TRENTO Anno XV - DICEMBRE 2015 - Numero IV - trimestrale
PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA CASSA RURALE DI TRENTO
Tab: B Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1 DCB Trento. - Contiene I.P.
I PASSI DA COMPIERE VERSO LA FUSIONE 40° COMPLEANNO PER LA “FILIALE 1”
CONFERME E NOVITÀ PER I SOGGIORNI ESTIVI
INTERVISTA AL PRESIDENTE DI “FBK”
LA CONOSCENZA È SVILUPPO
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PAROLA AL PRESIDENTE
Immaginiamo un nuovo futuro S
i sono dette molte cose in merito alla fusione tra la Cassa Rurale di Trento e quella di Aldeno e Cadine. E molte se ne diranno prima di arrivare alle assemblee dei soci che in primavera dovranno esprimersi, non con le parole ma con i voti. Questo è il periodo in cui, una volta fatto il primo passo, si deve procedere con grande determinazione e convinzione per arrivare all’obiettivo finale. Cercherò in queste poche righe di rendere il terreno del cambiamento un po’ meno scivoloso e più facile da percorrere anche per chi mostra qualche timore per un futuro ancora da costruire, ma sicuramente pieno di opportunità. Mi riferisco in particolare a chi in queste settimane ha mostrato diffidenza e qualche perplessità sui possibili assetti della “nuova” Cassa Rurale che nascerà dalla fusione: sarà abbastanza vicina alla propria comunità, e rispettosa anche dei nuovi arrivati in famiglia? Innanzitutto una premessa: se noi pensiamo di allargare la casa mantenendo fissi i perimetri precedenti, incastrando semplicemente i pezzi come un “puzzle” e senza far alcuno sforzo di immaginare un unico soggetto anziché una somma di due corpi, ebbene siamo fuori strada. Per immaginare un futuro insieme dobbiamo prima di tutto fidarci gli uni degli altri e dare sostanza alla parola “insieme”. Ci vorrà del tempo, ma questo sforzo lo dobbiamo fare tutti: dagli amministratori, ai dipendenti, ma ancor più ai soci. Un unico grande soggetto bancario a servizio di una comunità che va da Aldeno a Trento, sobborghi compresi. La storia della Rurale di Trento è fatta di fusioni. Permettetemi una citazione personale: ero direttore di filiale all’inizio degli Anni Novanta quando le Casse di Povo e Vigo Cortesano portarono a compimento con successo la prima fusione. Ed ero fresco amministratore quando nel 2001 avvenne la “grande” fusione tra Villazzano-Trento e PovoVigo Cortesano. Quella fusione fu propedeutica a candidare la Cassa Rurale come “banca della città”. Infine, nel 2009, ho coordinato da presidente la fusione con Sopramonte. Mi pare che qualche esperienza l’abbiamo maturata. Mi chiedo se oggi potrebbero esistere una Cassa Rurale di Villazzano, e una di Povo, di Vigo Cortesano e di Sopra-
monte? Mi pare che i risultati ottenuti con le fusioni siano sotto gli occhi di tutti: una intuizione e una scelta strategica vincenti, che hanno accresciuto il valore di questi istituti di credito senza abbandonare i sobborghi. Invito a fare un giro per le filiali fuori da nucleo cittadino e valutare se per qualità delle strutture e delle relazioni si può dire che la Rurale non c’è. Il contrario! Non ci sarà neppure bisogno di mettere le bandierine nel Cda per rivendicare il proprio “presidio” territoriale. Auspico che tutti i consiglieri lavorino insieme per garantire servizio, efficienza, attenzione alla comunità e alla giusta distribuzione delle risorse per sponsorizzazioni e beneficienza. Qualcuno a questo punto si chiederà: ma quali vantaggi concreti porterà la fusione? Perché dobbiamo vivere insieme se stiamo così bene ognuno a casa propria? Qui la motivazione può essere di due tipi: una, diciamo così, più “politica”. In un mondo che cambia e che necessita sempre di banche all’avanguardia, solide e patrimonializzate, una “Cassa” più grande diventa un valore per il territorio e una opportunità in più per chi necessita di servizi bancari efficienti. Ma una motivazione non meno convincente riguarda il modo di gestire la Cassa Rurale: la fusione consente di migliorare i risultati economici e la produttività grazie ad una rinnovata organizzazione complessiva, realizzare economie di scala per migliorare l’efficienza dei costi amministrativi, potenziare la copertura patrimoniale dei rischi, garantire la continuità occupazionale e rafforzare la struttura aziendale in grado di fornire servizi e prodotti di alta qualità. In sostanza, il progetto di fusione delinea la creazione di una unica banca rafforzata, dotata di risorse economiche e potenzialità commerciali accresciute rispetto alla somma delle grandezze individuali delle due Casse attuali. Ma, per favore, pensiamola fin d’ora come una realtà unica: nuova, grande, efficiente e sostenibile, orientata a sostegno dell’economia reale del proprio territorio. Questa sarà la nuova Cassa Rurale di Trento. Giorgio Fracalossi
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INTERVISTA AL PRESIDENTE DI FBKA DI NOI
TRA DI NOI
A PAGINA 39 IL MODULO PER LA PRENOTAZIONE DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA FISCALE RISERVATO AI SOCI ATTIVI DELLA CASSA RURALE MODULO DI PRENOTAZIONE SERVIZIO ASSISTENZA FISCALE 2016 RISERVATA AI SOCI ATTIV I DELLA CASSA *
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Periodico della Cassa Rurale di Trento - Banca di Credito Cooperativo - Proprietario ed editore Cassa Rurale di Trento - Banca di Credito Cooperativo - Società cooperativa. Iscritta all’albo delle banche al n. 2987.6. Iscritta all’albo nazionale degli enti cooperativi al n. A157637. Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo. Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia
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LA “FESTA DELLA COOPERAZIONE” QUARANT’ANNI FA LA “DISCESA IN CITTÀ” GLI STUDENTI PIÙ BRAVI VISITERANNO BUDAPEST OLTRE 3.000 PARTECIPANTI AL “TRENTO RUNNING FESTIVAL” I VIAGGI SONO PIÙ BELLI SE CI FANNO CRESCERE CORSI DI COMPUTER E INTERNET PER SOCI IN ARRIVO IL PROGRAMMA DEI VIAGGI PER I SOCI DEL 2016 ASSOCIAZIONI, RESPONSABILITÀ E SICUREZZA PASSEGGIATA SULLA NEVE NELLA NOTTE DI PLENILUNIO SALUTO DI BENVENUTO A 403 NUOVI SOCI STUFE AD OLLE «MADE IN TRENTO»
NOI & I SOLDI
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I PASSI DA COMPIERE PER ARRIVAR ALLA FUSIONE PER IL CONTEST DI «OOM+»DANZA E MUSICA ANNI 80 INCONTRI NELLE SCU LE, C’È GRANDE INTERESSE «BAIL-IN»: COS’ÈE COME FUNZIONA
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VERSO IL 2016 CON LE IDEE CHIARE
FONDAZIONE
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EMOZIONE E COMMOZIONE NEL RICORDO DEL NEPAL I PROGETTI SOSTENUTI DALLA FONDAZIONE L’EMPORIO DEL «RIUSO CONDIVISO» IMMAGINAZIONE CHE FA RIFLETTERE
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ESTATE 2015? RAGAZZI, SI PARTE CON CLM BELL!
ALTRE NOTIZIE ED EVENTI
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CALENDARIO 2016 ECCO I VINCITORI IL RAME IN CUCINA, UTILE E DECORATIVO MODULO PRENOTAZIONE SERVIZIO ASSISTENZA FISCALE 2016
Direttore: Giorgio Fracalossi Direttore responsabile: Walter Liber Comitato di redazione: Giorgio Bagozzi, Mario Longo, Paolo Serafini, Adriana Osele, Rossana Gramegna, Roberta Pinto, Franco Dapor Coordinatore: Maurizio Tomasi Hanno collaborato: Luca Guadagnini Autorizzazione del Tribunale di Trento n° 1063 del 31 ottobre 2000
Registro delle Imprese di Trento, codice fiscale e partita IVA n. 00107860223.
Grafica e impaginazione: Curcu & Genovese
Sede legale e direzione generale via Belenzani 6, Trento - Tel. 0461 206111 e-mail: trentovive@cr-trento.net
Foto di copertina: “Mercatini di Natale” di Nunzia Castiglia (foto premiata al concorso fotografico per il calendario 2016 della Cassa Rurale di Trento)
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SOMMARIO
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SOMMARIO
TRENTO
Stampa: Tipografia Alcione - Lavis
TRENTO Anno XV - DICEMBRE 2015 - Numero IV - trimestrale
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PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA CASSA RURALE DI TRENTO
Tab: B Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1 DCB Trento.
I PASSI DA COMPIERE VERSO LA FUSIONE 40° COMPLEANNO PER LA “FILIALE 1”
ARABO E SPAGNOLO “SCONTATI” DEL 30%
INTERVISTA AL PRESIDENTE DI “FBK”
LA CONOSCENZA È SVILUPPO
Anno XV - DICEMBRE 2015 - Numero IV - trimestrale
Carlo Baroni, archivio foto FBK
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La condivisione delle conoscenze è la base dello sviluppo INTERVISTA A FRANCESCO PROFUMO, PRESIDENTE DI FBK (FONDAZIONE BRUNO KESSLER), UN’ISTITUZIONE DI GRANDISSIMO VALORE DAL PUNTO DI VISTA SCIENTIFICO E PER LA SUA GRANDE CAPACITÀ DI ATTRARRE RICERCATORI INTERNAZIONALI, CHE CON LA SUA RICERCA AD ALTO LIVELLO CONTRIBUISCE AD INNOVARE ANCHE IL SISTEMA SOCIO-ECONOMICO LOCALE
di Rossana Gramegna
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ato a Savona nel 1953, Francesco Profumo in Trentino ci veniva quando era bambino per andare in montagna con la famiglia. Ci è ritornato nel dicembre scorso per svolgere il ruolo di Presidente di FBK, l’istituto di ricerca di Trento. Nel suo curriculum si registrano la laurea al Politecnico di Torino, il lavoro per qual-
che anno come ingegnere progettista all’Ansaldo di Genova, la carriera universitaria che lo ha visto ricercatore, professore in Italia e all’estero , Preside di facoltà e infine Rettore dello stesso Politecnico. Da agosto 2011 al gennaio 2012 è stato Presidente del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e successivamente Ministro all’istruzione e ricerca del governo Monti. Ora, oltre a
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Carlo Baroni, archivio foto FBK
quella di FBK, ricopre la presidenza di Iren, una multi utility, con diverse sedi operative in Italia. Come è arrivato a FBK, Presidente? Avevo dei contatti con persone che operavano presso l’istituto già quando
ero a Torino, tra l’altro conosco bene Massimo Egidi, che è stato presidente prima di me. Fuori dal Trentino FBK è percepita come un’istituzione di grandissimo valore dal punto di vista scientifico e per la sua grande capacità
di attrarre ricercatori internazionali. Può essere un limite quello di essere molto conosciuti fuori confine e meno a livello locale? Quali ricadute può avere la ricerca ad alto livello, su un territorio? Quando guidava la Commissione
ORIGINE, ATTIVITÀ, STRUTTURA La Fondazione opera dal 1° Marzo 2007 e raccoglie l’eredità dell’Istituto Trentino di Cultura, nato da un’intuizione di Bruno Kessler, lungimirante amministratore locale e fondatore dell’Università di Trento. Istituita con legge dalla Provincia autonoma di Trento, FBK è un soggetto privato a natura associativa e trae il suo più importante finanziamento dall’Accordo di Programma sottoscritto dalla Provincia autonoma di Trento. La Fondazione Bruno Kessler ha il compito di spingere il Trentino nel cuore della ricerca europea ed internazionale attraendo donne, uomini e risorse sulle frontiere dello sviluppo tecnologico e della valorizzazione delle discipline umanistiche. Essa inoltre è impegnata nel riavvicinamento delle scienze della natura a quelle umane, quale cifra di comprensione nei confronti delle sfide della società della conoscenza. La Fondazione Bruno Kessler promuove: le attività culturali, la ricerca scientifica, lo sviluppo tecnologico, sia nella prospettiva dell’avanzamento della conoscenza che del servizio alla comunità locale;
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l’esplorazione di frontiere innovative del sapere con particolare riguardo agli approcci interdisciplinari e alla dimensione applicativa; l’apertura internazionale del Trentino, tramite collaborazioni e attività di scambio con realtà di ricerca nazionali ed internazionali; la capacità diffusa di innovazione, coinvolgendo la comunità e l’economia locale; il trasferimento dei risultati della ricerca: il sostegno a nuove imprenditorialità, alla crescita di inedite capacità professionali e alla qualificazione delle strutture delle amministrazioni pubbliche. Alla Fondazione fanno riferimento: • 2 poli, scientifico e umanistico • più di 350 ricercatrici e ricercatori • 220 fra tesisti, dottorandi, studenti post-dottorato, visiting professor • 7 centri di ricerca • 30 tra spin-off, start up e partecipate; una fitta rete di alleanze e collaborazioni strategiche locali e internazionali; • 2 biblioteche specializzate con 225.000 volumi • 18 partnership con istituti superiori con oltre 500 studenti coinvolti. • La Fondazione organizza oltre 100 convegni scientifici all’anno
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Europea il presidente Barroso aveva commissionato uno studio per capire come la ricerca potesse essere trasformata in sviluppo e in progresso: il paradosso sta nel fatto che l’Europa dispone delle conoscenze e delle attività di ricerca necessarie, ma non riesce a trasporle sul mercato. Perché ciò avvenga servono fondamentalmente quattro condizioni: la riconoscibilità degli enti che fanno ricerca, le aziende in grado di accogliere questa ricerca, le università, che devono adeguarsi ai cambiamenti e alle nuove competenze richieste e infine, importantissimo, il capitale di rischio come forma di finanziamento, che va nella direzione del profitto. Per far capire quanto da noi manchi quest’ultima condizione bastano i numeri: mentre in Italia non si arriva a 100 milioni di euro di capitale di rischio, negli Stati Uniti sono disponibili 10 miliardi di dollari. Questo si riflette per esempio sul numero delle start up (le nuove idee di impresa che sono in cerca di fare business): in Italia 4.300, in Gran Bretagna, per non andare troppo lontano, 530.000. A Trento comunque ci sono elementi di grande positività: FBK, Università… Trento si è per esempio ritagliata una bella evidenza nell’ambito degli ICT Labs dello European Institute of Innovation and Technology (EIT), ovvero quel “Mit d’Europa” voluto da Bruxelles per ridare competitività all’Europa attraverso l’innovazione. Gli ICT Labs si occupano
LA VOCE COME TELECOMANDO PER GESTIRE LA CASA “Progresso eccellente. Il progetto ha raggiunto pienamente i propri scopi e gli obiettivi tecnici del periodo considerato e ha addirittura superato le aspettative”. Recita così il report ufficiale della Commissione europea diramato lo scorso mese di luglio a conclusione del progetto scientifico DIRHA (Distant-speech Interaction for Robust Home Applications) coordinato dall’Unità di ricerca SHINE (Speech-acoustic scene analysis and interpretation) della Fondazione Bruno Kessler, appartenente al Centro ICT (Information and Communication Technology) e Fondazione Bruno Kessler di Trento. Il prototipo realizzato è stato pensato in particolare per le persone con disabilità motorie e permette di usare la propria voce come un telecomando per accedere a servizi e gestire i vari dispositivi presenti in una casa: regolare la temperatura delle stanze, alzare e abbassare le tapparelle, accendere e spegnere le luci, aprire o chiudere porte e finestre, selezionare ed eseguire brani musicali. Per queste ed altre richieste, DIRHA utilizza una rete di microfoni distribuiti nell’ambiente in modo da captare comandi vocali, comprenderli, e poi trasmetterli ad una centralina domotica attraverso la quale viene eseguita la corrispondente azione. Marzia Lucianer (FBK)
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Carlo Baroni, archivio foto FBK
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Archivio foto FBK
“BRING THE FOOD” PER COMBATTERE LO SPRECO DI CIBO “BringTheFood”, è l’App dedicata all’anti-spreco e alle donazioni di cibo online a favore dei bisognosi, sviluppata dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento in collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare onlus. Chi ha cibo in “eccedenza” e non lo vuole sprecare, ma ridare ad esso “nuova vita” destinandolo ai bisognosi, grazie all’App può metterlo a disposizione di un ente caritatevole che assiste le persone indigenti del proprio territorio; il tutto con la supervisione di Banco Alimentare. L’applicazione è estremamente semplice e può essere utilizzata da chi, dotato di tablet, smartphone o PC, opera nel settore alimentare dell’industria, della grande distribuzione, della ristorazione organizzata; ma anche, e soprattutto, da chi lavora nelle mense, nei ristoranti e nei piccoli esercizi commerciali. Ognuno può iscriversi come potenziale “donatore di alimenti” o come potenziale “ente beneficiario”. Banco Alimentare può verificare gli accreditamenti, monitorare le richieste di donazione di alimenti e autorizzare (o non-autorizzare) il recupero e la ridistribuzione dei quantitativi di cibo segnalati in rete; la non autorizzazione può scattare nel caso in cui, secondo Banco Alimentare, non sussistano le condizioni logistiche e/o igienico sanitarie affinché il trasferimento degli alimenti venga eseguito efficacemente ed in condizioni di sicurezza alimentare. Anche singoli cittadini, dotati dell’App, possono evitare lo spreco di cibo e donarlo a chi ne ha bisogno, in questo caso senza l’ausilio di Banco Alimentare, ma autonomamente e creando così una sorta di “circuito a chilometro zero”. L’App “BringTheFood” costituisce un vero “social della condivisione alimentare”, un utile strumento per il recupero e la redistribuzione quotidiana di alimenti ancora buoni.
