Editore: Centro Culturale San Lorenzo 46040 Guidizzolo (MN) - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - BS
BIMESTRALE DI ATTUALITÀ, CRONACA, CULTURA E POLITICA - GUIDIZZOLO MN
Foto Andrea Dal Prato ANNO XX N. 115 - AGOSTO 2014
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DIRETTORE RESPONSABILE Andrea Dal Prato CAPO REDATTORE Graziano Pelizzaro REDAZIONE Giulia Avanzi Laura Leorati Francesca Lugoboni Elodio Perani Sandra Tosi Paolo Zani COLLABORATORI Giorgio Arienti Sante Bardini Annalisa Cappa Michele Galli Luca Ghizzi Daniele Guerra Marta Leali Donatella Lusenti Francesca Pesci Luca Piazza Antonio Quiri Marisa Rodighiero Mariavittoria Spina Giulia Stuani Davide Truzzi Giovanni Zangobbi PROGETTO GRAFICO Claudia Dal Prato EDITORE Centro Culturale “San Lorenzo” via Virgilio, 25 46040 Guidizzolo (MN) Tel. 348 3115232 e-mail: redazione@lanotiziaguidizzolo.com Sito internet: www.lanotiziaguidizzolo.com R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00 Aut. Tribunale di Mantova N° 8/95 del 30-05-1995
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sommario 3 Editoriale 4 Il senso del mangiare 6 "i masalin mantovani" 8 Cronaca 12 Intervista al Presidente dell'Avis 14 Festa dell'Avis festa di tutti 15 Noi e il fisco 16 Una vita così: Gino Vaccari 17 Emozioni di pace e di guerra 18 Appunti di viaggio20 20 Un farmaco rivoluzionario 21 Psicologia 22 Arte e dintorni Letteratura 23 Arte e dintorni La nostra storia 24 Ricette 25 Lettere al direttore 26 Pensioni e dintorni 28 Ente Filarmonico 30 Festa della birra 31 Le Biomasse: cosa sono e a cosa servonoLL 32 Notizie dall’Amministrazione 35 Numeri utili
In copertina: Rigoletto di Giuseppe Verdi Gilda: Cecilia Rizzetto Duca di Mantova: Diego Cavazzin (Ente Filarmonico Guidizzolo) Parco Barriera 18 luglio 2014 Fotografie, Andrea Dal Prato
Invitiamo i lettori a proporre, per le rubriche, problemi o situazioni che siano di interesse generale. 2
editoriale
Andrea Dal Prato
Coltiviamo le tradizioni Sin dalla sua nascita, il “Centro Culturale San Lorenzo”, ha avuto come argomento portante la vita della comunità guidizzolese osservata nei suoi vari aspetti sociologici e culturali. In questi ultimi anni si è opportunamente ampliato il concetto di cultura non più intesa e limitata alle conoscenze umanistiche (latino, greco, storia, arte, filosofia, religione ecc.) ma legata anche alla natura, al paesaggio, all’ambiente ed alle sue correlazioni antropologiche. In questa nuova e più corretta accezione, i piatti tradizionali costituiscono una interessante ed apprezzabile espressione di ogni provincia e della nostra, in particolare, per la varietà e la bontà di quanto propone. In questa ottica il libro di Sante Bardini - autore di altri saggi di sociologia rurale analizzata sotto il profilo dei mangiari tradizionali - ci consente di conoscere un nuovo e singolare aspetto della tematica che gli è cara: i masalìn mantovani. Alla lettura appare immediato il grande amore per la sua terra che lui complessivamente definisce “mantovanità”. Con penna leggera, venata da sottile ironia ma capace anche di scrupolosi approfondimenti culturali, ci porta a rivisitare l’antica realtà del mondo contadino, a conoscerne risvolti particolari ed a meditare sui suoi valori. Oggi siamo affascinati dalla modernità ricca di intriganti suggestioni e perciò tendiamo a rimuovere le dolorose memorie di un’esistenza fatta di miserie, di sacrifici e rinunce. Tempi difficili ma, alla fine, non del tutto negativi in quanto è proprio nelle difficoltà che si forgiano i valori dell’uomo. Oltre al rigore storico, alla vastità dell’indagine, alle numerose ricette originali raccolte, alle descrizioni accurate della maialatura ed al concorso sempre evidenziato delle donne di casa, sono da apprezzare le valutazioni di carattere umano della ricorrenza. Pur nelle difficoltà del lavoro e lo stringimento costante della fame, si godeva la semplice gioia festosa di un giorno al quale non era esclusa la felicità di una tavola finalmente abbondante. I più attenti fra i lettori coglieranno certamente anche il rammarico dell’Autore per il riprovevole oblìo nel quale è caduta l’arte di far sö al pursèl nella nostra terra. Lamenta, giustamente, che stiamo disperdendo un patrimonio di esperienze popolari assolutamente unico. Esso trae certamente origine da un antico ed amorevole rapporto della gente del contado con la propria terra ma anche da una intelligente scelta della famiglia Gonzaga. Per sorvegliare e governare i loro possedimenti avevano palazzi, affidati ai rami cadetti, sparsi in quasi tutti i più importanti centri della provincia. I cuochi erano individuati in ambito locale tra coloro, uomini e donne, che avevano singolari abilità ai fornelli. Nel tempo avveniva dunque uno scambio di esperienze, una osmosi tra la cucina padronale e quella della campagna che ha portato la nostra terra a possedere un patrimonio gastronomico invidiabile, superiore certamente a quello di altre regioni. Il nostro Paese è sempre più alla ricerca della qualità e questa si realizza soprattutto nel genuino quotidiano. Abbiamo le carte in regola per dimostrare, ancora una volta, di essere dei depositari privilegiati sul tema suggestivo della tavola sapiente e deliziosa. Il saggio sui nostri masalìn non va dunque affidato alla polvere dello scaffale ma va letto con devota attenzione.
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Il senso del mangiare Una nuova proposta per la nostra tavola Graziano Pelizzaro
Qual è il senso del mangiare? Una domanda che può avere cento risposte, dal bisogno di provvedere ad alimentare il nostro corpo, fino al piacere di stare a tavola insieme. Ma ora a Guidizzolo ha una risposta in più. “Il senso del mangiare” è infatti l’insegna del nuovo esercizio aperto pochi mesi fa in via Veneto, 2. Abbiamo incontrato i titolari, Gianluca Cagioni con la moglie Fosca ed il fratello Fabrizio, per conoscere di più della loro attività, che oltre alla gastronomia tradizionale propone nuovi servizi quali il “cuoco a domicilio” e la consegna di pasti pronti. “Nel nostro punto vendita proponiamo la cucina pronta, da
tel. 0376 1814057
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asporto, fatta di piatti della tradizione del territorio, confezionata da noi con prodotti freschi e senza conservanti, oltre a pasta fresca e gustose prelibatezze, come i salumi di prima scelta. Peraltro ci stiamo attrezzando per ampliare la gamma dei piatti esposti con nuove stimolanti proposte”. Su prenotazione, poi, i pasti possono essere consegnati a domicilio. Questo servizio è rivolto in particolare agli anziani, ma anche a tutti coloro che per diverse ragioni possono avere questa necessità. Il “piatto forte” della loro proposta, però, è il cosiddetto “cuoco a domicilio”, un servizio già conosciuto e apprezzato sia in Italia che all’estero, dove è
conosciuto come “cuoco in affitto”. “Si tratta – ci dice Gianluca – di un servizio che offriamo alla nostra clientela che dispone dello spazio necessario per accogliere gli ospiti a casa propria, ma che, per il ricevimento ed il confezionamento delle pietanze, preferisce affidarsi a professionisti.” “Siamo in grado di offrire non solo il cuoco – continua – ma anche di fornire le stoviglie ed il personale necessari, compresi i camerieri. Anche alla provvista degli ingredienti provvediamo noi, ci basta solo concordare il menu con il cliente ed avere a disposizione la sua cucina.” A ben vedere, non mancano di certo le occasioni nelle quali si può pensare di ricorrere al cuoco in affitto, ovvero a una soluzione che consente di rimanere a casa propria e allo stesso tempo di poter contare su un servizio ed un menu di livello garantiti da cuochi professionisti: ricevimenti, battesimi, cresime o comunioni, compleanni o anniversari o, perché no, anche solo per una cenetta al lume di candela, per far colpo sul proprio partner! Non è indispensabile avere una cucina superattrezzata, tut-
to dipende naturalmente dalle proprie esigenze ed aspettative. Per tutto il resto ci pensa “Il senso del mangiare”. “Abbiamo aperto da poco – conclude Gianluca – ma già stiamo avendo delle ottime soddisfazioni. Del resto nel nostro territorio, l’alto mantovano ed il bresciano, questo servizio non esisteva. Per questo riteniamo di aver colmato una lacuna.” Se nella nostra cultura è un motivo di orgoglio e di prestigio saper cucinare bene, tuttavia in certe occasioni la nostra abilità non basta, per cui siamo certi che la clientela di “Il senso
del mangiare” saprà apprezzare questa nuova proposta, per stare al passo con i tempi che cambiano.
Per la gastronomia e per il servizio “cuoco a domicilio” informazioni e prenotazioni al numero 0376 818258.
