Prototypo - journal numéro 3

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Pròto~typo FEBBRAIO 2018

Pubblicazione di informazione aziendale - Artigianato tipografico e packaging

EDITORIALE

Verso nuovi traguardi di Titti Cocola L’anno che si è appena concluso è stato decisivo per il gruppo Pròto-typo perché, grazie al consolidamento di alcune partnership, ha avuto la possibilità di collaborare a progetti importanti e di gettare le basi per futuri accordi con professionisti e brand di primo piano. Carlo Ortolani, direttore Commerciale e Marketing del gruppo umbro, delinea nell’intervista che segue il percorso che Cartotecnica Moderna e Arti Grafiche Paciotti hanno affrontato per costruire una partnership più strutturata che consente di mettere in campo maggiori energie e competenze ed offrire a clienti esigenti un servizio ad ampio raggio.

PERUGIA

Eco-design, una scelta strategica

Nei settori della moda e del lusso la sostenibilità sta diventando un must, un impegno che anche il packaging deve assumersi puntando su progetti innovativi

Continua la collaborazione con la cartiera francese Arjowiggins Creative Papers che ha confermato anche per il 2018 la volontà di coinvolgere e farsi coinvolgere dal team umbro in attività e manifestazioni di rilievo. Come il Fuorisalone di Milano, ad esempio, che l’anno scorso ha visto le due società partecipare ad un evento di grande risonanza mediatica grazie alla presenza del noto Chef Rubio che ha presentato insieme al designer Filippo Protasoni un packaging innovativo per valorizzare la pasta fresca.

Sfogliando le pagine di questo numero, ripercorrerete un anno denso di iniziative ed eventi di successo, su tutti la seconda edizione di Brand Network che, grazie ai numerosi sponsor, ha offerto ai partecipanti un programma ricco di occasioni divertenti che hanno favorito la conoscenza e il consolidamento di alcune amicizie. Come di consueto, cerchiamo di allargare lo sguardo a temi di interesse per tutti coloro che operano nell’ambito della comunicazione, del marketing e della creatività. Cominciamo da un argomento molto attuale attraverso un’intervista al ricercatore Andrea Ciceri che ci spiega come il Neuromarketing consenta finalmente di offrire alle aziende la possibilità di capitalizzare le informazioni e gli strumenti oggi disponibili per sviluppare strategie emotivamente coinvolgenti in grado di influenzare gli acquisti. Sempre sul tema del packaging, vi proponiamo alcune riflessioni sulla necessità ormai stringente di concepire confezioni innovative non soltanto dal punto di vista del design ma soprattutto della sostenibilità ambientale. Per chiudere, dedichiamo un articolo al colore. La scelta del colore giusto in grado di rappresentare l’essenza e i valori di un’azienda è fondamentale ma molto complessa. Pier Francesco Pitasi, fashion designer e cool hunter, ci parla delle tendenze di quest’anno e di come scegliere il colore giusto a seconda del mezzo di comunicazione utilizzato.

www.depositphotos.com

Un’intesa forte quella con Protasoni che ha ideato lo stand-installazione del gruppo Pròto-typo incuriosendo i visitatori di Packaging Première a Milano e di Luxe Pack a Montecarlo e che oggi collabora con il team umbro alla messa a punto di progetti ad alto tasso di creatività per i più noti brand del lusso.

di Vanna Pizzetti La bella notizia è che siamo sempre più green. Un trend che trova riscontro sia tra i consumatori, più attenti, informati e attivi, che si orientano verso prodotti e aziende sostenibili, sia tra i produttori, oggi maggiormente coinvolti nelle tematiche legate alla responsabilità sociale e ambientale. Domanda e offerta sembrano dunque andare nella stessa direzione e incontrarsi su un terreno comune: la salvaguardia delle risorse del Pianeta. Il primo passo in questo percorso sono le attività di raccolta e riciclo, un impegno che il nostro Paese ha preso molto sul serio tanto da essersi guadagnato la leadership in Europa nell’industria del riciclo (fonte Eurostat, 2017). Da qui a rendere gli imballaggi meno inquinanti il passo dovrebbe essere breve. Soprattutto se si considera che in base a recenti analisi sociologiche e di marketing il mercato dei Millennials risulta essere tra i più attenti alle tematiche green, con una chiara preferenza verso prodotti naturali, ecologici. Questo sta spingendo i marchi della moda e dell’industria dell’alta gamma ad abbracciare nuovi percorsi volti alla sostenibilità. Da una parte indirizzando risorse verso lo sviluppo di prodotti ecosostenibili - cosmetici, fibre e filati naturali, materiali organici e così via – e dall’altra orientandosi verso processi produttivi più consapevoli, con un controllo trasparente di tutta la filiera. Che si traducono in maggiore attenzione agli sprechi, al risparmio energetico, al reperimento dei materiali, all’eliminazione di sostanze inquinanti e così via. Esempi non ne mancano. Dal gruppo Kering, uno dei titani del lusso che annovera tra le sue griffe Gucci, Bottega Veneta e Stella McCartney, a Tiffany & Co e Chopard, solo per citare qualcuno. Grandi nomi del lusso che

Pròto-Typo Anno 3- Nr. 1 Autorizzozione Tribunale Perugia n.13/2016

Direttore responsabile Titti Cocola Direttore Commerciale Italia Carlo Ortolani

Redazione Via della Carboneria, 38 Solomeo - Corciano comunicazione@prototypo.group

Editore e proprietario Roberto Rossi - CM Cartotecnica Moderna srl

Hanno collaborato a questo numero Vanna Pizzetti

Impaginazione Cristina Mascherpa

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esigono fornitori certificati e comportamenti etici. Un impegno che si può trasferire anche in packaging che sottolineano e rivalutano il rapporto con l’ambiente. Occorre però giocare d’anticipo. Vale a dire andare alla sorgente, all’architettura della confezione, al design intelligente. Via il superfluo, geometrie e volumi ottimizzati in base al prodotto contenuto, aperture semplici, materiali riciclabili, riduzione di colle o colori inquinanti, utilizzo di monomateriali …in sintesi pack ecosostenibili. Perché se l’abito è fatto con un filato naturale viene istintivo pensare che anche la confezione debba comunicare l’autenticità e la qualità del prodotto. Lo stesso dicasi per un cosmetico, un profumo o una crema. Chi ci fa sentire vicino al Pianeta in qualche misura ci fa sentire anche più coinvolto nella sua salvaguardia. Su questa scia si potrebbe pensare a packaging che interpretano la mission dell’azienda, salgono di grado, facendosi promotori di altre iniziative del brand, diventando anche intelligenti e smart per collegarsi con il mondo online. Magari possono essere usati come prolungamento di campagne pubblicitarie o farsi portavoce di eventi o iniziative speciali. Tutto questo in un’ottica di miglioramento continuo del packaging, senza tuttavia rinunciare a lavorazioni o nobilitazioni particolari. Si può fare tutto, e questa è la sfida affidata agli specialisti di packaging design. Trovare una coerenza tra le esigenze ambientali e il desiderio di comunicazione dei brand. Piccoli passi per volta, partendo ad esempio dalla scelta di carte certificate PEFC, inchiostri meno inquinanti, vernici a base acqua, materiali biodegradabili, bioplastiche e così via, seguendo la strada dell’innovazione.

