trento Anno XIII - febbraio 2013 - Numero I - trimestrale
Periodico d’informazione della cassa rurale di trento
Tab: B Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1 DCB Trento.
Entro l’8 marzo la prenotazione del servizio 730
MODULO ALLA PAGINA 34
TRENTO HA BISOGNO DI UNA POLITICA SERIA PER GLI ANZIANI
CAMPI ESTIVI 2013: I VANTAGGI PER I SOCI “IMPRENDITIVITÀ” PER I GIOVANI
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14 giorni turno unico 14-17 anni La Fondazione Cassa Rurale di Trento sostiene lo studio delle lingue straniere con contributi, per tutti gli iscritti, giĂ compresi nelle quote di partecipazione.
Trento Via Pozzo, 30 Tel 0461 981733 e-mail clm-bell@clm-bell.it Riva del Garda Viale Dante, 68 Tel 0464 554121 e-mail riva@clm-bell.it
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Palma & Associati
Anche in estate vivi l’inglese e il tedesco
in primo piano
Una politica seria rivolta agli anziani deve essere a 360 gradi 9 Serve una rivoluzione, culturale e nei servizi Tra di noi
Venerdì 8 marzo termine ultimo per la consegna del modulo di prenotazione DEL servizio assistenza fiscale anno 2013
10 parola al presidente 11 LA CASSA INCONTRA I SOCI 12 I VIAGGI PER I SOCI 13 A Cesenatico la vacanza è rilassante e familiare 14 TRA DI NOI 15 AMEDEO PONTALTI, UNA VITA DEDICATA AL CREDITO 16 A Sopramonte e Sardagna due filiali ben “radicate” CLM
(vedi modulo a pagina 34)
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soggiorni di studio estivi
noi & i soldi
20 L’ANALISI DEL DIRETTORE 22 Previdenza complementare, meglio pensarci per tempo 23 ECCO COME SI APPLICA L’«IMPOSTA DI BOLLO»
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LE 2013 SISTENZADIFISTRCA ENTO SERVIZICAO AS OTAZIONE SSA RURALE EN PR LLA DI DE LO I DU TIV MO ERVATA AI SOCI AT
SPECIALE
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RIS
Il SOCIO/A
Fondazione
24 Associazionismo, un mondo che deve “fare rete” giovani 2.0
26 Ai giovani serve “imprenditività” 27 Anche i giovani possono “fare impresa” 28 “DIAMOCIUNFUTURO”, un progetto in cui credere ✄
e di di Piazz .196/2003 Belenzani, o la Filiale ributo spes Soci – Via rt.13 del D.Lgs e il proprio ente press esto cont ento.it. ito all’Ufficio inoltr ai sensi dell’a Sarà richi esclusivam aruraleditr li TO, o sped nformativa e di Trento. Esprime compilato ite di cana LE DI TREN o: www.cass Acli verrà visione dell’i Rural , per il tram CASSA RURA e all’indirizz di aver preso da parte della Cassa offerti dalla Cassa sportelli della otare anche on-lin zi o dichiara nali pren il sottoscritt ri dati perso tere sociale e di servi È possibile presente, o dei prop carat calce alla mativo, di al trattament apposta in riale infor consenso mate mato di Con la firma infor nicazioni libero ed ……… Esprime il ione di comu ………… ronica ecc. per la ricez elett …… enso cons , posta ………… Sms, Mms ………… ati). telefonici, colleg …… con servizi ………… corrente … Firma Cassa (conto ………… ne con la ………… di collaborazio ………… re rapporto iene un regola Trento ,…… che intratt * Socio Attivo
34 ■ CASS
è il Socio
TREN TO A RURA LE DI
Periodico della Cassa Rurale di Trento - Banca di Credito Cooperativo - Proprietario ed editore Cassa Rurale di Trento - Banca di Credito Cooperativo - Società cooperativa. Iscritta all’albo delle banche al n. 2987.6. Iscritta all’albo nazionale degli enti cooperativi al n. A157637. Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo. Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia Registro delle Imprese di Trento, codice fiscale e partita IVA n. 00107860223. Sede legale e direzione generale via Belenzani 6, Trento - Tel. 0461 206111 e-mail: trentovive@cr-trento.net Foto di copertina: Adelfo Bayr
SOMMARIO
4
SOMMARIO
trento
SPECIALE 730
DA PAGINA 29 A PAGINA 35 34 MODULO PER LA PRENOTAZIONE DEL SERVIZIO
Direttore: Giorgio Fracalossi Direttore responsabile: Walter Liber Comitato di redazione: Michele Sartori, Mario Longo, Paolo Serafini, Adriana Osele, Rossana Gramegna, Roberta Pinto, Franco Dapor Coordinatore: Maurizio Tomasi Hanno collaborato: Federico Albertelli, Aurora Agostini, Matteo Cavagna, Francesco Crepaz, Sara Dalprà, Simone Giacomini, Francesco Giovanazzi, Mattia Palazzo, Dirce Predella Autorizzazione del Tribunale di Trento n° 1063 del 31 ottobre 2000
Anno XIII - FEBBRAIO 2013 - Numero I - trimestrale
Progettazione grafica: Fabio Monauni - Curcu & Genovese Associati S.r.l. Stampa: Tipografia Alcione - Lavis
cassa rurale di trento 3 ■
In primo piano VERSO UN NUOVO WELFARE IN ITALIA E IN TRENTINO
Una politica seria rivolta agli anziani deve essere a 360 gradi Secondo il sociologo Nadio Delai, serve un’azione integrata che rompa con gli schemi del passato ed imprima una svolta all’organizzazione dei servizi sul territorio e alla mentalità con cui si pianificano gli interventi. E una significativa evoluzione degli schemi ha a che fare in particolare con le persone anziane non autosufficienti di Maurizio Tomasi
«C
ome già avviene per chi guida un’automobile, che è tenuto a pagarsi la RCA, la responsabilità civile auto, ci vorrebbe una RCV, “responsabilità civile vecchia-
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ia”, un’assicurazione che si comincia a pagare in gioventù, con la quale poter poi affrontare i costi per l’assistenza di una persona che diventa anziana e non autosufficiente»: parte con questa provocatoria proposta la riflessione di Nadio Delai sugli spunti emersi dall’indagine condotta per la stesura del volume “Anziani & continuità assistenziale”, che ha curato per l’editore Franco Angeli (vedi box sulla pagina a fianco). «Siamo in un periodo nel quale i bisogni degli anziani sono in espansione mentre le risorse per farvi fronte sono in contrazione» puntualizza Delai: è una situazione destinata ad acuirsi già nel futuro più immediato, che richiede una strategia di intervento che sappia rompere con gli schemi del passato ed imprima una svolta non solo all’organizzazione dei servizi sul territorio ma anche alla mentalità con la quale si ragiona su queste tematiche.
Trentino, sociologo, già direttore generale della Fondazione Censis e attualmente presidente di “Ermeneia. Studi & strategie di sistema”, una società di consulenza e ricerca, Nadio Delai si interessa da molti anni di anziani. Rompere gli schemi per Delai significa ad esempio uscire dalla logica che siano i servizi offerti all’anziano il punto di partenza di un’analisi dello “stato di salute” dell’assistenza. «Bisogna pensare al mondo dell’anziano a 360 gradi - afferma - non concentrarsi solo sulla non autosufficienza e uscire dall’eccessiva specializzazione e dai compartimenti stagni in cui operano i singoli servizi. È un errore drammatico da parte dell’ente pubblico chiedersi solo quanto viene speso per garantire l’assistenza, per cercare margini di miglioramento: il punto di partenza deve essere la conoscenza della domanda, per sapere a quante e quali esigenze (e in che modo) si può dare risposta, comprendendo adeguatamente l’evoluzione dei bisogni, da un lato e della
In primo piano il libro
Nell’assistenza all’anziano occorre uno “sforzo corale”
I
l libro “Anziani & continuità assistenziale” (che è stato stampato con il contributo della Cassa rurale di Trento) si configura come un percorso di analisi partecipata sul tema degli anziani non autosufficienti. La ricerca nasce per iniziativa e grazie al finanziamento di un gruppo di Cooperative sociali trentine che si occupano prevalentemente di assistenza domiciliare e semi-domiciliare agli anziani (Antropos, Arcobaleno, F.A.I., S.A.D., Sole) le quali, nel momento in cui le riforme provinciali di sanità e welfare hanno cominciato ad entrare nel vivo, hanno deciso di unirsi in un gruppo paritetico per essere più presenti su questo scenario anche con un proprio contributo di maggiore conoscenza ed elementi di proposta. A loro si è unita la Casa di riposo Margherita Grazioli di Trento, che ha arricchito la ricerca di una sensibilità più ampia, con l’accento sul profilo della continuità dell’assistenza anche con riferimento al contesto ospedaliero. Il lavoro, pur avvalendosi di molti dati nazionali e provinciali, è centrato sul Comune di Trento. Dall’analisi effettuata emerge che “occorre un grande patto trasversale fra pubblica amministrazione, il privato sociale addetto all’assistenza degli anziani e i cittadini, per costruire una strategia di medio e lungo periodo. Se vogliano governare il processo - scrive Massimo Occello a nome del Gruppo promotore nella presentazione del libro - occorre uno sforzo corale. Non solo quindi i soggetti cooperativi, non solo quelli pubblici, non solo il mercato, non solo le famiglie, ma tutti insieme, impegnati in un compito ed un percorso comune”.
disponibilità delle risorse, dall’altro». Attualmente, spiega Delai, nessuno ha un quadro completo dei vari servizi ricevuti da un anziano: il soggetto che eroga il servizio (come permanenza in RSA, assegno di cura, assistenza domiciliare, ricovero ospedaliero) conosce perfettamente quello che accade nel proprio ambito ma ignora se l’anziano usufruisce di altri servizi e in che misura. È invece quanto mai necessario disporre di tutti i dati che riguardano il singolo anziano, creare punti di raccordo e di contatto fra i servizi dei diversi comparti assistenziali e allargare l’attenzione anche agli anziani che sono autosufficienti e a quelli che diventano temporaneamente non autosufficienti (ad esempio in seguito ad una frattura o ad un ricovero e al successivo postricovero). Mantenere al di fuori della fascia di non autosufficienza il maggior numero di anziani dovrebbe di-
ventare un obiettivo cruciale. Basta spendere poco in favore dell’anziano che sta bene - ad esempio in iniziative
di educazione sanitaria, promozione della salute, mantenimento in movimento - per evitare che gli ultra ses-
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In primo piano
Le proiezioni demografiche: nel 2030 a Trento gli anziani saranno il 26%
A
ttualmente a Trento un quinto della popolazione è rappresentato da persone con più di 65 anni di età. Fra sette anni, nel 2020, saranno il 25% in più, passeranno cioè da 23.000 a 29.000. Nel successivo decennio l’incremento proseguirà e gli ultra 65enni saranno più di 34.000, un valore pari al 26% della popolazione cittadina (il 50% in più rispetto ad adesso). Partendo da questi valori e prevedendo un incremento analogo a quello della popolazione anziana complessiva, è stato stimato (prudenzialmente) che in città gli anziani non autonomi saranno oltre 4.000 (ora sono circa 2.800). Un confronto tra il numero degli anziani e i servizi necessari per far fronte alle loro esigenze, evidenzia che ci sarà un inevitabile incremento sul piano dei posti letto in RSA, dei servizi domiciliari ma anche del carico che farà capo alle famiglie: il che significa un incremento di offerta (rispetto a quanto avviene oggi) di circa un quarto
dei servizi nell’anno 2020 e di un 50% nell’anno 2030. Parallelamente si registrerà un incremento della spesa pubblica, ma non solo. Per l’intera Provincia di Trento lo stanziamento 2012, riguardante gli anziani presenti nelle sole RSA, risulta pari a 123,2 milioni di euro, ma dovrebbe crescere via via sino a raggiungere i 181,8 milioni di euro nel 2030; e così avverrà anche per il Comune di Trento, relativamente allo sviluppo della propria spesa attuale (23,7 milioni), destinata a diventare 29,6 milioni nel 2020 e 35,6 milioni nel 2030. Ai dati relativi alla spesa pubblica per le RSA vanno poi ad aggiungersi le spese pubbliche per l’assistenza domiciliare, mentre per entrambi i casi bisogna tener conto anche dei costi sostenuti direttamente dalle famiglie (sia per le rette a loro carico relative agli anziani presenti nelle RSA sia per i contributi pagati sempre dalle famiglie per i servizi utilizzati a domicilio).
Andamento della popolazione residente da 65 anni e oltre nella Provincia di Trento e nel Comune di Trento, con proiezioni nei vari anni Popolazione Popolazione Provincia di Trento:1 – Totale – 65 anni e oltre – 65 anni e oltre/Popolazione totale Popolazione Comune di Trento:2 – Totale – 65 anni e oltre – 65 anni e oltre/Popolazione totale
2011 (valore assoluto ed incidenza sulla popolazione)
N.I.
2020 (valore assoluto ed incidenza sulla popolazione))
N.I.
2030 (valore assoluto ed incidenza sulla popolazione))
N.I.
