Bilancio Cassa Rurale 2011

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bilancio 2011

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relazioni e sintesi

progetto di

bilancio

duemilaundici

La banca custode della cittĂ .



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bilancio 2011

sommario Dati societari

4

Cariche sociali

5

Ordine del giorno Assemblea generale straordinaria e ordinaria

7

Relazione del Consiglio di amministrazione

8

Relazione del Collegio sindacale 46 Bilancio al 31.12.2011 49 Prospetti supplementari

54

Nota integrativa - Parte H Operazioni con parti correlate

58

Relazione del revisore legale

60


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DATI SOCIETARI E CARICHE SOCIALI

dati societari Cassa Rur a l e d i T r e n t o

Banca di Credito Cooperativo Società Cooperativa Fondata il 27 gennaio 1898 Sede Legale e Direzione Generale: Via Belenzani, 6 - 38122 Trento Iscritta all’albo delle banche tenuto dalla Banca d’Italia al n. 2987.6 Iscritta all’albo nazionale degli enti cooperativi al n. A157637 Registro delle Imprese di Trento, codice fiscale e partita IVA n. 00107860223 Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Capitale Sociale Riserve Codice A.B.I.

E 657.621,36 E 117.164.372,23 08304.8

Presidente Giorgio Fracalossi Direttore Generale

Michele Sartori

PER CONTA T T I

Telefono 0461.206111 Fax 0461.206123 Swift CCRTIT2T76A e-mail info@cr-trento.net Internet www.cassaruraleditrento.it


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bilancio 2011

cariche sociali C o ns i gli o di Am ministra zione

L a C o ns u l t a d e i S o c i

Presidente Giorgio Fracalossi *

Mauro Arnoldi Argentario

Vice Presidente vicario Renzo Dallaserra *

Lino Miori Argentario

Vice Presidente Corrado Segata

Maria Antonia Pedrotti Argentario

( )

( )

Consiglieri

Massimo Berloffa *

Silvano Cainelli Gardolo

( )

Barbara Ciola

Ivan de Pretis

Mattarello

Giulia Degasperi

Marco Bertini

Meano

Claudio Stenico

Meano

Franco Gozzer

Rossana Gramegna *

Camillo Bonvecchio Povo

Dario Grisenti

Tullio Grisenti Povo

Lia Mattivi Povo

( )

Massimo Occello

Roberto Postal

Giuditta Berloffa Sardagna

Mariangela Sandri *

( )

Romeo Agostini Sopramonte

Italo Stenico

Italo Nardelli Sopramonte

Matteo Tapparelli

Massimo D’Achille Trento

Massimo Tomasi

Giuseppe Demattè Trento Giuseppe Fedrizzi Trento Luigi Gherardi Trento

C o l le gi o Si ndacale

Capo Sindaco

Wilma Sassudelli *

Paolina Gottardi Trento

( )

Sindaco Effettivo Romeo Dallachiesa *

Marco Camin

Villazzano

Sindaco Effettivo Lorenzo Rizzoli *

Luca Grassi

Villazzano

Renato Tarter

Villazzano

( )

( )

Sindaco Supplente * mandato scaduto

( )

Marcello Condini *

( )

P r o bi vi r i

Roberto Foresti Presidente Romedio Cappelletti Gino Dorigatti


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bilancio 2011

ASSEMBLEA GENERALE STRAORDINARIA e ORDINARIA 1 6 magg i o 2 0 1 2 - Seconda Convocaz i o n e O R DINE DEL GIORNO

P A R TE S T RAO RDINARIA

• Adeguamento dello Statuto sociale al nuovo “Statuto tipo” provinciale come approvato con deliberazione della Giunta Provinciale di Trento nr. 540 del 23 marzo 2012. • Delega al Presidente per apportare allo statuto le eventuali integrazioni e correzioni formali richieste dalle competenti autorità ai fini dell’iscrizione nel registro delle imprese.

P A RTE OR DINARIA

• Presentazione del Bilancio al 31 dicembre 2011 e conseguenti obblighi informativi. • Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione, Relazione del Collegio dei Sindaci e Relazione del soggetto incaricato della revisione legale dei conti. • Approvazione del Bilancio e destinazione degli utili. • Determinazione del ristorno ai sensi dell’art. 49 bis dello statuto sociale. • Regolamento assembleare ed elettorale della Cassa Rurale. • Elezione delle cariche sociali. • Politiche di remunerazione: informativa all’Assemblea. • Determinazione dei compensi per i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale. • Determinazione dell’importo che i nuovi soci devono versare ai sensi dell’art. 2528 codice civile.

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8

relazione del consiglio di amministrazione L’ANALISI DEL CONTESTO ECONOMICO

ferenze” del nostro modello cooperativo, che continua a garantire risorse alle famiglie ed alle piccole imprese locali e a rimanere vicino all’economica reale. Da parte nostra, ci impegneremo a valorizzare questo rinnovato interesse,

LO S C ENA R IO COMPETITIVO

e faremo leva sul grande patrimonio di fiducia generato da

Le analisi sulle cause della crisi, iniziata nel 2008 negli Stati

questa coerenza per rafforzarlo ancora, e per raccogliere

Uniti come crisi finanziaria, poi mutata in crisi dell’economia

le nuove risorse necessarie ad alimentare la ripresa dell’e-

reale e in crisi del debito pubblico, continuano a muovere

conomia trentina in questo difficile momento.

accuse sempre più forti ai mercati finanziari e ai meccanismi che li regolano, o che non li regolano sufficientemente. I

GLI SCENARI ECONOMICI

mercati finanziari, convogliando risorse finanziarie verso

La situazione economica internazionale, nazionale e provin-

banche, imprese e Stati, rimangono però indispensabili

ciale, nonché l’andamento generale del Sistema bancario - e

per la crescita, anche se rimane imperativo ridurre le loro

delle Casse Rurali Trentine in particolare - rappresentano

distorsioni e i numerosi eccessi che in questi anni hanno

fondamentali punti di partenza per meglio comprendere il

distrutto valore e compromesso la fiducia dei risparmiatori

quadro di riferimento entro cui si muove anche la nostra Cassa.

e degli operatori economici.

La Relazione dedica a questi importanti temi un’apposita

In tale contesto, pur nella consapevolezza della serietà e

panoramica, riportata in appendice.

coerenza che ha sempre contraddistinto il nostro operato al servizio della Comunità locale, portandoci a svolgere in questa delicata fase un prezioso ruolo “anticiclico” come testimoniano anche i numeri dei nostri nuovi finanziamenti ai consumatori e alle imprese, appare di vitale importanza la responsabilità che ci deriva da una gestione, sempre più attenta e sostenibile, della risorsa risparmio, ingrediente fondamentale – insieme alla fiducia dei nostri Soci e Clienti - per sostenere gli investimenti e lo sviluppo futuro del nostro territorio. Ci piacerebbe che questi impegni e queste responsabilità, assunte esercitando con coerenza il mestiere di banca del territorio anziché giocare d’azzardo su altri mercati, non lasciassero una traccia soltanto in questo nostro bilancio, ma anche nella memoria di quei cittadini ed operatori economici che oggi, di fronte alla crisi, riscoprono le “dif-


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bilancio 2011

riflessioni NUOVI P R OGE T TI PER UN FUTURO DA S C R IVER E

Guardare al futuro, quando il presente appare condizionato dalla grande speculazione finanziaria, può apparire un esercizio improprio, quasi filosofico per una piccola banca come la nostra; eppure la crisi che sta provocando una modifica strutturale delle condizioni di mercato e delle regole che ne definiscono il funzionamento, rende indispensabile, anche per la nostra Cassa Rurale, interrogarsi sulle modalità del proprio sviluppo e progettare il domani. Un futuro “da scrivere”, come affermato nel Congresso Nazionale dello scorso dicembre, perché non è determinato solo dai mercati, ma è anche nelle nostre mani e dipende molto dal nostro coraggio di cambiare e di metterci in gioco. Voglia di cambiare, che il Consiglio di Amministrazione ha rappresentato nel nuovo Piano Strategico e nei suoi obiettivi, che hanno come determinante e discriminante le persone, principali protagoniste, con il loro impegno ed il loro coinvolgimento, in ognuno dei 7 principali progetti di sviluppo e miglioramento che costituiscono l’asse portante delle nostre linee guida per il triennio 2011-2013 e che di seguito, in queste riflessioni, vogliamo brevemente riassumere. Il nostro sforzo di cambiamento verso una governance sempre più efficiente e responsabile, oltre a trovare concreta applicazione nelle modifiche Statutarie quest’anno sottoposte all’approvazione dei Soci, vedrà un ideale completamento nel primo di questi progetti, quello formativo - oggi portato alla Vostra attenzione - mirato a promuovere una cultura gestionale, professionale e distintiva di amministratori e sindaci, persone - ancora prima che organi di Governo - chiamate oggi ad affrontare sfide di straordinaria complessità e responsabilità. Per continuare a far crescere il grande Capitale Sociale della Cassa, rappresentato dall’appartenenza, dalla motivazione e dalla partecipazione dei suoi Collaboratori e dei suoi Soci, ai primi sarà dedicato un progetto mirato a valorizzare e premiare la competenza ed il merito, mentre a Voi Soci saranno riservate iniziative volte a rafforzare l’opportunità di lavorare più intensamente con il nostro Istituto, con un progetto di reciprocità che sarà completato affinando gli strumenti pensati per favorire una partecipazione - sempre più “sostanziale” - alla vita

della nostra Cassa. Gli indirizzi promossi con lungimiranza in questi anni e mirati a subordinare gli obiettivi di sviluppo al rispetto dei vincoli dell’equilibrio finanziario, troveranno, nel progetto dedicato alla revisione dei criteri di gestione delle relazioni creditizie, un nuovo positivo impulso, che favorirà l’ulteriore riduzione della concentrazione dei rischi e l’ottimizzazione delle risorse disponibili a favore e a sostegno delle famiglie, degli artigiani e delle piccole imprese, per attutire l’impatto della crisi sulle prime e consentire ai settori produttivi di superare la fase più acuta della recessione. Alla tradizionale attività di stimolo del risparmio e gestione mirata a creare un efficace circuito tra raccolta e finanziamenti sul territorio, la Cassa Rurale affiancherà inoltre una grande azione strategica, mirata ad allargare il presidio del ciclo di vita finanziario del Socio e del Cliente anche ai suoi bisogni assicurativi, con un progetto che punterà a consolidare il nostro supporto nel campo della protezione dei rischi e della previdenza complementare. Interverremo infine con politiche coraggiose sulla struttura dei costi, con un progetto pensato per dare nuovo impulso al conseguimento di livelli più elevati di efficienza, obiettivo da perseguire anche attraverso scelte gestionali coerenti con l’attuale fase di vita della nostra banca. Sono questi i principali progetti, scritti nel nostro Piano Strategico, con i quali rispondiamo alle domande sul nostro sviluppo futuro. Sono queste le linee guida che ci consentiranno di crescere in modo sostenibile e che, insieme alla tutela dei valori solidaristici e mutualistici - che vogliamo comunicare con sempre maggiore forza - integreranno e rafforzeranno l’equilibrio e la solidità della nostra Cassa Rurale. Sono queste le strategie che, insieme alla Vostra fiducia, ci permetteranno di moltiplicare le risorse e le energie a sostegno dei processi di sviluppo del nostro territorio e continuare a “dare mercato”, anche in futuro, ai valori della mutualità, della partecipazione, della reciprocità. IL CORAGGIO DEL CAMBIAMEN T O

Il nuovo Statuto della Cassa Rurale che l’Assemblea Straordinaria dei Soci è chiamata ad approvare, si colloca nel processo di auto-regolamentazione che il Credito Cooperativo è andato sviluppando negli ultimi anni. Esso se-


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relazione del consiglio di amministrazione

gna quindi un decisivo passo avanti nell’autodisciplina del

solo potenziali, di conflitto d’interesse. Queste proposte

Movimento, non solo per quanto riguarda la soddisfazione

di modifica conseguono ad un ampio e fruttuoso dibattito

delle esigenze di carattere tecnico, legate alle numerose

svoltosi all’interno del Credito Cooperativo, le cui diverse

modifiche normative e regolamentari che si sono succedute

componenti - locali e nazionali - hanno dimostrato piena

nel tempo, ma anche in ordine all’assetto più generale del

consapevolezza della necessità di un governo della Cassa

Sistema e del governo societario.

Rurale - BCC adeguato ai tempi e in grado di prevenire

Sul piano del Sistema nel suo complesso, accanto al ruolo

crisi i cui effetti, anche reputazionali, possono estendersi

della Federazione locale, ribadito ed ulteriormente raffor-

anche ad altri soggetti della categoria. E’ ormai diffusa infatti

zato dal richiamo, nei criteri ispiratori, dei principi sanciti

la consapevolezza che un efficace sistema di governo delle

nelle “linee guida per un nuovo patto associativo della

banche costituisca l’indispensabile strumento per prevenire,

Cooperazione Trentina” approvate lo scorso anno, uno dei

o ridurre, le conseguenze di crisi bancarie.

passaggi più importanti è rappresentato dal riconoscimento

Rispondono a questa istanza anche le necessarie modifiche

del nuovo Fondo di Garanzia Istituzionale, strumento che

riguardanti la riduzione del numero dei componenti il Con-

avrà un’importanza fondamentale e crescente nell’assetto

siglio di Amministrazione e la contestuale revisione delle

generale del Credito Cooperativo futuro, e al quale - per

rappresentanze territoriali garantite. Se la prima modifica

questo - sarà riservata la facoltà di intervento sia nelle

interpreta i precisi indirizzi della Vigilanza espressi con

Assemblee che nei Consigli di Amministrazione delle BCC

riferimento all’efficacia del governo societario, il secondo

aderenti. Il Fondo di Garanzia Istituzionale, per il quale il

intervento innova contenuti del nostro Statuto “originali”,

Movimento nazionale sta compiendo gli ultimi passi necessari

frutto di specifiche necessità derivanti soprattutto dalle

all’avvio dell’operatività, poggerà su tre “pilastri”. Il primo

politiche di aggregazione che, nel tempo, avevano portato

pilastro mira a creare un sistema di informazioni ed indicatori

all’incontro delle Casse Rurali nate nelle diverse zone del

semplice, condiviso e orientato alla prevenzione, capace di

Comune di Trento.

segnalare in anticipo l’emergere di potenziali momenti di

Siamo certi che il criterio minimo di garanzia proposto,

crisi aziendale. Ciò al fine di consentire la predisposizione di

ridotto rispetto al passato, ma comunque riconosciuto alle

azioni di recupero con il minor costo possibile. Il secondo

cosiddette “Comunità di origine”, permetterà di prose-

pilastro punterà invece al rafforzamento della liquidità; si

guire un percorso di crescita coerente con la giusta tutela

stanno per questo già discutendo i necessari accordi operativi

dell’identità e dei valori alla base della nostra storia. D’altra

al riguardo fra Iccrea Holding, Cassa Centrale Banca e Cassa

parte, questo “sacrificio” favorirà una composizione più

Centrale Raiffeisen, per portare alla definizione del patto

articolata del Consiglio di Amministrazione ma soprattutto

associativo, annunciato nell’ultimo Congresso Nazionale,

assicurerà ulteriori spazi al riconoscimento del merito e

volto a condividere un percorso unitario nella gestione

della professionalità dei Soci, qualunque sia la loro comunità

della cosiddetta “emergenza liquidità”. Il terzo pilastro sarà

di riferimento, e rafforzerà quindi la partecipazione dei Soci

infine quello relativo al monitoraggio dei sistemi di governo

alla vita sociale, ingrediente fondamentale della storia della

societario, per rafforzarne la qualità e al contempo tutelare

Cassa Rurale e per il suo sviluppo futuro.

l’autonomia delle Banche di Credito Cooperativo e delle

La coerenza ed il coraggio del cambiamento trovano quindi

Casse Rurali aderenti.

nel nuovo Statuto un punto di equilibrio importante, la giusta

Sul fronte del governo societario, il nuovo Statuto affronta

misura per affrontare il futuro con fiducia e continuare ad

invece la sfida dell’autoregolamentazione con una serie

assolvere, nel migliore dei modi, il nostro ruolo di impresa

di innovazioni tutte dirette alla salvaguardia della sana e

e di istituzione al servizio della Comunità locale.

prudente gestione che, da formula generale ed astratta, trova ora nelle disposizioni dello Statuto una puntuale e concreta applicazione, attraverso ad esempio la determinazione da parte dell’Assemblea dei Soci del rischio massimo che la Cassa Rurale può assumere e la previsione di rigorose incompatibilità all’insorgere di situazioni, anche


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bilancio 2011

LA GESTIONE SOCIALE

nel corso dell’anno. L’adesione e l‘apprezzamento dei Soci nei confronti delle

Il Bilancio Sociale della Cassa Rurale costituisce, ormai da

nostre specifiche proposte di servizi bancari sono risul-

alcuni anni, lo strumento più completo di rendicontazione

tati, anche nel 2011, in crescita. Citiamo al riguardo alcuni

e di valutazione delle ricadute “sociali” della nostra attività

esempi: al 31.12.2011, erano 7.849 i rapporti di “Conto

aziendale. Questo documento, redatto generalmente nel

Sicuro” aperti dai nostri Soci, a conferma del gradimento

secondo semestre dell’anno, integra le informazioni “ob-

verso questo conto corrente “tutto compreso”, che abbina,

bligatorie” proprie del Bilancio ordinario e ha l’obiettivo

ai normali servizi bancari, una serie di coperture assicura-

di presentare in modo diretto e dettagliato ai Soci, Clienti,

tive utili e vantaggiose, mentre, alla stessa data, l’importo

Collaboratori e alla Comunità in generale, i tanti risvolti

complessivo dei finanziamenti per la casa “Mutuo Sicuro” –

dell’attività sociale, con particolare riferimento al nostro

erogati negli ultimi 5 anni a quasi 900 Soci – aveva superato

impegno per tutti i portatori d’interesse.

i 116 milioni di euro.

In questa relazione riteniamo comunque importante ricor-

Con riferimento ai servizi extrabancari offerti dalla

dare alcuni aspetti della nostra “responsabilità sociale”, già

Cassa ai propri Soci e ai loro familiari, è proseguita, anche

in parte anticipati ai Soci nel corso dei recenti 14 incontri

nel 2011, la collaborazione con i principali Caf (Acli, Cisl,

pre-assembleari.

Cgil e Uil) per l’offerta del servizio di assistenza fiscale per

Al 31 dicembre 2011, la compagine sociale risultava

la compilazione delle dichiarazioni dei redditi. A dimostra-

composta da 11.836 Soci, dei quali 3.612 donne, 7.810

zione del gradimento di questo servizio, il numero delle

uomini e 414 società, enti o organizzazioni in genere.

dichiarazioni compilate risulta in crescita anno dopo anno e, nel 2011, ha raggiunto quota 6.288. A questo numero si aggiungono poi, gli utenti Soci che si sono avvalsi del servizio

SOC I 12.500

9.371 10.628 10.924 11.513 11.836

di compilazione di bollettini per il pagamento dell’imposta comunale sugli immobili (poco più di 200 bollettini).

12.000

Numeri in crescita anche per quanto riguarda le richieste

11.500

per il servizio di consulenza legale, fiscale e previdenzia-

11.000

le, offerto da consulenti esperti nel settore. Sono state

10.500

complessivamente 173 le consulenze svolte nel 2011, di

10.000

cui 113 in ambito legale, 21 in ambito previdenziale e 39 su temi fiscali.

9.500

Per quanto riguarda i Premi di Studio, gli studenti Soci o figli

9.000

di Soci premiati dalla Cassa per aver ottenuto la laurea o il

8.500 2007

2008

2009

2010

2011

diploma di scuola media superiore con un ottimo risultato sono stati 101 (76 lauree universitarie, 20 diplomi istituti superiori e 5 diplomi istituti professionali). La destinazione europea scelta per il viaggio premio, svoltosi nel maggio

L’attività di promozione nei confronti della clientela “più

2011, è stata la Slovenia. La maggior parte dei premiati ha

vicina” per incrementare il numero dei Soci è proseguita

partecipato a questa riuscitissima iniziativa, mentre gli altri,

anche nel corso del 2011 ed alla fine dell’anno l’aumento,

nell’impossibilità di partecipare al viaggio, hanno optato per

rispetto al dato dell’anno precedente, è risultato pari a 323

il premio alternativo consistente in un buono da utilizzare

unità, a fronte di nr. 528 nuovi ingressi e 205 uscite

presso la suola di lingue straniere CLM BELL.

(delle quali nr. 58 per decesso).

Nell’ambito delle iniziative mirate a promuovere ed incen-

Tra i nuovi Soci, 231 sono le donne, 290 gli uomini e 7

tivare la partecipazione sociale, si è riconfermato anche

gli enti.

nel 2011 l’ormai tradizionale appuntamento con le “Feste

L’età media dei nostri Soci a fine 2011 era di 53 anni e 2

del Socio”; sono stati 22 – uno in più rispetto all’anno pre-

mesi, mentre era di 44 anni quella dei nuovi Soci entrati

cedente - gli appuntamenti organizzati nelle diverse zone di


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relazione del consiglio di amministrazione

operatività della Cassa in collaborazione con associazioni

non solo sul nostro territorio, ma anche nelle aree del terzo

di volontariato e gruppi associativi locali. Ogni festa ha

mondo. A questi fini la Cassa Rurale ha destinato 82 mila

registrato il “tutto esaurito” e i Soci e loro familiari che

euro nel 2011, per complessivi 114 interventi.

hanno partecipato a questi momenti di socializzazione e

Ricordiamo inoltre che, secondo il progetto di destinazione

divertimento sono stati complessivamente quasi 5.400. Nel

degli utili che sarà proposto all’approvazione dell’assemblea,

corso dei vari incontri, un momento particolare è stato

circa 137 mila euro saranno destinati ai fondi mutualistici

dedicato alla premiazione di 10 Soci che nel 2011 hanno

per la promozione e lo sviluppo della Cooperazione.

raggiunto i 50 anni di iscrizione alla base sociale.

L’impegno in ambito sociale promosso dalla nostra Cassa

Tra le altre iniziative rivolte ai Soci ricordiamo le proposte

Rurale risulta ulteriormente rafforzato dall’attività della Fon-

di viaggio; tra le mete scelte lo scorso anno ricordiamo in

dazione Cassa Rurale di Trento, ente costituito a fine 2008,

particolare Berlino, Sudafrica e New York per la partecipa-

che rappresenta un ulteriore strumento di mutualità per

zione alla maratona mentre, per quanto riguarda i soggiorni

il sostegno di importanti progetti di sviluppo per la nostra

estivi, la Cassa Rurale ha confermato la convenzione con

Comunità. La Fondazione, persegue infatti esclusivamente

la Cooperativa A.E.R.A.T. di Trento per offrire ai Soci

e senza scopo di lucro finalità di utilità sociale e pubblica,

l’opportunità di trascorrere le vacanze presso la struttura

attivando progetti e iniziative nel campo dell’istruzione,

“Casa per Ferie Mirandola” a Cesenatico.

formazione e promozione culturale, della solidarietà sociale

Un’altra iniziativa che ha riscosso grande successo di par-

e assistenza sanitaria, della ricerca storica e scientifica e

tecipazione è stata la serata musicale “Galà dei Ricordi”,

della tutela ambientale. Interpretando con convinzione tali

organizzata nella splendida cornice di Piazza Fiera, con

indicazioni il Consiglio di Amministrazione della Fondazione

l’esibizione degli artisti Katia Ricciarelli e Andrea Mingardi

ha quindi elaborato un piano di attività per il periodo 2009-

e l’accompagnamento della Rossoblues Brothers Band.

2011. Tra i programmi già realizzati, l’acquisizione totale della

Come più volte abbiamo ribadito, essere Soci però non

scuola di lingue CLM BELL, che ha consentito di realizzare

significa solamente beneficiare di vantaggi personali, ma

iniziative speciali e offrire agevolazioni per la diffusione della

anche e soprattutto condividere e sostenere quei principi

conoscenza delle lingue straniere. Per sostenere l’impegno

di solidarietà e di mutualità che, da sempre, la Cassa Rurale

dei giovani trentini più meritevoli la Fondazione nel 2011

di Trento mette in atto e che si manifestano principalmente

ha assegnato 2 borse di studio del valore di 15.000 euro

con interventi economici che ricadono sulle attività sociali

ciascuna, destinate a giovani laureati che intendono soste-

del territorio in cui operiamo.

nere un progetto di studio presso Università o Istituzioni

In generale, la Commissione “Interventi sul territorio” in

italiane o straniere. Nel 2011 è stato realizzato un ciclo

prima battuta, ed il Consiglio di Amministrazione poi, hanno

di incontri rivolto prevalentemente ai giovani dal titolo “Il

esaminato tutte le richieste di intervento presentate nel

futuro nelle tue mani. Dalla Parte delle giovani generazioni.”

corso del 2011, deliberando ben 470 interventi in favore

Molti anche i progetti in collaborazione con enti e organiz-

di altrettante associazioni ed enti.

zazioni del territorio, quali Ipsia del Trentino, il Servizio di

In particolare, gli interventi in favore di iniziative cultu-

Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trento,

rali, educative e ricreative sono stati 245, per un valore

l’ Associazione culturale e di promozione sociale “Il gioco

complessivo di 649 mila euro.

degli specchi, la Scuola S. Anna di Gardolo insieme alla

A favore dello sport sono stati destinati invece 379 mila

Cooperativa Progetto ’92, la LIPU sezione di Trento, l’Asso-

euro, dei quali hanno beneficiato 111 associazioni la cui

ciazione InCo - Interculturalità & Comunicazione, il Trento

attività è rivolta in prevalenza al settore dello sport gio-

Filmfestival insieme alla Fondazione Cineteca di Milano e

vanile. Ricordiamo inoltre il sostegno “decisivo” rivolto a

infine per la realizzazione del documentario Perfect Fire.

numerose manifestazioni sportive locali.

