L'Angelus e il Regina caeli L'Angelus è la drammatica rievocazione dell'Annunciazione, mistero fondamentale del Cristianesimo, che la Chiesa ti invita a fare tre volte al giorno: cangratulandoti con Maria per la dignità a cui è innalzata, - adorando il Figlio dl Dio fattosi per te Figlio e Schiavo suo, rinnovando all'Ecce Ancilla la tua donazione in onore e ad imitazione di quella di Gesù - Altri rinnovano ai 3 versetti i 3 votì religiosi. L'Angelus del Mattino è come un'offerta della giornata a Maria e un'invocazione della sua protezione; quello di Mezzodì è come una nuova presa di contatto con Lei; con quello della Sera le si offrono le azioni della giornata e si invoca la sua protezione durante la notte. Riassume i vantaggi della pratica delle Tre Ave Maria. E' facoltativo l'uso di recitarlo in piedi il sabato sera e la domenica in segno di letizia per la Resurrezione di Cristo rievocata dalla domenica o di fare al Verbum caro tre crocette in fronte, sulla bocca, sul petto. Origine. - S. Bonaventura (1269) ordinò che in tutti i conventi dei Minori si suonassero alla sera le campane e si recitassero 3 Ave Maria. Giovanni XXII approvò tale pratica (1327) che solo nel 1600 prese la forma attuale. Napoleone si commuoveva all'udire il suono dell'Angelus e Littrè non poteva trattenere le lacrime. S. Carlo Borromeo, S. Vincenzo de' Paoli, S. Alfonso e tanti altri santi scendevano dalla carrozza e si inginocchiavano, ovunque si trovassero, per recitar l'Angelus. Il Regina coeli si dice nel tempo pasquale, stando sempre in piedi. La leggenda ne fa risalire le origini agli Angeli. Durante una peste, S. Gregorio M. comandò si portasse in processione la Madonna di S. Luca di Araceli. Giunti alla Mole Adriana si udirono gli angeli cantare: Regina caeli, ecc. fino ai sicut dixit. Il Papa avrebbe poi aggiunto il versetto Ora pro nobis, ecc. Nello stesso istante si sarebbe visto dall'alto del castello, detto poi S. Angelo, un angelo rimettere nel fodero la spada in segno della cessazione del flagello. Però solo nel sec. XII troviamo storicamente provata la presenza dell'antifona e cominciò a sostituire l'Angelus nel sec. XVII. Angelus domini Portò il grand'annunzio l'Angelo Santo, - E concepì Maria di Spirito Santo. Rispose Maria: Ecco l'Ancella del Signore, - Si. faccia in me il voler del mio Fattore E il Figlio di Dio si fece Figlio di Maria, - Ed abitò in nostra compagnia. Prega per noi, S. Madre di Dio; - E la tua preghiera ci renda degni delle promesse di Cristo. Infondi, Signore, Te ne preghiamo, nelle nostre menti la tua grazia; affinchè noi, che abbiamo conosciuto l'incarnazione del tuo Figlio, dall'Angelo annunziata, per la sua passione e croce, siamo condotti alla gloria della risurrezione. Per lo stesso Cristo N. S.. Così sia. Rallegrati, Regina del Cielo, Alleluja, perchè Colui che meritasti portare, Alleluja, è risorto com'aveva detto, Alleluja. Prega per noi Dio. Alleluja. Godi e rallegrati, Vergine Maria. - Alleluja - Perchè il Signore è risorto veramente. Alleluja. O Dio, che per mezzo della Risurrezione del tuo Figlio e N. S. Gesù Cristo, ti degnasti rallegrare il mondo, concedici, te ne preghiamo, che per l'intercessione della sua Madre, la Vergine Maria, otteniamo i gaudi della vita eterna. Per lo stesso Cristo N. S. Tre Gloria, per ringraziare la Trinità dei privilegi fatti a Maria. Tratto da: “Un segreto di felicità”