Editore: Centro Culturale San Lorenzo 46040 Guidizzolo (MN) - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - BS
BIMESTRALE DI ATTUALITÀ, CRONACA, CULTURA E POLITICA - GUIDIZZOLO MN ANNO XVIII N. 105 - DICEMBRE 2012
1
DIRETTORE RESPONSABILE Andrea Dal Prato CAPO REDATTORE Graziano Pelizzaro REDAZIONE Giulia Avanzi Laura Leorati Francesca Lugoboni Elodio Perani Sandra Tosi Paolo Zani COLLABORATORI Giorgio Arienti Sante Bardini Cristina Delmenico Michele Galli Luca Ghizzi Daniele Guerra Marta Leali Donatella Lusenti Massimo Marocchi Franco Mondadori Francesca Pesci Luca Piazza Marisa Rodighiero Mariavittoria Spina Giulia Stuani Davide Truzzi Giovanni Zangobbi PROGETTO GRAFICO Claudia Dal Prato EDITORE Centro Culturale “San Lorenzo” via Virgilio, 25 46040 Guidizzolo (MN) Tel. 348 3115232 e-mail: redazione@lanotiziaguidizzolo.com Sito internet: www.lanotiziaguidizzolo.com R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00 Aut. Tribunale di Mantova N° 8/95 del 30-05-1995 Stampa: Arti Grafiche Studio 83 (VR) Cellofanatura e spedizione postale: Coop Service s.c.r.l. Virle Treponti (BS) COSTO MODULI 1 modulo verticale: mm 60 x 38 € 40,00 2 moduli orizzontali: mm 60 x 82 € 70,00 4 moduli orizzontali: mm 60 x 170 € 120,00 1/2 pagina: mm 124 x 170 € 200,00 Pagina intera: mm 277 x 170 € 300,00
sommario 3 Editoriale 4 In gita col Gruppo Micologico Naturalistico 6 Funghi, strage da imprudenza 7 L’uomo al centro della sicurezza sul lavoro 8 Cronaca 14 Graziano Pelizzaro va in pensione 15 Noi e il fisco 18 Anima e cuore 19 Ricette 20 Pensioni e dintorni 22 Noi e la legge 24 Appunti di viaggio 26 Arte e dintorni - La nostra Storia 27 Arte e dintorni - Recensioni 28 Arte e dintorni - Cinema 32 Arte e dintorni - Letteratura 33 Astri e civiltà 36 Riflessioni di ordine sacro 38 Gruppo Micologico Naturalistico 39 Taca banda 40 Intervista al consigliere Fabio Cagioni 42 Notizie dall’Amministrazione 47 Numeri utili
In copertina: Strada del Lago di Tovel, i colori dell’autunno Foto di Andrea Dal Prato TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: informativa ai sensi del d. Igs n. 196 del 30-06-2003. I dati in possesso della redazione de “la Notizia” sono forniti direttamente dagli interessati o estratti da elenchi pubblici: ovvero in nostro possesso anteriormente all’8-5-1997. Gli interessati possono chiedere la cancellazione, il blocco, l’aggiornamento o l’integrazione dei dati od opporsi al trattamento stesso. L’editore si dichiara pienamente disponibile a regolare eventuali spettanze per quelle immagini di cui non sia stato possibile reperire la fonte.
Invitiamo i lettori a proporre, per le rubriche, problemi o situazioni che siano di interesse generale. 2
editoriale
Andrea Dal Prato
Angeli senza futuro L’estate è scivolata via, velocemente, come tutte le belle cose che riempiono il tempo di grandi aspettative e che poi ti lasciano poco per gustarne appieno la felicità che portano con sé. Così mi ritrovo a pensare alle estati trascorse da bambino, dove la gioia era ben altro di una crociera, di un esclusivo villaggio turistico o della vacanza nelle località vip del momento… inutile fare raffronti: non sono cambiati solo i tempi e le disponibilità economiche. È drasticamente mutato lo stesso concetto di divertimento. E non so se oggi possiamo affermare, in tutta sincerità, che ci divertiamo più di una volta. Certo è che oggi non ci basta quello che abbiamo: continuiamo ad ambire al superfluo. Progresso è anche arricchimento, direte voi, voglia di migliorarsi, desiderio, che poi diviene necessità, di garantire un futuro ai nostri figli in termini di lavoro, il raggiungimento di una certa stabilità economica. Il progresso è anche tutto questo: cambiare. Ma un uomo progredito, se così vogliamo chiamarlo, non deve mai perdere di vista la realtà delle cose, la scala dei valori, l’etica morale e sociale, la sua appartenenza ad una collettività, l’essere parte integrante di una società che offre benefici ma che implica doveri. La crisi economica in cui il mondo è piombato sarà risolta, ma la crisi di valori, di quei valori, che stanno alla base di ogni società, si risolverà? Ritroveremo i nostri principi, i principi educativi dei nostri padri? Penso a tutto questo mentre scorro velocemente le righe di un articolo di giornale che racconta dell’ennesimo suicidio di una giovane donna. Le iniziali del nome celano un desiderio di rispetto per quella giovane vita che ha deciso da sola di spez-
zarsi per sempre mentre, altrove, chissà, altre vite, appese ad un filo, attendono il trapianto della salvezza o si spengono contro il guard-rail di un’autostrada. Che strani destini sono stati tracciati per ognuno di noi… Storie di amori falliti, di presunti tradimenti, di paure e debolezze, storie che in quelle afose giornate estive riportano alla ribalta un unico denominatore per tutte queste tragedie: la depressione, il male oscuro, il male dell’anima. Siamo un popolo che dell’era del consumismo ha fatto suo anche l’aspetto più deleterio: il corpo aveva fame e bisogno di essere curato, il progresso ci ha dato il migliore dei ristori, la risposta ai nostri bisogni, la panacea per tutti i mali. Mentre il nostro corpo guariva, però, si ammalava la nostra anima. La depressione, gli attacchi di ansia e di panico sono mali di una civiltà economicamente progredita che propone costantemente modelli e stili di vita difficilmente raggiungibili se non attraverso una buona dose di stress fisico e psicologico. Ma lo strazio, la rabbia dell’impotenza di fronte a simili tragedie, nasce dal coinvolgimento di poveri spettatori di questi drammi famigliari: i bambini. Angeli innocenti che hanno affidato la loro vita al gesto squilibrato di un genitore malato nell’anima, Angeli senza un futuro, che ti guardano dalla fotografia di un giornale e ti fanno pensare alle loro mille occasioni perse: le gioie ed i dolori di una vita che si era da poco accesa e che il vento di una gelida notte ha già spento. Sono storie di ordinaria follia, celate in famiglie all’apparenza normali, dallo status irreprensibile, famiglie come tante… Ripongo quel giornale con un profondo senso di privazione: l’Umanità ha perso inutilmente delle vite. L’Umanità ha perso parte della sua stessa umanità.
3
In gita col Gruppo Micologico Naturalistico “Colli Morenici” Per gli appassionati della natura l’autunno è un “momento” tutto da godere. Un’occasione, sfruttata in modo completo, ci è stata offerta dalla tradizionale gita di tre giorni del Gruppo Micologico Naturalistico “Colli Morenici”. Gli amanti dei funghi ne hanno potuto raccogliere in quantità, soprattutto “finferle”, “chiodini”, “porcini” e altri. Al rientro dalla zona di raccolta gli esperti Boccazzi (presidente) e Arienti (micologo) hanno potuto, con “lezioni” improvvisate, dare ragguagli a tutto campo sul raccolto. La soddisfazione era lampante e tutti avevano qualcosa da raccontare sul loro “bottino”, per un attimo hanno
dimenticato la naturale riservatezza nel tenere segreto il punto di raccolta. Un altro gruppo, con a disposizione il pullman (e autista astemio), hanno visitato: cantine tradizionali di spumanti millesimati e spumanti di mele, caseifici con formaggi del Trentino, acetifici, macellerie e produttori di salumi tipici, distillerie e altro ancora, tutto naturalmente con assaggi e degustazione
come la tradizione vuole. Fra i luoghi visitati per loro bellezza naturale e ricchi di storia citiamo il lago di Tovel. Situato nel settore settentrionale del Gruppo Brenta, il lago di Tovel (a 1178 mt) è uno dei gioielli naturalistici del Parco Naturale Adamello – Brenta ed è il più grande lago naturale del Trentino. Le sue acque sono sorprendentemente limpide con incredibili tonalità di blu e di verde. Fino agli anni ’60 la fama del lago di Tovel era legata, oltre alla sua splendida
Il “Gruppo Micologico Naturalistico” e tutti gli amici hanno festeggiato la giovane socia Chiara Ruffoni che ha compiuto i 9 anni a Sores.
4
atmosfera romantica, al famoso fenomeno di arrossamento delle sue acque. Non si è persa l’occasione per una visita alla manifestazione autunnale “Pomaria, arte, cultura, gastronomia e tradizione”. Il tempo, come spesso capita in montagna, variava continuamente, sole, nuvole e pioggia (specie nelle ore serali). Questo
ha permesso splendide passeggiate immerse nella natura per gustare il tiepido sole autunnale e la ricchezza di colori propri di questa stagione. Non meno affascinante la passeggiata al passo Sores (1250 mt) “immersi” nelle nubi che si muovevano velocemente, dando l’impressione di essere nelle nebbie padane quando vedi il sole ma non riesci a vedere a pochi metri da te. La riuscita di questa gita, che si ripete da oltre 13 anni ed ha avuto oltre 120 partecipanti, è tutta da ascrivere all’infaticabile presidente Franco Boccazzi che ha trovato un modo di dare a tutti (raccoglitori e naturalisti) la possibilità di trascorrere alcuni giorni in compagnia con un programma flessibile e adattabile ai gusti di ognuno. Andrea Dal Prato
MULTIMARCA
5
Funghi, strage da imprudenza La raccolta di funghi è sempre più diffusa e spesso si dimenticano le regole per la sicurezza affidandoci al nostro istinto. A Guidizzolo abbiamo l’ASL con un’Ispettore micologo, un servizio a disposizione di tutti. Utilizziamolo. Pubblichiamo un articolo apparso su “Il Giornale” del 23 ottobre 2012 a firma di Monica Marcenaro che ci aggiorna su questa “calamità” stagionale. L’allarme a Milano: in 3 settimane 250 richieste d’aiuto. A Pisa sterminata una famiglia: muoiono padre e figlia, inutile il trapianto di fegato alla madre.
6
Morire per il veleno dei funghi. Sembra paradossale ma ogni anno in pieno autunno, cioè in piena stagione di raccolta, si moltiplicano i casi di intossicazione gravissima, se non di morte. Eppure accade con una certa frequenza che, pur di togliersi la voglia di un piatto di finferli, si vada dritti in ospedale per quelli che sembravano finferli ma non lo erano. Anche quest’anno si contano già le prime vittime che, per imperizia e leggerezza, sono nel letto di un nosocomio e nel migliore dei casi dovranno essere sottoposti a trapianto di fegato. Per quelli che ce la faranno, ma non per tutti. Di qui l’appello del Centro antiveleni dell’ospedale Niguarda di Milano che invita a consumare i funghi solo dopo averli fatti visionare a un esperto: operazione semplice e gratuita che tutte le Asl della Lombardia sono preparate a svolgere. Se, dopo averli mangiati, dovessero comparire vomito, diarrea o altri sintomi, bisogna correre in ospedale, portandosi dietro il corpo del reato, cioè quello che rimane dei funghi appena mangiati. In Italia si registrano ogni anno casi di avvelenamento da funghi dovuti spesso ad un’errata identificazione micologica delle specie spontanee.
Negli ultimi giorni solo in provincia di Pisa si sono registrati oltre una decina di casi di intossicazione, il più grave dei quale ha causato la morte di una donna di quarant’anni anni, Simonetta di Ruscio, del padre, Lino Di Ruscio, 65 e della madre, Luisa Trombetta, 59 anni a cui avevano fatto in tempo a trapiantare il fegato. Insomma, una famiglia sterminata, per aver mangiato gli amanita, i funghi tossici colti dalla figlia Simonetta. Fonti sanitarie spiegano che il primo della famiglia ad arrivare al pronto soccorso è stato il padre di Simonetta, per il quale si è capito subito che non c’era più niente da fare. Migliorano invece le condizioni del figlio di Simonetta, di 12 anni. L’altro figlio, di 7 anni, non ha mangiato i funghi, nella cena tenuta a casa dei nonni, mercoledì sera e si è quindi salvato. Dalla Toscana alla Lombardia l’imperizia nella raccolta miete vittime ovunque. È di eri la notizia di due pensionati della Lomellina ricoverati in gravi condizioni agli ospedali San Raffaele e Niguarda di Milano per aver mangiato funghi velenosi: per entrambi è stata diagnosticata una intossicazione acuta che ha provocato danni irreversibili al fegato. Per questa ragione, per tutti e due i pazienti, sarà
necessario il trapianto. Negli ultimi giorni sono state sette le persone, solo in provincia di Pavia, alle quali è stata diagnosticata una intossicazione per aver mangiato funghi non commestibili. Dal primo ottobre, cioè in meno di tre settimane, al Centro antiveleni di Niguarda sono giunte oltre 250 richieste di consulenze tossicologiche per ingestione di funghi non controllati: sono già eseguiti alcuni trapianti di fegato, e altri pazienti sono in condizioni molto gravi. Il centro ricorda agli utenti che tutte le Asl della regione Lombardia hanno messo a disposizione un servizio gratuito per il riconoscimento dei miceti raccolti. Il Centro consiglia quindi «di non consumare funghi senza che siano stati supervisionati; di contattare immediatamente un Centro antiveleni in caso di comparsa di vomito, diarrea o altra sintomatologia dopo il loro consumo. Qualora ci si rechi direttamente in pronto soccorso, portare con sé eventuali resti dei funghi cotti, crudi o residuo di pulizia ». Il Centro di Niguarda è raggiungibile 24 ore su 24 al numero di telefono 02. 66101029. Meglio quindi, per evitare intossicazioni che possono avere effetti anche tragici, rivolgersi a professionisti.
L’uomo al centro della sicurezza sul lavoro La sicurezza nei luoghi di lavoro rimane, purtroppo, un tema di grande attualità nonostante non sia di ampio risalto nelle notizie dei media. In Italia si continua a morire sul lavoro e per il lavoro. Secondo i dati Inail nel 2011 sono stati 920 i casi mortali (4,4 infortuni mortali/ giorno) e quasi 726.000 infortuni (3400 infortuni/giorno). Se da un lato il numero degli infortuni è calato del 6,6% rispetto al 2010 è anche vero che su questa diminuzione ha certamente influito, in una certa misura, la crisi economica che ha colpito il Paese dal 2009 in poi con pesanti riflessi sul piano produttivo e occupazionale. La disciplina della sicurezza nei luoghi di lavoro risulta essere e per mancanza di cultura e per una scorretta interpretazione (si pensa infatti che la sicurezza per un’azienda sia un costo e non un investimento) - di difficile approccio. Per chi si volesse avvicinare a questo tema, consiglio la lettura della tesi “Come l’evoluzione della normativa, nel campo della sicurezza ed igiene nel lavoro, ha modificato il significato di rischio” redatta dal Dott. Maurizio Saetti a seguito del Master in “Gestione del coordinamento nelle professioni sanitarie”. Questo testo è aggiornato al D.Lgs. 81/2008 (l’atto normativo chiamato Testo Unico che ha abrogato il D.Lgs 626/1994, erroneamente ricordata come la 626). “La sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro non è un insie-
me di norme ma un atteggiamento permanente che deve diventare parte integrante di ognuno. Si deve pensare alla sicurezza come una vera e propria cultura, un insieme di nozioni e stili di comportamenti volti alla salvaguardia della salute ed al miglioramento della
UNIVERSITÀ TELEMATICA DELLE SCIENZE UMANE “NICCOLO’ CUSANO”
Master in Gestione del Coordinamento nelle professioni sanitarie
“Come l’evoluzione della normativa, nel campo della sicurezza ed igiene nel lavoro, ha modificato il significato di rischio” il passaggio da una sicurezza oggettiva (macchina) ad una sicurezza soggettiva (uomo), che porta ad un concetto più ampio e profondo di valutazione del rischio.
