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Croce di Sant'Andrea - La Masseria del Santo Graal

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Croce di Sant'Andrea

Esoterico

Publié le 2 avril 2006 par Marie de St Clair

Croce

BLOG in omaggio a Gabrielle Carmi Esoterismo spirituale, Spirito templare, Via iniziatica, Cabala, Rosacroce, Alchimia, Astrologia. Sono figlia di ieri, sulla strada di domani,alla ricerca di me stessa, che mi renderà viva e libera, per condividere le mie conquiste di Luce, Pace, Speranza, con chi lo desidera..

Il nome di questa croce nei testi antichi è decussata, sia perché somiglia ad una croce greca invertita, sia forse anche dalla sua rassomiglianza con il decussis: X, segno per il numero 10 in latino; è detta “di Sant’Andrea perché fu quella del supplizio di questo discepolo di Gesù che, fissato senza chiodi, vi morì dopo due giorni.

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Il X simbolizza la luce, la luminosità, l'illuminazione, l’irradiamento (dalla sua grafica); X, che vale 10 in latino può vedersi come la giunzione di un V (discesa celeste) e di una Λ (elevazione terrestre), da cui forse la sua presenza discreta in alcune chiese o sulle loro pareti: "La croce di sant’Andrea è il grande simbolo della luce manifestata, che si indica dalla lettera greca x (khi), iniziale di parole greche come Cono, Crusos e Cronos, il crogiolo, l'oro ed il tempo, tripla incognita della Grande Opera. Questa croce , che

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ha la forma del nostro X , è il geroglifico, ridotto alla sua semplice espressione, delle radiazioni luminose e divergenti emanate da un focolare unico. Appare dunque come il grafico della scintilla. Si può moltiplicare l'irradiazione, è impossibile semplificarla maggiormente. Queste linee intersecate danno lo schema dell'ondeggiamento delle stelle, della dispersione radiante di tutto ciò che splende, illumina irradia. Quindi ne fa il sigillo, il segno dell'illuminazione e, per estensione, della rivelazione spirituale." (Nelly Foulcat) Per i matematici questo X misterioso rappresenta molte incognite, moltiplicate all'infinito. Il doppio movimento ascendente e discendente che si interseca tra due I, tale è la più grande immagine che si può proporre dell'Inizio, dell'equilibrio nello stesso tempo crescente e decrescente del manifestato e del suo riassorbimento nel Tutto. Quanto ai segni > < che si intersecano XX in un equilibrio fra terra e cielo, significano che solo l'equilibrio tra il fondo e la cima permette all'uomo caduto di ritrovare l'Uomo Primo,l’Adamo Kadmon,ed ecco il messaggio del sigillo di Salomone tra due triangoli invertiti e regolarmente Suivre intrecciati. ce blog Si rappresenta anche Rechercher l'uomo che indica il cielo dalla propria mano destra e la terra dalla propria sinistra, per mostrare che l'uomo deve essere il ponte tra il cielo e se la terra

Fulcanelli descrive questa croce: “Il X greco rappresenta la scrittura della luce con la luce stessa, la traccia del suo passaggio, la manifestazione del suo movimento, la dichiarazione della sua realtà. È la sua vera firma. Fino al dodicesimo secolo, non ci si fungeva da altro segno per autenticare le vecchie carte; a partire dal cinquecento, la croce diventò la firma degli illetterati. A Roma, si firmavano i giorni fausti con una croce bianca ed i nefasti con una croce nera. È il numero completo dell'Opera, poiché l'unità, le due nature, i tre principi ed i quattro elementi danno la doppia quintessenza, i due V, legati nel numero romano X, del numero dieci.

In alchemia, la croce greca e la croce di Sant’Andrea hanno alcuni significati che l'artista deve conoscere. Questi simboli grafici, riprodotti su un grande numero di manoscritti, e che sono, in alcuni stampati, oggetto di una nomenclatura speciale, rappresentano, per i Greci ed i loro successori del medioevo, il crogiolo di fusione, che i vasai segnavano sempre con una piccola croce (crucibulum), indice di buona fabbricazione e di solidità provata. Ma i Greci usavano anche un segno simile per designare matras di terra. Sappiamo che si usava questo vaso alla cottura e pensiamo che, riguardo alla sua materia stessa, l'impiego ne doveva essere un pò diverso da quello del crogiolo. Il X traduce anche il sale ammoniacale dei saggi, o sale di Ammon, cioè dell'ariete, che si scriveva precedentemente con più verità armoniac, perché realizza l'armonia, l'accordo dell'acqua e del fuoco, che è il mediatore per eccellenza tra il cielo e la terra, lo spirito ed il corpo, il volatile e il fisso. È ancora il segno, senza altra qualificazione, il sigillo che rivela all'uomo, con alcuni lineamenti superficiali, le virtù intrinseche della prima sostanza filosofale. Infine, X è il geroglifico greco del vetro, materia pura tra tutte, ci garantiscono i Maestri dell'arte, e quella che si avvicina più alla perfezione. http://masseria.over-blog.com/article-2323889.html

