Primomaggio 02 2014

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A N A C S O T

Numero 02/2014 - Anno 4

"ABBIAMO SCELTO D I ESSER C I" Oltre 2mila all'Obihall di Firenze per l'Attivo dei delegati di Cgil Toscana Gramolati: "Siamo una comunitĂ , il Congresso si aprirĂ al Paese" pagine 2-7 In primo piano Rappresentanza, le regole. Botta e risposta Landini-Camusso pagina 8 Muore sul lavoro sui binari, sindacati in sciopero pagina 9 Shelbox, un anno di presidio: la storia di chi non si arrende pagine 10-11 La lotta dei giornalisti precari, il successo dei prof asssunti pagine 12-13 Promoturismo: scopri il fascino di un tour in Terrasanta pagina 17

La Newsletter settimanale

14.01.2014


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Editoriale

di Giulia Biagetti

Progetto Giovani CGIL Toscana

Siamo una grande famiglia Fuori c'è un mondo che ci aspetta Parlare davanti a più di 2mila persone da tutta la regione e aprire i lavori di un percorso a tappe verso il Congresso è stata un'emozione forte e un onore, soprattutto per me, studentessa universitaria di vent’anni. È stata una bellissima esperienza per la quale ringrazio Alessio Gramolati e Dalida Angelini. In questa società dove ci vorrebbero da soli sul lavoro, indifferenti verso chi espone le proprie idee, qualunquisti verso chi propone dei programmi collettivi, c’è bisogno, più che mai, di credere ancora nella partecipazione e nella solidarietà, nell’importanza di lavorare e di lottare insieme. Siamo una grande famiglia, con 5 milioni e 800 mila iscritti, ma c’è un mondo fuori che ci aspetta: il mondo delle giovani generazioni. Solo coinvolgendo i giovani lavoratori e gli studenti potremo difendere meglio non solo i lavoratori di domani, ma anche i lavoratori di oggi. C’è una “meglio gioventù” che chiede ascolto. Non ci sono solo giovani che non studiano e non lavorano. C’è una meglio gioventù fatta di studenti fuori sede, di studenti lavoratori, di giovani che vengono discriminati ancora per il colore della pelle o per la classe sociale, di giovani che si occupano di sociale e di politica non per un posto a vita ma perché vorrebbero davvero provare a dare ai loro figli un mondo migliore. Perché crediamo molto di più nel futuro di quanto si possa pensare, e chiediamo delle opportunità concrete, non solo sostegni o sussidi, ma le attuali 46 forme contrattuali non aiutano. In un mondo che cambia, chiediamo al sindacato di stare al passo con i tempi ma continuando a sostenere la sua funzione fondamentale: essere uno strumento collettivo

di tutela e rivendicazione dei diritti. Per questo il sindacato deve riuscire ad avere un linguaggio unico e chiaro: un linguaggio confederale, per essere comprensibile a tutti i lavoratori e possa riuscire ad informarli e a formarli sulla cultura dei diritti. Con queste parole e con queste intenzioni abbiamo portato avanti in questo ultimo anno i progetti nati grazie al corso di formazione della CGIL toscana che ha formato il gruppo giovani: un investimento importante della CGIL toscana per un percorso da continuare insieme. Ma in tutta Italia ci sarebbero molti investimenti da fare per rilanciare il lavoro e l’Italia stessa, come quelli per un’Italia senza mafie. Per questo mi piace pensare all’attuazione di quello che abbiamo proposto, con la legge d'iniziativa popolare “Io riattivo il Lavoro”, per rafforzare gli strumenti volti al riuso sociale delle aziende sequestrate e confiscate alle mafie e per sfruttarne a pieno le potenzialità occupazionali e di sviluppo per i territori. La speranza di un intero Paese va costruita attraverso una battaglia quotidiana contro le tante storture politiche, economiche e sociali; il sindacato in questa battaglia ha il compito di essere la voce dei lavoratori e uno strumento di dialogo e condivisione di ideali oltre che di rivendicazione e di distribuzione di diritti. Siamo all’inizio di un nuovo anno, un anno importante per il nostro Sindacato, l’anno del Congresso. Questa è un’occasione importante per fare un tagliando alla nostra Organizzazione, per discutere e lasciarci alle spalle le cose che abbiamo sbagliato e costruire un anno con più diritti e più lavoro, ripartendo dal futuro.

n. 02 - 14 gennaio 2014

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L'attivo Il popolo della Cgil: posti in piedi all'Obihall (sia dentro che fuori)

Tutto esaurito (oltre 2mila persone da tutta la regione) all'Obihall di Firenze per l'Attivo dei quadri e delegati di Cgil Toscana, la prima tappa verso il Congresso dell'Organizzazione che si svolgerà quest'anno (si inizia già a gennaio con le assemblee di base, per passare poi ai livelli territoriali, metropolitani e regionali). Il Congresso avrà la sua assise nazionale a maggio (quella Toscana avrà invece luogo a Piombino, una delle città toscane simbolo della crisi e della lotta per uscirne, il 18 e il 19 marzo) e vede licenziati due documenti, quello che ha come primo firmatario Susanna Camusso e quello che ha come primo firmatario Giorgio Cremaschi. I lavori all'Obihall sono stati chiusi da Susanna Camusso e aperti da Giulia Biagetti, studentessa universitaria pisana, che ha esortato a “coinvolgere la meglio gioventù che chiede un futuro. La Cgil Toscana col Progetto Giovani sulla contrattazione inclusiva è sulla strada giusta”. GRAMOLATI: "GRAZIE DI ESSERCI" Poi, dopo gli interventi di alcuni delegati, è stato il turno del Segretario Generale di Cgil Toscana Alessio Gramolati, che ha ringraziato l'artista Giuliano Ghelli

