IL QUADRATO FA VENTANNI TONDI TONDI
! f a a C i r Augu
DUOMO AUDITORIUM AL DELLA MUSICA 31 DICEMBRE 2013 FIRENZE, 5 NOVEMBRE 2013
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PROGRAMMA Ore 09:30 Presiede: Fulvio Farnesi Amministratore Delegato CAAF CGIL Toscana Interventi: Paolo Graziani Presidente CAAF CGIL Toscana Franco Martini Segretario Generale FILCAMS NAZIONALE Gianfranco Simoncini Assessore Attività Produttive della Regione Toscana Saluto dell’Amministrazione Comunale di Firenze Alessio Gramolati Segretario Generale CGIL Toscana Segue:
RICONOSCIMENTO AI COMPONENTI DEI CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE CHE SI SONO AVVICENDATI NEI VENTANNI
Ore 11:30 TAVOLA ROTONDA SU ASSISTENZA FISCALE E LEGALITÀ Presiede: Paolo Graziani Partecipano: Dottor Alessandro Cosimi Presidente ANCI Regionale e Sindaco di Livorno Generale Giuseppe Vicanolo Comandante Regione Toscana Guardia di Finanza Dottor Fabio Vitale Direttore INPS Regionale Dottor Andrea Cirri Capo Settore Servizi e Consulenza DRE Dottor Libero Mannucci Responsabile Attività Fiscale CAAF CGIL Toscana Ore 13:30 Buffet
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IL IL QUADRATO QUADRATO FA FA VENTANNI VENTANNI TONDITONDI TONDI TONDI
Auguri Caaf!
AUDITORIUM DELLA MUSICA AUDITORIUM AL 31 DICEMBRE 2013
DUOMO FIRENZE, 5 NOVEMBRE 2013
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Nell'800 i redditi si dichiaravano una sola volta nella vita, a voce, davanti a un impiegato. Con le guerre d'indipendenza arriva il bollo sulle carrozze. E nel 1951 è la volta della "Vanoni", l'antenata del modello 730.
Introduzione
Paolo Graziani Presidente del CAAF CGIL Toscana
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componenti del Consiglio d’Amministrazione del CAAF CGIL TOSCANA, nella seduta del 1° ottobre 2013, hanno convenuto di promuovere un evento per celebrare i 20 anni di attività svolta. “VENTANNI” perché il CAAF CGIL TOSCANA si è costituito nel mese di gennaio del 1993 e, attraverso l’attività di tutela e assistenza fiscale, ha svolto un ruolo importante per migliaia di lavoratrici e lavoratori della Toscana. Un traguardo che segna un nuovo punto di partenza e che si realizza nella conclusione del processo di semplificazione societaria deciso dalla compagine sociale nel 2009. Fino a quella data, il CAAF CGIL TOSCANA svolgeva attività di coordinamento, supporto ed indirizzo per società provinciali che erogavano servizi fiscali in convenzione con lo stesso. Con il processo di semplificazione, l’attività di assistenza fiscale viene svolta direttamente dal CAAF CGIL TOSCANA. Iniziato nel 2010, sulle province di Pistoia, Massa Carrara e Lucca, si è esteso nel 2012 alle province di Pisa e Prato, nel 2013 a quelle di Firenze, Siena ed Arezzo e si concluderà il 1° febbraio 2014 con le province di Grosseto e Livorno. Dal 1° febbraio 2014 il CAAF CGIL TOSCANA opererà su tutto il territorio regionale con 129 sedi operative e 150 punti di raccolta, 152 lavoratori con contratto a tempo indeterminato e circa 700 lavoratori con contratto a tempo determinato. Un’operazione strategica, unica a livello nazionale, di notevole rilevanza politica e sociale e di rispetto dell’indirizzo assunto dalla CGIL NAZIONALE. Questo avvenimento ci carica di grande responsabilità e fa si che ci si impegni nel perseguire l’obiettivo di migliorare la qualità e la quantità dei servizi erogati per rispondere sempre meglio alle esigenze degli iscritti alla CGIL e di tutte le lavoratrici e i lavoratori, delle pensionate e dei pensionati e dei giovani. Condizione determinante per il raggiungimento dei nostri obiettivi è l’impegno, la collaborazione e la passione di tutti. Per questo motivo, a nome di tutto il Consiglio d’Amministrazione, rivolgo un sentito ringraziamento a tutti i dipendenti.
