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Editore: Centro Culturale San Lorenzo 46040 Guidizzolo (MN) - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - BS

BIMESTRALE DI ATTUALITÀ, CRONACA, CULTURA E POLITICA - GUIDIZZOLO MN

fotostudioemmegi ANNO XX N. 112 -FEBBRAIO 2014

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DIRETTORE RESPONSABILE Andrea Dal Prato CAPO REDATTORE Graziano Pelizzaro REDAZIONE Giulia Avanzi Laura Leorati Francesca Lugoboni Elodio Perani Sandra Tosi Paolo Zani COLLABORATORI Giorgio Arienti Sante Bardini Chiara Bianchera Annalisa Cappa Michele Galli Luca Ghizzi Daniele Guerra Marta Leali Donatella Lusenti Francesca Pesci Luca Piazza Antonio Quiri Marisa Rodighiero Mariavittoria Spina Giulia Stuani Davide Truzzi Giovanni Zangobbi PROGETTO GRAFICO Claudia Dal Prato EDITORE Centro Culturale “San Lorenzo” via Virgilio, 25 46040 Guidizzolo (MN) Tel. 348 3115232 e-mail: redazione@lanotiziaguidizzolo.com Sito internet: www.lanotiziaguidizzolo.com R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00 Aut. Tribunale di Mantova N° 8/95 del 30-05-1995 Stampa: Arti Grafiche Studio 83 (VR) Cellofanatura e spedizione postale: Coop Service s.c.r.l. Virle Treponti (BS) COSTO MODULI 1 modulo verticale: mm 60 x 38 € 40,00 2 moduli orizzontali: mm 60 x 82 € 70,00 4 moduli orizzontali: mm 60 x 170 € 120,00 1/2 pagina: mm 124 x 170 € 200,00 Pagina intera: mm 277 x 170 € 300,00

sommario 3 Editoriale 4 Musica danza e solidarietà... a buon fine 6 Storico ristorante alla Torre 8 Bimbi nati nel 2013 12 Fiori d’arancio 16 Cronaca 19 Campionati del mondo tamburello indoor 20 Pensioni e dintorni 21 Quando c’erano le mezze stagioni 22 Arte e dintorni Letteratura 20 23 Astri e civiltà 24 Una vita così 25 Psicologia 26 Ente Filarmonico 27 Il massimo visto dal basso 29 Anima e cuore 30 Poesia che passione 31 La ricetta 32 Pro Loco Guidizzolo 33 Lettere al direttore 34 Gruppo Micologico Naturalistico 35 Gli Sherpa 36 Notizie dall’Amministrazione 39 Numeri utili

Foto di copertina: fotostudioemmegi

Aurora, di Cristina Stanghellini e Cristian Fantinel

Invitiamo i lettori a proporre, per le rubriche, problemi o situazioni che siano di interesse generale. 2


editoriale

Graziano Pelizzaro

Dategli delle brioches Nel 1968, avevo sedici anni, ho partecipato se pur marginalmente alle manifestazioni studentesche di protesta. Allora non tutti eravamo coscienti delle ragioni della contestazione, né di quali erano le richieste, ma tanto bastava per sentirsi partecipi di qualcosa che si percepiva come importante. La storia poi ci disse che quel vasto schieramento di studenti e operai prese posizione contro l’ideologia dell’allora nuova società dei consumi, che proponeva il valore del denaro e del mercato nel mondo capitalista come punto centrale della vita sociale. Molti sostengono che abbia portato ad un mondo “utopicamente” migliore, mentre altri ritengono che abbia spaccato e distrutto la moralità e la stabilità politica mondiale, fondata su valori borghesi, capitalistici e clericali. Qualsiasi possa essere l’analisi storica che si possa proporre su quel movimento di massa, non si può dire che, almeno da noi, avesse motivazioni economiche. In Italia avevamo alle spalle il boom economico e soprattutto non mancavano la fiducia e la speranza, insieme alla voglia di farsi su le maniche, di impegnarsi in prima persona, ma soprattutto di autodeterminazione del proprio futuro, senza deleghe. Paragonare il sessantotto, fenomeno mondiale, a ciò che sta avvenendo oggi è forse azzardato, ma non improponibile. In misura minore, ma anche oggi forme di contestazione di massa sono presenti un po’ in tutta Europa. La stampa e la Tv non ne danno notizia, forse per evitare che la contestazione possa dilagare a macchia d’olio, come avvenne nel sessantotto. Se all’epoca, però, non esisteva internet, oggi attraverso il web in tempo reale si realizza quella informazione e condivisione che ha consentito lo scorso 9 dicembre che sorgessero dal nulla, in contemporanea, i presidi in centinaia di città e paesi. Qualcosa in comune hanno i due fenomeni: l’eterogeneità di componenti accomunate dal senso di malessere e la mancanza, almeno inizialmente di obiettivi precisi. Profonde però sono le differenze e non solo perché il periodo storico e la situazione socio-economica sono diversi. La sensazione che oggi è diffusa è quella della sfiducia, del venir meno della speranza, della rassegnazione, insieme all’aspettativa e all’auspicio che “qualcuno provveda”. Lo stesso strumento che la democrazia prevede, il voto, è sempre più disertato. Ciò che vede la gente è che ci sono cose che crescono (le tasse, la disoccupazione, la rabbia dei cittadini) e cose che diminuiscono (i soldi, il lavoro, la pazienza dei cittadini). Si potrebbe sintetizzare così la profonda crisi che sta attanagliando il nostro Paese e che allontana sempre più i cittadini dalla politica. Già, perché la crisi è tanto economica quanto politica. Troppe sono ormai le domande alle quali la politica non sa dare risposte. Domande che riguardano la mancanza di lavoro, la pressione fiscale, i tagli all’assistenza, all’istruzione, alla sanità, l’immigrazione, tutte questioni di vitale importanza. Nulla da meravigliarsi, quindi se la gente scende in piazza per riappropriarsi del proprio futuro. Ed è sbagliato sottovalutarne la portata o sminuirne gli effetti. E’ il sintomo di un malessere che ormai ha raggiunto un livello tale da lasciar prevedere ulteriori sviluppi. A volte certi politici ricordano la regina Maria Antonietta che a chi le ripeteva che il popolo non aveva più pane disse “dategli delle brioches”! Il sessantotto non esplose in un giorno, ma fu un evento progressivo, che impiegò anni a cambiare la società. E non aveva neppure internet! Ciò che serve oggi è superare il disorientamento e recuperare la fiducia.

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Nel numero di agosto 2012 de “la Notizia” abbiamo lanciato una raccolta diretta di fondi a favore

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della popolazione mantovana colpita dal terremoto del maggio precedente. Scrivevamo allora: “L’idea è nata dalla triste considerazione che spesso i soldi raccolti non arrivano a destinazione o ne arriva solo una parte e tardi; allora perchè non unire tutte le potenzialità disponibili e raccogliere fondi da consegnare personalmente a chi ne ha bisogno? In modo chiaro e trasparente, senza tanti passaggi di mano.” Quale idea? Quella di organizzare una sottoscrizione a premi, dove i premi erano costituiti dalle opere di sedici noti artisti locali con l’aggiunta, per chi aderiva all’iniziativa, della possibilità di assistere ad uno spettacolo, presso il teatro comunale, con la partecipazione del noto gruppo musicale Waja Maja, e di danze etniche con le scuole di danza Harem di Daniela Belluati (BS), Alice

Bombana (MN) e Claudia Dal Prato. Grazie all’impegno profuso da Andrea e Claudia Dal Prato e di numerose associazioni locali, l’iniziativa riportò un ottimo risultato, concretizzatosi con la consegna di quasi seimila euro al sindaco Paolo Bocchi di San Giacomo delle Segnate, piccolo Comune al quale si era deciso di rivolgere l’attenzione e di destinare i fondi, finalizzandoli all’acquisto di aiuti per gli alunni delle scuole elementari. In quell’occasione avevamo promesso a tutti gli aderenti che avremmo reso conto di come sarebbero stati spesi questi fondi. Ora, ad opera compiuta, volentieri assolviamo a questo compito. Lo scorso 14 dicembre 2013 su invito dell’amministrazione comunale abbiamo partecipato alla inaugurazione del nuovo edificio che ospita la scuola primaria, meglio conosciuta da tutti come scuola elementare. Chi si aspettava la solita inaugurazione formale, con poche presenze, le solite, istituzionali, ed una sbrigativa cerimonia più subìta che desiderata, è rimasto deluso. Oltre alla dovuta partecipazione


delle autorità, tanta, tanta gente ha presenziato all’inaugurazione. Forse perché la scuola non è solo l’istituzione educativa, ma rappresenta un importante centro di aggregazione di una comunità, fatto sta che sembrava che tutto il paese fosse convenuto per l’occasione, nonostante il clima non fosse proprio favorevole. Ma soprattutto tanti bambini, gli utenti entusiasti della nuova scuola, che sotto la guida delle loro insegnanti hanno animato la cerimonia, proponendo una riflessione sulla funzione della scuola e sul ruolo che ciascuno può e deve avere al suo interno. Riflessioni sui valori fondanti dell’educazione, proposti come un gioco, dove ogni bambino si faceva portatore di un “seme” da coltivare: l’uguaglianza, l’impegno, il rispetto, l’amicizia, la disponibilità, la fiducia, la libertà, l’onestà, la speranza e tanti altri. Semi che poi sono stati simbolicamente “piantati” nel giardino della nuova scuola. A seguire, la visita al nuovo plesso, realizzato con il contributo della Regione Lombardia e di ben 26 associazioni, sotto la guida degli amministratori, del personale insegnante e degli stessi alunni. E qui, finalmente, si è potuto toccare con mano quanto era stato acquistato con il nostro contributo: tre lavagne “LIM”, ovvero i nuovissimi strumenti

didattici interattivi multimediali che ogni classe vorrebbe avere. Si tratta, cioè, di uno schermo, una superficie interattiva su cui è possibile scrivere, disegnare, allegare immagini, visualizzare testi, riprodurre video o animazioni. Sono strumenti che hanno un certo costo, ma mentre altri soggetti più strutturati, come il Rotary, si sono fermati a due, noi siamo riusciti a finanziarne ben tre, grazie alla disponibilità dei nostri amici, lettori e sostenitori, ai quali dovevamo questo riscontro. Missione compiuta!

Graziano Pelizzaro

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Storico ristorante alla Torre Si fa un gran parlare in questi tempi di cibo, di cucina, di tradizioni e di valorizzazione del territorio. In TV imperversano i programmi di cucina, in edicola i libri di ricette sono i più venduti, perfino la prossima EXPO di Milano è dedicata al cibo.

