Quaderni del volontariato 3
Edizione 2020
Cesvol Centro Servizi Volontariato Umbria Sede legale: Via Campo di Marte n.9 06124 Perugia tel 075 5271976 www.cesvolumbria.org editoriasocialepg@cesvolumbria.org
Edizione dicembre 2020 Coordinamento editoriale di Stefania Iacono Stampa Digital Editor - Umbertide Per le riproduzioni fotografiche, grafiche e citazioni giornalistiche appartenenti alla proprietà di terzi, l’editore è a disposizione degli aventi diritto non potuti reperire. E’ vietata la riproduzione, anche parziale e ad uso interno didattico, con qualsiasi mezzo, non autorizzato.
ISBN 9788831491051
I QUADERNI DEL VOLONTARIATO UN VIAGGIO NEL MONDO DEL SOCIALE PER COMUNICARE IL BENE
I valori positivi, le buone notizie, il bene che opera nel mondo ha bisogno di chi abbia il coraggio di aprire gli occhi per vederlo, le orecchie e il cuore per imparare a sentirlo e aiutare gli altri a riconoscerlo. Il bene va diffuso ed è necessario che i comportamenti ispirati a quei valori siano raccontati. Ci sono tanti modi per raccontare l’impegno e la cittadinanza attiva. Anche chi opera nel volontariato e nell’associazionismo è ormai pienamente consapevole della potenza e della varietà dei mezzi di comunicazione che il nuovo sistema dei media propone. Il Cesvol ha in un certo senso aderito ai nuovi linguaggi del web ma non ha mai dimenticato quelle modalità di trasmissione della conoscenza e dell’informazione che sembrano comunque aver retto all’urto dei nuovi media. Tra queste la scrittura e, per riflesso, la lettura dei libri di carta. Scrivere un libro per un autore è come un atto di generosa donazione di contenuti. Leggerlo è una risposta al proprio bisogno di vivere il mondo attraverso l’anima, le parole, i segni di un altro. Intraprendendo la lettura di un libro, il lettore comincia una nuova avventura con se stesso, dove il libro viene ospitato nel proprio vissuto quotidiano, viene accolto in spazi privati, sul comodino accanto al letto, per diventare un amico prezioso che, lontano dal fracasso del quotidiano, sussurra all’orecchio parole cariche di significati e di valore. 3
Ad un libro ci si affeziona. Con il tempo diventa come un maglione che indossavamo in stagioni passate e del quale cerchiamo di privarcene più tardi possibile. Diventa come altri grandi segni che provengono dal passato recente o più antico, per consegnarci insegnamenti e visioni. Quelle visioni che i cari autori di questa collana hanno voluto donare al lettore affinché sapesse di loro, delle vite che hanno incrociato, dei sorrisi cui non hanno saputo rinunciare. Gli autori di questi testi, e di tutti quelli che dal 2006 hanno contribuito ad arricchire la Biblioteca del Cesvol, hanno fatto una scelta coraggiosa perché hanno pensato di testimoniare la propria esperienza, al di là di qualsiasi tipo di conformismo e disillusione. Il Cesvol propone la Collana dei Quaderni del Volontariato per contribuire alla diffusione e valorizzazione della cittadinanza attiva e dei suoi protagonisti attraverso la pubblicazione di storie, racconti e quant’altro consenta a quel mondo di emergere e di rappresentarsi, con consapevolezza, al popolo dei lettori e degli appassionati. Un modo di trasmettere saperi e conoscenza così antico e consolidato nel passato dall’apparire, oggi, estremamente innovativo. Salvatore Fabrizio Cesvol Umbria
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PANDEMIA 2020 IO C’ERO! Ciao! Io Yuri, e Cristiana, insieme al Gruppo Ecologista “Il Riccio” e al Cesvol, ti volevamo conoscere già da qualche tempo invece ci incontriamo solo adesso con qualche mese di ritardo. Un’attesa causata dal Covid-19 detto anche Coronavirus, un evento estremo, limitante, tragico e feroce: una pandemia. Sì, un bel parolone che avrai comunque sentito nominare molte volte in famiglia e in TV tanto da diventarti ormai familiare. Se così non fosse, non c’è da preoccuparsi, in fondo a questo libro troverai il glossario, ovvero una raccolta di parole poco note, che incontrerai durante la lettura delle eco-storie qui raccontate, con adeguate spiegazioni. Stiamo vivendo in modo totalmente diverso rispetto a prima, catapultati in una situazione irreale, piena di paure e incertezze. Da un giorno all’altro non è stato più possibile andare a scuola né uscire per giocare o per fare una bella passeggiata. La stessa cosa naturalmente è successa ai grandi; solo pochi, quelli che svolgono lavori indispensabili, potevano recarsi al lavoro, il resto tutti a casa, perché la nostra vita è stata in pericolo, lo è e lo sarà ancora, non sappiamo per quanto tempo. La Terra comincia ad averne abbastanza di chi la tratta male e in qualche modo cerca di dircelo? 5
Adesso poiché siamo stati quasi tutti chiusi in casa, i fiumi e i mari sono più puliti e l’aria è meno inquinata. È l’effetto della riduzione del traffico ma anche della chiusura delle fabbriche; gli animali si sono ripresi i loro spazi e si sono domandati, increduli, dove si sia nascosto l’uomo. Questo periodo di distanziamento sociale, che ci ha tolto il contatto con le altre persone, per quanto difficile, ha anche il suo lato positivo: ci sta dando la consapevolezza che l’uomo non è sempre così malvagio. Infatti rispettiamo le regole, mettiamo le mascherine (non quelle di carnevale!), per evitare di far ammalare gli altri o di stare male noi stessi, coscienti di perdere tanta libertà, quella che ci permette di incontrarci, divertirci e stare all’aria aperta, come in passato. Molte mamme e papà non hanno lavorato, altri lavorano da casa grazie alle sempre più moderne tecnologie, qualcuno ha perso il proprio impiego e sta affrontando un periodo di grande sacrificio, anche se non sempre lo dà a vedere. Poi ci sono persone speciali, forti e affidabili come medici, infermieri e volontari, che hanno aiutato e aiutano a guarire tanti malati, aggrediti da questo piccolo ma terribile virus, che ha purtroppo fatto morire molte persone. E voi bambini? Siete i veri EROI della pandemia, con pazienza vi siete adattati a una scuola virtuale, in cui gli insegnanti si sono affacciati allo schermo del PC. Avete 6
sperimentato la cosiddetta didattica a distanza. Forse avrete avuto momenti di tristezza, sconforto e noia, già, anche noi adulti sapete! Ma ci siamo adeguati, abbiamo aguzzato l’ingegno e trovato soluzioni alternative. Avete imparato cos’è la speranza e l’avete insegnata anche a noi, disegnando, per esempio, bellissimi arcobaleni. Ora dobbiamo essere ancora più bravi: non buttiamo a terra guanti monouso e mascherine che vanno gettati invece nell’indifferenziato. Dovete sapere che le Associazioni Ambientaliste sono in allarme: se solo l’1% (uno per cento) delle mascherine e dei guanti non fosse smaltito correttamente, ci sarebbero oltre quarantamila chilogrammi di plastica che si disperderebbero in natura. Cerchiamo di vivere al meglio questo periodo: respiriamo l’aria pulita, guardiamo l’acqua più trasparente, ascoltiamo la miriade di uccelli che ci volano intorno e cerchiamo di rispettare il nostro pianeta con più determinazione. La pensate così anche voi, ne sono sicuro, comportiamoci bene, rispettiamo le regole e prestissimo torneremo a giocare nei prati, ad abbracciarci e a gioire di tutto il bello che la Terra ci dona in ogni momento.
