LIVE Magazine (Numero 11 - Ottobre 2013)

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CATANZARO

Le promesse dei politici ci faranno crescere o moriranno nel vento? i? vietato ai minori di 18 ann

verità

sEPoLte

La leggenda

it

del ponte maledetto

r ta C ita del o G le UP L of o ia fert n in e SC o all’ o St inte n ri rn to o

STORIA VERA

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tratto da una

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supplemento gratuito di www.catanzarolive.it - anno i / numero 11 / ottobre 2013

DOLCETTO O SCHERZETTO?





mmIsteRI TrA miti e ttobre è ormai un periodo dell’anno che si tinge di arancio, collegandosi ad una tradizione a noi lontana, che si sta affermando anche dalle nostre parti, ossia Halloween: la notte in cui gli spiriti erranti tornano in cerca di un corpo da possedere. Leggenda vuole che ci si debba travestire nel modo più orribile e spaventoso possibile per dissuaderli. La paura è quindi il sentimento che predomina in questo ed è anche il tema che abbiamo scelto di sviluppare. Vi terremo col fiato sospeso e vi porteremo ai confini della realtà che siete abituati a vedere ordinariamente. Proprio là, dove iniziano le domande e tutto ciò in cui avete creduto inizia a vacillare. La storia di copertina, quella di Maria Talarico e Giuseppe Veraldi, vi farà cono-

O

il direttore

Angela Rubino LIVE editoriale

scere una Catanzaro fatta di miti, misteri e vicende dal sapore antico che hanno dell’incredibile, eppure risultano essere vere e certificate. Vi porteremo alla scoperta di luoghi della città che avete sempre visto, me che non co-

Nel mese di Halloween abbiamo deciso di raccontarvi la paura in tutte le sue sfumature con storie rigorosamente vere noscevate fino in fondo. Ora basta, mi fermo qui perché se continuassi, potrei togliervi il gusto di scoprire questo nuovo numero di LIVE Magazine. Ho solo un consiglio da darvi: non leggetela da soli e durante una notte di tempesta, incoraggereste gli spiriti a farvi visita!


la rivista è scaricabile gratuitamente su www.catanzarolive.it il primo portale di informazione e acquisti

Live augura a tutti Buona Lettura

FOCUS 14

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dolcetto o scherzetto? Le promesse dei politici si riveleranno una burla o diventeranno dolce realtà?

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il fantasma del teatro Il cielo piange sopra una città in cui sta morendo la cultura. Ma c’è chi lotta per salvarla...

anno i | n 11 | ottobre 2013

44 Il copyright delle immagini e dei testi presenti su LIVE è di proprietà esclusiva dei rispettivi Autori. LIVE è un free press distribuito anche digitalmente in formato elettronico. La sua diffusione o ridistribuzione non costituisce reato, anzi è il mezzo con il quale far conoscere LIVE e le opere in esso pubblicato. Tuttavia, la riproduzione anche parziale di tutto ciò che è in esso contenuto, senza il consenso esplicito dei detentori dei diritti, è severamente vietata e punibile a norma di legge.

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Città di morti... ridenti I teatri e i cinema chiudono, i negozi calano le saracinesche. Tutto sembra essersi fermato

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alla faccia delle pigule

sport & dintorni

che altro? 10

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Coupon Sconto Le migliori offerte in città riservate solo ai fedelissimi lettori di LIVE Magazine

Hanno collaborato Mario tassone, aurelio Fulciniti, Damiana riverso, Valerio Scarfone, Susanna tolomeo e Serena Mongelli numero chiuso il 28 settembre 2013

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the Space, guida ai film

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oroscopo Live


LIVE sommario 18 24

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La differenza tra me e te

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Che fai stasera?

catanzarolive testata giornalistica registrata al tribunale di Catanzaro con numero 25/2013 - roC 23364 edito da associazione MaD Media, arte e Diritti direttore responsabile angela rubino direttore marketing Gianfranco Giovene idea grafica Giovanni bevacqua

I principali eventi del mese a cura di CheFaiStasera

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PsicoLive dott.ssa Tolomeo

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Strange World

E RUBRICH omiCidio veraLdi... verità SePoLte La giovane Maria Talarico, posseduta dallo spirito di Giuseppe Veraldi, riuscì a ricostruire la morte del giovane, svelandone le verità e il gesto dei quattro amici che lo ubriacarono col papavero prima di ammazzarlo e lasciarlo sotto il ponte di Siano

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il viaggio di CLive

Aiuta la nostra eroina nella sua avventura e ogni mese per te in palio due biglietti del The Space (Catanzaro Lido e Maida) valevoli anche per gli spettacoli in 3D

di Giovanni Bevacqua

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info e contatti scrivici su magazine@catanzarolive.it per la tua pubblicità cell. 3486539473 - Giovanni bevacqua cell. 3283752971 - Gianfranco Giovene oppure scrivici su marketing@catanzarolive.it








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Et t O Doo Lcscherzetto D

iciamo la verità: ci avevano proposto di fare un pezzo partendo da “dolcetto o scherzetto?”, la domanda che i bambini fanno bussando alle porte nel giorno della festa di Halloween, per restare in piena sintonia col

Le promesse fatte nell’anno dai nostri amministratori saranno una semplice burla o diventeranno dolce realtà? numero di Ottobre della rivista. L’intento doveva essere quello di porsi una specifica domanda: in una città praticamente morta, anche se per i più ottimisti è ancora in coma profondo, e cioè con qual-

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che speranza di rivitalizzarsi, ma in cui i governanti godono apparentemente di ottima salute, tutte le promesse fatte nell’ultimo anno sono – in senso metaforico ma neanche tanto – un dolcetto o uno scherzetto? Noi più che per lo scherzetto opteremmo per lo scherzo del cavolo – per non usare altre parole meno eleganti ma più appropriate – ma abbiamo anche un’altra idea. Più che su “dolcetto o scherzetto?” preferiamo puntare l’attenzione su due frasi che in questa città contraddistinguono i comunicati dei politici, quelli delle associazioni varie e pure quelli del Comune. Non sempre, ma spesso. Le www.catanzarolive.it


