati dal PSC stesso
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Prima di entrare, nel prossimo capitolo, nel dettaglio del disposto dell'art. 26, è opportuno soffermarsi ancora sulle figure che sono soggette ai diversi obblighi vigenti in quanto, è dall'agosto del 2007, da quando cioè fu modificato l'art. 7 del d.lgs. n. 626/94 e s.m.i., che alcuni consulenti del lavoro non hanno pienamente colto il senso e il contenuto, dell'art. 7 prima e dell'art. 26 oggi, causando aggravi economici alle Aziende senza, peraltro, condurre ad alcun incremento concreto della sicurezza. L'applicazione standardizzata del DUVRI ha determinato, infatti, una sproporzionata proliferazione di documenti cartacei (spesso in ciclostile) senza produrre alcun effetto sulla sicurezza reale dei lavoratori interessati, spesso del tutto inutili e inutilizzati, predisposti (e poi riposti) al solo fine di una eventuale dimostrazione all'organo di vigilanza. Tuttavia il Legislatore ha esplicitamente individuato i destinatari degli obblighi e gli ambiti di applicazione del DUVRI, ma l’errata prassi comune e, sovente, occorre segnalarlo, il business dei consulenti ne hanno spesso travisato il significato. Nell'art. 26, il Legislatore ha voluto chiaramente esprimere, come già nel precedente art. 7 del d.lgs. n. 626/94 e s.m.i., determinati obblighi di sicurezza in funzione delle differenti situazioni di lavoro; all'interno dell'art. 26, infatti, ha utilizzato i seguenti termini: a. il Datore di Lavoro (comma 1) b. i Datori di Lavoro (comma 2) c. il Datore di Lavoro Committente (comma 3) che non possono che avere precisi significati, diversi fra di loro, che il Legislatore ha confermato con l'ultima modifica legislativa non avendone modificato la formulazione. Al comma 1, con la dizione Datore di Lavoro si vuole intendere quel soggetto che, all'interno della propria attività produttiva, intende affidare a terzi determinati lavori o prestazioni ottemperando a determinati obblighi. Al comma 2, invece, tutti i Datori di Lavoro, interessati all’appalto che deve essere eseguito, i quali debbono cooperare e coordinarsi fra di loro per informarsi dei rischi che ognuno introdurrà nell'ambiente di lavoro, anche al fine di eliminare, con una pianificata programmazione delle proprie attività, i rischi interferenti per i rispettivi lavoratori. Al comma 3, invece, è previsto che il DLC deve promuovere la cooperazione e il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi indicante le misure adottate per eliminare, o per ridurre al minimo, i rischi da interferenza. Risulta evidente che il Legislatore, prima con la modifica dell'art. 7 del d.lgs. n. 626/94 e s.m.i., nell'agosto del 2007, e poi con la conferma delle stesse formulazioni nell'ambito dell'art. 26, abbia costantemente confermato nel tempo una linea ben precisa. È palese, di conseguenza, che il DUVRI dovrà essere elaborato unicamente quando negli appalti commissionati possa esserci interferenza fra i lavoratori delle Imprese appaltatrici e quelli del DLC (contratto rischioso); infatti, è solo quest'ultimo che può sapere come eliminare i rischi di interferenza fra i propri lavoratori e quelli delle altre Imprese. Se così non fosse, il comma 2 dell’art. 26 non avrebbe più ragion d’essere, in quanto non sarebbe necessaria alcuna cooperazione e alcun coordinamento fra le Imprese esecutrici, dal momento che tale incombenza ricadrebbe esclusivamente sul DLC. Questo non è assolutamente vero, considerata la reiterata conferma del Legislatore, e si auspica, pertanto, che, ferma restando la necessità di operare un attento esame delle attività da appaltare, relazionandole al contesto specifico, il DUVRI venga redatto solamente nei casi ove risulti davvero necessario, nella convinzione che la sicurezza vera si realizzi concretamente con la cooperazione fra le Imprese e non con i pezzi di carta. È doveroso segnalare, inoltre, che il DUVRI deve essere elaborato solo laddove sia possibile eliminare o ridurre i rischi da interferenza fra i lavoratori del Committente e quelli delle Imprese affidatarie. Ove questo non risulti possibile, come peraltro può accadere, il DUVRI consisterà in una dichiarazione del DLC che formalizzerà l’impossibilità di eliminare, o ridurre, i rischi da interferenza con le specifiche giustificazioni del caso; in questi casi risulteranno fondamentali, ai fini della sicurezza, le decisioni assunte in sede di riunione di coordinamento fra tutti i Datori di Lavoro interessati, in primis quello Committente.
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
1.8 Il DUVRI e la delega di funzioni La redazione del documento di valutazione dei rischi (DVR) è obbligo esclusivo, e non delegabile, del Datore di Lavoro; parallelamente l’elaborazione del DUVRI è obbligo del DLC, pur potendo questi delegare tale elaborazione a terzi. Il DUVRI, pur essendo una valutazione del rischio, può quindi essere oggetto di delega di funzioni. Il DUVRI, come peraltro il DVR, debbono essere custoditi presso l’unità produttiva alla quale si riferisce la valutazione dei rischi e sulla quale il DLC ha la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l’affidamento. Si ritiene che, laddove il DLC decidesse di delegare un proprio Dirigente, non ricorra in automatico la previsione dell’art. 299 d.lgs. 81/08 e s.m.i., inerente la fattispecie dell’esercizio di fatto di poteri direttivi, e sia comunque necessaria la delega di cui all’art. 16 del citato Decreto. Appare ragionevole infatti, considerata la portata degli obblighi previsti dall’art. 26, che questi, per essere trasferiti a terzi, debbano essere specificatamente delegati. Si pensi in un’Azienda, ad esempio, a quei soggetti, inquadrati contrattualmente come impiegati, ma che operativamente sono dei fiduciari del Datore di Lavoro, con ampi poteri direttivi (responsabili di linee di produzione, responsabili di area, ecc.) i quali, in assenza di specifica delega, diverrebbero oggetto di gravosi oneri senza, al limite, esserne a conoscenza! Si segnala infine, che l’elaborazione del DUVRI non può diventare onere per l’RSPP, a meno che questi non sia stato investito dei poteri di organizzazione, gestione e controllo, autonomia di spesa, ecc. (vedi art. 16).
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Il DUVRI: quando e come?
L’EL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
Ill DUV VRII: q qua and do e c com me e? 2. 1 Gli G ob bbliigh hi der d iva ant i d all ’arrt. 26 orta a da al comma a 1 dell d ’artt. 26 6: Si ripo e dii lavvoro ro, in i caso c o dii afffida ame ento o dii lavorri, serv vizi e fo orniiturre all’Im a mprresa a ap ppa altatrice o a lav vora atorii “Il dattore uton nom mi all’ a in nte erno o della d a p prop pria a Azie A enda a, o di una a sing s gola a unità u à prod p dutttiva a della d a stes s ssa,, nonc n ché é au ne ell’a amb bito o de ell’iinte ero cic clo pro odu uttiv vo delll’Azzien nda a me ede esim ma, sem mprre che c e ab bbia a la disspon nibiilità à giu urid dica a de ei luogh hi in n cu ui sii sv volg ge l’’app paltto o la pre esta azio one di lavo l oro auttonomo «om « miss sis« «” a una u a Ciirco olare e del M Ministe ero del La avorro e de ella Pre evid den nza Sociale (n. 67/0 6 07) è stat s to p prec cisa ato cche e In basse ad ell'am mbito della n nozione e di "a appa alto o", nel n con ntessto in argo a omentto, non n n po osso ono o no on rrien ntrare anc a che le ipot i tesii ne di “su ubap ppa alto”” e quelle e di "fo ornitura a e po osa in ope era" dii materiali, tu utte e ac ccomunatte dalla d a ca aratterristica dell ecesssario imp pieg go di d man m nodo ope era. ne L’o obb bligo o dii pia aniffica azio one,, a carrico o de el Com C mmitten nte, tro ova ap ppliccaz zione in n tu utti gli appaltti cosid dde etti inte ernii ne ei co onfrrontti dii Im mpre ese o lavo orattori auttono omi (e es.: attività à di ma anu uten nzio one,, se ervizzi d di pu ulizia, ecc e c.) ma m ancche e ne el ca aso di affidam men nto di lavo ori o se ervizi rien r tran nti n nelll’am mbitto d dell'i'inte ero cicllo prod p dutttivo dell’Azien nda a. Ciò ò comporrta che e l'o obb bligo o di elabo orazzion ne del DU UVR RI sus s ssistte anc a che ne elle ipo otessi di ap ppa alti e extrraziiend dalii che risulltino o nece essa ari al fine f e de ella a realiz zzaz zion ne del cicclo pro oduttivo o dell' d ope era o d del serviz zio e non n sia ano o plice eme ente e prrepara atori o complem mentari de ell’a attiv vità pro oduttiva in n sens so stre s etto (es s.: ine eren nti impiantti a semp u ani e subu urba ani:: ele ettriicità à, gas, g , ac cqua a, ecc. e . e le l in nfra astruttu ure:: strrade e e autosstrad de, ferrrovvie ecc e .). rette urba È da rite ene ere che da d tale t e ambito debba ano o essclu udersi le attiività à che, pu ur rien r ntra ndo o nel cicl c o prod p dutttivo o s svol s gan no in loca ali sott s trattti alla giuridica dispon nibilità de el Com mmittten nte e, quin q ndi,, allla pos p sibilità à aziendale, si er lo o ste esso di d svvolg gere e ne el m med desimo o am mbie ente e gli ad dem mpim menti sta s bilitti da alla No orm ma. pe Il sign s nific cato o da a atttrib buire al a diispo osto o sii ritiene e vada a ra avviisatto n nella a su ua fina alità à re estriittiv va: si s è vo oluto o chia c rire e che gli g obb o ligh hi p prev venzzion nisttici di cui c all''art.. 26 6 no on trovvan no a app plica azio one co on rifer r rime ento o a tuttti gli g app a paltii ni che c rea alizzan no fasi f i de el ciclo o prrodu uttiv vo del d Co omm mittentte, ma m solo face f end do rriferrime ento o alle ipo otessi in n estern ues sti, per p avvere e la pie ena a dis spo onib bilità à de ei lu uog e ecuzzion ne dell d l'ap ppalto, posssa a esssere rrealme ente e in n cui qu ghi di ese ado o di ade empiere agli bblig ghi imp posttiglii da alla No a. gra a ob orma Il rifer r rime ento o alla a dispon nibilità giu uridica de ei lu uogh hi in s sv volg ge l'ap ppalto app pare e vo o, perta p anto o, a re endere e n cui si olto po ossibile e l'a applicazion ne dell'artt. 26, una u a vo olta che e si sia a sc celto o dii utiilizz zare e, ai a fin ni della eterrmin nazzion ne del d ssuo o a de am mbitto di d ap pplicazzion ne, il crriterrio fun f zionale e del ciclo c o prroduttiv vo d del Co omm mitte ente e. orta a da al comma a 1, lettt. a)): Si ripo e dii lavorro «om ssis« veri v rifica a, con c le mo evisste dall de ecre eto di cuii alll’artticollo 6 6, com c mma a 8, “Il dattore « mis odalità pre a g)), l’’idoneiità tecn o-prrofe essiiona ale delle Imp se app a palttatriici o de ei la avo oratori auttono omii in rellaziione e aii letttera t nico pres lav vorii, aii se ervizzi e allle forn f nitu ure da d affi fidarre in i app a alto o o me edia ante e co ontrrattto d’op d pera mm minisstra azio one. a o di som «omissiis« «”. Il D C in rife erim mento alla a verific ca delle d e id done eità à tecnicco-p pro ofes ssionalili accquisissce: DLC
ili ce ertifficato di scriz zion ne alla a a ca ame era di d com c mme ercio, indu ustrria e arrtigiiana ato;; d is l’au l utoccertiifica azio one de ell’im mpresa o dei d lavvora atorri auto onom mi dell po oss sessso deii re equisiti di id done eità à tecn t nico o prrofe essiiona ale,, artt. 45 del d.p. d r. 445/ 4 /00, ve edi All. A 2 del d parragrrafo o 4.4).
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L’EL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
Pe er ve eriffica de ell’id doneità à te ecniico--pro ofesssio onalle s’in nten nde la pro ocedurra di d veriffica de elle cap pac cità teccnic che ed d org gan nizz zativ ve che e deb d bon no ess sere e pos p sed dute e, e dim d ostrate e, dall d le Imp pres se e dai la avorrato ori auttono omii seleziona ati, in rela r azio one all’’ogg gettto deg d li in nterv ven nti d da effe e ettua are nei luo ogh hi di lav voro o d el DLC D C. atttivittà cche a diimo ostra azio one e de ell’a avv venu uta va aluta azio one e de ei risc chi spe eciffici, si rifferis sce un nica ame ente e alle a e La l’operrato ore eco e onomic co è ch hiam mato o ad eseg e guirre pres p sso l’Azzien nda a Co omm mitttentte. In ca aso di su uba appa alto o, il D Dato ore di La avo oro de ell'Im mpresa a a affid data aria do ovrà à veri v fica are l'id doneità à te ecn nico o ofesssio ona ale dell d e Im mprrese e e//o dei d lavo oratori au uton nom mi su uba appa alta ati. pro orta a da al comma a 1, lettt. b)): Si ripo atore re di d la avo oro «om missiis« « fo orniisce e agli a ste essi so ogg gettti detta d agliiate e in nform mazzion ni sui s risschii sp peccificii “Il da siste enti ne ell’a amb bien nte in cuii so ono o de estiinatti ad a o ope erarre e sulle e misu m ure di pre eve nzione e e di em merrgen nza a es ad dotta ate in rela r azio one alla a prropria attiività à.” uesta fasse il DLC C, tra aend do infform maz zion ni, spe ecia alme ente, dal DVR D R azie a enda ale fo ornis sce e detta d agliiate e In qu maz zion ni in rellazione e aii risschi speciffici pre esen nti n neg gli amb a bien nti di d la avorro ogg o etto o de ell’a app palto o e sulle mis m ure e infform di pre even nzio one eed di eme e erge enza adotttate e, e da a ad dotttare e, in n relaziione e allla pro p pria a atttivittà. ale notta info i ormativ va dov d vrà esserre con c nsidera ata in ogn ni fase f e di d attua a azio one e de el ccon ntrattto di appalto, ad d Ta esempio o, ne ella red daz zion ne di d evven ntua ali Pian P ni Oper O rativvi di d Sicurezza (PO OS)) da a pa arte de ell’A Appa alta atore e. maz zion ni più p detttag gliatte p potrrann no ess sere e, eve e entu ualm men nte, ric chie este e alla figu f ura dell’evven ntua ale refe ere ente e Infform aziendale depu utatto alle a attiività à di coope eraz zion ne e co oordina amentto con c le imp pres se este e erne e. orta a da al comma a 2: Si ripo
Nell’iipottesii di cuii al com mm ma 1 1, i dato d ori di d la avo oro, ivi com mprresii i ssuba app palta atorri: “N a co a) oope era ano alll’atttuazzion ne dellle mis m sure e dii prreve enz zione e prrote ezio one da ai riisch hi sul s lavo oro o inc cide entii sulll’atttivitità la avo orattiva og ggettto dell d l’ap ppallto; b co b) oord dina o gli g in nterve enti di pro otez zion ne e pre nzio one e da ai risc r chi cuii so o esspo osti i lavo l orattori, ano p even ono info form man si recip r procam men nte anche e all fin e mina are rischi do ovutti alle intterfe fere enze e trra i lavvorii ndos ne di elim dellle dive d erse e Im mprrese e co oinv volte e nell’e ese ecuzzion ne dell d l’opera a co omp ples ssiv va.« «om sis« «” miss a Se ente enz za del d la Cas azione Pe enalle - Sez. S IV el 20.0 2 09.2 200 02 spe ecifica le difffere enzze fra f le azionii dii La C ssa V de coope eraz zion ne e dii co oord dina ame ento o: ono de efin nite azzion ni di d coo c operraziione e le azio a oni fin nalizzza ate alla a pred p disp pos sizio one a plica azio one de elle e So e ed app ne ecesssarie missure enzzion ne e prrote ezio one, sia da p te d del DLC che c e da a pa arte el/i Datore e/i di d Lav L oro o e di prreve d part e de es secu utorre/i.. So ono inv vec ce defin d nite e azzion ni d di coor c rdin nam mentto le a oni fina alizzzate e ad a evita e are dissacccorrdi, sovra appo osiz zion ni e azio inttralcci nell’e ese ecuzzion ne dell d ea attiv vità ogg gettto dell’ d app paltto.
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
In relazione alla definizione di interferenza lavorativa si può far riferimento alla Determinazione n. 3 del 5 Marzo 2008 dell'Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture (AVCPLSF), nella quale è precisato che si parla di interferenza nella circostanza in cui si verifica un contatto rischioso tra il personale del Committente e quello dell'Appaltatore o tra il personale di Imprese diverse che operano nella stessa sede aziendale con contratti differenti. In linea di principio, occorre mettere in relazione i rischi presenti nei luoghi in cui sarà espletato il lavoro/servizio/fornitura con i rischi derivanti dall'esecuzione del contratto. Si possono considerare interferenti i seguenti rischi: ¾
immessi nel luogo di lavoro del Committente dalle lavorazioni dell'Appaltatore;
¾
derivanti da sovrapposizioni di più attività svolte da operatori di Appaltatori diversi;
¾
esistenti nel luogo di lavoro del Committente, ove è previsto che debba operare l'Appaltatore, ulteriori rispetto a quelli specifici dell'attività propria dell'Appaltatore;
¾
derivanti da modalità di esecuzione particolari, richieste esplicitamente dal Committente (che comportino pericoli aggiuntivi rispetto a quelli specifici dell'attività appaltata).
Si possono distinguere inoltre: ¾
rischi in entrata: immessi nel luogo di lavoro del Committente dalle lavorazioni dell’Appaltatore;
¾
rischi in uscita: rischi specifici presenti nella normale attività del Committente, non presenti normalmente nell’attività dell’Appaltatore:
¾
rischi da contiguità fisica e di spazio: derivati da sovrapposizioni di più attività svolte da diversi Appaltatori;
¾
rischi da commissione: derivanti da modalità di esecuzione particolari, richieste esplicitamente dal Committente (a differenza dell’ordinaria operatività dell’Appaltatore).
La Determinazione ha inoltre escluso la possibilità d’interferenze nei seguenti casi: Î la mera fornitura, senza installazione, salvo i casi in cui siano necessarie attività o procedure suscettibili di generare interferenza con la fornitura stessa, come per esempio la consegna di materiali e prodotti nei luoghi di lavoro o nei cantieri (con l'esclusione di quelli ove i rischi interferenti sono stati valutati nel PSC, come precisato al paragrafo 2.5); Î i servizi per i quali non è prevista l'esecuzione all'interno della Stazione appaltante (intesa come amministrazione aggiudicatrice e gli altri soggetti di cui al comma 33 dell’art. 3 del d.lgs.163/06), intendendo per "interno" tutti i locali/luoghi messi a disposizione dalla stessa per l'espletamento del servizio, anche non sede dei propri uffici; Î i servizi di natura intellettuale. In definitiva, si ha interferenza quando vi è una sovrapposizione di attività lavorativa tra lavoratori che rispondono a Datori di Lavoro diversi, sia in termini di contiguità fisica e di spazio, sia in termini di condivisione di attività lavorativa. Sono esaminate le diverse possibili situazioni indicate di seguito ai casi da a) a d) . I casi a) e d) sono pacifici; il caso b) merita invece alcune considerazioni: sovente si osserva che nei documenti in questione si perviene, frettolosamente, a liquidare la questione DUVRI asserendo l’assenza di interferenze lavorative, in quanto le varie attività sono eseguite in fasce orarie diverse, come ad esempio nel caso di un’Impresa di pulizie che operi nelle ore precedenti l’ingresso in sede dei lavoratori del DLC. Tale affermazione, apparentemente del tutto oggettiva, si ritiene comunque meritevole di ulteriore valutazione; nel caso la citata Impresa di pulizie adoperasse prodotti particolarmente persistenti, a livello di percezione sensoriale, un certo tipo di interferenza, seppure differita, potrebbe crearsi, con la conseguente necessità di dover far fronte, almeno in fase di coordinamento, ad obblighi trascurati in prima battuta. Parimenti, in relazione al caso c), l’inesistenza di interferenza spaziale, di per sé non comporta l’automatica assenza di interferenze lavorative; si pensi ad una ristrutturazione edile, magari di una certa consistenza, di un piano sovrastante un altro, nel quale continuano ad operare, in contemporanea, i lavoratori del DLC. 20
L’EL LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
C Caso o a)): as ssenza a di inte erfe eren nza spa azia ale e tempora ale
Ca aso b): inte erfe eren nza spa azia ale (ma ( a no on te emp pora ale))
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L’EL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
Ca aso c): inte erfe eren nza tem mpo orale e (m ma non n spazia ale))
Ca aso o d):: intterffere nza a tem mpo oralle e spazia ale
Si seg gna ala che e la ass sazione e pena ale, co on la a senttenz za n. n 542 5 20/2 2012 2, inte erve enen ndo ateria di sicu s urezzza a a Ca o in ma ne ei lu uoghi di d lavo ei casi di ap ppalti, ha sta abiliito che e la a m mancata elab e bora azio one el DUV D VRI, in n ca aso o dii oro ne e de intterfe eren nze e lavvora ve tra il Co omm mitttentte e l'A App palta g nera a co olpa a e res spon nsa abiliità per mbi. atorre, gen p enttram ativ La a mede m esim ma Co e, con c la se ente enza n. n 685 6 57/2 o un’u u ulterriorre acc a cezione e dell’iinte erferen nza:: orte 2012, ha forrnito "L''acccezione di d in za tra Impre esa ap ppalltan mpre esa ap ppalltatrrice e no on può ò riidurrsi, ai fini de ella a nterrferrenz nte ed Im ind divid dua azio one dii re espo ons sabiilità à co olpo ose e pena alm entte rilev r van nti, al rife erim men nto alle c osta anze cche e e sole s e circo rig guarrdan no con ntattti riisch hios si trra ill pe erso onalle delle d ed pres se, ma a de eve e farre nec n cesssariio riiferiime ento o an nche a due Imp tuttte que q elle atttività e, postte in n esse ere da entram mbe ea ante eced den nti ai a conttattii ris schiiosii, de estiinatte, p perr tà prev p venttive l'ap ppu unto o, a pre eve rli”. enirl mmentta, per p altrro, che c e la valluta azio one deii risschii da a intterffere enza a, in n pa articola are in edifici quali ad ese emp pio,, Si ram dali e scu s ole, de eve e av vven nire e co on rifer r rime ento o no o al pe erso ona ale inte i erno o ed d aii lav vora atorri delle e Im mpre ese e osped on solo ppaltatrrici, ma a an he agli a ute enti che e, a va ario tito olo, po osso ono o essserre pres p sentti presso la stru ssa qua ali i ap nch s tturra sstes de egen nti, gli alunni ed i visita atorri es sterni.
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L’EL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
La a pro oble ematicca d dei riscchi da inte erfe eren nza a, trra l’am mbie ente e di lavvoro o, i lavvora atorri de el D DLC C e l’atttività svo s olta daii lav vora atorri de elle e Im mpre ese appalttatrrici, asssum me dun nqu ue un u riliev vo e essenz ziale e. A que q esto o sc copo o il com mm ma 3 de ell’a art. 26 2 è molt m to chia c aro: parrla di d u un unic u co doc d umentto p per tutt t i glii ap ppallti. Ne e co ons segu ue, autom matiicam men nte,, ch he si s deve d e trratta are di uno sstrumento o din nam mico oa attra averrso il q qua ale il D DLC C ind divid dua a e valuta a i riisch hi da d in nterrferrenzza, gen nerrati all’inte erno o de ei prop p pri amb a bien nti di d la avo oro, dall’essec cuzione e dii lav vori//serviz zi/fo ornitture e, ad a oper o ra di d Im mprrese e ap ppa altattricii o di d la avo orato ori aut a ono omi. Il DUV D VRI de eve esserre alleg a gato o a tuttti i con ntra atti di d a appalto o e la ssua a ve ersio one e ag ggio orna ata com mun nica ata a tutte t e le e Impre ese app palttatrrici; in sos s stan nza,, talle docu d ume ento e evolv ve in fu unzzion ne dei d dive d ersii co ontrratti in ess e sere e. In line ea gen g nera ale, il DLC D C elabo ora,, qu uando anc cora a no on con nosce l’op pera atorre econ e nom mico o che acq quissirà (il prim mo)) ppalto, un DU UVR RI prel p limin inarre (DUVR RI re ev. 0) che c e co onte errà à i rrischi interferrenz zialli sttand darrd ed e i rela ativ vi co ostii ap de ella sic cure ezza a; e espleta ata la garra il DLC co onossce erà l’op pera atorre eco e onom mic co e pe ervverrà à, anc a che sulla sco orta a de ella tecnollogiia dell’A App palttato ore, al DU D VR RI de efin nitivvo (D DUV VRI rev. 1). 1 Su ucce ess sivamente e, ap ppa alto dop po app palto, si s av vvie erà un pro oce esso o dinam mico: C Con il cont c trattto all’o a operrato ore A, il DL LC elab bora e con nse egna a ad d A il DUV D VRI rev. r .1
In seg guitto, con c trattto all’o a operato ore B, il DLC elaborra e conse egna a ad d A e B il DUV VRI rev v. 2 c n il con
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L’EL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
In I segu s uito o, co on il co ontrratto o all’op pera atorre C, C il DLC elabora a e cons c seg gna ad A, B e C il DU UVR RI re ev. 3
Si po osso ono o re egisstrarre del d le iinte erferen nze tra a Im mpre ese e diiverrse no on stre s ettamente e co ollegate agli a am mbie enti dii voro o del d DL LC og ggettto de elle lav vora azio oni da a e eseguire; si pe ensi all’u a so prom iscuo di ap ppre esta ame entii lav ap pparrten nentti a du ue Im mprese a appa alta atricci dii du ue cont c trattti dive d rsi (sc cale, tra aba attelli, ecc e c.) opp o ure e ad d un n’Im mpre esa a che, nell n o svol s gim men nto di d ope o raz zion ni dii ca arico o e scaric co, inib biscca tem t porrane eam men nte l’ac ccesso o a perrsone e/o o ezzi di un n'alttra Imp pressa. In qua alch he man m nierra, ancche e qu uestte ssituazio oni,, de ebb bono o essse ere ges stite e ne el DUV D VRII me de efiniitivo o, in n se ede di coo ordinam men nto fra i diverrsi ope o erattori, so otto la sup s pervvisio one e de el D LC.
Ge estiione e no on ottim o malle delle d e interffere enze e tra a atttivittà la avo oratiive
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
2.2 La strutturazione del DUVRI Per quanto evidenziato finora, il DUVRI deve essere:
integrato con il Documento di Valutazione dei Rischi aziendali (DVR); indipendente dal Documento di Valutazione dei Rischi aziendali (DVR); finalizzato a gestire i rischi interferenziali; unico per tutti gli appalti che comportano rischi tra loro interferenti.
Il DUVRI non si applica ai rischi specifici propri dell’attività delle singole Imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi; per tutti gli altri rischi, non riferibili alle interferenze, resta infatti immutato l’obbligo, per ciascun Datore di Lavoro, di elaborare il proprio documento di valutazione dei rischi (DVR). All’atto della predisposizione della richiesta di offerta o, per i contratti pubblici, della pubblicazione del bando o della lettera di invito, il DLC trasmette a tutti gli Appaltatori informazioni inerenti:
l’organizzazione interna dell’Azienda; i rischi specifici presenti nelle aree di lavoro e incidenti sulle attività oggetto dell’appalto; le fasi lavorative che dovranno essere eseguite; le modalità di gestione dell’emergenza; le modalità di accesso alle aree di lavoro; le modalità d’uso di sostanze o materiali pericolosi; le linee di energia; ecc.
Quindi, ciascun Appaltatore trasmette al DLC informazioni inerenti:
la propria organizzazione; i rischi indotti all’interno dell’Azienda dalle lavorazioni oggetto dell’appalto; le eventuali proposte di ulteriori misure di prevenzione e protezione da adottare; ecc.
I contenuti minimi del DUVRI debbono riguardare i seguenti punti:
prioritaria identificazione dei criteri utilizzati per valutare i rischi (metodologia adoperata); descrizione dell’Azienda Committente, delle aree di lavoro, delle attività svolte presso le aree ed i reparti interessati dalle attività oggetto dell’appalto; descrizione delle attività svolte dagli Appaltatori; identificazione dei locali a disposizione dell’Appaltatore (viabilità, servizi igienici, refettori, ecc.); valutazione dei rischi interferenziali nelle aree di lavoro (previa individuazione dei rischi e delle sovrapposizioni spazio-temporali); cronoprogramma delle attività che evidenzi: o o o o
le attività oggetto dell’appalto; le aree di lavoro nelle quali saranno svolte le attività; le attività lavorative omogenee per rischio; gli esecutori delle attività.
organizzazione delle misure di prevenzione e protezione da adottare; computo estimativo dei costi della sicurezza; coordinamento delle fasi lavorative.
L’intero procedimento che porta all’elaborazione del DUVRI è finalizzato ad enfatizzare le situazioni più pericolose dei rischi interferenti, ad individuare le procedure per le lavorazioni critiche necessarie alla gestione dell’appalto, a pianificare preventivamente le sequenze spazio-temporali delle diverse attività, a valutare tutti i rischi interferenti con una metodologia sistematica, a predisporre le misure di prevenzione e protezione necessarie alla eliminazione/riduzione/gestione dei rischi interferenti ed a fornire chiare informazioni agli Appaltatori su eventuali obblighi previsti nelle aree di lavoro oggetto dell’appalto.
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
2.3 Il Diagramma di flusso del DUVRI Datore di Lavoro Committente
1. Attività preliminare del DLC
Il DLC valuta prioritariamente se le attività da appaltare rientrano nel campo di applicazione del DUVRI; al riguardo deve valutare se:
SI
L’attività é di natura intellettuale?
Non è necessaria l’elaborazione del DUVRI
NO
L’attività è una mera fornitura di materiali o attrezzature?
Il DLC promuove lo scambio reciproco delle informazioni tra tutti i soggetti operanti, il coordinamento e la cooperazione
SI
NO
Si eseguono lavori edili o di ingegneria civile che rientrano nell’attività di cantiere? (art. 89 c. 1 lett. a) D.lgs. 81/08) NO
SI
È’ presente una sola Impresa?
SI
L’attività prevede rischi derivanti dalla presenza di agenti cancerogeni, biologici, atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui all’allegato XI?
E’ necessaria l’elaborazione del DUVRI (*) NO SI
SI
L’attività ha durata superiore ai cinque giorni?
(*)
allo stato, in carenza del decreto applicativo, di cui al comma 3 dell’art. 26, non è consentito ricorrere all'incaricato in alternativa alla elaborazione del DUVRI.
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
NO
NO Non è necessaria l’elaborazione del DUVRI
Essendo presenti più Imprese, si ricade nel campo di applicazione dell’art. 90 e segg. del Titolo IV (Cantieri); pertanto, per tali lavori, si debbono porre in essere gli adempimenti del caso (CSP, CSE, PSC, ecc.); si veda anche il successivo paragrafo 2.5. L’ipotesi di presenza di una sola Impresa va sempre nuovamente verificata, a seguito dell’individuazione dell’operatore economico affidatario dell’appalto. Potrebbe, infatti, essere necessario ricorrere a subappalti che richiederebbero l’elaborazione del PSC.
Il DLC interrompe questa procedura, formalizzando l’atto, e promuove i necessari atti di coordinamento e cooperazione. Il DLC resta in attesa di eventuale riconsiderazione della problematica, individuato l'Appaltatore.
2. Elaborazione del DUVRI rev. 0 (**)
1. fornisce dettagliate informazioni (desunte eventualmente dal DVR aziendale) sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui l’operatore dovrà intervenire e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività; 2. esegue la valutazione dei rischi da interferenze, stimando, oltre ai rischi specifici, anche i presumibili rischi indotti a terzi dall’Appaltatore; richiede all’operatore economico di segnalare ulteriori rischi introdotti (in aggiunta a quelli valutati come standard); 3. esamina la reale possibilità di sovrapposizione o di contatto tra più attività presenti nello stesso ambiente di lavoro durante il medesimo arco temporale; 4. definisce le azioni a proprio carico e di ogni operatore economico, compresi i subappaltatori, individuando le misure idonee ad eliminare, o ridurre, i rischi relativi alle interferenze; 5. richiede i documenti necessari per la verifica dell’idoneità tecnico professionale; 6. se ritenuto necessario convoca un sopralluogo preventivo con gli interessati.
3. Stima dei costi della sicurezza da interferenze
Le voci da considerare come costo di sicurezza sono detti costi speciali; vanno tenuti distinti dall'importo a base d'asta e non sono soggetti a ribasso. Non debbono essere computati in tale sede i costi ordinari, connessi con l’attività degli operatori economici. A questo step il DUVRI non è ancora compilato (è una rev. 0): contiene solamente i rischi standard (**) e in base a questi è stata redatta la stima dei costi da interferenze: il DLC, infatti, ancora non conosce l’operatore economico che si aggiudicherà l’appalto!
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Se la valutazione indica che il contatto è a rischio interferenziale nullo, promuove i necessari atti di coordinamento e cooperazione, in attesa di riconsiderare la problematica, individuato l'Appaltatore.
Se è necessaria l’elaborazione del DUVRI
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Operatore Economico 1. riceve un documento, dal DLC, recante le informazioni inerenti l’appalto e le specifiche degli ambienti di lavoro nel quale andrà ad operare; 2. fornisce al DLC i documenti per la verifica dell’idoneità tecnico-professionale; 3. effettua, se ritenuto necessario, un sopralluogo preventivo, congiuntamente al DLC, negli ambienti di lavoro in cui dovrà operare; 4. sottoscrive il verbale di sopralluogo, valutazione e cooperazione.
1. fornisce dettagliate informazioni sui rischi introdotti dalla propria attività negli ambienti in cui andrà ad operare; 2. accetta il DUVRI rev. 0; 3. formula l’offerta per l’affidamento del contratto per cui è stato interpellato; 4. indica i costi ordinari necessari per l'attuazione, in relazione all’appalto, della normativa vigente in materia di sicurezza e di salute.
1. analizza i documenti ricevuti dagli operatori economici; 2. individua l’operatore economico al quale affidare il contratto, vagliata la congruità del prezzo offerto.
4. Formulazione dell’offerta
5. Scelta dell’operatore
6. Elaborazione del DUVRI rev. 1 (**)
1. 2.
3. 4.
(**)
Il DLC, prima della stipula del contratto, effettua la valutazione dei rischi da interferenza definitiva elaborando il DUVRI rev. 1: approfondisce l’analisi dei rischi da interferenze in considerazione delle informazioni che l’operatore economico individuato ha fornito, valutando gli ulteriori rischi indotti a terzi; definisce le azioni a proprio carico e di ogni operatore economico integrando, eventualmente, le misure pianificate nel DUVRI rev. 0 tenendo conto anche di ogni subappalto, che gli appaltatori principali si impegnano a farsi autorizzare ed a comunicare, al DLC medesimo, in tempo utile; valuta la congruità dei costi ordinari indicati dall’Appaltatore in sede di offerta; ove necessario modifica la stima degli oneri della sicurezza da interferenze.
il DLC elabora, sulla base delle esigenze dell’appalto che intende affidare e, ovviamente, ignorando l’operatore economico che lo acquisirà, un DUVRI preliminare (DUVRI rev. 0) contenente i rischi standard ed i relativi costi della sicurezza da interferenze standard. Tali rischi sono la somma dei rischi specifici esistenti negli ambienti di lavoro e di quelli che il DLC, in via presuntiva, stima poter essere introdotti dall'esecutore delle opere nel proprio ambiente di lavoro. Espletata la gara, il DLC, acquisite le informazioni da parte dell’operatore economico individuato inerenti gli eventuali ulteriori rischi indotti che si prevede di introdurre nell’ambiente oggetto delle opere, potrà integrare il DUVRI rev. 0 elaborando il DUVRI rev. 1. È necessario pertanto che l’operatore economico concorrente prenda visione e firmi per accettazione sia il DUVRI preliminare rev. 0, elaborato in sede di richiesta di offerta, che la successiva integrazione, nella forma del DUVRI definitivo rev. 1, in caso di aggiudicazione.
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
7. Coordinamento e cooperazione
Il DLC al fine di promuovere il coordinamento tra i Datori di Lavoro coinvolti, attiva un dialogo sulle misure da adottare; al riguardo: 1. prima della stipula del contratto, mette a disposizione di tutti i soggetti interferenti tra loro o comunque presenti negli stessi ambienti di lavoro, il DUVRI rev. 1; 2. ove lo ritenga necessario, indice una riunione di coordinamento con tutti gli operatori coinvolti nelle fasi di lavoro in esame; 3. modifica il documento sulla base del confronto tra i vari soggetti in sede di coordinamento.
1. 2. 3. 4.
L’appaltatore e gli eventuali subappaltatori coinvolti s’impegnano a collaborare con il DLC per la stesura coordinata del DUVRI rev. 1; a tal fine: presentano eventuali proposte di modifica o integrazione al DUVRI rev. 0 per migliorare, ove possibile, la sicurezza sulla base della propria “tecnologia” ed esperienza; accettano il DUVRI rev. 1; ove un’Impresa si rientri per tipologia di lavori nel Titolo IV (Cantieri) redige il POS; cooperano tra loro e con il DLC ai fini della sicurezza sui luoghi di lavoro.
8. Aggiornamento periodico del DUVRI
Il DLC, in occasione di nuove o modificate attività, o cessazione di Imprese o lavoratori autonomi a contratto, effettua un aggiornamento della valutazione delle interferenze, ripercorrendo il ciclo delle azioni del presente diagramma. A tal fine, in coordinamento con tutti gli operatori economici interessati, ove necessario: 1. promuove integrazioni o aggiornamenti al DUVRI approvato; 2. convoca una riunione di coordinamento con tutti gli operatori coinvolti nelle fasi di lavoro critiche o, comunque, quando richiesto dalle condizioni del caso; 3. integra o aggiorna il DUVRI individuando le misure migliorative; 4. adegua i contratti interessati, rideterminando i costi della sicurezza; 5. stipula un nuovo contratto, revisiona o modifica il contratto in esecuzione.
Tutti gli operatori economici coinvolti, ove necessario: 1. propongono al DLC integrazioni o aggiornamenti al DUVRI approvato; 2. richiedono una riunione di coordinamento con tutti i soggetti coinvolti in fasi di lavoro critiche o, comunque, quando richiesto dalle condizioni del caso; 3. collaborano con il DLC nell’individuazioni delle misure migliorative; 4. sottoscrivono un nuovo contratto o la modifica del contratto in esecuzione.