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PREFAZIONE Il Gruppo Ecologista “Il Riccio” di Città della Pieve ha accolto con vero piacere ed interesse la richiesta, da parte di Cristiana Sarchioni, membro del Consiglio Direttivo, di pubblicare un libricino per bambini sul rispetto ambientale e sulle regole per migliorare la convivenza uomo-natura sul nostro pianeta, certi che l’educazione dei più piccoli sia fondamentale per coinvolgere anche i grandi. L’Associazione non è nuova a questa esperienza, è già stato pubblicato, sempre a cura del Cesvol, un libro per bambini scritto da studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Italo Calvino” - Istituto Professionale per i Servizi Commerciali: “Il bosco e i suoi abitanti”. “Il Riccio” coltiva in modo particolare il rapporto con gli alunni delle Scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado, molteplici le iniziative proposte e portate avanti in compartecipazione soprattutto con il Consiglio Comunale dei Ragazzi e della Ragazze dell’Istituto Comprensivo “Pietro Vannucci” di Città della Pieve, sempre molto attivo e ricettivo rispetto alle tematiche ambientali. Tornando a “Le eco-avventure di RIChI e CLOe” le fasi di realizzazione dei testi e delle immagini sono state seguite con attenzione e vero piacere. Ringraziamo autore e illustratrice per le idee e la passione messe in campo, ci auguriamo che siano storie di successo, ma anche, e soprattutto, che possano 8
essere uno contributo reale alla salvaguardia del nostro ecosistema. La presa di coscienza ambientale da parte dei piccoli lettori si spera possa essere positivamente contagiosa per un numero sempre crescente di persone. Ivonne Fuschiotto Gruppo Ecologista “Il Riccio”
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NOTA DELL’AUTORE Cari adulti, genitori, nonni, zii, insegnanti, che vi state approcciando a leggere con i vostri bambini questo libro, desidero anticiparvi il pensiero che mi ha spinto a scrivere questi brevi racconti. Vediamo ogni giorno il danno e lo scempio che la grande civiltà moderna sta procurando al PICCOLO PIANETA in cui viviamo e spesso mi sento impotente, ma ho capito che pochi gesti indirizzati su un obiettivo comune portano a un grande risultato. A piccoli passi si possono percorrere chilometri e camminare, come ben sapete, non inquina. Se non la conoscete, vi prego di leggere la lettera di risposta del capo indiano Seattle al governo americano, che aveva chiesto di acquistare una parte del territorio indiano nella seconda metà del 1800. Ve ne propongo alcuni passi. “Il Presidente Washington, fa sapere che vuole comprare la nostra terra. Ma come puoi comprare o vendere il cielo? E la terra? L’idea ci sembra strana. Se noi non possediamo la freschezza dell’aria e la luminosità dell’acqua come possiamo comprarle? Ogni parte di questa terra è sacra per la mia gente. Ogni ago di pino luccicante, ogni costa sabbiosa, ogni vapore delle foreste, ogni prato, ogni insetto ronzante sono sacri alla memoria e all’esperienza della mia gente. […] Noi siamo parte della terra e la terra è parte di noi. […] I fiumi sono nostri fratelli. Essi spengono la nostra sete. […] 10
Se noi vi vendiamo la nostra terra ricordatevi che l’aria ci è preziosa, che l’aria ha il suo spirito in comune con tutta la vita che essa contiene. […] Insegnerete ai vostri bambini ciò che noi abbiamo insegnato ai nostri? Che la terra è nostra madre? Ciò che accade alla terra accade a tutti i figli della terra. […] Noi amiamo questa Terra come un neonato ama il battito del cuore della madre. […] Conservate la terra per tutti i bambini e amatela come Dio ama tutti noi. Come noi anche voi fate parte della terra. Questa terra ci è preziosa. E anche per voi è preziosa. […]”* Considero questa lettera la più bella, profonda ed emozionante dichiarazione mai fatta sull’ambiente e questi racconti sono per Voi, adulti di domani, perché ho semplicemente a cuore il Vostro presente e il Vostro futuro.
*Estratto da: “Il potere del mito” Joseph Campbell, Le Fenici Tascabili, 2004, pp.58-59, Trebaseleghe (PD). 11
Le eco-avventure di RIChI e CLOe Storie di Yuri Bosetti illustrate da Cristiana Sarchioni
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INTRODUZIONE RIChI è un bambino che vive in un paesino di collina, gli piace stare all’aria aperta per scoprire tutto quello che lo circonda e ama il suo pianeta. Cerca di essere utile impegnandosi al massimo in quello che fa e affronta le difficoltà stando calmo e attento. No! Non è perfetto. Anche lui certe volte ha paura, piange, si rattrista o si scoraggia e, non ditelo in giro mi raccomando, spesso giocherebbe tutto il giorno senza fare i compiti. Sapete una cosa? Ha un segreto, un modo di fare che ha imparato leggendo un libro di suo papà; vuoi sapere quale? Tira su le maniche della sua camicetta a quadri e per magia il suo umore cambia, un’energia positiva lo avvolge e giunge il momento di intervenire. Solitamente tutto si risolve al meglio, e così si trasforma nel bambino più felice del mondo: una buona idea salta sempre fuori. 15
Al suo fianco c’è sempre sua sorella CLOe, una bambina molto dolce e gentile, ma, nello stesso tempo, decisa e determinata... Come farebbe RIChI senza di lei? RIChI condivide tutto con sua sorella anche perchè è un’ottima compagna di gioco e di avventure. Gira pagina e un intero mondo ti si aprirà davanti.
