Eccoci qui con questa nuova avventura
Era da tempo che accarezzavamo questo progetto ma c'era sempre qualche problema, qualcosa che mancava, ogni volta diverso Finalmente abbiamo trovato il focus, il perno, la giusta quadra e ci vogliamo mettere in gioco. Insieme a tutti voi che ci darete consigli, farete proposte. Suggerimenti su grandi o piccoli problemi, per esempio sui vostri quartieri, sui diritti negati, sui politici che amministrano la nostra città, i nostri comuni. L'Eco de LeSiciliane è semplicemente un foglio piegato ma non sarà privo di ambizioni, impegno, professionalità. Ricco di notizie. Ci stiamo impegnando per fare un foglio leggero ma non banale, una scheggia e una saetta allo stesso tempo. Un supplemento aperiodico, de LeSiciliane, ancora nel solco di "Io ho concetto etico del giornalismo" che era ed è il testamento di Pippo Fava. Ci saranno tanti ragazzi che con il loro ardore ci faranno vedere cose, fatti, persone, avvenimenti, probabilmente diversamente da noi non più giovani ma, ancora entusiasti. Operativi. Militanti.
SONO SICURA CHE CI SOSTERRETE!
Per ricordare
Maria Grazia Cutuli
Eliana Rasera
CATANIA: organizzato da quattro associazioni impegnate per la parità di genere, la Federazione nazionale degli insegnanti, l'Unione Donne in Italia, Femministorie e Governo di Lei, patrocinato dal Consiglio Comunale di Catania e sostenuto dal Presidente del Consiglio il 4 Marzo 2023, a Catania si è svolto un convegno per riprendere il filo di un discorso civico di parità, basato sulla valorizzazione del mondo femminile e della intitolazione paritaria di spazi e luoghi pubblici della città etnea. All'ordine del giorno – in particolare – intitolare l'aula dei gruppi consiliari del Comune di Catania a Maria Grazia Cutuli, giornalista catanese assassinata in Afghanistan. Dopo annose vicissitudini, nonostante una fitta interlocuzione tra il presidente del Consiglio Comunale Anastasi e le diverse associazioni organizzatrici, la Giunta Comunale, a oggi, non ha ancora deliberato Latitante
“Elly aiutaci”
Sara Fagone
La signora Rita l'ha presa per mano e le ha fatto vedere ogni angolo del palazzo compresi i garage Lei –Elly Shlein – non si è sottratta e la seguiva tenendole la mano ininterrottamente. Anche il signor Ernesto si è commosso, l'ha abbracciata e si è messo a piangere
“Mai nessuno di livello nazionale è venuto a parlare con noi” “Aiutaci”, “guarda come siamo ridotti” A Librino – città satellite di Catania – dopo la consegna delle case popolari, per decenni nessuna manutenzione programmata; programmato, invece, l'isolamento del quartiere visto che il bus Librino express (express si fa per dire) per una gran parte del quartiere non passa, o poco e non si sa quando. Per non parlare degli spazi abbandonati e distrutti. La visione complessiva della città manca, la gente è ghettizzata; non attrezzata, creando di fatto una società chiusa e arrabbiata.
Graziella Proto
DAL MUNICIPIO DAL QUARTIERE
IL LIBRO DEL MESE
Palermo, Via D’Amelio - Uno scenario surreale, gli effetti di un bombardamento, le saracinesche accartocciate come scatole di sardine, il palazzo sventrato, le finestre vuote come orbite di teschi, odore di bruciato, come in zona di guerra. Scattai questa ultima foto mentre correvo all'aeroporto alle cinque del mattino, a Milano aspettavano per mandare in stampa un'edizione straordinaria del giornale (ANGELO DI GIORGIO)
RANDAZZO: il comune è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Concluso il processo Terra Bruciata. Gravi reati per la famiglia mafiosa Sangani (del clan Laudani); si parla di un fascicolo in cui si sarebbe ipotizzato il reato di scambio elettorale politico-mafioso del candidato sindaco Sgroi Francesco e il candidato consigliere comunale Crimi Stigliolo Marco (i due sono stati prosciolti con formula dubitativa) Sembrerebbe promettessero assunzioni presso la Ecolandia srl ditta addetta alla raccolta dei rifiuti nel comune di Randazzo alle elezioni comunali del 2018. (Approfondimento sul prossimo numero de LeSiciliane).
