Ricerca qualitativa POVEL per Pordenone

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POVEL: Prevention Of Violence through Education to Legality

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mercoledĂŹ 27 giugno 12


considerazioni generali

 l’adulto: buona relazione (questionari) MA non costituisce UNA RISORSA, un punto di appoggio nelle situazioni di difficoltà (solo il caso di Lucy, ma il docente è una risorsa non perché tale, ma in quanto portatore di una buona relazione!)  paure dei giovani di fronte al compito evolutivo della crescita, del diventare adulti: emergono situazioni di pressione emotiva cui spesso si fa fronte con fumo, alcol e droga  dato contraddittorio tra questionari e attività “creative” sulla consapevolezza dei rischi e delle conseguenze di certi comportamenti  buona disponibilità all’interazione per affrontare discussioni che LI RIGUARDANO  entusiasmo verso modalità espressive e comunicative DIVERSE da quelle solitamente proposte nell’ambiente formativo 3 mercoledì 27 giugno 12


IL QUESTIONARIO

 Informazioni di base sul ragazzo/a: l’età, l’ente che frequenta, la composizione della famiglia, il luogo in cui vive..  Stili di vita: lavoro, salute e alimentazione.  Relazioni: rapporti con i compagni, amici, personale educativo/ insegnante/formatori e familiari.  Consumo di alcol e droga: esperienze e vissuti rispetto alla fruizione di sostanze psicotrope.  Uso dei media: abitudini, preferenze e comunicazione attraverso le nuove tecnologie. Totale: 71 domande Target: giovani tra i 14-20 anni l’ipotesi di partenza è che esiste una correlazione diretta tra manifestazioni di violenza e comportamenti non orientati alla salute ! Dati confermati anche dall’OMS che promuove un concetto di “salute” più ampio come risorsa della vita quotidiana, che comprende oltre alla 4 dimensione fisica, anche quella sociale ed emozionale ! mercoledì 27 giugno 12


Somministrazione questionario

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 Somministrazione online (di norma) attraverso un questionario SurveyMonkey (web 2.0)  Forma anonima (non sono stati raccolti dati su origine dei ragazzi, per tutelarne maggiormente l’anonimato)  Campione più numeroso di quanto previsto (695 contro 500 previsti):  425 questionari in Italia (207 in Emilia Romagna + 218 in FVG)  120 questionari in Belgio  100 questionari in Francia 54% ragazzi / 46%  50 questionari in Spagna ragazze. Media: 17 anni  Tempi: maggio – luglio 2011 risultati: http://www.daphnepovel.net/2011.11/povels-quantitative-researchresults 5 mercoledì 27 giugno 12


Chi sono:  hanno fratelli e/o sorelle (84%)  hanno entrambi i genitori (69,5% in Italia MA 25% in Belgio  genitori che hanno entrambi il diploma della scuola secondaria di 2 grado  47% si dichiarano soddisfatti della relazione con i propri genitori  vivono in periferia (43%)  54% del campione dichiara di non fumare  quasi il 40% pratica regolarmente uno sport  il 9,8% consuma solo 1 pasto al giorno (sono soprattutto femmine)  58% del campione dichiara di essere soddisfatto della relazione con i formatori/docenti  45% dichiara che ha un buon rapporto con i/le compagni/e del Cfp

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il bullismo... e il CFP  41% dice che gli atti di bullismo avvengono nel Cfp  per il 41% l’adulto interviene in difesa della vittima, ma il 34% non è presente o non si accorge  le reazioni? divertimento (33%), far finta di nulla (31%); 1 su 4 cerca di aiutare !  per le femmine il bullismo è meno evidente e riconoscibile, ma sono più crudeli (attività IV)  bullismo è un atto di gruppo e costituisce elemento di appartenenza e partecipazione alla cultura del gruppo fallimento delle azioni INDIVIDUALI (vittima e/o bullo) di trattamento del fenomeno ruolo assunto nel gruppo dei pari (bullo o vittima) tende a rimanere stabile anche con l’aumentare dell’età (lettera a Lucy)

altre ricerche:

agire sulla consapevolezza individuale e sul contesto mercoledì 27 giugno 12

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dalla ricerca qualitativa... i giovani reagiscono se: - si sentono piÚ forti - la vittima è un amico le vittime NON reagiscono, si vergognano (e dunque non ne parlano!), si isolano