529.457 100,0 102.184 100,0 19,3% -
577.083 124.556 21,6%
109,0 121,9 -
617.351 151.162 24,5%
116,6 147,9 -
116.298 100,0 23.145 100,0 19,9% -
125.311 28.953 23,1%
107,7 125,1 -
132.973 34.751 26,1%
114,3 150,1 -
(1) Al 01.01.2011. (2) Al 31.12.2010. Fonte: elaborazione su dati Istat; Annuario Statistico Provincia Autonoma di Trento, 2010
santacinquenni scivolino verso la zona dei bisogni estremi, dove gli interventi sono molto più costosi. «Questo libro - precisa Delai - non è solo una ricerca ma prima di tutto un manuale per i decisori, cioè per politici e amministratori pubblici che dovrebbero ragionare a medio e lungo termine», senza farsi distrarre dall’opinione
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pubblica e dalle convenienze elettorali. «Quando Kessler propose di costruire l’autostrada - ricorda Delai - ci fu un ampio movimento di opinione che riteneva inutile quell’opera». Oggi nessuno può negare la sua importanza e la sua indispensabilità. «Se Kessler avesse dato retta al parere della popolazione di allora avrebbe rinunciato all’auto-
strada». Fortunatamente non accadde. Questo per Delai è un esempio di classe dirigente che ascolta i sondaggi per conoscere cosa pensa la gente ma non come indicazione obbligata su come agire. Ai giorni nostri servono altrettanto coraggio e lungimiranza per fare scelte di analoga valenza nel campo
In primo piano
L’assistenza all’anziano richiede una strategia che combina coraggio e lungimiranza
D dell’assistenza all’anziano: è urgente pensare e concretizzare un nuovo sistema, «un’infrastruttura immateriale dei servizi» – come la definisce Delai – che sappia dare risposte alle esigenze attuali e a quelle future. Anche con proposte forse difficili da digerire - come una “responsabilità civile di vecchiaia” resa obbligatoria - perché è innegabile che solo ricorrendo a nuove forme mutualistiche di assicurazione, sarà possibile far fronte un po’ meglio ai costi sempre crescenti dell’assistenza. «Mi rendo conto della delicatezza del tema, specie in una situazione economica non certo brillante come l’attuale - afferma Delai - ma pensare a medio termine e ai relativi bisogni di sostegno degli anziani non autosufficienti impone di compiere uno sforzo particolare in sede locale, tanto più che la dimensione assicurativa territoriale rappresenta una strada già avviata a suo tempo in Trentino sul piano della previdenza e che forse potrebbe affrontare esplicitamente anche la costruzione di un solido pilastro di sostegno nei confronti degli anziani non autonomi e delle loro famiglie». In questa prospettiva «il sistema cooperativo ha un onere e un’oppor-
al Rapporto emerge con chiarezza come il problema fondamentale sia quello di trasformare la consapevolezza delle esigenze degli anziani non autosufficienti in risposte concrete da parte dei soggetti cui fanno capo le diverse politiche, i diversi servizi, le diverse competenze, le diverse risorse pubbliche e private, e le diverse rilevazioni dei dati statistici: superando necessariamente la frammentazione che oggi esiste e non certo solo a livello del Trentino (dove peraltro si sta anche battendo, positivamente, la strada di una delle tante possibili convergenze e cioè quella tra servizi sanitari e servizi socioassistenziali). Le implicazioni sul piano delle risorse pubbliche e private che risulteranno necessarie per sostenere l’aumento della domanda di servizi per anziani non autosufficienti, impongono inoltre di chiedersi se e come tali risorse potranno aff rontare tali oneri; un’altra domanda da porsi è se le famiglie potranno a loro volta svolgere le funzioni necessarie di caregiving (servizio di assistenza) così come fanno oggi, tenendo però conto che stanno aumentando i nuclei familiari di tipo monoparentale e quelli costituiti da una singola persona. Fatte queste considerazioni, alla luce dei numerosi dati raccolti e delle proiezioni elaborate, il Rapporto propone di affrontare “con coraggio” la promozione di un’assistenza dell’anziano non autosufficiente sulla base di quattro modalità parallele, condizione minimale (anche se non pienamente sufficiente) per la quadratura del cerchio “bisogni/risorse” e cioè: • quello del sostegno da parte della famiglia dell’anziano che, sotto forme diverse (economiche e/o di caregiving diretto), resterà comunque una risorsa centrale anche nel 2020 e nel 2030 (malgrado l’evoluzione della famiglia stessa verso forme più ridotte e quindi meno in grado di svolgere un ruolo attivo di cura nei confronti degli anziani non autosufficienti); • quello del sostegno pubblico che peraltro soffrirà sempre di più di un restringimento delle risorse disponibili e quindi anche di fornitura di servizi assistenziali; • quello di un sostegno da parte del volontariato (sia esso organizzato oppure spontaneo) che comunque rappresenterà una modalità importante nell’ambito delle risposte da dare agli anziani non autosufficienti; • ed infine, quello di una forma assicurativo-mutualistica (oppure di un’apposita tassa di scopo) per la copertura del rischio della non autosufficienza, che però deve coinvolgere in maniera obbligatoria e non solo volontaria i cittadini da diciotto anni in poi, dando vita a quella che po trebbe essere definita come una vera e propria RCV – Responsabilità Civile Vecchiaia, inevitabilmente estesa a tutti per poter usufruire di premi accettabili per tutti.
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In primo piano
I costi dell’assistenza, pubblica e familiare
N
el libro sono esposti anche i risultati di un’indagine effettuata su un campione di più di cento anziani non autosufficienti e dei relativi “care giver” (cioè le persone che li assistono), con l’intento di realizzare un’analisi dei costi, tenendo conto anche delle esperienze avute dagli anziani assistiti a domicilio, della valutazione dei loro bisogni specifici, delle informazioni sul ruolo della badante, dell’interesse per eventuali servizi aggiuntivi. I valori effettivi di costo emersi sono molto significativi e danno un’idea dell’impegno non solo delle risorse pubbliche ma anche di quelle private familiari che vengono investite sulla non autosufficienza già oggi e lo saranno, ancora di più, in prospettiva. Questi i dati principali: • il costo di un posto letto destinato ad anziani non autosufficienti in RSA è oggi pari ad € 54.000, su base annua, di cui € 38.000 a carico delle risorse pubbliche
ed € 16.000 a carico delle famiglie; • un anziano assistito a domicilio costa mediamente 25.000 € annui di cui 19.500 € a carico delle risorse pubbliche e 5.500 € a carico diretto della famiglia; ma tale importo risulta estremamente variabile in relazione al numero di servizi utilizzati: esso appare essere in media di 37.700 € annui complessivi nel caso di 5 servizi utilizzati (ma con una variabilità rilevata sul campo tra i 70.000 € e i 22.000 €) oppure, all’opposto, di 15.000 € annui complessivi (ma con una variabilità tra i 45.000 € e i 3.000 € annui, nel caso di un solo servizio fornito). A tali costi vanno a sommarsi gli eventuali ricoveri ospedalieri, oltre che le degenze per riabilitazione e/o per l’utilizzo del Pronto Soccorso, con una media complessiva di degenza degli anziani intervistati pari a circa 21 giorni (ovviamente con un costo variabile, a seconda delle prestazioni fornite dal Sistema Sanitario Provinciale).
Stima dell’andamento della spesa per la non autosufficienza, messa a confronto anche con i dati ottenuti sulla base della cost-analysis 2012
2020
2030
Spesa pubblica per RSA in Provincia di Trento (al netto del conto capitale)
123,2
150,3
181,8
Spesa pubblica per RSA nel Comune di Trento (al netto del conto capitale)
23,7
29,6
35,6
Costi sostenuti dal soggetto pubblico per RSA in Provincia di Trento (stima effettuata sulla base della cost-analysis)
163,8
199,8
240,8
Costi sostenuti dal soggetto pubblico per RSA nel Comune di Trento (stima effettuata sulla base della cost-analysis)
37,2
46,5
55,8
Fonte: stime Ermeneia – Studi & Strategie di Sistema, 2012
tunità» nell’affrontare il tema del neowelfare, un ambito che non riguarda solo l’assistenza all’anziano. «Voi del movimento cooperativo - commenta Delai - senza volerlo siete diventati modernissimi. La cooperazione è nata mescolando mercato e solidarietà per far fronte all’impoverimento della popolazione trentina sul finire del 1800». Ora - con le dovute proporzioni - siamo di fronte ad uno scenario analogo, nel quale ad impoverirsi è la classe media. «Adesso come allora i ricchi non hanno problemi. Chi ha disponibilità
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di denaro di certo ha pensato ad assicurarsi la vecchiaia”, continua Delai. Ma se il vertice della piramide sociale non ha problemi è alla base e soprattutto alla fascia centrale (dell’ex ceto medio) che ci si deve rivolgere per sensibilizzarla ed educarla, per diffondere quella cultura mutualistica che può rappresentare la base per reperire le risorse per un nuovo welfare, che consenta di affrontare tutti quei bisogni di cui mai l’ente pubblico si occuperà, «sia per mancanza di risorse sia per incapacità di leggere i bisogni», conclude
Delai, aggiungendo un’ulteriore provocazione. «In Italia la persona matura trasferisce nelle tasche delle giovani generazioni che vivono fuori casa - vale a dire figli, generi, nuore, nipoti - 80 miliardi di euro all’anno, perché regala il telefonino, la sim, il computer, le vacanze, il corso di danza alla nipotina, aiuta a pagare l’affitto, la macchina, la casa e così via: forse è giunto il tempo che questi nonni anziché regalare solamente beni materiali e generi voluttuari, comincino a pagare un’assicurazione ai loro nipoti».
In primo piano INTERVISTA A RENZO DORI, PRESIDENTE DELLA CASA DI RIPOSO “GRAZIOLI” DI POVO
Serve una rivoluzione, culturale e nei servizi Per garantire un’adeguata assistenza all’anziano, la solidarietà non deve essere solo un’espressione spontanea e sentimentale ma deve diventare un fattore strutturale della società
“L’
assistenza all’anziano non autosufficiente impone un radicale cambio di mentalità: perché quello che si deve fare non è curare ma prendersi cura”. Sembra un gioco di parole ma la solennità con cui Renzo Dori esprime questo concetto ne fa risaltare tutta la sua profondità. Renzo Dori è il presidente della Casa di riposo “Margherita Grazioli” di Povo, uno dei soggetti che ha collaborato alla ricerca su “Anziani & continuità assistenziale”. La medicina ha fatto passi da gigante in molti settori, soprattutto per le patologie che si possono curare, tumori compresi. Nel caso dell’anziano, che va incontro ad un progressivo decadimento che si manifesta anche nell’incapacità del fisico di rispondere alle malattie, il sistema sanitario è ancora in ritardo. Assistere un anziano significa prendere atto della sua fragilità e, nel caso della non autosufficienza, della cronicità della malattia che lo ha colpito. Quella dell’anziano è una situazione che non può sfociare in una guarigione e la sua fragilità comporta che ad una patologia in corso se ne possano aggiungere altre. “Questo richiede una rivoluzione nell’organizzazione dei servizi, che devono diventare sempre più flessibili, soprattutto per garantire assistenza anche al di fuori delle RSA, nelle
quali l’anziano dovrebbe arrivare solo quando il grado di assistenza continuativa richiesto raggiunge livelli non più gestibili a domicilio”, spiega Dori. E nelle RSA - realtà socio sanitarie che alla terapia sommano il prendersi cura - vanno potenziati tutti i servizi che contribuiscono a mantenere elevata la qualità di vita dell’ospite, coltivando il più a lungo possibile le sue capacità residue. Per fare tutto questo c’è bisogno di professionalità, competenza, nuove cooperative sociali ma anche di una rivoluzione “culturale” nella società, nella quale la solidarietà non deve essere solo un’espressione spontanea e sentimentale ma un fattore strutturale. “Un tempo le case di riposo si chiamavano IPAB, Istituto di Pubblica Assistenza e Beneficenza, un nome che ne riassumeva le caratteristiche e le funzioni: attraverso il solidarismo di matrice cattolica si dava risposta a un problema - l’assistenza dell’anziano - allora marginale”. Marginale perché in passato la rete familiare era molto più solida e si prendeva cura dell’anziano. Ora i parametri si sono ribaltati: la fascia di popolazione oltre gli 80 anni ha raggiunto alti livelli percentuali (oltre 8,1% della popolazione trentina), la fami-
glia ha cambiato fisionomia (a Trento la media è di 2,3 persone a nucleo) ed è più disgregata, il prolungamento della vita porta con sé una maggiore fragilità della persona. Inoltre, la società contemporanea è sempre più proiettata sull’appagamento immediato dei proprio bisogni, l’individualismo sembra predominare. “Ma una società può dirsi civile solo se sa farsi carico dei più deboli - afferma Dori - e questa è la sfida che tutti siamo chiamati ad affrontare”. Una sfida che - come dimostra il volume “Anziani & continuità assistenziale” - non si può più rinviare. m.t.
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tradinoi assemblea
cosa c’è di nuovo
parola al presidente
Il credito che alimenta fiducia e speranza Gli analisti continuano a ripeterci che il 2013 sarà un altro anno difficile per la nostra economia. Ce ne accorgeremo tutti: il nostro reddito disponibile diminuirà, faremo meno consumi e dovremo reagire di fronte a nuove chiusure e licenziamenti. Il termometro della Camera di Commercio di Trento rileva “la persistenza dell’economia provinciale in una fase recessiva piuttosto marcata”. Il fatturato complessivo delle nostre imprese diminuisce a fine anno del 4,7%, così come l’occupazione dell’1,1%. Meglio del resto d’Italia, certo, ma non è questo il punto. Questa crisi, più lunga di quanto pensassimo, sta avendo forti ripercussioni sul lavoro, elemento centrale della vita e della dignità di ciascuno di noi. Dal nostro osservatorio in Cassa Rurale rileviamo certamente un aumento delle difficoltà di famiglie e soprattutto di imprese, ma ancor più notiamo una crescita della paura per il futuro. Quella paura che paralizza di fronte ai progetti importanti, come l’acquisto della prima casa, rimandato a tempi migliori, che spinge a proteggersi assicurando la casa, la vita e i prestiti. Cosa può fare la nostra Cassa Rurale in questa situazione? Dobbiamo continuare a fare il nostro mestiere con fiducia e responsabilità: garantire credito alle imprese e alle famiglie, aiutando le persone che stanno subendo gli effetti di questa crisi con maggiore sofferenza. Da tre anni a questa parta circa 90 clienti hanno chiesto di rinegoziare i mutui o sospendere temporaneamente il pagamento delle rate, a causa di problemi di lavoro o derivanti dalla crisi. Ciò significa 30 famiglie all’anno che in Cassa Rurale sono state accolte, ascoltate, comprese. Abbiamo aderito anche quest’anno al credito solidale della Caritas, offrendo
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piccoli prestiti anche a persone normalmente considerate “non bancabili” ma che rischiavano, senza un sostegno economico, di cadere in una situazione di disagio ancora più grave. Per sostenerle abbiamo dimostrato ancora una volta che Dal nostro osservatorio notiamo una crescita della paura per il futuro. Quella paura che paralizza di fronte ai progetti importanti. Cosa può fare la nostra Cassa Rurale in questa situazione? Dobbiamo continuare a fare il nostro mestiere con fiducia e responsabilità: garantire credito alle imprese e alle famiglie, aiutando le persone che stanno subendo gli effetti di questa crisi con maggiore sofferenza. le garanzie economiche e finanziarie non sono le uniche variabili che contano da noi quando si ha bisogno di aiuto. Per continuare a finanziare le nostre imprese abbiamo sottoscritto una nuova convenzione con i Confidi e la Provincia, che ha messo a disposizione un fondo
La banca custode della città.
