dal declino concettuale al rigore del senso

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dal declino concettuale al rigore del senso cAtrOuGe

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a cura di Giovanna Arancio Michele Ciardulli | Domenico Caricasulo

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Silviu Tanasa



la mostra

mostra di arte figurativa contemporanea a cura di Giovanna Arancio espongono cAtrOuGe Michele Ciardulli Domenico Caricasulo Silviu Tanasa dal 15 al 29 settembre 2012 inaugurazione sabato 15 settembre ore 18.00 Galleria Ariele Via Lauro Rossi, 9c Torino


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a cura di

Giovanna Arancio Agli anni d’oro del concettuale (‘60/’80), in cui l’accento operativo si era accentrato sull’idea creatrice a scapito dell’agire costruttivo dell’opera, fece seguito un fine secolo di riappropriazione del fare rivalorizzando la fisicità del lavoro, deprezzata quando non addirittura azzerata. Senza mettere in dubbio origini, ragioni e retaggi che lasciarono dietro di sé gli artisti concettuali è comprensibile un reattivo allontanamento del mondo dell’arte di allora dopo gli esasperanti eccessi della loro decadenza. La bad painting, o più in generale “Arte brutta”, che caratterizzò l’ultimo novecento, suscitò discussioni e perplessità. Ci si chiese se le arti visuali, orfane

in gran parte di ideali, sbandate e/o riagganciate al passato, fossero in grado di rivitalizzarsi in una nuova estetica plurale, capace di criticità, valori, forza creativa. Dopo queste e molte altre domande, nel nuovo millennio, si può azzardare qualche considerazione. Il tempo dell’autoriflessione dell’arte non è stato, a mio avviso, un banale ripiegamento su di sé. Quell’epoca appare già lontana. Eppure, nel caos immaginifico del nostro vivere, stretto tra bombardamenti visivi mediatici e un difficile presente, l’arte è più attiva che mai. Certo, non mancano truffe, tronfie superficialità, speculazioni, mercati firmati ad hoc in un panorama di livide trasparenze. Ci sono gruppi di creativi: difficile seguirli nel loro farsi, disfarsi. Anche il medialismo ha la sua voce, azzera non più l’opera ma l’autore in un

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collettivismo vissuto e motivato. Riemerge però forte la ricerca di senso, si impone una multimedialità bifronte da padroneggiare specie da parte delle nuove generazioni mentre le opportunità di comunicazione sono da costruire e la sensibilità percettiva si va faticosamente affinando. E’ una rimessa in gioco senza ritorni all’ordine, anzi caparbia e rigorosa. La mostra che si apre presso la nostra galleria è nel segno di questa ricerca. cAtrOuGe [Rossella Fava], artista torinese, presenta una significativa carrellata delle sue sperimentazioni poetiche espressa, con vari passaggi, attraverso il digital collage. Tecnicamente compie un complesso e accurato lavoro costruttivo di cui il computer è un fondamentale, ma non unico, complice nella elaborazione.

Accompagna cAtrOuGe nelle sue creazioni anche la fotografia mentre un’abile ricerca analitica che l’artista padroneggia precede la fase finale dei suoi fantasiosi collage. Non sono pertanto casuali l’intenzione di manipolare, la voglia di sfidare con professionalità le nuove tecnologie e l’ostinato richiamo lanciato in direzione della natura. Il linguaggio visivo addita tacitamente e clamorosamente gli scempi perpetrati sul corpo della terra, e di conseguenza, dell’uomo. Squarciata la fisicità l’occhio cattura questo paesaggio ferito che ricuce come riesce il suo sopravvivere marginale. Anche il mito si arrischia a comparsare. Dopo un periodo di pausa riflessiva l’artista ritorna al filo rosso della sua lingua poetica. Ora la sommersione allenta la presa: la figura umana affiora non tanto perchè cAtrOuGe ingenuamente si inventa una chiave risolutiva


quanto piuttosto perchè riesce a configurare un prosieguo estetico e nuovi metri percettivi. Michele Ciardulli, artista emergente, ha alle spalle molti anni di lavoro nel campo delle arti visuali, principalmente come regista ma anche operando quale scultore, pittore, performer. Espone i dipinti che segnano la fase di passaggio pittorico attuale. I soggetti fanno parte del panorama metropolitano e vengono rappresentati in un primo tempo con una figurazione realistica dagli echi espressionistici e via via si trasfigurano pur restando radicati nelle loro periferie. Le esperienze eclettiche del pittore filtrano e dilatano il respiro delle scene di

genere che acquistano in ariosità e ricchezza cromatica permettendo un’inventiva e una libertà disegnativa nuove. La vena surreale e una schiaritura accorta dell’atmosfera del quadro danno ragione dello studio e del cambiamento. Tensione trascendente, alterità, riscoperta del linguaggio del corpo, costituiscono l’attuale nucleo fondante intorno cui Ciardulli sta iniziando la sua costruzione poetica. L’astrattismo entra in mostra con Domenico Caricasulo ed è una scelta “difficile” sia perchè troppo spesso è ritenuta “facile” sia in quanto occorre, al contrario, trattarla con tecniche consolidate, forza espressiva e poetiche vitalmente mature. L’artista studia con passione