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la Storia
L
a legge 413 del 1991 inserisce i Centri Autorizzati Assistenza Fiscale (CAAF) nell’ambito della gestione dei servizi di assistenza fiscale rivolti a lavoratori subordinati e pensionati e ad imprese. I CAAF sono stati istituiti in risposta a due ordini di esigenze mediate dall’amministrazione finanziaria: rendere puntuali, prevedibili e certificate le entrate derivanti dal lavoro dipendente e combattere un’evasione fiscale particolarmente presente nel Paese. Sin dall’atto di nascita della dichiarazione dei redditi (Dpr 600 del 1973) la struttura dei servizi per la tutela individuale della CGIL ha svolto attività di assistenza fiscale in favore dei lavoratori dipendenti e pensionati iscritti alla CGIL. I criteri normativi e i requisiti richiesti per la costituzione dei centri di assistenza fiscale hanno definito un corridoio privilegiato per le associazioni. Le esigenze di assegnare le funzioni di assistenza fiscale a soggetti già interessati a ruoli di intermediazione fra cittadini e imprese e la pubblica amministrazione e in grado di garantire una presenza capillare sul territorio hanno sicuramente comportato un vantaggio competitivo per le associazioni di categoria rispetto ai professionisti. I CAAF sono nati in un momento storico caratterizzato da una profonda sfiducia nei confronti del sistema politico e della pubblica amministrazione: erano gli anni di tangentopoli e della “lunare” dichiarazione dei redditi. In quella fase i CAAF delle grandi organizzazioni sindacali hanno saputo mediare tra le esigenze di rinnovamento dell’Amministrazione Finanziaria e quella di assistenza personalizzata da parte dei contribuenti, in definitiva hanno assunto una funzione di rilevante valenza sociale e politica. Attraverso la veicolazione delle complesse e spesso astruse norme fiscali i CAAF Cgil diffondono tra i lavoratori ed i pensionati la conoscenza del sistema fiscale e l’educazione alla legalità. La maggior parte dei contribuenti assistiti dai CAAF Cgil sono creditori nei confronti del fisco e recuperare anche se solo in parte le spese sostenute per la salute, la casa, l’istruzione ecc, è di grande rilevanza per le fasce più deboli della società. Attraverso l’assistenza
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fiscale si tutela il reddito e si promuovono i diritti degli assistiti. Sempre più i CAAF Cgil garantiscono all’Amministrazione Finanziaria l’affidabilità del loro operato ed ai cittadini la qualità del servizio assicurando vantaggi per la Pubblica Amministrazione, per i cittadini e per la Confederazione. Per il fisco il vantaggio è determinato dalla garanzia del prodotto attraverso il visto di conformità di cui si fa carico il CAAF e, per questa via, è stato ed è possibile delegare al CAAF la gestione della relazione con i contribuenti, liberando così risorse umane dell’Amministrazione Finanziaria da impegnare nell’attività di controllo. Per la Confederazione, l’assistenza fiscale, è un momento di incontro con lavoratori e pensionati non iscritti, occasione per soddisfare il loro bisogno di tutela. Per i lavoratori ed i pensionati il vantaggio è determinato da un’azione calmieratrice del costo dell’assistenza fiscale, poiché le tariffe praticate dai CAAF Cgil garantiscono un rapporto elevato tra prezzo e qualità del servizio. Il corrispettivo pubblico, ridotto dalle recenti norme relative L.12 novembre 2011 n°183 (legge di stabilità 2012) e al D.L 6 luglio 2012 n°95 (spending review) è attualmente del tutto insufficiente a coprire i costi della formazione e dell’inquadramento del personale, della regolarizzazione contrattuale dello stesso, degli investimenti tecnologico-informatici, della politica dell’accoglienza, della diffusa articolazione territoriale degli sportelli.