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
2.4 Il DUVRI nella P.A. Per i contratti redatti dalla P.A., ove trova applicazione il d.lgs. 163/06 e s.m.i., l’art. 26 offre, ai comma 3 e 3 ter, alcuni spunti di riflessione: 1. Obbligo di elaborazione del DUVRI in capo al soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico appalto (comma 3): nell’ambito di applicazione del Codice dei contratti il DUVRI è redatto dal soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico appalto figura, definibile come Committente Appaltante, che frequentemente nelle grandi P.A. e, ad esempio, nel contesto della gestione degli edifici scolastici, difficilmente coincide con il Datore di Lavoro attuatore. 2. DUVRI ricognitivo e DUVRI integrato (comma 3 ter): nei casi in cui il contratto sia affidato dai soggetti di cui al comma 34 dell’art. 3 del d.lgs. 163/06 e s.m.i. (*), o in tutti i casi in cui il Datore di Lavoro non coincide con il Committente, il soggetto che affida il contratto redige, prima dell’affidamento, il DUVRI recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto. Successivamente, prima dell’esecuzione del contratto, il soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, integra il DUVRI riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui sarà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, integra gli atti contrattuali. (*) la centrale di committenza è un'amministrazione aggiudicatrice (es.: una centrale acquisti regionale) che acquista forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori (es.: una ASL, un Istituto scolastico, ecc.,) o, per i medesimi soggetti, aggiudica appalti pubblici o conclude accordi quadro di lavori, forniture o servizi loro destinati. L’adesione a tale convenzione con la centrale di committenza, da parte delle Amministrazioni contraenti, può essere facoltativa o, in molti casi, obbligatoria; obiettivi della centrale di committenza sono la razionalizzazione della spesa pubblica e l’ottimizzazione delle procedure di scelta del contraente. La previsione di una valutazione ricognitiva dei rischi standard (definibile come DUVRI rev. 0) relativi quindi, non alla specifica prestazione oggetto dell’appalto ma alla tipologia standard della medesima, sottintende che la centrale di committenza, di default, ignori le Amministrazioni contraenti. Osservato che, in linea generale, la centrale di committenza non ha neanche la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolgerà l’affidamento, conseguenza rilevante della previsione normativa è che la centrale di committenza dovrà individuare, esclusivamente sulla base dei rischi standard che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto, l’importo dei costi della sicurezza da indicare nel bando di gara, avvalendosi di prezziari della sicurezza tipo. Costituirà quindi onere dell’Amministrazione contraente, prima dell’esecuzione del contratto, dover procedere all’elaborazione del DUVRI integrato (DUVRI rev. 1) e al computo analitico dei costi relativi alla sicurezza, e per singole voci dei costi relativi alla sicurezza (utilizzando il prezziario della sicurezza tipo precedentemente indicato nel DUVRI ricognitivo rev. 0). Ne discende quindi che la responsabilità della quantificazione di tali costi, come dell’individuazione dei rischi da interferenza e dell’individuazione delle relative misure preventive e protettive, approntate per eliminare o ridurre i suddetti rischi, ricadrà sull’Amministrazione contraente e non sulla centrale di committenza. Si segnala, peraltro, che all’art. 86, commi 3 bis e 3 ter, del d.lgs. 163/06 e s.m.i. è specificato che: “3 bis: Nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell’anomalia delle offerte nelle procedure di affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto all’entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture« omissis«” “3 ter: Il costo relativo alla sicurezza non può essere comunque soggetto a ribasso d’asta.” Potrebbe peraltro verificarsi l’ipotesi nella quale un’Amministrazione contraente, ipotizzato che la centrale di committenza abbia indicato nel bando di gara un importo unico per i costi della sicurezza, non assoggettabile a ribasso, non riesca ad aderire in quanto non vi sia più disponibilità sull’importo di tali costi, in quanto interamente utilizzato, in precedenza, da altre Amministrazioni contraenti. Tale criticità non appare risolta dalla Norma e richiede una revisione contrattuale, non sempre agevole.
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Centrale di committenza individua il soggetto affidatario mediante gara di appalto per lavori, servizi, forniture (dopo aver eseguito una “raccolta di fabbisogni”)
Gara di appalto (DUVRI “ricognitivo”) rev. 0
Affidatario stipula la convenzione con la centrale di committenza
Amministrazioni contraenti le diverse Amministrazioni contraenti aderiscono alla convenzione, ciascuna per il proprio luogo di lavoro, mediante lettera d’ordine e prendono contatto con l’Affidatario
Attivazione convenzione (DUVRI “integrato”) rev. 1
Gara di appalto
DUVRI nei contratti redatti dalla P.A. - applicazione del d.lgs. 163/06 e s.m.i.
Ad esempio, il Dirigente Scolastico degli Istituti scolastici è considerato Datore di Lavoro (attuatore) della propria scuola e, come tale, è tenuto, ai sensi dell’art. 26, ad attuare nei confronti delle Imprese appaltatrici le procedure di informazione, cooperazione e coordinamento delle stesse, nonché ad elaborare il DUVRI. Tuttavia questo soggetto non è il Datore di Lavoro Committente« Gli Istituti scolastici spesso rappresentano la casistica cui fa riferimento il comma 3 ter dell’art. 26: il Datore di Lavoro, che nel caso delle scuole coincide con il Dirigente Scolastico, spesso non è il Committente dell’appalto, che potrebbe essere invece il Comune piuttosto che l’Ente proprietario dell’edificio. Le disposizioni dettate dal Legislatore, nei casi in cui le figure del Committente e del Datore di Lavoro non coincidono, intendono impegnare solidalmente ai fini della sicurezza nei luoghi di lavoro, sia il Committente che il gestore dell’Azienda che riceve l’Appaltatore, al fine di consentirgli di svolgere le attività oggetto dell’appalto nei luoghi di lavoro di propria competenza. In questo caso il Dirigente Scolastico, in base alla Norma, è il garante della sicurezza dei lavoratori (tutti) che operano nell’Istituto. Secondo le disposizioni vigenti, l’obbligo primario di elaborare il DUVRI rimane a carico del Committente il quale però, in questi casi, generalmente non potrà che operare sulla base dell’individuazione di rischi standard, relativi alla tipologia delle prestazioni che sono a sua conoscenza e che potrebbero potenzialmente derivare dalla esecuzione del contratto di appalto. Il Dirigente Scolastico, Datore di Lavoro ricevente, dovrà invece, prima dell’intervento dell’Appaltatore, prendere visione del DUVRI elaborato dal Committente, condividerne il contenuto e dovrà soprattutto, ove necessario, integrarlo con le indicazioni relative ad ulteriori rischi interferenziali (specifici se relativi alle attività aziendali, indotti se introdotti dall’Appaltatore) non presi in esame dal Committente, nonché con l’individuazione delle conseguenti misure aggiuntive da adottare per eliminarli o, ove ciò non sia possibile, per ridurli al minimo. È evidente che l’integrazione apportata dal Datore di Lavoro ricevente, dopo essersi scambiate le informazioni con l’Appaltatore sui rischi indotti da questi negli ambienti di lavoro oggetto dell’appalto, dovrà essere sottoscritta dallo stesso Appaltatore per accettazione e farà parte del contratto stipulato fra le parti, come è evidente che rimane obbligo dello stesso Datore di Lavoro ricevente sorvegliare che le misure previste contro i rischi interferenziali siano effettivamente adottate. Sarà cura del Datore di Lavoro ricevente informare quindi il Committente dell’integrazione apportata al DUVRI e, costituendo la medesima una variazione contrattuale, attenderne la convalida. Si fa presente, per inciso, che al comma 5 lettera d) dell’art. 55 del d.lgs. n. 81/08 e s.m.i. è fissato a carico del Datore di Lavoro ricevente che risulti inadempiente, la pena dell’arresto da due a quattro mesi o dell’ammenda da 1.500 a 6.000 euro. 31
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
L’iter procedurale da seguire per l’elaborazione del DUVRI, ad esempio per l’appalto del servizio pulizie all’interno della scuola, in tali casi, sarà di questo tipo: L’appalto per il servizio pulizie è gestito dall’Ente Provincia, il quale è anche proprietario dell’edificio scolastico; il DUVRI sarà elaborato a seguito della collaborazione con il locale Dirigente Scolastico, che dovrà fornire tutte le informazioni utili alla redazione (integrazione del DUVRI ricognitivo rev. 0). L’Impresa di pulizie (esterna), aggiudicataria dell’appalto, avrà il compito di svolgere le attività di pulizia degli ambienti all’interno dell’edificio scolastico, secondo le previsioni dell’apposito Capitolato d’appalto. Occorre considerare che, nel caso di bandi pubblici, il DUVRI deve essere allegato al bando di gara, e viene pertanto elaborato in una fase in cui l’Impresa di pulizie affidataria non è ancora stata individuata. 1. L’Ente Provincia (Committente) elabora una valutazione ricognitiva dei rischi standard DUVRI (rev. 0) come richiesto dal comma 3 ter dell’art. 26, con riferimento agli ambienti oggetto dell’appalto (aule, corridoi, spazi comuni, zone di passaggio, magazzini, sala mensa, ecc.). 2. In questa valutazione ricognitiva sono evidenziati una serie di rischi intrinsecamente presenti nei luoghi di lavoro in relazione alle attività ivi eseguite, rischi specifici, (es.: elettrocuzione, incendio, cadute, urti per la presenza di arredi, ecc.) e le relative misure di prevenzione e protezione adottate per ridurli (es.: impianti elettrici a norma, presenza di adeguate uscite di sicurezza e presidi antincendio, ecc.). La valutazione dei rischi di interferenza non riguarderà esclusivamente il personale interno alla scuola e i lavoratori delle Imprese esecutrici dell’appalto, ma anche gli studenti ed i visitatori. 3. Poiché l’Impresa di pulizie affidataria in questa fase non è ancora stata individuata, l’Ente Provincia ipotizza i principali rischi indotti dall’attività dell’Impresa di pulizie nella scuola (es.: inciampo, scivolamenti e cadute a livello, investimento durante il carico e scarico merci, ecc.) e propone soluzioni organizzative da adottate per ridurre i rischi dovuti alle interferenze (es.: segnalazione dei pavimenti bagnati dopo il lavaggio, delimitazione con transenne e segnaletica delle aree di carico e scarico, divieto di deposito del materiale sulle vie di fuga e in prossimità delle uscite, ecc.). 4. Tutte queste indicazioni sono trasmesse al Dirigente Scolastico presso il quale deve essere eseguito il contratto, in qualità di Datore di Lavoro ricevente, ed inserite nella prima stesura del DUVRI (rev. 0), in modo da poter informarne le Imprese di pulizie partecipanti alla gara d’appalto. 5. L’Ente Provincia richiede quindi al Dirigente Scolastico della scuola di fornirgli le ulteriori informazioni utili all’elaborazione del DUVRI (es.: organigramma della sicurezza dell’Istituto, planimetrie di evacuazione, procedure di emergenza e di primo soccorso, norme comportamentali generali, procedure di accesso del personale esterno, orari delle attività scolastiche, eventuali attività particolari svolte da personale della scuola, ecc.). Anche queste indicazioni sono inserite nella prima stesura del DUVRI. 6. Sono infine quantificati i costi necessari per la gestione delle interferenze tra le varie attività individuate (es.: cavalletto per segnalazione di pavimento bagnato, transenne per delimitare le aree di carico e scarico, tempo per le riunioni di coordinamento tra i soggetti responsabili, ecc.). 7. Il DUVRI è condiviso dall’Ente Provincia con il Dirigente Scolastico, mediante riunione di coordinamento nella quale si discutono le integrazioni proposte le eventuali osservazioni, ed infine è approvato con la firma di entrambi i soggetti responsabili. 8. Il DUVRI approvato a questo punto è inserito nel percorso della gara d’appalto. 9. Una volta individuata l’Impresa di pulizie vincitrice dell’appalto, il DUVRI è completato includendo i dati anagrafici e prevenzionistici dell’Impresa appaltatrice, l’elenco del personale impiegato per lo svolgimento delle attività, ecc.; sono inoltre rivalutati i rischi indotti reali dall’attività lavorativa oggetto dell’appalto alla scuola, tenendo stavolta conto della tecnologia e delle specifiche modalità organizzative, temporali ed esecutive proprie dall’Impresa esecutrice. 10. Il DUVRI così integrato e completato (rev. 1), è condiviso da tutti e tre i soggetti responsabili, mediante riunione di coordinamento tra Ente Provincia, Dirigente scolastico e Datore di Lavoro dell’Impresa di pulizie esecutrice.
32
L’EL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
2.5 5 Ill D UV VRI ne ei can c ntie eri te mp por an ei e mo m bil i
ome e ac cce enna ato al parragrrafo o 1..7, l’arrt. 26 2 si s occu upa, fa acen ndo o so orge ere conse eguenttem mentte deg d gli obbl o ligh hi in n Co capo al DLC D C, anc a he di que q ella con nsid dere evo ole tipo t olog gia di d cont c trattti dii ap ppalto (o d’op d pera a o di som mm minis stra azione)) no nel n Tito olo IV Can ntie eri te emp porrane ei o mo obilli, in nten nde endo o co ome e “C Can ntieri” q qua alun nque e lu uogo o in n cu ui sii che rienttran uan no la avo ori e edili o di d in nge egne eria a civvile il cui c elen e nco o è ripo r ortato nell n 'alle ega ato X del d d d.lg gs. 81/0 8 08 e s..m.ii.. efffettu
In relazione e agli a bbliighii in nere enti la a sicurrezzza ne el cant c tiere e edil e e occ o corrre far f hiare ezz za in rela azio one e ch ob alla a differen nza esistente e tra a il D DUV VRI e il PSC P C, ovvve e ev ventua ali prob blem matiiche e ch no iinso orge ere e da a ero alle he pos p sson un’eventtuale sovrrapp pos sizio one de ei du ue doc d cum mentti. mm mentta che c e il PSC si s a appllica a essclu usiv vamentte ai avo ori e edilii e di gen nio civvile nei qu uali sia a prev vista a la a Si ram a la ese enza a, anch a he n n co onte emp pora ane ea, di d più p Imp presse ese pre non e ecuttrici. Il DUV D VRII e il PSC P C non so ono quindi, asso a oluttam mentte, lo stesso o do ocu ume ento o; essi e , pu a asp a pettii ur riferendossi ad n analo oghi afffere entii alla sicu s urezzza a su ul lu uog go di d la avo no rife eriti,, il prim mo, a qu ualssiasi am mbientte di d lavo oro,, oro son entrre ill se econ ndo sclu usiv vam mente al a canttiere e ed dile me o, es e. In alccuni ca asi la a sttesura a de el PSC C es sone era da qu uella el DUV D VRI, pu ur tutta avia a oc ccorre pre ecissare e ch he anc a che nell a de ere ed dile, il PS SC non n ssem mpre e co ostituis sce e il docum men nto un nico o pe er la l pian p nificcazione e della d a sicu s urezzza,, cantie oven ndo o es sserre ccom munq que e ne ecessa aria l’ellabo orazione del DU UVR RI. do Es sisto ono o inffattii mo n cu ui i doc cum men nti vann v no red dattii en ntramb bi, occu o upa ando osi cia scu uno de ella pre even nzio one e olti cassi in e prot p teziione e da ai risch hi da d in nterrferrenz ze nel n can ntiere. In rea altà al com c mma 96 del d d.lg gs. 81//08 e ss.m..i. si s affferm ma che e: a 2 dell’arrt. 9 e da arte e dii cia ascun dattore e di lavvoro elle e Im mpre ese de el piiano o dii siccure za e di coo ord diname ento o “L’’acccetttaziione a pa o de ezz di cuii alll’arttico olo 100 0, nonc n ché é la redazzion ne del d pia pera ativo o di d siicurrezz za cosstitu cono o, liimittata ame ente e all ano op uisc ngolo can ntiere inte eressa ato, ad dem mpim men nto allle disp pos sizio oni di cu ui all’a a artic colo 17 a 1, le ette era a), sin 7 com c mma all’artticollo 26, 2 com a b)), 2,, 3, e 5, 5 e alll’artticolo 29, 2 com mm ma 3”. 3 mmi 1, letttera
q ndi rife erim a riisch hi sp pec cificci es sistentti ne amb bien nte, alla a co oop pera azio one e, aii co osti perr la sicure ezza a e,, Si fa quin mento ai ell’a RI. in deffinitiva, al DU UVR aro de el re esto esen nza a di più ù Im mprese dili, l’in nterrfere enz za vad v a pian p nificcata a, e pre eve enutta, con n lo o È chia o, che c in pre e ed mentto del d PS oord dina ato po oi con c i var v ri P S dei Dattori di La avoro pre esen e ssarà à ogge etto o strrum SC,, co POS nti, e che pre elim mina arm mentte d à de el CSP C P e, in corrso d’o d quel q lla del d CS SE. dell’’attiività operra, di
eralttro, al com mm ell’art. 9 97 del d d.lg gs. 81//08 e ss.m.i. è prrevisto che: Pe ma 2 de Gli obbl o ligh hi de erivvanti dall'a d articcolo o 26, 2 fatt f te salv s ve le zion ni di d cu ui all'a a artic colo o 96 a 2, so ono rife eritii “G e dispo d osiz 6, com c mma an nche e al a dato d re di lavo oro de ell'Im mprresa a affid a data aria. Per d 'ido oneiità teccnico prof p fesssion nale e sii fa a P la verrifica dell rife erim men nto alle a e mo alità à di cuii alll'alle ega ato XV XVII”. oda 33 3
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Dall’analisi della Norma si evince chiaramente che nei casi indicati, e limitatamente al singolo cantiere, gli obblighi dell’art. 26 (fornire dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente, cooperazione e coordinamento, DUVRI e indicazione dei costi per la sicurezza), s’intendono automaticamente assolti. Tale previsione ha fatto erroneamente affermare che nel caso in cui esista il PSC non sia obbligatorio il DUVRI; in realtà, non sempre è così. Si ritiene infatti, unanimemente, che la deroga prevista al comma 2 dell’art 96 operi esclusivamente nel caso in cui le Imprese interessate svolgano lavori edili per i quali deve essere accettato il PSC e redatto il POS. Quando i rischi di interferenza invece riguardano anche altre Imprese, ed altri lavoratori, che non hanno la possibilità di accettare il PSC e redigere il POS (perché, ad esempio, non svolgono lavori edili), gli obblighi dell’art. 26 non risultano automaticamente adempiuti. In tali casi, dunque, si ritiene che l’Impresa affidataria debba farsi carico della promozione del coordinamento e della cooperazione tramite la redazione del DUVRI. Ad esempio, se ci trovassimo di fronte ad una situazione in cui un DLC appalti lavori edili all'interno della propria Azienda, lavori svolti da due Imprese affidatarie, oppure si preveda la presenza di lavoratori autonomi in sub affidamento, quale documentazione si dovrà produrre? Nel primo caso, si dovrà nominare un CSP, che produrrà un PSC relativo al cantiere, ed entrambe le Imprese esecutrici avranno quindi l'obbligo di redigere il rispettivo POS. Nel secondo caso, la gestione delle interferenze lavorative, nell’ambito esclusivo del PSC, risulterebbe impraticabile (alcuni rischi potrebbero infatti esulare dalle competenze e dalla responsabilità del CSP e del CSE) e il Committente dovrà, pertanto, preoccuparsi di elaborare un DUVRI allo scopo, ferma restando la necessità del PSC dedicato alle Imprese edili. Rimane da risolvere il problema dell'Azienda del DLC dei lavori (come delle eventuali altre Imprese non edili che operano in appalto) che non abbia possibilità di accettare il PSC né di redigere un POS e, quindi, non potendo invocare la disposizione contenuta del comma 2, art. 96, dovrà applicare gli obblighi dell’art. 26. A tal proposito sarà necessario avere entrambi i documenti di pianificazione della sicurezza: il DUVRI e il PSC e sarà quindi opportuno che il DLC e il CSE operino in stretta collaborazione al fine di gestire, nel migliore dei modi, le possibili interferenze lavorative. Esiste, seppur in via teorica, la possibilità di risolvere alla radice il problema separando, almeno temporalmente, l’attività edile da quella non edile così da evitare rischi di interferenza; tale soluzione risulta tuttavia il più della volte poco praticabile; si pensi infatti alle aree comuni di accesso e di manovra e a quelle inevitabili interferenze differite di cui si è accennato al paragrafo 2.1. Nella tabella seguente sono riportati i principali adempimenti in capo ai vari soggetti coinvolti nell’esecuzione di affidamenti all’interno di attività di pertinenza del DLC, evidenziando la necessità, o meno, della redazione del PSC, del DUVRI o di entrambi i documenti.
Tipologia di appalto Unica Impresa Art. 26 Più Imprese Unica Impresa Unica Titolo Impresa IV Più Imprese Più Imprese
Calcolo U/gg
Coordinatori Sicurezza (CSP e CSE)
Verfica Costi id. Notifica DUVRI della CSP/CSE PSC tecnico preliminare Sicurezza profess.
(*)
SI
SI
SI
NO
NO
NO
(*)
SI
SI
SI
NO
NO
NO
< 200
SI
SI
SI
NO
NO
NO
> 200
SI
SI
SI
SI
NO
< 200
SI
NO
SI
SI
> 200
SI
NO
SI
SI
Costi della Sicurezza
___
Imprese affidatarie DVR POS PiMUS (**) (***) (****)
SI
NO
SI
NO
___
SI
SI
NO
___
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
___
Nei casi previsti
Datore di Lavoro Committente
Legenda: (*)
fuori del campo di applicazione del Titolo IV (Cantieri temporanei e mobili) il calcolo dell’entità uomini-giorno per la realizzazione della prestazione non è richiesta; (**) il DVR deve contenere le misure preventive e protettive per l’eliminazione dei rischi propri dell’affidatario in relazione ai lavori appaltati; (***) nei cantieri temporanei o mobili il POS rappresenta assolvimento, per l’Impresa affidataria, degli obblighi di redazione del DVR aziendale, limitatamente al cantiere cui fa riferimento; (****) il Pimus va redatto ove sia previsto l’utilizzo di ponteggi metallici e in legname.
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
I due schemi seguenti illustrano le principali casistiche di appalto, extra art. 26, possibili:
Datore di Lavoro Committente
CSP
SI
NO Presenza di più Imprese?
art. 90 c. 3 art. 99 c. 1
art. 26 c. 3 bis? NO SI
SI
Cantiere A
Cantiere B
POS
PSC
DUVRI
Cooperazione e Coordinamento
Caso 1 - appalti soggetti anche all’applicazione del Titolo IV
Datore di Lavoro Committente Titolo IV
CSP
SI
NO Lavori edili allegato X?
art. 90 c. 3 art. 99 c. 1
Art. 26
Altri affidam.
Cantiere A
PSC
POS
DUVRI
Art. 26 e Titolo IV
Documento di gestione complessiva della sicurezza
Cooperazione e Coordinamento
Caso 2 - appalti multipli (accorpamento in un’unica gara di una serie di forniture e lavori) 35
L’EL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
2.6 6 La L for f rnittur a e lo o s carric o i n can c ntie ere e de el cal c ce strruz zzo prrec on fezzio ona to
el caso o ge ene erale e di d mere m e fo ornitture e dii mate eriali o atttrez zzatture e, trrova and do app a plica azio one come essplic citame ente e Ne ind dica ato nel co omm ma 1 bis de ell’a art. 96 de el d.lgs d s. n n. 81/0 8 08 e ss.m.i. le l disp d posizio oni di cui alll’artt. 26, 2 non n è ob bblig gato orio o ela abo orarre il DU UVR RI così c ome e ric chie esto o da al co omm ma 3 dello d o sttess so art. a 26 . co Pe eralttro, co onsiderato o che le opera azioni di d fo orniturra di d calc c cesttruz zzo pre econfe ezionatto (e ( di d mat m teria ali edili e atttrezzzatture e in ge enere) sono tra le più ù frrequ uen ntem men nte ese egu uite nei ca antiieri tem mpo oranei o mobili,, si vu uole e esaminare la l ques q stio one più ù in detttag glio.. a de efinizio one di me era forn nitu ura si rifer r risc ce, in sos s stan nza, allla ffattispe ecie e ne ella qu uale e la forrnitu ura di qualsiasii La ma aterriale e av vvie ene e se enza a ch he i lav vora atorri de ell’Imp pressa fo ornitric ce cconttribuisccan no alla a rea alizz zazzion ne d dell’ope era.. Ne ell’e esem mpiio dell d la forn nitu ura di ca alcestru uzzo o precconffeziona ato,, l’IImp pressa forn nitrice de el calc c cesttruzzzo de eve e conse egnare e il CL LS escclus siva ame ente e con c l’o operrato ore de ella po omp pa, me entrre il te erm mina ale è nelle ma ani dell vora atorre dell d ’Impre esa ese ecu utric ce, cossì com c me la l b ben nna e il ssecchio one e no on son no manovvratti dall’o ope erattore e lav de ella pom mpa a del C CLS S il quale, in qu uestto mod m do, non n parte p ecip pa a alla a realizzzaz zion ne del d l’op pera a (m merra fo ornitura e no on fo ornitura e po osa in ope o era). Ne el caso c o delle e m mere e fo ornitture e di mate m eriali o atttrezzza ature e la a N Norm ma, co on ili co omma a 1 biss de ell’a art. 96 rin nvia a all’applic cazione e de elle e dispo osizzion ni di cu ui all’a a rt. 26 2 ma a qu uest’ulttimo o, con c il com c mma 3 bis ha in ntro odotto per le e esse e mere m e fo orniture e di mate erialli o attrez zzatture e l’e eson nero o dall’e d elaborrazione e de el DUV D VRI pe er cui, c in def d initiiva,, ste da al co omb bina ato dissposto de ei ciitatii arrtico oli 26 2 e 96, e sempre e ch he non n n essista ano o rissch i pa articcola ari, per le e mere e forrnitu ure di mat m teriali e attre ezza aturre non n va red dattto n né il PO OS né il DUV D VRI.. Re esta a ferma a, in n virtù dell me ede esim mo com c mma 3 biss, l’a app plica azio one e de egli obb blig ghi di d cui c a ai commi 1 e 2 in base b e aii quali il fo ornitorre d deve e scam s mbiars si co on il suo s com mm mitte ente e (l’’Imp presa ese ecu utric ce) le iinfo ormazio oni relativ ve a alla a cure ezza a delle d e op perrazio oni di forrnitu ura da sv volgere e in ca antie ere (co omm ma 2 lette l era b) , de eve e co oope era are con n lo o sic ste esso o (c com mma a 2 letttera a a) e ffars si co oord dina are (co omm ma 3). Qu uind di, nel n nostro o ca aso o, l’Imp pres sa forn f nitrice non n d deve e re edig gere e il PO OS ma a il Datore e di La avo oro delll’Im mpre esa a esecu utric ce dev d ve ccom muniicarre a al Dato D ore di Lav L voro o de ell’Im mprresa a fo ornitrice i risc chi pre esen nti in cant c tiere e; dura d ante e le e pera azio oni di d gett g to del d CL LS è il Da atorre di d Lavo L oro de ell’Imp pressa ese e cuttrice e, o il pre eposto de ello ste esso o, cche e op de eve verrificare e le me edessim me. Se e de esig gnatto, il C CSE E de eve vig gilarre dura d ante e le e fasi d del gettto del d CL LS, ond de acc certtarssi ch he ven v ngan no risp petttate e le pre escrrizio oni pre n PSC. evistte nel
Lo o sccam mbio o dii inform mazzion ni, ttra l’Im mprresa a es seccutrrice ed d il fornito ore, po otre ebbe e pors p si in n essse ere, da a pa arte e dii questt’ultimo o, attra a do ocume enta azio ativ va a a: averrso l’invio di una one rela ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ ¾
l’ora l ario o di acc ces sso al ccantierre; la l com mun azio one de el nom n mina ativ vo dell’ad ell’Im mprresa a che c prresenzzierrà alle a e operrazioni dii nica ddetto de forn f nitura; le l cara c atte d me ezzo o di d trrasp portto d aterriale e al a fine di verrificcare a co omp patiibilittà con c n la a eristtiche del del ma e la viab v bilità à e le carratte erisstich he del d can ntiere; ili pe erco orso he ili mezz m zo di d trrasp portto dev d e s egu uire e pe er ra aggiungerre la a zo ona a di sca aricco del d m matteria ale; o ch le l mod m dalittà di aterriale e; d sccariico del ma l’ev l venttuale nec sità di utilizzzare e gli ap ppa cchi dii so ollevvam men nto dell ca anti ere e pe er le o operazioni dii n ess arec sca s arico o. 36 3
L’EL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
Il Min M iste ero dell La avorro, perr me ezz zo della d a Com C mmisssio one co onsu ultivva perm p man nen nte perr la salute e e la l ssicu urez zza sull lav voro o, con c Le ettera Circ C cola are de el 10/2/20 011,, ha a fo ornito alle a e Im mpre ese e essec cutriici ed e alle e Im mprrese e fo ornitricci dii calcesstru uzzo o precconffeziona ato,, ind dica azio oni ope erattive e in relazio one e alle info orma azio oni da sca amb biarrsi in mat m teria a dii cure ezza a dei lavo orattori coiinvo olti nelle dive d erse e fa asi d di la avo oro ed alle e prroce edu ure da seg guirre in n ta ali o operaz zion ni, a sic pa artire e da alla a ricchie esta a di forn nitu ura di CLS C S de ell’Impressa esec e cutrrice e, fin no alla a a co onse egn na d del prod p dotto in canttiere e. Atttene end dosi alla L Letttera a Ciirco olare e in n pa arola il forrnito ore e l’Im l mpre esa ese ecu utric ce ade a emp pion no agli a obb blig ghi rela r ativii allo o scam s mbiio dell d e informa azio oni che la a Norm N ma,, pu ur preved den ndo l’eson nero o dalla a e labora azione del DUV D VRI,, aveva a in ogni caso c o la asciiati ina alterrati in cap c po agli a inte eres ssa ati.
a Le ettera Circ C cola are pre escrrive e: In sintesi, la Î la l pred p disp posiizio one di d due e mode elli: il prim p mo ((All.. 1) da a pa arte del fornittore e de el C CLS ed d il sec s cond do (All ( . 2)) da d parrte dell'Im mpresa a ch he rich hied de la forrnitu ura. I mo odellli, com mpilati,, do ovra rann no ess sere e ogge o etto o dii sca s amb bio ttra le Im mprese e do ovra anno o es sse ere con nservati a dissposiziione e de eglii Orrgani di d V Vigila anz za; Î l'ad l ozione e dii sp peciifich he met m todiche e per l'es l ecu uzio one de ella forn nitu ura, che dovr d ranno trov vare e attua a azio one e in i can c ntierre e che c e dovrrann no risulta are co ongrue in n re elaz zion ne ai con nten nutii del PO OS delll'Im mpre esa a affid a data aria a e di eve e ntuali altr a re Im mprrese e co oinvvoltte nell'a n attivvità à di fornitu ura.
ccorre pre ecissare e che, c ebb bene e la a Lette era Circo olare e non costituisc ca norrma a co oge ente e, l''ado ozio one e di de ette e se Oc pro oce edurre è co onfiigurrabile com me buona a prrass si la a quale, com c me pre evisto dag d gli artt. a 15 5 e 71 del d..lgs s. 81.08 e s.m m.i., ha a va alorre d di misu m ra da d a ado ottare per p garan ntire e la sicure ezza a de ei la avorato ori.
All. 1 (de a Le etterra C Circ cola are); fo ornitto dall’ d Imp pressa forn f nitrice del CL LS all’I a mp resa esec e cutrrice e ella
All. 2 (de a Le etterra C Circ cola are); fo ornitto dall’ d Imp pressa ese e ecuttrice e alll’Im mpre esa a forrnitrice e de el C CLS ella
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L’EL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
C Canttiere e ed dile con un’u nica Im mpre esa a senza a su ubap ppa alti
a ulttimo o sii se egna ala che e al co omm ma 2 dell’a art. 96 6, se econdo o il qua ale l’ac ccetttaz zion ne del d PSC da d part p te del d Dat D ore e Da di Lavvoro o de elle e Im mpre ese e, e la rredazione e da a pa arte e de elle ste esse d del POS P S, cos c stituisce ea adem mpime ento o de ell’o obblligo o el com c mma a 3 de ell’a art. 26 6 re elattivo o all’elabo orazzion ne del DUV D VRI, esse e end do rich hiessto pe er l’’eso one ero (da aglii de ad dem mpim men nti di d ccui ai a com c mmi 1 lette l era b),, 2,, 3 e 5 de ell’a art. 26 6) la a co omp pres sen nza de ei du ue piani d di sicu s urezzza,, dis scende e ch hiarram mentte che c e ne ell’ip pote esi di ma m nca anza a di an nch he u uno o di esssi, diviiene en nece essa aria a l’e elab bora azio one e de el DUVRI. È que esta a la a situa azio one che e ssi ve eriffica,, ad d esem mpio, se nell ca antie ere e op pera a una solla Imp pres sa ((ad es sem mpio o esa ediile cche e es segu ua lavo ori di d tiinte eggiatu ura, in com mpleta a au uton nom mia e se enzza ssubapp paltto a alcuno)); in n tall un’Impre e un n POS S, pur non n n es sse endo o pres sentte il PS SC, op ppu ure nell ca aso de ella pre esenza a in n ca antiere e di un n caso esiste vora atorre auto a ono omo o, che c pu ur esse e end do des d stina atarrio dell PS SC no on è te enu uto, se econ ndo o qu uan nto ind dica ato dall lav Ministtero o de el Lavo L oro,, ad d ela abo orarre il PO OS.
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I costi della sicurezza nel DUVRI
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
I costi della sicurezza nel DUVRI 3.1 I costi della sicurezza (speciali e ordinari) In base al comma 5 all’art. 26, nel contratto debbono essere specificamente indicati, a pena di nullità, i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni. Preliminarmente, al fine di far luce su questa non limpidissima questione, si rammenta che alla luce delle norme vigenti, i costi relativi alla sicurezza nell’ambito dei contratti pubblici, sono distinti fra: costi della sicurezza speciali (o diretti): sono i costi aggiuntivi a quelli ordinari per apprestamenti, DPI interferenziali, opere, procedure, disposizioni, prestazioni specificatamente previste nel DUVRI e richieste in aggiunta al fine di eliminare le interferenze o particolari situazioni di rischio; essi discendono dall’apposita stima effettuata nel DUVRI (o nel PSC); costi della sicurezza ordinari (o indiretti): sono quelli in generale necessari, in relazione alle attività da appaltare, per l'attuazione di tutta la normativa vigente in materia di sicurezza e di salute che, anche se non estrinsecati, sono di fatto già contenuti nell’offerta dell’operatore economico; si tratta quindi di costi afferenti l’attività svolta da ciascuna Impresa (rischi propri dell’appaltatore), strumentali all’esecuzione in sicurezza delle attività da appaltare e sono una quota parte delle spese generali afferenti l’Impresa (art. 32 del d.p.r. 207/10, regolamento dei contratti pubblici). Dall’esame del panorama normativo, si ritiene che solo per i primi la Stazione Appaltante sia tenuta ad effettuare una stima, procedendo ad una loro quantificazione sulla base delle misure individuate nel DUVRI. Tale stima dovrà essere congrua, analitica, per singole voci, riferita ai prezzari della Stazione Appaltante o ad elenchi prezzi standard o specializzati (come previsto nell’Allegato XV del d.lgs. 81/2008 e s.m.i.). Questi costi debbono essere esplicitati e tenuti distinti dall’importo soggetto a ribasso d’asta, rappresentando la quota da non assoggettare a ribasso, e sono quindi sottratti da ogni confronto concorrenziale. Pertanto, si può affermare che tali costi non sono soggetti ad alcuna verifica di congruità essendo stati quantificati e valutati a monte e, pertanto, congrui per definizione. I costi ordinari, quale componente del costo sicurezza proprio dell’Appaltatore, viceversa dovranno essere indicati dal singolo operatore economico, in sede di offerta ai sensi del comma 6 dell’art. 26 e del comma 3 bis dell’art. 86 del Codice dei contratti, e saranno sottoposti alla verifica di congruità, rispetto alle caratteristiche dell’appalto, ai sensi citato comma dell’art. 86 del Codice dei contratti. Tale componente, tuttavia, non rappresenta un costo della sicurezza da sottrarre dal ribasso, bensì un costo che la Stazione Appaltante è tenuta ad indicare separatamente nel Quadro Economico relativo all’appalto. Si ritiene pertanto che la Stazione Appaltante, al contrario di quanto invece parte della dottrina sostiene, non debba effettuare alcuna stima o artifizio contabile per determinare a priori un costo della sicurezza generica, o del personale, non avendo la Norma in alcuna parte stabilito tale incombenza e per la semplice constatazione che la Stazione Appaltante ignorando, ovviamente, le realtà delle diverse singole organizzazioni aziendali, non ha modo di determinare tale importo, se non in termini del tutto ipotetici. Senza dimenticare la criticità connessa con il dover estrapolare, dai prezzi delle singole voci di capitolato, i costi della sicurezza ordinari ivi contenuti; il pericolo sarebbe, infatti, quello di eseguire un mero esercizio di stile, introducendo percentuali arbitrarie, con il rischio di pervenire ad una stima dei costi del tutto simbolica. In sostanza, gli oneri della sicurezza da non sottoporre a ribasso d’asta sono solamente quelli speciali e non quelli ordinari, che restano oggettivamente ignoti alle Stazioni Appaltanti essendo questione del tutto interna agli operatori economici, parallelamente alla componente costo del personale, presentando requisiti di determinazione assolutamente soggettivi non generalizzabili o stimabili in serie. Si ritiene, in definitiva, anche sulla base della già citata Determinazione dell’AVCPLSF n. 3 del 5 Marzo 2008, percorribile il seguente iter: A. la Stazione Appaltante fissa l’importo a base d’asta evidenziando solo i costi speciali non soggetti a ribasso, senza quindi esplicitare la componente riferita ai costi ordinari; B. gli operatori economici debbono indicare nell’offerta sia i costi speciali per le interferenze (nell’esatta misura predeterminata dalla Stazione Appaltante), sia quelli per i rischi specifici (costi ordinari); C. la Stazione Appaltante tiene conto dell’intera offerta così prodotta ai fini dell’aggiudicazione e della determinazione della soglia di anomalia; D. la Stazione Appaltante procederà alla verifica della congruità delle offerte sospette di essere anormalmente basse, ivi compresa la verifica relativa dei costi ordinari evidenziati dagli operatori economici, anche al di fuori del procedimento di verifica delle offerte anomale, come avviene ad esempio negli affidamenti mediante procedura negoziata.