Un accenno, infine, anche all’impegno profuso dalla Cassa

Un’altra importante categoria di interventi è quella che ha

Rurale per le iniziative rivolte ai Soci ed ai loro familiari,

riguardato le iniziative nel campo della solidarietà e della

che si è concretizzato in una spesa di 1,03 milioni di euro,

mutualità; si tratta del sostegno a tutte quelle associazioni

nella quale rientrano: gli oneri derivanti dalla distribuzione

che svolgono un’attività a favore delle categorie più deboli,

del Ristorno, i premi per le coperture assicurative legate al


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bilancio 2011

Conto Sicuro, i servizi di assistenza fiscale e consulenza, i viaggi collegati all’iniziativa “premi di studio” e quelli estratti fra i Soci partecipanti all’Assemblea, gli investimenti per le

FORMAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI E SINDACI

feste dei Soci e per le strenne natalizie, l’organizzazione dell’Assemblea e gli omaggi assembleari, e, in generale, gli

L’insieme complesso di compiti, poteri e responsabilità,

investimenti attivati per la realizzazione dei diversi processi

affidati al Consiglio di Amministrazione per garantire la

di incontro e comunicazione con la base sociale. In questa

gestione efficace dell’attività della Cassa Rurale ed il perse-

voce, sono inoltre compresi tutti gli interventi di carattere

guimento degli obiettivi aziendali, richiede ai singoli membri

formativo riservati ai Soci ed in particolare quelli mirati a

il possesso di forti competenze professionali e conoscenze

favorire i processi di apprendimento delle lingue straniere.

in molteplici ambiti, strumenti fondamentali per esercita-

Ben superiori sono tuttavia i reali benefici economici a favore

re efficacemente la funzione di governance aziendale. A

dei Soci “attivi”, vantaggi derivanti in parte dal Ristorno e

sostegno delle competenze di Amministratori e Sindaci

dalle tante agevolazioni di spesa relative ai servizi banca-

e per dare loro chiavi di lettura essenziali per definire la

ri utilizzati, ma riferibili soprattutto alle generali migliori

missione e l’orientamento strategico della nostra impresa

condizioni di tasso praticate ai Soci rispetto alla media dei

cooperativa, il Piano Strategico 2011-2013 della nostra Cassa

tassi applicati alla Clientela. Proprio a questo riguardo,

ha individuato, nell’ambito di lavoro nr.1 “Governance”, il

ogni anno nel Bilancio Sociale rappresentiamo il calcolo di

Progetto monotematico “Formazione Amministratori”,

tale beneficio che, per il 2011, abbiamo stimato in circa 2

mirato a promuovere la cultura gestionale, professionale e

milioni di euro.

distintiva degli Amministratori e dei Sindaci chiamati oggi ad affrontare sfide di straordinaria complessità e responsabilità.

Promozione e sviluppo della cooperazione

137.000 euro

L’Ufficio Risorse Umane, di concerto con la Direzione, ha proposto quindi un’iniziativa di formazione continua, che

Solidarietà e mutualità

82.000 e

si articolerà nel corso di un biennio, dedicata sia a coadiuvare gli Amministratori di nuova elezione, sia ad elevare

114 INTERVENTI

le competenze e le conoscenze degli Amministratori con Iniziative rivolte ai Soci

1.030.000 e

maturata esperienza. Il Piano formativo è stato approvato con delibera consiliare del 13 ottobre 2011. Tale Piano, prevede complessivamente 15 incontri tematici, organizzati in forma seminariale, cui partecipano docenti della Federazione Trentina della Cooperazione, dell’Università di Trento e altri autorevoli relatori, per i contenuti di carattere generale e culturale, proponendo riflessioni

2.277.000 € 470 INTERVENTI

teoriche e approfondimenti riguardanti l’esercizio delle principali funzioni e responsabilità degli Amministratori. Sono coinvolti inoltre alcuni Capi Area e Responsabili di funzione della nostra Cassa Rurale per gli approfondimenti legati ai processi interni. I contenuti del Piano formativo per il Consiglio di Amministrazione, individuati con la collaborazione di Formazione Lavoro, punto di riferimento nel settore per il Movimento Cooperativo Trentino, includono diverse tematiche che

Sostegno allo Sport

379.000 e

111 INTERVENTI

Sostegno alle associazioni ed alle iniziative culturali, educative e ricreative

649.000 e

245 INTERVENTI

afferiscono alle 3 principali macro-aree: Governance, Processo del Credito e Cultura cooperativa e localismo. Nel corso del 2011 sono stati effettuati 3 incontri formativi, uno sul tema dei principi e dei valori della Cooperazione e


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relazione del consiglio di amministrazione

due sul sistema del credito cooperativo trentino. Un altro

RA C C OLT A C OMP LESSIVA

incontro si è finora svolto nel 2012, oltre alla partecipazione

(valori espressi in milioni di euro)

al Convegno di Riva del Garda del 9-10 marzo denominato

1.900

“La cooperazione per un mondo migliore”.

1.850

1.715,9 1.757,2 1.777,1 1.762,2 1764,1

1.800

LA GESTIONE ECONOMICA E FINANZIARIA

1.750 1.700 1.650 1.600

UN F LAS H SUL BILANCIO

2007

2008

2009

2010

2011

L’anno appena trascorso è stato caratterizzato dal perdurare della crisi dell’economia reale e finanziaria determinando

Sul fronte dell’attivo, gli impieghi a clientela hanno chiuso

un quadro generale di difficoltà, aggravato recentemente

a 1.022,2 milioni di euro contro i 1.012,4 del 2010, segnando

dai venti di recessione. In un contesto così delicato, la

una variazione positiva di 9,8 milioni di euro pari a + 0,97%.

nostra Cassa Rurale ha saputo gestire positivamente le

Il conto economico, nel suo complesso, ha chiuso il 2011

criticità chiudendo l’esercizio 2011 con un risultato di

con la sostanziale tenuta dell’utile netto rispetto all’anno

poco inferiore a quello del 2010 grazie alla crescita delle

precedente (-261 mila euro pari a un -4,90%). Analizzando

voci di ricavo ricorrenti (margine di interesse e commis-

nel dettaglio le singole componenti reddituali, si evidenzia il

sioni nette) e all’attenta politica di contenimento dei costi,

miglioramento del margine di interesse con una variazione

che hanno compensato da una parte il calo delle voci di

assoluta positiva di 703 mila euro (+2,50%) derivante dal

ricavo fortemente dipendenti dall’andamento dei mercati

migliorato spread a livello banca (differenza tra tassi attivi

finanziari e dall’altra parte l’aumento dei costi connessi alle

e passivi) che, nel 2010, era dell’1,95% rispetto all’1,98%

rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei

medio del 2011 (+0,03%). Di contro lo spread tipico riferi-

crediti a clientela.

bile all’intermediazione con la clientela registra una leggera

Il totale delle masse amministrate (raccolta diretta,

diminuzione (-0,18%), passando da un valore medio del

indiretta e impieghi a clientela) ha registrato un risultato di

2,41% nel 2010 ad un valore medio del 2,23% nel 2011.

fine anno pari a 2.786,3 milioni di euro rispetto ai 2.774,6

Un altro risultato positivo è rappresentato dall’andamento

milioni del 2010, con un aumento di 11,7 milioni di euro

delle commissioni nette da servizi, aumentate dagli 8,4

pari a un +0,42%.

milioni di euro del 2010 agli 8,6 milioni di euro dell’esercizio

La raccolta diretta si è attestata nel 2011 ad un valore

corrente (+ 190 mila euro pari a +2,25%). I principali contri-

di 1.205,8 milioni di euro contro i 1.242,6 milioni del 2010

buti al raggiungimento di questo risultato sono riconducibili

(-2,96%), mentre la raccolta indiretta è passata da 519,6

essenzialmente all’aumento delle commissioni rivenienti dal

milioni di euro del 2010 ai 558,3 milioni del 2011, facendo

rilascio delle garanzie (+60 mila euro) e di gestione dei conti

registrare un aumento di 38,7 milioni di euro, pari ad una

correnti (+163 mila euro). I risultati positivi commissionali

variazione percentuale di +7,44%.

registrati in questi settori di attività (+223 mila euro) e la

La raccolta complessiva si è attestata quindi nel 2011 a

riduzione delle commissioni passive (-84 mila euro) hanno

1.764,1 milioni di euro rispetto ai 1.762,2 milioni dell’anno

ampiamente compensato la contrazione commissionale

precedente, con un aumento assoluto di 1,9 milioni di euro

registrata nel settore di collocamento, gestione e ammini-

(+0,11%).

strazione titoli con clientela (- 115 mila euro). Il risultato netto della negoziazione delle attività/passività finanziare (dividendi, risultato netto dell’attività di negoziazione, risultato netto dell’attività di copertura, risultato netto da cessione e riacquisto di attività/passività finanziare e il risultato netto delle attività/passività valutate al fair


15

bilancio 2011

value) evidenzia un risultato positivo assoluto di 311 mila

due ultime voci registrano assieme un risparmio 2011

euro contro i 420 mila euro del 2010 con una diminuzione

su 2010 di 759 mila euro, frutto della riorganizzazione

di 109 mila euro (-25,98%). Delle varie voci economiche

della rete sportelli operata successivamente alla fusione

che concorrono alla formazione di detto step reddituale si

per incorporazione della Cassa Rurale Sopramonte nella

segnala la riduzione di 866 mila euro (da +773 mila euro

Cassa Rurale di Trento avvenuta nell’anno 2009 e che ha

del 2010 a -93 mila euro del 2011) della voce utili/perdite

consentito alla Cassa di capitalizzare risparmi strutturali

da cessione o riacquisto di titoli di proprietà classificati

uniti ad un efficientamento delle risorse.

nella categoria “attività disponibili per la vendita”. Una

Le altre voci che compongono il totale dei costi operativi

contrazione dovuta essenzialmente al negativo trend dei

si riferiscono alla voce accantonamenti netti ai fondi per

mercati finanziari del secondo semestre 2011. Il margine

rischi e oneri, che accoglie l’importo di circa 159 mila euro

di intermediazione, recependo il buon andamento della

(152 mila euro nell’esercizio 2010) che la Cassa Rurale ha

gestione denaro e della gestione servizi, risulta in leggero

accantonato quali oneri certi cui sarà chiamata a far fron-

aumento rispetto all’anno precedente (37,8 milioni di euro

te nel corso degli anni successivi al 2011 a titolo di vari

contro 37,0 milioni dell’anno precedente pari a +2,12%).

interventi a favore del Fondo Garanzia dei Depositanti del

Proseguendo in questa sintetica analisi dello schema di

Credito Cooperativo, alla voce rettifiche di valore nette

bilancio, si incontra la voce delle rettifiche e riprese di

(ammortamenti) su attività materiali e immateriali, che risulta

valore nette per deterioramento di crediti e di attività

di poco superiore all’anno precedente (1,051 milioni di euro

finanziarie, il cui risultato deriva dal processo valutativo

contro 1,022 milioni di euro pari a +29 mila euro per un

che la Cassa Rurale ha applicato ai propri crediti in linea

+2,88%) e la voce degli altri oneri e proventi di gestione che

con una politica accorta e prudente, suggerita anche dal

accoglie prevalentemente i recuperi da clientela per spese

perdurare del delicato momento congiunturale. Il saldo di

postali, imposte di bollo su conti correnti e dossier titoli e

questa voce ammonta a -4,7 milioni di euro contro i 3,6

imposta sostitutiva D.P.R. 601/73 che passa dai 2,530 milioni

milioni del 2010. Il risultato netto della gestione finan-

di euro del 2010 ai 2,640 milioni di euro del 2011 per un +

ziaria (margine d’intermediazione +/- rettifiche e riprese

4,35% pari a circa 110 mila euro: un aumento interamente

di valore nette) si è attestato a fine 2011 a 33,1 milioni di

ascrivibile al recupero di imposte e tasse indirette clientela

euro contro i 33,4 milioni dell’anno precedente, con una

direttamente correlato all’inasprimento dell’imposta di bollo

variazione percentuale di -0,96%.

deciso dal Governo nel secondo semestre 2011.

I costi operativi (costituiti dalle spese del personale, dalle

L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte

altre spese amministrative -incluse le imposte indirette a

ha raggiunto, a fine esercizio, l’ammontare di 7 milioni di

carico della Cassa e della Clientela-, dagli accantonamenti

euro rispetto ai 6,8 milioni del 2010, con un incremento di

netti ai fondi rischi e oneri, dalle rettifiche/riprese di valore

circa 255 mila euro corrispondente ad una variazione per-

netto su attività materiali/immateriali -ammortamenti- e

centuale positiva del 3,76%. Dopo il calcolo delle imposte

dallo sbilancio degli altri oneri/proventi di gestione) hanno

sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente,

registrato un ulteriore miglioramento, passando dai 26,6

l’utile netto è passato da 5,3 milioni di euro del 2010 ai

milioni di euro del 2010 ai 26,1 milioni dell’esercizio appena

5,1 milioni di fine 2011, segnando un decremento percen-

concluso, con una variazione percentuale di -2,11%, corri-

tuale di -4,90%.

spondente a un risparmio di 563 mila euro. Nel dettaglio

Il patrimonio, fondamentale elemento di redditività finanzia-

aumenta la spesa delle imposte indirette per un +10,88%

ria, nonché indispensabile, ai fini della Vigilanza, per sostenere

pari a circa 269 mila euro (da 2,473 milioni di euro del 2010

un’operatività più ampia e diversificata, raggiungerà, dopo

a 2,743 milioni di euro del 2011), diminuisce la spesa per

il riparto dell’utile 2011, un valore contabile, al lordo delle

il personale per un -2,19% pari a circa 357 mila euro (da

rettifiche e integrazioni disposte dalla Banca d’Italia, di poco

16,310 milioni di euro del 2010 a 15,953 milioni di euro

inferiore ai 122 milioni di euro. Il patrimonio utile ai

del 2011) e quella inerente le restanti spese amministrative

fini di Vigilanza citato in premessa si è attestato invece,

per un -4,36% pari a circa 402 mila euro (da 9,214 milioni

a fine anno, ad un valore di 139 milioni di euro contro i

di euro del 2010 a 8,812 milioni di euro del 2011). Queste

135 milioni di euro dell’anno precedente.


16

relazione del consiglio di amministrazione

L’ASSETTO ORGANIZZATIVO

dalla normativa di Vigilanza, inoltre, è stata costituita nel

Dopo un anno, il 2010, in cui la Cassa ha lavorato per dare

un’ottica di razionalizzazione di costi e maggiore effica-

stabilità alla struttura, non solo completando gli interventi organizzativi interni iniziati dopo la fusione, ma anche con un’attenta politica di recupero di redditività, sia sul versante della marginalità, sia su quello del risparmio di costi e risorse, il 2011 è stato caratterizzato da un indirizzo più propositivo e commercialmente più deciso. Confermando l’approccio di grande prudenza e attenzione che ha caratterizzato le politiche negli ultimi anni, la Cassa è passata da una logica di “difesa” ad una di maggiore iniziativa commerciale. Per sostenere efficacemente queste strategie, nella loro complessità, e rafforzare così la capacità di fronteggiare la grave crisi economica che sta ancora gravando sul sistema economico e finanziario, la Cassa ha apportato importanti modifiche al proprio assetto organizzativo interno, ponendosi quale obiettivo: - la razionalizzazione della catena di comando e l’efficacia del circuito decisionale; - il coordinamento forte e autorevole dei tre settori chiave: Affari, Attività Organizzative e Controlli; - l’ottimizzazione dell’impiego delle risorse, con risparmio di costi. Il nuovo organigramma vede, dunque, gli uffici di staff limitati agli ambiti del controllo di gestione, della segreteria generale e dei soci/marketing, mentre tutte le altre funzioni sono raggruppate nell’ambito dei tre settori chiave, governati dalla direzione, dalla vicedirezione e dal compliance officer. La riorganizzazione ha interessato in modo decisivo alcuni uffici, con una conseguente riunificazione di competenze. Rispondendo all’esigenza di maggiore flessibilità e fungibilità organizzativa, i tre uffici operativi Riscontro, Portafoglio ed E-banking sono stati unificati, formando l’Ufficio Incassi e Pagamenti. L’unità Uffici Tecnici e di Servizio ha riunito l’Ufficio Informatica, l’Ufficio Tecnico e l’Economato. Particolarmente importante è stata la costituzione di un Ufficio Organizzazione rafforzato con più ampie competenze e funzioni, riconducendo ad un unico riferimento il coordinamento trasversale dei diversi processi aziendali, sotto l’aspetto operativo e strategico. Anche l’Area Controlli ha potenziato il suo assetto, con l’acquisizione del servizio di recupero crediti e la costituzione di un servizio legale. In adempimento a quanto previsto

suo interno la funzione antiriciclaggio. Nell’ambito della revisione dell’assetto organizzativo, in cia commerciale, rientrano altri interventi organizzativi rilevanti, quali la costituzione, all’interno dell’Area Commerciale, dell’ufficio Pianificazione, l’inserimento dell’Ufficio Bancassicurazione nell’Area Finanza e l’integrazione dell’operatività della filiale di Corso Buonarroti (chiusa a metà 2011) nella filiale di Piazza Cantore, ristrutturata e rafforzata nell’organico. Nonostante le difficoltà del mercato, il processo di riorganizzazione attuato nel 2011 sta già dimostrando la sua validità nel raggiungimento degli obiettivi auspicati: in tema di efficienza ha già permesso il passaggio di tre collaboratori del back office al ruolo di operatore di sportello, rafforzando così il servizio ai clienti sulla rete filiali; i processi di lavoro stanno gradualmente migliorando in molte aree del back office, i risultati economici sono in linea con le aspettative. LE RISORSE UMANE

Una struttura organizzativa che porta in sé i presupposti per governare il business secondo gli indirizzi del piano strategico, è indispensabile ma non basta, se non è sostenuta da politiche ed azioni dirette a suscitare motivazione e senso di appartenenza nel personale. Occorre dunque investire sui collaboratori, riservando la massima cura e attenzione alla crescita delle loro competenze, specialmente di quelli più giovani e capaci, che rappresentano il futuro dell’impresa. In un contesto di crisi come quello attuale, la nostra Cassa ha compreso come sia ancora più importante non abbandonare, anzi insistere sulla crescita dei collaboratori, senza lasciarsi tentare dalla logica del breve termine, ma perseguendo, coraggiosamente, un valido e deciso percorso di valorizzazione delle risorse. Parole come “delega”, intesa non in una logica di controllo, ma di fiducia e responsabilità, “gestione per obiettivi”, “apprendimento continuo”, “valorizzazione del merito”, “creazione di valore”, sono entrati a far parte del linguaggio della nostra Cassa Rurale. Nel corso del 2011 è stato progettato un sistema di valutazione delle prestazioni, che sarà applicato già a partire da quest’anno, mediante il quale si vuole sviluppare una concezione del lavoro più creativa e partecipata, orientata al miglioramento continuo, al confronto fra responsabile e collaboratore e, soprattut-


17

bilancio 2011

to, a sviluppare l’attitudine al lavoro per obiettivi, come

Personale, in cui, dopo una relazione informativa da parte

metodo che, attraverso la definizione e la condivisione di

del prof. Giuseppe Lusignani, hanno preso la parola alcuni

mete da raggiungere, intese sia in termini economici, che

giovani collaboratori per raccontare quattro esperienze di

in termini di innovazione personale o di procedure, porti

lavoro che li hanno impegnati in modo creativo:

alla creazione di valore.

- la partecipazione al percorso di formazione operativa

L’attività formativa ha sostenuto fortemente il processo

permanente “Club Finanza”, che si propone di accrescere

di sviluppo del personale nel 2011, intervenendo in tutti

la cultura finanziaria e l’autonomia nella consulenza al

i settori, verso tutti i ruoli, con percorsi sia tecnici che

cliente del gruppo formato da circa 20 partecipanti, i

relazionali/manageriali. Coerenti con quanto previsto dal

quali sono anche incaricati di veicolare all’interno della

piano formativo triennale redatto a fine 2010, e cercan-

loro filiale le conoscenze e le prassi apprese;

do di rispondere nel modo più completo ed adeguato ai

- il progetto “bancassicurazione” che impegna un gruppo

bisogni formativi manifestati, la Cassa ha impegnato i suoi

di addetti nel campo dell’intermediazione assicurativa,

collaboratori con 11.379 ore di formazione, oltre a 1.629

per offrire alla nostra clientela un servizio completo e di

ore di incontri e riunioni informative o di aggiornamento.

qualità;

Si tratta di più di 50 ore in media per dipendente, cui va ad

- il programma di riorganizzazione degli uffici del Centro

aggiungersi la formazione continua e quotidiana sul campo,

Servizi, con la costituzione dell’Ufficio Incassi e pagamenti

che ogni responsabile di filiale o di ufficio è chiamato a

ed il percorso di crescita delle competenze, diretto a

svolgere nei confronti dei propri collaboratori diretti.

migliorare la qualità del servizio sia verso la clientela

Il 30% circa della formazione è stata effettuata a cura di

diretta che nei riguardi del cliente interno (le filiali);

formatori interni e per il 70% ci si è avvalsi di consulenti e docenti esterni, con un investimento di circa 156.000 euro,

- la progettazione del sistema di valutazione dei collaboratori, che ha impegnato l’Ufficio Risorse Umane.

di cui 52.000 euro finanziati da Foncoop. A questo investimento si aggiunge un percorso formativo

Al 31 dicembre l’organico della Cassa Rurale contava 228

finanziato dal Fondo Sociale Europeo, rivolto ad accrescere

dipendenti, di cui 131 uomini e 97 donne, con un’età

le competenze valutative e di gestione dei collaboratori per

media di circa 43 anni ed un’anzianità media di servizio

il personale con il ruolo di valutatore, iniziato nell’autunno

presso la Cassa di circa 16 anni. Nel corso del 2011 sono

2011 e che terminerà a maggio 2012.

stati assunti 3 collaboratori, di cui due già in servizio con

In una realtà economica e sociale, in cui emerge evidente

contratto di lavoro in somministrazione lavoro. Sono cessati

la difficoltà dei giovani a seguire la propria vocazione ad

per pensionamento 3 collaboratori e sono stati confermati

affermarsi nel lavoro e si riesce a fatica a dare fiducia alle

a tempo indeterminato 4 contratti in scadenza. A fine anno

nuove generazioni, la nostra Cassa si interroga su come dare

i contratti a termine erano 2, mentre i dipendenti assenti

maggior spazio alle proprie risorse più giovani e promet-

per congedo parentale, di maternità, aspettativa o distacco,

tenti, perché, mettendo a frutto le conoscenze e capacità

erano 13.

acquisite in percorsi formativi ed esperienze di lavoro, esse apportino il loro contributo di idee e innovazione con stile propositivo e diventino gli attori del cambiamento, in uno

DI P ENDEN T I

scenario complesso e sempre più competitivo. La strada

245

che la Cassa ha scelto nei confronti delle nuove genera-

240

zioni, è quella del riconoscimento del merito, della delega e della fiducia, del sostegno, ma anche della responsabilità e dell’impegno. Per far conoscere e apprezzare alcuni dei progetti che hanno prodotto per la nostra organizzazione una reale creazione di valore e per dare voce ai diretti protagonisti, è stata organizzata a fine novembre, una convention del

241 241 240 228 228

235 230 225 2007

2008

2009

2010

2011


18

relazione del consiglio di amministrazione

Il personale operante direttamente sulle filiali era di 128

Nell’ultimo semestre del 2011, l’Ufficio Tecnico si è inol-

unità, pari al 59,5% del totale dei dipendenti attivi. Il restante

tre occupato della razionalizzazione di tutti i contratti

personale impiegato nel back office, nelle aree direttive o nelle

di manutenzione in essere, con l’obiettivo di ridurre il

aree tecniche (crediti-finanza) era di 87 unità, pari al 40,5%.

numero di fornitori per standardizzare le spese e i servizi

La Cassa si è inoltre avvalsa, per brevi periodi, di lavoratori

offerti nell’ambito dei principali appalti di manutenzione.

temporanei con contratto di lavoro in somministrazione.

Questa attività ha portato un’ottimizzazione dei costi ed

Sono stati infine attivati nelle diverse aree aziendali 21 stage,

un notevole miglioramento organizzativo nella gestione

prevalentemente curricolari, nell’ambito della convenzione

degli interventi tecnici.

con l’Università di Trento, di altre università italiane o istituzioni scolastiche.