Ma c’è chi, da sempre, ha fatto del rispetto della tradizione in cucina la propria filosofia di vita e di lavoro. E’ il caso, tanto per guardare a casa nostra, del ristorante alla Torre di via Fabio Filzi, un ristorante “storico” per Guidizzolo, essendo aperto da cinquantatre anni. Per il vero non si è sempre chiamato così o almeno così non lo conoscono tutti i Guidizzolesi. Inizialmente era conosciuto come “dal Derbino”, detto anche “Papaciöl” o “Sulfrì”, dal nome del suo fondatore, Derbino Onofrio, di professione imbianchino, che dopo aver gestito per anni la locale cooperativa nella zona dove ora c’è l’ASL, nell’ottobre 1960 aprì la

trattoria negli stessi locali che ancora oggi ospitano il ristorante. La gestione della trattoria e la cucina erano prevalentemente affidate alla moglie Antonietta Marchesini, di Solferino. Solo con il subentro della figlia Aldina si concretizza la trasformazione nell’attuale ristorante, che molti hanno appunto cominciato a chiamare “dall’Aldina” o magari anche “dal Gilberto” e oggi “dalla Gilberta”, rispettivamente marito e figlia, che partecipano alla gestione. Alla vasta e affezionata clientela non è il nome che importa, l’indirizzo lo conoscono bene, ma soprattutto conoscono la qualità del servizio offerto, fedele alla tradizione gastronomica locale e del territorio, proposto con la consueta cortesia e disponibilità. Piatti semplici, ma preparati con cura ed un menù dove è possibile trovare quei cibi e quelle ricette che soddisfano il palato e solleticano la memoria. Tra i primi troviamo sempre il classico risotto alla mantovana, ma anche i capunsei, i tortelli di zucca e le tagliatelle con la selvaggina, come pure gli gnocchi, i bigoli e gli agnolini in brodo. Anche nei secondi ci si rifà alla tradizione, talvolta con qualche concessione alla fantasia, come

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per lo stinco al porto o le costine rosticciane, vera e propria delizia, o ancora il vitello tonnato o la carne ai ferri. I locali e l’arredo sono semplici, senza fronzoli, ma accoglienti e giusti per farci sentire “a casa”. Se l’Aldina cura la cucina, insieme alla cuoca Marisa, e Gilberta cura la sala, Gilberto si dedica al bar, ma non ha mai trascurato le sue passioni, il ciclismo innanzitutto e poi il calcio, tanto da ospitare la sede del Milan Club. Si vede però che la clientela va oltre ogni rivalità sportiva, stante il fatto che ogni giorno a mezzogiorno non c’è un tavolo vuoto. A mezzogiorno, perché la sera il ristorante apre solo su prenotazione di gruppo. Una pagina di storia locale che ha avuto anche visitatori illustri, come Gene Gnocchi, ma anche calciatori famosi come Franco Baresi, Carlo Ancellotti e Paolo Maldini ed il prof. Giorgio Celli,

noto entomologo che amava Guidizzolo, ma soprattutto la cucina di questo ristorante. Un locale dalla chiara tradizione storica, che ben merita questo riconoscimento, quale

protagonista della vita passata, presente e, speriamo, futura della nostra comunità.

Graziano Pelizzaro

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In continua diminuzione le nascite del 2013 rispetto a quelle degli anni 2011 (74) e 2012 (64), infatti la cicogna ha portato solo 53 nuovi cittadini. Stabile, in percentuale, il numero dei figli di stranieri residenti a Guidizzolo 21 contro i 32 degli italiani. Le femminucce battono maschietti 30 a 23.

di Cristian Fantinel e Cristina Stanghellini

di Adrian Goicea e Maria Magdalena Goicea

Lucrezia 4–8

di Sebastiano Adami e Rossella Massarotto

Nicolas 26-11

Chiara 27-9

Federico 6-11

Giorgia 23-7

Christian 18-1

Aurora 20–2

di Emanuele Lucchini e Monica Ervetti

Alessandro 5-11 8

di Giancarlo Cerutti e Patrizia Franzini

Melissa 14-5

di Gianluca Hu e Alessandra Zhou

Giulia 5-8 di Ivan Boscaini e Eliana Redini

di Simone Onofrio e Manuela Pezzini

di Davide Maffizzoni e Valentina Sartori

di Marco Prezzi e Lisa Pezzini

Alessandro e Gabriele 27-9 di Renato Parameli e Mara Ferrari


Adele 8-9

Matilde 19-6

Sofia 23-11

Gabriel 24-10

Carlo 2-4

Elisabetta 28-11

Francesca 6-3

Grace 14-5

Elisa 30-3

Gloria 29-11

Miriam 1-8

di Corrado Cobelli e Stefania Parolini

di Matteo Marsiletti ed Elena Cobelli

di Giorgio Ferri e Nadia Mensi

di Davide Cobelli e Mara Campanelli

di Stefano Delaini ed Eleonora Pesci

di Andrea Busca e Rita Zuanon

di Davide Angelini e Serena Dolfini

di Stefano Pasini e Anna Alberti

di Mirko Cimarosti e Marika Malinverni

di Alessandro Vinco e Clarissa Tordini

di Stefano Zanoni e Cristiana Baroni

Alice 21-5

di Matteo Bussolotti e Monica Cabiddu

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Davide 25-7

Pietro 29-11

Sofia17-7

Manuel 12-3

Gloria 28-1

Leonardo 14-1

Angelica 23-5

Nora 19-3

Francesca 6-3

Tommaso 1-5

Alessia 30-8

Moris 13-11 di Mirko Gaetani e Chiara Zanini

di Marco Zecchini e Nicoletta Panizza

di Sandro Cortelazzi e Rabia Khaya

di Marco Donà e Violetta Bonoldi

di Simone Cortelazzi e Francesca De Giuli

di Flavio di Paolo e Francesca Bonzi

di Fabrizio Pagnotta ed Evelyn Sudati

di Ignazio Dellaparte e Laura Bodini

di Maurizio Zanetti ed Elisa Carasi

di Diego Sideri e Silvia Rosa

di Simone Biazzi e Raffaella Quaresmini

di Eduard Ioan Miclea ed Elena Miclea

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di Andrea Marchi e Barbara Bazzotti

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Margherita 2-8 di Sandro Gandini e Carla Coletti

nato il 19 febbraio, figlio secondogenito della collaboratrice de “la Notizia” Laura Leorati e di Andrea Faccincani

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di Alessandro Stefani e Valentina Pezzini

Benjamin 19-7 di Gary Ellison e Gina Cattaneo

Matilde, nata il 16 dicembre, figlia primogenita della collaboratrice de “la Notizia” Giulia Stuani e di Matteo Vidal

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Fiori d’arancio Fotografie di lettori che si sono sposati nel 2013

Anna Daverio Stefano Provezza

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Elisa Caiola Mirko Froldi

15 giugno 2013

25 aprile 2013

Cinzia Giordano Fabio Lucchini

Federica Bianchini Marcello Pozzi

20 luglio 2013

27 luglio 2013


Silvia Fioravazzi Matteo Corvino

Violetta Bonoldi Marco Dona’

8 settembre 2013

13 aprile 2013

Laura Santi Matteo Zambello

Valentina Rizzi Morris Filosi

15 giugno 2013

6 luglio 2013

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Emi Zampolli Nicola Venturelli

24 agosto 2013

Debora Nicolai Mauro Rizzi

6 aprile 2013

Paola Santi Simone Vanoni

Claudia Valbusa Marco Del Corno

14 settembre 2013

30 giugno 2013


Alessandra Nodari Diego Eoli

20 aprile 2013

Elvira Apkina Alex Bombana

24 aprile 2013

La redazione ringrazia: - L’Ufficio Anagrafe del Comune sig.re Marianna Conchieri, Laura Trevini e Cristina Tartarotti - Lo studio fotografico “Foto Luce art” di Raffaele Trivini - Un particolare ringraziamento alla collaboratrice Annalisa Cappa, per aver curato le rubriche “Fiori d’arancio” e “Bimbi nati”

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Riconoscimento Auser provinciale

Il presidente dell’AUSER di Guidizzolo Francesco Pelizzaro e la vice presidente Anna Gallesi, nei mesi scorsi hanno consegnato ad Agostino Frizzi una targa dell’AUSER Provinciale, che lo ha nominato Presidente Provinciale Onorario. Con la targa, che il Presidente Provinciale Egidio Berni ha predisposto, si ringrazia sentitamente il Sig. Frizzi per l’attaccamento e la disponibilità dimostrata all’associazione AUSER con oltre trent’anni di iscrizione ed anche come presidente della svoltare a sinistra lo stesso, infrangendo il divieto, come talvolta accadeva prima.

Alberi di luce

sezione di Guidizzolo per 15 anni consecutivi. Frizzi, tra i vari aneddoti, ricorda che agli inizi degli anni ottanta, in quattro soci si sono messi in giro in bicicletta per il paese ed in pochi giorni hanno raccolto un centinaio di tessere.

Viabilità modificata

Può sembrare un fatto non particolarmente significativo, ma in molti hanno accolto con piacere la modifica alla viabilità realizzata nelle scorse settimane all’incrocio tra la Statale e via Salvo d’Acquisto. Quest’ultima è la strada dove ha sede l’autofficina e concessionaria Tomasi, che ha promosso questo adeguamento. In precedenza all’incrocio non era consentita la svolta a sinistra, né in entrata né in uscita. Ora l’accesso alla strada ed all’autosalone è ammesso, da qualunque direzione si provenga, senza correre il rischio di cedere alla tentazione di

Allestire l’albero di Natale, così come il presepio, è una tradizione presente in quasi tutte le case. Grande o piccolo, in salotto o in giardino, ognuno lo interpreta come meglio crede o semplicemente come può. Capita quindi di vedere, soprattutto nei giardini, degli allestimenti davvero pregevoli, che richiedono perizia e maestria. È il caso di quello allestito, in occasione delle festività appena trascorse, da Romi Parmeggiani, elettricista, nel suo giardino in via Cavour. Romi, certamente agevolato in ciò dal suo mestiere, ha collocato centinaia di lampadine colorate su una conifera, ottenendone un effetto ragguardevole e suggestivo, come dimostra la foto.

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Piccoli “capolavori” destinati a durare fino all’Epifania che, come si sa, si porta via tutte le Feste e anche… gli alberi di Natale.

Un inverno… di gente

Gente coraggiosa quella di Guidizzolo. Ha sfidato nebbia e gelo per ballare, ascoltare e cantare all’aperto la sera dell’8 dicembre, sulle note e musiche dei Nomadi. Le bellissime canzoni sono state validamente proposte dal complesso “Impressioni sonore”. Sono state vere emozioni elevate al cubo quelle della 3ª edizione di “Musica e…brulé”. Caldarroste, vin brulé e zabaione

caldo hanno tentato di riscaldare i numerosi presenti, ma sono bastate poche note delle canzoni dei Nomadi, ed i cuori dei presenti si sono infiammati all’istante. Gente sorridente e contenta quella che, invece, usciva dal teatro la sera precedente, che, al caldo, ha assistito numerosa all’ 8ª edizione di

“GUIDIZZOLO in CANTA”. Evento ormai collaudato, che ha portato allegria, vitalità e brio sia sul palcoscenico sia tra le poltrone. Molto bravi i 15 cantanti , che sono stati premiati con un omaggio esclusivo realizzato dalla Ditta RIVAS. Si sono poi succeduti anche 4 intermezzi di danza con alcuni ballerini dello studio Danza Immagina. Durante l’intervallo è stata presentata la 7ª “Cartolina per Guidizzolo”. Quest’anno la pittrice Bellardi Lara con i suoi acquerelli, ha fatto rivivere la

costruzione più antica di Guidizzolo. Veramente bellissima e coinvolgente. Si consiglia a tutti i Guidizzolesi di procurarsene una copia presso la Pro Loco, per poter conservare la memoria storica di una parte del proprio paese. Gente speciale, invece, quella che per S. Silvestro è atterrata al teatro. Gente che da vari comuni

della provincia e fuori, si è alzata dalle poltronetelevisione per approdare alle poltrone–teatro, per trascorrere alcune ore spensierate ed allegre facendo amicizie e conoscenze varie, mentre si brindava al nuovo anno. L’orchestra “Musica Inn”, formata da 6 validissimi e preparatissimi elementi, tra cui il guidizzolese doc Paolo De Giuli, ha intrattenuto in modo simpatico, allegro e gioioso il pubblico presente in sala, da veri professionisti. Una sorpresa straordinaria! Bravissimi ed eccezionali. Peccato per i guidizzolesi che non hanno potuto apprezzarli !!

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Uno scrittore, ha detto ” il capodanno vuol dire solitudine, la fine di dicembre è un errore del calendario, un buco spazio–tempo”. La Pro Loco ha cercato di fare in modo che per molti il capodanno non fosse sinonimo di solitudine ma di amicizia e compagnia. C’è riuscita?

