Casagallery Itinerante - Catalogo 2017-2016

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SEDE / VEnUE : Via S. Felice 33 - 40122 Bologna (BO) - Italia EMAIL: info@casagalleryitinerante.com WEbSItE: www.casagalleryitinerante.com 2


GRUPPO / TEAM CASAGALLERY ITINERANTE 2016

BARBARA CECILIATO: Direttrice / Director CLAUDIO ROSI: Curatore / Curator ROSETTA TERMENINI: Critico / Art Critic

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PREFAZIONE

Le molteplici attività di CASAGALLERY Itinerante che questo 6° CAtALoGo documenta per il 2016, iniziano con la partecipazione a FRUIt 4 ExhIbItIon, in Market Exhibitors e con la grande Installazione di “RotoLI A PIU’ MAnI A MoDo noStRo” a Palazzo Re Enzo, in occasione di ArteFiera Bologna. Continua la collaborazione con la Fondazione Carlo Gajani di Bologna, dove nasce l’idea di fare il primo appuntamento della serie “ConVERSAZIonI”, presentando l’ultimo nostro 5° volume. L’Istituto Storico Parri-Museo della Resistenza di Bologna, continua ad ospitarci in due periodi: con il doppio evento espositivo, in occasione dell’OPEN TOUR dell’Accademia, ossia la mostra “IL PARADoSSo DEL GESto” e la rassegna di Performance “PARADoSSI” e poi, per la XII Giornata del ContemporaneoAMACI, con la mostra “Ex tEMPoRE”. Le esperienze di mercato diventano sostanziali, con la presenza alla FABBRICA del VAPORE a “MILAno SCULtURA 2016” per la seconda volta. I nostri artisti sono inoltre stati scelti per il progetto culturale del CNA Bologna, in “PERIFERIE CREAtIVE”, attività che prevede laboratori ed incontri nelle Biblioteche cittadine. Ottimi risultati quindi dal punto di vista della continuità delle collaborazioni con le Istituzioni e per l’inserimento di nuovi protagonisti, anche ragazzi di varie nazionalità che hanno affrontato i complessi progetti espositivi, con entusiasmo ed impegno. Vasto il consenso del pubblico che abbiamo visto frequentare interessato le varie manifestazioni dialogando con i protagonisti. barbara Ceciliato

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FOREWORD

The multiple activities of Casagallery Itinerante, that this 6th catalogue documents for the year 2016, start with the participation at FRUIT 4 Exhibition, in Market Exhibitors and with the great installation of “ROLLS BY MANY HANDS ” at Palazzo Re Enzo, in the occasion of ArteFiera Bologna. The collaboration continues with the Foundation Carlo Gajani in Bologna, where the idea of organizing the first appointment of the series “CONVERSATIONS” was born, to present our last 5th volume. The Historical Institute Parri-Museum of the Resistance of Bologna, continues to host us during two periods: one with the double expositive event, in the occasion of the OPEN TOUR of the Academy, that is the show “THE PARADOX OF THE GESTURE” and the exhibit of the Performance “Paradoxes” and then, for the XII Day of the Contemporary - AMACI (LOVE US), with the exhibit “EX TEMPORE”. The experiences on the market become substantial, with the presence of the VAPOR FACTORY at “MILAN SCULPTURE 2016” for the second time. Our artists have also been chosen for the cultural project of the CNA Bologna, in “CREATIVE PERIPHERIES”, an activity which predicts laboratories and encounters inside city Libraries. Therefore excellent results from the point of view of the continuity of the collaborations with the Institutions and for the insertion of new protagonists, also young artists from various nationalities who have confronted the complex expositive projects, with enthusiasm and dedication. Vast was the consent of the public that we have seen interested in frequenting the various manifestations speaking with the protagonists. barbara Ceciliato

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INDICE / INDEX CASAGALLERY ITINERANTE 2016

MOSTRE / SHOWS •

Fruit 4 Exhibition 2016 – Market Exhibitors

Fruit 4 exhibition 2016 – Rotoli a più mani a modo nostro

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Conversazioni

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Il Paradosso del Gesto

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Paradossi

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Milano Scultura

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Ex Tempore

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Volevo fare l’esploratrice

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ALTRO / MISCELLANEOUS •

Partecipazioni di Casagallery ad eventi collaterali

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Periferie Creative - Progetto della CNA Cultura Bologna

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Recensioni

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Mostre precedenti

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Crediti

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Si ringrazia

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EVENTI / EVENTS CASAGALLERY ITINERANTE 2016

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FRUIT EXHIBITION 4 ART PUBLISHING FAIR

FEDERICA bARbIERI, MAtILDE FAbbRI, RobERto FREZZA, GIULIA GIAnnERInI, MonICA LASAGnI, SARA MEnEGAttI, GIULIA oRLAnDI, AnDREA CELEStE RIGhI, LEtIZIA RoStAGno E CLAUDIo RoSI. PALAZZO RE ENZO – SALONE DEL PODESTÀ - BOLOGNA Dal 29 al 31 Gennaio 2016

FRUIt 4 ExhIbItIon 2016 Nel programma di FRUIT 4, nella sezione MARKET, tra gli EXIBITORS, CASAGALLERY ITINERANTE è presente nel SALONE DEL PODESTA’ di PALAZZO RE ENZO, Piazza del Nettuno, 1, dal 29 al 31 gennaio 2016, in concomitanza degli eventi di Arte Fiera Bologna – ARTCITY WHITE NIGHT, con nove artisti.

FRUIT 4 EXHIBITION 2016 In the programme of FRUIT 4, in the MARKET section, within the EXHIBITORS, CASAGALLERY ITINERANT is present in the SALONE DEL PODESTÀ of PALAZZO RE ENZO, piazza del Nettuno,1, from the 29th to the 31st of January 2016, in conjunction whit the events of Arte Fiera Bologna – ARTCITY WHITE NIGHT, whit 9 artists.

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_______Spazi espositivi nel Salone del PodestĂ _____________________________________________________

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CASAGALLERY A PALAZZo Durante la quarta edizione di Fruit Exibition, che si tiene tutti gli anni a Bologna, Casagallery itinerante è presente ancora una volta con la sua editoria creativa. L’evento è in concomitanza con L’Arte Fiera di Bologna, appuntamento che attrae migliaia di persone da tutta Europa. Quest’anno, per esporre le migliori pubblicazioni di graphic design, editoria e zine, si è scelto Palazzo Re Renzo, degno contenitore d’arte. Ricordiamo che Fruit Exibition è l’unico evento in Italia dedicato all’editoria d’arte e in questa occasione è possibile visionare libri d’artista, cataloghi e progetti. Nel Salone del Podestà si trovano “libri” di ogni genere, da quelli per bambini ad altri più vicini alla grafica e al design. Altri ancora, come quelli degli artisti di Casagallery, sono libri fatti a misura di un progetto che va di pari passo con la scelta di materiali, foto, disegni, colori e contenuti, che vogliono essere arte prima di ogni altra interpretazione. Tutti rigorosamente realizzati a mano con grande virtuosismo e precisione. Gli artisti di Casagallery che partecipano alla sezione Market sono Federica Barbieri, Matilde Fabbri, Roberto Frezza, Giulia Giannerini, Monica Lasagni, Sara Menegatti, Giulia Orlandi, Andrea Celeste Righi, Letizia Rostagno e Claudio Rosi, artisti che hanno alle spalle varie esposizioni a livello nazionale e che hanno voluto cimentarsi in questa forma d’arte che spesso diventa funzionale ad altre categorie artistiche come la didattica, il laboratorio, la grafica. 11