per aver donato il disegno­logo del Congresso toscano: “Grazie per aver scelto di esserci ­ ha detto alla platea ­. La crisi economica ha colpito duro anche qui ma è stata anche un laboratorio di solidarietà: abbiamo dato prova di essere una comunità. Siamo la prima regione per contratti di solidarietà, abbiamo fatto il progetto del Microcredito, abbiamo sempre difeso il bene primario, il lavoro”. Ha aggiunto Gramolati: “Ora non basta dire che c'è la crisi, la gente lo sa da sé. Va dato un senso allo stare insieme. In Italia ci sono elementi di deriva verso la decontrattualizzazione, l'attacco alla rappresentanza, il plebiscitarismo, la decisione come elemento salvifico: ma democrazia diretta e rappresentativa devono fidanzarsi, altrimenti a perdere è la partecipazione. Bene che il segretario del maggior partito del centrosinistra in un tweet dica al premier di fare retromarcia sul prelievo sugli stipendi dei professori. Ma allora dica al sindaco di Firenze di fare lo stesso coi dipendenti comunali: quello sarebbe un segno del cambiamento”. Il Segretario Generale toscano ha chiuso sul Congresso: “Ci apriremo al Paese. Non serve per contarsi, ma per contare. Sarà di proposta, non di testimonianza. La democrazia è il senso del nostro stare insieme, non il mero scegliere nomi. La nostra parola d'ordine sarà includere. Ok cambiare, ma difendendo sempre i nostri valori, come la Costituzione: e a chi dice che con quelli non si vince, diciamo che con quelli degli altri abbiamo già perso”. Dopo l'intervento di apertura di Giulia Biagetti, dal palco hanno parlato Giulia Da Mario (Fp Arezzo), Stefano Contini (lavoratore dell'ex Isi di Fifrenze, che ha raccontato che “nonostante in mobilità, i nostri lavoratori continuano ad iscriversi alla Fiom, hanno capito che la crisi va combattuta tutti insieme”). LEGGI TUTTO

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L'attivo Foto e video/1: l'intervento di Giulia (20 anni) e di Alessio Gramolati

GUARDA IL VIDEO DI GRAMOLATI/1

GUARDA IL VIDEO DI GRAMOLATI/2

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L'attivo Foto e video/2: il palco, la platea L'orgoglio dei 2mila dell'Obihall

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L'attivo Susanna Camusso: "I prossimi mesi, grande opportunità di partecipazione" crisi si esce tutti insieme''. IL GOVERNO

Tempo di Congresso per la Cgil, un sindacato che ha deciso di tenere questo appuntamento pur in un momento difficile: perchè ''può diventare una grande opportunità'' e ''abbiamo l'orgoglio di un'organizzazione che sa parlare ai lavoratori, che non rinuncia ad esserci per contrastare la tendenza di chi non vuole la partecipazione''. Lo ha detto Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, aprendo a Firenze il suo intervento all'Assemblea dei quadri e dei delegati della Toscana. Un sindacato che, ha detto, ''vuole provare a cambiare il Paese: non possiamo essere condannati ad essere un Paese in difficoltà, che non ha il coraggio di scegliere, condannato a perdere il lavoro''. Per questo secondo Camusso ''la Cgil deve parlare al maggior numero di persone'', anche chiudendo con qualche rito del passato: ''non possiamo presentarci con un'enciclopedia globale che comprenda tutto ­ ha proseguito ­ ma dove alla fine non si capisce cosa vogliamo fare''. Il sindacato deve ''dire cosa vuole provare a fare, le cose prioritarie. Dobbiamo ripartire dai risultati che abbiamo avuto ­ ha concluso la segretaria ­ e anche dalle sconfitte e dagli arretramenti. Dobbiamo avere il coraggio di dire che ci siamo, che non siamo rassegnati e dalla

"Ciò che contraddistingue questo governo è di non aver avuto il coraggio di scegliere il cambiamento". Lo ha detto il segretario della Cgil, Susanna Camusso, intervenendo a Firenze all'assemblea dei quadri e dei dirigenti della Toscana che apre la stagione congressuale. "Questo governo ha assunto l'idea di fare ordinaria amministrazione nel peggioramento e non la straordinaria amministrazione del cambiamento ­ ha aggiunto ­ perché non ha avuto il coraggio di assumere il lavoro come centralità". LEGGI TUTTO IL JOBS ACT "Non possiamo che salutare con favore il dibattito politico che finalmente parla di lavoro e il fatto che il più grande partito del centrosinistra sta impegnandosi a fare proposte". Così il leader della Cgil, Susanna Camusso, intervenendo all'assemblea regionale toscana dei quadri e dei dirigenti del sindacato. "Il dibattito che si è aperto sul lavoro ­ ha aggiunto ­ è lo straordinario risultato della nostra resistenza, della nostra richiesta di ripartire dal lavoro". Inoltre, Susanna Camusso promuove la filosofia del jobs act presentato dal leader del Pd Matteo Renzi e risponde ai dubbi sollevati dal ministro del lavoro Giovannini secondo il quale le misure previste hanno alti costi. ''Questa e' un'obiezione che viene regolarmente fatta ogni volta che si propone di innovare. E' l'obiezione che e' stata fatta da molti anche al Piano per il lavoro della Cgil". LEGGI TUTTO