La castagnata

L’autunno scorso l’Auser, in stretta collaborazione con la Pro Loco, il G.V.G e l’Associazione Alpini ha organizzato nella sala consiliare una castagnata. Gli oltre trecento partecipanti (tra cui

no una splendente falce di luna. Terminati i fuochi, è stato distribuito quasi mezzo quintale di buonissime pennette con le salamelle e tantissimi panini, pizzette, focacce, dolci, vini, bibite, ecc. E’ stato spazzolato tutto, nemmeno le briciole da dare agli uccellini il giorno dopo!! Un vero successo.

Ottantenni “in gamba” molti graditi ospiti della casa di riposo) hanno potuto saziarsi a volontà di caldarroste preparate dai volontari delle associazioni, di pizzette, panini, focacce, dolci sfornati al momento da alcune volontarie, bibite e vino a volontà. La prima parte della festa è stata accompagnata dalla musica di alcuni allievi dell’ente filarmonico di Guidizzolo. Un vero record di partecipanti. Quando le associazioni collaborano tra di loro e si mettono in gioco, il successo è garantito!

Arrivare ad ottant’anni in buona salute è una aspirazione ed un obiettivo che fortunatamente oggi non pochi realizzano. Ed è naturalmente un buon motivo per ritrovarsi e festeggiare, anche

Il buriel

Una bella sera stellata e non fredda, ha permesso a più di settecento persone di assistere al classico Buriel organizzato da Bombana Livio con la collaborazione della Pro Loco, che ha distribuito vin brulé, bombardini e the caldo. Alle 19 è stato acceso l’enorme falò e contemporaneamente sono partiti spettacolari fuochi d’artificio che hanno “dipinto” il cielo di molti colori per quasi mezz’ora. Tra il fuoco ed i botti, faceva capoli-

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per condividerne l’intima soddisfazione e rievocare i momenti di vita vissuta che ciascuno porta dentro, nel proprio bagaglio di memorie. Lunghi anni di vita, di lavoro, di rapporti e relazioni che formano oggetto di piacevoli conversazioni, meglio se con le gambe sotto la tavola. È ciò che hanno fatto i coscritti della classe 1933 di Guidizzolo, che si sono ritrovati numerosi presso un noto ristorante locale. Prima del pranzo, però, hanno partecipato tutti alla celebrazione della Santa Messa e si sono ritrovati, idealmente, nel ricordo degli ultimi “coscritti” che “si sono portati avanti” e ci hanno lasciato: don Adriano Avanzi, Arnaldo Angioletti e Ugo Bombana. Per tutti, infine, l’auspicio di ritrovarsi ancora “in gamba” per la prossima ricorrenza.


Campionati del mondo tamburello indoor Il primo mondiale indoor di tamburello si è svolto nel territorio mantovano tra i comuni di Castel Goffredo, Asola, Casalmoro e Guidizzolo. L’organizzazione di questo importante evento è il riconoscimento della tradizione che ha questo sport nel nostro territorio e, per Guidizzolo, del valore dei nostri impianti sportivi. Alla manifestazione sono intervenuti presso il nostro centro sportivo, gli studenti di alcune scuole superiori di Guidizzolo e Mantova per assistere alle fasi di qualificazione che si sono svolte tra venerdì 6 e sabato 7 dicembre, per un’occasione di incontro con i giovani atleti provenienti da tutto il mondo. Ben 23 infatti i Paesi rappresentati, di quattro continenti, assente solo l’Oceania. Per quanto riguarda le nostre rappresentative nazionali, la squadra femminile diretta dalla

D.T. Giulia Marino non ha avuto difficoltà a battere in finale le atlete francesi; anche i ragazzi del D.T. Gianni Dessì hanno strappato il titolo alla Francia. La finale in rosa è stata molto emozionante ed ha visto il ritorno ai massimi livelli di Germana Baldo, al rientro dopo un lungo infortunio, affiancata dalle compagne Laura Lorenzoni e la giovanissima Beatrice Zeni. In campo maschile per la finale sono scesi sul terreno di gioco Luca e Manuel Festi e Salvatore Occhipinti. Dopo le premiazioni di tutte le nazionali partecipanti, e la consegna del doppio oro mondiale alle nazionali Italiane, gli arbitri italiani e stranieri, le delegazioni federali e le autorità intervenute hanno concluso elogiando l’ottima organizzazione di questa prima edizione del campionato mondiale che ha confermato come questo movimento

sia in fermento ed in costante crescita anche oltre i confini europei, soprattutto nella specialità indoor, che utilizza spazi più ridotti ed è di più facile apprendimento e pratica. Gli stessi atleti partecipanti hanno espresso la loro soddisfazione ed il gradimento, specie per la nostra… cucina! Diversi infatti i locali del territorio che hanno ospitato le varie rappresentative. Al Ristorante “Roccolo” di Castel Goffredo, tanto per citarne uno, hanno pranzato a turno le rappresentative di Italia, Francia, Spagna, Germania, Ungheria, Lituania, Repubblica Ceca, Scozia, Russia, Brasile, Cuba, Ecuador, India e Senegal per un totale di oltre 1.000 coperti in due giorni. Tutti comunque ugualmente soddisfatti e tutti a condividere un caloroso… arrivederci!

Oscar Cagioni

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di Paolo Zani

Anno 2014: come sono aumentate le pensioni

Importo lordo complessivo percepito a dicembre 2013 Fino a tre volte il T.M.

1.486,29 €

Fino a quattro volte il T.M. Fino a cinque volte il T.M.

Tra 1.486.30 e 1.981,72 € Tra 1.981.73 e 2.477,15 € Tra 2.477,16 e 2.972,58 € Oltre 2.972,58

Fino a sei volte il T.M. Oltre sei volte il T.M.

nistici il cui importo complessivo sia superiore a 4 volte e pari o inferiore a 5 volte il trattamento minimo; • 50% per i trattamenti pensionistici il cui importo complessivo sia superiore a 5 volte e pari o inferiore a 6 volte il trattamento minimo; • 40% nel 2014 e 45% per ciascuno degli anni 2015 e 2016, per i trattamenti pensionistici superiori a 6 volte il trattamento minimo INPS. Oltre ad una rettifica, rispetto al passato, delle percentuali da applicare, il legislatore ha modificato anche le modalità con le quali si applica l’indice di perequazione. Mentre in precedenza esso veniva applicato per “fasce d’importo”, ora l’indice va applicato, in modo via via decrescente, sull’intero importo della pensione. Facciamo un esempio per Aumento % 2014 Aumento mensile Massimo compren1.20% 17.83 € dere meglio (100% dell’indice ISTAT) la novità e 1.14% 22.59 € (95% dell’indice ISTAT) prendiamo il 0.90% 22.29 € caso di una (75% dell’indice ISTAT) pensione di 0,60% 17,84 € (50% dell’indice ISTAT) 2500 euro Nessun aumento per la lordi. fascia di importo

Forse pochi pensionati si saranno accorti che sulla rata di pensione di gennaio 2014 vi è stato un piccolo aumento. L’indice di aumento, per effetto del tasso di inflazione programmata, è stato fissato nel 1,2%. La legge di stabilità, legge n° 147 del 27 dicembre 2013 modifica, per il triennio 2014-2016, la perequazione automatica dei trattamenti pensionistici. Secondo la nuova disposizione l’indice di rivalutazione dei trattamenti pensionistici si applica in misura percentuale pari al: • 100% per i trattamenti pensionistici il cui importo complessivo sia pari o inferiore a 3 volte il trattamento minimo INPS; • 95% per i trattamenti pensionistici il cui importo complessivo sia superiore a 3 volte e pari o inferiore a 4 volte il predetto trattamento; • 75% per i trattamenti pensio-

superiore a 2.972,58 €. Solo lo 0,48% fino a 2.972.58 €. (40% dell'indice ISTAT)

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Se fosse rimasto in vigore il precedente meccanismo – bloccato per il biennio 2012/2013 dalla Riforma Fornero - le pensioni, ipotizzando un indice di perequazione dell’1,2 per cento, sarebbero aumentate di: • 17,84 euro per l’intero indice (1,2%) fino a 1.486,29 €, • ulteriori 10,70 euro per l’indice ridotto al 90 per cento (1,08%) sulla fascia d’importo compresa tra 1.486,29 € e 2.477,15; • 0,21 euro per l’indice ridotto al 75 per cento (0,90 per cento) sull’importo eccedente i 2.477,15 euro. L’aumento complessivo sarebbe stato dunque pari a 28,75 euro. Ora, invece, per la stessa pensione l’incremento sarà, complessivamente, pari a 18 euro ovvero lo 0,72 (il 60 per cento dell’1,2) dell’intero importo. La situazione si complica per le pensioni di importo superiore a 6 volte il trattamento minimo, pari a 2.972,58€. Per il solo anno 2014 non beneficeranno di alcun aumento per la fascia d’importo eccedente 2.972,58€ e, dunque, per queste pensioni l’incremento sarà di 14,27 euro.

14.27 €

A fianco uno schema riassuntivo sugli aumenti di pensione per l’anno 2014


Quando c’erano le mezze stagioni Con questa espressione, ormai condizioni della vita, del lavoro, sentita perfino nelle valli abusata, si vuole significare sia degli affetti e dei rapporti sociali bresciane. Ebbene, la “strada il fatto che il clima non è più e, appunto, delle stagioni. di Birbesi” oggi è abbastanza quello di una volta, ma anche Il risultato di questa ricerca è dritta e regolare, ma in tempi in senso più generale che tutto da leggere, scorrevole e abbastanza recenti ha subito tante cose sono cambiate nella piacevole, soprattutto per chi due interventi di raddrizzatura, nostra quotidianità. certe situazioni le ha vissute ma prima effettivamente era Nelle scorse settimane è in prima persona e le rivive tutta una curva. Nel testo poi uscita una interessantissima con un velo di nostalgia. Ma si cita un’altra espressione pubblicazione, edita dal è interessante anche per i riferita ad un “barbèr de Birbes” Circolo Culturale Monte Alto di giovani, che possono così di cui in pochi conservano la Solferino, con la collaborazione capire da dove vengono certe memoria. un’opera preziosa, del Centro Culturale San espressioni di uso comune che È soprattutto oggi che, in tempi Lorenzo, ad opera di Andrea loro stessi usano. Bianchera, pubblicazione che I nostri ragazzi, per esempio, di globalizzazione e di società porta proprio questo titolo: molto probabilmente non multirazziale, il dialetto rischia Quando c’erano le mezze sanno perché si dica “l’è drit sempre più l’emarginazione come la stradå de Birbes”, dai mezzi di comunicazione stagioni. L’autore con perizia e pazienza riferendosi una cosa storta che ufficiale. GIOVEDÌ 19 DICEMBRE 2013 ORE 21 storta non si può. È questa Azzeccata anche l’appendice e con la collaborazione del più Sala Consiliare del Comune di Guidizzolo Circolo, ha curato una raccolta una espressione usata ben oltre dedicata ai “I dì ‘n del nas”, di proverbi, modi di dire ed il nostro territorio, avendola un gruppo musicale che da Presentazione del libro sempre si esprime soltanto in espressioni dialettali dell’Alto dialetto dell’Alto Mantovano Mantovano, con particolare Andrea Bianchera con le proprie canzoni, i cui riguardo al territorio di Quando c’erano le mezze stagioni testi sono una vera antologia Solferino e dintorni, ma con di espressioni dialettali, senza escursioni anche nel veronese, censure. bresciano e bergamasco. Nell’insieme risulta un Non si tratta, come potrebbe ampio e divertente raccolta apparire, di un semplice di espressioni dialettali, che dizionario di termini o non ha e non vuole avere la espressioni, come abbiamo presunzione di contenerle visto in altre opere, quanto tutte, sicuramente qualcuno piuttosto di una escursione ne troverà alcune non citate, nella memoria collettiva e ma non importa, sarà qualcuno nella nostra storia, ma anche che “el gha miå tœte le fasine nel lessico quotidiano ancora Dì ‘n del nas al cuert”! attuale in buona parte della nostra gente, spesso legato alle Un anno (e un mese) di proverbi e modi di dire dell’Alto mantovano, con incursioni nel veronese, bresciano e bergamasco ALLEGATO CD MUSICALE DEI

