Ogni vostro sogno può diventare realtà
Donne e Donne Ogni vostro sogno può diventare realtà Una avvocata di 38 anni, Vjosa Osmani, è la nuova presidente del Kosovo, un paese in cui metà degli abitanti ha meno di 25 anni. Un paese da sempre in bilico e instabile a causa di potenziali conflitti. Femminista e progressista, Vjosa dice che vorrebbe dare un nuovo slancio al proprio paese. “In tutto il mondo, le donne hanno aperto una nuova era nel modo di fare politica, con azioni responsabili ed etiche”. Lei per esempio combatte la corruzione, tutti i tipi di crimini, e ha difeso la legalità dell’indipendenza del Kosovo davanti alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja. Insomma, come dice qualcuno, una boccata d’aria in un paese che soffoca di patriarcato. Ma nonostante questo, le giovani donne da alcuni anni sono riuscite ad emergere grazie a percorsi che hanno permesso a donne brave e di talento, di partecipare ai processi di negoziazione della pace e alla costruzione della democrazia nel paese. Un’occasione unica perché prendano voce e facciano vedere quanto valgono. Infatti, sebbene le idee patriarcali siano lì
profondamente radicate, il Kosovo ha un governo che ha sei ministre su 15, e un terzo dei 120 deputati sono donne. Appena eletta, la nuova presidente che ha a cuore le donne ha dichiarato: “Le ragazze hanno il diritto di diventare ciò in cui credono. Ogni vostro sogno può diventare realtà”. LE COMPAGNE DEL PERÙ (v. art.) Durante gli anni Novanta, più di trecentomila donne peruviane, per lo più indigene, contadine a basso reddito e donne di lingua quechua, sono state sterilizzate nell’ambito di un programma per la riduzione delle nascite. Nessun consenso preventivo, libero, informato, tante non hanno ricevuto cure postoperatorie adeguate. Le vittime
affrontano problemi di salute emotiva, mentale, sessuale, riproduttiva e fisica. Un paese, il Perù, in cui il dittatore Alberto Fujimori ne ha fatte di tuti i colori, soprattutto contro le donne. Le femministe peruviane hanno accettato il fatto che i femminismi possono essere diversi, “altri”, per cui Femministe del possibile e Femministe Utopiche hanno la stessa dignità di esistere. Lo stesso obiettivo. UNITE stanno facendo un percorso straordinario; sono riuscite a mettere da parte ognuno un pezzetto del loro essere femministe, rendendosi conto che i femminismi “altri” hanno una lotta comune che se non le vede unite non può avere speranza. Una strategia molto intelligente e ingegnosa. Rivoluzionaria. E IN ITALIA? Siamo ancora là a gruppi, a scervellarci come fare un partito… tutto nostro? Perché no. Assieme ad altri più visibili? Potrebbe essere una idea. Facendo una lista dove all’interno ci siano anche giovani uomini? Lo imporrebbe la legge. Tuttavia nulla di tutto ciò. Già da
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