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di tecnologie dell’informazione e della comunicazione, e sono strutturati in sei centri operativi: Berlino, Parigi, Helsinki, Stoccolma, Eindhoven nei Paesi Bassi e, appunto, Trento. Partecipando a bandi l’ITC di Trento si porta a casa delle risorse economiche non indifferenti. Bisogna comunque lavorare molto anche sul coinvolgimento delle imprese e alimentare conoscenza, innovare il sistema socio-economico. Ascoltare i bisogni, trasferire tecnologia, mettere insieme le conoscenze. Lei è stato ministro dell’istruzione, e prima ancora rettore e docente. Come valuta il livello della formazione in Italia? Per prima cosa gli studenti italiani sono sempre migliori degli altri, quando per esempio vanno all’estero con i programmi Erasmus. Secondo, i nostri ricercatori sono, scusate il gioco di parole, molto ricercati all’estero. Purtroppo, e questo tutti lo sanno molto bene, in Italia non trovano sufficienti opportunità per rimanere. Ma il livello della nostra formazione – a volte portata avanti in strutture fatiscenti – è comunque ottimo. Cosa pensa della formazione umanistica, che in Italia sembra riscuotere ancora molto successo, nonostante la mancanza di opportunità lavorative? Pensi che quando ero rettore al Politecnico, ho fatto introdurre crediti sulle “humanities” (discipline che studiano la cultura umana) nella facoltà di ingegneria. Per me avere un’ampia base culturale è fondamentale, assieme alle relazioni. Proprio attraverso i progetti Erasmus i giovani, oltre allo studio, possono attivare e sviluppare nuove relazioni. E delle selezioni, dei “test di ingresso” alle università che pensa? Credo che la centralità della scuola debba essere lo studente. Per questo gli studenti andrebbero accompagnati e orientati prima possibile. Le selezioni dovrebbero essere anticipate, almeno a gennaio dell’ultimo anno: è impensabile fare un test a settembre per cominciare l’università qualche
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Il 20 ottobre è stata inaugurata la nuova sede del TIFPA (Trento Institute for Fundamental Physics and Applications), il Centro Nazionale dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), nato nel 2013 in collaborazione con l’Università di Trento, la Fondazione Bruno Kessler (FBK) e l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento (APSS), unico in Italia per la capacità di coniugare ricerca di base e applicazioni tecnologiche di frontiera. Nei tre anni di attività ha avviato vari progetti di ricerca spaziale (per studiare come proteggere, dalle radiazioni provenienti dal Sole e dallo spazio gli astronauti impegnati in lunghe missioni, come ad esempio quelle possibili in futuro su Marte) e i lavori per realizzare un laboratorio di eccellenza in fisica medica e radiobiologia presso il centro di protonterapia per la cura dei tumori.
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Carlo Baroni, archivio foto FBK
LOTTA AI TUMORI E TECNOLOGIE PER LA RICERCA SPAZIALE
settimana dopo. I test comunque sono indispensabili per programmare il numero degli studenti e fare in modo che gli stessi abbiano strutture mezzi e strumenti adeguati, in grado di accoglierli. La Cooperazione, così presente sul nostro territorio, può dire qualcosa nel campo dell’innovazione e può dialogare con un istituto come FBK? I valori cooperativi sono parte integrante di questo territorio. Di po-
sitivo le aziende cooperative hanno la capacità di includere, di ragionare sulla responsabilità sociale e di attivare azioni di restituzione al territorio di una parte di quello che guadagnano. Il salto casomai da fare è proprio quello nel campo dell’innovazione. E in questo ambito potremo lavorare insieme.
Per esempio FBK potrebbe formare “innovatori”e trasferirli verso aziende e progetti cooperativi. Quello che il movimento cooperativo può restituire è invece la conoscenza dei bisogni e la capacità di ascolto. La condivisione delle conoscenze è la base dello sviluppo.
ALL’ONU E ALLA COMMISSIONE EUROPEA LA TRADUZIONE AUTOMATICA È “MADE IN FBK” Per i propri sistemi di traduzione automatica l’ONU e la Commissione europea utilizzano su larga scala il software open source IRSTLM sviluppato dall’Unità HLT (Human Language Technologies), che ha realizzato il software, appartenente al Centro Communication and Information Technology della Fondazione Bruno Kessler. Le medesime istituzioni internazionali utilizzano anche il software di traduzione automatica MOSES, che a propria volta si basa su IRSTLM e che la stessa Unità HLT ha contribuito a sviluppare a partire dal 2006. L’ONU e la Commissione europea gestiscono i servizi di traduzione mediante dipartimenti interni. La Commissione dispone di uno staff di circa 2300 persone, tra traduttori e assistenti, per la traduzione nelle 23 lingue uffi-
ciali dell’Unione europea. L’ONU possiede un’organizzazione simile per gestire traduzioni in sei lingue. Da qualche anno entrambi hanno iniziato a utilizzare le tecnologie MOSES e IRSTLM per realizzare sistemi di traduzione automatica a supporto dei traduttori interni. Ad esempio, presso l’ONU i server di traduzione automatica realizzati processano circa 7 mila richieste di traduzione al giorno. Presso la Commissione europea sono entrati in servizio da luglio 2013 sistemi di traduzione automatica su 50 coppie di lingue. Il risultato è frutto di un’esperienza ventennale nel settore che ha reso la Fondazione Bruno Kessler uno dei maggiori punti di riferimento a livello internazionale per la ricerca nelle tecnologie del linguaggio.
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TRAdiNOI
La “Festa della Cooperazione” per i 120 anni della Federazione “L a festa può cominciare”. La frase ha dato il via alla tre giorni della “Festa della Cooperazione” dedicata ai 120 anni della Federazione Trentina della Cooperazione, che si è svolta a Treno dal 20 al 22 novembre. Creata nel 1895 per dare unità e mettere in rete le cooperative, la Federazione tenne l’assemblea costitutiva il 20 novembre. Don Lorenzo Guetti fu eletto primo presidente. Una festa per riscoprire l’anima popolare della Cooperazione e un invito rivolto all’intera comunità trentina a conoscere da vicino le cooperative, per avvicinarsi a un mondo che non è solo un importante presidio economico e sociale del territorio ma una modalità di fare impresa moderna e organizzata. Tutti i cooperatori e tutte le cooperatrici non hanno mancato di far sentire il loro abbraccio e il loro sostegno per questo traguardo storico. Via Segantini, liberata dal traffico,
si è trasformata in una “cittadella della cooperazione”. Ad animarla momenti culturali, stand, gastronomia, spettacoli. Sono state presentate le eccellenze e la ricchezza delle tante e diverse realtà del “distretto cooperativo” trentino. Si ha avuto la possibilità di conoscere, assaggiare e acquistare le eccellenze delle cooperative trentine per scoprire la ricchezza di questo “giacimento” agroa-
NEL DICEMBRE 2000 IL PRIMO NUMERO DEL NOSTRO PERIODICO Aveva in copertina uno scorcio di piazza Duomo sotto la neve ed era di venti pagine: si presentava così, nel dicembre del 2000, il primo numero del periodico «Trento Vive» inviato ai soci. Nel suo redazionale il direttore responsabile, Luciano Imperadori, lo definiva «strumento che informa sulle strategie, sui servizi e sulle novità della Cassa ma anche luogo di incontro e di identità, collante tra Cassa e città». Quindici anni dopo, ora sotto la direzione di Walter Liber, «Trento Vive» è cresciuto nel numero di pagine e di lettori e, fedele a quella linea editoriale vuole continuare ad essere «più che il notiziario della Cassa, una finestra sulla nostra bella città».
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limentare. Grandi marchi noti al mondo come le mele, i vini e i formaggi, ma anche piccole produzioni di nicchia come i salumi tipici e le confetture. E poi le produzioni delle cooperative sociali e di servizio. Ma anche tantissime proposte di laboratori che hanno permesso ai bambini di giocare, ascoltare ed inventare storie, immaginare e creare paesaggi fantastici. Inoltre sperimentare i valori cooperativi, come la pace, la democrazia, la libertà, l’aiuto reciproco, il rispetto e la fiducia, la sostenibilità. Naturalmente non sono mancati i momenti di approfondimento e di spettacolo. Alla Federazione Trentina della Cooperazione aderiscono 538 imprese, con oltre 280 mila soci. Il sistema che fa capo alla Federazione fattura 2,4 miliardi di euro e garantisce occupazione direttamente a 20.500 persone. “I nostri 120 anni – è stato affermato – devono diventare occasione per comunicare la nostra fiducia nel futuro, nella solidità del sistema, nel consolidamento di una ripresa che comincia a manifestarsi seppur timidamente”.
