Urbanpromo09 | Venezia, Palazzo Cavalli Franchetti | 05.11.2009
Milano che attrae
Consumo di suolo. Atlante della Provincia di Milano Quadri di riferimento e prospettive di governo
Presentazione a cura di Franco Sacchi [direttore Centro Studi PIM]
Statement
Una
città
attrattiva
caratterizzarsi qualità
per
ambientale;
presentarsi
come
ecosistemica
e
completa, opportuno
che
deve
una
buona
deve
cioè
un’entità paesaggistica
integra,
equilibrio,
in
un
ambiti
costruiti con spazi verdi urbani e con aree agricole e naturalistiche della propria frangia periurbana.
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Obiettivi L’Atlante del consumo di suolo in Provincia di Milano è stato realizzato per conto della Provincia di Milano, nell’ambito del processo di adeguamento del PTCP [macro obiettivo “contenimento del consumo di suolo e la compattazione della forma urbana”]. Gli obiettivi dell’indagine sono molteplici. molteplici 1. Metodologico: verifica e sperimentazione di una metodologia di analisi in grado di delineare un quadro esauriente del fenomeno 2. Conoscitivo: descrizione della consistenza dei valori di uso del suolo nel lungo periodo, in modo da rafforzare la capacità di prendere decisioni appropriate sui temi del governo del territorio 3 Analisi comparativa: approcci teorici e le buone pratiche a scala europea 3. 4. Indirizzi per le politiche territoriali: limitazione del consumo di suolo, agricolo o naturale, per nuovi usi insediativi come scelta strategica
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Definizione In questo q esto studio st dio per pe suolo s olo occupato occ pato si intende quella parte di territorio interessata dalla copertura di superfici artificiali, comprensiva delle sedi di infrastrutture viarie e ferroviarie.
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La a metodologia: e odo og a MISURC SU C e e‌ La ricerca utilizza tipologie di dati:
differenti
- MISURC: cartografia tradizionale che ricostruisce, tematizzandola per diverse destinazioni d’uso, la mosaicatura dei piani;
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La metodologia: ‌satellite - SATELLITE: mappatura del suolo occupato da superfici artificiali utilizzando i dati satellitari riferiti al 1989, 1998 e 2008 [SPOT, LANDSAT]. Le due metodologie forniscono informazioni in parte diverse, producendo però risultati in larga misura i comparabili. bili
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La disponibilità dei dati Nell’area milanese l'analisi quantitativa si è potuta basare su un'ampia disponibilità di dati, frutto delle rilevazioni sistematiche compiute nel tempo, tempo pur con metodologie diverse, sull’occupazione del suolo e sulle sue articolazioni funzionali e localizzative (area PIM, 106 comuni, fino al 1989 e successivamente l’intera provincia).
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Evoluzione del sistema insediativo La dilatazione di scala e la riarticolazione territoriale dei processi di sviluppo socio-economico ha prodotto: - diffusione territoriale dello sviluppo insediativo - trasformazione funzionale di alcune porzioni del tessuto consolidato - modificazione delle relazioni territoriali L’articolazione ’ l territoriale l si presenta particolarmente l complessa: l lla sua fforma continua nel nucleo metropolitano centrale e sulle direttrici di sviluppo storiche e le sue relazioni estese ad ambiti territoriali esterni, piÚ vasti, discontinui e differenziati.
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Il q quadro attuale La dimensione dello spazio occupato da insediamenti urbani nell’area provinciale interessa il 35,2% dell’intera dell intera superficie, superficie mentre il 6,8% è destinato dagli strumenti urbanistici all’espansione. Diversamente il 58% è rappresentato dal suolo libero, di cui il 43% tutelato.
SUPERFICIE URBANIZZATA [SU] Sono considerate le voci del MISURC per le varie funzioni (residenza, produttivo, artigianato, ecc.), consolidate, lid di recupero e trasformazione. f i NOTA: Sono state considerate urbanizzate le superfici destinate a “verde privato”, “aree a verde, gioco, sport” e “aree miste verde” <10 ha. SUPERFICIE URBANIZZABILE [SE] Sono considerate le voci del MISURC per le varie funzioni di espansione.
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Usi e funzioni Us u o Sommando la superficie urbanizzata alle espansioni, prevalgono le funzioni residenziali [15,2%], seguite dal verde urbano e dalle attrezzature [8,9%], dalle funzioni produttive [7%] e dai servizi [6,9%]
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La a geog geografia a a de del fenomeno e o e o La geografia del consumo di suolo appare estremamente articolata, con punte di suolo occupato che raggiungono e superano il 60% nel capoluogo e addirittura il 70% per le aree del Nord Milano. Situazioni attorno a poco meno del 50% per gli ambiti del nord ovest [Rhodense, [Rhodense Legnanese] e della Brianza, sino a giungere allâ&#x20AC;&#x2122;Abbiatense-Binaschino, che registra una percentuale di suolo occupato pari al 10%.
Lettura per TAVOLI INTERISTITUZIONALI
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La g geografia g della crescita I segnali di crescita più accentuata si registrano nelle aree a minore densità e con più contenute percentuali di suolo occupato. È infatti in questi territori che maggiori sono state le disponibilità di aree libere anche a costi insediativi più contenuti. Percentuali di crescita molto contenute riguardano il capoluogo, le aree immediatamente a nord come Cinisello e Novate, diversi comuni del Legnanese e della Brianza Occidentale, nel settore meridionale San Giuliano, Rozzano e Lacchiarella. Entro i diversi ambiti, il consumo di suolo non è diffuso in modo omogeneo, ma si intensifica ai margini degli agglomerati già esistenti, spesso senza costituire un disegno compiuto.