Candidato
(Maurizio Saetti)
ANNO ACCADEMICO 2010 – 2011
1
qualità di vita e del lavoro”. Con questa premessa il Dott. Saetti (Tecnico Coordinatore della Prevenzione Luoghi di Lavoro - ASL di Mantova, Distretto di Guidizzolo/Asola) si prefigge di indicare il giusto approccio al problema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il suo studio percorre la spiegazione della “fonte del diritto” prima (in questa parte sono espressi concetti e nozioni utili a qualsiasi cittadino) e l’evoluzione della legislazione in materia poi. Si sofferma sui concetti di “rischio” e di “pericolo”, sull’analisi dei dati Inail, sugli aspetti psicologici e sociali della sicurezza
lavorativa, sulla identificazione dei soggetti obbligati, sui modelli di organizzazione, sull’importanza estrema dell’informazione e della formazione, sulla complessità della valutazione del rischio, sulle nozioni del diritto penale e sui soggetti dello stesso e gli organi di vigilanza. Il fenomeno delle morti bianche dimostra come l’ostentata affermazione mondiale del capitalismo (da non demonizzare nella misura in cui crea ricchezza, posti di lavoro, premia la creatività e inventiva, e quindi dignità per l’uomo che lavora), pone contraddizioni insostenibili. Quando si progettava la globalizzazione dei mercati e si sperava che questa potesse garantire una benessere diffuso, non si pensava certo alla generazione di impietose disparità e di indelebili macchie di sangue di chi, come tanti, trascorre un terzo della giornata a lavorare. Quest’anno, il 6 dicembre, si celebrerà il 5° anniversario dell’incidente alla ThyssenKrupp di Torino. Purtroppo poco è cambiato in questi 5 anni e dopo che la cronaca ha spento i riflettori su quel disastro umano rimane la coscienza acquisita e la speranza espressa da Mons. Vincenzo Paglia, che affermò quanto il luogo di lavoro dovesse tornare a “essere luogo di vita e di crescita” e non “una fabbrica di morte, di vedove e di orfani”. Michele Galli
CLAUDIA DAL PRATO DESIGN STUDIO Chiedeteci di risolvere problemi. Saremo il vostro unico riferimento dalla progettazione alla realizzazione di tutte le esigenze di comunicazione. Marchi. Pubblicità.
Cataloghi. Packaging.
Siti web. Fiere.
Interior design. Eventi speciali.
7
Alle Eolie di corsa
Unire la passione per le corse non competitive e la scoperta di uno dei nostri arcipelaghi più belli, sicuramente non è una cattiva idea. Ed è quello che ha pensato un nutrito gruppo di guidizzolesi, guidati da Lino Bicelli e Roberto Quagliotto, che hanno partecipato al 12° Giro Podistico a tappe delle Isole Eolie, che com’è noto sono state rico-
nosciute patrimonio dell’umanità. Vulcano, Lipari e Salina hanno ospitato questa straordinaria iniziativa, che ha visto al via centinaia di partecipanti, animati dalla stessa passione e dalla voglia di godere di scenari da brivido, tra cielo, mare, rocce e vapori vulcanici. Prima tappa a Vulcano, seconda a Lipari, terza, più lunga, a Salina. Poi giornata di riposo e di nuovo a Lipari, per finire ancora a Vulcano. Finita la tappa, tanto tempo a disposizione, però non per riposare, ma per ampliare la conoscenza di questi luoghi, aspri e incantati, dove il mare, il vento e il fuoco hanno creato panorami mozzafiato. Al ritorno, tante immagini catturate da mostrare e casa, ma soprattutto l’intima soddisfazione e convinzione che la fatica e qualche goccia di sudore valgono bene l’appagamento che ti può portare questa esperienza unica.
favola di Peter Pan, il noto personaggio del romanzo scritto dallo scozzese Barrie nel 1902 che ancora conquista piccoli e grandi in opere di varia natura. Un vero successo benchè a causa del maltempo anzichè Parco Rizzini il palco sia stato l’omonima villa. Accolti dal proprietario Cesare Pedrotti con Marcella nelle vesti dei genitori di Wendy. Peter Pan - il ragazzo che non voleva crescere continuando a vivere in un luogo magico chiamato “l’isola che non c’è” e raggiungibile solo con la fantasia - impersonato da Cesare Avanzi capo scout di Castiglione delle Stiviere; e le sue avventure raccontate con passione, interagendo col giovanissimo pubblico, da Claudia Morselli. Aprendo in spazi diversi ai vari interpreti: bimbi sperduti; Mamme Wendy (Monica Lonardi, Marina Tonini, Anna Stanghellini, Annamaria Vicariotto); Capitan Uncino (Marco Ervetti), pirata (Roberto Balzanelli); Toro in Piedi (Lara Zilio), Giglio Tigrato (Elena Sala), Michele (Melania Gaeta). Una fiaba che ha suscitato la voglia di sogno oggi rincorsa dai più, anche se il messaggio finale è stato sostanzialmente l’invito a tenere i piedi nel mondo reale. L’immaginario affidato in chiusura ad un gadget-ricordo, un sacchetto di polvere di stelle alle bimbe e piume dorate ai maschietti. Entusiasmo per l’esibizione della Asd Art Ballet di Calcinato e Medole: dai delicati volteggi dell’incantevole fatina Trilly, una bambina che ha calcato il palcoscenico della Scala, alle danze scatenate di alcune “indiane”. Uno spettacolo equilibrato, mix accattivante di parole, musica, ballo; con uno staff di tutto rispetto,
Gocce d’Oceano
Folla di bambini di tutte le età, accompagnati da genitori o nonni, per la rappresentazione della
servizi ecologici . spurghi civili ed industriali
. spurghi civili ed industriali . videoispezioni con localizzazione elettronica di rottura tubazioni . smaltimento fanghi . ritiro e smaltimento alimenti scaduti . preventivi gratuiti . servizio 24 h
milani s.r.l.
46040 guidizzolo . mn . via marchionale 18
cell. 335 7587441 . tel. 0376 849544 . www.milanisrl.com
8
Romina Milani ed Emanuela Costa (ideatrici-organizzatrici), Jessica Graffigna (colonna sonora), Alfio Montagnoli (effetti speciali), Susanna Truzzi (trucco).
Campagna amica
Anche a Guidizzolo da giugno i cittadini possono giovarsi dei prodotti agricoli a km zero, proposti dalle aziende agricole aderenti al circuito dei Mercati Campagna Amica Coldiretti. Tutti i venerdì mattina, in piazza Francesco Mutti, con orario 8:00 – 12:30, negli stand gialli di Campagna Amica sarà possibile acquistare direttamente dal produttore vino, frutta, ortaggi, salumi, carne, formaggi, yogurt, miele, confetture, mostarde e pasta. “L’obiettivo di Coldiretti – dichiara Giuseppe Groppelli, presidente di Agrimercati Campagna Amica Mantova - è far diventare i Mercati di Campagna Amica, non solo un canale per la vendita dei prodotti agricoli, ma anche un concreto mezzo di comunicazione verso i consumatori sul valore della filiera agricola italiana. Uno strumento che, grazie al chilometro zero, alla stagionalità e alla genuinità e qualità degli alimenti venduti, contribuisca a migliorare l’ambiente e la salute di tutti”. I Mercati di Campagna Amica in provincia di Mantova stanno crescendo e, ad oggi, sono sei i mercati presenti sul territorio provinciale, tanto che incontrano sempre più, il favore dei consumatori. I numeri della vendita diretta fanno registrare una crescente richiesta di prodotti e di produt-
tori, sia in appuntamenti fissi settimanali, sia in appuntamenti spot quali le numerose manifestazioni e fiere enogastronomiche territoriali. Per qualsiasi informazione è possibile visitare il sito www.campagnamicamantova.it
Visita del Prefetto
Mercoledì mattina 10 ottobre visita del Prefetto Mario Rosario Ruffo. Accolto in sala giunta da un folto gruppo: sindaco Sergio Desiderati, vice Pietro Gialdini, assessore Lino Valbusa, consiglieri, segretario unico Susanna Turturici, responsabili dei vari uffici, comandanti della stazione carabinieri Mario Fierro e della Polizia municipale Fausto Ranzato. “Le nostre visite, 20 comuni su 70 salutati a tutt’oggi - ha detto Ruffo spiegando la filosofia dell’appuntamento - non sono programmate per effettuare controlli aridi e invasivi come un tempo, ma per conoscere le realtà nelle loro varie dimensioni socio-economico-istituzionali; rinsaldare il rapporto tra Stato e autonomie locali e favorire una funzione collaborativa e di partecipazione come presuppone l’indirizzo dei vari protocolli sottoscritti con gli enti. Perchè solo facendo squadra e sistema tra quanti operano per garantire alle comunità coesione, controllo, sicurezza, si potranno contrastare e sconfiggere microcriminalità e organizzazioni malavitosemafiose.” Condividendo poi le osservazioni fatte dal primo cittadino nel suo saluto sui momenti difficili se non drammatici dei comuni, chiamati ad affrontare richieste ogni giorno più pressanti con risorse risicate dai vincoli normativi imposti
9
dalla manovra finanziaria e dal patto di stabilità. Una scoperta per il prefetto che conosceva Guidizzolo “solo passando dalla statale” constatare de visu la vitalità di un paese ricco di importanti realtà tra cui il Centro sportivo comunale con gli impianti più attrezzati della provincia; l’Idromeccanica Lucchini e la Ferrari Costruzioni Meccaniche, due aziende che tenendo testa alla crisi continuano a portare il nome di Mantova nel mondo; l’antico Oratorio di San Lorenzo un gioiello acquisito dal Comune, restaurato e inserito in un circuito turistico culturale-devozionale.
Presentato un libro su don Tazzoli
Cornice ideale Guidizzolo per la presentazione dell’opera storica “Don Enrico Tazzoli e il cattolicesimo sociale lombardo” nel bicentenario di nascita; l’intitolazione di una via e la lapide sull’ex palazzo municipale ricordano infatti “ove la famiglia sua ebbe i natali”, precisamente nell’immobile posto in angolo fra le odierne via Volto e Vittorio Veneto (oggi sede Altri Mondi), censito in mappe catastali del 1776 e 1865; senza contare testimonianze d’archivio sulla sua reiterata presenza come predicatore. Dopo il saluto del sindaco Sergio Desiderati e il grazie di mons. Giancarlo Manzoli agli enti patrocinanti, l’immane lavoro - due volumi per oltre 2000 pagine editi da Franco Angeli - è stato illustrato dal prof. Costantino Cipolla e don Stefano Siliberti. Principali autori coadiuvati da una trentina di ricercatori, alcuni tra il pubblico tra cui la guidizzolese Paola Sposetti. “In queste pagine don Enrico parla da solo - ha sostenuto Cipolla - Ci dice direttamente ciò che vuole. Ci presenta i suoi interlocutori. Ci svela i suoi irrefrenabili amori. Ci spiega le sue capacità economico-gestionali. Ci si manifesta nella sua vera vita fin dentro la sua stessa morte.” Personaggio chiave per capire il Risorgimento e il clero mantovano nei difficili rapporti con l’Austria. “Con grandissima profondità questi volumi ci restituiscono in Tazzoli il sacerdote filantropo, liberale e illuminato” si legge nella prefazione del sindaco di Mantova Nicola Sodano. Mentre il vescovo Roberto Busti osserva come “don Taz-
zoli strozzato dal cappio di Francesco Giuseppe è rimasto nella storia quale martire di Belfiore e dell’indipendenza italiana; fatto che ne ha elevato lo spirito di libertà, ma finito per offuscarne lo straordinario spessore umano, intellettuale e valoriale.” Pertanto un lavoro di “riconoscenza” quello degli autori rendendo giustizia a un cristiano e sacerdote esemplare, di cultura ampia ed eclettica, “sensibile poeta della fede, degli affetti, della reciprocità nel rapporto uomo-donna” come ha ricordato don Siliberti leggendo alcuni suoi versi. In anticipo “sui suoi e i nostri tempi” teorizzando e praticando ante litteram con intuizioni profetiche - asili per l’infanzia, case di sostegno alle donne derelitte, assistenza ai malati, difesa dei deboli, sostegno ai poveri per farli crescere - il cattolicesimo sociale.
Expo colori e sapori sotto la torre
Dopo il successo dello scorso anno, in occasione della Sagra di Ottobre la Pro Loco di Guidizzolo ha voluto proporre una seconda bellissima expo di colori e sapori, ampliandola e accrescendola di nuove proposte, suggerendo nuovi progetti e spettacoli, conquistando la ”pole position” per quanto riguarda le manifestazioni e gli stand presentati. Quest’anno, per la prima volta, la 2° expo colori e sapori si è svolta nell’arco di tre giornate. Aperte al sabato con il corteo di inaugurazione dal municipio al parco, con la partecipazione di numerosi cittadini e di alcune scolaresche, culminato con la consegna di un riconoscimento al Salumificio Ruggeri, per aver vinto per la seconda volta
AUTOFERRI G
0376 840494
U
I
D
I
Z
Z
O
L
O
Ferri Maurizio 348 8602121 T./F. 0376 818052
Apertura:
dalle 11.00 - 14 e 16.30 - 22.00 domenica 16.00 - 22.00 Lunedì chiuso
10
Via Solferino, 66 Guidizzolo MN
Autoriparazioni di Ferri Maurizio e C. s.a.s. Loc. Quagliara, 26 - 46040 Guidizzolo (MN) ferri.mauri@gmail.com
la competizione alla fiera di Gonzaga con la migliore pancetta. Mai visti così tanti partecipanti ai mercatini. Quasi un centinaio di espositori, compresi quelli nel parco, si sono presentati con i loro gazebo e tavolini ed hanno proposto i propri lavori, hobby, giochi, articoli e prodotti vari. Tantissimi colori, profumi e sapori hanno letteralmente invaso le vie centrali del paese. C’era solo l’imbarazzo della scelta. Si sono svolte anche manifestazioni e spettacoli dedicati a tutti coloro che avessero voluto partecipare, dalle favole cantate e mimate del teatro laboratorio delle fiabe (con sorpresa finale di crepes al cioccolato per i più piccoli), agli straordinari giochi in legno e corda,di una volta (fatti scrupolosamente tutti a mano dall’associazione il Tarlo) che potevano essere usufruiti ed utilizzati gratuitamente da tutti. Un vero successo che ha entusiasmato moltissime persone (spassosi gli intrecci di corde che due persone legate insieme dovevano sbrogliare!). E poi fattorie didattiche con l’esposizione di diversi animali, le bancarelle dei creativi, dei coltivatori diretti, dei produttori di vini e di tantissimi hobbisti. Bellissimo e interessante il tavolo degli studenti dell’Istituto D’Arte che hanno creato in diretta diversi quadri e disegni. Molto seguito anche lo spazio dedicato all’intagliatore di zucche. La Pro Loco ha poi offerto due aperitivi in musica, uno alle ore 11 prima di pranzo e l’altro alle 18 prima di cena. Non sono rimaste nemmeno le briciole per gli uccellini!!! Affollata ed emozionante la partecipazione delle persone durante tutta la manifestazione (in certi punti ed in certi momenti era quasi una…ressa) che osservavano, si informavano, chiedevano , si divertivano, passeggiavano con in mano un gelato, un palloncino o borse con gli acquisti effettuati. Alla sera poi, sempre per strada, si è svolto uno straordinario concerto di musica con gli allievi del Circolo Diapason diretti da Nicola Montagnoli e gli allievi dell’accademia musicale moderna di Milano, diretti dal maestro Franco Rossi. Percussioni e batterie si sono scatenate in musiche con ritmi africani, cubani e brasiliani.
strada Marchionale, 20 - cell. 338 3960175 46040 Guidizzolo - MN
Poi, per finire in bellezza, i tanto sospirati e attesi fuochi artificiali. Il cielo notturno si è acceso di bellissime scenografie di tutti i colori, con figure sempre nuove e spettacolari, concludendo così una giornata veramente “storica” per Guidizzolo
Nuovo pulmino per le Associazioni
A conclusione di un progetto partito un paio di anni fa, nei giorni scorsi in sala consiliare Roberto Rozzi per Mobilità Gratuita ha consegnato nelle mani del sindaco Sergio Desiderati in rappresentanza del paese le chiavi di un nuovo automezzo a nove posti abilitato anche al trasporto di una carrozzella, oltre a un buono-carburante di mille euro. Si tratta di un pulmino che all’esterno è tappezzato di pubblicità di ditte locali. “Una giornata importante - ha detto il primo cit-
tadino - che corona un sogno pensato dall’Amministrazione precedente con il sindaco Graziano Pelizzaro e l’assessore ai servizi sociali Emi Ghisolfi. Concretizzato solo oggi grazie alla vocazione solidale e all’impegno di risorse, nonostante i tempi difficili, di ditte e privati, cui va il grazie riconoscente di tutta la comunità.” Il veicolo - ha poi spiegato il referente Affari Sociali Fabio Cagioni - verrà adibito al trasporto protetto verso strutture sanitarie di persone bisognose e alla pari messo a disposizione delle associazioni locali per ulteriori esigenze del territorio; ampliandone nel caso, in un’ottica collaborati-
11
va, la fruizione agli altri comuni del distretto”. In chiusura la cerimonia di consegna agli sponsor con il ringraziamento-ricordo di una pergamena siglata da MG e Comune quale “attestato di adesione al progetto” e “segno di solidarietà verso la propria comunità”. Ora sta a tutti noi utilizzarlo al meglio e sfruttare questa opportunità.