Progetto grafico Arti Grafiche Paciotti Fotografie Sara Mattaioli www.saramattaioli.it sara@saramattaioli.it pag. 2, 3, 4, 5

Stampa Arti Grafiche Paciotti, Perugia www.artigrafichepaciotti.com Stampato su carta Arjowiggins Inuit Tactile Brilliant White 130gr

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FEBBRAIO 2018

SINERGIE Sviluppare relazioni con persone e aziende che possano stimolare la crescita professionale, è uno dei concetti fondanti di Pròto-typo Group. Da qui l’ingresso nel circuito internazionale Centurybox group e la sinergia sempre più salda con la cartiera francese Arjowiggins Creative Papers, che ha consentito al team umbro di partecipare ad eventi e manifestazioni di primo piano e di collaborare con un designer di spicco che ora è a tutti gli effetti un partner importante per lo sviluppo di progetti integrati ad alto tasso di creatività. intervista a carlo ortolani

È nelle relazioni il vero valore aggiunto Quando nasce l’idea di unire le forze delle due società e di presentarsi sul mercato come un’unica realtà?

Cosa vi differenzia dalle altre aziende del settore? Senza dubbio la nostra apertura. Il settore delle Arti Grafiche è un mondo ancora piuttosto chiuso dove c’è molta diffidenza a collaborare tra aziende concorrenti per paura di perdere i clienti o di svelare chissà quali segreti sulla propria produzione. Noi non abbiamo alcun timore a collaborare con società che possano metterci nelle condizioni di offrire progetti di comunicazione articolati e personalizzati, realizzati con carte innovative e tecniche di finitura inconsuete. Progetti che abbiamo l’ambizione di seguire dall’inizio e non solo nella fase di produzione, grazie anche alle sinergie con designer di primo piano.

Cartotecnica Moderna e Arti Grafiche Paciotti sono fornitori storici del leader del cachemire Brunello Cucinelli. Una collaborazione che ha “costretto” le nostre aziende a mettersi continuamente in gioco, sperimentando e studiando per spostare l’asticella della qualità sempre più in alto. Ci è capitato quindi di collaborare su alcuni progetti importanti e da subito abbiamo riscontrato un’evidente affinità. Condividiamo la stessa visione e gli stessi valori oltre a una passione indiscussa per il nostro lavoro. E soprattutto siamo complementari. Da qui l’idea di unire le forze e presentarci come una realtà unica in grado di dare risposte ai brand che cercano soluzioni comunicative ad ampio raggio.

Come ad esempio Filippo Protasoni.

Come hanno accolto questa novità i vostri clienti storici e quali sono le reazioni dei nuovi contatti? I nostri clienti hanno gradito questa opportunità perché il vantaggio è innegabile. Poter contare su un team affiatato in grado di offrire una gamma più ampia di servizi grazie ad un’organizzazione interna che garantisce velocità nelle risposte e nella produzione è un plus molto apprezzato da vecchi e nuovi clienti.

Carlo Ortolani, dir. Commerciale e Marketing gruppo Pròto-typo

Filippo è un designer eclettico e talentuoso che spazia dal tessile all’illuminazione, dall’interior all’industrial più tecnico, dal mobile al packaging. In questo ci assomiglia perché ama le sfide e non si tira indietro davanti a nulla. Con lui abbiamo partecipato al progetto Origami Italiani di Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, presentato alla scorsa edizione del Fuorisalone a Milano e da quel momento è scattata la scintilla. Protasoni attualmente collabora con noi alla formulazione di progetti per brand del lusso.

Il primo progetto importante che avete portato avanti come gruppo Pròto-typo?

Come nascono le sinergie?

Sicuramente QC Terme, il brand creato da Andrea e Saverio Quadrio Curzio diventato realtà nel 1982 e che oggi raccoglie nove bellissimi centri benessere che costituiscono il più importante e innovativo gruppo nel settore turistico-termale italiano. Per loro abbiamo realizzato cornici, brochure, supporti di comunicazione di vario genere e in particolare i cartelli del nuovo centro termale della Val di Fassa, QC Terme Dolomiti. Si è trattato di un restyling profondo ed importante dei supporti di comunicazione interna, di fondamentale importanza per la struttura, che oggi risultano di notevole impatto visivo e perfettamente integrati nell'armonia dell'ambiente e del design del centro. Un lavoro svolto in stretta collaborazione con l’ufficio grafico di QC Terme e il nostro gruppo, senza altri intermediari.

Diciamo che spesso scaturiscono dall’incontro. Crediamo molto nelle relazioni che possono crearsi fra tutti gli attori della filiera che confrontandosi possono dar vita a nuovi progetti. Quest’anno abbiamo partecipato a fiere e manifestazioni di vario genere come Luxe Pack a Montecarlo, Packaging Première e MOSTRO a Milano e abbiamo creato numerose occasioni d’incontro grazie all’organizzazione di eventi come l’Aperigolf al Golf Club di Perugia e la tre-giorni Brand Network nella magnifica cornice del Resort Le Buche Wine & SPA di Sarteano, che sono stati giudicati in modo molto positivo da tutti i partecipanti che via via si sono alternati. Il nostro obiettivo è quello di creare una business community che offra spunti di collaborazione per nuove opportunità di lavoro e di crescita. Oggi posso dire che il nostro dinamismo e la nostra propositività sono molto apprezzati dalle aziende con cui entriamo in contatto e gli accordi che stiamo sviluppando ci confermano di essere sulla buona strada.

E poi ci sono le partnership con altre aziende grafiche e cartotecniche a livello internazionale. Da qualche anno siamo fornitori della società belga Century Box, attiva da 30 anni nella progettazione e produzione di packaging di alta gamma per molti settori industriali. Una collaborazione che si è via via intensificata e che il management di Century Box ha voluto ufficializzare creando un gruppo – CenturyBox Group - che vede la presenza di cinque aziende: oltre a Cartotecnica Moderna e Arti Grafiche Paciotti anche Grafiche Trotta di Perugia, EkonoBag in Ungheria e la stessa Century Box che conta uno stabilimento anche in Cina. Attraverso il CenturyBox Group abbiamo l’opportunità di partecipare a fiere di settore internazionali e di fornire ai nostri clienti anche alcune tipologie di prodotti che tipicamente non sono presenti nella nostra offerta anche con altissime tirature.