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
La mancata indicazione, nell’offerta economica, degli oneri di sicurezza da interferenze e/o degli oneri della sicurezza aziendali comporta la legittima esclusione del concorrente dalla gara per carenza di un elemento essenziale dell’offerta a norma del comma 1 bis dell’art. 46 del Codice dei contratti (cfr. Consiglio di Stato, sentenza n. 4622/2012). Si segnala, a dimostrazione di quanto l’argomento rimanga per molti aspetti complesso e controverso, la recente sentenza n. 3706/2013 del Consiglio di Stato che ha ritenuto che, laddove la Stazione Appaltante non abbia predisposto un modello ad hoc ad uso dell’Appaltatore al fine di indicare i costi ordinari, e di conseguenza questi non li abbia indicati, ciò non determini l’automatica esclusione dell’Impresa. Si tenga presente, per inciso, che la disciplina degli appalti pubblici relativa alle offerte anomale, eccessivamente basse, non si applica agli appalti del settore privato; in tali contratti gli unici costi della sicurezza connessi allo specifico appalto, da indicare a pena di nullità, sono quelli necessari per eliminare o ridurre le interferenze pericolose. In relazione al punto B. dell’iter proposto potrebbe essere utile allegare alla richiesta di offerta un modulo, a beneficio degli operatori economici, di questo tipo: Prospetto dei costi della sicurezza per l’esecuzione dell’opera Importo complessivo dell’opera: € 72.234,23 di cui: € 70.588,28 assoggettabili a ribasso € 1.645,95 per costi della sicurezza (speciali) non assoggettabili a ribasso Dettaglio costi della sicurezza in merito all’attività oggetto dell’appalto (elenco esemplificativo) Già compilato dalla Stazione Appaltante Da compilare a cura dell’operatore economico n. Costi speciali (€) n. Costi ordinari (€) 1 aggiornamento del DVR 1 impalcato 738,80 2 formazione e informazione 2 nastri segnaletici 40,00 3 3 mezzi di estinzione parapetto anticaduta 195,00 4 attrezzature primo soccorso 4 maschere facciali 3,60 5 sorveglianza sanitaria 5 impianto evacuazione polveri 268,50 6 6 misure preventive, protettive e DPI idrante uni 45 da 1”1/2 5,30 7 7 misura livelli emissione sonora cartelli segnaletici 10,80 8 8 misura livelli ossigeno avvisatore acustico 19,55 9 9 ulteriori impianti temporanei presenza di un moviere 132,00 10 apprestamenti per i lavoratori spostamento macchine 10 ed attrezzature 42,40 11 scale, trabattelli e ponteggi presenza responsabile impresa 12 mezzi di sollevamento 11 50,00 alla riunione di coordinamento 13 attrezzature specifiche di lavoro 14 segregazione aree di lavoro 12 controllo giornaliero delle PC 140,00 (protezioni collettive) 15 protezione viabilità cantiere 13 16 segnaletica di sicurezza 14 17 sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti 15 18 coordinamento per gli utilizzi comuni 16 19 presenza alla riunione di coordinamento 17 20 noleggio di 18 21 tesserini di riconoscimento 19 22 altro: ««««««««««..«« Totale costi speciali 1.645,95 Totale costi ordinari L’Appaltatore si dichiara pienamente soddisfatto confermando che i costi della sicurezza sia speciali che ordinari, sono pienamente remunerativi dei costi effettivamente sostenuti, e da sostenere, per garantire, con riferimento al presente contratto, la migliore sicurezza dei lavoratori propri dipendenti e di terzi. Luogo e data ««««««««««
Timbro e Firma ««««««««««««..
L’Impresa/Il Lavoratore autonomo (*) (*) per i lavoratori autonomi si fa riferimento all’art. 21 del d.lgs. 81/08 e s.m.i.
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
3.2 Come computare i costi della sicurezza da interferenze La Determinazione dell’AVCPLSF n. 3 del 5 Marzo 2008 ha stabilito che, al fine di quantificare i costi della sicurezza da interferenze, in analogia a quanto avviene per gli appalti di lavori, si può far riferimento, in quanto compatibili, alle categorie di cui all’Allegato XV del d.lgs. 81/08 e s.m.i. (ex d.p.r. 222/03 art. 7); in particolare: 1. agli apprestamenti previsti nel DUVRI; ad esempio:
ponteggi, trabattelli, ponti su cavalletti, scale UNI EN 131 impalcati, parapetti, andatoie, passerelle armature delle pareti degli scavi, puntellamenti vari gabinetti, locali per lavarsi, spogliatoi refettori, locali di ricovero e di riposo dormitori camere di medicazione, infermerie recinzioni di cantiere, segregazione aree di lavoro linee vita, reti anticaduta
2. alle misure preventive e protettive e dei dispositivi di protezione individuale eventualmente previsti nel DUVRI per eliminare o ridurre al minimo i rischi da lavorazioni interferenti; ad esempio: gli apprestamenti, le attrezzature, le infrastrutture, i mezzi e servizi di protezione collettiva atti a prevenire il manifestarsi di situazioni di pericolo, a proteggere i lavoratori da rischio di infortunio ed a tutelare la loro salute; i DPI vanno computati come costi della sicurezza se e solo se sono ritenuti indispensabili al fine di poter operare in sicurezza in caso di lavorazioni tra di loro interferenti (ad es.: maschere facciali in caso di lavorazioni interferenti che producano polveri, ecc.). 3. agli eventuali impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, degli impianti antincendio, degli impianti di evacuazione fumi (se non presenti o inadeguati all'esecuzione del contratto presso gli ambienti del DLC); tali impianti debbono intendersi come quelli temporanei necessari alla protezione del cantiere, in riferimento alla gestione di lavorazioni interferenti, e non quelli facenti parte stabilmente dell’edificio o della struttura oggetto delle opere. 4. ai mezzi e servizi di protezione collettiva nel DUVRI; ad esempio:
segnaletica di sicurezza avvisatori acustici attrezzature per il primo soccorso illuminazione di emergenza mezzi estinguenti servizi di gestione delle emergenze
Occorre fare attenzione a non computare i mezzi estinguenti, gli avvisatori acustici e l’illuminazione d’emergenza ove già computati al punto 3. (impianti antincendio). Fra le attrezzature di primo soccorso non deve essere contabilizzata la cassetta di pronto soccorso in quanto di competenza delle singole Imprese. 5. alle procedure previste nel DUVRI per specifici motivi di sicurezza ed agli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale, previsto nel DUVRI, delle lavorazioni interferenti; Non vanno considerate le normali procedure di lavoro, riconducibili a modalità standard di esecuzione; debbono essere invece computate come costi della sicurezza, le procedure derivanti dal contesto ambientale o da interferenze presenti, necessarie al fine di eliminare, o ridurre, i rischi per gli addetti.
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Vanno computati i costi necessari per garantire la presenza di personale adibito a sovrintendere particolari lavorazioni (es.: segnalazioni effettuate da movieri, presenza di un preposto con compiti di supervisione durante l'esecuzione di lavorazioni interferenti, ecc.). Lo sfasamento temporale delle lavorazioni, se formalizzato nel cronoprogramma e da specifiche prescrizioni contenute nel DUVRI, potrebbe non essere considerato costo della sicurezza (quale ristoro per il fermo personale/macchine/attrezzature), in quanto le Imprese sarebbero in grado, in linea di massima, di valutarlo preventivamente, in sede di formulazione delle offerte. Lo sfasamento spaziale, che determina lo spostamento di macchine ed attrezzature, in quanto misura che abbatte il rischio da interferenze lavorative, va considerato costo della sicurezza. Lo sfasamento delle lavorazioni, qualora per essere realizzato richieda specifici apprestamenti, procedure o misure di coordinamento, si computa considerando, nelle relative tre sezioni, gli oneri da essi derivanti. 6. alle misure di coordinamento previste nel DUVRI relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva. Vanno computati i costi necessari ad attuare specifiche procedure di coordinamento, come riunioni di coordinamento, o presenza di personale a sovrintendere l’uso comune come, ad esempio, per il controllo, al termine di ogni turno di lavoro, sulla sistemazione delle protezioni collettive di sicurezza in cantiere. Sono costi della sicurezza quelli necessari per le attività di informazione, formazione e addestramento dei lavoratori dell’Impresa principale, di altre Imprese presenti e di eventuali lavoratori autonomi che utilizzeranno impianti ed attrezzature comuni (o di altri soggetti quali fornitori, visitatori, ecc. che potrebbero essere coinvolti nelle attività oggetto dell’appalto). Il citato allegato XV separa il punto di riferimento con il quale è stabilito cosa costituisca davvero un costo della sicurezza inerente il DUVRI, da interferenze, e cosa invece no. Nel DUVRI, come detto, non debbono essere riportate le misure per eliminare i rischi specifici derivanti dall’attività delle singole Imprese aggiudicatarie, o dei singoli lavoratori autonomi, ma soltanto i rischi derivanti dalle interferenze tra le attività di soggetti diversi presenti nell’effettuazione della prestazione. La stima dei costi dovrà essere congrua, analitica per singole voci, riferita a prezziari della sicurezza standard o specializzati, oppure basata su prezziari o listini ufficiali vigenti nell'area interessata (ogni Regione ha l’obbligo di pubblicare e di tenere aggiornato l’Elenco Regionale dei Prezzi), o sull'elenco prezzi delle misure di sicurezza del Committente; nel caso in cui un elenco prezzi non sia applicabile o non disponibile, si farà riferimento ad analisi dei costi complete e desunte da indagini di mercato. Le singole voci dei costi della sicurezza vanno calcolate considerando il loro costo di utilizzo per il cantiere interessato che comprende, quando applicabile, la posa in opera ed il successivo smontaggio, l'eventuale manutenzione e l'ammortamento. Connessa alla problematica del computo di tali costi è la constatazione dell’esistenza di ulteriori criticità reali, delle quali si è già accennato al paragrafo 2.4: a) le disposizioni inerenti la stima dei costi (e le relative indicazioni dell’AVCPLSF) sono di difficile applicazione negli appalti di forniture e servizi banditi dalle centrali di committenza o da Amministrazioni che effettuano acquisti centralizzati per sedi periferiche; b) non appare chiaro a chi competa la determinazione dei costi aggiuntivi della sicurezza, derivanti da variazioni dell’appalto o da adeguamenti dinamici del DUVRI. Si rammenta che per la stima dei costi della sicurezza relativi a lavori che si rendono necessari a causa di varianti in corso d’opera previste dall’art. 132 del d.lgs. 163/06 e s.m.i., o dovuti alle variazioni previste dagli articoli 1659, 1660, 1661 e 1664, secondo comma, del Codice Civile, si applicano le disposizioni contenute nei punti 4.1.1, 4.1.2 e 4.1.3; i costi della sicurezza così individuati, sono compresi nell’importo totale della variante, ed individuano la parte del costo dell’opera da non assoggettare a ribasso. Per ognuna delle eventuali categorie elencate in precedenza sarà necessario determinare le voci (CF) e, per ciascuna, precisare la quantità (Q), il costo unitario (Cu) ed, eventualmente, un fattore di abbattimento (K) al fine di considerare che i materiali hanno una durata superiore a quella del lavoro oggetto dell’appalto: CF = Q x Cu x K Sommando i singoli costi si ottiene il costo totale della sicurezza da interferenze CSDI. CSDI = (CFi)
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In rela azio one e al fatttore e (K K), cos c to di d utilizzzo,, le vocci ccosttitue enti il ccostto della d a siicurrezzza ssi poss p sono d distingu uere e in n mmo ortiz zza abili e no on am mmo ortiz zzabili individua and do nei prim p mi que q lli rela ativi ad a app presstam men nti e opere e am pro ovvvisio onali, che c e so ono o riu utilizza abilii su uccess siva ame ente e in n alltri can ntie eri, e nei n secon ndi quelli ch he non n n so ono o riutilizzzab bili, qu uali gli app prestamenti a perd p dere e, gli g a apprestam men nti in n no olo,, gli on neri pe er noleggio o tra aspo orto o dii acchine e atttrezzzatture e, i cos c sti della d a mano m odo opera. ma
L’e ex d.p. d .r. 222 2 2/03 3, re ego olam men nto sui conte enutti minim m mi dei d pia ani di sicu s urezzza a ne ei ca anttieri tem mpo oranei o mo m bili,, no on fo orniva ind dica oni utili u i fin naliz zzate a quan ntificcarre l’ammo ortam mento de elle mis sure e d i sicurezz za in ques q stio one,, azio né é la qu uesttion ne è sttata a su ucccess siva ame ente e ch hiarrita da al Legislattore e nel d.lg d gs. 81//08 e s.m ò tu utta avia a s m.i.; si può contin nua are a far f rife erim mentto a al d.p. d .r. 22 2 dic cem mbre 6 n. 917 e s.m s m.i., co onte ene nte il Tes sto Un nico o su ulle e e 1986 dditti, ed a d.m. 31 dic cem mbre e 19 988 8 ch oeffficie enti di am mmo orta mento o de el co osto o de ei b benii imposste dei red e al he ripo r orta i co aterriali strrum menttali imp pieg gatii ne ell’eserrcizio di d atttiviità com erciiali, artti e pro ofes ssio oni. ma c mme Si co onsiderri com c mun nque e che c e, gen g era alme ente e, nei prrezzziarri d della a sicu s urez zza, il co o dell d e ssing gole e vvocii osto pren nde anche anuten nzione, la sos stitu uzio one in cas si dii de eteriora ame ento o ed d an nch mmo ortame ento o. comp e la ma he l’’am
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Un possibile modello per la valutazione dei rischi da interferenza
L’EL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
Un p pos ssiibile mo ode ello o per p r la va alutazzio one e de ei ris r chi da d inte i erffere enz za 4. 1 L’ap L pprroc cci o met m tod dol og ico o emp perranzza d dell'artt. 26 6 debb bono esse e ere pre edisspo oste e miisurre per p la coo c operrazione e e il coo c ordin nam men nto perr In otte urezza a e la ssalu ute dei lavvora atorri, quan q ndo o sia ano o afffida ati la avo ori, serv s vizii o forn f niture a ad Imp I pres se o a lavo ora atorii la sicu nom mi (c conttrattto di d appa a alto o, co ontrratto o d'ope era a e ccon ntrattto di d ssom mmin nisttraz zion ne). auton oich hé le e attiv a vità ogg gettto di d tali app paltti po oss sono o e esse ere di tipo olog gia ed en ntità à molto o va aria abile e, è ne ece essa ario o Po de efinire, di volt v ta in n vo olta, sp pecificii attti pe er ill co oord dina ame ento o. In tal senso o è fon nda ame enta ale il ru uolo o del Com C mmitte ente e pe er la a pred disp posizzion ne delle m mis sure e di preve enzione ee otezzion ne spe s ecifiche e attte ad a e elim mina are, ov vvero ridu r urre, i risc r hi d dovuti alle e intterffere enze e la avorrativ ve g gen nera ate daii pro contra atti affiidatti. orda che, c , in ba ase al dispos sto del co omm ma 3 d dell’’art.. 26 6, n nel cam mpo o dii ap ppliccazzion ne del d d.lg gs. 163 3/06 6e Si rico m.i. il DUV D VRII è rredatto o, ai a fin ni dell’ d affid dam men nto dell co ontra atto o, dal sog s ggettto titol t lare e de el pote ere dec d cisio ona ale e dii s.m spesa a re elatiivo alla a gest g tione d dello o speccific co app a palto o« vie ene e evvoca ato il prin p ncip pio di d e effe ettiv vità, sta abilito all’art.. 99 del d d.lg d gs. 81/0 8 08 e s..m.ii.; ssi rim man nda a, a tal pro opo osito o, al a pa arag grafo 1.8. 1 . 29 Si ram mm mentta inoltre che e la a N Norm ma, a difffere enza a d elle e fa attis speccie rico orre enti ne el Titol T o IV V (CSP e CSE C E), n non n o, alcu a na spe ecifica pro ofes ssio onalità o com c mpetenza tec cnica a per la re eda azio one del DU UVR RI. richiede, allo sttato nche e nei cas c si ne ei qua q li è prrevis sto l’esson nero o da all’e elab bora azio one e de el DUV D VRI pe ermane e co omu unq que l’obbligo, in n An capo al DLC D C, di d vveriffica are l’ido one eità teccnic co prof p fesssion nale e de ell’Imp pres sa, di prom p muo ove ere la coo c operrazione e ed ill dina ame ento o a ai fini f ella sicurrezzza e di forrnire ai a lavvora atori dell’ d Imp pressa ap ppalltatrrice e detta agliate e coord de maz zion ni ciirca a i risc r chi spe s ecifiici pre p sen nti nel n luo ogo in cui so ono o de estin nati ad d operrare e e circa le mis sure e dii infform pre eve enzione e ed d em merge enza a ad dotttate e in rela azio one e allla prop p pria atttività.
Si ossserv va, peraltro, che e il DU UVR RI non può ò prresccind d part p te del d DLC C, dall d la cono c osc cenzza dell d a te ecn nolo ogia a dere, da de ell'Im mprresa a ch he d vrà ese e eguiire il la avorro, ili se ervizio o la fo ornitura a. dov No on avr a ebb be mo o, q quin ndi, predis spo orre e un efiniitivo o, tratt t tand dossi d hi da d iinte erferen nza,, olto senso n DUV D VRI de di risch finché é no on si con pera atorre eco e onom mic co che c e intterv verrrà e ed i prropri effet e ttivii risschi ch he intrrodu urrà à ne eglii nosce l'op mbie enti di lavoro ggettto dell d l’ap ppallto. am o og Pe ertanto o un na corr c etta a prroce edu ura dov vrà pre eved derre la asm miss sion ne di d un’in nforrma ativa a (u a de ella a a tra una sorrta di ssurrroga pre ece eden nte infform x arrt. 7 d..lgss. 626//94 e ss.m m.i.) da a allleg gare e alla rich r hiessta di offe erta a, nella a qu uale e è matiiva ex evidenzia ata la na a del con c ntratto e la foto f ogra afia de ei lu uogh hi d di la avo oro, ai fini de ella ossiibile e in nsorrgenza a dii atura a po a intterffere a e su ucce ess sivame ente e, al mom m mentto dell d la d definiziione e del d con c ntra dazzion ne, ancche e rischi da enza atto, la red se delle d e in cazioni de ell'operrato ore eco e onomicco, del UVR RI defin d nitivvo da d alle a garre al ontrratto o. sulla bas ndic d DU a co
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
4.2 Un possibile modello per la valutazione dei rischi da interferenza Il presente modello può trovare efficace applicazione in tutti i casi di appalti ordinari. Nel caso di appalti complessi occorrerà, ovviamente, un maggior approfondimento da parte della Committenza ed il modello potrà, se del caso, costituire un’utile traccia per la stesura del documento. Il modello riporta nella Parte 1 tre tabelle per l’inserimento delle informazioni, a livello generale, contrattuale e prevenzionistico, relative all’Azienda Committente. Anche la Parte 2 è strutturata su tre tabelle: 2a) 2b) 2c)
individuazione delle aree di lavoro dove saranno svolte le attività oggetto dell’appalto; descrizione delle singole fasi di lavoro; indicazione dei rischi specifici presenti nell'ambiente di lavoro e incidenti sulle attività oggetto dell'appalto.
La Parte 3 costituisce la parte informativa sulle misure di prevenzione e protezione vigenti all’interno dei luoghi di lavoro oggetto dell’appalto. La Parte 4 rappresenta la vera e propria valutazione dei rischi da attività interferenziali; partendo dall’individuazione dei rischi da interferenza standard, specifici e indotti, (tabella di cui al punto 4 A) e delle sovrapposizioni spazio-temporali, (tabella di cui al punto 4 B) la procedura di valutazione conduce verso due possibilità (4a e 4b). Nell’ipotesi in cui nessuna delle fasi di lavoro presenti rischi interferenti (ipotesi 4a) ci si troverà di fronte ad un appalto senza contatto rischioso. Nel caso opposto, cioè quando anche in una sola delle fasi di lavoro siano presenti rischi dovuti all’interferenza (ipotesi 4b) ci si troverà di fronte ad un appalto con contatto rischioso. In tale ipotesi, valutati i rischi (tabella di cui al punto 4 C), occorrerà individuare le misure di prevenzione e protezione necessarie per la gestione dei rischi da interferenza e procedere alla stima dei relativi costi. I costi della sicurezza, come specificato al paragrafo 3.1, dovranno essere quantificati (tabella di cui al punto 4 D) e non assoggettati a ribasso d’asta; la stima dovrà essere congrua, analitica per voci singole, a corpo o a misura (quindi non a percentuale). Al termine della valutazione dei rischi, e della conseguente individuazione delle necessarie misure di prevenzione e protezione, occorre pianificare il coordinamento delle fasi lavorative. La compilazione della Parte 5 costituisce onere dell'operatore economico che risponde alla richiesta di offerta; l’Impresa, o il lavoratore autonomo offerente, comunica alla Committenza i dati generali e la propria organizzazione in materia di prevenzione dei rischi anche, e soprattutto, in relazione alle opere oggetto dell’appalto; si dovranno inoltre comunicare eventuali ulteriori notizie inerenti le attività che saranno svolte nel corso dell’affidamento, l’eventuale richiesta di autorizzazione al subappalto e gli ulteriori rischi, indotti, che si prevede di immettere nei luoghi di lavoro della Committenza, in aggiunta a quelli stimati dal DLC (tabella 5a). Inoltre, nell’ottica della cooperazione per la sicurezza, l'Impresa, o il lavoratore autonomo, può fornire indicazioni inerenti misure di prevenzione protezione, ulteriori rispetto a quelle indicate dalla Committenza nella Parte 4, ritenute necessarie per eliminare, ovvero ridurre al minimo, le interferenze (tabella 5b). L’Allegato 1, da includere nel documento, si riferisce alla dichiarazione, sostitutiva dell’atto di notorietà, relativa alle responsabilità poste a carico dell'operatore economico, L’Allegato 2 riporta uno schema utile alla stesura del verbale di riunione di coordinamento (o di sopralluogo preventivo) che il Committente e l’operatore economico interessato all'affidamento dei lavori debbono redigere una volta avvenuta la stipula del contratto (o a seguito di sopralluogo preventivo). Costituendo le predette sezioni una traccia per la compilazione del DUVRI, esse sono caratterizzate da una completa flessibilità in vista di eventuali modifiche. Ad esempio, nell’eventuale ipotesi di voler dettagliare lo svolgimento delle attività da appaltare in più fasi, o sub fasi, sarà sufficiente aggiungere ulteriori righe alla tabella 2b oppure, volendo considerare ulteriori rischi specifici, si potranno inserire nuove righe nella tabella 2c. Idem per la compilazione delle tabelle presenti nella Parte 4 e Parte 5.
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L’EL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
4.3 3 I ca asi in cu ui non n n va a r ed attto il i DUV D VR I
ome e già esam minato o, ne el caso c o di : Co Î app a paltii di serrviz zi di natura a in ntellettu uale e; Î mer m re fforn niturre di d mate m eriali o attrez zzatture e; Î lavo l ori o sserv vizi la cuii du uratta sia s infe erio ore a cinq c que e giorn ni, sem s mpre e ch he esssi non n co omp porttino risschii der d ivan nti dalla pre p sen nza di ag gentti ca anccero oge eni, bio olog gici,, attmo osfe ere esp plossive e o da alla pre esenza a dii risc r chi part p tico olarii di cui all’alle ega ato XI X del d d.lg gs. 81//08 e ss.m..i.. D C non n de eve produ urre e il DU UVR RI; rim mang gon no ccom mun nque e d di sua s compete enza a g gli obb o ligh hi conn nes ssi a alla a il DLC verificca della ido oneiità tec cnicco pro ofessionale e dell d ’Impre esa e quelli co onness si alla a fo ornittura a di detta agliate e maz zion ni su ui risch hi spec s cificci esisttentti nell’a ambie nte in cuii l’im mprresa a, o il lavora atore e auto onom mo,, è des stinata a infform ad op pera are, no onch hé sull s e misu m ure di prev p ven nzio one e d di em merge enza a ad dotttate e in rela azio one e alla prop p pria atttività. D C deve d e, in o ogni ca aso o, prom muo overre la coop c perrazione e ed d il co oord dina ame ento o al fin ne di prev p ven nire il risc r chio o Il DLC inc cide enti deriva anti dalle inte erferen nze deii lav vorii.
addo ove e si verrificchi la fa attis specie di cui al pun nto 4a)) de el mod m ello o, conttatto o no on risc r chio oso e quin q ndi ccon ndiz zion ni dii La rischio o interferrenzziale null n o, si ritie ene e bu uon na reg gola a, al a mom m men nto della firm ma de el cont c trattto, conse egnare e ppaltato ore la Pa arte 4 dell mode ello, co ompletta d dellle eve e entu uali mo odiffiche e ed e inte egra azio oni app porttate e ne ella a all’Ap arte 5, al fine e di inform marrlo circ ca le l norm n me di sicure ezza a e le mis sure e di em merrgenza a ad dotttate e e,, ai fini de ella a Pa dim mosstra azione dellla ver v ifica a de ell’idon neittà te ecn nico o prrofessio ona ale, custodire e l’A Alle egatto 1 ne el qual q le ssi atttes sta, tra a l’altro, l’a avve enu uto recipro oco o scambio di info orm mazioni in ma ateriia d di sicurrezzza. gna ala, da ultimo o, ch he nella citat c ta Dete D erm mina azio one dell’A AVC CPLS SF n. 3 del 5 Marz M zo 2008 2 8 è sta ato pre ecissato o Si seg n asse enza ad di in nterffere enzze non n occcorrre elaborrare e il DU UVR RI; tutta t avia a sii rittiene n nece esssario o in ndiccare e ne ella a che in ocum men ntaz zion ne d di gara g a (b band di e ric chie este e di offe erta a) che l'im mporrto deg gli one o ri della a siccurezzza è pa ari a ze ero.. do In tal modo m o si s d dimo ostrra che e la a valu v tazione dell d 'eve entuale e e esis sten nza di intterffere enze e è sttata a co omunq que e uata a, anch a he ssolo o pe er esc e luderne l'esis sten nza a. efffettu
a ma anc cata a ela abo zion ne, nelle fattis spe ecie e previsste dalla Nor N rma a, del DUV D VRII ren nde e nu c trattto. La oraz ullo il cont
.
48 4
L’EL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
4.4 4 Ill mod m delllo
Do ocu umen nto Un nic co di d Va V luttaz zion ne dei d Ris schi da a In nterrferen nza a Log L go Azien nda a
Prrocedu ura a pe er la a va aluttazion ne e la gestio one e de elle e intterffere enz ze nei co ontrratti di app paltto, d'op d pera a o di som s mminisstraz zion ne pre esso o ............................................. .............. art. a 26, co omm ma 3, 3 d.lgs d s. 81/0 8 08 e s.m.ii.
gge etto o de ell'a app palto o: «« ««««« «« «««« «« «««« «« «««« «« «««« «« ««« «« «« ««« «« «« ««« «« «« ««« «« «« Og Du uratta dei d lav vorii/se ervizi/fforn nitu ure: an nnua ale
ART TE 1 - AZIEN NDA A COM C MMIITTENTE PA (ta ali in nforrma azio oni p pos sson no, eve entu ualm men nte,, es sserre ttrattte dal d DVR DVR azie a enda ale)) Ge enerraliità del d l’Az zien nda a
Ragion R ne soc s ciale e S e le Sed ega ale S e ogge Sed o etto o dell’attiivittà c conttratttua ale R apiiti te Rec elefon nici, fa ax ed e e e-m mail C dice Cod e fis scale e pa artiita IVA I A Is scriizio one e CC CIA AA C dice Cod e AT TEC CO
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Figurre azie a end dali reffere enti pe er il co ontrrattto
Dato D ore di Lav vorro Com ente e C mmitte D ega Dele ato del DL ente e per p l’ap ppa alto LC, reffere U cio Co Uffic ontrrattti (te eleffon no, ffax x ed d e-ma ail)
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F nzio Fun oni aziendalli in nm mate eria a di pre eve enziione d chi sui lu uoghi di d la avo oro og ontrrattto dei risc ggettto del co
fu unziione Dato D ore di lav voro o D ega Dele ato del DL L R PP RSP A PP ASP M dico Med o Co ompettente R S/RL RLS LST T A etto Add o antin a nce dio end A etto Add o antin a nce dio end A etto Add o antin a nce dio end A detto anti Add a nce dio end A detto al Add a prrim o mo soc s corrso A detto al Add a prrim o mo soc s corrso A detto al Add a prrim o mo soc s corrso A detto al Add a prrim o mo soc s corrso
no omiinativo o ««« «« «««« «« «««« « ««« «« «««« «« «««« « ««« «« «««« «« «««« « ««« «« «««« «« «««« «
telefo ono o « «« «««« «« ««« «««« « «« «««« «« ««« «««« « «« «««« «« ««« «««« « «« «««« «« ««« ««««
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
PARTE 2 - AREE DI LAVORO, FASI DI LAVORO, RISCHI SPECIFICI E COORDINAMENTO 2a) Aree di lavoro dove saranno svolte le attività oggetto dell’appalto (elenco esemplificativo) (barrare il quadratino che interessa) atrio ingresso/corridoio segreteria/portineria ufficio sala riunioni laboratorio informatico laboratorio chimico laboratorio biologico
laboratorio fisico/ingegneristico locale di servizio/deposito officina zone controllate (accesso regolamentato) zone sorvegliate (accesso regolamentato) parcheggio/aree esterne altro (specificare) «««««««««««
Il DLC deve fornire agli operatori economici, prima della stipula del contratto, informazioni generali, in relazione ai luoghi di lavoro dell’Azienda interessati dal contratto, fornendo ad esempio, notizie circa: gli ambienti di lavoro (con eventuale riferimento a planimetrie dei luoghi); alle attività svolte dal Committente; gli orario di lavoro e le eventuali turnazioni vigenti; i lavoratori mediamente presenti (sia dell'Azienda Committente che di altre Imprese appaltatrici); la viabilità e i percorsi (pedonali e carrabili) per raggiungere i luoghi di lavoro interessati dal contratto; attività, funzionali all’esecuzione di interventi previsti dal contratto, in relazione alle quali occorre richiedere preventiva autorizzazione della Committenza, (messa fuori servizio impianti elettrici, uso esclusivo o promiscuo di attrezzature del Committente, uso di locali (servizi igienici, depositi, ecc.); ecc. ecc. Si allega la planimetria dei luoghi 2b) Descrizione delle singole fasi di lavoro Fase 1 2 3
Descrizione delle attività (vedi eventuale cronoprogramma) ««««««««««« ««««««««««« «««««««««««
2c) Rischi specifici presenti nell'ambiente di lavoro e incidenti sulle attività oggetto dell'appalto (tali rischi per l’Azienda sono stati valutati e gestiti nell’ambito del DVR aziendale; tuttavia, nell’esecuzione degli interventi previsti dal contratto, questi potrebbero rivelarsi tali anche per gli operatori economici (elenco esemplificativo) Fase
Rischio
Fase Rischio Ambienti di lavoro illuminazione cadute a livello e scivolamenti pareti (semplici o attrezzate) terrazzi e soppalchi pareti vetrate spazi confinati, cisterne, serbatoi, botole cadute dall’alto viabilità interna ed esterna dislivelli nelle aree di transito altro: ««««««««««« Macchine, Apparecchiature, Impianti elettrocuzione carichi sospesi tagli e abrasioni movimentazione di macchinari e attrezz.re proiezione di schegge urti per caduta dall’alto di oggetti proiezioni di getti e schizzi cadute e inciampi per materiali e attrezz.re presenza di fiamme libere organi meccanici in movimento transito mezzi; investimento sversamenti pericolosi requisiti macchine (marchio CE, ecc.) altro: «««««««««««
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L’EL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
Inc cendio o ed d es splo osio one e sp are: «« «« «« ««« «« «« ««« «« « eciffica inc cendio o pre ese enza a di de epos siti di mat m teria ali speciffica are: «« «« «« ««« «« «« ««« «« « f sp ecif fica are: «« «« «« ««« «« «« ««« «« « atm mossferre esp e losiive alttro: «« «« «« ««« «« «««« «« «««« «« «««« «« «««« «« ««...« «« ««« «« «« ««« «« «««« «.« « R chi pe Risc er la a sa alutte speciffica are: «« «« «« ««« «« «« ««« «« « micro oclim ma speciffica are: «« «« «« ««« «« «« ««« «« « morre rum speciffica are: «« «« «« ««« «« «« ««« «« « vib brazzion ni speciffica are: «« «« «« ««« «« «« ««« «« « ca amp pi elettrrom magnetici speciffica are: «« «« «« ««« «« «« ««« «« « rad diazzion ni ottic o che artiificiali speciffica are: «« «« «« ««« «« «« ««« «« « ag gentti ch him mici perricolosi sp ecif fica are: «« «« «« ««« «« «« ««« «« « ag gentti ca anc cero ogeni m mutage eni speciffica are: «« «« «« ««« «« «« ««« «« « ag gentti biiolo ogic ci sp ecif fica are: «« «« «« ««« «« «« ««« «« « po olve ere, risc chio o di ina alaz zion ne speciffica are: «« «« «« ««« «« «« ««« «« « em misssion ne inco ontrrolla ata da imp pian nti alttro: «« «« «« ««« «« «««« «« «««« «« «««« «« «««« «« ««...« «« ««« «« «« ««« «« «««« «.« « R chi org Risc gan nizz zativi diff inttralccio alle e vie e di fug ga ffico oltà nell’individu are e intterlo ocu utorii ma anu uten nzio one deg gli iimp pian nti condiz zion ni clim c aticche e esasp pera ate alttro: «« «« «« ««« «« «««« «« «««« «« «««« «« «««« «« ««...« «« ««« «« «« ««« «« «««« «.« «
ART TE 3 - NO ORM ME DI PREVENZIO ONE E E DI EM MER RGE ENZ ZA AD DOT TTA ATE E PR RES SSO OL L'AZ ZIEND DA PA (es sem mpliifica azio one tra atta, ev venttuallme ente e, dal d DVR D R azzien nda ale) Mis sure e di prrev zion ne e p prottezione e venz a l’e elen nco elle priinciipali misu m ure di prev p ven one e pro otez zione ado a ttatte; è sstato o re eda atto un Pia ano o dii Si riporta o de nzio estio one e de elle Em nze e (P PE) co onsu ulta abile e dal ssito o htttp:///ww ww..abc cde efg.it/ nell n l’are wnload d; l’attività à è ge merrgen ea dow consid derrata a a risc r chio o di incend dio «« «« « in rife erim men a cla assifica azio one e ind dica ata dall d.m m. 10.03.98. nto alla
vun nque: Ov ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ ¾
è vieta ato ffum mare e; è fa atto obblig go di d in ndosssa are i disspo ositivi di d prote ezio one ind divid dua ale (DP ( PI) ove o e pre sti; revis è fa atto o obbligo di attten ners si alle a dica azio alettiche (div ( vieti, peric p coli , obbl disp positivii dii ind oni segna o ighi, d eme e erge enzza, eva acuazio one e) conttenu ute neii ca ndic cato ori e medi m iantte avvi a isi vvisiv vi e/o e acu a ustic ci; artelli in è vieta ato ttratttenersi ne egli am mbie enti di lavo oro al di fuor f ri de ell'o orarrio stab s bilito o co on il Com nte; C mmittten è viieta ato ccom mpie ere, dii pro oprria iniziativ va, ma ovre e o ope erazzion ni che c non n siano mpe eten nza a ano o di prroprria com e ch he pos p sson no per p ciò com mprom metttere e an nche a siccure ezzza di d alltre persone; e la è vieta ato iingo omb brare p pas ssag ggi, corrid doi e usscitte di d sicurrezz za con c ma aterriali di qua alsia asi nattura a; è viieta ato sos starre con c autov veico oli al di d fu uori de elle are ee adibite e a parchegg gio,, fattto salvo perr il tem mpo o stre s ettam mente neces ssario al cari c co/sca arico o de ale. el mat m eria nell n e zone z e autorizz zate e al tra ansiito veic v cola are,, prroce ede ere a pass so d’uo d omo o risspe o la se egna alettica ed d ettando il co odicce d a sttrad da. della
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L’EL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
Ne ei la abo orattori (ch him mici, biiolo ogic ci, fisi f co--ing geg gne risttici)), in n pa artiicolare e: ¾ ¾
è vieta ato ccon nserrvarre e ed ass a umere e cib bi e be evan nde e; il pe erso ona ale dev d ve:
¾
risspe ettarre le l e elem men ntarri norm me igie enic che (ad d e es.: lav varssi le e man m i allla fine f e de el la avo oro e n non n po orta are ogg gettti allla boc b cca)); in ndos ssa are i DP PI (gua anti, oc cchiali,, oto oprrote ettorri, m mas sche erin ne, ecc c.) prev p visti ne el D DVR R; attten ners si alle iistru uzio oni com mpo orta ame enta ali stab s bilite e ne el DVR D R.
erso ona ale non n n de eve:: il pe
en ntra are ne ei loc cali se e non n n esp e ressam men nte au utorizzzato o, soffferm man ndo osi ne ei labo ora atorii essclu usiv vam mente per p il te emp po nec n cesssario all'in a nterrven nto;; esseg guire e operrazioni per le e qu uali non n sia auto a orizzzato o.
Prroce edu ura d’e eme ergenzza ado a otta ate:
mprresa a de eve e pre dere e vision ne delle misu m ure delle pro oced dure e dii em merrgen nza a. l’Im end Al verrific cars si di un asi e eme erge enzza tu utti son no ttenuti ad attivarrsi sen s za com mprrom ere la pro opria a e l’altruii na qual q lsia mette colu umittà cont c tatttand do gli g add a dettii alle eme e erge enze e (vvedi Pa arte e 1). inc Il luog go di d la avoro d pone di d planime etrie e di em merg genza su cui son no ripo orta ate: disp
vie di d essod do e usscite e di siccure za; ezz azio one e de ei mezz m zi antin a nce ubica endio; azio one e de elle cas sse ette di p orso o. ubica pronto socco
gna ale di d evac e cua azio one è n necess sario o avvia arsi ve o le uscite e di sic cure ezza a; i nume elefo ono o pe er attiv a are e Al seg erso eri di d te postti alle eme enzze sono s o: gli enti prep e erge Tip po di e ento o eve
nte pre epo osto o En
C ntatto Con
Co o Viigili de el Fuo F oco orpo Inc cendio o, alllag gam men nti, callam mità na aturrali
115
C abin nierri - Polizia Cara ne Pub P bbliico Orrdin
112 - 11 13
Em merg gen nza anitaria a e Priimo o So occ cors so a sa
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
PARTE 4 - VALUTAZIONE DEI RISCHI DA ATTIVITÀ INTERFERENZIALI Si può ipotizzare che vi siano contratti di appalto dove i rischi interferenziali siano nulli o, viceversa, ove si verifichi un contatto rischioso. Conseguentemente le misure da intraprendere per ridurre tali rischi possano essere a costo zero oppure onerose e, in tal caso, deve essere compilato il quadro inerente la determinazione dei costi per la sicurezza. I vari operatori economici presenti, in base alle proprie valutazioni, possono (e debbono) sempre segnalare un’attività interferente pericolosa e richiedere alla Committenza una modifica al DUVRI. A) Individuazione dei rischi da interferenza specifici e indotti Per le fasi di lavoro esaminate il Committente, oltre ai rischi specifici presenti nell'ambiente di lavoro (di cui alla tabella 2 c), individua a questo punto la presenza di rischi indotti dall’operatore economico negli ambienti di lavoro: tale individuazione è presunta in sede di DUVRI preliminare (rev. 0), mentre si avvale delle informazione trasmesse dall’aggiudicatario dell’appalto (tabella 5 a) in sede di DUVRI definitivo (rev. n). (elaborare, eventualmente, una tabella per ogni ambiente di lavoro da esaminare, sempre in riferimento all’ambito temporale mensile, settimanale o giornaliero) Identificazione dell’ambiente di lavoro (vedi tabella 2 a)
Fase
«. «. «. «. «. «. «. «.