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da tempo le tecniche pittoriche più svariate, a partire da quelle classiche fino ad arrivare alle sperimentazioni contemporanee. Sotto la guida di maestri d’arte e nella febbrile ricerca autonoma e silenziosa egli ha cominciato a perseguire il suo intento: riuscire ad esprimere ciò che vive tramite il rapporto confidente o scostante con la materia e il colore. A proposito del colore il pittore è giunto ad esperienze di raffinamento sottile che lo stanno avviando – per ora – verso un monocromatismo materico ma delicato nel segno. Non a caso l’artista è attratto dal fascino e dalla scioltezza del buon tratto; la serie di opere Stanze rosse (e non solo queste) attesta questa direzione di scelta. La sua poetica “in nuce” mette al centro il divenire, l’attimo sempre diverso e sfuggente; Domenico Caricasulo, sfiorando l’immanenza, strappa al tempo un frammento per trasformarlo in opera d’arte. E’un

linguaggio che attende sviluppi. Silviu Tanasa, pittore romeno emergente, dopo gli studi e le prime collettive, arriva in Italia dove continua a dipingere e a esperire una nuova tappa pittorica che si intravvede in questa esposizione. I quadri di nuova figurazione ricordano la sua terra e la sua storia recente e rimandano all’ecologismo. La tecnica acrilica, applicata preferibilmente su ampie superfici, fa uso di reticoli, di stesure a volte “grafiche”, di contornature decise che incidono le forme sbalzandole in superficie. Soprattutto negli ultimi lavori, l’artista abbandona l’iniziale cupezza cromatica cosi’ che colori e composizione acquistano in freschezza e dinamismo. E’un giovane di talento, determinato ed esigente per ciò che concerne la sua competenza e la sperimentazione.


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SadHappyness 2009 DigitalCollage 50x70 cm


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FullOfRain

2009 DigitalCollage 50x70 cm


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TheStoryteller

2009 DigitalCollage 50x70 cm


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Artemide

2009 DigitalCollage 50x70 cm


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I see the Wumpus!

2010 DigitalCollage 30x30 cm


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Troll’s smile

2010 DigitalCollage 30x30 cm


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SteamVenus

2012 DigitalCollage 50x70 cm


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biografia Rossella Fava è nata a Torino nel 1979. Dopo aver frequentato il liceo artistico, lavora per alcuni anni nel mondo dell’informatica, occupandosi di fotografia, grafica e programmazione web. Nel 2004 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Torino al corso di Decorazione Completa la sua formazione con workshop, collaborazioni e corsi presso altre strutture Nel suo lavoro utilizza e combina tecniche diverse; arte digitale, fotografia, installazioni site specific sono i sui mezzi preferiti Spesso dalle sue opere traspare una forte critica del rapporto che l’uomo ha instaurato con ciò che lo circonda: altri esseri umani, animali, piante, oggetti Partecipa a rassegne, eventi ed esposizioni in tutta Italia

testo critico

Davide dell’Acqua Solo una artista, forse solo una artista donna, poteva raccontare con sensibilità enigmatica un mondo parallelo, dove mito, bellezza, cultura e letteratura, si fondono in un tutt’uno. Un mondo in cui luce ed ombra, bene e male si mescolano mostrando per una volta, non la contrapposizione di estremi opposti, bensì la fusione degli antipodi. Le sue creature sono enigmatiche, non etichettabili in stereotipi che ne banalizerebbero l’identità. cAtrOuGe (all’anagrafe Rossella Fava) è una giovane artista torinese, abilissima nell’uso della manipolazione e della creazione digitale, della fotografia, della grafica. Le sue opere non sono fotoritocchi, così come siamo abituati a considerarli, bensì creazioni molto più elaborate. Nessuna differenza con l’arte tradizionale, se non l’uso di mezzi differenti.


