Editore: Centro Culturale San Lorenzo 46040 Guidizzolo (MN) - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - BS
BIMESTRALE DI ATTUALITÀ, CRONACA, CULTURA E POLITICA - GUIDIZZOLO MN ANNO XXI N. 120 - GIUGNO 2015
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DIRETTORE RESPONSABILE Andrea Dal Prato CAPO REDATTORE Graziano Pelizzaro REDAZIONE Giulia Avanzi Laura Leorati Francesca Lugoboni Elodio Perani Sandra Tosi Paolo Zani COLLABORATORI Giorgio Arienti Sante Bardini Annalisa Cappa Michele Galli Alessia Ghizzi Luca Ghizzi Daniele Guerra Donatella Lusenti Francesca Pesci Luca Piazza Antonio Quiri Marisa Rodighiero Mariavittoria Spina Giulia Stuani Giovanni Zangobbi PROGETTO GRAFICO Claudia Dal Prato EDITORE Centro Culturale “San Lorenzo” via Virgilio, 25 46040 Guidizzolo (MN) Tel. 348 3115232 e-mail: redazione@lanotiziaguidizzolo.com Sito internet: www.lanotiziaguidizzolo.com R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00 Aut. Tribunale di Mantova N° 8/95 del 30-05-1995
Stampa: Arti Grafiche Studio 83 (VR) Cellofanatura e spedizione postale: Coop Service s.c.r.l. Virle Treponti (BS)
COSTO MODULI 1 modulo verticale: mm 60 x 38 € 40,00 2 moduli orizzontali: mm 60 x 82 € 70,00 4 moduli orizzontali: mm 60 x 170 € 120,00 1/2 pagina: mm 124 x 170 € 200,00 Pagina intera: mm 277 x 170 € 300,00
sommario 3 Editoriale 4 La “abuela peregrina” Emma Morosini 6 Islàm oggi 8 L'architetto d'interni alla portata di tutti 10 Ricette 11 Pensioni e dintorni 12 Appunti di viaggio232 14 Anima e cuore 15 Arte & dintorni Cinema 16 Astri e civiltà22 18 Arte & dintorni Letteratura 19 Arte & dintorni Recensioni1 20 Cronaca 26 Tunisia, il paradiso dei pensionati 28 Gruppo Micologico Naturalistico 31 Pro Loco 32 Ente filarmonico 33 Lettere al direttore 34 Notizie dall'Amministrazione 38 Biblioteca 39 Numeri utili
Foto di copertina: Roma, 22 aprile 2015, Emma Morosini dopo la visita a Papa Francesco Ph Andrea Dal Prato
Invitiamo i lettori a proporre, per le rubriche, problemi o situazioni che siano di interesse generale. 2
editoriale
Andrea Dal Prato
Vent’anni di storia Quando vent’anni fa è iniziata la nostra avventura, il desiderio più grande che albergava in ognuno di noi era quello di far sì che anche Guidizzolo, come altri paesi del circondario, si avvalesse di un giornale che fosse al servizio della comunità, portavoce delle esigenze dei cittadini, voce di chi non ha voce. Strada facendo, ci siamo accorti che un giornale non era solo uno strumento d’informazione della vita quotidiana di un paese, era molto di più… un archivio cronologico, ordinato, metodico, fatto di articoli, immagini, testimonianze di anni, la storia di un paese e della sua gente. Ecco, la Notizia ha trascritto la storia di vent’anni della nostra bella Guidizzolo, nero su bianco, in modo indelebile, per noi e per le generazioni a venire. Ma di un’ulteriore ambizione abbiamo voluto farci carico: di raccontare della nostra storia, delle tradizioni, dei personaggi e dei luoghi caratteristici della nostra terra attraverso una serie di pubblicazioni parallele a la Notizia . Trentotto libri che, in questi vent’anni, abbiamo realizzato affrontando i temi più disparati: dall’arte alla cucina, dai monumenti alla storia delle famiglie, alla narrativa e alla poesia. In ogni libro abbiamo trasferito la nostra passione e il nostro rispetto per l’argomento trattato, esattamente come accadeva per ogni numero del nostro periodico. Una cura e un’attenzione per i contenuti e la grafica che ci hanno permesso di partecipare e vincere il primo premio al concorso nazionale di Cento dedicato ai migliori periodici a livello locale. Tra le molteplici attività condotte in porto da la Notizia ci piace anche ricordare la raccolta fondi a favore delle popolazioni mantovane colpite dal sisma. Grazie alla donazione da parte di artisti locali di una loro opera e con l’esibizione di gruppi e Scuole di danza nel Teatro Comunale abbiamo assistito ad uno spettacolo magico, al termine del quale abbiamo consegnato a Paolo Bocchi, Sindaco del Comune di San Giacomo delle Segnate, un assegno di seimila euro per l’acquisto di attrezzature destinate ai giovani delle scuole elementari. Oggi, dopo vent’anni da quel primo numero de la Notizia intitolato “Un giornale per crescere”, il nostro periodico si prende un periodo di pausa. Il tentativo intrapreso di far sì che altre associazioni, oppure il Comune stesso, proseguissero nel solco da noi tracciato, non è andato a buon fine. Ma ci teniamo a sottolineare che proseguirà senza sosta l’attività del Centro Culturale San Lorenzo che dal 1998, grazie all’impegno di alcuni guidizzolesi, promuove attività culturali, incontri, dibattiti, viaggi di istruzione, manifestazioni e favorisce l’incontro e il dialogo fra tutti coloro che sentono il problema della cultura come stimolo ed elevazione dello spirito. Le pubblicazioni del Centro Culturale San Lorenzo continueranno a essere distribuite gratuitamente a tutti e rappresenteranno il nostro appassionato impegno a favore della comunità guidizzolese che desidera ricordare e dare un seguito alla propria storia.
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La “abuela peregrina” Emma Morosini finalmente è arrivata a Roma, dove ha ricevuto l’abbraccio di Papa Francesco: a dispetto dei suoi 91
anni, ha camminato oltre 2 mesi (1250 km) per andare al Santuario della Vergine di Lujàn, protettrice dell’Argentina, “pregando per i giovani e chiedendo a Maria di essere la loro mamma per liberarli da tutte le droghe e dalle false illusioni”. In Piazza San Pietro, Emma ha raccontato al Pontefice la sua storia: “Cammino da sola, pregando, con un piccolo trolley dove tengo pane e acqua. Ma lungo il tragitto incontro tanta gente che sceglie di percorrere un tratto di strada con me”. La donna indossava la pettorina arancione con il ritratto del Papa che l’ha resa riconoscibile per tutti i 1250 km del suo pellegrinaggio. “Sono anni che cammino verso i santuari di tutto il mondo –confida– ma già penso alla prossima avventura spirituale che farò, sempre con l’intenzione di pregare per i giovani e le famiglie, proprio come raccomanda Francesco”. Questo è solo l’ultimo dei pellegrinaggi di Emma, il palmares ne comprende oltre 30 per circa 35.000 km percorsi a piedi, dal 1990 ad oggi. Ma come è iniziato questo suo desiderio di essere pellegrina? Nel 1964,
da poco pensionata come infermiera e dopo aver deciso di restare al proprio posto come volontaria, una peritonite la colse di sorpresa in corsia e la portò a un passo dalla morte. Mentre entrava in sala operatoria, con i vestiti ancora addosso perché non c’era stato nemmeno il tempo di cambiarla, il chirurgo la guardò e le disse: “Io ti opero Emma, ma tu prega perché siamo messi male”, allora lei girò la testa e parlò con la sua Madonna promettendole che sarebbe andata a Lourdes a piedi, facendo anche un pellegrinaggio verso un suo santuario, negli anni a venire, se l’intervento fosse andato buon fine. E inevitabilmente la domanda che sorge spontanea è questa: La prossima volta dove andrai? “Mi affido alla Provvidenza che mi saprà consigliare”.
- Ultimi km, dopo la caduta, accompagnata dal "Bombero" e dall’intendente di Lujan. - La santa Vergine cammina con noi. - In elicottero a Leones Un'autorità la intrattiene.AI-CGCE GEL ATER ELRAIA TE- R ICCEARSIT IA IA PAST P
Via B. Rodella, Via B.27 Rodella, - GUIDIZZOLO 27 - GUIDIZZOLO (MN) (MN)
Tel. 037T6e8l.407327862 8 47282
di Caldognetto Angela
orario continuato 8.00 - 18.00
è gradito l’appuntamento cell. 347 4125083 4
via Vittorio Veneto, 50 - 46040 Guidizzolo MN
Ci piace concludere queste brevi note con le ultime righe di don Giovanni Pini prese “a prestito” da un’accorata biografia, da lui composta amorevolmente anni fa: Sì, continua, o sorella, a camminare coi tuoi piedi, ad evangelizzare il mondo con la carità che si sprigiona dal tuo cuore, soprattutto verso coloro che sono toccati dal dolore o vivono nella solitudine e nell’abbandono. Non badare a lodi o critiche di chi sta a guardarti dalla finestra. Cammina, cammina, perché sono ancora molti quelli che ti aspettano per avere aiuto e conforto; cammina sorretta dalla fede in quel Dio che conta
i tuoi passi e ti attende alla fine per imprimere sulla tua fronte quello stesso bacio che il Suo Vicario in terra ha impresso sulla fronte a tua madre.
Alcune immagini di Emma, durante l’intervista di Tele 2000, nella Casa di accoglienza Paolo VI, con suor Giulia e con Papa Francesco.
Chi desidera approfondire il “messaggio d’amore” di Emma può leggere i “diari” dei suoi Pellegrinaggi. Il volume “NOSSA SENHORA DE APARECIDA”, che racconta due pellegrinaggi “La vagabonda della Madonna” e “Diario di un cammino vagabondo”, è ancora disponibile. Per informazioni: Antonio 338 8613506, Andrea 348 3115232, Laura 0376 819054.
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Islàm oggi Una grande religione divisa tra le atrocità del fanatismo fondamentalista ed una nuova ma difficile lettura del Corano con la quale conquistare l’uomo moderno I continui comportamenti disumani dei miliziani dell’ISIS, dei Boko Haram, dei seguaci di Al Shaab ed altri, ci impongono delle riflessioni. Sia chiaro che non mi nascondo che anche la Chiesa cattolica, alcuni secoli fa, è stata martoriata dalla crudeltà dell’Inquisizione. Questa resterà un marchio indelebile ed infamante per tutta la sua esistenza anche se l’ha ampiamente condannata. Ciò non consente comunque di assolvere l’ISIS e gli altri perché una efferatezza non ne giustifica un’altra. Sono due atrocità. Veniamo all’oggi. Breve premessa. Nell’anno 570 nasce Maometto. Nel corso della sua vita, in una grotta situata sulla collina di Al - Hira ha delle visioni che durano parecchi anni. Durante queste afferma di ricevere dall’arcangelo Gabriele gli elementi costitutivi di una nuova religione mono-
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Egitto, il Cairo - Moschea di Salah Al-Din
teiil sta: l’islàm. Ogni volta descrive alla gente tali messaggi che vengono raccolti in un libro, il Corano. Questo libro, a differenza del Vangelo, ha il carattere dell’eternità perché è sempre stato nella mente di Allah. Non è dunque un testo semplicemente sacro come altri ma, si badi, è di rango infinitamente superiore perchè ha natura divina. Mentre la rivelazione per i cristiani è Cristo, per i musulmani è il Corano. Esso è lì, statico, immodificabile, imperativo ed incoercibile. Non può essere interpretato perché la nostra misera parola non può sostituirsi a quella di Allah. Ognuno può darne una sua personale “lettura” ma senza pretendere che sia l’interpretazione unica e vera perchè l’islàm è uno solo. Cosa c’è dunque in questo libro affascinante, tradotto e letto in tutte le lingue ? Innanzitutto una diversa concezione dell’uomo. L’uomo per il cristianesimo è contemporaneamente fedele e cittadino (rendi a Dio ciò che è di Dio ed a Cesare ciò che è di Cesare) mentre per l’islàm è solo fedele ed ogni suo atto deve semplicemente ispirarsi all’osservanza della legge ed alla maggiore gloria di Allah. È una differenza sostanziale. Altra diversità cruciale è che, mentre nel cristianesimo cattolico esiste un’autorità centrale per deliberare su argomenti riguardanti la pratica ed i canoni della religione (il Papa ed il Concilio) nell’islàm non c’è. Ma non solo. Per quanto attiene alla libertà di culto, problema nodale nel rapporto con le altre confessioni, nel testo non compare un precetto univoco, un dogma determinato ed inequivocabile. In un versetto (sura 2, versetto 256) si afferma infatti che “Non c’è costrizione nella religione”. Ma in molti al-
tri è prescritta invece la decisa inammissibilità di altre professioni: ”Combatteteli finchè non ci sia più persecuzione ed il culto sia reso solo ad Allah” ( sura 2, versetto193). E ancora “Vi è stato ordinato di combattere anche se non lo gradite” (sura 2, versetto 216). Un musulmano, di cui purtroppo non ricordo il nome, di nazionalità americana, ha affermato, con immagine eloquente anche se irriguardosa, che il Corano è come un supermercato dove ognuno prende quello che gli serve e lascia lì il resto. Il mondo di oggi - intendo il nostro, quello socialmente, economicamente e tecnicamente più evoluto - si basa sui valori di libertà e di democrazia ed in senso più ampio sulla cultura, i principi, la mentalità dell’area occidentale che promanano direttamente dagli insegnamenti di Cristo e lo contraddistinguono. Essi aderiscono all’intima natura dell’uomo ed ad un modello di vita compiuto ed appagante. Contemplano anche l’ateismo e l’agnosticismo cioè il diritto di non professare alcuna religione. Hanno perciò spesso una singolare capacità di attrazione. Da qualche tempo ne è conquistato anche l’ambito orientale. In Egitto (Gamal Abd el - Nasser), in Iraq (Saddam Hussein), in Turchia (Kemal Ataturk) ed in Iran (dinastia Pahlavi) hanno tentato di separare radicalmente la religione dallo Stato e c’erano anche riusciti ma non sono stati capaci poi di impedire il ritorno del fondamentalismo. I tempi non erano ancora maturi. Ma i fermenti che vi si agitano tuttora dimostrano tuttavia che la questione è sempre attuale. Cosa spinge certi musulmani a commettere atrocità contro l’Occidente ? Per capirlo biso-
gna rifarsi alla metà Ottocento. Alcune figure di grandissimo rilievo morale ed intellettuale si sono chieste come mai non si fosse realizzato, dopo più di mille anni, il benessere promesso da Maometto per i fedeli dell’islàm (Sayyd Qutb, Hasan al-Banna, Abu l-Ala Maududi ecc.). La loro conclusione fu che la colpa doveva essere individuata negli stessi fedeli diventati, nei secoli, tiepidi ed indifferenti, lontani dalla antica determinazione che li aveva visti conquistare molti stati. Era necessario ritornare allo spirito originario. La ricchezza di risorse derivanti dal petrolio sembrava dimostrare la rinnovata benevolenza di Allah. Una volta precisato il nuovo obiettivo, tutti si danno da fare per raggiungerlo. Bisogna leggerle queste riflessioni. I teologi musulmani si agitano, si attorcigliano, si producono in piroette per cercare di far diventare quadro ciò che è tondo. È un carosello dottrinale di vastissimo impegno. I loro studi producono teorie nuove ma confuse, approcci ingegnosi, distinzioni penetranti, approfondimenti acuti, ma alla fine – allora ed oggi - non riescono a cavare un ragno dal buco in quanto è pur sempre necessario fare i conti con il Corano. Il quale, come già detto, assiste immoto, fermo: è l’uomo che deve adattarsi ad esso e non viceversa. Gli specialisti danno sempre più la rappresentazione delle formichine che vogliono, accanitamente, dissertare sulla teoria della relatività.
