tEtsu iN lAcriMe
ouf, sono stata talmente presa che mi scordo persino di respirare.
ehi, piccola, lascio qui i soldi.
grazie! vi aspetto ancora!
ehi, vecchio!
umpf, il classico cliente che non sopporto…
il colpo lo fai venire tu a me: mancano 400 yen*. 400 yen? ma che stai dicendo?
ohi, non gridare tanto, mi fai venire un colpo.
ti ho visto benissimo mentre li nascondevi!
ma ci vedi? io ne ho mangiati solo cinque!
tredici!
due bicchieri di sakè e tredici spiedini di frattaglie, fanno 400 yen.
prove?!
quelli non sono mica miei! non hai prove!
invece io voglio che tu faccia qualcosa!
ogni tanto pesto talmente duro che finisco per ammazzare!
e senza prove non puoi far nulla!
ah, ah, ah! non hai nulla, bimbetta!
uh?
io sono tetsu pestaduro, il padrone del locale!
e tu chi sei?
ti sembro tanto forte?
chiedo umilmente scusa.
che ne dici di questo?
ehm… il resto.
insomma,
non ti basta?!
ogni tanto sai renderti utile, tetsu. ops
che forte…
potresti chiamarmi papà, almeno quando faccio qualcosa di buono.
che imbecille…
non chiamarmi tetsu.
quello che fa le insegne?!
l’ho dato a quello che fa le insegne.
piuttosto, chie, come mai oggi non hai esposto il noren*?
ma l’avevo già fatto io.
tutto bianco era triste, per cui gli ho chiesto di scrivere qualcosa.
potresti essere un po’ più gentile.
ciao chie, ho finito il lavoro.
perché, tu sai scrivere, tetsu? n… non prendermi in giro. ho imparato all’istituto penale per minori.
grazie.
due, quattro, sei**… uuhm...
adessoiosono impegnato…
tetsu, invece di perdere tempo appendilo.
come sei pignolo! mi andava così e basta.
bello, vero?
guarda che io sono un professionista!
scusa, ma hai scritto bene?
che roba è questa?!
perché chie?! e non tetsu?!
chie, vuoi fregarmi il negozio?! che ti passa per la testa?
wah! il mio nome è stato cancellato!
dacci un taglio, idiota! veramente… io…
ci credo che sono pignolo! questo locale è mio!
ehi, tu sei in combutta con lei?
certo che ce l’ho. ma quella non è una bambina come le altre.
non hai fiducia in tua figlia?
come puoi dire certe cose senza capo né coda?!
col tuo finivate per perdere i pochi clienti rimasti.
dove si è mai visto un padre sfamato dal proprio figlio?
sei tu a non essere come gli altri!
sono stata io a cambiare il nome.
basta, da oggi per me voi non siete nulla!
tienimi o lo ammazzo!
allora fai parte della combriccola.