LIVE halloween frasi in questione sono «Esprimo viva soddisfazione» e «Abbiamo in progetto di…». Due “incipit” mica male, che se da altre parti possono suscitare entusiasmo, qui hanno spesso e volentieri il sapore amaro della beffa. Eh sì, perché volendo completare le due frasi nel modo in cui si traducono nella sostanza – ma non nelle parole, perché nessuno di quelli che scrivono una delle due frasi è disposto, a conti fatti, ad ammettere di aver detto una cavolata – 9 volte su 10, la prima è “Esprimo soddisfazione per un bel nulla, visto che non è successo niente, non è cambiato niente e le cose vanno esattamente come prima, anzi, peggio” mentre la seconda recita più o meno così: “Abbiamo in progetto di fare qualcosa di molto importante, che cambi il volto di questa città, ma poi non abbiamo fatto nulla perché abbiamo dimenticato quello che dovevamo fare”. Scusate le ripetizioni e i giochi di parole, ma è inevitabile, in questa città dove come Totò e Peppino ci si chiede: “Ma per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare?” E non c’è neanche un vigile a fare la “cazziata” perché quelli, se possibile,

hanno le idee ancora più confuse. Però, intanto, i politici locali fanno i complimenti ai loro “superiori”. «Scopelliti ha fatto più di tutti per la città di Catanzaro», dice qualcuno. Peccato, però, che quando ci siano da tagliare dei fondi regionali la “sacrificata” sia sempre e soltanto la città di Catanzaro. Ultima notizia in ordine di tempo, confermata dal sindaco Sergio Abramo – quindi da una fonte al di sopra di ogni sospetto – è la cancellazione dei fondi per il contratto di quartiere che riguardavano la zona Sud della città. Insomma, mentre Reggio Calabria negli anni si fa attribuire il “Decreto Reggio” e – con discutibili

reggio Calabria diventa Città Metropolitana, mentre Catanzaro muore piano senza alcun ruolo


Da troppo tempo si aspetta il rilancio della nostra città e ormai questo “scherzetto” genera solamente nervosismo meriti – la Città Metropolitana, a Catanzaro, Capoluogo di Regione, secondo qualcuno non esistono neppure il disagio e la criminalità e quindi non sono meritevoli di fondi per frenarli. Non è questione di campanilismo e neppure di maggioranza o opposizione – sono po-

lemiche che non ci appartengono – ma di coerenza, che non c’era prima e continua a non esistere. Intanto, però, si festeggia. E si fa la “Notte Piccante”. Mentre scriviamo non abbiamo avuto modo di assistervi perché è ancora troppo presto, ma ci auguriamo che non sia una sagra di paese a costo (quasi) zero. Però riteniamo che in una città così maltrattata bisognerebbe pensare anche alle cose serie, ma soprattutto a quelle concrete. «Panem et circenses», dicono alcuni. E qualcun altro dice: «Il pane è già raffermo, speriamo che del circo non rimangano solo le bestie». Insomma, l’ottimismo dilaga, ma senza ironia noi ci sentiamo di aggiungere che in questo periodo non è difficile dar torto a coloro che amano questa città ma in questo periodo si sentono traditi per l’ennesima volta dalla mancanza dei fatti. Da troppo tempo si aspetta il rilancio di questa città e ormai lo “scherzetto” crea solo nervosismo. Noi, dal canto nostro, possiamo avere anche una residua speranza, ma senza concretezza la speranza non basta.

Aurelio Fulciniti



FiLm Horror Sto zitta ma se stanotte non dormo non prendertela con me Posso guardare? Oddio che schifo! Ma perché non cambi canale? Ma poi non ho capito: ma lui è morto o è uno zombie? Come un vampiro?! E quando l’hanno scoperto? Si vabbè, mi stavo tappando gli occhi perché l’apertura di una bara non è proprio quello che ho sognato di vedere stasera. Che poi se sai che devi andare in cimitero non vai senza neanche una lucina. Non era meglio la fiction sui medici innamorati? Si ok, sto zitta, però se stanotte non dormo non prendertela con me.

dIfFeREnzA ME Te Damiana Riverso

la

tra

e

Cena da inCUBo non sai che fatica ho fatto a preparare tutto. C’è pure il dolce Allora ti piace? Non sai che fatica che ho fatto a fare questa ricetta. Gli ingredienti erano tutti freschi e la pasta fatta in casa da me a mano. Forse la sfoglia delle tagliatelle era un po’ grossa e non ho messo molto sale, ma mangiare salato, amore, fa male, fa venire la cellulite e ti si alza la pressione. Ma perché non mangi? Non ti piace? Se aspetti ancora un po’ ti si incolla tutta la pasta! Mangia dai che ho fatto anche il dolce. Certo che non è una torta di quelle da infornare, l’ho fatta io.

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LIVE coppia

FiLm Horror Un film fenomenale... che dici, lo rivediamo in dvd? Un film davvero fenomenale. Tutta quella suspence, fino alla fine non aver visto il volto del vero assassino ed aver pensato che fosse solo un vampiro. Geniale davvero! Che poi non era uno di quei film macabri con sangue ovunque e corpi massacrati. Ma sì, amore, sei tu che non ne capisci la bellezza. La strategia di incollarci allo schermo fino alla fine. E tu che ti sei addormentata sul più bello!? Se vuoi lo rivediamo stasera... che dici, prendo il dvd?

anSia da PreStaZione Potresti farti male... Amore sei pronto? Sei proprio sicuro che funzioni? Vuoi che tengo meglio? Vedi che potresti farti male. Sei proprio sicuro? Vai, sono pronta… sì ok, tutto sommato la mensola dovrebbe reggere.

anSia da PreStaZione tieni le mani ferme! Amore ti raccomando: tieni le mani ferme, la forza potrebbe farmelo scappare! Le misure le abbiamo prese bene, non dovremmo avere problemi. Hai visto… anche io so usare il trapano.

Cena da inCUBo Devo smettere di dire che vorrei mangiare cose strane Ragazzi non potete capire! E certo che ho mangiato tutto, che avrei dovuto fare? Ma che ne so, erano delle tagliatelle di un colore strano, grosse e insipide. Se le faceva per halloween erano perfette. Questo perché dovrei evitare di dire che ho voglia di cibi strani visto che poi lei mi prende in parola e me li fa subito. E poi, come se non bastasse, è uscito dalla cucina l’incubo di tutti gli uomini: alto, bruciacchiato in cima, era lui… il dolce fatto in casa.