www.cassaruraleditrento.it
di 10 milioni che agisce come moltiplicatore di risorse finanziarie a favore delle aziende. Questo consente di liberare nuovo ossigeno a vantaggio delle imprese trentine, dimostrando ancora una volta senso di responsabilità, attenzione e radicamento al territorio. Abbiamo creato ‘Diamociunfuturo’ per aiutare i giovani ad avviare nuove attività imprenditoriali, sviluppando un proprio progetto e trasformandolo in impresa. Su 100 euro che vengono depositati in Cassa Rurale, 95 vengono prestati ai nostri clienti. La massa dei crediti emessi nel 2012 è rimasta sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente, nonostante gli incagli e le sofferenze crescano. Rischiamo per il bene del nostro territorio e continueremo a farlo, perché la paura non ci deve paralizzare. Anche in questo siamo differenti: vale la pena di ricordare che le Casse Rurali si sono fatte carico dell’88% degli interventi della manovra anticrisi. Pagandone i costi ma garantendo effetti benefici alle imprese. Nei giorni scorsi, uscendo di casa ho visto Trento coperta di neve e ho riscoperto una città operosa, che reagisce e non si abbatte, i cui abitanti collaborano e cooperano. Perché è nelle difficoltà che noi trentini riusciamo a dare il meglio di noi. Allora anche in questo momento di crisi ritroviamo la forza per reagire, per rimboccarci ancora una volta le maniche, senza soccombere alla paura. Cerchiamo dentro di noi l’energia per continuare a misurare il tempo con il termometro della fiducia e della speranza. Lo dobbiamo ai nostri figli. Giorgio Fracalossi
cosa c’è di nuovo DI NUOVO AL VIA UN’INIZIATIVA MOLTO APPREZZATA
LA CASSA INCONTRA I SOCI Dal 25 febbraio al 19 marzo, sono tredici gli appuntamenti sul territorio aperti anche ai clienti e alle associazioni operanti sulla città
R
itorna il tradizionale ciclo di incontri con i soci, in preparazione all’assemblea che si svolgerà nel mese di maggio. Sono complessivamente tredici gli appuntamenti in programma nelle zone dove opera la Cassa, a partire da lunedì 25 febbraio. Come già negli anni scorsi, gli incontri serali saranno preziosa opportunità di confronto e di dialogo tra soci, Consiglio di amministrazione e la direzione della Cassa, un’occasione per incontrarsi “da vicino” ed ascoltare e raccogliere, direttamente dai soci, suggerimenti ed indicazioni per migliorare il rapporto di servizio e di relazione che lega l’attività della Cassa Rurale alla sua base sociale. Diversi sono i temi che verranno affrontati nel corso delle serate: da uno sguardo sull’attuale situazione economica, si proseguirà con un commento sull’andamento della Cassa e l’anticipazione dei principali risultati economici dell’esercizio appena concluso; non mancheranno poi spazi di approfondimento sui principali servizi dedicati alla base sociale, con la presentazione dei nuovi progetti messi in campo dalla Cassa. Ma si parlerà anche di giovani, con la presentazione di una nuova iniziativa dell’Associazione Giovani Soci della
Cassa Rurale di Trento e delle attività della Fondazione Cassa Rurale di Trento. Gli incontri si svolgeranno secondo il calendario, riportato nella tabella, con inizio ad ore 20.30. Al termine degli incontri sarà organizzato come di consueto un piccolo rinfresco; inoltre a tutti i partecipanti sarà offerto un dolce presente. r.p.
IL CALENDARIO DEI 13 INCONTRI PREASSEMBLEARI - Inizio di tutti gli incontri ore 20.30 Località VIGO MEANO SOPRAMONTE GARDOLO MARTIGNANO MEANO TRENTO NORD POVO VILLAZZANO MATTARELLO SARDAGNA MONTEVACCINO COGNOLA TRENTO SUD
Data Lunedì 25 febbraio Martedì 26 febbraio Mercoledì 27 febbraio Venerdì 1 marzo Lunedì 4 marzo Martedì 5 marzo Giovedì 7 marzo Venerdì 8 marzo Lunedì 11 marzo Mercoledì 13 marzo Giovedì 14 marzo Lunedì 18 marzo Martedì 19 marzo
Sala Sala della Scuola Materna Sala pluriuso della Parrocchia - Piazza Don L. Pedrolli 3 Teatro di Gardolo – Via Soprassasso 1 Teatro Parrocchiale di Via alla Formigheta Palestra Scuola Elementare Aula Magna – Scuola Elementare Via Solteri 22 Sala “Luigi Stringa” - Fondazione Bruno Kessler - Via Sommarive 18 Sala Consorzio Valnigra in Via Valnigra 69 Sala Polifunzionale di Via Poli Sala Pluriuso dell’Oratorio Sala del Centro Sociale Sala Circoscrizione Piazza dell’Argentario 2 Sala Polifunzionale Oratorio Via S.Antonio 18
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tradinoi LE PROPOSTE PER IL 2013 RISERVATE A SOCI E CLIENTI
IN VIAGGIO TRA NATURA, STORIA, CULTURA E SPORT Il Canada e il Belgio dove incontrare le comunità di emigrati trentini, New York per la maratona, e poi Namibia e Sardegna e mete da visitare in uno o due giorni
A
nche quest’anno la Cassa Rurale di Trento suggerisce ai suoi Soci e Clienti una proposta variegata di mete di viaggio molto interessanti, sia per la componente naturalistica che per quella culturale. Per il 2013 si è pensato di qualificare particolarmente due delle visite proposte, il Canada ed il Belgio, scegliendo due mete che si caratterizzano per la presenza di importanti comunità formate da trentini emigrati e da loro discendenti. Così, nei programmi di visita, grazie alla mediazione dell’Associazione “Trentini nel mondo onlus”, si prevede di inserire anche l’incontro con i rappresentanti dei Circoli trentini di Toronto e di Montreal, in Canada, e di Bruxelles, Charleroi e La Louviere, in Belgio. L’estate sarà il periodo in cui si svolgerà il viaggio verso il Canada, il secondo paese al mondo per superficie, che si estende fra l’Oceano Atlantico ed il Pacifico, la nazione più ricca di laghi di qualsiasi altro paese, con un’offerta naturalistica senza pari - basti pensare alle Cascate del Niagara - ma anche con delle città affascinanti e suggestive, per architettura, vitalità e storia, quali Toronto, Montreal, Quebec City. Sempre in estate è previsto il viaggio verso il Belgio, il paese che ospita le istituzioni dell’Unione Europea, che include e fa coesistere la cultura latina con quella tedesca: terra di pianure, alture boscose, canali e magnifiche città quali Bruxelles, Bruges e altre, come Charleroi, meta di molti emigranti che lavoravano nelle miniere, divenuta un luogo che racconta una struggente Toronto
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Bruxelles, La Grande Place
storia di umanità e sacrificio. Anche la Sardegna, la magnifica isola italiana, immersa nello smeraldo delle sue acque, splendente del verde della sua vegetazione, incontaminata nel suo ambiente e custode dei resti e delle vestigia della civiltà nuragica sarà una meta proposta per l’estate. La sperimentata trasferta a novembre in occasione della maratona di New York City, l’evento sportivo più partecipato al mondo, nella magnifica città che “non dorme mai”, sarà nuovamente organizzata per tutti coloro che vorranno cimentarsi nella più emblematica corsa e per gli accompagnatori che vorranno spendere qualche elettrizzante giornata nella Grande Mela. C’è poi la proposta della Namibia, il paese africano di recente indipendenza, fatto di deserti, montagne, altipiani e pianure, con l’oceano atlantico come confine occidentale e i fiumi Zambesi, Okavango ed Orange. La patria della zebra di montagna, dei rinoceronti del deserto, degli imponenti baobab. Anche quest’anno, ad arricchire la proposta di viaggi, ci saranno inoltre una serie di idee di viaggio culturale di un giorno per la tarda primavera, l’estate e per l’autunno. Nei prossimi giorni sarà disponibile il catalogo completo di tale offerta, con dettagli di date, luoghi e costi, presso tutte le filiali, sul sito internet e nello spazio dedicato della nostra televisione a circuito chiuso presso le principali filiali della Cassa. L’Ufficio Soci - Marketing e Comunicazione è a disposizione per ogni approfondimento. f.d.
tradinoi RINNOVATA LA CONVENZIONE CON “AERAT”
A Cesenatico la vacanza è rilassante e familiare La “Casa per ferie Mirandola” è una struttura residenziale che molti soci della Cassa hanno già frequentato ed apprezzato negli anni scorsi Come molti soci della Cassa rurale di Trento hanno avuto modo di verificare personalmente negli anni scorsi, la Casa per ferie Mirandola, a Cesenatico, zona Ponente, offre la possibilità di passare le vacanze in un contesto protetto, curato e dotato di tutti i comfort. Le camere sono dotate di ampio bagno, TV, aria condizionata e frigo. La struttura è immersa nel verde e dispone di parco giochi per i più piccoli. La spiaggia è riservata e vi si accede in pochi minuti mediante una passerella di circa 200 metri, ombreggiata e accessibile solo ai soci Servizi compresi nella quota giornaliera • Cambio lenzuola settimanale • Cambio asciugamani 2 volte alla settimana • 1 ombrellone e 2 lettini per coppia (a tariffa intera) • Servizio assistenza bagnino • Servizio self service acqua naturale e/o frizzante • Colazione a buffet • Pranzo e cena a scelta su due menù
TARIFFE A PERSONA per PENSIONE COMPLETA APRILE GIUGNO LUGLIO MAGGIO SETTEMBRE AGOSTO 41,00 46,00 55,50 Riduzioni: Bambini 0-1 anno gratis! Bambini 2-4 anni 65% - Bambini 5-7 anni 30% Bambini che soggiornano nella stessa camera con almeno 2 adulti paganti.
Sconto del 10% per gruppi con più di 30 persone e permanenza minima di 7 giorni a condizione che la prenotazione avvenga entro il 15 aprile. Gratuità di 2 giorni in caso di soggiorno 14 giorni consecutivi(Non cumulabile alla riduzione Gruppi e altre riduzioni). Supplemento camera doppia, uso singola: Bassa stagione 25% Alta stagione (Luglio/Agosto) 30%. Aggiunta terzo lettino in spiaggia 2 € al giorno. Eventuali pasti extra in sala: € 19,00
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tradinoi Terzo e quarto posto al “Memorial Pasolli” per le squadre di calcio dell’US Dolasiana
È
stato come sempre una vera festa dello sport il “memorial” all’italiana di calcio, intitolato a Gabriele Pasolli, giunto quest’anno alla ventesima edizione, che si è disputato nella palestra di Meano. Quattro erano le squadre in lizza: i “pulcini” dell’US Dolasiana (A e B nelle due foto sotto), dell’US Garibaldina e dell’US Gardolo. La classifica finale ha visto la vittoria del’US Garibaldina che ha sconfitto
l’US Gardolo. Le due squadre della Dolasiana si sono “scontrate” fra di loro per il terzo e quarto posto, conquistato rispettivamente dalla squdra A e dalla B. Alla cerimonia di premiazione ha partecipato anche il vice presidente della Cassa rurale di Trento, Italo Stenico. La Cassa rurale è infatti sponsor ufficiale della Dolasiana e i piccoli calciatori giocano indossando magliette con il logo della Cassa.
PREMI DI STUDIO: c’è tempo fino al 28 febbraio per presentare le domande Prosegue la raccolta delle richieste del premio di studio riservato agli studenti, Soci o figli di Soci, che si sono laureati o diplomati nell’anno scolastico o accademico 2011-2012 con buoni risultati. Ricordiamo che il termine per la presentazione delle domande è fissato al 28 febbraio 2013. Il modulo di richiesta è disponibile sul sito www.cassaruraleditrento.it o presso tutti i nostri sportelli. Il premio di studio consiste, ormai da alcuni anni, in un viaggio premio di alcuni giorni in una città europea: la meta scelta per quest’anno sarà la Sicilia occidentale, terra ricca di storia, tradizioni e cultura. Il viaggio si svolgerà dal 22 al 25 aprile 2013. Coloro che, per varie ragioni, non potranno partecipare al viaggio avranno la possibilità di optare per un premio alternativo, che consiste in un buono acquisto del valore di 500,00 euro da utilizzare presso la scuola di lingue CLM BELL.