Come salvare l’islam senza cedere sui fondamenti della dottrina ? Spinto da un odio antico contro l’Occidente che si rifà a Vienna ed a Lepanto, qualcuno ha pensato che sia giunto il tempo di dare una scossa violenta: chiamare al combattimento per uccidere o morire, seminando il terrore (Corano, sura 8, versetto 12). Il sacrificio della propria vita per un ideale altissimo è sempre stato vissuto come una grande suggestione da pochi e sinceri idealisti e da molti sbandati con gravi problematiche personali. Ed eccoli allora lì, su dei fuoristrada bene agghindati con bandiere nere, armati di semplici mitragliatrici, sfilare tronfi, pettoruti, grottescamente ridicoli, per dare la sensazione di forza inarrestabile. In realtà possono contare su un piccolo esercito di circa centomila uomini senza tradizione ed esperienza militare. A mio parere l’ISIS è la convulsione spasmodica, incontrollata, parossistica di un corpo nell’agonia della morte. Non hanno navi, né aerei, né carri armati, cercano di unirsi ma subito litigano per il possesso del comando. Pervasi dalla furia salvifica non si rendono conto che provocano delle divisioni nel loro mondo e spostano moltissimi islamici moderati verso l’Occidente, verso il Dar al-harb, terra genericamente “della guerra” perchè abitata dai non musulmani. In un tempo immiserito dall’allontanamento dal Trascendente, non più riconosciuto, sovente detestato ed a volte addirittura
Egitto, il Cairo - Moschea di Salah Al-Din
irriso, il cristianesimo si inginocchia, geme e prega mentre parte dell’islàm reagisce violentemente e sgozza e decapita. Un boia si è fatto aiutare da un bambino. Finiranno presto queste crudeltà ? Temo di no, almeno in tempi brevi. Togliere la vita in modo così drammaticamente coreografico in nome di Allah è una minaccia per il cammino dell’islàm stesso ma d’altro canto la pianta del cristianesimo è stata sempre irrigata dal sangue di coloro che sono morti per essa e che l’hanno resa nel tempo più forte e rigogliosa. Le grandi nazioni occidentali non hanno fretta. Assistono cinicamente perché hanno molto da guadagnare. Ricordo a me stesso che i martiri fanno sempre comodo. Prof. Sante Bardini
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L’ architetto d’interni alla portata di tutti Laura Ercoli, architetto d’interni, fin da piccola appassionata del disegno frequenta il Liceo Artistico a Brescia e la facoltà di Architettura a Milano, dove consegue la laurea; dal 2002 svolge la libera professione occupandosi di ristrutturazione, arredamento d’interni in tutte le sue fasi, dalla progettazione alla realizzazione. Qui la conosciamo e vi illustriamo la formula interessante ed innovativa che ha ideato per fare in modo che la sua professionalità ed esperienza di architetto d’interni possa essere alla portata di tutti. Nel mondo del lavoro si affaccia da subito con grande entusiasmo lavorando in negozi nel settore dell’arredamento, con forte interesse per le fasi di realizzazione e le dinamiche della cantieristica; qui acquisisce parecchie esperienze sul campo e giunge dopo pochi anni a posizioni di responsabile della progettazione, scelte dei materiali e realizzazione. Gia’ dalle prime esperienze come libera professione, iniziata nel 2002, cura gli interni, sia di case private che di ambienti di lavoro, collocate in varie città lombarde e in luoghi di prestigio come Franciacorta , Lago di Garda, Forte dei Marmi (LU), Madonna di Campiglio (TN), ed altri contesti territoriali sia nazionali che esteri; tra i suoi clienti, noti imprenditori bresciani e personaggi sportivi conosciuti. L’esperienza acquisita e le soddisfazioni raggiunte in questi anni le permettono di svolgere con padronanza e serenità gli incarichi che oggi le si propongono.
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Quello che la differenzia da altri colleghi è la sua visione della professione, “sono da sempre stata fortemente convinta“, ci dice, “ che un buon architetto d’interni è colui che grazie
all’impegno, alla predisposizione personale, all’esperienza acquisita e al continuo aggiornamento sui materiali, riesce a creare un ambiente che rispecchia il gusto del cliente, evitando di imporre a tutti i costi il tanto enfatizzato, ma in realtà temuto, stile dell’architetto”. Questa scelta implica forte impegno e dedizione, nell’ascolto di esigenze, idee e gusti del cliente; le servono per elaborare lo studio della disposizione degli ambienti in funzione delle necessità soggettive, fino a consegnare, come spesso le accade, una casa pronta da vivere, con rivestimenti, materiali, illuminazione, tessuti, vasi e quadri, ma anche mobili che lei disegna appositamente per i suoi committenti. Da sempre, lascia che sia il cliente a scegliere le figure come studi tecnici e artigiani, che a volte sono necessari per realizzare i progetti. Il suo obbiettivo primario è creare un buon lavoro di squadra e “ciascuno ha un proprio bagaglio di esperienza professionale e se tutti si rispettano, si crea una sana collaborazione che permette di raggiungere gli obbiettivi in breve tempo, andando a beneficio del lavoro di tutti e soprattutto del cliente, che in
questo modo ottimizza anche i costi”. Progettare ed arredare gli ambienti, è una esperienza affascinante e per capire in cosa consiste il lavoro di Laura, ci basti pensare ai programmi tv in voga oggi; quanti di noi desidererebbero che fosse la loro stessa casa oggetto del rinnovo? Sì, bellissimo, ma senza dubbio “il freno comune è l’idea che l’architetto d’interni, oltre a porsi con un atteggiamento di superiorità, sia molto costoso.” Da quest’ultimo concetto, nasce la sua formula innovativa ”La passione per il mio lavoro e l’esperienza acquisita, unite alla continua ricerca di miglioramento” ci racconta “mi hanno
spronata a formulare un nuovo modo di propormi, ovvero, come consulente; l’idea è di fornire suggerimenti, soluzioni ed elaborati grafici, per dar modo, a chi lo desidera, di realizzare ambienti che rispecchiano le personali caratteristiche di chi li vive; ho cercato di mettere a proprio agio i miei interlocutori, facendoli sentire liberi da vincoli, e tutelando fortemente la privacy di ognuno; L’obbiettivo è di comunicare con trasparenza e chiarezza, proponendo costi proporzionati agli incarichi richiesti per fare in modo che l’architetto d’interni possa essere un professionista alla portata di tutti”. L’ innovazione della proposta sta nel cercare di rendere semplice un lavoro molto complesso e questo è stato possibile ragionando per singoli ambienti; dividendo le richieste e gli incarichi in piccoli pacchetti riconoscibili e comprensibili,
sommabili o integrabili fra loro, con grande flessibilità’. I prezzi sono competitivi, pur mantenendo una elevata qualità nei dettagli; ciò è possibile, dando al cliente le nozioni necessarie per essere parte attiva del proprio progetto, avendo il supporto dell’architetto e risparmiando allo stesso tempo. Il servizio è utile per chi gradisce ricevere anche solo suggerimenti od una consulenza, per chi vuole organizzare gli spazi con logica e funzionalità, per chi necessita di disegni per illustrare agli artigiani cosa vuole realizzare, per affidarsi al fai da te, per chi vuole valutare i costi di un rinnovo o anche per chi gradisce farsi seguire in tutte le fasi. Questa formula, è pensata per i privati e le loro abitazioni, ma anche per luoghi di lavoro; si è rivelata, inoltre, un ottimo stru-
mento anche per gli Studi Tecnici, per gli artigiani, per negozi di arredamento e finiture d’interni, poiché li aiuta al tempo stesso a semplificare il proprio lavoro ed a proporre al cliente un servizio più completo. Se gradite perciò rinnovare degli spazi avendo a disposizione un architetto d’interni con il quale potrete avere sia competenza che risparmio, nel rispetto della vostra privacy… beh! perché no, ora sapete chi contattare in zona.
Nella brochure in allegato trovate i dettagli della sua proposta. Laura Ercoli | 345 84 84 086 www.elleinterni.it Info@elleinterni.it www.facebook.com/elle.interni
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Pepata di cozze Ingredienti per 4 persone
a cura di Donatella Lusenti
Ricette
3 kg di cozze sbissate (pulite ma con il guscio) Salsa di pomodoro (a piacere in base a quanto la si vuole succosa) 4 fette di pane da tostare 2-3 peperoncini 1 bicchiere vino bianco 1 Spicchio aglio Olio extra vergine d’oliva qb
Procedimento
Soffriggete mezzo spicchio d’aglio con 5-6 cucchiai d'olio, aggiungervi le cozze, quando saranno in temperatura farle sfumare con un bicchiere di vino bianco. A parte soffriggere il rimanente aglio con 3-4 cucchiai di olio, salsa di pomodoro e peperoncino (secondo il gusto personale). Unite il tutto, regolate di sale, e lasciate cuocere per circa 10 minuti. Nel frattempo fate tostare qualche fetta di pane su una piastra. Comporre il piatto mettendo un po' di sugo sul fondo, le cozze, irrorare ancora con sugo e, a ventaglio, 3-4 fette di pane.
Vino consigliato: rosè "Montevolpe" Az. Ag. Bertagna Gianfranco
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“Bocciato” il blocco della scala mobile sulle pensioni La norma cancellata La norma bocciata della Corte Costituzionale è, come dicevamo all’inizio, il comma 25 dell’articolo 24 (Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici) del Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 201. L’intenzione del Governo di allora (il Presidente del Consiglio era Mario Monti ed il Ministro del Lavoro era Elsa Fornero) era quello, a fronte di una situazione finanziaria assai difficile, di “fare cassa” in modo istantaneo, sospendendo l’indicizzazione al costo della vita delle pensioni di importo mensile superiore a tre volte il trattamento minimo INPS per il biennio 2012-2013. La misura ha determinato un progressivo impoverimento degli assegni dato che gli effetti –come dicevamo prima- non sono limitati ai soli anni in cui ha operato il blocco ma si sono trascinati anche negli anni successivi. Infatti la perequazione automatica ripristinata nell’anno 2014 operava sull’importo della pensione in pagamento senza tener conto delle perdite intervenute per effetto del blocco. Qual è stato il danno Per comprendere in pratica cosa comporta la decisione della Corte facciamo un esempio. Prendiamo il caso di un pensionato la cui pensione mensile lorda era, a dicembre del 2011, di 2.000 euro lordi, pari ad un netto di circa 1.549 euro. Se non fosse intervenuto il blocco, la sua pensione sarebbe aumentata nel 2012 di 52,41 euro lordi mensili, visto che avrebbe beneficiato: dell’intero indice di perequazione del 2,7% sulla quota di pensione fino a
1.405,05 euro (pari a 37,95 €); dell’indice ridotto al 90% (pari a 2,43%) sulla quota eccedente (pari a € 14,46 lordi). Il mancato adeguamento ha, in questa ipotesi, comportato per l’anno 2012 un danno pari a € 681,33. Nel 2013 il danno è stato ancora maggiore, visto che in questo caso la sua pensione, che, per effetto della scala mobile del 2012 sarebbe salita a € 2.052,41, non ha beneficiato dell’indice di perequazione che in quell’anno è stato del 3%. Il mancato adeguamento ha provocato, per l’anno 2013, un danno pari a € 776,62 lordi. In totale per questi 2 anni il nostro amico ha subito dalla mancata perequazione un danno pari a € 1.457,95 lordi complessivi. Il danno, stavolta più contenuto, si è replicato anche per il 2014 e per il 2015, visto che la perequazione, ormai non più bloccata, è stata calcolata su di un importo di pensione inferiore di circa 112 euro. Come è comprensibile il danno è stato maggiore per gli importi di pensione via via più elevati. Così, ad esempio, per una pensione di 3.500 euro lordi mensili il danno è stato complessivamente di € 2.210,13 lordi ovvero € 1.093,99 € nel 2012 e di € 1.116,14 nel 2013.
Fin qui la teoria!. In pratica, il Governo con il decreto legge n° 65 del 21 maggio 2015 ha ridotto di molto la portata della Sentenza garantendo, a secondo dell’importo delle pensioni, un rimborso “una tantum” che varia dagli 850 € ai 348 € a scalare. La restituzione delle somme dovute e il ricalcolo del nuovo importo di pensione avverrà in modo automatico da parte dell’INPS sulla rata di agosto 2015.
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di Paolo Zani, consulente previdenziale
La Corte Costituzionale, con la sentenza n.70 del 30 aprile 2015, ha dichiarato incostituzionale il blocco della perequazione automatica delle pensioni stabilito, per gli anni 2012 e 2013, dalla “cosiddetta” riforma Fornero. Si tratta di restituire a tutti i pensionati (secondo i dati INPS poco più di 6 milioni) la cui pensione era, nel 2011 e nel 2012, superiore a tre volte il trattamento minimo (questo valore era , per il 2011, pari a 1.405,76 euro mensili lordi) gli importi non erogati per il mancato adeguamento delle loro pensioni nel biennio 2012/2013. Il costo per le casse dello Stato, che tiene conto anche delle conseguenze del “trascinamento” del mancato blocco sulle future perequazioni, sarà di circa 1,8 miliardi per il 2012 e circa 3 miliardi per il 2013. Per comprendere meglio chi è interessato alla decisione della Corte e quali vantaggi ne potrebbe ricavare ecco qualche precisazione in più. Perequazione automatica delle pensioni Con il termine perequazione automatica si intende l’adeguamento delle pensioni al costo della vita. Esso avviene una volta l’anno, nel mese di gennaio, tenendo conto delle variazioni dell’indice medio dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati calcolato dall’ISTAT. Secondo un meccanismo di adeguamento introdotto già nel 1986, le pensioni di importo superiore al “minimo” non aumentano tutte nello stesso modo, ma gli incrementi si differenziano a seconda dell’entità della pensione in pagamento.