2007 laboratorio torino torino

pricipali esposizioni

2007 selbst halle [germania]

in permanenza opereperopen torino guardarsi riconoscersi torino ri-creazione bandito [cn]

2007 incontrArti 2007 vasto [ch]

2007 una sensibile diffidenza torino

2007 arte e mecenatismo casale m.to [al]

2006 genius loci racconigi [cn]

personali 2012 axa cassina de’ pecchi [mi] 2010 agonized look madrid [spagna] 2009 infinitaMENTE mathi [to] 2007 presenze ToHorror Film Fest torino 2007 riqualificazionetorino cormano [mi] 2006 pigmenti contagiosi roma 1998 resurrezione torino

2006 dipingeremo 2006 sulmona [aq] 2005 specchi di falchera torino 2005 10

1998

° mostra saluzzo [to]

identità e differenza 1998 torino incisioni al castello rivoli [to] 1997 identità e differenza 1997 torino

1997

collettive 2011 axa cassina de’ pecchi [mi] 2011 invidia san giorgio a cremano [na] 2010 in 17 venerdì 17 torino 2010 gola san giorgio a cremano [na] 2010 human rights rovereto [tr] 2010 start up verona 2009 life Menaggio [co] 2009 human rights caserta 2009 AR[t]CEVIA 09 arcevia [an] 2008 AR[t]CEVIA arcevia [an] 2008 fragile siena 2007 racconti fotografici torino

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michele cAtrOuGe ciardulli


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ritratto

2011 tecnica mista su carta 30x21 cm


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la gattara 2012 olio su tela 70x71 cm


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una giornata di fuoco 2012 olio su tela 64,5x76,5


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shopping!

2012 olio su tela 80x80 cm


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Tv story

2012 olio su tela


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metro music 2012 olio su tela 80x100 cm


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biografia Michele ciardulli è nato a Rho il 30/06/1981 vive e lavora a Trento. Dopo anni di lavoro nella scenografia e studi teatrali con gli insegnati della scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano, nel 2010 si diploma nella “Alta scuola Accademia Internazionale” organizzata da Aktzent di Berlino e Gitisi di Mosca. Specializzazione in Regia, Pedagogia e drammaturgia visiva. Evolve così le competenze tecniche perfezionando una metodologia espressiva più autonoma ampliando la sua progettazione al di fuori dell’esclusivo contesto teatrale. Sviluppa la sua ricerca artistica anche attraverso la pittura e la scultura.Dal 2009 inizia a sperimentare interazioni tra il mondo teatrale e gli spazi espositivi attraverso la progettazione di installazioni sensoriali e interattive. Nel 2012 inizia a lavorare alla propria realtà di compagnia Bakim Baum company insieme al danzatore e attore Paolo Vicentini aprendo con il Progetto Officine Medio Oriente

patrocinato dall’assessorato alle Pari opportunità della regione Trentino Alto Adige. Tema dialogo inter religioso insieme al il gruppo del teatro Beresheet LaShalom e l’Ensamble Lauda della valle di Izreel (Galilea), l’orchestra fuori tempo di Trento. Lo spettacolo è stato realizzato a Gerusalemme nell’agosto del 2012.

testo critico Daniele Oppi

La pittura di Michele Ciardulli appare improvvisamente nella sua attività creativa in una versione/diario quasi che si tratti di pagine sciolte di un’agenda dimenticata. Michele Ciardulli lavora da anni nella scenografia, dove ha sviluppato le indispensabili capacità realizzative tipiche del settore, dove il senso della misura micro/macro diventa regola scientifica e visionaria a un tempo. Altre passioni creative sono disseminate lungo il percorso accidentato e prospettico della sua


attività, come ad esempio la regia e tutta la fascinazione del teatro. L’incontro con la pittura si fa in questo giovane pittore cruciale, non gli permette divagazioni e lo conduce a una scoperta intimistica e sofferta degli impulsi esistenziali, occultati drammaticamente all’interno di un linguaggio talvolta alla maniera del fumetto e tal’altra nel gesto espressionista, crudo e crudele. Michele Ciardulli non si risparmia anche quando esplora alcuni spazi di un raffinato decò, esplorando le vibrazioni surrealiste. In verità, ogni tela, é un foglio sparso di quell’agenda di appunti diretti e spontanei che aprono un varco segreto e intenso. C’é da augurarsi che continui in questa ricerca, probabilmente azione e reazione che “ostacola e favorisce” la vasta gamma dei suoi interessi artistici.

