Born to win

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ATLETI IN AZIONE

Born to win


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Fattori di successo per la «gara della vita» Nati per vincere: segnare il gol decisivo, battere un record, raggiungere il massimo punteggio, dare la migliore prestazione. Questi sono i ­fattori che fanno dello sport un’ esperienza avvincente, che influenza la nostra vita.

Vincere è una cosa meravigliosa e questo desiderio è profondamente radicato in noi.

Nelle seguenti pagine approfondiremo alcuni di questi fattori, che applicati nella nostra vita possono aiutarci a raggiungere il successo.


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«Tu m’insegni la via della vita; ci sono gioie a sazietà in tua presenza; alla tua destra vi sono delizie in eterno.» salmo 16:11


Gareggiare per la vittoria Vogliamo vincere perché la vittoria in una competizione appaga profonde necessità. Essa ci dà grandi emozioni come: soddisfazione, autostima, felicità ed entusiasmo. Siamo soddisfatti delle nostre prestazioni e godiamo dell’ammirazione e della stima della gente. Queste sensazioni accrescono la nostra autostima e ci confermano che stiamo facendo la cosa giusta.

Una gioia di vivere che dura nel tempo Ciò che la vittoria sportiva può offrirci solo in parte, Dio vuole darcelo continuamente: una vita con uno scopo, colma di felicità. Dio ci ha dato le qualità per vincere e gioisce con noi quando le sviluppiamo. Lui è il creatore, l’inventore della vita e ci vuole mostrare come possiamo vincere la «gara della vita» e gestirla nel migliore dei modi.

«Tu m’insegni la via della vita; ci sono gioie a sazietà in tua presenza; alla tua destra vi sono delizie in eterno.» salmo 16:11 Time Out Ma perché spesso non ­sentiamo questa gioia di vivere?Nella «gara della vita» ci sono quattro ­punti ­importanti con i quali ­possiamo vincere.


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«Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua. Il secondo è questo: Ama il tuo prossimo come te stesso.» marco 12:30-31


Conoscere le regole Puoi immaginarti una competizione senza regole? Come potrebbe funzionare il calcio senza un arbitro? Come sarebbe il basket senza le linee laterali? Cosa succederebbe se ognuno giocasse seguendo le proprie regole?

A nostro vantaggio Non c’è competizione senza regole. Per vincere la «gara della vita» dobbiamo conoscerle. Il regolamento è la Bibbia, il libro più venduto e più tradotto nel mondo – che spesso, però, viene letto poco o frainteso.

«Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua. Il secondo è questo: Ama il tuo prossimo come te stesso.» marco 12:30-31

Molti pensano che le regole di Dio siano solo una lista di divieti. Ma tutto ciò che Dio ha ordinato è un’espressione del suo amore ed è per il nostro meglio – così come a un giocatore di hockey non è permesso giocare senza casco. Le regole di Dio si concentrano su un’esortazione:

Time Out Non sembra difficile, vero? Ma perché allora ci complichiamo la vita?


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«Non c’è nessun giusto, neppure uno. Non c’è nessuno che capisca, non c’è nessuno che cerchi Dio.» Romani 3:10


Fallito, squalificato – e poi? Guardando alla nostra vita, probabilmente noteremo molti ambiti in cui le cose non vanno tanto bene: delusioni, ferite causateci dagli altri e sbagli che abbiamo commesso noi stessi, hanno spesso contribuito a rovinare la «gara della nostra vita», piuttosto che a farcela vincere.

Una questione di fiducia In tutti gli sport, chi infrange le regole viene ammonito, punito o addirittura espulso dal gioco. Qualche volta non raggiungiamo un obiettivo personale o di squadra, perché non ci atteniamo alle direttive dell’allenatore. Forse perché abbiamo qualche rancore, oppure semplicemente perché ci mancano le forze. La Bibbia chiama «peccati» gli obiettivi non raggiunti nella competizione della vita. Non si tratta soltanto di singoli errori o di sconfitte, ma dell’atteggiamento generale di diffidenza verso Dio.