IN FORMA T ICA, T ECNOLOGIE E PROCEDURE

LE S T R U T T U R E

Nel corso del 2011, le attività ed i progetti che hanno

Anche nel 2011 sono proseguite le ristrutturazioni immobi-

interessato la gestione informatica della Cassa Rurale di

liari con la contestuale razionalizzazione della dislocazione

Trento sono stati molteplici, sia in ambito organizzativo

degli sportelli sulla città.

che tecnologico.

Nei primi mesi dell’anno, è stata infatti chiusa la Filiale

Per quanto riguarda gli aspetti informatico/organizzativi,

di Corso Buonarroti, con la contestuale ristrutturazione

si è provveduto all’aggiornamento del sistema informativo

della vicina filiale di Piazza G.Cantore, riprogettata per

bancario rilasciato da Phoenix Informatica Bancaria SpA.

accogliere anche la clientela proveniente dalla filiale di

L’utilizzo dei nuovi programmi ha consentito di razionalizzare

Corso Buonarroti.

l’operatività, ampliando nel contempo le attività rivolte al

Verso fine anno anche la filiale di Via Ghandi è stata sot-

marketing operativo.

toposta ad una totale ristrutturazione: i lavori, che sono

Per quanto riguarda la gestione informatica dell’Assemblea,

stati completati in sole tre settimane, hanno consentito

nell’intento di migliorare e velocizzare i lavori assemble-

di realizzare nuovi e moderni spazi dedicati alla clientela

ari, è stato dato incarico di realizzare un nuovo softwa-

e ai collaboratori, sulla base di linee guida e disposizioni

re – funzionante mediante sistema di lettura di codici a

progettuali fornite per l’occasione direttamente dall’Ufficio

barre – da utilizzare per il pre caricamento delle deleghe,

Tecnico della Cassa.

l’identificazione dei Soci in Assemblea e lo scrutinio delle

In coerenza con l’obiettivo, dettato dall’attuale situazione

schede elettorali.

economica, di ridurre i costi di gestione, si è cercato di

In ambito tecnologico, la Cassa ha avviato un progetto

realizzare un intervento “Low Cost”, pur nel rispetto dello

per la digitalizzazione dei documenti; a tale scopo tutte

stile adottato nelle precedenti ristrutturazioni.

le postazioni cassa nelle filiali sono state dotate di nuovi

Nel corso del 2011 l’ufficio Tecnico - in collaborazione con

scanner, dispositivi utili per la lettura dei documenti car-

l’Ufficio Informatica – è stato impegnato direttamente nei

tacei e la loro trasformazione in documenti elettronici.

lavori di cablaggio della rete dati di tutti gli sportelli della

Questo progetto, che vedrà il suo completamento nel

Cassa, per l’adeguamento agli standard minimi richiesti

corrente anno, permetterà di velocizzare le ricerche dei

dal nuovo piano della “Sicurezza Logica” approvato dal

documenti rendendoli disponibili su tutti i punti operativi

Consiglio di Amministrazione.

della Cassa Rurale.

Numerosi sono stati anche gli interventi di manutenzione

Relativamente alla sicurezza informatica sono stati aggiornati,

ordinaria e straordinaria presso le filiali e nell’ottica di

e in altri casi sostituiti, gli apparati di collegamento e smi-

proseguire nell’implementazione e nell’adeguamento degli

stamento della rete dati. Questo intervento ha consentito

impianti e dei sistemi dedicati alla Sicurezza.

la successiva realizzazione di un progetto per la mappatura,

Particolare attenzione è stata posta al rispetto delle norma-

identificazione ed autorizzazione di tutti i dispositivi hardwa-

tive vigenti in materia di sicurezza e salute per i lavoratori,

re (personal computer, stampanti, telefoni, ecc.) collegati

con interventi adeguati, richiesti dai “Responsabili della

sulla rete informatica della Cassa Rurale, al fine di impedire

Sicurezza”.

l’accesso di periferiche non autorizzate ad operare.


19

bilancio 2011

Anche l’infrastruttura informatica generale è stata rinno-

Rientra nella gestione dell’Ufficio Crediti anche l’operatività

vata, con la sostituzione dei personal computer obsoleti

nel comparto Estero, settore in cui la Cassa è in grado di

con unità elaborative più performanti dotate del sistema

soddisfare tutte le necessità: regolamenti internazionali,

operativo Windows 7, migliorando in tal modo l’operatività

negoziazione assegni esteri, gestione documentate import/

dei collaboratori.

export, finanziamenti all’importazione ed all’esportazione, apertura di conti e depositi in divisa.

IL P R O C ESSO DEL CREDI TO

In un contesto condizionato dal perdurare della situazione

Il Servizio Crediti ha il compito di assicurare, nel rispetto del-

di crisi, la Cassa ha rafforzato ulteriormente il proprio ruolo

le politiche aziendali ed in accordo con le indicazioni fornite

di interlocutore primario delle imprese locali, integrando

dalla Direzione, la supervisione ed il coordinamento delle

la tradizionale attività di erogazione del credito con nuovi

attività di istruttoria, concessione e revisione affidamenti,

strumenti innovativi a supporto del loro sviluppo. Un aiu-

curando le attività non delegate alle filiali e la presentazio-

to concreto in questa direzione è dato da un particolare

ne agli organi deliberanti degli elementi necessari per una

progetto, denominato “Finanza Straordinaria d’Impresa”

precisa valutazione del rischio connesso alla concessione

che, attraverso una specifica collaborazione con la società

e gestione dei crediti ordinari, speciali e convenzionati.

Scouting Spa - partecipata anche dal gruppo Cassa Centrale

In relazione alla natura del soggetto richiedente, vengono

Banca -, offre un supporto alle imprese impegnate in attività

identificati due “segmenti” di clientela affidata: il segmento

di ristrutturazione aziendale, avvicendamenti generazionali,

“Retail” ed il segmento “Corporate”.

cessioni aziendali o rami d’azienda, con una consulenza

Il segmento Retail comprende le famiglie consumatrici, i

altamente professionale in tutte le fasi dei processi riorga-

liberi professionisti e le micro imprese/enti. L’istruttoria

nizzativi e finanziari.

della proposta di affidamento viene sviluppata dalla filiale con

A questa collaborazione si aggiunge anche la forte sinergia

il supporto tecnico dei Gestori Retail, che intervengono in

con i Confidi locali, sia per l’attività ordinaria che a supporto

particolare nella fase di analisi dei dati economico/finanziari/

delle politiche “straordinarie” previste, tempo per tempo,

patrimoniali delle controparti.

dalle manovre provinciali “anticrisi”, tra le quali ricordiamo

Il segmento Corporate si occupa della gestione creditizia

a titolo di esempio gli interventi per il rafforzamento della

diretta di tutta la clientela imprese Corporate affidate, ope-

struttura patrimoniale delle aziende attraverso il ricorso

rando in collaborazione con l’ “Analista Corporate”, figura

alla formula del “prestito partecipativo”.

che cura l’istruttoria della pratica di fido al fine di pervenire ad una valutazione complessiva del rischio assumibile nei

IL PROCESSO COMMERCIALE

confronti del cliente.

Il 2011 è l’anno in cui è stato avviato un processo di riorga-

Il Servizio Crediti, inoltre, attraverso l’Ufficio Segreteria

nizzazione generale e innovazione dell’Area Commerciale,

Fidi, supervisiona gli aspetti connessi alla corretta gestione

destinato a continuare anche nel corso del 2012. Importanti

delle garanzie, assicura il rispetto delle disposizioni relati-

eventi economici e finanziari globali, nuovi “percorsi obbliga-

ve alla Centrale Rischi, gestisce l’attività e lo sviluppo dei

ti” tracciati da sempre più vincolanti norme sulla trasparenza

rapporti di credito rateale e speciale, fornisce supporto ed

e sull’antiriciclaggio, nuovi metodi di tassazione, hanno

assistenza alle filiali. Inoltre, collabora alla progettazione di

infatti fatto da propulsore alla rivisitazione di procedure,

nuovi prodotti di credito da proporre alla clientela.

alla creazione di nuova reportistica, allo studio di nuovi

A tale riguardo, visto il crescente interesse nei confronti

prodotti, all’individuazione di nuove figure professionali

del risparmio energetico e delle energie rinnovabili, la

ed alla definizione di nuovi comportamenti operativi. La

nostra Cassa già da alcuni anni ha ampliato la gamma degli

prima azione concreta in risposta a questa nuova situazione

interventi “Eco Formula” con l’introduzione di finanziamenti

è stata la costituzione – all’interno dell’Area Commerciale

finalizzati a sostenere interventi di acquisto ed installazione

– dell’Ufficio Pianificazione al quale è demandato il compito

di impianti fotovoltaici da parte di coloro che intendono

di supportare le attività commerciali con idonei strumenti e

beneficiare delle agevolazioni previste dalla normativa meglio

analisi di carattere tecnico e normativo. Tale collaborazione

conosciuta sotto il nome di “conto energia”.

ha già prodotto risultati positivi: nel corso del 2011 è stato


20

relazione del consiglio di amministrazione

infatti realizzato un nuovo “Report di Filiale”, strumento che

tra diverse aree, gli uffici dell’Area Commerciale sono stati

consente di fornire un profilo completo di ogni filiale sia dal

recentemente trasferiti presso il Centro Servizi, dove sono

punto di vista commerciale che operativo, ed è stato diffuso

presenti altri uffici organizzativi.

presso la rete filiali il nuovo applicativo per la gestione della

Il crescente fabbisogno di liquidità e la conseguente spinta

clientela “SIM2000” - per il quale l’Ufficio Pianificazione è

della concorrenza ci hanno portato ad attivare nel corso

stato impegnato nel fornire assistenza tecnica e formativa.

dell’anno una campagna di contatto dedicata alla salva-

Tra le attività più significative in ambito commerciale, se-

guardia della raccolta. Le Filiali sono state impegnate nel

gnaliamo l’elaborazione del nuovo Budget 2011 – in col-

contattare determinati segmenti di clientela, per proporre

laborazione con il Controllo di Gestione, lo Sviluppo e la

l’incremento dei loro depositi con “denaro fresco”, per

Pianificazione – impostando con maggiore attenzione al

sollecitare la presentazione di nuovi clienti, o per proporre

concetto di redditività. La situazione di incertezza che si

l’assegnazione di un Settorista/consulente personale presso

era delineata già nel corso degli esercizi precedenti, il venir

l’Area Finanza. Per questo motivo è stata concordata la

meno delle dinamiche economiche e finanziarie favorevoli

suddivisione della Rete in cinque gruppi di Filiali, assegnati

che prima permettevano di prevedere, con un certo otti-

ad altrettanti Settoristi Finanza, ognuno dei quali è diventato

mismo, una costante crescita delle masse unitamente alle

il referente principale per ogni Filiale del proprio gruppo.

concomitanti difficoltà ad attivare modifiche unilaterali

Analogamente a quanto fatto con i Settoristi Finanziari è

delle condizioni di tasso, ci ha infatti costretti a rafforzare

emersa la necessità di maggior presidio ed affiancamento

il presidio del margine di intermediazione introducendo nel

delle Filiali a livello commerciale, ma anche come supporto

Budget 2011 nuovi obiettivi favorendo, nel contempo, un

organizzativo e formativo, da parte di figure di riferimento

approccio volto alla valutazione globale del cliente.

che potessero dedicare molto del loro tempo alla presenza

Sulla stessa linea, una delle attività più rilevanti svolte nel

fisica in Filiale. In tale senso, verso la fine dell’ anno l’Area

2011 è stata la revisione delle “Condizioni Guida” relative

Commerciale è stata rafforzata con l’inserimento di un

ai tassi applicati alle nuove richieste di affidamento. La ra-

nuovo collaboratore ed è stato avviato un nuovo progetto

pida evoluzione di un mercato “impazzito” in cui il costo

di riorganizzazione, che ha trovato realizzazione nei primi

della raccolta assumeva giorno per giorno valori sempre

mesi del 2012, che prevede la divisione delle Filiali in tre

più alti, rendendo di fatto non più significativo il valore

gruppi affidati alla guida e supervisione di altrettanti refe-

del parametro di riferimento ufficiale (Euribor), ha reso

renti “Capogruppo” .

opportuna, più volte nel corso dell’anno, la revisione delle

Un’altra attività che ha coinvolto l’Area Commerciale, in

condizioni applicate alle linee di credito di nuova apertura

collaborazione con l’Ufficio Soci e Marketing, riguarda una

aumentandone gli spreads rispetto all’Euribor. A questo

campagna di recupero dei “Soci dormienti” - in linea con

proposito, viste le complessità legate alla gestione delle

quanto previsto dal nuovo Piano Strategico nell’ambito

“manovre condizioni”, è stata individuata la nuova figura

“Politiche Sociali” -, che si è concretizzata nel contatto di

del “Responsabile Condizioni”, al quale viene demandato il

circa 250 Soci cosiddetti “dormienti” in quanto non titolari di

coordinamento delle numerose attività connesse a questi

rapporto di conto corrente presso la Cassa. Questa azione

interventi.

ha avuto risultati positivi, non solo in quanto diversi Soci

La continua evoluzione del mercato e la pressione della

contattati hanno deciso di riaprire un rapporto di conto

concorrenza ci ha portati alla creazione di nuovi prodotti di

corrente, ma anche perché in ogni caso è stato riscontrato

impiego come il “Mutuo a Tasso Misto” e di raccolta, come

un generale apprezzamento da parte dei Soci contattati per

il più recente “Conto di Deposito”. Anche questa attività ha

l’interesse dimostrato nei loro confronti. L’azione proseguirà

necessariamente coinvolto Aree diverse facendo emergere

nel corso del 2012 verso i “Soci marginali”.

come, oggi più che in passato, nel mondo bancario sempre più complesso e sempre più soggetto a norme vincolanti sia necessario un continuo confronto e scambio di informazioni tra detentori di competenze diverse. Proprio per rispondere in modo più adeguato all’esigenza di confronto


21

bilancio 2011

I R ISC H I F INANZIARI

tipologie di investimento, limiti di rischi e quantificazione

Le problematiche relative alle tensioni sui debiti sovrani dei

degli stessi a livello complessivo. Per la gestione operativa

Paesi periferici europei hanno caratterizzato le principali

nella nostra Cassa Rurale sono previsti, allo scopo, i supporti

dinamiche dei mercati finanziari e monetari nella seconda

consultivi di due specifici Comitati, denominati Comitato

parte del 2011, coinvolgendo in prima linea anche il nostro

Finanza e Comitato Rischi che, coordinati dalla Direzione

Paese. L’Italia è stata infatti oggetto di un’ondata speculativa

Generale, si riuniscono periodicamente per analizzare i

che ha prodotto una profonda crisi di sfiducia a fronte

diversi ambiti di rischio ed eventualmente valutare manovre

della complessiva situazione di solvibilità del nostro Paese.

correttive di portafoglio.

Le dinamiche relative all’allargamento dello spread ed all’au-

I rischi finanziari sono monitorati costantemente con l’ausilio

mento del costo dei credit default swap hanno influenzato il

di modelli di analisi (VAR evoluto e A.L.M. - Asset & Liability

costo del funding sia per lo Stato italiano che per le banche,

Management - ) prodotti da specifici applicativi e utilizzati

con una vera e propria corsa al rialzo sui rendimenti offerti,

dall’Area Finanza, dal Risk Controller e dal Controllo di

e contestualmente deteriorato la capacità di credito delle

Gestione e periodicamente portati all’attenzione della Dire-

imprese e delle famiglie.

zione Generale, del Comitato Rischi e del Comitato Finanza.

All’orizzonte si intravedono inoltre rischi di bassa crescita

La misurazione del rischio del portafoglio titoli viene sup-

o recessione che renderanno estremamente difficile l’u-

portata dalla reportistica fornita dal Servizio Rischio di

scita, in tempi brevi, da questa crisi che sta portando forti

Mercato (Reportistica Evoluta) di Cassa Centrale Banca,

tensioni sulla liquidità del complesso sistema finanziario

che evidenzia il valore a rischio dell’investimento (VAR,

mondiale. Secondo gli analisti finanziari, nel corso del 2012

Value at Risk) calcolato con gli applicativi e la metodologia

dovrebbero scadere complessivamente oltre 7,6 trilioni

parametrica di Riskmetrics, su un orizzonte temporale di

di dollari di debito governativo e corporate, di cui 3,20 in

10 giorni e con un intervallo di confidenza al 99%, tenendo

Giappone e 2,9 in America. Per quanto riguarda l’Europa

in considerazione le volatilità e le correlazioni tra i diversi

si parla di oltre 1.600 miliardi di euro, ovvero 1,2 trilioni di

fattori di rischio che determinano l’esposizione al rischio

dollari, solo per rifinanziare gli stati sovrani, più oltre 700

di mercato del portafoglio investito (tra i quali il rischio

miliardi di euro di debito bancario in scadenza. Solo nel

tasso, il rischio azionario, ed il rischio cambio).

primo trimestre del 2012 verranno a scadere 230 miliardi

La misurazione del VaR è disponibile quotidianamente per

di obbligazioni bancarie, e almeno 250-300 miliardi di titoli

il monitoraggio e le valutazioni operative.

sovrani. Il credit crunch è stato probabilmente evitato solo

Importante la predisposizione dei dati elaborati dalla pro-

grazie all’operazione Long Term Refinancing Operation

cedura di backtesting del modello di VaR utilizzato giornal-

(L.T.R.O.) effettuata dalla Banca Centrale Europea, inter-

mente sull’intero portafoglio titoli di proprietà, attività che

vento straordinario di politica monetaria che consiste nel

consiste nel confrontare il VaR con le effettive variazioni

fornire, a fronte di idonee garanzie, liquidità illimitata (full

del Valore di Mercato Teorico del portafoglio.

allotment) a 3 anni ad un tasso fisso pari al tasso ufficiale

Settimanalmente sono infine disponibili “Stress Test” sul

di sconto.

Valore di Mercato Teorico del portafoglio titoli di proprietà

Anche il 2012 si presenta quindi come un anno caratterizzato

attraverso i quali si studiano le variazioni, relativamente a

da elevata volatilità sui mercati finanziari e monetari, con

determinati scenari di mercato, del controvalore teorico del

crescenti difficoltà nel reperimento di liquidità strutturale

portafoglio di Negoziazione e dei diversi raggruppamenti di

da parte degli Istituti di Credito. Le maggiori preoccupazioni

strumenti ivi presenti (Azioni, Fondi, Tasso Fisso e Tasso

continueranno a derivare principalmente dalle tensioni sui

Variabile Governativo, Sovranazionale e Corporate).

debiti sovrani dei Paesi periferici europei, quelli cioè con

La nostra Cassa Rurale effettua l’attività di gestione ope-

situazioni fiscali più fragili, economie strutturalmente più

rativa avvalendosi del supporto offerto dalle reportistiche

deboli e con debito o deficit più elevati.

ALM mensili disponibili nell’ambito del Servizio Consulenza

Tra i processi di governo interni, fondamentale sarà quindi

Direzionale ed elaborato dagli organismi centrali del mo-

quello che interviene nell’ambito della gestione dei rischi

vimento cooperativo (Cassa Centrale Banca e Phoenix).

finanziari, definendo le linee guida in tema di strategie e

Nell’ambito dell’analisi di ALM Statico la valutazione dell’im-


22

relazione del consiglio di amministrazione

patto sul patrimonio conseguente a diverse ipotesi di shock

IL SIST EMA DEI CON T ROLLI IN T ER NI

di tasso viene evidenziata dal Report di Sensitività, nel quale

E LA FUNZIONE DI COMPLIAN CE

viene stimato l’impatto sul valore attuale delle poste di

Al fine di fronteggiare i rischi a cui la nostra Cassa può es-

attivo, passivo e derivati conseguente alle ipotesi di spo-

sere esposta, la normativa di vigilanza, impone che vengano

stamento parallelo della curva dei rendimenti di +/- 100 e

adottati idonei dispositivi di governo societario e adeguati

+/- 200 punti base.

meccanismi di gestione e controllo. Tali presidi si inseri-

Tale impatto è ulteriormente scomposto per singole forme

scono nella più generale disciplina dell’organizzazione e del

tecniche di attivo e passivo al fine di evidenziarne il con-

sistema dei controlli interni volta ad assicurare una gestione

tributo alla sensitività complessiva e di cogliere la diversa

improntata a canoni di efficienza, efficacia e correttezza.

reattività delle poste a tasso fisso, variabile e misto.

I suddetti presidi sono finalizzati a coprire ogni tipologia

Particolare attenzione viene rivolta all’analisi degli effetti

di rischio aziendale. All’interno della Cassa sono state for-

prospettici derivanti dalla distribuzione temporale delle poste

malizzate le politiche per il governo dei rischi: tali norme

a tasso fisso congiuntamente alla ripartizione delle masse

devono essere sottoposte a periodiche revisioni al fine di

indicizzate soggette a tasso minimo o a tasso massimo per

assicurarne l’efficacia nel tempo, vigilando sul concreto

i diversi intervalli del parametro di riferimento.

funzionamento dei processi di gestione e controllo dei rischi.

Un’attività di controllo e gestione più sofisticata dell’e-

Il Sistema dei Controlli interni è costituito dall’insieme di

sposizione complessiva al rischio tasso della Cassa Rurale

regole, procedure e strutture organizzative che mirano a

avviene mediante le misurazioni offerte nell’ambito dei

conseguire i seguenti obiettivi:

Reports di ALM Dinamico. In particolare si procede ad

- assicurare il rispetto delle strategie aziendali;

analizzare la variabilità sia del margine di interesse che del

- conseguire l’efficacia e l’efficienza dei processi aziendali;

patrimonio netto in diversi scenari di cambiamento dei tassi

- salvaguardare il valore delle attività;

di interesse e di evoluzione della banca su un orizzonte

- assicurare l’affidabilità e l’integrità delle informazioni

temporale di 12 mesi. La possibilità di mettere a fuoco il contributo al risultato complessivo fornito dalle poste a tasso fisso, indicizzato ed amministrato dalla Banca consente

contabili e gestionali; - assicurare la conformità delle operazioni con l’apparato normativo esistente.

di apprezzare il grado di rigidità del margine in contesto di

La responsabilità primaria è rimessa agli organi di governo

movimento dei tassi di mercato e di ipotizzare per tempo

della Cassa, ciascuno secondo le rispettive competenze.

possibili correttivi.

