Omet Archipelago 2009

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Technical information and culture magazine by OMET Srl

n. 11 - 2009

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Great success for OMET: Open House & Converflex 2009

VARYFLEX PLATFORM FOR COMBINATION PRINTING

Offset by Omet The new frontier

Doppio successo per OMET: Open House e Converflex 2009

Change on the fly: more flexibility without machine stops

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L’aggancio al volo: più flessibilità senza fermi macchina

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Inline lamination with OMET VaryFlex

La produzione di film accoppiati a secco in linea con OMET VaryFlex Ipek Kagit: leader for tissue in Turkey

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Ipek Kagit: leader nel tissue in Turchia

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Non-woven: the new trend in disposable folded products

Non-woven: la nuova tendenza dei prodotti piegati monouso



Open House & Converflex 2009: the new OMET VaryFlex Offset distinguishes itself

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Open House e Converflex 2009: brilla la nuova OMET VaryFlex Offset

Survive the recession and enjoy a more profitable future!

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Sopravvivere alla recessione per un futuro di profitti

Tann Colombiana: with OMET we not only print but leave our mark!

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Tann Colombiana: con OMET no solo imprimimos, dejamos nuestra huella!

Chromos-OMET: bridging the gap between South and North

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Chromos-OMET: Brückenschlag von Süden nach Norden

For ASQ Labels, OMET X-Flex is the best solution Change on the fly: more flexibility without machine stops Mida moves into the sleeve market and doubles production Inline lamination with OMET VaryFlex Remote machine management the new frontier for omet’s research OMET shakes a partnership with Clemson University-USA

22 Per ASQ Labels, X-Flex è la soluzione migliore 26 L’aggancio al volo: più flessibilità senza fermi macchina 30 Mida sbarca nel mercato sleeve e raddoppia la produzione 34 La produzione di film accoppiati a secco in linea con VaryFlex 38 Trasparent Factory: la gestione in remoto delle macchine Omet 42 OMET stringe una partnership con la Clemson University negli USA

Bergamo: a town of art, history and culture

48 Bergamo: città di arte, storia e cultura

Ipek Kagit: leader for tissue in Turkey

52 Ipek Kagit: leader nel tissue in Turchia

OMET supports Sumner Printing in its new challenge Non-woven: the new trend in disposable folded products OMET Iberica: at the service of countries speaking Latin languages

56 OMET a fianco di Sumner Printing nella sua nuova sfida 60 Non-woven: la nuova tendenza dei prodotti piegati monouso 66 OMET Iberica: al servicio de los paises de lengua española y portuguesa

A New Adventure in China 68 欧米特在中国投资建厂 The appointments with OMET 72 Gli appuntamenti con OMET

ARCHIPELAGO OMET - 2009 - N. 11 Direttore responsabile: Giorgio Cortella Coordinamento redazionale: CORRELAZIONI SAS Redazione: Massimo Bellingardi, Alberto Redaelli Distribuzione: 50.000 copie Stampa: Cattaneo Paolo Grafiche Srl - Annone Brianza (Lecco)

Omet Srl Tissue converting machines for the production of napkins and hand-towels and narrow web printing presses for labels, film and folding carton. Macchine per la produzione di tovaglioli e asciugamani e macchine da stampa a nastro stretto per etichette, film e astucci in cartoncino. Via Mons. Polvara, 10 - 23900 Lecco - ITALY P.O. Box 225 - Tel. +39 0341 282661 - Fax +39 0341 363731 Web site: www.omet.it - E-mail: comm@omet.it



Looking beyond the crisis

Angelo Bartesaghi - OMET President

C’

è una caratteristica che deve contrassegnare sempre un imprenditore: saper guardare oltre. Ciò vale nei momenti di congiuntura favorevole, come in quelli di crisi. E la fase che stiamo vivendo, purtroppo, appartiene a questi ultimi. Guardare oltre significa saper innovare: cercare e trovare nuove soluzioni e nuove risposte per le esigenze del mercato, migliorare i propri prodotti e le loro performances, pensare a nuove forme per essere vicini ai propri clienti e alle loro richieste. È con questi obiettivi che OMET ha inserito una nuova isola nel proprio Archipelago, avviando un nuovo accordo di collaborazione con Chromos per il mercato dell’Europa Centrale. Guardare oltre significa non fermarsi mai, nè di fronte ai più grandi successi, nè di fronte alle più evidenti difficoltà. Su ciascuno di questi eventi, infatti, occorre soffermarsi per imparare dalle esperienze e trovare in esse sempre nuovi stimoli e nuovi spunti per il futuro. Guardare oltre significa riscoprire il senso della propria “mission”, i valori fondanti di un’impresa, e a partire da essi costruire le premesse per essere pronti, allorché si verificherà il cambiamento. Alla base di questo atteggiamento sta la fiducia: in sè e nei propri collaboratori, innanzitutto. Ma anche nei clienti e nella loro capacità di cogliere e premiare l’impegno indirizzato ad offrir loro soluzioni sempre più adeguate alle loro necessità. Penso sia necessario che, anche in questa crisi difficile e inattesa nelle sue proporzioni, si sappia guardare con questo spirito al futuro. Perché dopo ogni tempesta viene il sereno. E se sapremo approfittare anche di questa fase per investire il meglio di noi stessi e delle nostre imprese, potremo uscirne ancora più forti e competitivi.

Angelo Bartesaghi - Presidente OMET

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T

here’s an attribute that all true entrepreneurs have: the ability to look ahead. This is true when there’s a favourable economic trend as well as in moments of crisis. And, unfortunately, the stage we are at right now is the later! Looking ahead means being able to innovate: looking for and finding new solutions that respond to the market needs, improving one’s own products and their performances, and thinking of new ways of getting close to one’s own customers and their requirements. It is aiming at these targets that OMET has inserted a new island in its own Archipelago, starting a new cooperation agreement with Chromos for the Central European market. Looking ahead means never stopping before the biggest success or the most obvious difficulty. We shall ponder each of these factors, draw from the experience and find new enthusiasm and ideas for the future. Looking ahead means rediscovering the purpose of our mission, the founding values of a firm, and starting from them, building the conditions that allow us to be ready when the change comes. The basis of such an attitude is confidence: in ourselves and in our partners, first of all. But also in our customers and their capacity to reap the reward of the effort made to offer them more and more appropriate solutions for their needs. I believe it is essential to be able to look ahead through this difficult and unexpected crisis, in a mood tuned to the future. Because, after every storm, the sun shines through again. And, if we succeed in using this time to invest the best in ourselves and in our firms, we shall emerge even stronger and more competitive.

Guardare oltre la crisi


Open House & Converflex 2009: the new OMET VaryFlex Offset distinguishes itself. Open House e Converflex 2009: brilla la nuova VaryFlex Offset OMET.

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Innovate to compete successfully in the market and fight the current economic crisis. A simple concept but one that requires courage and vision - qualities that are inherent to Omet’s DNA and once again are shown to be winning. At the recent international Converflex, Grafitalia, Plast & Ipack-IMA exhibition held at the Milano/Rho centre from 24th to the 28th March, OMET showed its VaryFlex-F1 fitted with 8 units printing at high speed on unsupported shrink. Special demonstration was given to new “change on the fly” system which allows the change of printed image without stopping the machine and convinced the

Innovare per competere con successo sul mercato e battere la crisi. Una ricetta all’apparenza semplice, ma che in realtà richiede coraggio e visione. Doti che appartengono al DNA di OMET e che, ancora una volta, si sono dimostrate realmente vincenti. In occasione del recente appuntamento internazionale rappresentato dal Converflex, svoltosi dal 24 al 28 marzo nel nuovo centro fieristico di Milano/Rho in contemporanea con Grafitalia, Plast ed Ipack-Ima, OMET ha esposto una VaryFlex F1 a 8 colori, che ha stampato su film plastico ad alta velocità e ha dato ampia dimostrazione del nuovo sistema di “cambio al volo”, che consente il cambio del soggetto stampato senza mai


fermare la macchina. Una dimostrazione dal vivo che ha suscitato l’immediato e convinto consenso dei molti operatori che vi hanno assistito, conquistando per le caratteristiche di qualità di stampa anche agli sbalzi di velocità che la VaryFlex F1 ha dato prova di saper offrire. Al punto che, a manifestazione conclusa, sono state ben tre le nuove macchine vendute: “Un vero successo, ben superiore alle aspettative, considerando anche il particolare momento congiunturale. – ha commentato il Direttore commerciale OMET, Marco Calcagni – è il segno concreto che l’innovazione continua e lo sviluppo dei prodotti sono investimenti strategici che il mercato ripaga”. Ma i risultati positivi conseguiti da OMET nel corso di Converflex non si fermano qui. Replicando infatti un modello già sperimentato con successo negli anni passati, OMET ha organizzato in coincidenza con l’appuntamento milanese un Open House di due giorni presso la propria sede, al quale hanno partecipato circa un centinaio di operatori provenienti da tutto il mondo. Una iniziativa particolarmente apprezzata, grazie anche alla perfetta organizzazione logistica messa in campo da OMET, comprendente, oltre al trasferimento dalla fiera di Milano Rho, anche una cena di gala per gli ospiti. Potential International and Italian customers look at X-Flex demonstration during OMET Open House. Particolarmente numerosa è stata la partecipazione all’open house OMET da parte di operatori italiani ed internazionali.

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crowd of printers and converters who were very impressed with machine’s print quality and stability. At the end of the event OMET secured three orders for these presses. “A great success, exceeding our expectations, considering the present economic situation,” commented OMET’s Sales Manager Marco Calcagni, “and a sure sign that continuous innovation and development of the product are strategic investments that are repaid by the market.” But the positive results for OMET during Converflex were many. Following a tradition established in recent years, OMET organised a two-day Open House at its headquarters in Lecco during the exhibition. This was attended by some hundred operators from all over the world. An initiative that was particularly appreciated by the visitors courtesy shuttled on from exhibition to the open house and the gala dinner in Lecco. In addition, the visitors were shown the innovations, including outstanding performance, such as the excellent print quality at top speed, fast set-up and change-over from one job to another, perfect register, even during rapid speed variations of the VaryFlex-F1 with combination of Offset and Flexo printing units.


Great success for omet: Open House & Converflex 2009. The new VaryFlex Offset distinguishes itself Doppio successo per OMET: Open House e Converflex 2009. Brilla la nuova VaryFlex Offset Ma soprattutto a decretare l’ottimo risultato dell’Open House sono state le numerose novità presentate ai visitatori. A cominciare dalla dimostrazione delle straordinarie performance che è in grado di offrire a livello di qualità di stampa alle più elevate velocità, rapidità di settaggio e cambio lavoro, semplicità di impostazione e controllo, tenuta di stampa alle variazioni di velocità la VaryFlex-F1 con stampe offset.

VaryFlex-F1 con stampe offset

Demonstration of the new OMET VaryFlex Offset.

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La dimostrazione della nuova OMET VaryFlex Offset

VaryFlex-F1 with Offset and Flexo printing units The Offset version features a set-up speed of 10 m/min and with its integrated automatic register control and web viewer “Vision 1”, with simple one pushbutton operation, it is easy to produce perfect labels straightaway. The VaryFlex’s ergonomic design and great accessibility from either side, make life easy for the operator. There are interchangeable cassettes on the rear of each unit, and the print cylinders and inking rollers are separately driven by an electronic shaft (i.e. individual speed and inking control.) Another important feature of the new OMET Offset unit is the printing width availability of 340 mm or 430 mm (with a 520 mm web width under study). Print length varies from 12 - 25” thanks to the interchangeable cassettes, and speeds of up to 200 m/min are attainable, while a control panel with a monitor and trackball button allows the operator to monitor constantly all the parameters and to intervene whenever needed. The unit fitted with UV drying, and

Il nuovo gruppo OMET Offset è caratterizzato da una velocità di settaggio estremamente bassa (10 metri al minuto) e dal pre-registro automatico integrato, oltre che dall’innovativo sistema “Vision 1” by OMET, che consente la messa a registro della stampa, sia longitudinale che trasversale, totalmente in automatico, con il solo utilizzo di un tasto per l’intera operazione. Particolarmente apprezzato anche il design ergonomico, che si abbina inoltre all’estrema facilità di accesso degli operatori su entrambi i lati, cui si aggiunge la dotazione di cassetti interscambiabili e magazzino formati nella parte posteriore. Il gruppo è poi dotato di motorizzazione indipendente sul cilindro stampa, sui rulli inchiostratori, sul rullo calamaio e sui rulli di bagnatura: ciò significa regolazione di velocità indipendente di ogni asse motorizzato e settaggio automatico delle curve di inseguimento calamaio e bagnatura. Altre caratteristiche importanti del nuovo gruppo Offset OMET è la larghezza nastro disponibile (da 340 a 430 mm con nastro da 520 mm in fase di sviluppo), la gamma di stampa di ripetizione (da 12” a 25”, con cambio di ripetizione grazie all’inserimento del cassetto intercambiabile a 2 cilindri) e la velocità massima che arriva a 200 m/min. Un pannello di controllo centralizzato consente, attraverso un monitor e una


The others protagonists of OMET Open House Apart from the new VaryFlex-F1 Offset machine, printing visitors were able to see the award winning X-Flex 430 printing self-adhesive labels on plastic film with inline, cold foil and die cutting, all at production speeds up to 200 m/min. Another machine on demonstration was the VaryFlex 530 F1 HoloFoil-King with in register application of offline pre-printed security holograms. Finally, a VaryFlex 670 F1 was demonstrated applying solvent lamination for inline printing on flexible foil.

tastiera trackball, di monitorare costantemente tutte le variabili ed intervenire laddove necessario. Il gruppo, completo di asciugatura UV, disponibile anche su tamburo di raffreddamento motorizzato, è adatto ad una vasta gamma di supporti, tra cui carta, carta autoadesiva, film non supportati e cartoncino leggero.

Le altre protagoniste dell’Open House Oltre alla nuova VaryFlex-F1 con stampe offset, i visitatori hanno potuto ammirare in funzione la X-Flex 430, che ha stampato etichette adesive su materiale plastico con in linea un gruppo serigrafico, cold foil e fustella. Quindi ha mostrato stampa e fustellatura con prove di accelerazione da 0 a 200m/min. Altre dimostrazioni sono state eseguite sulla VaryFlex 530 F1 Holofoil-King, con posa di ologrammi di sicurezza a registro con soggetto prestampato fuori linea, e sulla VaryFlex 670 F1 Solvent Lamination, macchina da stampa per imballaggio flessibile con laminazione in linea per l’accoppiamento di materiali plastici utilizzando la laminazione a solvente. Exceptionally stable colour register at speeds up to 200 m/min for the X-Flex 430. Eccezionale tenuta di registro al variare della velocità da O a 200 metri al minuto per la X-Flex 430, macchina da stampa per etichette e materiale plastico.

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also available with a driven cooling drum, handles a range of different materials from paper, self adhesive, unsupported film, right up to light carton.


Survive the recession and enjoy a more profitable future! Sopravvivere alla recessione per un futuro di profitti.

By Mike Fairley

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Labels guru Mike Fairley gives his thoughts on the decisions converters should be making to survive in today’s challenging global financial environment and how they should be looking to invest for the future. There can be few label converters that are not feeling some impact from the global financial and credit crisis, from the world’s deflationary pressures or from the beginnings of what is likely to be a prolonged recession. Some label converters will have seen all the signs before − although maybe not quite so severe. So what happens at times like this? Customers start to de-stock and wait longer before re-ordering when their own sales fall. Then, they start ordering smaller quantities and look at rationalising their product range to take out their least successful lines. This, in turn, means that the converter’s order book starts to decline and it becomes harder to

Il “guru” delle etichette, Mike Fairley, ci offre le sue riflessioni su quali decisioni i “converters” debbano prendere per sopravvivere nell’attuale contesto finanziario globale e su come debbano guardare gli investimenti per il futuro. Sono pochi i converters di etichette che non sentono l’influenza della attuale crisi finanziaria e di credito globale, delle pressioni deflattive mondiali o dell’inizio di quella che, probabilmente, sarà una fase recessiva prolungata. Alcuni già avevano avvertito prima tutti i segnali della crisi, anche se non in modo così forte. Cosa succede in situazioni come questa? I clienti, quando le loro vendite diminuiscono, cominciano a ridurre i loro magazzini prima di riordinare. Poi riducono le quantità degli ordinativi e razionalizzano la loro gamma di prodotti, eliminando quelli che hanno meno successo sul mercato. Ciò genera un’ulteriore riduzione delle commesse e, quindi, una diminuzione nell’uti-


lizzo dei loro impianti produttivi. In molti casi inizia una vera e propria “caccia all’ordine”, con l’effetto di una drastica riduzione dei prezzi pur di produrre. Successivamente, alcuni clienti allungheranno i tempi di pagamento dei loro fornitori di etichette, e chiederanno loro di ridurre i prezzi del 10%. Infine, i fornitori di prodotti di consumo avanzeranno la richiesta di pagamenti più ridotti, rifiutando in caso contrario di estendere il credito. Si genererà, quindi, per i fornitori di etichette un vero e proprio problema di cashflow, di fronte al quale difficilmente le banche saranno disponibili ad intervenire a supporto. E molti falliranno. In questo contesto, va detto che i converters più attenti e strutturati avevano già intravisto i segnali della crisi e avevano reagito. In che modo? Innanzitutto adottando una serie di severe misure di controllo dei costi, in linea con la flessione delle loro vendite: provvedimenti non legati solamente alla produzione, ma anche ad una più prudente gestione finanziaria, ad una riduzione dei materiali di consumo e ad aumento della efficienza degli impianti, oltre ad una più efficiente politica energetica e un più attento utilizzo uso del capitale di funzionamento. Tutti i reparti dovrebbero partecipare all’azione di controllo e riduzione dei costi: produzione, vendita & marketing, finanza e contabilità. Tutti, infatti, hanno la responsabilità di contribuire a mantenere l’azienda in vita e a preservarne l’occupazione. Per questo è necessario che a tutti siano assegnati, in periodi come questo, degli obiettivi di riduzione dei costi, che devono essere regolarmente monitorati da chi si occupa della gestione aziendale. A quest’ultima deve spettare il compito di assicurarsi che la riduzione dei costi e la maggior efficienza siano effettivamente ottenute. Per la gestione della produzione, riduzione del costo e obiettivi di efficienza devono comportare misure ben precise: dalla riduzione dello spreco di materiali e scarto di stampa alla riduzione dei tempi di cambio lavoro e di avviamento,dall’aumento della produttività degli impianti di stampa alla riduzione dei recla-