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CAPITOLO I LA TERRA STA MALE, AIUTIAMOLA A GUARIRE
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Nell’universo buio, ma non troppo, esistono innumerevoli stelle, galassie e pianeti; di questi ultimi ce n’è uno bellissimo quasi tutto vestito di blu che si chiama Terra. Aspettate! Dov’è finito? Ah eccolo, ma perché ora è tutto grigio? Scopriamolo! In questo pianeta, oltre a Te vivono anche RIChI, il bimbo biondo con gli occhi azzurri, e sua sorella CLOe, la bimba con gli occhi verdi e la pelle nera. È una bella e tiepida giornata autunnale, CLOe gioca in giardino con SPUNTO, il riccio che vive lì, il quale si fa grattare la pancia, l’unico posto dove non ha aculei, così da non pungerla. Nel frattempo RIChI sbuffa mentre cerca di finire i compiti di Italiano. All’improvviso il cielo si oscura e si sente una puzza insopportabile, CLOe si tappa il naso con le dita della mano ma si blocca e non riesce a muovere alcun muscolo per potersi mettere al sicuro. Per fortuna RIChI vede tutto dalla finestra della camera e corre subito in aiuto della sorella. La porta in casa con SPUNTO e si rifugiano in camera. Tremanti e scossi, pensano: “Sarà colpa di quel cattivone di COz?” Purtroppo sì, infatti, dalla finestra, vedono delle nuvole nere 19
che escono dal castello di quel furfante, sono così tante che oscurano il Sole! Intanto inizia a piovere acqua nera che sporca tutti gli alberi e i giochi in giardino. Giù a valle i pesci del laghetto galleggiano, senza riuscire a respirare, i fiori si chiudono e perdono i loro bei colori vivaci. Il Riccio SPUNTO sibila e urla, inizia a muoversi a scatti e a tossire, ad ogni colpo di tosse perde uno a uno i suoi aculei. “Ecco, non possiamo più giocare!” esclamano i due bambini. RIChI e CLOe vanno così a dormire tristi e scoraggiati. La mattina seguente si svegliano, si vestono e corrono subito da Lei, la loro amica Terra, ma hanno una spiacevole sorpresa: “Ha una brutta cera, ha la febbre, come possiamo aiutarla?” dicono in coro. “Ciao …………………* ci vuoi dare una mano? Abbiamo bisogno del tuo aiuto”. Bene, non avevamo dubbi batti il cinque. RIChI tira su le maniche della sua camicia e … “Venite con me ho un piano”. Prima di uscire CLOe rimbocca le coperte alla nostra povera e malconcia Terra e fa una carezza rassicurante al riccio SPUNTO. Con *se vuoi, ogni volta che vedi i puntini, personalizza il libro scrivendo il tuo nome. 20
voce fiera e sicura dice: “Non vi preoccupate ci pensiamo noi adesso”. Usciti da casa, sentono in lontananza delle risate e della musica. “Cos’è tutta questa confusione? Ci deve essere una festa!” pensano e si avviano lungo la strada perché vogliono divertirsi anche loro. Fanno pochi passi e incontrano gli orchi comandati da COz, i quali lanciano, sporcando dappertutto, carte di caramelle, mozziconi di sigarette, lattine, bottiglie di plastica e rifiuti di ogni tipo e soddisfatti per il caos creato rientrano nel castello. “Che disastro! Noi non ci abbattiamo vero?” dice RIChI. “Ci serve il tuo aiuto …………………*, raccogliamo tutto!” “Dove le mettiamo queste bucce? - domanda CLOe a RIChI - Andiamo dal nonno, lui è un mago e sicuramente saprà dirci dove buttarle”. Arrivati nei pressi della casa del nonno, lo vedono nell’orto, lo raggiungono e gli raccontano quello che sta accadendo. “Ciao nonno, abbiamo raccolto i rifiuti che gli orchi di COz hanno sparpagliato per il paese; alcuni li abbiamo buttati nei contenitori adatti ma queste bucce non sappiamo proprio dove metterle!” 21
“Bravi ragazzi miei, ben fatto! Ricordatevi solo che differenziare i rifiuti non basta per far guarire la Terra”. Il nonno li invita a seguirlo. Giunti vicino ad un contenitore color verde scuro dice: “Questo recipiente si chiama compostiera, qui dentro metto le bucce e altri avanzi di cibo, è magico, il rifiuto si trasforma in concime, nutrimento per la terra del mio orto e del mio frutteto, in questo modo le verdure e la frutta crescono sane e genuine. Adesso assaggiate queste pere e queste mele, che ne pensate?” “Mmmh! squisite, nonno sei davvero un mago!” “COz lo conosco da tanto tempo, prima era piccolo e buono, indispensabile per la vita poi qualcuno l’ha voluto far crescere e lui si diverte a fare dispetti alla Terra con le sue nuvolacce. Io controllo la sua crescita mangiando le verdure e la frutta di stagione del mio orto e del mio frutteto, nessun mezzo di trasporto me le porta da luoghi lontani, così COz non esce dalle marmitte dei camion”. RIChI e CLOe ringraziano il nonno e, di colpo, si ricordano della musica. “Mi sbaglio o stavamo andando ad una festa?” 22
- dice RIChI. Arrivati, si uniscono agli altri bambini e con alcuni rifiuti raccolti iniziano a costruire tantissimi giochi con i quali tutti si divertono, grandi e piccini. Dopo qualche ora i nostri amici, finita la festa, si avviano verso casa, non hanno il tempo di fare due passi che un’altra nuvola puzzolente li avvolge: “Ooh ooh! Non si respira, spostiamoci da qua”. Escono dal terribile fumo tossendo a più non posso. Nel pomeriggio incontrano BEPPE, il sindaco del paese, che li invita al parco Grande per un evento straordinario: “I BAMBINI DELLA TERRA PIANTANO UN ALBERO”. Sul palco, allestito per l’occasione, prende la parola RIChI: “Cari amici oggi, grazie al nostro gesto, l’aria è tornata pulita e COz è in trappola!” Tutto il pubblico applaude sorridente e sereno mentre COz, nel suo castello, sempre più triste, ridiventa piccolo piccolo. “EVVIVA!” Tornati a casa, stanchi e assonnati ma, al contempo, raggianti e soddisfatti, trovano il riccio SPUNTO che gioca in giardino. “È 23
guarito!” Entrano in casa. Sul letto c’è un biglietto dove è scritto: “Amici sono ancora un po’ affaticata, ma, se tutti facessero come voi, starei meglio. Vi ringrazio. La vostra amica Terra”. La giornata per i due bambini è stata lunga, faticosa ma emozionante. RIChI e CLOe si lavano i denti, il viso e le mani, mettono il pigiama e sono pronti per andare a letto. Prima di addormentarsi, però, leggono un bel libro nell’attesa di vivere insieme a te una nuova avventura: “Occhi bene aperti e massima allerta, COz è un osso duro!” - dice RIChI. “Ciao, buona notte, un altro bimbo sa come farmi stare bene; …………………* batti il cinque” - dice la Terra!
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CAPITOLO II COz LASCIA STARE BABBO NATALE, CAPITO?
