Primomaggio 17 2016

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Numero 17/2016 - Anno 6

P I U' B E L L A Turismo, mense, terme, pulizie, multiservizi, farmacie private: venerdĂŹ sciopero per il rinnovo del Contratto, manifestazione toscana a Firenze pagine 2-3

In primo piano Lo scambio della Cgil di Siena col sindacato cinese di Changzhou pagine 4-5 Sciopero del pubblico impiego, ieri la Toscana si è fermata pagina 6 "Il mercato degli anticipi pensionistici", intervento di Nese (Flc) pagina 7 Sabato a Roma manifestazione anti TTIP, la Cgil aderisce pagina 19

La Newsletter settimanale

4-5-2016

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O I G G @ M CG I L T OS C A N A

Editoriale di Cinzia Bernardini

(segretaria generale Filcams Cgil Toscana)

Siamo "Fuori servizio" perché serve il rinnovo del Contratto Venerdì 6 maggio sarà sciopero per un milione e mezzo di lavoratrici e

Fipe, Fiavet, Confesercenti, Federterme, Federfarma, Angem, Aci (Alleanza

lavoratori, quasi 20mila in Toscana, che hanno il Contratto Nazionale scaduto:

Cooperative Italiane), Anip­Confindustria Legacoop, Servizi, Federlavoro e

Multiservizi Pulizie, Turismo, Pubblici Esercizi, Farmacie Private, Aziende

Servizi Confcooperative, Agci, Unionservizi Confapi, Fnip Confcommercio­,

Termali. É la prima volta che le categorie Filcams CGIL, Fisascat CISL,

Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti Uil hanno indetto lo Sciopero

Uiltucs UIL e Uiltrasporti UIL proclamano uno Sciopero intersettoriale che

intersettoriale (con lo slogan: “Fuori Servizio, Contratto Adesso”) per l’intero

mette insieme tanti addetti, accomunati dalle posizioni di chiusura delle

turno di lavoro, con presìdi e mobilitazioni in tutta Italia; in Toscana è prevista

Associazioni Datoriali che impediscono il rinnovo dei contratti.

la Manifestazione regionale a Firenze, in piazza San Lorenzo a partire dalle

Sono cuochi, camerieri, baristi, operatori del comparto pulizia e sanificazione,

9:30 e per l'intera mattinata. Atto politico importante che da il segno della

attività ausiliarie e facility management, addetti mense, receptionist, impiegati

inedita gravità della situazione contrattuale che non ha precedenti nella storia

di agenzie di viaggio, lavoratori dei fast food, operatori del comparto termale,

della contrattazione della Categoria e non solo. Mai così tanti lavoratori senza

farmacisti, professionisti. Ogni giorno incontriamo molti di loro e a loro ci

CCNL.

rivolgiamo per soddisfare bisogni primari imprescindibili, per necessità

La protesta vuole rivendicare con forza il diritto al rinnovo dei rispettivi

connesse alla salute, per servizi fondamentali nella nostra vita quotidiana,

Contratti Nazionali, attraverso i quali garantire un dignitoso aumento salariale,

durante il nostro tempo libero. Operano in settori strategici per l’economia del

il mantenimento di diritti e tutele, nuove norme per la valorizzazione della

nostro paese, come il Turismo e il sistema degli Appalti, che rappresentano

professionalità e per il mantenimento dei livelli occupazionali. Sottolineando

una componente rilevante del Pil Italiano; ma soprattutto svolgono lavori

che la maggior parte di questi settori ha nel Contratto Nazionale l'unico

importanti e delicati, come ad esempio la refezione e le pulizie nelle scuole,

strumento negoziale che regola i rapporti di lavoro e le dinamiche salariali,

negli asili e negli ospedali, nonché prestazioni attinenti la salute delle

infatti in questi comparti parcellizzati, con tanto lavoro precario e debole,

persone.

difficilmente si fa contrattazione aziendale. Uno sciopero intersettoriale per

Sono lavoratrici e lavoratori con stipendi bassi, intorno ai mille euro se a

difendere il Contratto Nazionale anche dagli attacchi del Governo, che

tempo pieno, moltissimi con contratto Part time quasi sempre involontario, e

attraverso la valorizzazione dei contratti aziendali, rende più deboli e più

aspettano il rinnovo del Contratto chi da mesi, chi da tre anni, chi, come i

poveri i lavoratori di questi settori.