Cosa vede nel futuro del Gruppo Pròto-typo? Vedo una crescita costante e un miglioramento continuo per adattarci in modo flessibile alle richieste del mercato. E poi nuovi accordi con persone e aziende che, come noi, amano confrontarsi e allearsi per trovare modi sempre nuovi per stare sul mercato. Per offrire soluzioni personalizzate, nel minor tempo possibile senza però rinunciare alla cura del dettaglio e alle lavorazioni artigianali che da sempre connotano la nostra produzione e incontrano il favore dei nostri clienti.

luxe pack 2017

Una vetrina per due Il gruppo Pròto-typo ha partecipato come d’abitudine all’ultima edizione di Luxe Pack Monaco, la vetrina internazionale per l’imballaggio di lusso, riscuotendo molto interesse grazie all’offerta di un’ampia gamma di prodotti e servizi. Grande entusiasmo per i progetti presentati allo stand, curati in ogni dettaglio, è stato manifestato dai numerosi visitatori (40% in più rispetto all’edizione dello scorso anno) che hanno affollato lo spazio allestito dal gruppo umbro. Visitatori d’eccezione come lo staff creativo di Apple USA, Chanel e Dior hanno curiosato tra le trendissime shopper e le eleganti confezioni fasciate, alla ricerca di spunti ed idee per i pack delle prossime collezioni. Tante le proposte, esposte in modo inusuale nello stand-installazione progettato dall’architetto Filippo Protasoni che già tanti consensi aveva riscontrato alla prima edizione di Packaging Première a Milano. Le nuance dell’oro e del bianco utilizzate per l’allestimento, si sposavano alla perfezione con la sontuosità di una fiera che anche nell’ultima edizione – la trentesima - è rimasta fedele alle caratteristiche che hanno determinato la sua fama in tutto il mondo. Grazie alla

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partecipazione di 470 espositori – tra i maggiori player del mercato mondiale – la kermesse del Principato di Monaco si è confermata un importante punto di riferimento per l’innovazione nell’ambito del packaging, con nuovi materiali, impieghi differenti e tecnologie all’avanguardia. L’edizione di ottobre ha registrato la presenza di 60 nuovi espositori e la partecipazione di 9200 visitatori professionali (di cui il 51,50% provenienti dall’estero), il 9% in più rispetto all’edizione precedente.

Molti i visitatori che hanno affollato lo stand di Pròto-typo all'ultima edizione di Luxe Pack a Monaco alla ricerca di spunti e idee per i pack delle prossime collezioni.

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intervista a filippo protasoni

Progetti integrati ad alto tasso di creatività foto G. Biancofiore

Calato il sipario sul Fuorisalone di Milano, che ha visto la partecipazione del gruppo umbro come sponsor del progetto Origami Italiani, la collaborazione con Protasoni talentuoso architetto che spazia sui vari fronti del design - è continuata in modo articolato su vari livelli. “Tra noi c’è stata subito una grande intesa, e reciproca stima professionale", ci racconta Filippo. "Carlo Ortolani, direttore Commerciale e Marketing gruppo Pròto-typo e Marco Bracalente, senior account di Arti Grafiche Paciotti, mi hanno subito coinvolto nella progettazione dello stand per Packaging Première” (la fiera

Il progetto Origami Italiani sviluppato da Filippo Protasoni e Chef Rubio per il confezionamento della pasta fresca ripiena.

del packaging di lusso che ha debuttato lo scorso maggio a Milano, ndr). Una sfida accettata con entusiasmo e che ha consentito al gruppo umbro di presentarsi alla manifestazione in modo innovativo. “L’idea era quella di uscire dalla logica dello stand-vetrina, con scaffali o mensole sulle quali esporre confezioni, astucci e shopper. Così ho pensato ad uno spazio fatto di carta che potesse essere una diretta conseguenza del contesto e del lavoro specifico di Cartotecnica Moderna e di Arti Grafiche Paciotti”, ha sottolineato Filippo, “quindi abbiamo lavorato sulle superfici per creare una tridimensionalità: un trend attualmente molto in voga”. Raccontare la carta utilizzando la carta.

OpenBox è un progetto sviluppato da Filippo Protasoni: su un foglio 50x70 di prezioso cartoncino da disegno già cordonato si realizza la propria opera d'arte. In poche mosse lo si trasforma in una scatola 24x24x4 che può essere esposta o appesa alla parete come un vero e proprio quadro.

Il resto lo hanno fatto il montaggio preciso e accurato di 740 scatole e un caleidoscopio di sfumature ottenute grazie alla carta iridescente Conqueror Iridescent Gold Dust di Arjowiggins Creative Papers. Lo stesso materiale, nel medesimo formato, adeguatamente allestito, è stato poi distribuito ai visitatori come pack promozionale insieme alla raffinata shopper in tessuto.

Servizio customizzato per clienti esigenti La collaborazione con Filippo Protasoni ha consentito al gruppo Pròto-typo di fare un passo in avanti nell’offerta di un servizio sempre più customizzato. Pur offrendo entrambe le società anche la possibilità di ideare progetti grafici, la preziosa consulenza di Filippo consentirà al gruppo di mettere a punto progetti creativi di alto livello per i brand più esigenti. Progetti esclusivi ma soprattutto realizzabili. “Quello che stiamo proponendo”, spiega Filippo, “è un pacchetto completo che comprende oltre alla creatività anche lo studio di fattibilità e la prototipazione. Si tratta di un modo innovativo per mettere d’accordo le esigenze di chi progetta con gli obblighi imposti dalla messa in macchina e dal confezionamento.” Spesso capita, come ci racconta l’architetto milanese, che i creativi mettano a punto lavori particolarmente fantasiosi che inevitabilmente si scontrano con la dura legge della produzione che ne rende spesso impossibile la realizzazione. In questo modo creatività e produzione viaggiano di pari passo e grazie ai materiali più idonei e alle tecniche di stampa e finitura più appropriate è possibile ottenere il migliore risultato con un occhio attento ai costi. “Riuscire ad avere in fase progettuale un preventivo di costi reale è il sogno di ogni ufficio marketing”, conclude Protasoni. Una partnership che il gruppo sta proponendo ai più importanti brand della profumeria, della moda e del food e che sta già facendo registrare reazioni molto positive

FILIPPO PROTASONI

Filippo Protasoni, designer, ama la semplicità nel segno tanto quanto il carattere emozionale degli artefatti. Progetta prodotti in ambito lighting, industrial, furniture, textile, spazi commerciali, interni e allestimenti. Le riviste “Interni” e “AD-Architectural Digest” lo hanno definito "tra i giovani più promettenti del panorama italiano". Nel 2014 la Triennale di Milano

lo ha inserito nella selezione Nazionale Italiana Design. Svolge attività didattica in Italia (IED Istituto Europeo di Design, NABA, Domus Academy) e all’estero (Design Institute Amman). Ha lavorato per: Lago, Prandina, Plust, Nastro Azzurro, Clique Editions, Felicerossi, Sintesi Group, Camparisoda, Gattola Hk, Mirabello Milano, Internimagazine, Seagulls.