Ma Casagallery non si ferma qui e camminando per Palazzo Re Renzo, ad un certo punto del percorso, ci imbattiamo in grandi rotoli distesi per terra che ricoprono il pavimento della Sala degli Atti. Sono i lavori degli studenti dell’Accademia di Belle Arti, diretti da Barbara Ceciliato e negli allestimenti da Claudio Rosi. L’esposizione Academik Thinking con le opere “ROTOLI a piÙ MANI a MODO NOSTRO”, sono disegni realizzati per lo più con matite, grafite e pastelli in un horror vacui di segni che diventa compulsivo per la vicinanza degli elementi e per le dimensioni dei rotoli di carta che ricoprono gran parte del pavimento e dentro cui non si può fare a meno di immergersi. I rotoli sono semiaperti e lo spettatore ne può scegliere una parte, un grande o piccolo pezzo da portare con sé e in questo modo fare propria la sezione di opera che più l’ha colpito. Nei disegni scorgiamo una full immersion di forma e materia, ma anche di significati che ci raccontano la vita quotidiana, la natura che ci circonda. Sono forme semplici, essenziali, nelle quali ci ritroviamo e alle quali sentiamo di appartenere e in cui spesso riconosciamo una tecnica eccellente, abilità nel disegno e talento. Rosetta termenini

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__________________________________________________Spazi espositivi nel Salone del PodestĂ __________

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__________Federica Barbieri, Matilde Fabbri, Giulia Giannerini, Monica Lasagni, Sara Menegatti,_________

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____Giulia Orlandi, Andrea Celeste Righi, Letizia Rostagno e Claudio Rosi____________________________

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__________Federica Barbieri, Matilde Fabbri, Giulia Giannerini, Monica Lasagni, Sara Menegatti, ________

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______Giulia Orlandi, Andrea Celeste Righi, Letizia Rostagno_______________________________________

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FRUIt ExhIbItIon 4 A R t P U b L I S h I n G FA I R CASAGALLERY At thE PALACE During the fourth edition of Fruit Exhibition, which is held every year in Bologna, Casagallery Itinerante is once again present with its creative publishing. The event is in concomitance with the Arte Fiera di Bologna, an appointment which attracts thousands of people from all over Europe. This year, Palazzo Re Renzo has been chosen to exhibit the best publications of graphic design, publishing and zine, a worthy container for art. Fruit Exhibition is the only true event in Italy dedicated to art Publishing and in this occasion you can look at artist’s books, catalogues and projects. In the Salone del Podestà, books of all genres can be found, from those for children to others about graphics and design. Still others, like those of Casagallery’s artists, are made to measure a project that goes hand in hand with the choice of materials, photos, drawings, colors and contents, which want to be art before any other interpretation. All rigorously made by hand with great virtuosity and precision. Casagallery’s artists partecipating in the Market selection are Federica Barbieri, Matilde Fabbri, Roberto Frezza, Giulia Giannerini, Monica Lasagni, Sara Menegatti, Giulia Orlandi, Andrea Celeste Righi, Letizia Rostagno and Claudio Rosi, all of whom have various national level expositions in their background and wanted to venture into this form of art which often becomes functional to other categories such as didactics, laboratory, graphic.

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But Casagallery doesn’t stop here; walking though Palazzo Re Renzo, at a certain moment on the path, we come across big rolls distended on the ground which cover the pavement of the Sala degli Atti. These are the works of the students of the Accademia di Belli Arti, guided by Barbara Ceciliato and set up by Claudio Rosi. The exposition Academic Thinking with the works “Multi Authored Rolls in Our Way”, are drawings realized mostly with pencils, graphite and crayons in a “horror vacui” of signs which becomes compulsive because of the proximity of the elements and the dimensions of the rolls of paper which cover the greater part of the pavement, inside of which you find yourself immerged. The rolls are half open and the spectator can choose a part of it, a large or small piece which he can bring back home so that he can make the portion of the work of art which was the most striking his own. We can make out in the drawings a full immersion of shape and matter, but also of meanings that tell us about everyday life and the nature that surrounds us. They are simple, essential shapes, in which we can find ourselves and feel we belong, and in which we recognize an excellent technique, drawing ability and talent. Rosetta termenini

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FRUIT EXHIBITION 4 “ROTOLI A PIÙ MANI A MODO NOSTRO” ACADEMIC THINKING

PALAZZO RE ENZO - SALA DEGLI ATTI - BOLOGNA Dal 29 al 31 Gennaio 2016

Dai laboratori dell’Accademia di belle Arti di bologna, in collaborazione con Casagallery Itinerante e con la direzione artistica di Barbara Ceciliato, verranno presentate al pubblico le opere di ROTOLI a più MANI a modo nostro, ovvero rotoli di carta di vario tipo e dimensione che raccontano una full immersion nella forma e nella materia, nell’azione del disegnare col metodo della condivisione ravvicinata, quasi compulsiva. L’allestimento, nella Sala Degli Atti, in Palazzo Re Enzo, è a cura di Claudio Rosi. (Isadora Liguori)

From the laboratories of the Accademia di belle Arti of bologna, in collaboration with Casagallery Itinerante and with Barbara Ceciliato’s artistic guidance, the works of art Rolls with various Hands in our way will be presented to the public. They are rolls of paper of different types and dimensions that tell a story of a full immersion in shape and matter, the action of drawing with the method of close, almost compulsive, sharing. The installation, in the room Sala Degli Atti, in Palazzo Re Renzo, was curated by Claudio Rosi. (Isadora Liguori)

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____________Cortile Palazzo Re Enzo: arrivo e allestimento dei Rotoli_________________________________

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ACADEMIC thInKInG ALLA QUARtA EDIZIonE DI FRUIt ExhIbItIon Molteplici RotoLI di carta di vario tipo, diversamente lunghi e larghi, disegnano, raccontano, descrivono tassonomie, naturali o inventate, iconografie simboliche, storie di cose, dettagliano corpi performativi, a volte caricaturali, parti anatomiche, analizzano fisiognomiche, coperture, trattano di fisiologia e botanica, architetture e meccaniche surreali. Grafite, pennarelli, pastelli, nastri adesivi di carta o di plastica, collage e applicazioni di vario tipo, aderiscono in continuità alla superficie, che si estende per metri e metri, nel raccontare una full immersion nella forma e nella materia, nell’azione del disegnare, segnare con il metodo della condivisione ravvicinata, quasi compulsiva, tra i numerosi giovani dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, che hanno eseguito questi lavori in questi ultimi anni, frequentando i laboratori guidati dalla Docente Barbara Ceciliato. Quindi, RotoLI a più MAnI a modo nostro, di carta, appesi, distesi, allungati, sorretti, allestiti, in occasione di FRUIt_4 2016, all’interno degli spazi espositivi di Palazzo Re Enzo a gennaio 2016, nel periodo di ARTEFIERA di Bologna. 23


__________Rotoli disegnati presenti nella Sala degli Atti_____________________________________________

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__________Rotoli disegnati presenti nella Sala degli Atti_____________________________________________

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_________Panoramica dell’installazione dei Rotoli nella Sala degli Atti_________________________________

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_________Panoramiche dell’installazione dei Rotoli nella Sala degli Atti________________________

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FRUIt ExhIbItIon 4 MULtI AUthoRED RoLLS In oUR WAY ACADEMIC thInKInG ACADEMIC thInKInG In thE FoURth EDItIon oF FRUIt ExhIbItIon Multiple ROLLS of different kinds of paper, of different lengths and width, they draw, they tell, they describe taxonomies, natural or invented, symbolic iconographies, stories, they contour performing bodies, at times caricatures, anatomical parts, they analyze physiognomics, covers, they discuss physiology and botanics, architecture and surreal mechanics. Graphite, coloured markers, crayons, plastic or paper adhesive tape, collage and other types of application, they adhere in continuity with the surface, which extends for meters and meters, telling a story of a full immersion of shape and matter, of the action of drawing, they leave a mark by an almost compulsive sharing between the numerous young students of the Accademia di Belle Arti of Bologna, who executed these works of art in these last years, frequenting laboratories under professor Barbara Ceciliato’s guidance. Therefore, Multi Authored Rolls in Our Way, made of paper, hung, spread out, stretched, held up, prepared, on the occasion of FRUIT_4 2016, within the expositive spaces of Palazzo Re Enzo in January 2016, during the period of Bologna’s ARTEFIERA.