Il gioco della tombola
Gioco natalizio per eccellenza, proprio perché nato nel Natale del 1734, la Tombola, però, era giocata a Napoli durante tutto l’anno nei quartieri popolari dove per tradizione potevano partecipare esclusivamente donne che seguono la chiassosa chiamata dei numeri effettuata dai “femminielli”, mentre agli uomini è consentito solo assistere fermi sulla porta o alla finestra. La tradizione di giocare a tombola non solo la sera della vigilia rimane salda e duratura è infatti un momento di aggregazione e di divertimento per allietare le serate in armoniosa compagnia. A Guidizzolo grande successo sta riscuotendo la tombola settimanale, che si svolge ogni giovedì alle ore 21, fino al prossimo mese di giugno, nel salone dell’oratorio parrocchiale. Dall’inizio di settembre, si nota il crescente successo di questa iniziativa che sta conquistando un numero sempre maggiore di persone che provengono non solo da Guidizzolo, ma anche dai paesi limitrofi. Durante la tombola si effettua anche il servizio bar in cui si potranno gustare deliziosi caffè e cappuccini.
Ci sono tutti gli ingredienti per trascorrere una piacevole serata in buona compagnia, all’insegna del divertimento e dello stare insieme, perciò Vi aspettiamo sempre più numerosi!
La castagnata 2012
Organizzata nella Galleria Comunale dal Gruppo Volontari Guidizzolesi con la collaborazione della Pro Loco ha dovuto fare i conti con un tempo inclemente. Purtroppo scoraggiando l’uscita di parecchi anziani soci e simpatizzanti; in particolare
dei nonni e delle nonne della Fondazione Rizzini principali destinatari del tradizionale appuntamento. “Gli abbiamo portato le caldarroste in struttura - ha detto il presidente G.V.G. Luciano Bondioli - ma non è stato come averli, sorridenti e festosi, attorno ai nostri tavoli.” Spiegando poi che la manifestazione è stata in forse fino all’ultimo, poi sembrando che il tempo nonostante le previsioni poco rosee tenesse, ha preso il via. Anche perchè con i volontari Anna, Gianfranco, Gianna, Mirca, Sergio, alcuni impegnati a “castrare” le castagne fin dalla sera precedente, era ormai tutto approntato. “C’è da dire che profumo di caldarroste e aroma di vin brulè spandendosi dalla Galleria sull’antistante piazzale Marconi ha creato nonostante tutto un buon richiamo” ha osservato il presidente Pro loco Silvio Tarchini.
Solidarietà tra le Pro Loco
Lunedì 8 ottobre, a chiusura della “2ª expo colori e sapori sotto la Torre”, la Pro Loco di Guidizzolo ha proposto uno spettacolo dedicato ai Pooh con
SELF 24 ORE PROSSIMA APERTURA METANO LAVAGGIO - OFFICINA TENEDINI RICCARDO
12
via H. Dunant tel. 0376 847441 riccardo.tenedini@tin.it
la straordinaria e favolosa band dei “Boomerang”. È stata una serata emozionante, suggestiva e spettacolare in tutti i sensi. La manifestazione è stata dedicata alle Pro Loco di Quistello e Gonzaga, distrutte dal terremoto del maggio scorso. Moltissime le persone che hanno aderito alla sottoscrizione, che prevedeva anche l’estrazione di premi messi insieme con le offerte dei coltivatori diretti, di produttori di vini, di alcuni hobbisti, di associazioni di volontariato e di due quadri eseguiti dai maestri madonnari durante la 5ª fiera in musica. La partecipazione degli ospiti è stata nutrita. Erano presenti i presidenti delle due Pro Loco e i relativi sindaci e amministratori, il Sindaco di Guidizzolo e l’assessore Regionale dott. Carlo Maccari. Brevi ma significativi gli interventi delle autorità. I presidenti hanno ringraziato gli organizzatori e tutti i cittadini per la loro generosità. Il presidente Silvio Tarchini ha quindi consegnato ai colleghi di Quistello e Gonzaga il ricavato della lotteria. Di seguito sono stati estratti i numeri concernenti i premi della sottoscrizione. Poi, con l’inizio del concerto dedicato alle canzoni dei Pooh, il pubblico (teatro quasi esaurito) ha iniziato a entusiasmarsi sempre di più alle canzoni proposte. Bravissimi i componenti dei “Boomerang” che hanno accompagnato il pubblico nell’excursus dei brani dei Pooh dagli anni sessanta ad oggi. Fantastici cantanti, coinvolgenti canzoni e pubblico favoloso hanno “surriscaldato” il teatro. Tutti cantavano, battevano le mani, facevano la “ola”, (qualcuno si è commosso fino alle lacrime!) sino al tripudio finale delle canzoni più celebri e famose dei Pooh, con le quali il teatro è esploso in varie “standing ovation” e con i Boomerang che invitavano il pubblico a cantare a squarciagola tutte le canzoni.
Guidizzolo “In canta”
Quest’anno la “2ª expo colori e sapori sotto la Torre” si è arricchita di due appuntamenti che negli anni scorsi si erano sempre svolti nel mese di dicembre, vale a dire la 7ª edizione di Guidizzolo in canta e la presentazione della 6ª cartolina
di Guidizzolo. La sera del 6 ottobre, presso il teatro comunale l’appuntamento con le musiche, le canzoni e i cantanti è stato seguito da un pubblico numeroso e con un tifo da “stadio”. L’edizione canora è stata presentata da Alfio Montagnoli e Deborah Sandri. A ogni partecipante è stato regalato un pacco dono contenente prodotti locali. Sul palcoscenico si sono avvicendati diversi cantanti, dai nuovi a quelli che ormai hanno partecipato a quasi tutte le edizioni. Al termine della serata si è esibito inoltre Enrico Ferri (per tutti Henry’s) che ha cantato due canzoni accompagnato dalla sua immancabile chitarra
Nell’intervallo dello spettacolo, il presidente della Pro Loco di Guidizzolo Silvio Tarchini, ha presentato la cartolina per Guidizzolo, arrivata alla sua 6ª edizione. L’iniziativa ha sempre privilegiato autori locali, dagli studenti dell’Istituto d’Arte ai pittori ed artisti guidizzolesi, con l’unico obiettivo di promuovere il territorio locale. Quest’anno è stata selezionata l’opera realizzata dagli ospiti e dal personale del Centro Diurno Disabili di Rebecco, “Chiara Luce” in collaborazione con Evaristo Daeder, il quale ha ritirato il premio. La Cartolina rappresenta alcuni scorci della frazione di Rebecco. Era presente, oltre al Sindaco Sergio Desiderati, anche la presidente dell’Anffas Graziella Goi, che ha ringraziato la Pro Loco per questa bella ed intelligente iniziativa.
13
Graziano Pelizzaro va in pensione struttura dedicata a tempo pieno alle pratiche edilizie. Dal 1976 al 2006 ha retto il settore servizi demografici, che comprende l’anagrafe, lo stato civile, il servizio elettorale, la leva militare, la documentazione amministrativa. Dopo la parentesi del mandato da sindaco (2006/2011) ha retto il settore finanziario comunale quale responsabile di servizio. Nel 1980 Pelizzaro è tra i soci fondatori dell’Associazione Nazionale degli Ufficiali di Stato Civile ed Anagrafe, divenendone presidente provinciale nel 1994 e membro di giunta nazionale nel 2004, incarichi che ricopre tutt’ora. L’A.N.U.S.C.A. associa 4.262 Comuni e 7.183 Ufficiali di Stato Civile ed Anagrafe. Grazie alla sua elevata esperienza professionale, da oltre dieci anni svolge attività di formazione e aggiornamento professionale per conto dell’Anusca, oltre a consulenze per il Ministero dell’Interno, Regioni, Comuni ed associazioni di categoria, soprattutto su una materia un po’ particolare, la polizia mortuaria, ovvero tutto quanto riguarda la burocrazia che gira attorno ai decessi. Il suo “Formulario” risulta essere l’opera editoriale Graziano Pelizzaro, da sindaco, con le ragazze che hanno più diffusa in Itavinto il campionato italiano di tamburello nel 2009 lia sulla materia.
Oddio, che succede? Graziano va in pensione? Ma come redattore de “la Notizia” ha solo diciotto anni di servizio...! E poi non è mica il primo ad andare in pensione. E invece, quarantuno anni passati in Comune sono un record, peraltro non facile da superare! Sacrosanto quindi il diritto-dovere di andare in pensione. Era infatti il lontano 1971 quando, in occasione del Censimento, fu chiamato dall’allora sindaco Fontanesi. Terminate le operazioni censuarie fu adibito all’Anagrafe, posto liberatosi per pensionamento della sig.ra Irene Bertasi. Negli anni successivi si occupò poi anche dell’ufficio tecnico, creando exnovo l’ufficio, dal momento che le nuove norme esigevano una
14
Non a caso nell’ambiente è stato definito scherzosamente “il re dei morti”. “Ho sempre ritenuto che chi ha accumulato una certa esperienza – ci dice – deve metterla a disposizione degli altri, di chi sta imparando il mestiere, anche perché non ci sono scuole che ti insegnano a fare questo lavoro. Devi impararlo sul campo, anzi, allo sportello, o chiedendo a chi ha più esperienza, come ho fatto io agli inizi. Quando sono entrato in Comune avevo altri progetti di vita, ma poi ho cominciato ad apprezzare questo lavoro, che mi portava a contatto continuo con la gente, con i suoi piccoli e grandi problemi. E sapere di poterle essere utile in qualche modo, aiutarli almeno a districarsi tra “le carte”, mi ha spinto ad applicarmi ed approfondire la materia sempre di più, fino a quando, dopo aver “spinto” la macchina comunale per tanti anni, ho voluto provare a guidarla, con lo stesso impegno e la stessa dedizione di sempre” Non se ne parla però di “godersi la meritata pensione”: oltre a programmare nuove iniziative formative e di assistenza ai Comuni soci insieme ad Anusca, di recente è stato chiamato anche a far parte del Consiglio Nazionale della Funeraria Italiana, con l’incarico di predisporre parte del disegno di legge di riforma della materia. Siamo certi che comunque troverà il tempo anche per continuare a svolgere il ruolo di redattore capo de “la Notizia”, con la quale collabora intensamente fin dalla sua nascita, nel lontano 1995 e di presidente del Centro Culturale San Lorenzo che ne è l’editore.
lare quelle che, a loro avviso, costituiscono posizioni “a rischio”, ossia che richiederanno un controllo più mirato. Il ministro per lo sviluppo economico ha dichiarato che tale norma permetterà di recuperare molti di quei miliardi che, ogni anno, vengono sottratti al fisco. Il Garante della Privacy però, come sopra citato, ha segnalato che una simile misura rischia di minare pesantemente i diritti individuali di tutti i cittadini, infatti sempre secondo il Garante, “stiamo rinunciando allo stato di diritto”. Questo perché l’Agenzia delle Entrate non si limiterà ad utilizzare i dati bancari nell’ambito di accertamenti specifici in corso ma potrà consultarli liberamente per selezionare i potenziali evasori da accertare. Per usare una similitudine poliziesca è come se le forze di polizia potessero perquisire le case di tutti i cittadini senza avere alcun mandato specifico, per vedere se per caso tra loro vi è qualche malfattore. Questo provvedimento si affianca ad altri già in essere, come il cosiddetto redditometro e a provvedimenti che verranno introdotti in futuro, ultimo dei quali l’annunciato divieto (a regime dal luglio 2013) di effettuare acquisti con pagamento in contanti per gli importi superiori ai cinquanta euro. Provvedimento che, pur con una intenzione lodevole, rischia di creare non pochi problemi, tra cui l’aumento esponenziale delle commissioni bancarie in un momento già di grave cri-
si finanziarie per le famiglie e l’ancor più grave disagio che si creerà per quei soggetti (ad esempio le persone anziane) che non hanno alcuna dimestichezza con i metodi di pagamento elettronici quali carte di credito o bancomat. Controllo su tutti i movimenti bancari. Il Garante per la privacy, infatti, aveva espresso forti preoccupazioni per l’attuazione di questa misura. “Mi piacerebbe - aveva dichiarato all’indomani del varo - che il paese fosse consapevole del costo altissimo ma necessario che questa misura rappresenta. Per la lotta all’evasione stiamo rinunciando allo stato di diritto”. Una perquisizione a tappeto Ma si tratta a tutti gli effetti di una rivoluzione nei rapporti tra il fisco e il correntista-contribuente. D’ora in poi l’Agenzia delle Entrate userà i dati bancari non solo per avere conferma nell’ambito di accertamenti già in corso su specifici contribuenti, ma come fonte diretta per selezionare i potenziali evasori. Fa una bella differenza. Il governo Monti punta seriamente a combattere l’evasione fiscale in Italia e le prime misure adottate, insieme ai primi controlli sul territorio, ne sono un esempio quelli svolti a Cortina D’Ampezzo, Roma, Portofino, testimoniano il forte impegno. Dalla tracciabilità sull’uso dei contanti, a Serpico, ai nuovi spesometro e redditometro,
15
di Giulia Avanzi, dott.ssa commercialista
Tra la moltitudine di provvedimenti legislativi entrati in vigore negli ultimi mesi ve ne è uno che cambia radicalmente i rapporti tra il fisco ed i cittadini/ contribuenti. Con l’obbiettivo di intensificare la lotta all’evasione, da quest’anno è diventato operativo il decreto che rende automatico il controllo di tutte le movimentazioni finanziarie. In pratica tutte le banche e gli altri intermediari finanziari tra cui le poste e le Sim trasmetteranno all’Anagrafe Tributaria le copie dei nostri estratti conto inerenti il 2011. Tale norma diventerà definitiva e si ripeterà entro il 31 marzo di ciascun anno con riferimento a tutte le operazioni (anche extracontabili) dell’anno precedente. In pratica e nonostante le preoccupazioni espresse dal garante della Privacy, l’Agenzia delle Entrate ha ribadito che devono essere loro trasmessi tutti gli importi delle movimentazioni nei conti e di tutte le operazioni fuori conto, quali ad es. i cambi di valuta estera o l’incasso di assegni. Gli unici ad essere esclusi, per ora, sono i pagamenti con bollettini postali inferiori ai 1.500 euro. In questo modo l’Amministrazione Tributaria avrà accesso ai tutti i dati contenuti in almeno circa 40 milioni di conti. Tutti questi dati verranno riversati in un super sistema, denominato Serpico che con circa 2000 server è in grado di elaborare le migliaia di informazioni che transiteranno ogni minuto sui suoi processori e di segna-
Noi e il fisco
Il vero Grande fratello
sono diverse le novità del 2012 contro l’evasione fiscale insieme ai controlli dei movimenti bancari e conti correnti. Il nuovo modello prevede 11 tipi di nuclei familiari e circa 100 le voci di spesa, articolate in sette categorie: Abitazione abitazione principale, altre abitazioni, mutui, ristrutturazioni, intermediazioni immobiliari, elettrodomestici, apparecchiature elettroniche, arredi, energia elettrica, telefonia fissa e mobile, gas. Mezzi di trasporto automobili, minicar, caravan, moto, natanti e imbarcazioni, aeromobili, mezzi di trasporto in leasing e noleggio. Assicurazioni responsabilità civile, incendio e furto, vita, danni, infortuni, malattia, altro Contributi previdenziali obbligatori, volontari, previdenza complementare.