«Non c’è nessun giusto, neppure uno. Non c’è ­nessuno che capisca, non c’è nessuno che cerchi Dio» Romani 3:10 Time Out La nostra «azione individuale» ci separa da Dio, dal suo amore e dalla sua forza. Tuttavia abbiamo urgente bisogno di lui per vincere la «gara della nostra vita.»


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«…che Cristo morì per i nostri peccati … che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture.» 1 Corinzi 15:3-5


Una seconda opportunità Nessuno di noi ha gareggiato nella vita osservando sempre le regole. Nessuno può vincere la «gara della vita» con le proprie forze. Per questo Dio ha provveduto una soluzione geniale: Gesù Cristo, il «giocatore di riserva.»

Quando la forza viene meno Un «giocatore di riserva» scende in campo al posto di un giocatore stanco o ferito. Gesù interviene nella «competizione della vita» per chiunque che sbagliando merita un cartellino rosso o semplicemente non ha (più) le forze per continuare. Gesù è la nostra seconda chance. Ed è l’unico che ci aiuta veramente.

«…che Cristo morì per i nostri peccati …che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture.» 1 Corinzi 15:3-5

Gesù giocò «la partita della vita» senza commettere alcun fallo! Giocò secondo le regole di Dio e per questo la morte non poté vincerlo. Il terzo giorno risorse e fece un fulminante rientro:

La resurrezione di Gesù Cristo significa che lui vive e che ci offre la sua forza soprannaturale, affinché tramite il nostro rapporto con lui possiamo vincere la competizione nella nostra vita personale…

Time Out La morte di Gesù Cristo significa che lui si fece il capro espiatorio per tutti noi. Sulla croce prese su di sé tutti i cartellini rossi e tutte le nostre ferite.


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«In questo si è manifestato per noi l’amore di Dio: che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo affinché, per mezzo di lui, vivessimo.» 1 Giovanni 4:9


L’impegno personale Gesù Cristo vive e tutti possono conoscerlo. Egli vuole soddisfare il nostro desiderio di felicità e dare uno scopo alla nostra vita. Vuole che ­scopriamo e assumiamo il nostro ruolo su questa terra. Vuole che vinciamo la ­«competizione della vita»: «In questo si è manifestato per noi l’amore di Dio: che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo affinché, per mezzo di lui, vivessimo.» 1 Giovanni 4:9

Lascia parlare il cuore Forse senti che tutto questo riguarda anche te e che hai bisogno di Gesù Cristo per trovare la vera «vita». Con una semplice preghiera puoi ­esprimergli la tua fiducia. Ciò che importa è il tuo cuore, e non tanto le parole che utilizzi.

Prega o medita «Gesù Cristo, riconosco che nella gara della mia vita ho agito indipendentemente ed egoisticamente. Riconosco che non posso competere da solo. Ho fatto molti sbagli e qualche volta ho anche rovinato la partita agli altri. Per questo ti chiedo perdono. Grazie che attraverso la tua morte sulla croce hai cancellato tutte le mie trasgressioni. Ora ti prego di entrare nella mia vita come Salvatore e Signore! Mostrami come posso assumere la mia parte nella competizione della vita, affinché, con il tuo aiuto, io possa fare la differenza in questo mondo. Grazie che hai ascoltato questa preghiera. Amen.»

Time Out Con questa preghiera o una simile puoi iniziare la tua relazione personale con Gesù Cristo. Ora è nata una nuova squadra: tu e lui. Insieme potete vincere la «gara della vita»!


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Supporter Coaching mentale A volte uno scattista inizia bene. Allo sparo della pistola vola letteralmente dai blocchi di partenza! Ma dopo 50 - 60 metri le forze nelle gambe iniziano a mancargli e rimane indietro. La sua resistenza fisica non basta per la vittoria. Dio sa che da soli non possiamo vincere la «gara della vita». Per questo egli dona il suo Spirito Santo a tutti coloro che in fede hanno affidato la loro vita a Gesù. Egli è come un motivatore, un allenatore invisibile che ci sta accanto e che ci aiuta a gestire bene la gara della vita.

Una buona squadra Nessun campione vince da solo, che egli giochi in una squadra o pratichi uno sport individuale, ha sempre un team alle spalle. Anche per la vita con Gesù è importante essere parte di una squadra. L’unione tra persone che hanno affinità di vedute e di interessi è un punto chiave nella competizione della vita. Perciò cerca persone con cui puoi condividere la tua fede e la tua vita. In questo modo sarai sostenuto e potrai sostenere altri.