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F R U I t 4 E x h I b I t I o n 2016 MULtI AUthoRED RoLLS In oUR WAY ACADEMIC thInKInG ACADEMIC thInKInG In thE FoURth EDItIon oF FRUIt ExhIbItIon Multiple ROLLS of different kinds of paper, of different lengths and width, they draw, they tell, they describe taxonomies, natural or invented, symbolic iconographies, stories, they contour performing bodies, at times caricatures, anatomical parts, they analyze physiognomics, covers, they discuss physiology and botanics, architecture and surreal mechanics. Graphite, coloured markers, crayons, plastic or paper adhesive tape, collage and other types of application, they adhere in continuity with the surface, which extends for meters and meters, telling a story of a full immersion of shape and matter, of the action of drawing, they leave a mark by an almost compulsive sharing between the numerous young students of the Accademia di Belle Arti of Bologna, who executed these works of art in these last years, frequenting laboratories under professor Barbara Ceciliato’s guidance. Therefore, Multi Authored Rolls in Our Way, made of paper, hung, spread out, stretched, held up, prepared, on the occasion of FRUIT_4 2016, within the expositive spaces of Palazzo Re Enzo in January 2016, during the period of Bologna’s ARTEFIERA.

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CONVERSAZIONI

FONDAZIONE CARLO GAJANI - VIA DE’ CASTAGNOLI,14 - BOLOGNA 26 Febbraio 2016

Nella sede della Fondazione Carlo Gajani, dove, a gennaio del 2015, con la mostra ANTEPRIMA: ESERCITAZIONI in CORSO, gli “artist run space” di Casagallery Itinerante avevano dialogato con “la memoria e le opere della casa dell’Artista”, in occasione della partecipazione agli eventi espositivi di ART CITY – Arte Fiera Bologna 2015, si prosegue l’attività di collaborazione. Gli stessi “artisti dialoganti” di un anno prima, i curatori della mostra, Barbara Ceciliato e Claudio Rosi, e lo staff della Fondazione C.Gajani, sono i protagonisti della presentazione del nuovo catalogo e video di Casagallery Itinerante. Partecipano Alessandra Chiarini e Anna Gorchakovskaya. Un racconto di mostre ed eventi per immagini e narrazioni, che descrive un anno d’intensa attività del “site specific” Casagallery, partendo da inizio 2015, e ritornando nel 2016, in Via De’ Castagnoli 14, con proiezioni di video e sonori, tramite i quali coinvolgere un pubblico d’amici e invitati.

In the headquarters of the Carlo Gajani Foundation, where in January 2015 with the show PREVIEW: EXERCISES IN PROGRESS, the “artist run space” of Casagallery Itinerante had discussed “the memory and the works of the house of the Artist” on the occasion of the participation at the expositive events of ART CITY - Arte Fiera Bologna 2015, the collaboration continues. The same “dialoguing artists” of a year before, the curators of the show, Barbara Ceciliato and Claudio Rosi, and the staff of the C. Gajani Foundation, are the protagonists of the presentation of Casagallery Itinerante’s new catalogue and video. Alessandra Chiarini and Anna Gorchakovskaya are partecipating. A story of exhibitions and events told with images and narrations, which describe a year of intense activity of the “site specific” Casagallery, starting from the beginning of 2015, and coming back in 2016, in Via De’ Castagnoli 14, with video and sound projections, through which they involve a public made of friends and guests.

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L’AttIVItÀ DI CASAGALLERY nEL 2016 Un singolare intreccio di spazio e di tempo, di passato e di presente, ma anche un luogo di incontro tra la dimensione quotidiana e l’esperienza estetica. È così che si presenta la sede della Fondazione Carlo Gajani, la casa-studio del fotografo e pittore scomparso nel 2009, dove i visitatori sono invogliati a immergersi nell’ambiente vissuto dall’artista. Casagallery Itinerante ha colto il potenziale dialettico di questo luogo per dar vita alle proprie “Conversazioni”, momenti di scambio e di conoscenza volti a produrre un punto di congiuntura tra l’operato di giovani artisti e la sensibilità degli spettatori. Un anno di esposizioni e attività raccolte nel nuovo Catalogo del “site specific” Casagallery è stato commentato da protagonisti e collaboratori presso l’appartamento bolognese di Via Dé Castagnoli. In particolare, ciò che è emerso a mio avviso dalle loro testimonianze è come un insieme molteplice di linguaggi espressivi – sostenuto dalla presenza di artisti variamente impegnati nella fotografia, nella performance, nel video e nell’installazione, così 34


______________________________________________________Pubblico nei locali della Fondazione_________

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__________Pubblico nei locali della Fondazione_____________________________________________________

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come nel disegno e nella scultura – possa trovare un denominatore comune in una concezione della ricerca artistica decisa a riflettere sul presente e a lanciare, tuttavia, uno sguardo dialogico verso il passato e la memoria. La dimensione del tempo, intesa dunque come proteiforme e pervasiva, giunge allora a irradiarsi nello spazio per produrre in sinergia con esso intense configurazioni emotive e semantiche tese a stimolare l’esperienzialità del fruitore. Il video di documentazione della mostra “ESERCITAZIONI DALLA PRIMA”, proiettato nel corso delle Conversazioni, ha esibito una serie di esempi suggestivi in grado di illustrare una simile possibilità. L’esposizione, allestita presso l’Istituto Storico Parri di Bologna dal 20 maggio al 13 giugno 2015, rappresenta uno degli eventi più significativi realizzati lo scorso anno da Casagallery Itinerante. “Esercitazioni dalla Prima” ha colto l’occasione del centenario della Grande Guerra per affrontare il tema della violenza collettiva tra ieri e oggi. Ponendo in risalto, attraverso la pluralità dei linguaggi artistici, tutta una serie di questioni che, nostro

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malgrado, ricorrono drammaticamente ora come allora – dai fondamentalismi alle restrizioni delle libertà personali, dai nazionalismi alla messa in discussione della democrazia – l’esposizione impiega la storia come strumento critico per osservare sotto una nuova luce il presente. Concepite come luoghi di incontro tra memoria e soggetto, le opere in mostra si fanno “piattaforme” di scambio tra tensioni molteplici e individualità particolari, conducendo lo spettatore verso una maggiore consapevolezza di ciò che lo circonda e, soprattutto, verso una percezione più profonda del valore “multivoco” del tempo esaltato dall’esperienza estetica. Nel raccontare i lavori e gli eventi prodotti da Casagallery Itinerante nel 2015, le Conversazioni presso Fondazione C. Gajani hanno rappresentato un’importante occasione di confronto capace, inoltre, di evidenziare il ruolo dell’arte come opportunità di coinvolgimento diretto del quotidiano nell’esperienza creativa. Alessandra Chiarini

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_______________________________________________Proiezione video durante la presentazione_________________

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C o n V E R S At I o n S

t h E C A S A G A L L E RY A C t I V I t I E S I n 2016 A singular intertwinement of space and time, of past and present, but also a place of encounter between everyday life and the esthetic experience. This is how the headquarters of the Foundation Carlo Gajani presents itself, the home-studio of the photographer and painter who left us in 2009, where visitors are encouraged to immerge themselves in the environment lived in by the artist. Casagallery Itinerante caught the dialectical potential of this site to give life to its own “conversations”, moments of exchange and knowledge aimed at producing a point of juncture between the works of the young artists and the sensitivity of the spectators. A year of exhibitions and activities collected in the new Catalogue of the “site specific” Casagallery has been commented on by protagonists and collaborators in the Bologna apartment in Via De’ Castagnoli. In particular, in my opinion what came from their testimonies is a multitude of expressive languages - sustained from the presence of the artists who are variously engaged in photography, in performance, video and in installation, as well as in drawing and sculpture – which can find a common denominator in a conception of artistic research decidedly reflecting on the present while launching, however, a dialogic glance towards the past and memories. The dimension of time, thus understood as protean and pervasive, arrives to irradiate itself in space, and in synergy with it produces intense emotional and semantic configurations that tend to stimulate the experiential of the user.

