IL PUNTO COLDIRETTI N.41 2018

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COLDIRETTI n.

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SETTIMANALE di informazione per le imprese del sistema agroalimentare Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni

Storica intesa tra l’organismo delle Nazioni Unite e la principale organizzazione agricola d’Europa

Accordo Fao-Coldiretti sulle filiere corte Il piano punta a promuovere i mercati contadini e un modello di agricoltura sostenibile Un accordo per un modello di agricoltura che punti alla sicurezza alimentare, valorizzando e diffondendo sullo scenario globale l’esempio virtuoso dei mercati contadini di Coldiretti ed il principio delle filiere corte, per contribuire alla realizzazione di Fame Zero e per promuovere diete più sane per tutti. E’ quanto emerge dal patto fra Coldiretti e Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura) che hanno unito le forze per un’agricoltura sostenibile che favorisca i prodotti locali, l’utilizzo razionale di risorse come l’acqua e la terra e il consumo responsabile del cibo. L’accordo, siglato dal Presidente di Coldiretti Ettore Prandini e dal Direttore generale della Fao José Graziano da Silva, punta sul ruolo dell'agricoltura familiare che produce l’80% del cibo a livello mondiale, cura il territorio ed è in prima linea nella lotta ai cambiamenti climatici.Il ruolo dell'agricoltura familiare va oltre l'economia – sostengono Coldiretti e Fao – visto che lo sviluppo delle aree

IL CASO

rurali e il lavoro coesistono con le attività ambientali, sociali e culturali delle comunità legate ai territori attraverso le produzioni locali. In questo senso l'esperienza italiana è significativa: resistendo ad anni di crescente globalizzazione, gli

agricoltori italiani si sono concentrati su un modello distintivo di agricoltura familiare radicata nei territori, di immensa varietà, in grado di generare non solo ricchezza e occupazione, ma anche coesione sociale. Il modello italiano di agricoltura familiare dimostra chiaramente che è possibile raggiungere diversi percorsi di sviluppo, in grado di mettere le persone, le famiglie e le comunità al centro della

crescita economica. In questo contesto, Fao e Coldiretti sottolineano il ruolo fondamentale dei mercati contadini e delle filiere corte. Un percorso di agricoltura familiare e vendite dirette già sperimentato in Italia con i “Mercati di Campagna Amica” promossi dalla Fondazione Campagna Amica che rappresenta una rete composta da 7.502 fattorie, 1.187 mercati, e 2.352 agriturismi. “Acquistare prodotti locali è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “si tratta di una responsabilità sociale che si è diffusa tra i cittadini nel tempo della crisi con la crescita dei mercati contadini che in Italia sono diventati non solo luogo di consumo, ma anche momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà. Un modello riconosciuto anche a livello mondiale come dimostra il patto siglato con la Fao”.

I colossi del cibo abbandonano l’idea dell’etichetta nutrizionale

Semaforo, dietrofront delle multinazionali Positivo dietrofront sull’etichetta a semaforo da parte delle multinazionali del cibo che abbandonano il progetto comune di utilizzare sui propri prodotti il sistema oggi utilizzato in Gran Bretagna, già al centro di numerose critiche. Ad affermarlo è la Coldiretti dopo l’annuncio da parte di Coca Cola, Nestlè, Mondelez, Unilever e PepsiCo di voler rinunciare al progetto di dotarsi di una propria etichetta nutrizionale, avviato nel marzo del 2017.

Dopo un anno e mezzo di tentativi, anche con il coinvolgimento di scienziati e gruppi di consumatori, i cinque colossi del cibo sono stati costretti a gettare la spugna per le opposizioni ad un sistema informativo incompleto e fuorviante. La retromarcia rappresenta un segnale importante rispetto al nuovo tentativo di presentare all’Onu una risoluzione, basata su semafori e tasse contro olio, parmigianoe altri prodotti Made in Italy.