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IL SISTEMA CAAF TOSCANA COM’ERA
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l servizio fiscale della CGIL Toscana operava come vero e proprio sistema, dove le attività territoriali si intersecavano con quelle del CAAF diventando le une complementari e funzionali alle altre: • le attività si svolgevano con modalità operative ed organizzative stabilite da convenzione; • le Società gestivano il rapporto con i contribuenti ed erano autonome nell’organizzazione del lavoro; • il CAAF accentrava la gestione dei risultati contabili; gestiva per tutto il sistema la riconciliazione dei dati, l’archiviazione, le comunicazioni telematiche all’Agenzia delle Entrate, agli Istituti Previdenziali, all’ANCI e le comunicazioni ai Sostituti d’imposta.
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LE OPERAZIONI DI RAZIONALIZZAZIONE
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egli anni sono state effettuate numerose razionalizzazioni: • unica campagna pubblicitaria ed informativa regionale dei servizi fiscali; • riduzione drastica del numero di comunicazioni ai sostituti d’imposta: da 100.000 a meno di 30.000, consistenti minori spese per il personale, per stampa e postali; • unico sistema di prenotazioni regionale integrato con tutti i territori. A supporto, un call-center regionale che gestisce oltre 150.000 prenotazioni e 200.000 contatti; • unico giornale informativo per tutta la Toscana. In accordo con Piemonte, Umbria e Sardegna, il giornale è diventato interregionale ottenendo economie altrimenti non raggiungibili; • la rete M.P.L.S. (intranet) regionale per la gestione dati. Si è ottenuta una migliore performance a costi inferiori e predefiniti per tutto il sistema CGIL; • il progressivo accentramento dei data base: per consentire una gestione regionale del server e maggiori sicurezze, abbattere i costi di investimento ed i costi di gestione dei territori; • una prima armonizzazione del sistema tariffario adottato dalle società di servizi; • condizioni di accesso al credito contrattate centralmente a condizioni vantaggiose per tutto il sistema. Le ragioni/obiettivi del cambiamento organizzativo
Compatibilità Costi, Ricavi e investimenti
Separazione gestione da proprietà
Innovazione di processo e di servizio
Economie di Scala
Semplificazione
Valorizzazione centralità iscritto CGIL e presenza sul territorio
Ricerca nuovi spazi di mercato
Salvaguardia livelli occupazionali (nuove funzioni e sviluppo Competenze)
Scelta Politica CGIL
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Obiettivi e percorsi LA SCELTA el novembre 2008, il comitato direttivo della CGIL Nazionale, con la delibera n.16, con la quale dava attuazione al percorso della Conferenza di Organizzazione, ha impegnato tutte le strutture del sistema fiscale, ad auto-riformarsi adottando modelli di semplificazione dei propri sistemi societari. Tale decisione, ribadita più volte dai Segretari Generali, è stata assunta a livello toscano nel novembre 2009.
