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Per “DIARI DI ECOPOESIA”.
Contributo. di Antonella Giacon
Le liriche della raccolta “Diari di Ecopoesia” di Elena Bussolotti sono teneri appunti di un incessante dialogo tra il fuori e il dentro. La Natura prima di tutto, fonte di meraviglia, ma anche Grande Maestra di vita, energia incessante alla quale attingere, donatrice di sollievo nei momenti di fatica e difficoltà, mistero da contemplare e a cui prestare infinita gratitudine. Ad essa si accosta un’interiorità sensibile, attenta ai mutamenti del proprio essere, così come è mutevole la luce e le onde del mare. Tutto ciò che è visibile diviene metafora di un monito a vivere la vita il più intensamente possibile, ma al tempo stesso con un impegno costante per il miglioramento di sé stessi e della vita degli altri, la propria famiglia, gli amici, il Mondo nella sua interezza.
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L’impegno non è mai disgiunto dall’amore, un amore lucido, consapevole delle asprezze del vivere, ma anche delle sue meraviglie.
Lo sguardo di Elena, sempre pronto a cogliere l’attimo fugace, ci spinge ad ammirare il mistero della bellezza folgorante, che appare e si dissolve, lasciandoci pieni di stupore e di riconoscenza per quanto la vita, se ci poniamo in attento ascolto, momento dopo momento può donarci.
A mio figlio
Ai nonni e alle nonne All’amicizia senza tempo