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È il venti Novembre, RIChI e CLOe stanno scrivendo la loro letterina a Babbo Natale. Hanno scelto carta riciclata su cui hanno disegnato qualche pacco regalo, alcuni alberi con palline colorate, e dandosi un’occhiata complice, un po’ biricchina, decidono di chiedere un dono anche per il riccio SPUNTO. “Caro Babbo Natale …”. “Hahaha!” Improvvisamente sono interrotti da una terribile risata che echeggia in tutta la valle; la penna non scrive più, i due bambini si guardano impietriti, quella risata proviene dal castello di COz e non promette niente di buono. Pochi attimi dopo… Toc Toc, qualcuno bussa alla finestra della loro cameretta; vanno ad aprire e si trovano davanti un piccolo gnomo barbuto, vestito di verde e di rosso, indossa un buffo cappello con un campanellino. “Ciao amici! Ho una brutta notizia da darvi. Babbo Natale è triste e sconsolato; temiamo purtroppo che quest’anno non riuscirà a portare i regali ai bambini”. “Com’è successo?” Chiedono RIChI e CLOe con gli occhi sbarrati. “COz ha reso irrespirabile l’aria a Korvatunturi, Babbo Natale è bloccato in 27
poltrona con tosse e mal di gola, inoltre gli gnomi fanno fatica a respirare. Non riusciamo a costruire i doni per i bambini. Sono venuto da voi per chiedere aiuto”. “Dobbiamo salvare il Natale - dicono in coro RIChI e CLOe - Come fare… siamo solo dei bambini!” RIChI si tira su le maniche della camicia. “Venite con me ho un’idea!”. I tre scendono in garage e salgono su Elektra la bici elettrica del loro papà. Elektra è una bici a quattro posti, con un volante simile a quello delle automobili, è dotata di una batteria ricaricabile grazie ad una piccola centralina eolica che si ricarica con il vento. CLOe dice a RIChI: ”Lo sai che per usarla devi chiedere il permesso a papà?”. “Non ti preoccupare gli spiegheremo tutto al nostro ritorno”. “Mmmh!... Ohi ohi! vedo la punizione in arrivo”. “Meglio aspettarsi una bella sgridata, ma ora non c’è tempo da perdere, andiamo!” RIChI apre la serranda, escono dal garage e si dirigono verso Korvatunturi, dove vive Babbo Natale. Dopo aver percorso una stradina sterrata, si fermano al parco dove, qualche tempo prima, 28
con altri bimbi, hanno piantato diversi alberi, di cui vari da frutta, allo scopo di far guarire la Terra. “Ti ricordi che faccia aveva fatto COz quel giorno?” domanda CLOe. Raccolgono dei frutti belli maturi, e ripartono portandoseli via con loro dentro delle sacche appese alla bici. Percorsi un centinaio di chilometri costeggiano una zona collinare con tante grandi girandole colorate piantate a terra che portano energia elettrica ad alcune colonnine, vicino a queste ci sono ferme altre biciclette elettriche che si stanno caricando. Elektra sta per scaricarsi, i nostri amici scendono e la collegano a una colonnina libera, vicino ad una fontana a forma di leone e si dirigono a piedi verso la stazione dei treni che si trova a pochi passi da loro. Una volta entrati in stazione, acquistano i biglietti e cercano il binario giusto guardando i tabelloni informativi: BINARIO 1: Treno a vapore BINARIO 2: Treno elettrico BINARIO 3: Treno a levitazione magnetica “Quale sarà - dice disperato RIChI - il binario giusto? Se avessi studiato di più, lo saprei. Come faremo ora?” “Guarda! - dice ClOe 29
vedo la maestra FLORA laggiù, chiediamolo a lei”. L’insegnante li saluta e poi indica loro dove andare: “Andate al binario tre, è il treno che inquina meno”. “Grazie maestra - afferma RIChI - quest’anno mi impegnerò di più a scuola, lo prometto!” Saliti sul vagone, trovano il loro posto, si siedono e, una volta in viaggio, osservano il paesaggio dai finestrini. Vedono volare aquiloni, alianti e qualche aereo di carta riciclata che giocano con l’aria rispettandola; dipingono il cielo come fosse una tela. “Che colori stupendi! È uno spettacolo!” Purtroppo, questa splendida visione è presto cancellata da una nube nera che oscura il cielo. “È COz con i suoi orchi, ci inseguono!” - dice CLOe. “Non riuscirete a salvare il Natale con i vostri mezzi ecologici, l’aria sarà sempre inquinata e irrespirabile!” - Urla una voce lontana. I nostri amici, per niente intimoriti, giunti alla fine del viaggio in treno scendono, escono dalla stazione e vedono una barca a vela ferma sul molo del porto di Rostock. “Dai saliamo, con questa non inquineremo. COz ormai sei spacciato!” Mentre cercano di raggiungerla, gli orchi sbarrano la strada 30
ai ragazzi. Per fortuna un artista del luogo ha costruito, con delle bottiglie di plastica da riciclare, una passerella galleggiante che attraversa tutto il Mar Baltico dove CLOe, RIChI e lo Gnomo salgono e fluttuando ad ogni passo si allontanano dai quei cattivoni. Camminando, anzi correndo, lungo questo corridoio incontrano iceberg, isolotti, faraglioni spettacolari e una piattaforma che genera corrente elettrica grazie alle onde del mare. Finalmente arrivati in Finlandia, sulla terra ferma, trovano ad aspettarli due renne e una slitta luccicante. “Ballerina e Fulmine sono venuti a prenderci con la slitta di Babbo Natale” - dice lo Gnomo. I tre non perdono un attimo, salgono e partono in direzione Korvatunturi. Manca veramente poco per raggiungere la casa di Babbo Natale; il cielo saluta i nostri eroi con una coloratissima Aurora Boreale. “Che meraviglia!” - dicono tutti. Man mano che si avvicinano all’abitazione, i loro volti cambiano totalmente espressione, notano sempre di più come questa sia terribilmente avvolta dalle nuvolacce di COz. Anche se fa freddo, RIChI tira su le maniche: “Mi è venuta un’idea!” Ferma la slitta, scende 31
e chiede alle due renne di schiacciare, con le zampe, i frutti di stagione che avevano portato con loro. Una volta frantumati, i nostri amici, aiutandosi con una girandola trovata per caso dentro la slitta, diffondono queste essenze fresche e profumate verso il villaggio di Babbo Natale. In pochi attimi le essenze arrivano a toccare le nuvole, COz diventa piccolo piccolo e piagnucolando vola via lontano. Il piano è riuscito? È così! I nostri amici hanno viaggiato rispettando l’aria e l’hanno anche profumata con la frutta di stagione. L’aria ora è pulita! Babbo Natale finalmente si sente meglio, riesce a leggere tutte le letterine e magicamente, insieme agli gnomi, riprende a costruire un’infinità di giochi. RIChI e CLOe sono euforici e soddisfatti ma pensano: “Come faremo a tornare in tempo a casa per festeggiare il Natale?” Babbo Natale alza le maniche del suo vestito rosso: “Oh Oh Oh! anche a me è venuta un’idea, venite”. I due bambini lo seguono nei sotterranei della sua grande casa, aperto un cancello dorato, appare davanti ai loro occhi una navicella spaziale trasparente. “Questo è il mio regalo, vi porterà a casa per la notte di Natale”. 32
“Ma Babbo Natale… così inquineremo l’aria!” Babbo Natale sorridendo spiega che la navicella è fatta di ghiaccio e usa un carburante a base di acqua, profumi di canditi e zucchero a velo. Salite, presto, è quasi Natale. Ah! dimenticavo, tenete, questo è il regalo speciale che mi avete chiesto per il vostro riccio SPUNTO. “EVVIVA! Grazie e Buon Natale”.
