Pratiche strategiche metropolitane

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Pratiche strategiche metropolitane metropolitane. Esperienze dal mondo mondo, possibilitĂ per Milano 3 luglio 2015

Pratiche strategiche in contesti metropolitani. Milano, Italia Gabriele Pasqui (Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, Politecnico di Milano)


Contenuti della presentazione

PerchĂŠ la pianificazione strategica in contesti metropolitani?

Quali sono le specificitĂ delle esperienze italiane?

Torino, Bologna, Milano

Qualche suggestione sul caso milanese

Gabriele Pasqui

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Pianificazione strategica e governo metropolitano

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Le pratiche di pianificazione strategica costituiscono uno strumento rilevante per attivare p processi di g governo in contesti ad elevata complessità p q quali q quelli metropolitani La pianificazione strategica in contesti metropolitani può essere intesa come •

un dispositivo di governo efficace a fronte di fenomeni economici, sociali e territoriali dai confini sempre più incerti

una piattaforma di interazione, cooperazione di co-progettazione tra attori di diversa natura

un processo sociale di apprendimento e di capacitazione che coinvolge innanzitutto le pubbliche amministrazioni, ma anche altri attori istituzionali e sociali

Gabriele Pasqui


Tre ragioni per la pianificazione strategica

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THINKING ABOUT THE FUTURE

THINKING AB BOUT THE FUT TURE

visioni di futuro per la città metropolitana nel quadro di un progetto d’insieme da parte dell’attore promotore > piano strategico come una interpretazione del contesto metropolitano, dei suoi problemi e delle sue possibilità evolutive > vision come ingrediente essenziale di un programma politico e della costruzione dell’agenda urbana

INTEGRATING DECISION MAKING costruzione , integrazione, ispessimento, dei network decisionali per garantire maggiore efficacia all all’azione azione di governo > piano strategico come dispositivo di governance;

IMPROVING COORDINATION MECHANISMS costruzione di uno o più dispositivi di coordinamento e/o di convergenza tra politiche settoriali intorno ad alcuni nodi cruciali per ll’azione azione di governo urbano urbano. > piano strategico come un (insieme di) government tool(s). Gabriele Pasqui


Casi italiani

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Molte città metropolitane hanno avviato, nel corso degli anni, processi di pianificazione strategica p g Sul sito della RECS (rete delle città strategiche) sono schedati i piani strategici di Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Napoli, Roma, Torino, Venezia, ma esperienze di pianificazione strategica sono state realizzate anche a Milano e Palermo g Torino, oggi gg alla terza edizione del p piano (2000, 2006, Primo caso significativo: 2015), in stretta connessione con la candidatura olimpica e nl quadro di un processo di rivisitazione del modello di sviluppo urbano Alcune esperienze interessanti, interessanti anche se in molti casi si è trattato di esperienze incompiute, in assenza di un drive istituzionale forte e di una leadership riconosciuta, che solo in misura limitata hanno impattato sul corso ordinario delle politiche

Gabriele Pasqui


La specificità italiana

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Processi di pianificazione strategica costruiti su base volontaria, in assenza fino ad ora di un quadro normativo di riferimento (ambiguità del rapporto con la pianificazione urbanistica)

Ruolo centrale delle città capoluogo nell’attivazione e nella gestione (eccezione: «Città di città»)

Disaccoppiamento tra processi di pianificazione strategica e pratiche istituzionali di governo metropolitano (parziali eccezioni: Firenze e Bologna, Bologna oggi Torino)

Limitata capacità p dei p piani strategici g di incidere sull’attività ordinaria delle amministrazioni e anche sulla definizione dell’agenda urbana

Andamento A d carsico i d deii processii di attivazione i i e coinvolgimento i l i d degli li stakeholders Gabriele Pasqui


Torino

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Tre edizioni del Piano strategico: dal primo Piano strategico a «Torino metropoli 2025»: il ruolo dell’Associazione «Torino strategica» (già «Torino internazionale») nell’attivazione di una robusta rete di attori «strategici» Un piano «di successo», che ha saputo ridefinirsi nel tempo rispetto al proprio ruolo ma che oggi si trova proprio a misurarsi con il nuovo assetto istituzionale della Città metropolitana Un piano che mette al centro l’immagine della «città delle opportunità» e delle politiche abilitanti Un piano che si propone di misurarsi con gli specifici problemi di governance territoriale, ma che mobilita in modo significativo anche la business community e gli attori sociali Come far diventare il piano strategico torinese un piano metropolitano?