N
Quali Obiettivi L’obiettivo è quello di ridurre sensibilmente le spese del sistema arrivando, a regime, ad un unico bilancio consolidato; unico modello organizzativo, unico contratto, unica contabilità, unico ufficio del personale, unico ufficio paghe, unico ufficio acquisti, unica gestione dei rapporti bancari, maggior razionalizzazione nell’uso delle risorse umane e delle professionalità espresse, minori spese camerali, per deposito bilanci, per riunioni di C.d.A. etc. Quali percorsi • Una società regionale organizzata nella forma di SRL partecipata oltre che da CGIL e SPI Toscana da tutte le Camere del Lavoro c’è già, è il CAAF CGIL Toscana. • Con tappe concordate, in maniera progressiva, il CAAF CGIL opererà nel territorio della Toscana con filiali provinciali. Le filiali, corrispondenti al numero delle Camere del Lavoro della Toscana, si articoleranno con un numero di unità territoriali, sostanzialmente corrispondenti alle attuali, necessarie a coprire ed a garantire il servizio. • Il CAAF si dovrà rendere disponibile a svolgere anche le attività non “istituzionali”. • L’attività si svolge negli stessi locali in uso alle società fiscali. Il CAAF ha stipulato con i proprietari degli immobili appositi contratti per ottenere il titolo di possesso, requisito fondamentale per svolgere l’attività commerciale. Alle Società fiscali e/o Camere 8
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del Lavoro e/o Società immobiliari e/o altri soggetti del mondo CGIL proprietari di immobili, è garantito un corrispettivo in affitto pari al valore di mercato. • I dipendenti delle Società fiscali sono assunti dal CAAF. • È stata concordata con le Società la forma per ottenere l’utilizzo dei macchinari elettronici e degli arredi. • È stata definita la struttura operativa e la pianta organica delle filiali. • Ogni filiale, dotata di specifiche autonomie, è gestita come centro di costo/ricavo del CAAF. • Il CAAF con le sue filiali garantisce, tramite convenzione, la gestione dati, la sicurezza informatica, l’assistenza sistemistica a tutto il sistema CGIL. Il percorso per arrivare ad un unica società regionale Un modello organizzativo che non ha eguali nel panorama della CGIL Un percorso in cui si sono confrontate specifiche peculiarità: • la forte intersecazione delle Società con le Strutture territoriali; • i modelli organizzativi e gestionali plasmati alle esigenze organizzative della C.d.L.; • la forte patrimonializzazione perseguita da numerose società che le vede impegnate per i prossimi anni (alcune per i prossimi 25/30) verso le banche per i mutui contratti; • la gestione da parte delle Società di attività diverse da quelle fiscali o parafiscali, alcune delle quali funzionali all’attività delle Strutture CGIL. Il contratto di lavoro dei dipendenti del Sistema fiscale Nel sistema fiscale della CGIL Toscana, precedente la semplificazione, i dipendenti non avevano un inquadramento contrattuale omogeneo. Per i tempi indeterminati veniva applicato: il regolamento integrale della CGIL; il contratto del commercio e/o della cooperazione con integrazione salariale che equiparava il trattamento economico ai dipendenti CGIL; il solo contratto del commercio con integrazioni ad personam per alcuni; il contratto del commercio con incentivi e premi di risultato che equiparava il trattamento economico ai dipendenti CGIL. Per i tempi determinati si applicava il CCNL del commercio o della cooperazione. Un simile scenario non era più sostenibile. L’accordo quadro nazionale prevede per tutti i dipendenti l’applicazione del contratto della cooperazione; una delibera del direttivo regionale ha impegnato le Strutture a realizzare un accordo di armonizzazione per i trattamenti delle figure strutturate. Il tutto, per adeguare il trattamento del personale, superare i doppi regimi contrattuali e avere strumenti di flessibilità.
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CAAF Un progetto ambizioso
al completamento della semplificazione societaria
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l percorso di crescita della struttura CAAF CGIL Toscana è stato nei fatti possibile attraverso una gestione operativa del Presidente ed anche dell’Amministratore molto diversa da quanto ipotizzato nel disegno organizzativo originario, dovendo queste due figure nei fatti e quotidianamente assumersi poteri, compiti e responsabilità molto superiori a quando previsto. Emerge dunque la necessità, da parte della Compagine Sociale proprietaria, di avviare una riflessione sulle modifiche necessarie, in grado di adeguare poteri e compiti alla effettiva realtà operativa e gestionale del CAAF CGIL Toscana, a partire dalla separazione tra la definizione delle linee di indirizzo strategico che competono alla Compagine Sociale proprietaria (CGIL) e la gestione operativa della struttura aziendale che dovrà essere demandata al Presidente e/o all’Amministratore Delegato o a un Direttore Generale. L’organizzazione aziendale prevista per il CAAF CGIL Toscana si configura come STRUTTURA A MATRICE nella quale sono previsti due livelli di direzione: • la Direzione in base alle FUNZIONI (Qualità, Ricerca e Sviluppo, Pianificazione e Controllo di Rete, Organizzazione e Sviluppo Personale, Amministrazione e Controllo); • la Direzione in base ai COORDINAMENTI PROVINCIALI (Responsabili di Area); • entrambe le Direzioni si riuniscono in un unico organo, il COMITATO DI DIREZIONE REGIONALE; • tutte le Direzioni sia di funzione che provinciali, dipendono dall’unica ALTA DIREZIONE (Presidente, Amministratore Delegato). Ciascuna persona che opera in azienda è quindi soggetta alle due Direzioni; si intrecciano, allora, autorità, competenze e responsabilità sia in senso verticale, in base alle funzioni, sia in senso orizzontale, in base alle direzioni provinciali.