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CAPITOLO III CROLLA TUTTO (CORREGGIAMO GLI ERRORI)
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Oggi RIChI e CLOe sono al parco a giocare con il loro papà, hanno costruito una mangiatoia per il riccio SPUNTO utilizzando uno scatolone e altri materiali recuperati in casa. All’improvviso inizia a piovere e pochi attimi dopo si sente un boato, un albero cade proprio vicino ai due bambini che urlano e si buttano a terra. RIChI e CLOe riaprono gli occhi, si rialzano confusi e smarriti; intorno a loro vedono solo cemento, frane e sporcizia ovunque. “Dove siamo?” - dice CLOe. Poco distante ci sono gli orchi di COz i quali, con una macchina dal rumore assordante che sradica alberi e sputa cemento, sotterrano rifiuti di ogni tipo: bottiglie di plastica, sacchi dell’immondizia e contenitori con liquidi puzzolenti. “Vieni CLOe, nascondiamoci qui dietro” dice RIChI. Qualche attimo dopo un bambino, con le lacrime agli occhi, corre tra le braccia di CLOe dicendo “Vi prego aiutateci!” “Non piangere amico! Certo che vi aiuteremo, ma dicci qual è il nome di questo luogo?” “Si chiama, anzi, si chiamava Verde Corretta Regola e si trova nel comune di Ortografilandia; era un posto bellissimo, gli 37
alberi erano pieni di frutti, l’aria era fresca e pulita, l’acqua limpida e potabile, il cibo genuino e sulla collina c’era Cuore Verde, il nostro motore pulsante che donava amore e felicità. Emanava energia pulita e positiva, ci volevamo bene, ogni giorno imparavamo tante regole per vivere in armonia con noi stessi e l’ambiente”. “E poi cosa è successo?” - dice CLOe. “Un brutto giorno sono arrivati quegli orribili orchi e ci siamo svegliati con questo disastro, Cuore Verde ha smesso di pulsare sotto un incantesimo malefico di…”. “Di COz!” - dicono in coro RIChI e CLOe. “Lo conoscete?” - chiede il ragazzino. “Purtroppo sì e anche bene” - rispondono RIChI e CLOe. Il bambino continua a raccontare la storia del suo paese e spiega che adesso a scuola imparano a dire bugie, litigano tra loro, sono obbligati a mangiare frutta e verdura coltivate con veleni e irrigate con l’acqua che proviene dalle terre piene di rifiuti. “Inoltre - prosegue il bambino - usiamo scarpe scomode e non riusciamo più a camminare da quando il nostro calzolaio è stato imprigionato nella roccaforte di COz”. I nostri genitori 38
sono obbligati a usare le automobili vecchie rendendo l’aria irrespirabile, a piedi o in bici non si muove più nessuno. “Adesso - dice RIChI - senza farci vedere, andiamo in giro a dare un’occhiata, qualche idea ci verrà in mente”. I tre bambini si avvicinano alla “sQuola” e si rendono subito conto che gli scolari non rispettano le regole, sono maleducati e se ne infischiano dell’ambiente; c’è chi butta cartacce a terra, in bagno i rubinetti dell’acqua sono tutti aperti, che spreco! Qualcosa cattura l’attenzione di RIChI, “Mmmh!…” Dopo qualche minuto si trovano davanti al ristorante, entrano senza far rumore e aprono la porta dove c’è il cartello: “Stanza del Quoco”. Nella sala c’è il vecchio ristoratore legato ad una sedia. Nell’orto vicino vedono gli orchi di COz che spargono sulle verdure polverine strane, gas e, se questo non bastasse, l’irrigazione è ancor più spaventosa: il grosso e sporco tubo che porta l’acqua all’orto è legato ad una fontanella con l’insegna “AcCua” e proviene da un pozzo dove dalla terra affiora un liquido nero e si sente una puzza terribile. “Poveri bimbi - pensa CLOe - devono mangiare quelle verdure malsane con forme stranissime. 39
Inoltre raccogliere cachi, uva, zucche e noci in primavera è strano, no?” RIChI è sempre più preso dai tanti cartelli sparsi che si ferma man mano a leggere. I tre escono dalla cucina e dopo qualche passo il bambino si deve fermare perché, con quelle scarpe, i piedi gli fanno così male che per lui diventa impossibile proseguire. “Andate avanti, mi nascondo dietro a questo cespuglio, sarò al sicuro, non vi preoccupate!” “Vi salveremo, stanne certo!” - dicono RIChI e CLOe. Vicino ad una cisterna c’è il negozio di scarpe del calzolaio “Vero Quoio”. Al suo interno, attraverso la vetrina, notano un orco di COz che spruzza un liquido giallognolo che fa indurire le scarpe in un batter d’occhio. “Ecco perché i bambini di questo paese hanno i dolori ai piedi!” - dice CLOe. RIChI chiama sua sorella, poi tira su le maniche della sua camicia e crede di avere la soluzione per rimediare a questa terribile situazione. I due fratelli si avviano quindi verso la collina, salgono per un sentiero, fanno lo slalom tra l’immondizia che è ovunque e, arrivati in cima, raggiungono quel Cuore Verde così importante per la popolazione del luogo e si avvicinano all’impianto. Ammirano 40
attentamente questa fantastica struttura formata da tante eliche costituite da cannucce riciclate, ora un po’ sbiadite, ma un tempo, sicuramente, dai colori brillantissimi. Le eliche, come girandole, sono posizionate in modo da formare un grande cuore. Però, purtroppo sono bloccate dall’incantesimo di COz e non riescono più a inviare aria pulita ed energia positiva verso Verde Corretta Regola. “È come credevo!” - esclama RIChI. “Cosa intendi?” - gli chiede CLOe. RIChI si rivolge alla sorella “Non noti niente di strano?” CLOe osserva con attenzione, si concentra… “È vero, c’è scritto Quore con la Q invece che Cuore con la C”. “Brava! anche in paese ho notato che molte insegne e scritte sono sbagliate”. “Dai, iniziamo a correggere gli errori nei cartelli!” Tornano in paese, staccano le lettere errate con l’aiuto di alcuni bambini e le sostituiscono con quelle corrette. Così COz, che guarda incredulo dalla sua fortezza quello che succede, diviene ancora una volta piccolo piccolo. Anche i suoi orchi diventano piccolissimi e per sopravvivere devono mangiare i rifiuti sotterrati che, morso dopo morso, vengono eliminati completamente. 41
Cuore riacquista i suoi colori belli e vivaci e inizia nuovamente a girare e ad emanare energia positiva. L’incantesimo è rotto! Ogni giorno che passa, la situazione migliora fino a che il terreno e tutto il paese ritorna alla normalità, pulito e in “regola”. I bambini per festeggiare decidono di organizzare una giornata piena di giochi e musica. RIChI e CLOe dalla contentezza iniziano a scatenarsi ma durante un ballo sfrenato inciampano e cadono. “RIChI CLOe! RIChI CLOe!” Aperti gli occhi, i due bambini vedono il loro papà il quale, rincuorato dal buono stato di salute dei propri figli, spiega loro: “C’è stata una frana e avete perso i sensi; siete caduti in un sonno profondo per qualche minuto”. “Era un sogno?” - dicono RIChI e CLOe. “Cosa?” - sussurra il padre e continua… “Purtroppo il cedimento del terreno ha riportato in superficie molti rifiuti che sono stati nascosti sotto terra da anni. Non vi preoccupate abbiamo delle idee per risolvere il problema”. Alcuni rifiuti, infatti, saranno tolti da terra e sistemati in luoghi sicuri, altri invece saranno divisi ed inseriti in contenitori adatti per il 42
loro smaltimento. Pianteremo poi diversi alberi per fermare gli smottamenti; effettivamente gli alberi con le loro radici servono anche per questo. Per i rifiuti rimasti sottoterra, invece, useremo dei piccolissimi organismi, delle specie di animaletti, che li mangeranno fino a farli sparire. “È la soluzione giusta!” - dicono RIChI e CLOe strizzando l’occhio. E la Tera, ops scusate, la Terra ringrazierà.