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The video documentation of the show “Exercises from the First”, projected during some Conversations, has exhibited a series of suggestive examples able to illustrate a similar possibility. The exposition, set up in the Historical Institute Parri of Bologna from the 20th of May to the 13th of June 2015, represents one of the most significant events coming from Casagallery that year. “Exercises from the First” has taken the occasion of the centenary of the Great War to confront the theme of collective violence between yesterday and today. By highlighting, through the plurality of artistic languages, a series of issues that, in spite of the fact that they recur dramatically now as they did then - from the fundamentalists to the restrictions of personal freedoms, from nationalists to the questioning of democracy - the exposition uses history as a critical instrument to observe the present from a different view. Conceived as meeting places between memory and subject, the artworks present in the show become “platforms” for the exchange of multiple tensions and particular individualities, conducting the spectator towards a greater consciousness of what surrounds him and, especially, towards a more profound perception of the “multivalued” valor of the exalted time from the aesthetic experience. In telling us about the works and events produced by Casagallery Itinerante in 2015, the Conversations held at Fondazione C. Gajani have represented an important occasion for discussion also capable of highlighting the role of art as a direct opportunity of everyday life in the creative experience. Alessandra Chiarini

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IL PARADOSSO DEL GESTO

FEDERICA bARbIERI, GIULIA GIAnnERInI, LEtIZIA GoLDonI, ZAo JA JIE, hU JInGYInG, MonICA LASAGnI, ALESSIA LUSARDI, SARA MEnEGAttI, ZhEnG nInGYUAn, VALERIA PELoSI, VALEntInA RoSA, WAnG ShEnGJIE, LIU SISI, CLARISSA SPoLADoRE, RoSEttA tERMEnInI, ZhAnG tInG, CRIStIAn VALDInoCI, GAo YAnG, LIU ZhEnRU.

ISTITUTO STORICO PARRI / MUSEO DELLA RESISTENZA - BOLOGNA Dal 9 al 16 Giugno 2016

Presso gli spazi della “Sala Refettorio delle Monache” e del Chiostro esterno, dell’ex Convento S. Mattia, in via S. Isaia n.20, Istituto Storico Parri - Museo della Resistenza di Bologna: la mostra mette in scena più spazi, si misura con più sperimentazioni artistiche: installazioni, performance, video, sculture, disegni, fotografie, interventi sonori. Per la mediazione e guida all’esposizione, Andrea Celeste Guidi.

At the facilities of “Sala Refettorio delle Monache” and of the external Cloister of the ex convent S. Mattia, in st S.Isaia n. 20, Historical Institute Parri - Museum of the Resistance of Bologna: the exhibition occupies various spaces and covers diverse artistic experimentations: installations, performances, videos, sculptures, drawings, photographs, sound interventions. Responsible for the mediation and guide to the exposition, Andrea Celeste Righi.

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LE RAGIonI DELLA LEGGEREZZA

Casagallery ritorna in nome della leggerezza. Un’operazione, direi, che si può definire una sottrazione di peso, un racconto di corpi, idee, figure umane, che creano la struttura della mostra in un perfetto accordo di opere e personaggi coordinati in un unico sospiro. Questo è l’impatto emotivo che si percepisce entrando negli spazi espositivi del Refettorio delle Monache, ex Convento San Mattia, a Bologna, durante la settimana dell’Opentour dell’ Accademia di Belle Arti. 44


Il titolo, “IL PARADoSSo DEL GESto”, evento curato da Claudio Rosi e Barbara Ceciliato, mette in comunicazione-contrapposizione la leggerezza con il peso, ricordandoci che ogni cosa che scegliamo e apprezziamo come leggera non tarda a rivelare il proprio peso nell’ineluttabilità del vivere. Forse solo la vivacità e la mobilità dell’intelligenza sfuggono a questa condanna; la qualità dell’esposizione appartiene ad un universo diverso da quello della vita di tutti i giorni e ci porta a volare in un altro spazio come Perseo. 45


Molti sono gli artisti orientali che partecipano alla mostra: Hu Jingying, con la performance “Giro Vita”, indaga i limiti dell’uomo e dell’esistenza; 46


Zhao Ja Jie e Zhang Ting, con l’azione “Break”, rendono protagonista la scrittura, che diventa comunicazione delle infinite potenzialità di ciò che è imprevedibile. La loro è una scrittura leggera, basata sul rigore della linea retta, che non ha dubbi sulla fisicità del mondo;

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Liu Zhenru, con la performance “Vestito rotanteâ€?, mette in scena una pellicola trasparente che crea un vestito invisibile, una porta di accesso tra il dentro e il fuori, un conďŹ ne di comunicazione tra due esseri; 48


Gao Yang, con “Leggere la lettera italianaâ€?, dĂ vita a libri apparentemente statici e immutabili che, attraverso una meta-operazione, si trasformano in un nuovo alfabeto e regalano ai visitatori un nuovo pensiero nato da libri antichi; 49


Liu Sisi, con “Sogno confortevole”, disegna e taglia farfalle in una magnifica cesellatura per poi attaccarle a un inesistente abito trasparente che scopre invece di coprire. In tutte queste opere esiste una leggerezza della pensosità, in cui i personaggi umani sono immagini ottiche, raggi, impulsi, messaggi immateriali, spiriti,

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come le due anime vaganti della performance dal titolo “Una performance per niente” di Alessia Lusardi e Rosetta Termenini, che dipingono con pennelli veri su lastre di plexiglass trasparenti non lasciando traccia se non quella dell’impalpabilità e trasformabilità dell’acqua.

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Clarissa Spoladore, in “Calco in acqua”, lavora anche lei con l’acqua e cerca inutilmente di creare il calco del proprio viso immergendolo in un contenitore pieno di questo elemento. Inevitabile la frustrazione dell’insuccesso, così come la delusione e la speranza costrette a ripetersi all’infinito.

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Letizia Goldoni, con la performance-installazione “Questa è casa mia”, si prende cura della sua casa, che però è una gabbia, intesa come carcere che gli altri costruiscono attraverso i pregiudizi. C’è da parte sua una richiesta di aiuto al prossimo, ma nello stesso tempo il desiderio di chiudersi nella propria intimità a leggere il suo diario personale.

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L’installazione di Valentina Rosa, “Sottosopra” (qui a destra), ci accoglie all’ingresso con una serie di papaveri di carta rossi che ci rimandano a molti simboli del cuore, ma non scordiamo che sono capovolti, attratti dalla gravità e dal peso.

Possiamo dire che due vocazioni opposte si contendono il campo di questa mostra, essenziali l’una all’altra. In primo luogo un linguaggio senza peso che aleggia sopra le cose come un pulviscolo sottile o, meglio, come un campo di impulsi magnetici; dall’altra lo spessore della leggerezza, la concretezza delle cose, dei corpi, delle sensazioni.

_______________________________________________________________Sala Refettorio delle Monache_____ _______________________________________________________________

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“Come in cielo cosÌ in terra”, di Federica Barbieri e Giulia Giannerini, è una fotografia srotolata tra l’analogico e il digitale, sviluppata con tecniche che accompagnano il significato paradossale del corpo concreto della città vissuta e i corpi celesti delle costellazioni e degli astri. Tutto questo per ricordarci che anche se il peso ci colpisce e noi ne facciamo esperienza, noi siamo fatti di atomi e spazi.

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La pittura di Alessia Lusardi “ Mi disegni un prato?”, cerca di andare contro la gravitazione universale, studia l’anatomia degli insetti, degli animali, per poterli trasformare e donare loro una nuova identità e un nuovo linguaggio irreale.