TRAdiNOI LA RICORRENZA È STATA CELEBRATA IL 13 DICEMBRE
QUARANT’ANNI FA LA “DISCESA IN CITTÀ” IL 15 DICEMBRE 1975 FU UFFICIALMENTE INAUGURATA IN VIA GEROLA LA FILIALE NUMERO 1, POI TRASFERITA NEL 1981 IN LARGO MEDAGLIE D’ORO. LA SUA APERTURA PORTÒ RISULTATI ECONOMICI RAGGUARDEVOLI CHE IMPRESSERO UNA SPINTA POTENTE ALLA FUTURA PROGRESSIVA ESPANSIONE DELLA CASSA RURALE DI VILLAZZANO
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ntelligente, azzeccata e vincente: sono tre aggettivi che ben si addicono alla scelta fatta dal Consiglio di amministrazione dell’allora Cassa Rurale di Villazzano, di aprire la prima filiale in città. Era il 15 dicembre 1975 quando in via Gerola 25-27 fu ufficialmente inaugurata la filiale numero 1. Due anni dopo, le cifre del bilancio chiuso al 31 dicembre 1977 indicavano senza ombra di dubbio che l’apertura dello sportello aveva impresso una spinta potente alla crescita della Cassa Rurale. I 21 miliardi e mezzo di Lire di depositi segnavano un incremento del 114% rispetto al 1975 (quando erano stati pari a poco più di 10 miliardi). Gli impieghi avevano fatto registrare un aumento addirittura del 137% (da 5miliardi 121 milioni a 12 miliardi 150 milioni). Tutte di segno positivo anche le voci relative a titoli (+115%), disponibilità (+78%) e patrimonio (+188%). La filiale di via Gerola ha rappresentato una vera e propria “rampa di lancio”, che ha proiettato la Cassa Rurale
di Villazzano verso risultati economici ragguardevoli, che hanno favorito la sua futura progressiva espansione. A ben guardare, ci sono anche altre “cifre” nelle quali forse qualche chiromante avrebbe potuto “leggere” il futuro della Cassa rurale, come si fa con le linee della mano. Il numero di telefono della filiale di via Gerola era 23456 (allora per le chiamate urbane non si doveva comporre anche il prefisso della città): sono cinque cifre una successiva all’altra, “progressive” tra di loro, quasi a preannunciare che alla numero 1 sarebbero seguite le filiali 2, 3, 4.... Nel 1975 la Cassa Rurale di Villazzano aveva 433 soci e si considerava “punto di riferimento per tante iniziative capaci di promuovere lo sviluppo economico e sociale di Villazzano e, sempre più, anche della città di Trento che con il sobborgo ha ormai saldato le distanze”. La citazione è tratta dalla pagina pubblicata il 14 dicembre 1975 sul quotidiano “l’Adige”, alla vigilia dell’apertura dello sportello
di via Gerola. Una pagina con la quale si comunicava “alla spettabile clientela” che la Cassa Rurale di Villazzano scendeva in città. Un primo annuncio di questa intenzione era stato fatto nel 1972, durante la cerimonia di inaugurazione della nuova sede a Villazzano. Nel suo intervento il presidente Luigi Gino Bazzanella aveva affermato: “sempre più numerosi sono coloro che, provenienti dalla città o dalle zone periferiche del fondovalle, chiedono di aggiungersi alla lista dei soci e clienti
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TRAdiNOI RICORDI E ANEDDOTI DEI PRIMISSIMI TEMPI Quando la Bolghera fu scelta come meta per la “discesa in città”, nel rione non c’erano immobili o locali liberi dove poter insediare la filiale. Al civico 25-27 aveva la sua attività un barbiere, Alberto Canelli, con il quale fu avviata una trattativa al termine della quale accettò di cedere gli spazi, in cambio dell’assunzione come dipendente. La metratura era appena sufficiente ad ospitare il bancone, dietro al quale si lavorava in piedi, e il piccolo ufficio del responsabile, ricavato usando un armadio come parete divisoria. Per non sottrarre spazio, la cassaforte fu collocata nel bagno. Prima di occupare i servizi bisognava sincerarsi che non ci fosse immediata esigenza di contante o di libretti degli assegni – racconta con un sorriso chi ci ha lavorato – altrimenti il collega responsabile della cassa era costretto a bussare per chiedere quello di cui c’era bisogno. Tra i ricordi dei primissimi tempi c’è anche una rapina. Mancavano pochi minuti alla chiusura pomeridiana (lo sportello era aperto dalle 16.00 alle 17.00) quando un ladro a mano armata entrò in filiale. Alberto Canelli, che aveva il compito di alzare ed abbassare la saracinesca, vide un collega con le mani alzate e pensò che lo stesse prendendo in giro: “non è ancora tempo di abbassare la saracinesca”, gli disse, prima di accorgersi che quel gesto non era canzonatorio ma imposto da una pistola spianata. In quel momento il direttore della filiale era a colloquio con una cliente, che stava per effettuare un deposito. Il rapinatore però non si impadronì anche di quel denaro perché, spiegò, “non era della banca”: un ladro con saldi principi etici. Il locale era piccolo ma sempre molto “affollato”, perché vi lavoravano otto persone e perché l’afflusso di soci e clientela era continuo e consistente. Ci sono stati periodi in cui si sono superate le mille operazioni di cassa al giorno. Uno dei momenti cruciali della giornata era quello in cui si alzava la saracinesca, perché ci si poteva rendere conto di quante persone erano in attesa di entrare: e si parla di decine di persone in fila. La massima affluenza la si aveva quando i lavoratori dell’ospedale si recavano allo sportello per cambiare gli assegni degli stipendi. Fin dai primi anni la filiale si rivelò inadatta per far fronte alla grande mole di lavoro e all’affluenza di soci e clienti. D’estate, inoltre, l’assenza di condizionatori la rendevano particolarmente invivibile. Fu inevitabile “guardarsi intorno” per cercare una sede più idonea, individuata in una villetta a poche decine di metri di distanza, che si affacciava su Largo Medaglie d’oro. Per collocazione, struttura e dimensioni, si prestava perfettamente ad essere ristrutturata e adeguata alle esigenze dell’attività bancaria. Ma quando si cominciò a scavare per realizzare il caveau, ci si trovò di fronte a un’inattesa sorpresa: la casa non
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aveva fondamenta. Il progetto di ristrutturazione fu forzatamente abbandonato e l’edificio venne abbattuto, ricostruito e inaugurato nel 1981. A quarant’anni dalla sua apertura in via Gerola, la filiale 1 continua a rivestire un ruolo di grande rilevanza all’interno del “sistema Cassa Rurale di Trento”: operativamente ha un buon quantitativo di impieghi, soprattutto mutui per l’acquisto della prima casa, ma è soprattutto una filiale di raccolta, diretta e indiretta, come alle origini. Il 95% della clientela è rappresentata da privati, residenti in zona: è anche per questo che il rapporto fra filiale, soci e clienti, sempre “familiare” fin dall’inizio, nel corso degli anni è diventato ancora più stretto e intenso. Tanto che, come si può leggere in apertura dell’articolo dedicato alla filiale nel numero 4 del 2012 di Trento Vive, “c’è un solo “tasso” che preoccupa il personale della filiale di Largo Medaglio d’Oro: quello del loro colesterolo, messo in “pericolo” dalla leccornie – soprattutto dolci fatti in casa – che soci e clienti regalano, non solo in occasione di ricorrenze e festività”.
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Alcuni momenti della celebrazione svoltasi domenica 13 dicembre. Nella foto in alto, da sinistra, Rino Furlani (consigliere nel 1975), il presidente Giorgio Fracalossi, Luigi Gino Bazzanella (presidente nel 1975), il direttore generale Giorgio Bagozzi, il direttore della Filiale Gianluca Beltrame e il vice presidente Italo Stenico. In basso, da sinistra la vice presidente Mariangela Sandri, il presidente Fracalossi e l’amministratrice Barbara Ciola espongono la torta offerta per l’occasione dalla pasticceria Filippi e Gardumi.
onde poter usufruire dei servizi che la Cassa rurale è in grado di offrire. Essi meriterebbero un avvicinamento da parte nostra: ma se questa è la loro aspirazione, sappiano che noi, condividendola in pieno, la facciamo nostra e ci batteremo per concretarla”. Nel 1975 il consiglio di amministrazione ritenne che fossero maturi i tempi per dare soddisfazione a quella aspirazione e per aprire uno sportello in città. La scelta su dove collocarlo cadde sulla Bolghera perché è il primo rione che si incontra scendendo da Villazzano. An-
che la presenza dell’ospedale fu un fattore ritenuto importante, in considerazione dei flussi di persone che genera, e lo fu anche la composizione sociale del rione. Nella relazione del Consiglio di Amministrazione all’assemblea generale ordinaria del 14 maggio 1977, si afferma che “l’apertura di una prima filiale in Trento ha costituito una fase fondamentale nei programmi di rilancio e di espan-
sione della nostra società cooperativa”. “L’apertura della filiale di Trento – si legge nel libro a firma di Elena Tessadri pubblicato nel 1978 in occasione dell’ottantesimo di fondazione della Cassa Rurale di Villazzano – al di là della sua importanza sul piano economico, riveste un significato anche morale e costituisce un enorme balzo in avanti nella qualità dei servizi e nella gloriosa storia di questa Cassa Rurale che in questo momento è ai primissimi posti tra le iniziative legate alla cooperazione di credito, sia per volume di affari che per dinamismo. Infatti la fiducia che ha saputo suscitare ha prodotto un aumento notevolissimo, anche tra i clienti della città, i quali con l’apertura di questo sportello, possono evitare di recarsi fino al sobborgo”. Fin da subito, dunque, ci fu la consapevolezza che era stata fatto un passo nella giusta direzione, che l’intuizione del Consiglio di amministrazione guidato da Luigi Gino Bazzanella era stata lungimirante.
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I TERMINI PER PRESENTARE LA DOMANDA SCADONO IL 29 GENNAIO 2016
GLI STUDENTI PIÙ BRAVI VISITERANNO BUDAPEST I SOCI O FIGLI DI SOCI CHE SI AGGIUDICHERANNO IL “PREMIO DI STUDIO” POTRANNO SCEGLIERE IL VIAGGIO NELLA CAPITALE UNGHERESE O UN BUONO DA UTILIZZARE PRESSO LA SCUOLA DI LINGUE CLM BELL
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è tempo fino al 29 gennaio 2016 per presentare la documentazione per l’ottenimento del premio di studio per gli studenti, Soci (*) o figli di Soci (*), che si sono diplomati o laureati nello scorso anno scolastico o accademico con buoni risultati. Il Regolamento per accedere al premio è pubblicato sulla pagina a fianco. Il premio di studio consiste, ormai da diversi anni, in un viaggio di alcuni giorni in una città europea, organizzato in collaborazione con l’Associazione Giovani Soci della Cassa Rurale di Trento e con l’intento di favorire la conoscenza e il dialogo tra giovani. La meta scelta per il viaggio premio 2016 – che si svolgerà dal 7 al 10 aprile 2016 – è Budapest, splendida capitale dell’Ungheria, considerata da tutti la perla del Danubio sia per i suoi tesori artistici e soprattutto per i suoi romantici paesaggi sul fiume che la attraversa. Il Danubio, e i suoi meravigliosi ponti, è stato infatti dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco.
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Il programma completo del viaggio sarà disponibile a breve presso l’ufficio Soci e sul sito www.cassaruraleditrento.it. Il viaggio-premio, oltre ad offrire un’importante occasione di accrescimento culturale, rappresenta per i ragazzi un’imperdibile opportunità di socializzazione ed aggregazione, come confermato dalle positive impressioni raccolte tra i giovani che hanno partecipato ai viaggi organizzati negli scorsi anni. Coloro che, per varie ragioni, non potranno partecipare al viaggio avranno la possibilità di optare per un premio alternativo, che consiste in un buono acquisto del valore di € 500,00 da utilizzare presso la scuola di lingue CLM BELL di Trento.
* Condizione indispensabile per poter accedere al Premio di Studio è che il Socio risulti “attivo” e cioè che sia intestatario di conto corrente con l’aggiunta di servizi collegati (almeno la carta bancomat e/o il pagamento di utenze).
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REGOLAMENTO PER ACCEDERE AL PREMIO DI STUDIO 2015 – Possono presentare richiesta del Premio di Studio tutti i giovani che alla data di ottenimento del diploma o della laurea risultino essere Soci* o figli di Socio* della Cassa Rurale di Trento. – Il Premio di Studio viene riservato agli studenti che hanno frequentato il quinquennio di scuola media superiore, o il triennio presso una scuola professionale della Provincia Autonoma di Trento, o che hanno conseguito la laurea all’università (incluse le lauree brevi) esclusivamente in scuole o università italiane. – Il diploma o la laurea devono essere
stati conseguiti nell’anno scolastico o accademico 2014/2015. – Per accedere al premio dovranno essere stati conseguiti i seguenti punteggi minimi: • Scuole professionali 80/100 • Scuole medie superiori 90/100 • Università 105/110 – Il premio consiste in un viaggio premio in una località europea, che sarà comunicata con congruo anticipo. – La rinuncia al viaggio premio non comporta per il premiato la corresponsione di somme di analogo valore, né è prevista la possibilità di cessione del premio ad altra persona.
– Il Consiglio di Amministrazione della Cassa ha deliberato che gli Studenti che per qualsiasi motivo decidano di non partecipare al viaggio avranno la possibilità di optare per un premio alternativo: un buono del valore di 500,00 euro da utilizzare presso la scuola di lingue CLM BELL. Le richieste di premio dovranno essere presentate all’Ufficio Soci della Cassa Rurale entro il 29 gennaio 2016, utilizzando l’apposito modulo di adesione pubblicato qui sotto, ed allegando copia del certificato di diploma o laurea dal quale emerga il punteggio conseguito.
MODULO DI RICHIESTA DEL PREMIO DI STUDIO DA CONSEGNARE ALL’UFFICIO SOCI DELLA CASSA RURALE DI TRENTO ENTRO IL 29 GENNAIO 2016. IL SOTTOSCRITTO.............................................................................................................................................................. CODICE FISCALE................................................................................................................................... NATO IL................................................................................... A............................................................................................................................................................................................................................................................................................. RESIDENTE (VIA E NR.CIVICO – CAP -CITTÀ)............................................................................................................................................................................................................................................................... TEL.................................................................................................................CELL......................................................................................................E-MAIL................................................................................................................................... FIGLIO DEL SOCIO/A............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................ PREMIO SCELTO (DA INDICARE OBBLIGATORIAMENTE): ❏ VIAGGIO PREMIO A BUDAPEST
❏ BUONO DEL VALORE DI 500,00 UTILIZZABILE PRESSO LA SCUOLA DI LINGUE CLM BELL
Chiede, in relazione al risultato scolastico conseguito, di poter partecipare al viaggio premio gratuito organizzato dalla Cassa Rurale di Trento a Budapest. A tal fine dichiara di aver ottenuto il seguente risultato nell’anno scolastico/accademico 2014/15
QUALIFICA DI SCUOLA PROV. PROFESSIONALE PRESSO................................................................................................................................ PUNTEGGIO..................................................... DIPLOMA DI SCUOLA PROV. SUPERIORE PRESSO..................................................................................................................................................... PUNTEGGIO..................................................... DIPLOMA DI LAUREA IN ................................................................................................. UNIVERSITÀ DI ............................................................................... PUNTEGGIO..................................................... Allega alla presente certificato di laurea, diploma o qualifica con relativo punteggio conseguito e documento di identità valido
DATA........................................................................................................................................ FIRMA............................................................................................................................................................................................................................... Il modulo è disponibile anche sul sito internet www.cassaruraleditrento.it
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TRAdiNOI L’EVENTO SPORTIVO SI È SVOLTO IL 10 E 11 OTTOBRE
Oltre tremila partecipanti al “Trento Running Festival”
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ilancio positivo per la prima edizione di “Trento Running Festival”, l’evento che il 10 e 11 ottobre ha riunito in unico avvincente weekend ben cinque appuntamenti: la mezza maratona, lo storico Giro al Sas, il Giro al Sas Kids, Happy Family Run e Trentino Wellness Expo, per un totale di 3.224 partecipanti. Com’era nelle intenzioni degli organizzatori, è stato un grande evento sportivo ricco di valori tecnici, culturali, sociali e ambientali, nato dall’idea che lo sport possa essere il fulcro che lega l’uomo, il benessere, il miglioramento dello stile di vita, la cultura e la sostenibilità ambientale.