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Gianfranco Giovene

IL

fantasma del

TEAtRO , non investire sulla cultura rende piĂšu poveri

Q

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ualche giorno fa ho visto un fantasma. Non fate quella faccia, dico sul serio: ho visto e parlato con un fantasma triste, costretto a vagabondare in androni polverosi dall’incuria di noi cittadini. Mi ha fatto pena, ed è per questo che ho deciso di raccontarvi la storia del nostro incontro e di quello che avvenne dopo. Era un normale pomeriggio di inizio Autunno e stavo camminando per le vie del centro. Neanche il tempo di accorgermene che il cielo si era fatto cupo. Per


LIVE story scampare alla pioggerellina leggera che aveva cominciato a cadere, decisi di cercare riparo sotto i cornicioni di un antico palazzo di Piazza Le Pera. Seduto, cominciai a mandare messaggini di sos in cerca di un passaggio per tornare a casa. Il misterioso stridolio di una voce spezzò il silenzio: «Un rifugio per la pioggia, ecco cosa siamo diventati. Un misero, squallido, rifugio per la pioggia. E pensare che fino a qualc h e

tempo fa qui si veniva per assistere a grandi spettacoli. Quante ne abbiamo viste: saggi di danza, commedie e tragedie, recite di scuole e tutti quei film...». A parlare era Culturino, il fantasma del Teatro Masciari. Ne

Culturino vive negli androni del teatro Masciari dal 1925, dalla sua costruzione. oggi piange una città triste e vuota che ha perso la memoria oltre la sua identità


avevo sentito parlare spesso, dei suoi scherzi alla platea durante gli spettacoli, delle sue burle agli attori, ma avevo sempre considerato la sua storia al pari di una leggenda. Anche quel giorno che sparirono i miei popcorn, incolpai il vicino. «Che hai da guardare con quella faccia? Non hai mai visto un fantasma?». No, non

Il Comitato “Salviamo il Teatro Masciari” in pochi mesi ha superato le 10.000 firme per la petizione finalizzata alla ripresa del luogo della cultura più antico della città

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l'avevo mai visto. Stava lì fuori, seduto sul marciapiede, con il viso tra le mani. «Vivo qui dal 1925, da quando i Masciari hanno costruito questo teatro e mai, dico mai, avrei pensato che un giorno sarebbe finita così. Lo vedi questo portone? Tutti quelli che passano di qua gettano uno sguardo distratto e filano dritto. Come se la sua chiusura non interessasse. Hanno quasi dimen-

ticato ciò che c’è dietro. Lo chiudono perché non ci sono soldi, dicono. “È la crisi economica, bellezza”, “ci sono altre esigenze” ma che tristezza...». Lo ascoltavo in silenzio, attento ad ogni sua parola, senza curarmi della stranezza della conversazione. «Sai, ricordo i tempi in cui questo teatro veniva considerato fiore all’occhiello di una città realmente viva. L’aria sembrava meno pesante. Ora sembra esserci quasi una cappa pronta ad inghiottire il bello, a sacrificarlo sull’altare della crisi. La verità, se vuoi sapere come la penso, è che una comunità che smette di investire sulla cultura sarà sempre più povera». Avrei voluto ribattere, dire qualcosa ma non ebbi tempo: era arrivato silenzioso con la pioggia, era sparito silenzioso con il sole. Davanti a me un paio di ragazzi stavano montando un banchetto con un cartellone: “Salviamo il Teatro Masciari”. E due sorelline, con le gote rosse, mi ripetevano sorridendo: «Tu con la camicia nera, vuoi mettere una firma sincera?». Le guardai con tutta la simpatia di questo mondo e firmai il loro appello. Pensai alle parole di Culturino e tirai un sospiro di sollievo: non tutti avevano dimenticato quel vecchio teatro.



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CLaUdio BaGLioni Con voi toUr area Magna Grecia

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Un altro grande evento annunciato ven dalla Esse Emme Musica. Un percorso dove il senso del viaggio, il sogno della scoperta e il suono della musica si mettono accanto nel segno dell’andare verso nuove e allo stesso tempo antiche emozioni. Perché tutte le strade portano al cuore. È ConVoiTour, la carovana “in cammino” con la quale Claudio Baglioni presenterà gli inediti del nuovo progetto “ConVoi”, insieme al repertorio più significativo di 40 anni di carriera. Canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana.

ray GeLato Per iL FeStivaL d’aUtUnno teatro Politeama

sab Ray Gelato, molto più di altri, è colui il quale ha avuto le capacità di riscoprire con successo lo spirito più disincantato della musica in voga tra gli anni Quaranta e Cinquanta: soprattutto dal vivo, lui e la sua band trascinano il pubblico in un sorta di rito collettivo all’insegna del più sano e tonificante divertimento. Merito anche di influenze e canzoni che vanno da Nat King Cole a Frank Sinatra, da Cole Porter a Louis Prima, da Sammy Davis Jr. a Louis Jordan, senza dimenticare capisaldi della tradizione italiana, in special modo partenopea.

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nina ZiLLi e FaBriZio BoSSo teatro Politeama Un omaggio live alle grandi voci della musica soul: da Amy Winehouse a Nina Simone, passando per Sam Cooke, Otis Redding e molti altri. Il tutto rivisitato in chiave jazz da Fabrizio Bosso e Nina Zilli.

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nitro Hemingway Club

È uno dei cantanti rap italiani più amati del momento e con il suo nuovo album ha scalato la vetta delle classifiche. Direttamente dalla Machete arriva Nitro con il suo “Danger Tour”.

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modà Live area Magna Graecia

Sono una delle band di maggiore successo negli ultimi anni in Italia grazie al loro stile, a cavallo tra il pop e il rock, capace di catalizzare l'attenzione del pubblico. Si esibiranno dal vivo, lunedì 21 ottobre.

mad mike Zoom Club Arriva sabato 12 ottobre, allo Zoom Music Club di Marcellinara, il primo ospite degli eventi targati Crazy Reggae, direttamente dal Salento, Mad Mike. Warm Up a cura di “Jungle Soldiers” e “Dirty Squad”.

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aL di meoLa, PLayS BeatLeS and more teatro Politeama

Al Di Meola da 25 anni è uno dei virtuosi più di spicco nella scena jazz contemporanea. Al Festival d’Autunno presenta il suo nuovo progetto, nel quale interpreta 14 note melodie dei Beatles, in versione acustica.