Pensioni e dintorni
La notizia è davvero clamorosa! Ed è, una volta tanto...una buona notizia!
dott.ssa Francesca Lugoboni
Destinazione Seychelles Una manciata di isole sparse su poco meno di 500 chilometri quadrati a oriente delle coste del Kenya. Ognuna con un’atmosfera propria, ritmi, suoni e colori che la distinguono dalle altre. È l’arcipelago delle Seychelles, un perfetto microcosmo tropicale nel cuore dell’Oceano Indiano; interamente da scoprire percorrendo le lunghe spiagge e le piccole insenature, addentrandosi nella fitta vegetazione o facendosi largo tra gli inconfondibili massi di granito e foreste di mangrovie. Mahé, l’isola capitale, custodisce alcuni tra i litorali più suggestivi: sabbia chiarissima tempestata di formazioni di granito ed un mare che tende decisamente allo smeraldo. Sulla costa occidentale Turtle Bay è di nuovo un vasto arenile che, per la forma profondamen-
menù di lavoro € 9,00
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te concava, è protetto da qualsiasi corrente. Nello specchio immobile dell’insenatura si vedono chiaramente le formazioni di corallo, semisommerse fin nei pressi della riva. Ideale per una nuotata con maschera e boccaglio per osservare la variegata fauna del reef anche a pochi centimetri di profondità. Un quarto d’ora circa di bimotore e da Mahé si raggiunge l’incantevole isola di Praslin che non possiede un vero e proprio centro, ma solo qualche piccolo agglomerato di casette ed alcuni molto appartati e lussuosi resort. Qui le spiagge si succedono una dopo l’altra lungo l’unica strada che percorre l’intera isola, ma le sue due preziosissime perle se ne stanno ben nascoste e bisogna saperle scoprire. Anse Lazio è infatti protetta da una fitta cortina di palme: lunga e sottile, possiede una sabbia borotalco che esalta
Parte prima
ancora di più le tonalità verdi e azzurre del mare. In molti sostengono sia l’arenile più bello dell’Oceano Indiano. La quiete del luogo non è per nulla disturbata dalla presenza discreta di un ristorantino al margine destro della riva che serve solo pesce fresco e offre una vista destinata a rimanere impressa nella memoria. Un paio di scarpe da trekking e una ventina di minuti di cammino ripagheranno la fatica, assolutamente lieve, necessaria per raggiungere Anse Georgette. Nei momenti di massimo affollamento si troverà, al più, una barca ancorata al largo; più spesso, nessuno con cui dover spartire questa piccola fetta di paradiso. Vale certamente una visita la Vallée de Mai, un’antichissima foresta preistorica, a lungo creduta il giardino dell’eden e patrimonio dell’Unesco. Visitare la riserva richiede non più di un paio d’ore di passeggiata seguendo i sentieri pre-
disposti. Qui si possono osservare piante d’ogni tipo e il tipico “coco de mer”, il seme più grande del mondo, riconoscibile dalla caratteristica forma di un cuore rovesciato. Non è
raro vedere il pappagallo nero, specie a rischio d’estinzione, presente in numerosi esemplari. Del resto le Seychelles rappresentano un museo di storia naturale a cielo aperto, dove trovano il loro habitat ideale specie animali e vegetali rarissime: dall’albero medusa, del quale esistono solo otto esemplari, alla rana più piccola della terra, dalle tartarughe giganti all’unico uccello dell’Oceano Indiano incapace di volare. Insomma, tra sabbie bianche e barriera corallina c’è da perdere la testa, ma le Seychelles sono ancora molto altro, da scoprire nel prossimo numero!
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a cura di Sandra Tosi
Anima e cuore
Mamma nel cuore Tu piccolo amore mio, avevi scelto e in quel mattino d’estate avvinghiato alla mia gonna, ho sentito per la prima volta urlarmi addosso quella parola “mamma” da un barattolino d’uomo alto una spanna. Ti ho asciugato le lacrime che scendevano lungo le guance sbrodolate, ma non sono riuscita a frenare quelle che mi stavano traboccando dentro. Per merito tuo, anche se solo per un attimo, ho vissuto il miracolo della maternità…. Ho lottato con tutte le mie forze: sono passati tanti anni ma ricordo ancora oggi, come un incubo, “gli incontri” con i servizi sociali. Spero di essermi imbattuta nel peggio… Spero che le cose siano cambiate da allora. Poi firme, carte, certificati e leggi su leggi che non tenevano conto in alcun modo dell’amore. Solo freddi paragrafi, date e postille, solo burocrazia. Infine il colloquio con un giudice al Tribunale dei minori. Metteva tanta soggezione, ma si è rivelato una lunga conversazione liberatoria e chiarificatrice con
una persona competente e finalmente “umana”. Avevo il documento di idoneità all’adozione! Ma non è servito a nulla, per te avevano già scelto un’altra famiglia che offriva maggiori garanzie per il tuo benessere. E’ stato terribile ma mi confortava la certezza che non eri più solo e di certo la mamma che hanno preferito, ti ha amato quanto ti avrei amato io. Non ti ho più cercato, non mi pareva giusto nei tuoi confronti e per rispetto alla famiglia che ti ha adottato, ma non ti ho mai dimenticato. Non è più l’amarezza, che mi fa scrivere oggi, è il rimpianto, per le tante, troppe coccole che non ho potuto donarti. Il rammarico per non avere avuto la possibilità di offrirti tutto quell’amore che avevo dentro, per non averti potuto dare quel bacio della buonanotte che sognavo da sempre. Mi sono perduta il resto dei baci sbrodolati di gelato, che mi stampavi sulle guance e quelle braccia piccine che mi avvolgevano il collo strette strette. Mi
sono mancati i tuoi capricci col musetto imbronciato, le tue risate, i tuoi singhiozzi e le parole strampalate che riuscivi appena a pronunciare. Ho cancellato tutte quelle favole che scrivevo per te, senza potertele raccontare e non c’ero ad accompagnarti nel tuo primo giorno di scuola... Piccolo amore mio, quel barattolino d’uomo è cresciuto, sei grande ormai e chissà quante gioie ti ha riservato la vita! Ma l’esistenza serba anche difficoltà, per tutti: sappi che quando avrai un problema da affrontare, la mia preghiera da lontano, ti accompagnerà sempre. Non so se sarei stata una brava madre per te, ma so con certezza che non hai mai smesso di essere il figlio che avrei voluto, il mio amore di “mamma nel cuore” non ti ha mai abbandonato e non ti lascerà mai. Non lo scordare tesoro mio, ovunque tu sia…
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Teste mozzate
Ebbene, nemmeno una delle scene elencate può rappresentare una minaccia o un’offesa per qualcuno. Sono semplicemente partorite da una mente libera e folle. Sono certamente immagini scioccanti e traumatizzanti ma con un unico fine: quello di scuotere il pubblico. Nulla a che vedere con la violenza di chi non tiene in nessun conto la vita umana. Di chi si serve del nome di Dio per giustificare il
proprio odio. Di chi gode nel mostrare al mondo le proprie azioni empie invece di essere profondamente contrito. Lo avrete capito, mi riferisco ai video di propaganda dell’Isis, circolanti in rete e che mostrano scene di sgozzamenti in diretta. Lo schema è sempre lo stesso. Al centro della scena, un boia avvolto da una tunica nera. A lato, un ostaggio in tuta arancione, inginocchiato e legato mani e piedi. Sullo sfondo, il cielo, il sole e le dune del deserto. Dopo aver pronunciato frasi deliranti, il carnefice affonda la lama del suo coltello nella carne della povera vittima. A nulla serve che ci vengano risparmiate le immagini più crude; esse sono già nella nostra testa. No, cari lettori, non stiamo assistendo ad un film di Ruggero Deodato. Un conto è pensare l’orrore, un conto è filmarlo, dal vero. Quegli occhi vacui sono veramente di chi, non domani o fra un mese, ma ora, subito, sta per morire. E quello che schizza copioso dalla gola, non è colorante artificiale ma è caldo sangue umano. Lo capite, non possiamo tollerare oltre una simile barbarie e, purtroppo, l’unica nostra via di salvezza rimane l’intervento militare per liberare le zone sotto il controllo dell’Isis. In caso contrario diverremo i protagonisti involontari di un horror sanguinario e senza fine. Dio ce ne scampi e liberi.
arte & dintorni dott. Luca Piazza
cisa a colpi di pietra. La sopraccitata scena della ragazza indigena impalata. La scena dell’indigeno steso sulla riva del fiume, con le mani e i piedi divorati dai piranha. La scena nella quale uno dei reporter viene evirato, gli viene mozzata la testa e, infine, finisce in pasto ai cannibali. La scena nella quale la reporter viene stuprata e uccisa a bastonate dai cannibali.
Cinema
“Oh santo cielo. E’ inimmaginabile... E’ orribile... Non riusciamo a capire il perchè di questa spietata punizione. Probabilmente è legata a qualche oscuro rito sessuale. Ma noi non possiamo accettare gli aspetti primitivi di questa giustizia”. Queste le parole di Alan Yates, di fronte ad una ragazza indigena impalata. Alan Yates, insieme ad altri tre giovani reporter americani (tra cui una ragazza), si avventura nella foresta Amazzonica per girare un documentario sulle tribù indigene locali. Passati alcuni mesi dalla loro partenza, i quattro sembrano scomparsi. Una squadra di soccorso, incaricata delle ricerche, scopre che sono stati divorati dai cannibali ma riesce a trovare i loro filmati. Le bobine rivelano però una verità ancora più sconvolgente: i quattro reporter, per poter realizzare il loro documentario, hanno sadicamente seviziato gli indigeni della foresta, determinandone la feroce reazione. Questa è, in breve, la trama del film “Cannibal Holocaust”(1980). E’ con l’espediente del documentario, in realtà falso, che il regista italiano Ruggero Deodato dà vita ad uno dei film più selvaggi e brutali della storia del cinema. Non un semplice horror ma una spietata catalogazione di ogni genere di aberrazione: stupri, squartamenti, decapitazioni, evirazioni e impalamenti. Molte sono le scene censurate: La scena della donna incinta, uc-
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dott.ssa Mariavittoria Spina
Astri e civiltà
I giganti del sistema solare Di solito, basta uno sguardo al cielo stellato per individuare Giove, il quarto corpo celeste più brillante del firmamento dopo Sole, Luna e Venere. Quello che ad occhio nudo spicca come un luminoso punto errante biancastro, dotato di un elevato potere riflettente (albedo 0,522) e di una magnitudine apparente che oscilla tra – 1,61 e – 2,8, è in realtà il gigante gassoso più influente del sistema solare, il pianeta dei record. Ricordiamone alcuni: Giove costituisce una delle radiosorgenti naturali più captate dalla Terra: da esso provengono molte delle interferenze che sentiamo provando a sintoniz-
zarci su una stazione radio. La sua rotazione differenziale, tale per cui le nubi nella fascia equatoriale si spostano più rapidamente di quelle della fascia polare di almeno cinque minuti, è così veloce da conferirgli una caratteristica forma a lenticchia (sferoide oblato). L’atmosfera gioviana è la più estesa del sistema solare e presenta una vistosa suddivisione in fasce parallele all’equatore, denominate zone, più chiare perché composte in prevalenza da ghiaccio di ammoniaca, e bande, caratterizzate da temperature più elevate e nubi basse e rarefatte. Queste ultime sono confinate da poten-
Rappresentazione del sistema solare e delle distanze orbitali. Fonte: NASA.
