In nome del gas: non vedo, non sento, non parlo
“In Algeria c’è Il GAS ma non i diritti umani” Francesca Mazzuzi Partner strategico dell’Europa – in particolare di Spagna e Italia – nell’ambito dell’energia, oggi l’Algeria riveste un ruolo di grande centralità soprattutto in seguito al tentativo di affrancamento dei paesi europei dal gas russo, come conseguenza della guerra in Ucraina. Il 18 e il 19 luglio ad Algeri ci sarà un vertice tra il governo italiano e quello algerino per stipulare contratti commerciali. Nessun accenno alle pratiche repressive attuate del governo nordafricano nei confronti degli oppositori politici. Dall’inizio del 2022, fino al 17 aprile, si stima siano state arrestate almeno 300 persone. Alcune vengono rilasciate, altre “spariscono”, altre ancora muoiono a causa dello sciopero della fame. In nome del gas Italia e altri paesi sui diritti umani degli oppositori preferiscono fare le tre scimmiette: non parlo, non sento, non vedo. In Algeria protestare pacificamente, formare associazioni, difendere i diritti umani e la libertà di espressione è “un reato”. Il 28 maggio si è conclusa la campagna nazionale e internazionale “#PasUnCrime” (“Non è un reato”), lanciata da 38 associazioni algerine impegnate nella difesa dei diritti umani che chiedono alle autorità del paese nordafricano
di fermare gli attacchi alla società civile e alle libertà fondamentali. Le autorità algerine, da tempo, sono impegnate nel limitare la libera espressione delle voci che si oppongono all’élite politica che detiene il potere da decenni. I partecipanti al movimento popolare “hirak”, sorto nel 2019 per chiedere il rinnovo totale del sistema politico, subiscono continue LeSciliane - Casablanca 8
azioni repressive. Da circa un anno è, di fatto, impedito di manifestare in gran parte del paese, qualsiasi opinione critica nei confronti del governo viene criminalizzata, istruendo processi sulla base di accuse di terrorismo senza fondamento. Tutto ciò anche grazie ad apposite modifiche del diritto penale che consentono di portare avanti azioni legali contro la società civile,