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PASTICCIO MOIARIELLO: LE ULTIME NOVITÀ

Anche questa settimana il nostro settimanale torna sull’incresciosa vicenda di via Morisani e della collina di Capodimonte perché, purtroppo, ci sono novità. Tristi e disdicevoli novità. Ci eravamo lasciati con i lavori di messa in sicurezza iniziati nei primi giorni di gennaio. Effettivamente è stata eretta una impalcatura, un buco nel muretto è stato riempito ma, ed è proprio notizia degli ultimi giorni, è tutto bloccato. E tutto si è bloccato perché i fondi stanziati sono pochissimi, appena 30 mila euro, e quindi la ditta vincitrice di appalto non ha intenzione di procedere. E’ necessario dunque che il Comune di Napoli si adoperi per trovare altri fondi da destinare a questa opera di messa in sicurezza. Non sappiamo se ciò avverrà o se l’impalcatura posizionata davanti alle rampe Morisani diventerà l’ennesimo monumento all’inefficienza e all’abbandono ma sicuramente continueremo a monitorare la situazione. Perché, e questo lo scriviamo non per vantarci o incensarci ma per senso di giustizia e per il rispetto che dobbiamo a noi stessi e al nostro lavoro, noi di Casoria Due e Nano Tv questa vicenda la seguiamo da quando non importava proprio a nessuno se non a parte dei residenti della collina. E’ da settimane che denunciamo la situazione, che segnaliamo le criticità del territorio e che parliamo con residenti e consiglieri di municipalità. Il nostro Direttore Nando Troise si è prodigato in prima persona girando le notizie a chiunque potesse aiutare queste persone. Abbiamo fatto tutto questo per senso civico prima ancora che per dovere giornalistico, lo abbiamo fatto per aiutare la cittadinanza e lo abbiamo fatto principalmente perché sapevamo che prima o poi sarebbe accaduto qualcosa di grave. Non avevamo torto. Lo scorso 10 gennaio, infatti, un’ambulanza, chiamata a soccorrere un uomo colto da malore residente proprio nella zona ai piedi della collina di Capodimonte, si è trovata impossibilitata ad arrivare a casa del paziente per via di un muro costruito per chiudere la strada, un muro eretto per isolare la zona “temporaneamente” (sappiamo tutti che tale avverbio nella nostra regione ha un’accezione particolare e che invece di indicare una cosa che ha un inizio ed una fine ben precisi indica piuttosto un qualcosa di fisso e di immutabile). Il finale tragico e scontato della storia è che quando finalmente i sanitari sono riusciti a raggiungere il paziente questi, un uomo di 67 anni con varie patologie pregresse, era già morto. Ironia della sorte, giusto poche ore più tardi mani ignote hanno smantellato il muro portandosi via fino all’ultimo mattone. Della notizia si è anche parlato in una recente puntata de “La Copertina” programma ideato e condotto dal nostro Direttore Nando Troise. Da quando, dieci giorni più tardi, la notizia del decesso è iniziata a circolare, magicamente, a tutti è iniziata ad interessare la vicenda del Moiariello. Tutti vogliono metterci la faccia, fare promesse, impegnarsi. E questo è bellissimo, siamo tutti contenti che finalmente questa storia ab- bia avuto il risalto che merita. Quello che ci è poco piaciuto è il comportamento di alcune persone. C’è stato chi, dopo la tragedia del sessantasettenne, ha deciso di prendere in mano la situazione facendo uscire agenzie di stampa e sollevando la questione a livello nazionale. Peccato però che quella stessa persona era stata da noi interpellata verso la fine di dicembre 2022 e ci aveva risposto di non essere un “supereroe” e di non poter fare nulla per aiutare gli abitanti del Moiariello. Ci sono stati altri che hanno dimostrato una solerzia incredibile nel chiamare la redazione di Fanpage per dare la notizia del decesso e per dimostrare vivo interesse per la situazione che quando sono stati interpellati da noi, sempre a fine 2022, hanno candidamente dichiarato di non sapere neanche dove fosse il Moiariello. Lasciamo a voi, cari lettori, il compito di giudicare l’operato e l’atteggiamento di chi dovrebbe lavorare quotidianamente per il benessere dei cittadini. Noi invece terminiamo questo piccolo resoconto con una domanda retorica: davvero doveva scapparci il morto per rendere il Moiariello giornalisticamente e politicamente appetibile?