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CAPITOLO IV VACANZA PLASTIC FREE
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“Driiiiin” Il suono della campanella saluta, per l’ultima volta in quest’anno scolastico, gli alunni di tutte le classi e anche RIChI e CLOe, chiuse le zip degli zaini di scuola, si mettono in fila per uscire. Fuori mamma e papà li aspettano a braccia aperte. “Salite su Elektra!” - dice la loro mamma. Finalmente iniziano le vacanze estive. “Evviva si parte!”. “Ma il Riccio SPUNTO?” - chiedono i due fratelli. “Lo sapete che non possiamo portarlo con noi ma non vi preoccupate starà benone, ci penserà il nonno, si divertiranno insieme”. RIChI e CLOe trascorreranno alcune settimane in campeggio al mare. Hanno un sorriso che trasmette tutto il loro entusiasmo e non vedono l’ora di arrivare; dopo tante lezioni, compiti, interrogazioni e soprattutto incontri o, per dirla tutta, scontri con quel birbante di COz hanno proprio bisogno di una bella vacanza. Mentre sono in viaggio RIChI dice alla mamma e al papà che il prossimo anno a scuola non useranno più piatti, bicchieri e posate di plastica, così ha detto la maestra FLORA e ne chiede il perchè ai suoi genitori. Papà inizia 47
a spiegare ma dopo poco s’interrompe, ferma Elektra e si guarda intorno ammutolito. “Che succede?” - chiede allarmato RIChI. La risposta è là fuori… purtroppo bisogna impegnarsi molto per far capire a tutti che occorre aver cura della nostra amica Terra. Un fiume, lì vicino, è ormai trasformato in un triste e desolato rigagnolo. Alzano gli occhi e vedono in lontananza, sulla vetta di un monte, COz che, con dei tubi da cui fuoriesce del gas, ha sciolto il ghiacciaio: “Poverino non potrà più portare acqua al fiume” - dice CLOe. E non è finita qui! Gli orchi di COz stanno bucando delle vasche, dove gli allevatori della zona raccolgono la popò e la pipì degli animali allevati nelle loro stalle. I liquami fluiscono incontrollati in quel poco d’acqua che è rimasta nel fiume, sporcandolo e impuzzolendolo. “Io non ci sto!” - dice arrabbiato RIChI; si tira su le maniche della sua camicia e chiede a suo papà di chiamare subito i Guardiani del Fiume. Dopo pochi minuti arrivano sul luogo e con una gabbia legata a un drone enorme, intervengono per fermare gli orchi di COz. Una volta in trappola, prima di rinchiuderli in prigione, li obbligano ad aggiustare le vasche dei liquami, che saranno messe in un luogo 48
sicuro. Gli abitanti della zona hanno visto tutto e promettono di controllare affinché non capiti più nulla di così brutto. Più sereni, ripartono verso il mare, anche se la losca figura di COz aleggia ancora nell’aria. Dopo qualche ora arrivano a destinazione, si registrano al campeggio, montano la tenda e via in spiaggia. L’acqua del mare è incredibilmente limpida, con riflessi verdi e turchesi; si riescono a vedere i pesci anche senza usare maschera e boccaglio. Ormai il Sole inizia a tramontare, gli ultimi giochi con la sabbia e poi di corsa a fare la doccia, cena e qualche minuto da dedicare ad un bel libro prima di addormentarsi. Il cielo in campeggio è illuminato da innumerevoli stelle, la notte scorre tranquilla. La mattina dopo, i campeggiatori si svegliano di soprassalto per colpa di un rumore assordante. RIChI e CLOe, velocemente, escono dalla tenda per cercare di capire da dove viene quel frastuono. Il rumore proviene dal mare e neanche a dirlo è COz che sicuramente ne ha combinata una delle sue. Man mano che si avvicinano alla spiaggia lo spettacolo che si presenta davanti ai loro occhi è raccapricciante: ricci marini spaventati rotolano in tutte le direzioni, pesci confusi 49
chiedono aiuto perché hanno forti dolori di pancia, la sabbia della spiaggia è tappezzata di piatti e bicchieri di plastica lasciati da COz e dai suoi orchi durante la notte. Non contenti fanno ancora rotolare centinaia di oggetti dentro i fiumi che sfociano in mare. Dalla nave cisterna di COz, attraccata al largo, fuoriescono delle orribili chiazze nere miste a rifiuti che si avvicinano, spinte dalle correnti marine, rapidamente verso la costa. RIChI entra in acqua per vedere da vicino; i pesci boccheggiano, sputano piccoli pezzettini di plastica dalla bocca e cercano di liberarsi da reti e sacchetti di plastica che li avvolgono. Un pesce dice: “Se quel dispettoso non la fa finita, anche voi avrete la plastica nella pancia e saranno dolori!” “Dobbiamo intervenire” - dice CLOe al fratello “Ma come?”- risponde RIChI. Poi si mette a pensare… sta per tirarsi su le maniche ma si accorge di essere in costume! “Non preoccupatevi, ho delle idee comunque! Prima cosa chiamiamo tutti e iniziamo a pulire la spiaggia da questi inutili oggetti di plastica e poi, per mantenere tutto pulito, andiamo a dire ai gestori del ristorante ed ai turisti del campeggio di inserire dentro un contenitore 50
apposito tutta la plastica. Basta! Da oggi utilizzeremo solo posate di acciaio, bicchieri di vetro e piatti di porcellana.” Poco distante ci sono dei pescatori fermi che, viste le condizioni del mare non possono lavorare; RIChI dice loro di bloccare tutti gli oggetti che rotolano nei fiumi con le loro reti. “Presto, altri oggetti stanno raggiungendo il mare!” Così, seguendo il consiglio di RIChI, trattengono i rifiuti di plastica e non solo, li riportano a terra e li buttano nei contenitori appositi. Intanto COz dalla sua sudicia imbarcazione inizia a preoccuparsi. Ha ragione! Bambini, ragazzi e adulti hanno formato una squadra veramente forte! C’è ancora tanto da fare, ormai si è creata una vera e propria isola di plastica in mare! “Non ci abbattiamo vero?” - dice CLOe. In campeggio, come ospite, c’è anche uno scienziato molto importante che li rassicura: “State tranquilli, ho con me una mia invenzione, un tubo galleggiante che raccoglie la plastica dall’acqua per poi buttarla nei contenitori giusti. Aiutatemi a collocarlo in mare così potremo nuovamente nuotare insieme ai meravigliosi pesci”. 51
Vedendo il risultato di tutte queste buone azioni gli animali marini sorridono e il loro mal di pancia sparisce. “Evviva anche la nostra pancia esulta!” Ormai COz, vedendo la sconfitta, issa bandiera bianca e fugge lontano. Tutti i turisti lo salutano contenti e soddisfatti, promettendo che ogni anno a giugno si incontreranno per risolvere il problema dell’inquinamento causato dalla plastica. Papà e mamma si avvicinano a RIChI e CLOe e dicono ai loro figli: “Avete capito adesso perché a scuola il prossimo anno non userete più le stoviglie di plastica?” RIChI e CLOe rispondono: “Certo e da oggi il nostro motto sarà PLASTIC FREE!”… si pronuncia - Plastic friii. Sapete! Esiste anche la bioplastica ma questa è un’altra storia.