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fill the presses. Too many label converters are then chasing too few orders, competing against each other on price. Next, customers take longer to pay their printers and some even ask (or tell) their label suppliers to reduce the label price by 10%. On top of this, consumables suppliers may ask for more rapid payment or refuse to extend credit. So, on top of falling orders, the label converter now has a cash flow headache. Then, as with the current global crisis, if the Bank will not help to cover the cashflow needs, the label converter moves into the danger zone and may eventually face financial failure. Some do fail. However, the best managed converters have seen the signs and already taken action. But, what action can they take? Well, initially they must implement stringent measures to control costs, reducing them in line with their decline in sales – and not just in the production department. Cost reduction, and prudent financial management, covers many aspects of the business, from consumables wastage and improved press efficiency through to energy reduction, more aggressive management of expenses, and use of working capital. All departments should be involved in controlling or reducing costs: production, sales and marketing, finance and accounts. All have a responsibility to keep the company viable and preserve jobs. All should be given a cost reduction target – within a set timescale − which is monitored regularly by the management team to ensure that savings and efficiencies are actually being made. For production management, cost reduction and efficiency targets need to incorporate measures that: reduce materials and press wastage; improve turnaround time; reduce downtime with fewer breakdowns; enhance press productivity; reduce complaints; improve control of environmental and energy costs; and overall, create a more efficient and effective production operation. This includes optimising workflow and handling, rationalising material and ink stocks, just-in-time manufacturing, and the implementation of a


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Survive the recession and enjoy a more profitable future! Sopravvivere alla recessione per un futuro di profitti. complete shipping system. In finance and accounts there are a range of issues that can improve financial control, borrowings, assets, depreciation on machines and equipment. Loans may need to be improved through enhanced financial planning and cost controls. Debtor and creditor days need reviewing, and hourly rates and overheads need to be fully reflective of all costs. Non profitable work must be erased from sales and production. Sales and marketing have a key role to play in recession. Existing markets and products need to be reviewed: for revenue and profitability (and the best targetted for to revenue growth); to eliminate non-profitable work; to improve quality of service (to retain existing customers); to innovate to meet customer needs; and to improve customer satisfaction. But, do not abandon marketing and customer communications. Instead make better us of the media - develop joint stories or interesting case studies with suppliers and/or customers - share marketing/promotional costs with others if possible. Converters must stay positive and work with their customers. Targets and plans must be set and achieved by all departments. Once reached, set a new higher target or move to the next area of cost saving. It will be a never ending task! Frequently, companies faced with declining sales and poor cashflow take the knee-jerk reaction of making employees redundant. This may offer immediate relief, but it is short sighted and can be expensive overall. Short term, redundancy payments can be high, while long term, skills are lost, which inevitably means more outworking, higher overtime payments, potential quality issues, and possibly poor delivery. Where are the cost savings then? Converters facing financial problems often take the decision to stop all capital investment even when more cost efficient label

mi dei clienti, dal miglioramento nel controllo dei costi ambientali ed energetici ed energia alla garanzia di una produzione più efficiente ed efficace. Ciò comprende un’ottimizzazione del flusso di lavoro, la razionalizzazione degli stocks di inchiostro e materiali di consumo, l’adozione di un sistema di produzione “just-in-time” e la creazione di un sistema completo di spedizione. Sotto il profilo finanziario esistono numerose aree di miglioramento del sistema di controllo: prestiti, leasing, detrazioni sul macchinario ed equipaggiamento. I prestiti possono essere migliorati con un planning di finanze e controllo dei costi. Giorni debitori e creditori devono essere messi sotto osservazione, le tariffe orarie e le spese generali devono ricomprendere tutti i costi. E, ancora, le commesse non profittevoli devono essere eliminate dalla produzione e dalla commercializzazione. Le attività commerciali e marketing svolgono un ruolo centrale in una fase recessiva. I mercati e i prodotti esistenti devono essere esaminati in funzione del loro rendimento e della loro profittabilità; occorre poi migliorare la qualità del servizio nei confronti dei clienti esistenti e saper innovare per rispondere alle loro esigenze e migliorarne la soddisfazione. Non vanno abbandonate le azioni di marketing e comunicazione verso i clienti. Vanno sviluppate case-history con fornitori e/o clienti, suddividendo i costi promozionali con altri partners, se possibile. I converters devono rimanere positivi e collaborare con i clienti. Questi obiettivi e piani devono essere dati e raggiunti da tutti reparti. Appena raggiunti devono esserne fissati di nuovi. Sarà una sfida continua! Spesso le aziende, di fronte a forti diminuzioni delle vendite e del cash-flow, reagiscono bruscamente con licenziamenti del personale. Ciò può offrire loro un respiro immediato, ma di corte vedute e può costare di più nel medio-lungo termine: disporre di meno risorse e capacità umane significa doversi mettere, in prospettiva, nella


necessità di fare outsourcing, come un aumento dei costi per le ore extra, possibili cadute nella qualità del prodotto e ritardi di consegna. In molti casi i converters, in presenza di problemi finanziari, spesso decidono di bloccare gli investimenti, nonostante abbiano bisogno invece di acquistare impianti più efficienti. Anche questo è un errore. Anche perché, dopo tutto, se si riesce ad aumentare la produzione e le vendite, è possibile crescere ed ingrandirsi. Un nuovo impianto può permettere di dare valore aggiunto alla produzione e di migliorare i servizi, oltre che di ampliare la gamma dei prodotti, entrando in nuovi segmenti come materiali d’imballaggio flessibili, sacchetti, etichette shrink o stretch. Anche se non viene acquistata una nuova macchina, i converters devono investire per migliorare il proprio parco-macchine, così da poter offrire più valore e servizio ai propri clienti: dalla protezione della marca all’autenticazione, dalla codifica sequenziale alla numerazione. Si deve così pensare all’aggiunta di pannelli di controllo, gruppi hot o cold foil, elementi stampa rotocalco o offset ad una macchina esistente. E, ancora, aggiunta di gruppi per ologrammi in-line o offline o di un gruppo di fustellatura o taglio. I converter dovrebbero anche prendere in considerazione l’acquisto di una macchina da stampa a foglio di formato piccolo o investire in una macchina da stampa digitale per tirature più contenute, accrescendo la capacità produttiva

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printing equipment is the solution they need. After all, not everyone’s sales are down; some are more than holding their own and some − even now − are managing to invest and achieve growth. Certainly, it still makes sense to invest in equipment that adds or enhances value, improves or adds services, or widens the potential product range to existing customers. Some diversify into new markets such as flexible packaging, pouches, shrink or stretch sleeves. Even if the new press is cancelled, converters must consider machine upgrades or addons to offer enhanced value or service to the label buyer − such as brand protection, authentication, leaflet labels, on-serting facilities, sequential coding or numbering. These include: adding a screen, hot or cold foil, gravure or offset unit to an existing press; fitting a hologram dispensing unit on or offline; or adding a twin-cut rotary die-cutting unit or a flying cut unit. Converters should even consider installing a small sheet fed press to offer other types of print for existing customers, or investing in a digital press to cope with shorter runs, thereby creating extra capacity on their flexo presses to offer new services. A new or upgrade of a Management Information System (MIS) or software solution also offers benefits to both converter and custom-


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Survive the recession and enjoy a more profitable future! Sopravvivere alla recessione per un futuro di profitti. er. Holding job data and files that customers can search and see the live status of their orders, stockholding, etc, is all adding value and generating customer loyalty. Converters could also consider a software investment to access press set up and production data via a remote computer. Nothing should be ruled out while the recession continues. It is certain that label supply will emerge from this recession somewhat different to how it went in. Buyers will see to that. The survivors will be those who manage information, control performance and add value to products and services. Each converter needs to work closely with the brand owners and customers to reduce costs in the supply chain. This includes accelerated time to market, reduced lead times, rapid response to change, remote proofing, reduced or exact inventory, reductions in ‘out-of-shelf ’ situations, on-demand production. The converters of today need to ensure that they are lean and fit for the label world of tomorrow. Finding money for investment might be difficult, but those who get it right now, will undoubtedly grow and succeed when the recession finally ends – as end it will - and they will certainly be more profitable!

delle proprie macchine flexo. Ancora andrebbe valutata la possibilità di un upgrading del loro sistema di gestione delle informazioni o qualche altra soluzione software in grado di offrire vantaggi al trasformatore ed al suo cliente. Per esempio conservando i dati dei diversi lavori e mettendo in grado i clienti di conoscere sempre lo stato attuale dei loro ordini o lo stato del magazzino. Tutto ciò che dà valore aggiunto al ciente si trasforma in uno strumento per la sua fidelizzazione. Non si dovrebbe escludere nulla fin quando durerà la recessione. Ed è certo che il mercato delle etichette, al termine di questa fase, si presenterà diverso da quello attuale. Sopravvivranno i clienti che sapranno gestire le informazioni, monitorare le proprie performance e aggiungere valore ai prodotti e ai servizi che offrono. Ogni converter dovrà saper collaborare con i marchi propri clienti per ridurre il costo della “supply chain”. Ciò richiede tempi accelerati per il marketing, capacità di reazione al cambiamento, prova stampa a distanza, inventario ridotto ed esatto, flessibilità di produzione. Dovranno infine garantire di saper diventare snelli e pronti per il mondo delle etichette di domani. Trovare i soldi per effettuare investimenti sarà probabilmente difficile, ma chi saprà agire bene adesso, senza dubbio crescerà e avrà successo quando finalmente la recessione finirà. E finirà sicuramente.

Mike Fairley has been involved with the label industry for 35 years and was the founder and managing editor of Labels & Labeling, Product & Image Security, Docuforms, and Package Print and Design magazines. He was also instrumental in the development of Labelexpo. He is the author or co-author of four international Encyclopaedias and a Fellow of The Institute of Packaging and The Institute of Printing, a Licentiate of the City & Guilds of London Institute, a Freeman of the Worshipful Company of Stationers, and an Honorary Life Member of FINAT.

Mike Fairley conta su un’esperienza di oltre 35 anni nell’industria delle etichette ed è stato il fondatore e direttore editoriale delle riviste Labels & Labeling, Product & Image Security, Docuforms e Package Print and Design e ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo di Labelexpo. Autore o co-autore di quattro diverse opere enciclopediche internazionali, è membro dell’Institute of Packaging e dell’Institute of Printing, diplomato al City & Guilds of London Institute, associato a Worshipful Company of Stationers e membro onorario a vita del FINAT.


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Tann Colombiana: with Omet we not only print but leave our mark! Tann Colombiana: con OMET no solo imprimimos, dejamos nuestra huella!

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Gerold Zeller and Felipe Arango with technical operators near OMET X-Flex, bought by Tann Colombiana. Gerold Zeller y Felipe Arango con los operadores de la OMET X-Flex adquirida por Tann Colombiana.

The leading label printer in Columbia has chosen an Omet X-Flex machine for its outstanding features that include: very short down time for change-over from one job to another, low waste on start-up and top performance in perfect register.

La empresa líder en el sector de las etiquetas autoadhesivas en Colombia decidió adquirir OMET X-Flex por sus características: la velocidad, tiempos de cambio de trabajo y por el mínimo desperdicio de material así como la inigualable estabilidad de registro.

“We not only print, we leave our mark!” An ambitious message, with which Tann Colombiana has chosen to present it-

“No solo imprimimos, dejamos nuestra huella.”: una filosofía sin dudas ambiciosa la que Tann Colombiana escogió para presentarse.


From special paper for cigarettes to self-adhesive labels Initially a cigarette paper manufacturer, Tann Colombiana still exports most of its production to Venezuela, Ecuador and Haiti, Tann Colombiana began printing self-adhesive labels in 1986 and it soon became its most important activity. The constant attention to quality together with service and continual research for innovation allowed Tann Colombiana to open important new markets in the cosmetic, hygiene, food, textile and chemical industries, as well as an important range of products for the massmarket. “For the development of our range of self-adhesive labels,” - explained Gerold Zeller, Production Manager at Tann Colombiana, “we use various technologies for narrow web printing, such as flexography, hot foil, digital and letterpress.This offers us an infinite variety of applications and special effects, from the polychromia via laminates or UV to effects of gold and relief printing.” An almost infinite variety of solutions which was increased by the recent introduction of In-Mold Labeling (IML) for the mass-market. “It is a technology that offers various important competitive advantages in terms of graphics quality and also technical advantages. The IML products enable our customers to apply the labels during the formation

Pero dentro de este propósito se reúne todo el orgullo y trabajo realizado durante años, que han posicionado a esta empresa como una de los referentes del sector no solo en Colombia, sino en gran parte de Centro – Sur América. A todo esto, se une la particularidad de pertenecer a un gran grupo – el Trierenberg Holding de Austria, con asociados como la empresa Tannpapier, también en Austria – con una red productiva y comercial en Canada, Alemania, Filipinas, España , Reino Unido y China disponiendo de una experiencia y un know-how particularmente desarrollado en el sector de la impresión de diversos sustratos, así como en la excelencia del servicio.

Desde el papel especial para cigarrillos hasta las etiquetas autoadhesivas El inicio de su actividad se centró en la producción de papeles especiales para la industria del tabaco , de hecho, todavía hoy es líder en estas aplicaciones en Colombia, y con una importante tasa de exportación a otros países como Venezuela, Ecuador, Haiti. Es a partir de 1986 cuando Tann Colombiana empieza a dar sus primeros pasos dentro del sector de las etiquetas autoadhesivas, que se convertirá rápidamente en el segmento productivo mas importante. Su obsesión por la calidad así como el afán por dar el mejor servicio sin olvidar la continua innovación, han permitido a Tann Colombiana consolidarse como un proveedor importante en el siempre exigente sector de la industria cosmética, así como en la alimentaria, textil, química sin olvidar la amplia gama de productos realizados para el sector del mass-market. “En la realización de nuestras etiquetas, - explica el Sr. Gerold Zeller, director de producción de Tann Colombiana – utilizamos muchas tecnologías para la impresión en banda angosta, como la flexografía, hot y cold stamping, serigrafía, impresión digital y tipografía. Todo esto nos abre un infinito abanico de posibilidades y efectos especiales: desde la policromía a las etiquetas laminadas, de los productos estampados en oro a las etiquetas con relieve o Braille”. Una amplitud de posibilidades re-

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self. But, it includes all the pride that comes from a 20 year history not only in the Columbian market but also in Central and South America. The company is also part of the Austrian Trierenberg Holding, a subsidiary of Tann Papier, the paper mill in Austria, which has daughter companies in Canada, Germany, the Philippines and the UK. The group has a great experience and excellent knowhow, particularly in high quality printing on different materials, and a reputation for first-class service.


“Tann Colombiana: with OMET we not only print but leave our mark! Tann Colombiana: con OMET no solo imprimimos, dejamos nuestra huella! almente infinita, que se amplió recientemente con la adquisición de la máquina OMET equipada con la última tecnología para producir etiquetas tanto del sector de gran consumo, como para materiales termoencogibles sin olvidar el In Mold Labeling (IML): “Es una tecnología que nos ofrece una infinidad de ventajas competitivas, tanto en el aspecto de la calidad de impresión como en el de la ejecución técnica – continúa –Las etiquetas IML permiten a nuestros clientes etiquetar directamente el contenedor durante la fase de producción, en el mismo momento en el cual dicho contenedor se crea. De esta forma se consigue una elevadísima calidad de etiquetado, integrada en el mismo contenedor, con lo cual no puede ser separada de el”. Tann Colombiana has chosen OMET X-Flex for its very rapid setup times, the fastest changeovers, low waste during startup, and great register performances.

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Tann Colombiana ha elegido OMET X-Flex por los tiempos de set-up muy rápidos, el cambio de trabajo más veloz y el bajo descarte en la fase de puesta en marcha sumado con las grandes performance de registro.

of the containers actually in production, thus ensuring that the label cannot be removed”.

Innovation and quality: the recipe for success Quality and Innovation, therefore, to satisfy the different requirements of every customer, is Tann Colombiana’s winning formula, having held ISO 9001 certification since 2001 and ISO 14001 since 2005: “We consider the specific requirements of our customers as unique. So we consider this specific use when we manufacture each label. We offer a specialized consulting service to each customer for the type of material and design of the label. We aim to produce a high quality product that completely satisfies the customer”.

X-Flex: tailor-made answer For that reason Tann Colombiana chose Omet Technology, buying an X-Flex machine for its factory at La Ceja, 35 km east of Medellin: “We saw the X-Flex for the first time on the Omet stand at

Innovación y Calidad: la mejor receta para el éxito Calidad e innovación, la solución para poder satisfacer las diferentes exigencias de cada cliente: esta es la fórmula vencedora de Tann Colombiana, certificada en 2001 ISO 9001 así como en 2005 ISO 14001: “Consideramos cada uno de nuestros clientes como si fuera el único, así como únicas son sus necesidades específicas. Por este motivo, cada una de nuestras etiquetas se realiza siempre pensando en el uso específico que nuestro cliente realizará. Debido a esta filosofía de compromiso, ofrecemos siempre un servicio de consultoría altamente cualificado, tanto en los tipos de materiales como en el propio diseño del producto a realizar. Queremos ofrecer un producto que se encuentre en el nivel máximo de calidad, que asimismo se corresponda a la necesidad de nuestro cliente”.

X-Flex: la solución a medidaa Ha sido este el motivo por el cual Tann Colombiana decidió confiar en OMET y no en otro fabricante para la nueva máquina instalada en su planta de La Ceja, a 35 quilómetros de


Medellin, comprando una X-Flex: “Vimos por primera vez la X-Flex durante la Labelexpo de Bruselas en el 2007, y desde el primer instante nos impresionó. – explica el Sr. Gerold Zeller – La X-Flex tenía tantísimos puntos de interés ventajosos que enseguida nos preguntamos si no era esta la solución a lo que estábamos buscando. Quedamos realmente impresionados del nivel tecnológico durante las demostraciones”. La adquisición de la OMET X-Flex forma parte de la estrategia de Tann Colombiana para estar al día de la máxima tecnología que solicita el mercado, continuando asi su firme posicionameinto con los nuevos retos. “Nuestros clientes nos reconocen una indiscutible calidad de impresión y profesionalidad, - continua el Sr. Zeller –y esto nos ha llevado a conseguir una capacidad productiva máxima acorde a sus necesidades, puesto que realizamos muchos cambios de trabajo al día y algunos representaban un tiempo excesivo”. En cualquier caso, habían varias opciones dentro del mercado, pero finalmente apostamos por OMET debido a que, como bien explica el Sr. Zeller: “No es fácil cuando se tiene tantas opciones validas para escoger. Los fabricantes de máquinas han mejorado la tecnología y cada una de ellas tenía características interesantes dentro de lo que necesitábamos. Escogimos la X- Flex porque creímos que era la solución que se adecuaba mas a nuestras necesidades, gracias a su rapidísimo tiempo de set-up, al cambio de trabajo mas rápido, unidos a un bajísimo desperdicio de material y a un inmejorable registro”. La empresa, con sede en Colombia, tiene un plan estratégico muy bien estructurado en base a los retos tecnológicos que nos depara el futuro: “Tenemos buenas máquinas, pero finalmente es el mismo mercado quien nos indica el camino a seguir. Constantemente, nos dedicamos a desarrollar al lado de nuestros clientes las nuevas tecnologías para poder continuar siendo un referente en aportar por las mejores soluciones en el mercado de la impresión. Con este pensamiento, creemos que la filosofía de OMET se adecua perfectamente a los ideales de nuestra compañía ” concluye el Sr. Zeller.