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La video installazione di Sara Menegatti, “In Conservazione�, ci riporta ancora verso una contrapposizione: afferrare e preservare le emozioni come in una Campbell Soup!. L’artista si chiede se queste emozioni possano essere trattenute in un barattolo di vetro. 58


Il video “Addio Mr. Chips”, di Valeria Pelosi, è una rinascita di un oggetto abbandonato, attraverso una pistola termica a 500 gradi, che invece di ferire e sciogliere, fa rivivere un peluche che potrebbe essere l’oggetto transizionale di tutti noi. 59


Monica Lasagni non ci lascia scampo con la sua opera “Preludio al paradosso dell’estinzione�, un contenitore trasparente ricolmo di api morte che emanano un odore di decomposizione e paradossalmente continuano a ronzare. Un insostenibile peso del vivere. 60


Cristian Valdinoci, con la sua installazione in trasformazione dal titolo “Sorgenti mnemoniche”, ci mostra il percorso esistenziale, che si snoda nello spazio e nel tempo, attraverso un materiale cartaceo di derivazione industriale e un proiettore atto a definire la mappatura dei colori e della loro grana. E’ un percorso astratto nella memoria, ma anche fisico, all’interno dello spazio della galleria. 61


Zheng Ningyuan,in “Armonico”, suona la chitarra a libera interpretazione per tutta la durata dell’evento. Tutta la mostra si muove tra un processo di alleggerimento del linguaggio, per cui i significati vengono convogliati in un tessuto di strutture senza peso fino ad assumerne la 62


rarefatta consistenza, e un processo di narrazione mentale in cui agiscono elementi impercettibili e sottili, che conducono a un’immagine di leggerezza/pesantezza. L’arte modello d’ogni processo della realtà, ci porta ad un inseguimento perpetuo delle cose come adeguamento della loro verità infinita. Rosetta termenini 63


__________Installazioni ambientali_________________________________________________________________

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thE PARADox oF GEStURE

thE REASonS oF LIGhtnESS Casagallery returns in the name of lightness. An operation, I would say, that can define itself as a subtraction of weight, a tale of bodies, ideas, human figures, which create the structure of the exhibition in a perfect agreement of artworks and characters coordinated in one and only one sigh. This is the emotional impact which can be perceived entering the expositive spaces of th Refettorio delle Monache, the ex Convento San Mattia, in Bologna, during the Opentour week of the Accademia di Belle Arti. The title, “the paradox of gesture”, an event curated by Claudio Rosi and Barbara Ceciliato, puts lightness in communication-contraposition with weight, reminding us that everything we choose and appreciate as light doesn’t delay in revealing its own weight in the inevitability of living. Perhaps only the vivacity and mobility of intelligence escape from this condemnation; the quality of the exposition belongs to a different universe from that of everyday life and it brings us to fly in another space like Perseus. There are many oriental artists participating in the exhibit: Hu Jingling, with the performance “Waist line” investigates existence and men’s limits; Zhao Ja Jie and Zhang Ting, with the action “Break”, make writing the protagonist, which becomes communication on the infinite potential of all that is unpredictable. Theirs is a simple form of writing, based on the strict rigor of the straight line, which has no doubts about the physicality of the world; Liu Zhenru, with the performance “Turning Dress”, enacts a transparent film which creates an invisible dress, an access door between inside and outside, a border of communication between two beings; Gao Yang, with “Reading the Italian Letter”, gives life to

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books seemingly static and unchangeable which, through a half-operation, transform into a new alphabet and give visitors new thoughts that come from old books; Liu Sisi, with “Comfortable Dream”, draws and cuts butterflies in a magnificent chiseling and then puts them on a nonexistent transparent dress and actually discovers it covers. In all of these artworks a lightness of thought exists, in which the human characters are optical images, rays, impulses, immaterial messages, spirits, like the two wandering souls of the performance titled “A performance for nothing” by Alessia Lusardi and Rosetta Termenini, who paint with real paintbrushes on transparent plexiglass leaving no trace but the impalpability and the transformability of water. Clarissa Spoladore also works with water and tries without success to create a mold of her face immerging it in a container full of this element. The frustration of failure is inevitable, as well as the disappointment and hope which are forced to repeat themselves endlessly. Letizia Goldoni, with the performance-installation “This is my home” takes care of her house, which is a cage, intended as a prison that others build through their prejudices. There is a request for help which begins from her, but at the same time there is also the desire of closing herself in her own intimacy and reading her secret diary. The installation by Valentina Rosa, “Upside down”, welcomes us at the entrance with a series of poppies made of red paper which sends us back to a multitude of heart symbols, but let us not forget that they are upside down, attracted by gravity and weight.

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We can say that two opposite vocations contend in this exhibit, essential to one another. Firstly a language without weight which hovers over things like thin dust or, even better, a field of magnetic impulses; secondly the thickness of lightness, the concreteness of things, of bodies, of sensations. “As in the sky like on earth”, by Federica Barbieri e Giulia Giannerini, is an unrolled photograph between the analogical and digital, developed with techniques which accompany the paradoxical meaning of the concrete body of the city and the celestial bodies of the constellations and stars. All this serves to remind us that even if weight shocks us we can turn it into experience, we are made of atoms and spaces. The painting of Alessia Lusardi “Can you draw me a field?”, tries to go against universal gravity, it studies the anatomy of insects, of animals, in order to transform them and give them a new identity and a new unrealistic language. The video installation by Sara Menegatti, “In Conservation”, brings us once again towards a true contraposition: catch and preserve emotions in the equivalent of a Campbell Soup jar! The artists asked herself if these emotions can be kept in a glass jar. The video “Goodbye Mr. Chips”, by Valeria Pelosi, is the rebirth of an abandoned object, through a 500 degrees thermic pistol, which instead of hurting and melting, makes a stuffed animal come back to life and which could be the transictional object for all of us.

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Monica Lasagni leaves us no escape with her artwork “Prelude to the paradox of extinction”, a transparent container filled up with dead bees which emanate a smell of decomposition and which paradoxically continue to buzz. An unsustainable heaviness of life. Cristian Valdinoci, with his transforming installation called “Mnemonic sources”, shows us the existential path, which unwinds in space and in time, through an industrial paper material and a projector used to define the color mapping and their grain. It’s an abstract path through memory, but it’s also physical, inside the gallery. Zheng Ningyuan plays improvisational music on the guitar for the duration of the event. The entire exhibit moves between a process of lightening of language, for which the meanings are conveyed in a texture of weightless structures until they take on a rarefied consistency, and a process of mental narration in which imperceptible and thin elements act and conduct to an image of lightness/heaviness. The Art model of each and every process of reality leads us to a perpetual chase of things as an adjustment of their infinite truth. Rosetta termenini

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PARADOSSI

FEDERICA bARbIERI, ARIAnnA bASSEtto, GIULIA GIAnnERInI, LEtIZIA GoLDonI, ZAo JA JIE, hU JInGYInG, ZAnG JInGxUn, MonICA LASAGnI, ALESSIA LUSARDI, SARA MEnEGAttI, ZhEnG nInGYUAn, VALERIA PELoSI, VALEntInA RoSA, WAnG ShEnGJIE, LIU SISI, CLARISSA SPoLADoRE, RoSEttA tERMEnInI, ZhAnG tInG, CRIStIAn VALDInoCI, GAo YAnG, LIAo xInRAn, LIU ZhEnRU.

ISTITUTO STORICO PARRI / MUSEO DELLA RESISTENZA - CHIOSTRO E SALA DEL REFETTORIO DELLE MONACHE - BOLOGNA Serate Performative del 9 e 16 Giugno 2016 In occasione della settimana dal 13 al 18 giugno, dell’OPEN TOUR dell’ACCADEMIA, appuntamento straordinario per la Serata Performativa, “PARADOSSI”, di giovedi 16 giugno 2016, dalle ore 19 alle ore 21, che ha come protagonisti 25 giovani artisti, provenienti dall’Accademia di Bologna, con una rilevante partecipazione di ragazzi cinesi. La performance “disegnata”, ha rilevanza come pratica d’azione, come rappresentazione di autocontrollo, analisi e sfogo, nella modalità di tracciare segni su supporti di molteplici dimensioni e natura, in un percorso intrecciato di grafie, fantasie, ricordi, suoni e molto altro ancora.

On the occasion of the week from 13th to 18th June, of the OPEN TOUR of the Academy, a special appointment for the Performative Evening, “PARADOSSI”, of Thursday 16th June 2016, from 7pm to 9pm, which has as protagonists 25 young artists from the Academy of Bologna, with the participation of numerous chinese artists. The “drawn” performance is relevant as a practical action, as a representation of selfcontrol, analysis and outburst, in the mode of tracing signs on multiple shaped and origin supports, in an entwined path of characters, fantasies, memories, sounds and much more.

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PARADoSSI Nello Spazio Espositivo della Sala delle Monache dell’ex Convento S. Mattia, sede dell’Istituto Storico Parri, nonché Museo della Resistenza in via S. Isaia n.20, è stata allestita, dal 9 al 18 Giugno 2016, la mostra “IL PARADoSSo DEL GESto” . In tale occasione, due sono stati gli appuntamenti straordinari: il primo, in data 9 Giugno 2016, in occasione della Vernice e il secondo, in data 16 Giugno 2016, in occasione dell’Open Tour dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Proprio in queste due date hanno avuto luogo le serate performative all’interno delle quali gli artisti hanno reso il proprio corpo protagonista della loro opera, interagendo con il pubblico presente e con le altre opere esposte.