lavoratori delle Terme, da quasi 5, anni contrassegnati da trattative,

Con queste motivazioni, saranno tante le lavoratrici ed i lavoratori in piazza

interruzioni e mobilitazioni. Confronti dove l'unico comune obiettivo delle

venerdì a Firenze che, con generosità e passione, chiederanno a gran voce il

controparti è stato quello di destrutturare i contratti, per diminuire il costo del

rinnovo del Contratto Nazionale, perché consapevoli che, per loro,

lavoro, attaccando diritti fondamentali come la clausola sociale per il

rappresenta l'unico modo per veder riconosciuti diritti economici e normativi e

mantenimento dei livelli occupazionali, la malattia, gli orari, gli inquadramenti,

per l'affermazione di un sistema di relazioni riconosciute. La Filcams CGIL è

il salario, solo per citare i più rilevanti, impedendo, nei fatti, la sottoscrizione

al loro fianco e pronta a proseguire nella difficile e dura battaglia per il

dei Contratti che invece dicono di volere, a parole, rinnovare, perchè non è

riconoscimento della dignità e dei diritti dei lavoratori che passa dal rinnovo e

accettabile che per rinnovare il Contratto i lavoratori se lo debbano pagare

dalla sottoscrizione di buoni Contratti Nazionali. Da tutte le provincie della

con la restituzione di parti normative ed economiche.

Toscana saranno organizzati pullman che raggiungeranno Firenze, dove in

E contro lo stallo negoziale e l’atteggiamento dilatorio e di chiusura delle

Piazza San Lorenzo si terrà il presidio. Chiunque volesse partecipare alla

associazioni datoriali di settore ­ Federturismo/AICA/Confindustria Alberghi,

manifestazione può rivolgersi presso le sedi della Filcams Cgil della sua città.

n. 17 - 4 maggio 2016

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Lo sciopero Turismo, servizi, farmacie private Il 6 maggio stop dei lavoratori

n. 17 - 4 maggio 2016

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La visita Lo scambio della Cgil di Siena col sindacato cinese di Changzhou

n. 17 - 4 maggio 2016

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La visita La scoperta di una realtà e le possibilità di collaborazione La Federazione dei sindacati di Changzhou è un sindacato locale di primo livello. E' stata fondata nel gennaio 1927. Vi lavorano 52 persone disposte su 13 dipartimenti.

Attualmente, ha 6 Federazioni sindacali subordinate. 50 uffici industriali. Al mese di settembre 2015, le organizzazioni di categoria a livello di base (aziendale) hanno raggiunto il numero di 15.658 e gli iscritti al sindacato sono 1.809.854.

Ilsindacato ha 6 responsabilità principali: 1. Salvaguardare i diritti e gli interessi dei lavoratori nel rispetto della legge.

2. Indagare e affrontare le questioni che violano i legittimi diritti e Interessi e organizzare i dipendenti a partecipare alla gestione democratica dell'azienda, migliorando e perfezionando il sistema di coinvolgimento dei lavoratori.

4. Guidare le organizzazioni sindacali aziendali per lo sviluppo e la creazione di nuovi posti di lavoro.

Organizzare attività socio­culturali all'interno dell'azienda per migliorare le condizioni dei lavoratori.

Far partecipare i lavoratori a corsi di formazione e di innovazione Economica e tecnologica, per migliorare la loro professionalità.

5. Garantire nelle imprese e nelle istituzioni salute e sicurezza sul lavoro, il benessere dei lavoratori, la sicurezza sociale, il reimpiego, la riduzione della

povertà e servizi per lavoratori bisognosi.

6. Essere responsabili della tutela dei diritti legittimi e gli interessi particolari delle lavoratrici.

n. 17 - 4 maggio 2016

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La manifestazione Sciopero del pubblico impiego, ieri la Toscana si è fermata lavoro e del suo impegno per offrire servizi dignitosi ai cittadini, pur tra le difficoltà di una macchina pubblica che fa acqua da tutte le parti e di riforme abborracciate come quella delle Province. Dal palco sono intervenuti, assieme ai delegati dei vari settori, Marco Bucci segretario regionale Cisl­Fp, Mario Renzi segretario regionale Uil­Fpl, Enzo Feliciani, segretario regionale Uil­Pa e Rossana Dettori segretario generale Fp­Cgil nazionale a cui sono state affidate le conclusioni. Al corteo e in piazza presenti anche i segretari generali toscani di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Dalida Angelini, Riccardo Cerza e Francesca Cantini. I sindacati hanno ribadito le loro richieste: rinnovare i contratti nazionali e rilanciare la contrattazione decentrata, superare la legge Fornero sulle pensioni e sbloccare il turnover, Pubblico impiego: la #ToscanaSièFermata, "Siamo dodicimila" hanno scandito i sindacati dal palco di Firenze. Alta adesione allo sciopero regionale e tantissime persone in piazza a Firenze per chiedere il rinnovo di un contratto scaduto da 6 anni. #ToscanaSiFerma era l’hashtag coniato per questo sciopero e la Toscana si è fermata davvero. Alta adesione ieri allo sciopero e grande partecipazione alla manifestazione regionale di Firenze indetta dai sindacati regionali di categoria del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil per chiedere al Governo di aprire le trattative per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da oltre sei anni. Oltre centomila i dipendenti toscani interessati, nei settori sanità, enti locali, Regione, Ministeri, Enti pubblici non economici, servizi socio­sanitari privati.