ECONOMIA

Prandini: “Con Ceta +49% falso parmigiano in Canada” Aumento record del 49% della produzione di falsi grana e parmigiano (cosidd e t t o parmesan) in Canada che è salita a ben 848mila chili ad agosto, rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, l'ultimo prima dell'entrata in vigore del Ceta del 21 settembre 2017. Lo rende noto la Coldiretti sulla base dell'ultimo dato del Governo canadese in riferimento alle positive dichiarazioni del vicepremier e Ministro delle Sviluppo Economico Luigi Di Maio sul fatto che “questo trattato così com'e non è ratificabile, dobbiamo tutelare gli agricoltori italiani e i diritti dei consumatori.” “Per la prima volta nella storia del nostro Paese si legittima con un trattato che altri Paesi possano copiare i prodotti che hanno decretato il successo dell’agroalimentare tricolore” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “la pirateria alimentare internazionale sottrae oggi al vero Made in Italy 100 miliardi di euro in forte aumento rispetto ai 60 miliardi di cinque anni fa”.

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ECONOMIA Quotazioni

positive per i prodotti agricoli, volano polli, conigli e bovini

Prezzi, crescono le carni e il latte spot Polli, latte e carni bovine guidano l’aumento dei prezzi agricoli. Un trend confermato anche dall’indice di ottobre elaborato da Unioncamere e Bmti che evidenzia un incremento del prezzo delle carni di pollo, coniglio, bovine, mentre viaggiano al ribasso quelle suine. L’analisi evidenzia anche l’andamento rialzista del latte spot che, se si fa eccezione per la flessione registrata a luglio è sostanzialmente in crescita da aprile scorso. Mentre è in calo il prezzo del burro.Dalle rilevazioni settimanali dell’Ismea si rileva stabilità per la carne bovina con l’eccezione del mercato di Montichiari dove i vitelloni Charolaise hanno messo a segno un incremento dell’1,2%, quelli incrocio francese del +1,3%, i vitelloni Limousine +1,1%,la categoria pezzata rossa +1,4% e i vitelloni Polacchi +1,5%.Bene gli avicoli. Ad Arezzo incremento del 2% per le faraone,

12,5% per le galline, 1,4% i piccioni. Anche a Verona segni più per le galline (8%) per le anatre (2,1%). Stesso trend a Padova con un aumento del 2,1% per le faraone e del 6,1% per le galline. In terreno posi-

tivo i conigli:+0,8% ad Arezzo. Prosegue il trend negativo per gli agnelli che hanno perso il 13,2% a Cagliari e il 2,7% a Foggia.Il latte spot conferma la lunga stagione degli aumenti. A Lodi il prezzo ha registrato una crescita dell’1,67% con 46,40 euro/100 litri il minimo e 47,94 euro il massimo. Ha raggiunto le stesse

quotazioni anche il listino spot di Verona con un incremento del 2,3%. Per quanto riguarda i cereali a Milano il frumento duro buono mercantile ha guadagnato lo 0,9% come il frumento duro fino. Orzo a+ 0,9%, mentre il riso Baldo è balzato del 5,9% e del 3% il riso S. Andrea. A Cuneo il grano tenero mercantile ha messo a segno +1%. Sul fronte dei semi oleosi si segnala l’incremento dello 0,3% della soia a Bologna e la flessione dell’1,3% a Genova dell’olio di semi raffinati. Quanto alle Cun, per i suinetti nella seduta del 22 novembre sono state fissate quotazioni in rialzo solo per i lattonzoli da 7 kg. Stabili invece sia le altre “taglie” di lattonzoli. In calo suini da macello e scrofe da macello. Perle carni suine fresche si riducono i listini dei tagli di macelleria e della coscia fresca per crudo. Stabili gli altri tagli. Ferme anche le quotazioni di grasso e strutti.