Rischi da interferenza specifici (tabella 2 c) e indotti (presunti se DUVRI rev. 0; effettivi (tabella 5 a) se DUVRI rev. n) Ambiente di lavoro: specificare ««««««««.«.. Macch., Apparecch., Impianti: specificare ««««««««.«.. Agenti fisici: specificare ««««««««.«.. Agenti chimici: specificare ««««««««.«.. Agenti cancerogeni e mutageni: specificare ««««««««.«.. Agenti biologici: specificare««««««««.«.. Incendio ed esplosione: specificare «««.«.«««.«.. Rischi trasversali o organizzativi: specificare ««««..«««.«..
Soggetti causa del rischio
Azienda Committ.
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Impresa A
Subappalt. di A
Impresa B
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
B) Individuazione delle sovrapposizioni spazio-temporali Il Committente individua le sovrapposizioni di più attività nello stesso ambiente di lavoro; tale individuazione può essere opportunamente eseguita secondo l’ambito temporale mensile, settimanale o giornaliero. Su base mensile (elaborare, eventualmente, una tabella per ogni ambiente di lavoro da esaminare) Individuazione delle sovrapposizioni e dei contatti di più attività nell’ambiente di lavoro Azienda Committente Fase
Impresa, lavoratore autonomo
Descrizione fase di lavoro
Sub fase
Identificazione dell’ambiente di lavoro (vedi tabella 2 a)
Descrizione eventuale sub fase di lavoro
mese di .. /«. (I II III IV V settimana) I
Azienda Committente Impresa A Impresa B Altro operatore
Attività aziendale «««««««. 3 «««««««. «««««««. 4 «««««««. «««««««. 5
II
III
IV
V
«««««««.«««« «««««««. 3a «««««««. 3b «««««««. 4a «««««««. 4b «««««««. 5
Su base settimanale (elaborare, eventualmente, una tabella per ogni ambiente di lavoro da esaminare) Individuazione delle sovrapposizioni e dei contatti di più attività nell’ambiente di lavoro Descrizione Identificazione eventuale dell’ambiente di lavoro Azienda sub fase (vedi tabella 2 a) Descrizione Committente Sub di lavoro Fase fase fase di lavoro settimana dal «.. al «.. Impresa, lavoratore autonomo Lu Ma Me Gi Ve Attività aziendale «««««««. 3 «««««««. «««««««. 4 «««««««. 5 «««««««.
Impresa A Subappalt. di A Impresa B
«««««««.«««« «««««««. 3a «««««««. 3b «««««««. 4 «««««««. 5a «««««««. 5b
Su base giornaliera (elaborare, eventualmente, una tabella per ogni ambiente di lavoro da esaminare) Individuazione delle sovrapposizioni e dei contatti di più attività nell’ambiente di lavoro
Impresa A Subappalt. di A Impresa B
Inizio
Fine
3 4 5
Attività aziendale «««««««. «««««««. «««««««.
«« «« «« ««
54
«« «« «« ««
20.00
19.00
18.00
17.00
16.00
15.00
14.00
13.00
12.00
11.00
9.00
10.00
ore della giornata 6.00
Impresa, lavoratore autonomo
Descrizione fase di lavoro
8.00
Fase
7.00
Azienda Committente
Identificazione dell’ambiente di lavoro (vedi tabella 2 a)
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
C) Valutazione dei rischi da interferenza standard A seguito di quanto emerso dalle risultanze delle due fasi precedenti si può dedurre che: 4a) l’appalto non è a contatto rischioso (rischio interferenziale nullo) Se, analizzate le modalità di esecuzione degli interventi previsti per l’esecuzione dell’appalto, nelle varie fasi operative, individuati i rischi specifici dell’Azienda che potrebbero rivelarsi tali per gli operatori economici e quelli indotti a terzi, esaminata la reale possibilità di sovrapposizione o di contatto tra più attività presenti nello stesso ambiente di lavoro durante il medesimo arco temporale, si dichiara che le interferenze tra le attività dell’Azienda e quelle degli operatori economici sono da considerarsi a contatto non rischioso, così come definito nella nota Determinazione dell’AVCPLSF n. 3 del 5 Marzo 2008. Si rimanda al verbale di riunione di coordinamento l’eventuale aggiornamento del documento a seguito delle informazioni ricevute dall’operatore economico aggiudicatario. 4b) l’appalto è a contatto rischioso Se, analizzate le modalità di esecuzione degli interventi previsti per l’esecuzione dell’appalto, nelle varie fasi operative, individuati i rischi specifici dell’Azienda che potrebbero rivelarsi tali per gli operatori economici e quelli indotti a terzi, esaminata la reale possibilità di sovrapposizione o di contatto tra più attività presenti nello stesso ambiente di lavoro durante il medesimo arco temporale, è stato rilevato che le interferenze tra le attività dell’Azienda e quelle degli operatori economici sono da considerarsi a contatto rischioso per cui è indispensabile definire le misure di prevenzione e protezione da adottare e i relativi costi di sicurezza, che non saranno soggetti a ribasso d’asta. Nell’ipotesi di appalto a contatto rischioso, per ciascun ambiente di lavoro ed in relazione ad ogni tipologia di rischio individuata, si procede alla valutazione dei rischi da interferenza secondo la formula: RI = PI x DI
dove:
4
4
8
12
16
3
3
6
9
12
2
2
4
6
8
1
PI - Probabilità
RI = Rischio da interferenza; PI = Probabilità che si verifichi un danno potenziale provocato da un’interferenza; DI = Gravità del danno potenziale provocato da un’interferenza.
1 (*)
2
3
4
1
2
3
4
DI - Gravità MATRICE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO: RI = PI X DI La significatività del rischio da interferenze RI sarà classificata tenendo conto che i rischi che possono provocare i danni più gravi occupano nella matrice le caselle in alto a destra (probabilità elevata, danno molto grave) mentre quelli minori, le posizioni più vicine all’origine degli assi (probabilità trascurabile, danno lieve), con tutta la serie di posizioni intermedie conseguenti. In ogni caso, ove necessario, la determinazione del livello di rischio potrà avvenire anche a seguito di approfondimenti specifici (indagini ambientali, indagini fonometriche, altre indagini tecniche, ecc.). Per ciascun rischio saranno quindi definite, in seguito, le ulteriori misure di prevenzione e protezione idonee alla sua eliminazione: tali misure debbono essere attuate dalla Committenza e dalle Imprese appaltatrici o lavoratori autonomi, preliminarmente allo svolgimento dell’attività lavorativa oggetto dell’appalto. (*) Si ritiene possibile considerare trascurabili (e di poter quindi interrompere a questo punto la relativa procedura di valutazione) quei rischi la cui stima fornisce un livello finale pari ad 1. 55
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Probabilità Elementi principali che concorrono all’incremento del livello di Probabilità: Î concomitanza di più anomalie che concorrono a determinare la stessa tipologia di rischio; Î possibile influenza di fattori ambientali o di altri fattori esterni difficilmente controllabili; Î necessità del mantenimento di misure di sicurezza per l’eliminazione delle interferenze e loro affidabilità (in ordine di affidabilità: adozione e mantenimento di sistemi tecnici e/o organizzativi, necessità di utilizzo di specifici DPI, necessità di specifica informazione, formazione, addestramento dei lavoratori); Î tipologia e durata delle attività; Î confronto con dati bibliografici o situazioni analoghe. Sulla base di tali elementi sono definite le seguenti categorie di Probabilità: Valore
Livello
1
Improbabile
2
Poco Probabile
3
Probabile
4
Molto Probabile
Definizione Un'unica Impresa o un singolo lavoratore autonomo svolgono le lavorazioni in un’area confinata o transennata. In quell’area non sono previste altre attività oltre a quelle in corso. Non sono ipotizzabili infortuni correlabili al fattore di rischio. Un'unica Impresa o un singolo lavoratore autonomo svolgono le lavorazioni in una propria area osservando una distanza di sicurezza da un'altra area occupata da terzi. Sono ipotizzabili infortuni correlabili al fattore di rischio nel caso di mancato rispetto delle misure di sicurezza predisposte. Più Imprese o lavoratori autonomi svolgono le lavorazioni intervenendo sequenzialmente (quindi in tempi diversi) nella stessa area per portare a termine un’opera nel suo complesso. Sono ipotizzabili infortuni correlabili al fattore di rischio per lo più nel caso di mancato rispetto di una della misure predisposte e nel caso di influenza di fattori esterni difficilmente controllabili. Più Imprese o lavoratori autonomi svolgono le lavorazioni contemporaneamente nella stessa area per portare a termine un’opera nel suo complesso. Sono ipotizzabili infortuni correlabili al fattore di rischio nel caso di mancato rispetto di una della misure predisposte.
Gravità Elementi principali che concorrono all’incremento del livello di Gravità: Î tipologia di rischio (analisi dell’anomalia riscontrata e determinazione della possibilità di causare un’esposizione a uno o più agenti materiali); Î caratteristiche degli agenti materiali, loro effetti in termini di entità della manifestazione del rischio e conseguenze dell’esposizione (danno); Î caratteristiche degli esposti al rischio (esame del tipo di esposizione e delle caratteristiche dei soggetti esposti al rischio); Î confronto con dati bibliografici e situazioni analoghe. Sulla base di tali elementi sono definite le seguenti categorie di Gravità: Valore
Livello
1
Lieve
2
Medio
3
Grave
4
Molto Grave
Definizione Un'Impresa o un singolo lavoratore autonomo utilizzano unicamente attrezzature manuali operando a livello piano di calpestio; lesioni con prognosi di pochi giorni. Un'Impresa o un singolo lavoratore autonomo utilizzano unicamente attrezzature manuali operando in quota (modeste opere provvisionali, trabattelli, scale a pioli ecc.); lesioni con prognosi fino a 40 giorni. Un'Impresa o un singolo lavoratore autonomo introducono rischi tali da obbligare terzi a utilizzare DPI; lesioni con prognosi oltre 40 giorni. Un'Impresa o un singolo lavoratore autonomo introducono rischi tali da obbligare terzi a predisporre misure di protezione collettiva (DPC); lesioni con inabilità permanente o morte.
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Si riportano, nella tabella riepilogativa che segue, i livelli “RI” relativi ai rischi da interferenza standard valutati in sede di DUVRI preliminare (rev. 0), e le conseguenti misure di prevenzione e protezione da adottare. In sede di DUVRI definitivo (rev. n) la medesima tabella dovrà contemplare, invece, i livelli “RI” relativi ai rischi da interferenza reali (con riferimento, pertanto, ai rischi indotti effettivi), potendosi avvalere delle informazione trasmesse dall’aggiudicatario dell’appalto (tabella 5 a). (elaborare, eventualmente, una tabella per ogni ambiente di lavoro da esaminare) Identificazione dell’ambiente di lavoro (vedi tabella 2 a) Fase
Tipologia di rischio
PI
DI
Misure di prevenzione e protezione da adottare esemplificazione
RI
Soggetto che deve attuare la misura
Ambiente di lavoro illuminazione pareti (semplici o attrezzate)
Impresa A
pareti vetrate
posa in opera apposita segnaletica provvisoria
Subapp. di A
cadute dall’alto
utilizzare scale a norma
Impresa A
dislivelli nelle aree di transito
Committente
cadute a livello e scivolamenti
delimitazione aree di lavoro
Impresa A
spazi confinati, cisterne, serbatoi, botole
impiego di dispositivi di controllo (es. sensori di ossigeno)
Impresa A
viabilità interna ed esterna
ridefinizione percorsi di esodo ove modificati per esigenze di lavoro
Committente Impresa A
terrazzi e soppalchi
elettrocuzione tagli e abrasioni proiezione di schegge proiezioni di getti e schizzi presenza di fiamme libere transito mezzi; investimento carichi sospesi movimentazione di macchinari e attrezz.re urti per caduta dall’alto di oggetti cadute e inciampi per materiali e attrezz.re organi meccanici in movimento sversamenti pericolosi requisiti macchine (marchio CE, ecc.)
Macchine, Apparecchiature, Impianti disattivazione temporanea impianti tecnologici interessati dai lavori
Impresa A
obbligo di rispetto limite velocità di 10 km/h
Impresa A Subapp. di A
realizzazione di tettoia in legno a protezione di percorso pedonale
Impresa A
assistenza continua durante l'esecuzione dei lavori
Impresa A
protezione elementi di ponteggio con cappucci in PVC (funghi)
Subapp. di A
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
incendio
Incendio ed esplosione impiego di specifici DPC (es.: mezzi estinguenti, avvisatori acustici)
Committente Impresa A
presenza di depositi di materiali atmosfere esplosive Rischi per la salute microclima rumore vibrazioni campi elettromagnetici radiazioni ottiche artificiali
concordare l’accesso alla zona
Committente Impresa A
utilizzo di specifici DPI (es.: maschere facciali)
Impresa A
trasferimento in luogo sicuro di prodotti e agenti presenti nel luogo dei lavori
Impresa A
agenti chimici pericolosi agenti cancerogeni mutageni agenti biologici polvere, rischio di inalazione emissione incontrollata da impianti
Rischi organizzativi intralcio alle vie di fuga difficoltà nell’individuare interlocutori
presenza di un responsabile dell'Impresa alle riunioni di coordinamento
manutenzione degli impianti condizioni climatiche esasperate
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Impresa A
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Sulla base dei rischi analizzati, fatta eccezione per le interferenze eliminabili con procedure tecnico organizzative con oneri a carico della Committenza, e per le misure preventive e protettive di carattere comportamentale e prescrittivo, che similmente non generano costi, sono stati individuati i costi (non soggetti a ribasso contrattuale) che riguardano le misure preventive e protettive necessarie all’eliminazione, o alla riduzione, dei restanti rischi interferenti. D) Stima dei costi per la sicurezza da interferenze - esemplificazione Categoria d'intervento Apprestamenti Misure preventive, protettive e DPI Ulteriori impianti temporanei Mezzi e servizi di PC (protezione collettiva) Procedure di sicurezza e interventi per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti Coordinamento
Descrizione
U.M.
Computo quantità (Q)
Costo Unitario (CU)
Costo Finale (CF)
impalcato nastri segnaletici parapetto anticaduta maschere facciali impianto evacuazione polveri idrante uni 45 da 1”1/2 cartelli segnaletici avvisatore acustico presenza di un moviere
mq m ml gg mese mese cad/gg mese ora
40,00 100,00 25,00 20 0,5 0,5 3 x 30 0,5 3
€ 18,47 € 0,40 € 7,80 € 0,18 € 537,00 € 10,60 € 0,12 € 39,10 € 44,00
€ 738,80 € 40,00 € 195,00 € 3,60 € 268,50 € 5,30 € 10,80 € 19,55 € 132,00
spostamento macchine ed attrezzature
cad
4
€ 10,60
€ 42,40
presenza responsabile impresa alla riunione di coordinamento
ora
1
€ 50,00
€ 50,00
controllo giornaliero delle PC (protezioni collettive)
ora
5
€ 28,00
€ 140,00
Costo totale della sicurezza € 1.645,95 (CSDI) Una descrizione delle voci e dei prezzi è possibile, ad esempio, ricavarla dall’Elenco Regionale dei Prezzi pubblicato dalla Regione Umbria dal sito: http://www.operepubbliche.regione.umbria.it/Mediacenter/FE/CategoriaMedia.aspx?idc=323&explicit=SI In tale elenco, il costo delle singole voci comprende anche la manutenzione, la sostituzione in casi di deterioramento, l’ammortamento e quant’altro necessario. Si segnalano, a titolo esemplificativo, anche i seguenti elenchi prezzi: http://www.elencoprezzi.provincia.tn.it/Default.aspx della Provincia Autonoma di Trento, e: http://www.testo-unico-sicurezza.com/Costi-Sicurezza-2012-CPT-Roma.pdf del Comitato Paritetico Territoriale di Roma.
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
E) Coordinamento delle fasi lavorative Ai fini del coordinamento generale tra: Azienda e Imprese appaltatrici o fornitrici di beni e servizi o lavoratori autonomi; più Imprese appaltatrici o lavoratori autonomi contemporaneamente presenti nella sede; Imprese appaltatrici o lavoratori autonomi e lavoratori/utenti/visitatori della sede del DLC. si prevedono i seguenti adempimenti, da adottarsi in sinergia con l‘Appaltatore del lavoro, servizio o fornitura: Î individuazione di due soggetti responsabili del coordinamento, riguardo allo specifico appalto, nominati rispettivamente dall‘Azienda e dall’Appaltatore, che svolgano azioni di comunicazione, interfaccia, monitoraggio e quant‘altro necessario affinché si attuino gli obblighi previsti dall‘art. 26; Î organizzazione di riunioni periodiche (soprattutto per contratti con tempi di attuazione superiori ad alcuni mesi) tra il Delegato del DLC, referente per l’appalto dell‘Azienda ed i rappresentanti tecnici delle Imprese appaltatrici del lavoro, servizio e fornitura; le modalità per lo svolgimento dei predetti incontri, ove opportuni, saranno definite sede contrattuale; Î distribuzione puntuale e certa delle informazioni significative contenute nel DUVRI verso i lavoratori interessati dall‘attuazione del contratto; il documento in questione deve essere facilmente fruibile (eventualmente con pubblicazione sul sito aziendale); Î erogazione di una corretta e completa formazione e informazione ai soggetti a qualunque titolo coinvolti nell‘esecuzione del contratto e potenzialmente esposti ai rischi interferenziali. Non potrà essere iniziata alcuna operazione che crei interferenza all’interno della sede, da parte dell’Impresa o lavoratore autonomo, se non a seguito di avvenuta verbalizzazione, da parte del Delegato del DLC, referente per l’appalto incaricato per il coordinamento. In caso di inosservanza di norme in materia di sicurezza o in caso di pericolo imminente per i lavoratori, il citato Delegato, ovvero il DLC stesso, potrà ordinare la sospensione le attività, disponendone la ripresa solo quando sia di nuovo assicurato il rispetto della normativa vigente e siano ripristinate le condizioni di sicurezza e igiene del lavoro. Per sospensioni dovute a pericolo grave ed imminente il Committente non riconoscerà alcun compenso o indennizzo all’Appaltatore. Eventuali inosservanze delle procedure di sicurezza che possano dar luogo ad un pericolo grave ed immediato, daranno il diritto ad entrambe le parti, di interrompere immediatamente le attività. Si stabilisce inoltre che il Delegato del DLC, referente per l’appalto, ed il Referente delegato dell’Impresa per il coordinamento, potranno interrompere le attività, qualora ritenessero nel prosieguo delle attività che le medesime, anche per sopraggiunte nuove interferenze, non fossero più da considerarsi sicure. L’Impresa appaltatrice è tenuta a segnalare alla Committenza, l’eventuale esigenza di utilizzo di nuove Imprese o lavoratori autonomi. Le attività di tali soggetti potranno avere inizio solamente dopo la verifica tecnico-amministrativa, da eseguirsi da parte della Committenza e la firma del contratto. Resta inteso che i lavoratori di ciascuna Impresa appaltatrice dovranno operare nel rispetto delle vigenti norme di sicurezza, predisponendo tutte le ulteriori misure che dovessero rendersi necessarie (compresa la scelta e dotazione di specifici DPI) in relazione sia ai rischi comunicati, sia a i rischi derivanti dalla propria specifica attività da svolgere all’interno degli ambienti della Committenza. Nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall'Impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del Datore di Lavoro, nonché data di assunzione, indicazioni del Committente ed, in caso di subappalto, la relativa autorizzazione. In ogni caso, ciascuna Impresa appaltatrice dovrà attenersi alle seguenti misure di coordinamento, di carattere generale, finalizzate all’eliminazione, o riduzione al minimo, di possibili interferenze:
prestare la massima attenzione durante le manovre degli automezzi e rispettare i limiti di velocità; vigilare costantemente i lavoratori sull’uso dei DPI previsti ed in dotazione; informare sempre i lavoratori sui rischi e sulle precauzioni da prendere nella manipolazione dei rifiuti; segnalare i tratti di pavimento con presenza di olio, polveri, ecc. e prevedere percorsi alternativi; evitare accatastamenti, specie in altezza; rispettare la segnaletica di sicurezza.
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L’EL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
Oc ccorrerrà man m nten nere e tu utte le con ndiz zion ni di sicurrezzza esis e sten nti ((com mprreso o il risp pettto d delle vie di d trranssito o, de elle e uscite e di siicurrezzza, de ell’acce essiibilittà ai mez m zzi an ntinc cen ndio o e di ge estio one e de elle em merrgen nze e), sse del ca aso o e una spe eve eden ndo o ino oltre eciffica inte egrrazio one e de ella segna aletica anttinc cend dio e di d eme erge enza a es sisttentte. pre Oc ccorrerrà man m nten nere e a dis spossizione e pe er tu utta a la durata a de elle e atttivittà i pre esidi an ntincen ndio o rittenu uti n nec cess sarii, in n aggiunta a a que q elli g già esistenti nell’am mbie ente e di lavvoro ro.
Vie ene e da ata priiorittà all’a uazione e delle e misu m ure di org ganizza azio one e ed d ottim o mizz zaziione g nate e la avo oratiive,, a attu e di d giorn ora ari, atttivittà e numero o di pe erso one e in modo o da d e e o lim mitare al min m nimo o poss p sibile la con c ntem mpo oran nea a evitare pre ese enza a ne ello o ste a bien nte di d la avo orato ori ed e attivvità à ad d op pera a dii div versse soc s cietà à ap altattrici. esso amb ppa Ta ale mis sura a riisullta, di no orma a, que q ella ma agg giorrme e efffica ace e pe er la l min m nimizza azio ei risch hi dov d vuti ad d ente one de intterfe eren nze e alll’inttern no di d un no sstes sso o am mbie ente di lavvorro. Ov ve pos p ssibile sarrà data a po ossiibilità, a cias c scun na Imp pressa, di ope erare in i ass a enzza d arte sia a dii d a la di attiv a vità da pa alttre Imp I pres se app a palta atricci che c dellla Com C mm mitte enza a; in ubo ordine sarrà evita e ata la pre esen a di attiività à da a parte e dii n su nza alttre Imp I pres se app a alta atricci e sarà man m nten nuta a la a so ola p nza delle attiv vità à prroprrie dell d a Com nza. presen C mmitten
avo orato ori delle IImp pres se app a palta atric ci, aut a oriz zzati a e in n lo ocali te ecnici ed e in a e ad acce a esso liimittato o I la ad ope o rare aree pe er lo svo olgim mento delle e a attiv vità og gge etto de el con ntra atto, in n con c nsidera azio one de pria id done eità à e ella prop specia aliz zzaz zion ne, pottran nno entrarre escl e lusivam men nte in pres nza di per p rson nale e de ella Co mitte enz za p prep pos sto. p sen omm l ori ese egu uiti in i a assenz za di d altre a e Im mprrese e o in luo oghi co omp plettam mentte sseg greg gati (ess.: neii loccalii In casso di lavo cnicci), l’Im mprresa e do ovrà à interdirre, duran nte tuttta la durrata a dell'inte erve o, l''ing gressso ad d a altre e tec a esec e cutrrice ento pe erso one me edia ante osizzion ne di d appo a ositta seg s naletic ca; al tterm mine e de ell’inte erve ento ccorrerrà rripristin nare e le e e prredispo o oc condizion ni di d siicurrezz za dell d ’are ea ed e imp i pedire fisic f cam nte l’ac ccessso ad d alttre per p son ne. men so occ o corrrerà à se emp pre ris spetttare le e corr c rette e norm me di lavoro o re elative all’’uso o e m manu uten nzio one e dii In ogni cas e, macc m chin ne, imp pian nti non n nché é allo stoc s cca m nipo olazzion ne ed e uso o di sosstanze e. atttrezzzatture aggiio, man Ne el ca aso o in cuii no e ev vitata, ma a so olo rrido otta, la pre ese enza a in un no stes s sso am mbie ente e di più ù Im mpre ese e on poss p sa esssere ap ppaltatrrici, do ovrà sserre agg a giun nta l’atttuaz zion ne di d u misure di d sicu s urez zza spe eciffich he di d ca aratterre te ecn nico o à es ulteriorri m ed org gan nizz zativvo e atte ere form mattivo o e iinfo orma ativ vo n nei con c nfronti di tutti i la ori pres p sen nti. e, quin q ndi, di ccara avorrato
a prrima a mis m ura n orrdin ne di efficaccia atttuatta ssug gli am a bien nti di lavvoro o cons c sistte nell d mittazio one e e La a in n a deli segre egaz zion ne tota t ale dellla zon z na di d la avo oro attrrave erso barr e di prrote ezio one fisiche e cche iso olino o ta ale ambie ente e b riere alle res stan nti aree a e, con eguentte segn s nala azio one so lla pred p disp posizio one di ban nde e se egnalettich he e dii da c conse e attravvers cartelli di div vietto d cce esso o alla zon z a di lavorro. di ac a de elim mitaz zion ne e se egrega azio one do ovrà à de elim mitarre e e co omp pleta ame ente gli g amb a bien nti: amb a bien nte di lavoro o La ed isol i are speciffico o, nel n qu e le e Im mprrese e app a alta atric ci son s o resp nsabili de ella minim mizzzazzion ne dei d risschi e de ello o uale r pon olgime ento o in siccure ezza a de el la avo oro, e rest r tantti am mbiientti. svo 61 6
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Tale misura dovrà essere attuata obbligatoriamente nel caso di lavori che possono comportare proiezioni di materiali o schegge o polvere, fiamme libere, saldature, caduta di materiale dall’alto, buche, discontinuità; in particolare tali misure debbono sempre essere adottate nel caso di esecuzione di lavori in quota comprese le manutenzioni elettriche (verifica e manutenzione corpi illuminanti o altro). Nel caso non siano presenti i rischi indicati, si potrà procedere alla sola delimitazione e segnalazione dell’ambiente di lavoro attraverso bande segnaletiche e dalla predisposizione di segnaletica di divieto di accesso a tale ambiente da parte dei lavoratori non autorizzati, e di altra segnaletica specifica. In tal caso all’interno dell’ambiente di lavoro così delimitato, in relazione alle lavorazioni svolte ed alla loro evoluzione, potrà essere necessario prevedere una segregazione parziale di specifiche sottozone ed una loro protezione mediante la predisposizione di barriere fisiche al fine di evitare interferenze tra il personale delle Imprese presenti ed esposizione ad agenti fisici o chimici seppure di lieve entità (proiezione o caduta di materiali, getti e schizzi di sostanze, esposizione a fonti di calore, ecc.). In ultima ipotesi si potrà prevedere la sola predisposizione di idonea segnaletica (con divieti, avvertimenti circa pericoli, prescrizioni) senza delimitazione dell’ambiente di lavoro solo nel caso di rischi di lieve entità e di bassa probabilità di accadimento. Dovranno essere utilizzate da parte delle Imprese appaltatrici solo le attrezzature riportate nelle specifiche previste, in sede di valutazione dei rischi, ed autorizzate all’ingresso da parte della Committenza. In ogni caso tutte le attrezzature dovranno essere conformi alle norme di sicurezza ad esse applicabili e dovranno essere gestite dall’impresa appaltatrice nel rispetto, specie in riferimento all’uso, alla disattivazione e messa in sicurezza, alla protezione e custodia. In tutti i lavori che possono comportare l'emissione di gas, fumi, polveri, l’Impresa appaltatrice dovrà provvedere alla predisposizione di aspirazioni localizzate. La gestione delle macchine ed impianti esistenti ed i relativi interventi dovranno avvenire nel rispetto delle norme di sicurezza ed in accordo con la Committenza. Si dovrà provvedere alla corretta gestione e controllo di tutte le sostanze, prodotti o materiali in uso aventi caratteristiche di pericolosità fisica, chimica o biologica, con particolare riferimento allo stoccaggio delle sostanze, materiali e attrezzature pericolose in zone protette e segregate, idonee in relazione alla tipologia, ed al quantitativo dei materiali stessi (prevedendo il mantenimento esclusivamente dei quantitativi necessari allo svolgimento dell’attività specifica). La custodia delle attrezzature e dei materiali necessari per l’esecuzione del servizio o dell’opera, all’interno della sede della Committenza, è completamente a cura e rischio dell’Appaltatore che dovrà provvedere alle relative incombenze. Eventuali note: «««««««««««««««««««««««««««««««««««««««««««««««« «««««««««««««««««««««««««««««««««««««««««««««««« «««««««««««««««««««««««««««««««««««««««««««««««« «««««««««««««««««««««««««««««««««««««««««««««««« «««««««««««««««««««««««««««««««««««««««««««««««« Allegati: planimetrie dei luoghi Il presente DUVRI, essendo stato redatto sulla base dei rischi interferenziali ipotizzabili in riferimento alle attività oggetto dell’appalto, non riguarda i rischi specifici propri delle attività dell’operatore economico che sarà chiamato a formulare un’offerta per il presente affidamento. Si rimanda al verbale di riunione di coordinamento per l’aggiornamento del documento a seguito delle informazioni ricevute dall’Impresa aggiudicataria. Luogo e data ««««««««««
Timbro e Firma ««««««««««««.. (Il Committente)
Da restituire al Committente, sottoscritto per presa visione ed accettazione Luogo e data ««««««««««
Timbro e Firma ««««««««««««.. (L’Impresa/Il Lavoratore autonomo)
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
PARTE 5 - ATTIVITÀ SVOLTA DALL’OPERATORE ECONOMICO (compilazione a cura dell’Impresa, dei lavoratori autonomi, in relazione all’art. 26 c. 2 lett. b) Se Impresa Ragione sociale Sede legale Recapiti telefonici, fax ed e-mail Codice fiscale e partita IVA Iscrizione CCIAA Settore ATECO Posizione INAIL Posizione INPS Posizione Cassa Edile (se pertinente) Polizza Assicurativa CCNL applicato ai lavoratori
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Ragione sociale Sede legale Recapiti telefonici, fax ed e-mail Codice fiscale e partita IVA Iscrizione CCIAA Posizione INAIL Posizione INPS Polizza Assicurativa Ove esista subappalto, specificarne gli estremi
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Funzioni aziendali in materia di prevenzione dei rischi sui luoghi di lavoro oggetto dell’appalto funzione Datore di Lavoro Legale rappresentante RSPP RLS/RLST Medico Competente Addetti alla gestione dell'emergenza eventualmente presenti nella squadra di lavoro Addetti alla gestione del primo soccorso eventualmente presenti nella squadra di lavoro Preposto/i sempre presenti nel corso dell’esecuzione delle attività lavorative Elenco dei lavoratori, mediamente presenti sul luogo di lavoro in questione e relative qualifiche (quali ad es.: tecnico, operaio con indicazione del livello, operaio specializzato, operaio qualificato, operaio comune, apprendista). Referente delegato per le attività appaltate 63
nominativo «««««««««« «««««««««« «««««««««« «««««««««« «««««««««« «««««««««« «««««««««« «««««««««« «««««««««« «««««««««« «««««««««« «««««««««« «««««««««« «««««««««« «««««««««« «««««««««« «««««««««« «««««««««« ««««««««««
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Altre informazioni L’operatore economico deve fornire al Committente, prima della stipula del contratto, informazioni generali fornendo notizie inerenti le attività che saranno svolte nel corso dell’affidamento (ulteriori rispetto a quelle fornite dal Committente nella Parte 2 del DUVRI), dando indicazioni circa: le fasi di lavoro, indicando eventuali specificità legate allo svolgimento delle attività oggetto dell’appalto inerenti, ad esempio a particolari modalità di carico e scarico dei materiali; l’eventuale richiesta di autorizzazione al subappalto; le modalità di intervento sulle aree di lavoro e sugli impianti tecnologici del Committente; le attività particolari per le quali è necessario un’autorizzazione preventiva di lavoro da parte della Committenza (vedi Parte 2 a); gli aspetti inerenti la propria organizzazione del lavoro (orari, turni, ecc.); la tipologia dei macchinari ed attrezzature che intende utilizzare negli ambienti oggetto dell’appalto; le necessità particolari di cui abbisogna (spazi dedicati, locali deposito, ecc.); la necessità di particolari forniture o servizi per le attività da svolgere (es.: allacci idrici dedicati); le eventuali sostanze chimiche che intende utilizzare (allegando le Schede di Sicurezza); gli estremi dell’avvenuta formazione del personale dipendente che interverrà nell’appalto; ecc. ecc. 5a) Ulteriori rischi particolari indotti nell’ambiente di lavoro dall’Appaltatore (elenco esemplificativo) Fase
Rischio
Fase Rischio Ambienti di lavoro illuminazione cadute a livello e scivolamenti pareti (semplici o attrezzate) terrazzi e soppalchi pareti vetrate spazi confinati, cisterne, serbatoi, botole cadute dall’alto viabilità interna ed esterna dislivelli nelle aree di transito altro: ««««««««««« Macchine, Apparecchiature, Impianti elettrocuzione carichi sospesi tagli e abrasioni movimentazione di macchinari e attrezz.re proiezione di schegge urti per caduta dall’alto di oggetti proiezioni di getti e schizzi cadute e inciampi per materiali e attrezz.re presenza di fiamme libere organi meccanici in movimento transito mezzi; investimento sversamenti pericolosi requisiti macchine (marchio CE, ecc.) altro: ««««««««««« Incendio ed esplosione specificare: ««««««««««« incendio presenza di depositi di materiali specificare: ««««««««««« f specificare: ««««««««««« atmosfere esplosive altro: ««««««««««««««««««««««««...««««««««««««.« Rischi per la salute specificare: ««««««««««« microclima specificare: ««««««««««« rumore specificare: ««««««««««« vibrazioni specificare: ««««««««««« campi elettromagnetici specificare: ««««««««««« radiazioni ottiche artificiali specificare: ««««««««««« agenti chimici pericolosi specificare: ««««««««««« agenti cancerogeni mutageni specificare: ««««««««««« agenti biologici specificare: ««««««««««« polvere, rischio di inalazione specificare: ««««««««««« emissione incontrollata da impianti altro: ««««««««««««««««««««««««...««««««««««««.«
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Rischi organizzativi intralcio alle vie di fuga difficoltà nell’individuare interlocutori manutenzione degli impianti condizioni climatiche esasperate altro: ««««««««««««««««««««««««...««««««««««««.« 5b) Proposta di ulteriori misure da adottare inerenti i rischi da interferenza (l’operatore economico può evidenziare soluzioni ad eventuali rischi per ogni ambiente di lavoro oggetto degli interventi previsti dall’appalto) Fase
Misure di prevenzione e protezione proposte - elenco esemplificativo
2
segregazione aree di lavoro; posa in opera di ulteriore segnaletica di sicurezza provvisoria; addetto dedicato a impedire l’avvicinamento di terzi all’area uso di moviere a terra durante la movimentazione dei mezzi utilizzo di specifici DPI (es.: cuffie); impiego di specifici DPC (es.: illuminazione di emergenza); altro: ««««««««««««.««««««««««««««««««.« uso di moviere a terra durante la movimentazione dei mezzi utilizzo di specifici DPI (es.: cuffie); impiego di specifici DPC (es.: illuminazione di emergenza); altro: ««««««««««««.««««««««««««««««««.«
3
segregazione aree di lavoro; posa in opera di ulteriore segnaletica di sicurezza provvisoria; addetto dedicato a impedire l’avvicinamento di terzi all’area altro: ««««««««««««.««««««««««««««««««.«
1
Allegati: eventuale cronoprogramma delle attività; certificato di iscrizione alla CCIAA; dichiarazione sostitutiva atto di notorietà (nei casi in cui le dichiarazioni ivi contenute non siano già espresse in altra documentazione contrattuale).
Luogo e data «««««««««««..
Timbro e Firma ««««««««««««.. (L’Impresa/Il Lavoratore autonomo)
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Allegato 1 - DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA ATTO DI NOTORIETÀ (da allegare alla Parte 5 del DUVRI nel caso in cui tali dichiarazioni non siano altrimenti espresse in altra documentazione contrattuale - art. 47, d.p.r. n. 445/00) Il/la sottoscritto/a «««««««««««««««««««««««««««««.««««««««««« nato il «««««.«««««««««.... a ««««««««««««««««««««««...««««..« codice fiscale ««««««««««««««««« residente in ««««...«««««.«««..« via/piazza ««««««««««..«««««««««««««««««««.«.....««.«««.. n. ««.«.. munito di documento d'identità valido (che si allega in copia) n. ««««««...«««..«..««..«««««.. rilasciato da «««««««..««««««««««««««....««« il «««««.«««««««««.... in qualità di legale rappresentante dell’Impresa ««..«««««««««..««««.««««««..«««.. con sede legale posta in via/piazza ««««««««««..««««««««««..««.«««.. n. ««.«.. nel comune di ««««««««««««««««««.««««««««...«. in provincia di ««««««.. codice fiscale «««««««««««««««...«. partita IVA n. «««««««««.««..««««..«« consapevole delle responsabilità derivanti dal rendere dichiarazioni false, ai sensi dell'art. 76, dei d.p.r.. 445/00, DICHIARA (barrare i quadratini bianchi che interessano, gli altri punti sono obbligatori): X che l’Impresa coinvolgerà, ove previsto, nell'attività svolta per Vostro conto, solo dipendenti in regola con le assunzioni a norma delle vigenti leggi e regolarmente iscritti presso l'INAIL di «««««««.. al n. «««««.. e l'INPS di «««««««.. al n. «««««.. (o equivalenti casse assicurative e previdenziali); Ƒ che la presente Impresa risulta iscritta alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di «««««««.. al n. «««««.. dei Registro delle ditte per le attività di cui all'oggetto dell'ordine; Ƒ che la presente Impresa non risulta iscritta alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura poiché tale iscrizione non è richiesta per la nostra attività; X che la presente Impresa risulta disporre di capitali, conoscenza, esperienza e capacità tecniche, macchine, attrezzature, risorse e personale necessari e sufficienti per garantire l'esecuzione a regola d'arte delle opere commissionate con gestione a proprio rischio e con organizzazione dei mezzi necessari; X di essere in possesso della specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al d. lgs 81/08 e s.m.i. per le macchine, le attrezzature e le opere provvisionali utilizzate per l’esecuzione dei lavori in oggetto; X che ha ricevuto dal Committente informazioni circa i rischi specifici esistenti nell'ambiente di lavoro in cui l’Impresa è destinata ad operare ed inerenti le misure di prevenzione ed emergenza da adottate; X che informerà il proprio personale, che verrà ad operare presso la vostra sede, circa i rischi e le misure di prevenzione e protezione suddetti; X di avere preso visione delle aree in cui saranno eseguiti i lavori, dei relativi impianti ed eventuali limitazioni; X di essere a conoscenza dei pericoli che possono derivare dalla manomissione delle misure di sicurezza adottate e dall'operare all'esterno delle aree di cui sopra; di aver fornito al Committente tutte le informazioni necessarie al fine di elaborare correttamente il Documento di Valutazione dei Rischi da Interferenze; X di rispettare e far rispettare al proprio personale le disposizioni legislative vigenti e le norme regolamentari in vigore in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro e di tutela dell'ambiente e inerenti le attività oggetto di affidamento; X di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all’art. 14 del d.lgs. 81/08 e s.m.i.; X di garantire che il personale sarà sempre munito di cartellino identificativo e che lo stesso sarà esposto per tutta la durata della permanenza nei luoghi di lavoro e di essere a conoscenza delle sanzioni di legge, a carico del sottoscritto, per la mancata esposizione dello stesso.
inoltre: come richiesto dall’art. 26, comma 1 del d.lgs. 81/08 e s.m.i., e ad integrazione di quanto già espresso nella precedente Parte 5, allegata al contratto, dichiara espressamente: X che la propria Azienda ed i relativi dipendenti e collaboratori sono idonei ed in grado di svolgere l’attività prevista nell’appalto, essendo dotati dei mezzi di lavoro necessari, compresi i DPI e quelli per lavorare in sicurezza; X che è stata loro fornita una sufficiente formazione ed informazione riguardo all’agire in sicurezza nel lavoro e che sono, se necessario, sottoposti ai controlli sanitari obbligatori X che l’Azienda ha svolto gli adempimenti richiesti dalle norme sulla sicurezza, in particolare la valutazione dei rischi; X di osservare, nei riguardi dei propri dipendenti presenti nei luoghi di lavoro, tutti gli obblighi derivanti dalle norme di legge relative alla regolare assunzione, alle assicurazioni obbligatorie contro gli infortuni e per la previdenza sociale, nonché gli obblighi derivanti dal CCNL cui l’Impresa è soggetta, e s’impegna ad assicurare al proprio personale dipendente trattamenti economici non inferiori a quelli previsti dalle norme dello stesso CCNL. In tal senso l’Azienda solleva il Committente da qualsiasi onere e responsabilità (solidale) in proposito.