Molti lavoratori del settore, come sempre, non hanno potuto scioperare per garantire i servizi essenziali previsti dalla legge (basti pensare alla sanità); negli altri settori l’adesione è stata invece alta, con uffici chiusi e servizi a singhiozzo un po’ in tutta la Toscana.

rafforzare il confronto regionale e aziendale sugli effetti della riforma del sistema socio sanitario regionale, garantire il posto di lavoro nei cambi di appalto e nei processi di riorganizzazione, rafforzare il confronto con la Regione sull’assetto istituzionale e delle funzioni, per scongiurare le pesanti ricadute occupazionali e sui servizi prodotte dalla riforma della pubblica amministrazione, che dopo le Province toccherà ora Prefetture, Camere di Commercio, Ministeri, Inps, Inail.

Ha detto ieri Enrico Rossi: "Lo Stato si riforma anche con i lavoratori.

Lo sciopero del pubblico impiego in Toscana è riuscito. I lavoratori chiedono dopo quasi 7 anni di blocco di rinnovare i contratti e di riaprire alle assunzione dei giovani. Il governo farebbe bene a sbloccare queste trattative. Anche qui c'è bisogno di più giustizia, di modernizzazione, di riconoscimento dei meriti. Se si vuole servizi efficienti per i cittadini lo Stato deve essere un buon datore di lavoro.

Magari cominciando a dare qualcosa di più alle categorie più basse".

“Siamo dodicimila: è una bellissima manifestazione” hanno scandito i rappresentanti

sindacali

dal

palco

di

una

piazza

Santissima

Annunziata piena di bandiere rosse, verdi e azzurre. I manifestanti si erano radunati in piazza Indipendenza da dove sono partiti attorno alle 10 attraversando il centro storico: piazza San Marco, via Cavour, piazza Duomo, via dei Servi. Nel cielo della Santissima Annunziata galleggiano i mega­palloncini con i loghi delle tre Confederazioni, sul palco si susseguono gli interventi dei dirigenti sindacali e dei delegati, nella piazza ribolle l’orgoglio di chi sa qual è l’importanza del suo

n. 17 - 4 maggio 2016

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La lettera

Emergenza casa, i sindacati chiedono un incontro a Ceccarelli confronto di merito in quanto, come da Lei preannunciato, è avviato il percorso di rivisitazione della articolazione della 41/2015, e le scriventi oltre alla necessità di voler conoscere il quadro delle proposte di modifica ritengono opportuno formularLe i propri orientamenti In attesa cortese riscontro Si inviano cordiali saluti Firmato: i segretari regionali, CGIL, CISL, UIL SUNIA, SICET, UNIAT, UNIONE INQUILINI, della Toscana

Firenze, 27 aprile 2016 Alla c.a. Ass. regionale alle Politiche Abitative Vincenzo Ceccarelli Oggetto: richiesta di convocazione tavolo casa Egr. Assessore Le scriventi oo.ss dei lavoratori e degli inquilini nel ringraziarLa per la sua partecipazione alla nostra recente iniziativa (16 aprile scorso, assemblea sulla casa a Firenze, si vedano le foto, ndr), sono con la presente a richiederLe la convocazione del previsto tavolo di confronto in tema di politiche abitative tra organizzazioni sindacali dei lavoratori e degli inquilini, e Giunta regionale.