Zucchero, nasce gruppo Ue contro la crisi La crisi dello zucchero è stata una dei temi al centro del Consiglio dei ministri agricoli Ue del 19 e 20 novembre scorso. A richiedere interventi per questo settore, secondo quanto ha dichiarato il Commissario Hogan, sono stati diversi paesi. Il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio ha espresso preoccupazione per la tenuta dello zucchero italiano che sta mettendo in crisi l’intera filiera. Sarebbe stato escluso dalla Commissione il ricorso all’ammasso privato dello zucchero, mentre è stata decisa l’istituzione di un gruppo di alto livello. Dai dati forniti dalla Commissione agricoltura emerge che dopo la fine delle

quote zucchero la produzione bieticola europea è schizzata a 142 milioni di tonnellate nella campagna 2018-2018 per una produzione di zucchero che ha raggiunto quota 21,1 milioni di tonnellate con un balzo del 26% rispetto all’anno precedente. Una super offerta che ha provocato una flessione costante dei prezzi crollati da 540euro/t nel 2016 a 274 euro/t nell’agosto 2018. Secondo le previsioni i listini dovrebbero comunque rimanere bassi nonostante la flessione stimata della produzione di 1,9 milioni di tonnellate. A pesare saranno infatti i surplus mondiali di zucchero.

AMBIENTE

Assicurazioni, prorogate le scadenze delle domande 2016 e 2017

Nuove riaperture dei termini per le domande di sostegno per le assicurazioni. L’Agea ha infatti pubblicato le istruzioni per le domande delle assicurazioni del raccolto, degli animali e delle piante del Programma di Sviluppo rurale 2014-2020 relative alle campagna 2016 e 2017. Le indicazioni sono arrivate dopo la pubblicazione, nei giorni scorsi, della proroga per il 2015. Per l’annata 2016 le domande vanno presentate all’Organismo pagatore Agea entro il 31 marzo 2019. Per il 2017 la scadenza è stata prorogata al 30 aprile 2019.

Colture vegetali, riaperti i termini per le domande 2015 Dopo lo sblocco dei fondi (300 milioni) per la campagna assicurativa 2018 e mentre restano da completare i pagamenti per il 2015, 2016 e 2017 si è aperta una finestra per la riapertura dei termini per la presentazione delle domande di sostegno per le assicurazioni delle colture vegetali della campagna 2015. Sono state pubblicate il 19 novembre le istruzioni Agea per le domande relative alla

“misura 17 - Gestione del rischiosottomisura 17.1 del Programma di sviluppo rurale nazionale 20142020. Le domande possono essere presentate entro il 31 gennaio 2019. Caa e Condifesa avevano chiesto questo intervento per consentire la presentazione delle domande di aiuto per la campagna 2015 che non è stato possibile presentare nei termini fissati dall’Avviso pubblico dell’11 maggio 2016

a causa di una serie di problematiche riscontrate. L’Agea ha indicato sei condizioni che consentono all’azienda agricola di usufruire delle nuove scadenze: piano assicurativo individuale (Pai) non compilabile per assenza del prodotto o dell’indicazione del Comune sul fascicolo; Pai presente ma senza la polizza associata; mancata visibilità del Piano o polizza per cambio di mandato del

Caa; Pai riferito a comuni che si sono fusi; assenza di informazioni anagrafiche nel Sian; Piano relativo alle casistiche connesse a quelle individuate del decreto ministeriale del 30 ottobre 2017. Gli agricoltori interessati devono quindi contattare il Caa Coldiretti per verificare la possibilità di accedere a questa opportunità rientrando nella casistica indicata da Agea.

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ECONOMIA Intesa

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tra le principali organizzazioni agricole dell’Ue contro l’import selvaggio