Sarà presente l’autore

Tutta la cittadinanza è invitata

Al termine, nella sala Civica, brindisi di auguri e assaggio di risotto offerto dall’AVIS

MULTIMARCA

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Goldoni - La locandiera L’arte di sedurre... per adorar se stessi

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dott.ssa Francesca Pesci

Letteratura

arte & dintorni

«Tutto il mio piacere consiste in vedermi servita, vagheggiata, adorata. Questa è la mia debolezza, e questa è la debolezza di quasi tutte le donne». Chi parla è Mirandolina, la locandiera, la protagonista dell’omonima commedia goldoniana che andò in scena per la prima volta nel gennaio 1753. Mirandolina: un nome, un diminutivo affettuoso, quasi per rendere più facilmente avvicinabile, quasi innocuo, il personaggio che porta questo nome... che innocuo proprio non è. La giovane donna gestisce una locanda in cui ogni avventore si innamora di lei. Tutti la corteggiano, in particolare il Marchese di Forlipopoli, un aristocratico decaduto a cui resta solo il titolo e non può offrire alla donna altro che la sua protezione, e il Conte di

Albafiorita, un mercante che, arricchitosi, è entrato a far parte della nuova nobiltà, un parvenu, diremmo, che prova a conquistare Mirandolina con molti e costosi regali. L’astuta locandiera, da buona mercante, non si concede a nessuno dei due, lasciando ad entrambi intatta l’illusione di una possibile conquista. Sicura di sé, li tiene tutti in giostra, compreso il cameriere Fabrizio, sempre molto interessato, oltre che a conquistare Mirandolina, a preservare i propri interessi. La locanda insomma offre uno spaccato della società contemporanea di Goldoni, rappresentando le varie classi sociali. Nell’alberghetto viene ospitato anche il cavaliere di Ripafratta, un convinto misogino che si vanta di essere immune al fascino femminile ed anzi sostiene di essere “nemico delle donne”. Mirandolina, offesa nel suo orgoglio femminile, decide di vendicarsi e di punire la sua superbia misogina, mettendo in atto tutte le proprie arti seduttrici per farlo cadere innamorato di lei. Ecco allora tutte le sue strategie di seduzione, in una temibile ed intrigante mescolanza di verità e bugie, lacrime e falsi svenimenti. Cosa spinge davvero la

locandiera a comportarsi così? L’orgoglio offeso di donna? La volontà, come lei stessa dice, di vendicare tutte le donne ingiuriate dal cavaliere misogino? In realtà, questo ci appare soltanto un alibi: Mirandolina vuole solo affermare la propria individualità. Il vero motivo per cui si ostina a sedurre il cavaliere è un esasperato narcisismo e una smania di potere che non tollera che alcuno vi si sottragga. Mirandolina “regina di cuori... e di denari” (C. Annoni) raggiunge alla fine il suo obbiettivo: non solo il Cavaliere si innamora perdutamente, ma è costretto anche a confessare in pubblico il suo cedimento; proprio lui, l’eterno spregiatore delle donne. Anche lui, come Mirandolina, è narcisista, vive nell’autocontemplazione, incapace di stabilire relazioni adulte. Eppure, a differenza di lei, egli riesce infine a concludere un percorso sentimentale, evolve ed esce dal suo bastare a se stesso. Egli è infatti l’unico, tra tutti i personaggi che ruotano attorno a questa “locanda dell’amore” e che si riempiono la bocca della parola “amore”, che conosce davvero questo sentimento, capace di farti cambiare punto di vista.


Il cielo nel 2014

un anno, due solari e due lunari, purtroppo nessuna visibile dall’Italia, e potremo circostanziare con precisione la possibilità che il nostro sguardo incontri nel cielo notturno le spettacolari scie luminose create dalle polveri di diverse comete non periodiche, ma solo a partire dalla fine di maggio. Tuttavia, questi primi mesi dell’anno offrono alla nostra attenzione un paio di particolarità, a cominciare da una curiosità riscontrabile nel calendario lunare: nel mese più corto del 2014 mancherà una fase della Luna. A febbraio, infatti, non vi sarà la Luna Nuova, che invece raddoppierà a marzo, regalandoci due notti di buio intenso, particolarmente idonee alle osservazioni della volta stellata. Si tratta di un evenEVENTI ASTRONOMICI DEL PERIODO to piuttosto FEBBRAIO 2014: - 20: congiunzione Luna-Marte. raro, acca- 22: congiunzione Luna-Saturno. duto l’ultiMARZO 2014 - 20: equinozio di primavera (ore 17.57). ma volta nel - 20: occultazione (circa 12’’) mattutina di Regolo (Alfa Leonis) da parte 1995, che dell’asteroide Erigone 163. - 22: Venere alla massima elongazione ovest (47° dal Sole), prima dell’alba. non si riLUNARIO presenterà - Luna Crescente: dall’1 al 14 febbraio, dal 2 al 15 marzo e il giorno 31. - Luna Piena: 15 febbraio (ore 00.53), 16 marzo (ore 18.08). fino al 2033. - Luna Calante: dal 16 al 28 febbraio, dal 17 al 29 marzo. A marzo vi - Luna Nuova: 1 (ore 9.00) e 30 marzo (ore 20.45). - Apogeo: 12 febbraio (ore 06.00), 11 marzo (ore 21.00). sarà un’al- Perigeo: 27 febbraio (ore 21.00), 27 marzo (ore 20.00). tra rarità

osservabile d a g l i astrofili: l’occulta z i o n e di una stella di prima magnitudine da parte di un asteroide. Regolo, luminosa stella alfa della costellazione del Leone, visibile da tutte le zone abitate del pianeta, per circa dodici secondi scomparirà alla vista, eclissata da Erigone 163, un asteroide a base carboniosa, molto scuro e invisibile senza l’utilizzo di strumentazioni, che appartiene alla fascia asteroidale principale del sistema solare situata nella regione tra le orbite di Marte e di Giove. La data in cui avverrà questo raro fenomeno di occultazione coinciderà con l’equinozio di primavera, in cui le ore del giorno e della notte si equivalgono, evento che per le antiche civiltà mesopotamiche segnava l’inizio del nuovo anno in concomitanza con il rinnovo dei cicli vitali della natura dopo i rigori del periodo invernale.

dott.ssa Mariavittoria Spina

Era stato battezzato “l’anno delle comete”, eppure il 2013, quanto a spettacoli del firmamento, non ha dato i brillanti risultati tanto attesi e sembra che non ci si possa aspettare molto di più nemmeno dall’anno appena cominciato. Infatti, stando alle attuali previsioni astronomiche, il 2014 non prospetta all’osservatore amatoriale del cielo fenomeni di notevole rilevanza. Accanto ai consueti appuntamenti con gli eventi periodici di sicuro interesse, ad es. le date dei picchi dei principali sciami meteorici e delle opposizioni ed elongazioni planetarie, i nuovi eventi osservabili ad occhio nudo si contano sulla punta delle dita. Avremo il numero minimo di eclissi verificabili nell’arco di

Astri e civiltà

A quanti uomini, presi nel gorgo d’una passione, oppure oppressi, schiacciati dalla tristezza, dalla miseria, farebbe bene pensare che c’è sopra il soffitto il cielo, e che nel cielo ci sono le stelle. Anche se l’esserci delle stelle non ispirasse a loro un conforto religioso, contemplandole, s’inabissa la nostra inferma piccolezza, sparisce nella vacuità degli spazi, e non può non sembrarci misera e vana ogni ragione di tormento. (Luigi Pirandello, I Quaderni di Serafino Gubbio)

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Una vita così

Angiolina col marito Cesare Scalfaro

Era tempo di guerra. Il pittore Umberto Lilloni, sfollato a Medole, insegnante all’Accademia di Brera e poi dal 1945 all’Accademia di Belle Arti di Parma, notò una bella ragazzina dai capelli rossi, una vicina di casa amica della figlia Adele, le chiese di fargli da modella. Realizzò così diversi quadri tra i quali “La ragazza dalle trecce d’oro”. Quella ragazza era Angiolina Bulgarini. Ancora oggi ricorda sorridendo che, dopo aver visto i quadri che la ritraevano, voleva partire per Milano per fare da musa al pittore. Il padre, però, intervenne decisamente e le impedì tale “pazzia”. Ora a 86 anni – ci dice scherzando-: ”Chissà se avessi seguito il pittore, forse sarei diventata una famosa modella” . A 18 anni si sposò con Renzo Medola, da cui ebbe due figli, Guglielmo e Giuseppina. Iniziò così a lavorare nell’ortaglia del marito. In seguito Angiolina andò a fare la governante in una famiglia di Castel Goffredo.

Poi il colpo di fulmine per Dopo la morte del secondo un giovane che le “rubò il marito, molti intraprendenti cuore”, come ricorda ancora ammiratori hanno tentato di con gli occhi lucidi per la farle la corte, ma lei, “il suo nostalgia. Mentre lavorava in cuore lo aveva già chiuso un’assicurazione a Casaloldo, all’amore”. conobbe il suo “capo” Cesare Il suo carattere assolutamente Scalfaro. Ancora oggi ripete solare, ottimistico e sereno l’ha con emozione, mentre guarda aiutata a superare durante la una sua foto, ”fui rapita dal sua vita delle prove tremende, suo sguardo”. Rimasti vedovi come la perdita in poco più di 4 entrambi, si sposarono, si mesi, della sorella Antonietta, trasferirono a Guidizzolo e del figlio Guglielmo e del giovane nipote Ivan. rimasero insieme per 15 anni. Tra i vari aneddoti Angiolina Anche le sue recenti personali racconta di quella volta in traversie non le hanno fatto cui fu invitata dal Presidente perdere il buonumore e, infatti, scherzosamente della Repubblica Oscar Luigi commenta Scalfaro, primo cugino del -“negli ultimi anni ho contribuito marito. Ricorda che, soffrendo a mantenere in vita l’Ospedale di male ai piedi, andò a Roma di Castiglione delle Stiviere con con un paio di scarpe vecchie le mie ventisette operazioni”-. vive con serenità, e consumate. Nella borsa, Ora però, teneva un paio di scarpe messaggera di positività. nuove da mettere prima di Una vita così, come tante, ma incontrare il Presidente. Cercò tutta da raccontare. Daniele Guerra invano di trovare un posticino per cambiarsi le scarpe, ma dall’ingresso del Quirinale e fin davanti al Presidente fu sempre accompagnata da due corazzieri (anche sugli ascensori, dove sperava di fare il cambio). Così, rammenta sorridendo, fui ricevuta dal Presidente con ancora ai piedi le scarpe vecchie e rotte. Angiolina ci dice che il Presidente Scalfaro la soprannominò la “testarda mantovana” perché non voleva dargli del “tu”. Angiolina con la figlia Giuseppina

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tività ben strutturate, è un’attività del pensiero umano che assorbe normalmente il 50% delle nostre attività mentali: sì! Così tanto! Finora veniva considerato un modo naturale per dare “respiro” al nostro cervello, ma una ricerca attualissima lo sconfessa. La Teoria dell’Intelligenza Personale di Kaufman e collaboratori sostiene, finalmente, che l’intelligenza è data dall’insieme delle risorse cognitive “volontarie” (attenzione focalizzata e sostenuta, memoria di lavoro, accuratezza, velocità,..) e di quelle “spontanee” (intuizione, emozioni, apprendimenti impliciti, utilizzo spontaneo di memoria episodica,..). E’ l’insieme di tutte queste capacità a determinare l’intelligenza umana! In quest’ottica, il vagabondare della mente, di solito ritenuto una sorta di perdita di tempo perché poco utile al raggiungimento di benefici nell’immediato, potrebbe assumere un ruolo centrale nella soluzione di problemi che non hanno a che fare con il qui ed ora, ma che riguardano obiettivi personali e di vita

a lungo termine. Sull’onda di questa teoria, Kam e collaboratori (2013) hanno svolto una ricerca in cui chiedevano alle persone di svolgere dei compiti ben precisi ed hanno notato che la parte di cervello normalmente impegnata in periodi di riposo, come durante il mind wandering, si attivava anche durante compiti ritenuti classicamente cognitivi; ecco perché hanno ipotizzato che il vagabondare con la mente possa essere un’attività mentale che non ha un’utilità immediata alla risoluzione dei compiti che stiamo svolgendo in quel momento, ma che potrebbe essere utile ad elaborare un “treno di pensieri” utili in futuro a risolvere compiti ben più difficili, e forse vitali, di quelli affrontati in quel momento. Evidentemente, quindi, ancora una volta, abbiamo bisogno di ridefinire le nostre consuetudini ad etichettare le persone ed ora anche la scienza ci aiuta in tal senso.