Per il conseguimento di un efficace ed efficiente sistema

La Cassa Rurale di Trento si è inoltre dotata di una specifica

di gestione e controllo dei rischi, un ruolo fondamentale è

Policy con l’obiettivo di definire e monitorare le linee guida

attribuito agli organi aziendali. Nell’ambito del sistema dei

per la gestione della liquidità della Banca, evidenziando ruoli

controlli interni la Cassa monitora, misura e controlla l’in-

e responsabilità delle singole funzioni aziendali. In partico-

sieme dei rischi (credito, controparte, mercato, operativo,

lare viene monitorata l’esposizione al rischio di liquidità

concentrazione, tasso, liquidità, strategico, reputazionale),

operativa e strutturale individuando puntuali limiti da non

secondo il seguente schema e regole:

superare su specifici indicatori: l’Indice L.C.R.N. (Liquidity

1. Controlli di primo livello – o controlli di linea –

Coverage Ratio Normal) e l’Indice di Copertura del Fabbi-

effettuati dalle strutture deputate ad operare sui mercati

sogno Cumulato per quanto riguarda il rischio di liquidità

(front-office) e da quelle responsabili della gestione delle

operativo e il NSFR (Net Stable Funding Ratio) per quanto

transazioni (back-office), finalizzate alla verifica della cor-

riguarda la liquidità strutturale.

rettezza, completezza e coerenza interna delle informazioni

Si evidenzia infine che la Cassa Rurale di Trento utilizza

sulle transazioni ed al rispetto dei limiti operativi assegnati.

strumenti finanziari complessi, come ad esempio i derivati,

2. Controlli di secondo livello – o controlli sulla gestio-

al solo fine di copertura del rischio di tasso, operando

ne dei rischi – affidati a unità diverse da quelle produttive,

esclusivamente con le strutture specializzate del movimento

il cui modello integrato nel processo quotidiano di gestione

cooperativo.

del rischio deve essere in grado di fornire agli organi aziendali le informazioni sull’esposizione al rischio della Cassa. In tale


23

bilancio 2011

ambito i modelli di controllo di 2° livello sono: • la Funzione Compliance, incaricata della corretta applicazione e del rispetto della normativa di riferimento, della sua coerente interpretazione, dell’individuazione, valutazione, prevenzione e monitoraggio dei rischi complessivi di Compliance;

- credito: periodo di intervento dal 7 marzo al 5 aprile 2011; - finanza e risparmio: periodo di intervento dal 7 marzo al 12 aprile 2011; - processo information technology: gli interventi sono stati effettuati presso Phoenix Informatica Bancaria SpA

• il Risk Controller che ha l’obiettivo di garantire l’indirizzo

e hanno riguardato la procedura CSD Centro Sistemi

strategico e la definizione delle politiche di gestione, di

Direzionali per le fasi di gestione e controllo accessi, il

valutazione, gestione, misurazione, monitoraggio e co-

sistema applicativo Bancario SIB2000 per la “Procedura

municazione del rischio di credito, di mercato, di tasso

Antiriciclaggio”.

e di liquidità e di tutti i rischi operativi, limitatamente agli

In tema di disposizioni normative in materia di patrimonio di

aspetti non collegati alle normative;

vigilanza e requisiti patrimoniali, va citato il processo interno

• la Funzione Antiriciclaggio: funzione che viene a

di autovalutazione della propria adeguatezza patrimoniale

dare attuazione al Provvedimento di Banca d’Italia del

(Internal Capital Adequacy Assessment Process, ICAAP). Il pro-

10 marzo 2011 recante disposizioni attuative in materia

cesso ICAAP viene documentato, illustrato e condiviso con

di organizzazione, procedure e controlli interni volti a

la struttura aziendale e sottoposto a revisione interna. Con

prevenire l’utilizzo degli intermediari e degli altri soggetti

cadenza annuale la nostra Cassa illustra alla Banca d’Italia le

che svolgono attività finanziaria a fini di riciclaggio e di

caratteristiche fondamentali del processo, l’esposizione ai

finanziamento del terrorismo, ai sensi dell’art. 7 comma

rischi e la determinazione del capitale ritenuto adeguato a

2 del Decreto Legislativo 21 novembre 2007, n. 231.

fronteggiarli attraverso un resoconto strutturato. Impor-

L’azione di prevenzione e contrasto del riciclaggio si

tante risulta il contenuto dell’autovalutazione dell’ICAAP,

esplica attraverso l’introduzione di presidi volti a garan-

che individua le aree di miglioramento, le eventuali carenze

tire la piena conoscenza del cliente, la tracciabilità delle

del processo e le azioni correttive che si ritiene di porre

transazioni finanziarie e l’individuazione delle operazioni

in essere. L’analisi dell’assetto organizzativo costituisce un

sospette.

fattore cruciale per la comprensione della situazione della

3. Controlli di terzo livello – o di revisione interna –

Cassa. A distanza di due anni dalla redazione del primo

(Internal Auditing) – volta a valutare l’adeguatezza e la

schema regolamentare del processo ICAAP, rimane ancora

funzionalità del complessivo Sistema dei Controlli Interni

aperto il progetto di riqualificazione e regolamentazione

e a individuare andamenti anomali delle procedure e della

del processo, soprattutto per quanto riguarda il maggior

regolamentazione. Per la Cassa Rurale la funzione è asse-

coinvolgimento nello stesso da parte delle aree tecniche,

gnata in outsourcing al servizio di Internal Audit prestato

in relazione dell’evolversi della crisi finanziaria, ricercando

dalla Federazione Trentina della Cooperazione, servizio

strumenti semplici ma incisivi che evidenzino gli eventuali

che esamina periodicamente la funzionalità del sistema dei

punti di fragilità e forniscano alla Direzione Generale in-

controlli nell’ambito dei vari processi aziendali:

formazioni veloci e ben strutturate.

• governo;

Le attività delle unità di controllo sono tracciate e i relativi

• credito;

risultati sono opportunamente documentati e formalizzati,

• finanza e risparmio;

attraverso opportuni sistemi di reporting indirizzati alle

• incassi/pagamenti e normative;

funzioni operative, alla Direzione Generale, agli Organi di

• information technology.

Governo e Controllo.

Nel 2011 il servizio Internal Audit ha sviluppato il piano dei controlli tenendo conto delle risultanze dei precedenti interventi e delle indicazioni fornite dalla Direzione Generale in fase di avvio di intervento. Gli interventi di audit nel corso del 2011 hanno riguardato i seguenti processi aziendali:


24

relazione del consiglio di amministrazione

L’ANDAMENTO E LE DINAMICHE DELLA GESTIONE

sede Cassa Rurale Sopramonte e alle rivalutazioni effettuate negli anni antecedenti l’introduzione dei principi contabili internazionali cd. IAS, in base alla ex L. 576/75 e alla ex L. 72/83 per totali euro 38.519,23.

L ’atti v i t à d egli organi sociali d e l l a C a s s a Rurale di Trento

L’attività svolta dagli Organi Sociali nel corso del 2011 si può sintetizzare con i seguenti dati: • Consiglio di Amministrazione

29 riunioni

• Comitato Esecutivo

23 riunioni

• Collegio Sindacale

6 riunioni

• Commissione lavori

5 riunioni

• Commissione interventi sul Territorio

4 riunioni

I l p a tri m o n io

Il patrimonio della nostra Cassa a fine esercizio ammonta a € 117.821.993,59 con un decremento netto rispetto al 2010 di € 7.783.007,23. Nel dettaglio è aumentato complessivamente di € 257.639,25 a seguito della movimentazione 2011 del capitale sociale e del fondo sovrapprezzi di emissione azioni Soci come di seguito descritto: aumento di € 98.001,09 a seguito dell’entrata di nuovi Soci nel corso dell’anno e di € 187.545,36 a seguito dell’attribuzione gratuita di nuove azioni ai Soci sulla base del riparto del ristorno come da art. 6 e 7 del regolamento; diminuzione di € 27.907,20 a seguito dell’uscita ordinaria di alcuni Soci nell’anno 2011. E’ aumentato di € 4.186.183,93 per l’accantonamento a riserva dell’utile netto dell’esercizio 2010 secondo quanto disposto dall’Assemblea dei Soci della Cassa Rurale di Trento in data 19 maggio 2011. E’ invece diminuito di € 12.226.830,41 a seguito della variazione negativa del saldo della riserva patrimoniale “AFS”

Il rapporto patrimonio/depositi da clientela della nostra Cassa è, alla fine dell’esercizio 2011, pari al 9,77% rispetto al 10,11% del 2010. L’ intermediazione creditizia

Sulla base delle risultanze di fine esercizio, si possono evidenziare le seguenti caratteristiche salienti della struttura finanziaria del bilancio della nostra Cassa redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS. La racc olta

La raccolta diretta da clientela (voci 20, 30, e 50 del passivo dello stato patrimoniale) risulta ammontare a fine esercizio a complessivi € 1.205.839.707,71. Rispetto al 2010 presenta una variazione in diminuzione di -2,96%. Le voci 20 “debiti verso clientela” e 30 “Titoli in circolazione” comprendono le varie forme di provvista con clientela (conti correnti passivi, depositi a risparmio e pronti contro termine) e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito e titoli obbligazionari in circolazione per la parte non classificata tra le ”Passività finanziarie valutate al fair value”. La voce 50 “Passività finanziarie valutate al fair value” contiene i prestiti obbligazionari di nostra emissione correlati a contratti derivati di copertura del rischio di tasso di interesse. In percentuale essa appare articolata, nelle sue varie forme

che da un valore di € -5.562.439,97 del 2010, è passato

tecniche, come segue:

ad un valore di € -17.789.270,38 alla data del 31.12.2011.

L’applicazione dei principi contabili internazionali aveva

• conti correnti e depositi liberi

comportato in sede di transizione, con decorrenza 1.1.2006, la riclassificazione delle principali poste contabili delle attività e passività patrimoniali. Ne era scaturita una differenza contabile positiva di € 327.515,47 che, secondo normativa,

• obbligazioni

era stata portata ad incremento delle riserve patrimoniali. Infine si evidenzia che il patrimonio comprende, alla voce

• debito verso società veicolo (cartolarizzaz.)

130 “riserve da valutazione”, l’importo di € 1.122.507,14

quale riserva riveniente dalla valutazione al fair value, come

Dal raffronto della composizione percentuale delle varie

metodo sostitutivo del costo (deemed cost) utilizzato in

forme tecniche sul totale della raccolta si conferma anche

sede di passaggio agli IFRS nell’anno 2006, dell’immobile ex

per l’anno 2011 una graduale diminuzione delle componenti

2011

2010

60,56%

58,13%

• depositi vincolati

1,23%

0,24%

• pronti contro termine

1,33%

4,07%

• certificati di deposito

0,81%

0,97%

35,66%

36,06%

0,42%

0,53%


25

bilancio 2011

vincolate e a tempo a favore di quelle a vista (conti correnti

RA C C OLT A DI RE T T A

e depositi liberi). In termini di consistenze finali i pronti

(valori espressi in milioni di Euro)

contro termine diminuiscono del 68,16% passando da 50,5

1.350

milioni di euro di fine 2010 a 16,1 milioni di euro di fine

1.300

2011. La raccolta diretta rappresentata da titoli diminuisce da 460,1 milioni di euro del 2010 ai 439,7 milioni del 2011

1.250

con una variazione negativa del 4,43%; più in dettaglio, i

1.200

prestiti obbligazionari diminuiscono del 4,04% (da 448,1

1.150

milioni di euro a 430 milioni del 2011) mentre i certificati

1.100

di deposito calano del 19,32% (da 12,1 milioni di euro a

1.050

9,7 milioni). La maggior parte di tali variazioni sono state determinate dallo spostamento alla nuova forma di raccolta

1.076,1 1.244,6 1.318,2 1.242,6 1.205,8

1.000 2007

2008

2009

2010

2011

vincolata cosiddetta “conto deposito” che, assieme agli altri depositi vincolati, ha segnato al 31.12.2011 un valore complessivo di 14,8 milioni di euro rispetto ai 3,0 milioni del 2010. L’aggregato della raccolta diretta accoglie inoltre, a decorrere dall’esercizio 2007, il debito verso la società veicolo “Cassa Centrale Securitisation Srl” connesso all’operazione di cartolarizzazione di mutui ipotecari effettuata dalla Cassa e il cui valore, nettato del titolo junior di 264 mila euro, ammonta

La raccolta indiretta, rappresentata dai titoli e dal risparmio gestito per conto della clientela (G.P.M. Cassa Centrale, Fondi Comuni d’investimento Lussemburghese Nord Est Fund, Fondi Comuni d’investimento Aureo Gestioni, Sicav Parvest e Schroder, Fondi Previdenza Integrativi “Pensplan Plurifonds”), e altri prodotti finanziari e assicurativi, ammonta a € 559.320.710,64.

a dicembre 2011 a 5,1 milioni di euro contro i 6,6 milioni di euro di fine 2010, con una variazione di -23,33% pari a

RA C C OLT A INDIRE T T A

circa -1,5 milioni di euro. Complessivamente, la raccolta

(valori espressi in milioni di Euro)

vincolata a tempo registra una diminuzione dell’8,58% pari a circa -44,6 milioni di euro, passando da 520,3 milioni di euro di dicembre 2010, a 475,6 milioni di euro di dicembre

700 600

2011, con un peso percentuale sul totale raccolta diretta

500

che si attesta, a dicembre 2011, al 39,44% contro il 41,87%

400

di dicembre 2010. La componente della raccolta a vista,

300

rappresentata da conti correnti e depositi liberi, registra

639,8 512,6 458,9 519,6 559,3

2007

2008

2009

2010

2011

invece un aumento passando da 722,3 milioni di euro a 730,2 milioni di euro di fine 2011, con una variazione percentuale dell’ 1,09% pari a 7,9 milioni di euro.

L’aumento, rispetto al 2010, è del 7,64% con una variazione

assoluta positiva di 39,7 milioni circa. La componente gestita

La raccolta diretta da banche (voce 10 del passivo dello

diminuisce del 7,05% (da 150,1 milioni di euro di fine 2010

stato patrimoniale) ammonta a € 137.364.933,89 e risulta

a 139,5 milioni di euro di fine 2011), con un’incidenza sul

in aumento, a valori assoluti, rispetto al dato dell’esercizio

totale della raccolta indiretta del 24,94% rispetto al 28,88%

precedente (2,7 milioni di euro) per circa 134,7 milioni di

del 2010, mentre la componente amministrata (titoli di stato,

euro. Tale variazione deriva per la quasi totalità dalle nuove

azioni, altre obbligazioni) registra un aumento del 13,61%

operazioni di rifinanziamento presso la Banca Centrale

circa pari a 50,29 milioni di euro (419,8 milioni del 2011

Europea per un importo complessivo di fine anno pari a

rispetto a 369,5 milioni del 2010) con un’incidenza sul totale

135,2 milioni di euro.

della raccolta indiretta che passa dal 71,12% di fine 2010, al

Sostanzialmente stabili invece le poste a vista che passano da

75,06% di fine 2011. Come per l’anno precedente, anche

1,8 milioni di euro del 2010 ai 2,0 milioni di dicembre 2011.

nel 2011 è proseguito il processo di reintermediazione


26

relazione del consiglio di amministrazione

verso forme di raccolta indiretta; il rapporto sulla raccolta

34,8 milioni di euro e le sovvenzioni a scadenza fissa per

diretta infatti registra un aumento passando dal 41,82% del

130,6 milioni di euro. L’ammontare del debito residuo dei

2010 al 46,38% di dicembre 2011. Il peso ponderale sul

mutui cartolarizzati ricompresi nei mutui al 31.12.2011 è

totale della raccolta complessiva passa al 31,69% rispetto

pari a 5,3 milioni di euro contro i 6,8 di fine 2010. Le attività

al 29,49% dell’esercizio precedente.

deteriorate, costituite da sofferenze, incagli ed esposizioni

Queste risorse confluiscono e defluiscono nella raccolta

scadute e sconfinate, passano da 84,6 milioni di euro di fine

diretta ed alimentano in misura consistente il lavoro di

2010, a 104,3 milioni di euro di fine 2011, con un aumento di

intermediazione.

circa 19,6 milioni di euro corrispondente ad una variazione percentuale di +23,22%.

G l i i m p i e g h i a lla clientela

La voce dei crediti a clientela viene esposta nello stato

Alle voci 30 e 70 dell’attivo dello stato patrimoniale, sono

patrimoniale a valori netti, ovvero al netto delle rettifiche

evidenziati rispettivamente le “Attività finanziarie valutate al

di valore analitiche (specifiche) e di portafoglio determinate

fair value” e i “Crediti verso clientela”. Vi rientrano i finan-

secondo metodologie di rischiosità tali da consentire l’espo-

ziamenti, i crediti commerciali, oltre ai crediti deteriorati

sizione in bilancio di un importo prossimo al presumibile

(non performing) costituiti dalle sofferenze, dagli incagli e

valore di realizzo.

da altre esposizioni scadute.

Il valore lordo dei crediti in bonis alla data di bilancio è pari

Ammontano a € 1.022.176.755,29 e, rispetto al valore

a 920,1 milioni di euro. Gli stessi risultano svalutati forfet-

di fine 2010 di euro 1.012,4 milioni di euro, segnano una

tariamente per un valore al 31.12.2011 pari a 2,2 milioni

variazione positiva di 0,96% pari a circa 9,8 milioni di euro.

di euro, che determina una iscrizione netta in bilancio di

L’andamento dei finanziamenti complessivi alla clientela, nel

circa 917,9 milioni di euro (circa il 89,8% delle voci 30 e

corso del 2011, ha registrato una moderata espansione che

70 dell’attivo stato patrimoniale).

si è così articolata nelle varie forme tecniche di affidamento:

Il valore lordo dei crediti deteriorati (sofferenze, incagli,

i conti correnti diminuiscono di 27,7 milioni di euro, pari ad

ristrutturati, crediti scaduti e sconfinati) ammonta, alla

una variazione percentuale di -13,61%, passando da 203,3

data di bilancio, a 120,7 milioni di euro. Nel dettaglio, le

milioni a 175,6 milioni di euro del 2011; i mutui aumentano

sofferenze ammontano a 27,8 milioni di euro (28,4 milioni

di 24,6 milioni di euro pari a un +4,51%, passando da 544,9

al 31.12.2010), gli incagli a 84,8 milioni di euro (65 milio-

milioni di euro del 2010, a 569,5 milioni di euro del 2011;

ni di euro al 31.12.2010) e i crediti ristrutturati, scaduti

in leggera diminuzione gli altri finanziamenti a clientela (an-

e sconfinati a 8,1 milioni di euro (3,7 milioni di euro al

ticipi sbf, sovvenzioni diverse e rischio di portafoglio) che

31.12.2010). Sulla base dell’analisi della rischiosità analitica

passano da 177,3 milioni di euro del 2010 a 170,9 milioni

(specifica) e di portafoglio, effettuata a fine 2011, emergono

del 2011 con una variazione di -6,5 milioni (-3,66%). Nel

rettifiche di valore progressive pari a 10.250.791,12 euro

dettaglio, gli anticipi sbf rilevano al 31 dicembre 2011 per

per le sofferenze, 6.216.030,87 euro per le partite incagliate e 2.557,51 euro per le esposizioni ristrutturate, scadute e sconfinate. A valori netti, le sofferenze vengono evidenziate

IMPIEGHI VERSO LA CLIEN TELA

in bilancio per 17,6 milioni di euro, gli incagli per 78,6 milioni

(v alo ri espressi in mi l i o n i d i E u ro) 1.050

1.001,6 1.030,7 1.026,2 1.012,4 1.022,1

di euro e i crediti ristrutturati assieme alle partite scadute e sconfinate per 8,1 milioni di euro; il totale dei crediti

1.040

deteriorati netti rappresenta il 10,20% delle voci 30 e 70

1.030

dell’attivo dello stato patrimoniale. Complessivamente, il

1.020

valore lordo dei crediti a clientela risulta ammontare a euro 1.040.871.157,34; per effetto delle svalutazioni specifiche

1.010

(euro 16.469.379,50) e di portafoglio (euro 2.225.022,55)

1.000

si riduce a euro 1.022.176.755,29.

990 2007

2008

2009

2010

2011

Queste rettifiche progressive, movimentate annualmente attraverso il conto economico, rappresentano l’entità


27

bilancio 2011

delle perdite cumulativamente stimate e già contabilizzate

menta il saldo dei crediti verso banche che passa da 44,3

(patrimonializzate) secondo criteri deterministici e, in de-

milioni di euro del 2010 a 123,5 milioni di euro del 2011

finitiva, “prudenziali”. Il rapporto delle sofferenze lorde sul

con una variazione assoluta di circa 79,1 milioni di euro. Il

patrimonio è pari al 23,62%, quello delle sofferenze nette al

rapporto sul totale dell’attivo fruttifero sale all’8,59% dal

14,92%, mentre il totale delle rettifiche di valore progres-

3,23% di fine 2010.

sive (specifiche e di portafoglio) rapportato sul patrimonio

Le attività finanziarie disponibili per la vendita (voce 40

esprime un valore del 15,87% (11,17% al 31.12.2010).

attivo stato patrimoniale) sono attività finanziarie che si

Il rapporto impieghi clientela/depositi clientela, a fine eser-

intende mantenere per un periodo di tempo indefinito

cizio è pari al 84,77% (81,48% a fine esercizio precedente).

e che possono essere vendute per esigenze di liquidità,

Il rapporto sul totale attivo fruttifero (1.437.296.144,12

variazioni nei tassi di interesse, nei tassi di cambio e nei

euro) si attesta al 71,12% (73,70% a fine esercizio pre-

prezzi di mercato. Sono costituite da titoli di debito, da

cedente in rapporto ad un totale attivo fruttifero pari a

O.I.C.R. e da investimenti partecipativi in organismi del

1.373.680.142,57 euro).

movimento cooperativo. Ammontano complessivamente

Un cenno sulle attività finanziarie valutate al fair value, voce

a 255,7 milioni di euro (280,8 milioni di euro nel 2010) e

30 dell’attivo stato patrimoniale, che determinano, assieme

decrementano del 8,95% per circa 25,1 milioni di euro. Il

alla voce 70 dell’attivo stato patrimoniale, l’ammontare degli

rapporto sul totale dell’attivo fruttifero a fine 2011 è del

impieghi a clientela.

17,79% contro il 20,44% del 2010.

Sono classificate nella presente voce quelle attività che

Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza (voce

sono designate al fair value con i risultati valutativi iscrit-

50 attivo stato patrimoniale) sono attività finanziarie che

ti nel conto economico sulla base della fair value option

si intendono detenere sino a scadenza previa delibera del

prevista dal principio IAS 39. In particolare, la fair value

Consiglio di Amministrazione. Sono costituite da titoli di

option è utilizzata allorquando consenta di eliminare o di

debito e precisamente da titoli dello Stato Italiano a tasso

ridurre significativamente lo sbilancio contabile derivante

fisso acquistati e destinati a tale categoria per la prima volta

dalla contabilizzazione non coerente di strumenti finanziari

nel 2009, incrementati poi nel 2010 conformemente alla

correlati tra loro (natural hedge). L’iscrizione iniziale delle

delibera consigliare del 31 marzo 2010. Ammontano, al

attività finanziarie rappresentate da finanziamenti avviene

31.12.2011, complessivamente a 36,0 milioni di euro con

alla data di erogazione. Nello specifico, tale voce accoglie 5

un rapporto sul totale attivo fruttifero del 2,50%.

finanziamenti alla clientela erogati ante 1.1.2007 coperti con

Confluisce nelle attività finanziarie fruttifere anche la parte

strumenti derivati per il rischio tasso. A fine 2011, il saldo

della voce 20 dell’attivo stato patrimoniale denominata

è pari a 2,0 milioni di euro contro i 2,3 milioni di euro di

“Attività finanziarie detenute per la negoziazione” che si

fine 2010. La diminuzione è prevalentemente determinata

riferisce al portafoglio titoli denominato Held for Trading, che

dai rimborsi in conto capitale effettuati dalla clientela nel

nel corso del 2011 è stato interamente venduto.

corso dell’esercizio 2011.

Complessivamente il saldo delle voci 40, 50 e parte 20 attivo stato patrimoniale rappresenta il totale delle attività

L e a tti v i t à finanziarie

finanziarie detenute dalla Cassa e ammonta a 291,6 milioni

Vengono complessivamente classificate in tale voce la liqui-

di euro (20,29% su totale attivo fruttifero) contro i 316,9

dità bancaria (voce 60 dell’attivo stato patrimoniale “Crediti

milioni di euro di fine 2010 (23,07% su totale attivo frut-

verso banche”) e del portafoglio titoli di proprietà (voce 40

tifero) con una diminuzione del 7,97% pari a circa -25,3

dell’attivo stato patrimoniale “Attività finanziarie disponibili

milioni di euro.

per la vendita”, voce 50 dell’attivo stato patrimoniale “At-

Residualmente rientra nella voce 20 dell’attivo stato pa-

tività finanziarie detenute sino alla scadenza” e parte della

trimoniale il valore dei contratti derivati connessi con la

voce 20 dell’attivo stato patrimoniale “Attività finanziarie

fair value option funzionalmente collegati con attività (finan-

detenute per la negoziazione” O.I.C.R. e titoli di capitale).

ziamenti) e passività (obbligazioni emesse) valutate al fair

Ammontano a € 415.119.388,83 con un aumento del

value, che presentano alla data di riferimento del bilancio

14,91% pari a circa 53,9 milioni di euro. Nel dettaglio au-

un fair value positivo circa 5,9 milioni di euro, contro circa


28

relazione del consiglio di amministrazione

2,7 milioni di euro del 2010. Nel caso di fair value negativo

dente ( -84 mila euro), segnando una variazione percentuale

i valori vengono evidenziati alla voce 40 del passivo stato

pari a -8,52%. Nell’analisi di tale aggregato si evidenziano

patrimoniale (139 mila euro a fine 2011 contro i 689 mila

le principali variazioni relative alle commissioni su carte

euro a fine 2010).

elettroniche (-31 mila euro), alle commissioni sul servizio di incassi e pagamenti (-24 mila euro) e a quelle legate

I l c o n t o e c onomico

all’operatività in titoli (-20 mila euro).

Il conto economico è redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS1.

Le commissioni nette risultano perciò pari a

La dinamica reddituale quale appare nel conto economico

€ 8.618.773,21 con un leggero aumento, rispetto al 2010,

del bilancio, si può riassumere nei seguenti dati principali.

del 2,25% pari a circa 190 mila euro.

G e s t i o n e d e l denaro

Il risultato netto delle attività/passività finanziarie

Gli interessi attivi ammontano a € 42.862.400,92 se-

ammonta a € 311.030,69 con una diminuzione di circa

gnando, rispetto al 2010, un aumento di circa 3,7 milioni

-109 mila euro (-25,98% rispetto al 2010). Rientrano in

di euro, pari al 9,41%.

tale voce i dividendi da partecipazioni, il risultato netto dell’attività dei titoli classificati di “negoziazione”, il risul-

Gli interessi passivi ammontano a € -13.989.470,01

tato netto dell’attività di copertura, gli utili da possesso

con un aumento, rispetto al 2010, di circa 3,0 milioni di

di attività finanziarie disponibili per la vendita, gli utili da

euro pari al 27,10%.

compravendita di altre passività finanziarie e il risultato

netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair

Il margine di interesse risulta essere pertanto di

value. Analizzando l’aggregato nel dettaglio, si rileva che:

€ 28.872.930,91che, con un aumento di circa 0,7 milioni

• i dividendi da partecipazioni passano da 281 mila euro di

di euro rispetto al 2010, registra una variazione percentuale

dicembre 2010 a 287 mila euro di dicembre 2011 con

positiva del 2,50%.

un aumento del 2,08%, pari a circa 6 mila euro;

Il risultato positivo deriva dal migliorato spread a livello

• il risultato netto dell’attività di negoziazione si attesta

banca (differenza tra tassi attivi e passivi) che, nel 2010,

a fine 2011 a 378 mila euro contro i 33 mila euro di

era dell’1,95% rispetto all’1,98% medio del 2011 (+0,03

fine 2010 con una variazione assoluta di 345 mila euro.

punti percentuali).