GASTRONOMIA Cuoco a domicilio piatti tipici pasta fresca gustose prelibatezze
Guidizzolo-viaV.Veneto,2 tel. 0376 818258
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“i masalìn mantovani” presentato a Guidizzolo Folla per “i masalìn mantovani” di Sante Bardini, opera di puntualità certosina, con “memorie, curiosità, immagini, ricette della maialatura del nostro contado”. Riti domestici e comunitari custoditi “dagli artisti di un mondo rusticale che va scomparendo” ingoiato dalla globalizzazione. È stato raccontato a più voci sul saluto di
la sua lontanissima origine ai giorni nostri, interfacciandone l’evoluzione legata a profonde trasformazioni climatiche e radicali mutamenti dei contesti socio-culturali. Quindi da Elio Marini, presente con l’onorevole Gastone Savio per l’Accademia Gonzaghesca degli Scalchi, l’importante e svariato scacchiere storico-economico
Raccogliendo dall’assessore Marco Montesano, per il comune di Castiglione, l’auspicio del suo consolidamento affinché quanto prima si possa arrivare alla stesura di un disciplinare che detti i canoni di produzione del salame tipico dell’Alto Mantovano. Il testo del professor Bardini, intrigante e curioso, denso di
Andrea Dal Prato per il Centro Culturale San Lorenzo che ne ha curato la stampa e la distribuzione, con Claudia Morselli presentatrice, nella location più consona all’appuntamento: “la sala consiliare degli Artisti”. Da Alberto Guidorzi esperto di sociologia rurale la storia, con inserti gioviali, del maiale dal-
mantovano dettato da diverse professionalità e mangiari. A seguire Maurizio Fezzardi ha parlato de “I Masalì di Gozzolina” che rappresenta in un sodalizio vocato ad animare la comunità, unendo giovani e meno giovani sul progetto di non disperdere i valori di un’arte tramandata di padre in figlio.
storia e di folclore, è stato da lui pensato nel “1° Concorso provinciale del masalin mantovano” di Rodigo, quando sentì il bisogno “di incontrarne gli interpreti, ascoltarli, indagarne l’anima, raccoglierne i ricordi in alcune pagine scritte più con il cuore che con la mente”. D’impatto l’amarcord di Zeno
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Roverato di Ceresara, medaglia d’oro su 56 concorrenti proprio in quel Concorso, col rimpianto di non averla potuta mostrare al suo maestro, il masalì guidizzolese Gianni Cargnoni. “Celebrato” nel libro in una sequenza fotografica sui vari passaggi della “sua maialatura”, e riconosciuto nel convegno con un diploma ad memoriam consegnato alla moglie Maria Tarchini. Non è mancato il saluto del sindaco Sergio Desiderati ringraziando per aver messo Guidizzolo al centro della manifestazione e simpaticamente partecipando la sua storia di masalì per tradizione familiare e vocazione personale, “e niente male“! è stato detto; un bel complimento considerata la massiccia presenza di masalìn della provincia e del paese, tra cui Franco Boccazzi. La chiusura, e non poteva essere diversa, con una degustazione di risotto mantovano, offerto dall’Avis, e salami, dei vari masalìn innaffiati da vini tipici mantovani. Il volume, stampato in 3.000 copie (distribuito gratuitamente) è scaricabile dal sito: www.lanotiziaguidizzolo.com Alcune copie ancora disponibili possono essere richieste direttamente alla sede: - mail: redazione@lanotiziaguidizzolo.com - tel. 348 3115232. Il Sindaco consegna a nome de la Notizia un mazzo di fiori, alla signora Maria Tarchini moglie del maestro masalìn Gianni Cargnoni
Sopra Il tavolo dei relatori; da sinistra Claudia Morselli (conduttrice della serata), Maurizio Fezzardi, Alberto Guidorzi, Cornelio Marini e Sergio Desiderati.
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Rosso Ferrari
Come si può descrivere il mondo? Come si può decidere che colore abbinare alle cose? Questa sfumatura di rosso con le unghie colorate. Non è abbastanza preciso. Questa sfumatura di rosso è una ciliegia. Quella sfumatura di rosso è un pomodoro che cresce sulla pianta. Non è abbastanza vivido. Quando però ribadisci e affermi che questa sfumatura di rosso è come la Ferrari, tutto è chiaro, preciso, limpido. Il 1° giugno scorso via V. Veneto si è riempita di quel colore rosso inconfondibile ed universale che solo le Ferrari possono raccontare. Erano quasi una trentina e a dire il vero il rosso era interrotto ogni tanto da qualche giallo, bianco e nero. Ma il rosso…!!!! Moltissimi gli spettatori che si sono fermati ad ammirare le Ferrari e chiedere come funzionano, che velocità possono raggiungere, che tipo di motore. Qualcuno si è anche azzardato a chiedere il prezzo! Tutti i ferraristi hanno risposto sempre con cordialità. La Pro Loco, organizzatrice dell’evento, ha quindi offerto un buffet-aperitivo a tutti i presenti ed ha omaggiato i partecipanti alla sfilata di gadget e prodotti locali.
Pomodori… che passione
Avanza faticosamente l’estate e con essa arriva la stagione in cui l’orto dà i frutti migliori. Come ogni anno, ci vengono segnalati ortaggi dalle dimensioni eccezionali e, fra questi, un posto di primo piano ce l’hanno sicuramente i pomodori. La prima segnalazione stagionale ci arriva ancora una volta da Selvarizzo dove è stato raccolto il pomodoro di oltre 2,1 kg che mostriamo in fotografia. Sarà la terra, sarà l’aria, sarà la
passione di chi li cura, ma da quella zona ogni anno ci arriva notizia di pomodori giganti. La specie è ancora incerta, c’è chi lo chiama “pomodoro bistecca”, chi dice sia parente del ”costoluto di Parma”, ciò che è certo è che oltre ad essere grossi, sono anche ottimi al gusto!
I Bicelli e i Treccani Foto: Giancarlo Grandi
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“Un dono è tale solo se non ci si aspetta ricompensa. Soprattutto se è un dono d’amore. L’amore non chiede ricompensa”. Probabilmente è ciò che hanno pensato i 7 figli della Signora Treccani Maria vedova Bicelli quando alcuni giorni fa l’hanno abbracciata insieme ai nipoti, pronipoti, sorelle, fratelli e molti altri parenti. Con il festeggiamento dei suoi 89 anni la signora Maria, una delle decane di Guidizzolo,è riuscita ad unire quasi tutti i suoi familiari per una bella “rimpatriata” trascorsa in un ristorante di Cavriana. I Bicelli ed i Treccani sono riusciti a ritrovarsi in una quarantina circa, tutti insieme dopo diverso tempo, rinsaldando così i loro legami di parentela. Probabilmente il pensiero dell’età che avanza, degli anni che ti vengono
incontro come i cavalloni di una mareggiata, per la Signora Bicelli non sono mai stati un problema fino a quando é stata e sarà circondata dall’amore dei figli e dei propri congiunti. Proprio come nelle fiabe si può affermare “...e vissero tutti felici e contenti”.
Il Gruppo Micologico in Val di Non
Antipasto rustico 7 larici-Risotto con mortandela e vino groppello – pasticcio di finferli e speck – guancialino di vitello con polenta - gelato con frutti di bosco caldi- caffè e correzioni. È questo il menu, innaffiato abbondantemente da un ottimo Teroldego, che oltre una cinquantina di “affiliati” al Gruppo Micologico Naturalistico Colli Morenici, ha potuto degustare durante la classica escursione micologica estiva in Val di Non nel Trentino. Alla faccia dei meteorologi, che avevano previsto pioggia e freddo, uno splendido
all’allenatore di pallavolo prematuramente scomparso - torneo di green volley organizzato dal Circolo Anspi “S. Giorgio Martire” di Birbesi di Guidizzolo. La manifestazione sportiva, giunta quest’anno alla seconda edizione, ha visto affrontarsi sul terreno di gioco della frazione guidizzolese ben 8 squadre. Da sottolineare l’attenzione mostrata verso le cosiddette “quote rosa”- con almeno una giocatrice sempre in campo per ogni squadra - che hanno dato non poco filo da torcere agli avversari maschi, dimostrando ottime qualità. Dopo i ringraziamenti del Presidente Matteo Robba, si è passati alla premiazione delle squadre e, in particolare, della formazione vincitrice, I Pallalcolisti; assegnati anche i premi per il miglior giocatore e la miglior giocatrice. La folta presenza di pubblico, nonostante il clima non proprio estivo, la vivacità del tifo e l’impegno profuso dagli atleti stessi hanno dimostrato, ancora una volta, la validità dell’iniziativa curata da Laura Caiola e Susy Barbieri. Al termine del torneo tutti i presenti sono stati invitati al “terzo tempo” in oratorio, dove è stato offerto il risotto alla pilota, cucinato dal sempreverde Angelo Caiola. Ricordiamo che, tra l’altro, tutte le iniziative del circolo hanno sempre uno scopo benefico: il ricavato di quest’evento sarà infatti destinato alla manutenzione delle strutture parrocchiali.
Primato tra i comuni mantovani e caldo sole ha accompagnato i “fungaioli” nelle loro ricerche di porcini e finferli. Fino ad ora, però, la stagione non è stata benevola, ed i funghi raccolti non sono stati abbondanti come gli anni passati. Per gli amanti della natura, invece, lunghe e rilassanti passeggiate nei verdissimi boschi circostanti. Le cose importanti sono state la compagnia, l’amicizia e l’allegria che hanno unito tutti i partecipanti.