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ti venti, le correnti a getto, che si muovono alternativamente da est a ovest o viceversa, contribuendo all’aspetto assai tempestoso del pianeta. Giove è infatti interessato da violenti e immensi cicloni e anticicloni che imperversano da secoli. Ad esempio, la Grande Macchia Rossa, ben distinguibile anche con piccoli strumenti astronomici, è la tempesta anticiclonica più grande del sistema solare: potrebbe contenere tre pianeti delle dimensioni della Terra e vortica da oltre trecento anni con un periodo di circa sei giorni. Altrettanto visibili, anche con un buon binocolo, sono i quattro satelliti medicei, ufficialmente scoperti da Galileo nel gennaio del 1610, che vantano numerosi primati. Ganimede è il più grande satellite naturale del sistema solare e sarebbe visibile ad occhio nudo se non venisse eclissato dalla luminosità del suo pianeta di riferimento. Io è il corpo geologico vulcanicamente più attivo: il materiale fuoriuscito dai suoi oltre quattrocento crateri viene eiettato dai venti gioviani verso Europa, che a sua volta erutta acqua dai geyser e mostra una superficie levigatissima, al contrario di Callisto, il satellite più antico e craterizzato del sistema solare. Giove mantiene in
un’orbita stabile il maggior numero di satelliti naturali conosciuti: oltre ai medicei vi sono i satelliti interni, dai quali provengono le polveri che danno origine agli anelli del pianeta, e un’altra cinquantina di satelliti irregolari. Forse l’aspetto più straordinario di Giove è l’intensità del suo campo gravitazionale, in grado di influire sugli equilibri necessari a garantire una certa continuità nell’evoluzione della vita. Già l’interazione tra il pianeta e i suoi satelliti principali si esprime in un preciso rapporto di risonanza orbitale: Ganimede 4:1, Europa 2:1, Io 1:1. Ganimede possiede una propria magnetosfera e una significativa presenza di acqua che il riscaldamento gravitazionale potrebbe mantenere in forma liquida, innescando moti di marea, come avviene nell’oceano al di sotto della superficie ghiacciata di Europa. Pur essendo il più vicino a Giove, anche Io presenta un’atmosfera propria, che sebbene sia molto debole e composta da anidride solforosa dà luogo a peculiari aurore equatoriali, contribuendo al mantenimento delle brillanti aurore polari permanenti gioviane. Grazie al plasma emesso dall’intensa attività vulcanica di Io, Giove alimenta la propria impressionante magnetosfera, che si estende sin oltre l’orbita di Saturno e non dipende dal Sole, essendo generata dal mantello interno al pianeta. Avendo una massa quasi 2500
volte superiore a quella di tutti gli altri pianeti sommati insieme, Giove genera una sfera di influenza gravitazionale seconda solamente al Sole, e così potente da far cadere il baricentro del suo moto di rivoluzione al di fuori della stella. L’eccezionale massa del pianeta si comprime di circa 2 cm all’anno, aumentando il riscaldamento del nucleo ed emettendo sempre più Immagine della Terra scattata dalla sonda Apollo 17 energia di quella ri-(7 dicembre 1972) a confronto con un’immagine di Giove cevuta per irraggia-scattata dalla sonda Cassini (29 dicembre 2000). Fonte: NASA. mento solare. L’interazione dei campi gravitazionali si originò anche la Terra e che del Sole e di Giove stabilizza riflette l’archetipo delle divil’orbita dell’insidiosa schiera nità opposte ed eternamente di asteroidi troiani. Il pianeta in conflitto per il potere: una agisce come un pozzo gravita- amabile e generosa, appunto zionale che risucchia o devia la gioviale, e l’altra più rigorosa e maggior parte degli oggetti va- sinistra, ovvero saturnina. L’uganti potenzialmente letali per manità farà meglio a ricordarsi la Terra, incluse molte comete, dell’influsso poderoso di questi come Shoemaker Levy 9, la pri- grandi attrattori, poiché solo la ma di cui si è potuto osservare consapevolezza le consentirà di la caduta su Giove nel luglio del avvalersi sensatamente di ogni forza in gioco nel sistema ma1994. Il periodo orbitale di Giove at- cro e microcosmico, dal meratorno al Sole corrisponde a viglioso pianeta che abita alle due quinti di quello di Saturno. immensità inesplorate della Questo rapporto di risonanza propria interiorità. testimonia il complesso gioco di equilibri tra i due giganti più massicci del sistema solare, un balletto o duello dal quale
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750 anni di Dante Un messaggio che risponde ai nostri bisogni di verità
dott.ssa Francesca Pesci
Letteratura
arte & dintorni
Il mese scorso è stato celebrato il 750° anniversario della nascita di Dante, avvenuta a Firenze nel 1265. Una data, un anniversario; ma l'arte vera, la vera letteratura non invecchia. Anzi, si rigenera e sa parlare in modi nuovi ad ogni generazione. Dante è autore classico per eccellenza, perché classico è colui che sa dire e dare qualcosa ad ogni uomo e donna, in ogni luogo e in ogni tempo. E non osiamo, se diciamo che nessuno più di Dante sa essere classico, in questo senso di universalità. Dante colpisce a ogni latitudine e in ogni epoca, e ogni lettore è chiamato a leggerlo in modo nuovo. Certo, ogni nuova lettura non può prescindere dai secoli di interpretazione che ci hanno preceduto; ma affinché l'opera d'arte non muoia ripiegata su se stessa, essa chiede di essere letta alla luce degli interrogativi del presente. Siamo eredi di un tesoro grandioso e abbiamo l'opportunità di penetrare nella sua profonda ricchezza e nel suo fascino proprio per rispondere ai nostri attuali bisogni di verità. Basterebbe fermarsi ai primi versi della Divina Commedia:
“Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.” Già queste poche parole parlano al cuore di ogni uomo che attraversa difficoltà piccole o grandi. Quanto è umana questa condizione di smarrimento, in cui ci troviamo quando non sappiamo più da che parte girarci, a chi credere, di chi fidarci, a quale persona dare ascolto o, forse ancor più difficile, se ascoltare le ragioni del cuore o quelle della mente. Quanto è umana e condivisibile l'esperienza di smarrirsi. Quanto è reale l'esperienza della selva oscura, sia a livello personale sia a livello collettivo, storico. Dante dà voce a queste emozioni, e lo fa con tanto garbo e chiarezza, che ognuno può riconoscersi in esse. E quando avviene l'immedesimazione, il gioco è fatto. L'autore ha già vinto, ha conquistato la nostra fiducia e noi, senza resistenze, ci facciamo accompagnare da lui nei sentieri delle sue parole. Dante è il Sommo Poeta, senza dimenticare che l'etimologia della parola “poesia” ci riporta esattamente al significato semplicissimo di “fare”. Dunque, se Dante è il poeta per eccellenza, Dante è per eccellenza l'uomo del fare, dell'agire; o, meglio
ancora, l'uomo che fa Poesia non per celebrare qualcosa in modo astratto e nemmeno per auto-celebrarsi, ma con un fine pratico. La sua poesia (in particolare la Divina Commedia) non è solo esteticamente bella, ma vuole concretamente “fare” qualcosa: generare in chi legge un cambiamento reale. Essa ha l'ambizione alta, altissima (ma Dante se la può permettere) di cambiare radicalmente l'uomo e di portarlo dal disordine alla saggezza, dalla miseria alla felicità, dal peccato alla santità... più comunemente, dall'inferno al paradiso. Questo è il viaggio meraviglioso che Dante ci racconta, l'itinerario interiore che lui stesso ha compiuto e che propone ora ad ogni uomo che aneli alla vera felicità. Ecco perché Papa Francesco, nel suo messaggio letto nell'aula del Senato in occasione della celebrazione dell'anniversario, ha definito Dante “profeta di speranza, annunciatore della possibilità di riscatto per ogni uomo e donna”. E questo, ovviamente, vale non solo in un orizzonte strettamente cristiano, ma nella prospettiva ampia di ogni umanesimo che metta al centro la dignità della persona umana.
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SERVIZIO GRU
Giallo e nero facendo lavorare le “celluline grigie” per dirlo alla Poirot il belga. Preferisce il giallo americano per la sua totale connessione con la società, il detective si immerge nel caso e non rinuncia a lasciarsi coinvolgere personalmente e attivamente nell’indagine, se necessario “ si sporca anche le mani”. Io sono invece di bocca buona, leggo qualsiasi tipo di giallo e di noir e quando mi sono imbattuta in questi racconti la lettura è stata molto coinvolgente; piccoli ritagli di vita vera, dai quali emergono passioni vissute fino in fondo dai protagonisti, odio e amore portati a conseguenze estreme, nessuno si tira indietro. Sicuramente da leggere, anche perché sarebbero piaciuti al mio amatissimo Ludwing Wittgenstein.
arte & dintorni dott.ssa Giusi Nobilini
e critica aspramente il giallo di tradizione anglosassone, che porta al racconto enigmistico, in cui i casi vengono scomposti e analizzati in ogni particolare, diventando anche uno splendido ritratto di costume. Qui il detective si muove basandosi sull’osservazione dell’ambiente e dei personaggi coinvolti,
Recensioni
- Perché scrive romanzi gialli?- Per vedere come vanno a finireMi piace molto la risposta data in questa intervista dallo scrittore, ma non ricordo dove, quando e i personaggi coinvolti. Forse ho immaginato tutto. Probabilmente sì, perché questo è il motivo fondamentale che, dopo decenni di letture matte e disperatissime di libri classici, dei quali conoscevo esattamente la fine, mi ha spinto verso il genere giallo e noir. Sono arrivata a questa scoperta stupefacente leggendo il carteggio del filosofo tedesco Wittgenstein al suo corrispondente americano, che gli inviava le novità nel campo dell’hard boiled. Così ho provato anch’io e ho scoperto un mondo nuovo ricco di umanità, di intelligenza, di ironia, di gioia e di dolore. Il filosofo rifiuta
LAVORAZIONE MARMI E GRANITI
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Pro Loco in assemblea
La Sala Civica di Piazzale Marconi a Guidizzolo ha ospitato l’annuale Assemblea della Pro-Loco che aveva all’ordine del giorno l’esame del bilancio consuntivo 2014 e le linee programmatiche per l’anno in corso. Un bilancio importante che vede entrate di poco oltre i 62.000 euro investiti nelle molte manifestazioni promosse dal sodalizio e nel sostegno anche ad altre Associazioni. Bilancio presentato da Cesare Pedrotti che ha percorso le diverse voci che lo compongono. Dopo il saluto del sindaco Sergio Desiderati, che ha ringraziato il presidente della Pro-Loco Silvio Tarchini per l’opera di tutta l’Associazione sempre disponibile a promuovere e collaborare con tutti, Tarchini ha ringraziato tutti: dall’Amministrazione comunale agli sponsor, ai volontari, chiedendo ulteriore collaborazione per le molte manifestazioni programmate. Una Pro-Loco, ha sottolineato ancora il sindaco, che negli anni è diventata ‘imprenditrice di sé stessa’, con il Comune che ha messo a disposizione le strutture pubbliche (compresa la sede nel palazzo Comunale) e la Pro-Loco stessa che dal canto suo promuove eventi sempre molto seguiti, alcuni dei quali producono entrate poi utilizzate per altri eventi. Nel suo intervento sul programma, Tarchini, il quale ha ricevuto per sé e per il direttivo il plauso ed il sostegno convinto di tutta l’Assemblea, ha elencato le tante manifestazioni in cantiere (alcune già realizzate) a partire dalla corsa podistica del primo maggio per passare alla Fiera in Musica del prossimo luglio, alla Sagra di ottobre, Guidizzolo In-canta con la 9ª cartolina per Guidizzolo, la Festa della birra e del bere intelligente accanto ai momenti, promossi dall’Amministrazione, legati al grande evento di Expo 2015.
Premiato Francesco Ferrari
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Lo statuto lo prevede e la recente assemblea ha accolto all’unanimità la proposta del presidente Silvio Tarchini. Così alcuni giorni fa nella sede presso il Comune di Guidizzolo, la Pro-Loco ha consegnato la tessera onoraria del sodalizio a Francesco Ferrari, industriale locale, presidente di Api Mantova ed attivo in diversi organismi e associazioni oltre che da sempre sensibile verso il sociale. La consegna è avvenuta alla presenza del direttivo Pro-Loco, del sindaco Sergio Desiderati e del consigliere comunale Elena Zaccagni. Tarchini ha ricordato di Ferrari il fortissimo impegno all’interno della comunità mantovana, impegno oggi notevolmente aumentato in preparazione di Expo. Il sindaco ne ha elogiato le doti, insieme ad altri imprenditori ‘illuminati’, nell’aver letto i tempi riuscendo a consolidare un’importante presenza a livello internazionale, innovando e tenendo duro in questi anni per il bene dell’azienda
stessa e di tutte le famiglie che vi trovano lavoro; impegno che non è mai venuto meno neanche verso le associazioni del territorio incarnando in pieno la funzione sociale delle imprese. Ferrari ha ringraziato commosso sottolineando il grande impegno che oggi più che mai richiede il ‘fare azienda’ ma soprattutto il ‘fare rete’ all’interno dell’azienda stessa, con altre realtà imprenditoriali; un pensiero lo ha rivolto alla famiglia che spesso lo richiama per le ore di assenza ma che capisce e sa cosa significhi essere impegnati nel lavoro e nel sociale.
I Giovanissimi del Ciclo Club 77
‘Essere qui stasera dà veramente la carica. Con noi ed i loro genitori ci sono questi ragazzini: il nostro futuro. Nella vita si devono affrontare difficoltà e sacrifici e bisogna mettere tanto impegno; arrivano le vittorie ma anche le sconfitte, dalle quali bisogna rialzarsi e proseguire. Lo sport sa insegnare molto per la vita’. Così Massimo Lucchini, contitolare con il fratello Emanuele dell’omonima Idromeccanica guidizzolese, nel portare il proprio saluto al Ciclo Club 77 Guidizzolo che nella sala convegni dell’azienda svelava la formazione Giovanissimi che difenderà i colori del sodalizio in questo 2015. Una ventina i ragazzini che si sono presentati davanti al presidente provinciale della Federazione Ciclistica Giovanni Redini, ai due ex professionisti Valerio Piva e Ruggero Gialdini, stimatissimo direttore sportivo del Team BMC il primo e assiduo frequentatore del gradino più alto del podio il secondo, ancora in attività nei Master, al sindaco e al vicesindaco
di Guidizzolo Sergio Desiderati e Pietro Gialdini, ai rappresentanti di diverse associazioni. Sollecitati da Alfio Montagnoli, che presentava la serata, gli ospiti hanno espresso il loro compiacimento verso una società che investe sui giovani: dal sindaco in particolare l’invito a guardare sempre al futuro con speranza grazie al lavoro di tanti volontari ed al sostegno delle famiglie. A ringraziare per l’appoggio dato dalle amministrazioni, dai volontari e dagli sponsor, il presidente del Ciclo Club Claudio Cervi e colui che rappresenta l’anima della società, Adriano Roverselli, che si è augurato di ripercorrere con i Giovanissimi i successi del 2014. Successi ottenuti grazie al lavoro di tutto il team che opera per risultati sportivi, ma non solo; risultati che hanno portato alcuni ragazzi che hanno militato nella compagine guidizzolese a vestire oggi maglie di professionisti come Nicola Poletti e Michael Bresciani o essere quasi pronto al grande salto come Andrea Cordioli.
Anffas Open Day al Chiara Luce
Il CDD, Centro Diurno Disabili, ‘Chiara Luce’ di Guidizzolo ha promosso lo scorso 28 marzo l’Open Day Anffas in occasione della VIII^ Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva e/o Relazionale. La manifestazione, giunta appunto all’ottava edizione, si svolge il giorno in cui Anffas ricorda la sua fondazione, 57 anni or sono. Un Open Day dedicato all’informazione e alla sensibilizzazione sui temi della disabilità intellettiva e/o relazionale che ha visto protagoniste le oltre duecentocinquanta strutture associative, insieme alle 1000 strutture circa in cui Anffas da oltre 50 anni si prende cura e carico di oltre 30.000 persone con disabilità e dei loro familiari, presenti sul territorio nazionale; porte aperte delle sedi e dei servizi per accogliere tutti coloro che hanno voluto trascorrere una giornata all’insegna dell’inclusione sociale. Peraltro le porte del CDD di Rebecco sono aperte da sempre a chiunque intenda recarvisi per una visita, al Centro come alle strutture utilizzate dagli ospiti per diverse attività come, ad esempio, la serra dove si coltivano fiori e piantine. ‘Una visita al Centro, ha ricordato il sindaco Sergio Desiderati intervenu-
to con il consigliere Luisa Ferrari, il presidente della Pro Loco Silvio Tarchini e molte persone, è sempre un momento importantissimo per comprendere fino in fondo il grande lavoro che viene compiuto; un momento inoltre che riempie il cuore’. La giornata al CDD si è aperta il mattino alle 10 con una visita guidata quindi, dalle 11 alle 12 aperitivo in musica con i due bravi giovanissimi allievi della Scuola di Musica di Guidizzolo Edoardo Guerini e Davide Freddi. Nel pomeriggio lettura delle “Favole di Edo”, dal recente volume di Edo Bruno ospite del Centro, curate da Joseph Caiola e Cinzia Savini della compagnia teatrale ‘Il Vultù’ di Cavriana. Giornata nel segno della condivisione e della crescita per seguire l’indicazione di Paul Valery: ‘Arricchiamoci delle reciproche differenze’.