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Dott.ssa Giulia Stuani

Oggi proviamo a spezzare una lancia a favore di quelle persone che sono state sempre definite “distratte”: a chi non è capitato di recarsi in una stanza per prendere un oggetto e non appena ci siamo arrivati non ricordavamo più cosa dovevamo prendere? O chi è esentato dall’essersi dimenticato ciò che stava per dire? Queste esperienze capitano a tutti, fanno parte della nostra umanità, ma ci sono persone particolarmente predisposte a questi atteggiamenti: vagano col pensiero, sono poco concentrate, sognano ad occhi aperti… ed hanno spesso, di conseguenza, delle prestazioni convenzionalmente poco utili. Storicamente, queste persone sono state definite “distratte”, nella migliore delle ipotesi, ma, in periodi per fortuna molto lontani, addirittura sono state scambiate per “poco intelligenti”. Ebbene, oggi le neuroscienze vengono in soccorso di tali persone. Il mind wandering, cioè il vagabondare con il pensiero, il perdersi nei propri sogni ad occhi aperti anche durante at-

Psicologia

Il mind wandering


ENTE FILARMONICO Notiziario a cura dell’Ente Filarmonico di Guidizzolo Nelle poche parole pronunciate in occasione della presentazione del concerto di Capodanno ho voluto sottolineare come sarà difficile inventare manifestazioni culturali e meno che diano vita alla struttura. Sono del parere che quanto investito abbia un suo valore, oltre che economico e finanziario, un valore di proposta propositivo che permetta una coagulazione di tutte le forze culturali guidizzolesi attorno ad un centro che dovrebbe diventare un riferimento per tutta la cittadinanza guidizzolese e non. È una sfida che l’Amministrazione Comunale insieme all’Ente Filarmonico Guidizzolo ha messo in campo. La gestione, infatti, della struttura avverrà a “quattro mani” come nelle esecuzioni pianistiche. Mensilmente l’Ente Filarmonico Guidizzolo darà rendicontazione all’Amministrazione Comunale di modo che vi sia, in tempo reale, conoscenza del progresso delle iniziative. Averci individuato come Partner nella conduzione di questa struttura ci ha riempiti di orgoglio ed è un segno tangibile della credibilità dell’Ente. Le persone che compongono il

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CdA sono entusiaste di questo compito e forti delle esperienze degli anni precedenti opereranno proprio per raggiungere quei traguardi e quegli obiettivi che ci siamo proposti per dare a Guidizzolo e ai Guidizzolesi iniziative culturali, che travalicando l’aspetto propositivo istituzionale, diano anche momenti di aggregazione e di condivisione solidale fra i cittadini. L’accordo che momentaneamente ha una validità di un anno permetterà all’Ente Filarmonico Guidizzolo e al Comune di centrare quelle opportunità e quelle iniziative che facciano vivere l’ambiente e tutta l’area circostante. Sono del parere che l’investimento è notevole e appunto per questo, essendo risorse della Comunità, la costruzione non diventi un castello nel deserto, una struttura che muoia perché mancano quelle persone, quelle istituzione, quegli enti che si prodigheranno gratuitamente per far conoscere nell’Alto Mantovano questo bellissimo edificio. Preciso che tutti i componenti dell’Ente Filarmonico Guidizzolo sono volontari che si prodigano nell’aspetto musicale bandistico e sinfonico. La freschezza e la brillantezza dell’iniziativa dell’Ente Filarmonico Guidizzolo poggia sui giovani tant’è che il 60% hanno mediamente 18 anni e la loro voglia di vita ed entusiasmo fa sì che queste qualità si espandano a coloro che gli sono vicini. La loro conoscenza, la loro professionalità ab-

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binata ad una enorme passione per la musica permette di vivere e di avere a Guidizzolo una realtà musicale che fin dalle origini, 1839, ha consentito al nostro Paese di avere un’eccellenza ineguagliabile. Non dimentichiamo che gli elementi che compongono l’Orchestra Fiati sono 60. Non dimentichiamo inoltre l’aspetto promozionale che sul territorio dell’Alto Mantovano il Nostro Ente, attraverso le scuole di musica sta esercitando. A Guidizzolo abbiamo 60 ragazzi iscritti, Cavriana 35, Volta Mantovana 25, Pozzolengo 20, Solferino 30 e tutto questo fa sì che un’arte eccelsa come la musica crei occasioni e opportunità di crescita della persona oltre che della nostra società. La musica è un’espressione che è riconosciuta universalmente. Supera le barriere del linguaggio perche appunto è riconosciuta come valore universale. Un valore che ci fa credere anche in un futuro di pace, in un futuro di condivisione di vita lontana da conflitti e da guerre. D’altronde anche i nostri antichi hanno visto nella musica un messaggio che va addirittura oltre la vita. Per tutti ricordiamoci di Orfeo che grazie appunto alla sua sublime arte musicale riuscì a convincere gli Dei di scendere agli inferi e riportare in vita Euridice. Viva la musica in tutte le sue forme, lirica, classica, leggera, barocca, sacra e auguriamo all’iniziativa un prosperoso e felice anno 2014. Franco Marchesini


Il massimo visto da basso Elodio Perani Ogni volta che ritengo di divulgare un argomento, parto col pensare al titolo più appropriato che lo rappresenti. Questa volta credevo di averlo azzeccato con “I PENSIERI DI LEONARDO DA VINCI” ma alla fine ho ritenuto potesse sembrare presuntuoso per cui ho optato per quello in testata perché le mie righe “sfiorano” soltanto l’uomo più colto del mondo. Uno scarno riassunto quindi possibile a me e a chi vorrà leggerlo. Leonardo è nato nel 1452 ad Anchiano presso Vinci, un borgo situato tra Firenze e Pisa. Il padre, Ser Piero, fu quasi costretto ad educarlo in alto livello fin dall’infanzia, viste le su poliedriche e sconvolgenti doti. Nulla di certo si sa della madre perché a quei tempi non era notizia importante. Solitamente l’intelligenza prima concentra e poi spazia mentre Leonardo possedeva simultaneamente le due facoltà in un unico spazio. Nel 1470, o forse prima, il Vasari racconta che il padre presentò alcuni lavori ad Andrea del Verrocchio che, stupito, lo accettò nella sua bottega assieme al Perugino, maestro di Raffaello. La prima opera commissionata e qui composta fu un angelo inginocchiato al battesimo di Cristo cui seguì la Madonna del fiore e altre opere, descritte dal Vasari, ma andate perdute. Si passa poi al realismo idealistico di Sant’Anna del Louvre, di San Gerolamo della pi-

nacoteca vaticana di Milano. L’artista ha sempre la tendenza a riprodurre più o meno velatamente i tratti particolari del proprio corpo. A trent’anni Leonardo lascia Firenze per Milano alla corte di Ludovico Sforza, detto il Moro, cui presenta subito i suoi progetti: ponti su corsi d’acqua in ogni zona, bombarde e carri armati, edifici e sottopassi, sculture in marmo e in bronzo. Partecipa al completamento del duomo, si realizza come ingegnere civile e militare, come musicista e persino come atleta. La progettata fusione della statua equestre di Ludovico Sforza, alta 8 metri, non avvenne mai. Dipinse il Cenacolo nel refettorio dei domenicani di Santa Maria delle Grazie. Nel 1500, all’età di 48 anni, dopo la caduta degli Sforza, lascia Milano per Venezia e poi Mantova dove abbozza il magnifico ritratto di Isabella d’Este, custodito al Louvre. Benvenuto Cellini riconosce che Leonardo privilegia il movimento e la psicologia mentre Michelangelo la forma e la plasticità. Incaricato da Cesare Borgia, lavora alla canalizzazione dell’Adda ma ciò non gli impedisce di fissare sulla tela la più bella effige di donna esistente, monna Lisa, moglie di Francesco Zenobi del Giocondo, per cui è conosciuta come Gioconda. Con l’avanzare dell’età

comincia a faticare nel rivaleggiare coi più giovani Michelangelo e Raffaello; comunque a Pavia costruisce il famoso leone meccanico; prima di Bacone e di Galileo aveva fondato la geologia con la rotazione terrestre, l’ottica e la meccanica generale, la legge della caduta dei gravi e dell’equilibrio dei liquidi e quindi l’idraulica prima di Castelli. In fisiologia aveva scoperto il funzionamento delle valvole cardiache ed è stato il primo ad eseguire il disegno anatomico; inventò il compasso a centro mobile, il bilanciere dell’orologio, il paracadute e macchine volanti, assillo di tutta la vita. Ha riconosciuto l’indispensabilità di Dio ma rifiutò di definirlo perché, non avendo limiti, non presentava alcun rapporto con noi. Trattò moltissimo sul volo degli uccelli in 4 libri: 1° : il volo battente (le ali); 2°: volo senza battere; 3°: volo di gruppo; 4°: volo strumentale (umano). Asseriva che ogni cognizione iniziava da sentimenti. L’ultimo disegno del 1519 furono le 3 figure danzanti. Ormai vecchio si stabilì in Francia nel castello di CLOUX dove venne colpito da paralisi alla mano destra (fortunatamente era mancino). Di costituzione assai robusta, aveva però condotto un’esistenza estenuante. Si spense il 2 maggio 1519 all’età di 67 anni.

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a cura di Sandra Tosi

Anima e cuore

Grazie a te e a tutti voi! Per te e per tutti voi amici miei, che siete entrati nella mia esistenza all’improvviso con un “ciao” e siete riusciti a farmi gioire e commuovere, sorridere e sbuffare, a farmi sognare ed “esistere”! Per voi che mi avete teso la mano, incitandomi a proseguire, mostrandomi un nuovo mondo sconosciuto, per voi che mi lasciate un messaggio nella quiete della sera, rendendomi partecipe di gioie personali o come un strepito nel silenzio, cercate braccia aperte, per

consolare le angosce. Per voi che brontolate “tirandomi le orecchie” quando sbaglio o mi viziate con affetto quando supero gli intoppi, per voi che mi siete rimasti accanto e per chi mi ha dimenticata, seguitando la sua strada. Per voi che mi coccolate, mi prendete in giro, mi consigliate, mi sostenete e mi ascoltate, per voi che mi avete restituito la serenità e mi avete regalato un fiore! Per te che mi hai accolto come una sorella quando un istante

di sconforto, mi ha resa troppo fragile e per te che sei scappata in cielo portandoti via una parte del mio cuore … Per voi che mi avete accolto senza chiedervi chi ero: così, semplicemente. Per te e per tutti voi, splendidi amici miei, un abbraccio, un pensiero affidato al vento perché arrivi al di là del cielo e a chi abita lontano, il mio grazie di cuore e un augurio: che il 2014 sia messaggero d’Amore e di pace per tutti!

