

Un giorno mi si presenta:

mi fa che vuole un romanzo tutto per sé...


senti...




ascolta...





Un romanzo? è una parola!






non c’entrano trame e personaggi e ambienti e costumi. La commozione è un fluido...





ti basta che scorra tra noi e le cose. qui, vedi, è la montagna di santabate...







Beh, senti, io voglio un romanzo da te. IO te lo dico che sei adatto, perché sai ricevere e conservare per disperdere a tempo.





...che prende mille colori al giorno, con mille significati ogni volta che la riguardi: gioia e dolore e mistero; e tu dici come senti, e basta.







Mi sono fermato in un punto. Numerose strade mi chiamano. Io resto al bivio ostinato a non mettermi per nessuna di quelle strade, se il ciclo della mia gioventù prima non si conclude e non resta documentato, glorificato.






Perchè un giorno moriremo, Ramorra. Senza rimpianto di noi stessi, qualunque cosa noi avremo fatto in vita. Hai sentito le campane?





e che? vivere è appunto illudersi di non morire mai.


un giovane camminava sulla sponda di un fiume. ogni tanto guardava il cielo o scavava nell’arena. vide anche un vecchio al quale si avvicinò...


Dite buon uomo, sempre ritornando dove posso arrivare?



e quegli senza scomporsi:


e dimmi, figlio mio, sempre andando avanti io dove vado a finire?


si abbracciarono, si sedettero sulla sabbia.
L’acqua del fiume correva e venne la sera.
A tutti i viaggiatori era tanta l’apprensione che l’aria era assorta, i visi oscuri. Stroncato ogni discorso. si aspettava l’evento: venire o non venire, deragliare o non deragliare, venire o non venire.

e il treno arrivava scivolando sulle rotaie come un serpente; e i passeggeri si lanciavano sopra, addirittura furenti, per occupare un posto ciascuno e in coro dicevano “noi moriremo, noi moriremo”.
sembrava una corsia di moribondi. tutto il personale non poteva essere che addetto a funebri uffici. Se veniva il controllore, voleva assaggiare una torta e poi dare le condoglianze.
Tu ramorra ascoltavi quei viaggiatori raccontare storielle veristiche di famiglia...
ramorra ha chiesto molte volte al cuore d’essere sincero e il cuore gli ha risposto che le belle donne dovrebbero essere impiccate.