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Puff puff che faticaccia, ma ne è valsa la pena! Abbiamo differenziato, riciclato, piantato alberi, ci siamo mossi con mezzi ecologici, abbiamo bonificato terreni, ripulito fiumi e spiagge così ora possiamo meritatamente fermarci per osservare e rispettare le meraviglie che la nostra amata Terra ci dona ogni giorno. Felici e contenti di essere stati in vostra compagnia vi salutiamo sperando di rincontrarci presto. FINE
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PER SAPERNE DI PIÙ
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RICICLARE E DIFFERENZIARE Provate a unire i nomi dei due protagonisti dei racconti. Adesso cancellate l’H e la E. Cosa leggete? RICICLO!! Sapete… il riciclo rimpicciolisce COz ovvero la CO2 (anidride carbonica) e lo CO (monossido di carbonio). Riciclare significa trasformare i rifiuti in materie prime per creare nuovi prodotti di vario genere. Prima, però, occorre differenziare, cioè separare e dividere i rifiuti nel modo giusto. I bidoni per la raccolta differenziata si possono facilmente individuare attraverso il loro colore. Inoltre, in numerose zone abitate è presente una RICICLERIA, dove puoi portare altri materiali che non ti servono più.
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ARIA Respirare, cioè far entrare l’aria nei nostri polmoni, è necessario per vivere! Ne sa qualcosa Babbo Natale, vero? Il solo pensiero ci deve ricordare costantemente di avere cura e rispetto per l’aria che ci circonda e che respiriamo. Dovete sapere che troppa anidride carbonica, la CO2, fa salire la febbre alla Terra, ovvero, aumenta la temperatura che causa l’effetto serra, rendendo la nostra vita molto difficile se non addirittura impossibile.
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MEZZI DI SPOSTAMENTO A CONFRONTO (grammi emessi di CO2 per percorrere 10 km) Vi ricordate come si spostavano da un luogo ad un altro i nostri eroi? Avranno fatto le scelte giuste? AEREO: 3600 AUTOMOBILE: 1500 AUTOBUS: 800 TRENO: 110 BARCA: 10 BICI O CAMMINARE: zero! Bella questa, l’ho già sentita… infatti camminare non inquina. CURIOSITÀ Skylon, è una navicella un po’ spaziale e un po’ jet prodotta con una motorizzazione ecologica, utilizza infatti idrogeno (H) e ossigeno (O) per produrre energia utile per farla volare nello spazio.
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ACQUA
Ahh!… dopo una bella corsa o un divertente giro in bicicletta un bel bicchiere d’acqua fresca è proprio quello che ci vuole, oggi però, e sempre più spesso, l’acqua (H2O) è sporca o contaminata. Pensate, ad esempio, ai poveri pesci nel mare inquinato delle vacanze di RIChI e CLOe. L’acqua è essenziale per la vita, dovete sapere infatti che noi umani possiamo sopravvivere solo cinque giorni senza bere, per questo va tutelata, non sprecata e insieme dobbiamo proteggerla. Il 70% della superficie della Terra è coperta da acqua, infatti il nostro mondo viene chiamato Pianeta blu. E non dimentichiamoci che anche noi uomini siamo composti per il 65% da acqua. “Sapete quanta ne consumiamo?” 59
Cinque minuti di doccia: 50-70 litri Bagno in vasca: 200 litri Un ciclo di lavatrice: 50 litri Un ciclo di lavastoviglie: 30 litri Se chiudi il rubinetto mentre ti lavi i denti risparmi 25 litri al giorno. L’acqua inoltre è un’importante fonte di energia rinnovabile. Oceani e mari oggi sono minacciati dalla plastica; occhio! Sono apparse strane “creature” in mare! Se mentre fate il bagno le incontrate, raccoglietele per metterle nel contenitore giusto. Il mare e i suoi abitanti ringrazieranno.
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TERRA TEMPI DI DEGRADAZIONE DEI RIFIUTI Se buttiamo a terra i rifiuti senza differenziare ce li troveremo per molto tempo tra i piedi e le nostre passeggiate assomiglieranno sempre più a un percorso ad ostacoli e dovremo fare lo slalom, proprio come hanno fatto RIChI e CLOe, per raggiungere gli amici al parco o ai giardini. Ecco alcuni esempi di quanto “vivono” i rifiuti abbandonati in natura: Bottiglie di vetro: 4000 anni Oggetti di plastica: 100-1000 anni Pannolini: 500 anni Lattine di alluminio: 100 anni Gomme delle auto: 100 anni Gomme da masticare: 5 anni Sigarette con filtro: qualche anno Riviste: fino a sei mesi.
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EH! BRAVO IL NONNO DI RIChI E CLOe COSA SONO I RIFIUTI ORGANICI Tutte le sostanze di origine vegetale o animale, come per esempio i nostri avanzi di cibo, sono detti rifiuti organici. Il modo migliore di smaltire i rifiuti organici è trasformarli in una sostanza simile ad un terriccio che migliora il suolo agricolo. Vi ricordate il nonno di RIChI e CLOe cosa aveva nel suo orto? Si? La compostiera. Ebbene, se ci impegniamo, possiamo diventare tutti maghi come lui.
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OGNI FRUTTO HA LA SUA STAGIONE Cosa diceva il nonno di RIChI e CLOe sulla verdura di stagione? “La terra sta male, aiutiamola a guarire” (vedi Capitolo I p.17) Di seguito, diamo qualche dritta su cosa mettere sulle nostre tavole in base alla stagionalità dei prodotti.
