Primomaggio 22 2016

O I G G M@

p r i mo

www.tosc.cgil.it

Numero 22/2016 - Anno 6

A P E R T UR A D I C R ED ITO Incontro Regione­sindacati, verso un protocollo di settore. Quiriconi (Fisac Cgil Toscana): "Tutelare lavoratori, risparmiatori ed economie locali" pagine 4-5

In primo piano Il caso Autostrade e quei diritti da rimettere in carreggiata pagina 2 Rossano Rossi nuovo segretario generale della Cgil lucchese pagina 3 Domani sciopero dei metalmeccanici, corteo a Livorno pagina 8 Serena Sorrentino alla guida della Fp Cgil nazionale pagina 17

La Newsletter settimanale

9-6-2016

p r i mo

O I G G @ M CG I L T OS C A N A

Editoriale di Alessio Ammannati (Filt Cgil Toscana)

Diritti in carreggiata Per Autostrade di buona occupazione Il 5 e il 6 giugno scorsi i lavoratori autostradali sono scesi in sciopero per

salariali. Si è così arrivati allo sciopero del 5/6 giugno scorsi. Una

il rinnovo del loro Contratto Collettivo nazionale di Lavoro (Ccnl lavoratori

mobilitazione – ripeto – che non ha precedenti nelle agitazioni sindacali

concessionarie autostradali e dei trafori). L'adesione alla mobilitazione

autostradali degli ultimi quindici anni. Un risultato straordinario a cui una

sindacale, promossa da Filt Cgil, Fit Cisl, uilt, Sla Cisal e Ugl, ha avuto

parte delle aziende, tra cui ASPI, ha pensato bene di rispondere

dell'eclatante. La effettiva media nazionale si è attestata su un realissimo

imbottigliando gli utenti in circolazione nei tratti autostradali. Eh, sì. Come

85%, mentre in Toscana, segnatamente in Autostrade per l'Italia

molti potranno testimoniare, il 5 giugno ASPI ha pensato bene,

Direzione IV Tronco (il compartimento regionale), l'adesione ha superato il

contravvenendo agli accordi nazionali di gestione degli impianti in caso di

90% nei comparti operativi e più del 70 per cento negli amministrativi.

sciopero e ai più elementari criteri di sicurezza, di chiudere tutti i varchi

Tale massiccia partecipazione era nell'aria. Nelle maggior parte delle

(piste) manuali; mentre, invece, gli accordi e le norme stabiliscono e

aziende autostradali, in particolar modo nella benettoniana Autostrade per

suggeriscono di lasciare aperta almeno una pista manuale, durante lo

l'Italia, imperversa da tempo un clima crepuscolare

sciopero, affinché il traffico possa scorrere in uscita, senza pericoli.

In quindici anni si è assistito al dimezzamento degli organici, anche grazie

Insomma, pur di salvaguardare il pagamento del pedaggio le aziende

alla introduzione di una automazione a marchio labour saving;

hanno dirottato sui varchi telepass e automatici tutto il traffico, creando

all'impoverimento della qualità del servizio in generale e alla diminuzione

innumerevoli disagi e code interminabili, e aprendo le sbarre dei varchi in

dei servizi alla utenza (basti pensare, ad esempio, alla riduzione

alcuni momenti, allorché le situazioni diventavano estremamente critiche.

dell'orario di apertura dei Punti Blu); all'innalzamento esponenziale

Le Organizzazioni sindacali, come naturale, hanno denunciato tale

dell'età media dei lavoratori, oggi attestata in ASPI (AutoStrade Per

comportamento irresponsabile delle direzioni aziendali, che lede il diritto

l'Italia) sui 52 anni. E tutto ciò per riassumere i tratti più macroscopici della