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L'attivo Congresso, le tappe e i documenti La Toscana conclude a marzo Sono pronti i documenti congressuali che il Comitato LA NUOVA TESSERA direttivo nazionale della CGIL ha licenziato definitivamente nella riunione del 2 dicembre scorso. Si tratta della stesura definitiva dei due documenti che erano stati già precedentemente assunti dal direttivo del 19 novembre. Il primo documento "Il lavoro decide il futuro", vede come prima firmataria Susanna Camusso ed è stato sottoscritto da tutti i Iscriversi alla CGIL vuol dire entrare a far parte componenti del direttivo, ad eccezione di Giorgio attivamente della più grande e articolata Cremaschi (primo firmatario) e altri 5 componenti che organizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori, con i hanno sottoscritto un secondo documento "Il suoi circa 6 milioni di iscritti e le sue centinaia di sedi. sindacato è un'altra cosa". Con i due documenti Perché iscriversi? Perché la CGIL è il sindacato di chi licenziati, il regolamento congressuale approvato, ha un lavoro, di chi lo ha ma precario, di chi non lo ha prende dunque il via il percorso del XVII Congresso e lo cerca e dei pensionati; perché la CGIL svolge un della Cgil, che vedrà la sua conclusione a Rimini il 6, ruolo di protezione dall’incondizionato funzionamento 7 e 8 maggio 2014. Più precisamente, il calendario del mercato, difendendo i diritti individuali e collettivi congressuale prevede lo svolgimento: delle contro i soprusi e le ingiustizie. Con la sua presenza assemblee congressuali di base dal 7 gennaio al 21 nei luoghi di lavoro, nel territorio e tra i cittadini, la febbraio 2014; dei congressi delle categorie CGIL opera per la ricostruzione delle solidarietà, territoriali, delle camere del lavoro territoriali, delle ovvero l’integrazione di parti della società, attraverso camere del lavoro metropolitane e delle categorie la pratica quotidiana, l’impegno concreto di regionali entro il 15 marzo 2014; dei congressi delle rappresentanza e l’attività capillare di contrattazione CGIL regionali dal 17 marzo al 29 marzo 2014 (la e negoziazione. ISCRIVITI SUL SITO Toscana lo farà il 18­19 marzo a Piombino); dei congressi delle categorie nazionali dal 31 marzo al 17 aprile 2014 e, successivamente, del congresso LE OPPORTUNITA' nazionale dello SPI CGIL; del congresso della CGIL Nazionale nei giorni 6, 7 e 8 maggio 2014. I DOCUMENTI Primo documento: 'Il lavoro decide il futuro' (prima firmataria Susanna Camusso). LEGGI TUTTO Secondo documento: 'Il sindacato è un'altra cosa' (primo firmatario Giorgio Cremaschi). LEGGI TUTTO

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L'intesa Rappresentanza, varate le regole per attuare l'accordo del 31 maggio sindacato occorre basarsi sull'incrocio tra le deleghe (le trattenute operate dal datore di lavoro su mandato del lavoratore, comunicate all'Inps per la certificazione) e i voti raccolti alle elezioni delle Rsu, sul modello di quanto accade nel pubblico impiego. Il numero degli iscritti e i voti peseranno ciascuno per il 50%: spetta al Cnel, in qualità di ente certificatore esterno, calcolare la rappresentanza di ciascun sindacato. Le Rsu saranno elette secondo un meccanismo esclusivamente proporzionale per i tre terzi; si supera il "residuo" terzo riservato ai sindacati firmatari del contratto nazionale applicato nell'unità produttiva. LEGGI TUTTO

Confindustria e Cgil Cisl e Uil hanno raggiunto venerdì scorso l'accordo sul regolamento di attuazione del protocollo d'intesa del 31 maggio 2013 sulla rappresentanza. L'accordo, spiegano, ''costituisce un vero e proprio testo unico in tema di rappresentanza sindacale composto da quattro parti che regolano: la misurazione della rappresentanza sindacale a livello nazionale e aziendale; la titolarità IL BOTTA E RISPOSTA ed efficacia della contrattazione collettiva nazionale ed aziendale; le modalità volte a garantire l'effettiva applicazione degli accordi sottoscritti nel rispetto delle regole''. Secondo Confindustria e sindacati ''misurare la rappresentatività degli attori e garantire la piena attuazione degli accordi determinano maggiore chiarezza e trasparenza nelle relazioni industriali contribuendo a migliorare il quadro di riferimento per chi vuol investire nel nostro Paese''. LEGGI I TESTI COMPARATI I COMMENTI E I PUNTI "L'accordo sul regolemento sulla rappresentanza sindacale consegna ''un potente strumento democratico per decidere della propria vita lavorativa''. Lo dichiara il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, mentre Bonanni della Cisl parla di "svolta epocale". Ed ecco le nuove regole per stabilire il "peso" dei sindacati: nel dettaglio, l'accordo stabilisce che per determinare il peso di ogni

LA LETTERA DI LANDINI: "SOSPENDERE TUTTO E CONSULTARE GLI ISCRITTI" LEGGI TUTTO LA SEGRETERIA CGIL: "REGOLAMENTO COERENTE CON LE INTESE PRECEDENTI"

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Il caso

Muore investito da un treno Sindacati: sciopero per due ore Firenze: lo hanno proclamato Filt­Cgil, Fit­Cisl, Uiltrasporti­Uil, Ugl, Fast e Orsa. I sindacati chiedono ''l'apertura immediata di tavoli di confronto volti ad analizzare le cause e cercare di trovare soluzioni o azioni positive per riportare la sicurezza sul lavoro a livelli di garanzia ottimali per gli agenti di tutti i settori ferroviari''. Il personale degli impianti fissi s'è atsenuto dalle ultime due ore della prestazione lavorativa, mentre il personale operante in attività legate alla circolazione treni ha scioperato dalle 16 alle 17.59 di ieri. ''Ancora una volta e in questa triste circostanza ­ si legge in una nota congiunta ­ vogliamo mettere in evidenza e segnalare a tutti, società, istituzioni, organi preposti e cittadinanza lo stato di difficoltà, dovuto principalmente alla mancanza di personale in cui versano gli impianti ferroviari toscani, e per la quale sono già in corso da tempo delle vertenze sindacali''.

