Pressato casa artusi prevenzione ed educazione alimentare2

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Alimentazione e prevenzione del rischio CV: il contributo della medicina sul territorio Lamberto Pressato - Scuola Centrale Formazione Casa Artusi - Forlimpopoli, 27 giugno 2014


PROGETTO

OBIETTIVO ridurre gli eventi coronarici mediante modifica dei comportamenti : • alimentazione • fumo • attività fisica


MODELLO DEL DISEASE MANAGEMENT

privilegia l’area della prevenzione

A livello territoriale il modello è caratterizzato da una interazione efficace tra:  un paziente reso esperto da opportuni interventi di informazione e di educazione  un team assistenziale multi-professionale,


RUOLO DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE

I MMG intervengono attraverso il “bilancio di salute” dei loro assistiti Se verranno rilevati fattori di rischio, i MMG indirizzeranno i loro assistiti ai programmi di : o attività motoria, o disassuefazione dal fumo, o correzione degli squilibri alimentari e li avvieranno ai trattamenti terapeutici secondo le linee guida previste.


Ambulatorio dietetica e counselling nutrizionale

Il servizio è strutturato per attività di prevenzione primaria, per migliorare le abitudini alimentari. L’accesso avviene con prenotazione telefonica I pazienti vengono accolti con un colloquio preliminare, consegna del diario alimentare e viene effettuata l’anamnesi e la visita medica. I pazienti completano l’iter con sedute (individuali o di gruppo), per il counselling nutrizionale, follow up a 6/12 mesi.

La prevenzione nelle CURE PRIMARIE

I pazienti obesi richiedono follow up più frequenti: 3, 6,12 mesi, associati ad una valutazione della terapia farmacologica. Figure professionali coinvolte: un medico esperto in igiene della nutrizione, una dietista, un assistente sanitario, un medico dello sport, uno psicologo esperto nel trattamento dei disturbi alimentari. Target popolazione: soggetti di età compresa tra i 18 ed i 50 anni.


Obiettivo:

migliorare l’empowerment del paziente per una maggiore efficacia degli interventi clinici. Fasi del progetto:

o Chiamare direttamente il paziente per un colloquio “motivazionale” durante il

prevenzione secondaria delle malattie cardiovascolari

quale vengono date le principali informazioni relativamente ai corretti stili di vita; o fornire strumenti ed informazioni relativi all’auto-monitoraggio di eventuali parametri clinici (peso, diuresi, pressione arteriosa, diario dei farmaci assunti); o dare informazioni sui provvedimenti non farmacologici (dieta, attività

“COUNSELLING ATTIVO” NEL SETTING DELLE CURE PRIMARIE

fisica/motoria, abolizione del fumo) atti a consolidare e modificare lo stile di vita; o valutare insieme (medico e paziente) - nei successivi controlli - le schede di auto-monitoraggio e le eventuali difficoltà riscontrate; o proporre ai pazienti “meno motivati” la partecipazione a gruppi di auto-aiuto (massimo 10 persone), per una formazione/educazione da parte di un Medico di Medicina Generale e un Infermiere: questa attività è strutturata per un ciclo di 8 incontri settimanali.


alimentazione sana, preventiva e legata al territorio

 Piramide alimentare  Nutrienti  Grassi  Sale  Zuccheri Consigli pratici per bambini, adolescenti, donne in menopausa, anziani


Il modello alimentare mediterraneo Gli elementi chiave del modello alimentare mediterraneo I grassi nel modello mediterraneo alimentare Le spezie VS il sale Le tecniche di cottura per una cucina a basso impatto cardiovascolare


grazie dell’attenzione

Il progetto è cofinanziato dall’Unione Europea, Strumento di Assistenza Pre-Adesione.


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