Alla fine di questo libricino troverai gli indirizzi di alcune organizzazioni che ti daranno volentieri i contatti di cui hai bisogno.


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Warm-up Non ti verrà richiesto nulla senza che tu riceva l’aiuto necessario! Questo principio d’allenamento vale anche per la relazione con Gesù Cristo. Due cose ti verranno in aiuto:

Pregare Nella vita con Gesù, la preghiera è importante quanto lo è il respiro per il corpo. Pregare è parlare consapevolmente e sinceramente con Gesù. Possiamo dirgli tutto: le nostre preoccupazioni, i nostri bisogni e le sfide che abbiamo – anche le cose che ci rendono felici. È come un’amicizia. Gesù vuole che condividiamo tutto con lui e che impariamo a fidarci di lui. Tramite la preghiera la nostra fede cresce e le nostre prospettive di vita diventano chiare.

Leggere la Bibbia La Bibbia narra la storia personale di Dio con l’umanità. Contiene le sue istruzioni per l’uso e il suo regolamento per poter affrontare la vita al meglio. Se leggi la Bibbia e metti in pratica ciò che impari, ti accorgerai di essere fortificato e incoraggiato. Consiglio: inizia con il vangelo secondo Giovanni. Il momento migliore per iniziare a leggere la Bibbia è quando siamo in forma – la mattina, a mezzogiorno o prima di dormire – scoprilo tu!


Vittorie e sconfitte Non sempre le cose della vita vanno come ce l’aspettiamo. Vittorie e sconfitte sono molto vicine. Ma noi possiamo avere la certezza che Dio è sempre con noi.

Giungere al traguardo insieme Nella semifinale dei 400 metri a ostacoli, durante le Olimpiadi di Barcellona nel 1992, si verificò questa particolare situazione: cento metri prima della linea del traguardo, il corridore inglese Derek Redmod, che era fra i primi, cadde ferendosi gravemente. Sopportando i forti dolori, cercò di riprendersi per raggiungere il traguardo – pur sapendo che sarebbe giunto per ultimo. Tutti i suoi sforzi, però, risultarono inutili e ogni passo gli provocava un dolore lancinante. All’improvviso un uomo si aprì un varco nel blocco di sicurezza, e corse verso Derek. Mise amorevolmente il braccio di Derek sulle sue spalle e stringendolo forte-

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mente lo aiutò a percorrere l’ultimo tratto del percorso. Era suo padre, che vedendo la grande sofferenza del figlio, era sceso nella pista per stargli vicino. Milioni di spettatori di tutto il mondo videro come padre e figlio, ­accompagnati da un fragoroso applauso, passarono la linea del traguardo. Quel ­giorno, nel cuore degli spettatori essi furono i veri vincitori della gara.


Foto: Pagine 1,2-18: EQ-Images; 15: sauberf1team.com; 18: Gray Mortimore/Allsport; 19: Athletes in Action; 20: Yamaha-Racing.com

non mollare! Atleti in azione è un’organizzazione sportiva cristiana internazionale. Il suo scopo è di incoraggiare e sostenere gli sportivi. Siamo attivi in tre ambiti:

campi Sport conoscere altre persone, progredire in corpo, anima e spirito Training aggiornamento attraverso conferenze, seminari e ­formazioni ­bibliche sportive Sport Care servizi pastorali, cura d’anime (d’emergenza), ­consulenza e coaching

Athletes in Action Josefstrasse 206 CH-8005 Zürich www.athletes.ch

Campus per cristo C.P. 5311 CH-6901 Lugano www.campus-per-cristo.ch info@campus-per-cristo.ch

agape italia Viale Giovanni Milton 71 I-50129 Firenze www.agapeitalia.org


«…due cose faccio: dimentico il passato e mi lancio verso cio che mi aspetta, correndo verso il traguardo per ricevere il premio celeste a cui Dio ci ha chiamati per mezzo di Gesù Cristo.» Filippesi 3:13-14

Basel West

VITTORIA!


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