In tale voce rientrano le differenze di cambio originate

dal possesso e dalla movimentazione di attività/passività

G e s t i o n e d e i servizi

finanziarie in valuta pari a circa 52 mila euro a fine 2011;

Le commissioni attive ammontano a € 9.516.397,86 e

gli utili e le perdite conseguiti attraverso la movimenta-

riconfermano a grandi linee il risultato dell’anno precedente

zione di strumenti finanziari detenuti per la negoziazione,

segnando un lieve aumento di circa 0,1 milioni di euro, pari

(O.I.C.R. e titoli di capitale) pari a circa -31 mila euro e gli

ad un incremento percentuale dell’ 1,13%. Analizzando in

effetti valutativi di fine esercizio degli strumenti finanziari

dettaglio la voce si evidenziano gli aumenti delle commis-

classificati di “negoziazione” come differenza tra i valori

sioni sul rilascio di garanzie (+39 mila euro), sulla gestione

di bilancio e i valori di mercato pari a circa 337 mila euro.

dei conti correnti (+162 mila euro) e sull’operatività di

Residualmente la voce del risultato netto dell’attività di

anticipazioni di portafoglio (+85 mila euro); sul versante

negoziazione contiene un importo positivo di circa 20

delle variazioni in diminuzione si segnalano quelle inerenti

mila euro quale valore intrinseco degli impegni per titoli

il collocamento, gestione e amministrazione di titoli (-113

da ricevere e da consegnare per operazioni da regolare;

mila euro) e quelle relative alle carte elettroniche (-72

• il possesso delle attività finanziarie disponibili per la ven-

mila euro).

dita e gli utili derivanti dall’acquisto e cessione di passività finanziarie, ha generato un risultato negativo per -93 mila

Le commissioni passive ammontano a € -897.624,65 e

euro contro il valore positivo dell’anno precedente pari

risultano in diminuzione rispetto a quelle dell’anno prece-

a 774 mila euro con una variazione negativa di -866 mila


29

bilancio 2011

pari a -111,98%. L’andamento sfavorevole di tale com-

e di “perdita in caso di insolvenza”. Sono emerse rettifi-

ponente risente della crisi dei mercati finanziari che si è

che analitiche (specifiche) per circa -7,9 milioni di euro

manifestata a partire dal secondo semestre del 2011.

(-6,0 milioni di euro a fine 2010) che incorporano anche

• la gestione finanziaria recepisce infine il risultato netto

le rettifiche derivanti dall’effetto attualizzazione introdotto

delle attività/passività finanziarie valutate al “fair value”,

dagli IAS, per scontare alla data di bilancio la componente

voce 110 di conto economico. Il valore finale di questa

interessi relativa alla tempistica delle previsioni di rientro

voce presenta un saldo negativo di 259 mila euro rispetto

delle posizioni non performing e che, a fine 2011, ammon-

ai -651 mila euro di fine 2010, ed è determinato dallo

tano a circa 2 milioni di euro rispetto a circa 1,4 milioni di

sfavorevole riallineamento dei valori di fine anno a quelli

euro del 2010. Il processo valutativo analitico dei crediti

di mercato delle obbligazioni valutate al fair value e dei

ha comportato anche delle riprese di valore che comples-

corrispondenti contratti derivati stipulati per il rischio di

sivamente si quantificano a fine 2011 a circa 2,9 milioni di

tasso di interesse.

euro rispetto ai 2,8 milioni di euro di fine 2010. Anche in

questa componente vengono rilevate le riprese di valore

Il margine di intermediazione si attesta a

derivanti dall’effetto attualizzazione precedentemente citato

€ 37.802.734,81 con un leggero miglioramento rispetto

e che nel 2011 ammonta a 1,5 milioni di euro rispetto a 1,3

al 2010 del 2,12% pari a circa 784 mila euro. Al 31.12.2011

milioni di euro del 2010. Alle rettifiche e riprese analitiche

l’incidenza della gestione denaro (margine di interesse)

vanno ad aggiungersi anche le rettifiche e riprese di valore

sul margine di intermediazione è pari al 76,38% (76,10% a

forfettarie (di portafoglio) con un valore di fine 2011 rispet-

fine 2010), l’incidenza della gestione servizi (commissioni

tivamente di -1,2 milioni di euro e 555 mila euro; il saldo

nette) è pari al 22,80% (22,77% a fine 2010) e quella del

delle rettifiche di portafoglio presenta perciò una rettifica

risultato netto delle attività/passività finanziarie è pari al

finale di -690 mila euro rispetto ad una rettifica di valore

0,82% (1,14% a fine 2010).

di fine 2010 pari a circa -458 mila euro.

R e tti f i che / R iprese di valore nett e

Costi operativi

Ammontano a € -4.691.933,65 in aumento rispetto al

Nella presente voce figurano le spese per il personale

2010 dove il risultato rettifiche/riprese di valore nette per

dipendente, le altre spese amministrative e le imposte in-

deterioramento crediti e altre attività/operazioni finan-

dirette, gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri,

ziarie era negativo per circa 3,6 milioni di euro. In detta

le rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e

voce figurano prevalentemente i saldi delle rettifiche e

immateriali oltre agli altri oneri e proventi di gestione.

delle riprese di valore connesse con il deterioramento dei

Complessivamente si attestano a € -26.078.633,82 con

crediti verso clientela. Riguardano sia i crediti in bonis, sia

una diminuzione, rispetto al 2010, pari al -2,11% corri-

quelli deteriorati tra cui rientrano le sofferenze, gli incagli,

spondenti ad una variazione assoluta di -563 mila euro

le posizioni ristrutturate e le esposizioni scadute e sconfi-

circa. L’incidenza sul margine d’intermediazione si attesta

nate. Le rettifiche da effettuare sono sia di natura analitica

al 68,99%, in diminuzione sul dato rilevato al 31.12.2010

(specifica) che forfettaria (di portafoglio). L’analisi della

che presentava un rapporto pari al 71,97%.

rischiosità del portafoglio crediti verso clientela effettuata

Nel dettaglio, le spese del personale rilevate alla voce 150a)

nel 2011, ha fatto emergere svalutazioni analitiche tra i

comprendono, oltre alle voci di specie, i compensi degli

crediti classificati come sofferenze e su alcune posizioni

Amministratori e Sindaci, gli oneri sostenuti per i contratti

classificate ad incaglio. I crediti in bonis sono stati sottoposti

di lavoro atipici e gli effetti attuariali “IAS/19” del TFR e del

a svalutazione forfettaria. I restanti crediti, posizioni non

premio di anzianità/fedeltà; diminuiscono del -2,19% per

performing (incagli/ristrutturati/scaduti/sconfinati), che non

circa -357 mila euro, passando dai 16,3 milioni di euro di

hanno evidenziato oggettive perdite di valore, sono stati

dicembre 2010 ai 15,9 milioni di euro di dicembre 2011.

sottoposti ad una svalutazione analitica determinata in base

Rispetto a questa voce vi è da precisare che nel 2011,

alla stima dei flussi nominali futuri corretti per le perdite

sulla base di chiarimenti emanati recentemente da Banca

attese utilizzando i parametri di “probabilità di insolvenza”

d’Italia, si è provveduto a riclassificare alcune spese che


30

relazione del consiglio di amministrazione

nel 2010 erano classificate nella voce 150b) altre spese

estratti conto/scalari per circa 91 mila euro.

amministrative, ma che per la loro esiguità (50 mila euro)

Il totale delle altre spese amministrative esprime un rap-

non incidono significativamente nel confronto dei valori

porto sul margine di intermediazione pari al 30,57% contro

dei due anni. Analizzando la composizione dell’aggregato

un 31,57% di fine 2010.

“spese del personale” si evidenzia che le principali variazioni

Alla voce 160 “accantonamenti netti ai fondi per rischi e

positive riguardano la voce dell’adeguamento del TFR ai

oneri” troviamo il saldo di -159 mila euro relativo all’impor-

fini IAS che registra una ripresa di valore di 25 mila euro

to che la Cassa Rurale ha accantonato quale onere certo

circa contro un accantonamento effettuato nel 2010 di

cui sarà chiamata a far fronte negli anni futuri a titolo di

-202 mila euro e della cessazione di alcuni contratti atipici

interventi a favore del Fondo Garanzia dei Depositanti del

che ha comportato un risparmio di circa 127 mila euro. Il

Credito Cooperativo.

rapporto sul margine di intermediazione si attesta al 42,20%

In aumento le rettifiche di valore nette su attività materiali

rispetto al 44,06% del 2010.

- voce 170 di conto economico – che accoglie gli ammorta-

Anche le altre spese amministrative appostate alla voce 150b)

menti su immobili, mobili, impianti e altre apparecchiature.

registrano un leggero miglioramento. Il saldo di fine 2011

A fine 2011 registrano una variazione di +4,48% pari a circa

risulta infatti di 11,6 milioni di euro rispetto a 11,7 milioni

44 mila euro: da 992 mila euro di fine 2010 a 1.037 mila

di euro del 2010, con una variazione di -133 mila euro pari

euro di fine 2011. Le rettifiche di valore nette su attività

a -1,14%. Procedendo ad un’analisi dettagliata delle princi-

immateriali -voce 180 di conto economico-(software e

pali componenti, si evidenziano le seguenti considerazioni:

subconcessione posti auto di durata cinquantennale) de-

- le imposte indirette registrano un aumento per circa

crementano di circa 15 mila euro con una variazione di

269 mila euro, ma è una componente che viene quasi

-51,62% passando dai 29 mila euro di fine 2010 ai 14 mila

completamente recuperata dalla clientela e che trova

euro di fine 2011. Per entrambe le voci di rettifica non si

riscontro nella voce 190 altri oneri/proventi di gestione

segnalano eventi particolari che hanno determinato tali

del conto economico;

variazioni se non il fisiologico avvicendarsi di vecchi cespiti

- le prestazioni professionali aumentano per circa 180 mila

che hanno raggiunto la fine della loro vita strumentale e che

euro; la variazione deriva principalmente dalle parcelle

escono dal processo di ammortamento rispetto all’ingresso

relative al contenzioso e al recupero crediti.

di nuovi beni acquistati nell’esercizio.

- il capitolo di spesa del trattamento dei valori registra

La voce altri oneri/proventi di gestione -voce 190 di conto

una variazione negativa per circa -88 mila euro dovuta

economico- presenta a fine 2011 un saldo positivo di circa

all’esternalizzazione della lavorazione del contante ma ha

2,6 milioni di euro contro un saldo positivo di circa 2,5

consentito di riqualificare le risorse precedentemente

milioni di euro dell’esercizio precedente con una variazione

adibite a tale servizio;

positiva di 110 mila euro pari a un 4,35%.

- i costi derivanti dagli affitti di immobili registrano una

Ricordiamo che la voce 190 -altri oneri/proventi di ge-

diminuzione per circa 126 mila euro imputabili alla ac-

stione- accoglie il valore del recupero di imposte e tasse

quisizione in proprietà della filiale di Gardolo;

indirette nei confronti della clientela che passano da un

- gli oneri sostenuti per i contratti assicurativi a clientela

valore del 2010 di circa 2,3 milioni di euro a 2,6 milioni

evidenziano un calo di 102 mila euro, attribuibili alla

di fine 2011 con una variazione positiva di 287 mila euro

ricontrattazione delle polizze;

che, come ricordato in precedenza, compensa il maggior

- le spese relative alle utenze segnano un risparmio com-

onere rilevato nelle altre spese amministrative; per quanto

plessivo di circa 95 mila euro, di cui 33 mila euro circa

riguarda gli altri componenti si segnala la variazione positiva

per acqua, energia elettrica e riscaldamento, e per altri 62

dell’onere sostenuto a fronte degli interventi in favore del

mila euro circa per spese telefoniche e apparati cellulari;

Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo

- la componente “elaborazione dati” registra un importante

(+45 mila euro), mentre per quanto riguarda le variazioni

risparmio per circa 178 mila euro attribuibile alla ricon-

negative, si evidenziano quelle degli ammortamenti per

trattazione degli accordi relativi al servizio di trasmissione

lavori di ristrutturazione di immobili non di proprietà (-74

dati per 87 mila euro e a quella della elaborazione degli

mila euro), degli addebiti a carico di terzi su depositi e c/c


31

bilancio 2011

riguardanti in genere il recupero di spese postali e similari

2010, determinando un’imposta Irap corrente di 1.144 mila

(-98 mila euro), del rimborso di spese legali per recupero

euro calcolati su un imponibile di circa 24,6 milioni di euro.

crediti (-41 mila euro), dei recuperi da clientela dei servizi

L’imposta è stata quindi rettificata delle variazioni positive

assicurativi (-37 mila euro). Infine si segnala che le voci

e negative derivanti dalla fiscalità differita per 35 mila euro.

straordinarie riepilogate nella presente voce di conto economico e relative alle sopravvenienze e insussistenze per un

Ut ile dell’ operatività corr ent e

totale di 67 mila euro di fine 2011, comprendono una nota

al nett o delle imposte

di accredito per errata fatturazione dell’anno precedente (13

Ammonta a € 5.069.992,84 con una diminuzione di circa

mila euro), versamenti su posizioni a sofferenze estinte negli

261 mila euro (-4,90%) rispetto al risultato netto del 2010

anni precedenti (25 mila euro), e una sopravvenienza di 28

(€ 5.331.117,45).

mila euro risultante dal maggior accantonamento effettuato nel 2009, relativo ad un contenzioso con l’amministrazione finanziaria risolto nel corso del 2011 con un onere inferiore a carico della Cassa rispetto alle richieste originarie. Oneri e Proventi Straordinari

Ammontano a € 9.262,46 e sono costituiti esclusivamente dal saldo della voce degli utili e perdite da cessione di investimenti (voce 240 di conto economico). Rispetto al 2010 (-5 mila euro), la voce accoglie principalmente l’utile derivante dalla vendita per sostituzione di vetture aziendali obsolete a valori di realizzo superiori ai relativi valori di bilancio residui. Ut i l e d e l l ’ o peratività corrente a l l o r d o d e l le imposte

Ammonta a € 7.041.429,80 con un aumento rispetto ai 6,8 milioni del 2010 del 3,76%, pari ad una variazione positiva di circa 255 mila euro. I m p o s t e s u l reddito dell’esercizio d e l l ’ o p e r a t ività corrente

Ammontano a € -1.971.436,96 con un aumento di 516 mila euro rispetto a 1,4 milioni di euro circa del 2010, pari ad una variazione percentuale del 35,49%. Nel dettaglio l’imposta Ires di competenza del 2011 è pari a 792 mila euro rispetto ai 728 mila euro del 2010. L’aliquota Ires per il 2011 è rimasta invariata rispetto all’anno precedente nella misura del 27,50%. L’imponibile Ires corrente è risultato pari a 4,3 milioni di euro rispetto ai 3,2 milioni di euro del 2010 con una imposta calcolata di 1.172 mila euro, rettificata delle variazioni per imposte anticipate/ differite per -380 mila euro. L’imposta Irap di competenza del 2011 è pari a 1.179 mila euro (727 mila euro nel 2010). L’aliquota è stata aumentata al 4,65% rispetto al 2,98% del


32

relazione del consiglio di amministrazione

IL RISTORNO AI SOCI

concerne le cointestazioni fra Soci e non Soci, il ristorno

Come già richiamato nella parte iniziale di questa relazio-

titolari rientrino tra le persone individuate dall’art. 433

ne, con l’introduzione del ristorno, approvato nel corso dell’Assemblea del 17 maggio 2008, i Soci potranno beneficiare per la quarta volta della restituzione di una parte dell’utile d’esercizio. Caratteristica peculiare del ristorno è che lo stesso viene commisurato all’apporto dato dal Socio all’attività mutualistica e quindi ai rapporti instaurati dal Socio con la Cassa, concretizzandosi in un rimborso di: - minori interessi attivi in caso di operazioni di impiego; - maggiori interessi passivi in caso di operazioni di raccolta; - minori corrispettivi per servizi in caso di commissioni attive. L’oggetto e il parametro di commisurazione del ristorno è costituito da quella parte di margine d’intermediazione derivante dai soli rapporti creditizi (attivi o passivi) o di servizio intercorsi con i Soci, ad esclusione di quella parte del margine d’intermediazione derivante dall’attività svolta con i terzi “non soci”, nonché della parte dello stesso riferibile all’investimento delle riserve indivisibili. In particolare, il margine d’intermediazione si compone di due voci principali: - il margine d’interesse che rappresenta la contribuzione dell’intermediazione dell’attività di impiego e raccolta; - il margine da servizi che deriva dalle componenti positive e negative relative ai servizi forniti dalla Cassa alla clientela. La quota del margine di intermediazione riferibile ai rapporti intrattenuti esclusivamente con i Soci rappresenta la misura del vantaggio mutualistico da ristornare e cioè l’oggetto e il parametro del ristorno. Per rendere omogenee e comparabili le posizioni dei Soci depositanti con quelle dei Soci richiedenti credito, si è tenuto conto di rettificare il margine d’intermediazione lordo mediante l’applicazione di un tasso interno di trasferimento (T.I.T.), individuando il tasso Euribor 3 mesi “flat” come parametro che offre trasparenza e visibilità. Per la determinazione del ristorno anno 2011, il Consiglio di Amministrazione, nel rispetto dell’apposito Regolamento approvato dall’Assemblea ordinaria dei Soci del 17.05.2008, ha confermato i seguenti parametri: - beneficiari (art.3): tutti i Soci che risultano iscritti nel libro soci alla data del 31.12.2011 e che lo siano ancora alla data dell’assemblea che delibera il ristorno. Per quanto

è attribuibile interamente al Socio a condizione che i condel Codice Civile, ovvero il coniuge, i figli, i genitori o, in mancanza, gli ascendenti prossimi, i generi e le nuore, il suocero e la suocera, i fratelli ; - contratti da ristornare (art.5): contratti di deposito (conti correnti, libretti di deposito a risparmio nominativi, certificati di deposito nominativi, depositi e conti in valuta estera nominativi, prestiti obbligazionari), contratti di impiego (apertura di credito in conto corrente, mutui, altri finanziamenti, crediti di firma, portafoglio) e contratti di servizi (titoli di terzi a deposito in custodia ed amministrazione, fondi comuni/sicav, gestioni patrimoniali, pronti contro termine); - tasso interno di trasferimento (T.I.T.): viene utilizzato l’Euribor 3 mesi “flat”; ciò consente di far beneficiare del ristorno anche coloro che hanno in prevalenza rapporti passivi (finanziamenti) con la Banca; - modalità di erogazione del ristorno: fino ad un massimo del 50% “in denaro” e per il resto ad “incremento delle quote sociali”; - liquidazione del ristorno (art.6): il ristorno non può essere riconosciuto per un importo inferiore al corrente valore nominale della quota sociale (10,32 euro) e per un ammontare superiore di 20 volte il valore nominale stesso (206,40 euro). Il ristorno di importo inferiore al valore della quota sociale viene accantonato a nome del beneficiario fintanto che non raggiunga, per effetto di ulteriori ristorni, il valore minimo per consentire l’assegnazione di un’azione. Al contrario, l’ammontare eccedente l’importo massimo (206,40 euro) viene accantonato ai fini di beneficenza e mutualità; - utile ristornabile per l’esercizio 2011 proposto dal Consiglio di Amministrazione: 500 mila euro.


33

bilancio 2011

PROSPETTO ESPLICATIVO PER LA DETERMINAZIONE DEL RISTORNO ANNO 2011 (valori all’unità di €) Utile netto anno 2011 Alla riserva legale (70% degli utili netti sulla base delle norme civilistiche) Alla riserva legale (accantonamento eccedente la quota minima del 70%) Ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione (3% degli utili netti annuali sulla base delle norme civilistiche) Utile residuale dopo gli accantonamenti Utile massimo ristornabile pari al 50% dell’utile residuale Margine di contribuzione riferito ai soci (procedura calcolo ristorno) Margine di contribuzione riferito alla clientela (procedura calcolo ristorno) Margine di intermediazione lordo della Banca

5.069.993 - 3.548.995 - 383.898 - 152.100

A B = 70% di A

1.368.898 684.449 13.414.676 31.452.000 37.802.734

D = A-B-C E = D x 50% F F1

42,65% 684.449,00 500.000,00

H = F / F1 E R

500.000,00 53.798,26 31.137,66

R R1 R2

- 194.676,48 - 57.630,43 - 198.385,11 0,00 - 103.106,24

R3 R4 R5 R6 R7

C = 3% di A

(sommatoria voci 10-20-40-50-70-80-90-100-110 del conto economico)

Quota % di margine di contribuzione soci su totale Quota massima ristornabile Quota di ristorno proposta dal Consiglio di Amministrazione Riparto del ristorno come da art. 6 e art. 7 del regolamento - Da Fondo ristorno anni precedenti (importo residuo al 31/12/2011) -azioni- Da Somme a disposizione anni precedenti (importo residuo al 31/12/2011) -contanti-

- A Capitale sociale per l’attribuzione di n. 18.864 azioni v.n. 10,32 cadauna - A Fondo ristorno anni precedenti -resto su azioni- Importo ristorno liquidato in contanti * - A somme a disposizione anni precedenti -resto su contanti- A beneficenza e mutualità ai sensi dell’art. 7 del regolamento sul ristorno

* L’importo comprende sia la quota contanti che verrà liquidata ai Soci che raggiungeranno l’importo minimo liquidabile di 10,32 euro sia la quota contanti che verrà accantonata ai Soci in apposito Fondo fino a che non venga raggiunto, per effetto degli accantonamenti successivi, l’importo minimo liquidabile pari a 10,32 euro.


34

relazione del consiglio di amministrazione

IL PROGETTO DI DESTINAZIONE DEGLI UTILI L’utile dell’esercizio 2011 ammonta a € 5.069.992,84. Si propone di procedere alla sua destinazione nel seguente modo: 1. Alle riserve indivisibili di cui all’art. 12 della L. 16.12.1977, n. 904, per le quali si conferma l’esclusione della possibilità di distribuzione tra i soci sotto qualsiasi forma, sia durante la vita della società che all’atto del suo scioglimento, e specificamente:

€ 3.932.893,05

alla riserva legale di cui al comma 1 art. 37 D.Lgs 1.9.1993 n. 385, dalle novità recate dalla Legge Finanziaria per il 2005, L. 30 dicembre 2004, n. 311 commi da 460 a 466 la somma di € 733.898,06 tassati e la somma di € 3.198.994,99 esenti tenendo conto, per detta quota, delle conferme contenute nella circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 35/E del 9.4.2008 con le quali la integrale deduzione del ristorno, cfr 500.000,00 euro, deve avvenire a scapito della quota detassata di utile destinato a riserva che potrà quindi scendere sotto la percentuale del 70% (€ 5.069.992,84 - € 500.000,00 = € 4.569.992,84 x 70/100 = € 3.198.994,99 pari al 63,10% dell’utile netto annuale). 2. Ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione:

€ 137.099,79

(pari al 3% degli utili annuali ai sensi del comma 4, art.11, L. 21.01.1992 n. 59 modificato dall’articolo 1, comma 468 della Legge 30.12.2004 n. 311 e senza considerare le somme destinate ai ristorni ai Soci e quindi detraendo, dalla base di calcolo di € 5.069.992,84, la quota di € 500.000,00 come da conferma Circolare Agenzia delle Entrate n. 35/E del 9.4.2008). 3. Ai fini di beneficenza o mutualità: 4. A ristorno ai Soci secondo le previsioni statutarie:

€ 500.000,00 € 500.000,00

Con l’approvazione del riparto degli utili così come pro-

time adoption” sull’immobile ex sede Cassa Rurale So-

posto, il patrimonio della Cassa passerà ad euro

pramonte), euro 131.426.417,09 le restanti riserve (di

121.754.886,64, importo che coincide esattamente

cui euro 130.771.416,19 riserva legale, euro 327.485,43

con i mezzi propri e che comprendono: il capitale so-

altre riserve - legge Amato ed ex DLgs 124/93 - ed euro

ciale, euro 657.621,36, la riserva di sovraprezzo azio-

327.515,47 quali riserve rivenienti da “first time adoption”

ni, euro 1.368.234,21, le riserve di valutazione, euro

e di adeguamento utili contabilizzate nell’anno 2005 in

-15.630.279,07 (di cui euro -17.789.270,38 inerenti riserve

sede di prima transizione Ias) e dall’accantonamento della

negative, al netto della fiscalità, determinate a fine 2011 sulle

quota di utili 2011 per euro 3.932.893,05 che, se così

attività disponibili per la vendita, euro 1.036.484,17 inerenti

deliberata dall’Assemblea dei Soci, andrà ad incrementare

le riserve di rivalutazione monetaria, euro 1.122.507,14

la riserva legale passando da euro 130.771.416,19 ad euro

inerenti riserve di valutazione calcolate in sede di “first

134.704.309,24.