Sabato 10 ottobre i riflettori si sono accesi sul Giro al Sas, che ha ripreso la sua storica denominazione grazie all’acquisizione del prestigioso marchio da parte della Cassa Rurale di Trento. La spettacolare gara internazionale nella quale da ben 69 anni si sfidano i migliori specialisti mondiali dell’atletica leggera, è stata vinta dall’etiope Muktar Edris, che ha bissato il successo dell’anno scorso. Sul podio sono saliti anche due keniani, Edwin Soi e Thomas Longosiwa. Nel primo pomeriggio della stessa giornata i protagonisti erano stati invece 198 bambini fra i due e gli otto anni, con il Giro al Sas Kids, con corse promozionali non competitive per bambini al fine di invogliarli alla pratica sportiva, seguite dalle gare valide per i campionati provinciali giovanili Csi (con 550 iscritti). Domenica, invece, la città ha ospitato i corridori che hanno preso parte alla Trento Half Marathon e all’Happy Family Run. Alla Trento Half Marathon, mezza maratona di 21,097 km, erano iscritti 776 atleti provenienti da sedici nazioni, fra le quali Giappone, Stati Uniti, Cina e Russia. Il tracciato, particolarmente affascinante, ha toccato le principali eccellenze culturali della città, compreso un doppio passaggio nell’atrio principale del Muse. I vincitori sono stati il keniano Elvis Kipkoech fra gli uomini e Marta Akeno, sua connazionale, fra le donne. La Happy Family Run (con 1.700 partecipanti) è invece un evento non competitivo, dedicato alle famiglie e a coloro che vogliono semplicemente esser presenti alla kermesse, camminando o correndo. L’appuntamento per l’anno prossimo è già stato fissato: la seconda edizione di “Trento Running Festival” si svolgerà l’1 e 2 ottobre 2016.
LA “24 ORE DI NUOTO” HA AVUTO IL SOSTEGNO DELLA CASSA RURALE Sabato 17 e domenica 18 ottobre si è svolta presso la Piscina di Trento Nord a Gardolo la settima edizione della “24 Ore di nuoto”, staffetta di solidarietà organizzata da SND Nuotatori Trentini assieme all’AVIS (Associazioni Volontari Italiani Sangue), AIDO (Associazione Italiana Donatori Organi) e ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) – con il contributo della Cassa Rurale di Trento – allo scopo di divulgare il significato e la cultura della donazione in tutti i suoi vari aspetti.
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TRAdiNOI INTERVISTA AL SOCIO
I VIAGGI SONO PIÙ BELLI SE CI FANNO CRESCERE
MARTA FONTANARI LAVORA DAL 1984 PRESSO IL CENTRO TURISTICO DELLE ACLI TRENTINE, DEL QUALE È LA DIRETTRICE, E DA DIECI ANNI È PRESIDENTE DI ENTOUR, IL TOUR OPERATOR DELLE ACLI NAZIONALI
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e persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone: è questa la scritta in bella evidenza alle spalle della scrivania di Marta Fontanari, all’interno della sede del CTA (Centro Turistico delle Acli trentine). La frase è attribuita allo scrittore statunitense John Steinbeck ed è pienamente condivisa da Marta Fontanari, che di viaggi se ne intende, poiché ne ha fatti tantissimi nel corso dei suoi trentuno anni di lavoro presso il CTA. “Un lavoro di responsabilità che mi ha dato moltissimo, che mi ha fatto crescere, che mi ha fatto incontrare un sacco di persone e mi ha portato in luoghi indimenticabili” afferma Marta. Alla domanda su quali siano i posti che più le sono rimasti nel cuore, non ha dubbi nello stilare un breve elenco che inizia con la Birmania e l’India. Due paesi che l’hanno affascinata per la bellezza del paesaggio, per la cultura e per come sono le persone che li abitano. L’elenco continua con Tibet e Nepal, dove si riesce a percepire la forza della natura, con la Bolivia, per i suoi altipiani a grandi altezze, i suoi deserti, la sua popolazione e si conclude con Argentina e Patagonia, da dove è da poco rientrata. Ovvio che l’elenco è parziale e incompleto. Tutti i luoghi offrono molteplici spunti di richiamo e di interesse. Ma per coglierli non bisogna visitarli impreparati. Quando si parte verso una destinazione si deve prima informarsi, leggere, conoscerne la storia, la geografia, la cultura, le tradizioni: o almeno andrebbe fatto, secondo Marta Fontanari, per riuscire poi a ritornare a casa con souvenir che anziché qualche mobile o qualche parete della casa, abbelliscono l’animo e arricchiscono il bagaglio di esperienze personali. I soldi che si spendono per un viaggio – secondo Marta Fontanari – sono in realtà un investimento, perché il viaggio aiuta a crescere, apre gli occhi, sollecita il confronto, rende più rispettosi e più tolleranti verso gli altri e più consapevoli di quello che si è e che
si ha. Levicense di nascita, Marta Fontanari è cresciuta a Pergine dove i genitori avevano un negozio di abbigliamento, nel quale ha anche lavorato; ha alle spalle un diploma magistrale, cinque anni di conservatorio dove ha studiato pianoforte e alcuni anni nelle scuole come insegnante di musica; nel 1984 inizia la sua attività presso il CTA delle Acli trentine e dopo aver fatto per dieci anni la pendolare, nel 1995 si trasferisce a Trento. Nel 2010 diventa socia della Cassa Rurale di Trento, della quale era già correntista (dell’allora Cassa Rurale di Villazzano) fin dal suo arrivo in città. Una decisione maturata anche a seguito della collaborazione avuta per elaborare i programmi di alcuni viaggi proposti dalla Cassa ai soci: Marta Fontanari dichiara di essere diventata socia “per solidarietà”, perché si riconosce nello spirito cooperativo che anima l’attività della Cassa Rurale. Parla volentieri del suo lavoro che, afferma, “mi coinvolge a 360° nel mondo del turismo delle Acli”: oltre a dirigere la sede di Trento del CTA, Marta Fontanari è da dieci anni presidente di Entour, il tour operator delle Acli nazionali, e per cinque anni è stata membro della presidenza del CTA nazionale. Ma nel citare “il mondo del turismo delle Acli” Marta Fontanari non si riferisce solo alla struttura organizzativa ma anche al modo in cui i programmi di viaggio vengono elaborati. “Le nostre proposte puntano a promuovere un turismo sostenibile, solidale, che invita anche ad approfondire la realtà sociale dei paesi visitati, attento agli aspetti umani”, spiega. I viaggi del CTA – riservati ai soci Acli – si trasformano poi in altrettante occasioni per allargare le rete delle conoscenze, per intrecciare nuove amicizie fra chi vi partecipa. Quello delle Acli è un turismo che pone al centro le persone, sia nel luogo di arrivo come in quello di partenza: per questo, conclude, è impossibile non rimanere coinvolti umanamente, oltre che professionalmente. mt
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Nel 2016 tornano i corsi di computer e internet con tariffe agevolate per i soci e i loro familiari
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ome utilizzare un computer? Come funziona la posta elettronica? Perché tanti utilizzano Facebook? Per imparare passo-passo l’utilizzo di un computer e dei suoi strumenti, la Cassa Rurale di Trento ripropone, in collaborazione con l’Università Popolare Trentina, specifici corsi brevi riservati ai soci e ai loro familiari. L’avvio ad inizio febbraio 2016. Informazioni all’Ufficio Soci e Comunicazione. Iscrizioni raccolte in ordine di arrivo. Per informazioni e preiscrizioni: Ufficio Soci e Comunicazione - Via Belenzani 6, Trento Tel. 0461.206257 - e-mail soci@cr-trento.net
CORSO INFORMATICA DI BASE (*) - 20 ORE
CORSO INFORMATICA INTERMEDIO (*) - 20 ORE
INTERNET E NAVIGAZIONE IN RETE - 12 ORE
Quota individuale 149,00 euro. Per il socio o famigliare la Cassa riconosce un contributo di 30,00 euro sulla quota di iscrizione. FINALITÀ DEL CORSO Il corso si rivolge a coloro che si avvicinano per la prima volta al computer e intendono utilizzarlo per ragioni di lavoro, di studio o per hobby. La finalità del corso è apprendere le conoscenze teoriche e sviluppare le abilità pratiche per utilizzare lo strumento informatico al fine di creare lettere, documenti e predisporre tabelle e grafici anche con calcoli elementari. Tra i principali temi affrontati; Interfaccia grafica di Windows, l’utilizzo dei programmi di scrittura WORD e dei foglio di lavoro EXCEL.
Quota individuale 149,00 euro. Per il socio o famigliare la Cassa riconosce un contributo di 30,00 euro sulla quota di iscrizione. FINALITÀ DEL CORSO Il corso si rivolge a coloro che desiderano progredire con l’utilizzo del computer, per imparare a saper fare più cose e per trarre il meglio dal PC. Inoltre trucchi e scorciatoie per velocizzare il lavoro quotidiano. La potenza di WORD ed EXCEL permette di realizzare, all’interno di un unico documento, elaborazioni di informazioni numeriche e la gestione di piccoli database per estrarre dati di cui si ha bisogno ed ottenere, con poche operazioni, tabelle riassuntive.
(*) Per il corso base non è necessario possedere alcuna conoscenza di informatica, ma solo la voglia di imparare.
(*) Per il corso INTERMEDIO è necessario possedere una conoscenza di BASE DI WORD ED EXCEL.
Quota individuale 99,00 euro . Per il socio o famigliare la Cassa riconosce un contributo di 30,00 euro sulla quota di iscrizione. FINALITÀ DEL CORSO Il corso si rivolge a coloro che intendono migliorare la conoscenza e l’utilizzo di internet e della navigazione in rete, imparando anche ad utilizzare Facebook. Tra i principali argomenti che saranno affrontati: come prenotare una visita specialista al CUP; uso di Facebook e degli altri social network; calcolare percorsi automobilistici; come prenotare treni e aerei; confrontare le tariffe di tre hotel al mare; navigare tra i siti più famosi; utilizzare i motori di ricerca; la posta elettronica. È previsto anche un incontro finale con l’esperto di remote banking della Cassa Rurale di Trento.
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Ultimi ritocchi al programma dei viaggi del 2016 Dal 15 al 22 settembre un gruppo di 30 soci della Cassa Rurale di Trento ha avuto la possibilità di visitare alcuni luoghi storici e simbolici dell’India, grazie a uno dei viaggi organizzati dalla Cassa Rurale. Partito da Milano, il gruppo è arrivato a Delhi, immensa città ricca di fascino, ed ha poi proseguito lungo un itinerario che ha toccato Jaipur, la città rosa, con il Palazzo dei Venti ed il caratteristico e colorato souk , poi Fathepur Sikri, antica capitale Mughul e il villaggio di Abhaneri, con il suo incredibile “Pozzo Palazzo”, vero gioiello architettonico con i suoi 3.500 gradini che collegano 13 piani fino a raggiungere l’acqua alla profondità di 30 metri e infine Agra, per tutti la città del Taj Mahal che, con il suo imponente e maestoso splendore, lascia il visitatore ammaliato dalla sua bellezza. Al momento di andare in stampa con questo numero del giornale, il programma con le proposte di viaggio per il 2016 è in via di definizione. Il catalogo completo sarà allegato al prossimo numero della rivista Trento Vive.
«Centochiavi… ieri e oggi» Questo il titolo della mostra fotografica allestita presso la Filiale Banch’io di Via dei Solteri. I pannelli illustrativi, corredati da una ricca documentazione, sono stati allestiti a cura della Consulta dei Soci, su una proposta giunta dall’Associazione Culturale «Il Seme», che aveva curato una prima mostra, sullo stesso tema, nel 2000. Adesso la rassegna di immagini di un quartiere «che non esiste più come tanti lo ricordano», ma di cui si conserva la memoria storica, è stata riscoperta e valorizzata nell’ambito del progetto «Interest» promosso dall’Associazione Atas Onlus, che ha visto il coinvolgimento di cittadini ed associazioni del quartiere. Dopo essere stata allestita nelle ex scuole elementari, la mostra è visitabile, negli orari di apertura, presso la Filiale della Cassa Rurale fino al 7 gennaio 2016.
LETTORI «REPORTER» «Buongiorno! Sfogliando la mia raccolta foto 2015 ho trovato queste due – non sono di qualità massima (fatte con il cellulare), ma mi sembrano significative – che volentieri vi giro per la raccolta e per gli eventuali utilizzi della Cassa Rurale.Cordialmente, Graziano Agostini, Socio di Sopramonte». Questo il testo messaggio arrivato nella casella di posta elettronica di Trento Vive il 21 novembre scorso. Le foto alle quali si fa riferimento, sono state scattate durante la «Festa del socio in quota» alle Viote, sul Monte Bondone, dell’11 luglio scorso. La mail di Graziano Agostini, che ringraziamo, ci ha dato lo spunto per dare il via ad una nuova rubrica, che abbiamo denominato «Lettori reporter», nella quale ospiteremo fotografie selezionate fra quelle che i nostri lettori ci vorranno inviare, dopo averle scattate in occasione di iniziative promosse dalla Cassa Rurale di Trento.
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Associazioni, responsabilità e sicurezza: due appuntamenti per fare chiarezza Q uello della responsabilità è un tema che da sempre suscita interrogativi e timori in coloro che si trovano a gestire un’associazione, così come molti sono i dubbi e le domande sollevate sulle questioni che riguardano la salute e sicurezza in relazione alle attività svolte dagli enti del volontariato. Per dare risposta a questi quesiti, la Consulta dei Soci della Cassa Rurale di Trento, in collaborazione con Non Profit Network – CSV Trentino, ha organizzato a Trento lo scorso 12 novembre (con replica a Cognola il 26 novembre) un seminario di approfondimento per i rappresentanti della associazioni. Entrambi gli incontri sono stati molto partecipati. Tra i temi trattati, la differenza fra associazioni riconosciute e non riconosciute e le conseguenze sul regime della responsabilità, la normativa fondamentale in materia di salute e sicurezza per i volontari e per le associazioni e gli obblighi assicurativi per le associazioni. Relatori sono stati Antonino Guella, dottore commercialista, esperto in materia di enti non profit e consulente esterno di Non Profit Network-CSV Trentino; Piero Mattioli, ingegnere, esperto in materia di
salute e sicurezza sul lavoro, direttore di “QSA s.r.l - Engineering Consulting Training” che fornisce consulenza e assisten-
za alle aziende e Federico Albertelli, responsabile del Servizio Assicurazioni della Cassa Rurale di Trento.
LA CASSA RURALE DI TRENTO A NEW YORK Foto ricordo del gruppo di atleti che hanno partecipato all’ultima edizione della maratona di New York con la Cassa Rurale di Trento e Marathon Club Trento.