Istruzione asili nido, scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria, corsi di lingua straniere, soggiorni studio all’estero, corsi universitari, tutoraggio, corsi di preparazione agli esami, scuole di specializzazione, master, canoni di locazione per studenti universitari. Attività sportive e ricreative. Cura della persona attività sportive, circoli culturali, circoli ricreativi, cavalli, abbonamento pay tv, giochi online, abbonamenti eventi sportivi, viaggi organizzati, centri benessere, altri servizi per la cura della persona.
conferimenti, quote di partecipazione, fondi d’investimento, derivati, certificati di deposito, pronti contro termine, buoni postali fruttiferi, conti di deposito veicolati, altri prodotti finanziari, valuta estera, oro, numismatica. Si tratta davvero di una lista molto ampia, che inevitabilmente metterà alle strette gli evasori fiscali, tra cui spicca anche l’incrocio tra pay tv e canone RAI. Lo scopo è di stanare l’elevatissimo numero di evasori del canone tv.
Altre spese significative oggetti d’arte o antiquariato, gioielli e preziosi, veterinarie, donazioni in denaro a favore di onlus e simili, assegni periodici corrisposti al coniuge, donazioni effettuate.
Che cos’è il redditometro? È uno dei tanti strumenti utilizzati dal Fisco per effettuare controlli a tavolino, con l’obiettivo di individuare i contribuenti che non dichiarano o che nascondono le imposte da versare. In sostanza, sulla base di dati già noti e contenuti nelle banche dati a cui il Fisco ha accesso, l’amministrazione finanzaria arriva a stimare, con il redditometro, il reddito o i compensi percepiti da un contribuente sulla base del suo tenore di vita e dunque delle spese sostenute per mantenere sé e la famiglia.
Investimenti immobiliari e mobiliari netti fabbricati, terreni, azioni, obbligazioni,
Viene applicato a tutti i contribuenti? No. Il redditometro si applica esclusivamente alle persone fisiche, ovvero professionisti, commercianti, artigiani, im
di Caldognetto Angela
orario continuato 8.00 - 18.00
è gradito l’appuntamento cell. 347 4125083
16
via Vittorio Veneto, 50 - 46040 Guidizzolo MN
prenditori individuali, dipendenti e pensionati Viene applicato alle società? No. Per le società il fisco utilizza altri strumenti in grado di stimare i ricavi e i compensi. Per le piccole e medie società si applicano gli studi di settore per le grandi società oggi esiste il “tutoraggio”. Come funziona? Il nuovo redditometro mette in relazione al reddito del contribuente almeno 100 voci di spesa in grado di pesare la capacità contributiva del soggetto. Per determinare questa relazione il Fisco ha messo a punto una metodologia statistico matematica che si applica in relazione a precisi gruppi di famiglie differenziati per aree geografiche. In pratica, nel valutare le spese sostenute da un contribuente il software del fisco riuscirà a calibrare diversamente il peso di un acquisto fatto a Trapani rispetto a quello fatto a Milano, così le spese sostenute in un anno da un single rispetto a un nucleo di quattro persone. Il redditometro viene attivato automaticamente? Non esattamente. Il nuovo redditometro viene attivato dagli uffici delle Entrate che si accorgono degli scostamenti tra quanto il contribuente ha indicato in dichiarazione dei redditi e quanto ha speso per il suo tenore di vita nel corso dello stesso anno. Se lo scostamente è lieve il Fisco non interviene, se
è invece un errore medio - oltre il 20% - chiede spiegazioni e convoca per un contraddittorio il soggetto sottoposto a controllo. Se lo scostamento è enorme (si possiedono tre case, due macchine, una barca e si sono dichiarati solo 20mila euro di redditi in un anno) il Fisco attiva controlli mirati e fa scattare un accertamento vero e proprio. Da quando verrà utilizzato? Dalla prima settimana di novembre 2011 è partita la sperimentazione del nuovo redditometro che si concluderà entro la fine di febbraio. Da febbraio in poi i contribuenti potranno utilizzare un software per capire se i redditi dichiarati o che si intende dichiarare sono coerenti con le spese sostenute. La sperimentazione non vedrà coinvolti direttamente i cittadini ma soltanto le associazioni di categoria che sono state invitate dalle Entrate a inviare alla Società degli studi di settore una serie di casi concreti, rigorosamente anonimi, per consentire all’amministrazione di testare al meglio il software messo a punto e le modalità di stima dei redditi presunti. Che differenza c’è tra redditometro e spesometro? Il redditometro mette in relazione spese sostenute e reddito anche attraverso calcoli statistici. Con lo spesometro si indica invece il meccanismo di comunicazione del codice fiscale o della partita Iva in caso di acquisti in contante superio-
Quadri elettrici di automazione Software di gestione ed interfaccia Revisione e revamping Messa a norma DL. 81/08 impianti e macchine
CUSTOMIZED CUSTOMMIZED INDUSTRY SOLUTIONS INDUSTRY SOLUTION
ri a 3.000 euro, Iva esclusa. Lo spesometro è già operativo e, per acquisti di questa portata, vengono richiesti codice fiscale o partita Iva che vengono poi trasmessi all’Agenzia delle Entrate. Lo spesometro è uno degli strumenti di monitoraggio che alimentano il redditometro. Lo spesometro può essere anche usato direttamente (con il cosiddetto accertamento sintetico) quando le spese eseguite superano il reddito dichiarato dal contribuente. Vengono controllati anche gli investimenti? Sì, tra le cento voci monitorate compaiono anche gli investimenti (azioni, obbligazioni, derivati, certificati di deposito, conti vincolati eccetera). Che cosa succede se il proprio reddito non è in linea con il redditometro? Le Entrate invitano il contribuente nei propri uffici locali per un contraddittorio, nel corso del quale il cittadino può spiegare e giustificare gli scostamenti evidenziati dal redditometro tra spese sostenute e redditi dichiarati. Come ci si può difendere dalle indicazioni del redditometro? In prima battuta in contraddittorio con gli uffici del fisco. In seguito, in caso di innesco dell’accertamento, si può impugnare l’atto. Se si accettano le contestazioni del Fisco, è possibile adeguarsi spontaneamente.
Sistemi di trasporto automatici Nastri di vario tipo e sistemi speciali Sistemi di confezionamento Packaging di fine linea Manutenzioni specializzate
Per l’industria alimentare, chimica, meccanica ed altro.
PRL Tecnosoft di Lugana Daniele e C. snc
Via Aldo Moro, 10 - 25010 Lonato (Bs) Tel. 030.9913853 - www.prltecnosoft.it
17
a cura di Sandra Tosi
Anima e cuore
Ninna nanna per te In questa notte in cui l’anno inizia il suo cammino, a te, troppo cresciuto per ricordarla ancora, vorrei sussurrare la ninnananna che nessuno ti canta più. Accoglila, custodiscila in un sorriso e rannicchiala in quell’angolo di cuore, dove il bimbo nascosto ancora sogna! Libera la mente dai ricordi amari e ascolta le sue note: esprimono affetto sincero e vogliono distendere quella ruga tra gli occhi, che ti intristisce il volto. Dormi sereno, domani avrai un giornale con tante notizie belle, una tv senza le guerre, un testo per fantasticare e un diario per non dimenticare.
Asciugherai le lacrime di un vecchio solo e gioirai per quel bimbo nato come un dono. Divulgherai progetti e troverai un mattone per costruire il tuo pensiero, l’ospedale guarirà un malato in più e qualcuno ti tenderà la mano, per camminare insieme. Giungerà un frullo d’ali e il taschino della tua camicia, quello vicino al cuore, sarà infagottato d’amore! Ti regalo una musica per farti sognare, che ti culli nel sonno e ti faccia capire quanto sei importante: è solo una goccia, certo, ma basta per non far morire un fiore! Aggiungo un abbraccio senza
inizio e senza fine, dove è racchiuso tutto il bene che ti voglio, perché ti conforti se ti intimorisce chiederlo e ti consoli se sei troppo solo per cercarlo ancora. E sorridi, perché quando finirà la mia ninna nanna, la Luce illuminerà il giorno e sarà certezza… Perché sarà tutto migliore, quando il sonno lascerà il posto ad un piacevole risveglio, colmo di calore umano!
Auguri per un sereno Natale ed un anno nuovo ricco d’Amore, ai lettori de “la Notizia”.
Nel primo numero dell’anno “la Notizia” pubblica le fotografie dei bambini e degli sposi dell’anno precedente. L’iniziativa è estesa a tutti i lettori de “la Notizia”.
Fiori d’arancio te entro il 10 gennaio 2013
Le foto devono essere consegna
Coppie sposate nel 2012
Consegnare le foto a: - Redazione: via Virgilio, 25 - tel. 348 3115232 e-mail: redazione@lanotiziaguidizzolo.com - Municipio: Ufficio Anagrafe - signore Marianna Conchieri e Laura Trevini
18
- Foto & Video di Bottoli e Bertani, via IV Novembre, 2 - tel. 0376 840112 Per chi desidera può avere uno scatto gratuito del bambino tel. 0376 840112
Ravioli di burrata Le proposte della cucina della signora Monica (“Trattoria Birbesi” a Birbesi di Guidizzolo) sono rivolte alla valorizzazione dei prodotti tipici sia mantovani che pugliesi per mantenere vivi i gusti e i sapori di un tempo dove la pasta fresca è ancora rigorosamente fatta a mano e questo è un ottimo biglietto da visita.
Ricette
Fare la pasta nel solito modo e tagliare dei quadrati di circa 9 cm di lato. Preparare il ripieno mettendo nel mixer la burrata, la mozzarella, poco olio d’oliva, sale, pepe e foglie di basilico a piacere. Con il composto ottenuto fare i ravioli (circa 6 a porzione). Preparare il sugo con poco olio, uno spicchio d’aglio, una o due foglie di basilico e pomodorini. Quando i pomodorini sono ben appassiti versare il sugo sui ravioli disposti sul piatto attorno al cestino di grana con all’interno burrata fresca. Preparazione del cestino di grana: In un pentolino con fondo antiaderente e precedentemente scaldato su fiamma vivace, far cadere a pioggia il formaggio in modo uniforme (non eccessivamente alto di spessore);questo si fonde e forma uno strato uniforme. A questo punto staccare con una spatola di legno il formaggio e adagiarlo su una ciotola capovolta per dare la forma. Questa operazione richiede velocità ed una buona manualità per riuscire velocemente a mettere lo strato caldo del formaggio sulla forma tonda della ciotola. Far raffreddare e poi capovolgere.
Vino consigliati
Sirose - Spumante extra dry ottenuto da uve primitive
Ingredienti per 4 persone Per la pasta 300 gr di farina 00 3 uova medie 1 cucchiaio di olio 1 pizzico sale
Per il ripieno 150 gr di burrata 60 gr mozzarella 2-3 foglie di basilico Sale, pepe, olio q.b.
Per il condimento 100 gr pomodorini 1 spicchio di aglio Olio e 1-2 foglie di basilico
TRATTORIA PIZZERIA
Per il cestino di grana Formaggio grana Burrata
“BIRBESI” con alloggio
Via Sajore, 19 Birbesi di Guidizzolo (MN) - Tel. 0376/847247 - Cell. 345/5836062 - www.locandabirbesi.it E’ gradita la prenotazione. Lunedì chiuso.
MERCOLEDI sera GIRO CARNE NO STOP € 18,50 GIOVEDI sera GIRO PIZZA NO STOP € 10,00 VENERDI sera FRITTO MISTO di PESCE NO STOP € 18,50 DOMENICA a pranzo MENU di PESCE € 25,00
Ecco i nostri menu speciali, tutti bevande incluse! AREA RISERVATA ATTREZZATA GIOCHI PER BAMBINI Si organizzano feste private e banchetti per cerimonie.
