Codice JUST/2009-2010/DAP3/AG/1349
POVEL è un progetto finanziato dalla Commissione Europea —DG Giustizia, Libertà e Sicurezza nell’ambito del Programma Daphne III. POVEL è l’acronimo di “Prevention of Violence through Education to Legality” (Prevenzione della Violenza attraverso l’Educazione alla Legalità) e si occupa di azioni volte alla sensibilizzazione e al coinvolgimento attivo dei giovani nella prevenzione della violenza tra pari, del bullismo, della violenza attraverso i media e della violenza legata all’abuso di alcol e droga. Queste finalità sono perseguite attraverso attività di educazione alla legalità rivolte ad adolescenti tra 14 e 20 anni di età. Il progetto pone particolare attenzione alla promozione di stili di vita sani e di misure preventive, soprattutto in merito all’uso di alcol e droga, nonché alla violenza e dipendenza dalle Tecnologie di Informazione e Comunicazione che oggigiorno in maniera crescente rappresentano un rischio per la salute e il benessere dei teenager. POVEL è un progetto trans-nazionale ed è promosso da una partnership composta da organizzazioni pubbliche e private dall’Italia, Belgio, Spagna e Francia.
BENEFICIARI DI PROGETTO:
OBIETTIVI SPECIFICI:
Il target group di progetto sono gli adolescenti.
Gli obiettivi di progetto sono:
Essi sono i beneficiari finali e sono, al tempo stesso, coinvolti nelle attività chiave di progetto per il miglioramento della conoscenza e la comprensione dei fenomeni di violenza tra i giovani.
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Hanno direttamente beneficiato del progetto: 695 giovani coinvolti nella fase di ricerca (quantitative), di cui 239 hanno partecipato anche ad una successiva fase di approfondimento qualitativo circa 370 giovani coinvolti nella fase di sperimentazione dei kit di apprendimento. I beneficiari finali indiretti del progetto sono costituiti dall’insieme di diverse migliaia di giovani adolescenti che ogni anno sono coinvolti in attività formative e/o educative svolte/promosse dai partner di progetto (inclusi i membri associati). Il progetto ha come beneficiari intermedi: lo staff pedagogico dei membri del partenariato (e dei loro associati). Essi hanno contribuito a studiare approfonditamente, insieme ai loro studenti /discenti, la percezione della violenza, vista con gli occhi degli adolescenti, e collaborato con loro e con i colleghi degli altri Paesi, a definire comportamenti positivi per prevenire e contrastare la violenza, fornendo anche supporto alle vittime. I professionisti dell’istruzione e formazione professionale sono gli attori principali che hanno contribuito ad elaborare un set di unità didattiche (contenuti, metodologie pedagogiche, pianificazione delle attività, soluzioni per l’erogazione, strumenti…)volte a promuovere l’educazione alla legalità tra gli adolescenti. Le Istituzioni regionali e locali incaricate delle politiche educative/formative e giovanili. Essi hanno accesso ad una significativa mole di informazioni sui fenomeni giovanili legati alla violenza e a risorse educative per la prevenzione e la riduzione della violenza tra gli adolescenti. Essi hanno anche l’opportunità di partecipare a un dibattito sui temi di progetto e migliorare la loro capacità di affrontare il problema con soluzioni innovative integrate. Il numero totale di beneficiari intermedi (staff da organizzazioni dell’Istruzione e Formazione Professionale, istituzioni regionali/locali) coinvolti nelle azioni di sensibilizzazione, mainstreaming e disseminazione è circa 170 persone.
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Aumento della conoscenza e della comprensione dei fenomeni di violenza verso i giovani (in particolare nei centri e nelle scuole di formazione professionale). Questo attraverso l’avvio di processi virtuosi che consentano lo scambio e la collaborazione tra coloro che sono coinvolti nella formazione e giovani, che, nel confronto sulla base degli strumenti di ricerca sulla violenza, possono migliorare la loro consapevolezza rispetto al fenomeno; questo anche grazie alla condivisione di conoscenza e riflessioni, nonché all’interazione attraverso gli strumenti forniti dal progetto. Rafforzamento della capacità di fronteggiare la violenza verso i teenagers attraverso la creazione e implementazione di kit di apprendimento e strumenti per l’educazione alla legalità. Si tratta di trasformare metodologie didattiche e materiali di supporto, conoscenza acquisita attraverso l’attività di ricerca e scambio con i giovani discenti, integrati con il contributo di esperti e adattati al contesto, in programmi didattici. Sensibilizzazione sulla necessità di misure di educazione alla legalità da diffondere nei centri e nelle scuole di formazione professionale mainstreaming dei risultati di progetto per garantire un impatto durevole delle azioni svolte attraverso la creazione di condizioni favorevoli per la diffusione con effetto moltiplicatore dei risultati di progetto sul territorio, anche dopo la sua conclusione. Sperimentazione dei kit e strumenti educativi Revisione critica e consolidamento delle lezioni apprese comunicazione e disseminazione dei risultati.