Un addetto di Fs è morto a Firenze dopo essere stato investito da un treno alla stazione centrale di Santa Maria Novella a Firenze. L'incidente è avvenuto nella tarda serata di domenica. In una nota Fs spiega che l'addetto è stato ''investito durante le operazioni di trasferimento e piazzamento in stazione di un convoglio'' e di aver avviato un'inchiesta per stabilire l'esatta dinamica dell'incidente. Sarebbe stato investito dal convoglio che lui stesso stava manovrando, secondo i primi accertamenti condotti dagli investigatori della Polfer, il ferroviere morto nella FIRENZE tarda serata di ieri alla stazione fiorentina di Santa Maria Novella. La vittima è Fabrizio Fabbri, 34 anni, originario di Vicchio (Firenze). In base a quanto appreso, l'uomo, impegnato nelle operazioni di trasferimento del treno, sarebbe sceso sui binari e poi sarebbe stato investito dalla motrice. "Inspiegabilmente ­ afferma una nota diffusa da Trenitalia ­ risulta che il sistema di sicurezza che avrebbe arrestato il movimento del treno (Scmt), non risultava inserito durante l'operazione di trasferimento del convoglio". L'incidente è avvenuto, intorno alle 23, su un binario non utilizzato per la circolazione ferroviaria. Cordoglio ai familiari del dipendente I DIPENDENTI DELLE BIBLIOTECHE morto è stato espresso da Trenitalia. IN PROTESTA SOTTO PALAZZO VECCHIO E sono scattate due ore di sciopero per i ferrovieri toscani dopo l'incidente in cui ha perso la vita un LEGGI TUTTO giovane manovratore di Trenitalia la notte scorsa a

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L'anniversario Shelbox, un anno di presidio permanente 5 marzo data limite per il salvataggio

«La vostra lotta è la nostra lotta». Le parole del presidente della Provincia fiorentina Andrea Barducci fotografano il “compleanno amaro” della Shelbox, organizzato dai lavoratori per ricordare a istituzioni e imprenditori che la loro lotta va avanti da un anno e che tra due mesi – senza una svolta – rischiano di ritrovarsi in mobilità. Perché la loro azienda è fallita (a giorni la prima asta) e la cassa integrazione “scade” il 5 marzo. Il mondo della politica ha risposto con una presenza massiccia, ma anche con la consapevolezza che ormai la solidarietà e le pacche sulle spalle non sono più sufficienti. Serve un imprenditore che faccia un passo avanti deciso, prima per prolungare di sei mesi la “cassa” a 130 lavoratori e poi per far ripartire la produzione, che sia di casette mobili o di qualsiasi altro settore. A fare gli onori di casa c’erano i delegati Rsu targati Fiom, Maurizio Garofano e Massimo Simoncini. Con loro sindaci, consiglieri provinciali, candidati alle primarie e ben quattro deputati. Sullo sfondo il disegno di una maxi­torta con una bomba ad orologeria insieme alle candeline. Perché i giorni passano e se non si riesce a “disinnescare” la Shelbox, le conseguenze potrebbero essere drammatiche per tutto il territorio. Applausi per un video realizzato da Graziano

Capezzuoli che, accompagnato dalla voce di Cristina Mori, ha raccontato un anno di presidio, di lotta quotidiana in prima linea, con la rabbia verso chi ha gestito l’azienda fino a portarla alla morte. Ma anche questo – ormai – conta ben poco. La politica deve andare oltre, a tutti i livelli. E dal sindaco di Castelfiorentino, Giovanni Occhipinti all’assessore regionale Vittorio Bugli, passando per i parlamentari Dario Parrini, Laura Cantini ed Elisa Simoni, tutti hanno assicurato il massimo impegno in questa direzione: «Qui c’è in gioco il destino di una comunità. Voi – ha detto la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, rivolgendosi ai lavoratori – avete fatto tutto il possibile. Dobbiamo fare sinergia, lanciare un appello in ogni direzione per convincere qualcuno a venire a investire qui. Anche le associazioni degli imprenditori facciano la loro parte». Il 21 gennaio è in programma un summit in Regione al quale sarà presente, insieme a istituzioni e sindacati, anche il curatore fallimentare. GUARDA LA FOTOGALLERY LA STORIA Da un anno sono in presidio permanente le maestranze della Shelbox di Castelfiorentino, in cassa integrazione dopo il fallimento dell'azienda. Un fallimento che grida vendetta che è arrivato al termine di una gestione aziendale scriteriata. Un prodotto di altissima qualità, azienda leader in Europa che forniva case mobili pure all'ONU. Un successo costruito sulla professionalità di maestranze in grado di soddisfare i client, disponibili ad apportare anche modifiche al prodotto standard se richieste. E qualche cliente che si è presentato anche in questi mesi è dovuto tornarsene indietro. LEGGI TUTTO

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L'anniversario "Corsi, cortei, calendari, il Papa I lavoratori meritano di farcela"