Alleanza europea contro il riso a dazio zero Attivare al più presto la clausola di salvaguardia per fermare le importazioni di riso asiatico a dazio zero che stanno facendo concorrenza sleale alle produzioni nazionali e comunitarie. E’ quanto hanno chiesto le principali Organizzazioni agricole che rappresentano i produttori di riso dell’Ue – Asaja (Spagna), Cap (Portogallo), Coldiretti (Italia), Fnsea (Francia), Gaia Epicheirin (Grecia), Upa (Spagna) – al Presidente del Consiglio dei Ministri Agricoli Ue, Elisabeth Koestingwer in occasione del Consiglio Agricoltura dell’Ue, nell’ambito di una conferenza stampa alla quale erano presenti tra gli altri per l’Italia il Ministro per le politiche agricole ed alimentari ed il turismo Gianmarco Centinaio, il Rappresentante permanente aggiunto presso l’Unione Amb. Michele Quaroni, Paolo De Castro Vice Presidente della commissione agricoltura del Parlamento europeo, Roberto Moncalvo della giunta nazionale Coldiretti, insieme al Segretario Generale del Copa-Cogeca, Pekka Pesonen. “Auspichiamo l’approvazione in tempi brevissimi della proposta della Commissione europea di attivazione della clausola di salvaguardia” hanno affermato i rappresentanti delle organizzazioni agricole e cooperative dei principali paesi produttori, a due settimane dal possibile voto in sede di comitato Spg, .Finalmente la

Commissione europea ha riconosciuto il danno economico dovuto ai volumi di importazioni di riso indica ed ha proposto di ripristinare per tre anni i dazi nei confronti delle importazioni di riso proveniente dalla Cambogia e dalla Birmania, dove è stato raccolto anche con lo sfruttamento del

lavoro e dei diritti umani, come sta accadendo alla minoranza Rohingya in Myanmar costretta a fuggire a causa della violenta repressione. Nel documento la Commissione riconosce anche che in Cambogia si sono verificate notevoli violazioni dei diritti umani in relazione all`accaparramento delle terre che – sostengono i produttori – giustificano l’attivazione della clausola di salvaguardia e lo stop alle importazioni agevolate. Una necessità – continuano i rappresentanti dei risicoltori europei – per fermare la concorrenza sleale tramite il dumping sociale che ha provocato il crollo delle quotazioni del riso ed ha permesso ai due Paesi di aumentare le loro esportazione

nell’Ue da 9mila tonnellate nel 2012 a 360mila tonnellate nel 2017.Le organizzazioni agricole dei rappresentanti dei risicoltori intervenute hanno dimostrato inoltre apprezzamento per il lavoro della Commissione di analisi delle regole relative all’applicazione di misure di salvaguardia, in vista di una possibile modifica delle norme e ad una revisione della normativa alla base degli accordi Eba nel loro complesso. Pratiche di dumping ambientale e sociale, unitamente a elevati costi di produzione Ue non competitivi, mettono in ginocchio la produzione risicola europea. Accordi come gli Eba devono essere necessariamente rivisti, nei presupposti ma anche nei risultati che sono stati giustamente ed umanamente prestabiliti ma che nella maggior parte dei casi non raggiungono il nobile risultato auspicato.Per sostenere lo stop all'import a dazio zero sono scesi in piazza un migliaio di agricoltori della Coldiretti che hanno organizzato un blitz nel cuore della risicoltura italiana a Vercelli. Tra gli slogan di circa un migliaio di manifestanti con bandiere e cartelli “Basta concorrenza sleale”, “Dobbiamo produrre tre chili di risone per comperare un caffe’”, “Fermiamo lo sfruttamento a tavola”, “Stop al riso sporco di sangue” ma anche “Dal nostro riso lavoro, ambiente e salute” e “#sosrisoitaliano”.

Suini, aumentano i capi nati e allevati in Italia In aumento dello 0,3% il numero dei suini nati e allevati in Italia che hanno raggiunto quota 5.347.000, con una crescita dello 0,1% dei capi (3.890.900) destinati al circuito dei prosciutti Dop. Sono i dati

rilevati dall’Osservatorio Anas nel primo semestre 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017. Nel periodo esaminato risultano in calo le macellazione, mentre aumenta del 7,4% l’import di carni che però perde il 6,2%

in valore. Anche le esportazioni segnano il passo anche se in valore la flessione si ferma all’1,9%. Secondo l’Osservatorio il grado di autoapprovvigionamento è nel periodo esaminato pari al 62,20 per cento.