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Qualità nel caaf cgil toscana
“...la qualità della nostra vita di tutti i giorni è indissolubilmente legata alla qualità dei servizi...”
L
a scelta della Certificazione di qualità del Sistema CAAF Cgil Toscana nasce dall’esigenza di uniformare le modalità di erogazione dei servizi nella complessità delle attività distribuite, in modo capillare, su tutto il territorio regionale. Nel tempo il progetto di certificazione del CAAF e delle società convenzionate ha subito evoluzioni fino ad andare di pari passo con l’esigenza di creare una struttura unica regionale. L’obiettivo iniziale è stato quello di far acquisire alle società convenzionate la certificazione di qualità per i servizi esclusivamente erogati in convenzione. Questo ha comportato, per le società, oltre ad una razionalizzazione dei costi, soprattutto nella formazione del personale, anche un contenimento dei costi relativi al software gestionale. Il percorso di certificazione ha comportato, tra l’altro, la stesura e la diffusione di procedure ed istruzioni di lavoro al fine di uniformare le modalità di erogazione dei servizi e diffondere comportamenti omogenei, la diminuzione delle difettosità e la razionalizzazione degli approvvigionamenti. L’obiettivo è il miglioramento continuo, inteso a valorizzare gli aspetti professionali e commerciali, attraverso la formazione del personale, al fine di offrire servizi sempre più qualificati e competitivi. Lo scopo è la fidelizzazione di un numero sempre più elevato di clienti e questo crediamo sia possibile attraverso il miglioramento dei servizi erogati e l’individuazione di altri esigibili in tutto il territorio. Non solo perciò attività strettamente fiscali (730, ICI, IMU, UNICO, RED), ma altre utili per nuove forme di inclusività sociali (ISEE) ed altre ancora di tutela alla persona (Colf/Badanti, Successioni). La certificazione nasce nell’anno 2001 solo per i servizi 730 ed ICI per arrivare nel 2012 all’estensione alla totalità delle pratiche fiscali erogati. Cerchiamo di migliorare, valorizzando le competenze delle persone che lavorano con noi perché siamo convinti che solo attraverso un processo di condivisione e crescita comune sia possibile raggiungere gli obiettivi di miglioramento che volta per volta ci diamo. 11
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Le nostre attività
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l CAAF CGIL assiste oltre 500.000 lavoratori e pensionati, attestandosi intorno al 24% della platea dei contribuenti in Toscana che utilizzano il modello 730.