35

bilancio 2011

I PRIMI FATTI DI RILIEVO DEL 2012

decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze il 16

Diversi sono i fatti che hanno caratterizzato l’attività della

la Banca ha partecipato. Tale operazione, insieme alle

nostra Cassa nei primi mesi del 2012. Tra i principali, se-

febbraio 2012 ed utilizzata nell’operazione avente durata pari a 36 mesi (cd. LTRO) dello scorso 29 febbraio, cui altre operazioni di rifinanziamento effettuate, contribuirà

gnaliamo i seguenti:

anch’essa al perseguimento della nostra azione di sostegno

• per quanto riguarda il progetto “Sede Centrale”, ovvero

nell’articolazione delle scadenze dell’attivo e del passivo

la ricerca di una soluzione funzionale e adatta a consentire il ricongiungimento, in un’unica struttura, di tutte le aree organizzative della Cassa attualmente dislocate su diverse unità periferiche, nel mese di gennaio 2012, la società Piedicastello Spa, nell’ambito dell’operazione ex Italcementi, ci ha richiesto di manifestare il nostro interesse per l’eventuale acquisto dell’edificio - sito in Via Belenzani e adiacente alla nostra Sede - attualmente occupato dal Rettorato Universitario. Considerando la valenza strategica del progetto “Sede Centrale”, il Consiglio di Amministrazione sta valutando approfonditamente l’opportunità dell’operazione proposta; • la Legge 22 dicembre 2011, n. 214, recante ‘’Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici’’- già Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201 - (di seguito legge 214/2011), in relazione alle misure di rafforzamento del sistema finanziario nazionale ed internazionale, ha introdotto un’importante previsione al fine di ripristinare e sostenere il finanziamento a mediolungo termine delle banche italiane nel contesto della crisi finanziaria. In particolare, l’articolo 8 della citata legge 214/2011, “Misure per la stabilità del sistema creditizio”, ha previsto la possibilità per lo Stato di concedere la propria garanzia sulle passività delle banche italiane, con scadenza da tre mesi e fino a cinque anni, emesse successivamente alla data di entrata in vigore del provvedimento. Stanti le perduranti condizioni di tensione del mercato finanziario, in ottica di tutela prospettica della situazione finanziaria e patrimoniale e tenuto conto delle condizioni economiche inerenti, al fine di supportare il piano di funding dell’anno corrente si è ritenuto opportuno prudenzialmente dare corso all’emissione di una passività bancaria per l’importo di 25 milioni di euro corredata dalle caratteristiche richieste per beneficiare della garanzia sopra menzionata e destinata ad essere utilizzata per l’accesso al finanziamento presso la BCE. La garanzia è stata rilasciata con

all’economia locale e al mantenimento di adeguati equilibri bancario a massima tutela della nostra liquidità; • a partire dal 21 febbraio, la nostra Cassa è stata sottoposta ad accertamenti ispettivi ai sensi dell’art. 54 del D. Lgs. 1.9.1993 n. 385. Si è trattato della periodica ispezione ordinaria dell’Organo di Vigilanza, l’ultima delle quali si era svolta nell’estate del 2006. Questo avvenimento, come sempre, oltre ad essere un utile momento di verifica per la nostra Cassa Rurale, ha costituito un’importante occasione di confronto, di apprendimento e di crescita per l’intera struttura, per i ruoli di vertice e per gli organismi di governo; • nell’ambito delle iniziative mirate a rafforzare il contatto diretto con la nostra base sociale, si sono svolti nel mese di marzo 14 incontri sul territorio, nelle diverse zone di operatività della Cassa. Questi appuntamenti, che complessivamente hanno visto la partecipazione di oltre un migliaio di persone, sono per noi la migliore occasione di “confronto democratico” con la base sociale, perché mettono i Soci nelle condizioni di esprimere il loro parere e di “contare” effettivamente. Le serate avevano tutte una “scaletta” comune: uno sguardo sull’attualità del sistema economico-finanziario, un approfondimento sui bilanci d’esercizio e sociale, la presentazione delle modifiche statutarie da approvare nell’Assemblea straordinaria di maggio, una breve presentazione dell’attività dell’Associazione Giovani Soci e della Fondazione Cassa Rurale di Trento e, a seguire, spazio agli interventi del pubblico e alle successive risposte; • nel corso del mese di marzo, il Consiglio di Amministrazione della Cassa Rurale, in applicazione delle disposizioni di Vigilanza in materia di organizzazione e governo delle banche ed in particolare degli indirizzi presenti nella lettera del Governatore della Banca d’Italia dell’11 gennaio 2012, ha condotto un processo di autovalutazione sulla qualità


36

relazione del consiglio di amministrazione

del processo di governo e del conseguente esercizio del

• l’art. 45, lett. c), D.L. 9 febbraio 2012, n. 5 (“Decreto

proprio ruolo, considerandone le dimensioni di profes-

Semplificazioni”), abrogando la lettera g), comma 1 e il

sionalità e composizione, nonché le regole di funziona-

comma 1-bis, art. 34, D.Lgs. n. 196/2003 (Codice della

mento. Tale processo, i cui esiti sono stati trasmessi a

privacy), ha eliminato per tutti i titolari l’obbligo di ste-

Banca d’Italia, ha rappresentato un’utile opportunità per

sura, entro il 31 marzo di ogni anno, del Documento

proseguire quel percorso di miglioramento nella qualità

Programmatico della Sicurezza (DPS). La nostra Cassa

della governance, già avviato dalla nostra Cassa con una

Rurale, in attesa della conversione in legge del Decreto,

serie di specifici indirizzi delineati nel Piano Strategi-

ha comunque ritenuto opportuno redigere - entro le sca-

co 2011-2013, e per rafforzare gli effetti delle scelte di

denze prescritte - l’aggiornamento del documento anche

auto-regolamentazione del Movimento, con particolare

per l’anno 2012 e comunicarne l’avvenuto adempimento

riferimento ai contenuti innovativi in tema di governance

in questa relazione.

introdotti dallo Statuto tipo di prossima adozione;


37

bilancio 2011

LE PROSPETTIVE DELLA GESTIONE

In ciò ci confortano i risultati del primo trimestre 2012 dandoci dimostrazione che, con la fiducia dei nostri Soci e Clienti, è possibile esercitare concretamente il ruolo di

L’esercizio 2012 si è aperto in uno scenario fortemente

banca locale cooperativa al servizio della comunità.

modificato da due fattori principali: da un lato il perdurare

Alcuni dati indicativi: sono 64 i mutui casa concessi nel

della crisi e delle relative conseguenze sul mondo finanziario

primo trimestre (62 nel 2011 e 52 nel 2010), 180 i nuovi

e reale, dall’altro gli interventi delle Autorità presi in stato

conti correnti aperti nel primo trimestre al netto di quelli

di emergenza, che influenzano ed influenzeranno anche in

chiusi (25 nel 2011 e 138 nel 2010), 322 fra polizze assicu-

prospettiva le previsioni delle aziende di credito.

rative e fondi pensione collocati nel primo trimestre (240

L’incidenza di questi fattori è ovviamente diversa a secon-

nel 2011), raccolta diretta che torna in crescita rispetto

da delle situazioni di partenza, sia esogene che endogene.

a marzo 2011 ed una situazione di liquidità che vede un

Sicuramente generalizzato sarà il peso dell’aumento delle

rapporto fra impieghi clientela e depositi clientela dell’85%.

anomalie sui crediti concessi e le conseguenti previsioni

Sotto il profilo economico, i risultati del primo trimestre

di perdita, in particolare relative al rischio di un crollo

dell’anno corrente sono incoraggianti e allineati alle pre-

delle quotazioni del mercato immobiliare. Diversificato,

visioni di crescita formulate ad inizio anno, nonostante la

a seconda del differente sfruttamento delle misure, sarà

strada da percorrere sia difficile e faticosa.

invece il beneficio degli interventi succitati, in particolare le operazioni di rifinanziamento operate dalla BCE. In tale contesto la crescita di impieghi e depositi prevista dovrà confrontarsi con la stasi della domanda di credito e con la forte concorrenza fra aziende di credito dal lato della provvista; la nostra Cassa Rurale, salvo variazioni macroscopiche di scenario, potrà peraltro godere del vantaggio di operare in una situazione di buona liquidità sia a breve che prospettica. Lo sviluppo dei ricavi sarà sostenuto anche dalla redditività aggiuntiva data dal reinvestimento dei finanziamenti BCE, e questo sovrareddito sarà messo al servizio del sostegno della raccolta, prezzando prodotti competitivi. Sul fronte dei costi prosegue la politica di contenimento, anche se ci si dovrà confrontare con l’allungamento delle prospettive di uscita per pensionamento di alcuni collaboratori, a causa della riforma previdenziale, con conseguenti minori risparmi nei prossimi cinque esercizi. Come detto poi la previsione di svalutazioni/accantonamenti a fronte di crediti inesigibili è destinata ad aumentare in modo consistente, ed il peso proseguirà sull’esercizio 2013. Tutto ciò premesso il risultato di esercizio finale per l’anno 2012, contando le rispettive correzioni nei costi, nei ricavi, e nel carico fiscale, dovrebbe nella sostanza rispettare l’importo a suo tempo preventivato, confermando e probabilmente migliorando il risultato del 2011, e permettendo di contribuire a rafforzare quel profilo di dotazione di patrimonio di primaria qualità, indispensabile per lo sviluppo dimensionale della Cassa.


38

relazione del consiglio di amministrazione

CONCLUSIONI

ma ringraziamo anche tutti quelli incontrati nei recenti 14

appuntamenti pre-assembleari, che ci hanno confermato,

Cari Soci,

con la loro presenza e con tanti contributi di riflessione,

è ormai chiaro a tutti che, dopo oltre tre anni, la crisi non

grande fiducia e voglia di partecipazione alle scelte di go-

è ancora conclusa.

verno della nostra Cassa.

E’ tempo di reagire, e la nostra Cassa lo sta facendo, con-

Ringraziamo la Direzione e tutto il Personale per la pro-

sapevole, come detto nelle riflessioni iniziali, che una parte

fessionalità e l’attenzione rivolta a tutti i Soci e Clienti per

di scelte e di decisioni dipende soltanto ed esclusivamente

garantire qualità crescente nelle relazioni di ogni giorno e

da noi.

per l’impegno e lo spirito cooperativo dedicato al raggiungi-

Non dal mercato, non dal Governo, non dai regolatori,

mento degli obiettivi economici e sociali della nostra Cassa.

ma da noi stessi.

Un grande apprezzamento lo vogliamo rivolgere anche

Con questa consapevolezza, continueremo quindi a lavorare

al Collegio Sindacale, per la preziosa e puntuale collabo-

con serietà, passione e lungimiranza.

razione, alla Consulta dei Soci per il costruttivo contatto

Applicheremo con convinzione lo spirito e la lettera del

con la base sociale, all’Associazione Giovani Soci per il

nuovo Statuto, impegnandoci nel fare crescere le nostre

dinamico supporto nel dialogo con le nuove generazioni e

competenze e qualificare ulteriormente gli stili di governo

alla Fondazione Cassa Rurale di Trento sempre al nostro

e di gestione della nostra Cassa, cercando nel contempo di

fianco nel promuovere lo sviluppo del territorio trentino.

mantenere saldi i riferimenti sostanziali della cooperazione

Ringraziamo infine Banca d’Italia, per la costante assistenza

mutualistica.

e considerazione riservateci, Federazione Trentina della

Agli obiettivi ed ai progetti enunciati nel nuovo Piano Stra-

Cooperazione, Cassa Centrale Banca, Phoenix Informatica

tegico, affiancheremo la ricerca di alleanze “forti” con i

Bancaria e tutti gli altri Organismi e Società del Gruppo

mondi che da sempre rappresentiamo, quello delle famiglie

per l’insostituibile e continuo supporto nell’operatività

e dei giovani, degli artigiani e delle piccole imprese, dei

quotidiana e nell’indirizzo strategico.

tanti imprenditori e professionisti che partecipano, con il

Il ringraziamento finale lo riserviamo infine a tutti i Soci

loro dinamismo, alla crescita dell’economia e del nostro

e Clienti, per la fiducia, la vicinanza e la preferenza che ci

territorio.

dimostrano quotidianamente.

Chiederemo infine al Sistema di guardare in modo più

Riservando alla nota integrativa l’illustrazione dei criteri

convinto alla realizzazione di percorsi di sinergia a tutti i

di valutazione e le informazioni di dettaglio sullo stato

livelli, con l’obiettivo di aiutarci ad incidere in modo più

patrimoniale e sul conto economico, precisiamo che, ai

sensibile sui costi operativi, sviluppare il sistema di offerta

sensi delle vigenti disposizioni di legge, i criteri seguiti nella

per ampliare le fonti di ricavo e la capacità di fornire rispo-

gestione sociale per il conseguimento degli scopi statutari

ste ai nuovi bisogni di Soci e Clienti, accrescere - in poche

sono conformi al carattere cooperativo della Società.

parole - i benefici del fare rete.

Ciò premesso, proponiamo al Vostro esame ed alla Vostra

Coniugare lo sviluppo e la solidarietà con il vincolo dell’ef-

approvazione il Bilancio di esercizio 2011, come esposto

ficienza. E’ questa la sfida decisiva che ci attende.

nella documentazione dello Stato Patrimoniale e del Conto

Una sfida che affronteremo insieme, consapevoli delle

Economico, nonché nella Nota Integrativa.

responsabilità che ci derivano, ma forti di quel grande

patrimonio di valori che noi, e le generazioni che ci hanno

Trento, 23 marzo 2012

preceduto, abbiamo contribuito ad accumulare e rivalutare;

un “bene comune” che – anche ricordando il riconoscimento dell’ONU che ha voluto proclamare il 2012 anno internazionale delle Cooperative – noi cooperatori abbiamo il dovere di tutelare e di trasmettere ai giovani, insieme alla nostra fiducia, al nostro ottimismo e al nostro coraggio. Concludendo la relazione, salutiamo i Soci presenti oggi,

Il Consiglio di Amministrazione


39

bilancio 2011

APPENDICE

in novembre il valore massimo dall’introduzione dell’euro (550 punti base), si è significativamente ridotto grazie

LO S C ENA R IO INTERNAZIONALE

all’annuncio di nuove, incisive misure correttive del bilancio

Nel 2011, in particolare nella seconda metà dell’anno, l’e-

pubblico. Sulle scadenze più brevi i premi per il rischio sui

conomia mondiale ha segnato un rallentamento. Nel terzo

titoli di Stato sono invece fortemente diminuiti soprattutto

e nel quarto trimestre l’attività economica ha avuto un

grazie all’avvio delle operazioni di rifinanziamento a tre anni

recupero negli Stati Uniti, in Giappone e nel Regno Unito a

da parte della BCE.

fronte di una moderata decelerazione nei paesi emergenti, il cui ritmo di crescita rimane relativamente elevato.

LO SCENARIO NAZIONALE

Il 2011 è stato caratterizzato da un lato dalle tensioni sul

La congiuntura

debito sovrano nell’area dell’euro e dall’altro dalle difficoltà

L’economia italiana ha risentito del quadro interno e inter-

incontrate nel processo di consolidamento delle finanze

nazionale. Il Pil è salito dello 0,4% nel 2011. La dinamica del

pubbliche negli Stati Uniti. Inoltre, nell’ultima parte del

prodotto ha risentito del rialzo dei costi di finanziamento

2011, l’attività economica nell’area euro si è fortemente

e del rallentamento del commercio mondiale, che resta il

indebolita e nel 2012 si prospetta una recessione sia per

principale sostegno dell’attività economica. A comprimere

l’Europa che per il nostro paese.

la domanda interna contribuiscono anche le già citate ma-

L’economia americana nel 2011 ha recuperato un ritmo

novre correttive di finanza pubblica. La competitività delle

di crescita relativamente sostenuto. La fiducia dei consuma-

imprese è marginalmente migliorata in chiusura d’anno

tori e delle imprese è migliorata negli ultimi mesi dell’anno,

grazie al temporaneo deprezzamento dell’euro. Nel 2012

segnalando delle prospettive di espansione nella prima metà

è prevista una recessione.

del 2012. Anche la situazione del mercato del lavoro è miglio-

Il recupero dell’occupazione iniziato nell’ultimo trimestre

rata sensibilmente, per quanto resti tuttora molto delicata.

del 2010 si è arrestato negli ultimi mesi del 2011: il tasso di

Nell’area Euro, l’economia è avviata verso una nuova re-

disoccupazione è arrivato all’8,7%, superando tra i più giovani

cessione, dopo quella del 2009 e la successiva ripresa del

il 30%. Le pressioni inflazionistiche si sono attenuate, anche

2010. Nel quarto trimestre del 2011, il Pil è risalito, a fronte

gli aumenti delle imposte indirette hanno causato un rialzo

di una lieve riduzione dell’indice di produzione industriale,

del livello dei prezzi al consumo negli ultimi mesi del 2011.

ma per il 2012 le principali previsioni internazionali vanno

Il rapporto tra debito pubblico e PIL ha superato il 120%.

in direzione di una crescita negativa del prodotto interno

Nel complesso, le tre manovre correttive disposte dai Go-

lordo. L’economia dell’area euro è stata rallentata dagli

verni tra luglio e dicembre hanno effetti strutturali valutati

effetti della crisi dei debiti sovrani e dei consolidamenti

in circa 80 miliardi e dovrebbero assicurare nel 2013 un

di finanza pubblica che questa ha richiesto in molti paesi,

avanzo primario nell’ordine del 5% del PIL.

oltreché del rallentamento della congiuntura mondiale. La crisi del debito sovrano nell’area dell’euro ha assunto

La politica monetaria della BCE

un rilievo sistemico, spingendo i rendimenti dei titoli di

Il Consiglio direttivo della BCE ha ridotto i tassi ufficiali

Stato di molti paesi su valori storicamente molto elevati. In

in due occasioni, portandoli complessivamente all’1,0%.

particolare, ha pesato l’incertezza nella modalità di gestione

Inoltre, sono state introdotte nuove misure di sostegno

della crisi a livello comunitario e in sede di coordinamento

all’attività di prestito delle banche a famiglie e imprese come

intergovernativo e il peggioramento delle prospettive di

le operazioni di rifinanziamento a 36 mesi effettuate il 21

crescita. È aumentata l’avversione al rischio degli investitori,

dicembre 2011 e il 29 febbraio 2012.

così come la preferenza per strumenti ritenuti sicuri, quali i titoli di Stato statunitensi e tedeschi, anche a causa dei

L’evoluzione dell’intermediazione creditizia nel

declassamenti del rating del debito sovrano di diversi paesi

sistema bancario italiano

dell’area, tra cui la Francia, l’Italia e la Spagna. Tuttavia, in

Nel corso del 2011 le tensioni sul mercato dei titoli so-

chiusura d’anno il differenziale di rendimento tra i titoli di

vrani hanno inciso negativamente sulla capacità di raccolta

Stato decennali italiani e quelli tedeschi, che aveva raggiunto

delle banche italiane. Tali difficoltà si sono ripercosse sulle


40

relazione del consiglio di amministrazione

condizioni di offerta di credito all’economia che hanno

Gli impieghi lordi a clientela delle BCC-CR ammontavano

risentito negativamente anche del deterioramento della

a dicembre 2011 a 139,9 miliardi di euro; i mutui delle

qualità del credito.

BCC-CR si attestavano a quota 92 miliardi di euro, con

In un contesto caratterizzato da forti tensioni sui mercati

una crescita annua del 5,5%.

finanziari e da crescenti difficoltà di raccolta, il decreto legge

Il credito concesso è stato adeguatamente accompagnato

6 dicembre 2011, n. 201 ha introdotto alcune misure per

da una congrua richiesta di garanzie che risultano coprire

la stabilità del sistema creditizio italiano. Il decreto preve-

un’ampia porzione del portafoglio di impieghi; in particolare

de, infatti, che il Ministero dell’Economia e delle finanze

appare elevata la quota di impieghi sostenuta da garanzia

possa concedere fino al 30 giugno 2012, la garanzia dello

reale.

Stato su passività delle banche italiane di nuova emissione;

In relazione ai settori di destinazione del credito, le BCC

l’obiettivo del provvedimento è di contenere le difficoltà

risultano storicamente caratterizzate, com’è noto, da un’in-

di raccolta delle banche e sostenere, così, la loro capacità

cidenza percentuale degli impieghi a famiglie produttrici e

di finanziamento dell’economia.

consumatrici significativamente superiore al sistema ban-

Nel corso del 2011 la dinamica del credito bancario è stata

cario. Con riguardo alla dinamica di crescita negli ultimi

significativamente inferiore rispetto all’andamento dell’an-

dodici mesi, si è registrato un significativo sviluppo dei

no precedente; è inoltre proseguita la ricomposizione dei

finanziamenti erogati alle famiglie consumatrici (+4,9%, in

prestiti alle imprese in favore di quelli a breve termine.

linea con il +4,8% medio di sistema).

Le indagini qualitative periodicamente effettuate presso le

A dicembre 2011, i finanziamenti alle imprese erano pari a

banche e le imprese da centri di ricerca e istituzioni segna-

93,4 miliardi di euro, con un tasso di incremento su base

lano crescenti difficoltà di accesso al credito.

annua del 2,5%, leggermente inferiore a quello registrato

Nel corso dell’anno sono aumentati i tassi medi attivi bancari,

nel sistema bancario complessivo (+3%).

riflettendo il rialzo del costo della raccolta e l’intensificarsi

Con riguardo ai finanziamenti al settore produttivo, si rileva

delle tensioni sul mercato dei titoli pubblici italiani.

il permanere di una concentrazione nel comparto “costru-

Con riferimento alla qualità del credito erogato, si è veri-

zioni e attività immobiliari” superiore per le BCC rispetto

ficato nel corso dell’anno un progressivo peggioramento.

alla media di sistema. Si evidenzia, inoltre, il permanere di una significativa incidenza dei finanziamenti all’agricoltura

L’andamento delle BCC-CR nel contesto

mentre, con riguardo alla dinamica di crescita annua, si è

del sistema bancario

riscontrato uno sviluppo significativo dei finanziamenti al

Le Banche di Credito Cooperativo – Casse Rurali (in sigla

comparto “attività manifatturiere”.

BCC-CR), proprio nella crisi, che ha messo in discussione

A fronte di una sempre intensa attività di finanziamento,

molti paradigmi dominanti nel campo dell’economia e della

la qualità del credito erogato dalle banche della Categoria

finanza, hanno riaffermato il proprio modello “differen-

ha subito con maggiore incisività, nel corso dell’anno, gli

te” di fare banca, mantenendo un profilo coerente con la

effetti della perdurante crisi economica.

connotazione di banche vicine alle esigenze delle famiglie

I crediti in sofferenza delle BCC sono cresciuti a ritmi elevati.

e delle imprese.

Il rapporto sofferenze/impieghi è cresciuto e ha raggiunto

Il quadro macroeconomico sfavorevole che ha contraddi-

il 5,2% a dicembre 2011 rispetto al 4,2% dell’anno prece-

stinto l’ultimo anno, le BCC-CR hanno continuato a soste-

dente. Ciononostante, il tasso di incremento dei crediti in

nere i soci e la clientela, soprattutto le piccole imprese e le

sofferenza delle banche della categoria si è mantenuto nel

famiglie, target elettivo di riferimento delle nostre banche;

corso dell’anno costantemente inferiore a quello registrato

nonostante l’acuirsi della fase economica avversa, infatti, gli

nella media di sistema.

impieghi delle BCC-CR sono cresciuti nel corso dell’anno

Con specifico riguardo alla clientela “imprese”, il rapporto

del 3,2% a fronte dell’1,5%.

sofferenze lorde/impieghi era pari a fine 2011 al 6,3% per

Sul fronte della raccolta nel corso dell’anno sono emerse

le BCC, in progressiva crescita negli ultimi mesi (5,1% a

anche per la Categoria le criticità comuni a tutto il sistema

dicembre 2010), ma inferiore di quasi due punti percentuali

bancario.

a quanto rilevato per il sistema bancario complessivo (8,1%).