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dalla ricerca qualitativa... si agisce da bullo per: - mancanza di riferimenti - precocità nell’assumere comportamenti da “grandi” senza avere una maturazione sociale e relazionale; - imitazione di comportamenti visti in TV

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il consumo di alcol la ricerca conferma che:  si beve con gli amici: il gruppo è il luogo della socializzazione ma anche dell’amplificazione dei comportamenti scorretti  bevono: alcolici, birra, soft drinks (tutti oltre il 40%)  bevono per: divertirsi (50%), sentirsi meglio (17%), sentirsi meno timidi e disinibiti (13%), per il gusto e come ti fa sentire (27%)

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il consumo di sostanze  26% ha provato almeno una volta  le sostanze più usate: la marijuana, la cocaina (soprattutto tra i giovani italiani), le droghe sintetiche  molti non hanno risposto alla domanda sull’età della “prima volta”; in Francia: 13 anni  solo il 2,4% dice di usare sostanze tutti i giorni; 17% solo occasionalmente  si fa ricorso alle droghe perché gli amici spingono a farlo (più del 60%), o per lo sballo (56%), per acquisire più sicurezza, essere più brillanti nel gruppo (ricerca qualitativa)  sanno se gli amici fanno uso di sostanze ? 39% dice: nessuno; 36% meno della metà; 19% più della metà; quasi il 5% non lo sa.  sono consapevoli dei rischi: possono uccidere per il 60%, provocano malattie cardiache (49%), disturbi mentali (46%), problemi respiratori (42,8%) >>> dato con un’altissima variabilità nel campione (70% non sa in Francia; 4% in Belgio) >>> dalla ricerca qualitativa sembrerebbe che i ragazzi abbiano 11 un’esperienza diretta... per questo ne conoscono le conseguenze ! mercoledì 27 giugno 12


... la tecnologia  cellulari: 24% degli italiani (e 33% dei belgi) lo usano più di 7 ore al giorno !!!  56% guarda i video sul cellulare da solo contro il 34% circa li condivide con gli amici; 20% dice di non fare foto e video  si guarda la tv con altri, soprattutto film (51%), serie TV (30%)  il 42,8% NON LEGGE LIBRI  visitano: facebook, youtube, google, messenger, wikipedia  81,7% ha un profilo su un social network: oltre il 50% condividono idee e video/foto  oltre il 33% conferma di NON usare alcuna restrizione/limite della privacy !  chatta il 56% del campione e 47% afferma di aver conosciuto persone in chat  115 ragazzi/e hanno confermato di aver avuto brutte esperienze in chat (invasione della privacy, violenza psicologica!) >>> sottovalutazione dei rischi perché visti come luoghi di 12 socializzazione ! mercoledì 27 giugno 12


... la tecnologia (anche esposizione alle immagini!) gli adulti hanno una responsabilità diretta nel mancato controllo !! e anche come educatori all’uso dei media! gli adulti sono la fonte delle immagini cruenti o a sfondo sessuale !

dagli articolo di giornale (attivitĂ IV)