Lettura per AMBITI TERRITORIALI OMOGENEI
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Lâ&#x20AC;&#x2122;ESPANSIONE DELLA CITTĂ&#x20AC;
Aree di trasformazione urbana [circa 5.400 ha] su porzioni i i di ttessuto t urbano b consolidato lid t dismesso, di distribuite di t ib it llungo lle principali i i li di direttrici tt i i di collegamento metropolitano in ambiti ad elevata accessibilitĂ Aree di espansione [circa 13.400 ha] localizzate ai margini g del tessuto urbano consolidato,, nella maggior gg parte p dei casi di medie dimensioni, localizzate lungo il sistema di interconnessioni locali Le volumetrie produttive, terziarie e commerciali sono quelle che pesano maggiormente sulle previsioni di sviluppo, con centri commerciali, capannoni industriali e centri direzionali posti negli ambiti periurbani e in quelli piĂš esterni. esterni
L’ESPANSIONE DELLA CITTÀ
Alle più alte previsioni di insediamenti residenziali [in Brianza, nell’Adda-Martesana, e nell’area ll’ d l Sempione] del S i ] corrisponde i d una sempre maggior i pressione i espansiva i nell’ambito ll’ bit meridionale della provincia. Le aree produttive interne al tessuto consolidato, dopo una prima fase di abbandono, sono g generalmente riconvertite in residenze,, anche se le attuali p problematiche socioeconomiche, favoriscono la realizzazione di ulteriori volumetrie residenziali su aree libere distanti dal nucleo centrale.
L’ESPANSIONE DELLA CITTÀ
Per i servizi, valori elevati si riscontrano nell’ambito settentrionale e nel capoluogo, a conferma f che h il tipo ti di urbanizzazione b i i verificatosi ifi t i nell’ultimo ll’ lti d decennio i ha h fatto f tt precedere d alla ll costruzione dello spazio pubblico gli interventi edilizi residenziali e produttivi, senza una contestuale realizzazione di parti urbane integrate morfologicamente e funzionalmente.
L’ESPANSIONE DELLA CITTÀ
Le previsioni di insediamenti industriali si collocano, in quelle aree del sistema metropolitano t lit che, h nell’ultimo ll’ lti d decennio, i h hanno rafforzato ff t o innovato i t la l loro l vocazione i produttiva [ambiti orientale ed nord-est Ticino].
L’ESPANSIONE DELLA CITTÀ
Le previsioni di insediamenti a destinazione prevalentemente terziario/direzionale, sono concentrati t ti in i prossimità i ità di aree fortemente f t t caratterizzate tt i t da d tali t li funzioni f i i e comunque in ambiti territoriali connotati da elevati livelli di accessibilità e più esterni all’area centrale.
RISULTATI Da queste analisi emerge un disegno del territorio provinciale nel quale al nocciolo denso di Milano e della prima cintura [67%] si contrappone il sistema territoriale dei comuni del comparto meridionale, caratterizzato da contenuti indici urbanizzativi [18%] e di densità. Nel comparto settentrionale della provincia, provincia l’ampio ambito centrale, centrale sviluppatosi sugli assi di urbanizzazione storica del Sempione, della Varesina, della Comasina e della Valassina, presenta valori prossimi al 60%. I settori orientali e occidentali, appoggiati alle valli fluviali dell’Adda e del Ticino, sono caratterizzati da indici di consumo di suolo vicini al 35%. Se i dati elaborati vengono letti seguendo la nuova ripartizione del territorio metropolitano: - la provincia di Monza e Brianza si attesta su valori del 47% di superficie urbanizzata, con il 10% di previsioni di espansione; - la nuova provincia di Milano abbasserà l’attuale valore di suolo occupato da funzioni urbane al 33%, mentre rimarrà sostanzialmente invariato il valore del 7% per le superfici urbanizzabili.
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LINEE D’AZIONE PER LE POLITICHE TERRITORIALI - Differenziazione delle politiche in relazione ai differenti contesti territoriali: integrazione tra politiche di tutela e politiche di sviluppo - Compattazione della forma urbana: sviluppo interstiziale e riqualificazione delle frange - Ruolo territoriale dell’agricoltura multifunzionale - Favorire la sostituzione di funzioni deboli per ridurre la vulnerabilità del territorio libero e creazione di condizioni favorevoli per l’autosostenibilità di funzioni ambientalmente compatibili - Acquisizione diretta e/o convenzionamento di aree libere: fare paesaggio - Politiche fiscali basate su entrate diversificate
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PROPOSTE OPERATIVE FUTURE La proposta di una metodologia per il monitoraggio periodico del consumo di suolo attraverso l’utilizzo congiunto di: - dati che saranno disponibili, in modo uniforme e con un elevato livello di aggiornamento, secondo le classificazioni proprie dell’urbanistica, dal SIT INTEGRATO REGIONALE; - DATI SATELLITARI, che nel tempo aumenteranno il loro grado di reperibilità, periodicità nei rilevamenti, definizione, congiuntamente ad una diminuzione dei costi per la loro acquisizione. La potenzialità del metodo consiste nel riuscire ad utilizzare il modo sinergico le peculiarità delle due tipologie che, se opportunamente integrate, consentono di ampliare la conoscenza e migliorare le capacità di governo del fenomeno.
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