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SARÀ POSSIBILE ISCRIVERSI A PARTIRE DAL 4 GENNAIO
Passeggiata sulla neve nella notte di plenilunio LA SECONDA EDIZIONE DELLA «CIASPOLADA DEI SOCI ALLA BAITA DEI LARESI» È IN PROGRAMMA SABATO 23 GENNAIO 2016 Le trecento persone, fra soci e familiari, che il 31 gennaio scorso si sono ritrovate alle Viote, sul Monte Bondone, sono i più attendibili testimoni di quanto sia stato gradito l’invito della Cassa Rurale di Trento a partecipare alla «versione invernale» della «Festa del socio in quota». Il successo di presenza ha portato, come naturale conseguenza, l’organizzazione della seconda edizione dell’iniziativa denominata
“LA CIASPOLADA dei Soci fino alla BAITA dei LARESI!”
dei panorami offerti da uno dei più elevati e caratteristici punti del territorio comunale di Trento. Al termine dell’escursione, sarà servito per tutti un «caldo» rinfresco: il menù della scorsa edizione prevedeva orzetto, panini, affettati e dolci. La prenotazione all’evento, organizzato in collaborazione con i Maestri della Scuola di Sci Nordico delle Viote, le Guide Alpine del Bondone e il Gruppo Alpini di Sopramonte, sarà possibile a partire da lunedì 4 gennaio presso tutte le Filiali.
che prevede una camminata in notturna lungo il sentiero tra i larici che costeggia la piana delle Viote, che può essere fatta anche dai bambini. Il ritrovo è fissato alle ore 17.00 del 23 gennaio 2016 (notte di luna piena) alle Viote del Monte Bondone. Per chi volesse partecipare ma non ha le ciaspole non c’è alcun problema: l’attrezzatura viene messa a disposizione sul posto. Lungo il percorso saranno effettuate delle soste presso i punti di ristoro (con vin brulè, brodo e the caldo) e per godere appieno
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Saluto di benvenuto a 403 nuovi soci
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ell’anno che sta per concludersi sono stati quattrocentotre (più di uno al giorno) i nuovi ingressi nella base sociale della Cassa Rurale di Trento. Il benvenuto a loro è stato dato dal presidente Giorgio Fracalossi e dal direttore generale, Giorgio Bagozzi. Il tradizionale incontro con i nuovi soci si è svolto il 3 dicembre nella Sala della Cooperazione Non si è trattato di un saluto di circostanza. Gli interventi hanno infatti spiegato ai nuovi soci il significato di essere socio di Cassa Rurale, mettendo in primo piano diritti e doveri, primo fra tutti lo spirito di appartenenza. A seguire è stata presentata la struttura della banca, attraverso i suoi numeri, il suo radicamento territoriale, il suo essere nella comunità e per la comunità.
PREMIATI GLI AUTORI DEL CALENDARIO 2016 Giovedì 3 la Sala della Cooperazione ha fatto da cornice anche alla premiazione del concorso fotografico per il calendario 2016 dedicato alle Piazze di Trento e dei sobborghi. Tredici autori di altrettante istantanee (tutte le foto sono pubblicate alle pagine 36-37). La giuria ha assegnato il primo premio a Claudio Cescatti e alla sua immagine “È rinata una piazza”. Gli altri due gradini del podio sono stati occupati da Rita Lever con “Piazza Prigioniera” e Claudio Fuochi con “Piazza Duomo: Andante Mosso”. Riconoscimenti e applausi anche agli autori delle altre immagini selezionate per il calendario: Michele Agostini,
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Leonardo Battisti, Nunzia Castiglia, Michele Failoni, Marco Forcina, Furio Fronza, Lorenzo Gilli, Andrea Nardon, Deborah Quadarella, Massimo Santuari. Le tredici immagini sono ora pubblicate sul calendario 2016 della Cassa Rurale di Trento (tirato in diecimila copie), risultato della capacità tecnica di tredici appassionati che hanno dimostrato di possedere sensibilità e colpo d’occhio adeguati per catturare con l’obiettivo della propria macchina fotografica immagini meritevoli di essere valorizzate e di accompagnare lo scorrere della quotidianità di soci e clienti della banca del capoluogo, la banca di casa.
TRAdiNOI LA CITTÀ È STATA IN PASSATO UN CENTRO DI PRODUZIONE DI ECCELLENZA
Stufe ad olle «made in Trento» un patrimonio da valorizzare PATRIZIO TAPPARELLI NE HA COLLEZIONATE PIÙ DI CENTO E CONOSCE MOLTO BENE I SEGRETI DI UN’ATTIVITÀ CHE RICHIEDE COMPETENZA, ABILITÀ, INGEGNO E PASSIONE
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i calcola che in circa un secolo e mezzo di attività, fra il 1763 e la fine del 1800, la ditta Bormiolli, che aveva sede a Trento, abbia realizzato un migliaio di stufe ad olle «monumentali» e almeno il doppio di «economiche». Il suo mercato si estendeva molto al di fuori dei confini comunali: le stufe sono partite con destinazione Mantova, il Vicentino, l’allora Lombardo-Veneto ma anche la Romagna e Venezia, oltre ad Innsbruck e Graz. Erano rinomate e ricercate. Il nome di Trento era così abbinato a manufatti che erano sinonimo di qualità, maestria artigiana, raffinatezza e gusto. Un bel biglietto da visita per la città. Se poi si pensa che il mulino con cui veniva macinato il materiale per costruire le stufe era all’ombra di Torre Vanga e la fornace si trovava nell’attuale rione di San Martino, si può capire perché la storia di quella particolare produzione rappresenta un patrimonio di grande valore per Trento. Ne è particolarmente convinto Patrizio Tapparelli (nella foto in basso), di
Vigo Meano, 37 anni, contitolare con il fratello Donatello della ditta «Tapparelli – Stufe e caminetti» e socio della Cassa Rurale di Trento, che da cinque anni sta lavorando, insieme a Pietro Marsilli alla stesura di un libro su questo capitolo della storia cittadina. Ancora prima di iniziare il paziente lavoro di ricerca di dati e documenti in archivi pubblici e privati, Patrizio Tapparelli si è dedicato a «collezionare» stufe ad olle prodotte in Trentino, non solo della «premiata ditta Bormiolli». Sono oltre cento le stufe di cui è ora in possesso: una quarantina sono in mostra in uno spazio ricavato presso la sede della sua azienda, in via Alto Adige 200 (chi volesse vederle può farlo, su appuntamento, scrivendo a patrizio@ tapparelli.com oppure telefonando allo 0461-827901). «Si parla tanto delle ceramiche di Meissen ma la produzione trentina ai tempi dei Bormiolli era dello stesso livello – afferma Tapparelli – era artigianato artistico di altissima qualità. Le stufe monumentali – che richiedevano anche alcuni mesi di lavoro – erano pezzi unici, perché le rifiniture erano personalizzate, così come anche i fregi, i decori, i colori». Il processo di lavorazione di una stufa ad olle è affascinante e Tapparelli ne conosce benissimo ogni passaggio. Nel suo piccolo museo è possibile scoprire come sono fatte le varie componenti delle stufe, vedere come venivano contraddistinte le singole parti, comprendere le tecniche
con cui venivano assemblate le stufe. Con precise e chiare spiegazioni Patrizio Tapparelli trasmette anche a chi lo ascolta il suo entusiasmo e la sua ammirazione per un’attività che richiedeva (e richiede tuttora) competenza, abilità, ingegno, creatività e passione e che proprio a Trento aveva un eccellente centro di produzione. L’uscita del libro è prevista per la primavera dell’anno prossimo. Patrizio Tapparelli si augura che la sua pubblicazione possa rilanciare l’interesse e l’attenzione dei concittadini per la storia delle stufe ad olle «made in Trento» e che magari possa anche essere il prologo all’avverarsi di un altro suo desiderio: trovare un adeguato spazio espositivo per le stufe della sua collezione, in modo che diventino patrimonio dell’intera comunità. Maurizio Tomasi
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MONDO BANCA
IL SALUTO DEL DIRETTORE
Cari soci, consentitemi di utilizzare questo spazio a mia disposizione sul nostro TRENTO VIVE, per condividere con voi alcuni aspetti più “tecnici” del percorso di fusione avviato tra la nostra Cassa e la consorella Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, ricollegandomi al redazionale del Presidente che avete già trovato a pagina 3. Con il “Protocollo d’intesa” firmato lo scorso 2 ottobre dai due Presidenti
Dal punto vista tecnico, la fusione avverrà mediante incorporazione della Cassa Rurale di Aldeno e Cadine nella Cassa Rurale di Trento, con decorrenza 1 luglio 2016 Giorgio Fracalossi e Luigi Baldo, è ufficialmente cominciato un percorso che dovrebbe concludersi con la fusione delle due Casse Rurali. Dal punto vista tecnico, tale fusione avverrà mediante incorporazione della Cassa Rurale di Aldeno e Cadine nella Cassa Rurale di Trento, con decorrenza 1 luglio 2016.
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I PASSI DA COMPIERE PER ARRIVARE ALLA FUSIONE Come ha già sottolineato il Presidente, questa aggregazione porterà alla valorizzazione reciproca del patrimonio ultracentenario delle due Casse Rurali, che operano su un territorio comune e/o limitrofo, consolidando un legame forte con Soci, con le comunità, le famiglie, le imprese ed il mondo dell’associazionismo. Questa importante scelta che vi sottoponiamo, si basa sulla convinzione e la consapevolezza che la nascita di una “nuova” Cassa – caratterizzata da una struttura organizzativa più efficace ed una solidità patrimoniale ancora più forte – non potrà che favorire sinergie ed economie di scala, consentendoci un ulteriore salto di qualità nell’offerta di prodotti e servizi a Soci e Clienti. Dopo aver valutato i numeri principali derivanti dalla fusione, possiamo anticipare che la “nuova” Cassa Rurale di Trento avrà una base sociale di quasi 18.000 soci, circa 2,6 miliardi di raccolta complessiva, 1,3 miliardi di crediti, più di 300 dipendenti e 36 sportelli. La parola finale sulla fusione spetterà ai Soci, che saranno chiamati a condividerla ed approvarla in apposite assemblee straordinarie che si terranno nella primavera del 2016. Nella fase transitoria che ha seguìto la sottoscrizione del Protocollo d’intesa è stato costituito un comune “Comitato Tecnico di fusione”, composto dalle Presidenze e dalle Direzioni delle due Casse Rurali, coadiuvato da sotto-comitati tecnici formati da collaboratori specialisti delle varie materie. Tali organismi hanno già avviato processi comuni e condivi-
si, finalizzati ad esaminare la situazione delle Casse ed a valutare le prospettive economiche-finanziarie derivanti dall’aggregazione. Sulla base dei primi favorevoli esiti di questo lavoro, i Consigli di Ammini-
Il momento più importante dell’intero percorso sarà quello dell’Assemblea straordinaria nella quale i soci delle due Casse saranno chiamati ad esprimere il loro parere e il loro voto strazione delle due Casse Rurali hanno deliberato all’unanimità il Progetto di fusione, i cui diversi documenti e relazioni, unitamente alle modifiche statutarie necessarie, sono stati inviati alla Banca d’Italia che, esaminato il progetto, potrà concedere il proprio “nulla osta” ai competenti uffici della Provincia Autonoma di Trento, alla quale spetterà l’approvazione definitiva del Progetto. Contestualmente, presso le rispetti-
ve sedi, le due Casse Rurali hanno reso disponibile alla consultazione dei soci la documentazione relativa alla fusione, a norma di legge. Tali documenti sono: il Progetto di fusione (comprensivo delle modifiche statutarie riportate nel nuovo Statuto, anch’esso allegato al progetto); la Relazione illustrativa le Situazioni Patrimoniali di fusione delle due banche riferite alla data del 30.6.2015; i Bilanci degli ultimi tre esercizi. Ottenute le autorizzazioni amministrative degli Enti di vigilanza competenti, le due Casse Rurali iscriveranno il Progetto di fusione nel Registro delle imprese, depositando la relativa documentazione ed avvieranno una serie di “cantieri di lavoro” al fine di procedere ad uniformare i processi organizzativi. Per svolgere al meglio queste attività, saremo affiancati dalla preziosa collaborazione (per gli ambiti di specifica competenza) della Federazione Trentina della Cooperazione, di Cassa Centrale Banca e delle due società informatiche coinvolte nell’integrazione (Phoenix Informatica Bancaria per la Cassa Rurale di Trento e Informatica Bancaria Trentina per la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine). Si potranno quindi convocare le Assemblee Straordinarie che, per ragioni organizzative, saranno probabilmente concomitanti con le Assemblee Ordinarie chiamate ad approvare il Bilancio 2015: questo sarà il momento più importante dell’intero percorso, il momento cioè in cui voi, soci della Cassa, sarete chia-
«Personalmente ritengo questo progetto lungimirante e denso di prospettive per le nostre comunità: un doveroso atto di responsabilità intergenerazionale che potrà assicurare un più solido e radicato presidio economico-finanziario» mati ad esprimere il vostro parere ed il vostro voto, per dare definitivamente il via ad un progetto che – personalmente – ritengo lungimirante e denso di prospettive per le nostre comunità: un doveroso atto di responsabilità intergenerazionale che potrà assicurare un più solido e radicato presidio economicofinanziario alle future generazioni. Il processo di fusione verrà quindi avviato concretamente ed operativamente, secondo fasi sequenziali, allo scopo di portare all’omogeneizzazione delle strutture, alla definizione del nuovo assetto organizzativo ed all’integrazione delle strategie e degli obiettivi della “nuova” Cassa. Le aumentate dimensioni, che vi faranno diventare soci di quella che sarà – di gran lunga – la maggiore Cassa Rurale della Provincia ed una delle più grandi a livello nazionale, comporteranno un particolare impegno e responsabilità, obbligandoci alla rapida realizzazione dei vantaggi in termini di efficienza operativa, propositività commerciale, razionalizzazione organizzativa, solidità patrimoniale, incremento del sostegno
al territorio, alle imprese, alle famiglie, alle associazioni. Il percorso di aggregazione si concluderà ufficialmente con la firma dell’atto di fusione da parte dei Presidenti delle due Casse Rurali, in tempo utile per permettere la decorrenza della fusione dal 1 luglio 2016. Nel prossimo numero di TrentoVive, contando di aver ottenuto nel frattempo l’approvazione da parte degli Enti competenti, entreremo nel dettaglio dei contenuti del “Progetto di fusione”, spiegheremo meglio e nel concreto tutti i VANTAGGI conseguibili, illustreremo le modifiche statutarie: insomma, cercheremo di fare tutto ciò che serve per rendervi non solo pienamente consapevoli, ma anche partecipi, attivamente coinvolti e pienamente convinti di questo importante passaggio della vita sociale della Cassa Rurale che è anche uno straordinario momento della nostra storia. Vi assicuro, da parte mia e dei miei collaboratori, il massimo impegno per realizzare una nuova realtà ancora più forte e più solida: lavoreremo con tenacia, con senso di responsabilità e con leale spirito di rispetto e collaborazione cooperativa con i colleghi ed amici della Cassa Rurale di Aldeno e Cadine. A tutti loro ed a voi, cari soci, giungano – da parte mia, del Vice-Direttore Pontalti e di tutto il personale della Cassa – i più calorosi auguri di un sereno Santo Natale con i vostri cari e di un 2016 ricco di ogni prosperità! Un 2016 nel quale, insieme, possiamo festeggiare la nascita di una sempre più “nuova” e sempre più “grande” Cassa Rurale. Giorgio Bagozzi
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NOI & I SOLDI IN PALIO CI SONO QUATTRO CARTE PREPAGATE DEL VALORE DI 1.500 EURO CIASCUNA
PER IL CONTEST DI «OOM+» DANZA E MUSICA ANNI 80
I PARTECIPANTI ALLA TERZA EDIZIONE DEL CONCORSO DELLE CASSE RURALI TRENTINE RISERVATO AI RAGAZZI TRA I 15 E 25 ANNI POSSONO INVIARE UN VIDEO CON LA COVER DI UNA CANZONE O DI UNA COREOGRAFIA ORIGINALE
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opo il grande successo delle passate edizioni, le Casse Rurali Trentine propongono, nell’ambito del sistema d’offerta «oom+», il terzo contest dedicato ai giovani trentini. Un’iniziativa molto apprezzata e partecipata: solo l’edizione dello scorso anno (Music Contest) ha contato più di 400 giovani, che si sono impegnati e hanno realizzato la propria opera, caricando quasi 80 video sul sito di riferimento www.oraomaipiu.it, dove si è aperta la “battaglia” di voti da parte del pubblico. Oltre 600 persone hanno assistito al concerto conclusivo con l’esibizione dei finalisti sul palco del Palacongressi di Riva del Garda e
la premiazione live dei vincitori. Si è quindi deciso di replicare con una nuova e ambiziosa iniziativa che
FIRMATA LA CONVENZIONE CON LA CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI I presidenti di Cia Trentino Paolo Calovi, della Cassa Rurale di Trento Giorgio Fracalossi e di Cooperfidi Renzo Cescato (da sinistra nella foto), il 12 ottobre hanno firmato presso la sede della Cassa Rurale di Trento la convenzione che prevede la concessione di finanziamenti a condizioni agevolate per i tipici fabbisogni delle aziende aderenti a Cia – Confederazione Italiana Agricoltori, come ad esempio l’acquisto di nuovi beni ma anche usati.