Memorial Guido Barbieri
Si è concluso nella serata di Mercoledì 2 Luglio il “II Memorial Guido Barbieri” - dedicato
Straordinario risultato raggiunto dall’Ammi nistrazione Comunale di Guidizzolo nel settore della raccolta differenziata e più in generale dell’intero ciclo di gestione dei rifiuti. Guidizzolo infatti si è classificato al 1° posto in Provincia di Mantova, al 7° in Lombardia e al 283° nella classifica assoluta di tutti i Comuni Italiani per gli Enti con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti. Il riconoscimento è arrivato dalla recente premiazione dei ‘Comuni Ricicloni 2014’ svoltasi a Roma il 9 Luglio scorso, kermesse promossa da Legambiente con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, che prevede l’analisi e il confronto dei risultati e degli ‘indici di buona
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gestione, precisa Legambiente’; prestazioni quindi riferite alla raccolta differenziata dei rifiuti, alla gestione delle piazzole ecologiche ed a tutto quanto concorre al funzionamento dell’intero comparto. “Gli sforzi del personale comunale e, soprattutto, dei cittadini sono stati ripagati” - afferma, senza nascondere l’orgoglio per il risultato raggiunto, l’assessore all’ecologia & ambiente Matteo Robba – “questo traguardo conferma che la strada intrapresa due anni fa è quella giusta. Ringrazio tutti i cittadini per il loro impegno e il loro senso civico, l’anno prossimo punteremo ancora più in alto!”. “Cercando di rientrare nella classifica dei comuni “Rifiuti free”, - prosegue Robba - dove cioè la popolazione riduce e ricicla più del 90% dei rifiuti che si producono mediamente per ogni italiano. Già in 300 comuni ci sono riusciti, a dimostrazione del fatto che è possibile trasformare una vergogna in una eccellenza nazionale, anche nel ciclo dei prodotti e dei rifiuti: noi vogliamo essere il n° 301”
Incontri ravvicinati del... Mese di luglio
In un bellissimo film del 1977 “Incontri ravvicinati del 3° tipo”, nella scena “clou” i terrestri riescono a comunicare con gli alieni solo attraverso un messaggio costituito da una sequenza musicale di sole cinque note (scala pentatonica). La potenza della musica! La musica non ha confini, non c’è bisogno
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di tradurla. La musica è una lingua universale ed è capita da tutti ...anche dagli extra terrestri. Noi che viviamo in un piccolo paese, una particella subatomica rispetto all’universo, riusciamo a capirci, conoscerci meglio tutti con la musica? La Pro Loco ha cercato di far capire e conoscere durante i giorni della 7ª manifestazione della “Fiera in musica”, il linguaggio della musica a tutti. Ma non solo. Ad aprire la fiera, giovedì 17 luglio il 22° trofeo Pro Loco, gara ciclistica in notturna. Piatto forte della prima serata la gara dimostrativa hand bike federazione FCI con la campionessa italiana Francesca Porcellato. Sabato a Palazzo Rizzini, per tutti gli amanti della fotografia è stata inaugurata una bella mostra curata dal museo Pedrotti Cantoni con …contorno di ottima musica suonata da alcuni allievi dell’Ente filarmonico di Guidizzolo. Il pomeriggio di domenica, tra le bancarelle degli hobbisti e quelle di Campagna amica” l’Acustic trio gli erranti”, intratteneva la folla,con brani folk, country e alla fisarmonica il bravissimo ragazzo Federico Crippa, mentre “Beba e le sue bolle giganti”, ha divertito, entusiasmato
e lasciato i bambini a bocca aperta mentre rincorrevano le bolle di sapone. Nelle due serate, eventi, spettacoli, manifestazioni, cene, il tutto condito con musiche di ogni genere dal classico ballo liscio al rock, dal blues alla lirica, dal jazz ai ballabili,dal folk alla musica cubana, hanno sicuramente soddisfatto non solo il senso del palato ma anche quello dell’udito e della vista. C’è chi ascolta la musica a teatro, chi con un libro in mano, chi alla radio, chi cantando, chi guardando la pioggia fuori dalla finestra, chi correndo, chi sotto l’ombrellone, chi in macchina, chi ballando e chi nelle piazze mangiando la pizza o uno spiedino! La musica potrebbe, anzi dovrebbe essere portatrice di pace... Magari! La musica ha sempre cercato di unire, mai separare e forse questo è un buon segno. Chissà se la musica proposta a Guidizzolo, piccolo subatomo, non riesca ad unire la gente di questa parte del mondo… Sarebbe sufficiente di questo Comune. “La musica parla all’anima, e quando la musica ha un’anima il tempo non ha più valore” La musica è ...magia...
"Libera la mente" Venerdì 5 settembre ore 20,30 Dott.ssa Alessandra Bordanzi Dott. Cesare Maccari Igiene dentale - Dio ti ha dato gratis i denti due volte: la terza dovrai pagarli Venerdì 12 settembre ore 20,30 Dott.ssa Valentina Gandini Alimentazione: come fare di necessità virtù Cosa serve davvero al corpo per vivere in salute
Venerdì 19 settembre ore 20,30 Dott.ssa Francesca Cargnoni Mantova sconosciuta, la città e i dintorni Venerdì 26 settembre ore 20,30 Prof. Giovanni Zangobbi Guidizzolo tra arte e storia
SALA CONSILARE DEL COMUNE DI GUIDIZZOLO incontri gratuiti, aperti a tutti
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Intervista al presidente AVIS Franco Pelizzola Risale a cinquant’anni fa il concepimento dell’idea di creare un gruppo di volontari donatori di sangue nel nostro paese, anche se la nascita ufficiale avvenne solo qualche anno dopo. Tanti anni, lunghi anni, nei quali la sezione guidizzolese dell’AVIS, Associazione Volontari Italiani del Sangue, ha rappresentato una realtà ben presente ed attiva nel nostro tessuto sociale. Tante sono state le attività messe in campo, in vari settori, senza mai perdere di vista le finalità statutarie dell’Associazione, in campo sanitario in genere e nello specifico settore trasfusionale. Il primo presidente, eletto dai fondatori, è stato il prof. Paolo Dal Prato, al quale seguirono poi il cav. Gianfranco Ruffoni, Paolo Bassignani, Franco Pelizzola, Maurizio Corradi e, dal
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2013, nuovamente Franco Pelizzola. “Oltre ai presidenti – ci dice Pelizzola – bisogna ricordare le tante, tantissime persone che in questi anni hanno contribuito all’attività dell’AVIS. Persone che hanno dato tanto, come donatori o come collaboratori. Senza di loro l’associazione non esisterebbe”. Per non rischiare di dimenticarne qualcuno, li uniamo tutti in un grandissimo e profondo ringraziamento. “Fino ai primi anni ’90 –continua – gli iscritti erano una novantina, mentre oggi possiamo contare su 273 donatori, grazie ad una attenta e continua opera di informazione e di sensibilizzazione, rivolta soprattutto ai giovani e giovanissimi, a cominciare dall’ambito scolastico”. Quest’anno, infatti, la stretta collaborazione con la scuola
e con le insegnanti ha portato alla realizzazione di due incontri con gli alunni delle classi quinte della scuola primaria, incontri tenuti da personale preparato e competente fornito dall’Avis provinciale, ai quali i piccoli allievi hanno partecipato con entusiasmo, dimostrando di aver pienamente colto il valore della donazione con la realizzazione di un lavoro di gruppo su questo importante tema. L’anno scorso analoga iniziativa era stata rivolta agli alunni delle classi seconde delle scuole medie che hanno avuto l’opportunità di visitare la sede Avis. La locale sezione Avis ha dovuto fare i conti anche con le direttive sia europee che regionali, che impongono determinati requisiti ai centri di raccolta del sangue e che hanno portato a ridurne il numero, a livello provinciale, da 27 a 11.
“La nostra sezione – continua Pelizzola – ha potuto mantenere aperto il punto di raccolta perché dispone di una sede adeguata. Va ricordato che l’attuale sede, aperta nel 1999 e successivamente ampliata, è stata realizzata grazie alla disponibilità del Comune ed al contributo delle Fondazioni Cariplo e Comunità di Mantova, e con il supporto sia dei volontari dell’Avis e di altre associazioni, sia di alcuni privati. I nostri ambulatori accolgono ora circa 1550 donatori, provenienti da Guidizzolo, ma anche
da Cavriana, Cerlongo, Ceresara, Piubega, Monzambano, Ponti sul Mincio e Castiglione delle Stiviere, con una media di 6 – 7 donazioni al mese, dal momento che oggi le donazioni vengono attivate secondo la richiesta, convocando i volontari per gruppi e sottogruppi, al bisogno, per non creare scorte inutili.” Ma l’attività della nostra sezione Avis è da sempre rivolta anche a coinvolgere la comunità locale, specialmente attraverso l’organizzazione dell’annuale “Festa dell’Avis” denominata “Festa di tutti” a voler ricordare quella che è la sintesi dello spirito avisino: “col lavoro di tutti, per il bene di tutti”. La Festa, grazie al lavoro di tanti volontari, è ormai divenuta un appuntamento
fisso dell’estate guidizzolese, ma non è l’unico momento dedicato alla valorizzazione delle tradizioni locali. Va ricordato, infatti, come l’Avis abbia voluto salvare e riproporre ad ogni Sagra di Ottobre l’appuntamento con la “Sagra della Quaglia Gastronomica”, tradizione locale che risale agli anni sessanta del secolo scorso. “Per confermare la nostra vicinanza al mondo dei giovani – conclude Pelizzola – l’Avis ha voluto sostenere una iniziativa sportiva locale con la creazione di una associazione sportiva distinta, l’ “Avis sport”, che svolge attività sportiva rivolta in particolare ai giovani e giovanissimi. Tante quindi le iniziative, tante le persone coinvolte, tanto l’entusiasmo messo in campo, a cominciare dal presidente. Non ci rimane che formulare….. tanti auguri per tanti tanti altri anni di attività a favore della comunità guidizzolese. Graziano Pelizzaro
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Festa Avis 2014, festa di tutti Anche quest’anno, nelle serate del 4, 5, 6 e 7 luglio si è tenuta, presso la sede AVIS di Guidizzolo, la tradizionale festa annuale di tutti, donatori e non, con la consueta presenza del gazebo AIDO. Si è iniziato il venerdì sera con il “Remember Cosmic”, sulle note del famoso DJ Daniele Baldelli: al ritmo della sua musica si è potuto degustare il menú “Cosmic” con la nuova proposta delle costine sfiziose, oltre che al delizioso gelato prodotto “da Galet”. Con il sabato si è dato il via alla vera e propria festa con l’apertura dell’ampio e completo stand gastronomico gestito dai volontari e accompagnato da diversi complessi nelle tre serate: Manuel Martini e l’Orkestra Marketti, Alida Ferrarese e i Filadelfia. La serata della domenica è
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stata la più gettonata, grazie anche al tempo che è stato particolarmente clemente; lo stesso, purtroppo, non si può dire per il lunedì, in cui qualche goccia di pioggia ha tentato di “guastarci” la festa. Per fortuna però abbiamo degli affezionati “temerari”, che non si sono fatti spaventare dall’aria fresca: hanno assistito alla spettacolare dimostrazione dei ragazzini del gruppo di pattinaggio di Castel Goffredo e sono rimasti a divertirsi fino alla chiusura, noncuranti del tempo. Novità del 2014 è stata la “Lotteravis”, una sottoscrizione a premi che ha visto vincitori in ogni serata: accompagnati dalla storica voce di Giuseppe Menossi, i presenti hanno avuto la possibilità, comprando i biglietti, di portare a casa numerosi e ricchi premi, utili e gustosi.
