Tremate stiamo arrivando
Chi siamo e cosa vogliamo Laura Cima A questa convenzione siamo arrivate con entusiasmo, ascoltandoci e modificando continuamente. Facendo partecipare e affascinando tante amiche che vogliono esserci anche all’ultimo minuto. Gratitudine ed empatia, nonviolenza, amore e democrazia, senza prevaricazione ma con molta determinazione abbiamo dispiegato la forza collettiva delle donne. Tante di noi sono scrittrici, viaggiatrici e operatrici umanitarie. Poche hanno esperienza politica e istituzionale ma siamo donne combattenti. Determinate e coraggiose. Decise a dire la nostra sulla politica e sulla società maschilista. Entrare nelle stanze dove si decide. Donne decise a continuare quella rivoluzione necessaria le cui radici abbiamo rivitalizzato insieme. Donne femministe determinate a portare avanti il nostro progetto di concretizzare una forza politica di donne che guidi responsabilmente il cambiamento urgente e necessario nel nostro paese. A tal proposito vorremmo
spiegare chi siamo e perché abbiamo deciso di lavorare insieme nel laboratorio “Ecofemministe e sostenibilità” di #dallastessaparte, dopo aver contribuito a redigere il position paper a 25 anni da Pechino «Il cambiamento che vogliamo». In questi tempi difficili abbiamo maturato la chiarezza e l’urgenza di agire insieme, forti delle differenze tra noi e dei diversi progetti in cui siamo coinvolte. Ci siamo incontrate alla fine della prima fase della pandemia, quando noi donne ci siamo spese, senza risparmiarci, nel lavoro di cura in sanità, nelle RSA, nell’assistenza, nel volontariato, nelle nostre case senza dispositivi di protezione, non retribuite, sottopagate e precarie, coprendo con la nostra fatica le carenze dello Stato, i tagli indiscriminati della sanità e nei servizi, il non rispetto degli obblighi di chi era preposto a fare un piano per fronteggiare le pandemie. LeSiciliane - Casablanca 4
Invisibili perché la scena era, ed è, quasi totalmente occupata da politici e dai loro esperti maschi, in perenne competizione e confusione. In questa pandemia il re è nudo, lo sviluppo insostenibile e le catastrofi ambientali e climatiche sono strettamente collegati. Le violenze e le discriminazioni che subiamo hanno ormai raggiunto un livello intollerabile: nella sola giornata del 25 novembre contro la violenza alle donne ci sono stati tre femminicidi, realtà che si è purtroppo ripetuta con un crescendo di violenze e assassini anche di figli. Da subito abbiamo posto la necessità improrogabile di un cambio di paradigma affermando quello di cui siamo esperte: relazioni eque tra donne e uomini nel rispetto delle differenze, la cura di chi ha bisogno, dell’ecosistema, della madre Terra e delle specie che la abitano.