PARTINICO: finalmente dopo varie peripezie e incidenti di percorso il liceo scientifico “Santi Severino” sarà intestato a “Felicia e Peppino Impastato ”
CATANIA: inchiesta Pandora:
Luca Sammartino, deputato regionale della Lega è accusato di corruzione e sospeso da cariche pubbliche per un anno Dopo l'interrogatorio si è dimesso dalle cariche di vice governatore e assessore regionale all'Agricoltura. Scoperto un “sistema” di corruzione e presunto voto di scambio nel territorio catanese, per esempio a Tremestieri Etneo il sindaco il Santi Rando, è finito in manette e si è dovuto dimettere dalla carica (gp).
Registrazione Tribunale di Catania n. 23/06 del 12.07.2006
Notiziario aperiodico in distribuzione gratuita presso le librerie.
Direttora Graziella Proto Tel. 360 815331 protograziella@gmail.com
Dir Resp. Giovanna Quasimodo Renata Governali
Stefano Gresta - stefanogrests@gmail.com
L. L.
Cetty Marcellino
Aaron Pettinari
Eliana Rasera
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I processi di famiglia con allegazioni di violenza
Avv. Cettina Marcellino
La Riforma Cartabia ha introdotto nel nostro ordinamento il procedimento speciale in materia di famiglia, prevedendo altresì una maggiore tutela nella ipotesi in cui la fine del rapporto affettivo sia stata costellata da episodi di violenza intrafamiliare. L'art. 473bis 40 e ss. c.p.c. che inaugura il Capo III, titolato Disposizioni Speciali, alla Sezione I, Della violenza domestica o di genere, rappresenta un passo importante nella lotta alla violenza domestica e di genere ed una nuova frontiera di tutela. Infatti, la norma citata afferma che il procedimento speciale riguarda i casi in cui siano allegati abusi familiari e condotte di violenza domestica e di genere poste in essere da una parte nei confronti dell'altra o dei figli minori. In cosa consistono il procedimento speciale e la nuova forma di tutela? Allegati fatti di violenzalocuzione sulla quale torneremo subito - il processo verrà incoato tenendo conto di queste precise disposizioni: 1. Divieto di mediazione familiare tra le parti (Art. 473bis. 43 c.p.c.); 2. Comparizione personale delle parti in momenti differenti (Art. 473bis 42, co 2, c.p.c.); 3. Nessun tentativo di conciliazione (art. 473bis.42 ult. co c.p.c,); 4. Abbreviazione dei termini processuali a norma dell'art. 473bis.42 co1, c.p.c.: Il giudice può abbreviare i termini fino alla metà e compie tutte le attività previste dalla presente sezione anche d'ufficio e senza alcun ritardo.
Ne consegue che la vittima di violenza non sarà tenuta ad incontrare in udienza la parte abusante, non sarà invitata a tentare di raggiungere un accordo bonario attraverso un percorso di mediazione familiare che in siffatte ipotesi è specificamente vietato, non sarà chiamata a partecipare al tentativo di conciliazione coniugale, come avveniva in passato, al fine di verificare se vi siano ancora margini di recupero del rapporto. Inoltre, al fine di dirimere la controversia in tempi brevi, è possibile richiedere l'abbreviazione dei termini processuali conferendo al giudizio una maggiore spinta, rapidità e brevità. Le allegazioni di violenza - termine questo che ha destato molte diatribe in sede parlamentare e di redazione della riforma - possono avvenire in qualsivoglia forma (foto, denunce, messaggi, audio, video, testimonianze) ma al fine di rendere veritiera e attendibile l'allegazione medesima, è bene disporre di accessi al Pronto Soccorso, denunce/querele, verbali di intervento delle Forze dell'Ordine. Infine, per istruire il processo nel miglior modo possibile, senza rischiare degenerazioni della lite e false applicazioni della tutela, è sempre opportuno rivolgersi sin dai primi momenti ad un avvocato specialista sul tema, che sappia guidare la vittima sin dalle prime fasi, onde poi congiuntamente costruire un adeguato impianto difensivo idoneo all'accesso alla disciplina speciale delle allegazioni di violenza ed alla maggior tutela prevista.
Il Far West digitale
L. L.
La maggior parte di noi naviga in territori digitali di superficie, quelli cioè accessibili tramite i motori di ricerca come Google, ma il ciberspazio che frequentiamo tutti i giorni è soltanto una parte infinitesimale di un universo nettamente più vasto
Appena sotto la superficie esiste uno spazio digitale chiamato deep web, in cui albergano contenuti digitali che non sono indicizzati dai motori di ricerca ma di cui usufruiscono molti utenti esperti e non; si tratta di messaggi privati, mail, transazioni bancarie, pagine internet private ecc Ma se scaviamo ancora più a fondo è lì che troviamo la parte più vasta, controversa e pericolosa della rete: il dark web, una sorta di far west digitale a cui accedono soltanto utenti esperti tramite particolari software che ne garantiscono l'anonimato e l'irrintracciabilità.