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verità tratto da una

STORIA VERA scegliamo a cosa credere

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sEPoLte

i sono storie e storie. Alcune vengono vissute senza che nessuno se ne accorga, altre lasciano il segno e non trovano una soluzione. Tra miti e leggende, tra realtà e finzione esiste una Catanzaro che non tutti conoscono, di cui purtroppo - o per fortuna - se ne sta perdendo la memoria. Storie che fanno parte della città, del suo

modo di essere, di quello che è oggi. Racconti di quello che è stato, delle sue persone, di chi è passato o chi è andato via. Ci sono storie che forse non vorremmo sentire, che in molti hanno volutamente deciso di mettersi alle spalle, ma che ci hanno segnato, ci hanno portato ad essere quelli che siamo. Ci sono storie che hanno dell’incredibile ma


VE LI co a in rt pe

preciso istante, quando la nonna, grazie all’aiuto di un passante, riuscì a sollevarla da terra e riportarla a casa, sistemandola nel letto. Fu così che la vispa diciassettenne inizio ad invocare la madre, ad urlare di volerla vicino. Ma non era più in lei. La voce era più grave, meno sottile. I tratti tipicamente femminili vennero meno e quando Maria parlava veniva fuori la voce di un uomo. Un uomo che invocava sua madre. E quando queste venne, lei non la riconobbe e inizio a dire che sua madre si chiamava Caterina Veraldi. Nella signora che aveva di fronte vedeva s o l o

in

che sono realmente accadute. Storie che bisogna avere la capacità di raccontare con le giuste parole, con la dovuta scrittura, ma che purtroppo non hanno nulla a che fare con il “c’era una volta” a cui siamo abituati. Parliamo di un tempo lontano, è vero, ma in questo non esiste alcun lieto fine. O meglio, in questo caso, non c’è proprio una fine. Tutto ebbe inizio quando la giovane Maria Talarico, appena diciassettenne, passeggiando con la nonna lungo il ponte di Siano, si fermò per un istante a guardare verso il basso. Era un giorno come tanti, quello del 5 Gennaio 1939. Maria aveva deciso di andare a far visita alla madre che prestava servizio come bidella nella scuola agraria. Ma d’un tratto tutto quello in cui credeva, tutto quello che era stato, svanì di botto. Quel guardare ai piedi del ponte la fece sprofondare in una sorta di trans, di totale incoscienza. Restò lì ferma a guardare verso il basso per alcuni secondi, poi cadde a terra come colta da improvviso malore. I progetti della giovane Maria saltarono tutti in quel

La possessione di Maria e il “ponte maledetto” fanno parte della storia di Catanzaro


L’omicidio di Giuseppe Veraldi fu svelato da una giovane diciassettenne posseduta dalla sua anima tre anni dopo

un’estranea. Amici e parenti, sconvolti per quanto stesse accadendo, scap-

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p a r o n o quindi verso Via delle Baracche per cercare la famiglia Veraldi, e chiedere di Caterina. Lei, p e r ò , non era in casa. E le speranze di capire quello che stesse accadendo iniziarono ad affievolirsi con il passare delle ore. La giovane Maria, intanto, che ormai aveva perso ogni ricordo e ogni modo di essere suo, decise di scrivere un biglietto rivolto alla madre, rivolto a Caterina Veraldi. Un biglietto che ancora oggi risulta allegato agli atti dei Carabi-


del sale e del papavero nieri. Questo perché la la cui unione al vino ha efcalligrafia di quella lettera, fetti quasi allucinogeni, e di quel messaggio intimo, che comunque alterano non era della diciassetla coscienza. Gridò di ritenne che aveva avuto la petere quello che avepremura di andare a far vano fatto tre anni prima, visita alla madre, ma risulquando si macchiarono le tava identica a quella di mani di sangue, del sanGiuseppe Veraldi, diciangue di Giuseppe Veraldi. I novenne trovato cadaquatto le diedero della vere tre anni prima pazza, lasciando la betproprio sotto il ponte di tola. E così la giovane Siano. Era il 13 Febbraio Maria fu accompagnata 1936, quando il suo corpo a casa, dove passò la fu rinvenuto esanime ai notte insonne contipiedi della struttura. nuando ad invocare la A quel punto, la giovane madre. L’indomani matMaria, o meglio Giuseppe tina, però, smise. E iniziò attraverso il corpo di ad urlare Maria, tra i di felicità, tanti cuGuardando sotto dicendo riosi acil ponte di Siano che la corsi in casa per Maria fu impossessata m a d r e c a p i r e dallo spirito di Giuseppe stesse arrivando. In c o s a quel prestesse acciso istante, infatti, Catecadendo, scelse quattro rina Veraldi stava ragazzi con cui andare a lasciando le Baracche per bere qualcosa in una betraggiungere casa Talarico. tola lì vicino, la bettola di Si presentò alla porta della Giosè. Erano Totò, Dagiovane Maria poco miano, Rosario e Abele. dopo, nello sconcerto di Con loro iniziò a tracantutti ma col grande sorriso nare vino, fumare sigarette della diciassettenne. Bae a giocare con elegante starono pochi istanti prima disinvoltura a briscola. che la signora riconoTante cose che Maria non scesse nella voce della raavrebbe mai fatto, perché gazza quella del figlio non appartenevano al suo scomparso tre anni prima. costume. Lei che a carte I due iniziarono a parlare, non aveva mai provato a e lo facevano con una giocare. D’improvviso la confidenza famigliare. E giovane sfidò gli amici a Giuseppe, attraverso mettere nel suo bicchiere

Sono stato ucciso da Totò, Damiano, Rosario e Abele nella bettola di Giosè, dopo essere stato ubriacato con sale e papavero nel vino il racconto di Maria, posseduta da Giuseppe, alla madre del ragazzo


Dopo avermi ubriacato Totò, Damiano, Rosario e Abele mi hanno malmenato e spaccato la mandibola con una pietra La ricostruzione dell’omicidio