quest’anno si caratterizza per un tema “doppio”: danza e musica degli anni ’80 sono le due categorie artistiche proposte per la terza edizione del concorso dedicato ai ragazzi tra i 15 e 25 anni iscritti a «oom+». L’iniziativa, che anche quest’anno ha ottenuto il patrocinio della Provincia Autonoma di Trento e del Comune di Trento, è aperta a tutti: cantanti, band musicali, ballerini, crew di danza, è possibile partecipare da soli; con i propri amici o con la propria classe. Nello specifico, il progetto si pone l’obiettivo di reinterpretare il patrimonio musicale e artistico della musica italiana ed inglese appartenente al periodo storico degli anni ’80; i partecipanti dovranno scegliere tra uno o più brani (medley) delle 50 hit a disposizione sul sito e presentare il video di una propria cover o coreografia di danza. Una gara creativa, a cui è possibile partecipare fino al 29 febbraio 2016. Le opere saranno valutate da una giuria di esperti che attribuiranno i riconoscimenti ai lavori più interessanti. Anche quest’anno non mancherà il giudizio – e relativo premio – del pubblico mediante la consueta votazione online delle opere. I finalisti avranno la possibilità di esibirsi sul palco in occasione di una serata conclusiva dove saranno decretati live i vincitori e consegnati i premi: 4 carte prepagate oom+ del valore di 1.500 euro cadauna. Tutti i dettagli sono disponibili sul sito www.oraomaipiu.it/danceandmusiccontest.
NOI & I SOLDI SONO GIÀ PERVENUTE MOLTE RICHIESTE
INCONTRI NELLE SCUOLE, C’È GRANDE INTERESSE
SIA NELLE PRIMARIE CHE NELLE SUPERIORI SI PARLA DI EDUCAZIONE AL RISPARMIO E ALLA PREVIDENZA E SI PROMUOVE LA CULTURA COOPERATIVA
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a Cassa Rurale continua l’attività di attuazione del dettato statutario che dispone la diffusione dell’educazione al risparmio e alla previdenza e la promozione della cultura cooperativa, verso le nuove generazioni della città, con il progetto “La Cassa Rurale di Trento incontra le Scuole”. Con l’inizio del nuovo anno scolastico si sono intensificati, infatti, gli incontri formativi presso le diverse scuole, dalle primarie alle superiori, ed altri sono stati programmati per i prossimi mesi. Per la fine dell’anno scolastico saranno quindi decine tali interventi formativi. Questi incontri hanno visto alcuni Collaboratori della Cassa nel ruolo di testimoni diretti, presso molte classi di istituti superiori della città, con i corsi inerenti la cultura finanziaria e previdenziale oltre che con l’illustrazione delle nuove tecnologie applicate ai servizi finanziari, oppure come animatori e coordinatori degli interventi sul risparmio di risorse, presso i più giovani allievi delle scuole elementari. In alto l’abbraccio di un alunno a Gellindo presso la scuola elementare di Villazzano. In basso a sinistra lo spettacolo presso la scuola elementare di Povo e l’incontro all’Istituto tecnico Tambosi di Trento.
Ovunque si è raccolto interesse e grande partecipazione, con domande pertinenti e richieste di approfondimento, a testimonianza del grande valore che la diffusione della cultura finanziaria e cooperativa incontra presso le generazioni più giovani. Questi momenti di incontro assumono uno speciale significato per la nostra Cassa poiché aiutano ad apprendere e condividere un linguaggio comune con le nuove generazioni. Un apprendimento dal quale si cercherà di trarre massimo beneficio, per progettare al meglio anche la futura comunicazione, verso le nuove generazioni di Trento, curandone sempre di più la differenziazione e l’efficacia. Nel corso di questi incontri la Cassa, attraverso i suoi Collaboratori, sostiene fra i più giovani la considerazione virtuosa del risparmio, come oculata rinuncia al consumo presente per creare risorse precauzionali per il consumo futuro, anche nella contingenza attuale che vede la remunerazione dei depositi a livelli minimi per tutte le forme di investimento. Spiega inoltre la necessità del rispetto dei beni della Natura e della dignità umana e conferma, presso gli studenti, l’opportunità della programmazione previdenziale personale, sensibilizzandoli anche alla tutela dai rischi di non autosufficienza.
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NOI & I SOLDI
«BAIL-IN»: COS’È E COME FUNZIONA
BAIL-IN (salvataggio interno)
Dal 1° gennaio 2016 entra in vigore una nuova normativa europea per la gestione delle crisi bancarie, per evitare che gli effetti del dissesto si propaghino sui bilanci degli Stati.
Contribuiranno al 'salvataggio interno', nell'ordine, i possessori di: 1. 2. 3. 4.
SI APPLICA ANCHE A TITOLI GIÀ EMESSI.
LE NUOVE REGOLE EUROPEE PREVEDONO CHE D’ORA IN POI SIANO AZIONISTI E PARTE DEI RISPARMIATORI A “SALVARE” LE BANCHE IN CRISI
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econdo le nuove regole a livello europeo, a decorrere dal primo gennaio 2016 i costi di salvataggio di una banca in crisi non ricadranno più sulla totalità dei contribuenti, come è accaduto ad esempio negli Stati Uniti d’America ed anche in molti paesi Europei negli anni scorsi, ma sugli azionisti e in parte su alcune tipologie di risparmiatori / depositanti della banca stessa. Il “BAIL-IN” (una espressione inglese che si potrebbe tradurre come “cauzione interna” oppure “salvataggio interno”) è il meccanismo di difesa di una singola banca o di un sistema bancario, che si trovassero in crisi, mediante un intervento di risorse provenienti dall’«interno» della banca o del sistema stessi.
I DEPOSITI BANCARI INFERIORI A 100.000 € SONO SEMPRE GARANTITI
Il cliente può valutare la solidità della Banca controllando un indicatore denominato CET 1 ratio.
La modalità opposta è il cosiddetto “BAIL-OUT”, cioè il salvataggio con un intervento di risorse reperite dall’«esterno» (di solito statali). Nella crisi ormai pluriennale che attanaglia l’area euro, i primi significativi interventi di salvataggio sono stati all’insegna del “BAIL-OUT”, come è avvenuto con il coinvolgimento dei singoli Stati, o dei fondi europei, nel salvataggio delle banche irlandesi, inglesi, spagnole e tedesche. Con l’aggravarsi della crisi , sia negli Usa che in Europa, ha sempre di più prevalso l’idea di coinvolgere nei salvataggi bancari gli investitori privati, per non far ricadere l’intero costo dei fallimenti bancari sulle spalle dei contribuenti.
AZIONI TITOLI SUBORDINATI OBBLIGAZIONI DEPOSITI SUPERIORI A 100.000 €
Più alto è questo valore percentuale più la banca è solida.
Casse Rurali Trentine
15,5%
CET1 ratio
dati al 31/12/2014
Sistema Bancario Italiano
11,8% CET1 ratio dati al 31/12/2014 Marketing CCB – 11.2015 – GRAFFITI
LA BANCA D’ITALIA HA ISTITUITO UN’APPOSITA «AUTORITÀ»
Chi possiede un’obbligazione bancaria potrebbe veder convertito in azioni e/o ridotto (tutto o in parte) il proprio credito, ma solo se le risorse degli azionisti e di coloro che hanno titoli di debito subordinati (ovvero più rischiosi) si sono rilevate insufficienti a coprire le perdite e a ricapitalizzare la banca. PER MAGGIORI INFORMAZIONI CHIEDI ALLA TUA CASSA RURALE O VISITA IL SITO WWW.BANCADITALIA.IT
Per effetto di tale nuova Direttiva, la Banca d’Italia ha costituito l’”Autorità Italiana di Risoluzione delle Crisi Bancarie”. Tale Autorità avrà il compito di attivare eventualmente il meccanismo del “BAIL-IN” solo dopo aver esperito una serie di possibili interventi. L’Autorità potrà in prospettiva intervenire, in via anticipata ed in casi di difficoltà, per sollecitare l’attuazione di piani di risanamento, sostituire gli organi amministrativi e di controllo, avviare l’amministrazione straordinaria e infine potrà attivare gli strumenti quali la creazione di una banca ponte, la cessione di attività a terzi e solamente come ultima ratio si potrà ricorrere al “BAIL-IN”. In pratica ci saranno quindi molti presidi preventivi, che consentiranno di arrivare al “BAIL-IN” solo in casi estremi. I clienti/investitori che hanno scelto forme di impiego più rischiose, saranno chiamati a sostenere le perdite prima degli altri, attraverso un dispositivo di salvataggio che individua una gerarchia di intervento definita in partenza, come di seguito specificata in ordine di compartecipazione alla soluzione della crisi della banca:
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NOI & I SOLDI • Per primi, gli azionisti, ai quali si potranno ridurre o azzerare il valore delle azioni. • Se questo intervento non dovesse bastare a riappianare le perdite, verranno coinvolti i possessori di titoli subordinati, cioè di titoli che di solito hanno un rendimento comparato più elevato a fronte del rischio di mancato rimborso del capitale in caso di fallimento dell’emittente • A seguire si potrà arrivare a coloro che detengono le obbligazioni ordinarie della banca • Nel caso che nemmeno questa robusta serie di interventi non fosse ancora sufficiente, risponderanno i titolari di depositi ma solamente per importi superiori ai 100.000 euro. Ovviamente i depositi bancari inferiori a 100.000 euro saranno sempre garantiti. Con riguardo ai rapporti di deposito cointestati, il limite di 100.000 euro
varrà per ciascun contitolare. L’impatto della normativa capovolge dunque la prospettiva usuale: sarà infatti il cliente ad essere chiamato a concedere la propria fiducia alla banca valutandone preventivamente, e nella continuità, la solidità. In quale modo? Controllando la SOLIDITA’ della propria banca: essa viene espressa dal cosiddetto “Total Capital Ratio”, cioè il rapporto tra il patrimonio della banca e l’insieme delle attività di bilancio (cioè i prestiti alla clientela, che vengono pesati diversamente a seconda della forza delle garanzie che li sostengono). Più alto è questo valore, più solida è la banca. La normativa europea prevede un requisito minimo di “Total Capital Ratio” pari al 10,50%. Il Sistema Bancario Italiano esprimeva, al 31.12.2014, un rapporto percentuale pari a 11,80%.
La CASSA RURALE di TRENTO, al 31.12.2014, esprime un rapporto percentuale pari al 14,39% e quindi si colloca tra le banche “virtuose” e più solide del sistema bancario con un TOTAL CAPITAL RATIO di ben il 37% superiore a quello stabilito dalla normativa europea e di ben il 22% superiore a quello medio del sistema bancario italiano. Va ricordato infine che è esclusa dal meccanismo del “BAIL-IN” la cosiddetta RACCOLTA INDIRETTA, cioè tutti quegli strumenti finanziari che la Cassa Rurale amministra per conto dei clienti (ad esempio: titoli, Gestioni Patrimoniali, Fondi Comuni d’Investimento, etc). Ci auguriamo (pur nella brevità e sintesi) di avervi fornito alcuni chiarimenti fondamentali: in ogni caso, i nostri collaboratori presso tutte le Filiali, sono a vostra disposizione per ogni ulteriore necessità o legittima curiosità di approfondimento.
In allegato il Bilancio sociale 2014
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uesto numero di “Trento Vive” è arrivato nelle case di tutti i soci con in allegato un opusculo dedicato al “Bilancio sociale 2014”. Sfogliando le pagine della pubblicazione, i soci hanno così l’opportunità di conoscere in modo diretto e dettagliato l’attività svolta nel corso del 2014 dalla Cassa rurale, con riferimento, in modo particolare, all’apporto dato alla crescita “morale, culturale ed economica” del territorio nel quale la Cassa opera.
Scopri il vantaggio di avere un interlocutore unico per tutte le esigenze legate al mondo della casa. Informati presso le filiali della Cassa Rurale di Trento per conoscere le soluzioni più adatte.