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IL GRAAL Il Graal è prima di tutto una ricerca interiore personale. La Masseria desidera riunire Cercatori Sinceri al di là di ogni dissenso ,politico, religioso, razziale. Esiste un valore nel quale crediamo "L'UOMO" La nostra volontà primaria è di vivere il gran raduno umano, la grande fraternità umana per il terzo millennio. Se credete nei valori dell'uomo. Se rifiutate che un uomo possa morire di fame nel nostro XXI secolo. Se la vostra volontà è di vivere in armonia col nostro pianeta Terra. Allora insieme andremo avanti, senza dogma religioso, né partito politico. Solamente la volontà di vivere. Fedele alle parole di Gabrielle Carmi: “Osare Sognare, è Osare Vivere!”

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Il segno della croce, monogramma di Cristo di cui X di San’Andrea e la chiave di San Pietro sono due controparti di valore uguale esoterico, è questo segno capace di garantire la vittoria con l'identificazione certa dell'unica sostanza esclusivamente destinata alla fatica filosofale”. L a C r o c e d i S a n t ’ A n d r e a è n e l s i m b o l s i m o, l ' e q u i v a l e n t e d e l c a r d e l l i n o,

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Cercatore , la legge di Ermete come quella di AMRA dà obbligo morale di ritrasmettere ciò che hai compreso della via. Ogni volta che porterai un fratello o una sorella sulla via dell'iniziazione, sarai artigiano della grande opera, lavoratore del cammino delle stelle, artigiano dell'opera spirituale che giungerà alla fine del Karma collettivo quanto individuale Impara a preferire l'evidenza naturale all'argomento studioso dello scettico. Impara a rifiutare i compromessi prudenti. Impara ad avvicinarti alla verità osando l'assurdità evidente. Impara a sacrificare con gioia un lungo tempo di lavoro erroneo, per un momento di verità. Allora potrai ricevere la scienza dei Antichi senza correre il pericolo d'ingratitudine e di profanazione. simbolismo della croce (2)

Schwaller de Lubicz "Her-Bak"

SIMBOLISMO DELLA CROCE (1)

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GIACOMINO ED I 5 FAGIOLI MAGICI. (Chi può comprendere, comprenda). Cʼera una volta un bambino di nome Giacomino che viveva con la mamma Caterina in una fattoria. I due possedevano solo una mucca che, ahimè, un giorno smise di fare latte. Erano tanto poveri e per cercare di guadagnare qualche soldino, la mamma disse a Giacomino di portare la mucca al mercato e venderla. Giacomino ubbidì. Strada facendo, incontrò un omino che gli disse: “Che bella mucca! Dalla a me ed in cambio prendi questi cinque fagioli magici!”. Giacomino non fece in tempo a rispondere che si ritrovò in mano i fagioli e la mucca non cʼera più! Così, tornò a casa senza soldi e con soli cinque fagioli magici! Caterina, arrabbiata, lo mandò a letto senza cena buttando fuori dalla finestra i fagioli. Il giorno dopo, quando Giacomino si svegliò, vide dalla finestra una luce verde, si affacciò e notò una pianta di fagioli alta, alta… Incuriosito, decise di arrampicarsi. Giunto in cima, si trovò dinnanzi ad un castello, bussò alla porta ed unʼenorme donna, di nome Elisa gli aprì dicendo: “Scappa via di qui! Mio marito è lʼorco Gianni e se scopre che tu sei salito fin quassù, cercherà di prenderti!” “Oh, per favore, sia gentile. Ho tanta fame. Vorrei qualcosa da mangiare…”, implorò spaventato Giacomino. Lʼorchessa ebbe pietà di lui; lo fece accomodare in cucina e gli diede un poʼ di pane e formaggio. Mentre Giacomino mangiava avidamente quello che Elisa gli aveva dato, si udirono dei passi che si avvicinavano e una voce tuonante che diceva: “Ucci, ucci, sento odor di cristianucci. Che sia grande oppur piccino, io mi faccio un bel panino”. “Poveri noi! Eʼ mio marito Gianni!”, gridò Elisa, e fece nascondere Giacomino nel forno. Intanto, lʼorco Gianni si sedette a tavola e cominciò a contare le monete dʼoro che erano dentro alcuni sacchetti e, mentre contava, si addormentò. Giacomino, anche se pieno di paura, uscì dal forno, prese uno di quei sacchetti colmi di monete dʼoro e scappò via. Tornato a casa raccontò a mamma Caterina tutta la storia e i due


