Classica per tutti di F. Gubetti su Amadeus_maggio 2011

Page 1

Libri Libri

Attualità di un genio Un’ampia antologia ripercorre l’intero itinerario degli scritti critici dedicati a Gustav Mahler

I

l libro dei libri, mahlerianamente. Nel 2010, celebrandosi il 150° anniversario della nascita e in prossimità del 100° della morte di Gustav Mahler, ha visto la luce un’antologia capace di percorrere quasi tutto l’itinerario degli scritti critici dedicati all’artista. Un’antologia così certa della realtà della famosa frase del compositore «il mio tempo verrà» da adottarla nel titolo. Sono circa 800 pagine che ristampano 48 contributi (quando occorre tradotti in italiano), in genere apparsi su riviste o in libri: da quando Ludwig Schiedermair si chiese se quella di Mahler fosse musica assoluta o musica a programma fino al momento in cui Henry-Louis de La Grange, il maggior biografo dell’autore, è tornato a sentenziare sull’attualità di Mahler, ovvero, secondo conferma titolare, dal 1901 al 2010. La cronologia è rivelatrice. Nessun vero onore pubblicistico al compositore risale a prima del 1901. Al 1911, l’anno della morte, diversi scritti importanti. Parecchi sono anche quelli dei tre lustri a venire, con il seguente salto d’un ventennio (a parte il memoriale di un amico come Bruno Walter) dovuto all’avvento del Nazismo e alla sua condanna di una musica così “degenerata”. Poi la risalita, con un notevole fervore nel 1960, in occasione del secolo dalla nascita. Infine, una fortuna sempre più solida e

«N

vasta, in Germania ma anche oltreoceano e in Italia. Un libro formidabile, e tanto più che ogni capitolo, a volte breve una pagina o due ma spesso anche molto lungo (ne prende 46 il saggio di Adler sulle Caratteristiche tecniche e implicazioni psicologiche, risalente al 1916), è introdotto da una noterella sul responsabile e da un riassuntino del testo. Splendide le firme, almeno nella maggioranza: compositori come Bloch, Pedrell, Strauss, Casella, Schönberg, Šostakovič, Maderna; direttori d’orchestra come Mengelberg, Kubelík, Bernstein, Boulez, Abbado, Barenboim; scrittori come Schnitzler, Mann, Zweig; musicologi come Adler, Adorno, D’Amico; uomini di spettacolo come il regista Roller; il pianista Gould e il baritono Fischer-Dieskau vi prendono autorevole parola, unitamente ai già citati. E non senza la partecipazione della moglie Alma Schindler, che nel 1925, vedova di lui, divorziata da Walter Gropius e moglie di Franz Werfel, scrisse la prefazione a una raccolta di lettere precisando Il valore etico della musica di Mahler. Piero Mioli Gustav Mahler. Il mio tempo verrà. La sua musica raccontata da critici, scrittori e interpreti. 1901-2010 a cura di Gastón Fournier-Facio Il Saggiatore, Milano, 2010, € 45,00

C

on si cura il dolore con una musichetta ma soltanto con una grande opera che si radichi nel dolore profondo e che sappia sollevarsi fino al cielo»: Vittorino Andreoli, psichiatra melomane, non pensa che la depressione si possa curare “distraendosi” con l’arte, ma che anzi esiga il contatto con nessi psichici più profondi che artisti e musicisti– perfette guide ai meandri del cervello preposti a creatività, sentimenti, emozioni – ci invitano ad attraversare nelle loro partiture. Il volume raccoglie sei delle conferenze preparate in apertura delle annuali Settimane Mozart della Gioventù Musicale Italiana: Andreoli vi seleziona una propria individuale farmacopea mozartiana, costituita dall’ascolto di alcuni lavori del salisburghese, esempi di esperienze psicologiche profonde implicanti domande importanti sulla morte, il sacro, la donna, il mistero, ma anche spunti per un itinerario nella vita, conscia e inconscia, del compositore. Insomma non tanto un manuale di tecnica della musicoterapia propriamente intesa, quanto un’appassionata indicazione della forza potenzialmente trasformativa dell’esperienza musicale. Nicoletta Lucatelli

he la musica sia diventata nel corso degli ultimi cento anni arte di emancipazione e organizzazione dei suoni che, all’occorrenza, possono sempre più approssimarsi o addirittura coincidere con ciò che fino a non molto tempo fa veniva considerato rumore, non è una novità. Comunque, può tornare utile ripercorrere quella strada, come si fa in questo agile volumetto, che parte dall’arte futurista dei rumori per giungere alla descrizione del soundscape, moderno paesaggio sonoro. Si passa attraverso un’analisi degli spazi urbani e non, utilizzabili per sfruttarne le potenzialità acustiche, e si giunge – aprendo qui un ambito di studi da poco inaugurato – all’architettura come spazio che ospita e fa vivere i suoni. Ogni luogo ha delle peculiarità acustiche, e diverse ricerche – qui raccolte dall’architetto e musicologa Ricciarda Belgiojoso – danno coerenza a una nuova sfida per l’architettura del futuro più immediato: confrontarsi in modo sempre più stimolante e consapevole con ogni possibile paesaggio sonoro che può contenere. Fine ultimo la maturazione di una coscienza dell’ascolto, delle opportunità e dei pericoli che esistono dietro la percezione di qualcosa che entra ormai nelle nostre vite anche in maniera invasiva. Michele Coralli

Mozarterapia Vittorino Andreoli Metamorfosi Editore, Azzate (Va), 2010, € 16,00

Costruire con i suoni Ricciarda Belgiojoso Franco Angeli, Milano, 2009, € 18,00

66 66-67 libri.indd 66

12/04/11 12:37:10


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
Classica per tutti di F. Gubetti su Amadeus_maggio 2011 by Cartman Edizioni - Issuu