Gabriele Pasqui


Torino: immagini e visioni. Il corpo

Gabriele Pasqui

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Torino: immagini e visioni. La rete

Gabriele Pasqui

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Torino: immagini e visioni. Le parti e le figure

Gabriele Pasqui

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Bologna: il Piano strategico metropolitano

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Nel contesto bolognese più forte è la tradizione di pratiche ed esperienze di governo metropolitano, anche in forma associativa Il piano i strategico t t i approvato t nell 2013 iinterpreta t t varii ttemii critici iti i sull piano i economico e sociale e prova a sviluppare un nuovo posizionamento dell’area metropolitana di Bologna nel contesto italiano ed europeo. Il cuore del processo e del documento di piano sono i progetti strategici. Anche se l’elenco finale contiene numero elevato di proposte di diversa natura (67 organizzate in 15 aree programmatiche strategiche), alcuni di questi sono progetti portanti, che hanno una forma concreta e operativa (con l’intento l intento essere finanziati, ad esempio, attraverso fondi europei del ciclo di programmazione 2014-2020). Nonostante N t t lla scala l e lle di dimensioni i i di alcuni l i progetti, tti il d documento t sottolinea tt li come sarà tenuta alta l’attenzione alla strutturazione dei processi di partecipazione e di integrazione con progetti di scala e portata minore. Quest’approccio e un set di progetti sono stati condivisi tra gli attori coinvolti con un Patto P per il Piano Pi Strategico S i Metropolitano M li di B Bologna l nell 2013.

Gabriele Pasqui


Bologna: progetti metropolitani

Gabriele Pasqui

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Bologna: immagini della cittĂ plurale

Gabriele Pasqui

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Milano: l’esperienza di «Città di città»

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Nel contesto milanese sono stati molti, e infruttuosi, i tentativi di promozione di pratiche di pianificazione strategica, anche in ragione dello spiccato pluralismo degli interessi e dei poteri Una eccezione è rappresentata, pur con molti limiti legati alla debolezza del promotore (la Provincia) dal progetto strategico Città di città Città di città si presenta come un progetto strategico, insieme •

luogo di condivisione di una diversa visione del futuro della regione milanese centrato t t sulla ll questione ti d dell’abitabilità ll’ bit bilità e d dell riconoscimento i i t d dell pluralismo l li territoriale della regione urbana

te e o d terreno di p promozione o o o e e incubazione cuba o e d di p progetti, ogett , p promossi o oss da dalla a Provincia, ov c a, da dai Comuni, ma anche da attori economici e sociali

Gabriele Pasqui


Milano: la cittĂ di cittĂ

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Milano: il palinsesto della cittĂ di cittĂ

Gabriele Pasqui

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Cosa impariamo ai casi

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Centralità C t lità della d ll lleadership d hi ((politica liti e tecnica) t i ) nella ll costruzione t i di efficaci ffi i pratiche di pianificazione strategica

La robustezza delle istituzioni di riferimento (ora: la Città Metropolitana) è il drive decisivo per processi necessariamente fragili e incerti, ma le pratiche strategiche sono anche piattaforme di apprendimento

Importanza della costruzione di progetti: i Piani strategici non sono (solo) visioni e rappresentazioni pp del futuro p possibile

Centri di competenza (interni o esterni all’attore promotore) come condizioni di efficacia ffi i d deii percorsii iintrapresii

Gabriele Pasqui


Qualche suggestione conclusiva

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Centralità C t lità d della ll di dimensione i d dell’AGENDA ll’AGENDA a partire ti dal d l ttema centrale t l dell’irrobustimento di un nuovo modello di sviluppo metropolitano basato su innovazione e inclusione e sul disaccoppiamento tra sviluppo e crescita insediativa Costruzione di un percorso capace di generare nuovi PROGETTI, fattibili e cantierabli, connessi alle competenze della nuova Città metropolitana ma anche capaci di attivare specifici policy networks. Coinvolgimento dei cittadini, in una prospettiva di nuova CITTADINANZA METROPOLIANA, anche attraverso un numero limitato di FLAGSHIP PROJECTS Importanza della COOPERAZIONE interistituzionale: un processo di pianificazione p a ca o e strategica st ateg ca che c e è innanzitutto a tutto u un p progetto ogetto INSIEME NS de dei Co Comuni u e della Città metropolitana e un dispositivo capace di rafforzare meccanismi di governance verticale (con UE, Goveno, Regione) Assunzione A i del d l ruolo l cruciale i l d dell processo di iinterazione t i multiattoriale: lti tt i l il piano i come tassello di PRATICHE STRATEGICHE Gabriele Pasqui


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