ORIGAMI ITALIANI: LA PASTA FRESCA NON È MAI STATA COSÌ COOL

Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, insegna a fare i ravioli ai partecipanti intervenuti ai workshop realizzati presso Pasta d’Autore a Milano.

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piega e diventa tridimensionale” – racconta Filippo. Ecco che l’eclettico architetto immagina un grande bloc-notes da appendere al muro: una risma di fogli prepiegati che con una semplice mossa, si trasformano in una sorta di prisma allungato. Una confezione elegante, indistruttibile e capace di proteggere ravioli e tortelli in qualsiasi condizione. Fondamentali i partner che hanno contribuito all’impresa: la cartiera francese Arjowiggins

foto G. Biancofiore

E’ stato uno degli eventi di maggior richiamo alla passata edizione di aprile del Fuorisalone di Milano. Fare i ravioli gomito a gomito con Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, non capita tutti i giorni. Ed è così che circa seimila persone si sono messe in coda davanti ai suggestivi locali di Pasta d’Autore, per partecipare ai numerosi workshop durante i quali sono stati realizzati ben ventiseimila ravioli. Un’occasione per promuovere Origami ItaliaFilippo Protasoni, designer, spiega il progetto Origami Italiani agli intervenuti.

Armonia perfetta tra la raffinata confezione Origami Italiani e l’ottima pasta fresca ripiena.

ni, un progetto che consiste in un innovativo sistema di design nato per valorizzare la pasta fresca e al tempo stesso per favorirne il trasporto, ideato da Chef Rubio e sviluppato da Filippo Protasoni in collaborazione con Circus. “Quando Gabriele mi ha parlato della sua idea di sviluppare un packaging solido, poco ingombrante, economico e contemporaneo, ho pensato di coniugare la gestualità del fare la pasta con quella del foglio di carta che si

Creative Papers che ha individuato un supporto di grande personalità come Curious Skin Grey (una carta opaca dal tocco sensuale) e Pròtotypo Group che ha tradotto l’idea creativa in un packaging raffinato, plastificato all’interno per essere adatto a contenere alimenti, rifinito con occhielli e chiudipacco adesivi ed elastico, stampato con fondo bianco (necessario per eliminare il colore grigio della carta) e sovrastampato in quadricromia.

I fogli di cartoncino di varie dimensioni e pre. piegati si trasformano, con una semplice mossa, in packaging di design per il trasporto di ravioli e tortelli.

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EVENTI Una tre-giorni ricca di attività entusiasmanti durante la quale i partecipanti a Brand Network si sono sfidati in agguerrite competizioni ma hanno anche apprezzato i piatti tipici della tradizione

toscana accompagnati da vini eccellenti. Il tutto in un’atmosfera rilassante circondati da una natura maestosa protagonista indiscussa dell’evento.

Seconda edizione di Brand Network al resort Le Buche di Sarteano

Squadra che vince non si cambia

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Una competizione agguerrita quella che ha visto le squadre sfidarsi nella raccolta delle olive. Molte le strategie ma solo una è risultata vincente.

l successo della prima edizione dell’evento Brand Network organizzato lo scorso anno dal gruppo Pròto-typo per intensificare le relazioni con e tra i propri clienti e prospect, ha convinto il gruppo umbro a ripetere l’entusiasmante esperienza. Ad attendere i numerosi partecipanti alla intensa tre-giorni di metà ottobre che si è svolta nuovamente nello splendido resort Le Buche Wine&SPA di Sarteano, in provincia di Chiusi, un bellissimo weekend di sole. La temperatura quasi estiva ha consentito di compiere tutte le attività all’aperto previste dall’organizzazione, coordinate in collaborazione con alcuni sponsor e “amici” del team Pròto-typo.

Chi riuscirà a confezionare i cioccolatini più creativi in grado di stupire Chef Rubio e Davide Guarnaccia di Dulcinea Perugia?

Organizzatori e sponsor si presentano ai partecipanti e comunicano la fitta agenda che li vedrà protagonisti in numerose e divertenti attività.

Pochi i convenevoli che si sono limitati a una breve presentazione delle aziende impegnate a vari livelli nella messa a punto dell’evento – Arjowiggins Creative Papers, La Sovana e Le Buche, Dulcinea Perugia, IkTome - per lasciare spazio alle numerose sfide pianificate secondo una fitta agenda. Ma Brand Network è stato soprattutto un weekend in cui si sono condivisi idee e pensieri in un clima rilassato che ha consentito di godere della bellezza della natura circostante ma anche delle eccellenze gastronomiche del territorio sapientemente assemblate dalla brigata de Le Buche, condite con l’impareggiabile olio evo DOP Terre di Siena “La Sovana” e innaffiate dagli ottimi vini prodotti da Olivi Cantine nei vigneti circostanti il magnifico resort.

Le fatiche della giornata svaniscono d’incanto grazie alla raffinata cucina del Resort Le Buche.

Alice Galli del Pastificio Lo Scoiattolo di Varese racconta il progetto #NONSAICHETEPERDI condotto in collaborazione con Chef Rubio.

Foto ricordo: partecipanti, organizzatori e sponsor posano per l’instancabile fotografa Sara Mattaioli riscaldati da un sole quasi estivo.

Riccardo Olivi, accompagna gli ospiti nella cantina di famiglia e spiega con dovizia di particolari come si producono vini di alta qualità.

Brand Network, cosa ne pensano i protagonisti Chiara Montanaro

Maria Manzanedo

Responsabile Comunicazione e Immagine LeBebé

Sviluppo nuovi prodotti, Comunicazione, Stampa e Packaging Armani Dolci

Un evento sorprendente. Ho continuato per giorni a riflettere su quanto sia importante trovare spazi di condivisione tra persone di aziende diverse coinvolgendole in momenti ludici che risvegliano uno spirito agonistico, spensierato e infantile. Ho conosciuto tante persone interessanti, che sono riuscite a trasferirmi con l’immaginazione in nuovi scenari e realtà produttive. (Nella foto con Doriano Moreno)

Alfonso D’Urso Visual Designer Analyst Original Marines

In momenti di condivisione come quelli regalati agli ospiti di Brand Network capisci che l’essenza più vera del proprio lavoro, la parte più bella che ti riempie la vita, non ha a che fare solo con fatturati e conti economici. È questa la linfa che tiene viva la passione per quello che si fa, un misto di professionalità, perseveranza, costanza e fiducia reciproca.