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GIOVANI 2.0 IL 16 OTTOBRE SI È TENUTA L’ASSEMBLEA
Verso il 2016 con le idee chiare L’ASSOCIAZIONE GIOVANI SOCI HA APPROVATO IL BILANCIO CONSUNTIVO. NEL DIRETTIVO QUATTRO NUOVI COMPONENTI. LUCA GUADAGNINI E MARTA NURESI SONO STATI CONFERMATI PRESIDENTE E VICE
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e hai dei sogni e delle ambizioni prova a trovare una strada». Se dovessimo trovare un leitmotiv della nostra Associazione per quest’anno, la frase di Samantha Cristoforetti diverrebbe la citazione di riferimento. Probabilmente è proprio così, come ogni anno cerchiamo di fornire ai nostri associati eventi e appuntamenti per scoprire, per trovare e per rinnovare le proprie opportunità. Opportunità che spaziano su fronti che riguardano il mondo del lavoro, dell’arte e del sociale, mai perdendo lo spirito cooperativistico che come Associazione ci prefiggiamo di diffondere. È stato un anno fitto di impegni e di evoluzioni. L’Assemblea Ordinaria dell’Associazione Giovani Soci della Cassa Rurale di Trento tenutasi, venerdì 16 ottobre con la presenza di una quarantina di soci, si è occupata proprio di far percepire tutto questo. Per l’occasione abbiamo anche chiesto la partecipazione di Francesco Rositani, un giovane che ha presentato la sua cooperativa “Il Tridente”, frutto di duro lavoro e di una volontà intraprendente, che lo ha aiutato ad entrare nel mondo delle cooperative sociali. Francesco è stato un ottimo modo di introdurre e man-
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tenere il leitmotiv. La sua esperienza ha suscitato stupore ed ispirazione: ascoltare un entusiasmo inattaccabile rinvigorisce anche le nostre di ambizioni. Quindi «Grazie Francesco!». L’assemblea è poi proseguita con un saluto del vice presidente vicario della Cassa Rurale di Trento, Italo Stenico, che a nome di tutto il Consiglio d’Amministrazione ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto quest’anno, esortandoci ad una collaborazione ancora più stretta con la nostra banca. Abbiamo poi illustrato a tutti i partecipanti un sunto delle attività di quest’anno, che come sempre hanno compreso attività di formazione e informazione, momenti aggregativi ed eventi celebrativi come la prima cena dell’Associazione Giovani Soci. Grazie alla collaborazione di due artiste, Virginia Sartori e Annamaria Muscaridola, abbiamo avuto l’importate occasione di partecipare al progetto S.t.art, di cui abbiamo parlato anche nello scorso numero di Trento Vive. Il penultimo passo dell’Assemblea è stato quello di presentare il bilancio economico annuale, che è stato approvato all’unanimità. Infine il rinnovo delle cariche sociali. Quest’anno il direttivo si è arricchito di quattro nuovi consiglieri, o meglio consigliere: diamo quindi il benvenuto a Saveria Moncher, Maristella Trovanelli, Elisa Menestrina e Laura Cattoni. Agli uscenti Mattia Palazzo (ex presidente dell’Associazione), Federica Chemelli, Davide Maggipinto e Giovanni Agostini porgiamo invece il nostro più sentito ringraziamento e un «in bocca al lupo» per tutto! La serata è poi proseguita con un momento conviviale, in cui abbiamo avuto l’occasione di conoscere meglio le nuove consigliere e i nuovi soci, curiosi di comprendere meglio la nostra Associazione. L’Associazione grazie al tempo e alla partecipazione di tutti noi consiglieri e soci riesce a crescere di anno in anno. Cresce portando con sé esperienze nuove, esperienze che la maturano come vera realtà del territorio, una realtà che vuole fornire idee e situazioni da cogliere al volo, per dare ai ragazzi della nostra età almeno un’indicazione per trovare la propria strada. È questo che vogliamo essere ed è questa l’identità in cui ci vogliamo riconoscere anche quest’anno, quindi continuate a seguirci! Luca Guadagnini
IL RICONOSCIMENTO È STATO CONSEGNATO DALLA PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE
Emozione e commozione nel ricordo del Nepal ALLA CERIMONIA PER IL «PREMIO ZANLUCCHI», ASSEGNATO AL GRUPPO TECNICO DI ELISOCCORSO DEL CORPO NAZIONALE DEL SOCCORSO ALPINO TRENTINO, SI È PARLATO DELLA SPEDIZIONE NEL PAESE ASIATICO COLPITO DAL TERREMOTO
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ue sentimenti hanno caratterizzato la consegna della seconda edizione del «Premio Zanlucchi», lo scorso 2 dicembre, alla Sala della Cooperazione di Trento: emozione e commozione. Il riconoscimento – intitolato alla memoria di Ernesto Zanlucchi, che è stato il primo pilota di elicottero impegnato nel servizio di soccorso in montagna – è stato assegnato al Gruppo tecnico di elisoccorso del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino Trentino. È stato consegnato dalla presidente della Fondazione Cassa Rurale di Trento, Rossana Gramegna, nelle mani del coordinatore Massimiliano Zortea e di Franco Nicolini, in rappresentanza delle diciassette unità che formano il cruppo tecnico di elisoccorso (nella foto in basso il momento della consegna). Alla premiazione erano presenti alcuni esponenti del Soccorso alpino guidati dal presidente Adriano Alimonta. Toccanti le parole dei premiati. Hanno ricordato e fatto rivivere con particolare intensità emotiva la loro recente spedi-
zione in Nepal alla ricerca di Renzo Benedetti e Marco Pojer vittime di una frana provocata dal terribile sisma che ha colpito il Paese lo scorso aprile. Hanno raccontato della devastazione del Paese dopo il terremoto e le difficoltà di effettuare soccorsi a popolazioni che vivono oltre i tremila metri di quota. Alla cerimonia ha partecipato Emma Zanlucchi, figlia di Ernesto. «Papà sarebbe stato felice di questa assegnazione – ha detto – perché molto coerente con quanto faceva e tanto amava: la montagna, l’aiuto agli altri, il volo. Il suo servizio lo aveva prestato in particolare nella zona delle Dolomiti di Brenta». Dopo un ricordo di chi non c’è più, in particolare dell’amico e collega Oskar Piazza, assieme al quale aveva vissuto molti momenti importanti del Soccorso Alpino Trentino, Adriano Alimonta ha spiegato come si entra nel gruppo elisoccorso. «Fondamentali – ha osservato – sono le doti fisiche, tanto addestramento e formazione. La selezione è rigida e, ogni tre anni, è necessario sostenere una verifica considerata la delicatezza del ruolo. Il Trentino conta settecento soccorritori. Di questi, diciassette, sono impegnati nell’elisoccorso».
ERNESTO ZANLUCCHI, UNA VITA PER IL VOLO Nei suoi 97 anni di vita Ernesto Zanlucchi ha scritto la storia dell’aeronautica italiana e trentina: alla fine degli anni Cinquanta fu il primo pilota di elicottero a fare servizio di soccorso in montagna, con lui nacque l’elisoccorso alpino. Insieme al motorista Italo Stringari, Zanlucchi fu il primo a portare aiuto e solidarietà in volo per rispondere alle emergenze sanitarie d’alta quota. Il suo primo volo di elisoccorso risale al 14 gennaio 1959, mentre l’ultimo è del 13 dicembre 1975. È scomparso nel 2013.
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«Noio volevan savuar» ha fatto il bis SUCCESSO DI PUBBLICO PER LA SECONDA EDIZIONE DELLA RASSEGNA DI FILM IN LINGUA ORIGINALE PROPOSTA DALLA FONDAZIONE E DAL CLM BELL
S
tudiare e impratichirsi con le lingue è sempre più necessario, ma si può farlo anche divertendosi. Meglio se al cinema, visto che l’umorismo e la comicità sono veicoli perfetti per agevolare e allietare la comprensione dei dialoghi in lingua straniera. Ecco quindi che la sperimentazione – nata lo scorso anno da una felice intuizione della Fondazione e del Clm Bell – di proporre alla cittadinanza delle matinée al cinema è stata replicata anche nello scorso novembre, il cui clima ancora quasi estivo forse ha sottratto qualche adesione alle tre domeniche in programma. Numerosi spettatori hanno comunque dichiarato di apprezzare questo orario particolare della matinée domenicale, poco conosciuto a Trento, ma molto usato in altre città italiane. Quest’anno la rassegna “Noio volevan savuar” ha cambiato sede spostandosi nel multisala del “Modena”. Buona l’affluenza di pubblico, con la prevedibile maggior affluenza al film in inglese, il bellissimo “The king’s speech” (Il discorso del re), certamente il titolo più famoso tra tutti quelli proposti. Anche gli altri film sono stati apprezzati dal pubblico, a cominciare dalla divertentissima commedia francese “Qu’est-ce qu’on a fait au Bon Dieu?”, intitolato in italiano “Non sposate le mie figlie!”. “Sein letzes rennen” (La sua ultima
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gara) il titolo in tedesco, “Relatos salvajes” (Storie pazzesche) quello in spagnolo, che ha proposto a tratti anche spunti amari e di riflessione. Come lo scorso anno le proiezioni sono state del tutto gratuite e l’offerta della Fondazione e del Clm Bell si è completata nella possibilità di prendere un aperitivo nel vicino e accogliente caffè, con lo scopo dichiarato di chiacchierare del film appena visto, ma non solo, nella lingua straniera preferita. La proposta ha coinvolto anche spettatori che – pur non conoscendo la lingua straniera in cui il film era recitato – sono intervenuti per la curiosità di sentire le voci originali dei grandi attori stranieri e poter così apprezzare ancora di più le sfumature e le atmosfere dei film.
I PROGETTI FINANZIATI CON LE RISORSE 2016 La Fondazione, dopo opportune analisi, ha accolto e deciso di sostenere i seguenti progetti per l’anno 2016: 1. Trentosessanta. Museo diffuso del ’68 a Trento – MOMO Associazione culturale 2. Percorsi di empowerment per le persone disoccupate over 45 – Alisei Cooperativa Sociale 3. Laboratorial…mente – Progetto 92 Cooperativa sociale 4. Ordem e progresso – APIBiMI Associazione promozione infanzia bisognosa del mondo impoverito onlus
I PROGETTI SOSTENUTI DALLA FONDAZIONE
L’emporio del «riuso condiviso» CON IL SOSTEGNO DELLA FONDAZIONE CASSA RURALE DI TRENTO A SPINI DI GARDOLO HA APERTO I BATTENTI «RICÒ», PER PROMUOVERE LO SCAMBIO DI OGGETTI E INDUMENTI
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avorire un consumo più responsabile, più sobrio, più attento all’ambiente. Una sfida che ha spinto gli ideatori di questo spazio/negozio ad adoperarsi per far incontrare domanda e offerta di beni usati. «Ricò» (Riuso Condiviso) è gestito come un tradizionale emporio dell’usato dove si possono scambiare oggetti e abiti, ma anche acquistarne in buono stato a un prezzo veramente contenuto. Da Ricò si possono trovare anche oggetti per la casa, piccoli elettrodomestici e anche passeggini, giocattoli, libri e molto altro ancora. Senza idee come questa gli oggetti usati ma in buono stato farebbero altrimenti parte
delle 5.000 tonnellate annue destinate alle discariche. E ancora – in modo assolutamente innovativo – negli spazi di Ricò c’è anche la possibilità di organizzare degli stage volti all’inserimento professionale di persone in difficoltà, che possono trovare sostegno da parte di esperti. Da Ricò è anche possibile acquistare articoli regalo (come porta tablet da 7 e 10 pollici, astucci, borse shopper di tela). Tutti realizzati con materiali riciclati al 100%. Ricò si trova a Spin di Gardolo in via Kufstein 4 (primo piano). Aperto il lunedì dalle 9 alle 14; il martedì e il mercoledì dalle 9 alle 19. Info: 0461/1975122 – rico@cs4.it
Immaginazione che fa riflettere PALAZZO TRENTINI HA OSPITATO LA MOSTRA «2084: CARTOLINE DAL DOMANI»
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avanti ad un castello del Buonconsiglio sovrastato dall’insegna «Hotel» si apre una spiaggia con bagnanti sotto gli ombrelloni o immersi nell’acqua, che occupa quella che un tempo era piazza Mostra. Assurdità? No, esercizio di fantasia materializzato nell’immagine di una cartolina che qualcuno potrebbe spedire da Trento nel 2084. L’immagine fa parte di una curiosa galleria di cartoline vecchie e nuove, originali e rielaborate che, partendo dalla
Trento del passato, proiettano i visitatori nella Trento del futuro. La mostra, ospitata dal 16 ottobre al 7 novembre nell’atrio di Palazzo Trentini in via Manci, sede del Consiglio provinciale e intitolata «2084: cartoline dal domani», nasceva da quattro giovani: due illustratori trentini Elia Nadie e Federica Bordoni, che hanno elaborato queste ipotetiche cartoline del futuro partendo da quelle che raccontavano la città negli anni ‘50 e da altre vendute ai turisti di oggi; e due curatori, Mara Pieri e Carolina Bortolotti, che hanno raccolto e selezionato il materiale storico presso collezioni private e la Biblioteca Comunale di Trento inserendolo in una cornice di spunti letterari, visivi e storici. Rossana Gramegna, presidente della Fondazione Cassa Rurale di Trento che ha sostenuto e permesso di realizzare il progetto portato avanti dall’associazione Goghi&Goghi, ha detto che «oggi è difficile trovare ragazzi con tante idee e capaci di immaginare il domani come i curatori e gli illustratori di questa mostra».