Tann Colombiana’s production site in La Ceja, 35 km away from Medellin. La fábrica de producción de Tann Colombiana en La Ceja, 35 km de Medellin.

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Labelexpo Brussels in 2007 and were immediately impressed,” - said Gerold Zeller. “The X-Flex had so many interesting advantages that we asked ourselves if it would be ideal for our requirements. Generally, we were favourably impressed by the technological level of the machine demonstration at Omet’s Open House.” The buying of an X-Flex is part of Tann Colombiana’s strategy to keep up with the growing needs of the market by bringing its technology up-to-date, and continue its expansion with new and stimulating challenges. “Our customers appreciate the undisputed level of quality in printing,” - continued Zeller: “which brought us to the limit of our manufacturing capacity, with downtime from one job to the next too long. It’s not easy to decide when so many options are available on the supplier side. The specialized machine manufacturers have really improved their technology and many machines had the features we were looking for. We chose the Omet X-Flex because it seemed to be in line with our requirements thanks to its fast set up, and shorter down-time, combined with reduced waste during start up and its register performance”. Tann Colombiana has a sound strategy for the future with regard to further technological developments: “We have good machinery but it is always the market that shows us the way. We watch the market closely to make sure we are heading in the right direction so that we can stay ahead in the printing field. For that reason, we find that Omet philosophy fits well with our corporate identity” concludes Zeller.


Chromos-OMET: bridging the gap between South and North Chromos-OMET: Brückenschlag von Süden nach Norden

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©Rhätische Bahn / Foto A. Badrutt, Chur

Since 1st of June 2009, Chromos, the renowned trading company for the packaging and print industry, is in charge of sales and service of OMET narrow and mid web printing machines on the German speaking markets.

Chromos, das renommierte Handelsunternehmen für die Verpackungs- und Druckindustrie, hat per 1. Juni 2009 den Vertrieb und den Service OMET Narrow- und MidWeb-Druckmaschinen in den deutschsprachigen Märkten übernommen.


“Grüezi, guten Tag, buon giorno!” The high esteem Chromos holds in Italy and in its outstanding printing and packaging quality has been growing and growing over the years. We are therefore extremely happy to have the privilege of repre-

Die Unterzeichnung des Vertrags hat am 22. Juni 2009 in Dielsdorf/Schweiz stattgefunden. Die Gesprächspartner für die entsprechenden Märkte freuen sich, Ihnen mit Rat und Tat zur Seite zu stehen: Adrian Meyer, Chromos AG, Sales Director, zuständig für die Märkte Schweiz und Österreich; Alberto Redaelli, International Sales Manager, und Marco Calcagni, General Sales Director, beide OMET; Rolf Broglie, CEO, Chromos-Gruppe; Karl Fust, General Director, Chromos-Gruppe; Klaus Sedlmayr, Chromos GmbH, Sales Director, zuständig für Deutschland. Wir freuen uns auf die Zusammenarbeit mit unserem neuen Partner, der diese Märkte aus langjähriger Erfahrung kennt und im Druck- und Verpackungs-bereich zu Hause ist. Den Leserinnen und Lesern von “Archipelago” stellt sich Chromos gerne selber wie folgt vor.

“Grüezi, guten Tag, buon giorno!” Seit jeher verbindet Chromos mit Italien und seiner hochstehenden Druck- und Verpackungsqualität eine hohe Wertschätzung.

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The agreement was signed on 22 June 2009 in Dielsdorf, Switzerland. The partners present in the respective markets are pleased to offer you advice and assistance: Sales Director Adrian Meyer, Chromos AG, responsible for the Swiss and Austrian markets; Alberto Redaelli, OMET International Sales Manager, and Marco Calcagni, OMET General Sales Director; Rolf Broglie, CEO, Chromos Group; Karl Fust, Director General, Chromos Group; Sales Director Klaus Sedlmayr, Chromos GmbH, responsible for the German market. We are looking forward to working with our new partner who has a longstanding experience in these markets and knows the print and packaging sector inside out. For the readers of “Archipelago”, we have asked Chromos to introduce itself.


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Chromos-OMET: bridging the gap between South and North Chromos-OMET: Brückenschlag von Süden nach Norden senting a leading Italian print machine in our “home markets”, to bridge the gap for OMET between Central and Southern Europe, since the two markets have many (not only culturally) different values. The Chromos Group has been present in the Central European and Scandinavian markets for more than 60 years and has lived up to its name as an independent family-run trading company in the graphic arts and packaging industry. Our portfolio includes systems, machines, devices, accessories and consumables from select and renowned manufacturers – among them some world leaders – in the fields of offset, packaging and label printing, converting, postpress as well as product labeling, final packaging and shipping protection. The following companies are part of the Chromos Group: Chromos AG, Fujifilm (Switzerland) AG, Chromos GmbH (Germany and Austria), AB Kelva (Sweden), Erno Warenvertriebs GmbH, imsag Industrie Maschinen Service AG and reico GmbH. Our maxim is: “strong brands, powerful solutions”.

Umso mehr freuen wir uns, eine führende italienische Druckmaschine in unseren „Heimmärkten“ vertreten zu dürfen und für OMET gewissermassen die Brücke zwischen den beiden nicht nur in kultureller Hinsicht unterschiedlichen Märkten Mittel- und Südeuropa zu schlagen. Die Chromos-Gruppe ist seit über 60 Jahren in mitteleuropäischen und skandinavischen Märkten tätig und hat sich als unabhängiges, familiengeführtes Handelsunternehmens für die Grafische Industrie und das Verpackungswesen einen Namen gemacht. Unser Portfolio beinhaltet Systeme, Maschinen, Geräte sowie Zubehör und Verbrauchsmaterialien ausgesuchter, bekannter Hersteller – zum Teil Weltmarktführer – für die Bereiche Offset, Packaging und Label Printing, Converting, Postpress sowie die Produktkennzeichnung, Endverpackung und und Transportgutsicherung. Die Gruppe ist in die Unternehmen Chromos AG, Fujifilm (Switzerland) AG, Chromos GmbH (Deutschland und Österreich), AB Kelva (Schweden), Erno Warenvertriebs GmbH, imsag Industrie Maschinen Service AG und reico GmbH aufgeteilt. Unsere Devise lautet: „starke Marken, starke Lösungen“.

Germany: Chromos GmbH Alois-Sperrer-Str. 5 D-86316 Friedberg Tel. +49(0)821 602046 Switzerland/Austria: Chromos AG Niederhaslistrasse 12 CH-8157 Dielsdorf Tel. +41(0)44 855 50 00 www.chromos.ch/de/

Deutschland: Chromos GmbH, Alois-Sperrer-Str. 5 D-86316 Friedberg Tel. +49(0)821 602046 Schweiz/Österreich: Chromos AG Niederhaslistrasse 12 CH-8157 Dielsdorf Tel. +41(0)44 855 50 00 www.chromos.ch/de/


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For ASQ Labels, OMET X-Flex is the best solution Per ASQ Labels, X-Flex è la soluzione migliore

This rapidly growing company in Belgium has chosen OMET X-FLEX to increase its production versatility and to attack new niches of the market, always guaranteeing its customers maximum print quality. Its brand is based on three letters defining their mission: “A” for “advice”, i.e. consulting = research for always innovative solutions, “S” for “service” implying speedy reaction and flexibility of organi-

L’azienda belga, in forte sviluppo, ha scelto OMET X-Flex per accrescere la propria versatilità produttiva ed aggredire nuove nicchie di mercato. Sempre garantendo al cliente la massima qualità di stampa. Il suo marchio racchiude, come un acronimo, i tre punti cardine della sua mission: “A” come “advice” e dunque consulenza nella ricerca di soluzioni sempre innovative; “S” come “service”, e dunque come servizio al


Labels and flexible packaging materials ASQ LABELS is a highlight of the Belgian industry for the procution of selfadhesive labels and converting flexible packaging materials. Founded some ten years ago by Ludo Buckinx, Pierre De Mey and Raf Joos, today employs thirty people and has in its versatility an edge over competition. “ASQ LABELS - say their owners - is in a position to supply a large variety of selfad-

On the left a sample of a special selfadhesive label for packaging made by ASQ Labels; in the photo below the headquarters of the Belgian company.

Etichette ed imballaggi flessibili

A sinistra un esempio di speciale etichetta autoadesiva per imballaggi realizzata da ASQ Labels; sotto la sede dell’azienda belga.

ASQ Labels è una realtà di spicco nel panorama dell’industria belga della produzione di etichette autoadesive e nella stampa di imballaggi flessibili su carta e film supportato. Fondata dieci anni or sono da Ludo Buckinx, Pierre De Mey e Raf Joos, oggi impiega una trentina di dipendenti ed ha nella versatilità il suo fattore competitivo più caratterizzante. “ASQ Labels – affermano i proprietari – è in grado di fornire etichette autoadesive a quasi tutte le tipologie di utilizzatori finali: dai prodotti per ufficio al “food”, dal settore tessile a quello chimico e farmaceutico, dall’industria automobilistica a quella della casa e alla logistica. Inoltre stampiamo imballaggi flessibili su moltissimi materiali”. Non è un caso, infatti, che la produzione di ASQ Labels spazi dalle etichette autoadesive in carta a quelle in materie plastiche come PE, PP, Vinyle, Tyce e Satin; dalle etichette termiche e trasferibili a caldo alle etichette

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zation satisfying the customers’ requirements; finally “Q” for “quality” for any application of labels.

cliente, che implica la velocità di reazione e la flessibilità nella organizzazione per rispondere alle esigenze della propria clientela; infine “Q” come “Quality”, e dunque qualità intesa come obiettivo per ogni applicazione di etichetta.


For ASQ Labels, OMET X-Flex is the best solution Per ASQ Labels, X-Flex è la soluzione migliore bianche o stampate fino a 9 colori, per finire alle etichette in rotolo. Estremamente differenziato anche il range delle finiture: vernici, laminazione, perforazione. Oltre, come detto, al packaging flessibile.

Specializzazione e versatilità

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The new OMET X-Flex installed at Lummen’s factory: the plant prints 8 colours on a paper width of 430 mm, it is provided with UV flexo and rotary screen units, and the new system OMET Vision-1. La nuova OMET X-Flex installata nello stabilimento di Lummen: l’impianto stampa a 8 colori su una larghezza carta di 430 mm e presenta gruppi UV flexo e serigrafici rotativi, oltre al nuovo sistema OMET Vision-1.

hesive labels to the end users: from products for the office to food, from the textile sector to the chemical and pharmaceutical industry, from the automobile industry to household and logistics. Moreover we convert various flexible packaging materials”. In fact the range of ASQ LABELS varies from selfadhesive labels of paper to those of plastic materials, such as PE, PP, Vinyl, Tyce and Satin; Thermo and Transferable Hotmelt Labels to White or Printed Labels up to 9 colours, ending up with Labels in rolls. Extremely varied is also the range of finishing: varnishing, laminating, perforating. Apart from, as said before, flexible packaging.

Specialization and versatility If versatility is the strong point of ASQ LABELS, specialization is the firm’s credo. In fact, it’s not surprising that ASQ has chosen to externalise the service “pre-

Se la versatilità è dunque il punto di forza di ASQ Labels, la specializzazione è il suo credo. Non è un caso, infatti, che ASQ Labels abbia scelto di esternalizzare il servizio di “pre-stampa” attraverso una partnership con due aziende specializzate in questo servizio, al fine di poter disporre sempre della più moderna tecnologia e di potersi concentrare sul proprio business, a favore della soddisfazione del cliente. “Oggi il mercato fa emergere alcune tendenze. – spiegano – In primo luogo la richiesta di un orientamento alle esigenze del cliente sempre più spinta. Quindi viene premiata l’esperienza e la capacità di risolvere i problemi, soprattutto nel packaging. Infine la professionalità, la flessibilità e l’elevata qualità del prodotto”.

OMET X-Flex: la soluzione ottimale Proprio per poter rispondere con sempre maggior efficacia a queste richieste, ASQ Labels, dopo un approfondito percorso di verifica delle soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato, ha deciso di scegliere nel 2008 la nuova OMET X-Flex. Una scelta nata a seguito della visita allo stand OMET in occasione di Label Expo Bruxelles e ai test successivamente condotti con OMET per verificare la rispondenza della macchina alle esigenze specifiche dell’azienda belga: “Ogni nostro acquisto, in termini di investimento in macchine e linee di produzione, è indirizzato a dare risposte concrete alle necessità espresse dal mercato. Grazie ad X-Flex oggi siamo in grado di offrire ai nostri clienti prodotti di elevata


OMET X-Flex - the ideal solution Specially to be able to be up to the ever increasing requirements of the customers, ASQ, after an intensive study of the available technologies on the market, has chosen in 2008 the new OMET X-Flex, a choice made after a visit on the OMET stand at LABEL EXPO BRUSSELS and successive test runs in the works of OMET, verifying that the machine was up to their requirements. “Every investment in machinery and production lines we make is to be able to be up to the requirements of the market. Thanks to the X-Flex, we are able today to offer our customers products of high quality in the shortest time and a great efficiency also in terms of cost control. Summing up, ASQ LABELS, with this choice enriches the added value of its service and gains an important competitive advantage”. The X-Flex installed at their Lummen factory has a web width of 430 mm and 8 flexo and serigraphic printing units, with UV Drying and the new OMET VISION-1 System for a high register accuracy. “X-Flex is the best machine on the market and was chosen by us for its capacity to operate 360°, an important feature for a fast growing firm like ours’ with a turnover of 8 million Euro, with customers not only in Belgium but in numerous other European countries” conclude the executives of ASQ LABELS.

qualità nel più breve tempo possibile e con una grande efficienza anche in termini di controllo dei costi. Insomma, ASQ Labels con questa scelta arricchisce di valore aggiunto il proprio servizio ed acquisisce un nuovo importante vantaggio competitivo”. La X-Flex, installata nell’impianto della ditta di Lummen all’inizio di quest’anno, è una macchina da stampa di 430mm di larghezza a 8 colori, con gruppi stampa UV flexo e serigrafici rotativi e dotata del nuovo sistema OMET Vision-1 per un’elevata accuratezza di registro. “X-Flex è la miglior macchina sul mercato ed è stata scelta per la sua capacità di operare a 360 gradi. Una caratteristica, questa, essenziale per un’azienda in forte crescita come la nostra, che oggi fattura circa 8 milioni di Euro e serve una clientela distribuita, oltre che in Belgio, in numerosi altri Paesi europei” concludono i responsabili di ASQ Labels.

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print” through a partnership with two firms specialized in this service such as to avail itself always of the most uptodate technology and to enable them to concentrate on their own business in favour of the satisfaction of its customers. “Today, the market seems to make emerge new tendencies - they explain - Firstly an orientation towards following the ever increasing requirements of their customers. Therefore becomes rewarded the capacity to resolve problems, specially in packaging converting. Finally the professionality and flexibility to improve the quality of the product”.


Change on the fly: more flexibility wihtout machine stops L’aggancio al volo: più flessibilità senza fermi macchina

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OMET presents its newly developed technique at Converflex on a VaryFlex line and will soon show it on the X-Flex. It has many advantages. Today’s market continues to demand innovation with inspiration, and this combination is nowhere better found than in the opportunistic and groundbreaking resources of OMET’s Research & Development department. This translates into maximum production flexibility combined with the simplicity of getting into register quickly and reducing expensive downtime in the production hall. It is from these essential market requirements that OMET has created its new

OMET presenta a Converflex questa nuova funzione implementata sulla Vayflex e, presto, anche sulla X-Flex. Molteplici i vantaggi. I principi ai quali si rifà sono quelli che oggi il mercato sempre più insistentemente richiede e che da sempre trovano nell’attività della divisione Ricerca & Sviluppo di OMET risposte puntuali e all’avanguardia: ovvero una sempre più esasperata flessibilità produttiva abbinata alla semplificazione delle operazioni di messa a registro e di riduzione dei tempi morti dell’impianto. È proprio a partire da questi “input”, provenienti dal mercato, che OMET ha messo


From pre-register to insertion of new text or graphics The aim of this new technique is simple: it allows the insertion and register of new text or graphics while the machine continues to run at full speed. Applications for this new technique are many and various. In its simplest form it offers pre-register, which removes the age old technique of using operator know how to get the job into register. But, its real advantage and most frequent use will be the ability to ‘change on the fly’ to insert or replace label text (the language, a bar code etc) without stopping the machine (eg - the same label, but written in a different language). Another use is to insert one or more colours for special printing needs during the run (eg - end roll marks for coupons in rolls), or to change the printed subject completely during a run. Finally, when it comes to reprints, ‘change on the fly’ is useful for quickly bringing the job into register.

The applications Pre-register - As far as the pre-register function is concerned, the new ‘change on the fly’ technique allows the operator - after starting the machine at low speed (10 m/ min) to insert the master print– and then go down the line of the machine to the local console of each printing unit and insert the

Thanks to this a punto un innovativo sistema di “aggangroundbreaking cio al volo”, che in occasione della vetrina function text changes internazionale di Converflex viene presencan be made very tato sulla VaryFlex e che, in seguito, sarà fast and in 4 colours (for example the estesa anche alla X-flex. colour change of the

Dal pre-registro all’inserimento di nuove stampe

children’s eyes in the above pictures) without stopping the machine while it is running.