Stefano Angelini, membro della segreteria della Fiom fiorentina, come è andata l'assemblea di sabato per la Shelbox di Castelfiorentino? “E' stata una bella iniziativa, con tanta partecipazione da parte dei lavoratori e con una corposa presenza di ospiti, tra cui ben otto parlamentari. La situazione resta difficile per l'azienda, che ha chiuso non per la crisi e pur avendo ordini in mano. Ora va trovato un imprenditore entro il 5 marzo, quando scade la Cassa integrazione straordinaria, per evitare che la curatela proceda ai licenziamenti”. Quale scenario si prospetta? “L'azienda è fallita per un problema finanziario. Si è lottato per avere gli ammortizzatori sociali. A Certaldo, vicino a Castelfiorentino, nello scorso maggio ha aperto un'altra ditta che fa case mobili e ha anche assunto a tempo 30 professionalità della Shelbox, che ora è rimasta con 130 dipendenti. Oltre alla ricerca di un imprenditore, chiediamo anche a questo soggetto di fare un ragionamento comune alla ricerca di una soluzione, tenendo presente che il mercato regge”. Un anno di presidio permanente in fabbrica, un anno di tante iniziative dei lavoratori, dal

calendario, ai corsi, alla visita dal Papa, alle assemblee, alle fiaccolate. “I lavoratori non sono stati fermi ad aspettare la manna dal cielo, ma in questo anno hanno fatto di tutto per la causa e per migliorare la loro professionalità. Sono partiti coi corsi interni, realizzati da alcuni lavoratori, di tedesco e inglese: formarsi per avere più speranze di scampare alla crisi. Poi c'è stato il corso di teatro, iniziato come un gioco per trasformarsi in un vero e proprio spettacolo sulla tragedia dei dipendenti della Shelbox che è stato portato in teatri e feste estive. Senza dimenticare la fiaccolata partita dopo l'attivo dei delegati di zona, con oltre mille persone e la serrata dei negozianti in segno di solidarietà. E ancora tante iniziative: lo scorso primo maggio, dove al presidio sono state messe a tavola oltre 300 persone tra politici e cittadini; l'evento in occasione del passaggio della Carovana antimafia; il corso di primo soccorso fatto dalla Croce Rossa di Castelfiorentino e quello per diventare mulettisti (entrambi con tanto di brevetti staccati); la visita del cardinale fiorentino Giuseppe Betori e quella di luglio dei parlamentari; la realizzazione di un calendario con le foto delle attività del presidio; il pranzo coi sindaci del circondario di fine anno. Per chiudere con la lettera a Papa Francesco, che il 29 gennaio riceverà i lavoratori a Roma”. Il territorio ha dimostrato grande solidarietà alla Shelbox. Che rappresenta la fabbrica per il circondario? “Si parla di una delle aziende più importanti della zona, già in difficoltà perché tante ditte chiudono. La battaglia per la Shelbox vale per tutta la Valdelsa, se perde la Shelbox perdono tutti e la gente del territorio lo sa”.

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L'assemblea

Stati generali informazione precaria La 'resistenza' parte da Firenze

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l'equo compenso e il rinnovo del contratto, e per diffondere "buone pratiche di resistenza" a beneficio dei giornalisti autonomi, precari e freelance, i primi a pagare il prezzo della crisi dell'editoria. "Ci deve essere senz'altro spazio e attenzione alla categoria dei precari del giornalismo: il governo è con loro, tutto quello che possiamo fare verrà fatto". Questo il messaggio del governo nazionale, portato a Firenze dal sottosegretario Erasmo D'Angelis intervenuto a metà mattinata. Insieme a lui hanno preso la parola, fra gli altri, il presidente Ast Paolo Ciampi, il coordinatore della Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi Maurizio Bekar, il responsabile regionale del Nidil­Cgil e rappresentante nazionale della Consulta delle professioni Alessio Branciamore, e il presidente della Fnsi Giovanni Rossi a cui sono state affidate le conclusioni. La Commissione informazione precaria dell'Ast, che ha accolto fra le proprie linee di indirizzo le linee guida degli Stati Generali nazionali che si sono svolti nel luglio scorso a Roma. LEGGI TUTTO

L'Associazione Stampa Toscana ha organizzato un confronto aperto fra istituzioni e addetti ai lavori sulle buone pratiche del giornalismo precario (sabato scorso a Firenze). In Italia solo il 19% dei 106 mila giornalisti iscritti all'Ordine hanno un contratto di lavoro dipendente, il resto deve fare i conti con precarietà, assenza di diritti e tutele economiche. Al centro della discussione anche le possibili soluzioni: da alcune esperienze positive avviate in altre regioni all'attesa definizione dei parametri economici della ALBERGHIERO legge sull'equo compenso approvata del Parlamento NH E ATAHOTEL, LICENZIAMENTI nel dicembre scorso. Il sottosegretario alle A RAFFICA. L'IRA DEI SINDACATI infrastrutture, ed ex giornalista, Erasmo D'Angelis, presente all'incontro, ha assicurato l'inserimento nel job act di specifiche misure contro il precariato nel LEGGI TUTTO giornalismo. Leggi regionali che incentivano i comportamenti virtuosi degli editori, cronisti precari che diventano imprenditori per poter continuare a L'IMPEGNO fare i giornalisti, nuovi modelli di sindacato e opportunità europee a disposizione. Sono stati questi SEVES, PARLAMENTARI AL GOVERNO: tutti i temi affrontati agli Stati Generali "SALVARE IL SITO FIORENTINO" dell'informazione precaria organizzati a Firenze dall'Associazione Stampa Toscana: un'occasione per LEGGI TUTTO fare il punto sulle grandi questioni nazionali come n. 02 - 14 gennaio 2014