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Le attività Creativoespressive  Sono state proposte nella seconda parte della ricerca per approfondire la percezione dei ragazzi rispetto a diverse forme di violenza.  Obiettivo: incidere maggiormente sulla consapevolezza dei ragazzi e sviluppare competenze di “coping” = insieme di strategie mentali e comportamentali messe in atto per fronteggiar situazioni potenzialmente stressanti; consiste nella capacità di saper gestire la situazione ma anche le emozioni che da essa derivano !  Le attività sono state proposte al 30% dei ragazzi che hanno compilato il questionario (239 giovani, di cui 143 italiani !).  Tempi: maggio 2011 – febbraio 2012 Le attività hanno richiesto un forte coinvolgimento attivo dei ragazzi, che sono stati i protagonisti della creazione di messaggi / dell’espressione del loro punto di vista sul tema della violenza nei diversi ambiti. L’adulto, nel ruolo di conduttore del gruppo, ha facilitato il lavoro ai ragazzi fornendo le informazioni preliminari per lo svolgimento delle attività 14 mercoledì 27 giugno 12


Le attività creativo - espressive I attività: 115 giovani IT, 35 FR, 18 ES (168) rappresentare una delle forme di violenza attraverso le immagini o i disegni: con l’immagine non si esprimono solo concetti ma soprattutto motivazioni, aspettative, paure, emozioni. II attività: 20 giovani IT, 43 BE, 20 FR (83) stimolare i ragazzi a trovare soluzioni opportune per affrontare alcune problematiche, chiedendo ai ragazzi di rispondere con una lettera, scegliendo 1 tra 4 casi di esempio. Si agisce sulla “capacità di fronteggiamento”, facendo leva sulle risorse a disposizione ! Le situazioni sono “vicine” al vissuto dei giovani1 III attività: 11 giovani IT, 35 FR (46) stimolare il lavoro di gruppo nell’ideazione di uno spot sulla prevenzione di una forma di violenza. IV attività: 10 giovani FR saper scrivere un articolo critico descrivendo le caratteristiche dei giovani di oggi rispetto ad alcune tematiche. la IV attività -più “scolastica” è stata la meno “gettonata!” 15 mercoledì 27 giugno 12


Documentazione dei processi  Per documentare le attività creativo-espressive svolte in aula è stato chiesto agli operatori di redigere una breve relazione per ogni attività svolta, correlata da filmati o fotografie e la raccolta dei prodotti creati dai ragazzi.  In particolare, sono stati registrati: • La composizione della classe: numero totale studenti, genere, stranieri (principali nazionalità) • Il clima dell’aula: dinamiche tra ragazzi • La comunicazione tra ragazzi: utilizzo o meno della comunicazione non verbale, tono di voce… • Il grado di attenzione e di risposta da parte dei ragazzi • Le criticità emerse dal lavoro • I punti di forza del lavoro. risultati: http://www.daphnepovel.net/2012/03/qualitative-research-results/ 16 mercoledì 27 giugno 12


Dalle attività:

 la violenza raccontata dalle immagini soprattutto di guerra, verso gli animali e verso le donne; poche scene di bullismo; anche violenza nello sport e violenza in famiglia. In molti casi, le immagini sono tratte dai FUMETTI Le LETTERE:  il caso più scelto è KEVIN, un ragazzo normale in cui è facile immedesimarsi, lasciato dalla ragazza e per questo ha iniziato a drogarsi >>> nessun consiglio prevede un adulto significativo di riferimento! amici, psicologo, centro di disintossicazione, praticare uno sport, parlare...  nelle lettere a Lucy, vittima di bullismo, si consiglia invece di parlare con i genitori o i docenti ma quelli con cui si ha un BUON RAPPORTO, di farsi coraggio, di non lasciarsi calpestare ! crearsi nuovi amici (caso personale) >>> relazioni bullo

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Dalle attività:

gli SPOT  in Francia: spot sulla violenza veicolata attraverso i media:  rischio di non distinguere tra realtà e finzione  rischio di non attribuire più valore ai crimini veri  rischi di imitazione nella vita reale  danni per la salute consigli: AGIRE SUI GENITORI per: riduzione dei tempi di esposizione, aiutare i figli, soprattutto i bambini, a distinguere tra finzione e realtà  in Francia: spot sulle conseguenze dell’abuso di alcol o droga: l’uso di sostanze può far perdere il controllo ed esporre il consumatore a commettere violenze verbali e fisiche verso altri.  a CIVIFORM:

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