La buona riuscita della festa è data dalla disponibilità dei volontari e collaboratori avisini che ogni anno impegnano tempo e fatica per una buona causa. Un grazie enorme va a loro e a tutti i donatori. L’Avis è una associazione molto radicata nel territorio ed ha sempre necessità di nuove persone: come un albero che deve crescere, anche l’Avis ha bisogno di nuova linfa… iscrivetevi e donate il sangue! Grazie di cuore a chi c’è sempre, alle new entry, a chi purtroppo non c’è più ma è comunque presente, e a chi ci vorrà essere in futuro. Arrivederci ad ottobre con le classiche quaglie e polenta…o polenta e quaglie! Daria Castagna Fotografie: Enzo Galvani
componenti del suo compenso e non avrà diritto ad alcuna altra somma aggiuntiva se essa non verrà deliberata dall’assemblea . Un’ultima novità riguarda anche la possibilità, se il condominio ha più di 11 unità immobiliari, di nominare un Consiglio di Condominio; tale organismo, formato da tre membri, avrà funzioni consultive e di controllo sull’operato dell’amministratore. Cosa accade se vi sono condomini che non effettuano i pagamenti delle somme dovute? Questo purtroppo è un argomento poco piacevole che, complice la crisi economica degli ultimi anni, sta diventando sempre più presente nelle discussioni di condominio. E’ stato stabilito che, trascorsi sei mesi dal rendiconto in cui risulta la morosità dei condomini, l’amministratore deve agire in giudizio contro costoro, chiedendo un decreto ingiuntivo; può evitare tale obbligo solo se l’assemblea lo dispensa dal farlo. Inoltre, se il ritardo è più di sei mesi, l’amministratore può sospendere l’erogazione dei servizi ai soggetti morosi; purtroppo però tale innovazione non si riesce ad applicare sempre, poiché vi sono dei servizi che non si riescono a frazionare facilmente. Proprio perché negli ultimi
mesi si è riscontrato un aumento elevato di problemi e mancati incassi delle somme dovute, è doveroso segnalare quanto è già accaduto in un Comune vicino: in questo Comune vi è un condominio molto grande, all’interno del quale parecchi appartamenti vengono affittati a terzi; ora è accaduto che, nonostante vari solleciti di pagamento, tre di questi appartamenti sono stati abbandonati dagli inquilini senza che nessuno abbia provveduto a pagare le spese di competenza che purtroppo ammontavano a più di 65.000,00 euro. Lo sgomento dei condomini superstiti si è concretizzato quando questi si sono visti aggiungere alle proprie spese anche una quota parte di quanto non pagato dagli inadempienti. L’amministratore del condominio infatti, non avendo avuto alcun riscontro ai tentativi di riscuotere le somme dai soggetti morosi, ha deciso di appellarsi all’articolo 63 del Codice Civile e quindi ripartire tali somme tra tutti gli altri condomini. Mi rendo conto che questo è un caso limite, ma è importante esserne informati, per saper prevedere a quali rischi si può andare incontro se, all’interno del condominio che si abita, vi sono persone con arretrati di spese molto alti da saldare.
di Giulia Avanzi, dott.ssa commercialista
Prendendo spunto da alcune richieste pervenute dai nostri lettori, si prosegue con le informazioni in tema di nuove norme sui Condomini e di tutela dei condòmini. Quando è obbligatorio nominare un amministratore e che caratteristiche deve avere? Diventa obbligatorio nominare un amministratore solo se i condòmini sono più di otto; a tale proposito è bene sottolineare che non conta quanti appartamenti vi sono all’interno dell’immobile, ma conta il numero dei proprietari. Ne deriva, ad esempio, che se nello stesso immobile vi sono dieci alloggi ma tre sono di proprietà dello stesso individuo non scatta l’obbligo di nominare un amministratore. Ovviamente lo si può nominare anche se non sussiste l’obbligo, qualora lo si ritenga necessario. Da ora, per poter ricevere un simile incarico, è necessario avere un diploma di scuola superiore e, se non si ha alle spalle oltre un anno di esercizio dell’attività, diventa obbligatoria anche la frequenza di un corso di formazione specifico. L’amministratore è tenuto anche a stipulare una polizza di responsabilità professionale, in modo da rispondere in caso di inadempienze. Al momento della sua nomina, l’amministratore è tenuto a specificare dettagliatamente le
Noi e il fisco
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Una vita così: Gino Vaccari Agosto 1914: scoppia la 1ª guerra mondiale. 8 agosto 1914 : nasce a Ceresara Gino Vaccari. Il piccolo Gino, purtroppo, non fa in tempo a conoscere il padre, morto durante la stessa guerra. Nella prima giovinezza lavora in campagna. Scoppiata la 2ª guerra mondiale è chiamato alle armi. Nel 1943 si trova a Cefalonia, isola greca
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invasa dagli italiani e tedeschi. Dopo l’armistizio dell’8 settembre, i rapporti tra italiani e tedeschi si fanno sempre più difficili fino al tragico e drammatico epilogo con l’eccidio di quasi tutti i soldati e ufficiali presenti sull’isola (circa 12.000) da parte dei tedeschi. Un vero massacro che il nostro Gino ricorda chiaramente con commozione e partecipazione. Ricorda ancora con gli occhi lucidi i molti amici fucilati. Ancora oggi non si sa con precisione quanti tra fucilati e morti prigionieri su navi saltate in aria o affondate dagli alleati (che non sapevano del carico umano) morirono in uno dei momenti tra i più tragici della storia della 2ª guerra mondiale. Chi parla di 5/6000 morti chi di 9.000 (comunque sempre troppi!) Non si saprà mai la verità. L’unica cosa certa è che Vaccari si salvò per puro miracolo ben due volte in quanto, avendo sempre svolto il compito di autista e non combattendo in prima linea, fu fatto prigioniero e trasportato prima
con una nave (una delle poche non affondate) e poi in treno in un campo di prigionia, dove rimase per circa due anni fino alla liberazione da parte degli americani. Rientrato dalla guerra, ritornò alla sua amata campagna. Più tardi lavorò per molti anni come infermiere presso la locale Casa di Riposo, fino alla pensione. Oggi si lamenta solamente di aver perso un po’ la memoria, ma appena gli si chiede di parlare di Cefalonia, comincia a commuoversi e a ricordare quei tragici momenti con gli occhi che si inumidiscono e rivedono come fantasmi gli amici perduti. Ora vive tranquillo e sereno, circondato dall’affetto dei due figli, delle nipoti e da tutti i familiari. Spera solo, ci rivela sorridendo, di ritrovarci al compimento del suo 100° compleanno. AUGURI GINO E BUON COMPLEANNO ! Una vita così, come tante, ma tutta da raccontare. Daniele Guerra
Emozioni di pace e di guerra Lo spettacolo “Emozioni di pace e di guerra”, nato da un’idea del prof. Mauro Tirelli con la collaborazione della Prof.ssa Giusi Nobilini, è stato presentato dagli alunni della classe IVB del Liceo Artistico “A. Dal Prato” nel mese di maggio, presso l’oratorio di San Lorenzo. Una rappresentazione che ha unito tutte le arti, valorizzando i talenti e gli studi dei ragazzi. E’ stata una rappresentazione molto trascinante e ben preparata. Martina Raimondi, Alice Maestrini, Chiara Franzoni, Ilaria Zagni, Valentina Tonioli sulla scena sono riuscite a comunicare la terribile esperienza del bombardamento a tappeto della città di Guernica, da parte dei nazisti, con poesie, racconti, storia. Con i loro testi ben recitati, con le musiche in sottofondo, ottimamente eseguite da Gianluca Scovolini, dai balletti interpretati magnificamente da Carola Gambarini (emozionante il tango eseguito su musiche scritte dallo stesso Gianluca), sono riusciti a ricostruire il contesto emotivo ed avvincente del quadro e la drammatica realtà che rappresenta appassionando ed entusiasmando il numeroso pubblico. Commovente e toccante la parte dell’aggregazione con le ombre cinesi del quadro di Picasso e che le musiche e le luci hanno reso molto coinvolgente. Il messaggio dei ragazzi è stato quello di capire che” la memoria non è un paesaggio di risentimenti, un reticolo di odio e di vendette, ma che invece la memoria sia tutto. Dalla memoria si può imparare che c’è un passato indispensabile a comprendere il presente. E pure il futuro”. Emozioni sicuramente da ripetere con altre rappresentazioni ! Daniele Guerra
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Sardegna
dott.ssa Francesca Lugoboni
Lungo le coste del sud
È il mare il protagonista della Sardegna del Sud. Calette da cartolina tropicale si inseguono tra Villasimius e Teulada, inframmezzate da rocce colorate, dune, agavi e cespi di mirto, offrendo un’acqua dalle sfumature smeraldine e un’anima quasi africana. Dalla Costa Rei passando per Muravera, si scende fino al golfo di Cagliari, per incontrare poi Pula e Domus de Maria. È questo il circuito della destinazione sud Sardegna: un territorio che ha fatto sistema per andare incontro alle richieste e ai desideri del turista di oggi che cerca mare, sole e relax, ma anche la possibilità di praticare sport, gustare la cucina del territorio e conoscere le persone del luogo con le loro tradizioni locali. Trentacinque chilometri di
fascia costiera e dodici spiagge sono i numeri di Villasimius. Alcune di sabbia bianca e finissima, altre dorate e corpose, ma tutte lambite da un mare che varia dall’azzurro limpido al turchese brillante. Visioni emozionanti, che ricordano il fascino dei Caraibi. Soprattutto la costa di Capo Carbonara con le isole dei Cavoli e di Serpentara che si è guadagnata l’importante riconoscimento di area marina protetta. Qui merita una sosta la spiaggia di Porto Giunco a cui si giunge costeggiando lo stagno di Notteri, un’oasi rifugio dei fenicotteri rosa durante le loro migrazioni, caratterizzata da una l u n g h i ss i m a striscia di sabbia che divide acqua e terra.
