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Pronti per un anno complesso, ma non privo di opportunità

L’impatto di alcuni fenomeni che hanno caratterizzato il 2022 e che permangono anche quest’anno, la guerra, ma anche il calo del potere d’acquisto, suggeriscono ai protagonisti di questo speciale una certa prudenza nelle previsioni per l’anno in corso.

Allegro, ma non troppo. È questo il bilancio di un anno in cui si è vissuto di tutto e che ha di fatto frenato l’impetuosa crescita del giardinaggio. Sicché, dopo i fasti dovuti al Covid che ha sospinto le vendite di articoli per il green a scapito degli spostamenti, altri fattori hanno costretto il comparto a un brusco rallentamento. Fra questi l’aumento dei costi delle materie prime, dell’energia e dei trasporti che hanno influito sul prezzo dei prodotti e che a fatica non si sono riverberati su quello finale provocando un’erosione dei margini. Poi il freddo e la siccità, convitato di pietra che non ha di certo favorito il trend, e last but not least il conflitto bellico, che ha creato instabilità ed incertezza nei consumi, già bloccati in seguito alla spinta inflattiva. In breve, anche il giardinaggio non si è fatto mancare nulla per sorridere almeno un po’. A meno di alcune fasce di prodotto per così dire anticicliche. E mentre il commercio on-line se la gode, i negozianti di ferramenta trasformano i propri spazi per accogliere con maggiore cura ed attenzione le attrezzature da giardinaggio e outdoor per rendere più attrattivo il proprio punto vendita. Vediamo come e perché si è evoluto il settore e analizziamo quali sono gli andamenti in alcuni comparti specifici del green dalla viva voce degli operatori coinvolti in questa nuova edizione dello speciale dedicato al business degli articoli da giardino destinati al dettaglio di ferramenta. Nel prossimo numero l’analisi verterà su come si evolve la gamma e su quali sono gli articoli più venduti.

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Andamento lento

Mario Cornero, Direttore Commerciale di Arca, rileva che “viste le premesse, il 2022 è stato tutto sommato positivo. Abbiamo riscontrato un moderato rallentamento delle vendite a volume e - anche se in misura minore, visti gli inevitabili aumenti dei prezzi - a valo- re, accompagnato purtroppo da un più che proporzionale decremento della marginalità a causa dell’aumento dei costi dei fattori produttivi”.

Nico Cavallini, Responsabile Vendite di Arti Tec, osserva che “nel 2022 le nostre vendite hanno subito un calo derivato principalmente dai forti aumenti che hanno inciso negativamente sulle famiglie, come luce, acqua, gas e tutte quelle componenti che hanno spinto l’utente finale a scegliere una forma di risparmio, rinunciando quindi ad acquistare prodotti non primari. Questo tipo di andamento è ancora in essere e non sappiamo bene per quanto tempo si protrarrà. Siamo comunque fiduciosi e crediamo che il mercato saprà rialzarsi ma ci vorrà ancora un po’ di tempo”.

Alessandro Sordi, Sales & Managing Director di Bestway Italia, evidenzia che “la categoria delle piscine e degli accessori è stata coinvolta nel calo generalizzato delle vendite. Le principali ragioni sono state tre: inflazione, instabilità macroeconomica, controcifre degli anni precedenti molto elevate”.

Guglielmo Bitossi, Amministratore Delegato di CFG, afferma che “Il precedente periodo di pandemia ha avuto influenza sul mercato degli articoli 2022, in particolare su quello delle forniture dall’Estremo Oriente. Proprio gli approvvigionamenti degli articoli nell’estate 2022 hanno subito il picco degli altissimi costi dei noli marittimi. I prodotti della ventilazione hanno grandi volumi. Considerando che in un contenitore da 40 piedi si caricano 300 ventilatori professionali, il nolo mare del container passando da 3.000 USD a 15.000 USD, porta al risultato che il costo del trasporto reale di ciascun di quei 300 ventilatori è salito da 10 a 50 dollari. E questo è soltanto il costo del trasporto. CFG non ha trasferito questi aumenti interamente al mercato, assorbendone una parte. Lo stesso hanno fatto le rivendite, ma ciò nonostante si è assistito all’aumento generale dei costi che ha contribuito all’odierno tasso di inflazione”. Angela Novembre, Marketing Director di Copyr, osserva “una leggera contrazione del comparto. Le visite sono state inferiori all’anno precedente e il contesto economico generale non ha permesso di ripetere il risultato del 2021”.

Paolo De Nora, Ceo di Euroequipe, nota che “il 2022 è stato un anno di grandi cambiamenti per il settore degli articoli da giardinaggio destinati alle ferramenta. La guerra ha infatti reso meno reperibili alcune materie prime con un conseguenziale aumento dei prezzi delle materie prime. Nonostante ciò abbiamo cercato di aumentare l’efficienza produttiva sacrificando un po’ di margine di guadagno per non gravare troppo sul consumatore finale. In questo modo le vendite sono rima-

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