Il sottoscritto, legale rappresentante, o titolato a rappresentare l’Impresa Luogo e data «««««««««««..
Timbro e Firma ««««««««««««..
Allegare fotocopia non autenticata di un documento di identità del dichiarante 66
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INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI (art. 13 d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196) Si informa che i dati personali acquisiti saranno utilizzati esclusivamente per il compimento delle attività previste dalla legge e per il raggiungimento delle finalità istituzionali. Il conferimento dei dati è strettamente funzionale allo svolgimento di tali attività ed il relativo trattamento verrà effettuato, anche mediante l'uso di strumenti informatici, nei modi e limiti necessari al perseguimento di dette finalità. il responsabile del trattamento dei dati è il Delegato del Datore di Lavoro Committente, referente per l’appalto, e saranno trattati da personale appositamente incaricato. È garantito agli interessati l'esercizio dei diritti di cui all'art. 7 del d.lgs. n. 196/03.
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Allegato 2 - VERBALE DI RIUNIONE DI COORDINAMENTO/SOPRALLUOGO PREVENTIVO (compilazione a cura del Committente e dell’operatore/i economico/i interessate/i all'affidamento; indicare lo specifico oggetto del verbale: riunione di coordinamento o sopralluogo preventivo) Oggetto dell'appalto: «««««««««««««««««««««««««««««««««««««... Il Committente, rappresentato da ««««««««««««««««««««««««««..««« e la/le Impresa/e............................................................................................................................................................. rappresentata/e da: ««««««««««««««««««««««««.«««««««««««««««««...«««««« ««««««««««««««««««««««««.«««««««««««««««««...«««««« ««««««««««««««««««««««««.«««««««««««««««««...«««««« ««««««««««««««««««««««««.«««««««««««««««««...«««««« in data odierna, hanno effettuato una riunione di coordinamento (o un sopralluogo preventivo). Sono stati discussi i seguenti argomenti (se riunione di coordinamento): Î Î Î Î
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rischi specifici esistenti nell’ambiente di lavoro in cui andrà ad operare l’Impresa/a (vedi documentazione consegnata alla medesima/e); rischi da interferenze tra l’attività svolta in Azienda e quella dell’Impresa/e e relative misure di prevenzione e protezione necessarie alla loro eliminazione o riduzione al minimo; misure di prevenzione e protezione adottate dall’Azienda in relazione alla propria attività; misure di emergenza con particolare riguardo alle procedure contenute nel PE (segnale di allarme, norme comportamentali, ecc.), alla individuazione delle vie di uscite e di emergenza relative ai locali oggetto dei lavori, alla dislocazione dei presidi antincendio e di primo soccorso, alla ubicazione dei quadri elettrici e degli altri impianti tecnologici, ai nominativi degli addetti alla squadra di emergenza; modalità di utilizzo di attrezzature/macchine/impianti/sostanze utilizzate, prodotte o presenti; modalità di verifica della corretta attuazione delle disposizioni contenute nel DUVRI; esame dell’eventuale cronoprogramma; aggiornamento del DUVRI; altro:«««««««««««««««««««««««««««««««««««««.««..«««« «««.««««««««««««««««««««««««««««««««««««««««..««
Sono stati discussi i seguenti argomenti (se sopralluogo preventivo): Î
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esito del sopralluogo preventivo effettuato sui luoghi ove si dovranno svolgere le attività stabilite, allo scopo di valutare i rischi presenti riferibili agli ambienti di lavoro ed alle interferenze standard, nonché di mettere l’Impresa nelle condizioni di informare i propri lavoratori sui rischi presenti nei luoghi dove essi dovranno operare, come richiesto dall’art. 26 del d.lgs. 81/08 e s.m.i.; integrazione del DUVRI, prima dell’esecuzione delle opere, riferendolo ai rischi da interferenza reali nei luoghi in cui sarà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, integra gli atti contrattuali; riscontro, nel corso del sopralluogo, dei seguenti ulteriori rischi per i quali sono state definite le opportune azioni preventive e comportamentali (che si elencano); altro:«««««««««««««««««««««««««««««««««««««.««..«««« «««.««««««««««««««««««««««««««««««««««««««««..««
Eventuali azioni da intraprendere: ««««««««««««««««««««««««.«««««««««««««««««...«««««« ««««««««««««««««««««««««.«««««««««««««««««...«««««« ««««««««««««««««««««««««.«««««««««««««««««...«««««« ««««««««««««««««««««««««.«««««««««««««««««...«««««« Luogo e data ««««««««««««.. Il Committente
L’Impresa A (Datore di Lavoro o suo Delegato)
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L’Impresa B (Datore di Lavoro o suo Delegato)
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Un esempio di valutazione dei rischi da interferenza
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Un esempio di valutazione dei rischi da interferenza 5.1 Il DUVRI preliminare (rev. 0) L’esemplificazione proposta ha lo scopo di fornire una traccia per l'identificazione dei pericoli, la valutazione e la gestione dei rischi da interferenza. Essa non intende in alcun modo ritenersi esaustiva della problematica fin qui esaminata rinviando, ovviamente, ai casi pratici il corretto approccio agli specifici aspetti del caso, in considerazione della complessità dell’appalto, della natura giuridica e dell’organizzazione aziendale della Committenza. Si ipotizza una Committenza rappresentata da un organismo di diritto pubblico, di fantasia, che debba elaborare, e quindi aggiornare nel tempo, un DUVRI per l’individuazione dei rischi connessi alle attività che le Imprese appaltatrici introducono all’interno di una propria sede. Nell’esempio, supponendo che la sede oggetto dell’esempio sia di nuova costituzione, si debbono appaltare, in successione: 1. il servizio di pulizia dei locali; 2. alcuni lavori di manutenzione edile necessari per la razionalizzazione delle aree di lavoro; 3. il servizio di manutenzione degli impianti tecnologici. Il DLC dovrà ri-elaborare il DUVRI rev. (n-1) ogni qualvolta un nuovo Appaltatore interverrà nella propria sede per eseguire servizi, forniture o lavori (non soggetti agli obblighi di cui all’art. 90 e segg.). Di conseguenza dovrà informare tutti i soggetti che opereranno nel medesimo ambiente di lavoro, in relazione alle interferenze tra le attività svolte dalle diverse Imprese e/o lavoratori autonomi, sui rischi indotti, aggiuntivi rispetto a quelli specifici di propria pertinenza (relativi anche appalti già operanti) e sulle misure di prevenzione e di emergenza ad essi collegati. Il DUVRI definitivo (DUVRI rev. n), generato dallo specifico ennesimo appalto, dovrà essere sviluppato necessariamente in feedback tra la Committenza e l‘Appaltatore. Il DLC dovrà quindi aggiornare il DUVRI anche nel caso si verifichino variazioni nella struttura e/o nel modo di operare delle varie Imprese e/o lavoratori autonomi, in caso di acquisto ed utilizzo di nuovi macchinari e attrezzature, ecc.
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
La procedura per la valutazione dei rischi da interferenza prevede vari step; seguendo il modello proposto al capitolo 4, lo schema logico operativo è il seguente:
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Valutazione preliminare, precedente la gara d’appalto, inerente l’ambito di applicazione del DUVRI e gli obblighi connessi
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Parti 1, 2, 3, 4 e All. 1 e 2 del modello
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Parte 4 del modello
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Parti 5 e All. 1 del modello
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Attività di gara (valutazione della congruità dell’offerta)
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Parti 4, 5 e All. 2 del modello
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Parte 4 e All. 2 del modello
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Continuo feedback tra il DLC e tutti gli operatori coinvolti (Appaltatore ed eventuali subappaltatori)
1. Attività preliminare del DLC
2. Elaborazione del DUVRI rev. 0
3. Stima dei costi della sicurezza da interferenze
4. Formulazione dell’offerta
5. Scelta dell’operatore
6. Elaborazione del DUVRI rev. 1
7. Coordinamento e cooperazione
8. Aggiornamento periodico del DUVRI
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L’EL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
Do ocu umen nto Un nic co di d Va V luttaz zion ne dei d Ris schi da a In nterrferen nza a P ced Proc dura a pe er la valu v utazzion ne e la a ge estiione d delle e in nterrferrenzze ne ei co onttrattti di ap ppalto, d'o operra o di som mm minis stra azio one pre essso l’’Istituto o Le ega ale per p l’U Unific caz zion ne d delle e Lo ogic che e de ell’In nge egne eria a de elle Co omu uniccaziionii a art. 26 6, co omm ma 3, d.lg d gs. 81/ 8 /08 e ss.m.i. Og gge etto o de ell'a app palto o: Serv S vizio di d pu ulizia dei d loca l ali Du uratta dei d lav vorii/se ervizi/fforn nitu ure: an nnua ale Tra a gli g obie o ettivvi g gene erali del d DU UVR RI prel p iminarre ((rev v. 0), 0 pro p ped deu utici allla stes s sura a fiinale e cond divis sa dell DU UVR RI defin d nitivvo ((rev v. 1), vi v so ono: o l’e evid denz ziazzion ne d dei rischi sp pecifici de ella sed de, rile evan nti perr i la avo orattori dell’Im mpre esa a di pu ulizie ee de elle carattteris sticche salienti, stru s tturrali,, impia antis stich he e prevvenz zion nistiche e presentti; evid denz ziazzion ne d dei pre esumib bili risc r chi indo otti dall’op pera atorre econ e nom mico o ne ella a se ede;; o l’e evid denz ziazzion ne d dellle poss p sibili in nterffere enz ze stan s ndarrd tra i lavvora atorri de ell’I stituto e que q elli este e erni. o l’e
a me etod dolo ogia a co ond durrrà, suc s cces ssiv vam mente, all’em missione e di un n do ocu ume ento o de efinitivo o (D DUV VRII rev. 1), 1 all’a a atto o La de ella stip pula a de el co ontrattto, inte egra ato con n le pro opo oste e inttegrrativ ve d delll’Ap ppaltato ore e (DUV VRI dinamico). ART TE 1 - AZIEN NDA A COM C MMIITTENTE PA (ta ali in nforrma azio oni p pos sson no, eve entu ualm men nte,, es sserre ttrattte dal d DVR DVR azie a enda ale)) Ge enerraliità del d l’Az zien nda a
Ragion R ne soc s ciale e S e le Sed ega ale S e ogge Sed o etto o dell’attiivittà c conttratttua ale R apiiti te Rec elefon ax ed e e e-m mail nici, fa C dice Cod e fis scale e pa artiita IVA I A Is scriizio one e CC CIA AA C dice Cod e AT TEC CO
I.L..U.L L.I.C C. V Via Ro oma a Sp pariita, 71 - 0012 28 Rom R ma Via a La azio o, 90 00 - 00 92 Rom R ma 019 06 694 457881 1/2 069 945 5788 i c@ iluli @gov v.it 87 0099 989 9517 6 706 --------------72.19.0 0
Figurre azie a end dali reffere enti pe er il co ontrrattto
Dato D ore di Lav vorro Com ente e C mmitte D ega Dele ato del DL ente e per p l’ap ppa alto LC, reffere U cio Co Uffic ontrrattti (te eleffon no, ffax x ed d e-ma ail)
D tt.sssa Dom Dot D men nica agg gio a Di Ma Do ott. Luig L gi E co Erric 069 945 5666 6 069 945 5788 i c@ iluli @gov v.it 88
F nzio Fun oni aziendalli in nm mate eria a di pre eve enziione d chi sui lu uoghi di d la avo oro og ontrrattto dei risc ggettto del co
fu unziione Dato D ore di lav voro o D ega Dele ato del DL L R PP RSP A PP ASP M dico Med o Co ompettente R S/RL RLS LST T A etto Add o antin a nce dio end A etto Add o antin a nce dio end A detto al Add a prrim o mo soc s corrso A detto al Add a prrim o mo soc s corrso
no omiinativo o Dottt. F Fran nco o Sp picc cia Dottt. M Mau urizio Man M nzi In ng. Vlad V dim miro Pe ettorricc ci A Anto onio Ma aniccottti Steffano Lova L ari Dott. S C Carlo o Maria M a Zaza a G rgio Ba Gior attag glia a B no Gio Bru orda ani G rgio Ba Gior attag glia a Giuse epp pe Sign S nore e
72 7
telefo ono o 0 456 0694 6059 0 456 0694 6060 0694 0 456 6071 0 456 0694 6051 0 456 0694 6811 0 456 0694 6777 0 456 0694 6117 0 456 0694 6024 0 456 0694 6117 0 456 0694 6027
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
PARTE 2 - AREE DI LAVORO, FASI DI LAVORO, RISCHI SPECIFICI E COORDINAMENTO 2a) Aree di lavoro dove saranno svolte le attività oggetto dell’appalto (barrare il quadratino che interessa) X X X X X X X
ingresso e corridoio ufficio direzione uffici amministrazione sala riunioni laboratorio hardware open space progettazione SW magazzino
X X
archivio servizi igienici
In relazione alla configurazione e all’accessibilità dei luoghi di lavoro si rimanda alle planimetrie allegate. Informazioni generali sulle attività svolte dal Committente All’interno della sede dell’Istituto viene svolta attività di ricerca e sviluppo sperimentale nel campo dell'ingegneria, con annesse attività di tipo amministrativo. I principali rischi specifici sono, fondamentalmente, per la sicurezza (rischi di natura infortunistica responsabili del potenziale verificarsi di incidenti o infortuni, ovvero di danni o menomazioni fisiche, più o meno gravi, in conseguenza di un impatto traumatico di varia natura: meccanica, elettrica, chimica, termica, ecc.); nel seguito del documento sarà riportata la descrizione dei rischi maggiormente probabili. Gli orari di lavoro sono stabiliti dalle 8.00 alle 20.00, dal lunedì al venerdì; per particolari esigenze connesse alle attività istituzionali è possibile prevedere, occasionalmente, la presenza di lavoratori anche nella giornata del sabato, secondo il medesimo orario. Mediamente sono presenti in sede dodici lavoratori dell’Istituto. La viabilità carrabile consente di accedere, dall’esterno, all’area interna del comprensorio nel quale è situata la sede; all’interno del medesimo sono ricavati i parcheggi per i lavoratori (anche di altre Aziende del comprensorio) e i visitatori; i percorsi pedonali consentono quindi di raggiungere i luoghi di lavoro interessati dall’appalto. Attività pericolose per lo svolgimento delle quali è necessaria specifica autorizzazione In relazione alle seguenti attività occorre richiedere preventiva autorizzazione della Committenza, nella persona del Delegato del DLC, referente per l’appalto, Dott. Luigi Errico: o o o o o o o o
messa fuori servizio e/o interventi sugli impianti elettrici; accesso al laboratorio hardware; uso esclusivo o promiscuo di attrezzature del Committente; uso di locali o spazi disponibili (servizi igienici, depositi temporanei); introduzione e/o deposito di sostanze pericolose; possibilità di esposizione a rischi associati a sostanze chimiche; lavori in altezza; lavori in postazioni remote o isolate.
Le eventuali misure di prevenzione e protezione da adottare, in relazione alle predette attività, dovranno essere esplicitamente verbalizzate in sede di riunione di coordinamento. 2b) Descrizione delle singole fasi di lavoro Fase
Descrizione delle attività
1
Pulizia degli ambienti di lavoro: pulizia e lavaggio dei pavimenti, operazioni di spolvero, gestione dei prodotti detergenti e ritiro dei rifiuti
2
Pulizia dei servizi igienici
3
Pulizia mensile (spolveratura corpi illuminanti, vetri, davanzali, porte, ecc. come da capitolato d’oneri, il primo martedì del mese)
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
2c) Rischi specifici presenti nell'ambiente di lavoro e incidenti sulle attività oggetto dell'appalto (tali rischi sono stati valutati e gestiti nell’ambito del DVR aziendale; tuttavia, nell’esecuzione degli interventi previsti dal contratto, questi potrebbero rivelarsi tali anche per l’Impresa di pulizie) Fase
Rischio
1e3
pareti (scaffalature): possibile ribaltamento di scaffali
Tutte
dislivelli nelle aree di transito: possibile caduta causata dal dislivello esistente nell’area antistante i servizi igienici
Tutte
Tutte
Tutte
Tutte
1e3
1e3
Fase Ambienti di lavoro Tutte
Rischio cadute a livello e scivolamenti: il rischio può essere accentuato dal pavimento bagnato o scivoloso.
Macchine, Apparecchiature, Impianti tagli e abrasioni: elettrocuzione: possibile presenza di oggetti taglienti Tutte il rischio è da ricondurre prevalentemente incustoditi, di spigoli vivi al contatto accidentale del lavoratore con e di oggetti depositati impropriamente. prese elettriche. cadute e inciampi per materiali e attrezz.re: transito mezzi; investimento: possibile cadute e inciampi causati da cavi Tutte possibile investimento delle attrezzature elettriche e da indebiti all’interno dell’area comprensoriale. depositi, anche provvisori. urti per caduta dall’alto di oggetti: possibile caduta di materiale depositato sui ripiani alti degli scaffali, di corpi illuminanti a soffitto e di pannelli delle controsoffittature; possibile caduta di rami dagli alberi. Incendio ed esplosione incendio: presenza di materiale cartaceo e possibile utilizzo di prodotti infiammabili. Rischi per la salute campi elettromagnetici: radiazioni ottiche artificiali: presenza nel laboratorio hardware di 1e3 presenza nel laboratorio hardware di numerose apparecchiature elettriche ed apparecchiature laser (cat. 3). elettroniche. polvere, rischio di inalazione: possibile sollevamento di polvere da toner e da materiale cartaceo in genere.
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
PARTE 3 - NORME DI PREVENZIONE E DI EMERGENZA ADOTTATE PRESSO L'AZIENDA Misure di prevenzione e protezione Si riporta l’elenco delle principali misure di prevenzione e protezione adottate nella sede; è stato redatto un Piano di gestione delle Emergenze (PE) consultabile dal sito http://www.ilulic.it/ nell’area download; l’attività è considerata a rischio di incendio medio in riferimento alla classificazione indicata dal d.m. 10.03.98. Ovunque: ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ ¾
è vietato fumare; è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale (DPI) ove previsti; è fatto obbligo di attenersi alle indicazioni segnaletiche (divieti, pericoli, obblighi, dispositivi di emergenza, evacuazione) contenute nei cartelli indicatori e mediante avvisi visivi e/o acustici; è vietato trattenersi negli ambienti di lavoro al di fuori dell'orario stabilito con il Committente; è vietato compiere, di propria iniziativa, manovre o operazioni che non siano di propria competenza e che possono perciò compromettere anche la sicurezza di altre persone; è vietato ingombrare passaggi, corridoi e uscite di sicurezza con materiali di qualsiasi natura; è vietato sostare con autoveicoli al di fuori delle aree adibite a parcheggio, fatto salvo per il tempo strettamente necessario al carico/scarico del materiale. nelle zone autorizzate al transito veicolare, procedere a passo d’uomo rispettando la segnaletica ed il codice della strada.
Nel laboratorio hardware, in particolare: ¾ ¾
è vietato conservare ed assumere cibi e bevande; il personale deve:
¾
rispettare le elementari norme igieniche (ad es.: lavarsi le mani alla fine del lavoro e non portare oggetti alla bocca); indossare gli specifici i DPI (guanti, occhiali e otoprotettori), previsti nel DVR aziendale; attenersi alle istruzioni comportamentali stabilite nel DVR aziendale.
il personale non deve:
entrare nei locali se non espressamente autorizzato, soffermandosi nel laboratorio esclusivamente per il tempo necessario all'intervento; eseguire operazioni per le quali non sia autorizzato.
Procedura d’emergenza adottate: l’Impresa di pulizie deve prendere visione delle misure delle procedure di emergenza. Al verificarsi di una qualsiasi emergenza tutti sono tenuti ad attivarsi senza compromettere la propria e l’altrui incolumità contattando gli addetti alle emergenze (vedi Parte 1). Il luogo di lavoro dispone di planimetrie di emergenza su cui sono riportate:
vie di esodo e uscite di sicurezza; ubicazione dei mezzi antincendio; ubicazione delle cassette di pronto soccorso.
Al segnale di evacuazione è necessario avviarsi verso le uscite di sicurezza; i numeri di telefono per attivare gli enti preposti alle emergenze sono: Tipo di evento
Ente preposto
Contatto
Corpo Vigili del Fuoco Incendio, allagamenti, calamità naturali
115
Carabinieri - Polizia Ordine Pubblico
112 - 113
Emergenza sanitaria e Primo Soccorso
118
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Schema di flusso per la gestione delle Emergenze nella sede
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L’EL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
COM MPO ORT TAM MEN NTO O DEL D LLE E IM MPR RES SE EST E TER RNE E E DE EI PRESTA ATOR RI D’OP PER RA •
CO OMP PITI IN CON C NDIZ ZION NI DII NO ORMALITÀ ESPLE S ETANO L LE PROP P PRIE E AT TTIVIT TÀ (COM MPRESO O IL DEP EPOSITO DEL LLE PRO OPRIIE ATTR A REZZA ZATUR RE E DEI D PRO OPRI PR RODO OTTI)), ES SCLUSIVA AMEN NTE IN I LO OCAL LI NE EI QU UALI SONO S O ST TATI PRE P VEN TIVA AMEN NTE ED E E ESPRE ESSA AME ENTE AUT TORIZ ZZAT TI
•
UTILIZZ T ZANO O SO REZZ ZATU URE A NO ORM MA E SI ATTE A ENGO E NO ORME E DI DET TENZ ZIONE E DE ELLE SOS NZE UTIL U IZZA ATE PREV P VISTE E OLO ATTR ONO ALLE STAN SU ULLE SCH HEDE REZZ ZA E DI SICUR S
• • •
EVITAN V NO DI D INT LCIAR RE I PASS P SAGG GI E SOP PRAT TTUTT TO LE VIE SCIT TE DI EME ERGE ENZA A TRAL E E LE L US MANTE A ENGO ONO LE GENE LI CO ONDIZ ZION NI DI SICU UREZ ZZA DEGL D LI AM MBIE ENTI DI D LA AVOR RO G ERAL COMUN O NICA ANO AI RESP SABIL LI DE ELL’A AZIE ENDA A EV VENTU UALII ANOMA ALIE DI T TIPO STR RUTT TURA ALE RISC R CONT TE DURANTE E LE PRO OPRIE E R PONS TRAT AT TTIVIT TÀ E LI IN RMAN NO DI D OG GNI EVEN E NTO DAL D QUAL Q LE POTR RIGIN NARS SI UN NA SIITUAZION NE DII PER RICO NFOR REBBE OR OLO
•
USUFR S RUISC CON EGLI IMPIIANT TI NE EI TEM MPI E NE EI MO ODI IN NDIS NSABILI ALL’E ESPLE ETAM MENT TO DEI D PROP P PRI C PITI, NELL LA C CORR RETT TEZZA A NO DE SPEN COMP DE ELLE PRO OCED E DI SICU S UREZ ZZA DURE
•
NON O EF FFET TTUA ERVE ENTI SUG GLI IM MPIAN NTI SE S NON PREV P VISTII DAL LL’AP PPAL LTO ANO INTE
•
CO OMPITI IN COND P EALL LAR RME E DIZIONII DI PRE SE IND DIVIDU UANO IL PER RICOL LO M MANT TENG GONO O LA CAL LMA, NE D NNO COM C MUNIC CAZIO ONE E AGL LI AD DDET TTI AL LLA SQU UADR RA DII EME ERGE ENZA AES SI DAN
•
ASTENG GON NO DA ZIAT TIVE PERS P SONA ALI A INIZ SE RICEVO ONO C MUNIC CAZIO ONE DAG GLI ADDE ETTI ALL A ’EMER E RGE COM ENZA:
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
PARTE 4 - VALUTAZIONE DEI RISCHI DA ATTIVITÀ INTERFERENZIALI Si può ipotizzare che vi siano contratti di appalto dove i rischi interferenziali siano nulli o, viceversa, ove si verifichi un contatto rischioso. Conseguentemente le misure da intraprendere per ridurre tali rischi potranno essere a costo zero oppure onerose e, in tal caso, dovrà essere compilato il quadro inerente la determinazione dei costi per la sicurezza. I vari operatori economici presenti, in base alle proprie valutazioni, possono (e debbono) sempre segnalare un’attività interferente pericolosa e richiedere alla Committenza una modifica al DUVRI. A) Individuazione dei rischi da interferenza specifici e indotti Per le fasi di lavoro esaminate il Committente, oltre ai rischi specifici presenti nell'ambiente di lavoro (di cui alla tabella 2 c), individua a questo punto la presenza di rischi indotti dall’Impresa di pulizie negli ambienti di lavoro: tale individuazione, in questa fase, è presunta essendo il DUVRI ancora in fase preliminare (rev. 0). Ambienti di lavoro (vedi tabella 2 a) Fase
1e3 Tutte Tutte Tutte Tutte Tutte Tutte Tutte Tutte Tutte 1e3 1e3
Tutte
Tutte 1e3
Tutte
Rischi da interferenza specifici (tabella 2 c) e indotti presunti
Soggetti causa del rischio Azienda Impresa di Committ. pulizie
Ambiente di lavoro pareti (scaffalature) cadute dall’alto: per alcune attività (pulizia corpi illuminanti, ecc.) dislivelli nelle aree di transito cadute a livello e scivolamenti Macchine, Apparecchiature, Impianti elettrocuzione tagli e abrasioni transito mezzi; investimento urti per caduta dall’alto di oggetti cadute e inciampi per materiali e attrezz.re Incendio ed esplosione incendio Rischi per la salute campi elettromagnetici radiazioni ottiche artificiali agenti chimici pericolosi: le sostanze detergenti possono contenere, proprio per la propria funzione di igiene, agenti chimici pericolosi che, se volatili, rappresentano un rischio di inalazione. agenti biologici: l’esposizione è di tipo potenziale; il rischio è connesso alle attività oggetto dell’appalto. polvere, rischio di inalazione Rischi organizzativi intralcio alle vie di fuga: le attività potrebbero comportare ostruzione, anche temporanea, delle vie di fuga e delle uscite di sicurezza.
78
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
B) Individuazione delle sovrapposizioni spazio-temporali Si individuano, in questa sede, le sovrapposizioni di più attività nello stesso ambiente di lavoro; l’individuazione si esegue secondo l’ambito temporale giornaliero. Individuazione delle sovrapposizioni e dei contatti di più attività negli ambienti di lavoro
Fine
Attività aziendale
1
Pulizia degli ambienti di lavoro
Impresa di pulizie 2
3
Pulizia dei servizi igienici
Pulizie mensili (*)
8.00
20.00
6.00
8.00
15.00
18.00
20.00
21.00
10.00
12.00
15.00
18.00
15.00
18.00
(*) Il primo martedì del mese
79
20.00
19.00
18.00
17.00
16.00
15.00
14.00
13.00
12.00
11.00
9.00
10.00
ore della giornata 6.00
Impresa, lavoratore autonomo
Inizio
8.00
Descrizione fase di lavoro
Fase
7.00
Azienda Committente
Ambienti di lavoro (vedi tabella 2 a)
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
C) Valutazione dei rischi da interferenza standard A seguito di quanto emerso dalle risultanze delle due fasi precedenti si può dedurre che, analizzate le modalità di esecuzione degli interventi previsti per l’esecuzione dell’appalto, nelle varie fasi operative, individuati i rischi specifici della sede che potrebbero rivelarsi tali per gli operatori economici e quelli indotti a terzi, esaminata la reale possibilità di sovrapposizione o di contatto tra più attività presenti nello stesso ambiente di lavoro durante il medesimo arco temporale, è stato rilevato che le interferenze tra le attività dell’Istituto e quelle dell’Impresa di pulizie sono da considerarsi a contatto rischioso per cui è indispensabile definire le misure di prevenzione e protezione da adottare e i relativi costi di sicurezza, che non saranno soggetti a ribasso d’asta. Si riportano, nella tabella riepilogativa che segue, i livelli “RI” relativi ai rischi da interferenza standard valutati e le conseguenti misure di prevenzione e protezione da adottare. Ambienti di lavoro (vedi tabella 2 a) Fase
Tipologia di rischio
PI
DI
Misure di prevenzione e protezione da adottare
RI
Soggetto che deve attuare la misura
Ambiente di lavoro 1e3
Tutte
Tutte
Tutte
Tutte
pareti (scaffalature) cadute dall’alto
1
1
3
4
3
Verificare periodicamente il fissaggio a muro delle scaffalature presenti.
Committente
4
Utilizzare una scala a norma, e di altezza idonea, per scongiurare l’ipotesi che gli operatori raggiungano parti in quota con sedie o altri mezzi impropri.
Impresa di pulizie
È installata idonea cartellonistica segnalante il dislivello esistente nel corridoio in prossimità dei servizi igienici. È necessario contenere l’eventuale presenza di liquidi sui pavimenti, causata da accidentali sversamenti di sostanze e materiali delimitando la zona interessata. Deve essere sempre esposto, durante l’esecuzione della relativa attività, il cadute cavalletto "pavimento bagnato". 2 2 4 a livello e scivolamenti È vietato lasciare incustodito il carrello delle pulizie nel corridoio. È necessario intervenire con immediatezza, nell’area esterna, in caso di pioggia o presenza di ghiaccio, fango, escrementi di animali, ecc. al fine di evitare possibili cadute e scivolamenti. Macchine, Apparecchiature, Impianti Eseguire la regolare manutenzione degli impianti elettrici, secondo le vigenti prescrizioni normative. Utilizzare componenti e apparecchi elettrici marcati CE ed in buono stato di conservazione. È consentito l'uso di prese domestiche se elettrocuzione 1 4 4 l’ambiente e l’attività non presentano rischi riferiti alla presenza di acqua, polveri ed urti; in caso contrario, si debbono utilizzare prese a spina di tipo industriale. L’Impresa deve verificare che la potenza di assorbimento dell’apparecchio sia compatibile con quella del quadro di allacciamento. dislivelli nelle aree di transito
2
2
4
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Committente
Impresa di pulizie
Committente
Impresa di pulizie
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Tutte
Tutte
Tutte
Tutte
tagli e abrasioni
transito mezzi; investimento
urti per caduta dall’alto di oggetti
cadute e inciampi per materiali e attrezz.re
1
1
1
2
I cavi debbono essere o altrimenti disposti lungo i muri in modo da non creare ulteriore pericolo di inciampo, protetti se e quando soggetti ad usura, colpi, impatti. È vietato lasciare cavi senza custodia. Disporre che le attrezzature quali forbici, cutter, oggetti taglienti in genere, siano alloggiate all’interno di cassetti. Ai lavoratori dell’Impresa di pulizie è fatto 2 2 divieto di effettuare sistemazioni improprie di attrezzi, oggetti o altro, che potrebbero essere urtati da parte di altri lavoratori afferenti ad altri Datori di Lavoro. È installata apposita segnaletica che fissa il limite massimo di velocità all’interno del comprensorio. All’interno dell’area aziendale occorre 4 4 mantenere una velocità adeguata, secondo la segnaletica presente; i mezzi debbono spostarsi a velocità ridotta e debbono essere parcheggiati negli spazi appositamente individuati. Assicurare la stabilità del materiale specie sui ripiani alti delle scaffalature a giorno; verificare periodicamente il fissaggio dei corpi illuminanti a soffitto e la stabilità dei pannelli delle controsoffittature. Eseguire periodicamente la regolare manutenzione degli alberi presenti 4 4 nell’area verde esterna. È vietato eseguire lavori in altezza in presenza di lavoratori dell’Istituto: nel caso sfasare le lavorazioni. È vietato abbandonare attrezzi ed utensili in quota: gli stessi andranno assicurati da un’eventuale caduta dall'alto. I cavi delle attrezzature elettriche installate negli uffici debbono essere raccolti in fasci e non attraversare, in nessun caso, le zone di passaggio. 2 4 È vietato intralciare con cavi e/o prolunghe e/o con indebito deposito di materiale, anche provvisorio, le zone di passaggio. Incendio ed esplosione Fornire all’Impresa il Piano di Emergenza con le procedure di emergenza e/o evacuazione. L’Impresa non dovrà utilizzare per le proprie attività prodotti chimici infiammabili, salvo 4 8 previo consenso preventivo del Committente. In caso di emergenza attuare le procedure di emergenza previste dal Piano Emergenza Evacuazione e seguire le istruzioni degli addetti alle squadre di emergenza. Rischi per la salute
Tutte
incendio
2
1e3
campi elettromagnetici
1
2
2
Concordare preventivamente le modalità e gli orari di accesso al laboratorio hardware.
1e3
radiazioni ottiche artificiali
1
2
2
Concordare preventivamente le modalità e gli orari di accesso al laboratorio hardware.
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Committente
Impresa di pulizie
Committente
Impresa di pulizie
Committente
Impresa di pulizie
Committente
Impresa di pulizie
Committente
Impresa di pulizie
Committente Impresa di pulizie Committente Impresa di pulizie
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Tutte
agenti chimici pericolosi
1
Tutte
agenti biologici
1
1e3
polvere, rischio di inalazione
2
Tutte
intralcio alle vie di fuga
2
Fornire un armadio per la custodia dei prodotti utilizzati per le pulizie e, in generale, per le necessità dell’Impresa. Tutti i prodotti chimici utilizzati dall’Impresa di pulizie debbono essere conformi alla Impresa di 3 3 normativa vigente, tenuti nell’apposito pulizie armadio (chiuso a chiave) e utilizzati secondo le schede tecniche (da custodire). Il locale dove sono eseguite le pulizie deve essere sempre areato (aprire le finestre e richiuderle alla fine dell’attività). Concordare preventivamente le procedure per la manipolazione ed il trasporto dei Committente rifiuti all’interno e all’esterno del luogo di lavoro. Il materiale utilizzato per la pulizia dovrà essere regolarmente pulito, igienizzato ed 3 3 asciugato dopo l’uso. Le attrezzature per il lavaggio dei bagni Impresa di (MOP, scope, ecc.) non solo non potranno pulizie essere usate per gli altri locali, ma dovranno essere sottoposte ad una pulizia, e successiva detersione, più accurate. Custodire e limitare, il più possibile, il deposito di toner esausti; razionalizzare i Committente depositi di carta in genere, al fine di limitare il sollevamento della polvere. È necessario procedere all'asportazione 2 4 manuale delle polveri con stracci umidi e utilizzare idonei apparecchi aspirapolvere. Impresa di Non utilizzare le scope tradizionali al fine di pulizie evitare che la polvere sollevata torni a depositarsi: utilizzare scope a frange. Rischi organizzativi
2
4
Le attrezzature utilizzate durante le attività di pulizie (carrelli, ecc.) possono costituire potenziale intralcio alle vie di fuga in caso di emergenza; è pertanto vietata la loro collocazione lungo le vie di fuga.
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Impresa di pulizie
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
D) Stima dei costi per la sicurezza da interferenze (su base annuale) Categoria d'intervento
Apprestamenti
Mezzi e servizi di PC (protezione collettiva) Procedure di sicurezza e interventi per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti Coordinamento
U.M.
Computo quantità (Q)
Costo Unitario (CU)
cad/ mese
1 x 12
€ 5,10
€ 61,20
m
100,00
€ 0,40
€ 40,00
cad
1
€ 334,99
€ 334,99
cad/ mese
1 x 12
€ 3,51
€ 42,12
presenza responsabile Impresa alla riunione preliminare finalizzata a concordare le procedure di sicurezza previste nel DUVRI
ora
2
€ 50,00
€ 100,00
presenza responsabile Impresa alle riunioni di coordinamento
ora
4
€ 50,00
€ 200,00
Descrizione scala metallica a libretto UNI EN 131 di altezza 2,00 m, con piedi in gomma antisdrucciolo, munita di dispositivo antiapertura nastri segnaletici armadio in vetroresina per la detenzione dei prodotti chimici 550 x 500 x 300 mm cavalletto PVC “pavimento bagnato” simbologia EN ISO 7010 330 x 500 mm
Costo totale della sicurezza (CSDI)
Costo Finale (CF)
€ 778,31
La descrizione delle voci e dei prezzi è stata ricavata dall’Elenco Regionale dei Prezzi; in tale elenco, il costo delle singole voci comprende anche la manutenzione, la sostituzione in casi di deterioramento, l’ammortamento e quant’altro necessario.