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PICCOLO GLOSSARIO PAROLE FORSE MAI SENTITE Associazioni ambientaliste: gruppi organizzati di persone che si impegnano a tutelare l’ambiente e insegnano a voler bene alla Terra e a rispettarla; un po’ come RIChI e CLOe e ovviamente come te, quando ti adoperi per proteggere il nostro pianeta. Tra le Associazioni Ambientaliste ricordiamo: WWF, Greenpeace, Lega Ambiente, lo stesso Gruppo Ecologista “Il Riccio”. Bici elettrica: sei stanco di pedalare? Con questa bici tutto sarà diverso e meno faticoso perché ha un motore! “Oh Oh Oh” direbbe Babbo Natale. Ebbene sì, è un motore elettrico quindi non emette CO2 o altra sostanza inquinante, inoltre ti aiuta nella pedalata. Bioplastica: è un materiale che proviene da alcuni rifiuti dell’agricoltura o da materie prime vegetali come ad esempio mais e patate. Può essere biodegradabile e gettata, volendo, nella compostiera, chissà se il nonno di RIChI e CLOe proverà a produrla! COz: nome di fantasia dato a un personaggio del libro, che richiama la CO2 e CO. In natura la CO2 è l’anidride carbonica presente normalmente 64
nell’aria che se presente in eccesso è responsabile dell’effetto serra. In natura invece lo CO è il monossido di carbonio, cioè un gas nocivo che in base alla quantità diventa mortale. Degradazione dei rifiuti: mentre i rifiuti organici si trasformano in terriccio, i rifiuti artificiali, cioè quelli creati dall’uomo, ci mettono parecchio, a volte troppo tempo prima di diventare piccoli piccoli per quasi sparire dalla nostra vista, ma non completamente dall’ambiente. Didattica a distanza o DAD: è una modalità di didattica che permette a studenti e insegnanti di mantenere attivo il percorso di apprendimento scolastico anche se fisicamente a distanza, con vari mezzi tecnologici tra cui Computer, Tablet e Telefonini in modalità online. La classe si ricostituisce così virtualmente. Ecologia: è lo studio dei rapporti che esistono tra gli organismi viventi tra cui noi e l’ambiente. La parola “ecologia” è adottata anche per indicare qualsiasi regola praticata per proteggere il nostro pianeta. Effetto Serra: la Terra è circondata da una specie di campana formata da tanti gas, tra cui l’anidride carbonica o CO2, che trattengono una parte del calore che il Sole ci regala. Purtroppo quando
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alcuni gas aumentano, anche la temperatura del nostro pianeta aumenta rendendo difficile la sopravvivenza sullo stesso. Energie rinnovabili: sono le energie che non finiscono mai, inesauribili. La cosa bella è che, l’energia ricavata dall’acqua, dal Sole, dalla Terra o dal vento, viene pure prodotta senza inquinare. Liquami: la cacca, la pipì degli animali e l’acqua che si usa per pulire le stalle da queste sostanze, quando si uniscono insieme diventano molto inquinanti. Quindi sarebbe bene non usarli come fertilizzante del terreno. In uno dei racconti, i protagonisti, li hanno visti scorrere incontrollati nel fiume, mentre andavano in vacanza al mare… ricordate? Pandemia: dal greco pandemos, “tutto il popolo”, è una epidemia, una malattia epidemica che si diffonde in vari modi e velocemente tra le persone e colpisce gran parte della popolazione mondiale, invadendo rapidamente vastissimi territori e continenti. Smottamento: se tanti alberi vengono tagliati, il terreno, quando piove parecchio, non potendosi più aggrappare alle loro radici, scivola via e si muove pericolosamente, provocando molteplici danni. In un racconto in cui se ne parla, ad esempio, RIChI e CLOe si sono spaventati e buttati a terra perdendo l’equilibrio.
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YURI BOSETTI Nato a Torino nel 1972, si trasferisce in Umbria nel marzo 2006 dove, quando si toglie le vesti di impiegato di un’importante azienda produttrice di trasformatori elettrici, vive dei suoi figli, Diego e Giulio, e della sua compagna Morena. La notte si ricava un piccolo spazio per scrivere, utile a focalizzare pensieri ed Caricatura realizzata dall’amico emozioni, a favorire riflessioni Roberto Carpino su momenti di vita passata e presente, immaginando il futuro, ma anche semplicemente per star bene con se stesso. Ha pubblicato con Aletti Editore: · “Incertezza” poesia inserita nell’antologia “HABERE ARTEM” volume XVIII (2016); · “Quel bagliore nel cuore” poesia inserita nell’antologia “Dedicato a… Poesie per ricordare” volume 14 (2017); · Sette sue poesie sono raccolte nella “Enciclopedia dei Poeti Italiani Contemporanei” (2019). Ha pubblicato con A.L.I. Penna d’Autore: · “Quiete dopo la passione” poesia semifinalista, meritevole di menzione d’onore, inserita nell’ Ebook della nona edizione del concorso nazionale “Poesie d’Amore” (2018). Ha pubblicato con Paguro Edizioni: · “S.O.S. Natale” breve racconto epistolare inserito nell’antologia “Lettere da Babbo Natale e regali indimenticabili” (2019)
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CRISTIANA SARCHIONI Nata nel 1975 a Città della Pieve, diplomata all’Istituto d’Arte Bernardino di Betto di Perugia, oggi Liceo Artistico, Laureata in Conservazione dei Beni Culturali a Viterbo, è appassionata da sempre di Arte e Letteratura ma anche di tanto altro. Ha lavorato per diversi anni nei Musei svolgendo attività storico-artistico-culturali rivolte soprattutto a bambini e ragazzi. Le piacciono in particolare gli album illustrati, che regala spesso e volentieri a suo figlio Leonardo. Disegna, scarabocchia e fa cose “artistiche” sin da bambina a causa di una passione innata. Le tavole di questo libro sono realizzate con tecnica mista, su carta per acquerello.
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RINGRAZIAMENTI Per diversi anni e spero per molti altri, Cristiana con pazienza più unica che rara ha letto e riletto le righe dei racconti che cercavo di creare perfezionandoli e correggendoli. Con professionalità, amicizia e passione ha dato un volto ai personaggi e reso possibile un desiderio che mi stava a cuore e cioè di arrivare con RIChI e CLOe ai bambini, con messaggi di rispetto fiducia e speranza. Ringrazio il Gruppo Ecologista “Il Riccio” e il Cesvol per il loro impegno nel sociale e per aver accolto il nostro progetto dandoci la possibilità di pubblicarlo. Per ultima, ma non ultima, ringrazio di cuore la mia famiglia che con amore mi ha ispirato e fatto scoprire la gioia di scrivere. Posso dire con sincerità che senza il supporto di tutti loro, voi non avreste in mano questi brevi racconti e io avrei un sogno ancora nel cassetto, anzi sopra la scrivania. Yuri
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INDICE Pandemia 2020: io c’ero
p.5
Prefazione p.8 Nota dell’autore p.10 Introduzione p.15 Capitolo I “La terra sta male, aiutiamola a guarire”
p.17
Capitolo II “COz lascia stare babbo Natale, capito?”
p.25
Capitolo III “Crolla tutto (correggiamo gli errori)”
p.35
Capitolo IV “Vacanza plastic free” p.45 Per saperne di più p.55 Piccolo glossario p.64 Biografie p.67 Ringraziamenti p.69
le tue idee ________________________________
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