festeggiarono perché non sarebbero mai più stati poveri. Purtroppo, però, poco tempo dopo i soldi finirono e così Giacomino si fece coraggio e decise di arrampicarsi nuovamente sulla pianta del fagiolo. Arrivato in cima, vide subito Gianni e si nascose dietro un cespuglio per spiarlo. Così vide lʼorco Gianni che comandava ad una gallina: “Deponi le tue uova, piccola cara”, e la gallina depose un uovo che, pensate un poʼ, era tutto dʼoro. Preso lʼuovo dorato, lʼorco si stese sul prato e si addormentò. Giacomino non poteva farsi sfuggire questa occasione! Così sgusciò fuori dal suo nascondiglio, prese tra le mani la meravigliosa gallina e tornò a casa dalla sua mamma che, quando vide che quella gallina faceva uova dʼoro, esclamò: “Non saremo mai più poveri!”. Ma non passò troppo tempo che il nostro curioso amico decise di arrampicarsi ancora sulla magica pianta. Arrivato al castello dellʼorco, entrò e senza farsi vedere da Elisa, andò in cucina e si nascose dentro una grande pentola. Lʼorco Gianni arrivò e annusando lʼaria urlò: “Ucci, ucci, sento odor di cristianucci”, ma Elisa lo rassicurò come sempre e gli servì il pranzo. Lʼorco ordinò poi a gran voce: “Moglie, portami lʼarpa”. Lei corse a prenderla e lʼappoggiò sulla tavola. “Arpa, suona!”, comandò Gianni, e lʼarpa iniziò a suonare dolcemente fino a quando il suo padrone non si addormentò. A questo punto Giacomino, tremante dalla paura, saltò sul tavolo, si impadronì dellʼarpa e scappò via. Ma… indovinate un poʼ… : lʼarpa iniziò a gridare ad alta voce: “Padrone! Padrone, mi portano via!” e Gianni si svegliò. Giacomino cominciò a correre, e correva, correva più veloce del vento, si aggrappò al tronco della grande pianta di fagioli e arrivò a terra per primo, ma lʼorco arrabbiato correva veloce anche lui e stava arrivando quando Giacomino urlò alla mamma: “Mamma passami lʼascia!”. E non appena lʼebbe in mano, Giacomino iniziò a colpire con forza il tronco della pianta e, dopo alcuni colpi ben precisi, riuscì a spezzarla. Con un grande boato crollarono al suolo la pianta e Gianni, formando una buca talmente profonda, ma così tanto profonda, che nessuno sarebbe stato più capace di risalirla e tornare indietro. La magica pianta di fagioli non crebbe mai più e del resto, ormai, anche Giacomino e sua mamma Caterina non ne avevano più bisogno. Perché lʼarpa suonava meravigliosamente e la gallina continuava a fare uova dʼoro. Così, non furono più poveri e vissero felici e contenti.








IO sono TE TU sei come il sole che mi guida nel cammino ed IO sono la tua strada ora e sempre dovunque TU sarai, MI avrai UNITO nella gioia e nel dolore IO SONO TE fra le mie braccia TU sei UNO con me uniti nel cuore e nell’anima SIAMO felici di VIVERE IO SONO TE e TU sei tutto ciò che voglio per ME il bene e il male ci sfiorano ma nulla ci può separare amo CIÒ che TU ami voglio CIÒ che TU vuoi IO SONO TE fra le mie braccia tu sei UNO con me il mondo e la “nostra vita” svaniscono restiamo soltanto UNO stringo la TUA mano tra le MIE mani dolcemente TI accarezzo con lo sguardo TU MI baci ed IO MI sento VITA in questo istante finalmente TU sei QUI IO SONO TE fra le MIE braccia TU sei UNO con ME uniti nel cuore e nell’anima SIAMO felici di VIVERE ogni storia d’amore ha mille pagine ogni pagina è un fiore


che MAI appassirà MAI appassirà.
















































































































































































































































































































































































































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