degli utenti alla libera circolazione. E invitano i cittadini a rivolgersi alle

situazione. Eppure, in generale, le Concessionarie autostradali hanno

Associazioni quali Federconsumatori, nel caso ASPI e le altre aziende

incrementato enormemente la produttività pro­capite per addetto e

richiedessero il pagamento del pedaggio dopo aver aperto i varchi nei

presentano utili di bilancio stratosferici. Tanto che Autostrade per l'Italia

momenti critici. E consigliano di rivolgersi comunque a Federconsumatori

ha chiuso l'esercizio 2015 con un utile netto di bilancio di circa 900, sì

per esigere il rimborso dell'eventuale pedaggio pagato nelle piste

900!, milioni di euro. Mostrando, così, di essere un'azienda dove poter

automatiche, durante le ore di sciopero, a fronte del grave disservizio

fare una ulteriore buona ed utile occupazione. Se non qui, infatti, dove? A

procurato

fronte di tali risultati, i lavoratori e le loro Organizzazioni sindacali hanno

Organizzazioni sindacali stanno intensificando la mobilitazione, anche in

prospettato una piattaforma per il rinnovo contrattuale di carattere

Toscana. Ed è stato previsto un ulteriore pacchetto di ore di sciopero, dal

redistributivo, non solo dal punto di vista salariale ma pure sul versante di

9 al 19 giugno, che i delegati degli impianti gestiranno autonomamente e

una revisione del sistema classificatorio che facilitasse nuove e

seguendo i criteri dati dagli accordi nazionali di gestione degli impianti in

inderogabili assunzioni in ogni settore operativo. Permettendo in tal modo

caso di astensione sindacale dal lavoro. Adesso in ballo ci sono pure i

al sistema autostradale di poter risultare davvero uno dei volani

diritti elementari dei lavoratori e degli utenti. Noi siamo sicuri che ce la

infrastrutturali della economia italiana e non solo un deposito di enorme

faremo e invitiamo, infine, il governo regionale e quello nazionale a

flusso di cassa dei vari Benetton o Gavio. La risposta delle associazioni

monitorare la situazione delle Concessionarie autostradali che gestiscono

datoriali ha seguito l'input della più oltranzista ala confindustriale,

– è bene sempre ricordarlo – un monopolio naturale, un bene che è di

richiedendo ai lavoratori addirittura la restituzione degli aumenti salariali

tutti i cittadini. Occorrono più regole, più diritti, più controllo delle Autorità

del precedente rinnovo di contratto e ulteriori flessibilità normative e

istituzionali, perché gestire una autostrada è gestire un bene comune.

n. 22 - 9 giugno 2016

dalle aziende. A fronte di tutto ciò, in conclusione, le

p r i mo

O I G G @ M CG I L T OS C A N A

Lucca

Rossano Rossi segretario generale "Sono qui per dare una mano"

L'empolese Rossano Rossi è il nuovo segretario generale della Camera del lavoro di Lucca. E' stato eletto ieri dall'assemblea generale della Cgil lucchese, alla presenza della segretaria generale di Cgil Toscana Dalida Angelini, con 45 voti favorevoli, 22 contrari, 4 astenuti.

Alla Cgil di Lucca Rossi succede a Franco Chiriaco, prima commissario poi segretario generale. Queste le prime parole di Rossi: “Per me si tratta di un grande onore e di un grande impegno, ho accettato questo incarico per dare una mano ai compagni e alle compagne di Lucca e lo faccio volentieri, anche perché sono convinto che il gruppo dirigente della

Cgil lucchese potrà creare le condizioni per esprimere un segretario del territorio in breve tempo. Mi considero un segretario di transizione, cercherò di portare fiducia e ce la metterò tutta con impegno e volontà”.

Rossi per la Cgil continuerà a ricoprire anche la carica di responsabile di zona dell'Empolese Valdelsa. “La grande stabilità e la grande forza della Camera del lavoro di Empoli mi possono permettere di continuare il mio mandato anche lì, per terminare positivamente quella esperienza. E di questo ringrazio tutti i compagni e le compagne empolesi”, spiega Rossi.