Daniele Grigi Gruppo Grigi

Mi è sembrata un’ottima occasione per entrare in relazione con altre aziende e in particolare per conoscere più da vicino il gruppo Proto-typo. Da cosa nasce cosa...e da qui magari possiamo partire per trovare forme di collaborazione vantaggiose per entrambi.

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Un’idea innovativa, che differenzia Pròto-typo da altre aziende del settore. Ho avuto l’occasione di entrare in relazione con persone che fanno il mio stesso lavoro, di scambiare idee, visioni e conoscere progetti interessanti. Capita di incontrare i colleghi in altre occasioni ma in genere si tratta di momenti fugaci che non permettono di approfondire la conoscenza. Qui invece si è creato quel giusto clima di complicità che arricchisce l’esperienza.

Francesca Picchiò

Ufficio Digital Brunello Cucinelli

E’ stata una bella occasione di condivisione e di network, che ci ha aiutato a capire le potenzialità che scaturiscono da partnership con fornitori che ci supportano nel continuo innalzamento del servizio ai clienti. Bellissima esperienza, anche dal punto di vista umano, che ci ha permesso di conoscere meglio le realtà e le eccellenze che come noi lavorano sul territorio. (Nella foto con Giorgia Alunni, a dx)

Fare rete significa mettere in campo creatività e idee per dar vita a momenti di incontro e condivisione preziosi. Proprio come ha fatto Pròto-Typo.

Pier Paolo Ponchia CEO di Packaging Première Bella la location e ottima la possibilità di fare due chiacchiere informali con persone che operano in vari ambiti. Questa formula la trovo azzeccata non solo per conoscere le aziende da vicino ma anche per intessere rapporti di reciproca fiducia con chi le rappresenta.

Valentina Russo

Fragrance Ambassador di Integra Fragrance

Sono molta contenta di aver partecipato all’evento. Innanzitutto dal punto di vista umano, per il calore con il quale io e la mia collega Costanza Margoni (a sin) siamo state accolte, e poi per l’elevata professionalità delle persone incontrate. Da questi contatti sono scaturiti incontri, telefonate e confronti che presto potrebbero sfociare in nuove collaborazioni. Con Pròto-typo stessa si sta pensando di condividere un progetto a Packaging Première.

Sara Spaziali

Ufficio Marketing De Longhi

Ci è piaciuta la formula, le attività proposte, la location. Tutti bravi e molto professionali, Pròto-typo in particolare che ha gestito l’organizzazione e conoscevamo solo superficialmente. Le mie colleghe ed io abbiamo apprezzato la possibilità di entrare in contatto con altre aziende e di vedere le cose interessanti che propongono. (Nella foto con Rebecca Crespi, Barbara Florian, Pamela Zorzetto, Barbara Ottolin)

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dulcinea perugia

Una collaborazione dolcissima Tra i partner che hanno aderito alla seconda edizione di Brand Network c’è Dulcinea Perugia, un piccolo laboratorio di cioccolateria nel cuore dell’Umbria che grazie alla competenza di eccellenti maestri cioccolatieri, all’utilizzo di materie prime di grande qualità e all’uso delle più moderne tecnologie disponibili, confeziona capolavori dal gusto avvolgente. Una produzione limitata basata sulla lavorazione artigianale, quella vera, che grazie al recupero di antiche ricette della tradizione umbra (caratterizzata dalla presenza di liquori e frutta secca) consente di conservare la memoria del passato fondendola con tecniche innovative in grado di mettere a punto combinazioni armoniose e raffinate che coinvolgono tutti i sensi.

nalità in una linea di packaging elegante e non scontata. A seguire, anche il catalogo è stato completamente rinnovato nella grafica e nelle immagini, trasformato così in uno strumento non solo informativo ma in grado di veicolare la nuova identità di Dulcinea Perugia.

L’intesa tra i due gruppi è cresciuta nel tempo tanto da convincere la proprietà dell’azienda cioccolatiera (attiva anche nello sviluppo e nella commercializzazione di integratori alimentari e cosmetici funzionali) ad aderire ad una serie di iniziative promosse dal gruppo Pròto-typo: degustazioni per eventi speciali come l’Aperigreen, l’appuntamento per golfisti neofiti organizzato presso il Golf Club Perugia, cioccolatini personalizzati per la partecipazione del gruppo all’esposizione milanese Packaging Première e per Brand Un valore, quello della tradizione, che coincide con la visione del gruppo Protò- Chiara Cecchini, resp. Marketing e Network (per l’occasione sono stati riempiti con olio e vino dell’azienda La Sovana che typo ed ha favorito la collaborazione tra Comunicazione Dulcinea Perugia ha ospitato l’happening) e infine l’organizzale due aziende. “Ho conosciuto il team di zione dell’agguerrita competizione tra i parPròto-typo ad un evento in Umbria”, ci racconta Chiara Cecchini responsabile Marketing e Comu- tecipanti all’evento Brand Network che, divisi per squadre, si nicazione della società, e sono stata colpita inizialmente dal- sono sfidati nel riempimento “creativo” dei cioccolatini con le loro confezioni. Quel periodo coincideva con un momento creme e mousse dal gusto irresistibile. di grande trasformazione per il nostro gruppo ed eravamo fortemente intenzionati a “vestire” i nostri cioccolatini con “Una bellissima esperienza quest’ultima, ha continuato un pack che riuscisse a trasferire l’idea di un prodotto di al- Chiara, che ci ha consentito di raccontare la passione che tissima qualità e di nicchia rispetto alle confezioni che uti- mettiamo nel nostro lavoro e che sicuramente ripeteremo.” Nel frattempo la società ha inaugurato lo scorso gennaio un lizzavamo”. punto vendita nel cuore di Perugia, una vera e propria bouDulcinea Perugia comincia così un percorso di restyling tique che vuole diventare un punto di incontro per tutti gli guidato dagli esperti del team di Pròto-typo che è riuscito appassionati di cioccolato attraverso l’organizzazione di ea trasmettere i concetti di alta qualità, tradizione e artigia- venti culturali ma anche di lezioni pratiche e degustazioni.