E se pensate che in Sardegna non ci sia nulla da vedere se non il mare e le spiagge, dovrete ricredervi. Il sud est dell’isola offre infatti, panorami mozzafiato e numerosi itinerari archeologici. Nei pressi di Villasimius c’è una vecchia cava di granito, Cava Usai, che vale la pena visitare, così come dalla spiaggetta di Cala Caterina si arriva a piedi fino alla Vecchia Fortezza, un’antica fortificazione spagnola che sovrasta un piccolo arenile. Molto interessante è Cagliari, città considerata la porta della Sardegna del sud. Affacciata sul Golfo degli Angeli, è una perla di calcare bianchissimo che cattura la luce del golfo svelandosi così al turista in mille stradine, angoli di arte e squisiti sapori mediterranei. Da Cagliari si raggiunge in poco tempo la Costa Rei, patria del turismo attivo, caratterizzata da paesaggi fatti di lunghe spiagge, foreste verdeggianti e limpide lagune in cui praticare
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ogni sorta di sport outdoor. Con i suoi cento chilometri di sentieri e i quarantacinque di spiagge, consente infatti il diving, la vela, l’equitazione, il trekking e la bici. Nel comune di Costa Rei si trova il complesso megalitico di Cuili Piras, famoso sito archeologico che potrebbe farvi credere di essere capitati in Inghilterra. La somiglianza con Stonehenge è infatti impressionante. Immersa nel verde, fra i monti dei Sette Fratelli, c’è poi la Tomba dei Giganti, un sito che risale all’età nuragica. A sud ovest rispetto al capoluogo incontriamo Pula, il luogo ideale per tutte le età e tutte le stagioni. Grazie alla presenza del Parco del Sulcis ospita magnifiche montagne, foreste e corsi d’acqua e nell’insieme offre al visitatore
un notevole patrimonio culturale. Confinante con Pula c’è infine il comune di Domus de Maria, un parco naturale di straordinaria bellezza, caratterizzato da granitici promontori, dune e boschi di lecci tra i più estesi di tutto il Mediterraneo. Cosa aspettate allora, qui dove il mare varia dall’azzurro limpido al turchese brillante fino al verde smeraldo,le bianche spiagge, chiuse tra imponenti promontori, vi stanno aspettando!
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Un farmaco rivoluzionario: il D.N.A. Genetico
Elodio Perani
Ormai da molti anni nel linguaggio comune viene spessissimo usato il termine D.N.A. per intendere convincimenti e caratteri personali senza sapere la provenienza ed il significato di questa sigla. Né, in precedenti argomenti medici ho avuto lo spunto di darne spiegazione; ora però ne vedo l’opportunità. Questa sigla è un’abbreviazione di “acido desossiribonucleico”, una nucleoproteina costituente i GENI delle nostre cellule che trasmettono i carattere ereditari. Questi GENI sono allineati su un filamento colorato, la CROMATINA, ed insieme formano i 46 CROMOSOMI di ogni cellula disposti in 23 coppie. Soltanto le cellule seminali (ovuli e spermatozoi) ne hanno 2 in più. Il D.N.A. inoltre sintetizza l’R.N.A. che ha quasi la stessa composizione del progenitore e che soprassiede alla sintesi degli aminoacidi. Da qui possiamo partire per parlare del D.N.A. come
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farmaco rivoluzionario. Secondo alcuni studiosi (Naldini, Bordignon, Auricchio) siamo prossimi ad impegnare il D.N.A. dei Geni per rigenerare i danni di malattie come il Morbo di Parkinson, l’Alzheimer, i tumori e l’infarto miocardico. In questa ultima patologia il muscolo cardiaco danneggiato non può rigenerare ma con la terapia genica (Giacca) si possono evitare le cicatrici, risultato fondamentale. Nell’introdurre in cellule malate altre proteine tramite frammenti di D.N.A., inseriti in vettori di virus resi innocui e capaci di veicolarli sul bersaglio, si può indurre quel meccanismo del muscolo cardiaco che, come anzidetto, non rigenera ma evita le cicatrici. Il precedente trattamento modificava il D.N.A. dei linfociti per cui, esaurendo il loro ciclo vitale, non aveva più funzione terapeutica. Per un rimedio che duri per sempre si sono usate come vettori le cellule staminali del midollo osseo che sono ine-
sauribili ma il virus, che in effetti era un retrovirus, una volta inserito, poteva attivare alcuni geni responsabili della proliferazione tumorale. Ci si affidò allora a virus adenoassociati che, innocui per l’uomo, non si integrano col D.N.A. delle cellule bersaglio. I primi successi di questi vettori lentivirali si sono già visti in emopatie come le leucodistrofie metacromaticoneurodegenerative e nella sindrome Wiskott-Aldrich. Inoltre le staminali che raggiungono il cervello rilasciano proteine utili sui neuroni circostanti diminuendo la possibilità di leucemie acute ad alto rischio che si possono verificare dopo un trapianto di midollo osseo.
Geni sul filamento cromatico distinti in 23 coppie
Ecco perchè è difficile smettere di fumare stop alle sigarette. Un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università di Montrèal ha indagato le reazioni emotive dei fumatori cronici nei confronti del fumo cercando, appunto, di capire perchè l’esposizione alle informazioni sugli effetti negativi del tabacco non si dimostri efficace. Utilizzando tecniche di neuroimmagine, si è riscontrato che, nei fumatori cronici, le aree del cervello legate alla motivazione si attivavano maggiormente in risposta a immagini che rappresentavano il fumare in una luce positiva mentre l’attivazione era minore in risposta a immagini relative agli effetti negativi del fumo o in risposta a immagini che incoraggiavano
a smettere. In sostanza, il cervello dei fumatori è più attivo in relazione al fumo quando viene ben visto e meno attivo quando il fumo viene presentato negativamente. In qualche modo potremmo dire che il cervello dei fumatori si autoinganna, alimentando la motivazione al fumare. Certo, questa notizia è poco incoraggiante per coloro che vorrebbero porre fine al “vizio”; è altresì vero, però, che sono numerose le persone che sono riuscite a smettere, mettendo in campo notevoli risorse e motivazioni. Come al solito, ancora una volta, possiamo dirci che “la verità sta nel mezzo”.
MULTIMARCA
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Dott.ssa Giulia Stuani
I fumatori hanno un rischio dalle 3 alle 9 volte maggiore di sviluppare il cancro, malattie polmonari o problemi cardiaci. Le sigarette sono anche associate a problemi di infertilità, invecchiamento precoce, mancanza di igiene e di stigmatizzazione sociale, inoltre il fumo passivo ha un impatto negativo sulla salute di chi lo subisce. Un fumatore su due muore a causa del fumo. Ciò nonostante, questa consapevolezza non aiuta i fumatori a chiudere definitivamente questa “cattiva abitudine”, per usare un eufemismo. Deve, quindi, esistere un motivo per il quale un fumatore, per quanto ben al corrente dei mille motivi per cui dovrebbe smettere di fumare, non riesca a dire
Psicologia
Tutti sappiamo che fumare fa male, che gli effetti del fumo, sia attivo che passivo, sono dannosissimi: tutti i fumatori lo sanno.
Foscolo, Ulisse... e Ismael Il dolore per la patria lontana nel sonetto “A Zacinto”
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dott.ssa Francesca Pesci
Letteratura
arte & dintorni
Proviamo affetto per il nostro paese natale, e forse questo sentimento lo può ben sperimentare chi, per circostanze più o meno forzate, lo ha abbandonato. Provare un attaccamento alla propria terra è quasi un valore, non tanto per un banale sentimentalismo, quanto per un senso di riconoscenza verso la propria storia. Ugo Foscolo, mentre era in esilio, lontano dalla propria terra, tra il 1802 e il 1803 compose A Zacinto, un sonetto dedicato all’isola in cui il poeta nacque: Zante, situata nel mar Ionio e chiamata nel testo con il suo antico nome greco, Zacinto. Una poesia struggente, malinconica, che ha i toni dolci di un desiderio, ma anche i toni dolorosissimi della consapevolezza dell’impossibilità di questo desiderio. L’emozione pervade questa poesia, al punto che le frasi scavalcano i versi, come a imitare il sentimento inquieto dell’autore. Il discorso non è lineare, ma è tortuoso, come a imitare il vagabondare del poeta lontano da casa. Questo dell’errare senza un approdo certo è un tema tipicamente romantico. Foscolo incarna le caratteristiche dell’eroe romantico che, sentendosi sradicato da una società in cui non si riconosce, si rappresen-
ta come un esule, condannato al perenne vagabondare, alla solitudine e all’infelicità. Così, in virtù di questo tema, Foscolo, nella poesia, si accosta a un altro grande eroe “vagabondo”: Ulisse. A lui si paragona perchè entrambi hanno vissuto l’esperienza della peregrinazione, ma con esiti ben diversi: se Ulisse alla fine tornò e “baciò la sua petrosa Itaca” (la sua isola natale), Foscolo invece non tornò mai più a Zante e morì in terra straniera. Per questo il poeta parla della sua come di una “illacrimata sepoltura”, una sepoltura cioè così lontana dalla patria, che nessuno può venire a versarvi le proprie lacrime. Nel testo, l’isola natale è messa in relazione con la dea Venere che, secondo la mitologia, emerse proprio dalle acque del mare greco. Entrambe dunque, l’isola e Venere, emergono dall’acqua e allora si crea (potenza della poesia) una rete sotterranea di collegamenti e significati. Venere è la dea dell’amore e della fecondità; Zacinto è la terra madre. Entrambe, come ha notato la critica, hanno allora in sé l’idea della nascita, della vita, tanto più che entrambe sorgono dall’acqua e l’acqua è proprio simbolo di vita. Al contrario
l’assenza di acqua porta alla morte: non a caso Foscolo definisce la propria sepoltura “illacrimata”, cioè priva perfino dell’acqua delle lacrime. Tra l’altro, l’acqua ci accompagna nella lettura della poesia anche perché tutto il sistema delle rime è giocato su due parole: acque e onde, che cullano il lettore come un’eco che ritorna. Rime, schemi metrici e significati simbolici non esauriscono però la potenza di una poesia. La poesia deve saper intessere significati più profondi. Mi viene da pensare a Ismael e ai tanti profughi che oggi lasciano i loro Paesi. Certo cambiano le circostanze, ma essi hanno nel cuore lo stesso dolore, gli stessi desideri e forse la stessa paura di finire la propria vita in una terra straniera, dove nessuno potrà venire a piangere le loro spoglie, quella che Foscolo chiamava poeticamente “illacrimata sepoltura”. Papa Francesco, un anno fa, in visita a Lampedusa dopo l’ennesima tragedia di migranti morti in mare, aveva parlato di “globalizzazione dell’indifferenza”, chiedendo proprio “Chi ha pianto per la morte di questi fratelli?”
È successo quattro secoli fa
se prima egli non mostrarà fede authentica d’essersi confessato et communicato a questa Pascha di Resurettione prossima che viene, anzi vogliamo che ‘l bando si vadda radoppiando sin tanto che saremo certificati legittimamente essersi egli confessato et comunicato a ciascheduna Pascha conforme al tempo che starà fuori. Dechiarando appresso che star debba priggione sin tanto che sarà confessato et comunicato...”
