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VERSO LA PRIMAVERA DEL 2023

no a breve un palazzo di sei piani in via Principe di Piemonte ed un altro in via Michelangelo. Il CEMENTO E’ IL PETROLIO che alimenta da anni palazzinari, politicanti e finzionari della Città di Casoria.

Prevale ancora da noi, largamente, la logica assistenziale della tradizione amministrativa che va dagli anni 50 fino ai giorni nostri. Perché non riusciamo a modificare questo stato di cose?

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Chi non vorrebbe avere una Pubblica Amministrazione efficace ed efficiente, ad alto livello di produttività, fondata sulla fiducia, sulla responsabilità personale, sull’apprendimento continuato, sul merito, sui rapporti di solidarietà?

Eppure se nessuno si mette in testa di praticare questo tipo di amministrazione continueremo a vivere nel modo che ben conosciamo.

Casoria è un paese bizzarro; riesce bene in tanti settori, ma sempre incapace di curare il suo cancro amministrativo.

Concentra la sua attenzione sulla politica, mentre non riesce ad appassionarsi al buon funzionamento del Comune. Architetta Dichiarazioni di Inizio Attività, permessi a costruire, lottizzazioni, PIP, PEEP, piani di recupero, somme urgenze, ma finora non è riuscita ad apprendere i funzionamenti amministrativi corretti. La sua mania verticale con i suoi palazzi di oltre sei piani è considerata (non me ne voglia Urbact) tra i peggiori esempi urbanistici in Italia. Eppure costruiscono ancora. Sorgeran-

Perché, accanto alle libertà individuali, politiche e sociali, Casoria non gode della libertà amministrativa? Il popolo sussidiato ringrazia ormai da anni i “benefattori” che frequentano le stanze dei Municipi di Casoria.

Il risultato di questi paragoni, verifiche ed esperienze che hanno come refrain la penuria delle libertà amministrative è la messa a fuoco progressiva di un handicap – quello amministrativo – che risulta ormai insopportabile al cittadino, da un punto di vista economico, sociale e civile.

Una constatazione disarmante di un fenomeno grave, che, se non verrà affrontato nella dovuta maniera, metterà, senza dubbio, a repentaglio il futuro di Casoria.

Ma è un ragionamento che, al contrario, indica la strada di una possibile rigenerazione che approfondendo la tematica della crescita senza sosta del rendimento della pubblica amministrazione, si ispiri alle esperienze personali dei tanti dipendenti della pubblica amministrazione che amano il proprio lavoro e la propria città e fondi la sua ragione di essere, sul modo più genuino di amministrare, vale a dire sulla straordinaria realtà territoriale, frutto di una esperienza storica pluricentenaria. Liberata dal peso e dai condizionamenti di un Comune assistenziale ed incoraggiata nelle sue tendenze economico – sociali più positive, essa può rimettere effettivamente Casoria in carreggiata. Morale della storia: si parla di un cambiamento normale, a portata di mano, che deve prendere piede attraverso esempi parlanti di buona amministrazione, iniziando da “qualche parte” con il concorso di diverse istanze pub- bliche, intrecciando volontà differenti verso un unico fine. Se, come segno di riscossione civile e di assunzione di responsabilità, ciò potesse verificarsi in situazioni particolarmente disagiate, che hanno sofferto indubbiamente della situazione amministrativa che si è venuta a creare, la cosa assumerebbe un significato di particolare valore.

“Gli attori negativi”, oggi, sono tranquilli. Invece, restano gli interrogativi inquietanti e sembra inafferrabili. Occorre spaziare per molti fronti, osservando, sempre, la nostra realtà dal punto di vista dell’amministrazione (e non da quello politico – sociale) ed utilizzando un procedimento interattivo di analisi.

Bisogna socchiudere varchi inattesi su radici lontane, interrogare Francesco Polizio, deus ex machina della intera Città di Casoria dagli anni 70 ad inizio del 90 e Tommaso Casillo, dominatore assoluto della scena politica casoriana dagli inizi degli anni 90 a tutt’oggi, quali testimoni privilegiati, ricostruire sequenze storiche poco conosciute sulla nascita del nostro sistema amministrativo, attingere a disavventure personali.

Naturalmente, NON CREDO CHE LO

FARANNO!!! MAI!!!!

Potrebbero avere modo di organizzare tavole rotonde, congressi, convegni, dibattiti e conferenze stampa. Uno, Polizio, ancora molto attivo sul piano politico nonché simpatizzante del Terzo Polo (Azione ed Italia Viva), l’altro, Casillo, presidente di SO.RE.SA. (Società Regionale Sanità) ed uomo di punta di Campania Libera (il movimento politico così caro al Presidente della Giunta Regionale della Campania). Oggi, Casoria è molto peggiorata, sia rispetto alla sua storia o a quando divenne punto di riferimento di un periodo industriale. Oggi è una Città che sta perdendo la sua identità sociale, storica e religiosa, diventando, invece, il paese dei centri commerciali, con un traffico caotico e che non riesce a fornire i più elementari servizi. Una Città non amata, abitata da cittadini anonimi ed annoiati e da un popolo sussidiato che ringrazia e da migliaia di immigrati che hanno devastato un territorio, non pianificato né controllato, con costruzioni abusive “poi condonate”. Casoria è uno dei più brutti scempi urbanistici al Mondo.

Buona notte, Casoria, e Buona Fortuna.

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