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A marzo sarà passato un anno esatto dal reportage fotografico di Casoriadue sulle condizioni della villa comunale di via Pio XII; un anno da quando lo scempio delle sculture vandalizzate e derubate e dell’abbandono degli spazi comunali ha fatto il tam-tam su vari giornali e telegiornali ed è poi continuato fino ad oggi, con continui aggiornamenti, nuove foto, nuove denunce dai media locali… “ma la cosa orribile è che nulla è cambiato!” –come dalla rubrica “La foto del giorno” su NanoTV ci fa sapere il direttore Nando Troise.

L’accordo tra artisti e politica, quando sindaco era Giosuè De Rosa, di realizzare ‘il parco delle sculture’ non ha avuto un seguito, anzi… le varie sculture di artisti internazionali e le varie installazioni sono state abbandonate, depredate, distrutte; e da cornice il generale abbandono della villa.

La denuncia di Troise risuona in diretta: “Ci sono tanti parchi e tante ville a Casoria e tutte sono in condizioni pessime, molte anche peggio di quella in via Pio XII”, di cui è oggetto la puntata “La foto del giorno” del 26 gennaio.

Queste foto, oltre a campeggiare alle spalle del direttore durante la trasmissione, sono state inviate a varie personalità competenti del mondo amministrativo e politico locale. L’assessore e vice- sindaco Paola Ambrosio, l’assessore Tommasina D’Onofrio, il comandante della Polizia Municipale e dirigente del settore ambiente, l’architetto Salvatore Napolitano, dirigente dei lavori pubblici. Grandi artisti di arte contemporanea, provenienti dalla Cina, dalla Spagna, dalla Bulgaria, dal Giappone, lasciarono le loro sculture in legno, in ferro, in marmo presso la villa e ora queste non ci sono più, forse sono state vendute come ferro vecchio o ci sono ma sembrano pietre o tralicci abbandonati senza alcuna didascalia o protezione. Ebbene, grazie alla trasmissione e all’irreprensibilità di Nando Troise, ci sono arrivate alcune risposte a riguardo. “Per quanto ne so, i lavori pubblici hanno partecipato ad un bando per metterne di nuove, ma forse non sono ben informata” – è quella dell’assessore Ambrosio, che ha continuato – “Magari tu ne sai più di me, ma per quanto riguarda la villa di via Pio XII c’è un finanziamento in atto per la totale rigenerazione. Il settore ambiente si occupa del verde e non di tutto, il Sindaco può forse dare più informazioni”. Informazioni che, però, non sono arrivate dopo aver chiesto all’avv. Raffaele Bene, primo cittadino. Qualcosa ha detto, invece, l’assessore all’assetto del territorio Tommasina D’Onofrio, sempre disponibile a dare pareri o informazioni anche quando non si tratta di sua diretta competenza: “Per la villa di Pio XII, stiamo mettendo a bando la progettazione; la manutenzione è invece quella che manca e si evince dalle foto, ma è competenza del settore ambiente… Sui lavori pubblici, puoi dire che è in corso di aggiudicazione l’acquisto delle giostrine, mentre per la riqualificazione urbana ci sono 10 milioni in tutto tra completamento ex- tribunale, villa comunale e lo stabile dell’ex macello attualmente chiuso”.

Insomma, sembra che qualcosa potrebbe sbloccarsi a data da definirsi, con fondi e progetti… ma questo sembrava già succedere con il bando per l’affidamento delle ville comunali, annunciato come una svolta ma poi andato semi-deserto o, comunque, del quale si sa ancora e stranamente molto poco.

I tecnici del Comune, sebbene interpellati, su tutto questo sembra non possano esprimersi e, dunque, il direttore Troise ha invitato il vice- sindaco e dirigenti a intervenire in trasmissione per fare un po’ di chiarezza sulle varie situazioni e sulle diverse competenze. Intanto, però, continua il rimbalzo di responsabilità tra un settore e l’altro, tra un ente e l’altro, da un assessorato all’altro… ma – come conclude “La foto del giorno” Nando Troise – “Mentre i medici studiano, il malato continua a morire”.

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