Si evidenzia la necessitĂ di avviare quanto prima un n. 17 - 4 maggio 2016

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La recensione Il lavoro dopo il Novecento nel libro di Gramolati e Mari Una raccolta di 34

dalle intuizioni del libro scritto quasi 20 anni fa da Bruno

interventi coordinati da

Trentin: «La città del lavoro». «Trentin è stato uno dei più

uno studioso (Giovanni

lucidi nel capire che il 21° secolo sarebbe andato verso la

Mari) e da un sindacalista

fine della distinzione tra lavoro fisico, la conoscenza, e la

(Alessio Gramolati)

direzione. A favore del lavoro concreto in cui le persone si

diventa una guida per

realizzano ». Tuttavia, «restano i problemi del lavoro

capire le trasformazioni

dequalificato e di una rivoluzione che per la prima volta

dentro e fuori le

cancella mestieri senza crearne nuovi, anche se il tempo

fabbriche: “La

liberato dal lavoro diventerà produttore di conoscenze ».Per

scommessa è governare i

governare il processo, secondo Mari, «bisogna redistribuire

processi”

una ricchezza che c’è ma che è posseduta per oltre il 50% dall’1% della popolazione. Ci vuole una riforma prodotta da

Come cambia il mondo del lavoro fra big data e robot

una grande politica, altrimenti invece della crescita delle persone avremo la crescita della disuguaglianza».

Il volume è una riflessione a più voci. «La terza rivoluzione

Robot, big data, internet delle cose, macchine che

industriale, post fordista e informatica, non è stata

comunicano con te e tra loro: la quarta rivoluzione

governata, non possiamo permetterci lo stesso errore nella

industriale, l’industria 4.0. È già qui e cambia modo di

quarta», spiega Gramolati. Per esempio il tema della

produrre e lavorare, ma anche la società. Un salto epocale

produttività «che non è solo un indice economico ma anche

come ne succedono ogni tanto nella storia. Una grande

sociale e politico. Il salto tecnologico dell’industria 4.0 ne

opportunità o un disastro, a seconda che il fenomeno lo si

determinerà la crescita esponenziale. Restarne fuori

governi o meno. Così spiegano il presente o l’immediato

condannerebbe il Paese alla marginalità e al declassamento

futuro, un professore universitario e un sindacalista che

perché una cosa è realizzare algoritmi per i big data, altro

curano un volume che si potrebbe definire propedeutico ad

immettere i dati a un euro l’ora». Si è spiegato a Davos che

affrontare nel miglior modo possibile la quarta rivoluzione

nei paesi avanzati i nuovi lavori porteranno un milione e

industriale. Il professore è Giovanni Mari, già ordinario di

mezzo di posti ma ne cancelleranno 7 milioni. «La soluzione

storia della filosofia all’ università di Firenze, che da alcuni

­ conclude Gramolati ­ è una diversa distribuzione del lavoro

anni di occupa di filosofia del lavoro. Il sindacalista è Alessio

in nuovi ambiti sociali e ambientali. Niente resta fermo:

Gramolati, metalmeccanico, diventato segretario prima della

dobbiamo fare in modo che il grande cambiamento serva a

Fiom e poi della Camera del lavoro fiorentine, infine della

migliorare le cose».

Cgil Toscana e, ora, responsabile delle politiche industriali

(Fonte: Repubblica Firenze, 1° maggio 2016)

della Cgil nazionale.

Il volume della Firenze University Press (19,90 euro) si intitola «Il lavoro dopo il Novecento. Da produttori a attori sociali». Raccoglie 34 testi di altrettanti autori di plurima età, provenienza e idee fino all’ex responsabile del personale della Fiat, Carlo Callieri, accanto a Susana Camusso. Parte

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LEGGI LA RECENSIONE SUL SITO DI TOSCANA 24

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L'intervento Benvenuti al mercato degli anticipi pensionistici di Luisa Nese FLC Toscana (Coordinamento Donne) La flessibilità ritorna sempre in qualunque proposta, revisione di legge o aggiustamento che impatta sulla vita dei lavoratori, dei disoccupati, dei pensionati, degli studenti, degli inoccupati, dei Neet, delle persone.

Sembra che il nostro Paese, la nostra economia, la nostra società, il mondo della conoscenza, il mercato del lavoro si possano riprendere, dalla crisi del 2008, solo ricorrendo alla flessibilità.

Nel leggere l’intervista rilasciata dal sottosegretario Tommaso Nannicini, al quotidiano “Il Messaggero”, si coglie un avanzamento sul tema pensioni e flessibilità. Il sottosegretario per spiegare la proposta su cui stanno lavorando, ha catalogato, gli eventuali beneficiari in tre categorie. “… Ci sono tre categorie. La prima è quelle delle persone che hanno una preferenza ad andare in pensione prima, ad esempio la nonna dipendente pubblica che vuole accudire i nipotini. La seconda è quella di chi ha necessità di andare in pensione anticipatamente, in quanto ha perso il lavoro e non ha ancora i requisiti d'uscita. La terza categoria sono i lavoratori che l'azienda vuole mandare in pensione prima per ristrutturare l'organico aziendale. Ebbene, si potrebbe provare a creare un mercato di anticipi pensionistici, che oggi non c'è, coinvolgendo governo, Inps, banche, assicurazioni…”.