19
a cura di Donatella Lusenti
Procedimento
di Paolo Zani, consulente previdenziale
Pensioni e dintorni
Una domanda…una risposta! Sono nata nel mese di aprile del 1953. Dal 1/7/1969 al 1/7/1978 sono stata lavoratrice dipendente e mi sono state versate 459 settimane di contributi. Sono stata autorizzata al versamento di contributi volontari a far data dal 28/05/1983. Alla data del 29/6/1991 ho versato complessivamente (tra lavoro dipendente e contributi volontari) n. 869 settimane. Da allora non ho più ripreso un’attività lavorativa. L’INPS, alcuni anni fa, ha confermato tali versamenti, dicendomi che avevo diritto alla pensione di vecchiaia in quanto ho versato più di 15 anni (esattamente 16 anni e 7 mesi) di contributi prima del decreto legislativo 503/1992. I miei quesiti sono questi: Dovrò versare contributi fino a vent’anni? Quando avrò diritto alla pensione di vecchiaia ? In questi mesi ne ho sentite di tutti i colori, anche che per la pensione di vecchiaia servivano almeno 20 anni di contributi. Ho qualche speranza di andare in pensione con le vecchie regole? Maria Gent.ma sig.ra Maria, da quando è stata varata l’ultima riforma se ne sono sentite di cotte e di crude. In effetti l’INPS con propria circolare n° 35 del 2012 afferma che per l’accesso alla pensione di vecchiaia servono non meno di 20 anni di contributi. Con questa interpretazione, alquanto azzardata, l’INPS cancellerebbe d’incanto la possibilità di accesso al pensionamento di vecchiaia a tutti i lavoratori che avendo già raggiunto i 15 anni di contributi entro il 31/12/1992 o che a tale data (come nel suo caso) erano in possesso dell’autorizzazione ai versamenti volontari erano tutelati dalla legge n° 503/1992. Questa legge avendo innalzato sia l’età pensio-
E’ un piacere indossarlo ABBIGLIAMENTO PROFESSIONALE PERSONALIZZATO Via C. Grassi, 3 46040 Cavriana (MN) tel. 0376 804133
20
www.ilcamice.com
nabile che il n° di contributi necessari per l’accesso alla pensione di vecchiaia aveva fatto salvo i diritti acquisiti per chi aveva già raggiunto al 31/12/1992 i 15 anni di contributi o per chi a tale data era autorizzato ai versamenti volontari. Si tratta di una vera e propria tragedia soprattutto per molte donne che avendo raggiunto il minimo contributivo nel 1992 avevano lasciato il lavoro per dedicarsi alle cure della famiglia. E per fortuna che il Ministro Fornero è donna! Ma nel suo caso specifico forse una scappatoia c’è. Infatti Lei potrebbe rientrare in una delle deroghe previste per i cosiddetti “salvaguardati”. Mi spiego meglio. Le condizioni per rientrare in una delle deroghe sono le seguenti: • Essere autorizzati ai versamenti volontari entro il 31/12/1992; • Avere maturato almeno 15 anni (780 contributi settimanali) di contributi; • Non avere ripreso qualsiasi attività lavorativa; • Maturare i vecchi requisiti richiesti prima della riforma Monti-Fornero, nel suo caso 15 anni di contributi e 60 anni di età, entro il mese di dicembre 2014. Nel suo caso specifico non dovrebbero sussistere problemi. Si è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo dell’art. 22 della legge n° 95 del 2012 che prevede appunto la salvaguardia del suo caso specifico. Sarà opportuno, una volta pubblicato il decreto, farsi inserire dall’INPS nelle liste dei “salvaguardati”. La sua pensione decorrerà 12 mesi dopo la maturazione di tutti i requisiti, vale a dire nell’agosto 2014 (l’età pensionabile per effetto della “speranza di vita” sarà per lei fissata in 60 anni e tre mesi). Paolo Zani
21
Mediazione e conciliazione Il contenimento delle cause in Tribunale è notoriamente sempre più indispensabile non solo per rendere efficiente la macchina giudiziaria bensì, e soprattutto, per inculcare e diffondere una cultura della pacificazione e della solidarietà che ad oggi non contraddistingue il nostro paese, promuovendo la buona pratica della mediazione e conciliazione in alternativa alla lite. É infatti risaputo come siano costanti le sanzioni inflitte dall’Unione Europea all’Italia per le lungaggini eccessive dei processi giudiziari. Non a caso la mediazione giuridica è stata introdotta proprio in virtù di specifica direttiva europea n. 2008/52/CE che ne ha imposto l’adozione. D’altronde se consideriamo che l’irragionevole durata delle liti genera, oltre ai costi del sistema, anche un diritto al risarcimento del danno, ne deriva un enorme aggravio di spesa per noi contribuenti. La procedura in esame, che fa da filtro all’azione giudiziaria, è composta da una prima fase, la mediazione, svolta da una persona (iscritta ad un Ordine Professionale, o comunque abilitata all’esito di un percorso formativo seguito presso un Organismo iscritto nell’apposito elenco tenuto dal Ministero di Giustizia) terza imparziale (che
22
non sia in conflitto di interessi con alcuna delle parti) tenuta a formulare proposte di componimento della controversia “nel rispetto del limite dell’ordine pubblico e delle norme imperative” nonché a mantenere la riservatezza “rispetto alle dichiarazioni rese e alle informazioni acquisite” dalle parti nel corso del procedimento di mediazione. Le dichiarazioni o le informazioni emergenti dal procedimento di mediazione sono inutilizzabili nell’eventuale successivo giudizio avente il medesimo oggetto, a meno che la parte da cui esse provengano presti il consenso alla loro utilizzabilità. Allo stesso modo, il mediatore non può essere chiamato a testimoniare sul contenuto di quanto sia dalle parti emerso nel corso del procedimento. La seconda ed eventuale fase della procedura è data dalla conciliazione intesa come la formazione, all’esito della mediazione eseguita con successo, di un verbale, sottoscritto dalle parti e dal mediatore, cui è allegato l’atto che incorpora l’accordo raggiunto dalle parti. Il verbale può (previo accertamento di regolarità) essere omologato, su istanza di parte, dal presidente del tribunale nel cui circondario si trova l’orga-
nismo. Il verbale omologato come sopra costituisce titolo esecutivo per procedere con l’espropriazione forzata (es. pignoramento mobiliare o immobiliare), o per l’esecuzione in forma specifica di un obbligo di fare (es. obbligo di stipulare un determinato contratto) o ancora per l’iscrizione di ipoteca giudiziale su di un immobile. Se la conciliazione non dà esito positivo, il mediatore redige unicamente il verbale, dando atto dell’eventuale mancata partecipazione di una delle parti, riportandovi la proposta dallo stesso avanzata e dalle parti rifiutata. La materia in argomento è regolata dal d.lgs. 4 marzo 2010 n. 28 di cui la Corte Costituzionale, il 23 ottobre scorso, ha dichiarato l’illegittimità per eccesso di delega legislativa (il governo ha illegittimamente superato la delega concessa dal parlamento), nella parte relativa alla obbligatorietà del procedimento (condizione di procedibilità per l’azione giudiziale). Sicché, a seguito della pronuncia del giudice delle leggi, la conciliazione torna ad essere meramente facoltativa (su base volontaria mediante l’inserimento nel contratto di apposita clausola o aderendo all’invito avanzato in tal senso dal giu-
dice in corso di causa) e non costituisce più, fino a nuova e diversa disposizione legislativa, condizione per procedere validamente in giudizio, nelle materie per le quali, prima dell’intervento del giudice delle legge, era appunto prevista come obbligatoria, ovvero: a - condominio; b - diritti reali; c - divisione; d - successioni ereditarie; e - patti di famiglia, f - locazione; g - comodato; h - affitto di aziende; i - risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti; l - risarcimento del danno da responsabilità medica; m - diffamazione a mezzo stampa o con altro mezzo di pubblicità; n - contratti assicurativi, bancari e finanziari. In attesa che siano depositate le motivazioni della sentenza sulle quali potrà basarsi il nuovo intervento del legislatore, è ragionevole aspettarsi una conversione in legge del citato decreto con modifiche che, pur sanando il vizio formale di eccesso di delega, mantengano in vita gli Organismi ed Enti di mediazione (quasi mille!), istituiti nel 2010, che hanno fatto affidamento su questa nuova procedura investendo ingenti somme di capitale.
In altri termini, lo Stato non può pensare di “fare e disfare” senza rischiare concretamente di incorrere in una class action (azioni di classe), intrapresa dagli stessi Organismi ed Enti, volta ad ottenere la riparazione dell’ingiusto pregiudizio subito. A tal proposito, è possibile anticipare che è già stato presentato al Senato l’emendamento AC5534-bis alla Legge di Stabilità che così recita :”Chi intende esercitare in giudizio un’azione relativa ad una controversia in materia di condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti, da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari, è tenuto preliminarmente a esperire il procedimento di mediazione”. In virtù di questa proposta, si intende ripristinare l’obbligatorietà della mediazione prevedendo che essa costituisca una condizione per poter agire in giudizio, introducendo però un limite temporale (fine 2017) per valutarne l’effettivo decollo. Entrando nei principali dettagli tecnici, la proposta di emendamento prevede che l’eccezione di improcedibilità possa essere sollevata dalla controparte o rilevata dal giudice non oltre la prima udienza, affinché quest’ultimo possa assegnare un termine
congruo alle parti per esperire la mediazione. Resta ferma la possibilità di concedere i provvedimenti urgenti e cautelari che non possono per ovvi motivi attendere l’esito del tentativo di conciliazione. A parere di molti, bisognerebbe introdurre maggiori incentivi per chi sceglie questa via deflattiva del contenzioso, ad esempio, contraendone in maniera significativa i costi iniziali (se non addirittura azzerandoli) oppure compensandoli con i costi per l’azione giudiziaria (cosiddetto contributo unificato per il radicamento della causa) laddove la conciliazione non sia riuscita. Bisognerebbe insistere, quindi, anche sulla strada intrapresa del credito d’imposta: il decreto 28/2010 già prevede che alle parti che corrispondono l’indennità agli Organismi di mediazione sia riconosciuto, allorché la mediazione sfoci in un verbale di conciliazione, un credito (da indicare nella dichiarazione dei redditi a pena di decadenza) commisurato all’indennità corrisposta (fino a concorrenza di euro 500); tale credito è ridotto al 50% in caso di insuccesso della mediazione. Non resta che attendere la pubblicazione dei motivi della Corte Costituzionale, auspicando un intervento coerente del Governo che affini in maniera concreta ed efficace questo strumento che si prefigge il nobile compito di unire ciò che appare disunito.
23
L’inverno ad Appiano
dott.ssa Francesca Lugoboni
Appunti di viaggio
Incanto della magia natalizia Ormai ci siamo: il profumo della cannella, di garofano, del vin brulè e dei dolci biscotti si spande nell’aria… È di nuovo arrivato il Natale a San Michele-Appiano! Il comune di Appiano è la più grande area vitivinicola dell’Alto Adige e, grazie ai numerosi castelli presenti sul suo territorio, viene definita anche “la terra dei castelli”. Appiano in realtà non è il nome di una località fisica, bensì rappresenta l’insieme di più centri abitati: San Michele, San Paolo, Cornaiano, Riva di Sotto, Frangarto, Missiano, Predonico e infine Gaido e il paesaggio che li caratterizza è completamente ricoperto di vigneti e coltivazioni di frutta. Questo è un territorio ricco di storia, come indicano anche i numerosi ritrovamenti archeologici risalenti all’età del bronzo, che testimoniano
come questa zona fosse abitata fin dall’antichità. La presenza di innumerevoli castelli, residenze e tenute caratterizzano il panorama ed anche i singoli borghi. Molti di questi edifici si possono visitare e in alcuni si organizzano concerti o addirittura rappresentazioni teatrali. Cominciamo il nostro itinerario partendo da San Michele, il paese principale del comune di Appiano. Qui, ogni fine settimana e per tutto il periodo natalizio, ci aspetta un bosco di abeti: il romantico cen-
tro del borgo con la piazza municipale saranno addobbati per l’occasione con tanti alberi di Natale che inviteranno i visitatori a soffermarsi per una piacevole chiacchierata fra amici e ad ammirare e godere di una suggestiva atmosfera invernale. Le piccole bancarelle di legno, addobbate con luci multicolori, sapranno trasmettere gioia e serenità nel candore della prima neve. C’è poi l’abitato di San Paolo, il cui centro è caratterizzato dalle facciate degli edifici storici che gli conferiscono un tocco affascinante. San Paolo, infatti, è una delle tante località dell’Alto Adige che grazie ai suoi vicoli ed alle corti interne rimane impressa nella memoria di chi la
Guidizzolo (MN) e Montichiari (BS)
24
0376 847116 · www.noleggiare.net
visita. Il più conosciuto ed antico simbolo del paese è la sua chiesa parrocchiale, chiamata anche “Duomo della valle”, al cui interno si trova Anna Maria, la campana più grande dell’Alto Adige con un diametro di quasi due metri e un peso che raggiunge le quattro tonnellate. Ogni anno a San Paolo ha luogo una suggestiva mostra di presepi le cui esposizioni per i vicoli del borgo rientrano nel programma natalizio di Appiano. Ormai da molti anni vengono esposti alle finestre delle abitazioni presepi di vari materiali e grandezze. Per l’occasione due delle tante cantine aprono le loro porte per l’assaggio di gustosi piatti e bevande. Poco distante è Cornaiano, la località più soleggiata di Appiano, posizionata su di un terrazzo naturale nella parte orientale della Strada del Vino. Una curiosità di questo piccolo borgo? Ogni quattro anni, in autunno, ha luogo la festa delle cantine. Si narra, infatti, che Cornaiano sia molto più grande sottoterra che sopra: questa potrebbe essere l’occasione giusta per scoprirlo! I castelli, invece, sono ciò che
Viaggia insieme a te!
più caratterizzano i dintorni di Missiano: Castel d’Appiano, Castel Boymont e Castel Corba. Dal paese parte il tour dei tre castelli, un’escursione molto conosciuta che permette di vivere una piccola avventura fatta di saliscendi e ripide stradine. Non può infine mancare una sosta alla suggestiva Monticolo e ai suoi laghetti: paradiso posto sotto tutela ambientale per l’unicità della flora e della fauna capaci di creare un perfetto microclima. L’idilliaco borgo è circondato da un paesaggio boschivo, da frutteti e vigneti, ideale per offrire ai visitatori pace e relax. La zona del biotopo di Monticolo, dove si trovano questi due gioielli naturali, rappresenta la meta ideale per piacevoli passeggiate nella natura. Appiano e i suoi dintorni sono dunque un’occasione da non lasciarsi sfuggire!
Tutti i vantaggi di un servizio sempre attivo! www.tomasiauto.com - tel. +39 0376 847324 25
È successo a Guidizzolo quattro secoli fa
26
prof. Massimo Marocchi
La nostra storia
arte & dintorni
Guidizzolo. Il vescovo di Brescia ha minacciato di scomunica i Guidizzolesi che godono di beni di proprietà della sua curia senza averne ricevuto l’investitura. Molti, temendo di incorrere nella pena, si sono affrettati a chiedere l’investitura anche per beni di natura allodiale con grave danno per il fisco mantovano. Documenti tratti dall’Archivio Gonzaga di Mantova (busta 2726, c. 159)
6 aprile 1613, Annibale Conegrani, commissario di Guidizzolo “Havendo Monsignor Reverendissimo vescovo di Brescia già un mese et mezo fàtto intimare a cotesto populo per mezo del nostro padre curato, un monitorio con intimare la scomunica a tutti quelli che possedeno beni feudali del vescovato di Brescia senza investitura et già quindeci giorni haveva ancora mandato la
scomunica da fulminare, ma cotesto comune si è oposto al curato et non ha volsuto che sia fulminata, dove molti particolari, per paura di tal scomunica sono andati a farsi investire da detto vescovato di beni che sono per natura feudali et ancora de beni che sono liberi et allodiali che sono stati contrattati da ottanta anni in qua più volte per liberi et allodiali, quali beni sono veramente di ragion privata et quando S. A. Serenissima non piglii provisione a tal fatto
con il far fare una grida quelli che possedeno beni che siano stati contratati per liberi non vadano a farsi investire, al sicuro li particolari farano tutti li beni di questo territorio feudali di detto vescovato ...il che torna in grave dano del fisco di S. A. et ancora far gracia a cotesto populo con far scrivere a detto monsignor vescovo che faccia suspendere detta scomunica sino che haverà inteso detto negotio... “
La regina delle nevi arte & dintorni
que e con una volontà ferrea nel voler rendere miserabile la vita del marito. C’è però da dire che per l’astio verso il coniuge possiede un’ottima motivazione. Kay potrebbe essere Leonardo, isolato dal mondo e dalle persone che lo circondano, a causa di un frammento di ghiaccio (ovvero un frammento dello specchio creato dallo spirito maligno nella storia di Andersen) nel proprio corpo. Ovviamente metaforico, più incapacità dovuta all’educazione impartitagli. Una splendida e originale rivisitazione di una fiaba per bambini e adulti, con molteplici spunti di riflessione sulla definizione dell’individualità in relazione al sé e alla famiglia, embrionale e primaria forma di società con cui ognuno di noi viene in contatto, il tutto descritto con una scrittura semplice ed efficace.