L’obiettivo di questa funzione è estremamente evidente. consentire l’inserimento Grazie a questa della stampa a macchina in movimento e innovativa funzione, la messa a registro della stessa. Moltepli- si possono realizzare con la massima ci sono le applicazioni per le quali questa rapidità non solo nuova funzione è richiesta. cambi di testo ma anche in quadricromia Se quella più semplice è di pre-registro, al(ad esempio il cambio ternativo a quello storicamente implemen- di colore degli occhi tato e basato sulla conoscenza del passagdei bambini nelle immagini in alto), gio carta tra stampa e stampa, in altri casi senza che venga – per altro sempre più frequenti - il sistema fermata la macchina di “aggancio al volo” viene utilizzato per in produzione. inserire o sostituire un testo di un etichetta (la lingua, un codice a barre ecc.) senza arrestare la macchina (es. stessa etichetta ma con scritte in lingue diverse), o ancora per inserire uno o più colori per particolari esigenze di stampa durante la tiratura (es. marcatura fine bobina per tagliandi in rotoli) o per sostituire completamente il soggetto di stampa durante una tiratura. Infine, nel caso di ristampa, la funzione di “aggancio al volo” viene utilizzata per effettuare la messa a registro rapido.

Le applicazioni Pre-registro - Per quanto riguarda la funzione di pre-registro, la nuova funzione di “aggancio al volo” consente

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“change on the fly” system, which is shown working on a VaryFlex line at the Converflex international showcase, and will subsequently be then added to the X-Flex series.


Hange on the fly: more flexibility without machine stops L’aggancio al volo: più flessibilità senza fermi macchina

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subsequent print, which will be automatically set in register), adjusting pressures if necessary. And so on. Each colour will be inserted one after another. Then, on arrival at the end of the machine, the final fine registration adjustments will be made using either the Vision System or manually from the operator’s panel. It will be possible to ramp up the machine to the required production speed so that the job can begin. Insertion on the fly of one or more prints - In this case, which is done at full production speed, the operator will have already carried out the print pressure adjustment upstream, inserted the inking carriage, and be in register with the master print (the one printing the mark). At the right moment, from the main operator’s panel or from the local console on each printing unit, the operator presses a special button to insert the new print or graphic ‘on the fly’. The final adjustment is made through the Vision System or through the register control. It is also possible to disconnect unused print units, but for obvious reasons it will not be possible to disconnect master print unit. Getting into register on reprints – For getting into register on reprints, the method is the same as with pre-register. The only difference is at the first point: from the moment when the mark has been printed, the job to be reprinted will be simply inserted on the fly. Great interest for the “Change on the Fly” presentation on VaryFlex-F1 shown at last Converflex 2009 exhibition. Grande interesse per la presentazione dell’aggancio al volo sulla VaryFlex-F1 esposta all’ultima fiera Converflex 2009.

all’operatore, dopo aver avviato la macchina a bassa velocità (10mt/1’) avendo inserito la stampa master (quella che stampa la tacca di riferimento), di avanzare verso la fine della macchina da consolle locale dell’unità di stampa e di inserire la stampa successiva (che si metterà a registro automaticamente), regolando se necessario, le pressioni. Via di seguito inserirà colore per colore. Quindi, arrivato in fondo alla macchina, effettuerà la registrazione fine finale o con il vision o con il sistema di messa a registro manuale da pannello operatore. Sarà così possibile portare la macchina alla velocità di produzione prevista ed dare inizio alla tiratura. Inserimento al volo di una o più stampe Nel caso di questa applicazione, che andrà effettuata alla velocità di produzione, occorre che, a monte, l’operatore abbia già effettuato la regolazione delle pressioni di stampa, abbia già inserito il carrello di inchiostrazione e si trovi con la stampa master (quella che stampa la tacca) in stampa. Al momento opportuno, da pannello operatore principale (tramite apposito pulsante presente sulle pagine di ogni stampa) o da consolle locale (dell’unità di stampa) sarà possibile inserire al volo la stampa o le stampe prescelte. L’aggiustaggio finale andrà fatto o da Vision o da pagina controllo registro. Sarà anche eventualmente possibile disinserire le stampe non più utilizzate, mentre, per ovvi motivi, non sarà possibile disinserire la stampa master. Messa a registro ristampa - Nel caso di messa a registro di una ristampa, si procederà come per il pre-registro. Unica eccezione sarà rappresentata dal primo punto: infatti, dal momento che la tacca sarà già stampata, si inseriranno semplicemente al volo le stampe che devono ristampare.


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Mida moves into the sleeve market and doubles production Mida sbarca nel mercato sleeve e raddoppia la produzione

The recent acquisition of MCG in Gallarate (VA), a company that specialises in sleeve production, opens new markets, while its new OMET VaryFlex-F1 offers the Varese based company a European dimension.

L’acquisizione della MCG di Gallarate (VA), azienda specializzata nella produzione di sleeve, apre nuovi mercati mentre l’inserimento della nuova OMET VaryFlex F1 spinge l’impresa varesina verso una dimensione europea.

For almost 50 years Mida has produced labels aimed at making communication easier for customers by displaying the features and benefits of labelled products and, in addition, providing a level of safety through sophistication that reduces counterfeiting risks for the consumers. Mida interprets its mission, as a leading Italian converter of quality self adhesive labels, by continuing to innovate and provide its customers with valuable solutions in a market that is continually looking for novelties.

Da quasi cinquant’anni produce etichette e soluzioni che mirano a facilitare al cliente la comunicazione sulle caratteristiche e i vantaggi del prodotto etichettato e, nel contempo, garantiscono ai consumatori finali maggior sicurezza dai rischi di sofisticazione o contraffazione. Una mission che Mida, azienda di primo piano in Italia nel mercato della produzione di etichette autoadesive di qualità, interpreta all’insegna della costante innovazione, con l’obiettivo di dare risposte di valore ad un mercato in continua ricerca di novità. Fondata nel 1962 e cresciuta come azienda


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Established in 1962 and developed as a family company, Mida is controlled by the Fund DGPA Capital that is managed by DGPA Sgr at present, along with CEO Paolo Boldoni in cooperation with Chief Accountant Giuseppe Vanoli. Mr Vanoli is a key person in the company’s history and a Member of the Board of Directors that is in charge of strategic development. The acquisition of MCG from Gallarate (VA), a company specialising in sleeve production, is part of that strategic plan. The labels are produced from plastic film, PVC/PET/OPS printed UV-flexo and then shrunk onto packaging. They are widely used in the food & beverage, personal care, cleansing and cosmetic sectors. This operation represents the first real step of the development plan for this important company which - in a very fragmented sector, where a progressive concentration seems to be inevitable - aims at growing and enriching the range of solutions on offer, and entering new market segments at a high rate of development. “Wrapping a sleeve around a package represents a substantial integration of the solutions offered by self adhesive labels, which have always been Mida’s core business”, explained Giuseppe Vanoli. “Thanks to the larger space available they permit a more comprehensive and engaging communication, and in the case of a complete coating of tops or covers, they also carry out the function of a warranted seal, which is very important for products sold in the large scale retail trade. The sleeve represents a natural diversification that allows Mida to supply a complete range of labelling solutions for food, cosmetic, chemical, and pharmaceutical companies”. The creation of a business group at Mida is aimed at acquiring a new European

familiare, attualmente Mida è controllata dal fondo DGPA Capital gestito da DGPA Sgr e partecipata dall’amministratore delegato Paolo Boldoni che la gestisce, con la collaborazione del rag. Giuseppe Vanoli, figura di riferimento nella storia aziendale e componente il consiglio di amministrazione della Società con importanti incarichi di sviluppo strategico. è in questa direzione che, proprio di recente, è stata conclusa l’acquisizione della MCG di Gallarate (VA) azienda specializzata nella produzione di sleeve. Si tratta di etichette realizzate in film plastico, PVC/PET/OPS stampate in flexo UV, tubolate e termoretraibili sulle confezioni, molto impiegate soprattutto nei settori food & beverage, igiene personale, detergenza e cosmetico. Una operazione che rappresenta il primo concreto passo previsto dal piano di sviluppo di questa importante azienda che, in un settore molto frammentato nel quale una progressiva concentrazione appare fisiologica, punta a crescere, arricchendo la gamma di soluzioni offerte ed entrando in nuove nicchie di mercato ad alto tasso di sviluppo. “Le sleeve, che avvolgono a 360° la confezione, rappresentano una sostanziale integrazione delle soluzioni offerte dalle etichette autoadesive, da sempre core business di Mida - spiega Giuseppe Vanoli Grazie al maggior spazio a disposizione consentono infatti una comunicazione più completa e accattivante e, in caso di rivestimento completo del tappo o coperchio, svolgono anche la funzione di sigillo di garanzia, molto importante nel caso di prodotti venduti nella grande distribuzione. Lo sleeve rappresenta perciò una naturale diversificazione grazie alla quale Mida può fornire una gamma completa di soluzioni di etichettatura alle aziende alimentari, cosmetiche, chimiche e farmaceutiche”. Si viene così a configurare, attorno a Mida, la


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Mida moves into the sleeve market and doubles production Mida sbarca nel mercato sleeve e raddoppia la propria produzione dimension for the company. In fact, the company from Varese is already a benchmark for the sector, as already stated. At its own 5,000 sqm production facility in San Salvatore in Malnate, situated on a 17,000 sqm plot, 13 printing lines, using various technologies, combine with 5 control tables and 2 systems to check 100% of label output. The production range is particularly wide, covering all of the most important application sectors and diverse substrates: paper, acetate, polythene, polypropylene, polyester, vinyl substrates, and synthetic fabrics. Mida’s self adhesive labels, printed in up to 8 colours by rotary letterpress, offset, digital, waterless offset, flexo, screen and combination processes, can be varnished and plasticised, numbered with printing on the silicon substrate and directly onto the adhesive. The type of adhesive used changes to suit the specific use of the label. For example, in the oenological and liquid food sector there is a requirement for very sophisticated labels both in terms of self adhesive material refinement and print technologies. Mida also has a special department, fully air-conditioned, and dedicated to digital print for short runs and waterless offset for medium and longer runs. In the cosmetic field, Mida has specialist know-how that allows it to support the companies in the sector by producing beautiful, attractive, and well printed labels in every detail. In particular, Mida produces labels with a “non-label” and squeezable look. In the pharmaceutical sector, Mida is currently a partner to many of the leading manufacturers. All phases of a job are carried out in a department dedicated to production techniques that comply with the procedures needed to guarantee the quality and accuracy of every label. Production

creazione di un “business group” che aspira ad acquisire una dimensione europea. Del resto l’azienda varesina è, come detto, già oggi una realtà di riferimento per il settore. Nel proprio stabilimento di San Salvatore di Malnate, che occupa una superficie coperta di 5.000 mq su un’area di 17.000 mq., operano ben 13 linee per la stampa con varie tecnologie, affiancate da 5 tavoli di controllo e 2 sistemi per il controllo 100% delle etichette. Particolarmente ampia la gamma produttiva, che abbraccia tutti i più importanti settori applicativi e spazia su qualsiasi materiale: carte, acetati, politene, polipropilene, poliestere, supporti vinilici, tessuti sintetici. Le etichette autoadesive Mida, realizzate fino a 8 colori, con procedimento tipo-rotativo, offset digitale, offset waterless, flexografico, serigrafico e tecnica mista, possono essere verniciate e plastificate, numerate e stampate sul supporto siliconato e direttamente sull’adesivo. In funzione dell’utilizzo specifico dell’etichetta, cambia anche la tipologia dell’adesivo utilizzato. È il caso, ad esempio, del settore enologico e dei liquidi alimentari, che richiede etichette molto sofisticate sia per la ricercatezza dei materiali autoadesivi che delle tecnologie di stampa. Mida dispone di un reparto specifico, completamente condizionato, dedicato alla stampa con procedimento digitale per piccoli quantitativi e offset waterless per medi e grossi quantitativi. Anche in ambito cosmetico Mida dispone di uno specifico know-how per supportare le aziende del settore nel realizzare etichette belle, seducenti, ben stampate in ogni dettaglio. In particolare Mida realizza etichette con effetto “nolabel-look” e squeazable. Spostandosi nel settore farmaceutico, Mida è oggi partner di molte fra le più importanti case produttrici. Nel reparto dedicato a questa produzione, tutte le fasi di lavorazione


avvengono nel rispetto di procedure che garantiscono la qualità e l’affidabilità di ogni etichetta. La produzione viene controllata al 100% con apparecchiature di nuova generazione. Un sofisticato sistema di monitoraggio computerizzato consente il controllo di processo in tempo reale. L’esperienza di molti anni di lavoro con le maggiori aziende permette a Mida di offrire tecnologie esclusive per la verifica dell’autenticità del prodotto. Infine l’ambito industriale, per il quale Mida realizza etichette autoadesive in modulo continuo neutre o stampate, su una o più file, fino alla larghezza di 480 millimetri, trascinamoduli compresi. Le etichette Mida possono essere impiegate su qualunque stampante, con una perfetta piegatura automatica in caduta, garantita dall’alta qualità dei materiali e dalla precisione delle lavorazioni. Accanto alla qualità del prodotto, altri elementi che contribuiscono a rafforzare la capacità competitiva di Mida sul mercato sono rappresentati dalla qualità del servizio e della consulenza, oltre all’alta professionalità dei suoi uomini, in grado di creare nuove soluzioni complete, dallo studio alla progettazione e alla realizzazione. Dopo l’acquisizione di MCG, il passo successivo è stato l’acquisto di una nuova macchina da stampa OMET VaryFlex F1 con luce 530 a 8 colori più cold foil e attrezzature varie. “Le innovative caratteristiche di questo nuovo impianto, - afferma il rag. Vanoli - consentiranno di raddoppiare la nostra capacità produttiva attuale nella stampa di sleeve e incrementeranno notevolmente quella delle etichette autoadesive”.

The modern production facility in Malnate (Varese), where 13 lines use various print technologies and label monitoring systems. Il moderno complesso produttivo di Malnate (Varese), dove operano ben 13 linee per la stampa con varie tecnologie e i sistemi per il controllo delle etichette.

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is 100% controlled by a new generation of equipment. A sophisticated and computerised monitoring system allows Mida to control the process in real time. The experience of many years working with major companies allows Mida to offer exclusive technology that tests the authenticity of the product. Last but not least, is the industrial domain, for which Mida makes self adhesive plain or printed labels in continuous form, in one or more rows, up to a maximum width of 480mm including form drag. Mida’s labels can be used on any printer with a perfect automatic fold guaranteed by the high quality of the material and the precision of processing. Next to product quality, other elements that contribute to strengthening Mida’s competitive capacity in the market are the quality of its service and consulting, alongside the highly professional team that can create new and complete solutions, from feasibility to design and realisation. After acquiring MCG, Mida’s next step was to buy a new OMET printing and converting line. The VaryFlex-F1 has a 530mm web width, and is fitted with 8 colours plus cold foil and various converting options. “The innovative features of the latest OMET”, stated Chief Accountant Vanoli: “will allow us to double our present production capacity in sleeve printing and significantly increase that of self adhesive labels”.


Inline lamination with OMET VaryFlex La produzione di film accoppiati a secco in linea con VaryFlex

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The first VaryFlex with the new lamination unit is being installed at present. One more machine is being produced and will be delivered to a customer in Central America within this year One of the techniques that is required more and more by those who work in converting, is lamination, which allows the joining of different films into a single structure.

‘Pros’ and ‘Cons’ of this process Solvent-base adhesives are used in this process. They attain a good degree of wetting extremely easily, and several types of films

La prima VaryFlex con il nuovo gruppo di laminazione a secco è attualmente in fase di installazione. Un’altra macchina è in produzione e sarà consegnata ad un cliente in Centro America entro l’anno. Una delle procedure che si stanno segnalando per un sempre maggiore impiego da parte di chi opera nel converting è quella della laminazione a secco, che permette la realizzazione di accoppiati/laminati con lo scopo di unire differenti film in un’unica struttura.

I “pro” e i “contro” di questo processo Con questo processo vengono utilizzati adesivi a


base solvente, che con estrema facilità raggiungono una buona bagnatura ed è possibile utilizzare numerose tipologie di film per creare una grande varietà di laminati. Molteplici i vantaggi che essa comporta. Non solo, infatti, è possibile accoppiare fra loro molti tipi di materiali, ottenendo una elevata forza di adesione fra gli strati. Ma si tratta anche di un processo economico, vista la breve linea di trasformazione e i bassi scarti, e particolarmente adatto per la stampa, grazie all’alta stabilità dimensionale del processo. Inoltre le larghezze dei film possono essere cambiate facilmente sostituendo il rullo di impressione. I prodotti laminati che così si ottengono hanno infine buona rigidità, che li rende adatti a processi secondari come taglio e formazione di imballaggi con riempitrici automatiche. Certo, è necessario adottare una serie di comportamenti e attenzioni particolari. L’uso di adesivi a base solvente richiede infatti la monitorizzazione della quantità di solvente residuo e il controllo del tipo di solventi utilizzati. Inoltre, a laminazione finita, è molto difficile eliminare completamente il solvente residuo. La reazione innescata dall’adesivo richiede poi un certo tempo di stoccaggio. Altre precauzioni da adottare riguardano il minuzioso controllo della spalmatura dell’adesivo richiesto per impedire la formazione di irregolarità nell’accoppiamento e garantire la giusta adesione e quello, altrettanto attento, della tensione nello svolgimento per eliminare possibili problemi come la formazione di bolle o fori. Infine occorre sottolineare come l’adesivo vada sempre accuratamente scelto in base al materiale da accoppiare e al successivo uso che ne dovrà fare.

OMET’s solution

La soluzione OMET

To address the market trend, OMET’s Research & Development Division has designed and produced a special unit for solvent lamination, working inline on its VaryFlex press. The unit, placed before rewinding, is prearranged for two different types of processing, both of them able to guarantee the application of adhesive onto the most stable film:

Proprio per far fronte ad una tendenza comunque in atto nel mercato, la divisione Ricerca & Sviluppo OMET ha progettato e realizzato uno speciale gruppo per laminazioni a solvente, in linea sulla macchina da stampa VaryFlex. Il gruppo, posizionato prima della ribobinatura, è predisposto per due differenti tipologie di questo processo, atte entrambe a garantire il deposito dell’adesivo sul film più stabile:

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can be used to create a large variety of laminated products. The advantages it offers are manifold. Not only is it possible to join a lot of different types of materials together, obtaining high adhesion strength between the layers. But, it is also a cost effective process, considering the short converting line and low waste levels, which makes it particularly suitable for print thanks to its high dimensional stability. In addition, film widths can easily be changed, merely by replacing the impression roll. Laminated products obtained in this way have a high finished strength, which makes them suitable for secondary processes like cutting and packaging formation with automatic filling machines. However, it is important to adopt a set of special rules and regulations. The use of solventbase adhesives demands close monitoring of the quantity of residual solvent and scrutiny of the type of solvents used. Moreover, when the lamination is finished, it is very difficult to completely eliminate the residual solvent. The reaction triggered by the adhesive requires a certain stacking down time. Other precautions to be adopted include precise control of the required adhesive coating to prevent coupling irregularities from forming and to guarantee the right adhesion. In addition, tension needs to be controlled in unwinding to eliminate possible problems such as bubble or hole formation. Finally, we must stress the importance of ensuring that the adhesive is always carefully chosen according to the material to be coupled and its subsequent use.