Il dark web, sovente confuso col deep web, è utilizzato per aggirare i sistemi di censura dei regimi dittatoriali, ma il suo principale scopo è quello di assecondare i bisogni più infimi e torbidi degli utenti. Pullula, infatti, di mercati neri che trattano armi, droga, traffico di esseri umani, vendita di dati privati e sensibili, scambio di materiali pedopornografici e violenti su richiesta e persino cecchini e sicari.
All'avventore poco esperto e poco cauto è, quindi, sconsigliata l'avanscoperta di questi selvaggi territori, poiché una volta scoperchiato il vaso è vano ogni tentativo di richiuderlo. Pandora docet.
Proiettiamoci nel 2040
Stefano Gresta
Nel 2035 i veicoli alimentati a benzina e diesel non potranno più essere immatricolati. In Italia, oggi, circolano quasi 52 milioni di automezzi, di cui poco più di 39 milioni sono automobili. Nel 2023 i consumi di benzina sono stati di circa 11 miliardi di litri, mentre quelli di gasolio 28 miliardi di litri; in totale 39 miliardi di litri di carburante, che implicano (con una stima di 10 km per litro di carburante) che sono stati percorsi almeno 400 miliardi di chilometri. Proiettiamoci nel 2040, anno in cui tutti i veicoli in circolazione saranno elettrici. Una macchina elettrica ha bisogno di almeno 13,5 kWh di energia per percorrere 100 km. Questo implica che solo per sostenere il traffico automobilistico nazionale occorreranno almeno 54 miliardi di kWh di corrente elettrica. L’intera produzione di una centrale nucleare, oppure 20.000 ettari di terra da sottrarre all'agricoltura, interamente coperta di pannelli solari. Inoltre, ogni anno gli italiani spendono, per l'acquisto di benzina e gasolio per autoveicoli, 71 miliardi di euro, di cui 38 miliardi finiscono nelle casse dello Stato sotto forma di accise e IVA. Quindi dal 2040, allo Stato mancheranno, ogni anno, 38 miliardi di introiti. Applicata la attuale accisa ai 54 miliardi di kWh necessari per l'autotrazione nel 2040, il gettito fiscale sarà di 1.2 miliardi di euro, trenta volte meno rispetto all'attuale gettito dal carburante Il consumo annuo complessivo di corrente elettrica in Italia è di 316 miliardi di kWh. Per far quadrare i conti, lo Stato dovrà quintuplicare le attuali accise sulla corrente elettrica. L'ammontare delle nostre attuali bollette raddoppierà.
Firenze-Georgofili: rimane solo il ricordo
Aaron Pettinari
"Il pomeriggio se ne va. Il tramonto si avvicina, un momento stupendo, il sole sta andando via, è già sera tutto è finito". Sono queste le parole della poesia "Tramonto", scritta dalla piccola Nadia Nencioni appena tre giorni prima la propria morte. Aveva nove anni e mezzo. Una vita spezzata, la sua, assieme a quella dei genitori, Fabrizio Nencioni e Angela Fiume, la sorellina Caterina (di appena 50 giorni) e il giovane studente Dario Capolicchio Le vittime della strage di via dei Georgofili.
All'1.04 della notte tra il 26 ed il 27 maggio 1993 esplode un'autobomba e Firenze cade in uno scenario da guerra. Sventrata. Oltre quaranta feriti si persero svariate opere e tanti edifici storici: la Torre del Pulci, sede dell'Accademia dei Georgofili, la Chiesa di S Stefano e Cecilia, il complesso artistico monumentale della Galleria degli Uffizi. Perché cosa nostra arrivò a tanto? Le sentenze hanno sicuramente accertato le responsabilità della mafia, ma si pensa che dietro possano esserci anche mandanti e concorrenti esterni su cui la Procura di Firenze ha riaperto le indagini. Ai magistrati spettano le verifiche. Alle istituzioni la necessità di assumersi la responsabilità morale su una verità che è ancora oggi mancante. Ai cittadini il dovere di pretenderla, andando oltre la semplice memoria .
L’Eco de Supplemento aperiodico