Corso di micologia 2015
Apertura in grande stile per l’ultima edizione del ‘Corso di Micologia’. Con i saluti del sindaco Sergio Desiderati e del vice Pietro Gialdini già la prima delle otto serate previste ha segnato una presenza record di partecipanti nella sala consiliare messa a disposizione dall’Amministrazione comunale in quanto la sala civica non risulta sufficientemente capiente. Dopo l’apertura, da parte del presidente del ‘Gruppo Micologico Naturalistico Colli Morenici’, che organizza il corso, Franco Boccazzi e dal micologo Giorgio Arienti, che cura le lezioni con altri docenti, Pietro Gialdini ha saluto i partecipanti ricordando ‘…come l’Amministrazione comunale sia da sempre vicina alle Associazioni di volontariato tra cui, a pieno titolo, si annovera il Gruppo Micologico’; gruppo del quale anche Gialdini fa parte, insieme a Desiderati ed insieme ne furono i fautori con il suo primo presidente, il compianto Claudio Lugoboni. Dal canto suo il sindaco, nell’augurare a tutti buon lavoro, ha sottolineato che ‘…questo corso è importante in quanto si pone quale momento di prevenzione. Sappiamo tutti, infatti, ha proseguito, quali sono le conseguenze che possono derivare da un’intossicazione provocata dall’ingestione di funghi non commestibili, effetti talmente gravi da poter portare anche alla morte’.
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La “De.Co. della quaglia” a Bergamo
Alcuni membri del direttivo de “La Carovana” in posa nella sede del gruppo, il “panificio – pasticceria Ghirardi”. L’Associazione bergamasca, fra gli sponsor del volume “QUAGLIA ARROSTO De. Co. tipica di Guidizzolo”, ne curerà la diffusione nell’intera regione e in ambito EXPO 2015. Nel frattempo i soci de “La Carovana” stanno or-
te dalla tradizionale gastronomia, sempre molto apprezzata. Nella serata d’esordio, venerdì 19 giugno, il VJ Graziano Fanelli from Genux proporrà la musica che ha fatto da colonna sonora a tanti ex giovanissimi, mentre le altre serate vedranno la presenza di note orchestre quali Sogno Italiano, sabato 20, Marco Zeta per domenica 21 e la consueta serata di chiusura del lunedi con il mitico Pietro Galassi. La commemorazione della battaglia di Solferino, che, come si sa, si svolse in gran parte nella campagna di Rebecco, si terrà sabato 27, in concomitanza con le celebrazioni organizzate a Solferino e San Martino.
Miss Pizza
ganizzando un viaggio a Guidizzolo presso uno dei ristoranti che hanno nel loro menu “la quaglia” e un pranzo che si svolgerà a Bergamo, nel corso della prossima estate, ed avrà, come tema centrale, “la quaglia arrosto con polenta e pane del Palma”. Questo pane, frutto del lavoro di un socio de “La Carovana”, è un prodotto artigianale preparato con farina di mais e farina di grano tenero coltivato in terra bergamasca e si ispira al grande pittore lombardo del ‘600. A tutti i partecipanti verrà omaggiata una copia del volume edito dal Centro Culturale San Lorenzo.
Festa d’estate a Rebecco
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L’associazione Amici di Rebecco ha di recente provveduto al rinnovo del proprio gruppo direttivo, come da statuto, confermando Arturo Amerini quale presidente, con Mario Torreggiani vicepresidente e Tiziana Ponzoni come segretaria, affiancati da un nutrito gruppo di consiglieri e revisori, fra i quali numerosi sono i giovani soci. Il programma delle attività previste dal nuovo direttivo è in linea con la tradizione che vede questa associazione assai impegnata ed attiva sul fronte della animazione sociale e della promozione del territorio, con numerose iniziative che riscontrano sempre il gradimento della nostra gente, iniziative che sono possibili sia grazie alla accogliente struttura, ma soprattutto per il lavoro, la dedizione e l’impegno di tanti rebecchesi e “amici di Rebecco”. Si avvicina intanto la consueta Festa d’Estate, che come ogni anno propone un eccellente programma di serate, per tutti i gusti, accompagna-
Non solo pizza al taglio tonda da asporto, da scegliere tra più di 60 tipi, ma anche focacce ripiene, panozzi (panino pizza), piadine fatte con la base della pizza, patatine fritte e, su prenotazione, fritto misto di pesce e fritto misto pastellato. Il tutto da asporto oppure da consumare sul posto anche, comodamente seduti e serviti al tavolo,
nel locale posto in via Solferino 66 a Guidizzolo. Miss Pizza ha arricchito così la propria offerta, per accontentare la numerosa ed esigente clientela, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da gustare. La pizzeria è aperta anche a mezzogiorno (tranne la domenica), per le vostre pause pranzo. Naturalmente è consigliata la prenotazione, ma non il lunedì: è chiuso per turno.
Black & White al parco
Quante volte si è sentito dire che al parco Barriera serviva un bar o un chiosco, specie per la bella stagione? Eccovi accontentati! Da qualche mese ha aperto, adiacente al MASeC e di fronte al parco, il bar “Black & White”, gestito da Stefano e Marica. D’inverno è chiuso per turno la domenica, ma nel periodo estivo è sempre aperto, tutti i giorni, dalle 7.30 alle 23.
L’ampio parcheggio del piazzale delle Poste consente di arrivarci senza difficoltà. Dopo una passeggiata nel parco, oppure dopo aver accompagnato i bambini nel polo scolastico, perché non approfittarne per una sosta con un caffè, una bevanda o uno spuntino? Se poi volete festeggiare il compleanno dei bambini, cosa c’è di meglio che organizzarlo al parco, appoggiandosi al bar Black&White per il ristoro? A mezzogiorno, ma anche la sera, sono inoltre disponibili panini e snacks, per una pausa dal lavoro o quando ti prende quel buco allo stomaco. In occasione delle manifestazioni organizzate presso il MASeC, il bar garantisce il servizio di ristoro, come per le serate di ballo liscio del sabato sera, organizzate dalla scuola di danza Happy Dance, che saranno sospese nei mesi estivi, per riprendere a settembre. Il ricco programma della Fiera in Musica, la tradizionale fiera di luglio guidizzolese, vede protagonisti sia il parco Barriera che il MASeC, quindi anche il bar Black&White, con l’organizzazione di una serata di karaoke con Pier Carboni, in aggiunta alle manifestazioni già programmate dalla Pro Loco e dall’Ente Filarmonico, come l’opera “Cavalleria Rusticana” prevista per venerdi 17 luglio, l’esibizione dello Sporting Dance, musica dal vivo ed il concerto della Banda di Guidizzolo per lunedì 20. Altre iniziative sono in programmazione per l’estate nel parco, in collaborazione con la Pro Loco, allo scopo di valorizzarlo al meglio ed incentivarne la frequenza. Allo stesso scopo potrebbe essere allestita una “area cani” per consentire l’accesso in maniera controllata anche ai nostri amici a quattro zampe.
Tabaccheria edicola B&B di Bianchera
Nuova gestione e nuovi allestimenti per la tabaccheria edicola di via Veneto, ora gestita dalle sorelle Miriam ed Elena Bianchera, subentrate da qualche settimana alla famiglia Boscia. Tutto nuovo, ma i servizi erogati sono sempre gli stessi, anzi, verranno progressivamente ampliati per cui oltre a poter acquistare giornali e riviste, tabacchi e quant’altro, sono sempre fruibili il lotto e le estrazioni similari, i gratta e vinci e tutto
quanto la affezionata clientela era abituata a trovarci, compresa la possibilità di pagare le bollette per le utenze: luce, acqua, telefono, gas ecc. Un reparto ampliato e molto curato è quello dei giochi per i bimbi, dai più semplici ai più ricercati.
Tombini fioriti
Già alcuni anni orsono la Notizia aveva segnalato la presenza di tombini nei quali crescevano erbe, fiori e quant’altro. Ora però questa segnalazione che arriva dalla zona industriale supera la fantasia. Il problema della pulizia dei tombini non è certo nuovo, così come non è una novità che molte persone provvedano personalmente a pulire quelli davanti casa. Ma il senso civico non può arrivare dappertutto.
10 Maggio: festa della mamma
L’AUSER di Guidizzolo, in stretta collaborazione con la Pro Loco, il G.V.G, il Ciclo Club ’77 e l’Associazione Alpini ha organizzato per il 10 maggio scorso la prima “festa della mamma”, aperta a tutti. Anche se può sembrare per molti solo una “festa commerciale”, un giorno in cui fare regali, una mamma, anche se magari non c’è più, è e sarà sempre dentro di ognuno, dove il cuore ne ha fissata la fotografia per sempre. E’ sembrato pertanto giusto ricordare la mamma in un contesto di amicizia, solidarietà, amore e, perché no, con allegria. Molti i partecipanti. A tutte le donne è stato donato un piccolo fiore come omaggio. La manifestazione si è svolta presso il MASeC. Il tutto è stato accompagnato da abbondanti rinfreschi, offerti dalle associazioni e dai panifici locali. Le belle voci dei Bicelli (Annamaria e
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Luigi) hanno spaziato con canzoni sempre verdi, moderne, valzer, tanghi e molti balli di gruppo, facendo scatenare molte mamme. E’ poi seguita la classica ed nutrita lotteria, con molti cesti di frutta offerti da una ditta locale, colombe, uova di cioccolato e dolciumi vari. Un bel pomeriggio che ha entusiasmato, rallegrato ed elettrizzato tutti i presenti. A fine festa i sorrisi ed i ringraziamenti delle mamme sono stati, per le associazioni, il più bel regalo che potessero ricevere.
Il Senso del Mangiare
La rinomata gastronomia “Il senso del mangiare” di via V.Veneto ha compiuto un anno. La famiglia Cagioni si è sentita in dovere di ringraziare l’affezionata clientela e condividere con lei e con gli amici la soddisfazione per il successo ottenuto in questo primo anno di gestione, un risultato che fa ben sperare anche per il futuro. L’offerta gastronomica de “Il senso del mangiare” è stata accolta favorevolmente dai numerosi clienti, sia per quanto riguarda la pasta fresca che i primi e secondi piatti pronti, ma anche per il servizio di catering, che sta riscuotendo ovun-
que un ottimo apprezzamento. Qualità del servizio e qualità degli ingredienti e ogni tanto qualche proposta sfiziosa, come ad esempio lo spiedo con polenta fresca, questo
l’impegno quotidiano dei gestori. In occasione della prossima “Fiera in Musica” nella Notte Bianca verrà predisposto un punto di ristoro, in via V. Veneto, ove, oltre alle specialità della gastronomia potremo gustare anche la “Quaglia arrosto tipica di Guidizzolo De.Co”.
Daniele Torreggiani laurea con lode
Grande soddisfazione in casa Torreggiani per la laurea magistrale in Filosofia conseguita da Daniele, 24 anni, con un meritato 110 e lode!
E non è la prima laurea in questa famiglia: in precedenza anche il fratello gemello Yuri aveva conseguito la laurea breve in ingegneria della materia, mentre lo stesso Daniele aveva già conseguiti la laurea triennale in filosofia. Non avevano ancora sei anni quando persero tragicamente il papà Aristide. I tre bambini, Fabiola ed i gemelli Yuri e Daniele, rimanevano così sulle spalle della giovane madre Sabina, che non si è persa d’animo e che, sostenuta dalla famiglia, li ha portati a completare gli studi secondo i desideri di ciascuno. Mentre Fabiola si è formata la sua famiglia, con un bimbo di 4 anni, Yuri per un paio d’anni ha lavorato ed insieme frequentato l’università, fino alla laurea. Tuttora lavora presso la stessa azienda chimica di Guidizzolo. Daniele invece non intende fermarsi qui e sta frequentando il biennio per conseguire la seconda laurea, in psicologia, con l’obiettivo di divenire insegnante. Nel frattempo, per non pesare sulla famiglia, tra qualche esperienza estemporanea di insegnamento continua la collaborazione a chiamata con una nota gelateria di Solferino. Bravo Daniele, bravi ragazzi! Non si può certo dire che siano dei “bamboccioni”.
Oratorio in festa
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Si parte con il 4° TROFEO di calcio “DON ADRIANO AVANZI”, ad iscrizione gratuita, organizzato in collaborazione da JUNIOR GUIDIZZOLO e circolo ANSPI. Il torneo è rivolto alle categorie PULCINI a 7 (bambini nati nel 2004, 2005, 2006) che giocheranno partite serali di due tempi da
15 minuti ciascuno. Il torneo inizierà lunedì 1° giugno e terminerà domenica 21 giugno. Si prosegue con il GREST parrocchiale, indirizzato ai bambini della scuola primaria, con animazione dei giovani di 1^, 2^, 3^ e 4^ superiore e si svolgerà a partire da DOMENICA 14 giugno con i ragazzi invitati a partecipare alla celebrazione della prima Santa Messa a Guidizzolo di don Daniele Stanghellini (ordinato sacerdote a Mantova il 31 Maggio scorso) nel pomeriggio alle ore 17 e terminerà DOMENICA 28 giugno, con la partecipazione alla Santa Messa delle ore 10.30 e alla serata della festa dell’oratorio, animata proprio dai bambini che hanno frequentato il GREST. Alla fine del mese di giugno, e precisamente da venerdì 26, ci sarà l’appuntamento con la FESTA DELL’ORATORIO, che sarà fitta di eventi per tutta la famiglia. In dettaglio il programma: VENERDI’ 26, ORATORIO ROCK con giovani gruppi emergenti; SABATO 27, SERATA COUNTRY, con la Musica di “Anchise Bolchi and the Next Top Band” e i balli del gruppo “Western Petnà”; DOMENICA 28, TUTTI A TAVOLA! serata animata dai ragazzi del Grest, con la partecipazione del gruppo di ballo “Cute Dolls”; LUNEDI’ 29, serata di ballo e animazione a cura di GARDADANZE e grande conclusione MARTEDI’ 30, con la proiezione di un film sul maxischermo allestito sul campo in erba. Ogni sera, eccetto martedì, sarà aperto il rinomato stand gastronomico a partire dalle ore 19.30 e tutte le attività in programma si svolgeranno anche in caso di maltempo, all’interno dell’oratorio. Vi aspettiamo numerosi!