41

bilancio 2011

A fine 2011 le partite incagliate delle BCC-CR risultavano

LO SCENARIO PROVINCIALE

in crescita del 16,5%. Il rapporto incagli/impieghi era pari,

La situazione sociale

nella media della categoria, al 4,9% a dicembre 2011 (4,4%

Ad inizio 2011 in Trentino risultavano residenti 529.457

a fine 2010).

persone con un aumento assoluto di oltre 4.500 unità

Nel corso dell’anno si è progressivamente palesata anche

rispetto all’anno precedente. La crescita demografica negli

nelle BCC-CR una difficoltà sul fronte della raccolta. La

ultimi anni è lievemente rallentata, ma si è mantenuta sempre

raccolta bancaria complessiva delle BCC-CR ammontava

superiore a quella del Nord-Est, dell’Italia e dell’Europa.

a dicembre 2011 a 152,2 miliardi di euro, in crescita dello

Il contributo maggiore alla crescita demografica è fornito

0,9% rispetto allo stesso periodo del 2010.

dalla componente straniera extracomunitaria, il cui apporto

Le obbligazioni emesse dalle BCC-CR ammontavano a

è determinato sia dall’ingresso di nuovi soggetti adulti, sia

dicembre a 57,9 miliardi di euro, con una variazione annua

da un tasso di natalità particolarmente elevato.

pari al -1%, contro il +13% rilevato nel sistema bancario

In base alle informazioni raccolte in un’indagine sulle con-

complessivo (questo incremento risente anche delle ope-

dizioni di vita delle famiglie trentine si stima che, nel 2010,

razioni di rifinanziamento effettuate dalla BCE a dicembre).

il 62,8% dei giovani tra i 25 e i 30 anni continuava a vivere

Per quanto concerne la dotazione patrimoniale, a dicem-

nella famiglia di origine, posticipando così una delle tappe

bre 2011 l’aggregato “capitale e riserve” ammontava per

fondamentali della transizione alla vita adulta.

le BCC-CR a 19,7 miliardi di euro, con un incremento del

Quanto alle condizioni di vita dei soggetti con cittadinanza

3% su base d’anno (+8,9% nella media di sistema).

italiana, si può dire che i livelli di povertà siano rimasti,

Con riguardo agli aspetti reddituali, le informazioni prelimina-

negli ultimi anni, sostanzialmente invariati. Sembra che,

ri desumibili dall’analisi dell’andamento di conto economico

in Trentino, grazie agli assetti strutturali della società e

a dicembre 2011 segnalano un positivo sviluppo dei margini

dell’economia oltre che alle politiche poste in atto dal go-

reddituali ed il perdurare di una significativa dinamica di

verno provinciale, il fenomeno della povertà non assuma

crescita delle spese amministrative, specialmente nella

dimensioni allarmanti, anche se vi sono singole categorie di

componente delle “spese per il personale”.

famiglie particolarmente deboli, che sperimentano maggiori

In particolare, il margine di interesse si è incrementato del

rischi di ricadere in uno stato di indigenza.

10,4% e il margine di intermediazione è cresciuto del 6,7%,

Un altro aspetto da evidenziare riguarda i livelli di benessere

grazie anche all’apporto delle commissioni nette (+5,3%).

economico percepiti dalla popolazione. Nel 2011 circa la

Il risultato di gestione, pari a 1,7 miliardi di euro, presenta

metà delle famiglie dichiara di avere difficoltà per arrivare

un incremento del 17,5% rispetto a dicembre 2010.

a fine mese. Infine, si nota un lieve calo, rispetto all’anno

Sulla base delle evidenze ricavabili dalle informazioni sull’an-

precedente, dell’incidenza di famiglie che dichiarano di non

damento di conto economico, si stima che l’utile netto

essere in grado di effettuare alcun risparmio. Risulta invece

delle BCC-CR potrebbe attestarsi a fine 2011 tra 350 e

in crescita la proporzione di quanti affermano di essere

400 milioni di euro.

riusciti a risparmiare meno rispetto al 2010.

Un accenno, infine, alle principali informazioni di carattere

Anche per quanto riguarda il grado di coesione sociale

strutturale: a dicembre 2011 si registravano 412 BCC-CR

riscontrabile nella collettività, la Provincia di Trento conti-

sul territorio nazionale, per un totale di 4.411 sportelli (pari

nua a godere di un invidiabile stato di salute: con contenuti

al 13,1% del sistema bancario). Il numero dei soci delle BCC

tassi di criminalità, nel 2010 l’incidenza della popolazione

era pari a fine anno 1.156.711 unità, con un incremento

che ha partecipato ad attività gratuite per associazioni di

annuo del 10%, mentre il numero complessivo dei clienti

volontariato risultava essere più del doppio rispetto al resto

si attestava a quota 6.700.000 (+17,5%).

d’Italia (24% con il 10%).

In aumento anche il numero dei dipendenti delle BCC-CR,

La congiuntura economica e finanziaria sfavorevole ha avuto

che risultava pari a circa 32.000 unità, ai quali vanno aggiunti

e sta avendo ripercussioni negative sugli assetti dei mercati

gli oltre 4.700 dipendenti di Federazioni Locali, società

del lavoro di tutte le economie avanzate anche se, sebbene

del Gruppo Bancario Iccrea, Casse Centrali e organismi

i dati del 2011 non siano ancora completi (mancano i valori

consortili.

dell’ultimo quadrimestre), si può affermare che struttural-


42

relazione del consiglio di amministrazione

mente il Trentino non soffra di gravi problemi riguardanti

con l’estero. La domanda internazionale in questa fase ha

il mercato del lavoro.

attenuato gli effetti della crisi sull’economia locale, ma a

Gli ultimi dati relativi al mercato del lavoro relativi al 3°

trarne i benefici sono soprattutto le imprese di medio-grande

trimestre 2011 rilevano per il complesso della popolazione

dimensione, tendenzialmente più propense ad esportare.

un tasso di occupazione (15-64 anni) pari al 66,7% e un tasso

Per quanto riguarda il movimento anagrafico delle imprese,

di disoccupazione (15 anni e più) pari al 3,7%, entrambi in

nel 2011 in Trentino le nuove iscrizioni ammontavano a

miglioramento sia rispetto allo stesso trimestre dell’anno

2.670 unità, mentre le cancellazioni risultavano pari 2.587

precedente che alla media 2010. Anche sul fronte dell’oc-

unità.

cupazione giovanile, la situazione in Trentino risulta più positiva sia rispetto al Nord Est sia al resto d’Italia.

La dinamica settoriale

Tuttavia, segnali delle difficoltà emergenti nel mercato

Entrando nel dettaglio dei settori, il comparto manifat-

del lavoro anche in Trentino, si evincono dagli iscritti alle

turiero appare quello più in salute (+4,6% la crescita del

liste di mobilità, in aumento del 7,7% rispetto al 2010 e

fatturato e +0,7% l’occupazione), probabilmente perché

del 24,9% rispetto al 2009. Per quanto riguarda il ricorso

include numerose imprese di medio grande dimensione

alla cassa integrazione, il dato delle ore autorizzate (non

con un’apprezzabile propensione ad esportare. Le imprese

quelle effettivamente utilizzate) nei primi 9 mesi del 2011

artigiane del manifatturiero e dei servizi mostrano invece

si è attestato su valori nettamente più bassi di quelli regi-

un andamento negativo, con il fatturato in calo del 7,0% che

strati nel medesimo nel periodo del 2010 (1.620.027 ore

si spiega con la caduta della domanda locale e nazionale,

nel 2011 contro 2.668.523 nel 2010, escluso il comparto

verso cui si orientano tali imprese.

edilizia); sebbene il calo sia stato consistente, è bene non

Il comparto estrattivo del porfido conferma una situazione

dimenticare che negli anni precedenti al 2009 il monte ore

problematica con tendenze negative che interessano sia

richiesto si aggirava attorno alle 250.000 ore annue.

i risultati economici sia l’occupazione. In peggioramento il settore edile che si trova, analogamente al comparto

L’andamento economico provinciale

estrattivo, in una fase di crisi strutturale con variazioni forti

Dopo i consistenti decrementi del PIL nazionale del 2008 e

negative del valore della produzione (-14,6%) e dell’occu-

del 2009 l’Italia era tornata a crescere, facendo registrare

pazione (-1,2%).

per il 2010 un incremento del Prodotto Interno Lordo

Il settore dell’autotrasporto evidenzia nel quarto trimestre

pari all’1,3% e +2,1% nel Nord-Est. L’economia trentina ha

dell’anno segnali contraddittori. I dati sul fatturato (+1,1%

dimostrato una capacità di recupero in linea con quella del

su base annua) confermano il trend positivo dei primi tre

Nord-Est: nel corso del 2010 il PIL provinciale era infatti

trimestri dell’anno, seppur in graduale attenuazione, mentre

cresciuto del 2,0%.

l’occupazione segna un calo consistente (-4,7%).

Per quanto riguarda il 2011, si registra ancora una variazione

Va male il commercio al dettaglio, con un calo del

positiva - nei primi tre trimestri dell’anno - del fatturato

fatturato dell’8,2%, determinato soprattutto dalla vendi-

delle aziende monitorate dalla Camera di Commercio,

ta di auto, mentre supermercati e alimentari tengono. Il

mentre l’ultimo trimestre del 2011 assume valori nega-

commercio all’ingrosso invece, più legato al commercio

tivi (-0,7%), dopo quasi due anni di crescita ininterrotta.

estero, cresce del 3,7%.

Rispetto al IV trimestre del 2010, cresce solo il fatturato

Il settore dei servizi alle imprese e terziario avanzato

con l’estero (+8,4%).

evidenzia nel quarto trimestre una lieve diminuzione del

La caduta del fatturato sembra legata quasi esclusivamente

fatturato (-0,7%), che segue quella più pesante rilevata nel

alla diminuzione della domanda interna, causata dalla ridu-

precedente trimestre. Anche questo settore, poco propenso

zione del reddito disponibile delle famiglie e dalla riduzione

all’export, risente della riduzione della domanda interna.

della ricchezza finanziaria. In taluni settori la frenata diventa

Più confortanti i dati sull’occupazione che cresce rispetto

un vero e proprio crollo (edilizia -15%, commercio al det-

allo stesso trimestre del 2010 dell’1,3%.

taglio e l’artigianato -8%, porfido -4%).

Per quanto riguarda il settore turistico, nonostante la

In controtendenza l’export e le aziende (poche) che operano

situazione economica di crisi, nella stagione invernale 2010-


43

bilancio 2011

2011 sono stati mantenuti gli ottimi livelli di arrivi turistici

to sostenuto solo dall’andamento positivo della raccolta

della stagione precedente, anche se i dati sulle presenze

indiretta; mentre la raccolta diretta per tutto il 2011 ha

risultano meno positivi (-2,3%). La stagione invernale 2011-

presentato valori assoluti in calo.

2012, causa la scarsità delle precipitazioni nevose, non si

La raccolta diretta nel corso del 2011 ha continuato nel

preannuncia invece altrettanto positiva.

trend negativo iniziato già nell’ultimo trimestre del 2010.

Anche la stagione estiva 2011 si conferma positiva raf-

Il calo della raccolta diretta è da attribuire ad una forte

forzando gli ottimi risultati conseguiti negli anni scorsi.

riduzione dei pronti contro termine e, in misura minore,

Gli arrivi sono ulteriormente aumentati rispetto all’anno

anche delle obbligazioni ovvero della raccolta che dovrebbe

precedente, superando i 2 milioni di persone, e le presenze

garantire al cliente una maggiore remunerazione. In crescita

hanno superato i 17 milioni.

i conti vincolati (+29%), grazie ai maggiori rendimenti offerti

Relativamente al settore agricolo, molto positiva ed in

e tengono i conti a vista (+3,6%) ed in ripresa anche i cer-

crescita rispetto al 2010 (nonostante i danni delle forti

tificati di deposito (+10%) anche se costituiscono appena

grandinate) è risultata la produzione di mele. Per quanto

l’1,6% del totale della raccolta.

riguarda il settore vitivinicolo, nella vendemmia 2011 si è

A dicembre 2011 la raccolta diretta era pari a 12.445

registrato un calo della produzione del 6,1% (più consistente

milioni di euro, con un flusso negativo pari a 154 milioni

il calo delle uve nere e più contenuto quello delle varietà

di euro (pari a -1,2%). Quanto alla composizione della

bianche). I bilanci delle cantine sociali del 2011, relativi

raccolta diretta, aumenta il peso sia dei conti a vista con il

alla commercializzazione del prodotto 2010, rivelano una

45%, sia dei conti vincolati con il 7,8%, mentre si riduce il

buona ripresa del fatturato (+7,64%), dopo due esercizi

peso delle obbligazioni (pari al 45,2%) e specialmente dei

che presentavano complessivamente segni negativi; in mi-

pronti contro termine(pari allo 0,5%).

glioramento risulta anche il prezzo medio liquidato ai soci. La raccolta diretta è risultata così composta: SE T T O R E C R EDITIZIO DELLE C ASSE RURALI

A settembre 2011 le banche con sede amministrativa in provincia di Trento erano 49 (una in meno rispetto all’anno precedente). Il numero degli sportelli bancari ammontava a 553 unità 230 erano gli sportelli postali attivi. I comuni serviti da banche sono 186. Il numero di abitanti per sportello bancario è pari a 957, contro una media italiana che

conti e depositi a vista

5.603 milioni (+ 3,6% rispetto al 2010)

conti e depositi vincolati

965 milioni (+29,2% rispetto al 2010)

certificati di deposito

195 milioni (+10,1% rispetto al 2010)

pronti contro termine

61 milioni (-85,6% rispetto al 2010)

è di 1.808 abitanti per sportello. Se aggiungiamo anche gli sportelli postali, il numero di

obbligazioni

5.619 milioni

(- 3,8% rispetto al 2010)

abitanti per sportello bancario e postale in Provincia di Trento scende a 676.

La raccolta indiretta a valori di mercato ammontava a

Il risparmio complessivamente intermediato dalle

dicembre 2011 a 3.834 milioni di euro con una crescita

Casse Rurali trentine a fine 2011 - secondo i primi dati

annua del 4,6% (rispetto a +9,4% del 2010) grazie al buon

provvisori – ha superato i 16.278 milioni di euro, di cui

andamento dei titoli in amministrazione, mentre il rispar-

12.445 milioni di raccolta diretta e 3.834 milioni raccolta

mio gestito, dopo due anni di segno positivo, è tornato a

indiretta comprensiva dei titoli in amministrazione e del

registrare valori in calo.

risparmio gestito. Nel corso del 2011 la raccolta complessiva a valori di mercato delle Casse Rurali trentine ha avuto un trend di crescita molto contenuto, mediamente pari a +0,8%, in calo rispetto a quello registrato nel 2010 (+2,8%). L’incremento della raccolta complessiva nel 2011 è sta-


44

relazione del consiglio di amministrazione

La raccolta indiretta è risultata così composta:

2011 rispetto a +4% del 2010), mentre quelli a breve sono risultati per il quarto anno consecutivo in calo (-6,5% fine

titoli di terzi

2.691 milioni (+12,4% rispetto al 2010)

2011, -3,7% fine 2010, -14,2% del 2009). Il forte calo della raccolta diretta a fronte di una dinamica

gestioni patrimoniali 412 milioni (- 7,9% rispetto al 2010)

positiva, seppur decrescente, dei crediti ha portato ad un

fondi comuni e sicav

aumento del rapporto impieghi/raccolta diretta, che

prodotti assicur.finanziari

415 milioni (-14,8% rispetto al 2010)

dal 96,8% del 2010 è passato al 98,4% di fine 2011. Le sofferenze, pari a 417 milioni di euro a dicembre

316 milioni (- 6,2% rispetto al 2010)

2011, sono in crescita del 31,6% rispetto al 2010, e pari al 3,4% degli impieghi complessivi (contro 2,6% del dicembre

Il risparmio gestito, a dicembre 2011 ammontava a 1.143

2010). La crescita delle sofferenze risulta più intensa per le

milioni, in calo rispetto ad un anno prima del 10% (+17%

imprese (+35%) rispetto alle famiglie consumatrici (+20%).

nel 2010); il risparmio gestito nel 2011 ha registrato va-

Le partite incagliate pari a 1,034 miliardi di euro a fine

lori positivi ma in forte decremento nel primo trimestre,

2011, in crescita del 20% rispetto al 2010, costituiscono

proseguendo poi fino alla fine dell’anno con tassi negativi

l’8,4% dei crediti complessivi (7% a dicembre 2010).

in progressivo aumento, risentendo in maniera pesante

A fine anno i soci complessivi delle Casse Rurali Trentine

dell’andamento negativo delle borse. Il calo ha interessato

risultano 122.656 con una crescita netta di 2.308 unità

tutti i prodotti, dalle gestioni patrimoniali, ai fondi comuni,

rispetto al 2010. I crediti erogati a favore dei soci rappre-

ai prodotti assicurativi.

sentano il 52,8% del totale di crediti erogati dalle Casse

I titoli in amministrazione pari a 2.691 milioni risulta-

Rurali Trentine, mentre la raccolta diretta da soci costituisce

vano invece in crescita a fine 2011 con +12,4%, continuando

il 41,2% del totale.

il trend positivo segnato nel 2010. L’incidenza del risparmio gestito sull’indiretta mostra un calo dal 34,7% del 2010 al

I tassi di interesse

29,8% del 2011.

Nel corso del 2011 il tasso ufficiale della BCE è stato variato

La diversa dinamica delle componenti della raccolta com-

ben quattro volte – indice di una profonda incertezza sui

plessiva ha portato ad un aumento del rapporto indiretta

mercati finanziari - due volte al rialzo dall’1% (dopo l’ultima

sulla diretta, dal 29,1% del 2010 al 30,8% del 2011.

variazione di maggio 2009) all’1,25% ad aprile 2011 e all’1,5%

I crediti per cassa a dicembre 2011 risultavano pari a

a luglio; quindi due volte di nuovo al ribasso, all’1,25% a

12.249 milioni di euro, con una crescita annua dello

novembre e all’1% a dicembre 2011.

0,38% (comprendendo anche la quota dei mutui cartola-

L’analisi dei tassi del mercato bancario evidenzia come l’eu-

rizzati), in forte rallentamento rispetto al tasso di crescita

ribor, ovvero il tasso medio a cui avvengono le transazioni

di dicembre 2010 (+3,8%). Tale rallentamento è dovuto sia

finanziarie in euro tra le grandi banche europee, ha seguito

ad una minore domanda da parte della clientela sia ad una

l’andamento dei tassi ufficiali.

più attenta valutazione del merito creditizio da parte delle

Come è noto il 2011 è l’anno che ha segnato l’aggravarsi

Casse, vista anche l’accresciuta rischiosità del credito e la

della crisi del debito sovrano italiano, con la conseguente

scarsità della raccolta.

impennata dei rendimenti, legati al rischio crescente e

L’andamento dei crediti alle famiglie consumatrici risulta

all’ondata di vendite di titoli di stato italiani provenienti

positivo con +1,8% a fine anno, mentre i prestiti alle im-

dai mercati internazionali. Contemporaneamente lo spread

prese registrano un segno leggermente negativo (-0,1%)%,

BTP-Bund tedeschi ha mostrato valori crescenti mai raggiunti

che sottende un trend ancora positivo nei confronti degli

dalla nascita dell’euro.

artigiani e piccole imprese (+1,6%) ed un trend negativo

Il rendimento dei BTP (misurato dall’indice Rendistato) ha

per le imprese di capitali (-1,5%).

iniziato già a fine 2010 ad avere un andamento al rialzo,

Per quanto riguarda le famiglie, queste hanno visto crescere

posizionandosi al di sopra del 4% (livelli di fine 2008) per

soprattutto gli impieghi a medio/lungo termine anche se

poi assumere un’impennata a partire da luglio 2011 (quando

in misura minore rispetto agli anni precedenti (+2% fine

toccava il 5%) fino al punto massimo di novembre (con il


45

bilancio 2011

6,8%), per ridiscendere ma mantenendosi elevato intorno

ovvero il rapporto tra il patrimonio di vigilanza e le attività

al 6%.

di rischio ponderate a settembre 2011 era pari al 13,73%,

L’aumento dell’euribor nel corso del 2011 ha comportato

in ripresa rispetto a quello di dicembre 2010 che si atte-

un aumento dei tassi del mercato bancario e di quelli pra-

stava il 13,60%.

ticati dalle Casse Rurali. Nella media del 2011 il tasso sugli impieghi alla clientela delle Casse Rurali Trentine è risultato in crescita, portandosi dal 3,33% della media 2010 al 3,54% della media 2011. In termini medi annui il tasso relativo agli impieghi è aumentato di 21 punti base. Anche i tassi passivi si sono adeguati al rialzo dei tassi di mercato ed hanno inoltre risentito della forte concorrenza dei titoli di stato, i cui rendimenti hanno registrato un’impennata nell’ultimo trimestre del 2011, tant’è che il tasso medio sulla raccolta è cresciuto in misura maggiore rispetto a quanto sono aumentati i tassi sui crediti. Nella media dell’anno il tasso sulla raccolta è stato pari all’ 1,27% contro lo 0,94% del 2010 (+32 punti base). L’intensità diversa con cui i tassi attivi e passivi sono variati, ha portato ad una riduzione della forbice. In termini medi annui lo spread clientela, ovvero la differenza tra tasso sugli impieghi e tasso sulla raccolta, è calato di 11 punti (da 2,38 a 2,27). La redditività ed il patrimonio Il margine di interesse dell’insieme delle Casse Rurali Trentine nel corso del 2011 ha registrato un incremento del 4,7% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto all’aumento degli interessi attivi da titoli (+53%), mentre il margine da clientela è diminuito dell’1,2%, a seguito della riduzione dello spread dei tassi clientela. Anche l’area servizi mostra una buona tenuta, con un aumento del 4,4% delle commissioni. Il margine di intermediazione come sintesi della gestione denaro e della gestione servizi, a fine 2011 è in crescita del 4,1% rispetto al 2010. I costi operativi complessivamente registrano un aumento dell’1,6%. Il risultato lordo di gestione delle Casse Rurali Trentine con 130 milioni di euro, mostra a fine 2011 una crescita del 10% rispetto all’anno precedente, pari a 0,83% del totale dell’attivo contro lo 0,77% del 2010. Infine il patrimonio di vigilanza delle Casse Rurali si è attestato a settembre 2011 a 1.731 milioni di euro, con una crescita annua del 2,5%, mentre il coefficiente di solvibilità

Fonte: Relazione Federazione Trentina della Cooperazione – Settore Casse Rurali – “Il quadro economico-sociale del Trentino nel 2011 nel contesto nazionale ed internazionale”.


46

relazione del cOLLEGIO SINDACALE Signori Soci,

Particolare attenzione è stata riservata alla verifica del

ai sensi dell’art. 2429, 2° comma, del Codice Civile vi re-

rispetto della legge e dello statuto sociale.

lazioniamo circa l’attività da noi svolta durante l’esercizio

Al riguardo, si comunica che, nel corso dell’esercizio non

chiuso al 31 dicembre 2011.

sono pervenute al Collegio denunce di fatti censurabili

L’attività di revisione legale dei conti è demandata alla

ai sensi dell’art. 2408 del Codice Civile, né sono emerse

Federazione Trentina della Cooperazione per quanto di-

irregolarità nella gestione o violazioni delle norme discipli-

sposto dalla L. R. 9 luglio 2008 n. 5 e dal D. Lgs. 27 gennaio

nanti l’attività bancaria tali da richiedere la segnalazione alla

2010 n. 39.

Banca d’Italia ai sensi dell’art. 52 del D. Lgs. 1 settembre

Il Collegio Sindacale ha quindi concentrato la propria attività,

1993, n. 385.

anche per l’esercizio 2011, sugli altri compiti di controllo

Sotto il profilo della gestione dei rapporti con la clientela,

previsti dalla legge, dallo statuto e dalle vigenti istruzioni

il Collegio dà atto che, nel rispetto delle disposizioni in

di vigilanza.

materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari

Nell’esercizio 2011 il Collegio Sindacale ha partecipato a 29

e finanziari emanate dalla Banca d’Italia ed in vigore dal 1°

riunioni del Consiglio di Amministrazione e a 23 riunioni

gennaio 2010, la Cassa si è dotata di adeguate procedure per

del Comitato esecutivo, nel corso delle quali ha acquisito

la trattazione dei reclami ed ha individuato il responsabile

le informazioni sull’attività svolta dalla Cassa Rurale e sulle

preposto al censimento e trattazione degli stessi. I reclami

operazioni di maggiore rilevanza patrimoniale, finanziaria,

pervenuti nel corso dell’esercizio hanno avuto regolare

economica e organizzativa deliberate dagli amministratori.

riscontro nei termini previsti.

Nelle 6 adunanze periodiche svolte dal Collegio Sindacale

Per quanto concerne i reclami della clientela attinenti alla

sono state riepilogate le verifiche effettuate e le attività

prestazione dei servizi di investimento, il Collegio ha preso

di controllo svolte dai componenti del Collegio. In sede

atto, dalla relazione della funzione di Compliance presentata

di verifica hanno avuto luogo anche incontri e scambi di

agli Organi aziendali ai sensi dell’art. 16 del Regolamento

informazioni con gli incaricati della revisione legale dei conti

congiunto Banca d’Italia Consob, della situazione complessiva

e con i responsabili delle altre strutture organizzative che

dei reclami ricevuti ed attesta che nell’esercizio sono perve-

assolvono funzioni di controllo (internal audit, controllo

nuti due reclami che, alla data di emissione della Relazione,

dei rischi, compliance).

non avevano ancora trovato composizione.

Il Collegio in tali occasioni ha acquisito e visionato le re-

Non risultano pendenti denunce o esposti innanzi alle

lazioni predisposte da tali funzioni rilevando la sostanziale

competenti autorità di vigilanza.

adeguatezza ed efficienza del sistema dei controlli interni

Il Collegio ha vigilato sull’osservanza delle norme in materia

della Cassa Rurale, la puntualità dell’attività ispettiva e la

di antiriciclaggio, non rilevando violazioni da segnalare ai

ragionevolezza e pertinenza degli interventi proposti.

sensi dell’art. 52 del D. Lgs. 231/2007 e può confermare

Tutta l’attività di cui sopra è documentata analiticamente

che la Cassa ha assolto il proprio obbligo di adeguata for-

nei verbali delle riunioni del Collegio Sindacale, conservati

mazione del personale su tale materia.

agli atti della società.