COSTA RICCARDO AGRICOLTURA E GIARDINAGGIO
Piazza Francesco Mutti 46040 GUIDIZZOLO MN tel. 0376 819243
riccardocosta63@libero.it
27
di Marta Leali
il giovane scopre la verità sulla famiglia che l’ha circondato. Non voglio essere io a svelare i segreti custoditi da questo gruppo familiare, perciò vi invito a leggerlo! Ma perché Carmen Martin Gaite ha intitolato questo libro “La regina delle nevi”? Questo suggestivo titolo è tratto da una fiaba di Andersen, in cui suddetta regina attrae a sé e, in sostanza, rapisce un ragazzino di nome Kay. La sua scomparsa porta la migliore amica del giovane, Gerda, a percorrere strade inusuali per ritrovarlo e liberarlo dal giogo della regina. Ma tutto ha inizio quando uno spirito magico malvagio crea uno specchio che distorce la bontà e la rende cattiveria. E’ proprio in quest’ottica che la struttura complessa con cui è costruito il libro diviene comprensibile. Prima di avvicinarci alla famiglia Villalba vediamo alcuni personaggi che li hanno conosciuti, solo più tardi, in un vortice di confusione e illuminazione, una sorta di costruzione in chiaroscuro, scopriamo cosa sia successo ai membri infelici di questa famiglia. Chi ‘interpreta’ i vari personaggi di Andersen? La madre di Leonardo può essere paragonata alla regina, fredda e falsa nell’affetto verso il figlio, indispettita da chiun-
Recensioni
Libro non molto conosciuto, “La regina delle nevi” di Carmen Martin Gaite (scrittrice e giornalista spagnola, deceduta nel 2000), possiede una struttura della trama complessa per una storia molto semplice. La storia ha come protagonista la famiglia Villalba. La ricerca dell’identità familiare e individuale parte dall’ultimo membro in vita, il giovane sbandato Leonardo, incarcerato per una questione di droga - sarà stato davvero lui o l’avranno incastrato? Parrebbe valida quest’ultima ipotesi - ed alla vita nomade come forma di ribellione verso i genitori. Questi ultimi erano visti dal Leonardo-bambino come entità distanti, una madre fredda e un padre assente e misterioso erano sostituiti nell’educazione e nell’amore verso il figlio dalla nonna paterna, una figura in qualche modo stoica, che amava parlare per enigmi e adorava leggere fiabe al nipote. Leonardo, dopo essere uscito dal carcere, scopre che entrambi i propri genitori sono deceduti in un incidente e rivive il passato attraverso l’eredità così acquisita. Tra lettere a una donna misteriosa che ha amato ed è stata amata dal padre di Leonardo, una foto in cui è stata ritratta giovane e selvaggia e ricordi sopiti, in un viaggio illuminato di stampo onirico,
Il Comandante e la Cicogna
dott. Luca Ghizzi
arte & dintorni
Non c’è bisogno di attraversare l’Oceano e approdare sulle spiagge dorate hollywoodiane per girare un bel film e proporre allo spettatore in sala, una pellicola gradevole e interessante. Anche in Italia possiamo trovare un buon regista, con un suo stile particolare, preciso e concreto, una sceneggiatura in grado di coinvolgere, e bravi attori capaci di portare sul grande schermo personaggi credibili e appassionati. Tutti questi ingredienti si possono cogliere in un film da poco passato nelle sale italiane, che purtroppo però, non ha riscontrato un significativo successo al botteghino: Il comandante e la cicogna.
Il regista Silvio Soldini (ricordato per lo splendido Pane e tulipani del 2000 e per Agata e la tempesta uscito nel 2004), coautore anche della sceneggiatura insieme a Doriana Leondeff e Marco Pettenello, ha diretto uno splendido gruppo di attori “capitanati” da un sempre più convincente Valerio Mastrendrea, che veste i panni di Leo, idraulico e padre/vedovo che non solo deve accudire i
28
due figli, ma deve tenere anche a bada la presenza ingombrante di una moglie (Claudia Gerini) “trapassata remota”. Con il progredire della storia appaiono personaggi sempre più affascinanti: il fintomoralizzatore e improbabile poliglotta Amanzio (Giuseppe Battiston), l’avvocato azzeccagarbugli Malaffano (Luca Zingaretti), personaggio decisamente “losco” ma meno ambiguo di quello che si vuol far credere e l’incompresa artista Diana (Alba Rohrwacher), perennemente “squattrinata”, senza dimenticare Elia (Luca Dirodi), figlio di Leo, che fa amicizia con Agostina, una cicogna talmente stanca delle brutture italiane che vede dall’alto da “trasferirsi”, quasi in segno di protesta, nella vicina Svizzera. La storia, leggera e intelligente, si presenta come un misto di fiaba, commedia e denuncia sociale, con uno sconfinamento addirittura nel surreale (come le statue dei grandi italiani che parlano e danno risposte), una digressione che comunque non stona. Senza alcun apparente intento moralizzatore, il film sembra voler descrivere la difficile situazione attuale del nostro paese, proponendo personaggi e persone che non solo cercano di resistere, ma addirittura tentano di reagire, provando uno “scatto in avanti” che riesca a tenerli in linea di galleggiamento con l’odierna società. Le vite dei vari personaggi sembrano inizialmente solo sfiorarsi, per ritrovarsi poi,
completamente e perfettamente intrecciate, in un finale non certo incoraggiante (vedi l’ennesimo scambio di bustarelle), ma che lascia “intravedere” anche per la gente comune, un ipotetico “…e vissero tutti felici e contenti”. Ma è forse proprio quel tocco di surreale cui accennavamo poco sopra, a rendere decisamente particolare la pellicola: dall’alto dei loro piedistalli, le statue dei grandi avi della miglior Italia (Leopardi e Verdi), sono costrette a commentare tristemente la decadenza del Belpaese, la deriva di un’Italia perduta, ancora più amareggiati dal fatto che con le loro grandi opere ne avevano decantato la grandezza e l’importanza, anche se la critica decisamente più addolorata e malinconica viene da un rassegnato Garibaldi, che si lascia andare a una sconsolata quanto emblematica amara confessione: “…forse sarebbe stato meglio lasciarla agli austriaci”. Un film che amalgamando nelle giuste proporzioni umorismo, ironia e commedia agrodolce, propone allo spettatore vari spunti argomentativi, e che merita personalmente di essere visto, lasciando per una volta lontani, clamori e fulgori della rinomata Hollywood.
Foto: Valter Tellaroli
Buon Natale e felice Anno Nuovo
Tel. 0376 849525 - Cell. 347 4565347 - 337 432747 BIRBESI di GUIDIZZOLO MN - Strada Zanina, 28-30
29
La quiete dopo la tempesta Il ricordo, tra illusione e speranza
Dott.ssa Francesca Pesci
Letteratura
arte & dintorni
Un dolore e poi il sollievo, un litigio e poi la rappacificazione, un temporale e poi il cielo che si apre. Leopardi sa formulare ogni sua riflessione a partire da scene di vita vissuta, di cui tutti hanno esperienza. Ecco allora La quiete dopo la tempesta, composta nel settembre 1829 e poi pubblicata nel 1831. La poesia si apre con la descrizione di una scena di vita borghigiana. Poche pennellate, ma quelle giuste, e Leopardi riesce a farci vedere un quadro di paese con tutti i suoi personaggi. La tempesta è passata, il sole squarcia le nubi, il velo di densa umidità che rendeva opaca l’atmosfera si dissolve e la campagna appare di nuovo chiaramente. Gli uccelli ricominciano a cinguettare e tutti tornano al lavoro abituale: l’artigiano si affaccia all’uscio canticchiando con in mano l’oggetto che stava lavorando per “mirar l’umido cielo”, le ragazze escono a raccogliere l’acqua piovana, il fruttivendolo ambulante riprende il suo giro; dalle case si riaprono balconi e finestre e il viandante riprende il suo cammino. Come sempre la maestria di Leopardi ci crea nella mente una scena così vivida, che ci sembra non già di aver letto una poesia, ma di essere stati in quel borgo, accanto a quei personaggi.
COMBUSTIBILI
E poi subito finisce l’idillio. Il poeta passa la parola al filosofo. Leopardi parte dalla scena descritta per elaborare un suo pensiero. La quiete dopo al tempesta non porta a dire “tutto è bene quel che finisce bene” o “chi resiste a tanti sacrifici, alla fine sarà premiato”. No, troppo semplicistico! La situazione descritta offre a Leopardi lo spunto per sostenere questo concetto: il piacere è “figlio d’affanno”; cioè: la felicità vera non esiste, quella che a noi sembra felicità è in realtà la cessazione di un dolore. La gioia che si prova dopo la tempesta è originata dall’angoscia precedente, è una gioia illusoria, risultato della cessazione di un male, non dell’esistenza di un bene.
CARBURANTI
E ci risiamo. Ecco per l’ennesima volta il pessimismo leopardiano, al punto che il poeta protesta contro la Natura con un sarcasmo amaro e disincantato: Natura cortese, sono questi i doni che porgi ai tuoi figli? Spargi il dolore a piene mani e a noi pare felicità anche solo la fine di un’angoscia. Ma una poesia è una poesia. Tutta intera. Non possiamo dunque dare importanza solo a questa parte riflessiva finale, così come sarebbe errato godere solamente del quadretto idilliaco iniziale. La forza di Leopardi, l’energia della sua poesia è proprio questo dualismo tra vitalità e desolazione, desiderio di felicità e consapevolezza del dolore. Un’alternanza fondamentale che rende il senso profondo dei suoi versi. La differenza tra le due parti della poesia non è una contraddizione. Anzi, proprio lo stacco brusco di tono è l’anima della poesia che poi è l’anima del poeta. Un’anima che, pur nella consapevolezza del dolore e nella convinzione di una felicità impossibile, non si rassegna e non rinuncia a cantare la vita. La vita che freme in quell’artigiano che, finita la tempesta, si affaccia all’uscio per osservare il cielo ancora impregnato di umidità e canta.
LUBRIFICANTI
G.P.L. per uso CIVILE DOMESTICO INDUSTRIALE ratuito
. in uso g rbatoi G.P.L
se
30
Da oltre quarant’anni al servizio della clientela
via Goito, 2 - 46040 Guidizzolo MN - Tel 0376 819135 fax 0376 840264 E-mail: degiuligino@libero.it
del tempo ideato dai Maya, e la profezia che da anni aleggia su questo argomento; ma prima di azzardare qualche ipotesi sul 21.12.2012 ricordiamo quali spettacoli ci attendono nel cielo di questo mese. Il giorno 3 Giove in opposizione ci apparirà luminosissimo, il 13-14 osserveremo il culmine della pioggia di meteore delle Geminidi, uno sciame in grado di superare l’intensità delle “stelle cadenti” della notte di San Lorenzo. Ed eccoci al 21 dicembre, data del solstizio d’inverno, cioè del giorno più breve dell’anno, quando il Sole raggiungerà il punto di declinazione minima sull’eclittica, un momento carico di simbologie, che storicamente ogni civiltà ha osservato con particolari celebrazioni. Certamente però non sarà la fine del mondo, del resto i Maya non ne hanno mai parlato in questi termini: la loro è sempre stata una concezione ciclica e recursiva del tempo, analoga a quella di molti altri popoli detentori di antiche conoscenze. Soltanto gli adepti del sensazionalismo potrebbero attardarsi in a rg o m e n t a z i o n i catastrofiste. Comunque sia, ormai ci siamo e “al limite moriremo”, come ha fatto notare Massimo Rodolfi nel suo ben ponderato 2012, finalmente! (Draco Edizioni, 2011), il che per noi mortali non sarebbe certo una grande novità.
31
Dott.ssa Mariavittoria Spina
La regione del cielo che si esten- del fuoco e della calura estiva, de come una fascia per circa 8° alla Bilancia, l’equilibrio tra da entrambi i lati dell’eclittica è giorno e notte dell’equinozio detta zodiaco (dal greco zòon, d’autunno, e all’Acquario, por“animale”), e viene suddivisa in tatore delle piogge che anticadodici settori, ciascuno di 30°, mente causavano l’inondazione definiti costellazioni in astrono- del Nilo. mia e segni zodiacali in astro- Sebbene i nomi occidentali dellogia. I segni e le rispettive co- le dodici costellazioni zodiacali stellazioni zodiacali portano lo siano stati descritti per la prima stesso nome, tuttavia lo zodiaco volta da Tolomeo, la conoscenastronomico, al quale nel 1930 za dello zodiaco babilonese si l’Unione Astronomica Interna- diffuse secoli prima, influenzionale aggiunse la costellazio- zando il mondo ellenico e fonne di Ofiuco, non coincide con lo dendosi con la tradizione vedica zodiaco astrologico, basato non già al tempo delle conquiste di sull’osservazione della posizio- Alessandro Magno. Dodici sono ne delle costellazioni nel cielo i segni contemplati anche nello ma piuttosto sulla tripartizione zodiaco cinese, mentre ancora dei periodi che intercorrono tra poco si consosce dello zodiasolstizi ed equinozi. co ritrovato in bassorilievo nel Lo zodiaco è un punto di ri- tempio di Dendera, probabile ferimento fondamentale per sintesi delle conoscenze astrol’osservazione astronomica, nomiche e astrologiche dell’Età poiché delimita lo spazio del delle piramidi. firmamento attraversato dal Considerando i calendari di Sole, dalla Luna, dai pianeti del antiche civiltà, viene subito sistema solare, e naturalmente in mente lo Tzolkin, parte del dalle dodici costellazioni zodia- complesso sistema di computo cali. Il concetto di zodiaco ebbe origine presso i Babilonesi come metodo per misurare lo scorrere del tempo, un utilizzo che si può ancora rintracciare nel simbolismo della nomenclatura zodiacale, atta a descrivere precise ricorrenze del calendario. Difatti, essa ci rimanda ad esempio ad un gambero (il Cancro), che indietreggiando rappresenta la ritirata del Sole dopo il solstizio d’estate, al Leone, simbolo “Rappresentazione grafica dello zodiaco di Dendera”
Astri e civiltà
Lo zodiaco, i Maya e il tempo che verrà
escavazione - lavorazione - vendita ghiaia e sabbia movimenti di terra e noleggio macchine operatrici Via Mottella, c.m. - Fr. San Giacomo - 46040 Cavriana (MN) Tel. 0376 819140 - 29 - fax 0376 819082 http://www.bassignanicave.it e-mail: info@bassignanicave.it
32
Autunno tempo di raccolta sul Monte Tre Galline
La raccolta delle olive
L’autunno è la stagione in cui in campagna si raccolgono i frutti dell’intenso lavoro di preparazione svolto nei mesi precedenti, dall’inizio della primavera all’estate. La vendemmia inizia con la raccolta dell’uva bianca della varietà Chardonnay, la prima a raggiungere la maturazione verso la fine di agosto. Successivamente maturano anche le uve rosse, nelle varietà Cabernet e Merlot che vengono raccolte tra la metà di settembre e l’inizio di ottobre. La vendemmia viene tuttora svolta manualmente, come si usava fare un tempo, senza l’ausilio degli appositi macchinari, per preservare la qualità
Un momento di riposo dopo la vendemmia
dell’uva, da personale che ha maturato anni di esperienza. L’uva, tagliata dalla vite con delle apposite forbici, viene posta (a seconda del tipo di vino che si dovrà ottenere) in due diverse tipologie di casse: il primo tipo può contenere circa 20 kg di uva oppure l’uva selezionata direttamente al momento della raccolta manuale viene posta in cassettine in legno (materiale usato in modo da garantirne la perfetta aerazione) dal peso di 5 kg circa, perché in questo caso l’uva viene utilizzata per l’appassimento per ottenere pregiati vini passiti. Dopo circa un mese dal termine della vendemmia arriva il mo-
mento della raccolta delle olive, che avviene verso l’inizio di novembre. Le circa 400 piante di olivo sono della varietà “casaliva” e il metodo di raccolta avviene mediante “battitura” delle piante di olivo tramite appositi rastrelli da parte di squadre composte da 3 persone per ogni pianta e tenendo a terra le reti che servono per raccogliere le olive cadute dalle piante. Le olive vengono poste in cassette che, successivamente, vengono portate in un frantoio sul Lago di Garda, dove, con macine in granito e la molitura classica si ottiene un olio extravergine di altissima qualità. Annalisa Cappa
33
Buon Natale e Felice Anno Nuovo
La qualitĂ sempre al primo posto 34
Continua lo sconto del 50% su pane, focaccia e pizza dopo le ore 18. Consegna a domicilio 0376 818214