iktome adv

Professionisti della comunicazione Dietro le quinte della seconda edizione di Brand Network c’era Iktome Adv, un’agenzia di comunicazione con sede a Perugia, che si occupa di pianificazione, gestione campagne locali e nazionali e del coordinamento delle strategie di comunicazione finalizzate alla strutturazione della corporate identity delle imprese. Competenze a 360 gradi che Iktome esprime anche nella comunicazione di eventi: dall’invito che deve incuriosire ed essere al tempo stesso seduttivo, alla comunicazione (vele, totem, logo) che accoglie l’ospite, dalla narrazione dell’evento attraverso le storie delle aziende coinvolte all’agenda degli appuntamenti e dei momenti di relax fino al biglietto di benvenuto. “L’anno scorso abbiamo partecipato alla prima edizione di Brand Network in veste di clienti e ci siamo divertiti molto.” – ci ha raccontato Matteo Gradassi, Brand & Marketing Manager – “Quell’esperienza ha rafforzato ancora di più il rapporto di collaborazione con il team del gruppo Pròto-typo con il quale abbiamo scoperto di avere molte affinità e una comune visione.” Da qui l’idea di assumere un ruolo operativo in occasione dell’evento dello scorso ottobre. “Lavorare a stretto contatto con il gruppo Pròto-typo ci ha consentito di apprezzarne la professionalità e la competenza”, ha continuato Matteo, “ma soprattutto di constatare che coinvolgere i propri clienti e i prospect in attività di questo tipo è il modo migliore per consolidare le relazioni e favorire partnership tra i clienti stessi. Grazie a questo rapporto privilegiato, oggi siamo in grado di proporre alle aziende che si avvalgono dei nostri servizi, un unico fornitore in grado di elaborare progetti di stampa e cartotecnica di alta qualità, dall’ideazione alla produzione, con il migliore rapporto qualità-prezzo”. Iktome Adv opera attraverso tre divisioni – online, offline e social – e può contare su un portfolio clienti concentrato principalmente nel food e feed ma anche nella moda e automotive.

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Luca e Matteo Gradassi, rispettivamente Art Director e Brand & Marketing Manager dell’agenzia Iktome Adv di Perugia. La società che si occupa di pianificazione, gestione campagne locali e nazionali e del coordinamento delle strategie di comunicazione finalizzate alla strutturazione della corporate identity ha collaborato con il gruppo Pròto-typo all’evento Brand Network.

2018 EVENTI E FIERE GIUGNO

APERIGREEN

GARA NON COMPETITIVA PER NEOFITI DEL GOLF

12 OTTOBRE - MILANO

PAPER FEATURE WORK DESIGN, CARTA E STAMPA

15-17 MAGGIO - MILANO

PACKAGING PREMIÈRE PACKAGING DI LUSSO 1-3 OTTOBRE – MONTECARLO

LUXE PACK PACKAGING DI LUSSO

responsabilità sociale

Al via il progetto Kapasity con gli studenti del NABA Tra i valori condivisi dalle società che fanno parte del gruppo Pròto-typo, oltre alla sostenibilità ambientale vi è sicuramente la responsabilità sociale. Promuovere azioni che abbiano una ricaduta positiva sul tessuto sociale, in particolare mirate al sostegno dei giovani, è una priorità per il gruppo umbro. In questo contesto si sviluppa il progetto che coinvolge una quarantina di studenti del secondo e del terzo anno della Facoltà di Product Design del NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Suddivisi per gruppi di lavoro, gli studenti diretti dal loro docente, l’architetto Filippo Protasoni, dovranno mettere a punto alcuni progetti creativi per lo sviluppo di oggetti di design da commercializzare attraverso Kapasity, il nuovo marchio di ecommerce per i settori stationary, home-living, food&wine realizzato dal gruppo umbro che vedrà la luce entro fine anno. Un nuovo brand che si propone di soddisfare le esigenze di un target medio-alto, attento alle tendenze della moda e del lifestyle e disposto ad acquistare oggetti ricercati e inconfondibili. Un progetto articolato che prevede l’utilizzo di materiali e finiture di pregio con un’elevata componente artigianale: dettagli che sono stati illustrati dallo staff di Pròto-typo in trasferta a Milano lo scorso ottobre per incontrare gli studenti del NABA. Cantinette, lunch box, svuota-tasche, travel book, taccuini, agende con cover in pelle o cachemire: queste sono alcune delle idee che il gruppo Pròto-typo ha inserito nel brief sottoposto agli studenti. Oltre ad essere caratterizzati da un’elevata componente creativa, gli oggetti dovranno essere realizzati con carta lavabile, cartone o tessuti di pregio come linone e cachemire. Il progetto giudicato più interessante che avrà superato la verifica di fattibilità e sarà in linea col budget previsto, entrerà a far parte dei prodotti must have commercializzati dal sito di ecommerce. I vincitori saranno invitati a Perugia dove potranno dedicarsi personalmente alla Prototipazione del proprio progetto che sarà prodotto e inserito tra le proposte di Kapasity.

Laura Giovannetti e Roberto Rossi (gruppo Pròto-typo) coadiuvati da Filippo Protasoni (a destra) presentano agli studenti della Facoltà di Product Design del NABA il progetto Kapasity. I laureandi saranno impegnati nello sviluppo di oggetti di design che, se selezionati, saranno prodotti e venduti attraverso il sito di ecommerce del gruppo umbro.

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FEBBRAIO 2018

neuromarketing

Un packaging che attira i sensi

Vi siete mai chiesti cosa sta dietro alle vostre decisioni o perché acquistando un prodotto di lusso ci sentiamo felici? Anche a posteriori molto spesso è difficile giustificare le ragioni che ci hanno spinto ad acquistare un prodotto. Il motivo? Fino al 95% delle nostre scelte avviene su spinta emotiva e inconsapevole

Il marketing ha fatto suo questo modo di agire i comportamenti decisionali e ha sempre cercato di applicarlo all’intero customer journey (l’insieme delle tappe compiute dal consumatore nel suo viaggio verso l’acquisto) dei propri consumatori, anche se purtroppo in modo non sempre proficuo. Oggigiorno i brand hanno a disposizione un nuovo metodo che può aiutarli a sviluppare strategie emotivamente più coinvolgenti. Si tratta del Neuromarketing, una nuova disciplina che combina scoperte neuroscientifiche e marketing. Abbiamo rivolto alcune domande ad Andrea Ciceri, ricercatore presso il Centro di ricerca di Neuromarketing Behaviour and Brain Lab dell’Università IULM di Milano, per capire come le aziende possono capitalizzare le informazioni e gli strumenti oggi disponibili.

il visual e le informazioni riportate sul packaging e l’efficacia comunicativa di certi elementi grafici o informativi particolarmente importanti da comunicare. Se ci spostiamo più sul lato emotivo, la metodologia Eye Tracking può anche essere applicata per comprendere la gradevolezza e la preferenza, processi inconsapevoli e estremamente rapidi che necessitano pertanto di essere indagati con un metodo idoneo. In che modo il packaging può influenzare il consumatore?