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Scuola

Posto fisso, che sogno: stabilizzati 200 insegnanti di sostegno toscani ma non è la soluzione per fermare questa operazione di pirateria politica e contrattuale''. Così la Flc Cgil della Toscana ha organizzato un presidio sotto la prefettura di Firenze. Per il segretario regionale della Flc Cgil Alessandro Rapezzi ''questi ultimi giorni sul tema della scuola sono stati di grande ipocrisia. I problemi relativi al cosiddetto 'scatto' stipendiale dei docenti erano conosciuti da tutti e da molto tempo, perché Letta non ha fatto altro che prolungare di un anno i provvedimenti di Tremonti e di Monti sul blocco degli stipendi per il pubblico impiego''. Per il segretario ''è giusto che questi soldi siano stati resi ma il problema è che questi soldi Saccomanni comunque li rivuole dal Miur e andranno ritrovati nel bilancio di finanziamento del Ministero. Sia che alla fine li tolgano dai bilanci di istituto delle scuole o da altre voci comunque qualcuno pagherà. Dalla scuola però non è possibile più togliere un euro''. Rapezzi ha annunciato che ''ogni settimana andremo dal Prefetto di Firenze per affrontare ogni volta uno dei tanti problemi e istanze della scuola. Non abbiamo bisogno della consultazioni online per capire quali sono i problemi. Prima serve ristabilire la normalità ­ ha concluso ­ e solo dopo si potrà pensare a iniziative di riforma ma adesso è necessario ristabilire l'ordinario funzionamento della scuola''. Il capogruppo Fds­Verdi in Consiglio regionale Monica Sgherri ha sostenuto l'iniziativa Cgil.

In Toscana 299 insegnanti di sostegno otterranno il posto fisso. L`assunzione verrà formalizzata a settembre. È la prima tranche di un pacchetto che nel giro di tre anni dovrebbe dare 1.000 cattedre ad altrettanti precari. Non moltissimo ma un primo passo importante, visto che quest`anno l`organico regionale del personale specializzato nell`assistenza agli alunni disabili contava 5.481 insegnanti, la metà dei quali con un incarico a tempo. A darne notizia è stata per prima la deputata Pd Simona Malpezzi con un twett in cui parla di “4700 assunzioni in arrivo”. In verità le assunzioni saranno 4.447, ovviamente in tutta Italia. Tanti sono quelli previsti dal decreto della ministra Carrozza di alcuni mesi fa. «Un buon risultato, il governo ha rispettato l`impegno preso ­ dice Alessandro Rapezzi, segretario regionale della Flc Cgil. Adesso si sblocchino le assunzioni del personale Ata, senza è difficile garantire l`assistenza LA TREGUA agli studenti in difficoltà». "NO ALLA PIRATERIA CONTRATTUALE" "La decisione del Consiglio dei ministri di sospendere la restituzione degli scatti di anzianità percepiti dai docenti e personale Ata delle scuole è un atto dovuto

MAGGIO MUSICALE FIORENTINO C'E' L'ACCORDO PER SALVARE IL TEATRO

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La rubrica LA RESPONSABILITA' RISARCITORIA DAL LAVORATORE ALL'AZIENDA Con la sentenza del 9 ottobre 2013, n. 22965, la Corte di Cassazione si è pronunciata sulla richiesta di risarcimento dei danni formulata da una società nei confronti di un ex dipendente (con qualifica di dirigente). Le vicende da cui il datore di lavoro assumeva essere derivati i danni al patrimonio aziendale erano due. La prima riguardava la proposta del dirigente al Consiglio di Amministrazione della società di acquistare, usufruendo di incentivi fiscali, uno specifico di macchinario da lavoro, omettendo di comunicare che esso non era ancora stato testato; quando il macchinario rivelò difetti, che non ne rendevano più opportuno l’acquisto, l’azienda dovette procurarsi un modello diverso senza poter più a quel punto usufruire dei benefici fiscali. La seconda vicenda riguardava, invece, la scelta del dirigente di progettare e produrre un prodotto che, una volta collocato presso due imprese clienti, rivelò un malfunzionamento, per il quale la società dovette rimborsare gli acquirenti. Con il ricorso in Cassazione la società insisteva

dunque per l’accoglimento della domanda di condanna al risarcimento dei danni invocando, tra gli altri, l’art. 2104 c.c., che impone al lavoratore di usare, nell’eseguire la prestazione lavorativa, la diligenza richiesta dall’interesse dell’impresa. Orbene, la Cassazione con la sentenza in commento chiarisce che il mancato raggiungimento del risultato atteso può avere un peso decisivo nella valutazione dell’osservanza da parte del prestatore dell’obbligo di diligenza, quando il lavoratore stesso non abbia fatto tutto il possibile per adeguare l’esecuzione dei suoi compiti all’interesse dell’impresa; è altrettanto vero però – dice la Cassazione stessa ­ che quanto appena detto non può arrivare al punto di comportare uno scaricamento del rischio d’impresa sul lavoratore. Ecco allora che l’accertamento di una responsabilità per danni provocati da quest’ultimo in conseguenza della violazione dell’obbligo di diligenza non può prescindere dalla verifica della sussistenza di una condotta colposa del prestatore.

a cura dello Studio Rusconi

Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805

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Ammortizzatori, la Cgil al governo: "Ok al confronto, ma gestire le emergenze" scorso anno, il 2013 è il terzo peggiore anno in termini di ricorso alla CIG dall'inizio della crisi, dietro alle 1.090,6 milioni di ore del 2012 e al dato record registrato nel 2010 con 1.203, 6 milioni. Con questo ultimo dato record relativo allo scorso anno è così possibile tracciare un bilancio di sei anni di crisi, da quando cioè gli effetti della crisi finanziaria scoppiata nell'estate del 2007 si sono riversati sull'economia reale negli ultimi quattro mesi del 2008 per arrivare al 2013. Il totale di ore di cassa integrazione registrate in questo lasso di tempo è di oltre 5,4 miliardi di ore, così suddivise in dettaglio: nel 2008 si sono totalizzate 188,8 milioni di ore (ma con una poderosa crescita a partire dall'ultimo quadrimestre dell'anno con 87,4 milioni di ore registrate); per il 2009 la cig ha raggiunto le 918,1 milioni di ore; nel 2010, con l'introduzione della cassa in deroga, si è toccato il picco. LEGGI TUTTO