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
E) Coordinamento delle fasi lavorative Ai fini del coordinamento generale tra Istituto e Impresa di pulizie e tra Impresa di pulizie e lavoratori/utenti/visitatori della sede si prevedono i seguenti adempimenti, da adottarsi in sinergia con l‘Appaltatore: Î individuazione di due soggetti responsabili del coordinamento, riguardo allo specifico appalto, nominati rispettivamente dall’Istituto e dall’Impresa di pulizie, che svolgano azioni di comunicazione, interfaccia, monitoraggio e quant‘altro necessario affinché si attuino gli obblighi previsti dall‘art. 26; Î organizzazione di una riunione preliminare finalizzata a concordare le procedure di sicurezza previste nel DUVRI; Î organizzazione di riunioni periodiche trimestrali tra il Delegato del DLC, referente per l’appalto dell’Istituto, Dott. Luigi Errico, ed il Referente delegato per le attività appaltate; le modalità per lo svolgimento dei predetti incontri saranno definite sede contrattuale; Î distribuzione puntuale e certa delle informazioni significative contenute nel DUVRI verso i lavoratori interessati dall‘attuazione del contratto; il documento in questione deve essere facilmente fruibile (è prevista la pubblicazione sul sito aziendale, all’indirizzo http://www.scrpd.it/ nell’area download); Î erogazione di una corretta e completa formazione e informazione ai soggetti a qualunque titolo coinvolti nell‘esecuzione del contratto e potenzialmente esposti ai rischi interferenziali. Non potrà essere iniziata alcuna operazione che crei interferenza all’interno della sede, da parte dell’Impresa di pulizie, se non a seguito di avvenuta verbalizzazione, da parte del Delegato del DLC, referente per l’appalto incaricato per il coordinamento. In caso di inosservanza di norme in materia di sicurezza o in caso di pericolo imminente per i lavoratori, il citato Delegato, ovvero il DLC stesso, potrà ordinare la sospensione delle attività, disponendone la ripresa solo quando sia di nuovo assicurato il rispetto della normativa vigente e siano ripristinate le condizioni di sicurezza e igiene del lavoro. Per sospensioni dovute a pericolo grave ed imminente il Committente non riconoscerà alcun compenso o indennizzo all’Appaltatore. Eventuali inosservanze delle procedure di sicurezza che possano dar luogo ad un pericolo grave ed immediato, daranno il diritto ad entrambe le parti, di interrompere immediatamente le attività. Si stabilisce inoltre che il Delegato del DLC, referente per l’appalto dell’Istituto, Dott. Luigi Errico, ed il Referente delegato dell’Impresa per il coordinamento, potranno interrompere le attività, qualora ritenessero nel prosieguo delle attività che le medesime, anche per sopraggiunte nuove interferenze, non fossero più da considerarsi sicure. L’Impresa appaltatrice è tenuta a segnalare alla Committenza, l’eventuale esigenza di utilizzo di nuove Imprese o lavoratori autonomi. Le attività di tali soggetti potranno avere inizio solamente dopo la verifica tecnico-amministrativa, da eseguirsi da parte della Committenza e la firma del contratto. Resta inteso che i lavoratori dell’Impresa appaltatrice dovranno operare nel rispetto delle vigenti norme di sicurezza, predisponendo tutte le ulteriori misure che dovessero rendersi necessarie (compresa la scelta e dotazione di specifici DPI) in relazione sia ai rischi comunicati, sia a i rischi derivanti dalla propria specifica attività da svolgere all’interno degli ambienti della Committenza. Nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall'Impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del Datore di Lavoro, nonché data di assunzione, indicazioni del Committente ed, in caso di subappalto, la relativa autorizzazione. In ogni caso, l’Impresa appaltatrice dovrà attenersi alle seguenti misure di coordinamento, di carattere generale, finalizzate all’eliminazione, o riduzione al minimo, di possibili interferenze:
prestare la massima attenzione durante le manovre degli automezzi e rispettare i limiti di velocità; vigilare costantemente i lavoratori sull’uso dei DPI previsti ed in dotazione; informare sempre i lavoratori sui rischi e sulle precauzioni da prendere nella manipolazione dei rifiuti; segnalare i tratti di pavimento con presenza di olio, polveri, ecc. e prevedere percorsi alternativi; evitare accatastamenti, specie in altezza; rispettare la segnaletica di sicurezza.
Occorrerà mantenere tutte le condizioni di sicurezza esistenti (compreso il rispetto delle vie di transito, delle uscite di sicurezza, dell’accessibilità ai mezzi antincendio e di gestione delle emergenze), se del caso prevedendo inoltre una specifica integrazione della segnaletica antincendio e di emergenza esistente. Occorrerà mantenere a disposizione per tutta la durata delle attività i presidi antincendio ritenuti necessari, in aggiunta a quelli già esistenti nell’ambiente di lavoro.
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Norme di coordinamento Si prescrive che, durante le attività di pulizia: • • • • • •
nelle fasi di lavaggio dei pavimenti sia installato apposito cavalletto in PVC “pavimento bagnato”; Il locale dove sono eseguite le pulizie sia sempre areato (aprire le finestre e richiuderle alla fine dell’attività); è vietato eseguire lavori in altezza (pulizie di vetri, corpi illuminanti, ecc. in presenza di lavoratori dell’Istituto); sia preventivamente concordato l’accesso al laboratorio hardware; la manipolazione ed il trasporto dei rifiuti avvengano in maniera da evitare il deposito continuativo all’interno della sede, prevedendo lo svuotamento dei cestini alla fine di ogni turno di lavoro ed il conferimento nell’isola ecologica comprensoriale, a seconda della tipologia di rifiuto prodotta; le attività inerenti le pulizie mensili (Fase 3), contrattualmente programmate per il primo martedì del mese, siano in ogni caso essere preventivamente confermate con il Delegato del DLC, referente per l’appalto dell’Istituto, Dott. Luigi Errico, al fine di concordare eventuali sfalsamenti temporali.
Procedure di emergenze particolari Si prescrive che, ove durante le attività dell’Impresa si verificassero fuoriuscite di materiali e/o liquidi: • • •
si interdicano le zone interessate dalla fuoriuscita di materiali o liquidi con nastro segnaletico; si impedisca l'accesso a terzi durante la fase di successiva raccolta e recupero dei materiali o dei liquidi fuoriusciti; le operazioni di bonifica debbano essere eseguite rapidamente e compatibilmente con le caratteristiche del rifiuto fuoriuscito.
Allegati: n. 2 planimetrie dei luoghi Il presente DUVRI, essendo stato redatto sulla base dei rischi interferenziali ipotizzabili in riferimento alle attività oggetto dell’appalto, non riguarda i rischi specifici propri delle attività dell’operatore economico che sarà chiamato a formulare un’offerta per il presente affidamento. Si rimanda al verbale di riunione di coordinamento per l’aggiornamento del documento a seguito delle informazioni ricevute dall’Impresa aggiudicataria.
Roma, 16 settembre 2013
Timbro e Firma ««««««««««««.. (Il Committente)
Da restituire al Committente, sottoscritto per presa visione ed accettazione Luogo e data ««««««««««
Timbro e Firma ««««««««««««.. (L’Impresa/Il Lavoratore autonomo)
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Lâ&#x20AC;&#x2122;EL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI â&#x20AC;&#x201C; Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
Planim metrria deg d li ufffici co nse erim mentto nel n com c mpre ens sorio o on in
Planim metrria deg on in ndic cazione de ei p cors si, carr c abilli e ped don nali, e del d p nto di racc colta a d li ufffici co perc pun
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L’EL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
PA ART TE 5 - ATTIV VITÀ À SVO S OLT TA DAL D LL’OP PER RAT TOR RE ECO E ON NOM MICO (co omp pila azione a ccura a de ell’Im mprresa a, in n re elaz zion ne all’a a art. 26 2 c. c 2 lettt. b) b
er se emplic cità esp pos sitiv va si s ipotiz zza che e la a Pa arte e 5, di seg guitto illusttratta, sia s que ella co omp pilatta dall’ d Imp pres sa cche e Pe si agg a giud dich herà à l’a appalto o. Rag R gion ne soc s ciale e S e le Sed ega ale R capiiti tele Rec t efon nici, fa ax ed e e e-m mail C dice Cod e fis sca ale e pa artiita IVA A Is scrrizio one e CC CIA AA S tore Sett e ATEC CO O P sizio Pos one e IN NAIL L P sizio Pos one e IN NPS S P sizio Pos one e Ca ass sa Edil E le (se perrtin nentte) P zza Poli a As ssicurrativa C NL app CCN a plic cato o ai lav vorrato ori
Laa Nina ss.r.ll. Via Giu usep ppe e Pie emo ontee, 1-- 831100 0 Avvellin no 0 511222333 082 082551122234 4 laaninasrl@m maiil.it 03551811556 699 9 0 4352205567 0764 V 6116722345 AV 81.21.0 00 0 24551/6 087 833125540 0955 5 ---------------------------------------------------po olizzza con c L’A Astuta s.a.s s s. - 0144 0 43 del d 22.0 01.10 per dipen ndenti da imp i presse e sercen nti servizi di d pu ulizia
Fu unz zion ni azienda ali in i mat m teria di d prev venz zione dei ris sch hi sui luog ghi di lav voro oo ogge etto o de ell’app paltto f nzio fun one Dattore D e dii La avoro L gale Leg e ra appres sentan nte R PP RSP R S/R RLS RLST M dico Med o Com C mpe nte eten Add A dettti alla ges one e de ell'e eme ergenzza stio e entu eve ualm men nte entii ne ella a sq quadra a di lav vorro e prrese Add A dettti alla ges one e de el p prim mo soc s cco orso o stio e entu eve ualm men nte entii ne ella a sq quadra a di lav vorro e prrese Pre P epos sto o/i sem s mpre e pres sentti nel n cor c rso d l’es dell secuzione e atttività lav vora ativ ve e delle Elenco E o de ei la avo m diam men nte pre ese enti su orattori, med ul luog go di lav l oro uesttion ne e re elattive e qu ualiific o in qu che ( ali ad es..: te (qu nico o, oper o raio o co on ind dica azio one ecn e d live del ello o, ope o raio o spec ciallizzato o, operraio o q alificatto, ope qua c mun ne, appre end dista a). eraio com R fere Ref ente e de eleg p le a attività à appa alta ate gatto per
N Nom min nativ vo Fraance esco o Ciampi Fraance esco o Ciampi Luigi Tram T mbu usto o nton nio La Cav C a An Do ott. Piettro Noè M Martina Ciampi Felicce Mart M telli A Alfre edo o To orri M Martina Ciampi Felicce Mart M telli A Alfre edo o To orri Felicce Mart M telli A Alfre edo o To orri Felicce Mart M telli M Martina Ciampi A Alfre edo o To orri ---------------------Luigi Tram T mbu usto o
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Altre informazioni La scrivente Impresa, in riferimento alle attività oggetto dell’appalto, rende noto che: si necessità di accedere presso i luoghi di lavoro con furgone Fiat Fiorino, targato XY123YZ; si necessità di un locale, anche con accesso temporaneo, per uso spogliatoio e deposito; si prevede di adoperare, per le attività di pulizie, i seguenti prodotti (si allegano le schede tecniche): • • • • • • •
detergenti; disincrostanti; cere; deceranti; soluzioni sanificanti; disinfettanti; prodotti spray a basso impatto ambientale.
Si prevede di adoperare la seguente attrezzatura (di tipo elettrico e manuale): • aspirapolvere e aspira liquidi, con fusto in acciaio inox, 4 ruote pivottanti, motore silenziato e doppio isolamento elettrico; • scala professionale h 352/772 cm in alluminio a tre rampe, peso 27 kg e portata 150 kg; • attrezzi di uso comune (scopa a frange, scope industriali, spazzoloni, lavavetri, ecc.); • carrello attrezzato per le pulizie. A seguito della valutazione dei rischi sono stati consegnati ai lavoratori dell’Impresa i seguenti DPI: • • • •
guanti di protezione in PVC con interno felpato e con superficie esterna ruvida antiscivolo; tute in cotone 100% per la protezione da polveri e sporcizia; calzatura di sicurezza leggere con fodera traspirante e suola antiscivolo ed antistatica; mascherina per la protezione di polveri a media tossicità.
Si comunicano, di seguito, i corsi di formazione erogati ai lavoratori che interverranno presso la Vostra sede (Martina Ciampi, Felice Martelli e Alfredo Torri), si allegano i relativi attestati (per i lavoratori dipendenti di aziende appartenenti alla macrocategoria di rischio medio, come individuata nell´Allegato II dell´Accordo Stato Regioni del 21.12.11): Formazione generale dei lavoratori (durata 4 ore) Formazione specifica dei lavoratori (durata 8 ore) Formazione per addetti alla gestione dell'emergenza - rischio medio incendio (durata 8 ore) – d.m. 10.03.98 Formazione per addetti al primo soccorso (durata 12 ore) - d.m. 15.07.03 n. 388
Allegati: 9 9
fotocopia schede tecniche dei prodotti per le pulizie che s’intende utilizzare fotocopia attestati corsi di formazione
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
5 a) Ulteriori rischi particolari indotti nell’ambiente di lavoro dall’Appaltatore (elenco esemplificativo) Fase
Rischio
Fase Ambienti di lavoro
Rischio
illuminazione cadute a livello e scivolamenti pareti (semplici o attrezzate) terrazzi e soppalchi pareti vetrate spazi confinati, cisterne, serbatoi, botole cadute dall’alto viabilità interna ed esterna dislivelli nelle aree di transito altro: ««««««««««« Macchine, Apparecchiature, Impianti elettrocuzione carichi sospesi tagli e abrasioni movimentazione di macchinari e attrezz.re proiezione di schegge urti per caduta dall’alto di oggetti proiezioni di getti e schizzi cadute e inciampi per materiali e attrezz.re presenza di fiamme libere organi meccanici in movimento transito mezzi; investimento sversamenti pericolosi requisiti macchine (marchio CE, ecc.) altro: ««««««««««« Incendio ed esplosione specificare: ««««««««««« incendio presenza di depositi di materiali specificare: ««««««««««« f specificare: ««««««««««« atmosfere esplosive altro: ««««««««««««««««««««««««...««««««««««««.«
X
Rischi per la salute specificare: ««««««««««« microclima specificare: ««««««««««« rumore specificare: ««««««««««« vibrazioni specificare: ««««««««««« campi elettromagnetici specificare: ««««««««««« radiazioni ottiche artificiali specificare: ««««««««««« agenti chimici pericolosi specificare: ««««««««««« agenti cancerogeni mutageni specificare: ««««««««««« agenti biologici specificare: ««««««««««« polvere, rischio di inalazione specificare: ««««««««««« emissione incontrollata da impianti altro: ««««««««««««««««««««««««...««««««««««««.« Rischi organizzativi intralcio alle vie di fuga X difficoltà nell’individuare interlocutori manutenzione degli impianti condizioni climatiche esasperate altro: necessità di un locale per il deposito di materiale e attrezzature e per uso spogliatoio
X
5 b) Proposta di ulteriori misure da adottare inerenti i rischi da interferenza Fase
Misure di prevenzione e protezione proposte
Tutte
delimitare, nell’area esterna, uno stallo per il furgone dell’Impresa
Tutte
consentire l’uso dell’antibagno per il deposito dei materiali, del carrello delle pulizie e per consentire il cambio abiti degli operatori
Allegati: X X
certificato di iscrizione alla CCIAA; dichiarazione sostitutiva atto di notorietà (nei casi in cui le dichiarazioni ivi contenute non siano già espresse in altra documentazione contrattuale). Avellino, 30 settembre 2013
Timbro e Firma ««««««««««««..
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Allegato 1 - DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA ATTO DI NOTORIETÀ Il sottoscritto Francesco Ciampi nato il 31 agosto 1965 ad Avellino codice fiscale CMPFNC65L31A509E residente in Avellino via Roma n. 23 munito di documento d'identità valido (che si allega in copia) n. AN 8726695 rilasciato dal Comune di Avellino il 26 aprile 2007 in qualità di legale rappresentante dell’Impresa La Nina s.r.l. con sede legale posta in via Giuseppe Piemonte n. 1 nel comune di Avellino in provincia di AV codice fiscale 03518155699 e partita IVA n. 07643520567 consapevole delle responsabilità derivanti dal rendere dichiarazioni false, ai sensi dell'art. 76, dei d.p.r.. 445/00, DICHIARA (barrare i quadratini bianchi che interessano, gli altri punti sono obbligatori): X che l’Impresa coinvolgerà, ove previsto, nell'attività svolta per Vostro conto, solo dipendenti in regola con le assunzioni a norma delle vigenti leggi e regolarmente iscritti presso l'INAIL di Avellino al n. 0872451/6 e l'INPS di Avellino al n. 8312540955 (o equivalenti casse assicurative e previdenziali); X che la presente Impresa risulta iscritta alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Avellino al n. AV 61672345 dei Registro delle ditte per le attività di cui all'oggetto dell'ordine; Ƒ che la presente Impresa non risulta iscritta alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura poiché tale iscrizione non è richiesta per la nostra attività; X che la presente Impresa risulta disporre di capitali, conoscenza, esperienza e capacità tecniche, macchine, attrezzature, risorse e personale necessari e sufficienti per garantire l'esecuzione a regola d'arte delle opere commissionate con gestione a proprio rischio e con organizzazione dei mezzi necessari; X di essere in possesso della specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al d.lgs. 81/08 e s.m.i. per le macchine, le attrezzature e le opere provvisionali utilizzate per l’esecuzione dei lavori in oggetto; X che ha ricevuto dal Committente informazioni circa i rischi specifici esistenti nell'ambiente di lavoro in cui l’Impresa è destinata ad operare ed inerenti le misure di prevenzione ed emergenza da adottate; X che informerà il proprio personale, che verrà ad operare presso la vostra sede, circa i rischi e le misure di prevenzione e protezione suddetti; X di avere preso visione delle aree in cui saranno eseguiti i lavori, dei relativi impianti ed eventuali limitazioni; X di essere a conoscenza dei pericoli che possono derivare dalla manomissione delle misure di sicurezza adottate e dall'operare all'esterno delle aree di cui sopra; di aver fornito al Committente tutte le informazioni necessarie al fine di elaborare correttamente il Documento di Valutazione dei Rischi da Interferenze; X di rispettare e far rispettare al proprio personale le disposizioni legislative vigenti e le norme regolamentari in vigore in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro e di tutela dell'ambiente e inerenti le attività oggetto di affidamento; X di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all’art. 14 del d.lgs. 81/08 e s.m.i.; X di garantire che il personale sarà sempre munito di cartellino identificativo e che lo stesso sarà esposto per tutta la durata della permanenza nei luoghi di lavoro e di essere a conoscenza delle sanzioni di legge, a carico del sottoscritto, per la mancata esposizione dello stesso.
inoltre: Come richiesto dall’art. 26, comma 1 del d.lgs. 81/08 e s.m.i., e ad integrazione di quanto già espresso nella precedente Parte 5, allegata al contratto, dichiara espressamente: X che la propria Azienda ed i relativi dipendenti e collaboratori sono idonei ed in grado di svolgere l’attività prevista nell’appalto, essendo dotati dei mezzi di lavoro necessari, compresi i DPI e quelli per lavorare in sicurezza; X che è stata loro fornita una sufficiente formazione ed informazione riguardo all’agire in sicurezza nel lavoro e che sono, se necessario, sottoposti ai controlli sanitari obbligatori X che l’Azienda ha svolto gli adempimenti richiesti dalle norme sulla sicurezza, in particolare la valutazione dei rischi; X di osservare, nei riguardi dei propri dipendenti presenti nei luoghi di lavoro, tutti gli obblighi derivanti dalle norme di legge relative alla regolare assunzione, alle assicurazioni obbligatorie contro gli infortuni e per la previdenza sociale, nonché gli obblighi derivanti dal CCNL cui l’Impresa è soggetta, e s’impegna ad assicurare al proprio personale dipendente trattamenti economici non inferiori a quelli previsti dalle norme dello stesso CCNL. In tal senso l’Azienda solleva il Committente da qualsiasi onere e responsabilità (solidale) in proposito.
Il sottoscritto, legale rappresentante, o titolato a rappresentare l’Impresa
Avellino, 30 settembre 2013
Timbro e Firma ««««««««««««..
Allegato: fotocopia non autenticata di un documento di identità del dichiarante 90
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI (art. 13 d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196) Si informa che i dati personali acquisiti saranno utilizzati esclusivamente per il compimento delle attività previste dalla legge e per il raggiungimento delle finalità istituzionali. Il conferimento dei dati è strettamente funzionale allo svolgimento di tali attività ed il relativo trattamento verrà effettuato, anche mediante l'uso di strumenti informatici, nei modi e limiti necessari al perseguimento di dette finalità. il responsabile del trattamento dei dati è il Delegato del Datore di Lavoro Committente, referente per l’appalto, Dott. Luigi Errico, e saranno trattati da personale appositamente incaricato. È garantito agli interessati l'esercizio dei diritti di cui all'art. 7 del d.lgs. n. 196/03.
Allegato 2 - VERBALE DI SOPRALLUOGO PREVENTIVO Oggetto dell'appalto: Servizio di pulizia dei locali presso l’I.L.U.L.I.C. Il Committente, rappresentato dal Dott. Luigi Errico e l’Impresa La Nina s.r.l., rappresentata dal sig. Francesco Ciampi, in data odierna, hanno effettuato un sopralluogo congiunto. È stato discusso l’esito del sopralluogo preventivo effettuato sui luoghi ove si dovranno svolgere le attività stabilite, allo scopo di valutare i rischi presenti riferibili agli ambienti di lavoro ed alle interferenze standard, nonché di mettere l’Impresa nelle condizioni di informare i propri lavoratori sui rischi presenti nei luoghi dove essi dovranno operare, come richiesto dall’art. 26 del d.lgs. 81/08 e s.m.i.. Roma, 04 ottobre 2013 Il Committente
L’Impresa (Datore di Lavoro o suo Delegato)
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
5.2 Il DUVRI definitivo (rev. 1)
L’Impresa aggiudicataria, alla luce dei rischi standard che il DLC aveva evidenziato nel DUVRI rev. 0: Î ha definito in dettaglio (Parte 5 del modello) l’entità dei rischi indotti nei luoghi di lavoro nei quali si accinge ad operare (in aggiunta a quelli che il DLC, in via presuntiva, aveva stimato, nel DUVRI preliminare, poter essere introdotti dall'esecutore delle opere nel proprio ambiente di lavoro; Î ha suggerito alcune ulteriori misure di prevenzione e protezione utili per il miglioramento della sicurezza, in funzione della propria esperienza e tecnologia. Sulla base delle informazioni acquisite il DLC effettua nuovamente la valutazione dei rischi da interferenza, ripartendo dalla tabella di cui al punto 4 C), relativa alla valutazione dei rischi standard, dati dalla somma dei rischi specifici e di quelli presuntivamente indotti dall’Impresa: Valutazione dei rischi da interferenza reali Si riportano, nella tabella riepilogativa che segue, i livelli “RI” relativi, stavolta, ai rischi da interferenza reali valutati e le conseguenti misure di prevenzione e protezione da adottare. La tabella deve considerarsi confermata per le tipologie di rischio non modificate. Ambienti di lavoro (vedi tabella 2 a) Fase
Tutte
Tutte
Tipologia di rischio
tagli e abrasioni
transito mezzi; investimento
PI
DI
Misure di prevenzione e protezione da adottare
RI
Macchine, Apparecchiature, Impianti Disporre che le attrezzature quali forbici, cutter, oggetti taglienti in genere, siano alloggiate all’interno di cassetti. Ai lavoratori dell’Impresa di pulizie è fatto 1 2 2 divieto di effettuare sistemazioni improprie di attrezzi, oggetti o altro, che potrebbero essere urtati da parte di altri lavoratori afferenti ad altri Datori di Lavoro. È installata apposita segnaletica che fissa il limite massimo di velocità all’interno del comprensorio. Assegnare, e segnalare a terra, uno stallo dedicato al furgone dell’Impresa. 1 4 4 All’interno dell’area comprensoriale occorre mantenere una velocità adeguata, secondo la segnaletica presente; i mezzi debbono spostarsi a velocità ridotta e debbono essere parcheggiati negli spazi appositamente individuati.
92
Soggetto che deve attuare la misura
Committente
Impresa di pulizie
Committente
Impresa di pulizie
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Rischi organizzativi
Tutte
Tutte
Tutte
intralcio alle vie di fuga
difficoltà nell’individuare interlocutori
necessità locale deposito e spogliatoio
2
2
2
2
1
1
4
Le attrezzature utilizzate durante le attività di pulizie (carrelli, ecc.) possono costituire potenziale intralcio alle vie di fuga in caso di emergenza; è pertanto vietata la loro collocazione lungo le vie di fuga.
Impresa di pulizie
2
Nel corso delle attività lavorative, eseguite durante l’apertura dell’ufficio (8.00 - 20.00) l’Impresa, per ogni esigenza operativa, potrà far capo ai sigg. Mario La Cava e Roberto Lavia; al di fuori di tale orario (20.00 - 21.00) l’Impresa, per urgenze indifferibili, contatterà il Dott. Luigi Errico.
Committente
2
L’Impresa dovrà alloggiare l’armadio per la custodia dei prodotti nel locale antibagno e ivi depositare anche il carrello delle pulizie. Nel medesimo spazio gli operatori Committente dell’Impresa, compatibilmente con l’utilizzo dei servizi igienici da parte dei lavoratori dell’Istituto, potranno effettuare il cambio degli indumenti.
Le ulteriori misure individuate, concordate con l’Impresa aggiudicataria, essendo fondamentalmente di natura organizzativa, non richiedono ulteriori oneri dal punto di vista dei costi per la sicurezza da interferenze.
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Allegato 2 - VERBALE DI RIUNIONE DI COORDINAMENTO Oggetto dell'appalto: Servizio di pulizia dei locali presso l’I.L.U.L.I.C. Il Committente, rappresentato dal Dott. Luigi Errico e l’Impresa La Nina s.r.l., rappresentata dal sig. Francesco Ciampi, in data odierna, hanno effettuato una riunione di coordinamento. Sono stati discussi i seguenti argomenti: Î Î Î Î
Î
Î
esame dei rischi specifici esistenti nell’ambiente di lavoro in cui andrà ad operare l’Impresa; rischi da interferenze tra l’attività svolta nella sede e quella dell’Impresa e relative misure di prevenzione e protezione necessarie alla loro eliminazione o riduzione al minimo; misure di prevenzione e protezione adottate dall’Istituto in relazione alla propria attività; misure di emergenza con particolare riguardo alle procedure contenute nel PE (segnale di allarme, norme comportamentali, ecc.), alla dislocazione dei presidi antincendio e di primo soccorso, alla ubicazione e alle manovre sul del quadro elettrico e sugli impianti tecnologici, ai nominativi degli addetti alla squadra di emergenza; fissazione delle procedure di sicurezza previste nel DUVRI (deposito e gestione dei prodotti per le pulizie, norme di coordinamento generali, modalità di accesso al laboratorio hardware, manipolazione e trasporto dei rifiuti all’interno e all’esterno del luogo di lavoro, modalità di esecuzione delle pulizie mensili, procedure di emergenza particolari); integrazione del DUVRI, prima dell’inizio delle attività, con riferimento ai rischi da interferenza reali nei luoghi in cui sarà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, integra gli atti contrattuali.
Roma, 04 novembre 2013 Il Committente
L’Impresa (Datore di Lavoro o suo Delegato)
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
5.3 Il DUVRI (rev. 2)
Come anticipato al paragrafo 5.1 supponiamo, a questo punto, che il DLC intenda appaltare alcuni lavori di manutenzione edile per la razionalizzazione delle aree di lavoro all’interno della sede. Il DLC, in vista dell’individuazione del nuovo operatore economico che interverrà nella propria sede, dovrà rielaborare il DUVRI a partire dalla rev. 1. Pertanto, stavolta, il DLC dovrà consegnare, ai soggetti interessati a partecipare alla gara, un DUVRI, che potremmo chiamare rev. 1bis, inerente le interferenze tra le attività svolte: Î dai lavoratori dell’Istituto; Î da quelli dell’Impresa di pulizie (ormai già operante); Î da quelli dell’Impresa/e e/o lavoratori autonomi edili con riferimento, anche, ai rischi indotti dall’operatore economico nella sede; questi ultimi saranno stimati dal DLC, al solito in questa fase, in via presuntiva. Per brevità, ed efficacia illustrativa, si ripercorre lo schema logico già seguito al precedente paragrafo iniziando dalla nuova tabella 2b): 2b) Descrizione delle singole fasi di lavoro Il contratto di appalto, avente una durata prevista di trenta giorni successivi, naturali e continui, prevede la demolizione della parete esistente tra la sala riunioni e l’ufficio attiguo, al fine di creare un unico locale open space, la realizzazione di un controsoffitto nel corridoio e opere di tinteggiatura; annesse alle opere edili sono da prevedersi le opere impiantistiche, essenzialmente legate all’impianto di illuminazione. Fase
Descrizione delle attività
1
Allestimento delle aree di lavoro (spostamento del materiale d’ufficio, cantierizzazione delle necessarie attrezzature (trabattello, ecc.), segregazione delle aree di lavoro da quelle restanti, apposizione della segnaletica di cantiere, ecc.)
2
Opere di demolizione (della parete di separazione tra l’attuale sala riunioni e l’ufficio)
3
Realizzazione delle opere edili (risarcitura delle pareti e tinteggiatura del nuovo locale open space, realizzazione del controsoffitto nel corridoio e tinteggiatura del corridoio)
4
Realizzazione delle opere impiantistiche (rifacimento dell’impianto di illuminazione nel nuovo locale open space e nel corridoio, ricollocazione di componenti impiantistici antincendio: rilevatori di fumo, ecc.)
5
Restituzione delle aree di lavoro (smobilizzo del cantiere, ricollocazione del materiale d’ufficio e pulizia straordinaria dei locali al fine di restituire la perfetta agibilità)
95
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
2c) Rischi specifici presenti nell'ambiente di lavoro e incidenti sulle attività oggetto dell'appalto (tali rischi sono stati valutati e gestiti nell’ambito del DVR aziendale e del DUVRI rev. 1; tuttavia, nell’esecuzione degli interventi previsti dal contratto, questi potrebbero rivelarsi tali anche per l’Impresa edile) Fase
Rischio
Tutte
pareti (scaffalature): possibile ribaltamento di scaffali
Tutte
dislivelli nelle aree di transito: possibile caduta causata dal dislivello esistente nell’area antistante i servizi igienici
Tutte
Tutte
Tutte
Tutte
Tutte
Tutte
Fase Ambienti di lavoro Tutte
cadute a livello e scivolamenti: il rischio può essere accentuato dal pavimento bagnato o scivoloso.
Macchine, Apparecchiature, Impianti tagli e abrasioni: elettrocuzione: possibile presenza di oggetti taglienti il rischio è da ricondurre prevalentemente Tutte incustoditi, di spigoli vivi al contatto accidentale del lavoratore con e di oggetti depositati impropriamente. prese elettriche. cadute e inciampi per materiali e attrezz.re: transito mezzi; investimento: possibile cadute e inciampi causati da cavi Tutte possibile investimento delle attrezzature elettriche e da indebiti all’interno dell’area comprensoriale. depositi, anche provvisori. urti per caduta dall’alto di oggetti: possibile caduta di materiale depositato sui ripiani alti degli scaffali, di corpi illuminanti a soffitto e di pannelli delle controsoffittature; possibile caduta di rami dagli alberi. Incendio ed esplosione incendio: presenza di materiale cartaceo e possibile utilizzo di prodotti infiammabili. Rischi per la salute agenti biologici: agenti chimici: il rischio è da ricondurre alla manipolazione il rischio è da ricondurre all’utilizzo di Tutte dei rifiuti all’interno e all’esterno prodotti chimici per le pulizie. del luogo di lavoro. polvere, rischio di inalazione: possibile sollevamento di polvere da toner e da materiale cartaceo in genere. Rischi organizzativi
Tutte
Rischio
intralcio alle vie di fuga: potenziale intralcio alle vie di fuga in caso di emergenza costituto dalle attrezzature utilizzate durante le attività appaltate.
96
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Nel presente DUVRI rev. 1 bis dovrà essere riportata, per intero, la Parte 3 inerente le norme di prevenzione e di emergenza adottate presso la sede. In riferimento ai contenuti della Parte 4 relativa alla valutazione dei rischi da attività interferenziali, si avrà: A) Individuazione dei rischi da interferenza specifici e indotti Per le fasi di lavoro esaminate il Committente, oltre ai rischi specifici presenti nell'ambiente di lavoro (di cui alla tabella 2 c), individua a questo punto la presenza di rischi indotti dall’Impresa edile negli ambienti di lavoro: tale individuazione, in questa fase, è presunta essendo il DUVRI ancora in fase preliminare. Ambienti di lavoro (vedi tabella 2 a) Fase
Tutte Tutte Tutte Tutte Tutte Tutte 2,3 e 4 2,3 e 4 Tutte Tutte Tutte Tutte Tutte Tutte
Tutte
Tutte
Tutte Tutte
Tutte
Soggetti causa del rischio Azienda Impresa di Impresa Committ. pulizie edile
Rischi da interferenza specifici (tabella 2 c) e indotti presunti
Ambiente di lavoro pareti (scaffalature) cadute dall’alto viabilità interna ed esterna dislivelli nelle aree di transito cadute a livello e scivolamenti Macchine, Apparecchiature, Impianti elettrocuzione proiezione di schegge: per alcune attività (demolizione parete, ecc.) proiezioni di getti e schizzi: per alcune attività (tinteggiature, ecc.) tagli e abrasioni transito mezzi; investimento urti per caduta dall’alto di oggetti cadute e inciampi per materiali e attrezz.re requisiti macchine (marchio CE, ecc.) Incendio ed esplosione incendio Rischi per la salute rumore: le attività edili di possono comportare emissione di rumore che potrebbe modificare il livello di esposizione personale dei lavoratori. agenti chimici pericolosi: è possibile che l’utilizzo di sostanze chimiche, specie se nebulizzate, possa comportarne il contatto o l’inalazione. agenti biologici: il rischio è connesso dell’appalto di pulizie. polvere, rischio di inalazione Rischi organizzativi intralcio alle vie di fuga: le attività potrebbero comportare ostruzione, anche temporanea, delle vie di fuga e delle uscite di sicurezza.
97
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
B) Individuazione delle sovrapposizioni spazio-temporali Si individuano, in questa sede, le sovrapposizioni di più attività nello stesso ambiente di lavoro; l’individuazione si esegue secondo l’ambito temporale mensile. Individuazione delle sovrapposizioni e dei contatti di più attività nell’ambiente di lavoro Azienda Committente Impresa, lavoratore autonomo
Fase
Sub fase
Descrizione eventuale sub fase di lavoro
Attività aziendale
Tutte
Pulizia degli ambienti di lavoro
1
----------------
Pulizia dei servizi igienici
2
----------------
Allestimento del cantiere
1
Opere di demolizione
2
spostamento del materiale d’ufficio allestimento del cantiere ---------------realizzazione delle opere murarie tinteggiatura dell’open space
Realizzazione delle opere edili Impresa edile
mese di marzo 2014 (I II III IV V settimana) I
Azienda Committente
Impresa di pulizie
Descrizione fase di lavoro
Identificazione dell’ambiente di lavoro (vedi tabella 2 a)
3
Tutte
realizzazione del controsoffitto nel corridoio tinteggiatura del corridoio
Realizzazione delle opere impiantistiche
4
nuovo impianto di illuminazione nell’open space nuovo impianto di illuminazione nel corridoio smobilizzo del cantiere
Smobilizzo del cantiere
5
ricollocazione del materiale d’ufficio pulizia straordinaria
98
II
III
IV
V
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
C) Valutazione dei rischi da interferenza standard A seguito di quanto emerso dalle risultanze delle due fasi precedenti si può dedurre che, analizzate le modalità di esecuzione degli interventi previsti per l’esecuzione dell’appalto, nelle varie fasi operative, individuati i rischi specifici della sede che potrebbero rivelarsi tali per gli operatori economici e quelli indotti a terzi, esaminata la reale possibilità di sovrapposizione o di contatto tra più attività presenti nello stesso ambiente di lavoro durante il medesimo arco temporale, è stato rilevato che le interferenze tra le attività dell’Istituto e quelle dell’Impresa edile sono da considerarsi a contatto rischioso per cui è indispensabile definire le misure di prevenzione e protezione da adottare e i relativi costi di sicurezza, che non saranno soggetti a ribasso d’asta. Si riportano, nella tabella riepilogativa che segue, i livelli “RI” relativi ai rischi da interferenza standard valutati e le conseguenti misure di prevenzione e protezione da adottare. Per brevità, sono stati evidenziati solo i rischi specifici modificati rispetto al DUVRI rev. 1 ed i rischi indotti. Ambienti di lavoro (vedi tabella 2 a) Fase
Tutte
Tipologia di rischio
cadute dall’alto
PI
1
DI
Misure di prevenzione e protezione da adottare
RI
Ambiente di lavoro Utilizzare una scala a norma, e di altezza idonea, per scongiurare l’ipotesi che gli operatori raggiungano parti in quota con sedie o altri mezzi impropri. Per le lavorazioni in altezza utilizzare un 4 4 trabattello in metallo, con piani di lavoro e scale in alluminio per salita interna. Transennare con nastro segnaletico le zone sottostanti le aree di lavoro in modo da evitare la presenza di terzi.
Tutte
viabilità interna ed esterna
1
3
Tutte
cadute a livello e scivolamenti
2
2
Soggetto che deve attuare la misura
Impresa di pulizie
Impresa edile
Prima dell’esecuzione dei lavori occorre fornire ai lavoratori dell’Istituto (e dell’Impresa di pulizie) idonee istruzioni 3 Committente circa le modalità di accesso e di fruizione dei percorsi e delle aree della sede interessate dalle opere edili. È necessario contenere l’eventuale presenza di liquidi sui pavimenti, causata da accidentali sversamenti di sostanze e materiali delimitando la zona interessata. Deve essere sempre esposto, durante l’esecuzione della relativa attività, il cavalletto "pavimento bagnato". Impresa di È vietato lasciare incustoditi il carrello delle pulizie pulizie nel corridoio. È necessario intervenire con immediatezza, nell’area esterna, in caso di pioggia o presenza di ghiaccio, fango, 4 escrementi di animali, ecc. al fine di evitare possibili cadute e scivolamenti. Segnalare con apposito cartello, ed interdire con nastro segnaletico, le eventuali zone interessate da caduta di materiale o bagnate per fuoriuscita di liquidi da contenitori. Impedire l'accesso a terzi durante la fase di Impresa successiva raccolta e recupero dei materiali edile o dei liquidi fuoriusciti. Le operazioni di bonifica debbono essere eseguite rapidamente e compatibilmente con le caratteristiche del rifiuto fuoriuscito. 99
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Tutte
elettrocuzione
2,3 e 4
proiezione di schegge: per alcune attività (demolizione parete, ecc.)
2,3 e 4
proiezioni di getti e schizzi: per alcune attività (tinteggiature, ecc.)
Macchine, Apparecchiature, Impianti Eseguire la regolare manutenzione degli impianti elettrici, secondo le vigenti Committente prescrizioni normative. Utilizzare componenti e apparecchi elettrici marcati CE ed in buono stato di conservazione. È consentito l'uso di prese domestiche se l’ambiente e l’attività non presentano rischi riferiti alla presenza di acqua, polveri ed urti; in caso contrario, si debbono utilizzare prese a spina di tipo industriale. Impresa di L’Impresa deve verificare che la potenza di pulizie assorbimento dell’apparecchio sia compatibile con quella del quadro di allacciamento. I cavi debbono essere o altrimenti disposti lungo i muri in modo da non creare ulteriore pericolo di inciampo, protetti se e quando soggetti ad usura, colpi, impatti. 1 4 4 È vietato lasciare cavi senza custodia. Prima di iniziare i lavori è necessario concordare con il Dott. Luigi Errico i punti di allacciamento da utilizzare. L'Impresa deve verificare che la potenza dell'apparecchio utilizzatore sia compatibile con la sezione della conduttura che lo alimenta, anche in relazione ad altri apparecchi utilizzatori già collegati al quadro. Impresa Interruzioni dell’energia elettrica andranno edile sempre concordate con la Committenza. Non effettuare in nessun caso interventi e/o riparazioni sugli impianti elettrici. È vietato intervenire su impianti sotto tensione; non si debbono usare prese volanti e multiple; se le prolunghe sono su awolgicavo si debbono srotolare completamente prima dell'uso. Le opere di demolizione e carteggiatura dovranno essere eseguite secondo idonee procedure, prevedendo l’uso di prodotti che evitino la liberazione delle polveri inerti e di utensili dotati di sistemi aspiranti. Dovrà essere sempre effettuato un ricambio d’aria dopo e/o durante le Impresa 1 3 3 lavorazioni. edile L’Impresa dovrà provvedere alla segregazione delle aree interessate mediante doppi teli di polietilene su telai in legno, a tutta altezza, evitando la formazione di fessure al fine di scongiurare il passaggio di polveri. Durante l’esecuzione delle opere di tinteggiatura possono verificarsi getti e schizzi dannosi per la salute causati dalle Impresa sostanze e dai prodotti utilizzati. 1 3 3 edile L’Impresa dovrà provvedere alla segregazione delle aree interessate (vedi punto precedente). 100
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Tutte
Tutte
Tutte
Tutte
Tutte
tagli e abrasioni
transito mezzi; investimento
urti per caduta dall’alto di oggetti
cadute e inciampi per materiali e attrezz.re
requisiti macchine (marchio CE, ecc.)