La torta di San Biagio Ero bambino quando mio fratello, molto più grande di me, avendo la morosa a Cavriana, nell’approssimarsi della ricorrenza di San Biagio portava a casa una torta che per noi era il massimo della felicità e del gusto. Diceva che le donne le portavano al forno con la carriola e che andavano a gara a chi ne faceva di più. A noi bambini poco importava, sapevamo solo che la torta era qualcosa di speciale, di unico. Crescendo poi abbiamo saputo che effettivamente quella torta era davvero qualcosa di speciale e di unico, di legato al territorio, dalle origine antiche che si perdono nei secoli, qualcosa per cui ogni famiglia aveva la sua ricetta, gelosamente custodita, condivisa nella composizione base, ma personalizzata nel ripieno, con ingredienti aggiunti a piacimento. Unica costante, oltre al cioccolato, le mandorle di Cavriana, che un tempo cre-
scevano numerose e rigogliose sulle colline. Si dice che la ricetta forse abbia più di 400 anni, così come la Festa di San Biagio. Il 3 febbraio è la festa di San Biagio, patrono di Cavriana. In questa occasione, anni fa era molto diffuso il rito della ”benedizione della gola”, fatta poggiandovi due candele incrociate ed invocando l’intercessione del Santo. Tale rito è collegato ad una tradizione secondo cui il vescovo Biagio avrebbe prodigiosamente liberato un bambino da una lisca conficcata nella sua gola. Oggi questa usanza, come molte altre, è andata perdendosi. Della tradizione è rimasta la torta, intimamente legata al paese di Cavriana, ma indiscutibilmente patrimonio di tutto il territorio. Ed è così che, estendendosi la conoscenza e l’apprezzamento per questo dolce tipico, esso viene prodotto non
Un mandorlo fiorito a Cavriana Sotto, la classica torta di San Biagio
solo a Cavriana, ma anche nei paesi circostanti, e con risultati eccellenti. È il caso della “torta di San Biagio” prodotta dalla forneria Nosari di Guidizzolo, in varie misure, ma sempre rispettando la tradizione: forma rotonda, impasto di farina e strutto, guarnizione a losanghe, ripieno di mandorle, cioccolato e... il resto è un segreto custodito gelosamente. Non resta che provarla. Vi assicuro, è eccezionale. Parola di uno che non va pazzo per i dolci. Graziano Pelizzaro
35
36
Riflessioni di ordine sacro
di Elodio Perani
L’Antico e il Nuovo Testamento, che percorrono la storia terrena dell’uomo, inducono a non mettere dubbi sul cristianesimo. Sul cattolicesimo, che é la sua traduzione operativa, si può dissertare. Parto dal versante più semplice, quello artistico figurativo: sarebbe interessante sapere se molte effigi sacre sono espressione dell’animo degli artisti o dettate dall’intendimento della chiesa cattolica. A parte Dio, che viene idealmente raffigurato come un grande vecchio in sembianze umane, ma sarebbe inimmaginabile esprimerlo diversamente, Gesù e la Madonna, che sono stati fisicamente fra noi, anche nell’arte dovrebbero essere rappresentati realisticamente. Quel viso sempre assorto di Gesù, quei capelli biondi ben pettinati, quelle vesti perfettamente cadenti e ordinate, quegli occhi azzurri fissi, quelle mani ben curate e quasi sempre giunte per me travisano com’era fisicamente e caratterialmente. Gesù era un bel ragazzone meridionale, essendo nato a Betlemme in Giudea nel sud della Palestina, non fine di lineamen-
Gesù era un gran camminatore e quelli che lo seguivano facevano fatica specie in montagna, ad eccezione di quando vi si recava a pregare in solitaria. Nelle varie soste per rifocillarsi, parlavano della zona orografica, delle strade, dei problemi sociali. I riposi avvenivano nei campi o nelle capanne e qui, prima del meritato sonno, recitavano le preghiere comunitarie. Gesù uomo lo vorrei così maggiormente pensato e divulgato dalla chiesa perché sarebbe più facile la vicinanza e la conoscenza soprattutto coi giovani. Allo stesso modo le raffigurazioni della Madonna, illibata ma corporalmente madre, con vesti addirittura dorate, con quell’espressione assorta in atteggiamento statico su un trono lontano da noi, non la approvo. La Madonna, madre effettiva che mi piace moltissimo, è quella donna che, pur nella sua virginea soavità, rassomiglia ad una normale giovane così come viene raffigurata in molte immagini umane che la rendono molto più bella. Lo stesso bambino, spesso sulle sue braccia, viene raffigurato con lo sguardo assorto della madre mentre lui non sa di essere Gesù e si comporta come
ti per caratteristiche di razza, occhi e capelli scuri, deciso nei movimenti, nei gesti e nelle parole, non troppo pettinato e con vesti un po’ sgualcite per il tipo di vita peregrinante che conduceva senza fissa dimora. Io voglio pensarlo così perché più vero e più vicino a tutti noi. Oggi, o é aumentato l’interesse per Gesù o é diventato di moda occuparvisi per ostentare sapienza. Sta di fatto che, per attirare l’attenzione, negli ultimi tempi su Gesù sono apparsi e divulgati molti libri attribuiti a personaggi di dubbio tenore morale che, per strabiliare con questo interesse, si sono affidati a scrittori senza idee che non potevano fare altro che descriverlo secondo tradizione. Tutto ciò mi ha dato lo spunto per liberare il mio entusiasmo sul Gesù-uomo perché solo così si può sentirlo veramente vicino a noi. Gesù oltre agli apostoli aveva tanti altri amici coi quali si trovava, nei momenti terreni, a parlare di tutto, così come fanno i ragazzi normali. Immagino le lunghe camminate, unico modo per trasferirsi, o gli attraversamenti fluviali e marittimi in barca.
tutti i bambini del mondo; vorrei vederlo in altro atteggiamento, magari con qualche capriccio. Il rosario? Insistente preghiera: con tutto il rispetto vorrei entrare nel cuore e nella mente di molte persone che lo recitano, anche giornalmente, per capire quante di queste 50 Ave Maria sono vera preghiera e quante soltanto un ripetitivo scioglilingua. Nella preghiera poi c’è un passaggio su cui dubito fortemente che i recitatori vi facciano attenzione. Al posto di “ Santa Maria, madre di Dio” avrei messo “madre di Gesù”, più comprensibile perché altrimenti bisogna risalire più in alto, il che non è tanto facile per un certo tipo di cosiddetti credenti. Anche sulla preghiera per i defunti ho dei dubbi interpretativi. Sappiamo che al cimitero c’è soltanto del “materiale inanimato”: i nostri corpi. Noi, la nostra anima, siamo altrove al cospetto di Dio, se meritevoli, o in una “specie di attesa” se non abbiamo ancora raggiunto lo stato di vita eterna al cospetto del Padre. A questo punto la “requiem aeternam” cioè il riposo eterno non saprei come interpretarlo perché, come su esposto, le anime non hanno bisogno di nessun riposo ma del giudizio di Dio che si completa con la morte ovvero il loro distacco definitivo dal corpo umano che le ha idealmente rivestite durante la nostra vita terrena.
Il linguaggio? Esiste una locuzione meravigliosa per annunciare che Gesù si è fatto uomo “homo factus est” che è comprensibile a tutti senza ricorrere alla “carne”. Quel termine “incarnato” è di una materialità irrispettosa. Questa umanizzazione aveva bisogno di ricorrere al termine “carne”? Anche il “consustanziale” che italianisticamente significa “propriamente identico” rende perfettamente il concetto senza usare sempre il materiale “incarnato”. Facciamo pure un semplice e facile esempio: quando mai uno di noi, parlando fisicamente del proprio corpo, usa dire “la mia carne”? Lo stesso Gesù, nell’istituzione dell’eucarestia, spezzando il pane ha detto “questo è il mio corpo” e non “la mia carne”. Io sono un estimatore assoluto del papa e della gerarchia ecclesiastica che ne deriva, ma è possibile che nessuno si sia mai ribellato al termine “carne” che è irrispettoso? E ancora: fra le sensazioni inspiegabili che si possono provare al primo approccio alla
Guidizzolo: Oratorio di San Lorenzo, Dio Padre, particolare dell’ancona scolpita e dorata
Bibbia, ve ne sono alcune, nel Vecchio Testamento, che sembrano non chiare o addirittura contraddittorie all’insegnamento che ci viene dato. La più strabiliante concerne la totale libertà e promiscuità sessuale praticate nei tempi avanti Cristo: nessuna spiegazione che dia significato stanti due comandamenti molto chiari della Legge di Dio. Non mi convince affatto una spiegazione datami da un insigne teologo che giustificava il tutto col fatto che quella umanità era “sessualmente” primitiva(!). Poi, perché quelle innumerevoli immolazioni sacrificali di animali per rendere col sangue, sicuramente innocente, grazie a Dio? Addirittura è Lui stesso che spesso invita a questa pratica per cui mi vien da obbiettare: perché al Creatore degli animali, esseri viventi con la stessa nostra sensibilità fisica, risulta gradita l’offerta mortale del loro sangue? E innegabile che la Bibbia sia un testo dalla complessa genesi storica condizionante l’evoluzione del pensiero e della cultura spirituale. La sua interpretazione ed il suo divenire in pratica però possono presentare i pericoli di una lettura fondamentalista e letteraria che travisino la vera interpretazione ispirativa. Ma allora, le mie osservazioni e le mie domande rimarranno tali?
37
GRUPPO MICOLOGICO NATURALISTICO
“COLLI MORENICI” Sede operativa Ristorante “La Baita” Cavriana MN - Notiziario a cura di Giorgio Arienti
I funghi della campagna mantovana da: Mantova Agricoltura - seconda parte
Tempo fa in un giardino del Mantovano fu rinvenuto un esemplare di amanita phalloides, il più comune dei funghi velenosi che, da solo, causa circa l’80% degli avvelenamenti più gravi in Italia. La nostra perplessità, però, proveniva non tanto dalla sua pericolosità intrinseca bensì dall’aver trovato un fungo, legato in simbiosi alle piante dei boschi, che cresceva in un prato in cui l’unica essenza arborea era un “albero dei tulipani” (Liriodendron tulipifera), per cui il bosco dell’amanita phalloides in questo caso era ridotto ad un unico albero e per di più esotico!. Con questo episodio non si vuole incrinare la credenza radicata nei nostri fungaioli che in campagna non crescano specie pericolose al consumo, ma si vuole sensibilìzzarli a rimanere rigorosamente nell’ambito delle loro conoscenze, e a raccogliere solo quello di cui sono sicuri e negli ambienti a loro familiari, perché le eccezioni sono sempre in agguato.
verdastro. Oggigiorno è molto raro trovarla da noi, vuoi per la grafiosi che colpisce l’olmo ma anche per il taglio delle rive, mentre un tempo era comune sotto le piantade d’la vida, guardacaso sorrette dagli olmi.
•
Entoloma saundersi v. hiemale Buono Cespitoso intorno agli olmi sani da gennaio a marzo, lo si trova in famiglie numerose, anche se lo si vede con difficoltà perché coperto dal fogliame di lettiera. Il cappello umbonato varia dal grigio all’ocra a secondo dell’umidità, lamelle larghe bianche poi rosa. Odore e sapore forti di farina, talvolta anche dopo la cottura.
•
Mitrophora semilibera Discreto nome dialettale: spusgnulott, sgalbùss Primaverile intorno ai pioppi ed altri tipi di piante. II piccolo cappello a grondaia di colore verde scuro presenta degli alveoli regolari disposti in verticale e con le tipiche coste longiAssociazione Micologica Mantovana tudinali brune. Viene confuso con la spusgnòla, differenziata per il cappello saldato sul gambo Morchella esculenta e le superiori qualità organolettiche. Ottimo Helvella monachella Discreto nome dialettale: nome dialettale: capèl da pret spusgnòla, spugnòla Anch’esso primaverile, preferisce i terreni non Sul terreno non lavorato intorno agli lavorati attorno ai pioppi. Il gambo bianco e olmi o ai pioppi all’i- liscio sorregge un cappello molto particolare formato da lamine nerastre e accartocciate nizio della primaveche si saldano sul gambo. Non a tutti risulta ra. Cappello simile ad una spugna, prov- gradito in cucina. visto di alveoli disposti in modo irregolacontinua sul prossimo numero re e di color miele o Morchella esculenta var. esculenta
•
•
Fornace Delmenico s.n.c. MATERIALI EDILI - LATERIZI A MANO VECCHI E NUOVI CAMINETTI - CERAMICHE
via Rebecco, 11 - 46040 Guidizzolo MN tel. 0376 819062 - Fax 0376 848469 38
e-mail: ddelme@libero.it
TACA BANDA Notiziario del Corpo Bandistico di Guidizzolo
2° Trofeo Corpo Bandistico Guidizzolo Sabato 22 settembre presso il campo sportivo comunale si è disputato il 2° trofeo Corpo Bandistico Guidizzolo; si sono sfidati in una partita di calcetto i musicisti delle sezioni ance e percussioni in maglietta arancione contro la sezione degli ottoni in blu (nazionale ottoni). Un breve riscaldamento per testare il campo di gioco, le foto alle squadre schierate ed il fischio d’inizio dato dall’arbitro. L’affiatamento così come il fiatone, per alcuni, è cresciuto con il passare dei minuti; sicuramente una partita giocata sopra le righe, fra passaggi precisi e battute ironiche, tiri in porta e talvolta qualche passo incerto quasi di danza. A differenza dell’anno scorso dove il risultato era stato di pareggio, questa partita ha visto protagonista e vincitrice la squadra arancione che ha lasciato pochi spazi di avanzamento alla squadra blu. La giornata si è conclusa presso la sede della scuola di musica dove i leggii per una sera hanno lasciato spazio a tre tavolate imbandite con risotto e spiedo preparati da Arturo Amerini, Aldo Bignotti e Franco Pelizzola.
39
Intervista al consigliere Fabio Cagioni Il settore dei servizi sociali assorbe una grossa fetta del bilancio comunale di Guidizzolo. Le difficoltà del momento attuale e la penuria di risorse devono fare i conti con una crescente richiesta di intervento e di assistenza da parte di persone e di famiglie in condizioni di bisogno. Abbiamo chiesto a Fabio Cagioni, consigliere referente per i servizi sociali, quali sono i provvedimenti ed i programmi dell’Amministrazione Comunale per questo settore, dove peraltro numerose sono le richieste avanzate da cittadini stranieri. La generale situazione di crisi, come si ripercuote sul nostro paese? Il traumatico cambiamento dello stato di benessere che ha colpito l’Italia non ha esentato il nostro comune di Guidizzolo e molti nostri concittadini devono far fronte a situazioni improvvise di perdita di lavoro e conseguenti difficoltà economiche che impediscono loro di affrontare le normali spese che una famiglia deve sostenere. Quali sono le richieste più frequenti dei guidizzolesi e come intende provvedervi l’amministrazione? Le richieste di aiuto che arrivano ai servizi sociali sono molteplici e si tratta sempre di situazioni critiche e delicate che vengono prese in considerazione e valutate una per una. Questo lavoro preciso e puntuale può essere portato avanti solo
40
grazie alla presenza di operatori competenti e preparati presenti negli uffici di Assistente Sociale e Segretariato Sociale i quali si adoperano con grande professionalità, senza mai tralasciare il lato umano delle situazioni che affrontano. Difficile dire quali siano le richieste più frequenti perché i servizi sociali si occupano di ogni aspetto della vita sociale e familiare dove vi siano delle difficoltà, non solo economiche ma anche e soprattutto di disagio. I servizi attivi sul nostro territorio sono di assistenza a famiglie con minori in difficoltà di apprendimento o di comportamento, a famiglie con persone portatrici di handicap, a nuclei familiari di anziani che necessitano di aiuto per le faccende domestiche o l’igiene personale. Vi è inoltre un servizio di pasti a domicilio per anziani che trovano difficoltà nel
cucinare, ma desiderano pranzare a casa propria. Per quanto riguarda l’ambito scolastico, vengono effettuati interventi mirati ad evidenziare in età precoce problemi di dislessia e apprendimento, vi è assistenza ad personam per bambini con problemi certificati; sono stati creati gruppi pomeridiani assistiti da personale qualificato per aiutare i ragazzi che lo chiedono a fare i compiti. É attivo un servizio di trasporto verso il centro diurno per anziani e un servizio di trasporto verso la Casa del Sole per ragazzi portatori di handicap. Oltre a questi numerosi servizi ci occupiamo anche delle richieste di agevolazione economica per refezione e trasporto scolastico e delle integrazioni rette asilo nido. Vengono inoltre erogati fondi per pagare rette di minori inseriti in strutture protette o posti in affido.