Inline lamination with OMET VaryFlex La produzione di film accoppiati a secco in linea con VaryFlex • lamination with secondary materials like PET, BOPP, which are more stable under heat, by applying glue to the secondary material, can be achieved on a modified Flexo unit • lamination with secondary thermo sensitive material like LDPE, by applying glue to the primary material, can be achieved on a Rotogravure unit. To guarantee similar temperatures and constant web tension of materials in the laminating area, the unit is provided with heated calenders and independent tension controls. After lamination a cooling calender is also available. To aid glue drying, the unit is completed by an upper tunnel composed of separate drying chambers with independent setting.

A success for the first installations The first VaryFlex with the new lamination unit has been tested with satisfaction by the final customer and it is being installed at present. One more machine is being produced and will be delivered to Central America within this year.

• la laminazione con materiale secondario tipo PET, BOPP, piu’ stabili al calore, attraverso deposito colla su materiale secondario, realizzata con gruppo Flexo modificato • la laminazione con materiale secondario tipo LDPE, termosensibile, attraverso deposito colla su materiale primario, realizzata con gruppo Rotocalco. Per garantire temperature simili e tensioni costanti dei materiali nella zona di accoppiamento il gruppo è predisposto di calandre riscaldate e di controlli di tensione indipendenti. Dopo l’accoppiamento è presente anche una calandra di raffreddamento. Per favorire l’essicazione della colla, il gruppo è completo di un tunnel superiore realizzato con camere di asciugatura separate a settaggio indipendente.

Successo per le prime installazioni La prima VaryFlex con il nuovo gruppo di laminazione a secco è stata collaudata con soddisfazione dal cliente finale ed attualmente in fase di installazione. Un’altra macchina è in produzione e sarà consegnata in Centro America entro l’anno.

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lamination applications | Applicazioni laminazione a secco Film composition | Composizione film BOPP/CPP Extruded PVdC BOPP/CPP OPA/PE or EVA or LLDPE Extruded PVdC OPA/PEoEVAoLLDPE OPA/PE or EVA or LLDPE PET/Al/PE PET/Al/EVA or LLDPE OPA/CPP PET/Al/CPP PET/Al/OPA/CPP BOPP/DMAl+CPP OPA/DMAl+PET/LLDPE CPP/PA/CPP Extruded CPP/PVdC PA/CPP

Applications

Applicazioni

Snacks, dry food

Snack, Cibi secchi

Pickles, Liquid soups, Frozen food, Dry pasta

Sottaceti, Zuppe liquide, Cibi congelati, Pasta secca

Juices, Wine

Succhi, Vino

Boiled rice, Steaks, Boiled food Curry, Steaks, Meat sauces, Stews, Liquid soups Snacks, Frozen cakes Sack of rice

Riso bollito, Bistecche, Cibi bolliti Curry, Bistecche, Salse di carne, Stufati, Zuppe liquide Snack, Dolci congelati Sacchetto del riso

Jelly, Pudding, Ham

Gelatina, Budino, Prosciutto

BOPP: Bio-oriented polypropylene/Polipropilene biorientato CPP: Cast polypropylene /Polipropilene cast PET: Polyester /Poliestere PVdC: Polyvnyldiene Chloride/Polivinildiene cloruro PA: Polyamide or Nylon/Poliammide o Nylon

OPA: Bio-oriented Polyamide or Nylon/Poliammide o Nylon biorientato DMAl: Metalized aluminium deposit /Deposito metallizzato di Alluminio EVOH: Ethylene vinyl alcohol/Etilene vinil alcool EVA: Ethylene vinyl acetate/Etilene vinil acetato LLDPE: Linear low density polyethylene/Polietilene lineare bassa densità


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Remote machine management the new frontier for omet’s research Trasparent Factory: la gestione in remoto delle macchine Omet

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Innovative software allows a view of the state of the machine, the analysis and saving of production data and control of job menus, but from a remote location via a computer. Being able to view the state of the machine, analyse and save production data and control menus that set and load the job onto the machine – and all carried out without physically having to be in front of the machine, but from a remote location via a computer. This is the extraordinary innovation set up by the Research & Development Division of Omet, the Italian company that leads the market for printing presses and converting machines, and which already offers top-selling jewels: VaryFlex and XFlex. It is undoubtedly a project that is absolutely at the forefront and constitutes the further added value of Omet’s technology for its customers. This revolutionary innovation is based on

Un innovativo software permette, pur non trovandosi di fronte alla macchina, di visualizzarne lo stato, acquisire i dati di produzione e interscambiare le ricette dei lavori. Poter visionare lo stato della macchina, analizzare e salvare i dati di produzione e operare sulle ricette in modo da settare e caricare il lavoro in macchina. Il tutto eseguito senza doversi trovare fisicamente di fronte alla macchina, ma da una postazione remota tramite computer. è questa la straordinaria novità messa a punto dalla Divisione Ricerca & Sviluppo di OMET, che è già disponibile sui propri gioielli di punta: VaryFlex ed X-Flex. Un progetto di assoluta avanguardia, che costiuisce un ulteriore valore aggiunto della tecnologia OMET per i propri clienti.

I vantaggi della nuova frontiera informatica Alla base di questa rivoluzionaria inno-


vazione sta uno speciale software che si compone di un’applicazione eseguibile da installare sul computer remoto dal quale si potrà aver accesso alla macchina. Il software, che funge da client, invia richieste (messaggi) di lettura e scrittura delle variabili allocate in memoria del PLC principale della macchina (che funge da server) attraverso la rete ethemet presente in macchina. Il PC di supervisione deve essere allacciato allo switch presente nel quadro elettrico principale della macchina o collegato direttamente attraverso il router utilizzato per la teleassistenza, che garantisce l’accesso alla rete della macchina da computer non appartenenti a tale dominio.

Le tre funzioni consentite L’applicazione è composta principalmente da tre sezioni con differenti funzionalità: 1. STATO della MACCHINA: vi si possono visualizzare tutte le informazioni sullo stato attuale della macchina come se ci si trovasse di fronte al pannello operatore. 2. DATI di PRODUZIONE: è possibile acquisire in questa sezione (su comando o in scansione continua) i dati relativi alla produttività della macchina, permettendone il salvataggio in fogli di calcolo esterni che possono così essere facilmente analizzati e manipolati con le più diffuse suite d’ufficio. 3. GESTIONE delle RICETTE: in modo bidirezionale, tra macchina e ufficio, e viceversa. Grazie a questo software è pertanto possibile: a) salvare sul PC di supervisione - che funge da “archivio storico”- i lavori preparati in macchina, in modo da espanderne all’infinito la memoria (limitata a 100 ricette) e fungere da back-up b) trasferire nuovamente in macchina ricette precedentemente salvate c) editare direttamente sul PC di supervisione le ricette dei lavori da eseguire in macchina, per poi scaricarli nella memoria del sistema di controllo della macchina, dalla quale l’operatore potrà richiamarle con facilità.

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special software composed of an application that is installed on the remote computer, from where it will be possible to access the machine. The software, working as a client, sends inquiries (messages) about reading and writing the variables allocated in the memory of the machine’s main PLC (working as a server) through the ethemet network on the machine. The controlling PC must be connected to a switch on the main electric board of the machine or directly linked through the router used for remote assistance which ensures the machine access to the network from computers that do not belong to such a domain. The application is principally composed of three sections with different functionalities: 1. STATE of the MACHINE: all the information on the present state of the machine can be visualised as if you were in front of the operator’s panel. 2. PRODUCTION DATA: it is possible to acquire data concerning the machine productivity in this section (on command or continuous scanning), allowing it to be saved on external calculation sheets that can be easily analysed and handled using the most widespread office suites. 3. RECIPE MANAGEMENT: bi-directional, machine <> office. Thanks to this software it is possible to: a) save the jobs, prepared on the machine, on the controlling PC – working as ‘historical record’ – so that the memory (limited to 100 menus) is expanded infinitely and works as a back-up b) transfer previously saved menus into the machine again c) directly edit the menus of the jobs to be carried out in the machine on the controlling PC and then download them into the memory of the machine control system, from where the operator can recall them easily. That allows separating the preparation tasks (organizer) and job execution (printer).


BST & Grafica Zannini: where inspection technology meets industry expertise

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BST Shark 4000 LEX installed on OMET press at Grafica Zannini.

BST International’s intelligent print defect detection systems ... promising defect-free label production. Grafica Zannini in Italy profits from BST’s inspection systems’ performance on its pharmaceutical labels. Grafica Zannini’s history dates back to 1967, when the first factory was built in Ospedaletto, in the industrial area of Pisa. In the intervening years, there have been a number of new additions, like the new plant in Pontedera in 1998, the creation of an overseas subsidiary in Tullamore (Ireland), a second production plant in Pontedera in 2001, a second overseas plant in Serbia, and finally Palladio Industrie Grafiche Cartotecniche joining the Grafica Zannini group. All these have turned the original company into Palladio-Zannini Group, which is a clear European and international leader in specialised pharmaceutical packaging. We met Mr Giampaolo Semboloni, Manager of the Self Adhesive Labels Department, who explained to us how continued technological and organisational development enables the company to stay at the forefront of guarantees for accuracy and reliability. “All stages of production, from pre-printing to delivery, are subject to constant attention and follow strict control procedures and checks in order to guarantee our clients that their products comply with the requisite quality standards of the pharmaceutical industry,” he explained. This is why the company had to equip its production machines with technology and control systems that has enabled it to reach such high standards of quality that it has obtained a Licence on Trust from the Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, and established an ongoing and loyal relationship with the major players in the pharmaceutical industry. All these demands were key to BST International developing the SHARK 4000 LEX one hundred percent defect detection system. The SHARK 4000 LEX is ideal for use on narrow web and label printing machines or inspection rewinders. What it offers to high quality demands in label production is 100% print defect detection in practice!


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OMET shakes a partnership with Clemson University-USA OMET stringe una partnership con la Clemson University negli USA

By Steve Katz – (Label & Narrow Web)

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OMET’sVaryFlex-F1 530 installed at the Sonoco Institute of Clemson University. La OMET VaryFlex-F1 530 installata presso il Sonoco Institute della Clemson University.

Quality in an organization is dependent on its resources, people, and the relationships it creates. And when relationships become partnerships, doors can open, allowing for something special to transpire. In one such partnership, between an American institution of higher learning and an Italian press manufacturer, a unique situation has developed, creating

La qualità di un’organizzazione dipende dalle sue risorse, dai suoi uomini e dai rapporti che sa creare. E, quando i rapporti diventano vere e proprie partnership, le porte si possono aprire, generando qualcosa di speciale. Da una partnership di questo tipo - tra un’istituzione di formazione superiore americana e un produttore di macchine da stampa italiano - si è generata una situa-


zione unica, in grado di determinare nuove opportunità d’istruzione, packaging, stampa e business. La Clemson University di Clemson SC, USA, è un’istituzione particolarmente apprezzata e che si è conquistata una notevole autorevolezza per i suoi studi sulla stampa e sul packaging. Di recente ha inaugurato una nuova struttura, il Sonoco Institute of Packaging Design and Graphics, una realtà che ha tutte le carte in regola per diventare il leader globale nella tecnologia e nella ricerca nell’ambito del design e della grafica del packaging. Ad offrire il maggiore contributo alle prospettive dell’istituto è OMET, produttore di macchine da stampa vincitrici di numerosi premi internazionali, che ha donato al Sonoco Institute una VaryFlex-F1 530 a sette colori che verrà installata nel nuovissimo padiglione Harris A. Smith nel campus della Clemson. Seguendo le specificità dell’Istituto, che sono la scienza del packaging e le comunicazioni grafiche, sarà data forte enfasi all’elettronica stampata. E, grazie alle sue straordinarie capacità, la OMET VaryFlex risponde

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new opportunities in education, packaging, printing and business. Clemson University, located in Clemson, SC, USA, is an institution acclaimed for its focus on printing and packaging studies. The university recently welcomed a new addition to its facilities, opening the doors to the brand new Sonoco Institute of Packaging Design and Graphics. The institute is poised to become the global leader in packaging design and graphics technology and research, and a major contributor to the institute’s endeavors is OMET, the award winning press manufacturer based in Lecco, Italy. A true partnership has developed between OMET and the Sonoco Institute, and its centerpiece is the installation of an OMET VaryFlex-F1 530 seven-color press at the institute. The press, which OMET has donated to the school, will be housed in the brand new Harris A. Smith building located on Clemson’s campus. Specific to the institute’s focus on packaging science and graphic communications, a strong emphasis will be placed on printed electronics. The VaryFlex


OMET shakes a partnership with Clemson University-USA OMET stringe una partnership con la Clemson University negli USA

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Harris DeLoach of Sonoco and Harris A. Smith prepare to open the door of the new Harris A. Smith Building/Sonoco Institute on the Clemson University campus. L’inaugurazione del nuovo Sonoco Institute dove è allestita la VaryFlex donata da OMET.

press, due to its extraordinary capabilities, is a perfect fit to meet the institute’s needs. The press includes seven printing stations that can be configured for rotary screen, flexography or gravure, with a variety of solvent, water based and UV curable ink systems. The press platform can handle polymer substrates as thin as 12 microns, or paperboard materials as heavy as 600 microns, while achieving high end registration through a complete servo controlled system. The flexibility of the press was one aspect that drew the institute to OMET, particularly when it comes to the needs of printed electronics applications. “When we were looking for a company to partner with, we were looking for one that could support our flexible packaging needs, both solvent and water based, and multiple processes – both gravure and flexo. With printed electronics, you need to have variable printing processes and the ability to mix and match,” says Chip Tonkin, director of the Sonoco Institute. At the 2008 Drupa exhibition, Tonkin met Marco Calcagni, OMET’s sales director, and explained to him the Sonoco Institute’s direction and philosophy. Here, the seeds for the partnership were planted. “Upon speaking with Mr. Tonkin about Clemson’s project, I was immediately drawn to it for two reasons. First,

pienamente a questa sfida. La macchina è infatti dotata di sette gruppi stampa che possono essere configurati come serigrafici rotativi, flessografici o rotocalco, con una grande varietà di sistemi di inchiostri a base solvente, base acqua e asciugatura UV. La piattaforma della macchina può trattare supporti polimerici sottili fino a 12 micron, oppure materiali in cartone pesanti fino a 600 micron, e, al tempo stesso, conseguire la massima precisione di registro grazie a un sistema servocomandato completo.

VaryFlex conquista per flessibilità e qualità di stampa La flessibilità e la qualità di stampa che VaryFlex è in grado di offrire sono stati gli aspetti che hanno spinto l’Istituto verso OMET: “Quando stavamo individuando un’azienda come partner, eravamo alla ricerca di qualcuno che potesse supportare le nostre necessità relative al packaging flessibile, sia a base di solvente che d’acqua, e con processi multipli, sia rotocalco che flexo. Con l’elettronica stampata bisogna avere processi di stampa variabili e l’abilità di miscelare e abbinare,” afferma Chip Tonkin, direttore del Sonoco Institu-


te. Durante la Drupa 2008, Tonkin ha incontrato Marco Calcagni, direttore vendite di OMET, illusrandogli la direzione e la filosofia del Sonoco Institute. Così sono stati gettati i semi della partnership:“Sono stato immediatamente attratto dal progetto della Clemson per due motivi. In primo luogo perché ritengo che collaborare con un’università sia molto importante per lo sviluppo di nuova tecnologia. Inoltre abbiamo valutato che questa sarebbe stata un’opportunità eccellente per incrementare la presenza OMET in Nord America,” spiega Calcagni. VaryFlex è anche pronta ad espandersi secondo le necessità, per soddisfare i bisogni dell’istituto. Amerigo Manzini, R&D manager per OMET, parla della versatilità della macchina e del suo potenziale: “VaryFlex è una macchina multisupporto vera e propria, con la capacità di stampare su qualsiasi supporto, da film da 5 millimetri a cartone da 24 pt. Offre stampa combinata con HD flexo, cassetti serigrafici, cassetti rotocalco e cassetti hot/cold foil, che possono essere posizionati in qualsiasi stazione sulla macchina. Inoltre, OMET dispone di una stazione di stampa offset che può essere aggiunta alla VaryFlex per farne una piattaforma ancora più versatile. La piattaforma della macchina alla Clemson cambierà e si espanderà, dunque, con la crescita dei requisiti della Clemson stessa”.

Up: James Barker, President of Clemson University . Down: Harris A. Smith Sopra: James Barker, presidente della Clemson University. Sotto: Harris A. Smith.

Un comune approccio olistico al design del packaging Ma, oltre alle doti intrinseche della macchina, vi sono altri fattori intangibili che rendono OMET il vero partner che l’Istituto stava cercando: “Volevamo un’azienda con una visione, che alzasse il tiro della ricerca e dell’apprendimento e con cui potessimo fare insieme ricerca & sviluppo. OMET ha questo tipo di visione e di desiderio,” afferma Tonkin. Una visione, quella che accomuna il team

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cooperating with a university is very important to the development of new technology. Also, it became clear that this would be an excellent opportunity for OMET to increase its presence in North America,” Calcagni says. The VaryFlex press is also poised to expand as needed, in order to meet the needs of the institute. Amerigo Manzini, R&D manager for OMET, talks about the machine’s versatility and potential. “The VaryFlex is a true multi-substrate press with the ability to print on any substrate from .5 mil unsupported film to 24 pt board. It offers combination printing with HD flexo, silkscreen cassettes, gravure cassettes, and hot/cold foil cassettes that can slide in to any station on the press. Additionally, OMET has an offset print station that can be added to the VaryFlex to make it an even more versatile platform. The press platform at Clemson will change and expand as Clemson’s requirements grow,” Manzini says. Tonkin emphasizes that while the press is a remarkable fit for the institute, there are other intangible factors that make OMET the true partner the institute was looking for. “Once we put together our requirements, we realized that there were really only a handful of companies that had the capabilities we desired, and from a partnership standpoint, a company that would benefit from what we have to offer. We wanted a company with vision, one that would raise the bar of research and learning, and one where we could get immersed in each other’s R&D. Omet has that vision and that desire,” Tonkin says. The R&D the Sonoco Institute’s students and teachers, as well as OMET’s team look forward to, is based on what Tonkin describes as the school’s holistic approach to packaging design. He says the institute’s four areas of focus are packaging design workflows, sustainability, the consumer experience, and printed electronics.