1
1
1
2
2
2
4
4
2
2
2
4
4
4
4
Disporre che le attrezzature quali forbici, cutter, oggetti taglienti in genere, siano alloggiate all’interno di cassetti. Ai lavoratori dell’Impresa di pulizie è fatto divieto di effettuare sistemazioni improprie di attrezzi, oggetti o altro, che potrebbero essere urtati da parte di altri lavoratori afferenti ad altri Datori di Lavoro. Interdizione delle zone circostanti l’area di lavoro mediante nastro segnaletico in maniera da impedire l’accesso a terzi; installare apposito segnale di sicurezza. È installata apposita segnaletica che fissa il limite massimo di velocità all’interno del comprensorio. Assegnare, e segnalare a terra, uno stallo dedicato al furgone dell’Impresa. Procedere nell'area del comprensorio a passo d'uomo seguendo la segnaletica. Prima di procedere al carico/scarico verificare che il mezzo sia stato assicurato per evitare spostamenti intempestivi. L’Impresa provvederà a movimentare il materiale con mezzi propri ed adeguati, atti ad effettuare le manovre in sicurezza, senza provocare danni a terzi o a cose. La movimentazione interna dovrà avvenire secondo i percorsi prestabiliti. Assicurare la stabilità del materiale specie sui ripiani alti delle scaffalature a giorno; verificare periodicamente il fissaggio dei corpi illuminanti a soffitto e la stabilità dei pannelli delle controsoffittature. Eseguire periodicamente la regolare manutenzione degli alberi presenti nell’area verde esterna. È vietato eseguire lavori in altezza in presenza di lavoratori dell’Istituto: nel caso sfasare le lavorazioni. È vietato abbandonare attrezzi ed utensili in quota: gli stessi andranno assicurati da un’eventuale caduta dall'alto. È vietato abbandonare attrezzi ed utensili sul trabattello: adottare accorgimenti onde evitare cadute dall'alto di materiali (montare tavola fermapiedi o altro). I cavi delle attrezzature elettriche installate negli uffici debbono essere raccolti in fasci e non attraversare, in nessun caso, le zone di passaggio.
Committente
Impresa di pulizie
Impresa edile
Committente Impresa di pulizie
Impresa edile
Committente
Impresa di pulizie
Impresa edile
Committente
È vietato intralciare con cavi e/o prolunghe e/o con indebito deposito di materiale, anche provvisorio, le zone di passaggio.
Impresa di pulizie Impresa edile
Utilizzare componenti (cavi, spine, ecc.), macchine ed attrezzature rispondenti alla regola dell’arte (marcate CE o altro tipo di certificazione) ed in buono stato di conservazione.
Impresa edile
101
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Tutte
incendio
2
Tutte
rumore: le attività edili di possono comportare emissione di rumore che potrebbe modificare il livello di esposizione personale dei lavoratori.
1
Tutte
agenti chimici pericolosi: è possibile che l’utilizzo di sostanze chimiche, specie se nebulizzate, possa comportarne il contatto o l’inalazione
1
Tutte
polvere, rischio di inalazione
2
Tutte
intralcio alle vie di fuga
2
Incendio ed esplosione Fornire alle Imprese copia del Piano di Emergenza con le procedure da adottare Committente in caso di emergenza e/o evacuazione. L’Impresa non dovrà utilizzare per le proprie attività prodotti chimici infiammabili, Impresa di salvo nei casi in cui questi si rendano 4 8 pulizie indispensabili e previo consenso preventivo del Committente Occorrerà evitare in particolare: l'accumulo dei materiali combustibili e/o infiammabili, Impresa edile l'ostruzione delle vie d'esodo e l'uso di sorgenti di innesco e di fiamme libere. Rischi per la salute Saranno individuate, per lavorazioni rumorose quali, ad esempio, demolizioni, taglio con frullini di mattoni ecc., opportune fasce orarie di lavoro. Impresa 2 2 Nel caso le condizioni di lavoro dovessero edile modificarsi e innalzare significativamente il valore dell’esposizione giornaliera si verificherà preventivamente la possibilità di sfalsamento delle lavorazioni. Fornire un armadio per la custodia dei prodotti utilizzati per le pulizie e, in generale, per le necessità dell’Impresa. Tutti i prodotti chimici utilizzati dall’Impresa di pulizie debbono essere conformi alla Impresa di normativa vigente, tenuti nell’apposito pulizie armadio (chiuso a chiave) e utilizzati secondo le schede tecniche (da custodire). 3 3 Il locale dove sono eseguite le pulizie deve essere sempre areato (aprire le finestre e richiuderle alla fine dell’attività). È fatto obbligo all’Impresa di seguire le istruzioni riportate nelle schede tecniche Impresa dei prodotti utilizzati. edile L'impresa non deve in alcun modo lasciare prodotti chimici, e i relativi contenitori, anche se vuoti, incustoditi. Custodire e limitare, il più possibile, il deposito di toner esausti; razionalizzare i Committente depositi di carta in genere, al fine di limitare il sollevamento della polvere. È necessario procedere all'asportazione manuale delle polveri con stracci umidi e utilizzare idonei apparecchi aspirapolvere. Impresa di 2 4 Non utilizzare le scope tradizionali al fine di pulizie evitare che la polvere sollevata torni a depositarsi: utilizzare scope a frange. Si dovrà provvedere a bagnare periodicamente i materiali di risulta, specie Impresa quelli delle demolizioni, al fine di evitare il edile sollevamento delle polveri. Rischi organizzativi Le attrezzature utilizzate durante le attività Impresa di di pulizie (carrelli, ecc.) e edili possono pulizie 2 4 costituire potenziale intralcio alle vie di fuga Impresa in caso di emergenza; è pertanto vietata la edile loro collocazione lungo le vie di fuga.
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
D) Stima dei costi per la sicurezza da interferenze (sulla base della durata dell’appalto di 30 gg.) Categoria d'intervento
Apprestamenti
Mezzi e servizi di PC (protezione collettiva) Procedure di sicurezza e interventi per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti Coordinamento
Descrizione
U.M.
Computo quantità (Q)
Costo Unitario (CU)
Costo Finale (CF)
trabattello mobile prefabbricato, dimensioni di riferimento approssimative: profondità 0,90 m; larghezza circa 2,00 m; fino alla altezza di circa 7,50 m; portata 160 Kg comprese 2 persone.
cad
1
€ 302,00
€ 302,00
segregazione con teli di polietilene nastri segnaletici
mq m
50,00 100,00
€ 2,33 € 0,40
€ 116,50 € 40,00
cartelli segnaletici
cad/gg
2 x 30
€ 0,12
€ 7,20
presenza responsabile Impresa alla riunione preliminare finalizzata a concordare le procedure di sicurezza previste nel DUVRI
ora
1
€ 50,00
€ 50,00
presenza responsabile Impresa alla riunione di coordinamento
ora
2
€ 50,00
€ 100,00
controllo giornaliero delle PC (protezioni collettive)
ora
10
€ 28,00
€ 280,00
Costo totale della sicurezza (CSDI)
€ 895,70
La descrizione delle voci e dei prezzi è stata ricavata dall’Elenco Regionale dei Prezzi; in tale elenco, il costo delle singole voci comprende anche la manutenzione, la sostituzione in casi di deterioramento, l’ammortamento e quant’altro necessario.
103
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
E) Coordinamento delle fasi lavorative Ai fini del coordinamento generale tra Istituto, Impresa edile e Impresa di pulizie e tra Impresa edile e lavoratori/utenti/visitatori della sede si prevedono i seguenti adempimenti, da adottarsi in sinergia con gli Appaltatori interessati: Î individuazione di due soggetti responsabili del coordinamento, riguardo allo specifico appalto, nominati rispettivamente dall’Istituto e dall’Impresa edile, che svolgano azioni di comunicazione, interfaccia, monitoraggio e quant‘altro necessario affinché si attuino gli obblighi previsti dall‘art. 26; Î organizzazione di una riunione preliminare finalizzata a concordare le procedure di sicurezza previste nel DUVRI, alla quale parteciperà anche il responsabile dell’Impresa di pulizie; Î organizzazione di una riunione di coordinamento tra il Delegato del DLC, referente per l’appalto dell’Istituto, Dott. Luigi Errico, ed il Referente delegato per le attività appaltate; le modalità per lo svolgimento dei predetti incontri saranno definite sede contrattuale; Î distribuzione puntuale e certa delle informazioni significative contenute nel DUVRI verso i lavoratori interessati dall‘attuazione del contratto; il documento in questione deve essere facilmente fruibile (è prevista la pubblicazione sul sito aziendale, all’indirizzo http://www.scrpd.it/ nell’area download); Î erogazione di una corretta e completa formazione e informazione ai soggetti a qualunque titolo coinvolti nell‘esecuzione del contratto e potenzialmente esposti ai rischi interferenziali. Non potrà essere iniziata alcuna operazione che crei interferenza all’interno della sede, da parte dell’Impresa edile, se non a seguito di avvenuta verbalizzazione, da parte del Delegato del DLC, referente per l’appalto incaricato per il coordinamento. In caso di inosservanza di norme in materia di sicurezza o in caso di pericolo imminente per i lavoratori, il citato Delegato, ovvero il DLC stesso, potrà ordinare la sospensione delle attività, disponendone la ripresa solo quando sia di nuovo assicurato il rispetto della normativa vigente e siano ripristinate le condizioni di sicurezza e igiene del lavoro. Per sospensioni dovute a pericolo grave ed imminente il Committente non riconoscerà alcun compenso o indennizzo all’Appaltatore. Eventuali inosservanze delle procedure di sicurezza che possano dar luogo ad un pericolo grave ed immediato, daranno il diritto ad entrambe le parti, di interrompere immediatamente le attività. Si stabilisce inoltre che il Delegato del DLC, referente per l’appalto dell’Istituto, Dott. Luigi Errico, ed il Referente delegato dell’Impresa per il coordinamento, potranno interrompere le attività, qualora ritenessero nel prosieguo delle attività che le medesime, anche per sopraggiunte nuove interferenze, non fossero più da considerarsi sicure. L’Impresa appaltatrice è tenuta a segnalare alla Committenza, l’eventuale esigenza di utilizzo di nuove Imprese o lavoratori autonomi. Le attività di tali soggetti potranno avere inizio solamente dopo la verifica tecnico-amministrativa, da eseguirsi da parte della Committenza e la firma del contratto. Resta inteso che i lavoratori dell’Impresa appaltatrice dovranno operare nel rispetto delle vigenti norme di sicurezza, predisponendo tutte le ulteriori misure che dovessero rendersi necessarie (compresa la scelta e dotazione di specifici DPI) in relazione sia ai rischi comunicati, sia a i rischi derivanti dalla propria specifica attività da svolgere all’interno degli ambienti della Committenza. Nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall'Impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del Datore di Lavoro, nonché data di assunzione, indicazioni del Committente ed, in caso di subappalto, la relativa autorizzazione. In ogni caso, l’Impresa appaltatrice dovrà attenersi alle seguenti misure di coordinamento, di carattere generale, finalizzate all’eliminazione, o riduzione al minimo, di possibili interferenze:
prestare la massima attenzione durante le manovre degli automezzi e rispettare i limiti di velocità; vigilare costantemente i lavoratori sull’uso dei DPI previsti ed in dotazione; informare sempre i lavoratori sui rischi e sulle precauzioni da prendere nella manipolazione dei rifiuti; segnalare i tratti di pavimento con presenza di olio, polveri, ecc. e prevedere percorsi alternativi; evitare accatastamenti, specie in altezza; rispettare la segnaletica di sicurezza.
Occorrerà mantenere tutte le condizioni di sicurezza esistenti (compreso il rispetto delle vie di transito, delle uscite di sicurezza, dell’accessibilità ai mezzi antincendio e di gestione delle emergenze), se del caso prevedendo inoltre una specifica integrazione della segnaletica antincendio e di emergenza esistente. Occorrerà mantenere a disposizione per tutta la durata delle attività i presidi antincendio ritenuti necessari, in aggiunta a quelli già esistenti nell’ambiente di lavoro.
104
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Viabilità interna ed esterna alla sede Si prescrive, in generale, che durante i lavori: • • • •
nel corridoio, il lavoratore dell’Istituto possa transitare esclusivamente sul percorso opposto a quello interessato dai lavori e occupato dalle attrezzature dell’Impresa; detto percorso sia costantemente pulito e sgombro da materiali; qualora le situazioni lo richiedano (fasi di lavoro critiche) il preposto dell’Impresa, preventivamente contattato, accompagni il personale durante il transito sul corridoio e che, in tal caso, siano sospese le lavorazioni critiche svolte nei pressi del percorso; nessun lavoratore dell’Istituto si fermi ad osservare lo svolgimento dei lavori, soffermandosi in prossimità delle aree di lavoro.
Dovrà essere consentito, in ogni momento l’accesso ai locali dell’ufficio, da parte di personale dell’Istituto. Il trasferimento dei materiali da e verso il cantiere avverrà direttamente dai locali della sede tramite le aperture delle finestre. I posti di passaggio saranno opportunamente protetti, con mezzi tecnici e misure cautelative, dal pericolo di caduta o di investimento da parte di materiali in dipendenza dell'attività lavorativa svolta. Premesso che le lavorazioni si svolgeranno all’interno della sede, le recinzioni relative alla delimitazione dell'area esterna di carico e scarico saranno realizzate con paletti in ferro zincato posti su appositi blocchi prefabbricati e rete elettrosaldata. Eccezionalmente gli accessi al comprensorio, su strada, dovranno essere presidiati da personale di cantiere, al quale saranno fornite debite istruzioni circa le modalità di accesso al cantiere di mezzi e di persone. Segregazione delle aree di lavoro Si prescrive che, durante i lavori: • • •
siano costantemente interdette le zone circostanti l’area di lavoro mediante nastro segnaletico in maniera da impedire l’accesso a terzi; sia installato apposito segnale di sicurezza; le fasi di demolizione, e quelle successive, inerenti il nuovo open space avvengano nell’ambito di una stretta segregazione delle aree di lavoro attuata secondo le specifiche illustrate nel DUVRI (impiego di doppi teli di polietilene su telai in legno, a tutta altezza).
Procedure di emergenze particolari Si prescrive che, ove durante i lavori si verificassero fuoriuscite di materiali e/o liquidi: • • •
si segnali con apposito cartello le zone interessate o bagnate per fuoriuscita di liquidi da contenitori e che si interdicano le medesime con nastro segnaletico; si impedisca l'accesso a terzi durante la fase di successiva raccolta e recupero dei materiali o dei liquidi fuoriusciti; le operazioni di bonifica debbano essere eseguite rapidamente e compatibilmente con le caratteristiche del rifiuto fuoriuscito.
Gestione delle interferenze tra le due Imprese appaltatrici operanti: servizio pulizie e edile Si prescrive che: • •
il personale dell’Impresa di pulizie operi, per l’intera durata delle lavorazioni edili, in maniera da evitare interferenze spaziali con le attività dell’Impresa edile; a tale scopo si ribadisce che la pulizia relativa al cantiere attiene esclusivamente a quest’ultima; in linea generale, nel periodo di esecuzione delle opere edili, l’Impresa di pulizia organizzi la propria attività considerando di concentrare la maggior parte delle attività in orario successivo alle ore 17.00.
105
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Allegati: n. 2 planimetrie dei luoghi Il presente DUVRI, essendo stato redatto sulla base dei rischi interferenziali ipotizzabili in riferimento alle attività oggetto dell’appalto, non riguarda i rischi specifici propri delle attività dell’operatore economico che sarà chiamato a formulare un’offerta per il presente affidamento. Si rimanda al verbale di riunione di coordinamento per l’aggiornamento del documento a seguito delle informazioni ricevute dall’Impresa aggiudicataria.
Roma, 17 dicembre 2013
Timbro e Firma ««««««««««««.. (Il Committente)
Da restituire al Committente, sottoscritto per presa visione ed accettazione Luogo e data ««««««««««
Timbro e Firma ««««««««««««.. (L’Impresa/Il Lavoratore autonomo)
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L’EL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
PA ART TE 5 - ATTIV VITÀ À SVO S OLT TA DAL D LL’OP PER RAT TOR RE ECO E ON NOM MICO (co omp pila azione a ccura a de ell’Im mprresa a, in n re elaz zion ne all’a a art. 26 2 c. c 2 lettt. b) b
er se emplic cità esp pos sitiv va si s ipotiz zza che e la a Pa arte e 5, di seg guitto illusttratta, sia s que ella co omp pilatta dall’ d Imp pres sa cche e Pe si agg a giud dich herà à l’a appalto o. Rag R gion ne soc s ciale e S e le Sed ega ale R capiiti tele Rec t efon nici, fa ax ed e e e-m mail C dice Cod e fis sca ale e pa artiita IVA A Is scrrizio one e CC CIA AA S tore Sett e ATEC CO O P sizio Pos one e IN NAIL L P sizio Pos one e IN NPS S P sizio Pos one e Ca ass sa Edil E le P zza Poli a As ssicurrativa C NL app CCN a plic cato o ai lav vorrato ori
Laa Pin nta s.r.l. Via Fraance esco o Grimald i, 44 4 - 0014 0 46 R Rom ma 0 5555566 065 6 655555522 lapintaasrl@ @asrm m.it 06 089 91733635877 0456 6734 478 894 M 64 456 6335 57 RM 41.220.0 00 0 67331/9 045 6294 45411122 2 M 00 0 44576 6 RM po olizza con c Ven nezziani s.rr.l. - 11226 del d 20.12.11 per i laavo orato ori eedilli e affi a ni
unz zion ni azienda ali in i mat m teria di d prev venz zione dei ris sch hi sui luog ghi di lav voro oo ogge etto o de ell’app paltto Fu
f nzio fun one Dato D ore di Lav vorro Lega ale rap pprrese enta antte R P RSP RLS R S/RL LST T co Com C mpe eten nte e Medic Ad ddettti a a ge estione e dell''em merg gen nza alla ev venttualme ente pres nti n nella squa s adrra di d la avo p sen oro Ad dde etti alla ne d del priimo o so occ cors so a gesttion ev venttualme ente pres nti n nella squa s adrra di d la avo p sen oro Pre epo osto pres sen nti nel n corrso o o/i sem s mprre p dell’’esecu d one e de elle e atttività lavo l ora ative e uzio
Elenc co dei d lav ori, me edia ame ente e pres senti s vorato sul luo ogo di lav voro n qu ues stio one e rela r ative e quallific e o in che (q quali ad es.: e tec cnic co, op pera aio con n in ndic cazzion ne de el livello, op pera aio spe ecia aliz zzatto, ope era aio qua aliffica ato, op pera aio com mune,, ap ppre end distta). Reffere entte d egato per p r le atttivittà app a palta ate dele
07 10
n nom min nativ vo M Marcco Fag F ioli M Marcco Fag F ioli Nico ola Pep pe M Marccello o Giusti Do ott. Sallvattore e Rie enzzi Paaolo o Arrpan nelli Maatte eo La L Faarin na A Artu uro Gio oia Paaolo o Arrpan nelli Maatte eo La L Faarin na A Artu uro Gio oia Paaolo o Arrpan nelli Maatte eo La L Faarin na Paaolo o Arrpan nelli Maatte eo La L Faarin na A Artu uro Gio oia An ntonio Natale e M Marccello o Giusti Kh hale ed Al A Nasrri Nico ola Pep pe
tele efo ono 0655555566 0 6 0 5555566 065 6 0 8155534 065 4 0 5555566 065 6 0 54122134 065 4 3 2351134 3342 4 3 12133356 3381 6 3 41322678 3474 8 3 2351134 3342 4 3 12133356 3381 6 3 41322678 3474 8 3 2351134 3342 4 3 12133356 3381 6 peraaio spec s cialiizzaato op operraio quaalifiicatto ope eraio co omu une e ope eraio co omu une e ope eraio co omu une e apprrend distta 0 55155534 065 4
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Altre informazioni La scrivente Impresa, in riferimento alle attività oggetto dell’appalto, rende noto che si necessità di accedere presso i luoghi di lavoro con furgone Ford Transit Chassis, targato KZ345ZY. Si prevede di adoperare, per le attività oggetto dell’appalto, i seguenti prodotti (si allegano le schede tecniche): Ƒ Ƒ Ƒ Ƒ
stucco rasante in pasta per interni a base di resine acriliche; intonaco di fondo a base di calce e cemento per interni; malta cementizia per muratura ed intonaco da utilizzare a mano per interni; idropittura murale per interni a elevata traspirabilità.
Si prevede di utilizzare in cantiere le seguenti attrezzature: Ƒ Ƒ Ƒ Ƒ Ƒ Ƒ Ƒ Ƒ Ƒ
martello demolitore elettrico perforatore; capacità foratura 48 mm, potenza assorbita 1250 WN, 12252450 colpi/min, potenza del colpo 1,5-13 J; trapano a percussione 13 mm, due funzioni: rotazione e percussione; avvitatore reversibile da 18V con mandrino autoserrante, due velocità meccaniche ed interruttore; martelli da carpentiere, mazzette scalpelli; raschiatori, spatole americane, frattazzi e frattoni; rullo e pennelli, teli di nylon, nastro adesivo, spugne e carta abrasiva; materiale minuto e di consumo; trabattello in alluminio altezza lavoro 3,70 m; scala ribordata a 2 tronchi in alluminio estruso, trasformabile dall’utilizzo a cavalletto a quello a sfilo.
Sono stati consegnati, a ciascun lavoratore, i seguenti DPI: Ƒ Ƒ Ƒ Ƒ Ƒ Ƒ
casco protettivo; cuffia antirumore; guanti multiuso e in crosta antitaglio; mascherina antipolvere; occhiali paraschizzi; scarpe antinfortunistiche.
Si necessità di poter disporre di un allaccio idrico indipendente e continuo per l’intera durata dei lavori. In cantiere sarà disponibile una valigetta di primo soccorso (cat. C). Si comunicano i corsi di formazione erogati ai lavoratori che interverranno presso la Vostra sede (Paolo Arpanelli, Matteo La Farina, Arturo Gioia, Antonio Natale, Marcello Giusti e Khaled Al Nasri), si allegano i relativi attestati (per i lavoratori dipendenti di aziende appartenenti alla macrocategoria di rischio alto, come individuata nell´Allegato II dell´Accordo Stato Regioni del 21.12.11): Ƒ Ƒ Ƒ Ƒ
Formazione generale dei lavoratori (durata 4 ore) Formazione specifica dei lavoratori (durata 12 ore) Formazione per addetti all'emergenza - rischio medio: Paolo Arpanelli, Matteo La Farina e Arturo Gioia Formazione per addetti al primo soccorso: Paolo Arpanelli, Matteo La Farina, Arturo Gioia
Tutte le attività contrattuali saranno eseguite dall’Impresa (abilitata ex L. 46/90) senza la necessità di ricorrere a subappaltatori. Allegati: Ƒ Ƒ
copia schede tecniche dei prodotti impiegati copia attestati di formazione
108
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
5 a) Ulteriori rischi particolari indotti nell’ambiente di lavoro dall’Appaltatore (elenco esemplificativo) Fase
Rischio
Fase Ambienti di lavoro
Rischio
illuminazione cadute a livello e scivolamenti pareti (semplici o attrezzate) terrazzi e soppalchi pareti vetrate spazi confinati, cisterne, serbatoi, botole cadute dall’alto viabilità interna ed esterna dislivelli nelle aree di transito altro: ««««««««««« Macchine, Apparecchiature, Impianti elettrocuzione carichi sospesi tagli e abrasioni movimentazione di macchinari e attrezz.re proiezione di schegge urti per caduta dall’alto di oggetti proiezioni di getti e schizzi cadute e inciampi per materiali e attrezz.re presenza di fiamme libere organi meccanici in movimento transito mezzi; investimento sversamenti pericolosi requisiti macchine (marchio CE, ecc.) altro: ««««««««««« Incendio ed esplosione specificare: ««««««««««« incendio presenza di depositi di materiali specificare: ««««««««««« iatmosfere fi bili specificare: ««««««««««« esplosive altro: ««««««««««««««««««««««««...««««««««««««.« Rischi per la salute specificare: ««««««««««« microclima specificare: ««««««««««« rumore specificare: ««««««««««« vibrazioni specificare: ««««««««««« campi elettromagnetici specificare: ««««««««««« radiazioni ottiche artificiali specificare: ««««««««««« agenti chimici pericolosi specificare: ««««««««««« agenti cancerogeni mutageni specificare: ««««««««««« agenti biologici specificare: ««««««««««« polvere, rischio di inalazione specificare: ««««««««««« emissione incontrollata da impianti altro: ««««««««««««««««««««««««...««««««««««««.«
X
Rischi organizzativi intralcio alle vie di fuga difficoltà nell’individuare interlocutori manutenzione degli impianti condizioni climatiche esasperate altro: si allega proposta di modifica al cronoprogramma delle attività contrattuali
5 b) Proposta di ulteriori misure da adottare inerenti i rischi da interferenza Fase
Misure di prevenzione e protezione proposte
Tutte Tutte
revisione del contratto in base alla proposta di modifica del cronoprogramma tutte le attività contrattuali saranno eseguite dall’Impresa (abilitata DM 37/2008)
Allegati: X X X
proposta di modifica al cronoprogramma delle attività; certificato di iscrizione alla CCIAA; dichiarazione sostitutiva atto di notorietà (nei casi in cui le dichiarazioni ivi contenute non siano già espresse in altra documentazione contrattuale).
Roma, 10 gennaio 2014
Timbro e Firma ««««««««««««..
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Allegato 1 - DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA ATTO DI NOTORIETÀ Il sottoscritto Marco Fagioli nato il 12 gennaio 1955 ad Ancona codice fiscale MRCFGL55A12A271E residente in Roma via Sardegna n. 13 munito di documento d'identità valido (che si allega in copia) n. AQ 2311567 rilasciato dal Comune di Roma il 21 giugno 2010 in qualità di legale rappresentante dell’Impresa La Pinta s.r.l. con sede legale posta in via Francesco Grimaldi n. 44 nel comune di Roma in provincia di RM codice fiscale 08917363587 e partita IVA n. 04567347894 consapevole delle responsabilità derivanti dal rendere dichiarazioni false, ai sensi dell'art. 76, dei d.p.r.. 445/00, DICHIARA (barrare i quadratini bianchi che interessano, gli altri punti sono obbligatori): X che l’Impresa coinvolgerà, ove previsto, nell'attività svolta per Vostro conto, solo dipendenti in regola con le assunzioni a norma delle vigenti leggi e regolarmente iscritti presso l'INAIL di Roma al n. 0456731/9 e l'INPS di Roma al n. 6294541122 (o equivalenti casse assicurative e previdenziali); X che la presente Impresa risulta iscritta alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Roma al n. RM 64563357 dei Registro delle ditte per le attività di cui all'oggetto dell'ordine; Ƒ che la presente Impresa non risulta iscritta alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura poiché tale iscrizione non è richiesta per la nostra attività; X che la presente Impresa risulta disporre di capitali, conoscenza, esperienza e capacità tecniche, macchine, attrezzature, risorse e personale necessari e sufficienti per garantire l'esecuzione a regola d'arte delle opere commissionate con gestione a proprio rischio e con organizzazione dei mezzi necessari; X di essere in possesso della specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al d.lgs. 81/08 e s.m.i. per le macchine, le attrezzature e le opere provvisionali utilizzate per l’esecuzione dei lavori in oggetto; X che ha ricevuto dal Committente informazioni circa i rischi specifici esistenti nell'ambiente di lavoro in cui l’Impresa è destinata ad operare ed inerenti le misure di prevenzione ed emergenza da adottate; X che informerà il proprio personale, che verrà ad operare presso la vostra sede, circa i rischi e le misure di prevenzione e protezione suddetti; X di avere preso visione delle aree in cui saranno eseguiti i lavori, dei relativi impianti ed eventuali limitazioni; X di essere a conoscenza dei pericoli che possono derivare dalla manomissione delle misure di sicurezza adottate e dall'operare all'esterno delle aree di cui sopra; di aver fornito al Committente tutte le informazioni necessarie al fine di elaborare correttamente il Documento di Valutazione dei Rischi da Interferenze; X di rispettare e far rispettare al proprio personale le disposizioni legislative vigenti e le norme regolamentari in vigore in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro e di tutela dell'ambiente e inerenti le attività oggetto di affidamento; X di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all’art. 14 del d.lgs. 81/08 e s.m.i.; X di garantire che il personale sarà sempre munito di cartellino identificativo e che lo stesso sarà esposto per tutta la durata della permanenza nei luoghi di lavoro e di essere a conoscenza delle sanzioni di legge, a carico del sottoscritto, per la mancata esposizione dello stesso.
inoltre: come richiesto dall’art. 26, comma 1 del d.lgs. 81/08 e s.m.i., e ad integrazione di quanto già espresso nella precedente Parte 5, allegata al contratto, dichiara espressamente: X che la propria Azienda ed i relativi dipendenti e collaboratori sono idonei ed in grado di svolgere l’attività prevista nell’appalto, essendo dotati dei mezzi di lavoro necessari, compresi i DPI e quelli per lavorare in sicurezza; X che è stata loro fornita una sufficiente formazione ed informazione riguardo all’agire in sicurezza nel lavoro e che sono, se necessario, sottoposti ai controlli sanitari obbligatori X che l’Azienda ha svolto gli adempimenti richiesti dalle norme sulla sicurezza, in particolare la valutazione dei rischi; X di osservare, nei riguardi dei propri dipendenti presenti nei luoghi di lavoro, tutti gli obblighi derivanti dalle norme di legge relative alla regolare assunzione, alle assicurazioni obbligatorie contro gli infortuni e per la previdenza sociale, nonché gli obblighi derivanti dal CCNL cui l’Impresa è soggetta, e s’impegna ad assicurare al proprio personale dipendente trattamenti economici non inferiori a quelli previsti dalle norme dello stesso CCNL. In tal senso l’Azienda solleva il Committente da qualsiasi onere e responsabilità (solidale) in proposito.
Il sottoscritto, legale rappresentante, o titolato a rappresentare l’Impresa
Roma, 10 gennaio 2014
Timbro e Firma ««««««««««««..
Allegato: fotocopia non autenticata di un documento di identità del dichiarante 110
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI (art. 13 d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196) Si informa che i dati personali acquisiti saranno utilizzati esclusivamente per il compimento delle attività previste dalla legge e per il raggiungimento delle finalità istituzionali. Il conferimento dei dati è strettamente funzionale allo svolgimento di tali attività ed il relativo trattamento verrà effettuato, anche mediante l'uso di strumenti informatici, nei modi e limiti necessari al perseguimento di dette finalità. il responsabile del trattamento dei dati è il Delegato del Datore di Lavoro Committente, referente per l’appalto, Dott. Luigi Errico, e saranno trattati da personale appositamente incaricato. È garantito agli interessati l'esercizio dei diritti di cui all'art. 7 del d.lgs. n. 196/03.
Allegato 2 - VERBALE DI SOPRALLUOGO PREVENTIVO Oggetto dell'appalto: Lavori di manutenzione edile presso l’I.L.U.L.I.C. Il Committente, rappresentato dal Dott. Luigi Errico e l’Impresa La Pinta s.r.l., rappresentata dal sig. Marco Fagioli, in data odierna, hanno effettuato un sopralluogo congiunto. È stato discusso l’esito del sopralluogo preventivo effettuato sui luoghi ove si dovranno svolgere i lavori di manutenzione, allo scopo di valutare i rischi presenti riferibili agli ambienti di lavoro ed alle interferenze standard, nonché di mettere l’Impresa nelle condizioni di informare i propri lavoratori sui rischi presenti nei luoghi dove essi dovranno operare, come richiesto dall’art. 26 del d.lgs. 81/08 e s.m.i.. Roma, 17 gennaio 2014 Il Committente
L’Impresa (Datore di Lavoro o suo Delegato)
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
L’Impresa aggiudicataria, alla luce dei rischi standard che il DLC aveva evidenziato nel DUVRI rev. 1bis, trasmesso in sede di richiesta di offerta, ha proposto, in funzione delle proprie esperienze e tecnologie, alcune modifiche al cronoprogramma delle fasi lavorative, così come era stato previsto dal DLC.
Allegato 2 - VERBALE DI RIUNIONE DI COORDINAMENTO Oggetto dell'appalto: Lavori di manutenzione edile presso l’I.L.U.L.I.C. Il Committente, rappresentato dal Dott. Luigi Errico, l’Impresa La Pinta s.r.l., rappresentata dal sig. Marco Fagioli e l’Impresa La Nina s.r.l., rappresentata dal sig. Francesco Ciampi, in data odierna, hanno effettuato una riunione di coordinamento. Sono stati discussi seguenti argomenti: Î Î Î Î
Î Î Î Î
Î
esame dei rischi specifici esistenti nell’ambiente di lavoro in cui andrà ad operare l’Impresa; rischi da interferenze tra l’attività svolta nella sede e quella delle Imprese appaltatrici e relative misure di prevenzione e protezione necessarie alla loro eliminazione o riduzione al minimo; misure di prevenzione e protezione adottate dall’Istituto in relazione alla propria attività; misure di emergenza con particolare riguardo alle procedure contenute nel PE (segnale di allarme, norme comportamentali, ecc.), alla dislocazione dei presidi antincendio e di primo soccorso, alla ubicazione e alle manovre sul del quadro elettrico e sugli impianti tecnologici, ai nominativi degli addetti alla squadra di emergenza; verifica dell’inesistenza di subappalti, con conseguente esonero della Committenza dagli adempimenti connessi al comma 4 dell’art. 90 del d.lgs. 81/08 e s.m.i.; esame della proposta di variazione del cronoprogramma avanzata dall’Impresa La Pinta s.r.l. (all. 1); esame del POS elaborato dall’Impresa La Pinta s.r.l. (all. 2); esame del coordinamento delle fasi lavorative: fissazione delle procedure di sicurezza previste nel DUVRI (viabilità interna ed esterna alla sede, segregazione delle aree di lavoro, procedure di emergenza particolari e gestione delle interferenze tra le due Imprese appaltatrici operanti: servizio pulizie e edile).; eventuale integrazione del DUVRI, prima dell’inizio dei lavori di manutenzione edile, con riferimento ai rischi da interferenza reali nei luoghi in cui sarà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, integra gli atti contrattuali.
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Proposta di variazione del cronoprogramma
Appaltatore
Fase
Descrizione fase di lavoro
Sub fase
Identificazione dell’ambiente di lavoro (vedi tabella 2 a)
Descrizione eventuale sub fase di lavoro
mese di marzo 2014 (I II III IV V settimana) I
Allestimento del cantiere
Opere di demolizione
Realizzazione delle opere edili Impresa La Pinta s.r.l.
1
2
Tutte
Realizzazione delle opere impiantistiche
Smobilizzo del cantiere
4
5
all. 1 113
III
IV
V
spostamento del materiale d’ufficio
---
allestimento del cantiere
---
----------------
---
realizzazione delle opere murarie
---
tinteggiatura dell’open space 3
II
---
realizzazione del controsoffitto nel corridoio
---
tinteggiatura del corridoio
---
nuovo impianto di illuminazione nell’open space
---
nuovo impianto di illuminazione nel corridoio
---
smobilizzo del cantiere
---
ricollocazione del materiale d’ufficio
---
pulizia straordinaria
---
L’EL LAB BOR RAZ ZION NE DEL L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
all. 2 114
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Esame della proposta di variazione del cronoprogramma avanzata dall’Impresa La Pinta s.r.l. (all. 1) Esaminata la proposta, che prevede in sintesi di concentrare i lavori da eseguire nell’arco temporale di quattro settimane (anziché delle cinque previste da contratto), si rappresenta l’impossibilità di accoglimento della medesima. Considerata infatti l’indifferibile necessità di garantire la continuità delle attività dell’Istituto, la proposta prefigurerebbe la contemporanea esecuzione del controsoffitto e delle tinteggiature nel corridoio, dando luogo ad interferenze lavorative, e conseguenti disagi, non accettabili. Esame del POS elaborato dall’Impresa La Pinta s.r.l. (all. 2) Si prende atto, riservandosi di eseguire un esame più dettagliato, del documento consegnato dall’Impresa, richiedendo fin d’ora, in considerazione delle conclusioni cui si è giunti al punto precedente, di ricalibrarlo secondo l’originario cronoprogramma dei lavori, di cui al DUVRI consegnato e già accettato. Si conclude, in definitiva, che il DUVRI preliminare (rev. 17 dicembre 2013) possa ritenersi definitivo ed operativo a tutti gli effetti (DUVRI rev. 2). Si rappresenta all’Impresa la possibilità di fruire dell’allaccio idrico esterno, attiguo all’edificio, posto in corrispondenza dell’area verde, per l’intera durata dei lavori. Costituirà onere per l’Impresa il corretto utilizzo dell’allaccio e la necessaria manutenzione, anche straordinaria, del medesimo durante l’utilizzo. Roma, 11 febbraio 2014 Il Committente
………………………………..
L’Impresa La Nina s.r.l.
L’Impresa La Pinta s.r.l.
(Datore di Lavoro o suo Delegato)
(Datore di Lavoro o suo Delegato)
………………………………..
115
………………………………..
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
5.4 Il DUVRI (rev. 3)
Come anticipato al paragrafo 5.1 supponiamo, a questo punto, che il DLC intenda appaltare il servizio di manutenzione degli impianti tecnologici a servizio della sede. Ancora una volta, il DLC, in vista dell’individuazione del nuovo operatore economico che interverrà nella propria sede, dovrà ri-elaborare il DUVRI, a partire dalla rev. 2. Considerata l'urgenza, dettata dalle Norme relative agli impianti tecnologici, la Committenza dispone di adottare una procedura di affidamento diretto che determinerà, conseguentemente, la compresenza (e l'interferenza) anche con l'Impresa edile. Il DLC dovrà consegnare, all’Impresa impiantistica selezionata (La Santa Maria s.r.l.), il DUVRI rev. 2bis inerente le interferenze tra le attività svolte: Î Î Î Î
dai lavoratori dell’Istituto; da quelli dell’Impresa di pulizie (ormai già operante); da quelli dell'Impresa edile (operante, presumibilmente nel mese di marzo 2014); da quelli dell’Impresa/e e/o lavoratori autonomi edili con riferimento, anche, ai rischi indotti dall’operatore economico nella sede; con questi ultimi stimati dal DLC, al solito nel DUVRI preliminare, in via presuntiva.