In queste poche parole si colgono subito stereotipi di

genere e socio economici, più reazionari, attribuibili a un pensiero in voga nei primi anni della nostra Repubblica, che però non dovrebbero più appartenere a questa “giovane” classe politica. Invece ecco riapparire l’impiegata del settore pubblico, nonna, che ha una preferenza ad andare in pensione prima, per accudire i nipotini. Forse bisognerebbe ricordare al sottosegretario che il mondo del lavoro pubblico, come quello privato, è composito, e che il diritto alla pensione, dopo i giusti anni di lavoro, è per l’appunto un diritto, e non certo una preferenza, ed è un diritto di tutti i lavoratori, senza classificazione di genere, anche di chi nonna o nonno non è.

Certo, per un governo che fa fatica a riconoscere la legittimità delle unioni civili/matrimoni fra persone dello stesso sesso, per questa classe politica, pronta ad erigere barricate contro la stepchild adoction, può solo esistere l’idea stereotipata della donna che vuole fare la nonna, una donna che si occupa del lavoro di cura. Ma, approfondendo la lettura del testo, superando la disapprovazione per lo stereotipo, si coglie la strategia, silente ma pericolosa, di assestare l’ultimo colpo a quel che rimane dei servizi pubblici di welfare. Lo Stato non garantisce più il sistema di welfare scaricando totalmente, seppure gradualmente, sulle famiglie, utilizzando per di più una strategia dal doppio impatto.

Infatti da un lato consente di andare in pensione in anticipo ­ visto che lo preferisci (sic!) ­ ma proprio perché si tratta di una preferenza, oltre a chiedere flessibilità, cioè rinunciare a una quota pensionistica, viene permesso alle banche e al sistema del credito di garantire la quota che manca, dando il via a un “mercato” di prestiti previdenziali.

Ed ecco servito, oltre allo smantellamento del sistema di welfare pubblico, l’ennesimo regalo alle banche e alle assicurazioni.

Quanto ancora dovremo essere flessibili?

n. 17 - 4 maggio 2016

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Pistoia Il 9 maggio si discuterĂ del nuovo Statuto dei lavoratori

n. 17 - 4 maggio 2016

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Il convegno

Monetarismo e derivati, se ne parla in Regione con Angelini e Barbi

n. 17 - 4 maggio 2016

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La manifestazione "A testa alta": il 19 maggio pensionati di tutta Italia in piazza

GUARDA IL VIDEO "A testa alta: tutti insieme per rivendicare diritti edignità dei pensionati”. E’ questo l’obiettivo di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil con la manifestazione indetta per il19 maggio a Piazza del Popolo. Le tre organizzazioni sindacali chiedono a Governo e Parlamento il rispetto di quei diritti che fino ad ora sono statinegati: difesa delle pensioni di reversibilità; tuteladel potere d’acquisto delle pensioni; recupero del danno prodotto dal bloccodella rivalutazione; separazione tra previdenza e assistenza; uguali detrazionifiscali per lavoratori dipendenti e pensionati; estensione degli 80 euro allepensioni più basse; modifica delle legge Fornero per facilitare la flessibilitàin uscita e permettere l’entrata dei giovani nel mondo del lavoro; maggioririsorse per l’invecchiamento della popolazione e una legge quadro per la nonautosufficienza.

Sono questi i puntiessenziali dell’iniziativa unitaria che il prossimo 19 maggio le treorganizzazioni sindacali porteranno in piazza a difesa dei pensionati i quali,da anni ormai, sono diventati il

bersaglio di una politica che specula sullaloro pelle solo per fare cassa.

"Vogliamo che il governo riprenda il tavolo diconfronto avviato mesi fa – spiegano SpiCgil, Fnp Cisl e Uilp Uil ­ per trovare insieme a noi le soluzioni piùadeguate che possano mettere fine, una volta per tutte, ad una situazione diperenne difficoltà nella quale i nostri pensionati sono costretti a vivere.Tutto ciò – proseguono – anche a danno dei nostri giovani che non riescono atrovare alcuna prospettiva lavorativa che permetta loro di costruirsi unfuturo. E’ per questo ­ concludono le tre organizzazioni ­ che il 19 maggio ciritroveremo tutti insieme a Piazza del Popolo per far sentire la nostra voce epretendere che il governo ci dia ascolto”.