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__________Zheng Ningyuan - “Armonico”___________________________________________________________

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___________Valentina Rosa - “Sottosopra�__________________________________________________________

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__________Hu Jingying (Zhang Jingxun, Liao Xinran, Arianna bassetto) - “Giro vita”____________________

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__________Hu Jingying (Zhang Jingxun, Liao Xinran, Arianna bassetto) - “Giro vita”____________________

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__________Liu Zhenru (Wang Shengjie) - “Vestito rotante”________________________________________________

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___________Liu Zhenru (Wang Shengjie) - “Vestito rotante”__________________________________________

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__________Zhao Ja Jie e Zhang Ting - “Break”_______________________________________________________

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__________Zhao Ja Jie e Zhang Ting - “Break”_______________________________________________________

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__________Gao Yang - “Leggere la lettera italiana�_________________________________________________

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__________Liu Sisi - “Sogno confortevole”_________________________________________________________

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__________Cristian Valdinoci - “Sorgenti mnemoniche�_____________________________________________

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__________ Letizia Goldoni - “questa è casa mia”_____________________________________________________

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__________Alessia Lusardi e Rosetta Termenini - “Una performance per niente�________________________

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___________Alessia Lusardi e Rosetta Termenini - “Una performance per niente�________________________

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__________Clarissa Spoladore - “Calco in acqua”___________________________________________________

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___________Ambienti e performance per PARADOSSI all’Istituto Parri__________________________________

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__________Ambienti e performance per PARADOSSI all’Istituto Parri__________________________________

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______Il Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Bologna Enrico Fornaroli con Cristina Francucci e Salvo Palazzolo durante la mostra__________

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PA R A D o x E S

PARADoxES Space Exhibition Hall of the Nuns of the former Convent of St. Matthew, headquarters of the Historical Institute Parri , as well as Museum of the Resistance in via S. Isaia No. 20, has been set up, 9 to 18 June 2016, the exhibition “THE GESTURE PARADOX”. On that occasion, two were extraordinary events: the first, dated 9 June 2016, on the occasion of the vernissage and the second, dated 16 June 2016, on the occasion of the OPEN TOUR Academy of Fine Arts in Bologna. In these two dates took place the performing parties within which the artists have made their bodies protagonist of their work, interacting with the audience and the other works on display.

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PA R A D o x E S

PARADoxES Space Exhibition Hall of the Nuns of the former Convent of St. Matthew, headquarters of the Historical Institute Parri , as well as Museum of the Resistance in via S. Isaia No. 20, has been set up, 9 to 18 June 2016, the exhibition “THE GESTURE PARADOX”. On that occasion, two were extraordinary events: the first, dated 9 June 2016, on the occasion of the vernissage and the second, dated 16 June 2016, on the occasion of the OPEN TOUR Academy of Fine Arts in Bologna. In these two dates took place the performing parties within which the artists have made their bodies protagonist of their work, interacting with the audience and the other works on display.

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MILANO SCULTURA 2016 CLAUDIo RoSI e bARbARA CECILIAto

FABBRICA DEL VAPORE VIA PROCACCINI, 4 - MILANO

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EX

LOCALE

DELLE

CISTERNE

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Dal 7 al 9 Ottobre 2016

Dal 7 al 9 ottobre torna la seconda edizione di “Milano scultura”. Sarà la Fabbrica del Vapore ad ospitare la prima fiera d’arte in Italia, che indaga in maniera esclusiva il linguaggio delle arti plastiche, da tecniche e materiali più tradizionali come marmo, ceramiche e porcellane, fusioni in bronzo e altri metalli, fino alle installazioni multimediali, ai ready-made, alle evoluzioni della public art. In questo evento espositivo, CASAGALLERY presenta i lavori degli artisti Claudio Rosi e Barbara Ceciliato, in una doppia installazione. Nel programma della fiera è prevista la presentazione, in anteprima, del Libro d’Artista: “Volevo fare l’esploratrice” di Barbara Ceciliato - Ed. FAUSTO LUPETTI EDITORE. La presentazione del libro, che raccoglie l’attività dell’artista per immagini e scritture, è stata coordinata da Valerio Dehò, Direttore Artistico di Milano Scultura 2016, alla presenza dello stesso editore e di Vittoria Coen che, con Bruno Bandini, Andrea Emiliani e Sergio Garbato, hanno curato le prefazioni del Catalogo.

The second edition of “Milano sculpture” will be back again from the 7th to the 9th of October. It will be VAPOR FACTORY to host the first art fair in Italy, which investigates in an exclusive manner the language of the plastic arts, starting from traditional techniques and materials such as marble, ceramics and porcelain, bronze and other metals, to multimedia installations, to the ready-made, to all of the evolutions of the public art. In this expositive event, CASAGALLERY, presents the works of artists Claudio Rosi and Barbara Ceciliato, in a double installation. In the program of the fair it is expected the preview of the presentation of the Artist’s book: “I wanted to be an explorer” by Barbara Ceciliato - Ed. Fausto Lupetti Editore. The presentation of the book, which collects the activity of the artist through images and writings, was coordinated by Valerio Dehò, Artistic Director of Milano Sculpture 2016, with the presence of the same editor and of Vittoria Coen who, with Bruno Bandini, Andrea Emiliani and Sergio Garbato, have edited the prefaces to the Catalog.

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__________Panoramica dello Stand a Milano Scultura 2016________________________________________________

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___________Stepartfair - Milano Scultura 2016_______________________________________________________

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___________________________________________________________Claudio Rosi - tre installazioni__________

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__________Claudio Rosi - “Mi chiamo arancione�___Ilaria Centola______________________________________

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____________________________________________________________________“Mi chiamo Arancione”__________

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___________Claudio Rosi - “Finestra 1”___________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________ “Finestra 2”___________

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__________Claudio Rosi - “Non ci sono più passeri”____________________________________________________

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_________________________________________________________Stepartfair - Milano Scultura 2016_________

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_______________________Valerio Dehò, Vittoria Coen, Fausto Lupetti, Barbara Ceciliato__________ 123


___________Barbara Ceciliato - “Albertino”__________________________________________________________

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__________________Presentazione del libro “Volevo fare l’esploratrice” di Barbara Ceciliato_____________

_______________________________________________________Stepartfair - Milano Scultura 2016__________

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___________Barbara Ceciliato - “Paesaggi elastici�_________________________________________________________

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___________________________________________________________”Rovescio 1, 2, 3, 4” - “Percorsi A, B”__________

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__________Barbara Ceciliato - “Rovescio 1”__________________________________________________________

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___________________________________________________________________________ “Rovescio 2”__________

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EX TEMPORE

FEDERICA bARbIERI, GIULIA boRSARI, PAoLA DE DoMInICIS, RobERto FREZZA, GIULIA GIAnnERInI, SARA MEnEGAttI, AnDREA CELEStE RIGhI, LEtIZIA RoStAGno, CRIStIAn VALDInoCI,

ISTITUTO STORICO PARRI / MUSEO DELLA RESISTENZA - BOLOGNA Dal 15 al 21 Ottobre 2016

In occasione della XII Giornata del Contemporaneo, il 15 ottobre 2016, CASAGALLERY Itinerante propone l’evento “EX TEMPORE”, dal 15/10 al 21/10, nello Spazio Espositivo, dell’Istituto Storico Parri – Museo della Resistenza di Bologna, con Vernice sabato 15 ottobre 2016 alle ore 18.Nella sede espositiva del “Refettorio delle Monache dell’ex Convento S. Mattia”, in via S. Isaia, 20 di Bologna, sono allestite le opere realizzate da alcuni giovani artisti. Sono installati video e sculture, programmate performance, collocate fotografie, disegni e pitture, disposte su parete o su pavimento, nell’atmosfera “ex-tempore” che caratterizza queste realizzazioni, appoggiate nei vari ambienti del ex Refettorio, dove i visitatori sono accompagnati a cogliere l’imprevedibile dei vari linguaggi dell’arte contemporanea.