Per brevità, ed efficacia illustrativa, si riportano esclusivamente le sezioni del “nuovo” documento che subiscono mutamenti nell'ambito del consueto schema logico: 2b) Descrizione delle singole fasi di lavoro Il contratto di appalto prevede l'effettuazione delle operazione di manutenzione (ordinaria, straordinaria e d'urgenza) in relazione agli impianti elettrici, telefonici e TD, riscaldamento e condizionamento, antincendio e idrici. Fase
Descrizione delle attività
1
Interventi di manutenzione ordinaria (routine programmata); tali interventi sono contrattualmente previsti per il 2° e 4° giovedì del mese, in fasce orarie diverse da quelle nelle quali opera l'Impresa di pulizie (dalle 12.00 alle 15.00)
2
Interventi di manutenzione straordinaria (extra manutenzione ordinaria); tali interventi sono contrattualmente sospesi durante l'esecuzione di eventuali lavori edili e/o impiantistici nella sede, ad opera di altri appaltatori
3
Interventi d'urgenza (su chiamata)
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
2c) Rischi specifici presenti nell'ambiente di lavoro e incidenti sulle attività oggetto dell'appalto « omissis« Nel presente DUVRI rev. 2 bis dovrà essere riportata, per intero, la Parte 3 inerente le norme di prevenzione e di emergenza adottate presso la sede. In riferimento ai contenuti della Parte 4 relativa alla valutazione dei rischi da attività interferenziali, si avrà: A) Individuazione dei rischi da interferenza specifici e indotti Per le fasi di lavoro esaminate il Committente, oltre ai rischi specifici presenti nell'ambiente di lavoro (di cui alla tabella 2 c), individua a questo punto la presenza di rischi indotti dall’Impresa impiantistica negli ambienti di lavoro: tale individuazione, in questa fase, è presunta essendo il DUVRI ancora in fase preliminare. Ambienti di lavoro (vedi tabella 2 a) Fase
Soggetti causa del rischio
Rischi da interferenza specifici (tabella 2 c) e indotti presunti
Azienda Committ.
Impresa di pulizie
Ambiente di lavoro Tutte Tutte Tutte Tutte Tutte Tutte 2,3 e 4 2,3 e 4 Tutte Tutte Tutte Tutte Tutte Tutte
Tutte
Tutte
Tutte Tutte
Tutte
pareti (scaffalature) cadute dall’alto viabilità interna ed esterna dislivelli nelle aree di transito cadute a livello e scivolamenti Macchine, Apparecchiature, Impianti elettrocuzione proiezione di schegge: per alcune attività (demolizione parete, ecc.) proiezioni di getti e schizzi: per alcune attività (tinteggiature, ecc.) tagli e abrasioni transito mezzi; investimento urti per caduta dall’alto di oggetti cadute e inciampi per materiali e attrezz.re requisiti macchine (marchio CE, ecc.) Incendio ed esplosione incendio Rischi per la salute rumore: le attività edili di possono comportare emissione di rumore che potrebbe modificare il livello di esposizione personale dei lavoratori. agenti chimici pericolosi: è possibile che l’utilizzo di sostanze chimiche, specie se nebulizzate, possa comportarne il contatto o l’inalazione. agenti biologici: il rischio è connesso dell’appalto di pulizie. polvere, rischio di inalazione Rischi organizzativi intralcio alle vie di fuga: le attività potrebbero comportare ostruzione, anche temporanea, delle vie di fuga e delle uscite di sicurezza.
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Impresa edile
Impresa impiant.
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
B) Individuazione delle sovrapposizioni spazio-temporali Si individuano, in questa sede, le sovrapposizioni di più attività nello stesso ambiente di lavoro; l’individuazione si esegue secondo l’ambito temporale riferito al mese nel quale opererà l’Impresa edile. Individuazione delle sovrapposizioni e dei contatti di più attività nell’ambiente di lavoro Azienda Committente Impresa, lavoratore autonomo
Fase
Azienda Committente
Impresa di pulizie
Descrizione fase di lavoro
Sub fase
Descrizione eventuale sub fase di lavoro
Identificazione dell’ambiente di lavoro (vedi tabella 2 a) mese di marzo 2014 (I II III IV V settimana) I
II
III
IV
V
?
?
?
?
?
Attività aziendale
Tutte
Pulizia degli ambienti di lavoro
1
----------------
Pulizia dei servizi igienici
2
---------------spostamento del materiale d’ufficio
Allestimento del cantiere
1
Opere di demolizione
2
allestimento del cantiere ---------------realizzazione delle opere murarie
Realizzazione delle opere edili
Impresa edile
tinteggiatura dell’open space 3
Tutte
realizzazione del controsoffitto nel corridoio tinteggiatura del corridoio
Realizzazione delle opere impiantistiche
4
nuovo impianto di illuminazione nell’open space nuovo impianto di illuminazione nel corridoio smobilizzo del cantiere
Smobilizzo del cantiere
5
ricollocazione del materiale d’ufficio pulizia straordinaria
Impresa impiantistica
Tutte
Interventi di manutenzione ordinaria Interventi di manutenzione straordinaria Interventi d’urgenza
1
programma di routine
2
riparazioni, piccoli lavori, ecc.
3
su chiamata
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
C) Valutazione dei rischi da interferenza standard A seguito di quanto emerso dalle risultanze delle due fasi precedenti si può dedurre che, analizzate le modalità di esecuzione degli interventi previsti per l’esecuzione dell’appalto, nelle varie fasi operative, individuati i rischi specifici della sede che potrebbero rivelarsi tali per gli operatori economici e quelli indotti a terzi, esaminata la reale possibilità di sovrapposizione o di contatto tra più attività presenti nello stesso ambiente di lavoro durante il medesimo arco temporale, è stato rilevato che le interferenze tra le attività dell’Istituto e quelle dell’Impresa impiantistica sono da considerarsi a contatto rischioso per cui è indispensabile definire le misure di prevenzione e protezione da adottare e i relativi costi di sicurezza, che non saranno soggetti a ribasso d’asta. Si riportano, nella tabella riepilogativa che segue, i livelli “RI” relativi ai rischi da interferenza standard valutati e le conseguenti misure di prevenzione e protezione da adottare. Per brevità, sono stati evidenziati solo i rischi modificati, a seguito della valutazione dei rischi connessi all’appalto in questione, rispetto al DUVRI rev. 2. Ambienti di lavoro (vedi tabella 2 a) Fase
Tipologia di rischio
PI
Tutte
cadute dall’alto
1
Tutte
viabilità interna ed esterna
1
Tutte
elettrocuzione
Tutte
tagli e abrasioni
DI
Misure di prevenzione e protezione da adottare
RI
Soggetto che deve attuare la misura
Ambiente di lavoro A causa della possibile presenza di accessi difficoltosi (soppalchi e cavedi impiantistici), in alcuni casi sprovvisti di protezione contro le cadute dall’alto e in condizioni di scarsa illuminazione, 4 4 Impresa transennare con nastro segnaletico le zone impiantistica sottostanti le aree di lavoro per evitare la presenza di terzi. Per le lavorazioni in altezza utilizzare scale a norma. Prima dell’esecuzione dei lavori occorre fornire ai lavoratori dell’Istituto (e delle Impresa appaltatrici presenti) idonee 3 3 istruzioni circa le modalità di accesso e di Committente fruizione dei percorsi e delle aree della sede interessate dagli interventi dell’Impresa impiantistica.
Macchine, Apparecchiature, Impianti Gli interventi su apparecchiature, impianti, attrezzature, che espongono a rischio di elettrocuzione, debbono essere sempre eseguiti da personale qualificato, con impianti e/o attrezzature fuori tensione. Interruzioni dell’energia elettrica andranno sempre concordate con la Committenza. Impresa 1 4 4 È vietato l’uso di collegamenti volanti. impiantistica Durante gli interventi, i cavi di alimentazione dovranno essere disposti parallelamente alle vie di transito. Ove si riscontrino anomalie sugli impianti elettrici questi vanno messi in sicurezza e il guasto immediatamente segnalato al Dott. Luigi Errico. Interdizione delle zone circostanti l’area di lavoro mediante nastro segnaletico in maniera da impedire l’accesso a terzi. Impresa Il contatto con elementi taglienti o pungenti 1 2 2 impiantistica o in ogni modo tali da procurare lesioni, sarà impedito indossando i dispositivi di protezione individuale. 119
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Tutte
transito mezzi; investimento
1
Tutte
urti per caduta dall’alto di oggetti
1
Tutte
cadute e inciampi per materiali e attrezz.re
2
Tutte
requisiti macchine (marchio CE, ecc.)
2
Tutte
incendio
2
Tutte
agenti biologici
1
Tutte
polvere, rischio di inalazione
2
Tutte
intralcio alle vie di fuga
2
Uniformarsi alle norme e disposizioni vigenti nel comprensorio che regolano e disciplinano il movimento, il controllo e l’accesso delle persone e dei mezzi d’opera, tenendo conto che le 4 4 infrastrutture viabili sono condivise con altri mezzi per lo svolgimento di altre attività (mezzi aziendali, mezzi di altre Imprese, trasportatori ecc.). Procedere nell'area del comprensorio a passo d'uomo seguendo la segnaletica. È vietato abbandonare attrezzi ed utensili sulle scale o, comunque, in altezza; 4 4 segregare preventivamente le zone al livello del suolo in corrispondenza della proiezione verticale dell’attività da eseguire. È vietato intralciare con cavi e/o prolunghe e/o con indebito deposito di materiale, anche provvisorio, le zone di passaggio. 2 4 L'area circostante l’intervento dovrà essere sempre mantenuta in condizioni di ordine e pulizia al fine di evitare ogni rischio di cadute o inciampi. Utilizzare componenti (cavi, spine, ecc.), macchine ed attrezzature rispondenti alla regola dell’arte (marcate CE o altro tipo di certificazione) ed in buono stato di 2 4 conservazione. Per gli interventi sugli impianti che non siano di semplice manutenzione ordinaria, dovrà essere rilasciata la dichiarazione di conformità (d.m. 37/08). Incendio ed esplosione Occorrerà evitare in particolare: l'accumulo dei materiali combustibili e/o infiammabili, 4 8 l'ostruzione delle vie d'esodo e l'uso di sorgenti di innesco e di fiamme libere. Rischi per la salute L’attività di pulizia e la manutenzione periodica dei filtri dei condizionatori va 3 3 eseguita di sabato e, in ogni caso, preventivamente concordata con il Dott. Luigi Errico. Deve essere ridotta al minimo l’emissione di polveri, avendo cura di realizzare idonee 2 4 barriere antipolvere onde evitare l’accumulo di polvere negli ambienti della sede. Rischi organizzativi Le attrezzature utilizzate durante le attività di manutenzione (scale, cassette degli attrezzi, ecc.) possono costituire potenziale intralcio alle vie di fuga in caso 2 4 di situazioni di emergenza. Lasciare ordinati e puliti i locali; non lasciare materiali ingombranti lungo i normali percorsi pedonali.
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Impresa impiantistica
Impresa impiantistica
Impresa impiantistica
Impresa impiantistica
Impresa impiantistica
Committente Impresa impiantistica Impresa impiantistica
Impresa impiantistica
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
D) Stima dei costi per la sicurezza da interferenze (su base annuale) Categoria d'intervento
Apprestamenti
Procedure di sicurezza e interventi per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti Coordinamento
Descrizione scala metallica a libretto UNI EN 131 di altezza 2,00 m, con piedi in gomma antisdrucciolo, munita di dispositivo antiapertura nastri segnaletici presenza responsabile Impresa alla riunione preliminare finalizzata a concordare le procedure di sicurezza previste nel DUVRI sfasamento spaziale delle fasi di lavoro (nel mese di marzo 2014) presenza responsabile Impresa alla riunione di coordinamento
U.M.
Computo quantità (Q)
Costo Unitario (CU)
cad/ mese
1 x 12
€ 5,10
€ 61,20
m
50,00
€ 0,40
€ 20,00
ora
2
€ 50,00
€ 100,00
gg
1
€ 57,00
€ 57,00
ora
4
€ 50,00
€ 200,00
Costo totale della sicurezza (CSDI)
Costo Finale (CF)
€ 438,20
La descrizione delle voci e dei prezzi è stata ricavata dall’Elenco Regionale dei Prezzi; in tale elenco, il costo delle singole voci comprende anche la manutenzione, la sostituzione in casi di deterioramento, l’ammortamento e quant’altro necessario.
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
E) Coordinamento delle fasi lavorative Ai fini del coordinamento generale tra Istituto, Impresa impiantistica, Impresa di pulizie e Impresa edile (nel mese di marzo p.v.) e tra Impresa impiantistica e lavoratori/utenti/visitatori della sede si prevedono i seguenti adempimenti, da adottarsi in sinergia con gli Appaltatori interessati: « omissis« •
• • •
per le attività che presentano possibili rischi particolari (elevata rumorosità, proiezione di schegge, inalazione di agenti chimici e /o biologici, ecc.) si prescrive la necessità di eseguire le medesime di sabato, previo accordo con la Committenza; a tal proposito, si rammentano l’attività di pulizia e di manutenzione periodica dei filtri dei condizionatori; è previsto, nel mese di marzo p.v., lo sfasamento delle fasi inerenti gli interventi di manutenzione ordinaria (Fase 1) dal 2° al 1° giovedì del mese; sono sospesi, nel mese di marzo p.v., gli interventi di cui alla Fase 2; è obbligo dell’Impresa provvedere allo smaltimento di tutti i rifiuti delle lavorazioni e forniture di materiali (es.: imballaggi, ecc.); terminate le operazioni il luogo va lasciato pulito e in ordine. Lo smaltimento di residui e/o sostanze pericolose deve avvenire secondo la normativa vigente.
Si prescrive, in generale, che durante gli interventi dell’Impresa: • • • •
nel corridoio, il lavoratore dell’Istituto possa transitare esclusivamente sul percorso opposto a quello interessato dagli interventi e occupato dalle attrezzature dell’Impresa; detto percorso sia costantemente pulito e sgombro da materiali; qualora le situazioni lo richiedano (fasi di intervento critiche) il preposto dell’Impresa, preventivamente contattato, accompagni il personale durante il transito sul corridoio e che, in tal caso, siano sospesi gli interventi critiche svolte nei pressi del percorso; nessun lavoratore dell’Istituto si fermi ad osservare lo svolgimento degli interventi, soffermandosi in prossimità delle aree di lavoro.
Dovrà essere consentito, in ogni momento l’accesso ai locali dell’ufficio, da parte di personale dell’Istituto. In relazione alla gestione delle interferenze tra le Imprese appaltatrici operanti (servizio pulizie, impiantistica e edile, nel mese di marzo p.v.), si prescrive che il personale dell’Impresa di pulizie operi, per l’intera durata contrattuale del presente appalto, in maniera da evitare interferenze spaziali con le attività dell’Impresa; quest’ultima, infatti, fatta ovviamente eccezione per gli interventi di cui alla Fase 3, opererà esclusivamente dalle 12.00 alle 15.00 (o, eventualmente, di sabato). Le Imprese impiantistica e edile, per quanto possibile, organizzeranno le proprie attività evitando situazioni di interferenza spaziale e, se del caso, provvederanno, in accordo con il Dott. Luigi Errico, a modificare il cronoprogramma delle medesime. Allegati: n. 2 planimetrie dei luoghi Il presente DUVRI, essendo stato redatto sulla base dei rischi interferenziali ipotizzabili in riferimento alle attività oggetto dell’appalto, non riguarda i rischi specifici propri delle attività dell’operatore economico che sarà chiamato a formulare un’offerta per il presente affidamento. Si rimanda al verbale di riunione di coordinamento per l’aggiornamento del documento a seguito delle informazioni ricevute dall’Impresa aggiudicataria. Roma, 13 febbraio 2014
Timbro e Firma ««««««««««««.. (Il Committente)
Da restituire al Committente, sottoscritto per presa visione ed accettazione Luogo e data ««««««««««
Timbro e Firma ««««««««««««.. (L’Impresa/Il Lavoratore autonomo)
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L’EL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
PA ART TE 5 - ATTIV VITÀ À SVO S OLT TA DAL D LL’OP PER RAT TOR RE ECO E ON NOM MICO (co omp pila azione a ccura a de ell’Im mprresa a, in n re elaz zion ne all’a a art. 26 2 c. c 2 lettt. b) b
a Pa arte e 5, di seg s guito o illustrrata a, è sta ata com mpiilata a da all’Imp pres sa ssele ezionatta. La Rag R gion ne soc s ciale e S e le Sed ega ale R capiiti tele Rec t efon nici, fa ax ed e e e-m mail C dice Cod e fis sca ale e pa artiita IVA A Is scrrizio one e CC CIA AA S tore Sett e ATEC CO O P sizio Pos one e IN NAIL L P sizio Pos one e IN NPS S P sizio Pos one e Ca ass sa Edil E le P zza Poli a As ssicurrativa
Laa Santa Maaria s.r..l. Piazz P za Sant S ta Ceci C ilia, 16 - 00 01533 Ro omaa maria@ @ele ektro o.c 06 65812345 06585543221 lassanttam 074 4534 45122477 0789 9623348 875 M 355756 689 90 RM 43.211.01/02 – 443.22.011/033 0 779 0447 99/5 45544 4126 6789 9 ------------------------------------------------po olizzza con c La Fen nice s.r..l. - 109 98 del 223.0 02.03 p il pe per erso onale dipe d ende entee da a im mpre ese ese erce enti a vità di instaallazion attiv ne, maanuttenzzion ne e ge estio one e i i i
C NL app CCN a plic cato o ai lav vorrato ori
unz zion ni azienda ali in i mat m teria di d prev venz zione dei ris sch hi sui luog ghi di lav voro oo ogge etto o de ell’app paltto Fu
f nzio fun one Dattore D e dii La avoro L gale Leg e ra appres sentan nte R PP RSP R S/R RLS RLST M dico Med o Com C mpe nte eten Add A dettti alla ges one e de ell'e eme ergenzza stio e entu eve ualm men nte entii ne ella a sq quadra a di lav vorro e prrese Add A dettti alla ges one e de el p prim mo soc s cco orso o stio e entu eve ualm men nte entii ne ella a sq quadra a di lav vorro e prrese Pre P epos sto o/i sem s mpre e pres sentti nel n cor c rso d l’es dell secuzione e atttività lav vora ativ ve e delle Elenco E o de ei la avo m diam men nte pre ese enti su orattori, med ul luog go di lav l oro uesttion ne e re elattive e qu ualiific o in qu che ( ali ad es..: te (qu nico o, oper o raio o co on ind dica azio one ecn e d live del ello o, ope o raio o spec ciallizzato o, operraio o q alificatto, ope qua c mun ne, appre end dista a). eraio com R fere Ref ente e de eleg p le a attività à appa alta ate gatto per
23 12
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Altre informazioni La scrivente Impresa, in riferimento alle attività oggetto dell’appalto, rende noto che: Non è prevista l’istallazione di strutture prefabbricate specifiche per deposito materiali e di servizio. si necessità di accedere presso i luoghi di lavoro con furgone Fiat Ducato Maxi, targato YY009TT;è necessario, inoltre poter disporre di un’area per il carico e scarico merci, da poter effettuare in sicurezza. Si prevede inoltre di utilizzare, di massima, le seguenti attrezzature (l’elenco varierà a seconda della tipologia d’intervento di manutenzione): • • • • • • • • •
avvitatore reversibile da 18V con mandrino autoserrante, due velocità meccaniche ed interruttore; trapano a percussione avvitatore elettrico 2800 giri/min; trapano a percussione 13 mm, due funzioni: rotazione e percussione; multimetro digitale multifunzione per la verifica condizionatori e della qualità dell'aria; pinza amperometrica da 400A; cassetta attrezzi; lampada emergenza portatile; materiale vario e di consumo; scala in alluminio estruso, ribordata, a montanti paralleli.
Sono stati consegnati ai lavoratori i seguenti DPI: • • • • • • • • • •
elmetto isolante; visiera; occhiali; “tronchetti” isolanti; guanti isolanti; guanti multiuso; cuffia antirumore; mascherina antipolvere; indumenti di lavoro; scarpe antinfortunistiche.
Tutto il personale impiegato é specializzato nel settore specifico di lavoro e presenta i requisiti di idoneità tecnico professionale per la tipologia di lavoro svolto. La formazione periodica di tutto il personale avviene internamente secondo il programma di formazione interno generale e mirato per cantieri specifici. In relazione ai corsi di formazione erogati ai lavoratori che interverranno presso la Vostra sede (Paolo Dolci; Fabio Trezza;Antonino Marangon;Roberto Quadri e Massimo Oliva), si allegano i relativi attestati (per i lavoratori dipendenti di aziende appartenenti alla macrocategoria di rischio alto, come individuata nell´Allegato II dell´Accordo Stato Regioni del 21.12.11): • • • •
Formazione generale dei lavoratori (durata 4 ore) Formazione specifica dei lavoratori (durata 12 ore) Formazione per addetti all'emergenza - rischio medio: Paolo Dolci; Fabio Trezza e Antonino Marangon Formazione per addetti al primo soccorso: Paolo Dolci; Fabio Trezza e Antonino Marangon
Allegati: • copia attestati di formazione
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
5 a) Ulteriori rischi particolari indotti nell’ambiente di lavoro dall’Appaltatore (elenco esemplificativo) Fase X
Rischio
Fase Rischio Ambienti di lavoro Illuminazione: illuminazione di emergenza cadute a livello e scivolamenti pareti (semplici o attrezzate) terrazzi e soppalchi pareti vetrate spazi confinati, cisterne, serbatoi, botole cadute dall’alto viabilità interna ed esterna dislivelli nelle aree di transito altro: ««««««««««« Macchine, Apparecchiature, Impianti elettrocuzione carichi sospesi tagli e abrasioni movimentazione di macchinari e attrezz.re proiezione di schegge urti per caduta dall’alto di oggetti proiezioni di getti e schizzi cadute e inciampi per materiali e attrezz.re presenza di fiamme libere organi meccanici in movimento transito mezzi; investimento sversamenti pericolosi requisiti macchine (marchio CE, ecc.) altro: ««««««««««« Incendio ed esplosione specificare: ««««««««««« incendio presenza di depositi di materiali specificare: ««««««««««« f specificare: ««««««««««« atmosfere esplosive altro: ««««««««««««««««««««««««...««««««««««««.« Rischi per la salute specificare: ««««««««««« microclima specificare: ««««««««««« rumore specificare: ««««««««««« vibrazioni specificare: ««««««««««« campi elettromagnetici specificare: ««««««««««« radiazioni ottiche artificiali specificare: ««««««««««« agenti chimici pericolosi specificare: ««««««««««« agenti cancerogeni mutageni specificare: ««««««««««« agenti biologici specificare: ««««««««««« polvere, rischio di inalazione specificare: ««««««««««« emissione incontrollata da impianti altro: ««««««««««««««««««««««««...««««««««««««.«
X
Rischi organizzativi intralcio alle vie di fuga difficoltà nell’individuare interlocutori manutenzione degli impianti condizioni climatiche esasperate altro: condizioni lavorative stressanti in occasione di interventi di urgenza (Fase 3)
5 b) Proposta di ulteriori misure da adottare inerenti i rischi da interferenza Fase
Misure di prevenzione e protezione proposte
1 3
necessità di idonea illuminazione di emergenza nei locali della sede (vie di esodo, ecc.) possibili condizioni lavorative stressanti
Allegati: X X
certificato di iscrizione alla CCIAA; dichiarazione sostitutiva atto di notorietà (nei casi in cui le dichiarazioni ivi contenute non siano già espresse in altra documentazione contrattuale).
Roma, 18 febbraio 2014
Timbro e Firma ««««««««««««..
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Allegato 1 - DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA ATTO DI NOTORIETÀ Il sottoscritto Guido De Angelis nato il 2 giugno 1957 ad Asti codice fiscale DNGGDU57H02A479R residente in Roma via Sant’Agnese n. 23 munito di documento d'identità valido (che si allega in copia) n. AR 5410432 rilasciato dal Comune di Roma il 29 Gennaio 2008 in qualità di legale rappresentante dell’Impresa La Santa Maria s.r.l. con sede legale posta in Piazza Santa Cecilia n. 16 nel comune di Roma in provincia di RM codice fiscale 07453451247 e partita IVA n. 07896234875 consapevole delle responsabilità derivanti dal rendere dichiarazioni false, ai sensi dell'art. 76, dei d.p.r.. 445/00, DICHIARA (barrare i quadratini bianchi che interessano, gli altri punti sono obbligatori): X che l’Impresa coinvolgerà, ove previsto, nell'attività svolta per Vostro conto, solo dipendenti in regola con le assunzioni a norma delle vigenti leggi e regolarmente iscritti presso l'INAIL di Roma al n. 0447799/5 e l'INPS di Roma al n. 4544126789 (o equivalenti casse assicurative e previdenziali); X che la presente Impresa risulta iscritta alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Roma al n. RM 35756890 dei Registro delle ditte per le attività di cui all'oggetto dell'ordine; Ƒ che la presente Impresa non risulta iscritta alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura poiché tale iscrizione non è richiesta per la nostra attività; X che la presente Impresa risulta disporre di capitali, conoscenza, esperienza e capacità tecniche, macchine, attrezzature, risorse e personale necessari e sufficienti per garantire l'esecuzione a regola d'arte delle opere commissionate con gestione a proprio rischio e con organizzazione dei mezzi necessari; X di essere in possesso della specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al d.lgs. 81/08 e s.m.i. per le macchine, le attrezzature e le opere provvisionali utilizzate per l’esecuzione dei lavori in oggetto; X che ha ricevuto dal Committente informazioni circa i rischi specifici esistenti nell'ambiente di lavoro in cui l’Impresa è destinata ad operare ed inerenti le misure di prevenzione ed emergenza da adottate; X che informerà il proprio personale, che verrà ad operare presso la vostra sede, circa i rischi e le misure di prevenzione e protezione suddetti; X di avere preso visione delle aree in cui saranno eseguiti i lavori, dei relativi impianti ed eventuali limitazioni; X di essere a conoscenza dei pericoli che possono derivare dalla manomissione delle misure di sicurezza adottate e dall'operare all'esterno delle aree di cui sopra; di aver fornito al Committente tutte le informazioni necessarie al fine di elaborare correttamente il Documento di Valutazione dei Rischi da Interferenze; X di rispettare e far rispettare al proprio personale le disposizioni legislative vigenti e le norme regolamentari in vigore in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro e di tutela dell'ambiente e inerenti le attività oggetto di affidamento; X di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all’art. 14 del d.lgs. 81/08 e s.m.i.; X di garantire che il personale sarà sempre munito di cartellino identificativo e che lo stesso sarà esposto per tutta la durata della permanenza nei luoghi di lavoro e di essere a conoscenza delle sanzioni di legge, a carico del sottoscritto, per la mancata esposizione dello stesso.
inoltre: come richiesto dall’art. 26, comma 1 del d.lgs. 81/08 e s.m.i., e ad integrazione di quanto già espresso nella precedente Parte 5, allegata al contratto, dichiara espressamente: X che la propria Azienda ed i relativi dipendenti e collaboratori sono idonei ed in grado di svolgere l’attività prevista nell’appalto, essendo dotati dei mezzi di lavoro necessari, compresi i DPI e quelli per lavorare in sicurezza; X che è stata loro fornita una sufficiente formazione ed informazione riguardo all’agire in sicurezza nel lavoro e che sono, se necessario, sottoposti ai controlli sanitari obbligatori X che l’Azienda ha svolto gli adempimenti richiesti dalle norme sulla sicurezza, in particolare la valutazione dei rischi; X di osservare, nei riguardi dei propri dipendenti presenti nei luoghi di lavoro, tutti gli obblighi derivanti dalle norme di legge relative alla regolare assunzione, alle assicurazioni obbligatorie contro gli infortuni e per la previdenza sociale, nonché gli obblighi derivanti dal CCNL cui l’Impresa è soggetta, e s’impegna ad assicurare al proprio personale dipendente trattamenti economici non inferiori a quelli previsti dalle norme dello stesso CCNL. In tal senso l’Azienda solleva il Committente da qualsiasi onere e responsabilità (solidale) in proposito.
Il sottoscritto, legale rappresentante, o titolato a rappresentare l’Impresa
Roma, 18 febbraio 2014
Timbro e Firma ««««««««««««..
Allegato: fotocopia non autenticata di un documento di identità del dichiarante 126
L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI (art. 13 d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196) Si informa che i dati personali acquisiti saranno utilizzati esclusivamente per il compimento delle attività previste dalla legge e per il raggiungimento delle finalità istituzionali. Il conferimento dei dati è strettamente funzionale allo svolgimento di tali attività ed il relativo trattamento verrà effettuato, anche mediante l'uso di strumenti informatici, nei modi e limiti necessari al perseguimento di dette finalità. il responsabile del trattamento dei dati è il Delegato del Datore di Lavoro Committente, referente per l’appalto, Dott. Luigi Errico, e saranno trattati da personale appositamente incaricato. È garantito agli interessati l'esercizio dei diritti di cui all'art. 7 del d.lgs. n. 196/03.
Allegato 2 - VERBALE DI SOPRALLUOGO PREVENTIVO Oggetto dell'appalto: Servizio di manutenzione degli impianti tecnologici della sede dell’I.L.U.L.I.C. Il Committente, rappresentato dal Dott. Luigi Errico e l’Impresa La Santa Maria s.r.l., rappresentata dal sig. Guido De Angelis, in data odierna, hanno effettuato un sopralluogo congiunto. È stato discusso l’esito del sopralluogo preventivo effettuato sui luoghi ove si dovranno svolgere il servizio di manutenzione degli impianti tecnologici, allo scopo di valutare i rischi presenti riferibili agli ambienti di lavoro ed alle interferenze standard, nonché di mettere l’Impresa nelle condizioni di informare i propri lavoratori sui rischi presenti nei luoghi dove essi dovranno operare, come richiesto dall’art. 26 del d.lgs. 81/08 e s.m.i.. Roma, 21 febbraio 2014 Il Committente
L’Impresa (Datore di Lavoro o suo Delegato)
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
L’Impresa aggiudicataria, alla luce dei rischi standard che il DLC aveva evidenziato nel DUVRI preliminare (rev. 2 bis) ha introdotto (Parte 5 del modello) due ulteriori rischi indotti nei luoghi di lavoro nei quali si accinge ad operare (in aggiunta a quelli che il DLC, in via presuntiva, aveva stimato, nel DUVRI preliminare, poter essere introdotti dall'esecutore delle opere. In riferimento al rischio indotto, inerente l’illuminazione di emergenza, l’Impresa ha rappresentato la necessità di avere a disposizione, in ogni situazione che richieda la temporanea interruzione dell’energia elettrica, un valore minimo di illuminazione. Riguardo invece agli interventi da eseguire in condizione di urgenza (previsti dalla Fase 3 dell’appalto) l’Impresa, sulla base della propria esperienza, ha segnalato il possibile rischio, indotto, di condizioni lavorative stressanti. Si fa riferimento ad interventi, per definizione, non programmati e quindi generalmente associati a maggior pericoli ed a livelli di rischio più elevati, che richiedono maggiore attenzione anche nella gestione delle interferenze lavorative. Sulla base delle informazioni acquisite il DLC effettua nuovamente la valutazione dei rischi da interferenza, ripartendo dalla tabella di cui al punto 4 C), relativa alla valutazione dei rischi standard. Valutazione dei rischi da interferenza reali Si riportano solamente i due nuovi livelli “RI” relativi ai rischi da interferenza indotti valutati e le conseguenti misure di prevenzione e protezione da adottare; il resto della tabella di cui al punto 4 C) rimane invariato. Ambienti di lavoro (vedi tabella 2 a) Fase
Tipologia di rischio
PI
Tutte
illuminazione (di emergenza)
1
3
condizioni lavorative stressanti in occasione di interventi di urgenza
1
DI
Misure di prevenzione e protezione da adottare
RI
Soggetto che deve attuare la misura
Ambiente di lavoro Verificare la consistenza dell’impianto di illuminazione di emergenza, al fine di 3 3 garantire un valore di 5 lux, almeno nelle Committente vie di esodo, in occasione di possibile assenza di corrente. Rischi organizzativi In occasione di interventi d’urgenza, i lavoratori dell’Istituto (e delle Imprese appaltatrici presenti) non debbono, in alcun modo, interferire con il personale dell’Impresa impiantistica. Nell’ambito di operazioni di manutenzione Committente da eseguirsi in tempi talora ristretti per 3 3 situazioni di urgenza o comunque di imprevedibilità delle stesse, in caso di riparazioni, il Committente sospenderà le lavorazioni afferenti ad altri Appaltatori. Formazione specifica lavoratori Impresa dell’Impresa impiantistica. impiantistica
Le ulteriori misure individuate, concordate con l’Impresa aggiudicataria, essendo fondamentalmente di natura organizzativa, non richiedono ulteriori oneri dal punto di vista dei costi per la sicurezza da interferenze.
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Allegato 2 - VERBALE DI RIUNIONE DI COORDINAMENTO Oggetto dell'appalto: Servizio di manutenzione degli impianti tecnologici della sede dell’I.L.U.L.I.C. Il Committente, rappresentato dal Dott. Luigi Errico, l’Impresa La Pinta s.r.l., rappresentata dal sig. Marco Fagioli, l’Impresa La Nina s.r.l., rappresentata dal sig. Francesco Ciampi e l’Impresa La Santa Maria s.r.l., rappresentata dal sig. Guido De Angelis, in data odierna, hanno effettuato una riunione di coordinamento. Sono stati discussi seguenti argomenti: Î esame dei rischi specifici esistenti nell’ambiente di lavoro in cui andrà ad operare l’Impresa; Î rischi da interferenze tra l’attività svolta nella sede e quella delle Imprese appaltatrici e relative misure di prevenzione e protezione necessarie alla loro eliminazione o riduzione al minimo; Î misure di prevenzione e protezione adottate dall’Istituto in relazione alla propria attività; Î misure di emergenza con particolare riguardo alle procedure contenute nel PE (segnale di allarme, norme comportamentali, ecc.), alla dislocazione dei presidi antincendio e di primo soccorso, alla ubicazione e alle manovre sul del quadro elettrico e sugli impianti tecnologici, ai nominativi degli addetti alla squadra di emergenza; Î esame del coordinamento delle fasi lavorative: fissazione delle procedure di sicurezza previste nel DUVRI (svolgimento delle attività che presentano possibili rischi particolari, sfasamento delle fasi inerenti gli interventi di manutenzione ordinaria e gestione delle interferenze tra le Imprese appaltatrici operanti: servizio pulizie, impiantistica e edile, nel mese di marzo p.v.); Î integrazione del DUVRI, prima dell’inizio dell’affidamento del servizio di manutenzione degli impianti tecnologici, con riferimento ai rischi da interferenza reali nei luoghi in cui sarà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, integra gli atti contrattuali. Roma, 27 febbraio 2014 L’Impresa La Nina s.r.l. (Datore di Lavoro o suo Delegato)
………………………………..
L’Impresa La Pinta s.r.l. (Datore di Lavoro o suo Delegato)
………………………………..
L’Impresa La Santa Maria s.r.l. (Datore di Lavoro o suo Delegato)
……………………………….. Il Committente
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L’EL LAB BOR RAZ ZION NE DEL L DU UVR RI – Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterffere enze
M EMO O ME
Il DU UVRI è un d ume ento ou unico o per tutt t i gli Ap ppa p tantto, dina d amiico;; di conse zione docu alti e, e pert eguenzza la vvalutaz d risc dei chi da inte eren nza a de eve es sserre nece n esssaria a iorn nata a all mutare dell d le situa oni originarie e, erfe amentte aggi s azio q li l’inte qua erve ento avori, serrvizii e po ose in opera a, ulter u riorii fo ornitture e, sub s app paltti, la avo oratori autonom mi, o di d la n ché non é ne el caso c o di mod m ifich he tec t nolo ogic che e, lo ogisstiche o orga o anizzzattive e ch he si s sian s no rese ece essa arie e ne el r e ne c so dell’ cors d ’ese ecu one dellle a attiv vità già à ap ppa altatte. uzio N cas Nel so di d affid a dam mento da d parrte di d Com C mmiitten nte appalltan nte, div vers so dal d Dattore e dii La avorro attu a uato ore (es.: c trale di cent d accqu UVR RI prel p limin narre, da d forn f nire e ag gli oper o rato ori eco e onom mic ci in se g a, ccontien ne le uisti), il DU ede di gara in nforma azio oni, pe ppunto prrelim min nari,, sulla a va e rricognitiva a dei riscchi sta and dard d re elattivi alla er l’ap aluttaziione tipologia delle atttivittà svo olte pres p sso la a Com C mmitten nza a cche, pote p enziialm men nte, potre ebb bero o deriv d varre d ’ese dall’ ecu uzione del co ontra atto o. L Com La C mmittenza a ciò ò si ren nda a ne eces ssa ario,, in rela azio one e a situ s uaziionii e risc r chi sspe ecifiici prop p pri e in ndottti a, qualora d ’Appalttato dall’ ore,, prima a de ell’in nizio dell’ d ese ecuz zion ne, pro ovvede erà ad integrrare e il DUV D VR ev. (n-1 ( 1), rriferendolo RI re a riisch ai hi da d inte i erferenza rea ali, cos sì com c me inte egra s uito o de elle infform maz zion ni a unte e d dall’e ese ecuttore e, ati a segu assu p senti nei pres n pro hi in n cui c sarrà esp e pleta ato l’appa alto; il DU UVR RI deffiniti tivo (re ottoscrritto pe er opri luogh ev. n), so a etta acce azio one dall’es sec cuto ore, inte egrrerà à gli attti co ontrrattu ualii. In lin nea a di principio, il DU D VR RI rifferis sce e la valuta azio schi interfe eren nzia ali este e end dola a anch he a co olorro one dei ris dend c , a varrio titolo che t o, pos no e essere e pre ese enti pre esso e strrutture e de ella Comm mitte enzza (u sitattori, ec cc.).. p son o le utenti, vis
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L’ELABORAZIONE DEL DUVRI – Valutazione dei rischi da interferenze
Bibliografia Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 e sue modifiche e integrazioni; Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n. 163 e sue modifiche e integrazioni; Determinazione n. 3 del 5 Marzo 2008 dell'Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici; Bacheca del RSPP; http://www.ispesl.it/documentazione/indexspp.asp; Progetto pilota “Procedura per la valutazione e gestione delle Interferenze”, proposto da Confindustria Vercelli Valsesia in partnership con INAIL, Regioni (rappresentate da ITACA), Organizzazioni Sindacali e Datoriali e Organi di Vigilanza (ASL e DPL di Vercelli); Domenico Mannelli; Il DUVRI come, dove, quando - 2009; Massimo Urbani; Bollettino di Legislazione Tecnica n. 9 “La valutazione dei costi del personale nei contratti pubblici” - 8 settembre 2011; Marco Vigone; Ambiente & Sicurezza, n. 18 “DUVRI e forniture di servizi, novità sui contratti d'appalto sulla base della semplificazione” - 29 settembre 2009; Punto Sicuro (quotidiano di approfondimento sulla sicurezza sul lavoro per RSPP, RLS, tecnici della prevenzione, esperti 81/08, consulenti e addetti alla sicurezza); www.porreca.it (sito in materia di prevenzione e sicurezza sul lavoro ideato dall’Ing. Gerardo Porreca).
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