Considerato l’elevato numero di stranieri residenti, quanto incidono sulle richieste di assistenza e contributi? Non esistono statistiche sull’incidenza degli stranieri per la spesa sociale. Quando un Guidizzolese in stato di necessità si presenta ai servizi sociali, dopo aver valutato attentamente che vi siano i presupposti, viene aiutato nei limiti delle nostre possibilità e disponibilità senza essere precedentemente catalogato tra gli oriundi o gli immigrati. La politica di revisione della spesa impone tagli a tutti. Ritiene che anche nel suo settore, a Guidizzolo, si possano fare delle economie? La cosiddetta spending review impone al Comune di ponderare molto accuratamente le spese che si devono affrontare e a questo non scappano nemmeno i Servizi Sociali. Proprio per questo motivo tutti i casi che ci vengono presentati non sono esaminati superficialmente in base a criteri generali ma approfonditamente con indagini a
domicilio da parte della nostra Assistente Sociale. Solo dopo aver raccolto tutti i dati necessari si procede con un intervento mirato. Questa razionalizzazione della spesa penso sia la miglior economia che si possa fare. Un altro modo di razionalizzare le spese è la concertazione di alcuni interventi con la Caritas parrocchiale, una collaborazione che già avveniva in passato e che abbiamo deciso di rafforzare. Mi permetto di approfittare di questa intervista per rinnovare un appello che ho già fatto in passato: nel campo dell’assistenza sociale il nostro comune fa molto ma ancor di più si potrebbe fare per i nostri anziani, le persone portatrici di handicap e i ragazzi in difficoltà se i nostri concittadini decidessero di dedicare un po’ del loro tempo al volontariato. I nostri uffici sono sempre aperti per indirizzare verso uno specifico servizio chi vuol fare questa esperienza che sarà senza dubbio gratificante anche per chi la compie e che riempirebbe di contenuto il senso di appartenenza alla Comunità.
41
Bilancio comunale: questo sconosciuto
42
Il Conto del Bilancio è il documento con il quale l’Amministrazione comunale certifica la chiusura definitiva dell’iter annuale di un Bilancio Comunale. Questo bilancio è predisposto dalla giunta municipale che ne delibera la presentazione al Consiglio per l’approvazione. Il documento più importante di un Conto Consuntivo è la relazione con la quale si consente di comprendere in maniera chiara e trasparente come sia stata attuata la strategia amministrativa, con particolare riguardo alla concreta attuazione dei criteri di razionalità, economicità, efficienza ed efficacia, nonché al grado di realizzazione del programma politico presentato. Infatti, più dell’elencazione dei numeri, nel Conto è importante individuare e riconoscere il raggiungimento degli obiettivi programmatici. A tal fine è necessario che la relazione si soffermi e analizzi i seguenti aspetti: • Il risultato finanziario della gestione scaturisce dal confronto tra le entrate assegnate ai responsabili dei servizi per la realizzazione dei programmi e le spese da questi impegnate nel corso della gestione • La verifica degli equilibri di bilancio con la specifica indicazione dei risultati contabili conseguiti per la gestione corrente, per la gestione degli investimenti e quella dei residui • L’analisi delle risorse finanziarie previste e conseguite nel corso della gestione per la realizzazione dei programmi • L’analisi delle risorse finanziarie stanziate e utilizzate nel
corso dell’esercizio • La determinazione dello stato di ultimazione dei programmi di spesa corrente, attraverso la rilevazione del volume dei pagamenti effettuati rispetto alle somme impegnate Il Conto del Bilancio si conclude con la dimostrazione del risultato contabile di gestione (fondo cassa che deve corrispondere a quello del tesoriere) e con quello contabile di amministrazione in termini di avanzo o disavanzo. La gestione finanziaria si conclude, per l’esercizio finanziario in corso, con un AVANZO determinato dal Fondo Cassa al 31 dicembre a cui viene sommato il totale dei residui attivi e diminuito del totale dei residui passivi. Per arrivare a chiudere il Bilancio, il lavoro da eseguire è sicuramente complesso, articolato e certosino, di massima attenzione per i numeri. Con le relazioni dei vari responsabili dei servizi, il responsabile finanziario esamina, analizza e verifica tutti i dati contenuti in tali relazioni, oltre, naturalmente sviscerare gli elementi in possesso per quanto riguarda il proprio servizio. Infatti, per quanto riguarda il settore finanziario, occorre verificare anche il risultato complessivo della gestione sia di competenza che residui, deve dimostrare la reale situazione dei debiti residui sui mutui, BOC e altri finanziamenti; deve dimostrare la reale fattibilità del mantenimento dei residui sia attivi sia passivi. Deve dare atto del raggiungimento degli obiettivi programmati attraverso i PEG
e del superamento del patto di Stabilità. Deve dare atto della mancanza o meno di debiti fuori bilancio, deve provvedere ad aggiornare gli indicatori finanziari ed economici generali, con i quali si può analizzare se l’ente ha sufficiente autonomia finanziaria, impositiva, quanto incide la pressione finanziaria,tributaria, l’incidenza dei residui sulla competenza, la velocità di riscossione e di pagamento o la rigidità della spesa corrente. Oltre a queste esposizioni che saranno allegate al Conto del Bilancio, esiste un altro elenco di allegati obbligatori da allegare: il Conto Economico, il Conto del Patrimonio, prospetto dei servizi a domanda individuale e il prospetto del risultato definitivo di amministrazione. Per quando riguarda i prospetti del Conto Economico e del Conto del patrimonio, posso affermare (e me ne assumo tutte le responsabilità) che per i Comuni delle dimensioni di Guidizzolo (che non possono permettersi altro personale e altri software per gestire separatamente anche la contabilità economica propria delle imprese) la redazione di questi conti è come riempire un cruciverba o un soudoku: una volta terminati si mettono in un cassetto e non si guardano più. Una volta approvato dal Consiglio Comunale il Conto del Bilancio deve essere pubblicato all’albo e spedito alla Tesoreria Comunale, alla Corte dei Conti e al Ministero dell’interno per i relativi controlli.
Feste e tradizioni da Augusto a S. Lucia Il 13 dicembre mostra e Convegno per il “Calendario di Guidizzolo” Il 24 marzo scorso la sala consiliare del Comune di Guidizzolo ha ospitato un importante giornata dedicata alla presentazione di un volume significativo per la storia di Guidizzolo; volume curato dalla Dr.a Serena Solano della Soprintendenza per i Beni archeologici della Lombardia. Soprintendenza che con il Museo di Santa Giulia di Brescia, il Comune della Leonessa e, ovviamente, il Comune di Guidizzolo avevano promosso l’incontro. Con Serena Solano erano presenti la Soprintendente Dr.a Raffaella Poggiani Kellerm, il funzionario di zona Dr.a Elena Menotti e gli altri autori dei diversi interventi che arricchiscono il volume ‘Il calendario di Guidizzolo – Feste e culti in età romana’. Parliamo di un piccolo frammento in laterizio di forma quadrangolare, di 16,5 x 16 cm e con uno spessore massimo di 4 cm, conservato presso il Museo di Santa Giulia di Brescia. Il reperto, noto in letteratura come Fasti Guidizzolenses, fu scoperto a Guidizzolo, in località San Martino, nel 1891. Immediatamente edito nell’anno successivo nelle Notizie degli Scavi di Antichità, fu da subito riconosciuto come parte di un calendario romano e inserito quindi nel Corpus Inscriptionum Latinarum e nelle Inscriptiones Italia, conserva gli ultimi 12 giorni di novembre e gli ultimi 14 di dicembre sulla sinistra e il feriale dell’ultimo semestre a
destra. Probante oggetto votivo destinato all’esposizione in un luogo di culto esistente a Guidizzolo, importante epicentro per la sua posizione strategica sulle vie di comunicazione tra area bresciana veronese trentina, il frammento menziona le feste di Apollinaria, Neptunalia, Dianae, Volkanalia, Septimontium, Saturnalia. Rimandando al programma di rinnovamento religioso e propagandistico del secolo d’oro di Augusto. Senza cancellare le venerazioni del substrato locale come dimostra l’ultima festa dedicata alla celtica Epona che non trova riscontro in altri feriali; e si porrebbe pertanto quale espressione di un culto preromano legato al mondo equino e all’abbondanza. Dimostrando come su un territorio di popoli amanti della pace la sostituzione di poteri sia avvenuta senza lotta; e prestandosi in modo singolare a un parallelo iconografico con Santa Lucia, pensata a cavallo di un asinello e col cesto di doni. Da qui l’iniziativa di portare a Guidizzolo il reperto il prossimo 13 dicembre, festa appunto di Santa Lucia, dove rimarrà presso il Teatro comunale fino al 16 per la visita da parte delle scuole e di quanti lo vorranno ammirare. Iniziativa resa possibile grazie alla collaborazione con la Soprintendenza ed il Museo di Santa Giulia che si è reso disponibile al prestito. Il 13 dicembre poi, naturalmente pres-
so il teatro dove il frammento sarà in mostra, è previsto il Convegno ‘Feste e tradizioni da Augusto a Santa Lucia’. Un appuntamento dal chiaro intento di analisi antropologica del particolare momento storico a cui il Calendario fa riferimento, al quale prenderanno parte con Raffaella Poggiani Keller, Elena Menotti e Serena Solano, altri studiosi che metteranno a confronto culti e tradizioni tra mondo antico e contemporaneità. Un contributo significativo alla comprensione della modernità attraverso un approfondito confronto con il passato dal quale tutti proveniamo e dal quale abbiamo tutti attinto per la nostra formazione.
Il “Calendario di Guidizzolo”
43
44
45
REALIZZIAMO: - Impianti termo-idraulici di ogni tipo con materiali classici o innovativi - Bagni standard, bagni moderni, bagni protetti, bagni in marmo - Filettature normali o speciali fino a 4" (anche conto terzi) - Impianti di condizionamento e di climatizzazione - Impianti speciali a vista per ristrutturazioni - Carotaggi ad acqua e a secco - Impianti di trattamento acqua - Impianti solari ed ecologici - Impianti d'irrigazione - Impianti antincendio - Canne fumarie FORNIAMO ED ESEGUIAMO: Riparazioni e manutenzioni di ogni tipo Rateizzazioni di pagamento di vario genere Consulenza termo-idraulica e per le detrazioni Sanitari, rubinetterie, accessori bagno e speciali Assistenza abilitata su alcuni prodotti da noi forniti Caldaie, termocucine e stufe a pellet, a legna e a cippato PossibilitĂ di interventi 7 giorni su 7 e 24 ore su 24 su contratto Scontistica senza intermediari per i nostri prodotti a legna e pellet Caldaie a gas ad alto rendimento ed a condensazione, Pompe di calore -
Oltre i classici patentini possediamo l'abilitazione alla conduzione di generatori a vapore STIAMO LAVORANDO PER: Privati, SocietĂ , Aziende Agricole, Professionisti, Case di Riposo, Enti, Ristoranti, Aziende Ortofrutticole e Caritas Diocesana...
VIA L. DA VINCI, 7 - GUIDIZZOLO TEL. 0376 818461 r.a.
46
Con il cinque novembre è partito il nuovo orario di servizio del personale comunale e di apertura degli uffici al pubblico. Orario che trova giustificazione nella normativa vigente, nell’uniformarsi agli orari degli altri Comuni del territorio e nella volontà di ampliare l’orario di apertura al pubblico anche al pomeriggio. Questo comporta la chiusura degli uffici al sabato
UFFICI COMUNALI Anagrafe - Stato Civile - Elettorale: Da lunedì a venerdì: dalle 10.00 alle 13.00 mercoledì: dalle 14.30 alle 17.30 sabato: reperibilità, solo per decessi cell. 347 8074979 Segreteria - Ragioneria - Tributi - Ufficio tecnico Scuola - Teatro - Segretariato sociale: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle 12.30 mercoledì: dalle 14.30 alle 17.30 Assistente sociale: mercoledì e venerdì
dalle 10.00 alle 13.00
Polizia Locale: mercoledì e sabato
dalle 9.00 alle 11.00
Municipio (centralino) - tel. 0376 819201 Vigili Urbani - tel. 0376 840241 Teatro e manifestazioni - tel. 0376 1620428 Posta elettronica certificata: guidizzolo.mn@legalmail.it
ORATORIO SAN LORENZO ORARIO DI APERTURA 1ª e 3ª DOMENICA Maggio - Settembre dalle 17.00 alle 19.00 Ottobre - Aprile su prenotazione 335 422406
BIBLIOTECA tel. 0376 840435 | estate lun. 9-12 / 15-19 mar. 9-12 giov. 15-19 mer. ven. 9-12 sab.
inverno 9-12 / 14.30-18.30 14.30-18.30 14.30-18.30 9-12 9-12
ASSOCIAZIONI Pro Loco - tel. 0376 1620426 AVIS - AIDO - tel. 0376 840177 Raphaël - Ambulatorio Castel Goffredo 0376 771292 GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240 Calcio Guidizzolo - tel. 0376 819172 Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189 Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382 Amici di Rebecco - tel. 0376 819678 Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 338 4597404
CIMITERO Tutti i giorni: Gen.-Feb.-Nov.-Dic. dalle 8 alle 17 Tutti i giorni: da Marzo a Ottobre dalle 8 alle 19 Tutti i giorni: da Aprile a Settembre dalle 8 alle 20
PIAZZOLA RIFIUTI Lunedì Mercoledì e Venerdì dalle 14.30 alle 17.30 Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30
AMBULATORI MEDICI • Dr.ssa Emi Ghisolfi - Cell. 333 8356733 Prenotazione visite: 0376 840433 (8.30-12.30) Lun. Giov. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento) Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13 (su appuntamento) • Dr. Orfeo Valerio Galvani Ambulatorio 0376 819794 - Abitazione 0376 819096 Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30 Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento) • Dr. Giuliano Ponti Ambulatorio 0376 819475 - Abitazione 0376 819177 Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12.30 Giovedì: dalle 16.30 alle 19 Ambulatori medici presso sede AVIS • Dr.ssa Doriana Bertazzo Riceve su appuntamento tel.0376 83040 - 838500 Martedì dalle 17 alle 18,30 Giovedì dalle 8,30 alle 9,30 • Dr.ssa Angela Gatti - tel. 338 2619350 Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17.30 alle 18.30 Ambulatorio Medole - tel. 0376 898109 • Dr.ssa Vincenza Di Marco Riceve su appuntamento tel. 335 1736606 Lunedì - Martedì - Venerdì: dalle 10.00 alle 11.00 Mer.: dalle 16.00 alle 17.00 Gio.: dalle 10.30 alle 11.30 • Pediatra di base Riceve su appuntamento tel. 0376 631797 NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO tel. 800 228521 (Guidizzolo 0376 819005)
ENTI Protezione Civile - tel. 0376 847388 Prenotazione ambulanza - tel. 349 8608653 Istituto Comprensivo - 0376 819049 - 819059 Istituto Statale d’Arte - tel. 0376 819023 Corpo Bandistico - tel. 0376 840090 Fondazione “Rizzini” onlus - tel. 0376 819120 SISAM (acquedotto) - 800 859370 - 0376 771869 Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847326 CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253 Parrocchia Birbesi - tel. 0376 819602 Parrocchia Guidizzolo - tel. 0376 819052
Numeri utili
Nuovi orari del Comune
SANTE MESSE GUIDIZZOLO Festivi: Prefestivi: Feriali: Lun. Merc. Giov. BIRBESI Festivi Feriali: venerdì REBECCO Prefestivi
estate 8 - 10.30 19 18 9.30 8.30 18
inverno 8 - 10.30 18 17 9.30 8.30 17
EMERGENZE GUARDIA MEDICA - 118 CARABINIERI - 112 - 0376819006 VIGILI DEL FUOCO - 115 FUGHE GAS - 800905440
47
48