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“Primi alla prima” e Telepass, ora è possibile l’acquisto on-line
“P
rimi alla prima” è la denominazione di un apprezzato servizio che finora consentiva a chi ne faceva uso di prenotare - attraverso il circuito delle Casse rurali - biglietti per assistere ad iniziative in programma sul territorio provinciale: cultura, teatro, concerti, danza, eventi, cinema. Adesso è possibile addirittura acquistare il biglietto on-line, grazie all’attivazione (avvenuta pochi mesi fa) di un nuovo portale, frutto della collaborazione tra l’ufficio marketing di Cassa centrale banca, Phoenix Informatica Bancaria e la società Attractive (tra i leader del settore). Il nuovo portale www.primiallaprima.it consente con pochi e semplici “clic” di selezionare il proprio posto per lo spettacolo di interesse direttamente sulla mappa virtuale del luogo che ospita l’evento, pagare con carta di credito il biglietto e stampare il voucher ricevuto via e-mail. Contestualmente allo sviluppo del nuovo portale e alla modalità di acquisto on-line dei biglietti, è stato completato il restyling della comunicazione del servizio. Con Autostrade per l’Italia è stato invece perfezionato un accordo che consente di acquistare direttamente on-line l’apparato Telepass con consegna a casa: chi fosse interessato non dovrà quindi più recarsi presso la propria Cassa rurale o al “Punto Blu” dell’autostrada.
tradinoi L’ANNO SCORSO È STATO PREMIATO PERCHÉ SOCIO DELLA CASSA DA 50 ANNI
AMEDEO PONTALTI, UNA VITA DEDICATA AL CREDITO Nato a Villazzano nel 1935, dopo la pensione si è impegnato nel volontariato: dal 2000 fa parte della Croce Bianca, della quale è anche vice presidente
E
ra il primo giugno del 1960 quando Amedeo Pontalti, di Villazzano, all’età di 24 anni, con un diploma di ragioniere in tasca e diciotto mesi come sottotenente di complemento nell’artiglieria alle spalle, iniziò a lavorare come dipendente della Banca Nazionale del Lavoro, che aveva sede in via San Pietro a Trento. Tredici anni dopo fu promosso funzionario dell’ ufficio “Estero merci” e si occupò così di un settore allora molto delicato e altamente specializzato. “La normativa valutaria era complicatissima - ricorda Pontalti - trattavamo contratti internazionali e svolgevamo un ruolo di consulenza per le imprese che operavano con l’estero. C’era da saltare e da stare molto attenti, perché non era facile valutare un’operazione import-export solo sulla base di documenti”. In quegli anni chi operava nell’ufficio “Estero merci” era tenuto in grande considerazione, sia dalla clientela che dai colleghi: solo chi aveva maturato grande competenza e professionalità poteva infatti ricoprire quell’incarico. Fu tra l’altro proprio Amedeo Pontalti a tenere i corsi di formazione e preparazione dei dipendenti quando le Casse rurali cominciarono ad operare anche sull’estero. La sua esperienza con la Banca Nazionale del Lavoro si è conclusa nel 1985 quando iniziò a lavorare per il Confidi, come sostituto del direttore, fino al 1996, anno della pensione. Ma anche al di fuori “dell’orario di lavoro” Amedeo Pontalti ha sempre avuto a che fare con il credito. Nel 1962 è infatti subentrato come socio della Cassa rurale di Villazzano al nonno materno Massimiliano Cagol, che di quella Cassa fu uno dei fondatori. Anche suo padre, Amedeo, è stato per molti anni membro del consiglio di amministrazione della Cassa rurale di Villazzano. E Amedeo - figlio - ha gestito i conti dei famigliari presso la Cassa rurale. “Poi, quando abbiamo fatto dei lavori per ristrutturare la casa - ricorda Amedeo - sebbene io fossi dipendente della BNL e mio padre della Cassa di risparmio, per accendere il mutuo ci siamo rivolti alla Cassa rurale”. L’anno scorso, durante la Festa del
socio che si è svolta a Villazzano, il presidente della Cassa rurale di Trento, Giorgio Fracalossi, lo ha premiato per i suoi cinquant’anni di socio della Cassa. Anche adesso che è in pensione continua ancora ad occuparsi di contabilità, quella della Croce Bianca, della quale è anche il vice presidente. “Sono entrato nella Croce Bianca nel 2000, pochi anni dopo la pensione, perché volevo fare invece qualcosa di utile”. Completato il corso come volontario sanitario, per anni è stato impegnato per quattro giorni alla settimana nei turni di servizio che allora erano di otto ore: un’esperienza intensa ed appagante. “Ora l’età - Amedeo è nato nel 1935 - non mi consente di sostenere quei ritmi ma continuo ad essere a disposizione, soprattutto per i cosiddetti viaggi programmati, quelli che prevedono trasporti di infermi da ospedale a ospedale”, precisa Pontalti. Così gli rimane più tempo da trascorre con la moglie Bruna, con la quale ha avuto due figlie, Alessandra e Irene, e da dedicare ad uno “speciale incarico”: impiegare il piccolo capitale che uno zio materno ha lasciato perché fosse utilizzato per iniziative di solidarietà. m.t.
Amedeo Pontalti, al centro, durante la premiazione per i suoi cinquant’anni di Socio della Cassa Rurale di Trento. Alla sua destra Remo Nicolini, alla sua sinistra, Domenico Bazzanella anch’essi premiati per la stessa ricorrenza.
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tradinoi C’È UN LEGAME MOLTO FORTE CON IL TERRITORIO
A Sopramonte e Sardagna due filiali ben “radicate” Entrambe rappresentano consolidati punti di riferimento per le comunità in cui operano. Disponibilità, stima e fiducia sono da sempre alla base dei rapporti con soci e clienti
“P
er soci e clienti non è stato un passaggio indolore”: quando sull’edificio in piazza Oveno 13 l’insegna della Cassa rurale di Trento ha sostituito quella della Cassa rurale di Sopramonte in seguito alla fusione decisa nel 2009, ci è voluto un po’ di tempo prima che gli abitanti del sobborgo di Trento si abituassero alla novità e si rendessero conto che era cambiato il nome ma non l’anima della “loro” Cassa rurale. Per Fabrizio Armellini, direttore della filiale di Sopramonte della Cassa
rurale di Trento, quell’iniziale disorientamento rappresenta la dimostrazione lampante di quanto fosse forte il legame fra soci, clienti e cassa rurale. Un legame che non si è per niente indebolito, perché anche se la “sede storica” è diventata uno “sportello” e i dipendenti sono diminuiti, l’accoglienza, la competenza, la disponibilità sono rimaste le stesse e l’offerta di servizi e strumenti è addirittura aumentata. La “transizione” è stata certamente facilitata dall’aver mantenuto nel ruolo di direttore di filiale Fabrizio Armellini, che già nel 2007 aveva assunto l’incarico di direttore dello sportello della Rurale di Sopramonte. La sua presenza ha garantito quella “continuità” che era stata promessa nel momento della fusione fra le due Casse rurali e che poi è stata confermata dai fatti. Una situazione analoga si è verificata anche a Sardagna, dove la Cassa rurale di Sopramonte aveva aperto una filiale in via Alto Sasso 25. Anche lì il cambio di insegna ha provocato un po’ di sconcerto: ma siccome una volta varcata la soglia soci e clienti hanno continuato a incontrare Marco Costa - attuale direttore della filiale - che a
Sardagna ci lavorava già da dieci anni, i “traumi” del passaggio sono stati rapidamente assorbiti. “Anzi - precisa Costa - adesso oltre all’apertura mattutina, su appuntamento ho la possibilità di essere in filiale anche di pomeriggio, prevalentemente per prestare consulenze: ed è un servizio che viene molto apprezzato”. Dopo la fusione, a partire dal 2010, quando c’è necessità di sostituire il direttore, per garantire la continuità del servizio dalla filiale di Sopramonte sale a Sardagna Maria Cristina Pedrolli, che con la sua competenza e cordialità si è fatta voler bene fin da subito e ha contribuito a non far rimpiangere a soci e clienti la “vecchia” filiale. Anche presso la filiale di Sopramonte c’è un’altra persona, oltre al direttore, che ha facilitato il “passaggio” ed è Tatiana Menestrina che tra l’altro, come il direttore, a Sopramonte ci abita. “Io e Tatiana - ricorda Armellini - eravamo persone conosciute e delle quali avevano fiducia”. Fiducia che poi è stata estesa anche ai nuovi colleghi: Andrea Franceschi, che è anche il vice direttore, Paolo Fantoni e Maria Cristina Pedrolli.
A sinistra il direttore della filiale di Sardagna Marco Costa con Maria Cristina Pedrolli, sull’altra pagina lo staff della filiale di Sopramonte (dal basso verso l’alto) Tatiana Menestrina, Maria Cristina Pedrolli, Andrea Franceschi (vicedirettore), Fabrizio Armellini (direttore) e Paolo Fantoni. Lo scorcio di Sopramonte è una fotografia di Luciano Imperadori
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tradinoi Sopramonte e Sardagna - una volta rispettivamente sede e sportello - dopo la fusione sono diventate “sorelle”, una somiglianza che si riflette anche nell’operatività: adesso, come nel passato, in entrambe le filiali predomina infatti il “retail”, cioè i rapporti con privati e famiglie, ma fra soci e clienti c’è anche qualche artigiano e ci sono alcune piccole imprese. Per Sopramonte c’è ancora spazio di crescita. Il forte sviluppo edilizio che si è avuto negli ultimi anni in paese, ha portato la popolazione residente a superare le 3.000 unità e non tutti i “nuovi abitanti” sono diventati soci o clienti. “Possiamo dire che al momento circa il 60% fa riferimento alla Cassa – afferma Armellini – e adesso che siamo a pieno regime con la nostra struttura operativa, possiamo cominciare a pensare di avviare iniziative di sviluppo sul territorio”. In entrambe le località è molto forte la presenza delle associazioni, che hanno una lunga tradizione, anche di legame con la Cassa rurale. “Nei confronti delle associazioni, rispetto al passato non è cambiato nulla puntualizza Armellini - e la Cassa rurale di Trento le sostiene come avveniva prima. In più, rispetto a prima, soci e clienti possono ora contare su prodotti nuovi e diversi, come anche su consulenze a livello finanziario o assicurativo. “Quella di consulenza - afferma Costa - è un’ attività nella quale bene si esprime quel rapporto di reciprocità, che viene indicato come fondamentale
festa del socio “in quota” Sabato 9 marzo 2013 Vason Monte Bondone a partire dalle ore 19 Informazioni presso le filiali
nel credito cooperativo”. Quando una consulenza si conclude con la stipula di un contratto, “la soddisfazione è reciproca perché è contento sia il cliente sia chi ha fatto la proposta - prosegue Costa - nella consapevolezza di aver dato una risposta giusta ad un’esigenza sentita”. Le due filiali non hanno “concorrenti” bancari sul loro territorio: ma nonostante questa posizione di “monopolio”, l’attenzione verso soci e clienti è sempre massima. In entrambe le realtà, disponibilità, stima e fiducia sono alla base dei rapporti interpersonali. E non è raro che le richieste di informazioni e chiarimenti riguardino anche temi che esulano dal contesto bancario. “Qualche giorno fa un’anziana di Sardagna si è rivolta a me per sapere se era in regola con il pagamento del canone RAI ed è stato un piacere per me poterla aiutare ad ottenere una risposta al suo dubbio”, racconta Marco Costa. “Quando la notizia era su tutti i giornali e telegiornali - racconta Armellini - c’è stato chi ci ha chiesto: “ma siete anche voi come il Monte dei Paschi di Siena?” C’è stato così modo di spiegare che invece noi siamo veramente una banca differente, perché siamo ancorati al nostro territorio,
perché certi investimenti non li facciamo. In questi scandali c’è di positivo che aiutano a far comprendere meglio perché le Casse rurali si dichiarano e sono banche diverse”. “Diverse” soprattutto per il loro forte radicamento sul territorio, che le portano ad essere veri custodi del risparmio e consolidati punti di riferimento per le comunità in cui operano: una “diversità” della quale le filiali di Sopramonte e Sardagna rappresentano due signif ic ativ i esempi. m.t.
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L
a Cassa Rurale di Trento rinnova migliorandole ulteriormente anche per l’estate 2013 l’ interessante serie di agevolazioni rivolte a scolari e studenti che nel corso delle vacanze estive intendano approfondire lo studio della lingua inglese o tedesca nei soggiorni organizzati da CLM BELL. Le due Sedi per i soggiorni in Trentino dei corsi sono la ormai collaudata Casa di soggiorno AERAT di Candriai sul Monte Bondone, per coloro che sono interessati alla lingua inglese, mentre per lo studio della lingua tedesca i ragazzi soggiorneranno nella casa natura Villa Santi a Montagne nello splendido Parco Naturale Adamello Brenta. Uno staff di docenti madre lingua o bilingue e con grande espe rienza nell’insegnamento in età scolare, affiancato da assistenti qualificati, se-
Anche nel 2013 “clm bell in Trentino, Irlanda e Germ
COME GIÀ L’ANNO SCORSO, PER I FIGLI DEI SOCI SONO PREVISTE guirà costantemente il soggiorno degli ospiti, organizzando momenti di studio e altre varie attività culturali, ludiche e sportive. La proposta all’estero prevede due soggiorni , uno in Irlanda a Dublino in collaborazione con Alpha College of English , da molti anni partner di CLM BELL , e uno in Germania a Bad Schussenried, in collaborazione con Humboldt – Institut, notissimo e qualificato istituto per l’insegnamento della lingua tedesca agli stranieri. Ai soggiorni studio è abbinato un pacchetto di lezioni “lingua e cultura” a CLM BELL nel mese di giugno. Per tutta la durata dei soggiorni all’estero gli studenti saranno seguiti da assistenti CLM BELL. Le agevolazioni – di misura variabile
in base alla proposta scelta - sono riservate ai figli dei Soci “attivi”, dietro presentazione all’atto dell’iscrizione di una semplice dichiarazione rilasciata dall’Ufficio soci della Cassa. Per tutti i giovani atleti delle società sportive sponsorizzate dalla Cassa è previsto un ulteriore contributo di 100 euro. Ulteriori sconti sono riconosciuti da CLM BELL per iscrizioni entro il 31 marzo e per fratelli e sorelle. Per informazioni e iscrizioni:
Via Pozzo, 30 – Trento Tel. 0461 981733 clm-bell@clm-bell.it
“VOUCHER FORMATIVI”: COSA SONO, A CHI SPETTANO, COM Ritornati dopo quattro anni dalla precedente edizione, i buoni formativi si confermano uno strumento di accesso alla formazione molto gradito alla popolazione trentina , in quanto consentono di accedere a percorsi molto interessanti, con una piccola compartecipazione o gratuitamente. L’iniziativa, avviata nel 2012 prosegue per tutto il 2013. Proponiamo un breve vademecum per orientarsi. Cos’è un buono formativo Il buono formativo è un documento erogato dalla Provincia autonoma di Trento che consente di frequentare un percorso formativo – a domanda individuale - per il rafforzamento delle competenze linguistiche, informatiche o trasversali scegliendolo tra quelli presenti all’interno di quattro appositi cataloghi predisposti dall’Amministrazione provinciale: • INFORMATICA (informatica di base, automazione d’ufficio e informatica applicata) - 302 percorsi; • LINGUE STRANIERE (inglese e tedesco a livello base, intermedio e avanzato, a cui si aggiungono specifici percorsi di lingua e cultura araba e di lingua e cultura dei paesi dell’Est Europa) - 211 percorsi;
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• LINGUA E CULTURA ITALIANA (percorsi di italiano come seconda lingua) - 27 percorsi; • COMPETENZE TRASVERSALI E PER OPERATORI DI PUBBLICA SICUREZZA (competenze trasversali di base, intermedie, avanzate e competenze professionali per gli operatori di pubblica sicurezza) - 95 percorsi. A titolo di compartecipazione al costo del percorso è richiesto al partecipante il solo contributo fisso di 150 euro. Qualora il titolare del buono rientri in percorsi anticrisi, tale quota è sostenuta direttamente dall’Amministrazione. Chi sono i destinatari dei buoni formativi Possono richiedere i buoni formativi tutte le persone domiciliate in provincia di Trento, di età compresa tra i 18 e i 64 anni, che abbiano assolto l’obbligo scolastico o che siano state prosciolte dallo stesso, qualificabili come forze lavoro (persone occupate, disoccupate o inoccupate). Nel caso di occupati, la domanda formativa risponde esclusivamente ad una esigenza individuale del richiedente e le azioni
bell” propone soggiorni di studio estivi mania, per imparare inglese e tedesco
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Periodo di effettuazione
Quota di partecipazione
Contributo Cassa
costo per il socio**
Dal 5 al 26 luglio
€ 2.140,00 *
€ 900,00
€ 1.240,00
Dal 5 al 26 luglio
€ 1.990,00 *
€ 900,00
€ 1.090,00
Dal 18 al 31 agosto
€ 1.790,00
€ 800,00
€ 990,00
Contributo Cassa
costo per il socio**
€ 600,00
€ 590,00
€ 250,00
€ 290,00
Quota di Periodo di effettuazione partecipazione Dal 30 giugno al 13 luglio Dal 14 luglio al 27 luglio € 1.190,00 Dal 28 luglio al 10 agosto Dal 11 agosto al 24 agosto Dal 18 al 25 agosto € 540,00 * Dal 25 agosto al 1 settembre
Le quote di partecipazione sono già al netto del contributo concesso a tutti i partecipanti dalla Fondazione Cassa Rurale di Trento. *Oltre la disponibilità dei posti, la quota è soggetta a riconferma in base al costo del volo. ** Al quale può sommarsi anche altra scontistica.