"La Cgil è disponibile al confronto per l'esigenza, che abbiamo sempre sostenuto esserci, di costruire un sistema di ammortizzatori sociali che sia per davvero universale". È quanto sostenuto dal segretario confederale di corso d'Italia, Serena Sorrentino, al tavolo promosso dal ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, sul tema degli ammortizzatori sociali. Il tutto però, ha avvertito la dirigente sindacale, "partendo dalle preoccupanti emergenze che abbiamo davanti e che richiedono risposte urgenti: un adeguato finanziamento degli ammortizzatori in deroga per la restante parte del 2013 e per tutto il IL CONTRATTO NAZIONALE 2014". Per quanto riguarda ancora il confronto che si avvia oggi, alla luce di quanto annunciato dal ministro al tavolo, Sorrentino ha concluso: "Siamo favorevoli se si vuole andare verso l'estensione e l'universalità del sistema, garantendo a tutti i lavoratori, compresi i precari, sia in caso di crisi che per disoccupazione, un sostegno al reddito e politiche attive per la ricollocazione e la riqualificazione". IN 6 ANNI, 5 MILIARDI DI ORE DI CIG In sei anni di crisi economica il totale di ore di cassa integrazione richieste e autorizzate è stato pari ad oltre 5,4 miliardi. E' quanto risulta dai rapporti sulla cassa integrazione dell'Osservatorio CIG della CGIL Nazionale da dove emerge che con 1.075,8 milioni di ore di cassa integrazione registrate nel corso dello

GOMMA­PLASTICA, E' RINNOVO 124 EURO MENSILI DI AUMENTO

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La novità Promoturismo ha un nuovo sito La vacanza si prenota con un click

Promoturismo, il tour operator di Cgil Toscana, ha inaugurato il suo nuovo sito: www.promoturismo.it. Viaggi individuali, sociali, di nozze (agli sposi che si regala un album di 40 foto scattate durante il tour), di gruppo, con una vasta gamma di offerte e opportunità (vacanze organizzate in ogni dettaglio). Il nuovo sito, che

ha

una

grafica

rivoluzionata,

permette

di

personalizzare il viaggio a seconda delle proprie esigenze e dei propri interessi e di prenotare in tempo reale approfittando delle offerte. Il sito contiene anche fotogallery e una guida sui paesi visitati. Con Promoturismo si va da città d'arte come Budapest, Praga e Barcellona fino alle crociere (Andalusia, Puglia, Croazia, Ischia) e ai paesi esotici (Birmania, Iran, India). Possibili anche prenotazioni per serate a tema, gite da un giorno, viaggi per partecipazioni a programmi tv. Prezzi dei viaggi per tutte le tasche e per tutte le esigenze: da 60 euro in su. Promoturismo è affiliato al network Robintur e Toscana Turismo, e con esso i soci di Unicoop Firenze accumulano i punti sulla propria tessera.

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L'offerta Gran Tour in Terrasanta Scopri la bellezza di Israele

IL PROGRAMMA 1° GIORNO: FIRENZE / BOLOGNA / NAZARETH 2° GIORNO: NAZARETH ­ LAGO DI TIBERIADE ­ CAFARNAO 3° GIORNO: NAZARETH ­ MONTE TABOR 4° GIORNO: MAR MORTO ­ GERUSALEMME 5° GIORNO: BETLEMME 6° GIORNO: GERUSALEMME ­ MONTE SION 7° GIORNO: GERUSALEMME 8° GIORNO: EMMAUS ­ TEL AVIV / BOLOGNA / FIRENZE LEGGI IL DETTAGLIO LE DATE Dal 22 Febbraio al 01 Marzo, dal 15 Marzo al 22 Marzo, dal 29 Marzo al 05 Aprile, dal 19 Aprile al 26 Aprile, dal 25 Aprile al 02 Maggio, dal 10 Maggio al 17 Maggio, dal 17 Maggio al 24 Maggio, dal 31 Maggio al 07 Giugno I PREZZI Da 1.379 euro a 1.629 euro quota adulto camera doppia. La quota comprende: pullman, volo, tasse, hotel 4 stelle pensione completa, trasferimenti, ingressi, guida, facchinaggio, assicurazioni

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Cultura

I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana UNA

IL

WELFARE NEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI

LETTURA SOCIALE DEI BILANCI DEI CAPOLUOGHI DI REGIONE

Autore: Emanuele Padovani, docente Dipartimento di Scienze Aziendali dell’Università di Bologna, dal Dipartimento Politiche Sociali e della Salute della Cisl Confederale, con la Fnp e con la società Bureau van Dijk. Parole chiave: enti locali ­ economia sociale ­ Welfare locale. Casa editrice: Edizioni Lavoro Pubblicato nel: 2013. Pagine: 165. ISBN: 88­7313­355­1 Il volume intende offrire, ai quadri della Cisl, una lettura originale dei dati di bilancio, attraverso indicatori innovativi, che evidenziano l’interazione esistente tra lo stato di salute economico/finanziario dell’ente locale, la natura delle entrate e l’allocazione delle risorse, oltre che l’andamento della spesa per il welfare locale, attraverso una analisi di Comuni italiani e capoluoghi di Regione.

LA

DEMOCRAZIA CHE VERRÀ

A cura di: Franco Riva. Parole chiave: democrazia ­ economia ­ diritti di cittadinanza. Casa editrice: Unilibro. Pubblicato nel: ottobre 2013 Pagine: 132. ISBN: 88­7313­354­4 La democrazia promette, la democrazia tradisce. Illude e delude. Più cresce il sogno più aumenta la sfiducia, il senso che non cambi nulla, che non si possa fare in modo diverso. Ma è proprio così? Il rapporto tra democrazia e futuro è molto particolare. Non è il futuro a smentire la democrazia ma questa che smentisce se stessa e il proprio futuro. Perché il mistero della democrazia è di non esserci ancora anche quando c’è, almeno non del tutto, non per tutti, non abbastanza. La democrazia che deve ancora venire è invece accoglienza, solidarietà, partecipazione, giustizia.