Castiglione, 14 agosto 1602 (Archivio notarie di Mantova, notaio Lorenzo Lodrini, b. 5239). “Essendo rimesso a noi dalla giustitia l’arbitrar il castigo che si deve dare a Gio. Battista Gardoni per non essersi confessato et comunicato in questa Pascha prossimamente passata contra li santi instituti di Santa Chiesa et li proclami nostri publicati sotto il trenta et ultimo di marzo del presente anno 1602. Pertanto, invocato il nome di Dio et della Vergine accioché questo delitto non resti impunito ma serva ad essempio d’altri, diciamo et arbitrando dichiariamo et condenamo detto Gio. Batta Gardoni che stia un giorno di festa su la porta della chiesa parochiale di Castiglione per due hore continove con una candela accesa in mano et poi sia bandito, sicome lo bandemo per un anno dal marchesato nostro, il qual bando però non finisca in capo d’un anno
In deroga alle norme vigenti il duca ha concesso agli uomini di Cavriana di vendere a parti forestiere l’eccedenza di vini prodotti sul loro territorio. 15 dicembre 1616, mittente ignoto al commissario di Cavriana (AG b. 2251) “Dall’inchiuso memoriale di cotesto comune Vostra Signoria vederà l’instanza che fanno gli huomini a potere vendere delle vernazze et vini a parti forestiere, et perché è supposto che a questa hora chi ha voluto comprar vernazze per questa città se ne sia fornito et che il tardare a venderle è di danno... si è degnata l’Altezza Sua di concedere la gratia richiestale per dette vernazze che le possino vendere a parti forestiere conforme al solito non ostante le grida et ordini in contrario publicate costì per l’annata presente cattiva. Quanto poi alli altri vini che si dice non venir qua... si è parimente contentata Sua Altezza che per la metà di quei vini che vorrebbero vendere sia loro concessa l’estrattione..”
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prof. Massimo Marocchi
Pena esemplare per un inconfesso. Il marchese di Castiglione Francesco Gonzaga ha usato le maniere forti contro Giovan Battista Gardoni, reo di non essersi confessato e comunicato a Pasqua. Lo ha condannato a stare la domenica due ore davanti alla porta della chiesa con una candela accesa in mano e poi ad un anno di bando dal marchesato. Le pene potranno essere inasprite se nel frattempo non avrà ottemperato i doveri di ogni buon cristiano.
arte & dintorni
La nostra storia
La storia delle genti non è fatta solo di guerre, battaglie ed eroi, ma anche di vicende umane, di vita vissuta nella quotidianità del borgo, vicende che emergono dall’anonimato grazie alla paziente e meticolosa ricerca condotta da storici appassionati quali il prof. Marocchi. Scorrendo questi brani, queste testimonianze, scopriamo non senza meraviglia che molte cose sono rimaste uguali: dall’insofferenza verso i potenti al fastidio delle tasse, dagli infortuni sul lavoro alla litigiosità per motivi di interesse, pur dopo secoli e secoli niente di nuovo sotto il nostro cielo. I brani proposti riguardano il nostro territorio, intendendo come tale sia Guidizzolo che i paesi limitrofi.
Gnocchetti primavera Ingredienti
per 4 persone
a cura di Donatella Lusenti
Ricette
Per gli gnocchi: 600g patate lessate 220 g farina 00 1 uovo, sale (facoltativo un pizzico di noce moscata). Impastare il tutto e creare gli gnocchi di grandezza preferita. Condimento: 1 cipolla bianca di media misura 3 zucchine 200 g speck 250 g pomodorini 250 g panna da cucina Basilico q.b. Burro q.b.
Procedimento Tritare la cipolla, sminuzzare lo speck e rosolarli con una noce di burro, aggiungere le zucchine (tagliate come preferite) con la panna e far restringere finchè non avrete ottenuto una crema. A parte cuocete gli gnocchi, scolateli e metteteli a saltare nel sugo di speck, disponete gli gnocchi nel piatto e cospargeteli con una dadolata di pomodorini conditi con olio sale e basilico
Vini consigliati:
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Monte Volpe; bianco delle Cantine "Franco Bertagna" di Bande di Cavriana
Lettere al direttore Sig. Direttore, le chiedo la cortesia di esprimere il mio ringraziamento al vostro collaboratore, esperto di materia pensionistica, Paolo Zani. Grazie ai suoi consigli ed al suo interessamento ho potuto beneficiare dell’agognata pensione, con notevole anticipo sui tempi previsti in precedenza. Il mio è il classico caso di chi ha rischiato seriamente di restare “fregato” dalla riforma Monti Fornero. Nata nel 1953, avevo da tempo acquisito il diritto contributivo alla pensione di vecchiaia che avrebbe dovuto decorrere dopo un anno e tre mesi dal compimento dell’età pensionabile (60 anni); la decorrenza avrebbe dovuto avvenire nel giugno del 2014, stando alle “vecchie regole”. La riforma Fornero ha innalzato l’età pensionabile a 66 anni e 11 mesi e nel caso specifico la decorrenza della pensione sarebbe stata il 1° febbraio 2020. Successivamente all’entrata in vigore della riforma Fornero sono intervenuti vari provvedimenti legislativi che hanno previsto alcune “salvaguardie” per alcune particolari tipologie di lavoratori. Ad oggi questi provvedimenti si contano nel numero di cinque.
Sono stata esclusa sia dal primo che dal secondo provvedimento in quanto, pur autorizzata ai versamenti volontari avevo ripreso l’attività lavorativa, seppur a tempo determinato. Il terzo provvedimento ha esteso la possibilità di accesso con i “vecchi requisiti” ante Fornero anche a chi, pur autorizzato ai versamenti volontari, aveva intrapreso un’attività lavorativa in modo discontinuo e con un reddito di modesta entità. Era proprio il mio caso. Il problema stava però nel fatto che questo provvedimento di salvaguardia poneva un termine (25 settembre 2013) entro il quale fare richiesta di “salvaguardia”. L’abilità dell’esperto previdenziale de “La notizia” è stata quella di tener monitorato e di ricordarsi di questo caso specifico e di informarmi di questa opportunità. Ora sono in pensione dal 1° giugno 2014 ed ho anticipato di circa 6 anni la data di pensionamento prevista dalla riforma Fornero. Grazie di cuore a lui e alla redazione de “La Notizia”. Sara Bonesi
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Pensioni in regola? Controlliamo il certificato!
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di Paolo Zani
Pensioni e dintorni
Finalmente l’INPS ha messo a disposizione di circa 18 milioni di pensionati i certificati di pensione validi per i prossimi 12 mesi. Si tratta del cosiddetto modello “ObisM”: vediamo nel dettaglio di cosa si tratta. È un documento importante perché riepiloga tutto ciò che c’è da sapere sulla propria pensione (importo, trattenute fiscali, detrazioni di imposta, eventuali arretrati, conguagli, familiari a carico e così via). Un occhio di riguardo a questo documento è sempre necessario: oltre a permetterci di controllare che tutto sia in regola, ci eviterà, spesso, di chiedere agli sportelli dell’INPS informazioni che sono, invece, già riportate sul certificato di cui stiamo parlando. Ma c’è di più: da una lettura e dal controllo attento di tale modello, si possono anche rilevare “diritti nascosti”, cioè prestazioni a cui i soggetti avrebbero diritto ma che non sono stati riconosciuti o richiesti. Eccone i punti salienti. Dopo le prime due pagine di spiegazioni generali valide per tutti entriamo nello specifico di ogni singolo pensionato. Gli importi mensili in pagamento Il riquadro dedicato agli importi lordi da pagare al pensionato è ridotto davvero all’osso: appena una riga, che riporta – in prima colonna - l’importo della pensione in pagamento da gennaio a novembre, in seconda colonna – l’importo del mese di dicembre e – in terza colonna – l’importo della tredicesima mensilità. Generalmente questi importi, se la pensione è pagata per tutto l’anno, sono identici. È importante raffrontare l’importo lordo in paga-
mento con quello dell’anno precedente: da qui si può facilmente verificare se siano stati attribuiti correttamente gli aumenti per perequazione automatica. Segue, poi, il riquadro dedicato agli eventuali trattamenti di famiglia che spettano ai pensionati con familiari a carico. Le trattenute Subito dopo si passa alle trattenute effettuate sulla pensione. • Contributo ex ONPI La trattenuta è davvero irrisoria: sono appena 0,01 € destinate a finanziare un fondo per le case di riposo per anziani gestito, dopo lo scioglimento dell’ONPI, dalle Regioni. • Trattenuta IRPEF Sono le trattenute fiscali calcolate al netto delle detrazioni spettanti. In generale queste trattenute sono uguali per 12 mesi. Sulla tredicesima mensilità cambia in quanto su questa mensilità viene effettuato il conguaglio annuale • Addizionale regionale IRPEF L’addizionale Regionale Irpef è una quota tributaria aggiuntiva dovuta dal 1998 alla Regione in cui il cittadino italiano abbia il domicilio fiscale al 31 dicembre dell’anno fiscale di riferimento. L’aliquota varia da Regione a Regione da un minimo dello 0,9% ad un massimo dell’ 1,4%. Viene calcolata sui redditi dell’anno precedente e trattenuta su undici mensilità (da gennaio a novembre) • Addizionale comunale IRPEF L’addizionale comunale, analogamente a quella regionale, è stata istituita come tributo finalizzato alla progressiva autonomia finanziaria degli
enti locali, e pertanto destinato ai singoli comuni. L’aliquota viene stabilita da ogni Comune fino a un limite massimo dello 0,8%. Analogamente a quella regionale, viene calcolata sui redditi dell’anno precedente e trattenuta su undici mensilità (da gennaio a novembre). • Trattenuta sindacale È la quota di iscrizione al Sindacato. Varia percentualmente a seconda dell’importo di pensione e precisamente: Per le pensioni INPS: • 0,50% per le pensioni di importo pari al trattamento minimo • 0,40% per la quota eccedente il trattamento minimo e fino a due volte il trattamento minimo • 0,35% per la quota eccedente tre volte il trattamento minimo Per le pensioni INPDAP e IPOST: • 0,40% sull’intero importo. A fianco della voce “Trattenuta sindacale” è indicato un numero o una o più lettere dell’alfabeto che identificano l’organizzazione sindacale a cui si è iscritti. Pensione al netto delle trattenute Finalmente, in questo rigo, viene indicato l’importo netto mensile in pagamento; per intenderci quello con cui mangiamo! Come fare per avere “ObisM”? • Accedere al sito INPS (www.INPS.it) • Servizi per il cittadino • Inserire il proprio codice fiscale e PIN (personal number identification) • Accedere al fascicolo previdenziale del cittadino • Dal menù a sx cliccare su “modelli”
• Poi su “certificato pensioni” • Ed infine sull’anno “2014” Se non si è in possesso del PIN basta richiederlo all’INPS con una procedura semplicissima: • Accedere al sito INPS (www.INPS.it) • Dalla Home page cliccare su “Pin on line” • Poi seguire la procedura indicata a seconda dei casi. • L’INPS invierà la prima parte del PIN • con SMS • o via e-mail a seconda della modalità indicata • La seconda parte del PIN verrà inviato all’indirizzo di residenza del pensionato. Una volta ricevuto tutto il PIN, al primo accesso verrà inviato un PIN definitivo semplificato (solo 8 caratteri). Il PIN dovrà esser cambiato ogni sei mesi, ma anche qui la procedura è estremamente semplificata. Se il PIN è scaduto al primo accesso il sistema ne genererà automaticamente uno nuovo. Il sistema sembra un po’ complicato ma in realtà non è così: il vantaggio di poter accedere direttamente ai propri dati pensionistici è enorme! Ci permette di tenere sotto controllo da casa la nostra pensione. Altri modi per ricevere l’ObisM: • Rivolgersi ad un Patronato • Rivolgersi ad un CAF • Chiederlo alle Poste (in questo caso viene richiesto un contributo di 2,7 € + IVA) • Chiederlo direttamente ad uno sportello INPS oppure tramite Contact Center al numero 803164 gratuito da rete fissa o al numero 06164164 da cellulare, a pagamento secondo il proprio gestore telefonico.