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Un’anima a cui non era concesso riposo perché sulla sua morte terrena non si era fatta chiarezza. Non appena fu ricostruita la verità, Maria tornò in sé senza ricordare nulla di quanto accaduto. Tutto questo non servì a Giuseppe per avere giustizia, Maria, raccontò alla ma gli bastò raccontare la madre di essere stato ucvera storia della sua ciso da Totò, Damiano, morta, gli bastò spiegare Rosario e Abele nella beta sua madre come perse tola di Giosè, dopo essere la vita suo figlio. I quattro stato ubriacato con sale e amici omicidi non furono papavero nel vino. I quatarrestati ma è sintomatico tro - raccontò - lo malmeil fatto che, alla riapertura narono, causandogli la del processo, dietro frattura della mandibola istanza dell’allora procuracon un pietra, prima di tratore del re Sua Eccellenza scinarlo sotto il ponte. A diPagani, la pratica Veraldi mostrazione che quelle venne arparole chiviata non erano una statua c o m e frutto della della Madonna omicidio f a n t a s i a, Maria ac- di Porto oggi esorcizza e non più come suicompagli spiriti del ponte cidio. È gnò la questa mamma l’origine del “ponte maledi Giuseppe nel luogo detto”. Negli anni, infatti, si esatto in cui trovarono il perpetrò la leggenda che corpo del figlio. Una volta chiunque guardasse dal in loco, si levò il cappotto ponte di Siano si sarebbe per sdraiarsi nell’identica suicidato o sarebbe stato posizione in cui fu trovato impossessato. E intorno esanime il ragazzo. Una alla storia della giovane prova concreta che Maria si confezionarono quella storia, quella increracconti del terrore, storie dibile storia, non era frutto di paura da svelare ad della fantasia di un’adoleamici venuti da lontano scente, ma il racconto di nelle notti di estate, o coun giovane ucciso e la cui munque fuori dall’inverno. anima evidentemente Fu per questo che l’Amminon trovava pace. www.catanzarolive.it


VE LI co a in rt pe

al di fuori delle funzioni cerebrali, è base dell’esperienza extra-corporale. Esistono studi e una quantità notevole di testimonianze che attestano che la bilocazione è parte della nostra scienza. Il problema è che ancora oggi non riusciamo a spiegarla. Ci sono storie e storie, spetta a noi scegliere a quali credere.

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nistrazione dell’epoca decise di realizzare una statua della Madonna di Porto proprio all’imbocco del ponte da Catanzaro verso Siano, per esorcizzare gli spiriti che vivevano senza pace ai suoi piedi. È parte della nostra storia ma non tutti la conoscono mentre altri hanno smesso di raccontarla. Ma fu ripresa, nel passare degli anni, da più organi di informazione e media specializzati in paranormale. Il primo a raccontarla fu Saverio Livolsi nel 1950, nella rivista milanese “I misteri della vita”. Ma ancora oggi non si riesce a trovare una spiegazione scientifica a quanto accaduto e il caso viene etichettato con una grande “x”, quella dell’ignoto, quella del non riconosciuto. Ma non si parla né di miti né di leggende. La possessione di Maria è documentata e testimoniata, la morte di Giuseppe resta nella storia di Catanzaro, è parte della città, ne ha macchiato la terra col suo sangue. Tutto sta nella nostra voglia di crederci o non crederci, di spingerci oltre l’orizzonte o continuare a guardarlo. L’immortalità, quella dell’anima, è principio fondamentale di tutte le religioni, e la comunicazione dello spirito umano e la sua opera senza corpo,

Giovanni Bevacqua

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www.catanzarolive.it

wikileaks Genere: thriller Durata: 124 minuti

LIVE consIgLIa GUarDa iL traiLer

un film di Bill Condon

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essi da parte un po’ di soldi per creare una nuova piattaforma online, Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks, e il suo collega Daniel DomscheitBerg uniscono le loro forze per diventare dei cani da guardia in grado di controllare l’attività dei potenti e dei privilegiati. In breve tempo, riescono a svelare notizie incredibili. Ma quando mettono le mani sulla maggiore raccolta di informazioni riservate nella storia degli USA tutto cambierà. Qual è il prezzo da pagare quando si decide di rivelarle?

cose nostre - malavita

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esso sotto protezione dall'Fbi, Giovanni Manzoni, il pentito più famoso degli Stati Uniti, è costretto a trasferirsi con la moglie Maggie e i figli Belle e Warren in Normandia per passare inosservato e non farsi rintracciare dalle famiglie della mafia americana. E pur cercando di adattarsi al loro nuovo stile di vita, ben presto la famiglia Manzoni inizierà a risolvere le cose nella sua più tradizionale maniera. Il film è un adattamento del romanzo “Malavita” di Tonino Benacquista.

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38 LIVE

Genere: thriller Durata: n.d.

GUarDa iL traiLer

un film di Luc Besson


LIVE cin3ma

giovani ribelli

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lla Columbia University nel 1944, la vita del giovane Allen Ginsberg viene sconvolta dalla presenza di Lucien Carr, un compagno di classe dal fascino fanciullesco che lo introduce nell’universo bohemien presentandogli William Burroughs e Jack Kerouac. Quando David Kammerer, un uomo sulla trentina disperatamente innamorato di Carr, viene trovato morto, i tre nuovi amici di Ginsberg sono sospettati del delitto ed arrestati. Da quel momento, le loro vite cambieranno per sempre.

Genere: thriller Durata: 104 minuti

GUarDa iL traiLer

un film di John Krokidas corpi da reato Genere: Commedia Durata: 117 minuti

GUarDa iL traiLer

un film di Paul Feig www.catanzarolive.it

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a sempre ostinate a lavorare in proprio, senza l’appoggio di alcun compagno, l’agente speciale dell’FBI, Sarah Washburn, e l’ufficiale di polizia di Boston, Shannon Mullins, si ritrovano a dover fare l’una la spalla dell’altra. Una cosa che non riescono proprio a digerire, perché lontano dal loro modo di essere e di agire. Costrette ad unire le forze per fermare uno spietato boss della droga, si troveranno a dover combattere contro un pericoloso cartello criminale e, peggio ancora, l’una contro l’altra.


www.catanzarolive.it

cattivissimo me 2 Genere: animazione Durata: 98 minuti

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un film di Pierre Coffin, Chris Renaud

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orna il super cattivo del cinema, quello dei più piccoli, in una nuova divertentissima commedia di animazione. Abbandonate le vecchie abitudini per i suoi tre angioletti, Gru decide di trasformare il suo perfido laboratorio in una fabbrica di gelatine e caramelle. Ma una visita improvvisa dell’agente speciale della Lega Anti Cattivi, l’impacciata Lucy, gli farà provare di nuovo il brivido dell’avventura e quelle emozioni forti di cui, con la vita da papà, ha iniziato a sentire la mancanza.

gravity

È

capitato un po’ a tutti di perderci, di non ritrovare più la strada da cui siamo partiti. Ma immaginate cosa può voler dire perdersi nello spazio infinito. È quello che cerca di raccontare, in un vortice di emozioni, Alfonso Cuaròn. Gravity racconta la disavventura di due astronauti in missione su una lontanissima base spaziale che tentano un disperato ritorno verso la Terra, dopo che tutti gli altri membri del team sono rimasti vittime dell'impatto delo loro shuttle con un meteorite.