I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 ­ 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288

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Taccuino L'ESPOSIZIONE/1 "A GUERRA FINITA VITTIME IN TEMPO DI PACE" IN DOCUMENTI E IMMAGINI ALLA CAMERA DEL LAVORO DI FIRENZE A CURA DEL CIRCOLO M. L. KING DELLA BIBLIOTECA NAZIONALE LEGGI TUTTO

IL VOLUME "FALCE E FUMETTO, STORIA DELLA STAMPA PERIODICA SOCIALISTA E COMUNISTA PER L'INFANZIA IN ITALIA" PRESENTAZIONE VENERDI' ALLE ORE 17 A FIRENZE IN CONSIGLIO REGIONALE PRESENTE IL CURATORE JURI MEDA

L'ESPOSIZIONE/2 "CITTA', LOTTE, DIRITTI LA FIRENZE OPERAIA E INDUSTRIALE” LA MOSTRA FOTOGRAFICA CURATA DALLA FIOM DI FIRENZE E' VISITABILE ALLE OBLATE SI RACCONTA LA STORIA DELLE LOTTE DEI METALMECCANICI FIORENTINI DAGLI ANNI '60 AD OGGI LEGGI TUTTO GUARDA IL VIDEO

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In breve

Firenze, l'appello dello Spi: "Le istituzioni si impegnino sui bisogni degli anziani" ''Le necessità degli anziani non possono essere ridotte all'erogazione della pensione o allo stato estremo del bisogno di salute, ma a tutte le piccole attività quotidiane''. Lo ha affermato Daniele Stolzi, segretario provinciale dello Spi­Cgil di Firenze, a margine di un seminario nel quale sono state presentate ricerche sulla condizione degli anziani a proposito dell'abitare, dei servizi essenziali come quelli della salute, delle disuguaglianze sociali. La richiesta del sindacato è di un impegno particolare delle istituzioni per venire incontro ai bisogni degli anziani. ''Ci sono necessità quotidiane legate all'abitare, ai bisogni di cura leggera, all'accesso ai servizi, agli stili di vita'', ha sottolineato Stolzi, secondo cui ''centinaia di persone a settimana'' si rivolgono alle sedi Spi­Cgil ''per le cose più banali, dal gestore telefonico alla mini­Imu'', mentre invece dovrebbero essere le istituzioni a rispondere, specie in un momento in cui gli anziani ''aumentano il loro essere ammortizzatore sociale con gli aiuti ai figli, sia in termini economici che pratici''. LEGGI TUTTO

Arezzo, la denuncia della Slc: "Il postino non suona più perché è rimasto a piedi" “Il postino non suona. E stavolta non per mancanza di personale come può avvenire nei periodi estivi in concomitanza delle ferie oppure per malattie o infortuni – afferma Antonio Ettorre, Segretario Slc Cgil. Poste, in realtà, ha il personale per eseguire il servizio nel migliore dei modi e per soddisfare la clientela. Il problema è rappresentato dai veicoli per la consegna della posta e quindi auto e motorini. Ci sono postini che non possono uscire perché non hanno i mezzi per la consegna della corrispondenza, macchine cui non è fatta la normale manutenzione o che hanno gomme finite oppure bucate”. Ettorre si chiede se “sia normale che un’azienda che fa utili a due cifre non sia in grado di riparare una gomma o le spazzole dei tergicristalli. E che su una sola automobile viaggino due postini che devono coprire zone la cui somma di chilometri da percorrere si avvicina a 180. Gli utenti o “clienti” hanno diritto di ricevere la corrispondenza? Ci sono zone della città che non lo esercitano da diversi giorni. E gli utenti si rivolgono al sindacato per capire cosa possono fare e cosa si deve fare per avere un servizio accettabile”. Sono stati interpellati i vertici dell’azienda. La risposta? “Sono a conoscenza del problema – afferma Ettorre – ma allargano le braccia, rimandando la questione alla società che ha in appalto la manutenzione dei mezzi e che non avrebbe tempi brevi". LEGGI TUTTO

Mps, la Fisac chiama Roma: "Il governo intervenga per difendere lavoratori e clienti" “Il governo deve mettere in campo un impegno molto più forte e molto più deciso per affrontare e sostenere il rilancio del terzo gruppo bancario italiano, superano la logica, viste le contrapposizioni tra fondazione e management, di un colpo al cerchio e uno alla botte”. È questa la richiesta avanzata oggi dal segretario generale della Fisac, Agostino Megale, al ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, circa la situazione in cui versa Monte Paschi di Siena. Questo maggiore impegno del governo, afferma il numero uno della categoria del credito della Cgil, “deve mettere al centro la difesa dei 28.000 occupati che nella crisi hanno pagato e stanno pagando prezzi altissimi e, inoltre, la valorizzazione del patrimonio di circa 6 milioni di clienti”. Tra i temi sottolineati da Megale nel corso dell'incontro col titolare del dicastero di via XX settembre, “la necessità di discutere anche del piano convenuto con Bruxelles che, aggiungendo ulteriori esuberi, porta a 8.000 i lavoratori in meno come prezzo occupazionale da pagare, tema di cui vorremo poterne discutere. In ogni caso, nel mettere al centro i problemi dell'occupazione, va sottolineata la necessità di dare stabilità e prospettive al risanamento e al rilancio della banca. Per questo, il governo deve svolgere fino in fondo la sua parte”. LEGGI TUTTO

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