Gemellaggio: T.C Guidizzolo e Neuenhof
Perfetta giornata di incontro in nome dello sport al Tennis Club Guidizzolo lo scorso 25 aprile. Il sodalizio guidizzolese si è infatti gemellato con il Tennis Club di Neuenhof, comune elvetico del Canton Argovia grazie anche all’opera di Angelo Dalzini che per anni ha abitato in terra svizzera. Una quindicina i tennisti giunti a Guidizzolo e ricevuti da tutto lo staff locale, dal presidente Alfredo Maccari, al presidente onorario Cesare Maccari, al direttore Renato Pasini, ai maestri Paolo Ferrari e Gianclaudio Passoni oltre a diversi soci. Dopo l’accoglienza ed i primi incontri mattutini di singolo, a mezzogiorno, prima del graditissimo pranzo con specialità mantovane, presenti anche il sindaco Sergio Desiderati, il vice Pietro Gialdini e il presidente della Pro Loco Silvio Tarchini, si è tenuta la cerimonia ufficiale di gemellaggio con lo scambio dei gagliardetti delle due società. Parole di saluto e di ringraziamento sono state espresse da entrambe le delegazioni, le quali hanno ricordato come lo sport sia cultura, cultura della crescita fisica e umana, cultura del rispetto e dell’accoglienza. Pomerig-
gio poi dedicato a partite di doppio, oltre che alla visita di Guidizzolo con l’Oratorio di San Lorenzo ammirato dagli svizzeri, ai quali sono stati poi donati alcuni cesti contenenti frutti della terra guidizzolese e del lavoro dei suoi abitanti. Per la cronaca, i locali hanno schierato in campo Oscar Trevini, Daniele Lui, Omar Pezzini, Giovanni Sabaini, Danilo Bonoldi (capitano non giocatore perchè infortunato) ai quali la rappresentativa svizzera ha contrapposto Mario, Piero, Franco, Roberto, Pino, Salvo e Umberto giocatore infortunato ma che ha vissuto con grande intensità tutta la giornata guidizzolese. Negli incontri singoli il Tennis Club Guidizzolo si è imposto per 3 a 1, mentre nel doppio il risultato è stato di 1 a 1. In chiusura gli svizzeri del Tennis Club di Neuenhof hanno voluto onorare i loro campioni internazionali Roger Federer e Stan Wawrinka.
Giornata Junior“Lo Sport In Famiglia” Domenica 17 Maggio, la Società Guidizzolo Calcio ha organizzato una giornata di sport davvero speciale, che ha radunato centinaia di persone attorno a un campo di calcio trasformandolo in un punto di ritrovo per tutta la famiglia. Al mattino si è svolto il torneo di calcio dei piccoli amici
con la presenza anche di Castellana, Ceresara e Monzambano. A seguire si sono svolte esibizioni di Karate, sfide di biliardino, ping-pong, bocce e calcio tennis. Un ringraziamento particolare all’Avis Guidizzolo che ha gestito la pausa pranzo.
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TUNISIA, il paradiso dei pensionati Dove si può vivere bene con una pensione modesta Tempi duri, tempi di crisi per tanta gente, in particolare per molti pensionati. Vivere con poche centinaia di euro non è più vivere, è sopravvivere. Naturale quindi che qualcuno possa guardarsi attorno per cercare alternative, per non rassegnarsi a sopravvivere a fatica, oppressi da carovita, preoccupazioni e ristrettezze economiche, per restituirsi un’esistenza decorosa e tranquilla. E se l’alternativa fosse il trasferimento in un altro Paese? Sono ormai parecchi gli italiani che hanno fatto questa scelta e i Paesi che risultano più graditi sono la Bulgaria e, soprattutto, la Tunisia. Distante solo un’ora e mezza di volo da Milano, la Tunisia regala un clima mite tutto l’anno ed
Cattedrale Cattolica di Saint Vincent
è un Paese tollerante e molto tranquillo e gli stranieri vengono tutelati il più possibile, al di là del recente episodio di terrorismo internazionale, che peraltro può accadere ovunque. L’italiano, grazie al turismo e alla TV è parlato un po’ ovunque. Con l’antenna satellitare è possibile vedere tutti i canali televisivi italiani ed in edicola si trovano anche i nostri giornali. Ma questo certo non basta per decidere di dare una svolta così importante alla propria vita. E se ci ammaliano, com’è la sanità? E le tasse, quanto paghiamo? Com’è il costo della vita? E la vita sociale? E poi come fare con tutte le pratiche, il soggiorno, la banca… Cominciamo col dire che la sanità pubblica è gratuita, gli ospedali, le farmacie e gli ambulatori sono numerosi e ben attrezzati e i medici preparatissimi. I pensionati possono trasferire l’assistenza sanitaria in Tunisia. Per quanto riguarda la tassazione del reddito, è assai ridotta, dato che solo il 20% della pensione lorda è tassato, per cui un pensionato che percepisce 1.000 euro netti in Italia, in Tunisia riceverà 1.300 euro e, considerando che il costo della vita è circa la metà rispetto all’Italia e gli affitti sono molto più contenuti, lo stesso pensionato godrà di un tenore di vita equivalente a quello che avreb-
be in Italia con una pensione netta di 2.600 euro. Oltre agli innumerevoli caffè e ristoranti in stile occidentale, alle passeggiate riposanti lungo le spiagge o nei suggestivi porticcioli turistici o nei mercati tipici, stanno sorgendo anche i centri ricreativi per anziani. Volendo quindi prendere in considerazione questa ipotesi di cambiare vita, si pone un problema: come si procede? Esistono agenzie specializzate, come la Elem Viaggi di Guidizzolo, che fornisce assistenza sul posto sin dall’inizio e per tutta la durata del percorso. Si inizia organizzando un viaggio di una o due settimane in Tunisia per osservare la realtà locale, visitare le varie zone e tipologie residenziali e prendere contatto con altri pensionati italiani già residenti al fine di avere informazioni dirette e concrete. Una volta convinto e presa una decisione, sulla quale avrà modo di riflettere con calma in Italia, il pensionato farà ritorno in Tunisia per avviare le pratiche di trasferimento e soggiorno. Per mantenere poi il diritto alle agevolazioni fiscali dovrà risiedere in Tunisia per almeno 184 giorni, anche non consecutivi, nell’arco di un anno, ma viste le premesse, potrà essere sicuramente un soggiorno piacevole e gratificante. Ma per godere delle bellezze e,
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soprattutto, del clima favorevole della Tunisia, si può anche decidere di passarvi solo i mesi invernali. Così è per una signora guidizzolese, Attilia Amidani, di anni 71, che abbiamo intervistato: Signora Attilia, come mai ha scelto di passare l’inverno in Tunisia? C’ero già stata altre volte, per brevi periodi. Ma se qui soffro di dolori e fatico a camminare e respirare, quando arrivo là mi passa tutto. Per la salute quel clima è davvero un toccasana. Quanto tempo vi è rimasta? Il massimo che si può stare senza permesso di soggiorno, 12 settimane, cioè 84 giorni. Come si è trovata? Benissimo, ho preso una monolocale in un hotel-residence, con cucina, soggiorno, letto e bagno, compresa prima colazione, pagando 280 € al mese, all’incirca quello che qui spendo di metano. E per il mangiare? Me ne faccio io, come voglio. Qui si trova di tutto, al supermercato ci sono tutti i prodotti italiani e al mercato c’è abbondanza di verdura fresca di stagione. Su una bancarella abbiamo trovato anche la moka per il caffè... e poi c’era anche una bancarella della Caritas che vendeva scarpe, vestiti e borse. I prezzi sono molto convenienti, col cambio euro-dinaro. In media per il cibo ho speso sui 120 e al mese.
Ci sono altri italiani che fanno questa scelta? Mi dicevano che in totale ci sono circa cinquemila italiani che svernano in Tunisia. Io ero in un paesino a 3 km da Port El Kantaoui e ne ho conosciuti tanti di italiani, di ogni parte. Spesso alla domenica ci si ritrovava per andare a messa e poi in spiaggia, dove ci sono diversi bar, ristoranti e pizzerie, anche con cucina italiana. Non mancano le occasioni per stare in gruppo, chiacchierare e divertirsi in compagnia, magari per ballare o giocare a carte fino a tarda notte. Come trascorreva le giornate? Al mattino, dopo la colazione, facevo lunghe passeggiate in spiaggia in compagnia, fino al primo pomeriggio, poi riposo fino all’ora di cena, magari guardando alla TV i programmi italiani. Come sono accolti gli italiani dalla gente del posto? Benissimo, anche se la lingua a volte è un ostacolo, comunque spesso si trova gente che parla italiano, sia negli alberghi che in altri posti. E i servizi? Dove sono stata io c’è tutto, dalla banca alla posta, dal supermercato alla parrucchiera, alla farmacia, alla chiesa cattolica. Anche per l’assistenza sanitaria non ci sono difficoltà, anche se è preferibile rivolgersi alle cliniche private.
Allora intende ritornarci? Senz’altro! L’ho già programmato per dicembre ed ho già lasciato 100 dinari di acconto. Buon viaggio, Attilia!
Graziano Pelizzaro
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GRUPPO MICOLOGICO NATURALISTICO
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a cura di Giorgio Arienti
A proposito di Orsi Abbiamo chiesto ad un esperto del settore, il dott. Italo Dierico, già Dirigente del Servizio Forestale Regionale, di scrivere, per la Notizia, alcune note su questo grande mammifero, l’animale tanto amato dai bambini, che ne hanno fatto un compagno fidato, portandolo con loro sotto forma di peluche, a scuola, a letto o al parco. L’orso è diventato oggetto di cronache negli scorsi mesi, soprattutto per le disavventure che hanno colpito Daniza e JJ5, entrambi oggetto di morte violenta, tuttavia parlare genericamente di “orso” è inesatto. Vi sono infatti, sparsi nei vari paesi della Terra, dall’Artico
all’Asia, dall’Europa all’America, ben otto specie di orsi: - l’orso bianco polare, che ha la sua “residenza” principale nel mare glaciale artico. - l’orso nero del Nord America;
- l’orso dagli occhiali che vive nel sud America, lungo la cordigliera andina; - l’orso tibetano che abita le foreste dell’Asia centrale, vicino alle montagne più alte del mondo (Everest, Kilimangiaro, K2, ecc…); - l’orso labiato e l’orso malese che vivono nel Sud est asiatico; - il panda gigante, oggi purtroppo a rischio di estinzione, isolato in poche province della Cina; - infine, l’orso bruno euro-asiatico che si muove in un’ampia area che va dalla Spagna alla Scandinavia, per spingersi, talvolta, fino alla Siberia orientale. Quest’ultima specie, che viene identificata genericamente con il termine “orso”, è di gran lunga la più diffusa. È del resto l’orso bruno, di cui sono riprodotte in queste pagine alcune foto, l’unico esemplare che vive nei boschi italiani. L’orso bruno è un animale forte e robusto, con corpo massiccio, sguardo dolce e mantello scuro
con riflessi più chiari. Le dimensioni sono molto variabili da individuo a individuo, anche se le femmine sono notevolmente più piccole rispetto ai maschi. Di norma il peso è compreso fra 150 e 180 kg per i maschi, da 110 a 130 kg per le femmine. Sulle Alpi l’orso bruno vive nei boschi fitti di vegetazione arborea ad un’altitudine compresa tra i 400 e i 1.400 metri s.l.m.. Tuttavia, nei mesi caldi estivi, quando passeggia facendo i suoi giri da una valle all’altra, può spingersi fino ai pascoli più alti e raggiungere i 2.000 metri di quota dove vi sono molte erbe a lui gradite, mentre, durante l’inverno, scende spesso nel fondo valle dove trova le mele, un frutto di cui è ghiotto, per cui non si accontenta del fatto che “una mela al giorno leva il medico di torno”, ma ne fa vere e proprie scorpacciate, nell’ordine di decine di chili! L’orso è peraltro un animale
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onnivoro, mangia cioè di tutto anche se preferisce sostanze vegetali (e oltre a frutta e verdura, insetti, molluschi, piccoli mammiferi, ecc…). Una delle caratteristiche che lo hanno reso famoso è il letargo invernale, che dura da dicembre a marzo. In realtà è un semiletargo, non un letargo vero e proprio come quello, ad esempio, della marmotta, tanto è vero che, se d’inverno ci sono giornate tiepide, l’orso esce e fa un giretto per poi rientrare a casa! In questa stagione non si allontana però mai molto dalla tana. La femmina partorisce da uno a tre cuccioli nei mesi compresi fra gennaio e febbraio: i piccoli sono senza pelo, pesano solo 300-400 grammi, ma hanno molto appetito e succhiano il latte materno molto grasso e nutriente. In marzo, con l’arrivo della primavera, l’orsa esce dalla tana avendo al seguito gli orsetti che hanno messo il pelo e pesano fino a 4 kg. La mamma li accudisce amorevolmente, li protegge da qualsiasi pericolo e trascorre tutto l’anno con loro. Il secondo anno, fra la primavera e l’estate, gli orsetti se ne vanno da soli iniziando una vita autonoma, mentre la madre passa il periodo degli amori, fra giugno e luglio, con un maschio adulto. Al termine il maschio va per conto suo, mentre la femmina va verso la tana dove se ne sta, sola, fino a quando arriva l’inverno e ricomincia il ciclo
vitale. Nel territorio italiano gli orsi si trovano in due sole aree: nel Trentino e in Abruzzo. Nel primo caso l’orso frequenta il Parco Naturale delle Dolomiti del Brenta, dove, alcuni decenni fa, vi erano parecchi orsi. Lo studioso trentino Guido Castelli, che ha scritto il primo libro, su base scientifica, riguardante gli orsi nel lontano 1935, ha elencato tutti gli avvistamenti e le uccisioni avvenuti nel Parco del Brenta dall’anno 1700 fino al 1935, censendo centinaia di casi. Per tutto l’800 chi uccideva un orso veniva ricompensato con denaro dall’amministrazione pubblica: c’era cioè una vera e propria taglia, che decresceva dalla femmina al maschio fino al cucciolo. Durante la Seconda Guerra Mondiale il numero di orsi è progressivamente diminuito fino a quando, nel 1989, si censirono, in tutta Italia, solo 3
esemplari. Per questo motivo nel 1996 il Parco delle Dolomiti di Brenta, in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e l’Istituto per la Fauna Selvatica, ha promosso il progetto “Life Ursus – tutela della popolazione di orso bruno del Brenta” finalizzato a conservare la presenza dell’orso, a rischio di estinzione mediante la liberazione di dieci orsi provenienti dalla Slovenia meridionale. Al riguardo occorre ricordare che la conservazione dell’orso costituisce un obiettivo di primaria importanza per le strategie di conservazione della fauna per motivi biologici, ecologici e culturali. Dal 1999 al 2002 sono stati portati dalla Slovenia in Trentino sette femmine e tre maschi. A partire del 2002 si sono avute le prime nascite, a riprova che l’intera operazione era ben riuscita. Stime recenti fanno ritenere che il numero totale di orsi