On the occasion of the 12th Day of Contemporary Art, on 15 October 2016, CASAGALLERY Itinerant proposes the event “Ex Tempore”, from 15 October to 21 October 2016, in the Exhibition Area of the Historical Institute Parri - Museum of the Resistance of Bologna, with Vernissage on Saturday, 15 October 2016 at 18 o’clock. In the venue of “Refectory of the nuns of the former Convent of St. Matthias”, in via S. Isaia, 20 Bologna, the works created by young artists are arranged. Videos and sculptures are installed, planned performance, placed photographs, drawings and paintings, arranged on the wall or on the floor, the atmosphere “ex-tempore” that characterizes these works, place in the various rooms of the former refectory, where visitors are accompanied to grasp the unpredictable of the various languages of contemporary art.

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VIAGGIAtoRI E VIAGGIAntI Il viaggiatore è capace di rischiare, di cercare e di scoprire un paesaggio sotterraneo e sconosciuto. Chi viaggia osserva, ascolta, si perde. Esistono vari tipi di viaggiatori: quelli che viaggiano e vengono visti viaggiare, quelli che vivono delle esperienze estemporanee e quelli che riescono a portare con sé le esperienze fatte. I più forti, però, sono in grado di rivivere anche fuori di sé, attraverso azioni e opere, tutto ciò che hanno visto. Questo percorso si può ritrovare nell’intera vita dell’uomo che può passare dalla mera passività alla sperimentazione di se stesso, sondando ogni residuo del suo intimo, senza lasciarne alcuno spazio inesplorato. 132


Ecco allora che il viaggio per terre sconosciute ci mette a nudo, ci fa sentire diversi o forse semplicemente autentici. C’è anche un modo di viaggiare più sottile, che fa sì che non occorra sempre muoversi da un luogo a un altro, ma che ha bisogno di esercizio intimo, che accompagna, come un Argo dai cento occhi, il nomadismo di un pensiero in cammino. Come non associare la definizione del viaggiatore alla figura dell’artista e in particolare a questa esposizione, dal titolo “Ex tEMPoRE”, curata da Claudio Rosi e Barbara Ceciliato all’interno dell’Istituto Storico Parri di Bologna, che accomuna un gruppo di artisti-erranti. 133


Alcuni di loro si sono recati fisicamente nel luogo descritto nell’opera, come ci mostra Letizia Rostagno nei suoi fotomontaggi “Forse è cosÌ…”, fotografie di spazi vissuti.

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Insieme a questi è possibile vedere delle macro di piselli dal titolo “Oligarchy” e “I’m of the many”, che rimandano ancora alla storia dei popoli e alle loro religioni.

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Federica Barbieri ha saputo congelare il suo vagabondare per le vie dell’Olanda, in cui è rimasta otto mesi, in un’installazione site- specific intitolata “8 mesi (NL)” con una serie di fotografie e quaderni disegnati coi quali lo spettatore ha la facoltà di interagire 136


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Cristian Valdinoci con “Then tell me that We could be spontaneous”, utilizza la storia sia personale che di artisti della contemporaneità, per dare luogo a un’installazione che si trasforma in performance e diventa conquista e catarsi. 138


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Giulia Giannerini continua la sua poetica dell’immagine attraverso il medium fotografico digitale che diventa prima storia e poi scultura nell’opera “Metàfisica”. 140


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Roberto Frezza agisce nel mondo delle comunicazioni rapide, della piĂš veloce tecnologia audio e video. Quando il mondo, tutto il mondo, sembra a una manciata di minuti da noi, pronto a 142


essere guardato e toccato, l’artista, nella sua esperienza interattiva in “Nessun luogo, ovunque�, si siede e gira su se stesso ininterrottamente, con un copricapo specchiante che cattura lo spettatore. 143


Giulia Borsari compie un viaggio interiore tra leggerezza e sofferenza, giocato sui colori e sui materiali, nella performance durante la quale non si mostra, ma al contrario si avvolge in “Una coperta d’aria�, che la fa sentire protetta e al tempo stesso vulnerabile. 144


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E ancora troviamo un peregrinare di emozioni con “CosĂŒ io mi chiusiâ€?, di Sara Menegatti che mette in scena, attraverso Serena Pirazzi, una serie di atteggiamenti che rappresentano 146


tutti noi durante il cammino nella vita, pieno di cadute, fallimenti, disinganni, che alterano il nostro rapporto con gli altri. 147


Paola De Dominicis ne “I tre pilastri”, disegna con un tratto ininterrotto, continuo, insistente, perpetuo, una sorta di ricerca di purificazione dell’umanità, di riscatto e di rigenerazione attraverso la storia. 148


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Andrea Celeste Righi in “Storie di capelli” espone la linea del tempo dell’uomo, per mezzo di ciocche di capelli di persone di diverse età, donategli da volontari di tutta la penisola italiana. È una classificazione di un popolo, di un’etnia, un viaggio antropologico e sociologico, pieno di rimandi anche mitologici. 150


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Alla fine del nostro tragitto ci accorgiamo che non c’è una trama da seguire. Il viaggio è patrimonio del nostro vivere e ognuno può vedere lo stesso paesaggio in molteplici modi, tutti diversi tra loro, ma non per questo sbagliati. Il viaggio è metafora della creazione e dell’interpretazione dell’uomo in un sistema ideologico e sociale intrecciato, in cui si passa dagli spostamenti reali a quelli immaginati, dove il tempo perde la sua supremazia e svanisce nello spazio della coscienza di ognuno. L’errare diventa un momento di esperienza vissuta e simbolica che l’artista, con la sua poetica e il suo agire, sublima attraverso una sorta di legame assoluto. In questo viaggio all’interno dell’esposizione, gli artisti colmano quel vuoto che il viaggiatore errante crede sempre di sentire quando migra, quel senso di inadeguatezza che gli sfugge, come se sempre gli mancasse qualcosa o non la trovasse.

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Ex tEMPoRE TRAVELERS AND WANDERERS A traveller is capable of risking, of searching and of discovering an unknown underground landscape. Who travels observes, listens, gets lost. Various types of travelers exist: those who travel and are seen traveling, those who live of unexpected experiences and those who can bring along with them their experiences. The strongest, though, are able to relive outside of themselves, through actions and works of art, all that they have seen. This path can take place during the entire life of the person who can live it passively or through experiments on himself, surveying every last bit of his intimacy, without leaving any unexplored part. What happens is that the journey of unknown lands strips us down, it makes us feel different or maybe just authentic. There is also another more subtle way of traveling, which doesn’t necessarily have us going from one place to another, but rather needs an intimate exercise, which accompanies, like the hundred-eyed Argo, the nomadism of a marching thought. How can we not associate the definition of traveler to the figure of the artist and especially to this exposition, titled “Ex Tempore”, cured by Claudio Rosi and Barbara Ceciliato situated in the Historical Institute Parri of Bologna, which unites a group of wandering artists. Some of them physically went to the location described by the work of art, as Letizia Rostagno shows us in her photomontage “Maybe it’s like this…”, photographs of lived spaces. Together with these it is possible to look at macro photographs of peas titled “Oligarchy” and “I’m of the many”, which bring us back to the origins of the populations and of their religions. Federica Barbieri was able to freeze her wandering across Netherlands, where she stayed for eight months, in a site-specifyc installation entitled “8 months (NL)” with a series of photographs and drawn notebooks with which the spectator can interact.

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Cristian Valdinoci with “Tell me that we could be spontaneous”, uses both his personal life and the story of contemporary artists, to give space to an installation which transforms into performance and becomes conquest and catharsis. Giulia Giannerini continues her poetry of the image through the digital photography which becomes firstly story then secondly sculpture in the work of art “Metaphysic”. Roberto Frezza acts in the world of fast communications, of the fastest audio and video technology. When the world, the whole world, seems as a bunch of minutes away from us, ready to be touched and looked at, the artist, in his interactive experience “Nowhere, everywhere”, sits and swirls uninterruptedly, with a reflecting headgear that captures the spectator. Giulia Borsari makes an interior journey through lightness and sufferance, using colors and materials, in the performance during which she doesn’t show herself, but on the contrary she rolls up herself in a “Blanket of air”, which makes her feel protected but at the same time vulnerable. Then again we find a wandering of emotions with “Like this I closed myself”, by Sara Menegatti who puts into action, through Serena Pirazzi, a series of attitudes which represent all of us during our journey called life, full of falls, failures, disillusions, that alter our relationships with others. Paola De Dominicis draws with an uninterrupted trace, continued, inexistent, perpetual, a fort of research for purification of humanity, of comeback and regeneration through history.