AZIONI Le azioni chiave del progetto sono:
Ricerca (raccolta e analisi di informazioni) sul campo sulla "violenza contro o giovani (compresa la violenza tra pari e il bullismo) come vista dagli adolescenti” e i “comportamenti tra i giovani studenti nei contesti di apprendimento”; la ricerca è basata sulla somministrazione e analisi di una indagine e su strumenti di discussione (questionari, linee guida per attività di gruppo…) utilizzati con un campione significativo di giovani discenti (696 giovani hanno risposto al questionario quantitativo; 239 hanno partecipato alle attività di ricerca qualitativa)
Sviluppo di kit didattici (contenuti, metodologia pedagogica, programmazione delle attività, modalità di erogazione, testimonianze) e materiali di supporto. Per ciascuna delle seguenti tipologie di violenza verso gli adolescenti è stato implementato congiuntamente (tra giovani ed esperti) un kit di apprendimento:
Il partenariato di progetto rappresenta enti pubblici e private che agiscono a diversi livelli: dalla dimensione Europea a quella nazionale, regionale e locale. I partner rappresentano diverse funzioni e ruoli rilevanti per la sperimentazione dell’idea ispiratrice del progetto: organizzazioni centrate sulla formazione professionale, organizzazioni con una missione più ampia che comprende oltre alla formazione anche l’istruzione e lo sport, la cultura e il tempo libero per i giovani, autorità pubbliche competenti per le politiche giovanili, dell’istruzione e formazione e le politiche sociali a livello locale... Questo offre al progetto un punto di vista più ampio sulla questione e sulle possibili soluzioni e promuove l’integrazione di competenze e lo scambio di esperienze.
A. violenza tra pari e bullismo B. violenza attraverso i media C. violenza legata all’abuso di alcol D. violence legata all’assunzione di droga.
Sensibilizzazione ed eventi di mainstreaming in Italia, Francia, Belgio e Spagna. Il pubblico totale di questi eventi è circa 250 persone.
Applicazione sperimentale dei nuovi kit EDUCATIVI sull’educazione alla legalità e dei loro strumenti di supporto. La sperimentazione è volta alla verifica della utilità dei kit e al loro miglioramento attraverso l’ulteriore aggiornamento/aggiustamento dei prodotti, ove necessario. La sperimentazione in ogni territorio riguarda 2 Kit educativi (in media), in modo che lo stesso kit sia testato in diversi contesti. Circa 250 giovani sono stati coinvolti nella sperimentazione durante il progetto; circa 20 VET professionisti dell’Istruzione e Formazione hanno preso parte alla preparazione e sperimentazione dei kit di apprendimento.
Blog e area social network nazionali e internazionali di supporto alla discussione tra I giovani e I professionisti della Istruzione e Formazione Professionale e alla raccolta di buone prassi e proposte da parte dei giovani rispetto alla prevenzione della violenza e il supporto alle vittime.
Il progetto è nato in seno alla rete CEC, che raggruppa 15 membri che rappresentano circa 800 associati (centri di formazione, cooperative sociali, imprese sociali...) in 13 stati membri dell’Unione Europea.
PARTNERSHIP
Scuola Centrale Formazione (SCF)– Italia Lead partner
Provincia di Ravenna – Italia Per ulteriori informazioni: CEC (Comité Européen de Coordination) - Belgio
Fundacio Trinijove – Spagna
daphne@scformazione.org
ID Formation – Francia http://www.daphnepovel.net FISSAAJ (Fédération des Institutions et Services Spécialisés d’Aide aux Adultes et aux Jeunes ) - Belgio
Partner associato
EFFEPI
Coordinatore esecutivo CEFAL (Consorzio Europeo per la Formazione e l’Addestramento dei Lavoratori) – Italia. Associato SCF
Questa pubblicazione è stata prodotta con il supporto finanziario del programma Daphne III della Commissione Europea. I contenuti di questa pubblicazione sono unicamente responsabilità di Scuola Centrale Formazione e dei suoi partner di progetto e non possono essere in nessun modo ritenuti riflettere il punto di vista della Commissione Europea.