ME SI RICHIEDONO formative devono essere seguite al di fuori dell’orario di lavoro o ricorrendo ai congedi formativi previsti dalla normativa vigente o dalle discipline contrattuali. Nella formazione delle graduatorie viene data precedenza a coloro che non hanno mai ottenuto un buono formativo in nessuna delle aree a catalogo e, a seguire, ai possessori di requisiti specifici stabiliti dalla normativa vigente. COME RICHIEDERE IL BUONO FORMATIVO Per richiedere un buono formativo è necessario rivolgersi ad una delle sedi della Struttura Multifunzionale Territoriale – Ad Personam. Si può richiedere un solo buono formativo alla volta, in qualsiasi momento dell’anno, scegliendo un’area di interesse (lingue, informatica o competenze trasversali). ASSEGNAZIONE DEL BUONO A cadenza indicativamente mensile, l’Amministrazione assegna i buoni formativi predisponendo apposite graduatorie per ciascuna delle aree previste. Le richieste di buoni rimaste inevase sono
collocate nella graduatoria successiva. Le graduatorie sono rese pubbliche presso le diverse sedi della Struttura Multifunzionale Territoriale Ad Personam e sul sito internet www.fse.provincia.tn.it ULTERIORI INFORMAZIONI Per informazioni sui buoni formativi è possibile contattare il Numero Verde 800.163.870 della Struttura Multifunzionale Territoriale Ad Personam della Provincia Autonoma di Trento o visitare il sito http://www.fse.provincia.tn.it/. A Trento la sede di Ad Personam è in Via Pranzelores, 69 , orario dal lunedì al venerdì 09.00 – 18.00. CLM BELL offre ai titolari dei buoni formativi corsi a catalogo per l’area LINGUE STRANIERE, con la possibilità di esame di certificazione linguistica di inglese Cambridge ESOL o di tedesco Goethe Institut.
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noi & i soldi L’analisi del direttore
Due iniziative per far fronte ai “tempi duri” che viviamo
“Hard times in New York town”. Questo è il titolo di una delle prime canzoni di Bob Dylan, scritta nel 1962. Dopo cinquant’anni poco è cambiato: i tempi sono ancora duri, non solo nella Grande Mela, ma anche qui nei nostri paesi. “Ricordati: lamentarsi non serve a niente”. Questa invece era una frase che mio nonno mi ripeteva spesso. Ed anche questa è ancora attuale. Insomma, riassumendo: i tempi sono duri, ma lamentarsi non serve a niente! E, forti di questa convinzione, qui in Cassa Rurale di Trento, all’inizio di questo nuovo anno 2013 abbiamo iniziato a rimboccarci le maniche e a provare a fare qualcosa di concreto per rendere questi tempi meno duri. Con umiltà e nel nostro piccolo, senza voler risolvere tutti i problemi del mondo, ma provandoci. Ci sono due iniziative in particolare che stanno partendo che secondo me sono interessanti: il progetto “Previdenza e Assicurazione” ed il progetto “Diamociunfuturo” (sulla pagina a fianco anticipiamo per i nostri lettori una delle immagini che caratterizzeranno la campagna promozionale del progetto). Il primo è intergenerazionale: riguarda i giovani, che il futuro ce l’hanno tutto davanti, e i non più giovani, che il futuro in parte ce l’hanno alle spalle, e che vogliono preservare quello che hanno costruito per i loro figli, i loro nipoti, una serena vecchiaia. Il secondo progetto invece riguarda la creazione di nuove imprese, e quindi l’aiuto ai giovani che hanno voglia e capacità di intraprendere a costruirsi le proprie prospettive di vita. Sono due progetti articolati su cui la vostra Cassa Rurale sta investendo. Non è questo il luogo per approfondirli: andate in filiale, venite negli uffici, ve li spiegheremo. E vi inviteremo ad essere “sponsor” di queste iniziative, a farle decollare, ad aiutarci ad ottenere dei risultati concreti. Avanti insieme, anche se i tempi sono duri. Perché insieme si può! Michele Sartori
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Più generazioni, Più imPresa.
Sei un giovane o sei stato un giovane di belle speranze e grandi idee? Sei un Socio, un Cliente, rappresenti un ente locale, un’istituzione, un’azienda, o sei semplicemente una persona aperta a nuove iniziative? C’è un progetto che permette di destinare una parte degli interessi maturati sul tuo conto deposito a un fondo di garanzia, chiamato DIAMOCIUNFUTURO, che sostiene giovani start-up d’impresa, per investire senza rischi nel futuro delle nuove generazioni e, quindi, dell’economia locale. Sei un giovane con un valido progetto d’impresa in testa? Contattaci subito: riceverai un servizio di consulenza gratuita per accedere al finanziamento. DIAMOCIUNFUTURO! INVESTIAMO PARTE DEI NOSTRI INTERESSI NEGLI INTERESSI DEL NOSTRO TERRITORIO. www.cassaruraleditrento.it
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noi & i soldi LA CASSA RURALE OFFRE A SOCI E CLIENTI UNA CONSULENZA INDIVIDUALE SPECIALIZZATA
Previdenza complementare, meglio pensarci per tempo È fondamentale crearsi un serbatoio di reddito alternativo, per garantire stabilità all’equilibrio finanziario famigliare e per sopperire al calo delle risorse pubbliche destinate alla pensione
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a recente evoluzione degli scenari politico/economici del nostro paese ha reso necessaria una riformulazione del concetto di welfare inteso in tutti i suoi aspetti socialmente rilevanti come la sanità, le politiche giovanili e occupazionali e, in ultimo, le pensioni. La riforma Monti/Fornero si è attivata in tal senso cercando di stabilizzare la situazione, attuando provvedimenti già adottati in diversi paesi europei, come l’innalzamento dell’età pensionabile a 65 anni piuttosto che i requisiti contributivi minimi di 42 anni. Queste manovre, è bene sottolinearlo, servono a calmierare il disavanzo previdenziale presente nel nostro paese e a normalizzare pro futuro la situazione ma non modificano il trend negativo, che stima le pensioni pubbliche sempre più a ribasso, come dimostrano alcune previsioni che parlano di una proporzione pari al 50% dell’ultima busta paga per chi raggiungerà l’agognato traguardo pensionistico nel 2030. Ciò premesso, risulta oggi fondamentale, oltre ad avere consapevolezza di ciò, adoperarsi nel migliore dei modi per creare un serbatoio di reddito alternativo, volto a garantire la stabilità dell’equilibrio finanziario
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famigliare. L’ottica della previdenza complementare è proprio questa, sopperire al calo delle risorse pubbliche con i mezzi a propria disposizione. La previdenza complementare è una forma di previdenza che si aggiunge a quella obbligatoria, ma non la sostituisce. È fondata su un sistema di finanziamento a capitalizzazione che consiste nella creazione, per ogni iscritto, di un conto individuale cui affluiscono i versamenti contributivi, investiti nel mercato finanziario. Un valore aggiunto della creazione di questo capitale risiede nella deducibilità fiscale delle somme accantonate sino ad un massimo di 5.164 euro all’anno, con conseguente risparmio fiscale che può arrivare sino al 43%. Il fondo pensione complementare potrà poi essere riscosso al momento del pensionamento attraverso una rendita vitalizia, in soluzione unica oppure adottando formule miste (50% in rendita e 50% in capitale). L’erogazione avrà inoltre una tassazione agevolata. Sono consentiti riscatti anticipati per l’acquisto e ristrutturazione della prima casa, per spese mediche e, in forma ridotta, senza specifica motivazione. All’interno del fondo pensione integrativo si può far convogliare anche il proprio
TFR, pur senza portare tale somma all’interno della deducibilità fiscale sopra citata, ma usufruendo unicamente di una minore tassazione a scadenza. Ricordiamo inoltre che anche coloro che sono già in pensione ed hanno un’età inferiore ai 64 anni possono sottoscrivere un prodotto di previdenza complementare esclusivamente per sfruttarne i vantaggi fiscali di deducibilità. L’aspetto fondamentale è quello di riconsiderare il concetto di risparmio integrando alla visione “materialistica” di esso un aspetto ed una finalità più compensativa e prudenziale simile a quella dei prodotti assicurativi. Risulta utile separare fin da subito le risorse accantonate per obiettivi di breve orizzonte temporale da quelle destinate ad integrare il reddito futuro. Anche per questo, sono in molti in Italia ad aver già sottoscritto i contratti di previdenza complementare anche per i figli minori, portando a casa il duplice beneficio di un risparmio fiscale immediato da un lato e la creazione di una buona base economica per il figlio dall’altro. La Cassa Rurale di Trento, da sempre attenta ad attiva all’interno delle tematiche previdenziali, offre ai soci e ai clienti una consulenza individuale specializzata grazie ai suoi consulenti specificamente formati, presenti in tutte le filiali. Federico Albertelli Servizio Bancassicurazione
noi & i soldi UNA CIRCOLARE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE HA FATTO CHIAREZZA
ECCO COME SI APPLICA L’«IMPOSTA DI BOLLO» L’IMPORTO VARIA A SECONDA DELLA NATURA GIURIDICA DELL’INTESTATARIO. ORA I DEPOSITI A RISPARMIO SONO TRATTATI ALLO STESSO MODO DEI CONTI CORRENTI
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e modifiche della normativa sull’imposta di bollo sono entrate in vigore il 1° gennaio 2012. Ciò nonostante solamente con la pubblicazione della circolare dell’Agenzia delle Entrate del 21 dicembre 2012, il quadro normativo ha assunto sufficiente chiarezza. Per questo motivo l’addebito dei bolli per l’intero anno 2012 è avvenuto nei primi giorni del 2013. Con la nuova formulazione della normativa i depositi a risparmio sono trattati allo stesso modo dei conti correnti. Ciò vuol dire che sono soggetti annualmente all’imposta di bollo e non solamente all’apertura, come era previsto dalla vecchia normativa. Non sono soggette ad imposta le ONLUS e i ‘conti di base’ destinati a fasce socialmente svantaggiate. L’importo dell’imposta varia a seconda della natura giuridica, persona fisica o soggetto diverso, del cliente intestatario del conto corrente o del libretto di risparmio. Per ciascun rapporto intestato a persone fisiche l’imposta di bollo rimane pari a 34,20 euro annuali. Viene inoltre introdotto un
regime di esenzione qualora il valore medio di giacenza risulti non superiore ad euro 5.000. Inoltre l’imposta non è dovuta per i conti correnti intestati a persone fisiche, qualora la giacenza media risulti negativa (ad esempio rapporti che utilizzano il fido). Per i soggetti diversi dalla persone fisiche viene, invece, incrementata la misura del tributo a 100 euro annui, senza alcun tipo di esenzione. Per i libretti di risparmio al portatore, l’imposta deve essere determinata in considerazione del soggetto che
risulta possessore del libretto. Come si calcola la giacenza media? Per il calcolo della giacenza media per l’esenzione del bollo di persone fisiche, sono considerati tutti i rapporti di conto corrente e i libretti di risparmio identicamente intestati. Nel caso di rapporti intestati a ditta individuale il cumulo della giacenza viene fatto con i rapporti del titolare. Nel calcolo della giacenza media sono ricompresi anche i libretti al portatore. Non concorrono invece a formare il valore medio di giacenza ai fini dell’esenzione i conti correnti che presentano una giacenza media negativa. Francesco Giovanazzi Servizio Pianificazione Commerciale
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INTERVISTA A GIORGIO MASSIGNANI (*)
Associazionismo, un mondo che deve imparare a “fare rete” Il Centro servizi per il Volontariato della provincia di Trento, CON IL SOSTEGNO DELLA FONDAZIONE CASSA RURALE DI TRENTO, HA PROMOSSO FRA IL 2012 E IL 2013 CORSI GRATUITI SULLA PROGETTAZIONE SOCIALE di Rossana Gramegna
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l Trentino è terra di associazionismo e volontariato. Quante sono le associazioni presenti sul territorio e di cosa si occupano maggiormente? Trento è la provincia italiana di gran lunga a più alta densità di volontariato in Italia; il censimento ISTAT del 2001 le ha quantificate in circa 5.000, di cui circa 1.000 iscritte all’albo e registro della Provincia Autonoma di Trento. Circa un’associazione ogni cento abitanti. La dimensione di questa “galassia” di associazioni è principalmente medio/piccola; relativamente poche sono quelle di grande dimensione e strutturate. Questa caratteristica riflette la storia e la cultura della nostra terra (anche il numero dei comuni è elevato rispetto alla popolazione). Gli ambiti di attività più numerosi sono quello sportivo, quello culturale, quello sociale. Attualmente, a grandi linee,
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quali sono i principali problemi che un’associazione si trova ad affrontare? I principali problemi che incontrano le associazioni nella gestione della loro attività sono legati agli aspetti burocratici/legislativi ed anche fiscali. La legislazione italiana in materia è articolata e complessa e le associazioni sono costrette a muoversi come in un labirinto. A volte si ha la sensazione che le associazioni siano fin troppe, soprattutto in alcuni ambiti. Unire le forze, non sarebbe invece una risorsa, in tempi come gli attuali, in cui è cambiato anche il contesto economico? È assolutamente vero. Ritengo che le associazioni in Trentino siano troppe e spesso sovrapposte; non potendo incidere sul loro numero e sulla conseguente frammentazione (si invaderebbe il terreno dell’identità) occorre spingerle a lavorare insieme su iniziative comuni (fare rete): a questo principio sono ispirati i bandi del CSV di sostegno economico ai progetti delle associazioni.