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I CORSI SI SVOLGONO ALL’ESTERO E IN TRENTINO
Conferme e novità per i soggiorni estivi DUE NUOVE METE ALL’ESTERO: EDIMBURGO IN SCOZIA PER L’INGLESE, CON NOTTE AL LAGO DI LOCH NESS, E RADOLFZELL IN GERMANIA PER IL TEDESCO
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randi novità nelle mete 2016 dei collaudati soggiorni estivi di Clm Bell. Sarà infatti la Germania – con il bellissimo lago di Costanza – ma soprattutto la Scozia con il celeberrimo lago di Loch Ness ad ospitare i ragazzi che hanno voglia di avventura, di estero ma soprattutto di imparare le lingue, uno degli investimenti più intelligenti e di rendimento sul lungo periodo per i ragazzi d’oggi. Per il tedesco la nuova scuola scelta sarà la Carl Duisberg a Radolfzell, splendida cittadina di circa 30.000 abitanti direttamente sul lago di Costanza. Oltre al lago, la Duisberg offre tutta una serie di escursioni e di intrattenimento per un’estate divertente ed avventurosa, oltre allo studio del tedesco. In Scozia invece sarà la capitale stessa – Edimburgo – che ospiterà,
presso la Edinburgh School of English, i ragazzi desiderosi di apprendere la lingua dei Beatles. Un soggiorno di alto livello con una fantastica esperienza in più: una gita al lago di Loch Ness, con una notte in zona per rendere ancora più emozionante quest’avventura unica! Sempre per l’inglese, è riproposto il tradizionale soggiorno a Dublino in Irlanda, presso l’Alpha College of English. Per imparare lo spagnolo invece – visto l’apprezzamento di chi ci è andato nelle scorse estati – viene riconfermata la sede di Salamanca nell’omonima regione nel nord-ovest del Paese, presso il Colegio Delibes. Prima della partenza, in giugno, si svolgono a Trento le lezioni “lingua&cultura”, utile preparazione
all’esperienza, poi dalla partenza e per tutta la durata del soggiorno all’estero è assicurata la presenza di accompagnatori qualificati di Clm Bell. Per i bambini dai 9 anni e per i ragazzi fino ai 15, Clm Bell propone English Summer Camp e Deutsches Sommer Camp, le due soluzioni in Trentino, a contatto con la natura, che ormai da molti anni vedono la partecipazione di tanti bambini e ragazzi dalla nostra provincia ma anche dal resto d’Italia. Per i più piccoli – da 6 a 8 anni – ci sarà ancora Happy Summer Days, l’attività diurna a Trento, con attività in lingua inglese al mattino e giochi, sport e divertimento al pomeriggio. Lo staff di insegnanti e di assistenti di Clm Bell segue i bambini e i ragazzi per tutto il tempo, per assicurare un fantastico mix di divertimento e studio.
Corsi brevi di francese, spagnolo o arabo! Anche quest’anno Clm Bell ripropone in primavera l’iniziativa che ha già avuto un ottimo successo:
Corso base “lingua&cultura” di spagnolo, francese o arabo con insegnante madrelingua 24 ore di lezione a solo 260 euro! (e il libro è compreso!) Il programma è stato pensato specificamente per acquisire le conoscenze basilari della lingua e della pronuncia. Ci si potrà avvicinare anche a elementi della cultura e della tradizione di Spagna, Francia e mondo arabo. Non è richiesta nessuna conoscenza in entrata. Le lezioni si svolgeranno nel periodo febbraio-maggio 2016.
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PRENDI NOTA DELLE AGEVOLAZIONI! Anche quest’anno la Cassa Rurale di Trento riserva ai figli dei Soci “attivi” (intestatari di conto corrente con servizi collegati) importanti contributi che consentono di contenere i costi d’iscrizione. Per ottenere l’agevolazione è necessario richiedere la dichiarazione della qualifica di Socio (presso l’Ufficio Soci in via Belenzani 6) e consegnarla a Clm Bell al momento dell’iscrizione, che – da quest’anno – può essere effettuata a partire dal 7 gennaio 2016 esclusivamente
SOGGIORNI ALL’ESTERO
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NOVITÀ
SCOZIA
NOVITÀ
SCOZIA
NOVITÀ GERMANIA SPAGNA
Dublino Alpha College of English Soggiorno in college a Palmerstown Dublino Alpha College Soggiorno in famiglia a Dundrum Dublino Alpha College Young Adults soggiorno in famiglia a Dublino città Edimburgh School of English Soggiorno in college a Edimburgo Edimburgh School of English Soggiorno in famiglia a Edimburgo Carl Duisberg Schule Radolfzell Soggiorno in college Salamanca Colegio Delibes Y tu … hablas Espanol Soggiorno in collegio o in famiglia
di persona presso la Segreteria (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19). I contributi della Fondazione Cassa Rurale di Trento – riservati a bambini e ragazzi residenti in provincia di Trento – vengono riconosciuti presentando all’atto dell’iscrizione il buono scaricabile dal sito internet www.fondazionecrtrento.it. Altri sconti sono riconosciuti da Clm Bell per i soggiorni in Trentino per le iscrizioni entro il 28 febbraio 2016 e per fratelli e sorelle. Per gli aventi diritto, ci sono anche i “buoni di servizio” della Provincia Autonoma di Trento.
QUOTA DI CONTRIBUTO CONTRIBUTO COSTO PARTECIPAZIONE FONDAZIONE CASSA PER IL SOCIO
ETÀ
PERIODO DI EFFETTUAZIONE
13-16 anni
Tre settimane Dal 26 giugno al 17 luglio
€ 2.360*
€ 100
€ 700
€ 1.560
13-17 anni
Tre settimane Dal 26 giugno al 17 luglio
€ 2.230*
€ 100
€ 700
€ 1.430
16-19 anni
Due settimane Dal 26 giugno al 10 luglio
€ 1.870*
€ 100
€ 700
€ 1.070
14-17 anni
Due settimane Dal 16 al 30 luglio
€ 3.260*
€ 100
€ 700
€ 2.460
14-17 anni
Due settimane Dal 16 al 30 luglio
€ 2.640*
€ 100
€ 700
€ 1.840
14-17 anni
Due settimane Dal 31 luglio al 13 agosto
€ 1.790
€ 100
€ 700
€ 990
13-17 anni
Due settimane Dal 3 al 16 luglio
€ 1.860*
€ 100
€ 700
€ 1.060
*Oltre la disponibilità dei posti, la quota è soggetta a riconferma in base a possibili variazioni del costo del volo. PERIODO QUOTA DI CONTRIBUTO CONTRIBUTO COSTO DI EFFETTUAZIONE PARTECIPAZIONE FONDAZIONE CASSA PER IL SOCIO** Dal 2 al 16 luglio 9-12 anni ENGLISH SUMMER Dal 31 luglio al 13 agosto € 1.390 € 100 € 500 € 790 CAMP Dal 17 al 30 luglio Candriai 12-15 anni Dal 14 al 27 agosto € 1.280 € 100 € 500 € 680 DEUTSCHES SOMMER 9-11 anni Dal 21 agosto al 3 settembre CAMP Dal 30 luglio al 6 agosto € 640 € 50 € 250 € 340 Villa Santi - Montagne 11-13 anni Dal 6 al 13 agosto Dal 4 all’8 luglio HAPPY SUMMER Dall’11 al 15 luglio DAYS – ATTIVITÀ 6-8 anni € 250 € 30 € 50 € 170 DIURNA Dall’1 al 5 agosto AL CLM BELL Dall’8 al 12 agosto
SOGGIORNI IN ITALIA - TRENTINO MONTE BONDONE PARCO NATURALE ADAMELLO BRENTA
TRENTO
ETÀ
** Al quale può sommarsi anche altra scontistica.
Vuoi “vedere” come si svolge il soggiorno studio di inglese a Candriai o di tedesco a Montagne? Collegati al sito di CLM BELL http://clm-bell.com/soggiornidi-studio/inglese-in-italia-summer-camp/
Per informazioni e iscrizioni:
Via Pozzo, 30 – Trento Tel. 0461 981733 clm-bell@clm-bell.it
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CONCORSO FOTOGRAFICO I TREDICI MIGLIORI SCATTI DEL CONCORSO “LE PIAZZE DI TRENTO E SOBBORGHI”
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“LE PIAZZE DI TRENTO E SOBBORGHI” Luoghi di incontro, di scambio e di libertà, ma anche culla di ricordi e custodi di tradizioni 7
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1 copertina, LORENZO GILLI, Nettuno by night 2 gennaio, MICHELE AGOSTINI, Dante fra i rami 3 febbraio, ANDREA NARDON, Tridente sotto la neve 4 marzo, FURIO FRONZA, Pozzanghera 5 aprile, DEBORAH QUADARELLA, Piazzetta Sas 6 maggio, CLAUDIO FUOCHI, Piazza Duomo: Andante Mosso (3° classificato) 7 giugno, MARCO FORCINA, Ultime raccomandazioni in Piazza delle Erbe 8 luglio, LEONARDO BATTISTI, Piazzale S.Severino 9 agosto, RITA LEVER, Piazza “Prigioniera” (2° classificato) 10 settembre, CLAUDIO CESCATTI, È rinata una piazza (1° classificato) 11 ottobre, MICHELE FAILONI, Verso casa - Piazzetta Gaismayr 12 novembre, MASSIMO SANTUARI, Cornice di incontri 13 dicembre, NUNZIA CASTIGLIA, Mercatini di Natale
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EVENTI IN CITTÀ L’ESPOSIZIONE A PALAZZO MIRANA APERTA FINO AL 10 GENNAIO
Il rame in cucina, utile e decorativo IN MOSTRA CI SONO OGGETTI E STAMPI, CREATI A PARTIRE DAL 1700 DA MAESTRI NELL’ARTE DELLO SBALZO E DEL CESELLO, UTILIZZATI PER PREPARARE TORTE, BISCOTTI E DOLCI TRADIZIONALI DELL’ARCO ALPINO
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l Comune di Trento, nell’ambito delle iniziative di «Trento, città del Natale», ha organizzato una mostra di rilievo e di grande interesse culturale intitolata «Gusto per il rame – Dal 1700 tra arte e cucina». La mostra rimarrà aperta fino al 10 gennaio nella Sala Thun di Palazzo Mirana, in via Belenzani 3 (di fronte alla sede della Cassa Rurale di Trento). Il rame è stato un metallo importantissimo per la crescita della civiltà umana, dalla preistoria fino ad arrivare nelle nostre cucine. Visitando questa mostra è possibile affacciarsi ad una finestra sull’artigianato dell’antica tradizione dell’arco alpino nelle sue forme più fantasiose, lasciandosi affascinare dai caldi riflessi di questo materiale, preferito in cucina anche dai grandi cuochi. Numerose sono le forme esposte che vanno a comporre il paesaggio di quelli che erano gli stampi più interessanti utilizzati per creare torte, biscotti e dolci caratteristici. Secoli di arte dello sbalzo e del cesello portati sulla tavola in pieno gusto barocco. È infatti con il XVIII secolo che il rame diventa un materiale più facile da reperire e oltre a formare ottime pentole e ramine, sarà modellato
38 CASSA RURALE DI TRENTO ■
con maestria fino a divenire elemento decorativo delle pareti delle cucine, ornandole vivacemente. La mostra è organizzata con la collaborazione di Navarini Rame di Ravina: un’importante Collezione-Museo dedicata all’arte della lavorazione del rame. Manufatti di provenienza molto varia e risalenti ad un periodo che va
dal 1500 fino al secondo dopoguerra. Gli oggetti scelti per l’esposizione rappresentano il meglio dell’espressività artistica, le sfumature e la creatività di questo inesauribile metallo. La mostra, con ingresso libero, è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18 (giorno di chiusura il lunedì, il 25 dicembre e il 1° gennaio).
MODULO DI PRENOTAZIONE SERVIZIO ASSISTENZA FISCALE 2016 RISERVATA AI SOCI ATTIVI* DELLA CASSA RURALE DI TRENTO Da consegnare presso sportelli della CASSA RURALE DI TRENTO o all’UFFICIO SOCI (Via Belenzani, 6 - 38122 TRENTO)
Entro venerdì 12 febbraio 2016 DATI PER INVIO COMUNICAZIONE DELL’APPUNTAMENTO: COMPILARE TUTTI I CAMPI IN STAMPATELLO COMPILARE UN MODULO PER CIASCUNA PRATICA PER APPUNTAMENTI COMBINATI CONSEGNARE I MODULI INSIEME COGNOME..................................................................................................NOME........................................................................................................... DATA DI NASCITA......................................................................................TELEFONO................................................................................................... INDIRIZZO.....................................................................................CAP............................. LOCALITÀ............................................................................. E-mail ����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� o SOCIO
o CONIUGE/FIGLIO/GENITORE DEL SOCIO ���������������������������������������������������������������������������������������������������������� PRENOTA
o Mod. 730/2015 SINGOLO
o Mod.730/2015 CONGIUNTO
o Mod. UNICO 2015
Compilata da competenti consulenti dei vari CAF presso: CAF ACLI
CAF CGIL
(iscr. Albo n. 00035 – Resp. Assistenza Fiscale PRTFRZ63T30H501Y con sede a Roma, via G. Marcora 18/20)
(iscr. Albo n. 00005 – Resp. Assistenza Fiscale GRSFRZ66A22L407S con sede a Venezia Mestre, Via Peschiera 5)
o Filiale Cassa Rurale di Trento, Piazza Fiera o Filiale Cassa Rurale di Trento, “Solteri” o Filiale Cassa Rurale di Trento, Povo o Filiale Cassa Rurale di Trento, S. Donà o Filiale Cassa Rurale di Trento, Vigo Meano o Filiale Cassa Rurale di Trento, Villazzano o Filiale Cassa Rurale di Trento, Sopramonte
o Ufficio CGIL - Via Muredei n. 7 - Trento o Ufficio CGIL - Via Brennero n. 246 - Trento o Ufficio CGIL - Via Roma n. 35 - Trento CAF CISL (iscr. Albo n.0018 – Resp. Assistenza Fiscale RMGFNC42E04H501H con sede a Roma, Via Nicotera 29)
o Ufficio CISL - Via Degasperi n. 61 - Trento
CAF CIA S.r.l.
CAF UIL
(iscr. Albo n.00027- Resp. Assistenza Fiscale NSNFNC63D14E472P con sede a Roma, Lungotevere Michelangelo n.9)
(iscr. Albo n. 21 - Responsabile Assistenza Fiscale SCBSRG46R12H579T con sede a Roma, Via San Crescenziano 25)
o Ufficio Agriverde-CIA - Via Maccani 199 - Trento
o Ufficio UIL - Via Matteotti 20/1 - Trento
GIORNO SETTIMANALE E FASCIA ORARIA DI PREFERENZA
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
08.00 10.00
10.00 13.00
14.00 16.00
16.00 17.00
Le preferenze espresse relativamente a giorno settimanale e fascia oraria non sono da considerarsi vincolanti ai fini dell’assegnazione dell’appuntamento da parte della Cassa Rurale di Trento. Sarà richiesto contributo spese di € 15,00 a dichiarazione. Sono esclusi dal servizio i Soci titolari di partita IVA.. Con la firma apposta in calce alla presente, il sottoscritto dichiara di aver preso visione dell’informativa ai sensi dell’art.13 del D.Lgs.196/2003. Esprime il libero ed informato consenso al trattamento dei propri dati personali da parte della Cassa Rurale di Trento. Esprime inoltre il proprio consenso per la ricezione di comunicazioni di materiale informativo, di carattere sociale e di servizi offerti dalla Cassa, per il tramite di canali telefonici, Sms, Mms, posta elettronica ecc.
Trento ,……………………………………… Firma …………………………………………………………… * Socio Attivo è il Socio che intrattiene un regolare rapporto di collaborazione con la Cassa (conto corrente con servizi collegati).
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