Le performance di Sandra I nostri lettori ben conoscono la verve poetica di Sandra Tosi, attraverso la rubrica “Anima e cuore”. Ma che si possa cimentare anche in altri campi, non è noto a tutti. È il caso di un opuscolo celebrativo del Gruppo AIDO di Busto Arsizio, che per celebrare il proprio 35° anniversario di fondazione ha curato una pubblicazione che ricorda la figura di don Carlo Gnocchi, al quale il Gruppo è intitolato, e che esalta il valore della donazione di organi. Testi e grafica sono stati curati, appunto, da Sandra Tosi. In ogni pagina, su un accattivante fondale sfumato di composizioni floreali, alcuni versi che toccano l’anima e il cuore, dei quali riportiamo un estratto: “Ho visto la luce negli sguardi di chi, nella disperazione più grande e come estremo atto d’amore ha donato il suo fiore spezzato, perché un’aiuola intera tornasse a fiorire”. Nell’insieme ha senz’altro colto e trasmesso quello che è il messaggio fondamentale: donare gli organi consente alla vita di andare oltre la morte, per un’altra vita.

Guidizzolo (MN) e Montichiari (BS)

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Telefonia mobile Da questo numero, anche sulla scorta dei desideri espressi dai lettori nei questionari, ho deciso di proporre qualcosa di nuovo, trattando prodotti sempre più presenti nella vita di ognuno di noi: il mondo della telefonia mobile e dei tablet. Quale modo migliore di iniziare il nuovo corso, se non quello di recensire i migliori smartphone in circolazione? In questo numero parliamo del Galaxy Note 3. Nei prossimi numeri parleremo dell’ iPhone e tanti altri. Come si presenta? Il Samsung Galaxy Note 3 si presenta come un grande cellulare touchscreen, molto sottile e dalle forme squadrate, dotato di un tasto centrale meccanico e 2 tasti sensibili al tocco posti sulla scocca del terminale. Disponibile nei colori Classic White o Jet Black, questo phablet (termine utilizzato per descrivere un terminale in grado di porsi, viste le dimensioni, fra cellulari e tablet) è attorniato da una cornice molto sottile in policarbonato metalizzato e dai classici tasti di sblocco e regolazione del volume. Che caratteristiche ha? Parlando di caratteristiche tec-

niche, il Galaxy Note 3 offre, letteralmente, quanto di meglio l’industria mobile abbia da offrire: sistema Android 4.3 (la versione più recente), schermo full hd da 5.7”, processore Quad Core da 2,3 GHz, 3 Gb di RAM (attualmente l’unico cellulare munito di una tale quantità di RAM), 32 Gb di memoria interna (espandibile tramite micro sd) e una fotocamera da ben 13 megapixel con flash led integrato. Menzione d’onore, infine, per la batteria, dalla grande durata. Come va? Il Galaxy Note 3, viste le caratteristiche, non poteva che essere una vera e propria “bomba” tecnologica. Il terminale risulta eccezionalmente fluido in ogni tipo di situazione e con ogni tipologia di applicazione, permettendo di gestire contemporaneamente numerosi processi e programmi in esecuzione. La navigazione internet e l’utilizzo della posta elettronica, inoltre,

risultano estremamente veloci e piacevoli, del tutto comparabili a quelle di tablet assai blasonati (come ad esempio l’IPad Air di Apple, a oggi il miglior tablet in circolazione). Ultimo ma non ultimo, qualche parola sulla fotocamera integrata. I 13 megapixel di cui è dotata garantiscono foto di ottima qualità, offrendo moltissime opzioni di personalizzazione. Quali difetti ha? L’unico difetto, secondo chi scrive, può essere rappresentato dalle dimensioni del terminale: 151,2 x 79,2 x 8,3 mm, un po’ grande per essere tenuto in tasca. A chi è consigliato? Il Galaxy Note 3 è consigliato a tutte quelle persone amanti di smartphone di notevoli dimensioni, alla ricerca di un terminale in grado di garantire potenza e versatilità, sia in ambito lavorativo che in ambito privato.

Sfilata di carnevale

Domenica 23 febbraio ore 14, p.le della Chiesa. (In caso di maltempo l’evento si svolgerà il 2 marzo) Il tema per le maschere è libero perciò ci si può sbizzarrire secondo la propria fantasia per scegliere la maschera più originale e divertente, al termine della sfilata ci saranno le premiazioni dei migliori gruppi e dei carri. Giochi e merenda per tutti i partecipanti. Vi aspettiamo numerosi!

Viaggia insieme a te!

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Poesia, che passione! Chi non ha mai provato, prima o poi a scrivere poesie? Diversi dei nostri lettori coltivano questa passione, a volte anche con ottimi risultati. Una poesia, però, vale se sa suscitare in chi la legge qualche emozione, qualsiasi essa sia. Anche per aderire alle sollecitazioni ricevute nel recente sondaggio, quando lo spazio ce lo consentirà pubblicheremo alcuni componimenti dei nostri lettori e delle nostre lettrici, che abbiano ottenuto qualche riconoscimento. Verranno pubblicati senza commento, così che ciascuno possa trarne le proprie impressioni ed emozioni, del tutto personali. In questo numero pubblichiamo due poesie della nostra lettrice Roberta Marani di Copparo (Ferrara) che da anni scrive poesie perché “la fa sentire bene”. “Scrivere - rivela - per me è diventato come la copertina di Linus: mi protegge, mi coccola e scarico sulle parole frustrazioni, pesi e dolori ed anche le emozioni e le gioie”. TRA INFINITE CROCI BIANCHE

TU LO SAPEVI

Tra infinite croci bianche solo la tua è senza nome. Ed io ti ho preso tra le mie braccia, donandoti le mie lacrime ed una carezza. Forse i tuoi occhi avevano il colore del mare, o quello del cielo. O forse invece erano come le castagne del bosco. Il tuo cuore voleva sognare ancora ed il respiro ti accompagnava lieto. Ora ti accompagna soltanto la brezza del mare che spiega la tua bandiera. Tra infinite croci bianche la tua ora sembra meno sola. Avvolto dalla mia tenerezza , oggi sei il più amato di tutti. E’ con tristezza che vado via. Ma ti porto con me. E mi immagino il tuo sorriso, un po’ da bambino ed un po’ da uomo, mentre guardi l’incessante infrangersi delle onde. Non aspetti più niente. C’è solo silenzio e malinconia tra l’erba e le margherite. Dormi in pace, fratello e padre mio. Amore mio.

Tu lo sapevi che le parole scorrono via. Passano per un istante, come ali di gabbiano verso il mare. Così fragili, ora così inutili. Le getterò giù dal dirupo perché non consolano. Per me, solo la culla di questo assordante silenzio. Quanti domani ancora….. Per quante notti verrò a spiare la tua luce? Invidierò ogni ombra che a te si avvicina. E questo vento caldo che sempre saprà trovarti. Pure la luna che si fisserà dentro i tuoi occhi. Tu lo sapevi che sarebbe rimasto un lievissimo dolore, nascosto, quasi negato. Lo accarezzo e mi chiedo dove sei…. Dove sei….Dove sei….

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Via B. Rodella, Via B.27 Rodella, - GUIDIZZOLO 27 - GUIDIZZOLO (MN) (MN)

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orario continuato 8.00 - 18.00

è gradito l’appuntamento cell. 347 4125083

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via Vittorio Veneto, 50 - 46040 Guidizzolo MN


FILETTO DI MAIALINO LARDELLATO Ingredienti

Procedimento FILETTINI Prendere la carne cruda e suddividerla equamente in quattro cilindretti, salarli e peparli. Far rosolare velocemente la carne in una padella dopo avervi messo 50 g di burro e un rametto di rosmarino; sfumare con il vino. Conservare il fondo di cottura che useremo per irrorare il nostro filettino lardellato. Disporre le fettine di pomodori secchi sulla carne e avvolgere il tutto con le fettine di speck. CASTAGNE Cuocere le castagne con una foglia di salvia e alloro per darvi l’aroma. Scolare le castagne cotte e metterle in un’altra pentola precedentemente preparata con acqua e zucchero. Far cuocere fino a far caramellare lo zucchero. ZUCCA Dopo aver pulito la zucca fatela cuocere in forno. Soffriggere la cipolla con 50 g di burro, aggiungere la zucca cotta, insaporirla con sale, pepe e un cucchiaio di grana. Mettere il composto ottenuto in un apposito stampino da forno. PER FINIRE Mettere i filettini in forno, precedentemente riscaldato, e farli cuocere a 180° per circa 20 minuti; a metà cottura aggiungere i tortini. Impiattate, bagnate la carne con il fondo di cottura, aggiungete i tortini di zucca e le castagne caramellate…Buon Appetito!

Vino consigliato: Novello - Cantina Bertagna, Cavriana

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a cura di Donatella Lusenti

800 g filetto di maialino 12 fettine di Speck 250 g pomodori secchi sale, pepe, rosmarino, salvia, alloro Q.B. 100 g burro 0,1 cl vino bianco 200 g castagne secche 600 g di zucca zucchero, grana, cipolla

Ricette

per 4 persone


PRO LOCO GUIDIZZOLO Apertura: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9,00 alle 11,00 Telefono 0376 1620426 - Fax 0376 1620443 - piazzale Marconi, 2 - c/o Municipio

Notiziario a cura di Daniele Guerra

Calendario manifestazioni 2014 FESTA DELLE ASSOCIAZIONI

APRILE (DATA DA DEFINIRE)

41ª CAMMINATA DELLA SALUTE

1° MAGGIO

25° ANNIVERSARIO PRO LOCO

DA DEFINIRE

2ª EDIZIONE LIBERA LA MENTE

APRILE E SETTEMBRE

7ª EDIZIONE “FIERA IN MUSICA”

3ª DOMENICA DI LUGLIO

5ª PROVA CAMPIONATO LOMBARDO VESPA

31 AGOSTO

3ª FESTA DELLA BIRRA

FINE AGOSTO

4ª EDIZIONE “EXPO COLORI E SAPORI SOTTO LA TORRE”

1ª DOMENICA DI OTTOBRE

9ª EDIZIONE “GUIDIZZOLO INCANTA”

6 DICEMBRE

8ª CARTOLINA PER GUIDIZZOLO

6 DICEMBRE

4ª EDIZIONE “MUSICA E … VIN BRULE’”

7 DICEMBRE

2ª EDIZIONE S. LUCIA PER BAMBINI

DICEMBRE (pomeriggio, data da stabilire)

5ª EDIZIONE BRINDISI DI SAN SILVESTRO

31 DICEMBRE

MERCATINI HOBBISTI E CREATIVI

DATE DA STABILIRE

0376 840494 Apertura:

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dalle 11.00 - 14 e 16.30 - 22.00 domenica 16.00 - 22.00 Lunedì chiuso Via Solferino, 66 Guidizzolo MN


Lettere al direttore Egr. Direttore, ho notato la sua assenza il giorno dell’inaugurazione della mostra “I modelli sanmicheliani come strumento didattico” presso il Liceo artistico A. Dal Prato; anche Lei è nel gruppo dei vintage che considera la mail un mezzo anonimo di comunicazione e addirittura non la lascia a tutti? Perché guardi che quella scuola è altamente tecnologica, la maggior parte dei numerosi studenti intervenuti con entusiasmo all’inaugurazione era impegnatissima ad utilizzare strumenti polifunzionali e all’avanguardia, io penso per registrare gli interventi, per fotografare, filmare, trasmettere l’evento in tempo reale, approfondire qualche argomento, individuare collegamenti, scambiare opinioni; pochi, per fortuna, erano intenti a chiacchierare e ridacchiare. La mostra è stata realizzata in modo inappuntabile, difficile trovare una sbavatura nell’installazione dei superbi modelli nella dimostrazione delle fasi di lavoro e nella documentazione; molto interessante la documentazione fotografica che riporta il pensiero ad altri tempi, quando andare a scuola, soprattutto come quella di allora, era un privilegio e una fortuna. Uscendo da quella stanza quasi incantata, il ritorno al reale è violento, possono giovani che hanno recepito, anche superficialmente, il significato di quest’evento tollerare le brutture scarabocchiate sui muri? Per non parlare dell’inquietante legiona-

rio a pugno chiuso con la scritta morte o di quella povera statua sdraiata con il ventre squarciato? Mi chiedo il perché di un impegno così pesante sia sul piano organizzativo che economico, e che tipo di ricaduta possa avere un’iniziativa come questa; omaggiare qualche vecchio studente? Non mi sembra opportuno né adeguato lo sforzo, forse quelle risorse sarebbe stato meglio usarle per i problemi attuali. Coinvolgere il territorio? Ottima idea, ma mancavano il maresciallo dei Carabinieri, il prete , il farmacista, anche i presidenti della Pro Loco e delle associazioni, i D.S. e gli insegnati delle scuole vicine, i commercianti e tanti altri, sono loro che possono suscitare una catena di interessi e di partecipazioni, anche perché così è nata la scuola. Ma, egr. Direttore, adesso che ci penso, Lei è stato fra quei fortunati che hanno ricevuto apposito ed elegante invito per il pranzo e quindi ha snobbato la faticaccia della presentazione? Lettera firmata

Carissima lettrice, si, ho ricevuto l’invito per la cerimonia e il successivo pranzo via mail, ma per motivi personali, chiariti alla responsabile, ho ritenuto di non partecipare. Andrea Dal Prato Un ringraziamento a... Finalmente anche la fine di quest’anno è arrivata, ed ancora una volta ce l’abbiamo fatta!!!