Giorgio Massignani
È cambiato l’associazionismo negli anni? Se sì, come? C’è più attenzione per ambiti che magari un tempo non erano considerati? Sì, è cambiato e sta cambiando. Dopo il boom degli anni 90, che ha costituito l’attuale struttura del volontariato socio/assistenziale sanitario, si sta verificando in questi anni un altro piccolo boom del volontariato in settori quali culturale, tempo libero, “wellbeing”, ambientale e integrazione (immigrati). Molte di queste nuove associazioni sono costituite da giovani! C’è un ricambio generazionale? Come si rapportano i giovani al mondo dell’associazionismo ? Il ricambio generazionale stenta ad affermarsi nelle organizzazioni tradizionali, strutturate e consolidate (anche se questa necessità è sempre più
Del CSV della provincia di Trento fanno parte 94 associazioni
I
Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) sono stati creati dalla Legge Quadro sul Volontariato n. 266 del 1991, il cui art. 15 prevede che essi siano enti a disposizione delle Organizzazioni di Volontariato, e da queste gestiti, con il fine di sostenerne e qualificarne l’attività. I CSV erogano le proprie prestazioni sotto forma di servizi in favore delle Organizzazioni di Volontariato, iscritte e non iscritte nei Registri regionali, e ai singoli volontari. In particolare: • approntano strumenti e iniziative per la crescita della cultura della solidarietà e la promozione di nuove iniziative e il rafforzamento di quelle esistenti; • offrono consulenza e assistenza qualificata nonché strumenti per la progettazione, l’avvio e la realizzazione di specifiche attività;
avvertita); forse per una resistenza più o meno consapevole nella dirigenza di queste associazioni. Su questo tema il CSV sta investendo molte energie in ricerche che si tradurranno in iniziative concrete nel prossimo anno. Mentre i giovani sono protagonisti nelle associazioni di nuova costituzione nei settori citati a cui facevamo riferimento prima. Cosa fa e cosa può fare CSV per un’associazione all’inizio del suo percorso, in fase di avvio? E cosa invece per le associazioni che già operano sul territorio? Il Centro fornisce consulenza giuridico/normativa per la costituzione di nuove associazioni (il tasso di nuove associazioni è elevato – una media di oltre dieci al mese! - e in buona parte costituite da giovani). Questa area sarà riorganizzata per fornire servizi anche oltre la fase di costituzione in modo integrato e innovativo rispetto agli altri servizi offerti dal CSV. Inoltre il Centro offre, per le associazioni già operanti, un apprezzato servizio di accompagnamento/assistenza sul piano della progettazione delle iniziative e le possibilità di finanziamento. Infine sono molto apprezzati (e
• assumono iniziative di formazione e qualificazione dei volontari; • offrono informazioni, notizie, documentazione e dati sulle attività di volontariato locale, nazionale e internazionale. Nella sua azione quotidiana, il CSV si riconosce pienamente nella “Carta dei Valori del Volontariato” operando secondo i seguenti principi: trasparenza, democraticità e legame col territorio. Al CSV della provincia di Trento fanno capo 94 associazioni di volontariato. Il presidente attualmente in carica è Giorgio Casagranda, Paola Gottardi è la vice presidente. La sede è in piazzetta Leonardo da Vinci 2 a Trento. Il sito internet è: www.volontariatotrentino.it
molto seguiti dai giovani) i nostri corsi di formazione sparsi sul territorio provinciale intesi a fornire competenze su tematiche attuali (e spendibili anche in altri contesti professionali) quali la progettazione, la ricerca fondi e la comunicazione. E, a questo proposito, un particolare grazie alla Fondazione alla Cassa Rurale di Trento, nostro partner in queste iniziative di formazione. Con il sostegno della Fondazione Cassa Rurale di Trento, il Centro Servizi Volontariato della Provincia di Trento ha promosso tra il 2012 e il 2013 corsi gratuiti sulla progettazione sociale, de-
stinati a tutte le Associazioni interessate. In particolare il corso cominciato nel mese di febbraio 2013 si è occupato di ideazione, gestione e rendicontazione di progetti, con l’obiettivo di fornire ai partecipanti validi strumenti per operare in un campo, quello dell’associazionismo, che richiede ormai un’adeguata preparazione. (*) L’intervista è stata realizzata con Giorgio Massignani nella sua veste di direttore del CSV della provincia di Trento, incarico che nel frattempo - prima dell’uscita di questo numero della rivista - ha lasciato per andare pensione: la nuova coodinatrice è Francesca Fiori.
Il 5 per mille può essere destinato alla Fondazione Cassa Rurale di Trento Nella dichiarazione dei redditi 2013 è possibile scegliere se destinare una quota, pari al 5 per mille dell’Irpef, ad un Ente con finalità di interesse sociale. Tra gli Enti che possono beneficiare di tale iniziativa rientra anche la Fondazione Cassa Rurale di Trento. Vale la pena ribadire che la scelta non aumenta le imposte da pagare, ma semplicemente assegna all’ente indicato una percentuale (il 5 per mille) di quanto comunque dovuto. Per destinare il 5 per mille alla Fondazione Cassa Rurale di Trento è sufficiente firmare nel riquadro presente nel modello di dichiarazione dei redditi indicando il codice fiscale 96081230227. Sostenere la Fondazione Cassa Rurale di Trento significa essere vicini ai bisogni della nostra comunità.
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Giovani 2.0 È IMPORTANTE SAPER PUNTARE SULLE PROPRIE ATTITUDINI
Ai giovani serve “imprenditività” Comune di Trento e Cassa Rurale di Trento propongono “Trento for job”, una serie di iniziative formative per migliorare le competenze personali e favorire l’ingresso nel mondo del lavoro
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osa è richiesto oggi ai giovani sul mondo del lavoro? Comune di Trento e Cassa Rurale di Trento sostengono “Trento for job”, quattro iniziative volte a favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Infatti, i saperi tecnici dell’educazione tradizionale sono importanti, ma oggi insufficienti. L’ingresso nel mondo del lavoro richiede ai giovani di essere invece forti in quelle competenze trasversali, o soft skills, che si rivelano poi fondamentali in qualsiasi contesto professionale e ruolo, sia all’operaio, che al manager. Quali sono? E come si fa a valorizzare quelle che ognuno di noi ha già? Comunicazione, team working, ascolto, osservazione, capacità relazionali e anche e soprattutto una buona dose di “imprenditività”, ovvero la capacità in ogni situazione di fare affidamento su di sé, assumendosi dei rischi e puntando sulle proprie attitudini. Elementi che non si studiano a scuola ma che si apprendono sul campo e dalle esperienze fatte.
TRENTO FOR JOB. GIOVANI E LAVORO: GLI STRUMENTI GIUSTI. Hai tra i 20 e i 29 anni e risiedi nel Comune di Trento? Il progetto TRENTO FOR JOB ti offre una serie di opportunità per valorizzare le tue competenze e raggiungere il tuo futuro:
WORKSHOP “I mestieri del futuro” 15 aprile 2013 // Trento, Sala don Guetti - Via Vannetti 8 > Workshop aperto a tutti: Come sta cambiando il mondo del lavoro?
CAMPUS DI ALTA FORMAZIONE Campus JobTrainer Trento 10/12 maggio, 27/29 settembre 2013 // Parco Naturale Adamello Brenta, Villa Santi > 3 giornate di formazione esperienziale per distinguerti valorizzando il tuo talento e le tue passioni e sviluppare le capacità che ti sono richieste nel mondo del lavoro: chiarezza dei tuoi obiettivi, team working, problem solving, abilità comunicative. Iscrizioni entro il 19 aprile.
SEMINARI “Il futuro me lo gestisco io” 21 e 28 maggio, 4 e 11 giugno 2013 - ore 20.00 // Trento, Sede Associazione Giovani Soci CRT Via Belenzani 25 > Incontri sull’imprenditorialità e sulle mosse concrete da fare per avviare un’attività.
INIZIATIVE CONCRETE Progetto CRT “Diamociunfuturo” > Finanziamenti a start-up di impresa promosse da giovani a Trento.
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Per chi è sufficientemente motivato, Comune di Trento e Cassa Rurale di Trento mettono a disposizione questo percorso organico di orientamento al lavoro e all’imprenditività personale che include quattro momenti: Campus formativo residenziale, workshop di riflessione, seminari e un’iniziativa concreta. Campus JobTrainer, tre giornate di formazione esperienziale full time in una suggestiva località del Trentino, durante le quali 48 candidati possono apprendere strumenti concreti per distinguersi valorizzando il proprio talento e le proprie passioni e conseguire maggiore motivazione e quelle capacità da subito richieste sul lavoro. Un modello formativo esclusivo che in Trentino ha già formato quasi 300 giovani. Il Campus sarà preceduto dal Workshop “I Mestieri del Futuro”, serata aperta a tutti (famiglie, educatori, istituzioni, giovani) dedicata ai cambiamenti nel mondo del lavoro e ai fattori chiave per farsi trovare preparati. Chi intende conoscere i passi che portano all’avvio di un’impresa o alla realizzazione di un’idea innovativa può partecipare ai Seminari “Il futuro me lo gestisco io” a cura dei Giovani Soci della Cassa Rurale di Trento, che puntano a dare istruzioni concrete e precise su tipi di contratti e finanziamenti possibili, e approfondire il servizio “Diamociunfuturo”, iniziativa per quei giovani che intendono sviluppare una propria idea imprenditoriale. Il Comune e la Cassa Rurale di Trento sono scesi in campo per avvicinare e preparare i giovani al mondo del lavoro, ora tocca ai giovani allungare la mano e raccogliere questa sfida. Sara Dalprà - Motylab Trento
Giovani 2.0 UN’INIZIATIVA APERTA A TUTTI GLI INTERESSATI
Anche i giovani possono “fare impresa” In un ciclo di quattro incontri serali intitolato “IL FUTURO ME LO GESTISCO IO” saranno approfonditi temi utili per creare o per rafforzare attività in proprio nel mondo del lavoro
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ulla scia del successo riscontrato lo scorso anno dal progetto formativo “Il futuro me lo gestisco io”, torna anche nel 2013 l’approfondimento sulle tematiche del mondo del lavoro promosso dall’Associazione Giovani Soci della Cassa Rurale di Trento. Quest’anno il ciclo di incontri de “Il futuro me lo gestisco io” si presenta in una veste tutta nuova: sarà infatti inserito nell’ambito del più ampio progetto formativo “Trento for job” promosso dalla Cassa Rurale di Trento in collaborazione con le Politiche Giovanili del Comune di Trento e Job Trainer Trento, che trovate illustrato nella pagina precedente. Il tema scelto per questa seconda edizione è l’autoimprenditorialità giovanile, e l’obiettivo è quello di fornire ai partecipanti le informazioni di cui possono aver bisogno per creare o rafforzare la loro personale attività di impresa, privilegiando gli aspetti pratici del cosiddetto fare impresa. Si parlerà degli aspetti costitutivi ed organizzativi dei diversi modelli societari, di piano industriale e delle agevolazioni finanziarie e/o tecniche a sostegno dell’autoimprenditorialità giovanile offerte sul territorio trentino. Il percorso sarà arricchito dalle testimonianze di giovani imprenditori che racconteranno la loro esperienza e condivideranno con i partecipanti consigli e suggerimenti per intraprendere questa peculiare esperienza lavorativa. Il progetto si articolerà in quattro autonomi incontri serali, ciascuno della durata di circa due ore, che vedranno coinvolti ogni volta relatori diversi provenienti dall’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento, Trentino Sviluppo e Scouting. Nella tabella a fianco è riportato il pro-
gramma degli incontri (le date sono indicative e potranno subire variazioni). Tutti gli incontri si svolgeranno a partire dalle ore 20.00 presso la sede dell’Associazione Giovani Soci della Cassa Rurale di Trento in via Belenzani, 25 a Trento. Grazie al sostegno della Cassa Rurale di Trento e delle altre organizzazioni coinvolte, la partecipazione a “Il futuro me lo gestisco io” sarà completamente gratuita e aperta a tutta la cittadinanza. Passate parola! Aurora Agostini e Mattia Palazzo
MODELLI SOCIETARI. Primi passi per intraprendere un’attività autonoma Relatori: Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento 28/5/2013: INIZIATIVE A SOSTEGNO DEGLI ASPIRANTI IMPRENDITORI. Servizi di orientamento, informazione, formazione, consulenza e assistenza per l’avvio dell’attività economica Relatori: Trentivo Sviluppo Spa 4/6/2013: BUSINESS PLAN. Quali azioni intraprendere per raggiungere i propri obiettivi. Relatori: Scouting Spa 11/6/2013: START UP D’IMPRESA. Testimonianze di giovani neo-imprenditori trentini Relatori: Cassa Rurale di Trento 21/5/2013:
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Giovani 2.0 IL PRESTITO PUÒ ARRIVARE A 50.000 EURO
“DIAMOCIUNFUTURO”, un progetto in cui credere La Cassa Rurale di Trento, con questa iniziativa, cerca di sensibilizzare ed impegnare i propri Soci, gli enti locali, le istituzioni e le aziende al sostegno di giovani che intendono avviare nuove iniziative imprenditoriali in un momento in cui la crisi e la diffusa sfiducia penalizzano proprio chi sta iniziando ad affacciarsi al mondo del lavoro
I
l progetto si articola con la proposta di sottoscrizione di una partita di conto deposito appositamente emessa, i cui interessi andranno per metà al sottoscrittore e per metà ad alimentare uno speciale plafond di garanzia, denominato Diamociunfuturo, che permetta di erogare, affiancando le garanzie di Confidi, un prestito di importo massimo di 50.000 € per le spese iniziali di start-up promosse da giovani di età non superiore ai 35 anni che avviano la loro attività nel comune di Trento o limitrofi.