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OMET shakes a partnership with Clemson University-USA OMET stringe una partnership con la Clemson University negli USA “We’re the only facility of its kind with these capabilities,” Tonkin says. “We have everything under one roof – the lab, prepress equipment, and the OMET press. Our pitch to the industry is that you can come here to Clemson and make your ideas work,” he says, adding that plans include the printing of solar panels and lighting. OMET’s engineering team is looking forward to cooperating with Clemson to develop and test new packaging technologies and processes, especially concerning printed electronics, Manzini says, and is enthusiastic about the partnership. “The ability to partner with Clemson at the new Sonoco Packaging Institute is very exciting. This will be a cutting edge facility that will push the boundaries of packaging. We are an engineering focused company and innovation is our passion, and this matches well with the focus of the institute,” adds Manzini. A true partnership is a mutually beneficial relationship, and in addition to sharing in R&D endeavors, another purpose is being served on the business end of OMET’s operations. The facility at Clemson will also serve as OMET’s North American press demonstration and training center, giving the company a permanent home at one of the most distinguished graphic arts universities in North America, thus providing the opportunity to expand the company’s presence across the Atlantic. “North American customers are more receptive to traveling to a US based facility for demonstrations, rather than traveling to Europe. This makes it easier for these customers to see first-hand the quality, dependability and flexibility of OMET’s VaryFlex platform. In effect, the cooperation with Clemson also provides US con-

OMET agli studenti e agli insegnanti del Sonoco Institute, che si fonda sull’approccio olistico al design del packaging e intende approfondire i flussi di design del packaging, la sostenibilità, l’esperienza del consumatore e l’elettronica stampata. “Siamo l’unica infrastruttura di questo genere con queste capacità. - afferma Tonkin Abbiamo tutto sotto lo stesso tetto: il laboratorio, l’attrezzatura pre-stampa e la macchina OMET”. E continua: “Il nostro messaggio all’industria è che si può venire qui alla Clemson e far funzionare le idee”, aggiungendo che i programmi includono la stampa di pannelli solari e illuminazione. Il team di progettazione OMET desidera cooperare con Clemson per sviluppare e testare nuove tecnologie e processi di packaging, specialmente in relazione all’elettronica stampata: “La possibilità di collaborare con Clemson al nuovo Sonoco Packaging Institute è molto entusiasmante. – afferma Manzini - Questa sarà una struttura all’avanguardia che cambierà le frontiere del packaging. OMET è un’azienda incentrata sulla progettazione e l’innovazione è la nostra passione. Tutto ciò si abbina bene con gli obiettivi dell’istituto”.

Un supporto alla penetrazione della tecnologia OMET nel Nord America Una vera partnership costituisce un rapporto di reciproco beneficio. Per questo la struttura alla Clemson servirà anche come centro per dimostrazioni e training per il Nord America sulla tecnologia OMET, dando all’azienda italiana una dimora permanente presso una delle università di arti grafiche più autorevoli del Nord America. “I clienti nordamericani sono più disponibili a recarsi presso una struttura situata negli Stati Uniti per le dimostrazioni piuttosto che viaggiare in Europa. Tutto ciò ne facilita la visione in presa diretta della qua-


Students and professors of Clemson University are analysing the material printed on OMET’s VaryFlex.

verters a well recognized North American graphic arts university that can provide independent assessment of the OMET VaryFlex platform performance,” Manzini says. OMET also plans to run print demonstrations for future customers on the VaryFlex, training seminars for existing VaryFlex customers, as well as seminars for the converting and packaging industries. “North America is one of the world’s most important markets, and this is a major reason OMET has decided to invest its time and money in this project,” Calcagni says, adding, “The relationship between OMET and Clemson University demonstrates that cooperation between industry and education can produce significant technological developments.”

lità, dell’affidabilità e della flessibilità della piattaforma OMET VaryFlex. In effetti, la cooperazione con Clemson fornisce anche ai converter statunitensi una valutazione del rendimento della piattaforma OMET VaryFlex indipendente, quale solo una università di arti grafiche riconosciuta può fornire” continua Manzini. Per i suoi clienti e prospect, OMET ha anche in programma di eseguire dimostrazioni di stampa, corsi di formazione e seminari per le industrie del converting e del packaging. “Il Nord America è uno dei mercati più importanti del mondo e questo è uno dei maggiori motivi per cui OMET ha deciso di investire tempo e soldi in questo progetto. - conclude Calcagni - Il rapporto tra OMET e la Clemson University dimostra che la cooperazione tra il mondo dell’industria e quello dell’istruzione può produrre sviluppi tecnologici significativi”.

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Studenti e docenti della Clemson University analizzano il materiale stampato con OMET VaryFlex.


Bergamo: a town of art, history and culture Bergamo: città di arte, storia e cultura

Bergamo Alta and its walls.

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Bergamo Alta con le sue mura.

Seen from far away, with its skyline of houses and palaces, its churches and fortifications set amongst the parks and gardens of the hills, Bergamo exudes its own particular charm.

Già scorgendola da lontano, con il profilo delle sue case e dei suoi palazzi, delle sue chiese e delle sue fortificazioni che spiccano tra il verde dei colli, Bergamo esprime un fascino del tutto particolare.

It is the charm of the past that continues to throb in the Città Alta, balancing the low part of the built-up area, the busy main city and business centre that drives one of the most dynamic provinces in the country. Art and culture, business and finance are the two principal sides that identify this centre in Lombardy better than others - located just thirty kilometres from Lecco and Milan, in the North of the Po valley and at the confluence of a number of valleys marked by the Orobic Prealps.

è il fascino del passato che pulsa nella Città Alta, facendo da contrappunto alla parte bassa dell’abitato, capoluogo economico e centro di affari, alla guida di una delle province più dinamiche del Paese. Arte e cultura, affari e finanza sono infatti i due binomi contrapposti che meglio di altri identificano questo centro lombardo a soli trenta chilometri da Lecco e da Milano, posto al nord della Pianura Padana immediatamente all’imboccatura di una serie di valli segnate dalle Prealpi Orobiche.

Piazza Vecchia

Piazza Vecchia

Wandering through the streets and squares

Aggirandosi per le strade e le piazze del-


The heart of Città Alta There is a small square behind the Palazzo della Ragione that is overlooked by the Duomo, the cathedral designed by Filarete, in whose honour there are several large canvases. Among them you can see the martyrdom of St John Bishop by G.B. Tiepolo. Also in the small square is a polychrome marble prothyrum with column-bearing lions by Giovanni da Campione. It marks the entrance to the Basilica of S.Maria Maggiore, the most important monument in the town. Built in the 12th century, the basilica preserves the original Romanesque structure outside. The Greek cross plant also remains intact, but the interior was changed in the sixteenth and seventeenth century and is sumptuous. Here we find precious tapestries, and the tomb of the composer and musician Gaetano Donizetti and his master Simon Mayr. The chorus tarsias and iconostasis carried out in the sixteenth century according to Lorenzo Lotto’s drawings are very

la Città Alta, i cortili e i monumenti che la impreziosiscono e la rendono assolutamente unica, si può respirare il profumo di secoli di una storia ricca e ancor oggi viva. Simbolo della città - cui ci si può arrivare con una rapida ma caratteristica funicolare - è Piazza Vecchia: formatasi già nel ‘300, raggiunge la sua forma attuale durante la dominazione veneta, di cui costituisce il principale avamposto verso ovest e il Milanese fino all’epoca napoleonica. Sul lato sud della piazza domina il Palazzo della Ragione, che richiama all’età comunale; sulla destra svetta la torre civica (XIIXV sec.), nota anche come “il Campanone”, e si colloca l’antica Domus Suardorum (XIV-XV sec.), oggi sede dell’Università di Bergamo. Il lato nord della piazza è chiuso da un palazzo seicentesco con facciata in marmo bianco che ospita la Biblioteca Civica “A. Mai”. Al centro della scenografica piazza una l’elegante fontana.

The fountain in the middle of Piazza Vecchia. La fontana al centro di Piazza Vecchia.

Il cuore della Città Alta Dietro il Palazzo della Ragione, si apre una piazzetta su cui si affaccia il Duomo, nato da un progetto del Filarete, nella cui abside sono collocate sette grandi tele, fra cui Il martirio di S.Giovanni Episcopo di G.B. Tiepolo. Sempre nella piazzetta un protiro in marmo policromo con leoni stilofori, opera di Giovanni da Campione, segnala l’accesso alla Basilica di S.Maria Maggiore, il più importante monumento della città. Costruita nel XII sec., la basilica ha conservato all’esterno la struttura romanica originaria. L’impianto è a croce greca, ma l’interno, modificato nel ‘500 e nel ‘600, si presenta suntuoso. Qui troviamo preziosi arazzi e la tomba del compositore e musicista Gaetano Donizetti e del suo maestro Simon Mayr. Di grande pregio sono le tarsie di coro e iconostasi eseguite nel ‘500 su disegni di Lorenzo Lotto. Attigua alla Basilica è la Cappella Colleoni (XV sec.), mausoleo in onore di Bartolomeo Colleoni, famoso condottiero al soldo della Serenissima e Capitano gene-

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in the Città Alta, past the courtyards and the monuments that make it precious and unique, you can smell the aroma of a history that is centuries-old, rich, and still very much alive. The symbol of the town - which you can reach by means of a fast and characterful cableway - is the Piazza Vecchia: dating back to the fourteenth century, it acquired its present shape during the Venetian period, when it became the main outpost for the west and the area surrounding Milan, right up until the Napoleonic age. The Palazzo della Ragione dominates the southern side of the square and recalls the Commune age, while the Civic Tower (12th–15th century) - also known as the “Campanone” (the “Big Bell”) - looms up on the right near the ancient Domus Suardorum (14th-15th century) – today, the seat of the University of Bergamo. The northern side of the square is closed by a seventeenth century palace with a white marble façade housing the Municipal Library “A. Mai”. In the middle of the picturesque square is an elegant fountain.


Bergamo: a town of art, history and culture Bergamo: città di arte, storia e cultura

The Colleoni Chapel, mausoleum dedicated to the famous leader in service of the Venetian Republic. La Cappella Colleoni, mausoleo dedicato al famoso condottiero al soldo della Serenissima.

valuable. Next to the basilica there is the Colleoni Chapel (15th century), a mausoleum in memory of Bartolomeo Colleoni, the famous leader during the Venetian Republic and Captain General of the Venetian army. It was designed by G. B. Amadeo, a sculptor and architect engaged in the great building of the Pavia Chartusian Monastery. The polychrome marble façade, the octagonal drum of the chapel and the pointed pinnacle of the lantern are linked up to the prothyrum of the basilica and the rich decoration represents a magnificent example of the Lombard Renaissance. The last building adorning this small square is the baptistery.

The taste of the local cuisine Via Colleoni, also known as Corsaröla, connects Piazza Vecchia to Piazza della Cittadella and is the heart of Città Alta. It is full of restaurants, cafés, and clubs where you can try many of the flavours that typify produce from the province: from cheese and charcuterie to the traditional and well-known dishes from Bergamo “casoncelli” and “polenta”. An important part of local cuisine is the dessert: from Donizetti’s cake, dedicated to the great musician from Bergamo, to the traditional “Polenta e Osei”, a sweet interpretation of a typical local dish.

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The Venetian walls You cannot leave Città Alta without a visit to the fortress built on St. Euphemia’s hill in 1331. It offers the most fascinating view of the town below and the plains from its 6200 metre long Venetian walls that were built in the second half of 16th century to fence the town and make it into a real fortress. Bergamo today, is still one of four Italian towns (along with Ferrara, Lucca, and Grosseto) that have a historic centre completely surrounded by walls, which have managed to keep their original appearance almost completely intact.

rale dell’esercito veneto, realizzato su progetto di G.B.Amadeo, scultore-architetto impegnato nella grande fabbrica della Certosa di Pavia. La facciata in marmi policromi, il tamburo ottagono della cappella e l’aguzza cuspide della lanterna si raccordano al protiro della basilica e la ricca decorazione rappresenta un magnifico esempio di rinascimento lombardo. Ultimo edificio ad ornare la Piazzetta del Duomo è il battistero.

I sapori della cucina locale Via Colleoni, nota anche come Corsaröla, collega Piazza Vecchia a Piazza della Cittadella ed è il cuore di città alta, animata da ristoranti e locali dove è possibile assaggiare i molti tipici sapori delle produzioni della provincia: dai formaggi ai salumi, fino ai primi piatti, tra i quali spiccano i casoncelli, il piatto tradizionale bergamasco più conosciuto oltre alla polenta. Un posto importante nella cucina bergamasca è ricoperto anche dai dolci: dalla torta del Donizetti, dedicata al grande musicista bergamasco, alla tradizionale “Polenta e Osei”, dolce trasposizione del tipico piatto della cucina orobica.

Le mura venete Non è possibile abbandonare la Città Alta prima di essere saliti alla rocca, costruita nel 1331 sul colle di Santa Eufemia. Ma la vista certamente più suggestiva sulla città sottostante e sulla pianura la si gode passeggiando lungo le mura venete, la cintura di bastioni lunga 6200 metri che fu realizzata nella seconda metà del ‘500 e che trasformò la città alta in una vera e propria fortezza. Bergamo, così, è tuttora una delle quattro città italiane (assieme a Ferrara, Lucca e Grosseto), il cui centro storico è rimasto completamente circondato dalle mura che, a loro volta, hanno mantenuto pressoché intatto il loro aspetto originario.


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Ipek Kagit: leader for tissue in Turkey Ipek Kagit: leader nel tissue in Turchia

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Since it was established forty years ago, Ipek Kagit has become the leader in Turkey in the tissue sector. A record that reflects the company’s mission itself. Established in 1969 as an initiative of the Eczacıbası Group with the aim of making tissue paper products and promoting their use, Ipek Kagit inaugurated the first modern plant in the sector in Turkey in 1970, thus starting their long tradition as manufacturers of innovative and high-quality items that have secured a clear leadership in the market. Today Ipek Kagit is a 50:50 joint venture between the Eczacıbası Group, a pioneer of products that promote modern and healthy living in Turkey, and Georgia Pacific, one of the world’s largest tissue paper producers. The company employs over 600 people,

Dalla sua fondazione, quarant’anni or sono, è il leader indiscusso in Turchia nel settore del tissue. Un primato che appartiene alla sua stessa mission aziendale. Nata nel 1969 per iniziativa del Gruppo Eczacıbası con l’obiettivo di realizzare prodotti in carta tissue e promuovere il loro uso, con l’inaugurazione nel 1970 del primo moderno impianto del settore in Turchia, Ipek Kagit ha iniziato la sua lunga tradizione di produttore di articoli innovativi e di alta qualità, garantendosi una netta leadership di mercato. Oggi Ipek Kagit è una joint-venture al 50% del Gruppo Eczacıbası, pioniere nei prodotti che promuovono uno stile di vita moderno e salutare in Turchia, e al 50% di Georgia Pacific, uno dei maggiori produttori al mondo di carta tissue. Sono oltre 600 i suoi dipendenti, dislocati sia nella sua prestigiosa sede


di Istanbul posta nella Kanyon Office Tower, sia nel suo stabilimento di Yalova, a 150 kilometri a est di Istanbul, classificato tra le installazioni produttive leader in Europa in termini di capacità, infrastrutture tecnologiche e qualità. Qui si concentra la produzione di Ipek Kagit, indirizzata principalmente alla carta igienica, ai tovaglioli, ai fazzoletti, agli asciugamani da cucina e alle salviettine per il viso per uso domestico e commerciale. Ma a breve, nel settembre prossimo, entrerà in funzione un nuovo importante impianto produttivo nella zona industriale di Manisa, nella Turchia occidentale, dove verrà installato un nuovo macchinario per il converting.

A large product portfolio for every sector of the market

Un ampio portafoglio di prodotti per ogni fascia di mercato

There are four main consumer brands owned by Ipek Kagit: Selpak, Solo, Silen and Servis, one for each market segment. They also have private label brands plus two ‘away-from-home’ brands, Marathon and Lotus Professional. “Different brands in each market,” – explained Eda Tuncel, Product Manager of Ipek Kagit, “enable us to target consumers from diverse socio-economic segments. Selpak is the flagship brand at the high end of the market, whereas Solo is positioned as a value-for-money brand in the standard segment. For economy-focused consumers Silen represents the toilet roll category, and Servis the napkin one: both offer acceptable quality at a low price.” If this is the current range of products, for Ipek Kagit it is the innovation and development of newer and newer products that represents the founding element of the company philosophy. “The constant research and development of new products has always been a fundamental strength for us,” - stated Sertac Nisli, Managing Director of Ipek Kagıt. “We keep looking ahead, thanks to continuous investments in new converting technology, carried out by a skilled team, and the close collaboration of our international partner.”

Quattro sono i marchi principali di consumo posseduti da Ipek Kagit: Selpak, Solo, Silen e Servis, uno per ogni segmento di mercato. Ad essi si aggiungono i marchi di private label e due marchi “away-from-home”, Marathon e Lotus Professional. “Avere marchi diversi in ogni mercato – spiega Eda Tuncel, Product Manager di Ipek Kagit – ci consente di mirare a consumatori di diversi segmenti socio-economici. Selpak è il marchio ammiraglio all’apice del mercato, mentre Solo si posiziona come marchio dal giusto rapporto qualità/prezzo nel segmento standard. Per i consumatori concentrati sui prodotti economici, Silen rappresenta la categoria dei rotoli di carta igienica e Servis quella dei tovaglioli: entrambi offrono qualità accettabile a basso costo”. Se questa è la attuale produzione, per Ipek Kagit l’innovazione e lo sviluppo di sempre nuovi prodotti è un elemento fondante della sua filosofia aziendale: “La ricerca e lo sviluppo costante di nuovi prodotti è da sempre uno dei nostri punti di forza. – afferma Sertac Nisli, Managing Director di Ipek Kagit – Guardiamo sempre avanti, grazie ai continui investimenti nella tecnologia del converting, condotti da un team esperto e stretta collaborazione con il nostro partner internazionale”.

The production line of Selpack Sensitive Hanky, Turkey’s first hanky with vitamin lotion embedded in the tissue. La linea di produzione di Selpack Sensitive Hanky, il primo fazzoletto in tissue realizzato in Turchia imbevuto di lozione alla vitamina.