PISA

DIFESA E ATTUAZIONE COSTITUZIONE PROTOCOLLO CGIL­ARCI­ANPI

n. 17 - 4 maggio 2016

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Arezzo

"Banca e territorio, siamo fuori dal tunnel?": se ne parla lunedĂŹ

n. 17 - 4 maggio 2016

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Il caso

Operai forestali, la lotta prosegue Attacco a Rossi e allarme antincendio ricordiamo che i programmi elettorali e gli impegni di mandato sui temi dell'ambiente, della forestazione e dell'antincendio devono essere mantenuti, a partire da chi ci lavora”. Nel documento si esprime anche “forte dissenso verso gli Enti gestori territoriali della Delega che, invece di svolgere al meglio le funzioni a loro affidate, si esercitano con ricatti occupazionali e minacce di mancati pagamenti”, e si lancia infine un allarme: “Si approssima il periodo dell'antincendio, denunciamo l'irresponsabilità delle istituzioni interessate per l'insufficiente programmazione delle necessarie azioni”.

Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Toscana hanno quindi deciso di continuare la mobilitazione dei lavoratori facendo appello alla forte coesione della categoria, anche alla luce del riuscitissimo sciopero del 23 marzo, attraverso azioni articolate, compreso La lotta dei lavoratori del settore forestale prosegue, in arrivo

un nuovo sciopero da programmare in concomitanza del

c'è un altro sciopero dopo quello ­ riuscitissimo ­ dello scorso

periodo dell'antincendio boschivo. Per meglio finalizzare le

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Toscana

intenzioni sindacali e le iniziative di mobilitazione, si

(“comportamento elusivo e arrogante della Giunta sulla

organizzeranno assemblee sui posti di lavoro. Intanto, gli

vertenza”) e si lancia un allarme: “Si approssima il periodo

operai forestali si impegnano a sensibilizzare i cittadini sul

dell'antincendio,

territorio su questi temi.

marzo.

Parte

un

manca

attacco

la

alla

Regione

programmazione,

istituzioni

irresponsabili”.

Sono

queste

le

posizioni

uscite

dalla

riunione

dei

FIRENZE

coordinamenti unitari di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Toscana, svoltasi ieri a San Casciano val di Pesa con l'obiettivo di decidere sul proseguimento dell'iniziativa sindacale finalizzata a dare a questo settore una prospettiva di salvaguardia del territorio e di certezze occupazionali, stante “il sostanziale immobilismo della Regione Toscana che disattende gli annunci e le promesse dichiarate in merito alla lotta dei lavoratori del settore forestale”, si legge nel documento unitario uscito alla fine della riunione.

Qui, nel mirino c'è anche il presidente della Regione Enrico Rossi: “Denunciamo il comportamento arrogante ed elusivo della Giunta regionale ed in particolare del suo Presidente che, nei servizi televisivi, commenta solo sulla presenza di alcuni lavoratori inidonei nel settore e poi si sottrae a qualsiasi

NIDIL, CICLO DI INCONTRI SUI PROBLEMI DELLE PARTITE IVA

confronto. A lui, alla sua Giunta e al Consiglio Regionale

n. 17 - 4 maggio 2016

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La promozione Elio e le storie tese, sconto allo show di Firenze per gli iscritti alla Cgil

n. 17 - 4 maggio 2016

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube PRIMO MAGGIO Il corteo di Empoli tra musica e colore Interviste a Dalida Angelini e Rossano Rossi GUARDA IL VIDEO

PISTOIA Balducci, la lotta dei lavoratori Un presidio fisso per accompagnare il percorso istituzionale anti crisi GUARDA IL VIDEO

n. 17 - 4 maggio 2016

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube SICUREZZA SUL LAVORO/1 Sciopero del marmo, manifestazione a Seravezza (Lucca) Il corteo e l'intervista a Giulia Bartoli GUARDA IL VIDEO