Tutti noi colleghi, ci siamo ritrovati a guardare indietro in questi anni passati insieme, chi da più tempo e chi da meno, e ci siamo resi conto che buona parte di noi è cresciuta unitamente a questa azienda. La nostra esperienza maturata in questi anni è frutto delle esperienze che abbiamo affrontato e gestito insieme. Abbiamo avuto giorni sereni e giorni grigi, ma abbiamo superato tutti gli ostacoli quotidiani delle nostre vicende personali ed aziendali sostenendoci l’uno con l’altro, e ciò permette di definirci una grande famiglia. Queste sono semplici parole che possono descrivere solo in parte la nostra grande gratitudine verso il nostro datore di lavoro Mauro Ferrari, che con i suoi sacrifici riesce sempre ad essere al passo con le esigenze dei suoi lavoratori. Sperando sempre in una proficua collaborazione da parte di tutti, le vogliamo augurare un buon anno 2014, pieno di gioia, salute e soddisfazioni. I dipendenti di Elettronica FM

Questa lettera, dei dipendenti di un’importante azienda guidizzolese conferma che nonostante la crisi e nonostante tutto quello che i politici inventano per frenare la libera iniziativa, un sano progetto che coinvolga tutti, dai dirigenti agli operai, può continuare a “vivere”. A quello dei dipendenti uniamo anche il nostro plauso di incoraggiamento.

AZIENDA AGRICOLA Produzione e vendita vini doc spumanti e tipici di GIANFRANCO BERTAGNA Bande di Cavriana MN Tel. e Fax. 0376 82211 - Cell. 328 9273900 www.cantinabertagna.it - info@cantinabertagna.it

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GRUPPO MICOLOGICO NATURALISTICO

“COLLI MORENICI” Sede: Ristorante “La Baita” Campagnolo di Cavriana MN - Notiziario a cura di Giorgio Arienti

Il programma 2014 Dopo la recente assemblea il direttivo ha predisposto il programma delle attività per il 2014. Verrà riproposto, e non poteva certo mancare visto il sempre crescente numero di appassionati partecipanti, il ‘Corso di micologia’, giunto alla 18ª edizione. Si terrà tutti i lunedi alle ore 21, dal 24 marzo per terminare il 19 maggio, presso la Sala Consiliare del Comune di Guidizzolo. Come per il passato saranno toccati i temi relativi al riconoscimento delle diverse specie, al modo di vivere il bosco fino ai sistemi culinari per meglio apprezzare la bontà dei funghi. Sul versante della mostra micologica che si terrà a Guidizzolo in occasione della fiera è da notare che riscuote sempre un ottimo successo di un pubblico sempre interessato e attento, anche se sono un po’ in calo i “volontari” per la raccolta delle specie fun-

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gine da esporre. Da qui la necessità di tenere l’esposizione micologica nella sola Guidizzolo, non escludendo, che in presenza di volontari raccoglitori si possa tenere anche in altri paesi. Gite: - in Val di Non, località Sette Larici il 13 luglio 2014 per la raccolta funghi (la speranza è sempre quella che la stagione sia propizia!) e per i non fungaioli visita alla Città di Cles, (Cles è il capoluogo della Valle di Non: si trova a un’altitudine di 635 metri e conta circa 6500 abitanti. L’altopiano è dominato da una corona di montagne di eccezionale bellezza in cui spicca il Gruppo delle Dolomiti di Brenta. È centro di notevole importanza storica; ha origini molto antiche, che risalgono all’epoca neolitica e all’età del bronzo, come risulta da molti ritrovamenti archeologici. Il ritrovamento di numerose monete romane a Cles testimonia la grande importanza del paese già nei primi secoli dopo Cristo. Va ricordato che a Cles furono rinvenute, oltre alla Tabula Clesiana, altre cinque epigrafi sacre e una stele funeraria cittadina dalle caratteristiche costruzioni). - dal 26 al 28 settembre 2014 uscita di tre giorni (2 pernottamenti) in Val di Non con possibilità di raccolta funghi o escur-

sioni in tutta la vasta area dei boschi che circondano i Rifugi Sores e Predaia. Confermato il Presidente Si è svolta alcuni giorni or sono l’annuale assemblea del Gruppo Micologico-Naturalistico ‘Colli Morenici’ che raccoglie soci da tutto l’Alto Mantovano ed è attivissimo nella promozione ambientale e nell’educazione micologica con il corso che ogni anno vede una partecipazione sempre più massiccia. L’assemblea dopo avere approvato i bilanci consuntivo e preventivo, ha proceduto alla nomina del consiglio direttivo e delle altre cariche sociali confermando all’unanimità gli uscenti ai quali è andato il plauso generale per il lavoro svolto. Così il direttivo risulta composto da Franco Boccazzi presidente confermato e dai consiglieri Giorgio Arienti (vicepresidente), Lino Bicelli, Ernesto Bianchera, Graziano Pelizzaro, Fabio Rossi e Stefano Vergna; probiviri Danilo Bignotti, Franco Cermaria, Pietro Gialdini, Alteo Parolini e Renzo Rambaldi; revisori Franco Carletti, Gaspare Darra, Saetti Maurizio, Franco Parolini e Marco Valbusa. Un elogio infine al nostro bimestrale ‘la Notizia’ per la puntualità con cui segue le attività del sodalizio.


Gli Sherpa Presentato un volume che racconta i primi 10 anni di attività e spiega in modo chiaro chi sono, cosa fanno e come operano sul territorio. Presentiamo una sintesi del capitolo: Perchè siamo nati Nella seconda metà degli anni ‘90 un gruppo ristretto di ope­ ratori dell’Ospedale “Carlo Poma” di Mantova sollecitati dal disagio che spesso era vis­ suto quando veniva comunicata al paziente e alla famiglia la necessità della dimissione e, quindi, di ritornare a casa in uno stato grave della malattia, cominciò a riflettere sui bisogni di questi malati e dei loro cari. Mettendo insieme competenze, sensibilità, esperienze e coinvol­gendo sia familiari di malati che persone sensibili ai problemi degli stessi, matura la convinzione che è possibile dare risposte appro­priate attraverso un approccio che abbia come pilastri: - la convinzione che prendere in cura un malato non significa curare la malattia, ma la persona in tutte le sue componenti (presa in carico globale); - la convinzione che permettere al malato di essere curato nel proprio ambiente, con la vicinanza dei propri cari, sia la scelta migliore. Come coniugare le due Cose: avere un’assistenza qualificata e globale e restare nella propria famiglia? Attraverso l’intervento di operatori con professionalità diverse, ma preparati a lavorare insieme e con la stessa finalità e sostenendo la famiglia nel suo difficile compito di assistere e accompagnare un proprio caro, soprattutto nell’ultimo periodo di vita. Questi punti fermi hanno permesso di superare difficoltà, incom­prensioni, preoccupazioni che, insieme a soddisfazioni e riconoscimenti, accompagnano di norma ogni iniziativa e attività Il gruppo iniziale ha preso contatti con esperti nelle varie professionalità, impegnati in esperienze di assistenza domiciliare al malato oncologico in

fase avanzata, e ha iniziato un percorso di formazione. Intendiamo ricordare e ringraziare in modo particolare gli operatori dell’Associazione VIDAS di Milano, nello specifico la Dr.ssa Roberta Brugnoli, la Dr.ssa Daniela Cattaneo e il Dr. Luigi Valera per averci incoraggiato a istituire anche a Mantova una Associazione simile alla loro, e per averci seguito nei primi passi fino a quando l’Associazione stessa è decollata. Nel 2002 il gruppo, che nel frattempo si è costituito grazie anche alla collaborazione e alla disponibilità di alcuni volontari, ha deciso di dare avvio a questa “avventura”: fondare un’Associazione che offra al malato di tumore in fase avanzata la possibilità di ricevere le cure palliative e una assistenza globale continua e gratuita, restando nella propria casa. L’Atto Costitutivo dell’Associazione porta la data del 23 settembre 2002. L’anno 2003 è stato impegnato nella formazione degli operatori e dei volontari e nell’informazione e sensibilizzazione della popolazione. Nel 2004 è iniziata l’attività assistenziale vera e propria, che a oggi, attivata da 140 Medici di base, ha preso in carico più di 400 malati. Nel 2006 il numero delle richieste superava la possibilità di risposta da parte degli operatori per cui, volendo mantenere la gratuità degli interventi, è stato necessario decidere se rifiutare alcune richieste o reperire fondi per poter disporre di alcuni operatori retribuiti. È stato questo un momento di forte preoccupazione e una decisione sofferta. Alla fine si è deciso di cercare, attraverso varie iniziative, di reperire fondi per retribuire nuovi operatori e mantenere l’assistenza gratuita per il malato.

