TAP. Sovranità Popolare? No Grazie
TAP: SOVRANITA’ POPOLARE? NO GRAZIE UNA LOTTA CHE VALE 45 MILIARDI DI DOLLARI Daniela Giuffrida Il gasdotto i NOTAP non lo vogliono proprio. Si battono nonostante tutto. Entro settembre oltre 50 attivista andranno in giudizio in ben due processi. 67 militanti e semplici cittadini hanno già presentato ricorso in appello. Anni di lotte politiche, di decreti, carte bollate, manifestazioni bloccate, militanti …” facinorosi”. Il 4 di dicembre 2016 è stato indetto un referendum che riguarda anche il Titolo V della Costituzione che stabilisce le competenze tra Stato e Regione riguardo le infrastrutture energetiche. Vince il NO, ma la sovranità popolare in questo nostro paese conta poco. Tutto procede come se il referendum non ci fosse stato. Doveva tenersi lo scorso 17 settembre il processo alla società TAP, ai suoi dirigenti e a quelli della SNAM, accusati di Disastro Ambientale ma, come a volte accade, la Giudice che avrebbe dovuto aprire il processo penale ha chiesto l’aspettativa. Al suo posto si insedia una collega che, ovviamente, avrà bisogno di tempo per "documentarsi" su tutta la questione. Ciò significa che viene cancellata tutta la calendarizzazione che prevedeva ben 5 udienze nel 2021 e se tutto andrà bene, cioè se non nasceranno altri "impedimenti", nel 2022 si potrebbe arrivare alla condanna dei veri colpevoli. Intanto in questo stesso mese settembre, oltre 50 "No TAP" andranno in giudizio in ben due
processi, mentre i 67 attivisti e semplici cittadini che lo scorso 19 marzo hanno subito ben tre diversi procedimenti per aver provocato, "disordini" in occasione dell'avvio dei lavori per la realizzazione del gasdotto TAP a Melendugno, in Salento, hanno già presentato ricorso in appello. Tra il 2017 e il 2019, cittadini e attivisti provenienti da ogni parte d'Italia avevano osato affermare la loro libertà di decidere le sorti del loro territorio, lo scorso marzo, 67 di loro sono stati condannati a pene comprese tra i 6 mesi e i 3 anni di reclusione, mentre in 25 sono stati assolti poiché il materiale in possesso degli inquirenti non era stato sufficiente ad identificarli con certezza. Ancora una volta, dunque, i LeSciliane - Casablanca 24
poteri forti hanno imposto la loro volontà su una sovranità popolare bistrattata e non considerata. I reati che hanno portato alla condanna dei 67 attivisti vanno da oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale a violenza privata, interruzione di pubblico servizio, danneggiamento, manifestazione non autorizzata e altro ancora. I cosiddetti “facinorosi" hanno impugnato la sentenza, presentando ricorso in appello. Ma perché tanta "resistenza", cos'è il TAP? Si tratta di 878 km (672 dei quali di proprietà della SNAM) di un mega-gasdotto di 5000 Km che, partendo da un giacimento dell'Azerbaijan, si collegherà con il Trans Anatolia Pipeline (TANAP) e, dopo aver