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Genere: Fantascienza Durata: 90 minuti

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un film di Alfonso Cuarón



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Tolomeo, Gentile dott.ssa vita normale: 23 anni. Ho una na, vivo con ho sono Ilenia e ici o di laurea in Med oppo sui miei frequento il cors tr re sa e, per non pe la mia famiglia ccasione facse ne presenta l’o nulla di prodo an qu i, i, genitor ind qu i, retto. Fin qu o in ambito cio qualche lavo on rg so a’ olt diffic no e mezzo, blematico. Le an un ca to che, da cir anni. Gia25 sentimentale da di piu’ grande di me ta’ di mio l’e sto con un uomo ica at pr 48 anni, in E’ un tipo a. como, infatti, ha non e’ un problem ne e conmu co padre, ma per me in si es er molti int giovanile, abbiamo stile di vita. Mai in questi so dividiamo lo stes e ho avuto dubbi sulla nostra iem tant’e’ che mesi passati ins to che ci unisce en im nt se l su e storia turo insieme, il immaginato un fu gia’ due da abbiamo spesso ha li, anche se lui ne matrimonio, dei fig onio. Proprio per questo motrim un precedente ma rlarne alla mia famiglia che pa di o cis de ho nto sono initivo nte. Da quel mome non ne sapeva nie stanno convincendo che GiaMi ziati i problemi. per me, che non persona giusta como non e’ la che per lui sono nulla di serio e posso costruire poggio dei miei ap a nz Se solo un diversivo. are o no. non so se continu Serena mo usato un nome

Per privacy abbia

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di fantasia


risponde la dottoressa

Susanna Tolomeo

Psicologa iscritta all’Ordine degli psicologi della Calabria

scrivici su psicolive@catanzarolive.it

C

ara Serena, grazie per aver scritto a PsicoLive ed aver condiviso con i nostri lettori la tua storia. Nella prima parte della tua lettera sembra emergere una grande convinzione ed un forte attaccamento a quest’uomo che ti è accanto da più di un anno, un lungo periodo di tempo in cui hai potuto conoscerlo bene e, evidentemente, apprezzarlo tanto da dimenticarne l’età e da progettare una vita insieme. Tutto ciò dovrebbe farti riflettere sull’importanza che quest’uomo ha avuto, e credo abbia tuttora, nella tua vita. Parlando in termini generici, la differenza d’età, di per sé, non rappresenta un limite alla felicità di coppia poiché, come nel tuo caso, vi possono essere interessi e stili di vita condivisi che consentono di superare l’ostacolo anagrafico e di costruire un rapporto più stabile e sereno rispetto ad una coppia in cui i partner siano coetanei. Il suggerimento che posso darti è di pre-

Spesso ci si sofferma sugli stereotipi pensando di proteggere le persone a noi care. La conoscenza aiuta sempre a superarli sentare Giacomo alla tua famiglia poiché spesso, conoscendo direttamente una persona, possono venir meno i pregiudizi e gli stereotipi socialmente condivisi a cui, probabilmente, i tuoi genitori hanno fatto ricorso non appena hai parlato loro dell’uomo più grande di te di 25 anni che ti sta accanto da più di un anno. Parlando in questi termini, i tuoi genitori non hanno conosciuto Giacomo come l’uomo che ti fa stare bene e che vorresti al tuo fianco nel tuo futuro poiché, molto probabilmente, si sono soffermati solo sugli aspetti negativi pensando, in tal modo, di proteggerti da quello che per loro è un grande errore. Sono sicura che l’incontro andrà bene!


CIttA ridenti

morti

LA

I teatri ed i cinema chiudono, i negozi storici calano le saracinesche, i centri di aggregazione latitano. Tutto sembra fermo

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dei


LIVE with smile anca solo la paglia che rotola sospinta dal vento, per il resto il Corso di Catanzaro non è poi così dissimile da una strada deserta del vecchio west: vetrine impolverate o rattoppate alla meno peggio, locali tristemente chiusi ed abbandonati all'inarrestabile passaggio del tempo, cartelli di vendita o di fitto ingialliti che spuntano come funghi, palazzi antichi lasciati a marcire. Una fotografia triste e dolorosa che immortala il cuore della città e ci restituisce l'immagine di un organo dec r e pi to,

ormai incapace di pulsare vitalità, di infondere linfa al tessuto urbano e rianimare socialmente e culturalmente una comunità da tempo intorpidita. Parliamoci chiaro: l'encefalogramma di Corso Mazzini è piatto ormai da tempo e basta fare quattro passi da Bellavista a Piazza Matteotti per rendersene conto: teatri e cinema che chiudono, negozi storici che abbassano le saracinesche, centri di aggregazione che latitano. Anziché imporsi come effervescente salotto sociale, epicentro e motore della vita cittadina, il vecchio Corso è diventato una “sgasata” e per nulla attraente periferia in cui, la vita non sembra fluire ma semplicemente f e r -

, , l encefalogramma del corso e piatto ormai da tempo

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Sarebbe meglio iniziare a svestire i panni degli zombie e fare un massaggio cardiaco tutti insieme a Corso Mazzini marsi. Prendete come esempio Galleria Mancuso: passando di lì anche gli orologi si fermano, quasi a segnalare l'ingresso in un oltretomba immaginario e se si incontra qualche passante si corre quasi il rischio di scambiarlo per uno zombie. La colpa di ciò, però, non è mica dei sanpietrini. E nemmeno dei lampioni o delle fioriere che completano l'arredo urbano del Corso. La colpa, piuttosto, andrebbe equamente ripartita tra amministrazioni distratte e cittadini disinteressati: le prime incapaci di pensare al Corso se non nei termini

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di stravaganti “inversioni di marcia”, i secondi spesso troppo passivi e menefreghisti di fronte allo svilimento identitario del nostro centro storico. Entrambi responsabili di questo “attentato” a noi stessi, siamo vittime e carnefici allo stesso tempo. Possibile che il cuore della città possa animarsi solo qualche ora a Settembre per la Notte Piccante e qualche ora ad Aprile per la Naca? Possibile che non si riescano a trovare altri modi, altre forme, altre chimiche per rendere il Corso un vortice di vita e di aggregazione duratura? Creare un ideale ponte con Germaneto e con l’università potrebbe essere utile poiché consentirebbe di “iniettare” altri giovani nel tessuto urbano e dare una sferzata di dinamismo ed entusiasmo alle iniziative socioculturali del centro, ma ciò che è più importante, ciò che è davvero essenziale per restituire dignità a questi luoghi dimenticati, è il nostro atteggiamento. Per non trasformare Catanzaro nella città dei “morti ridenti”, svestiamo tutti i panni degli zombie indolenti e facciamo un massaggio cardiaco a Corso Mazzini.