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presenti in Trentino sia compreso fra 41 e 49. A seguito della morte dell’orsa Daniza, avvenuta nei boschi di Pinzolo la scorsa estate, molto si è detto e scritto al riguardo, da parte di persone spesso incompetenti, sull’onda emotiva. Daniza ha ferito ad una gamba un fungaiolo che si era avvicinato troppo ai due cuccioli, forse per osservarli meglio o fotografarli. Le femmine di orso che, come detto, sono molto protettive, temono per la vita dei loro cuccioli, visto che se li coccolano per quasi due anni dopo la nascita. Daniza aveva timore che il fungaiolo volesse fare del male ai piccoli ed ha agito di conseguenza.Speriamo che coloro che vanno nei boschi a vario titolo imparino la lezione! Il fatto accaduto è comunque eccezionale: non si ricorda, a memoria d’uomo, una cosa analoga. Tutto questo, senza dimenticare che l’orso bruno è pur sempre un animale selvatico che bisogna lasciare in pace. Quando si avvista, vicino o lontano che sia, è bene non avvicinarsi ad ogni costo, specie se si
tratta di una femmina con i cuccioli! Non dimentichiamo mai che l’orso è sostanzialmente un animale stanziale, ma curioso! Ecco perché ogni tanto si ha notizia di orsi, soprattutto maschi, visti girovagare fuori dal Trentino nelle province limitrofe (Bolzano, Sondrio, Brescia) ed anche più lontano (Svizzera e Austria). Si tratta per lo più di maschi giovani che molte volte ritornano da soli…a casa! Le femmine sono più stanziali e rimangono con i cuccioli fermandosi nella zona del parto: hanno già tante cose di cui occuparsi per proteggere i piccoli. Non dimentichiamo che la metà dei cuccioli non arriva all’età adulta, perché colpiti dalle più diverse malattie, per ferite, ecc… L’altra specie presente in Italia è quella dell’orso bruno marsicano che vive nel Parco Naturale d’Abruzzo, fra Lazio e Molise. In quell’area il numero di orsi, invariato da molti anni, è oggi stimato in 45-50 esemplari. Negli anni recenti, fra il 2008 e il 2009, il maschio JJ5 ha girato per le valli bergamasche delle Alpi Orobie, poi se ne è ritornato…a casa! Nessuno tuttavia ha dichiarato che i valligiani avessero avuto l’impressione che l’orso costituisse un pericolo per l’uomo! Va in ogni caso ricordato che
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tutti i danni provocati dagli orsi, sia in Trentino che in Abruzzo, ancora oggi sono risarciti dall’ente pubblico. Un’altra area italiana con presenza, sia pure marginale, di orsi è il Friuli di Nord Est. Gli animali si spingono fino a Tarvisio, al confine con l’Austria e la Slovenia. Possiamo calcolare che ogni anno da 10 a 15 orsi passino il confine, senza bisogno di passaporti o carte d’identità! Si tratta sempre di maschi in movimento. Non risulta che siano state avvistate femmine con piccoli. D’altra parte quest’area è molto urbanizzata, ricca di strade e con pochi boschi tranne la Foresta demaniale. Qualche studioso e molti ambientalisti auspicano che questa popolazione limitata di orsi possa congiungersi con quella del Trentino attraverso la regione dolomitica del Veneto, in provincia di Belluno. Ma anche le Dolomiti sono ormai molto urbanizzate e frequentate, con strade e, soprattutto, impianti di risalita a fune e quindi piene di passaggi umani in tutte le stagioni. A noi non resta che augurare una lunga e pacifica convivenza fra uomini e orsi delle Alpi centrali senza dimenticare che l’orso ha molti amici, ma purtroppo, anche molti nemici e non solo fra gli allevatori di bestiame, gli apicoltori, ecc. Italo Dierico
PRO LOCO GUIDIZZOLO Apertura: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9,00 alle 11,00 Telefono 0376 1620426 - Fax 0376 1620443 - piazzale Marconi, 2 - c/o Municipio
Notiziario a cura della Pro Loco
Fiera in musica 2015 Parte una nuova edizione della nostra Fiera in Musica, un’edizione che si incardina nell’anno di EXPO, opportunità fondamentale per tutto il nostro territorio. A Milano si stanno vedendo e programmando scelte che influiranno sul nostro futuro, scelte di cui anche noi intendiamo essere partecipi. Così anche questo momento di Festa diventa luogo per far crescere la nostra consapevolezza e le potenzialità di cui Guidizzolo dispone e colloca nella crescita mutuata da EXPO. I milioni di persone che giungono e arriveranno a Milano troveranno anche nel mantovano, ed in Gui-
dizzolo iniziative e prodotti che mettono in mostra le capacità individuali e collettive. L’importanza di avere Associazioni che guardano al proprio Comune è quindi connotazione indispensabile per promozione e sviluppo. Ecco allora che partendo da Pro Loco, Ente Filarmonico, Liceo Artistico, Ciclo Club, Incontri Fotografici e molte altre Associazioni ‘in rete’ questa iniziativa assume un ampio respiro che guarda oltre il contingente e l’immediato per situarsi nel futuro. Quel futuro e quella continuità che ogni rassegna come questa ‘Fiera in Musica’ hanno e devono avere per dare
sempre più senso compiuto a scelte condivise in grado di far muovere tutti con l’unico obiettivo di far vivere momenti di serenità, dei quali sempre più si avverte il bisogno, e proporre un territorio ricco e coeso. Non entriamo certo qui nel merito delle iniziative che compongono il ricco programma e che trovate in questo opuscolo; piuttosto intendiamo ringraziare singoli e associazioni che collaborano agli eventi unendoli tutti sotto la sigla che caratterizza l’intera ed ampia manifestazione, la ‘FIERA IN MUSICA 2015’. IL SINDACO Sergio Desiderati
Giovedì 16 luglio, la fiera inizia con il taglio del nastro da parte del sindaco. 23° Trofeo Pro Loco gara ciclistica in notturna, organizzato dal Ciclo Club 77. Venerdì 17, al Parco Barriera l’opera “Cavalleria Rusticana” a cura dell’Ente Filarmonico Guidizzolo. Sabato 18, mostre di fotografia, musica itinerante per le vie e pizza in piazza, mojito con le ali, esibizioni di danza e mercatino per hobbisti serale. Domenica 19, al mattino raduno auto tuning e aperitivo per tutti offerto dalla Pro Loco Guidizzolo; con menu della fiera a 20 euro proposto da: Ristorante la Torre e Corte Fienili. Nel pomeriggio ci sarà il 1° palio delle contrade al Parco Barriera, e ancora tanta musica per le vie, sempre accompagnata da una buona gastronomia. Inoltre ci saranno: negozi aperti e luna park nel piazzale Marconi. Lunedì 20, gran finale al Parco Barriera con il concerto offerto dalla Banda Cittadina.
All'EXPO con La Pro Loco DOMENICA 6 SETTEMBRE Partenza da Guidizzolo Piazzale Marconi ore 7,15 - Rientro previsto ore 21,00 Tesserati Pro Loco 35 euro; non tesserati 40 euro La quota comprende viaggio andata /ritorno e biglietto d’ingresso Colazione al sacco con frutta offerta da un negozio locale. Prenotazione presso: sede Pro Loco - info@prolocoguidizzolo.it - tel. 339 7078879, Tarchini S. PROGETTAZIONE COSTRUZIONE COLLAUDO CIRCUITI E APPARECCHIATURE ELETTRONICHE
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ENTE FILARMONICO Notiziario a cura dell’Ente Filarmonico Guidizzolo
A cura di Alessia Ghizzi
Di saggio... in saggio... Eccoci di nuovo e ben ritrovati a tutti i lettori. I mesi di maggio e giugno hanno visto il concludersi delle attività della scuola di musica con diversi e variegati saggi tutti piacevoli e degni di essere ricordati ma ne segnaliamo in particolare uno che si è tenuto al Masec l’1 giugno. Si è trattato di un vero e proprio “spettacolo musicale” in cui sono intervenuti l’Orchestra giovanile diretta dal Maestro Nicola Ferraresi, le allieve dei corsi di Danzagioco e Danza Moderna della maestra Arianna Bianchini e alcune allieve del corso di canto moderno e del piccolo Coro di Voci Bianche. In questa occasione per la prima volta i nostri giovani componenti dell’Orchestra hanno accompagnato con le loro note le promettenti ballerine del corso di danza; è stata per tutti loro e anche per gli insegnanti che li hanno preparati e seguiti nei mesi precedenti un’esperienza molto bella, stimolante e altamente formativa ...da riproporre sicuramente al più presto! Lo scorso 27 maggio si è tenuto presso il Masec anche il saggio di chiusura del primo anno scolastico con indirizzo musicale della Scuola Secondaria di Guidizzolo. Gli studenti, sapientemente preparati dai loro insegnanti Eva Perfetti (arpa),
Massimiliano Brutti (clarinetto), Annika Pinelli (flauto) e Daniele Abate (pianoforte), si sono esibiti regalando a genitori, parenti ed amici un piacevole pomeriggio musicale. Parliamo ora dell’Orchestra fiati che il 2 giugno ha inaugurato la stagione concertistica estiva con un emozionante concerto tenutosi a Pozzolengo. L’Orchestra si è esibita con un nutrito repertorio di musiche e colonne sonore di film famosi che ha coinvolto e suggestionato piacevolmente il pubblico. Giovedì 4 giugno invece nell’antico Oratorio di San Lorenzo si è tenuta una bellissima serata intitolata “Festa della Repubblica per i giovani” durante la quale si sono esibiti diversi giovani allievi e non dell’Ente filarmonico per festeggiare in musica il “compleanno” della nostra Repubblica Italiana. È stata una piacevole occasione di condivisione e, oserei dire, note in libertà per i nostri giovani e promettenti musicisti! Il prossimo 20 e 21 giugno inoltre l’Orchestra fiati si concederà una piacevole trasferta a Lubjana e Bled in Slovenia durante la quale si esibirà in un concerto nel centro della bellissima città slovena. Anche quest’anno, come l’estate scorsa con Vienna e quest’inver-
no con Innsbruck, il nostro Ente Filarmonico ha ancora una volta la grande e importante opportunità di portare la nostra ricca cultura musicale in una delle più belle capitali europee. Queste sono esperienze significative che oltre ad accrescere il prestigio del nostro Ente aiutano tutti i componenti del gruppo a “crescere” musicalmente e stimolano a “fare sempre meglio “! Nel mese di Luglio, invece, in occasione della tradizionale Fiera, l’Orchestra dei Colli Morenici si esibirà, la sera del 17 nel Parco la Barriera, nella bellissima opera Cavalleria Rusticana. Anche quest’anno, come ormai da tradizione, si assisterà ad una serata con musica e cantanti lirici di alto livello che saprà incantare ed emozionare gli animi. Ricordiamo che, per chi fosse interessato, le prenotazioni sia per il weekend a Lubjana che per i biglietti per la Cavalleria Rusticana, sono aperte presso il bar “Black&White” del Masec. Oltre a quelli già citati, durante l’estate ci saranno altri interessanti appuntamenti musicali con il nostro Ente Filarmonico quindi mi raccomando...seguiteci sempre per essere informati e non perdervi importanti e “melodiose” occasioni! Alessia Ghizzi
Orario: martedì-venerdì 8-12 14-19 Sabato 8-19
È gradito l'appuntamento
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Guidizzolo - via don Sturzo, 3/A tel. 0376 818353
Lettere al direttore lettere al direttore Carissimo Direttore, a me hanno insegnato che tornare su un pezzo o su una notizia è come dare due volte la stessa notizia la quale, talvolta come nel caso specifico, non meriterebbe nemmeno di impiegare del tempo per discuterne. Però vi sono momenti in cui tacere non serve, almeno per onore ad uno spicchio di verità. Intendo riferirmi alle ‘Quattro bagole’ dell’ultimo numero. ‘Bagole’ direi è un termine esatto poichè spesso altro non sono se non ‘chiacchiere’ di chi ha la memoria corta e non sa come meglio impiegare il proprio tempo. Un pensiero mi prende: ‘Come mai fino ad alcuni anni fa questa rubrica era tutto un magnificare determinati interventi nei quali operava l’Amministrazione ed ora, al contrario, punzecchia con discreta acidità?’ Premetto che la stampa ha il compito sacrosanto di punzecchiare, però come mai queste differenze? Oltretutto pare con perfette scelte di tempo e, torno a ripetere, con la memoria assolutamente corta. Non è per caso che l’autore o gli autori delle ‘Quattro bagole’ (di cui non abbiamo mai conosciuto il nome!!! pur se lo immaginiamo!!) ne abbiano un tornaconto? O credano di poterlo avere. Nelle ‘Bagole’ in questione si parla di spese inutili, di buche (perché non parliamo di ‘buchi?’), di ‘un sacco di soldi’ spesi per i dirigenti (capi e capetti , termini che pare utilizzati in modo dispregiativo quando si parla di persone che lavorano mediamente 9/10 ore al giorno! e con stipendi come da contratto. Persone che vengono pagate perché lavorano con competenza ed attaccamento e che ricevono il salario come tutti e come sempre) i quali, secondo l’autore, non sarebbero capaci di fare il famoso ‘O col bicchiere’: Quando c’era lui!!!!!.... Dimenticavo: quando avrà spazio e me lo potrà concedere (tra qualche mese però, quando la stagione sarà più calda… e non intendo quella estiva!…… visto che questo è l’andazzo) avrò anch’io qualcosa da raccontare. Per ora: ermetismo per ermetismo: La saluto cordialmente Sergio Desiderati
Caro sindaco, grazie, innanzitutto, per leggere con attenzione la Notizia e per aver compreso lo spirito della rubrica “quattrobagole”, che da sempre si propone come interprete dei discorsi, degli umori e delle lagnanze della gente comune, siano essi raccolti al bar, al mercato o su facebook, spesso rivolti alla politica ed alla pubblica amministrazione in generale, senza fare distinzioni tra amministrazioni locali, provinciali o nazionali, come peraltro era nello spirito delle ultime “quattrobagole”. Solo una piccola precisazione: molte sono le lettere di lamentela per alcuni servizi della pubblica amministrazione, ma da sempre cerchiamo di “sorvolare” sulle facili polemiche per andare sui lati positivi della nostra quotidianità. Per quanto riguarda, poi, l’Amministrazione comunale penso che, da sempre, cerchiamo di divulgare la sua attività con serietà ed obiettività. Attendiamo l’apertura del suo “ermetismo” che volentieri pubblicheremo.