L’area di intervento è stata dapprima il Distretto di Mantova e suc­cessivamente, su richiesta, il Distretto di Viadana e di Guidizzolo. L’ASL ha accreditato l’Associazione nel 2009 per il Distretto di Man­tova e nel 2011 per tutto il territorio della Provincia. Elementi che caratterizzano l’intervento dell’Associazione: - il Medico di Medicina Generale mantiene il suo ruolo di responsa­bile sanitario e la presa in carico del malato avviene su sua richiesta; - la presa in carico non è solo sanitaria e, infatti, è prevista una inizia­le analisi della situazione familiare e sociale, attraverso un incontro con i familiari da parte dell’ assistente sociale, che presenta l’Associa­zione e le sue modalità di intervento; - gli operatori non sono organizzati in turni di servizio, ma ogni ma­lato viene affidato a un operatore di ogni professionalità - è attiva una reperibilità 24 ore su 24, alla quale sono dedicate due infermiere con funzioni direttive, informate costantemente dagli operatori che hanno in carico i malati e che, se necessario, possono intervenire a domicilio su chiamata; - viene effettuata settimanalmente la riunione d’équipe con duplice scopo: promuovere l’integrazione dei vari interventi nei confronti del malato, fare emergere eventuali problematiche vissute dagli ope­ratori e affrontarle anche con l’aiuto degli psicologi dell’Associazio­ne presenti alle riunioni; - vengono messi a disposizione, se necessario, presidi e ausili, in atte­sa che l’ASL li fornisca. Per informazioni: 0376 478116 - cell 333 9173200 gli.sherpa@libero.it Sede operativa di Castiglione via Ordanino,11 - 0376 639859

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Inaugurato il MASeC Inizio scoppiettante per il nuovo anno a Guidizzolo. A sfatare la tradizione secondi cui i botti si sentono per San Silvestro, l’amministrazione comunale di Guidizzolo il primo gennaio scorso ha inaugurato la nuova struttura polivalente in Piazza Falcone e Borsellino: Il MASeC. Guidizzolo. MASeC, acronimo, ha spiegato il sindaco Sergio Desiderati nel suo intervento, per indicarne l’utilizzo: Musica, Arte, Spettacolo, in una parola Cultura a Guidizzolo. Benedetta da don Nicola Ballarini, col taglio del nastro davanti alla Giun-

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ta di ieri con la quale è partita l’opera, a quella di oggi che l’ha completata e al giovanissimo musicista Diego Lucchini chiamati dal sindaco proprio come momento per unire un recente passato, il presente e il futuro rappresentato proprio dal più giovane dei musici dell’orchestra fiati dell’Ente Filarmonico Guidizzolo che a seguire ha presentato il tradizionale concerto degli auguri. Dopo aver ricordato i duri 365 giorni appena trascorsi il sindaco ha continuato dicendo: ‘…ciò che non deve mai venir meno è la

speranza, senza speranza non c’è futuro. E la speranza passa attraverso diversi momenti e condizioni: un lavoro per chi non ce l’ha, una casa per quanti la stanno cercando magari per poter iniziare una vita insieme, la serenità per chi l’ha perduta, la salute per coloro che soffrono, una parola per chi è solo’. Ma speranza che trova significato anche nella voglia di fare, di lavorare insieme, nei tanti luoghi e momenti che uniscono la comunità, nella cultura: tutti momenti che aiutano a crescere individualmente e collettivamente. Creando anche lavoro. Concetti ripresi e ampliati dalla vice presidente provinciale Francesca Zaltieri secondo la quale ‘il fare insieme aiuta a ricostruire la cittadinanza e a dare il senso della collettività, diventando anche, specie in momenti di crisi, importante opportunità di lavoro e volano per l’economia. Le caratteristiche tecniche nella dettagliata relazione dell’architetto Raffaele Grasso sul ‘…bel risultato di un investimento pubblico sociale civile, all’avanguardia


sotto ogni profilo e destinato a impreziosire un’area già ben servita’. Costato 1.100 euro al metro quadrato con il lavoro di 20 imprese, l’immobile comprende una splendida sala, 2 stanze ufficio, cucina e bar. Verrà gestito da Comune ed Ente Filarmonico; mentre il Bar destinato a breve con appalto. E la capiente sala era gremita; tante le persone in piedi. Una serata snella e sobria; molte le autorità presenti; accanto alla vice presidente provinciale Zal-

tieri il capitano dei Carabinieri Giovanni Pillitteri, il comandante della locale stazione Massimiliano Batisti, Carlo Maccari, i sindaci di Cavriana, Monzambano, Solferino, i presidenti del Gal Maurizio Pellizer, dell’Ente Filarmonico Franco Marchesini, dell’Aido provinciale Daniela Rebecchi. Ed al termine, prima dell’applauditissimo concerto diretto dal Mo Nicola Ferraresi, i ringraziamenti a tutti coloro che hanno lavorato realizzando l’opera in pochi mesi e senza

nessun intoppo, con un grazie particolare a Giovanna Negri e Antonio Malagutti dell’ufficio tecnico comunale e all’assessore Giacomino Milani.

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Gli auguri di Natale Nei consueti auguri comunali la sintesi degli eventi più significativi 2013 e l’anticipazione delle principali novità 2014. “È il bilancio di un anno difficilissimo - ha esordito davanti a una sala consiliare gremita il sindaco Sergio Desiderati - nel tunnel di una crisi di cui non si vede ancora la fine, ma non deve tuttavia farci perdere la speranza ancora del futuro. Assistiamo a proteste. Per molti versi giustificate le quali però devono tenere in giusta considerazione le posizioni di ognuno, le diverse responsabilità rivestite, le necessità altrettanto legittime e giustificate di tutti. Senza mai scadere nella violenza, fisica o verbale; senza mai scadere nel qualunquismo o nella denigrazione degli altri. Vanno salutati positivamente tutti coloro che manifestano correttamente e va espressa gratitudine a tutti gli organi della sicurezza: Polizia Locale, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia per il lavoro che svolgono quotidianamente a favore di tutti noi. L’Amministrazione è vicina a tutti coloro che sono colpiti dall’odiosissimo crimine del furto. Noi siamo assolutamente convinti e certi che siano solo le Forze dell’ordine a doverci garantire serenità in quanto ne hanno strumenti,

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competenze e professionalità. Da parte dell’Amministrazione comunale, un segnale importante è l’implementamento dell’Ufficio di Polizia Locale con un nuovo Vigile; con altri Comuni poi stiamo lavorando per creare un corpo di Polizia Locale sovracomunale in grado di assicurare in maggior misura legalità e sicurezza. Servizi sociali, scuola e cultura sono i settori sui quali sin dal nostro insediamento manteniamo la maggior attenzione e dove vengono convogliate risorse significative. Le situazioni di disagio e difficoltà sono parecchie, tuttavia grazie alla solidarietà di diverse aziende e tanti volontari, singoli o Associazioni, si riesce a portare un minimo di sollievo. A tutti un sincero ringraziamento. Un saluto doveroso allo sport, a chi lo pratica, a chi lo sostiene o vi opera. Come tutti avete potuto vedere vi sono lavori di ampliamento al Centro sportivo. Preciso come ciò è stato reso possibile da un finanziamento specifico concesso dal Credito Sportivo circa quattro anni fa, finanziamento che non poteva essere utilizzato diversamente. L’estate scorsa il nostro territorio è stato oggetto di violenti nubifragi che hanno messo in ginocchio l’agricoltura e diversi

privati. Piogge eccezionali figlie di grandi cambiamenti climatici nei riguardi dei quali dovremo mantenere alta l’attenzione. Ci siamo immediatamente messi in moto con il Governo e la Regione, e siamo in attesa di risposte; abbiamo messo mano ad alcuni punti critici per favorire il deflusso delle acque ed invitato tutti i titolari o proprietari di fossi e scoline a procedere celermente alla loro pulizia e sistemazione. La tangenziale: la notizia è che la Provincia sta terminando la definitiva acquisizione delle aree che saranno interessate dalla nuova strada: a quanto ci è dato sapere direttamente dal presidente Pastacci, il quale con gli uffici provinciali sta lavorando alla rimozione degli ostacoli tecnici, probabilmente non siamo mai stati vicini come ora alla chiusura dell’appalto. Nel settembre scorso è stata inaugurata la nuova ala della scuola primaria; la materna, ottenute le ultime autorizzazioni al funzionamento, si trasferirà nella nuova sede presumibilmente nel marzo prossimo; il primo gennaio invece, come avete visto tutti, è stata inaugurata la nuova struttura polivalente: il MASeC, come è stato chiamato, acronimo di Musica, Arte, Spettacolo, Cultura: uno dei luoghi per la vita sociale della Comunità. In chiusura voglio ringraziare personalmente tutti coloro che lavorano disinteressatamente per Guidizzolo ed i guidizzolesi, e mi è impossibile citare tutti. Infine, da ultimo ma certamente non ultimo, un sincero Grazie a coloro che lavorano in Comune e per il Comune. Con un pensiero particolare a chi recentemente ci ha lasciati, per tutto il lavoro svolto per il nostro Comune: grazie Arianna”.


Anagrafe - Stato Civile - Elettorale: Da lunedì a venerdì: dalle 10.00 alle 13.00 mercoledì: dalle 14.30 alle 17.30 sabato: reperibilità, solo per decessi cell. 347 8074979 Segreteria - Ragioneria - Tributi - Ufficio tecnico Scuola - Teatro - Segretariato sociale: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle 12.30 mercoledì: dalle 14.30 alle 17.30 Assistente sociale: mercoledì e venerdì

dalle 10.00 alle 13.00

Polizia Locale: mercoledì e sabato

dalle 9.00 alle 11.00

Municipio (centralino) - tel. 0376 819201 Vigili Urbani - tel. 0376 840241 Teatro e manifestazioni - tel. 0376 1620428 P.E.C.: guidizzolo.mn@legalmail.it

ORATORIO SAN LORENZO ORARIO DI APERTURA 1ª e 3ª DOMENICA Maggio - Settembre dalle 17.00 alle 19.00 Ottobre - Aprile su prenotazione 335 422406

BIBLIOTECA tel. 0376 840435

estate

inverno

lunedì 9-12 / 15-19 martedì 9-12 giovedì 15-19 mercoledì venerdì 9-12 sabato

9-12 / 14.30-18.30 14.30-18.30 14.30-18.30 9-12 9-12

ASSOCIAZIONI Pro Loco - tel. 0376 1620426 Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 338 4597404 AVIS - AIDO - tel. 0376 840177 Raphaël - Ambulatorio Castel Goffredo 0376 771292 GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240 Calcio Guidizzolo - tel. 0376 819172 Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189 Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382 Amici di Rebecco - tel. 0376 819678 Centro Sociale “La Mimosa” - tel. 339 3538192 Canile Comunale - tel. 0376 819716

CIMITERO Apertura tutti i giorni della settimana Gen. Feb. Nov. Dic. Marzo e Ottobre da Aprile a Settembre

dalle 8 alle 17 dalle 8 alle 19 dalle 8 alle 20

PIAZZOLA RIFIUTI Lunedì Mercoledì e Venerdì dalle 14.30 alle 17.30 Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30

AMBULATORI MEDICI • Dr.ssa Emi Ghisolfi - Cell. 333 8356733 Prenotazione visite: 0376 840433 (8.30-12.30) Lun. Gio. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento) Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13 (su appuntamento) • Dr. Orfeo Valerio Galvani Ambulatorio 0376 819794 - Abitazione 0376 819096 Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30 Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento) • Dr. Giuliano Ponti Ambulatorio 0376 819475 - Abitazione 0376 819177 Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12.30 Giovedì: dalle 16.30 alle 19 Ambulatori medici presso sede AVIS • Dr.ssa Doriana Bertazzo Riceve su appuntamento tel.0376 83040 - 838500 Martedì dalle 17 alle 18,30 Giovedì dalle 8,30 alle 9,30 • Dr.ssa Angela Gatti - tel. 338 2619350 Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17.30 alle 18.30 Ambulatorio Medole - tel. 0376 898109 • Dr.ssa Vincenza Di Marco Riceve su appuntamento tel. 335 1736606 Lunedì - Martedì - Venerdì: dalle 10.00 alle 11.00 Mer.: dalle 16.00 alle 17.00 Gio.: dalle 10.30 alle 11.30 • Pediatra di base Riceve su appuntamento tel. 0376 631797 NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO tel. 800 228521 (Guidizzolo 0376 819005)

ENTI Protezione Civile - tel. 0376 847388 Prenotazione ambulanza - tel. 349 8608653 Istituto Comprensivo - 0376 819049 - 819059 Istituto Statale d’Arte - tel. 0376 819023 Corpo Bandistico - tel. 0376 840090 Fondazione “Rizzini” onlus - tel. 0376 819120 SISAM (acquedotto) - 800 859370 - 0376 771869 Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847352 CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253 Parrocchia Birbesi - tel. 0376 819602 Parrocchia Guidizzolo - tel. 0376 819052

Numeri utili

UFFICI COMUNALI

SANTE MESSE GUIDIZZOLO Festivi: Prefestivi: Feriali: Lun. Merc. Giov. BIRBESI Festivi Feriali: venerdì REBECCO Prefestivi

estate 8 - 10.30 19 18 9.30 8.30 18

inverno 8 - 10.30 18 17 9.30 8.30 17

EMERGENZE GUARDIA MEDICA - 118 CARABINIERI - 112 - 0376819006 VIGILI DEL FUOCO - 115 FUGHE GAS - 800901313

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