SICUREZZA SUL LAVORO/2 A Firenze si è svolta l'assemblea unitaria Rls Intervista a Paola Galgani e ai segretari Cisl e Uil GUARDA IL VIDEO

n. 17 - 4 maggio 2016

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La rubrica I PRECARI DELLA P.A. E IL RISARCIMENTO DEL DANNO IN CASO DI CONTRATTI ILLEGITTIMI L’abusivo ricorso al contratto di lavoro a tempo determinato da parte di una

quanto, a differenza che nel settore privato, il lavoratore illegittimamente

P.A. fa sorgere il diritto del dipendente al risarcimento del danno per

assunto a termine nel settore pubblico non accede al beneficio della

l’illegittima precarizzazione, ma non comporta la conversione del rapporto in

conversione del rapporto e dunque “perde” il posto di lavoro. Le Sezioni

tempo indeterminato (a differenza che nel settore privato). La Corte di

Unite, tuttavia, hanno precisato che mentre nel settore privato, ove è

Cassazione a Sezioni Unite, con la sentenza n. 5072 del 15 marzo 2016, ha

prevista la stabilizzazione del rapporto di lavoro, l’indennità forfettizzata e

quantificato detto danno in un’indennità onnicomprensiva che il Giudice è

predeterminata dell’art. 32 serve a limitare la misura dei risarcimenti, la sua

chiamato a stabilire tra un minimo di 2,5 ed un massimo di 12 mensilità

estensione alla PA va letta in “chiave agevolativa” per il lavoratore, perché

dell’ultima retribuzione globale di fatto. Le Sezioni Unite hanno così risolto il

lo solleva dall’onere di provare il danno subito. Con la stessa sentenza,

contrasto verificatosi in materia tra diverse pronunce della stessa Corte di

infatti, è stato ribadito che il lavoratore non è tenuto a fornire la prova del

Cassazione. Un primo orientamento, quello poi confermato, aveva

danno causatogli dall’illegittima assunzione a termine. Il caso trae origine

determinato il risarcimento ai sensi dell’all’art. 32, commi 5 e 7, l. 183/2010,

dal ricorso presentato da due lavoratori che lamentavano l’illegittimità del

cioè secondo la norma in materia di risarcimento per illegittima assunzione

termine apposto ai contratti di lavoro intercorsi con un’Azienda Ospedaliera,

a termine vigente per il settore privato (l’indennità, come detto, è pari ad un

da cui erano stati assunti con la qualifica di operatore tecnico­cuoco. Sia il

minimo di 2,5 ed un massimo di 12 mensilità di retribuzione globale di fatto).

Tribunale di Genova che la Corte d’Appello avevano accertato l’illegittimità

Un diverso orientamento, invece abbandonato, aveva utilizzato i più

dei contratti a termine e condannato la datrice di lavoro al pagamento

favorevoli criteri previsti per l’indennità da licenziamento illegittimo ai sensi

dell’indennità quantificata a termini dell’art. 18 l.300/70, il cui ammontare, in

dell’art. 18 l. 300/70, nella formulazione antecedente alla c.d. Riforma

applicazione invece dell’art. 32 l. 183/2010, è stato infine diminuito dalla

Fornero, l. 92/12 (5 mensilità + 15 di retribuzione globale di fatto, salvo

Corte di Cassazione..

riduzione di quest’ultima parte nel caso di nuova occupazione), ciò in

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a cura dello Studio Rusconi

Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805

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NonSoloToscana

"No al TTIP": sabato la Cgil aderisce alla manifestazione a Roma organismo arbitrale estraneo alla magistratura ordinaria volto a garantire le imprese multinazionali rispetto a normative diverse o in contrasto con le previsioni del Trattato.

Un assetto regolatorio che vuole perpetuare un modello economico iperliberista in una prospettiva di vera e propria mercificazione di beni e servizi e di svuotamento dei diritti e dei percorsi democratici”.

La CGIL è impegnata a promuovere la discussione, a diffondere le informazioni sui rischi del negoziato, a favorire la più ampia partecipazione alla manifestazione nazionale contro il Trattato e per tutelare i diritti, il lavoro, i beni comuni per costruire un modello sociale ed economico sostenibile e rafforzare la democrazia.

L'APPELLO DELLA MANIFESTAZIONE La CGIL aderisce alla manifestazione nazionale contro il Trattato che si sta profilando tra UE e USA per ridefinire le regole degli scambi economici e commerciali su beni e servizi prodotti e scambiati nelle due aree.

Si tratta di norme e procedure che riguardano l’agricoltura, l’alimentazione e la sicurezza alimentare, i sistemi di certificazione dell’origine e della qualità dei prodotti, ma anche la tutela dell’ambiente, la salute, i farmaci, i beni comuni, i servizi pubblici, il lavoro e i suoi diritti.

“Quello che si sta delineando ­ dice la Cgil ­ è un quadro di riferimento giuridico molto pericoloso per la democrazia e i diritti, nel quale rischiano di prevalere gli interessi e le logiche di profitto delle lobby finanziarie e delle grandi imprese multinazionali.