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ENTE FILARMONICO Notiziario a cura dell’Ente Filarmonico Guidizzolo
Continuano i successi Estate bollente per l’Ente Filarmonico che, nonostante il tempo incerto e piovoso, nel mese di giugno e luglio è stato impegnato in diversi e importanti appuntamenti. Ma andiamo con ordine! Il 24 giugno, anniversario della battaglia risorgimentale del 1859, la nostra Orchestra Fiati ha solennizzato con la sua presenza i festeggiamenti per la Croce Rossa Internazionale a Solferino, proponendo uno splendido concerto nella romantica e suggestiva cornice di Piazza Castello ai piedi della Rocca. Il weekend successivo la nostra banda, con diversi “sostenitori” al seguito, si è concessa una piacevole trasferta in terra austriaca durante la quale è stata protagonista nel soleggiato
pomeriggio del 28 giugno di un indimenticabile concerto presso il Castello di Schönbrunn a Vienna, un tempo dimora estiva della Casa Imperiale d’Asburgo e oggi splendido gioiello di architettura proclamato patrimonio dell’UNESCO. È stato veramente emozionante per tutti noi esibirsi in un luogo così suggestivo e carico di storia ed è un onore aver portato le nostre sonorità italiane ed internazionali in Austria ed averne ricevuto un riconoscimento ufficiale! Arriviamo ora alla recente fiera in musica che ha visto l’Ente Filarmonico impegnato in due importantissimi momenti di altissimo livello artistico. Venerdì 18 luglio infatti l’Ente Filarmonico ha messo in scena nel Parco Barriera il Rigoletto, celebre opera in 3 atti di
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Giuseppe Verdi ambientata a Mantova. E’ stata una serata di elevato livello culturale alla quale ha partecipato il nostro Liceo Artistico con la preparazione di splendide scenografie raffiguranti scorci di Mantova disegnati e dipinti da alcuni studenti. I bravissimi e talentuosi cantanti sono stati supportati dal Coro Operistico di Mendrisio e accompagnati dalla magnifica orchestra Sinfonica dei Colli Morenici con la partecipazione dell’Orchestra Fiati dell’Ente Filarmonico di Guidizzolo, di-
retti dal Maestro Giuseppe Orizio. La regia dell’opera è stata di Cristina Chiaffoni, ma il nostro ringraziamento più sentito va al Direttore Artistico, il nostro Maestro Nicola Ferraresi, che assieme all’EFG (Ente Filarmonico Guidizzolo) ha organizzato e realizzato un evento artistico-musicale di grande importanza ed elevato livello. L’EFG 1839 ha poi chiuso i festeggiamenti della Fiera in musica lunedì 21 luglio con un magnifico concerto dedicato all’Arma dei Carabinieri in occasione del Bicentenario della fondazione. L’esibizione della nostra Orchestra Fiati si è tenuta al MASeC con un folto pubblico e la presenza di numerose autorità civili e militari tra cui il Prefetto di Mantova e il capitano Pillitteri, comandante della Compagnia Carabinieri di Castiglione delle Stiviere. Un’ultima informazione importante: con il nuovo anno scolastico partirà alla Scuola Secondaria di Guidizzolo l’indirizzo musicale di cui avevamo già parlato in precedenza; inoltre dall’1 al 6 settembre si terrà presso il Moe’s della Casa di Beniamino di Cavriana per il secondo anno il Campus Musicale rivolto ai nostri giovani allievi e a tutti i ragazzi che vogliono accostarsi alla musica. Per ora il nostro amato EFG si gode una meritata vacanza che, però, durerà poco, perché settembre è già alle porte e ci aspetta ricco di appuntamenti. Alessia Ghizzi
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Le Biomasse: cosa sono e a cosa servono
Dott. Antonio Quiri
L’esigenza di ridurre la dipendenza della nostra società dal petrolio e dai suoi derivati, sia per motivi ambientali che economici e strutturali, ha contribuito alla ricerca, sempre più marcata, di fonti alternative. L’attuale situazione geopolitica e militare che caratterizza sia il mondo arabo che quello africano e sudamericano in continua, oltre che rapida, evoluzione, non consente di proporre piani economico – finanziari la cui attivazione esiga tempi lunghi. È per contro accertato che fonti alternative e sostitutive in toto del petrolio non sono reperibili sul mercato internazionale, in tempi brevi. Si è, di conseguenza, fatto ricorso e si sono sperimentate ipotesi alternative parziali, purché realizzabili in tempi brevi ed a costi contenuti. Una di queste è costituita dalla valorizzazione delle BIOMASSE... residui agro-forestali e di scarti vegetali. Nel nostro paese rappresentano una materia prima di relativamente facile reperimento con una produzione potenziale di 30 milioni/anno di tonnellate che, nella quasi totalità, potrebbero essere proficuamente utilizzati per dare vita ad una fonte energetica alternativa. Si eviterebbe un processo di smaltimento di tanti materiali oggi non solo inutilizzati, ma classificati come veri e propri rifiuti che verrebbero trasformati
in risorsa. Gran parte del materiale residuo dell’agricoltura (rami, paglie varie, fogliame, torbe, legno, erbe ed arbusti, ecc...) possiede un potere calorifico pari a circa un terzo di quello del petrolio: per tale motivo si è fatto ricorso, in passato, a tali fonti in caso di emergenza bellica e/o economica. Diverse sono le tecnologie che consentono di trasformare in energia elettrica le biomasse: la più comune è quella costituita dalla combustione diretta della materia prima in speciali forni rotanti sul tipo di quelli usati nelle cementerie e/o nelle fornaci. La percentuale di materiale raccolto, stoccato e messo a macerazione che viene trasformata in energia è pari a circa 85% del totale. Il residuo 15% potrebbe trovare applicazione, come fertilizzante, in agricoltura o come correttivo e additivo negli impianti per la produzione di cemento e argilla. Non vi sarebbe di conseguenza, al termine del ciclo, alcun tipo di rifiuto. La struttura ricettiva richiesta per la localizzazione di un centro di media grandezza richiede un’area di pochi ettari (da 3 a 10), con una S.L.P. (superficie lorda di pavimento) pari a meno di un quinto. Per dare corso ed incentivo a tale procedura occorre studiare e predisporre una normativa spe-
cifica di settore che preveda criteri base di riferimento sia per la raccolta che per lo stoccaggio ed il trattamento, oltre che indicare chiaramente il soggetto delegato al rilascio delle autorizzazioni: Comune, Arpa? Andrebbe prevista una procedura semplificata per il rilascio di permessi, concessioni, autorizzazioni e licenze, facenti capo ad un solo soggetto (ad esempio lo sportello unico), nonché principi per il vettoriamento dell’energia prodotta (intesa con Enel, come avviene per altri casi come quello dell’energia prodotta dalle piccole centrali idroelettriche). La costituzione di società con partecipazione anche minoritaria, o addirittura simbolica, da parte dell’Ente pubblico potrebbe rivelarsi assai utile per un’opera di controllo diretto, con la presenza di un rappresentante istituzionale nel direttivo. Al di là dei vantaggi dal punto di vista economico ed ambientale vi sarebbe anche una positiva ricaduta dal punto di vista occupazionale, poiché ogni centro occuperebbe diverse decine di unità uomo. L’investimento globale, indicativamente compreso in una somma fra 10 e 20 milioni di Euro, potrebbe essere oggetto di finanziamento agevolato con una restituzione del capitale in dieci anni comprensivo di interessi a partire dal secondo anno di esercizio.
SERVIZIO GRU
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Nel consiglio comunale del 9 giugno è stato presentato e approvato il bilancio di previsione per l’anno 2014; documento di pianificazione economica e di progettazione politica approvato annualmente dal Consiglio Comunale su proposta della Giunta; vi si stabiliscono l’entità, la natura e la destinazione della spesa che il Comune potrà sostenere nel corso dell’anno e le relative modalità di finanziamento, attraverso la programmazione dell’entità, della natura e della provenienza delle entrate. Con il Bilancio viene approvata anche la ‘manovra tributaria’ per l’esercizio corrente. Affrontare il tema di Tasse e Imposte è sempre particolarmente complesso. Imposizioni individuate come ‘comunali’ (Iuc, Imu, Tasi, Tari, Addizionale Irpef) in alcune loro parti sono effettivamente nella discrezionalità dei Comuni ma partono sempre da diminuzioni nei trasferimenti che lo Stato eroga, il cosiddetto ‘Fondo di Solidarietà Comunale’ che nei tre anni di nostra amministrazione è stato complessivamente diminuito a Guidizzolo di € 544.344,49.