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In questo senso il progetto vuole dare corpo e visibilità al modo tipico di raccogliere risparmio e di erogare credito di una Cassa Rurale e cioè mantenere una stretta e diretta correlazione tra fonte e destinazione della ricchezza all’interno del proprio territorio di riferimento. Il nome e lo slogan del progetto sono: “Diamociunfuturo: destinando i nostri risparmi al sostegno dell’avvio di attività economiche reali e locali, diamo un futuro ai nostri giovani e alla nostra comunità!” La Cassa crede in questo progetto ed ha già stanziato un plafond di garanzia iniziale che consente di erogare fino ad un milione di euro di finanziamenti che corrispondono a venti progetti finanziati. Questo plafond iniziale sarà alimentato dagli interessi delle partite di conto deposito dedicate al progetto, che permetteranno di finanziare ulteriori richieste di finanziamento oltre ai 20 progetti iniziali. Al giovane richiedente non vengono ri-
masi dino. prendi ricadute po credito fondato per “v terminata ar i ico citta il e e de to lid al e derivar cio-econom turo” è quind era sta viveva in una a disposizion . si ii ente so a so iunfu come ve ra m so come ab sistem mi di ch venissero mes lla stessa area “Diamoc etto che – e te ne ua nt ’è oo in hé ist a ed pr og – an nc o ev pr ev pr o” og affi un inte rv o che viv si il progetto d” per “trentin città capolu Quanto a ne ll’ seguono lor rm co fe lla di on te af e ma sin ato un “plaf l’avvio tante de rzo Millennio? i e nelle gine ch del – In estre cre sulle pa Crepaz, che – del Te i giovan a: viene ssi di mercato giovani tore sco questo vinciale lle capacità de proprio torn di France è stato l’idea lo l re – a ta re parte so to finanzia at tività da crede ne ? A quanto de ciare, per da proget al futuro non le ee ove ano un cia rinun da n nt nu a so ar co ve di loro id , to gu to di – 36 anni e pu ò è dispos lide al contes poste a ani che che sotto i conto ris ch dei giov tori ma an e ttive so cui vive? Le rib ut o i 50.0 00 rio endi un’innt to pr da co rri in prospe o im e omico la o del te ssa ruraverrann amento iunger ell go gg qu sin ra ed econ mande non a nd Ca r ogni o do difa dall’a che stessa to lla – et euro pe . Ma vista la queste ciologica m to denominat de prog lla crisi so le le; è un nta anche un che è sta la Cassa Rura iniziativa aggravata da tema dagine se ogetto e re – sis “banrappre ficoltà e denaro nel di un pr iunfuturo”, ch biettivo di da proprio entare l’o rir ria vero e ova” del redi repe ario, per alim soci “Diamoc ha varato con ’imprendito a nc o all co di pr ccamento interba d si chiederà rale di Trent o concreta ru an terale “atta rio”, ch e il plafon della Cass a una m . iuto “in to ere un a sull’a ti nile al terri rurale ha e clien di sottoscriv o per un giovan etto che punt ama – adatta a og la Cass me slo al più Trento sito, vincolat i; al termine si richi – e a di È un pr co ne le” l pora mes ziona depo scelto rimarcare ride dodici conto genera realtà contem o alla base de o r rto i se pe mpo di irit a tà” gan periodo do, metà dell’i urati verrà dolo all e originale sp “diversi at do rio la sua ri istituti del pe gli interessi m re e l’altra profon i to dagl alt . vante da al sottoscrit plafond di to ato l di credi accredit conferito ne ■ rrà metà ve iunfuturo”. proerirà al “Diamoc role, chi ad per sé un pa e di aver In altre eglierà getto sc izio To
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chieste ulteriori garanzie ipotecarie o di terzi oltre alla sua personale garanzia, mentre viene analizzata nel dettaglio la sostenibilità economico-finanziaria della proposta imprenditoriale con il supporto gratuito della società di consulenza Scouting Spa. Francesco Crepaz Servizio Pianificazione Commerciale
Il progetto “Diamociunfuturo” era stato il tema trattato nella sezione “IN PRIMO PIANO” del precedente numero della rivista: qui a fianco la pagina di apertura del servizio. Nelle altre immagini, le copertine dei depliant con i quali si svolgerà la campagna di promozione del progetto.
speciale PER IL “SERVIZIO 730” IL CONTRIBUTO richiesto al socio È invariato a 15 EURO
LA DOMANDA VA INVIATA ENTRO VENERDÌ 8 MARZO
Prenotazione “on-line” È possibile effettuare la prenotazione del servizio direttamente on-line all’indirizzo: www.cassaruraleditrento.it > Soci > iniziative e servizi > assistenza fiscale
I soci “attivi” possono richiedere per sé e per i familiari l’assistenza nella compilazione della dichiarazione, utilizzando il modulo pubblicato a pagina 34
È
fissato per venerdì 8 marzo il termine per la presentazione delle richieste al fine di ottenere il servizio di assistenza fiscale per la compilazione delle dichiarazioni dei redditi relativi all’anno 2012. Il Consiglio di Amministrazione della Cassa ha infatti deliberato di rinnovare anche per quest’anno l’accordo di collaborazione con alcuni Centri Assistenza Fiscale che, ormai da alcuni anni, ci assicurano un’ampia garanzia di professionalità, precisione e puntualità nella gestione di questo delicato servizio. Ai CAF che già collaborano con la Cassa da alcuni anni, si aggiunge quest’anno anche il CAF Agriverde CIA, che effettuerà il servizio presso la sede di Trento in Via Maccani n. 199. Il servizio è riservato ai Soci “attivi”
della Cassa ed ai loro familiari (coniuge, genitori e figli del Socio), con esclusione dei titolari di partita iva e dei Soci diversi dalle persone fisiche. Ricordiamo che per Socio “attivo” si intende colui che intrattiene un regolare rapporto di collaborazione con la Cassa (conto corrente con l’aggiunta di servizi collegati). Non sono state introdotte particolari novità nella gestione del servizio, la cui organizzazione ricalca quanto fatto negli anni precedenti. Invariato rispetto allo scorso anno è anche il contributo spese richiesto al Socio, confermato in 15,00 euro per dichiarazione. Il Socio dovrà effettuare la prenotazione entro il termine stabilito, compilando il modulo pubblicato a pagina 34 di questo numero di “Trento Vive” o utilizzando la prenotazione on-line
● A chi si rivolge
Il servizio è riservato a i Soci attivi della Cassa e loro familiari (coniuge, figli, genitori), lavoratori dipendenti e pensionati. Il servizio è esteso anche a coloro che hanno un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa con un sostituto di imposta. Sono esclusi dal servizio i lavoratori autonomi titolari di partita iva. ● Come aderire
Per usufruire del servizio, i Soci interessati dovranno utilizzare il modulo di prenotazione pubblicato a pag. 34, consegnandolo compilato presso uno dei nostri sportelli o direttamente all’Ufficio Soci entro venerdì 8 marzo 2013. Il nostro ufficio Soci comunicherà in seguito giorno ed ora dell’appuntamento per gli iscritti al Caf Acli e una lettera di presentazione per gli iscritti ai Caf Cgil, Cisl, Uil e CIA.
direttamente sul sito www.cassaruraleditrento.it. Al fine di agevolare i Soci nello svolgimento del servizio, viene offerta come di consueto la possibilità di scegliere l’appuntamento tra diverse località sul territorio. Ricordiamo ai Soci e ai loro familiari che la massima puntualità agli appuntamenti e la precisione nella presentazione della documentazione sono il sistema migliore per apprezzare ulteriormente questo importante servizio proposto dalla Cassa Rurale. Altre informazioni L’Ufficio Soci della Cassa è a disposizione per ogni ulteriore comunicazione al riguardo contattando i numeri 0461.206257-206287.
Verrà inoltre inviato l’elenco della documentazione necessaria per la corretta compilazione della dichiarazione. ● Dove: Caf Acli a Trento Filiale CRT Piazza Fiera Filiale CRT Top Center a Povo Filiale CRT Piazza Manci a San Donà Filiale CRT in via per Cognola 63 a Villazzano Filiale CRT in via Villa 2 a Vigo Meano Filiale CRT in via Madonna dei Prati a Sopramonte Filiale CRT in Piazza Oveno Caf Cgil a Trento via Giusti 49 via Brennero 246 via Roma 35 Caf Cisl a Trento via Verdi 10/1 Caf Uil a Trento via Matteotti 20/1 Caf CIA srl. a Trento Via Maccani 199
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speciale DALL’IMU AI CONTRIBUTI SANITARI OBBLIGATORI DI SOLIDARIETÀ
LE PRINCIPALI NOVITÀ DEL MODELLO 730/2013 Le principali novità contenute nella dichiarazione dei redditi modello 730/2013 relativo ai redditi 2012 sono le seguenti: • non sono dovute l’Irpef e le relative addizionali, perché sostituite dall’IMU, sul reddito dei fabbricati non locati, compresi quelli concessi in comodato d’uso gratuito; • chi presta l’assistenza fiscale esporrà nel prospetto di liquidazione (sezione Altri dati) l’ammontare dei redditi fondiari non imponibili, in quanto già assoggettati ad IMU. Tale importo potrà assumere rilievo nell’ambito delle prestazioni previdenziali e assistenziali; • per gli immobili esenti dall’IMU, anche se non locati o non affittati, continuano ad applicarsi, se dovute, l’Irpef e le relative addizionali. La presenza di una causa di esenzione dall’IMU va evidenziata nel quadro dei terreni e nel quadro dei fabbricati; • il reddito dei fabbricati di interesse storico o artistico concessi in locazione è costituito dal maggiore importo tra la rendita catastale, rivalutata del 5 per cento e ridotta del 50 per cento, e il canone di locazione ridotto del 35 per cento. Nel quadro dei fabbricati la rendita catastale degli immobili di interesse storico o artistico va indicata nella misura ridotta del 50 per cento; • sono imponibili ai fini Irpef per la parte eccedente 6.700 euro i redditi di lavoro dipendente prestato all’estero in zone di frontiera. Chi presta l’assistenza fiscale terrà conto, per l’anno 2012, della sola parte di reddito eccedente 6.700 euro, mentre per il calcolo dell’acconto Irpef dovuto per il 2013 verrà considerato l’intero ammontare del reddito percepito; • per le spese relative ad interventi di recupero del patrimonio edilizio sostenute dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013 la detra-
zione d’imposta è elevata dal 36 al 50 per cento, nel limite di spesa di 96.000 euro. La stessa detrazione è estesa agli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza. Infine, da quest’anno, non è più prevista la possibilità, per i contribuenti di età non inferiore a 75 e 80 anni, di ripartire la detrazione, rispettivamente, in 5 o 3 quote annuali. Tutti i contribuenti devono ripartire l’importo detraibile in 10 quote annuali; • la detrazione del 55 per cento, relativa agli interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici, è prorogata al 30 giugno 2013 ed è estesa anche alle spese per interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria; • è possibile destinare una quota pari all’otto per mille del gettito Irpef alla Sacra Arcidiocesi ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa Meridionale o alla Chiesa apostolica in Italia; • i contributi sanitari obbligatori per l’assistenza erogata nell’ambito del Servizio sanitario nazionale versati con il premio di assicurazione di responsabilità civile per i veicoli sono deducibili dal reddito complessivo solo per la parte che eccede 40 euro. Tale contributo, riportato sulle quietanze relative alle polizze auto o moto è pari al 10,50% del premio netto di polizza. Si tratta di un contributo obbligatorio per legge che serve per finanziare il Servizio Sanitario Nazionale per assistere le persone vittime di incidenti stradali.
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Queste pagine sono a cura del CAF delle ACLI. Per eventuali informazioni o chiarimenti è possibile telefonare al numero unico 199.199.730 del CAF delle ACLI capillarmente presente in tutta la provincia.
speciale PER INTERVENTI SU ABITAZIONI AD USO RESIDENZIALE
RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE, LE DETRAZIONI POSSIBILI
A seconda del periodo di effettuazione dei lavori, la percentuale della detrazione di imposta può essere del 36% o del 50%
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er le spese sostenute dal 26 giugno 2012 fino al 30 giugno 2013 relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio (da indicare quest’anno nel Modello 730/2013) spetta una detrazione dall’imposta lorda pari al 50%, fino ad un ammontare complessivo delle stesse non superiore a € 96.000, per unità immobiliare. Pertanto, la detrazione è pari al: • 36%, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2012 al 25 giugno 2012, per un ammontare complessivo delle stesse non superiore a € 48.000; • 50%, per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013, per un ammontare complessivo delle stesse non superiore a € 96.000; • 36%, per le spese sostenute dal 1° luglio 2013 in poi, per un ammontare complessivo delle stesse non superiore a € 48.000. UN ESEMPIO CONCRETO • Spese di ristrutturazione sostenute nel 2011: 30.000 euro; • Spese di ristrutturazione sostenute nel 2012, fino al 25 giugno, in prosecuzione del medesimo intervento: 20.000 euro; • Spese di ristrutturazione sostenute nel 2012, dopo il 25 giugno, in prosecuzione del medesimo intervento: 50.000 euro. La detrazione spettante è: • del 36% sull’importo massimo di 48.000 euro per le spese sostenute fino al 25 giugno 2012; • del 50% su altri 48.000 euro per le spese sostenute dopo il 25 giugno. Il limite massimo pertanto per un lavoro di ristrutturazione su un immobile residenziale è pari ad euro 96.000 (se le spese sono state sostenute dopo il 25 giugno 2012). Tipologie di interventi ed immobili ammessi alla detrazione. Le spese sostenute dai contribuenti, che danno diritto alla detrazione, in linea ge-
nerale devono rientrare nell’ambito delle sotto riportate tipologie. Nei condomini residenziali (abitativi), limitatamente alle parti comuni di cui all’articolo 1117, del codice civile: • le spese di manutenzione ordinaria; • le spese di manutenzione straordinaria; • le spese di restauro e di risanamento conservativo; • le spese di ristrutturazione edilizia. Le abitazioni sulle quali possono essere realizzati gli interventi agevolabili devono essere ad uso residenziale, tuttavia possono anche essere diverse da quelle destinate ad abitazione principale, accatastate o in via di accatastamento. Eccezionalmente possono essere ricomprese anche quelle ad uso non abitativo, quando i titoli abilitativi delle competenti autorità ne autorizzino le ristrutturazioni con variazione delle destinazioni in quelle ad uso abitativo. La documentazione da conservare ed esibire per ottenere la detrazione è la seguente: • abilitazioni tecnico/amministrative; • fatture o ricevute fiscali idonee a comprovare il sostenimento della spesa di realizzazione degli interventi effettuati. Non è più necessario dal 2011 evidenziare il costo della relativa manodopera; • bonifico bancario (ad esclusione degli importi per i quali non è previsto: diritti di segreteria, concessioni governative, imposte di bollo, oneri di urbanizzazione pagati in relazione alle pratiche amministrative necessarie per effettuare i lavori) dal quale risulti la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che versa e il codice fiscale o partita IVA del soggetto che riceve la somma; il bonifico postale è assimilato a quello bancario ed è quindi da considerarsi valido. Da ricordare: La detrazione spetta anche per l’acquisto di immobili ristrutturati da imprese di costruzione o ristrutturazione o da cooperative.