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located in its prestigious premises in Istanbul in the Kanyon Office Tower and also at its site in Yalova, 150 kilometres east of Istanbul, which ranks among the leading production plants in Europe in terms of capacity, technological infrastructure and quality. This is where the production of Ipek Kagit is concentrated, mainly focused on toilet rolls, napkins, handkerchiefs, kitchen towels and facial tissues for home and commercial purposes. But soon, next September, a new important production plant will open in the Manisa industrial area, in western Turkey, where new converting machinery will be installed.


Ipek Kagit: leader for tissue in Turkey Ipek Kagit: leader nel tissue in Turchia

One TV 840 OMET production line out of the several ones in Yalova factory.

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Una delle numerose linee TV840 OMET produttive dello stabilimento di Yalova.

Growing international activity towards the creation of a global brand

Attività internazionale in crescita verso la creazione di un marchio globale

Besides being the foremost supplier of tissue paper products to the Turkish market, Ipek Kagit is a major local exporter of semifinished and finished products to European, Middle Eastern, Central Asian and Caucasian markets. Within the last three years, Ipek Kagit has begun exporting her products to more than 30 countries on three different continents. The goal is to become the market leader in the Caucasian and Central Asian markets through a true geographical expansion project. The project led Ipek Kagit to undertake marketing activities in the Caucasus and Kazakhstan in 2005, which peaked with the establishment of Ipek Kagit Kazakhstan in January 2006. Fundamental to Ipek Kagit’s development is a decisive orientation towards customers’ needs. A path that led to the company winning the highest accolade in Turkey, the TÜSİAD-Kalder National Quality Prize in 1997, and to become the first tissue producer in Turkey to obtain ISO 9002 certification.

Oltre a essere il maggior fornitore di prodotti tissue per il mercato turco Ipek Kagit è anche il maggior esportatore locale di prodotti semilavorati e finiti per il mercato europeo, medioorientale, centro-asiatico e caucasico. Negli ultimi tre anni, sono oltre 30 i Paesi di tre diversi continenti nei quali Ipek Kagit ha esportato i suoi prodotti. L’obiettivo è diventare il leader del mercato nel Caucaso e in Asia centrale attraverso un vero e proprio progetto di espansione geografica. Un processo che ha portato Ipek Kagit ad avviare nel 2005 azioni di marketing nel Caucaso e Kazakhstan, culminate nel gennaio 2006 dalla creazione della Ipek Kagit Kazakhstan. Alla base dello sviluppo di Ipek Kagit sta il sempre più deciso orientamento verso le esigenze del cliente. Un cammino che l’ha portata a conquistare nel 1997 il massimo premio per la qualità in Turchia, il TÜSİAD-Kalder National Quality Prize, e ad essere il primo produttore di tissue in Turchia a ottenere la certificazione ISO 9002. “Con l’obiettivo di mettere il cliente al centro del nostro business, abbiamo inoltre istituito nel 1996 una linea gratuita di Customer Satisfaction per consentire ai clienti di condividere suggerimenti e lamentele su tutta la linea di prodotti. Prima nel suo settore, la hotline garantisce che qualsiasi insoddisfazione del cliente rispetto ai nostri prodotti venga a nostra conoscenza il più presto possibile”.

Con OMET una partnership di reciproca soddisfazione Con la rapida crescita nel corso degli anni Novanta del mercato dei tovaglioli in Turchia, Ipek Kagit, avverte la necessità di macchinari solidi e completamente automatizzati, in grado di funzionare 24 ore al giorno alla velocità massima. è in questo contesto che inizia la collaborazione con OMET: “Nel settore turco


“Placing the customer at the core of our business, we established a toll-free Customer Satisfaction line in 1996 for them to share their thoughts, suggestions and complaints about the whole product line. The first in its sector, the hotline ensures that any customer dissatisfaction with our products is conveyed to us as fast as possible”.

With the rapid growth of the napkin market in Turkey in the 1990s, Ipek Kagit feels the need to have strong and completely automated machinery that is able to run 24 hours a day at the top speed. It was in such a context that the cooperation with Omet first began: “In the Turkish tissue sector, Ipek Kagit was the first producer to work with Omet,” explained Eda Tuncel. “That decision had been taken after a careful investigation of available technologies and consideration of positive references of other users about OMET’s advanced equipment. “Following us, almost all of our competitors began to work with Omet.” A cooperation under the sign of satisfaction: “Closer and closer cooperation with Omet over the years, allowed us to appreciate both the quality and the productivity of Omet machines, as well as its after-sales service. This has paved the way for developing a strong technological cooperation between the parties. Fundamentally, Omet machines are reliable at their highest rated speed without any major problems. They are user friendly and easy to maintain, and to date we have not experienced any problems,” stated Erdem Ülkümen, and Ömer Baykir, Factory Director and Converting Manager respectively at Ipek Kagit’s site in Yalova.

del tissue, Ipek Kagit è stato il primo produttore a lavorare con OMET”, spiega Eda Tuncel. “Questa decisione è stata presa dopo un’attenta ricerca sulle diverse tecnologie e macchinari sul mercato e aver avuto diverse ottime referenze dai produttori che stavano già utilizzando le avanzate macchine della OMET. Dopo di noi, quasi tutti i concorrenti hanno incominciato a lavorare con OMET”. Una collaborazione all¹insegna della soddisfazione: “La sempre più stretta collaborazione con OMET negli anni, ci ha pemesso di apprezzare sia la qualità che la produttività delle macchine OMET, unitamente al servizio post vendita. Questo ha spianato la strada verso lo sviluppo di una forte cooperazione tecnologica tra le parti. Del resto le macchine OMET sono affidabili alla velocità massima garantita senza nessun grosso problema. Sono user friendly e facili in termini di manutenzione. Non abbiamo mai riscontrato nessun problema finora” affermano Erdem Ülkümen, e Ömer Baykir, rispettivamente Direttore di Stabilimento e Converting manager presso l¹impianto Ipek Kagit di Yalova.

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With Omet a partnership of mutual satisfaction


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OMET supports Sumner Printing in its new challenge OMET a fianco di Sumner Printing nella sua nuova sfida

One of the main suppliers of restaurant placemats to the North American market has bought two Omet TV503 folders in the space of two years for its new factory dedicated to napkin production. Since 1990 Sumner Printing has been making placemats and trayliners for the restaurant industry with a large production that exceeds 6 million pieces a day.

Da uno dei protagonisti del mercato nordamericano dei sottopiatti per la ristorazione, sono state acquistate, nel giro di soli due anni, due piegatrici TV-503 OMET per il nuovo stabilimento dedicato alla produzione di tovaglioli. Dal 1990 realizza sottopiatti e vassoi per l’industria della ristorazione, con una capacità davvero significativa, che supera i 6 milioni di pezzi al giorno. Numeri che fanno


di Sumner Printing un player di primo piano nel mercato nordamericano del settore, grazie anche all’ampia diversificazione del suo processo di produzione, con impianti in grado di stampare fino a 8 colori. Proprio nella elevata produttività e versatilità delle sue linee sta uno dei fattori di successo di questa azienda statunitense: le sei potenti macchine da stampa del suo stabilimento nel New Hampshire, una delle quali arriva a produrre tre sottopiatti contemporaneamente alla velocità di 130 mila pezzi all’ora, consentono infatti a Sumner Printing di offrire alla sua clientela la possibilità di stampare un doppio messaggio in quadricromia su ogni tovaglietta. La personalizzazione del prodotto, poi, è davvero senza limiti: gli angoli dei sottopiatti possono essere arrotondati o rifiniti a smerlo, tanto per citare alcuni esempi. E, grazie alle piegatrici in linea e fuori linea è possibile piegare i libri da colorare e realizzare menù a quattro facciate. Se i sottopiatti restano il suo cavallo di battaglia, a partire dal 2007 Sumner Printing A picture of omet tv-503 installed in the production facility in New Hampshire. Un’immagine della omet tv-503 installata nello stabilimento produttivo nel New Hampshire.

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This makes it the top ranking player in the North American sector of the market, and thanks to the wide differentiation of its production processes, it has the ability to print up to 8 colours. Two of the key factors in the US company’s success are its high productivity and versatility. The six powerful printing machines at the site in New Hampshire one of which has a maximum production speed of 130,000 pieces per hour, 3-up allow Sumner Printing to offer customers the possibility of printing a double message in four colours on each mat. Customisation of the product is virtually limitless. For example, the placemat edges can be rounded or scallop finished, to name but two variations. In addition colouring books and four-page menus can also be printed, thanks to online and offline folders. As placemats are still its main line, Sumner Printing decided in 2007 to broaden its production range even further to serve different market segments and usages.


OMET supports Sumner Printing in its new challenge OMET a fianco di Sumner Printing nella sua nuova sfida apre una nuova fabbrica negli USA On the side: omet tv-503 running; below: an example of the wide range of products made by Sumner Printing

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A fianco: la omet tv-503 in funzione; sotto: un esempio della vasta gamma di prodotti realizzati da Sumner Printing

These include traymats for hospitals and nursing homes, to children’s colouring books, and take-away menus. But, in 2008, with the completion of the new factory on a 2,000 sq/m site entirely dedicated to napkin production that Sumner Printing was able to really make a further quality jump by providing its customers with a one stop source for their restaurant place setting requirements. Sumner Printing’s partner in this new challenge is Omet’s technology, and over the past two years it has installed two Omet TV-503 napkin folding machines. After the excellent results obtained from the first machine, which took Sumner Printing into the quarter-folded dinner napkin market, the US company decided to broaden its product capacity and install a second machine, which increased its production capacity to over 2 million napkins a day. According to the owner, Michael Davis: “The first Omet TV-503 napkin machine was very productive and enabled us to go

ha deciso di ampliare ulteriormente il range della propria produzione, così da coprire segmenti di mercato ed utilizzi differenti: dai vassoi per le strutture ospedaliere e le scuole per l’infanzia, ai libri da colorare per i bambini, fino ai menù da asporto. Ma è con l’ultimazione del nuovo stabilimento di 2 mila metri quadrati interamente dedicato alla produzione di tovaglioli, nel 2008, che Sumner Printing ha veramente potuto compiere un ulteriore salto di qualità: così facendo, infatti, è ora in grado di soddisfare tutte le esigenze dei suoi clienti per apparecchiare la tavola di un ristorante. Ad affiancare l’azienda in questa sua nuova sfida è la tecnologia OMET: nel nuovo stabilimento, infatti, sono state installate, negli ultimi due anni, ben due macchine piegatrici per tovaglioli OMET TV-503. Dopo infatti gli ottimi risultati ottenuti con il primo impianto, che ha portato Sumner Printing nel mercato dei tovaglioli da cena con piega ¼, l’azienda statunitense ha deciso di ampliare la capacità e l’offerta di prodotti installandone una seconda, portando la sua capacità produttiva a superare o 2 milioni di tovaglioli al giorno. Secondo il proprietario Michael Davis, “La prima macchina per tovaglioli OMET TV-503 è stata molto produttiva e ci ha


permesso di andare in produzione rapidamente e con risultati eccellenti.” La nuova OMET TV-503 di Sumner include due gruppi stampa flexo e la possibilità di produrre tovaglioli da cena con piega 1/8 e da pranzo e cena con piega ¼ . Davis aggiunge: “Le macchine OMET offrono cambi lavoro facili e comprendono i nuovi gruppi stampa a cambio rapido, teste di piega e piastre di piega. L’eccezionale efficienza, flessibilità e durata delle macchine OMET sono i motivi per cui abbiamo scelto OMET per incominciare e poi siamo rimasti con loro. Il supporto OMET è stato eccellente dall’inizio alla fine. OMET è per noi un partner vero e proprio.” Per aumentare l’efficienza in produzione Sumner ha collegato entrambe le piegatrici a una confezionatrice Multipack. Questo ha permesso che le due macchine piegatrici e la confezionatrice potessero funzionare grazie a solo due operatori, che provvedono anche all’imballo dei pacchetti di tovaglioli.

OMET’s presses offer easy changeovers and include new fast-change printing units, folding heads and plates. Le macchine OMET offrono cambi lavoro facili e comprendono i nuovi gruppi stampa a cambio rapido, teste di piega e piastre di piega.

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into production fast and with excellent results.” Sumner’s new Omet TV-503 includes two flexo printing units giving the possibility of producing eighth-folded dinner napkins as well as quarter-folded luncheon and dinner napkins. Davis added: “The Omet machines are fast and easy to changeover, including the new quick change print stations, folding heads and folding plates. It was the exceptional efficiency, flexibility and durability of the machines that persuaded us to choose Omet in the first place and we have stayed with them. Their support has been first class from start to finish, and we look upon them as a true partner.” To increase production efficiency further, Sumner has connected both Omet folders to a Multipack wrapping machine. This allows both folding machines and the wrapping machine to be operated by only two people, who also wrap napkin packets.


Non-woven: the new trend in disposable folded products Non-woven: la nuova tendenza dei prodotti piegati monouso

By Alberto Redaelli

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OMET TV 603, one of the most versatile plants to produce disposable folded non-woven products. La OMET TV 603, uno degli impianti più versatili per la produzione di articoli monouso piegati in non-woven.

Recently, we have seen disposable folded products appear on the market in a wide range of items. They are made from materials that differ from the traditional cellulose wadding, and are generically referred to as non-wovens.

Negli ultimi anni abbiamo assistito alla comparsa, sul mercato dei prodotti piegati monouso, di una vasta gamma di articoli che utilizzano materie prime differenti dalla tradizionale ovatta di cellulosa, noti sotto il nome di non-woven.

What is a non-woven?

Cos’è il non-woven

It is a generic term for an industrial product that is similar to fabric, but is produced by processes other than weaving: hence the name ‘non woven’. Resins and synthetic fibres are arranged

È un termine generico che indica un prodotto industriale simile a un tessuto ma ottenuto con procedimenti diversi dalla tessitura: infatti, significa letteralmente “non tessuto”. Partendo da mescole di resine e fibre sinte-


The most diverse applications Industrial uses of folded products made of non-woven fibres (so called wipes) are many and varied. Wipes have been used in the cosmetic, pharmaceutical and hospital sectors in recent years. Thanks to their optimal resistance to chemical agents, usage has also become widespread in industry, both in the automotive and printing sectors. As previously mentioned, their household use for cleaning and sanitation purposes is expanding thanks to groundbreaking products developed at the request and with the assistance of the large scale retail trade. The features that make non-wovens suitable for the production of cleansing folded items to remove spots or dust are mainly their resistance and softness to touch, especially in the so called spunbonded process.

Non-woven and folded products Applications in the field of folded products are many. This means there are opportunities for all converters of hygienic products. But what are the differences compared with traditional tissue napkins and what features do the production machines require to convert these materials? We have identified the main differences and shown the important features and criteria that need to be met for each one. Material weight - Synthetic materials weigh more than tissue. Typical weights are 60/80 gsm, but it is not unusual to find materials of 200 gsm and over! So, web tension control, roll sizing and a folding system capable of handling the material, all need to be taken into account. Material structure - Bearing in mind its different structure and that polymeric additives have a very low melting point, heating the material needs to be avoided

tiche, queste ultime vengono disposte a strati o incrociate, ed in seguito unite tramite complessi e ripetuti procedimenti meccanici, tramite adesivi o con processi termici, alcuni dei quali simili a quello della lavorazione della carta.

Le più diffuse applicazioni Gli usi industriali dei prodotti piegati che utilizzano fibre nonwoven (detti Wipes) sono tra i più vari. Negli anni recenti, le Wipes sono state utilizzate nei settori cosmetico, farmaceutico ed ospedaliero. Grazie all’ottima resistenza agli agenti chimici, si è diffuso anche l’uso nel campo industriale, sia nell’industria automobilistica, che in quella della stampa. Come già detto, si sta ampliando l’utilizzo in campo domestico (per igiene e pulizia della casa), grazie a prodotti innovativi. Le caratteristiche che rendono adatto il nonwoven alla produzione di articoli piegati idonei alla pulizia, per rimuovere macchie o per spolverare sono principalmente la resistenza e la morbidezza al tatto, specialmente nella lavorazione cosiddetta spunbonded.

Non-woven e prodotti piegati Nel campo dei prodotti piegati le applicazioni sono molteplici, quindi esiste un’opportunità per tutti i trasformatori di prodotti di igiene. Ma quali sono le differenze, rispetto al più tradizionale tovagliolo in carta tissue, e quali devono essere quindi le caratteristiche del macchinario idoneo alla trasformazione di questi materiali? Abbiamo identificato qui di seguito le principali differenze, indicando per ognuna le criticità e i criteri di scelta da seguire. Peso del materiale - I materiali sintetici hanno grammatura molto più alta rispetto al tissue, nonostante lo standard si aggiri sui 60/80 gsm, non è impossibile trovare materiali di 200 gsm e oltre! Controllo di tensione del nastro, dimensionamento rulli e sistema di piegatura vanno disegnati considerando le condizioni modificate. Struttura materiale - Essendo differente la

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into layers or crossed and subsequently joined through complex and repetitive mechanical processes using adhesives or thermal products, some of which are similar to those used in the production of paper.