Gianfranco Giovene



#1 #1

del paziente ruba eroina dallo stomaco l’inso lito “reperto”

tenuto russia, chirurgo arrestato per aver i colori. Spesso, purtroppo, a diIn ospedale ne succedono di tutti l’errore è parte dell’essere scapito di malcapitati pazienti. Ma in ambito medico. Questa volta, è si do quan ttutto sopra no, uma di torto al paziente. Un chirurgo però, non si parla né di errore né e rubato una bustina di cinaver per tato arres stato è russo, infatti, aco di un suo paziente. stom dallo tta estra a eroin que grammi di a probabilmente ingoavev nte pazie Il . bene Avete capito proprio e, ma a causa di un onfin oltrec a drog la iato l’ovulo per trasportare il chirurgo ha nondo Qua . dale ospe malore è stato ricoverato in rsi il “reperto”. tato la bustina ha deciso di tene

di questa rubrica tutte le storie riportate all’interno lo scopo sì di intrattenere, o hann e dute sono realmente acca società in cui viviamo... sulla ma soprattutto di far riflettere sione rifles a buon e nto time diver buon

#2 # #2

, punhetteiras basta riviste porno, ecco le bblic a popolare Cinese repu è una professione riconosciuta nella

o del mondo. Ma come per tutte Lo chiamano il mestiere più antic portato ad evolversi e a creare ha lo anni i degl are pass le cose, il giorni nostri ci ritroviamo con ai così E re. gene ogni diramazioni di nella Repubblica popolare ta osciu ricon e ssion un’autentica profe nome dice già tutto. Loro Il iras”. hete “pun Cinese. Parliamo delle arie. Per essere più chiari: sanit i atric oper non sono né infermiere né pornografiche, in Cina riviste delle negli Stati Uniti vengono fornite evoluta e allo stesso tempo più più ben a strad una o scelt o hann ro? Bè, è un lavoro sporco, ma in piacevole. Non vi è ancora chia un euro. In Cina invece le amaere ricev a senz o ssan tanti lo profe di circa 1200 euro, trattandosi ndio stipe uno ono ricev bili signore a causa di un mestiere comunque delicato imenti del rischio di lesioni dovuto dai mov dice, ripetitivi della mano. Ma, come si là di di al E farlo. pur à dovr cuno qual ia tutto, ciò che conta è che si facc del bene.


#3 #3

LIVE original

li si i maiali volano? no, ma i testico

uno scroto-mongolfiera irlanda, raccolta fondi per realizzare Di certo no, a meno che Avete mai visto dei maiali volare? inogene, ma potrebbe capialluc nze sosta di uso non facciate cielo. Non ci crederete ma è proin si alzar oli testic tarvi di vedere dei wd ha lanciato una raccolta O’Do Chris ese prio così. L’attore irland forma di scroto, che sarà bata ra golfie mon fondi per realizzare una palle volanti – spiega – sadi paio «Un tezzata “SkyBalls”. L’obiettivo? la loro vista serva a che ranno difficili da ignorare, e speriamo cancro ai testicoli». Per lanciarsi in al o intorn c’è che tabù il vere smuo davvero avere due palle… così. una missione tanto nobili bisogna

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DEL MONDO

stranezze

StRaNGe worlD Giovanni Bevacqua

#4

#4 milioni di euro barbone con un patrimonio di 20

to elemosinando un pasto caldo belluno, Guido ricci ha sempre vissu che sentiamo ripetere spesso, I soldi non fanno la felicità. Una frase r essere liberi di fare quello pote mmo vorre Tutti . volte e davvero tropp regalarci ogni cosa. E inva, ci che lo quel prare com che vogliamo, Lo ha dimostrato Guido e. altrov a ricerc si tà felici vece non è così. La , macché ricchissimo. ricco era Lui anni. 77 a Ricci, morto da poco tra conti correnti e euro di ni milio 20 Un patrimonio stimato in circa sempre vissuto però Ha tero. all’es e proprietà immobiliari, in Italia ndo per la strada un pasto caldo, osina elem one, barb un e com solo, a bisogno di altro, non dei soldi. un caffè o un bicchiere di vino. Avev

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ALLa

FacCIA

delle

pigule

Aurelio Fulciniti D

tura, chi ci ha consigliato il opo la partita contro tema su cui impostare il Prato in trasferta – questo articolo era sicuro correva la seconda giorche avremmo dovuto scrinata di campionato, vere un pezzo funereo – quindi non molto tempo calcisticamente parlando, fa – il pessimismo la fasi intende – e senza speceva da padrone. A senranze per il futuro del tire molti, il Catanzaro campionato. Tifosi? Sì, nel contro Frosinone e Lecce caso del sarebbe n o s t r o uscito dal Dopo due pareggi “consicampo i maghi del calcio gliere”, ma con le copiù che siddette davano i giallorossi altro “pi“ o s s a per spacciati e invece... g u l e ” , rotte” e negli altri non solo casi. Cornacchie, uccelavrebbe perso entrambe lacci della malora o del le partite, ma si sarebbe rimalaugurio che dir si votrovato sul groppone una glia o presunti portatori bella caterva di gol. Quatsani di iella pura. E non potro o cinque in due partite, teva essere altrimenti, in vipiù o meno. “Ci togliecinanza della festa di remo l’illusione di avere Halloween. Invece, pur una buona difesa”, sostecon tutto il loro impegno, neva qualcuno. Addirit-

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LIVE sport

le “pigule” della situazione non sono riuscite nel loro intento e contro il Frosinone (1-0) e contro il Lecce al “Via del Mare” (21) sono arrivate due vittorie sicuramente meritate al cospetto di due autentiche corazzate. Martignago contro i ciociari e poi l’accoppiata MarchiFioretti contro i salentini hanno inflitto un duro colpo all’autostima al contrario del catanzarese medio, che sia tifoso o meno. Eh sì, perché il catanzarese la vede sempre nera ed ha la pretesa di considerarsi inferiore agli altri in tutte le cose, ma soprattutto nel calcio. Un atteg-