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speciale UN’OCCHIATA ALLE NOVITÀ PER LE PERSONE FISICHE
NON C’È SOLO L’IMU NELLA “LEGGE DI STABILITÀ” Sono aumentate le detrazioni per i figli a carico e vengono rivalutati il reDdito dominicale e quello agrario
D
all’1 gennaio 2013 è in vigore la “Finanziaria 2013”, meglio nota come la “Legge di stabilità 2013”. Il testo normativo, nell’iter di approvazione, ha subito rilevanti modifiche rispetto a quanto previsto dal disegno di legge originario in quanto nello stesso non sono più presenti le disposizioni relative: • alla rideterminazione delle aliquote IRPEF, con riduzione di 1 punto percentuale di quelle relative ai primi due scaglioni di reddito; • alla limitazione dell’esenzione IRPEF delle pensioni di guerra e relative indennità accessorie, degli assegni connessi alle pensioni privilegiate ordinarie esclusivamente ai titolari di reddito complessivo non superiore a € 15.000; • alle limitazioni alla deducibilità e detraibilità di alcuni oneri contenuti nel Modello 730 e Modello Unico.
Di seguito le novità di maggior interesse per le persone fisiche. Imu Con l’intento di assicurare la spettanza ai Comuni del gettito, è soppressa la quota riservata allo Stato pari al 50% dell’importo calcolato applicando alla base imponibile di tutti gli immobili, ad eccezione dell’abitazione principale e delle relative pertinenze. Di conseguenza l’intero gettito spetta al Comune. Allo Stato è garantito il gettito dell’IMU derivante dagli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D. Rivalutazione terreni e partecipazioni. È possibile rideterminare alla data del 1° gennaio 2013 il costo di acquisto dei terreni edificabili e agricoli e delle partecipazioni non quotate in mercati regolamentati da parte di persone fisiche, società semplici, associazioni professionali ed enti non commerciali. È fissato al 30 giugno 2013 il termine entro il quale provvedere alla redazione e all’asseverazione della perizia di stima ed al versamento dell’imposta sostitutiva pari al 2% per le partecipazioni non qualificate e al 4% per le partecipazioni qualificate e per i terreni. Detassazione dei premi per l’incremento della produttività del lavoro È prorogata per il periodo dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2013 la detassazione dei premi per l’incremento della produttività del lavoro. Detrazioni per figli a carico Dal 2013 è previsto che dall’imposta lorda si detraggono € 950 (contro i già € 800) per ciascun figlio, compresi i figli naturali riconosciuti, i figli adottivi e gli affidati o affiliati. La detrazione è aumentata a € 1.220 (contro i già € 900) per
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speciale
ciascun figlio di età inferiore a 3 anni. Le predette detrazioni sono aumentate di un importo pari a € 400 (già € 220) per ogni figlio portatore di handicap.
• è introdotta la modalità di versamento dell’imposta in acconto e a saldo (anziché in un’unica soluzione) con le medesime regole previste per l’IRPEF.
Rivalutazioni redditi dominicale e agrario È previsto che ai soli fini della determinazione delle imposte sui redditi, per il 2013, il 2014 e il 2015 il reddito dominicale e il reddito agrario sono rivalutati: • del 15%; • del 5% per i terreni agricoli, nonché per quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola. Tale incremento si applica sull’importo risultante dalla rivalutazione già in essere (cioè sull’importo rivalutato dell’80% per il reddito dominicale e del 70% per il reddito agrario).
Relativamente alle attività finanziarie è previsto che: • l’imposta decorre dal 2012 e non più dal 2011; • l’imposta è stabilita nella misura fissa di € 34,20 per i c/c e i libretti di risparmio ovunque detenuti e non solo per quelli detenuti in Stati UE e SEE; • è introdotta la modalità di versamento dell’imposta in acconto e a saldo (anziché in un’unica soluzione) con le medesime regole previste per l’IRPEF.
IVIE e IVAFE Sono state apportate importanti modifiche all’imposta sul valore degli immobili situati all’estero (IVIE) e all’imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero (IVAFE). Relativamente agli immobili è previsto che: • l’imposta decorre dal 2012 e non più dal 2011; • l’aliquota ridotta dello 0,4%, la detrazione di € 200 per l’abitazione principale e la maggiorazione di € 50 per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni si applicano a tutti i soggetti e non solo ai soggetti che prestano lavoro all’estero per lo Stato italiano; • per l’abitazione principale, e relative pertinenze, e per gli immobili non locati assoggettati all’imposta non si applica l’IRPEF sul reddito fondiario;
Annullamento somme iscritte a ruolo Decorsi 6 mesi dal 1° gennaio 2013 i crediti di importo fino a € 2.000, comprensivo di capitale interessi e sanzioni, iscritti in ruoli resi esecutivi fino al 31 dicembre 1999 sono automaticamente annullati.
I versamenti relativi all’IVIE e all’IVAFE effettuati per l’anno 2011 si considerano eseguiti in acconto per l’anno 2012.
Addizionale Regionale all’IRPEF È posticipata dal 2013 al 2014 la possibilità per le Regioni di: • stabilire aliquote dell’addizionale regione all’IRPEF differenziate esclusivamente in relazione agli scaglioni di reddito corrispondenti a quelli stabiliti dalla legge statale; • disporre, nell’ambito dell’addizionale regionale all’IRPEF, detrazioni in favore della famiglia, maggiorando le detrazioni di cui all’art.12 del TUIR.
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speciale
riservata ai soci attivi* della cassa rurale di trento
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MODULO DI PRENOTAZIONE SERVIZIO ASSISTENZA FISCALE 2013 Il SOCIO/A.......................................................................................................Indirizzo............................................................................................................ Telefono.................................................................Telefono/cell......................................................Indirizzo e-mail....................................................... PRENOTA – la propria dichiarazione dei redditi
o Mod.730/2013 SINGOLO o Mod. UNICO 2013
o Mod.730/2013 CONGIUNTO
– la dichiarazione per i familiari sottoindicati: servizio riservato al coniuge (compilare questa sezione solo se non è richiesta dichiarazione congiunta con il socio), ai figli e genitori del Socio (indicare a fianco del nome il grado di parentela): ........................................................................................................... o Mod. 730/2013
o Mod. Unico/2013
........................................................................................................... o Mod. 730/2013
o Mod. Unico/2013
........................................................................................................... o Mod. 730/2013
o Mod. Unico/2013
Compilata da competenti consulenti dei vari CAF presso: CAF ACLI (il servizio viene svolto presso le Filiali della Cassa Rurale di Trento di seguito indicate) o Filiale Cassa Rurale di Trento, Piazza Fiera o Filiale Cassa Rurale di Trento, “Top Center” o Filiale Cassa Rurale di Trento, Povo o Filiale Cassa Rurale di Trento, S. Donà o Filiale Cassa Rurale di Trento, Vigo Meano o Filiale Cassa Rurale di Trento, Villazzano o Filiale Cassa Rurale di Trento, Sopramonte
CAF CGIL o Ufficio CGIL - Via Giusti n. 49 - Trento o Ufficio CGIL - Via Brennero n. 246 - Trento o Ufficio CGIL - Via Roma n. 35 - Trento CAF CISL o Ufficio CISL - Via Verdi 10/1 - Trento CAF UIL o Ufficio UIL - Via Matteotti 20/1 - Trento CAF CIA S.r.l. o Ufficio Agriverde-CIA - Via Maccani 199 - Trento
Spazio riservato ad eventuali indicazioni per l’appuntamento, che saranno accettate compatibilmente con la disponibilità degli operatori.
……………………………………………………………………………………………………………………………………
Con la firma apposta in calce alla presente, il sottoscritto dichiara di aver preso visione dell’informativa ai sensi dell’art.13 del D.Lgs.196/2003. Esprime il libero ed informato consenso al trattamento dei propri dati personali da parte della Cassa Rurale di Trento. Esprime inoltre il proprio consenso per la ricezione di comunicazioni di materiale informativo, di carattere sociale e di servizi offerti dalla Cassa, per il tramite di canali telefonici, Sms, Mms, posta elettronica ecc.
Trento ,……………………………………… Firma …………………………………………………………… * Socio Attivo è il Socio che intrattiene un regolare rapporto di collaborazione con la Cassa (conto corrente con servizi collegati).
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Sarà richiesto contributo spese di € 15,00 a dichiarazione. Sono esclusi dal servizio i Soci titolari di partita IVA. Il modello Unico per il Caf Acli verrà compilato esclusivamente presso la Filiale di Piazza Fiera. Il presente modulo di prenotazione dovrà essere consegnato ad uno degli sportelli della CASSA RURALE DI TRENTO, o spedito all’Ufficio Soci – Via Belenzani, 6 - 38122 TRENTO entro e non oltre venerdì 8 marzo 2013. È possibile prenotare anche on-line all’indirizzo: www.cassaruraleditrento.it.
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LE SCADENZE DEL MODELLO 730/2013 REDDITI 2012 SCADENZA
… per il CONTRIBUENTE
… per il CAF
Entro il 28 febbraio 2013
Riceve dal sostituto d’imposta la certificazione dei redditi percepiti e ritenute subite Modello CUD 2013
Entro venerdì 8 marzo 2013
Consegna alla Cassa Rurale di Trento del modulo di prenotazione del Servizio di Assistenza Fiscale per la compilazione del Modello 730/2013 - Modello Unico 2013
Marzo 2013
Inizio del Servizio di Assistenza Fiscale presso le Sedi della Cassa Rurale
Entro il 31 maggio 2013
Presenta al Caf la dichiarazione Mod. 730 e la busta Rilascia ricevuta dell’avvenuta presentazione contenente il Mod. 730-1 per la scelta della destina- della dichiarazione e della busta da parte del zione dell’otto e cinque per mille dell’Irpef contribuente.
Entro il 17 giugno 2013
Riceve dal Caf copia della dichiarazione Mod. 730 e il Verifica la conformità dei dati esposti nella prospetto di liquidazione Mod. 730-3. dichiarazione, effettua il calcolo delle imposte e consegna al contribuente copia della dichiarazione Mod. 730 e il prospetto di liquidazione Mod. 730-3.
A partire dal mese di luglio 2013 Riceve la retribuzione con i rimborsi o con le tratte(Per i pensionati a partire dal mese nute delle somme dovute. In caso di rateizzazione di agosto o di settembre 2013) dei versamenti di saldo e degli eventuali acconti è trattenuta la prima rata. Le ulteriori rate, maggiorate dell’interesse dello 0,33 per cento mensile, saranno trattenute dalle retribuzioni nei mesi successivi. Se la retribuzione è insufficiente per il pagamento delle imposte (o degli importi rateizzati) la parte residua, maggiorata dell’interesse nella misura dello 0,4 per cento mensile, sarà trattenuta dalle retribuzioni nei mesi successivi. Entro il 30 settembre 2013
Comunica al sostituto d’imposta di non voler effettuare il secondo o unico acconto dell’Irpef o di volerlo effettuare in misura inferiore rispetto a quello indicato nel Mod. 730-3.
Entro il 25 ottobre 2013
Può presentare al CAF la dichiarazione 730 integrativa.
A novembre 2013
Riceve la retribuzione con le trattenute delle somme dovute a titolo di acconto per l’Irpef. Se la retribuzione è insufficiente per il pagamento delle imposte, la parte residua, maggiorata dell’interesse nella misura dello 0,4 per cento mensile, sarà trattenuta dalla retribuzione del mese di dicembre.
Entro l’11 novembre 2013
Riceve dal Caf copia della dichiarazione Mod. 730 Verifica la conformità dei dati esposti nella integrativo e il prospetto di liquidazione Mod. 730-3 dichiarazione integrativa, effettua il calcolo integrativo. delle imposte e consegna al contribuente copia della dichiarazione Mod. 730 integrativo e il prospetto di liquidazione Mod. 730-3 integrativo; comunica al sostituto il risultato finale della dichiarazione.
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Dal 25 febbraio al 19 marzo la Cassa Rurale di Trento incontra i Soci LUNEDÌ
MARTEDÌ
febbraio
26
febbraio
25
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VIGO MEANO
SOPRAMONTE
LUNEDÌ
marzo
4
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MEANO
Palestra Scuola Elementare
GIOVEDÌ
marzo
marzo
Aula Magna Scuola Elementare via Solteri 22
MERCOLEDÌ
GIOVEDÌ
marzo
14
13
MARTIGNANO
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POVO
ringa” Sala “Luigi St o Kessler un Br Fondazione arive 18 via Somm
marzo
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SARDAGNA
MONTEVACCINO
Sala Pluriuso dell’Oratorio
GARDOLO
Sala del Centro Sociale
Teatro Parrocchiale via alla Formigheta
VENERDÌ
LUNEDÌ
marzo
11
marzo
8
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VILLAZZANO
MATTARELLO
7
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TRENTO NORD
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1
Teatro di Gardolo via Soprassasso 1
MARTEDÌ
5
marzo
febbraio
27
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Sala pluriuso della Parrocchia Piazza Don L. Pedrolli 3
Sala della Scuola Materna
VENERDÌ
MERCOLEDÌ
Sala Consorzio Valnigra via Valnigra 69
LUNEDÌ
MARTEDÌ
marzo
19
18
Sala Polifunzionale via Poli
marzo
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COGNOLA
TRENTO SUD
Sala Circoscrizione Piazza dell’Argentario 2
GLI INCONTRI AVRANNO INIZIO ALLE ORE 20.30 Si rinnova l’operazione “ascolto Soci” con 13 incontri aperti anche ai Clienti e alle Associazioni operanti sulla città. Al termine di ogni incontro seguirà un piccolo rinfresco. I partecipanti riceveranno un dolce presente.
Sala Polifunzionale Oratorio via S. Antonio 18