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Non-woven: the new trend in disposable folded products Non-woven: la nuova tendenza dei prodotti piegati monouso in both folding and cutting sections. All technical measures required to avoid damaging or reducing the quality of the finished product must be taken. Wipe format - Considering the variety of intended uses, it is quite likely that the wipe dimensions will reach 60 cm. It is therefore essential that the machinery is able to accommodate rolls of this width and be capable of folding up to this size. Coating - Some household applications require a coating of wax or other chemical products to improve the attraction of dust particles. This makes it important to have suitable coating systems available. Printability/Drying - Synthetic material is less absorbent than tissue paper, so ink formulation and drying systems need to be fit for differing conditions. Separation and packaging - The use of fully automatic lines is advisable for large scale production. Handling heavy material, which often has poor stiffness, requires particular care in the separation process. The higher density and elasticity of the product also needs to be taken into account for packaging. Efficiency - There is a potential problem, especially with longer runs, that the great thickness of the material can severely reduce the life of the blank rolls in the unwinding process, sometimes to only a few minutes! This could result in a significant drop in the real production time and consequently a loss of converting margin. The use of automatic splicing systems offer a competitive advantage for non-stop operation of the line, since they reduce stoppage times to virtually zero, and eliminate problems associated with frequent stops due to roll changes. Because the format change is carried out through interchangeable folding cassettes, it is fast and all adjustments relating to the material are

struttura e considerando che gli additivi polimerici hanno punto di fusione molto basso, è necessario evitare il riscaldamento del materiale sia nella sezione di piega che in quella di taglio. Vanno perciò presi gli opportuni accorgimenti, per evitare danneggiamento o perdita di qualità del prodotto finito. Formato Wipes -Considerando le applicazioni alle quali è destinato, non è insolito che le dimensioni delle Wipes raggiungano i 60 cm di lato. Il macchinario dovrà essere in grado di utilizzare bobine di questa larghezza, e di piegare fino a questa dimensione. Spalmatura - Alcune applicazioni per il settore domestico prevedono la spalmatura di cere o altri prodotti chimici, per migliorare l’attrazione delle particelle di polvere. Stampabilità/Asciugamento - Il materiale sintetico è meno assorbente rispetto alla carta tissue. Formulazione inchiostri e sistema di asciugamento devono essere adeguati alle differenti condizioni. Separazione e confezionamento - Per grosse produzioni, si consiglia l’utilizzo di linee totalmente automatiche. La manipolazione di materiale pesante e spesso con caratteristiche di scarsa rigidità richiede una cura particolare nel processo di separazione. Anche il confezionamento deve tener presente la maggiore densità ed elasticità del prodotto. Efficienza - Si tratta di un fattore fondamentale, specialmente nelle grosse tirature. Lo spessore elevato del materiale fa sì che la durata delle bobine madri in svolgitura sia estremamente ridotta, a volte nell’ordine di alcuni minuti solamente! Ciò potrebbe tradursi in un calo importante del tempo effettivo di produzione, e ridurre in maniera significativa i margini sulla trasformazione. L’utilizzo di sistemi di giunta automatica, per una operazione non-stop della linea, rappresentano un chiaro vantaggio competitivo, in quanto azzerano i tempi di stop, e rimuovono gli elementi di disturbo originati


OMET and folding non-woven materials As part of its machine programme development, OMET has designed a specific line for this type of work. All technical measures are taken to allow efficient production within this range, with maximum flexibility and with a quick ROI. The experience gained by many years of working in this sector, along with tests on a wide range of materials, allows our engineers to give the most appropriate advice on how to configure the line, based on the technical specifications of the material to be converted. The line proposed will include the most suitable print, fold, cut and transfer systems for each material, and, above all, the ability to run non-stop thanks to automatic splice unwinders.

Some examples of dai frequenti arresti dovuti ai cambi bobina. Inoltre, il cambio del formato viene effettua- disposable products made of non-woven to tramite cassetti di piega intercambiabili. material. Il cambio è veloce, e le regolazioni relative Alcuni esempi di al materiale vengono mantenute. Vengono prodotti monouso in così evitati sprechi di materiale quando si materiale non-woven. debba tornare a lavorare lo stesso prodotto.

OMET e la piega dei materiali non-woven Nello studio dei propri macchinari, OMET ha sviluppato una linea specifica nel proprio programma di produzione. All’interno di questa gamma, vengono messi a disposizione tutti gli accorgimenti tecnici necessari per produrre in maniera efficiente, flessibile e con rapido ritorno sull’investimento. Inoltre, i molti anni di esperienza e i test con un’ampia gamma di materiali permettono ai nostri tecnici di consigliare la configurazione ottimale della linea, sulla base delle specifiche tecniche dei materiali da trasformare. Le linee proposte disporranno quindi dei sistemi di stampa, piega, taglio e trasferimento più idonei per ogni materiale, e soprattutto in grado di operare non-stop, grazie a svolgitori con giunta automatica.

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stored. This represents a clear advantage in avoiding the waste of expensive materials when processing the same product.


OMET Iberica: at the service of countries speaking Latin languages OMET Iberica: al servicio de los paises de lengua española y portuguesa

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With over a hundred installed machines in less than ten years, OMET Iberica is proving to be the ideal support for the development of the Italian company in countries speaking Latin languages. The countries served by OMET Iberica are the Iberian Peninsula and Latin America. OMET Iberica is actually looking at these countries as a business and service reality established in 2000 and aimed at diffusing the technology of the Italian company in the field of printing presses and converting machines. Eduard Pont has been leading it from Barcelona branch offices since the beginning. He was entrusted with the task of successfully leading this challenge and was supported with the of-

Con mas de un centenar de máquinas instaladas en menos de diez años, OMET Ibèrica se está relevando como el soporte ideal para el desarrollo de la compañía italiana en el mercado de lengua latina. Los paises que atiende OMET Ibérica son la Península Ibérica y los paises de latinoamérica. Esta realidad comercial y de servicio constituida en el año 2000 tiene el objetivo de difundir en estos paises la tecnología de la empresa italiana en el ámbito de máquinas de conversion y de impresión. La dirección desde los inicios recae en Eduard Pont, desde la sede en Barcelona, en Espana, a quien OMET encargo con éxito el reto de afianzarse en este mercado, siempre soportado por el abanico de productos con mayor tecnología del mercado, y el


know-how de mas de 40 años de empeño e investigación en el sector de máquinas para la impresión y el converting. Un reto que ahora, después de casi diez años de trabajo presenta un balance altamente positivo: afirma Eduard Pont “Son más de 100 las máquinas que hemos instalado durante estos años en los paises de lengua latina que seguimos, aparte de España y Portugal también en America Latina. OMET conta con instalaciones en estos paises: Brasil, Argentina, Colombia, Venezuela y Chile en America del Sur. ademas de México, Guatemala, Costa Rica y Salvador en la America Central, sin olvidar Cuba y Martinica en las islas”. Eduard Pont conta con una sólida formación en artes gráficas a sus espaldas y la experiencia adquirida en empresas, siempre del sector gráfico, antes de iniciar su trayectoria profesional con OMET en el año 2000. “Esta combinación entre la tecnología punta italiana y el servicio que OMET Ibérica presta a todos sus clientes es el factor determinante que nos ha permitido conseguir este resultado sumamente satisfactorio. Quizás lo mas gratificante de esta experiencia ha sido el proceso de penetración en Latinoamérica” afirma Pont. “Yo venía de una experiencia similar. Conjuntamente con uno de mis actuales colegas, tuvimos que introducir la marca en el país que en la epoca, estaba claramente dominada por otros fabricantes. No fué una labor simple, pero después de dos años de trabajo OMET ya era la empresa que vendía mas máquinas para la impresión de etiquetas autoadhesivas en la península ibérica”. “En el caso del continente americano, a toda esta experiencia había que añadirle un nuevo reto: el packaging. Con la presentación en el año 2001 de nuestra máquina shaft less y gear less VaryFlex se abría un mundo de posibilidades distintas a la etiqueta autoadhesiva. Aprovechando los conocimientos de Offset adquiridos durante mi formación académica, empezamos a plantearle a los impresores de Offset hoja la posibilidad de realizar estuches con un proceso en línea. En muchos casos era el complemento idóneo para empaques tanto del sector alimentario, como sobretodo para el cosmético y farmacéutico. Una vez más, la recompensa no se hizo esperar y conseguimos

Eduard Pont, manager of OMET Iberica. Eduard Pont, director de OMET Ibérica.

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fer of more and more performing products, in line with the market expectations and the know-how gained in over forty years commitment in the specific sector of printing presses and converting machines. Almost ten years have gone by since then and the challenge shows an extremely positive balance: “OMET’s machines which have been installed in Latin countries that we have been serving these years are over a hundred in Spain, Portugal, and Latin America. OMET can boast installations all over the following countries: Brazil, Argentina, Colombia Venezuela and Chile in South America as well as Mexico, Guatemala, Costa Rica, Salvador in Central America, not to mention the islands Cuba and Martinique”. Eduard Pont can count on a solid training in graphic arts and an experience gained in a companies specialising in the graphic sector before beginning his professional career with OMET in the year 2000: “The combination between the leading Italian technology and the service that OMET Ibérica offers all its customers is the determining factor that has allowed us to obtain extremely satisfactory results. The most rewarding aspect of this experience has been the penetration process into Latin America”, says Pont. “I was coming from a similar experience. Together with a colleague of mine, we introduced the brand into the country in times which were clearly dominated by after two years’ work OMET was selling the highest number of machines to print self-adhesive labels in the Iberian Peninsula”. “As far as the American continent is concerned, there was a new challenge to be added up to all this experience and know-how which was given us by the customers themselves: packaging. With the presentation in the year 2001 of our shaftless and gearless VaryFlex machine, a new world opened with possibilities other than self-adhesive labels. Thanks to the expertise acquired in my academic training in the offset field we started to use offset sheet presses to make cases in an in-line process. It was the appropriate complement for packaging in the food industry in many cases, and, above all, in


OMET Iberica: at the service of countries speaking Latin languages OMET Iberica: al servicio de los paises de lengua española y portuguesa

The monument dedicated to Christopher Columbus in Barcelona, headquarter of OMET Iberica.

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El monumento de Cristóbal Colón en Barcelona, sede de OMET Ibérica.

the cosmetics and pharmaceutical one. We did not have to wait for a reward. The first installation to print and convert was one of the top packaging companies in Central America. The machine has been working for 6 years now, 24 hours a day, seven days a week. Others followed in the same area, confirming the hegemony and possibilities that our VaryFlex gives the folded sheet printers.” In the case of film print we need to consider that Latin America has already got a strong tradition of printing on narrow web presses with water-based colours: “We decided to exhibit in fairs where we had the opportunity to show the very high quality that the UV-curing inks could give along with the possibility to interchange flexo and silk-screen, gravure, cold and hot foil, hologram application units with save foil system, thus opening the way to make flexible packaging, unthinkable up to this moment. OMET’s technology allows to keep the best register during all the run. That’s why, after some trade fairs with a large affluence of printers, the same customers got in touch with us”. “After many installations we could start selling presses to print film in line with solvent-based colours. The advantages we acquired in the narrow-web sector allowed us to be the first to offer an added value both in printing and in solventbased in-line lamination with material widths from 430mm to 850mm. One of these presses, with 9 colours in line plus lamination, will be installed before the end of the year in Central America”. These are important results that the international crisis is only partly braking: “Spain is certainly the nation where the crisis is more greatly felt. Among the countries in Central and South America, Brazil is the one which is showing the greatest dynamism”. OMET Iberica is going on with its business and service action in the meantime: it is for this reason that its structure has been strengthened in Spain and Portugal and a new agent has been hired: Enric Pont.

nuestra primera instalacion para la impresión y conversión en una de las empresas punteras del sector del packaging en Centroamérica. Ya son mas de 6 años que la máquina está trabajando 24 horas los siete días de la semana. Después de esta, le siguieron otras en el área, confirmándose así la hegemonía y posibilidades que nuestra VaryFlex da al impresor de plegadizo en hojas”. En el caso de la impresión de films, latinoamerica ya venía de una fuerte tradición de imprimirlos con máquinas de banda angosta y tintas base agua. “En algunas ferias tuvimos la oportunidad de mostrar la altísima calidad que aportaba la tinta con curado UV, la posibilidad de intercambiar los grupos flexo con grupos de serigrafía, rotograbado, estampado tanto en frío como en caliente, aplicación de hologramas a registro con sistema save foil, abriendo así la posibilidad de realizar empaques flexibles impensables hasta ese momento junto a la tecnología OMET que permitía mantener un registro inmejorable durante todo el tiraje, fueron los mismos clientes los que contactaban con nosotros”. “Después de muchas instalaciones empezamos a suministrar máquinas para la impresión de films en línea, pero con tintas base solvente. La ventaja que adquirimos en este sector de la banda angosta, nos permitió ser los primeros en dar un paso más, no solo la impresión sino también la laminación base solvente en línea, con anchos de material desde 430mm hasta los 850mm. Una de estas máquinas, con 9 colores en línea mas la laminación se instalará antes de finalizar el año en centroamérica”. Resultados importantes, que la actual crisis internacional está ralentizando en parte: “España es quizás el pais donde la crisis se está sintiendo con mayor fuerza. Por lo que respecta a américa Latina, Brasil es el pais que está demostrando mayor dinamismo”. En cualquier caso, OMET Ibérica prosigue su empeño en mejorar siempre su actividad. Y por este mismo motivo, se ha reforzado la presencia en España y Portugal con la incorporación de un nuevo distribuidor, Enric Pont.


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A New Adventure in China 欧米特在中国投资建厂

OMET opened new plant in Suzhou China.

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欧米特苏州工厂开业.

2008年11月13日,欧米特上海演示中心,在悠扬的现场小提琴乐 曲演奏声中和意大利香醇红酒的陪伴下,聚集着140位中国标签 印刷行业的用户和专业媒体人士,他们是受邀专程来参加欧米特 公司首台中国组装Flexy柔印机的发布仪式。同时借这次盛会,欧 米特高层管理召开了新闻发布会,正式宣布了欧米特苏州机械公 司的成立。在经济危机影响下一片低迷的市场气氛中,这一举措 在业内取得很大反响。接下来的几天里,有关欧米特在中国设厂 的消息不断出现在中国印刷行业主流媒体的头版: “欧米特,还会 带来几个第一?”、“大手笔显欧米特决心”、“激情下的创新先锋”。 On November 13, 2008, 140 Chinese label printers, professionals and media from label industry gathered at OMET Shanghai Office for the open house of OMET’s first Assembled-in-China Flexy. Taking delight of this grand occasion, OMET announced officially the setup of OMET Suzhou Company, a wholly-owned subsidiary intended to produce printing machine and special ball bearing products. This news stirred up exciting


echo in the industry where the sentiment of economic crisis is spreading around. In the next days, the subject of OMET’s investment in China took up headlines in the mainstream media in the industry, titled with “OMET, when will be the next tag of “being the first”“, “OMET’s determination in Chinese Market”, “ OMET - A Pioneer In Innovation“, etc. 媒体的高度关注来自欧米特在中国标签印刷创下的几个第一,在 高端标签印刷设备制造商中,欧米特公司在2003年第一个在中国 直接在中国大陆设立分支机构,5年后又是第一个在中国大陆投 资建厂;第一个在中国生产高端柔版印刷机。新工厂为欧米特全 资子公司,它位于距离上海100公里的吴江开发区,土地面积10 亩(约6777平米),首期厂房建筑面积4500平方米,完全采用现 代化工业生产标准建成。在这里将进行印刷机、纸巾机和轴承产 品的生产和销售业务。 Media’s report highlighted several record made by OMET in China. Among the major players in the international mid-narrow-web press suppliers, OMET was the first to set up the wholly-owned branch in mainland China in year 2003. Today it becomes the first to invest and build plant in mainland China, the first one to produce high quality flexo machine. The new facility is located in Wujiang Development Zone, 100 kilometers from Shanghai. The land area takes 10 MU (Chinese measure unit, equal to 6777 square meters). A well furnished modern workshop of construction area 4500sm has been put into use. The business of the new company includes the production and sale of printing presses, paper towels and ball bearing products.

The plant of modern production standard. 现代工业标准建成的生产厂房.

在记者招待会上,记者非常踊跃的向出席招待会的欧米特高管询 问有关苏州公司的规划。Antonio Bartesaghi 先生介绍说:“苏州工 厂投产后,我们首先是要满足中国市场的需求。但是从长远的发 展看,这个工厂不仅要服务于中国市场,也要面向整个亚太地 区,并最终成为欧米特全球供应体系中的一个环节。” OMET management at news conference.

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欧米特高管召开新闻发布会.


A New Adventure in China 欧米特在中国投资建厂

At the press conference, the journalists posed actively questions to the senior management of OMET at attendance. When being asked the business planning of the Chinese plant, Mr. Antonio Bartesaghi, Operation Manager of OMET, introduced: “At the beginning stage, we will target at local Chinese market and meet the local needs. Long run speaking, this plant will surely not only serve the Chinese market, but also for the entire Asia-Pacific region, and eventually become an important part of OMET’s global production and supply system.”

Outlook of the workshop.

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远眺工厂.

“目前我们在中国工厂以组装为主,暂时还是从意大利进口全部 的零部件,而下一步将分阶段、循序渐进地提高设备的本土化市 场比例。这将逐步降低成本,在中国组装生产的设备比纯粹进口 的要低。” “For the time being, the production job here is mainly to assemble the parts imported from Italy. In a later phase, we will purchase the parts from local suppliers and finally realize localized production, of course in a step-by-step way. The cost will be lowered down accordingly” 同一些快速扩张的公司不同,欧米特公司选择在稳健的基础上进 行稳步发展,在全球都为经济危机所困扰的今天,欧米特因为这 种谨慎而受益匪浅,2008年,欧米特取得了10%的业绩增长。同 时,稳健不等于保守,更不是固步自封,欧米特在中国投资建 设工厂,这不是基于短期的市场收益判断,而是经过对配套供应 商、市场、中国机械加工等多方面因素考察后,深思熟虑做出的 长期战略决定。一方面中国客户提供近距离服务,同时还将成 为辐射整个亚太市场的技术和服务中心,提供更快速的客户反 应。Different from some peers who have expanded quickly through taking financial risk, OMET has been always pursuant to stable and prudent policy. Under today’s circumstance of economic crisis, this policy has brought OMET stronger immunity over the others. The growth rate over 10% in 2008 could be a convincing proof. The decision of investment in China was not made in a wish of payback in a short time, instead it was strategically considered based on advanced investigation of the market, of the quality of local supplier and cost analysis. Besides, OMET believes the new base will provide quicker responding service and therefore strengthen its presence in Asia Pacific area. 市场的表现是最好的注解,在本次演示会后一个月内,中国 北方一家标签印刷厂向欧米特订购了第一台国内组装生产的 FLEXY330印刷机。Feedback from the market gives the best explanation. Within one month after the open house, a remarkable label printing in North China has fixed its order for the first China Flexy.



The appointments with OMET Gli appuntamenti con OMET

23rd – 26th September 2009 14th – 16th October 2009

MIAC Lucca (Italy)

18th – 21st October 2009

TLMI ANNUAL MEETING Scottsdale (USA)

3rd-5th October 2009

PAPER MIDDLE EAST Cairo (Egypt)

1st – 4th December 2009

LABELEXPO ASIA Shanghai (China)

26th – 29th January 2010

UPAK ITALIA – UPAKOVKA Moscow (Russia)

23rd - 26th March 2010

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LABELEXPO EUROPE Bruxelles (Belgium)

11th – 12th May 2010 14th – 16th September 2010

TISSUE WORLD AMERICAS Miami (USA) LABEL SUMMIT LATIN AMERICA Mexico City (MEX) LABELEXPO AMERICAS 2010 Chicago (USA)



Napkins

Labels

place-mats

Folding Cartons

towels

FLEXIBILE PACKAGING

23900 Lecco • Italy • Via Mons. Polvara, 10 Tel. ++39 0341 282661 • Fax ++39 0341 363731• e-mail: comm@omet.it

www.omet.it


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