Ci spiega come si possono misurare le emozioni? L’innovatività del Neuromarketing è che permette di andare a indagare con oggettività ciò che oggettivo non è: l’emozione. Lo fa integrando diverse tecnologie che basandosi ad esempio sulla microsudorazione cutanea o sulla risposta elettroencefalografica consentono rispettivamente di quantificare la reazione emotiva e connotarla in termini di valenza (emozione positiva o negativa). La risposta emotiva può essere poi collegata al comportamento visivo che ha un impatto determinante sul processo decisionale e ha la capacità di avere la precedenza sugli altri sensi. Per poterlo analizzare oggi disponiamo delle tecnologie Eye Tracking.

Esempio di applicazione della metodologia eye tracking in field. Il partecipante indossa un occhialino eye tracker che gli consente di muoversi liberamente nel punto vendita o come in questo caso in una fiera di gioielli. Nell'output tipico eye tracker si evidenziano in rosso le aree maggiormente osservate, in verde quelle che hanno catturato meno l’attenzione (foto in alto). Questo è solo uno dei tanti dati che restituisce questa metodologia e che già consente di capire come le tre teche performano in un contesto molto dinamico quale può essere una fiera.

Come funziona l’Eye Tracker? Disponibile anche per applicazioni in field (come in punto vendita) e da poco anche per la Realtà Virtuale, settore tra l’altro molto promettente e in forte crescita in molti settori, l’Eye Tracker entra in gioco per misurare tutto ciò che sostanzialmente attiene al visual marketing, la disciplina che studia il comportamento visivo del consumatore. Essendo la tecnologia Eye Tracker indossabile come un semplice occhiale, può essere utilizzata negli store per ottenere molte statistiche su indicatori di performance quale il tempo necessario affinché il prodotto target venga visto, la quantità di tempo totale che viene osservato o la percentuale di persone che lo hanno visto. Se la performance di visibilità è scarsa a favore invece degli altri brand competitor, i brand del lusso, ma non solo, possono ad esempio utilizzare queste indicazioni per modificare la creatività del packaging, il posizionamento nel punto vendita o il layout dello scaffale per migliorare la visibilità del proprio prodotto. Con l’Eye Tracker si può anche analizzare la comunicazione e la creatività del packaging per verificare ad esempio le aree calde e fredde del pack, l’interazione tra

ANDREA CICERI Dopo aver svolto un dottorato di ricerca con focus principale sulla consumer psyco logy e neuromarketing è attualmente ricercatore presso l’Università IULM. Svolge attività di ricerca in ambito di psicologia dei consumi e marketing, combinando alle me-

todologie di ricerca classiche quelle neuroscientifiche, con particolare interesse alla metodologia Eye Tracking che integra con i segnali psicofisiologici e applica allo studio del packaging, dell’in store marketing, della pubblicità e del web. a.ciceri@hotmail.com

Il packaging anzitutto ha il ruolo fondamentale di attrarre l’attenzione prima che questa cada sui prodotti competitor. In contesti particolarmente dinamici in cui il consumatore spende pochissimo tempo prima di scegliere un prodotto, catturare la sua attenzione con rapidità diventa fondamentale. Se poi il pack ha una creatività piacevole in grado di influenzare positivamente la vista e il tatto, aumentano le probabilità che quel prodotto venga acquistato. Oltre ad avere questa funzione, il pack veicola la product e la brand image (l’immagine del prodotto e del brand costruite attraverso la comunicazione, ndr), aspetti particolarmente importanti per i brand del lusso. Il pack crea cioè delle aspettative e se ideato in modo corretto deve stimolare delle sensazioni che dovrebbero inconsapevolmente trasmettere al consumatore i valori caratteristici del brand. Quale supporto offre il vostro Centro di ricerca alle aziende del lusso che, ad esempio, vogliono testare il grado di apprezzamento del proprio packaging? Il metodo Auto Preference Detection (sviluppato e validato da Andrea Ciceri nel suo progetto di dottorato di ricerca, ndr) è un esempio pratico di quello che il Centro di Ricerca di Neuromarketing Behaviour and Brain Lab dell’Università IULM mette a disposizione delle aziende. Applicato in fase creativa di restyling consente di fornire con elevata affidabilità la preferenza implicita, ad esempio tra due differenti versioni creative di packaging. Lo stesso metodo può anche essere utilizzato per capire quale tra due o più versioni creative del medesimo packaging risulta essere maggiormente coerente con i valori del brand. L’unicità del centro di Ricerca è anzitutto il background di competenze e il rigore scientifico con cui conduciamo questa attività, la cui versatilità consente a tutti i player del mercato di potervi accedere. L’industria del lusso è un settore che per le connotazioni emotive e psicologiche su cui fa leva, può considerare questo metodo un nuovo approccio per capire con oggettività come le emozioni interferiscono con la percezione di lusso. Non a caso, luxury brand come BMW utilizzano il Neuromarketing per testare le loro comunicazioni.

graphic design

MOSTRO, il festival delle arti grafiche a Milano

Il gruppo Pròto-typo ha partecipato alla prima edizione di MOSTRO Graphic Design Camp a Milano in qualità di partner. Per l’occasione il gruppo umbro ha fornito tutti i materiali di comunicazione.

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E’ stata un’edizione di successo e di grande partecipazione quella di Mostro Graphic Design Camp, il festival dedicato alle arti grafiche e alla comunicazione visiva che ha animato gli spazi del Laboratorio Formentini durante i Brera Design Days dal 6 al 12 ottobre scorso. Pròto-typo Group è stato presente alla manifestazione in qualità di partner: il gruppo ha infatti fornito tutti i materiali di comunicazione a partire dagli inviti alle locandine fino alle cartelline e ai manifesti. Una presenza importante che ha visto il gruppo perugino a fianco di Viscom Italia (la Mostra Convegno Internazionale di Comunicazione Visiva), della cartiera Arjowiggins Creative Papers, del Laboratorio Formentini per l’editoria e di Wacom. La partecipazione di almeno tremila visitatori ha confermato l’interesse verso iniziative di questo tipo tanto che gli organizzatori di MOSTRO hanno annunciato l’intenzione di dar vita insieme a Viscom Italia, ad un vero e proprio Fuorisalone della grafica a Milano. Una graphic week che metterà in mostra i diversi settori di applicazione delle arti grafiche e dialogherà con le tecnologie più all’avanguardia e le innovazioni più avanzate nel campo della comunicazione visiva. MOSTRO – Graphic Design Camp si propone di diventare un punto di riferimento nel settore e della Città di Milano rappresentando le diverse espressioni e le numerose sfaccettature del mondo della grafica.