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Andrea Celeste Righi displays men’s timeline, using chunks of hair from people of all ages, given from volunteers of the Italian peninsula. It’s the classification of a population, of ethnicity, an anthropologic and social journey, full of mythological reminders. At the end of our path we realize that there isn’t any plot to follow. The journey is our patrimony of our living and each of us can see the same landscape in multiple ways, all different, but not for this, wrong. The journey is a metaphor of the creation of the interpretation of men in an intertwined ideological and social system, from which you go from real displacements to those imagined, where time loses its supremacy and vanishes in space and conscience in each of us. Making mistakes becomes a moment of lived experience and symbolic that the artist, with his poetry and his actions, sublimates across a sort of absolute bond. In this journey inside the exhibit, the artists fill that emptiness that the mistaking traveler always believes he feels when he migrates, that sense of inadequacy that slips away from him, almost as if something was missing or that can’t find. Rosetta termenini

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Andrea Celeste Righi displays men’s timeline, using chunks of hair from people of all ages, given from volunteers of the Italian peninsula. It’s the classification of a population, of ethnicity, an anthropologic and social journey, full of mythological reminders. At the end of our path we realize that there isn’t any plot to follow. The journey is our patrimony of our living and each of us can see the same landscape in multiple ways, all different, but not for this, wrong. The journey is a metaphor of the creation of the interpretation of men in an intertwined ideological and social system, from which you go from real displacements to those imagined, where time loses its supremacy and vanishes in space and conscience in each of us. Making mistakes becomes a moment of lived experience and symbolic that the artist, with his poetry and his actions, sublimates across a sort of absolute bond. In this journey inside the exhibit, the artists fill that emptiness that the mistaking traveler always believes he feels when he migrates, that sense of inadequacy that slips away from him, almost as if something was missing or that can’t find. Rosetta termenini

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“VOLEVO FARE L’ESPLORATRICE” Presentazione del libro d’artista di bARbARA CECILIAto

AULA MAGNA DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BOLOGNA 1 Dicembre 2016

A seguirne, con attenzione e partecipazione, volute e scansioni, il percorso artistico di Barbara Ceciliato si presenta fin dall’inizio come un “work in progress”, contrassegnato da momenti folgoranti e decantazioni, perché ogni varco rimane aperto e quanto si scarta viene messo da parte solo provvisoriamente. (Sergio Garbato)*

To follow, with attention and participation, coils and scans, the artistic route of Barbara Ceciliato appears from the beginning as a “work in progress”, marked by dazzling moments and settlings, because each passage remains open and what is discarded is put by side only provisionally. (Sergio Garbato)

… Barbara Ceciliato, se provo a ripensare alla modalità che esprime nella costruzione delle proprie immagini, è un’artista che opera sull’idea dello spostamento, del transito, veloce o rallentato dipende dalle insidie del “fiume” che ha deciso di percorrere. Un transito che si esplicita anche attraverso il ricorso alla mutazione delle tecniche con le quali le immagini prendono corpo. (Bruno Bandini)*

… Barbara Ceciliato, if I try to rethink at the modality she expresses in the construction of her own images, is an artist who works on the idea of relocation, on transit, fast or slow depends on the pitfalls of the “river”, she has decided to travel. A transit, which also becomes explicit through the recourse to the mutation of techniques, with which the images take shape. (Bruno Bandini) *(dalle prefazioni del Libro)

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Il Direttore Enrico Fornaroli con i critici Bruno Bandini e Sergio Garbato, _________l’editore Fausto Lupetti e Barbara Ceciliato________________________________________

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_____Presentazione del libro di Barbara Ceciliato nell’aula magna dell’ Accademia di Belle Arti___________

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PA R t E C I PA Z I o n I D I C A S A G A L L E RY A D E V E n t I C o L L At E R A L I

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Casagallery Itinerante, con il gruppo di LInEA 88, composto da: Matilde Fabbri, Giulia Orlandi, Andrea Celeste Righi, ha vinto il bando del progetto di CnA Cultura Bologna PERIFERIE CREAtIVE e sarà presente nelle Biblioteche di Bologna con i LAboRAtoRI: LA MACChIA e L’oSPItE Sabato, 26 Novembre 2016 alle ore 15.30, LInEA 88 sarà presso la Biblioteca Lame - Cesare Malverisi, con il laboratorio: LA MACChIA. Laboratorio didattico/artistico per lo stimolo dell’immaginazione del bambino di età 6/12 anni, mediante la tecnica della macchia, anche attraverso la conoscenza dei lavori degli artisti e degli illustratori che hanno lavorato con la macchia. A cura di Casagallery Itinerante. Sabato, 17 Dicembre 2016 dalle ore 10.00 alle ore 12.00, LInEA 88 sarà presso la Biblioteca di Borgo Panigale, con il laboratorio: L’oSPItE A SoRPRESA. Laboratorio didattico/artistico per bambini di 6/12 anni per conoscere la vita e le opere di un Autore, mediante l’incontro diretto con un attore che prenderà le sembianze dell’artista. A cura di Casagallery Itinerante. 163


RECEnSIonI / REVIEWS C A S A GALL ERY ITINER ANTE 2016

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MOSTRE PRECEDENTI / PAST EVENTS CASAGALLERY ITINERANTE 2016

Casagallery itinerante, Associazione Culturale e Galleria, progetta e realizza, dal 2007, esposizioni condivise in spazi pubblici e privati. Casagallery Itinerant, Cultural Association and Art Gallery, since 2007, designs and produces art exhibitions in public ad private spaces.

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CREDITI / CREDITS CASAGALLERY ITINERANTE 2016

GRUPPO / TEAM

Barbara Ceciliato: Direttrice / Director Claudio Rosi: Curatore / Curator Rosetta Termenini: Critico / Art Critic

ARTISTI / ARTISTS Federica Barbieri, Arianna Bassetto, Giulia Borsari, Barbara Ceciliato, Paola De Dominicis, Matilde Fabbri, Roberto Frezza, Giulia Giannerini, Letizia Goldoni,Zao Ja Jie, Hu Jingying, Zang Jingxun, Monica Lasagni, Alessia Lusardi, Sara Menegatti, Zheng Ningyuan, Giulia Orlandi, Valeria Pelosi, Andrea Celeste Righi, Valentina Rosa, Claudio Rosi, Letizia Rostagno, Wang Shengjie, Liu Sisi, Clarissa Spoladore, Rosetta Termenini, Zhang Ting, Cristian Valdinoci, Liao Xinran, Gao Yang, Liu Zhenru.

TESTI CRITICI / CRITICAL TEXTS Alessandra Chiarini, Isadora Liguori, Rosetta Termenini

GRAFICO / GRAPHIC DESIGNER Valeria Pelosi, Danilo Romito

TRADUZIONI / TRANSLATIONS Shaca Villa

FOTOGRAFI / PHOTOGRAPHERS Giuseppe Cavallini, Valeria Pelosi, Danilo Romito

COLLABORAZIONI FOTOGRAFICHE / PHOTO CREDITS Federica Barbieri, Roberto Frezza, Giulia Giannerini, Sara Menegatti, Letizia Rostagno

FOTO DI COPERTINA / COVER PHOTO Danilo Romito (daniloromito@yahoo.it)

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SI RINGRAZIA / SPECIAL THANKS TO L’Accademia di Belle Arti di Bologna per il contributo fornito e tutte le istituzioni, sedi pubbliche e private che hanno ospitato Casagallery Itinerante The Academy of Fine Arts of Bologna for its contribution. Special thanks also to all institutions and public and private venues that have hosted Casagallery Itinerat.

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