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CdN News
n.ro 01, dicembre 2014
CDN NEWS Periodico trimestrale ad uso interno della Chiesa del Nazareno di Catania – Anno I – Dicembre 2014/Febbraio 2015 – www.chiesadelnazareno.it
Natale, espressione massima dell’amore di Dio
L a società moderna viene definita dal sociologo polacco, Zygmunt Bauman, una società liquida, ossia una società fragile, incapace di restare fedele ai valori affettivi e morali, che poggia le sue sicurezze su elementi vacillanti e oscillanti come il lavoro e la ricchezza. La fragilità, non è una novità. Essa è una caratteristica insita nella natura dell’uomo; infatti, nella narrazione biblica, essa è sempre il tema ricorrente. Conosciamo tutti come il primigenio rapporto fra l’uomo e Dio, sia scaduto e naufragato nel sentimento della vergogna della nudità, come la relazione tra fratelli sia sfociata nel fratricidio e come testimoniano i numerosi episodi in cui, nonostante l’ amore, la grazia e la generosità di Dio, l’uomo si sia perso inseguendo ragionamenti vani che lo hanno sempre più allontanato da Dio e gli hanno fatto dimenticare tutte le grandi benedizioni ricevute in passato fino a perdere Dio! Oggi, più che mai assistiamo a fenomeni, inconcepibili per un credente, che hanno portato la nostra società verso un degrado spirituale, alla perdita di valori etici e a uno smisurato egoismo, molto spesso, accompagnato da cinismo mai visti prima. Eppure, la narrazione biblica è piena di interventi di Dio che, mosso da un grande amore per tutta l’umanità, ha sempre preso l’iniziativa e non la ha mai abbandonata. Ad ogni caduta, Dio è stato sempre pronto
a rialzare l’uomo smarrito, confuso, a ricominciare sempre l’opera iniziata prima, a ricostruire sempre il legame spezzato dall’uomo. Dio è stato sempre il ricominciatore. Dio non ha mai lasciato solo l’uomo a raccogliere i cocci di relazioni infrante! La legge, ossia i dieci comandamenti, i profeti non bastavano per sopperire alla fragilità, all’incapacità dell’uomo nell’osservanza della legge e delle direttive di Dio. L’uomo aveva bisogno di una nuova creazione, di una forza interiore che non lo facesse più peccare e che ad ogni sua caduta gli desse la forza di rialzarsi. Da solo l’uomo non poteva fare nulla. Era irrimediabilmente perduto. Solo Lui poteva dargli quella forza, quella potenza che gli mancava. Ed ecco la grande opera di Dio per la salvezza dell’umanità intera: do veva es se re Lui stes s o Crea tore ad a bita re d entro la Sua crea tura . Quale grande amore! Incredibile, inimmaginabile, inconcepibile! Infatti, Dio si spoglia della Sua divinità, si fa fragile fra i fragili e viene ad abitare in mezzo a loro. Quale grande dono! Il Natale, quindi, non è il ricordo solo della nascita di Cristo, ma soprattutto è il riproporsi di Dio come creatore nella vita di ogni uomo. E come nella creazione biblica, quando Dio disse “la luce sia” e la luce fu, così è stato, è e sarà nella creazione della vita del credente. Oggi, tanta gente è confusa, non sa come superare l’incertezza e la paura di un futuro sempre più buio, eppure basta poco: basta aprire il cuore a Colui che bussa al suo cuore e la Luce entrerà nella sua vita e il buio e le tenebre svaniranno. Il Natale, la nuova creazione, la nuova nascita sono gratuiti per tutti. Salvatore Nicotra
Lettera di notizia Chiesa del nazareno
Rubriche Attualità: Natale significa amore.
1 La Chiesa del Nazareno della Bulgaria parte dalla Chiesa del Nazareno nel mondo.
2
L’opinionista: la crisi è nel cuore
2 Missione: La Chiesa del Nazareno di Catania impegnata in Missione Agape
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In questo numero: Due parole col Pastore
Pg. 1
Immigrazione: ospitalità, agape
Pg. 3
Testimonianza: Francesca & Nicola
Pg. 4
L’angolo EuNC
Pg. 4
La Fede … oggi
Pg. 4
Pastorale Tutta colpa di WESLEY Le
origini teologiche della CdN possono
essere rintracciate nella predicazione di John Wesley, l’uomo del quale Dio si servì per far nascere nell’Inghilterra del 18° secolo un risveglio religioso che si dimostrerà, in seguito, di portata mondiale e che darà origine al movimento Metodista. Wesley ebbe il merito di ricordare alla cristianità del suo tempo che il cristianesimo non era una religione liturgica o un vuoto sacramentalismo. Cristiani non si nasce, ma si
Continua a pag. 3
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