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Pubblicazione di informazione aziendale - Artigianato tipografico e packaging

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tendenze

Il colore parla di noi

Ovunque si fermi lo sguardo i colori sono lì, pronti a evocare il nostro vissuto e a innescare sensazioni tori e, non ultima, la sua identità. Penso, inoltre, che ciò sia fondamentale anche per un fattore di immediata riconoscibilità. Se un colore specifico è associato a un brand, quest’ultimo sarà istantaneamente identificabile e, di conseguenza, più efficacemente distinguibile dal consumatore stesso”. I blu e le tonalità azzurre spopolano sul web “Verosimilmente i blu e gli azzurri sono colori che meglio di altri sono applicabili al web. Si tratta di colori piuttosto neutrali, di facile comprensione e che sono per loro natura

I colori sono emozione allo stato puro. Trasmettono stati d’animo, influenzano le scelte, veicolano un messaggio. Tutti ne abbiamo uno o più di uno che preferiamo e altrettanti che detestiamo. Quasi mai restano gli stessi per tutta la vita perché tutto cambia, così come cambia la nostra percezione del colore a seconda della stagione e del mondo che ci circonda. Insieme a Pier Francesco Pitasi andiamo alla scoperta di quelli di tendenza per il 2018 e di come la scelta del colore sia importante per definire la brand identity.

facilmente leggibili da un pubblico estremamente variegato come quello di internet. Forse non è un caso che i principali social network, come Faceboook, Twitter ed altri abbiano utilizzato proprio tali colori per la costruzione della propria immagine”. Comunicare la cromia del marchio

Abbasso la monotonia, il 2018 sarà a colori! Ci aspetta un anno in cui saremo circondati da colori caldi, intensi, che si ispirano alla natura e alla sua capacità di darci forza e vitalità. Ad affermarlo è Pier Francesco Pitasi, fashion designer e cool hunter (*). Con lui abbiamo parlato delle tendenze colore del 2018 e di come il colore sia fondamentale per comunicare l’identità del marchio. “La forza e l’energia sprigionati dalla natura diventano lo scenario perfetto per far emergere i colori della prossima stagione. Abbiamo bisogno e di conseguenza ricerchiamo un reale ed autentico contatto con la terra e con i suoi elementi, a tratti anche più mistico”, dice Pitasi. “Questo mondo viene tradotto con l’utilizzo di palette cromatiche piuttosto intense estremizzate nella saturazione del colore. Le ore dorate dell’alba e del tramonto accendono di una luce particolare sfumature di aranci, rossi e gialli rendendoli più carichi ed intensi quasi come fossero rivisitati in alta definizione”. Il colore comunica ed esprime l’immagine del brand Quanto è importante abbinare un colore al proprio brand? “Direi che in una scala di valori da 1 a 10, è senz’altro 10, e per almeno due motivi. In primo luogo è fondamentale per un brand legarsi a un colore specifico poiché attraverso il colore stesso gli sia possibile comunicare l’immagine di sé che intende esprimere, il tipo di mercato, i possibili frui-

Alcune immagini dei trend book stagionali su forme, colori e materiali realizzati dallo studio Moodsign.

PIER FRANCESCO PITASI Diplomatosi all’Istituto Europeo di Design (Ied) di Milano, opera da più di quindici anni nel settore delle ricerche tendenza. Dal 2008, la passione per la moda lo ha portato ad aprire un proprio studio di consulenza che si occupa della pubblicazione di trend book stagionali su forme, colori e materiali. All’attività editoriale, si affianca lo sviluppo di collezioni di abbiglia-

mento uomo e donna progettate in base alle esigenze specifiche dell’azienda. Moodsign si avvale di un team di collaboratori esperti in vari ambiti creativi come il disegno e l’illustrazione di moda, la grafica, la fotografia, il marketing o la comunicazione. Inoltre, lo studio organizza seminari e letture di orientamento sui trend emergenti in diversi mercati e settori in Italia e all’estero.

“Probabilmente non c’è una risposta univoca su quali colori siano da prediligere nella comunicazione stampata. Penso che, da un punto di vista che riguarda nello specifico il colore, l’aspetto più importante sia la comunicazione della cromia che identifica il marchio; unico vero mezzo efficace che individui, anche nella carta stampata, il brand di riferimento”. Il colore del lusso “Storicamente il concetto di lusso è cambiato, così come sono cambiati i colori che esprimono tale concetto. Una nobildonna medievale, ad esempio, si sposava in rosso; un pittore rinascimentale faceva largo uso del blu, solo quando la committenza lo consentiva in termini di compenso in denaro (il colore blu derivava dalla macinazione di lapislazzuli); un nobile seicentesco vestiva in nero, una tinta che non tutti potevano permettersi per la facilità con la quale stingeva. Quasi certamente esistono dei colori che meglio di altri veicolano già di per se stessi l’idea di lusso, tuttavia una società multiforme, multietnica e composita come quella odierna di certo dilata a dismisura tanto il significato che oggi il lusso assume, quanto – di conseguenza – la cromia che è ad esso applicabile”.

(*) Pitasi è titolare e direttore creativo dello studio Moodsign. www.moodsign.it

fiere

Packaging Première trasloca al MiCo Un successo quasi imprevisto quello realizzato dalla prima edizione di Packaging Première, la kermesse milanese che dal 16 al 18 maggio ha registrato la visita di oltre 3000 visitatori professionali intervenuti numerosi a The Mall, nel suggestivo quartiere di Porta Nuova di Milano. Soddisfatti gli espositori in rappresentanza di 100 aziende, il 25% delle quali provenienti dall’estero, ma anche i buyer della filiera del packaging, gli art director, i packaging designer, i marketing manager che si sono avvicendati nella tre-giorni milanese. Molto soddisfatto della partecipazione il team del gruppo Pròto-typo che ha scelto di presentarsi con uno stand-installazione realizzato dal designer Filippo Protasoni che ha incuriosito i numerosi visitatori passati a salutare o a conoscere il gruppo perugino. Pròto-typo ha aderito quindi anche alla seconda edizione di Packaging Première che per far fronte alle numerose richieste si trasferisce dal 15 al 17 maggio 2018 nella più ampia sede del MiCo – Milano Congressi, uno fra i più grandi centri congressi d’Europa con uno spazio disponibile di circa 54.000 mq espositivi. Il percorso espositivo è parte integrante di un ambiente destinato ad assicurare un’esperienza emozionante, offrendo un itinerario chiaro e razionale. “La scelta di cambiare location per la seconda edizione - ha commentato l’organizza-

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tore Pier Paolo Ponchia – nasce dall’esigenza di ospitare un numero maggiore di espositori, sia nazionali che internazionali, al fine di presentare ai visitatori un’offerta più bilanciata tra tutti i settori presenti”. Costruita attorno a sette macroaree - moda e accessori, orologi e gioielli, cosmetici e profumi, vini e liquori, eccellenze alimentari, sigari, stilografiche - la seconda edizione di Packaging Première sarà quindi, anche nel 2018, un appuntamento esclusivo. Non mancheranno convegni per approfondire le diverse aree tematiche che vedranno la partecipazione di creativi, studi di progettazione e branding di primo piano.

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