Regione Toscana CAF C.G.I.L. TOSCANA CAF C.I.S.L. CAF CGN CAF CIA CAF TUTELA FISCALE DEL CONTRIB CAF A.C.L.I. CAF U.I.L. CAF CNA CAF 50 & PIÙ CAF COLDIRETTI CAF M.C.L. CAF CONFARTIGIANATO CAF CONFESERCENTI CAF NAZ.LAVORO CAF NAZIONALE DOTT COMM CAF CONSULENTI DEL LAVORO CAF CONFSAL CAF UGL TOTALE
Dichiarazioni 2012 262.639 146.287 116.699 87.218 71.640 61.450 51.219 48.112 47.951 42.578 26.612 25.941 24.363 17.825 13.917 10.564 8.550 7.950 1.121.656
% 2012 23,42 13,04 10,40 7,78 6,39 5,48 4,57 4,29 4,28 3,80 2,37 2,31 2,17 1,59 1,24 0,94 0,76 0,71 95,54
Modello 730 Nel corso di questi anni il modello 730 ha registrato un’impennata passando da 72.143 dichiarazioni presentate nel 1993 a 252.087 nel 1999. Nel 2012 il servizio si è attestato a 264.196 modelli 730.
730
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1993 72.143 2000 258.180 2007 250.623
1994 124.744 2001 256.815 2008 259.321
1995 153.534 2002 256.456 2009 263.590
1996 180.403 2003 260.383 2010 257.558
1997 199.799 2004 261.206 2011 266.420
1998 220.491 2005 259.936 2012 264.196
1999 252.087 2006 253.050
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Modello Unico Diversamente dal Modello 730, l’ex modello 740 (oggi modello UNICO) ha subito una flessione nel corso degli anni, poiché molti contribuenti, essendo a credito d’imposta, hanno scelto di confluire nel modello 730. Siamo passati da 97.876 modelli 740 presentati nel 1993 a 18.762 modelli UNICO del 2012. Ad oggi il modello UNICO è utilizzato prevalentemente da coloro che hanno perduto il sostituto d’imposta, da familiari di deceduti e da coloro che svolgono collaborazioni occasionali.
Unico
1993 97.876 2000 21.249 2007 13.381
1994 51.263 2001 17.874 2008 15.808
1995 40.195 2002 15.111 2009 17.645
1996 34.107 2003 16.506 2010 19.437
1997 32.282 2004 14.193 2011 20.242
1998 33.103 2005 12.486 2012 18.762
1999 26.739 2006 11.647
ICI/IMU - Nel tempo il servizio ha subito modifiche sostanziali influenzate da decisioni governative che hanno fatto sì che la platea dei destinatari (gli obbligati al pagamento) variasse notevolmente da numeri importanti, nel 2007, a numeri esigui dal 2008 in poi. Nel 2012, dopo che era stata istituita la nuova imposta municipale sono stati compilati 228.880 bollettini IMU. Il CAAF CGIL assiste oltre 100.000 pensionati obbligati a compilare il modello RED. Lo strumento è sempre più utilizzato dagli enti previdenziali per il mantenimento delle prestazioni aggiuntive. Inoltre CAAF CGIL Toscana eroga altri servizi legati alle prestazioni previdenziali aggiuntive quali Icric, Iclav, Indennità di frequenza. Oltre i servizi più strettamente fiscali CAAF CGIL gestisce le pratiche di assunzione, cessazione e tenuta buste paga di Colf e Badanti e la compilazione della dichiarazione di Successione con relativi servizi accessori.
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Nel 1998 sono stati definiti i criteri unificati della situazione economica dei soggetti che richiedono prestazioni sociali agevolate. Erano i primi atti della nascita dell’ISEE. Inizialmente l’attestazione ISEE veniva richiesta solo per l’integrazione degli assegni al nucleo familiare (più di tre figli minori) e per la richiesta dell’assegno di maternità da madri disoccupate. Nel tempo lo strumento è stato sempre più utilizzato dalle pubbliche amministrazioni in caso di richieste di prestazioni assistenziali legate al reddito o servizi pubblici agevolati. Nel 2012 il CAAF CGIL Toscana ha elaborato 106.064 attestazioni ISEE.
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Il modello organizzativo, che ha consentito di operare sul territorio, è iniziato nel 1993 utilizzando 65 sedi operative all’interno delle Camere del Lavoro e 73 punti di raccolta nelle varie leghe dello Spi, con 37 dipendenti a tempo indeterminato e 241 stagionali a tempo determinato. Ad oggi le sedi operative sono cresciute attestandosi a 129 unità con 150 punti di raccolta, mentre il personale è aumentato a 152 tempi indeterminati e 676 stagionali.
