2 minute read
Mafie e economia sul territorio, a Verona si fa prevenzione
“I Comuni veronesi devono cos tuirsi parte civile nei processi an -mafia”. Questo è il monito lanciato da Pier Paolo Romani, coordinatore di Avviso Pubblico, che ha moderato il convegno organizzato dalla Consulta della Legalità della Camera di Commercio di Verona, in collaborazione con Avviso Pubblico, appunto, l’associazione che raggruppa i Comuni, con la finalità di fare formazione e informazione sulle infiltrazioni mafiose.
“La Camera di Commercio di Verona, in partnership con sogge( del mondo is tuzionale – ha spiegato Nicola Baldo, componente di Giunta dell’ente pubblico - e del mondo associavo e sociale, è da tempo impegnata nella prevenzione delle condo-e di concorrenza sleale e di tu( i comportamen che incidono sul libero ed e co agire del mercato, condizione imprescindibile per la compe vità delle imprese. Obie(vo dell’inizia va è quello di avviare un percorso partecipato di conoscenza e di confronto, tra imprenditori, associazioni di categoria, a-ori is tuzionali e ammini- stratori locali al fine di creare una rete di scambio di buone pra che fra il mondo dell’Economia e quello delle Is tuzioni. Ne è nato un vademecum per amministratori locali e operatori economici che si può scaricare a questo LINK”. Proprio le is tuzioni, nella persona del Presidente di Avviso Pubblico, Daniele Zivelonghi, Sindaco di Fumane, che ha affermato come “questo sia uno dei periodi più bui nella storia delle amministrazioni comunali. Siamo so-o organico, spesso non possiamo contare neanche su un segretario comunale, la burocrazia è sempre più infarcita di tecnicismi. E’ chiaro come le piccole is tuzioni comunali nel momento della ges one e appalto delle opere pubbliche, a maggior ragione ora con il Pnrr, siano in importante difficoltà e quindi più esposte al rischio delle infiltrazioni della criminalità organizzata”.
Criminalità organizzata che a Verona si chiama ‘ndrangheta come ha so-olineato il colonello Caporossi della Direzione Inves ga va An mafia: “Verona è una realtà molto ricca, ecco perché la ‘ndrangheta è par colarmente radicata.
Qui la criminalità è diventata mafia imprenditoriale: si tra a di imprese capaci di fare rete e di sfru are qualsiasi situazione per fare profi o naturalmente non con mezzi leci , in piena concorrenza sleale rispe o a chi opera nel rispe o delle norme.
Guardando all’operazione Taurus, come a quella di Isola Scaligera, si evidenziano i tre filoni principali di rea , che sono pici delle cosche locali: quello fiscale (false fa urazioni, an cipo iva), il traffico di stupefacen e i rea contro il patrimonio”.
“La differenza tra associazione a delinquere semplice e associazione mafiosa –ha spiegato dell’avvocato Chiara Palumbo, rappresentante di parte civile nel processo Taurus - sta nel fa o che la prima è una comunione di inten , mentre la seconda è una comunione d’azione, cioè di agire.
Il core business è lo spaccio, quindi esistono montagne di denaro che va ripulito e si vanno a coinvolgere realtà imprendi- toriali piccole o piccolissime che fa cano a riconoscere la gravità della situazione. La criminalità a Verona ha potuto contare su un contesto sociale ingenuo, vergine, innocuo e molto ricco. Un sistema paese che “fa da solo”, non prevede la possibilità di affidarsi alle is tuzioni in caso di difficoltà”.
Conce o so olineato anche da Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico: “la mafia va dove c’è la possibilità di fare affari, sfru a complicità e debolezze. Diverse inchieste nascono da lavori inves ga vi o da collaboratori di gius zia, scarseggiano le denunce.
A Verona c’è fiducia, mafia che si presenta bene, rido a a enzione, rido a consapevolezza e difficoltà a rapportarsi con le is tuzioni”.
Lo stesso Prefe o di Verona, Donato Giovanni Cafagna, ha posto “la ques one dell’efficienza della pubblica amministrazione come strumento di difesa nei confron dell’aggressività della criminalità “.