Rossano Rossi, empolese, 55 anni, sindacalista di lungo corso, ha iniziato da delegato di base nella Sammontana a Empoli per entrare nel coordinamento nazionale Rsu (di cui fu promotore), oltre che nel direttivo nazionale della Cgil. Esponente dalla sinistra sindacale, nel 2002 ha iniziato a far parte della segreteria di Cgil Toscana. Dal 2011 sta nella segreteria di Cgil Firenze ed è responsabile di zona nell'Empolese Valdelsa.

n. 22 - 9 giugno 2016

p r i mo

O I G G @ M CG I L T OS C A N A

Credito Incontro tra Regione e sindacati Verso un protocollo di settore Destano preoccupazione situazioni di istituti locali che in alcune province rappresentano il 50% di raccolta e impieghi in

grave

sofferenza

e

nella

necessità

di

operare

ricapitalizzazioni pesantissime o che hanno già proposto riduzioni di organici come alla Cassa di Volterra. A questo vanno aggiunti i piani industriali presentati dai grandi gruppi nazionali che nei prossimi mesi evolveranno verso nuovi tagli o esternalizzazioni che il sindacato chiede vengano gestiti col tradizionale confronto tra le parti e la riorganizzazione del sistema BCC in corso. Resta in campo, in attesa dell’intervento di Atlante, il tema dei crediti deteriorati che se Proposto ed accolto tavolo permanente. In Toscana i dipendenti del credito dal 2008 sono passati da 31.000 a 24.000. Il credito al sistema produttivo è passato dai 65 miliardi erogati nel 2011 ai 53,4 del 2015 (­17%).

l’incontro, promosso da Enrico Rossi e le organizzazioni del credito e confederali CGIL CISL UIL sulla delicata fase di riorganizzazione del sistema bancario che vede la Toscana insieme al Veneto come regione maggiormente coinvolta nel riassetto del sistema. Il sindacato ha espresso le proprie preoccupazioni per le vicende più complesse aperte a livello nazionale che coinvolgono la Toscana a partire dalle 4 banche in vendita tra cui Etruria (1.600 dipendenti) sulle le

manifestazioni

di

interesse

del sistema. Alla Regione è stato chiesto l’istituzione di un tavolo permanente sul settore aperto anche ad ABI, Bankitalia, GdF, Anci, per monitorare il settore in tutti i suoi aspetti, compreso il perdurare della contrazione del credito al

La nota Fisac Cgil Toscana e Cgil Toscana: "Si è svolto ieri

quali

non risolto non consentirà una definitiva messa in sicurezza

giunte

sono

esclusivamente da parte di “private equity” che non hanno al centro della propria missione ne’ la necessaria tutela del lavoro, tantomeno l’ancoraggio ai sistemi economici locali.

Non sono tranquillizzanti i “boatos” relativi al numero degli esuberi che potrebbero determinarsi, così come poco tranquillizzanti sono le dichiarazioni del Presidente di Quaestio Sgr, braccio operativo del Fondo di salvataggio Atlante, relativo alla salvata e controllata BpVi. Sono anche le indiscrezioni relative alla sua riorganizzazione che hanno portato i lavoratori toscani a scendere ieri in piazza a Prato.

sistema economico, l’attivazione del confronto sui singoli punti di crisi, la richiesta da avanzare al Governo di aprire un tavolo “politico” sul settore ad oggi inesistente. La richiesta è stata accolta e sarà regolata da un apposito protocollo. Tutto ciò a partire da una regione che ha visto contrarsi da 31.000 a 24.000 i dipendenti dal 2008 e del 17% il credito al sistema produttivo negli ultimi 5 anni passando dai 65 miliardi erogati nel 2011 ai 53,4 del 2015. Prioritario per le organizzazioni dei lavoratori inoltre, è la ricostruzione di un rapporto fiduciario con i risparmiatori e i cittadini per i quali vanno garantite le più ampie salvaguardie evidenziando tuttavia la differenza di ruolo e responsabilità tra bancario e banchiere".