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Rifiuti: diminuzione nelle nuove tariffe Il piano finanziario 2015 per i rifiuti a Guidizzolo sarà in diminuzione di circa € 110.000,00 (-14,7%) Esordisce in questo modo, orgoglioso e soddisfatto, l’assessore all’ecologia e ambiente Matteo Robba, poco prima di esporre i risultati - in dettaglio – al consiglio comunale. I numeri parlano chiaro e pure le novità relative all’anno 2015. Dal primo gennaio, infatti, è stata ottimizzata la frequenza di raccolta di alcuni rifiuti: il secco è passato da raccolta settimanale a quindicinale e così pure la carta e il vetro, mentre per l’umido si ha una raccolta settimanale da settembre a febbraio e bisettimanale da marzo ad agosto. Da notare che quest’anno termina inoltre il piano rateale di ammortamento per l’acquisto di bidoni e per i costi di start up, che incidevano per quasi 80.000,00 euro sull’intero bilancio. Ciò considerato, si passa da un costo di oltre 750.000,00 euro accertato nel 2014 - ad uno di poco superiore ai 640.000,00 euro previsto per il 2015, con una diminuzione di circa il 14,7%. Più in dettaglio, il risparmio medio per le famiglie sarà di circa il 7%, mentre per le aziende la bolletta sarà in calo di cir-
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ca il 15%: un chiaro segnale che testimonia la volontà dell’Amministrazione di contribuire al rilancio delle attività produttive. “Tutto ciò tenendo presente che il fondo di riserva per gli insoluti è stato integrato ulteriormente di altri 40.000,00 euro” aggiunge il giovane assessore, “altrimenti i risparmi per gli utenti sarebbero stati ancora maggiori”. Per quanto riguarda la raccolta differenziata, quest’anno il nostro Comune passa dall’ 81% all’ 82%, segno che differenziare è ancora di moda. Sul fronte degli insoluti, purtroppo, ad oggi risulta una esposizione creditoria di circa 243.000 euro, costituiti da bollette rateizzate e quindi non ancora incassate e qualche caso di chiusura per fallimento. Le utenze sono incrementate e nell’annata 2014 si registrano 24 ulteriori UND (utenze non domestiche): si tratta perlopiù di piccole realtà artigianali e partite IVA, ma è comunque una dato che lascia ben sperare, un segnale che testimonia la voglia di mettersi in gioco dei Guidizzolesi.
Emozione per l’intitolazione della biblioteca ad Arianna Fornari “Coltivare la memoria rende immortali le persone”. Lo ha ricordato Nicola Leoni, sindaco di Gazoldo degli Ippoliti e presidente del Sistema Bibliotecario Ovest Mantovano dopo che il sindaco di Guidizzolo Sergio Desiderati aveva aperto la cerimonia di intitolazione della biblioteca comunale ad Arianna Fornari, la giovane bibliotecaria rapita troppo in fretta da un male che non le ha lasciato scampo. Con loro Michele Bertolini, sindaco di Sustinente, Comune di origine di Arianna, Rosalba Bombana consigliere comunale di Guidizzolo con delega alla cultura, Mara e Andrea, mamma e fratello di Arianna, Angelo il marito; e poi Gianfranco Bettoni e Davide Bassi, direttore e coordinatore del Sistema; bibliotecari e molti amici. Persone nel cuore delle
quali Arianna si è ritagliata per sempre uno spazio. L’intitolazione, approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale, perché, ha ricordato Desiderati “… nella cosiddetta ‘normalità’ del proprio lavoro è possibile recuperare quell’essere ‘speciali’ poiché ogni nostra attività si muove grazie alle persone che le sanno far vivere”. “Arianna, ha ricordato ancora il sindaco, guardava sempre lontano; partecipava e dava origine a molti eventi vivendo sempre tutto con grande passione” proprio nella , e con, la biblioteca, luogo di cultura, luogo di confronto, luogo dove si fanno circolare le idee nel rispetto delle idee degli altri. Perché la “…cultura vera è vita, ha sostenuto Desiderati, una vita spesso carica di tensioni e difficoltà le quali, tuttavia, non fanno venir meno il desi-
derio di lavorare per un futuro migliore”. Poi, con la mamma Mara, ha scoperto la targa, frutto di un prezioso progetto grafico di Marta Dal Prato; e Mara ha ringraziato: “Arianna è qui con noi, tra questi libri che ha amato tanto e dove ha lasciato il cuore. E’ qui e qui sarà sempre vicina a tutti i suoi utenti ed amici”.
Giornata dell'ecologia a Guidizzolo: buona la prima! Domenica 12 Aprile si è svolta a Guidizzolo la prima di una serie di Giornate dell’Ecologia, volte a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della cura del verde pubblico e, in senso più generale, del proprio paese. Presenti una quarantina di volontari tra grandi e piccini, associazioni e liberi cittadini: ”Quaranta persone possono sembrare un numero esiguo – commenta l’assessore all’ecologia e am-
biente Matteo Robba – ma l’importante è gettare il sasso nello stagno e iniziare a far propagare l’onda. Queste persone non sono semplici volontari, ma cittadini con una marcia in più… hanno dedicato parte del loro tempo alla cura e alla sistemazione di aree frequentate da tutti, anche da quelle persone che, noncuranti del nostro patrimonio, si permettono di abbandonare i rifiuti dove capita.”
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via dell’Artigianato, 71 46040 CAVRIANA MN
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Complice la bella giornata, armati di guanti, sacchi e voglia di mettersi al servizio della Comunità, i volontari hanno raccolto una innumerevole quantità di rifiuti abbandonati, cercando il più possibile di differenziarne le tipologie. Mentre qualcuno tagliava l’erba circostante il laghetto Breda, altri provvedevano a ripararne la recinzione in legno; altri ancora ripulivano l’area verde dai rifiuti abbandonati e li differenziavano. Molti ancora si prodigavano - tra via Sant’Andrea e strada degli Squadri – percorrendo a piedi i fossi in secca, recuperando ogni genere di rifiuti, tra i quali addirittura un fusto pieno di olio motore esausto. Notevole anche il lavoro di chi, in via Po, proprio a due passi dalla piazzola ecologica comunale, ha recuperato notevoli quantità di bottiglie e lattine sparse. Alla fine c’è stato spazio anche per un piccolo momento conviviale: presso il MASeC è stata allestita un’area ristoro con aperitivo e stuzzichini, un piccolo ringraziamento per tutti quanti hanno collaborato per il bene comune: particolare il fatto che ognuno raccontasse aneddoti e scorci della giornata trascorsa, desideroso di poter ripetere, al
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più presto, l’iniziativa. “É proprio sull’onda del successo della giornata e dell’entusiasmo dei cittadini, proseguiranno – continua l’assessore Robba - gli incontri e i briefings operativi per far confluire il tutto in un gruppo di lavoro: non una nuova associazione, nel già vasto panorama guidizzolese, ma un insieme organizzato e strutturato di persone, animate dal buon senso civico e dall’idea comune del rispetto dell’ambiente e del territorio circostante.” “Un sincero ringraziamento – conclude soddisfatto l’assessore Robba - a tutti coloro che si sono prodigati per la buona riuscita della giornata, a Mantova Ambiente, per i sacchi e i guanti forniti gratuitamente a tutti quanti si sono impegnati, sia dietro le quinte sia in prima linea, con il solo obiettivo di far qualcosa per tutti gli altri, restituendo alla cittadinanza di Guidizzolo un ambiente pulito.”
Bilancio 2014: il Tar dà ragione al Comune Facciamo chiarezza. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia, Sezione staccata di Brescia, (il TAR) ha recentemente respinto il ricorso promosso dai consiglieri comunali di minoranza e da alcuni cittadini i quali avevano chiesto al Tribunale di accertare e dichiarare la nullità di alcuni atti approvati dal Consiglio Comunale. Il TAR ha respinto tale richiesta giudicando corretto nell’iter complessivo quanto adottato dalla maggioranza consiliare. Nella seduta di Consiglio Comunale del 9 giugno 2014 erano in discussione, tra gli altri, gli atti relativi al Bilancio di previsione per tale annualità. L’uscita dall’aula degli unici due consiglieri di minoranza presenti lasciò il Consiglio con la maggioranza dei consiglieri (7 su 13) ma non sufficienti a deliberare in virtù non di norme di legge nazionale ma per regolamento interno al quale è lasciata facoltà di decidere. Il contrasto tra le norme nazionali e quelle regolamentari interne ha creato un’interpretazione non conforme sul numero dei consiglieri che dovevano essere presenti per rendere valida la votazione. In merito all’incertezza sul calcolo del numero legale si è espresso anche il Tar il quale precisa che vi era apparenza di costituzione ed investitura del consiglio, e
dunque gli atti approvati erano assistiti dalla presunzione di esistenza giuridica. Ciò ad avvalorare il fatto che in quella seduta non vi fu assolutamente volontà prevaricatoria o, peggio ancora, dolo nel deliberare quegli atti. Essendo pertanto le delibere in questione non nulle ma eventualmente annullabili e non essendo stato proposto ricorso sulle stesse entro i termini, il Consiglio Comunale nella seduta del 29 settembre, accogliendo anche le indicazioni della Prefettura di Mantova dopo uno specifico esposto di alcuni consiglieri di minoranza, è intervenuto in autotutela adottando un atto di convalida degli atti deliberati il 9 giugno con la finalità di dare continuità amministrativa all’operato dell’Ente. Su questo punto la normativa interviene con l’art. 21 della legge 241/1990 e qui il Tar afferma la sussistenza dei requisiti per poterla invocare ‘in quanto la distanza temporale è ragionevole (tra le due sedute) e l’interesse pubblico deriva dalla necessità di dare continuità all’azione amministrativa, evitando interventi sostitutivi e il rischio di scioglimento del consiglio’; rischio che sarebbe intervenuto solamente nel caso in cui gli atti in questione non fossero stati convalidati e dopo che eventualmente fosse tra-
scorso inutilmente il termine di 20 giorni che la Prefettura deve assegnare per l’approvazione del bilancio; non che il Tar abbia così deciso per evitare il commissariamento: il Tribunale guarda alla legittimità degli atti. Pertanto il TAR ha giudicato corretto l’iter che ha portato alla definitiva approvazione delle deliberazioni del 9 giugno respingendo tale ricorso. L’Amministrazione pertanto non è stata improvvida o ha agito con leggerezza ma ha salvaguardato l’interesse pubblico in ciò che stava operando. A questo punto tre sono i dati definiti: 1) Il Tar ha respinto il ricorso. 2) L’iter delle deliberazioni adottate dal Consiglio Comunale nella seduta del 9 giugno e 29 settembre 2014 era concluso regolarmente. 3) Ai guidizzolesi rimane da pagare l’onere del giudizio; tempo e denaro che potevano essere utilizzati in modo più proficuo visto l’iter complessivo della vicenda.
Il gruppo consiliare di maggioranza
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Anagrafe - Stato Civile - Elettorale: Da lunedì a venerdì: dalle 10.00 alle 13.00 mercoledì: dalle 14.30 alle 17.30 sabato: reperibilità, solo per decessi cell. 347 8074979 Segreteria - Ragioneria - Tributi - Ufficio tecnico Scuola - Teatro - Segretariato sociale: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle 12.30 mercoledì: dalle 14.30 alle 17.30 Assistente sociale: mercoledì e venerdì
dalle 10.00 alle 13.00
Polizia Locale: tel. 0376 840241 mercoledì e sabato dalle 9.00 alle 11.00 numero per emergenze tel. 349 6498680 Municipio (centralino) - tel. 0376 819201 Teatro e manifestazioni - tel. 0376 1620428 P.E.C.: guidizzolo.mn@legalmail.it
ORATORIO SAN LORENZO ORARIO DI APERTURA 1ª e 3ª DOMENICA Maggio - Settembre dalle 17.00 alle 19.00 Ottobre - Aprile su prenotazione 335 422406
BIBLIOTECA tel. 0376 840435 estate
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lunedì 9-12 / 15-19 martedì 9-12 giovedì 15-19 mercoledì venerdì 9-12 sabato
9-12 / 14.30-18.30 14.30-18.30 14.30-18.30 9-12 9-12
ASSOCIAZIONI Pro Loco - tel. 0376 1620426 Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819440 AVIS - AIDO - tel. 0376 840177 - 335 8230628 Raphaël - Ambulatorio Castel Goffredo 0376 771292 GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240 Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189 Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382 Amici di Rebecco - tel. 331 3279682 Centro Sociale “La Mimosa” - tel. 342 6824878 Canile Comunale - tel. 0376 819716
CIMITERO Apertura tutti i giorni della settimana Gen. Feb. Nov. Dic. Marzo e Ottobre da Aprile a Settembre
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PIAZZOLA RIFIUTI Lunedì Mercoledì e Venerdì dalle 14.30 alle 17.30 Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30
AMBULATORI MEDICI • Dr.ssa Emi Ghisolfi - Cell. 333 8356733 Prenotazione visite: 0376 840433 (9.00-12.00) Lun. Gio. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento) Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13 (su appuntamento) • Dr. Orfeo Valerio Galvani Ambulatorio 0376 819794 - Abitazione 0376 819096 Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30 Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento) • Dr. Giuliano Ponti Ambulatorio 0376 819475 - Abitazione 0376 819177 Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12.30 Giovedì: dalle 16.30 alle 19 Ambulatori medici presso sede AVIS • Dr.ssa Doriana Bertazzo Riceve su appuntamento tel. 0376 83040 - 838500 Martedì dalle 17 alle 18,30 Giovedì dalle 8,30 alle 9,30 • Dr.ssa Angela Gatti - tel. 338 2619350 Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17.00 alle 18.30 • Dr.ssa Vincenza Di Marco Riceve su appuntamento tel. 335 1736606 Lunedì: 9,30-11,30 - Venerdì: dalle 10.00 alle 11.00 Mercoledì: dalle 16.00 alle 18.00 NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO tel. 800 228521 (Guidizzolo 0376 819005)
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SANTE MESSE GUIDIZZOLO Festivi: Prefestivi: Feriali: Lun. Merc. Giov. BIRBESI Festivi Feriali: venerdì REBECCO Prefestivi
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inverno 8 - 10.30 18 18 9.30 8.30 17
Numeri utili
UFFICI COMUNALI
EMERGENZE EMERGENZE - 112
(Carabinieri), Il numero, sostituirà l'attuale 112 Fuoco), del ili 113 (Polizia di Stato), 115 (Vig 118 (soccorso sanitario)
GUARDIA MEDICA - 800 533 167 FUGHE GAS - 800 901 313
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