EUROPA

Vino, indicazione origine uva va estesa a spumanti La Commissione ha rettificato ufficialmente il testo del regolamento sul vino per assicurare l’indicazione di origine delle uve nelle bottiglie prodotte con vitigni internazionali (Chardonnay, Merlot, Cabernet, Sauvignon e Shiraz). Lo rende noto la Coldiretti che esprime soddisfazione per l’accoglimento delle proprie richieste con la rettifica del regolamento della Commissione del 17 ottobre 2018 ma chiede anche che, per coerenza, l’indicazione di origine venga estesa a tutti gli spumanti. Per fermare il falso Made in Italy una misura analoga deve essere adottata anche per gli spumanti generici dove viene indicato in etichetta solo il Paese dove avviene la spumantizzazione, ma non quello dal quale provengono le uve. Occorre impedire l’inganno dell’importazione di mosti e vini stranieri da utilizzare in Italia per la produzione di “bollicine” da vendere come Made in Italy, senza alcun legame con i vigneti ed il territorio nazionale. L’augurio è che si verifichi una inversione di tendenza nelle politiche comunitarie in un settore già peraltro minacciato da altre decisioni che non tutelano la qualità del prodotto e la trasparenza verso i consumatori.

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FISCO

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Confermato l’addio dal primo gennaio 2019 ai documenti cartacei, come mettersi in regola

Niente proroga per la fatturazione elettronica Niente proroga per l’entrata in vigore della fatturazione elettronica, l’obbligo per tutte le imprese di emettere le fattura in forma telematica e non più cartacea. Dopo i dubbi espressi dal Garante della Privacy su alcuni aspetti del provvedimento relativi al trattamento dei dati personali, si era diffusa la voce di un possibile slittamento rispetto alla data del 1° gennaio 2019. Il Governo ha però confermato il via dall’inizio del prossimo anno, riservandosi di apportare alcuni correttivi tecnici “in corsa”. Cos’è la fatturazione elettronica La fatturazione elettronica è un sistema digitale di emissione, trasmissione e conservazione delle fatture che va a sostituire integralmente quelle cartacee. Come emettere una fattura elettronica Sul Portale del Socio Coldiretti è attivo il servizio “Fatturazione digitale” attraverso il

quale è possibile emettere le fatture nel nuovo formato telematico direttamente da pc e tablet. Per emettere la fattura è indispensabile conoscere il codice destinatario (oppure l’indirizzo Pec) del proprio cliente. Solo in questo modo potrà essere recapitata correttamente. La fattura viene quindi inviata attraverso un sistema di interscambio al cliente mentre ’Impresa Verde di riferimento ne curerà la contabilizzazione e la conservazione. In alternativa al servizio di Fatturazione digitale l’agricoltore può rivolgersi direttamente alla propria Impresa Verde che erogherà il servizio di emissione (e conseguentemente la conservazione) delle fatture attive. Come ricevere le fatture elettroniche Impresa Verde può essere delegata anche alla ricezione delle fatture elettroniche. In tal caso le fatture emesse dai fornitori verranno

recapitate direttamente sulla piattaforma gestita da Impresa Verde. Per fare ciò occorrerà comunicare ai propri fornitori il codice destinatario telematico 5W4A8J1, che consentirà – a partire dal 1° gennaio - alle fatture di arrivare direttamente negli uffici di Impresa Verde la quale ne darà poi comunicazione agli interessati, secondo modalità da concordare. Come registrarsi al Portale del Socio Registrarsi al Portale del Socio Coldiretti è facile e gratuito. Basta andare su internet e digitare l’indirizzo https://socio.coldiretti.it. Cliccando su “registrati” dovrai inserire il tuo numero di Socio Coldiretti che si trova sulla tessera (il numero di socio e non quello di tessera), la partita Iva o il codice fiscale e un indirizzo mail. Sulla tua posta elettronica riceverai subito una mail che ti permetterà di completare la registrazione e accedere ai servizi del portale.


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