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Conclusioni
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ossiamo infine concludere che quella intrapresa dal Caaf Cgil Toscana è una strada lunga e tortuosa alla ricerca di una metodo comune, efficace ed efficiente per sviluppare la tutela individuale del contribuente nei rapporti con il fisco. L’analisi dei nostri servizi, del loro sviluppo nei vari territori toscani, delle loro criticità e dei loro caratteri positivi, costituisce senz’altro il punto di partenza di questo cammino. La nostra realtà, evidentemente variegata nel territorio toscano, offre da questo punto di vista ampi margini di analisi e di confronto che consentono, se letti con uno sguardo che punta al futuro, l’individuazione di molteplici spunti di confronto e di crescita. Il percorso ha però il suo fulcro nevralgico nel confronto delle esperienze che devono portare all’individuazione di un metodo di lavoro condiviso nella motivazione, negli obiettivi, negli strumenti messi in campo. Sarà quindi necessario assumere a fattor comune le inefficienze presenti nel sistema per poter creare strumenti di superamento delle stesse che nascano dall’analisi dell’offerta che accennavamo prima. Ed in ultima istanza questo percorso deve tendere alla ricerca di sempre nuove idee, nuove soluzioni, nuovi investimenti che possano consentire alla nostra struttura non solo di fare meglio ciò che già è in grado di fare, ma di aggredire il mercato con nuovi progetti. In questo lungo percorso ogni dipendente è parte attiva del miglioramento costante. Ognuno per il proprio ruolo e per la propria responsabilità dovrà imparare ad ascoltare i bisogni, ad individuare le criticità, ad intercettare eventuali soluzione e idee per il futuro. In pratica ognuno di noi dovrà imparare a “rendicontare” il proprio lavoro a sé stesso e alla struttura perché solo così il nostro percorso porterà alla costruzione di un domani ricco di soddisfazioni. Tutto questo è il cammino del Caaf Cgil Toscana... che, per fortuna, è già cominciato!
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Come siamo Organizzati Presidente
RSPP Amministratore Delegato
Responsabile Sistema di gestione Direzione MKT e commerciale
Direzione Tecnica R/S
Direzione Sviluppo, pianificazione e controllo rete
Direzione Organizzazione e Sviluppo personale
Direzione Amministrazione e Controllo
Struttura Centrale
Responsabili di Area ....................... QualitĂ
CED
FIS RT ....................... Strutture Territoriali
Nota Le funzioni di indirizzo vengono svolte dall’Assemblea dei Soci (CGIL Regionale, SPI Regionale e Camere del Lavoro Provinciali) e rese operativa dal Consiglio di Amministrazione eletto dalla stessa.
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PROGRAMMA Ore 09:30 Presiede: Fulvio Farnesi Amministratore Delegato CAAF CGIL Toscana Interventi: Paolo Graziani Presidente CAAF CGIL Toscana Franco Martini Segretario Generale FILCAMS NAZIONALE Gianfranco Simoncini Assessore Attività Produttive della Regione Toscana Saluto dell’Amministrazione Comunale di Firenze Alessio Gramolati Segretario Generale CGIL Toscana Segue:
RICONOSCIMENTO AI COMPONENTI DEI CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE CHE SI SONO AVVICENDATI NEI VENTANNI
Ore 11:30 TAVOLA ROTONDA SU ASSISTENZA FISCALE E LEGALITÀ Presiede: Paolo Graziani Partecipano: Dottor Alessandro Cosimi Presidente ANCI Regionale e Sindaco di Livorno Generale Giuseppe Vicanolo Comandante Regione Toscana Guardia di Finanza Dottor Fabio Vitale Direttore INPS Regionale Dottor Andrea Cirri Capo Settore Servizi e Consulenza DRE Dottor Libero Mannucci Responsabile Attività Fiscale CAAF CGIL Toscana Ore 13:30 Buffet
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