In sintesi, nulla di significativo è stato riscontrato in con-


47

bilancio 2011

trasto con norme di legge o di statuto, ad eccezione di

liquidità adottate dalla Cassa Rurale.

fatti o situazioni rientranti nella “fisiologia” dei processi e

Nel rispetto del piano di interventi programmato, nel corso

comunque di entità marginale. Inoltre, le osservazioni del

dell’esercizio sono stati oggetto di verifica congiunta da

Collegio ai responsabili delle funzioni interessate hanno

parte dell’Internal Audit il Processo del Credito e il Pro-

trovato di regola pronto accoglimento.

cesso Finanza e Risparmio. Il Collegio nel confrontarsi con

Per quanto riguarda il rispetto dei principi di corretta am-

i responsabili dei controlli e negli incontri di restituzione

ministrazione, la partecipazione alle riunioni degli organi

ha preso atto dei risultati delle verifiche e dà atto che non

amministrativi ha permesso di accertare la conformità alla

sono emerse problematiche di rilievo.

legge e allo statuto degli atti deliberativi e programmatici, il

Nel corso del 2011 il Collegio ha potuto constatare l’a-

rispetto dei principi di sana e prudente gestione e di tutela

deguatezza ed efficienza del sistema dei controlli interni,

dell’integrità del patrimonio della Cassa e la coerenza con

sistema che appare in continua evoluzione coerentemente

le scelte strategiche definite.

con l’evolversi della normativa e nel rispetto delle indicazioni

Atti e provvedimenti sono stati indirizzati al miglioramento

dell’Organo di Vigilanza.

della struttura aziendale e dell’assetto organizzativo nei vari

Anche sotto il profilo della protezione dei dati personali,

settori operativi.

il sistema informatico garantisce un elevato standard di

Nel corso dell’esercizio è stato approvato il piano stra-

sicurezza, come risulta dall’esame del Documento Pro-

tegico 2011-2013. L’aumentata rischiosità del mercato ha

grammatico sulla Sicurezza redatto e aggiornato ai sensi

indotto l’Organo di Vigilanza a sollecitare la formalizzazione

del Disciplinare Tecnico Allegato “B” al codice della privacy

di politiche e di strumenti per il controllo della liquidità

(D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196).

e con il 4° aggiornamento delle “Nuove disposizioni di

Il Collegio sindacale, in ottemperanza alle disposizioni di

vigilanza prudenziale” del 13 dicembre 2010, ha emanato

cui all’art. 2 della L. 59/92 e art. 2545 del Codice Civile,

le nuove regole per incentivare l’adozione di un sistema di

condivide i criteri seguiti dal Consiglio di amministrazione

governo e gestione del rischio di liquidità che si è tradotto

nella gestione sociale per il conseguimento degli scopi

nell’elaborazione del documento che definisce le linee guida

mutualistici in conformità col carattere cooperativo della

per la gestione della liquidità approvato dal Consiglio di

società, criteri illustrati in dettaglio nella relazione sulla

Amministrazione nel corso dell’esercizio.

gestione presentata dagli stessi amministratori.

In tema di verifica sull’adeguatezza dell’assetto organiz-

Per quanto riguarda il bilancio di esercizio, copia dei do-

zativo, amministrativo e contabile adottato dalla società,

cumenti contabili (stato patrimoniale, conto economico,

sono stati oggetto di verifica – anche attraverso la costante

prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto

collaborazione con le altre funzioni di controllo – il regolare

finanziario e nota integrativa) e della relazione sulla gestione

funzionamento delle principali aree organizzative e l’effi-

è stata messa a disposizione del Collegio Sindacale dagli

cienza dei vari processi, constatando l’impegno della Cassa

amministratori nei termini di legge.

nel perseguire il miglior sfruttamento delle procedure, la

Non essendo a noi demandato il controllo contabile di

razionale gestione delle risorse umane e delle strutture

merito sul contenuto del bilancio, abbiamo vigilato sull’im-

adottando un’attenta politica di contenimento dei costi

postazione generale data allo stesso e sulla sua conformità

aziendali che ha trovato chiara espressione contabile nel

alla legge per quanto riguarda la sua formazione e struttura.

bilancio d’esercizio.

Il bilancio di esercizio è stato redatto in applicazione dei

Oltre all’area dei controlli con la quale il Collegio ha mante-

principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dallo

nuto un costante rapporto e confronto, nell’esercizio sono

IASB, omologati dalla Commissione Europea ai sensi del

stati oggetto di verifica l’Ufficio Controllo di Gestione presso

regolamento comunitario n. 1606/2002, e recepiti nell’or-

il quale sono state analizzate le possibili aree di intervento

dinamento italiano con il D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38,

per il contenimento dei costi e per il miglioramento della

nonché in conformità alle istruzioni per la redazione del

redditività aziendale e l’Area Finanza al fine di analizzare le

bilancio delle banche di cui al provvedimento del Direttore

strategie per fronteggiare il negativo andamento dei mercati

Generale della Banca d’Italia del 22 dicembre 2005 – 1°

finanziari registrato nel 2011 e la politica di gestione della

aggiornamento del 18 novembre 2009.


48

relazione del COLLEGIO SINDACALE

Per quanto a nostra conoscenza, riteniamo che gli Ammi-

S T A T O P A T RIMONIALE

nistratori, nella redazione del bilancio, abbiano operato nel

Attivo 1.480.991.576

pieno rispetto delle norme di riferimento. Abbiamo inoltre

Passivo e Patrimonio netto

verificato la rispondenza del bilancio ai fatti e alle informa-

Utile d’esercizio 5.069.993

1.475.921.583

zioni di cui abbiamo conoscenza a seguito dell’espletamento dei nostri doveri, e non abbiamo osservazioni al riguardo.

C ON T O E C ONOMI C O

La nota integrativa e la relazione sulla gestione contengono

Utile operatività corrente al lordo delle imposte 7.041.430

tutte le informazioni richieste dalle disposizioni in materia,

Imposte sul reddito dell’esercizio

con particolare riguardo ad una dettagliata informativa circa

Utile dell’esercizio 5.069.993

1.971.437

l’andamento del conto economico, e all’illustrazione delle singole voci dello stato patrimoniale e dei relativi criteri

Dopo aver esaminato i documenti contabili messi a nostra

di valutazione.

disposizione, riteniamo che i risultati economici conseguiti

Ne risulta un’esposizione veritiera e corretta della situazione

nel corso dell’esercizio confermino l’ordinato e regolare

patrimoniale e finanziaria della Cassa Rurale, e del risultato

svolgimento della gestione aziendale.

economico dell’esercizio.

Nella relazione sulla gestione il Consiglio di Amministrazione

Unitamente al bilancio 2011 sono riportati i dati patrimoniali

ha illustrato la propria proposta di distribuzione dell’utile,

e di conto economico al 31 dicembre 2010, determinati ap-

quantificando in euro 500.000,00 l’importo da destinare

plicando i medesimi principi contabili internazionali IAS/IFRS.

a ristorni ai Soci. Diamo atto che la proposta è stata for-

La contabilità sociale è stata sottoposta alle verifiche pe-

mulata nel rispetto dello Statuto Sociale, delle disposizioni

riodiche e ai controlli previsti dalla legge, demandati alla

di Vigilanza e del Regolamento approvato dall’assemblea.

Federazione Trentina della Cooperazione; prendiamo atto

In considerazione di quanto sopra, il Collegio sindacale

dell’attività da questa svolta e delle conclusioni raggiunte,

esprime parere favorevole all’approvazione del bilancio

rilevando che all’esito dei controlli effettuati è stato espresso

relativo all’esercizio 2011, come redatto dal Consiglio di

con apposita relazione, in data 11 aprile 2012, un giudizio

amministrazione e della conseguente proposta di riparto

senza rilievi sul bilancio nel suo complesso.

dell’utile.

Precisiamo inoltre che nel corso dell’esercizio il Collegio

Signori Soci, con l’approvazione del bilancio chiuso al 31

Sindacale ha incontrato i responsabili della funzione di

dicembre 2011, scade il mandato conferito a questo Col-

controllo contabile, con i quali sono state scambiate le in-

legio, Vi ringraziamo per la fiducia che ci avete concesso

formazioni rilevanti per l’espletamento dei rispettivi compiti.

invitandoVi a deliberare ai sensi di legge.

Le risultanze del bilancio si possono sintetizzare nei seTrento, 12 aprile 2012

guenti termini: Il Presidente del Collegio Sindacale

Wilma Sassudelli

Il Sindaco Romeo Dallachiesa Il Sindaco Lorenzo Rizzoli


bilancio 2011

BILANCIO AL 31.12.2011 STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO PROSPETTI SUPPLEMENTARI OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

49


50

Stato patrimoniale

S T A T O P A T R IMONIALE - ATTIVO

Scostamento annuo Voci dell’attivo

dicembre 2011

dicembre 2010

10. Cassa e disponibilità liquide

7.737.327

6.700.951

1.036.376

15,47%

20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione

5.882.212

2.776.763

3.105.449

111,84%

30. Attività finanziarie valutate al fair value

1.978.976

2.328.491

-349.515

-15,01%

255.655.499

280.774.359

-25.118.860

-8,95%

35.986.521

36.032.625

-46.104

-0,13%

123.477.369

44.355.587

79.121.782

178,38%

1.020.197.779

1.010.090.900

10.106.879

1,00%

13.246.117

13.147.962

98.155

0,75%

96.480

101.514

-5.034

-4,96%

-

-

-

nc

9.910.184

3.707.274

6.202.910

167,32%

32.686

114.330

-81.644

-71,41%

9.877.498

3.592.944

6.284.554

174,91%

6.823.112

6.629.344

193.768

2,92%

1.480.991.576 1.406.645.770

74.345.806

5,29%

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 60. Crediti verso banche 70. Crediti verso clientela 110. Attività materiali 120. Attività immateriali di cui: - avviamento 130. Attività fiscali a) correnti b) anticipate 150. Altre attività Totale dell’attivo

valore valore assoluto percentuale


51

bilancio 2011

S T A T O P A T R IMONIALE - PASSIVO

Voci del passivo e del patrimonio netto 10. 20. 30. 40. 50. 60. 80.

100. 110. 120.

130. 160. 170. 180. 200.

Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie valutate al fair value Derivati di copertura Passività fiscali a) correnti b) differite Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi Riserve da valutazione Riserve Sovrapprezzi di emissione Capitale Utile (Perdita) d’esercizio (+/-) Totale del passivo e del patrimonio netto

dicembre 2011 137.364.934 766.131.326 237.565.183 138.972 202.143.199 112.713 1.248.140 645.306 602.834 11.447.882 1.381.749 565.492 565.492 -15.630.279 131.426.417 1.368.234 657.621 5.069.993

dicembre 2010 2.716.250 782.838.569 276.662.773 689.086 183.108.487 71.225 566.646 566.646 27.013.479 1.450.970 592.166 592.166 -3.403.449 127.240.233 1.295.798 472.419 5.331.117

1.480.991.576 1.406.645.770

Scostamento annuo valore valore assoluto percentuale 134.648.684 4957,15% -16.707.243 -2,13% -39.097.590 -14,13% -550.114 -79,83% 19.034.712 10,40% 41.488 58,25% 681.494 120,27% 645.306 nc 36.188 6,39% -15.565.597 -57,62% -69.221 -4,77% -26.674 -4,50% nc -26.674 -4,50% -12.226.830 359,25% 4.186.184 3,29% 72.436 5,59% 185.202 39,20% -261.124 -4,90% 74.345.806

5,29%


52

conto economico

C ON T O E C ONOMICO

Scostamento annuo Voci

dicembre 2011 42.862.401 (13.989.470) 28.872.931 9.516.398 (897.625) 8.618.773 287.189 377.839 (2.766) (92.669) (152.107) 59.438 (258.563)

dicembre 2010 39.176.320 (11.006.568) 28.169.752 9.410.013 (981.183) 8.428.830 281.332 32.592 (16.800) 773.682 671.838 101.844 (650.636)

valore valore assoluto percentuale 3.686.081 9,41% (2.982.902) 27,10% 703.179 2,50% 106.385 1,13% 83.558 -8,52% 189.943 2,25% 5.857 2,08% 345.247 1059,30% 14.034 -83,54% (866.351) -111,98% nc (823.945) -122,64% nc (42.406) -41,64% 392.073 -60,26%

37.802.734 (4.691.934)

37.018.752 (3.585.922)

783.982 (1.106.012)

2,12% 30,84%

(4.691.934)

(3.585.922)

(1.106.012)

30,84%

b) attività finanziarie disponibili per la vendita

-

-

-

nc

c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza

-

-

-

nc

33.110.800 (27.509.064)

33.432.830 (27.998.785)

(322.030) 489.721

nc -0,96% -1,75%

(15.953.602)

(16.310.562)

356.960

-2,19%

b) altre spese amministrative (11.555.462) (11.688.223) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (159.060) (151.609) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (1.036.823) (992.329) Rettifiche/riprese di valore nette (14.168) (29.286) su attività immateriali Altri oneri/proventi di gestione 2.640.483 2.530.446 Costi operativi (26.078.632) (26.641.563) Utili (Perdite) da cessione di investimenti 9.262 (5.103) 7.041.430 6.786.164 Utile (Perdita) della operatività corrente

132.761 (7.451) (44.494) 15.118

-1,14% 4,91% 4,48% -51,62%

110.037 562.931 14.365 255.266

4,35% -2,11% -281,50% 3,76%

10. 20. 30. 40. 50. 60. 70. 80. 90. 100.

Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati Margine di interesse Commissioni attive Commissioni passive Commissioni nette Dividendi e proventi simili Risultato netto dell’attività di negoziazione Risultato netto dell’attività di copertura Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie 110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 120. Margine di intermediazione 130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti

d) altre operazioni finanziarie 140. Risultato netto della gestione finanziaria 150. Spese amministrative: a) spese per il personale 160. 170. 180. 190. 200. 240. 250.

al lordo delle imposte 260. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente 270. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 290. Utile (Perdita) d’esercizio

(1.971.437)

(1.455.047)

(516.390)

35,49%

5.069.993

5.331.117

(261.124)

-4,90%

5.069.993

5.331.117

(261.124)

-4,90%


53

bilancio 2011

PROSP E T T O DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA

Voci Utile (Perdita) d’esercizio Altre componenti reddituali al netto delle imposte 20. Attività finanziarie disponibili per la vendita 110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 120. Redditività complessiva (Voce 10+110) 10

dicembre 2011 5.069.993

dicembre 2010 5.331.117

(12.226.830) (12.226.830) (7.156.837)

(6.370.695) (6.370.695) (1.039.578)

Nella voce “utile (perdita) ‘esercizio” figura il medesimo importo indicato nella voce 290 del conto economico. Nelle voci relative alle “altre componenti reddituali al netto delle imposte” figurano le variazioni di valore delle attività registrate nell’esercizio in contropartita delle riserve da valutazione (al netto delle imposte).


Importi in unità di euro

Esistenze a dicembre 2010

-

-

5.331.117

130.936.118

Azioni proprie

Utile (Perdita) di esercizio

Patrimonio netto

130.936.118

5.331.117

-

-

-3.403.449

-4.186.184

-1.144.934

-1.144.934

Dividendi e altre destinazioni

-

-

-

-

-

-

285.546

-

-

-

-27.907

-

-

-

-

-

-

-

Variazione strumenti di capitale

Strumenti di capitale

-3.403.449

-

-

-

-

Derivati su proprie azioni

327.515

4.186.184

-19.094

-

-

Stock options

-

126.912.718

91.530

-

327.515

131.098.902

1.368.234

-

657.622

-7.156.838

5.069.993

122.891.985

5.069.992

-

-

-12.226.830 -15.630.279

Redditività complessiva dicembre 2011

Riserve da valutazione

327.515

b) altre

Modifica saldi apertura

-

-

Variazioni di riserve

126.912.718

1.295.798

-

-8.813

Distribuzione straordinaria dividendi

a) di utili

Riserve:

1.295.798

Sovrapprezzi di emissione

-

194.016

Emissione nuove azioni

-

Riserve -

Acquisto azioni proprie

-

Esistenze al 1.1 472.419

a d icembre 2 0 1 1

b) altre azioni

472.419

Operazioni sul patrimonio netto

Variazioni dell’esercizio Patrimon io n e tto

a) azioni ordinarie

Capitale:

Allocazione risultato esercizio precedente

54 PROSPETTI SUPPLEMENTARI

PROSP E T T O DELLE VA RIAZIONI DEL PAT RIMONIO NE T T O 2 01 1


Importi in unità di euro

Esistenze a dicembre 2009

-

4.638.663

132.793.503

Utile (Perdita) di esercizio

Patrimonio netto

-

132.793.503

- 3.514.504

-1.124.160

-1.124.160

Dividendi e altre destinazioni

4.638.663

-

-

2.967.246

-

332.934

-

-

-26.581

-

-

-

-

-

-

-

Variazione strumenti di capitale

Azioni proprie

-

-

-

-

-

Derivati su proprie azioni

327.515

-

-20.100

-

-

-

Stock options

-

2.967.246

Riserve da valutazione

Modifica saldi apertura

-

3.514.504

142.138

-

-6.481

-1.039.578

5.331.117

-6.370.695

Redditività complessiva dicembre 2010

Strumenti di capitale

327.515

b) altre

123.398.214

-

Variazioni di riserve

123.398.214

1.173.760

-

190.796

Distribuzione straordinaria dividendi

a) di utili

Riserve:

1.173.760

-

Riserve -

Emissione nuove azioni

Sovrapprezzi di emissione

Esistenze al 1.1 288.103

Acquisto azioni proprie

-

288.103

130.936.118

5.331.117

-

-

-3.403.449

327.515

126.912.718

1.295.798

-

472.419

a d icembre 2 0 1 0

b) altre azioni

Operazioni sul patrimonio netto

Variazioni dell’esercizio Patrimon io n e tto

a) azioni ordinarie

Capitale:

Allocazione risultato esercizio precedente

bilancio 2011 55

PROSP E T T O DELLE VA RIAZIONI DEL PAT RIMONIO NE T T O 2 01 0


56

PROSPETTI SUPPLEMENTARI

R ENDI C ONT O F INANZIA RIO (m etodo in d ire tto ) A . A T T IVI T à OPERATIVA

1. Gestione - risultato d’esercizio (+/-) - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la nego-

Importo dicembre 2011 18.112.349 5.069.993 (136.258)

dicembre 2010 17.692.120 5.331.117 658.638

ziazione esu attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+) - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e

2.766 4.753.921 1.050.991

16.800 3.612.685 1.021.615

immateriali (+/-) - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) - imposte e tasse non liquidate (+) - rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di

1.017.727 6.109.877 -

1.931.508 4.866.380 -

dismissione al netto dell’effetto fiscale - altri aggiustamenti (+/-) 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie - attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie valutate al fair value - attività finanziarie disponibili per la vendita - crediti verso banche: a vista - crediti verso banche: altri crediti - crediti verso clientela - altre attività 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie - debiti verso banche: a vista - debiti verso banche: altri debiti - debiti verso clientela - titoli in circolazione - passività finanziarie di negoziazione - passività finanziarie valutate al fair value - altre passività Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa

243.332 (86.075.097) 886.034 332.058 7.008.846 (37.876.684) (41.245.098) (14.821.561) (358.692) 70.984.427 192.747 134.455.937 (16.707.243) (39.097.590) (550.114) 15.196.944 (22.506.254) 3.021.678

253.376 73.363.273 379.396 317.160 (16.913.752) 32.185.652 47.198.784 9.786.757 409.278 (82.478.994) 275.866 124.237 (21.282.575) (102.052.337) 369.408 47.695.024 (7.608.619) 8.576.399


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bilancio 2011

B . A T T IVI T à DI INVESTIMENTO

1. Liquidità generata da - vendite di partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - vendite di attività materiali - vendite di attività immateriali - vendite di rami d’azienda 2. Liquidità assorbita da - acquisti di partecipazioni - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - acquisti di attività materiali - acquisti di attività immateriali - acquisti di rami d’azienda Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento C. ATTIVITà DI PROVVISTA - emissioni/acquisti di azioni proprie - emissioni/acquisti di strumenti di capitale - distribuzione dividendi e altre finalità Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista LIQUIDITà NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO

Importo dicembre 2011 54.439 46.104 8.335 (1.152.448) (1.143.313) (9.135) (1.098.009)

dicembre 2010 6.455 6.455 (8.861.390) (7.430.595) (1.414.481) (16.314) (8.854.935)

257.639 (1.144.934) (887.294)

306.353 (1.124.160) (817.807)

1.036.376

(1.096.343)

LEGENDA (+) generata (-) assorbita R I C ONC ILIAZIONE

Voci di bilancio Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio

Importo dicembre 2011 6.700.951 1.036.376 7.737.327

dicembre 2010 7.797.295 (1.096.343) 6.700.951


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nota integrativa - parte h - operazioni con parti correlate

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche La tabella che segue, così come richiesto dallo IAS 24 par. 16, riporta l’ammontare dei compensi di competenza dell’esercizio ai Dirigenti con responsabilità strategica, intendendosi per tali coloro che hanno il potere e la responsabilità della pianificazione, della direzione e controllo delle attività della Banca , compresi gli Amministratori e i Sindaci della Banca stessa. Compensi complessivamente corrisposti ad Amministratori - Salari e altri benefici a breve termine - Benefici successivi al rapporto di lavoro (previdenziali, assicurazioni, ecc.)

dicembre 2011 242 17

Compensi complessivamente corrisposti a Sindaci - Salari e altri benefici a breve termine - Benefici successivi al rapporto di lavoro (previdenziali, assicurazioni, ecc.)

dicembre 2011 65 3

Compensi complessivamente corrisposti a Dirigenti - Salari e altri benefici a breve termine - Benefici successivi al rapporto di lavoro (previdenziali, assicurazioni, ecc.) - Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro - Altri benefici a lungo termine

dicembre 2011 369 132 -

I compensi agli amministratori ed ai sindaci sono stati determinati con delibera dell’Assemblea del 19/05/2011. Tali compensi comprendono i gettoni di presenza e le indennità di carica loro spettanti. 2 . In formazio n i s ulle t r an s az io ni c o n pa rt i c o r r el at e Rapporti con parti correlate Controllate Collegate Amministratori e Dirigenti Altre parti correlate Totale

Attivo

Passivo

1.606 5.901 7.507

737 1.545 2.282

Garanzie rilasciate 1.492 708 2.200

Garanzie ricevute 3.263 4.118 7.380

Ricavi

Costi

27 194 221

12 12 24

Le altre parti correlate includono gli stretti familiari degli Amministratori, dei Sindaci e degli altri Dirigenti con responsabilità strategica, nonché le società controllate, sottoposte a controllo congiunto, e collegate, dei medesimi soggetti o dei loro stretti familiari. Per quanto riguarda le operazioni con i soggetti che esercitano funzioni di amministrazione, direzione e controllo della Banca trova applicazione l’art. 136 del D.Lgs. 385/1993 e l’art. 2391 del codice civile. Le operazioni con parti correlate sono regolarmente poste in essere a condizioni di mercato e comunque sulla base di valutazioni di convenienza economica e sempre nel rispetto della normativa vigente, dando adeguata motivazione delle ragioni e della convenienza per la conclusione delle stesse. Le operazioni con parti correlate non hanno una incidenza significativa sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sul risultato economico e sui flussi finanziari della Banca. Nel bilancio non risultano svalutazioni analitiche o perdite per crediti dubbi verso parti correlate. Sui crediti verso parti correlate viene pertanto applicata solo la svalutazione collettiva.


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bilancio 2011

3 . Informazio n i s ui c o r r i sp e tt iv i p er l a r ev is io ne l eg a l e d ei c o n ti In ottemperanza a quanto previsto dall’art. 2427, 1° comma, n. 16-bis del codice civile si riepilogano di seguito i corrispettivi spettanti per l’esercizio 2011, alla Federazione Trentina della Cooperazione - Divisione Vigilanza per l’incarico di revisione legale dei conti a norma degli artt. 14 e 16 del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, come disposto dalla Legge Regionale 9 luglio 2008, n.5 e per la prestazione di altri servizi resi dalla stessa Divisione Vigilanza alla Banca. Gli importi sono al netto dell’IVA e delle spese. Tipologia di servizi Corrispettivi di competenza per la revisione legale dei conti annuali

Soggetto che ha prestato il servizio: Società di revisione/revisore legale Federazione Trentina della Cooperazione Divisione Vigilanza

Ammontare dei corrispettivi 21


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RELAZIONE DEL REVISORE LEGALE


bilancio 2011

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bilancio 2011


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A cura di Cassa Rurale di Trento Ufficio Soci/Marketing e Relazioni Esterne - Ufficio ContabilitĂ e Bilancio Grafica e impaginazione: Plus Communications Stampa: Alcione - Trento Finito di stampare: maggio 2012


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