pricipali esposizioni 2012

internazionale di cinema religion today filmfestival 2012 faces milano 2012 piccolo formato torino 2012 il lingiuaggio del corpo como 2011 le ballerine di carta roverto 2011 cantori del tempo trento 2011 finalista premio ghiggini varese 2011 collaborazione con sinergyartstudio roma 2010 spazio vanghè milano 2010 finalista al fiction film festival 2009 galleria frontini in nerviano milano 2006 produce e dirige il cortometraggio “ora di chiusura”, vincitore al palermo film festival del premio come miglior regia ( premio del pubblico) e finalista al concorso inventa un film roma. 2005 il pozzo delle arti capalbio (gr) 2005/6/7 inverart inveruno (mi) 2004 intra-mondi vaprio d’adda (bergamo) 2002 finalista premio di poesia elsa morante 2003 procida (na) 2001 finalista del premio “think finace e brain company” con la scultura “ economic brain”

opera manifesto per festival

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domenico caricasulo cAtrOuGe


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intimo passionale nascosto olio su tela 30x30 cm


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rossoro’

tempera, olio e spago su faesite 50x60 cm


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Rossopompeiano

tecnica mista su tavola 100x70 cm


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Il cielo di federico

tecnica mista su tavola 100x70 cm


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volo su haiti olio su tela 150x120 cm


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rossino 4

tempera olio e spago su faesite 20x30 cm


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ghiaccio bollente

olio e pastello su tela 30x30 cm


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l’ho pagata cara

olio e acidi su carta su faesite 100x70 cm


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biografia Domenico Caricasulo nasce a Carbonia (CA), nel 1959. Di formazione classica e poi giuridica, comincia l’attività artistica nel 1979. Sperimenta quasi tutte le tecniche pittoriche come olio, acrilico, acquerello, tempera all uovo, e quelle scultoree in gesso, cemento e materiali vari. Nel recente passato le sue ricerche artistiche si orientano sull’accostamento di materiali vari alla pittura, per giungere alla concezione della stessa, a volte, quasi come monocromatismo puro appena leso. Studia a fondo le tecniche dei Maestri antichi prima e moderni poi, seguendo una strada che lo porta dapprima ad esplorare le possibilità delle varie tecniche, e poi alla combinazione delle stesse fra loro e con la tridimensionaIità deIIa scultura, di cui approfondisce Ie trasformazioni chimiche e materiche. Durante gli studi universitari frequenta per quattro anni circa,

a Sassari, gli ateliers di alcuni importanti pittori e docenti d’arte, ascoltandone e mettendone in pratica i preziosi insegnamenti. Nell’ultimo periodo si sta dedicando alla ricerca del collegamento tra le materie forti (metallo, cordame) e la dolcezza del segno, arrivando nuovamente all’interpretazione del monocolore.


leggerli e di interpretarli nella sua soggettività.

testo critico Paolo Levi

Domenico Caricasulo indaga con la sua arte gli effetti del monocromatismo. La superficie pittorica si tinge di un rosso vibrante steso con sfumature sottili, creando delicati effetti chiaroscurali sul fondo attraversato da linee blu, che assumono una forte dicotomia interpretativa: corde di strumenti musicali o anguste sbarre di una prigione L’artista sperimenta sul piano materico assemblando tempere e spago su faesite, esaltando sempre il ruolo del colore che ha il compito di reggere la composizione L’architettura compositiva è semplice e lineare, il quadro viene suddiviso secondo moduli geometrici che si trasformano in veicolo di comunicazione diretta con l’osservatore I lavori di Caricasulo si sfogliano come le pagine di un diario che descrivono stati d’animo unici e irripetibili, offerti allo sguardo di chi ha la sensibilità di

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kamikaze

2006 acrylic su tela 80 x 160 cm


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dal volo

2010 acrylic su tela 60 x 100 cm


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dittico urbana 2009 acrylic su tela 2 x 70 x 70 cm


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eco-assemblage 2012 acrylic su tela 100 x 100 cm


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eco-drive

2012 acrylic su tela 70 x 70 cm


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bio

pricipali esposizioni

Tanasa Silviu nasce à Botosani, Romania nel 1985. Dopo gli studi presso liceo artistico di Botosani, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bucharest, nel 2005, dove si forma in ambito artistico che gli permette di sviluppare un suo stile. Si laurea nel 2010 con diploma in arredamento urbanistico. Ha lavorato per alcune chiese di Romania, dove ha realizzato opere in diverse tecniche: mosaico, affresco, graffito. La sua tecnica preferita è l’acrylic su tela, con la quale realizza quadri di medio formato trattando una sua personale poetica. Dal 2010 vive a Torino, dove continua il suo percorso artistico.

collettive 2012 festa della romania torino 2012 festival internazionale dell’oralità popolare torino 2010 ion achitenie si prietenii bucharest (ro)

2010 arta in spatiul public III bucharest (ro)

2009 arta in spatiul public II bucharest

(ro)

2006 viceversus bucharest (ro)


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l’inaugurazione


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catalogo e fotografie a cura di

Rossella Fava www.rossellafava.com

locandina della mostra a cura di

XITO www.xito.it


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