L’accordo che sembra emergere dai negoziati farebbe prevalere la regolamentazione definita sulla stessa titolarità legislativa di Parlamenti, Governi e Amministrazioni Locali, prevedendo addirittura un

Chiediamo a tutte le donne e gli uomini da sempre attivi in difesa dei diritti e dei beni comuni, ai sindaci, ai comitati, alle reti di movimento, alle organizzazioni sindacali, alle associazioni contadine e consumeristiche, agli ambientalisti e al mondo degli agricoltori e delle piccole imprese e a tutti quanti hanno a cuore la democrazia, di costruire assieme a noi una grande manifestazione nazionale a Roma il 7 maggio 2016.

Per fermare il TTIP. Per tutelare i diritti e i beni comuni. Per costruire un altro modello sociale ed economico, per difendere la democrazia.

Tutte e tutti insieme è possibile Roma 7 maggio 2016 ore 14.00 ritrovo in Piazza della Repubblica corteo verso piazza San Giovanni

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Cultura

I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana IL

TRUCCO: SESSUALITA' E BIOPOLITICA NELLA FINE DI

BERLUSCONI

Autore: Ida Dominijanni. Parole chiave: sessualità ­ politica ­ leadership ­ governance ­ biopolitica ­ berlusconismo. Casa editrice: Ediesse Pubblicato nel: novembre 2014. Pagine: 251. ISBN: 9788823019171 L’assoluzione di Silvio Berlusconi al processo d’appello sul Rubygate non chiude ma riapre il problema del giudizio politico sul suo «regime del godimento» e sui segni che esso lascia nell’immaginario collettivo nell’esercizio della leadership. Contro la riduzione ricorrente del cosiddetto sexgate a fatto di colore o episodio criminale, questo libro lo considera il momento rivelatore del trucco costitutivo del berlusconismo e l’evento decisivo del suo tramonto.

L'autrice rilancia alcuni nodi del dibattito attorno agli «scandali sessuali».

LA CALABRIA

IN BIANCO E NERO

Autore: Francesco Arena (introduzione di Arcangelo Badolati, presentazione di Michele Gravano e Giovanni Donato). Parole chiave: sindacato ­ n'drangheta ­ Mezzogiorno ­ mafia ­ lavoro ­ illegalità ­ diritti ­ Cgil ­ calabria. Casa editrice: Ediesse. Pubblicato nel: novembre 2014. Pagine: 141. ISBN: 9788823019010 La ’ndrangheta è una mafia silente da cui genera una pesante coltre di illegalità che sembra avvolgere l’intera Calabria e che non si manifesta sempre e soltanto con macabre scene di violenza, di delitti odiosi, di vendette trasversali. Il libro del fotografo Francesco Arena assume un’altra chiave di lettura del fenomeno ’ndranghetista, e ne coglie la totale pervasività nel tessuto socioeconomico e nel territorio calabresi. Le foto qui raccolte non sono cruente ma narrano la violenza della ’ndrangheta contro l’uomo.

I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 ­ 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288

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In viaggio con...

La torre Eiffel e le mille magìe Parigi val bene un "2x1"

DAL 12 AL 17 LUGLIO DALL'11 AL 16 AGOSTO DAL 23 AL 28 AGOSTO QUOTA PARTECIPAZIONE A COPPIA 980€ (viaggio in pullman, hotel 3 stelle a mezza pensione, visite guidate, accompagnatore, assicurazioni) 1° GIORNO: TOSCANA / LIONE Partenza da Firenze, Prato, Pistoia e tantissime altre città della Toscana. Al mattino ritrovo dei partecipanti e partenza per Lione, pranzo libero lungo il percorso.

Arrivo e sistemazione in hotel.Cena e pernottamento.

2° GIORNO: LIONE / PARIGI Prima colazione. Partenza alla volta di Parigi. Pranzo libero. Arrivo e sistemazione in hotel. Pomeriggio a disposizione per una prima visita della città. Le

Champs Elysees, Arc de Triomphe, Trocadero, Tour Eiffel, Opera Madelaine. Cena e pernottamento in hotel.

3° GIORNO: PARIGI Prima colazione. Giornata a disposizione per approfondire la visita della città oppure per effettuare un’escursione alla Reggia di Versailles, con i suoi scenografici giardini ed all’interno della Reggia la Sala degli Specchi. Rientro in hotel per la cena ed il pernottamento.

4° GIORNO: PARIGI Prima colazione. Giornata a disposizione per la visita della città. Pranzo libero. Suggeriamo un’ escursione a bordo di un Bateau Mouche che solcando la Senna ci porterà ad ammirare la città da un’altra visuale.

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