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Quest’anno per la manovra complessiva, in presenza anche della nuova tassa, la Tasi (Tassa sui servizi indivisibili, quei servizi generali erogati dal Comune a favore di tutta la popolazione) che comunque varia in aumento, pur se di poco il prelievo complessivo, l’Amministrazione comunale ha deliberato di modulare l’Addizionale Irpef in relazione al reddito diminuendola di uno 0,5 per i redditi fino a 15.000 euro annui ed aumentandola per quelli oltre i 28.000, 55.000 e 75.000 euro. L’Imu è stata diminuita di uno 0,2 per le attività economiche e la Tasi fissata all’1 per mille con eccezione delle abitazioni principali, che non pagano l’Imu, per le quali è applicata al 2,3 per mille. Tutto nella logica di contemperare le necessità di bilancio con le esigenze delle famiglie. Si consideri che negli ultimi tempi sono lievitati sensibilmente gli interventi a favore del sociale e fino ad ora nessuna persona, italiana o straniera, è rimasta senza aiuto. Da quest’anno è iniziato il pagamento dei due leasing per gli altrettanti immobili (Nuova scuola dell’Infanzia e Struttura Polivalente, MASeC). La nuova Scuola materna, della quale tutti avvertivamo la necessità per dare un
edificio più consono alle attuali esigenze socio-didattiche dei nostri bambini, viene ormai definita di notevole pregio da tutti coloro che la visitano. Il nuovo edificio porterà inoltre ad una riduzione dei costi di esercizio che supera il 50% rispetto alla precedente. Il MASeC, struttura che si sta verificando utile e importante per la nostra comunità, poteva attendere? Forse sì; giova ricordare che anche qui la progettualità era partita anni prima, quando nessuno poteva immaginare come sarebbero mutate le condizioni economiche generali. Da alcune parti venne avanzata l’ipotesi di procedere alla disdetta dei contratti: questa avrebbe portato il Comune ad un consistente esborso di penali. Da ultimo, prima di lasciare spazio ai numeri, altre importantissime considerazioni sul bilancio. Questo, nella parte Entrate si compone in larga massima di due blocchi: le entrate di competenza ed i Residui attivi, somme queste ultime relative a precedenti annualità che dovrebbero entrare in cassa. Svariate ragioni, che sarebbe qui complicato analizzare, ci hanno portato nei tre anni di Amministrazione ad annullare residui attivi provenienti da bilanci precedenti per
1.500.000,00 euro circa: soldi che, spesso complice la crisi ma non solo, non giungeranno nelle casse comunali e dei quali sarebbe stato importante poter disporre. (Quante asfaltature e tagli di erba si potevano fare!) Accanto a ciò, sempre nel triennio, la spesa corrente è stata diminuita di circa 500.000,00 euro come di oltre 150.000 € all’anno sono diminuite le entrate per oneri di urbanizzazione. Da ultimo un brevissimo accenno alle indennità percepite da sindaco e assessori (lasciamo da parte i
consiglieri ai quali va un gettone di circa 16 euro a seduta). Immediatamente dopo il nostro insediamento le indennità vennero diminuite del 10% previsto dalla normativa e di un ulteriore 10% volontario. Nessun amministratore però si è mai servito dei mezzi del Comune per gli spostamenti legati alla funzione, non ha mai richiesto rimborsi ed utilizza l’indennità anche per l’ospitalità di personalità in visita come pure, talvolta, per l’acquisto di dotazioni ordinarie. Alla luce di queste brevi indica-
zioni crediamo possa risultare chiaro lo sforzo che l’Amministrazione comunale sta compiendo, consapevole di non riuscire, per ovvie ragioni, a soddisfare tutte le legittime attese dei nostri concittadini. Un ringraziamento sincero infine alle Associazioni, ai veri volontari che prestano un servizio fondamentale, ed a tutti i dipendenti comunali ultimamente pressati da incombenze sempre nuove senza che la ‘macchina comunale’ subisca variazioni in aumento.
IL BILANCIO DI PREVISIONE 2014 IN PILLOLE ENTRATE PRINCIPALI I.M.U. (Abitazione principale 5.500,00 – Altre fattispecie 1.519.00,00) ADDIZIONALE IRPEF TASI FONDO SOLIDARIETA’ COMUNALE (dallo Stato) DA SANZIONI RIMBORSI DI MUTUI DA ALTRI ENTI
1.524.500,00 481.000,00 514.000,00 315.000,00 660.000,00 114.734,61
USCITE PRINCIPALI SPESE PER IL PERSONALE ASSICURAZIONI CONTRIBUTI VARI ECOLOGIA E AMBIENTE GESTIONE APPARATO INFORMATICO MANUTENZIONI UTENZE SERVIZI SCOLASTICI SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI LEASING
1.259.000,00 40.400,00 33.420,00 60.665,00 115.000,00 177.500,00 458.012,00 291.765,00 508,658,00 290.000,00
Alcune suddivisioni. UTENZE: Energia elettrica illuminazione pubblica € 200.000,00; Luce, riscaldamento e acqua centro sportivo € 60.000,00 (azione significativa in quanto siamo assolutamente convinti della funzione sociale dello sport e riteniamo importante dare a ragazzi e bambini possibilità di imparare valori, principi e regole che passano anche attraverso lo sport) SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI: Interventi scolastici ad-personam (somme per garantire adeguati supporti ai ragazzi diversamente abili) € 95.000,00; Servizi per disabili € 154.300,00; Spese assistenza inabili e servizi socio-assistenziali € 56.890,00; Servizio assistenza domiciliare € 60.000,00. SERVIZI CULTURALI: Spese per biblioteca comunale € 46.253,00; Adesione enti territoriali sovra comunali € 8.763,00; Attività teatro e San Lorenzo € 71.000,00 (La stagione teatrale principale si finanzia recuperando per sponsorizzazioni, abbonamenti, sbigliettamento e contributi € 55.900,00).
PIAZZA CADORNA, 12 - 26100 CREMONA tel. 0372 456143 - Fax 0372 21362
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Anagrafe - Stato Civile - Elettorale: Da lunedì a venerdì: dalle 10.00 alle 13.00 mercoledì: dalle 14.30 alle 17.30 sabato: reperibilità, solo per decessi cell. 347 8074979 Segreteria - Ragioneria - Tributi - Ufficio tecnico Scuola - Teatro - Segretariato sociale: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle 12.30 mercoledì: dalle 14.30 alle 17.30 Assistente sociale: mercoledì e venerdì
dalle 10.00 alle 13.00
Polizia Locale: mercoledì e sabato
dalle 9.00 alle 11.00
Municipio (centralino) - tel. 0376 819201 Vigili Urbani - tel. 0376 840241 Teatro e manifestazioni - tel. 0376 1620428 P.E.C.: guidizzolo.mn@legalmail.it
ORATORIO SAN LORENZO ORARIO DI APERTURA 1ª e 3ª DOMENICA Maggio - Settembre dalle 17.00 alle 19.00 Ottobre - Aprile su prenotazione 335 422406
BIBLIOTECA tel. 0376 840435
estate
inverno
lunedì 9-12 / 15-19 martedì 9-12 giovedì 15-19 mercoledì venerdì 9-12 sabato
9-12 / 14.30-18.30 14.30-18.30 14.30-18.30 9-12 9-12
ASSOCIAZIONI Pro Loco - tel. 0376 1620426 Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 338 4597404 AVIS - AIDO - tel. 0376 840177 Raphaël - Ambulatorio Castel Goffredo 0376 771292 GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240 Calcio Guidizzolo - tel. 0376 819172 Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189 Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382 Amici di Rebecco - tel. 0376 819678 Centro Sociale “La Mimosa” - tel. 339 3538192 Canile Comunale - tel. 0376 819716
CIMITERO Apertura tutti i giorni della settimana Gen. Feb. Nov. Dic. Marzo e Ottobre da Aprile a Settembre
dalle 8 alle 17 dalle 8 alle 19 dalle 8 alle 20
PIAZZOLA RIFIUTI Lunedì Mercoledì e Venerdì dalle 14.30 alle 17.30 Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30
AMBULATORI MEDICI • Dr.ssa Emi Ghisolfi - Cell. 333 8356733 Prenotazione visite: 0376 840433 (8.30-12.30) Lun. Gio. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento) Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13 (su appuntamento) • Dr. Orfeo Valerio Galvani Ambulatorio 0376 819794 - Abitazione 0376 819096 Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30 Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento) • Dr. Giuliano Ponti Ambulatorio 0376 819475 - Abitazione 0376 819177 Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12.30 Giovedì: dalle 16.30 alle 19 Ambulatori medici presso sede AVIS • Dr.ssa Doriana Bertazzo Riceve su appuntamento tel.0376 83040 - 838500 Martedì dalle 17 alle 18,30 Giovedì dalle 8,30 alle 9,30 • Dr.ssa Angela Gatti - tel. 338 2619350 Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17.30 alle 18.30 Ambulatorio Medole - tel. 0376 898109 • Dr.ssa Vincenza Di Marco Riceve su appuntamento tel. 335 1736606 Lunedì - Martedì - Venerdì: dalle 10.00 alle 11.00 Mer.: dalle 16.00 alle 17.00 Gio.: dalle 10.30 alle 11.30 • Pediatra di base Riceve su appuntamento tel. 0376 631797 NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO tel. 800 228521 (Guidizzolo 0376 819005)
ENTI Protezione Civile - tel. 0376 847388 Prenotazione ambulanza - tel. 349 8608653 Istituto Comprensivo - 0376 819049 - 819059 Istituto Statale d’Arte - tel. 0376 819023 Corpo Bandistico - tel. 0376 840090 Fondazione “Rizzini” onlus - tel. 0376 819120 SISAM (acquedotto) - 800 859370 - 0376 771869 Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847352 CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253 Parrocchia Birbesi - tel. 0376 819602 Parrocchia Guidizzolo - tel. 0376 819052
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SANTE MESSE GUIDIZZOLO Festivi: Prefestivi: Feriali: Lun. Merc. Giov. BIRBESI Festivi Feriali: venerdì REBECCO Prefestivi
estate 8 - 10.30 19 19 9.30 8.30 18
inverno 8 - 10.30 18 18 9.30 8.30 17
EMERGENZE GUARDIA MEDICA - 118 CARABINIERI - 112 - 0376819006 VIGILI DEL FUOCO - 115 FUGHE GAS - 800901313
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