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giamento particolare, anzi, piuttosto strano, che esiste solo da queste parti e qualche volta viene punito con una dose di sani “anticorpi” che non sempre hanno l’effetto di smuovere il catanzarese medio di cui sopra. Ma per fortuna qualche volta il tanto temuto “scherzetto” diventa “dolcetto” e il tifoso nonché – a volte – cittadino è respinto con perdite. Come andrà il prosieguo del campionato? Ah, questo non possiamo dirlo, non abbiamo la palla di vetro – e nemmeno la palla di cuoio, più adatta al caso nostro ma attraverso la quale, come è noto, è difficile vedere qualcosa (non è molto nitida, diciamo…) – e comunque non possediamo capacità divinatorie tali da Oscar Brevi è sempre più idolo di questa maglia

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Gli unici maghi del pallone sono stati Helenio Herrera e Franco Franchi nel film omonimo renderci “maghi” in questo campo. Di “maghi del pallone” nella storia del calcio ci sono stati solo Helenio Herrera e Franco Franchi nel film omonimo. Ma è tutta roba vecchia, di più di quarant’anni fa, praticamente del secolo scorso. E oggi i maghi fra gli allenatori non esistono più, figuriamoci fra tutto il resto della truppa. A questo punto non rimane che

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scansare i saputelli, quelli che se la piangono e infine quelli che se la cantano e se la suonano, ritenendo di aver scoperto l’acqua calda, quella fredda, la tiepida, l’uovo, la gallina e la quintessenza della scienza calcistica, quella in cui tutti gli italiani – e non solo i nostri concittadini – ritengono di essere maestri, veggenti, preveggenti e figli di gran paragnosta, come Giucas Casella. Insomma, tutta una matassa che ci porta a concludere con la classica “frase di rito” ora quanto mai azzeccata: “Buon campionato”. www.catanzarolive.it





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U

n vecchio detto dice che “c'è un tempo per pescare e un tempo per asciugare le reti”. Impara a dosare le tue energie ma ricorda che “se nel fiume non ci sono più pesci, il prezzo dei gamberi cresce”.

ra fantasmi, mostri e streghe riesci a sentirti proprio a tuo agio. Sarà per il clima di festa o perché questi vestiti ti stanno proprio a pennello. Bè, a ognuno il suo. Ti è stato dato questo: goditelo!

H

ai gonfiato il petto, forte dei tuoi successi e della considerazione che gli altri hanno ormai di te. Ma ricorda: “Per quanto un albero possa diventare alto, le sue foglie, cadendo, ritorneranno sempre alle radici”.

ai sempre amato la spensieratezza, il senso di libertà. Hai sempre desiderato spezzare quelle catene che ti impedivano di riuscire a provare le due cose. Ora puoi farlo: perché non te la stai godendo?

leone

23 LUG / 22 aGo

Amore: 6/10 Fortuna: 7/10 Lavoro: 5/10

22 GiU / 22 LUG

H

cancro

Amore: 7/10 Fortuna: 7/10 Lavoro: 8/10

S

mettila di guardare quello specchio. Devi capire che lì non ci sei tu, ma solo la percezione che chi non ti conosce ha di te. Smetti di guardare quello specchio e anche gli altri smetteranno di giudicarti. Amore: 5/10 Fortuna: 6/10 Lavoro: 6/10

D

olcetto o scherzetto? Sei più per il salato ma quando gli scherzi si fanno pesanti saresti disposto ad ingoiare qualsiasi cosa. Bè non abbuffarti di insulti e accuse che non ti appartengono. Da scherzare c’è ben poco… Amore: 5/10 Fortuna: 4/10 Lavoro: 5/10

verGine

Gemelli

21 MaG / 21 GiU

Amore: 6/10 Fortuna: 5/10 Lavoro: 6/10

toro

T

21 aPr / 20 MaG

Amore: 5/10 Fortuna: 8/10 Lavoro: 5/10

23 aGo / 22 Set

ariete

21 Mar / 20 aPr

OTTOBRE


vverti una strana sensazione, come se piovesse ogni giorno e non riuscissi più a vedere il sole. E anche quando fuori non piove tu vai girando con l’ombrello. Il problema non è all’esterno, cercalo dentro di te.

A

remi dalla voglia di conoscere la verità, convinto che anche se parziale può bastare per trarre le tue conclusioni. È per questo che sbagli, perché non vai a fondo nelle cose, hai fretta di dire la tua.

H

ai sempre pensato che non ti capiva. Così hai voltato pagina per scrivere un nuovo capitolo. Ma adesso non sai più come continuare: tutte le parole ti riportano indietro. Forse ti capiva meglio di quanto ti capisci tu.

arai tentato a lasciare tutto per ricominciare altrove ciò che non sei riuscito a portare a compimento qui. Del resto, nemo propheta in patria. Aveva ragione quella persona… lui sì che con te è stato profetico.

21 Gen / 19 Feb

acquario

Amore: 5/10 Fortuna: 5/10 Lavoro: 4/10

capricorno

S

22 DiC / 20 Gen

Amore: 3/10 Fortuna: 5/10 Lavoro: 7/10

eriamente parlando: pensi che sia la mossa giusta? Perché se è così va per la tua strada ma dopo non accusare gli altri se non dovesse andare come speravi. Dietro ad ogni scelta si nasconde un rischio: non rosicare.

S

Amore: 6/10 Fortuna: 5/10 Lavoro: 6/10

C

osa vuoi veramente? Fermati un attimo e pensaci seriamente. Non fare come in tutte le tue cose, questa volta devi farlo sul serio. Cos’è che vuoi più di ogni altra cosa? Bè, adesso hai capito che già ce l’hai… Amore: 8/10 Fortuna: 8/10 Lavoro: 6/10

nb Questo oroscopo ha fine puramente ricreativo. Sei tu il solo padrone della tua vita!

pesci

22 noV / 21 DiC

saGittario

Amore: 4/10 Fortuna: 5/10 Lavoro: 6/10

scorpione

F

24 ott / 21 noV

Amore: 6/10 Fortuna: 4/10 Lavoro: 4/10

20 Feb / 20 Mar

Bilancia

23 Sett / 23 ott

LIVE oroscopo





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