Dice Daniele Quiriconi (segretario generale Fisac Cgil Toscana): "Si tratterebbe del primo protocollo di settore con una regione italiana, tanto più importante in quanto non esiste un tavolo politico con il Governo nazionale.

E' auspicabile che queste buone pratiche siano da esempio

per

accompagnare

un

processo

di

riorganizzazione ed efficientamento del settore nel rispetto dei diritti dei lavoratori, dei risparmiatori e delle economie locali".

n. 22 - 9 giugno 2016

p r i mo

O I G G @ M CG I L T OS C A N A

Credito Popolare di Vicenza: a Prato flash mob. "Non cancellateci"

"Noi siamo la storia, non cancellateci". Oltre100 persone tra dipendenti ed ex dipendenti, alcuni dei quali con famiglia al seguito, della Banca Popolare di Vicenza hanno partecipato con questo slogan ad un flash mob, martedì pomeriggio, in piazza del Comune a Prato. Alcuni dei loro rappresentanti sindacali, nel frattempo sono stati ricevuti dal sindaco di Prato Matteo Biffoni. Sono circa novecento in Toscana i dipendenti della Popolare di Vicenza distribuiti in circa 80 sportelli acquisiti nel dicembre del 2010 in seguito all'atto di fusione per incorporazione di Cariprato S.p.a in Banca Popolare di Vicenza.

Organizzazioni sindacali e dipendenti temono per il loro futuro "messo in forse dalla situazione pesantissima della banca oggetto di indagini della magistratura, con un aumento di capitale appena fatto che ha praticamente azzerato il valore delle azioni, e che, prima in Italia, è stata salvata dal Fondo Atlante". Prato, scrivono i sindacati, "teme di far la fine delle cavie da laboratorio, anche a seguito di indiscrezioni su possibili 'spezzatini', da qui la mobilitazione e la richieste di incontri alle istituzioni".

Sempre questo pomeriggio c'è stato un incontro con il sindaco della Città di Prato Matteo Biffoni.

"La procura farà le proprie indagini e se riscontra responsabilità è bene che con massimo rigore faccia pagare chi ha sbagliato, anche per salvaguardare i

quasi 5mila dipendenti della banca che si sono sempre comportati correttamente", ha sottolineato il sindaco Matteo Biffoni, ribadendo la necessità di ricreare un clima di fiducia su un territorio che ha perso 191 milioni di euro: "La città di Prato ha perso 121 milioni, che salgono a 191 considerando tutto il distretto. Di questi circa 70 milioni sono soldi di piccoli e medi risparmiatori che fidandosi della banca hanno investito i risparmi in azioni che dalla sera alla mattina hanno perso valore. Si tratta di circa 5mila clienti che oggi hanno bisogno di un segnale concreto da parte della nuova amministrazione". Al nuovo ad e al nuovo cda, che sarà nominato il prossimo 6 luglio, Biffoni chiederà proprio per questo un incontro: già all'amministratore delegato Francesco Iorio il sindaco aveva chiesto garanzie per i posti di lavoro e di trovare soluzioni per i piccoli risparmiatori che avevano perso, ma dalla banca non sono arrivate risposte concrete. "Se la Banca Popolare di Vicenza vuole restare la banca di riferimento del territorio deve dare un segnale ai risparmiatori più deboli, anche per ricreare fiducia tra i lavoratori della banca e i clienti".

LA TESTIMONIANZA: "COSI' SI VENDEVANO 'TROIAI' ". GUARDA IL VIDEO

n. 22 - 9 giugno 2016

p r i mo

O I G G @ M CG I L T OS C A N A

La lotta

Operai forestali ancora in piazza Previsto uno sciopero il primo luglio

confronto e questo ci sembra un fatto grave”. In cantiere sono già pronte altre iniziative di mobilitazione, se dalla Regione non arriveranno aperture al confronto: martedì 21 giugno, ore 10­12 a Firenze, è previsto un presidio davanti al Consiglio regionale della Toscana con i delegati delle province di Firenze, Prato, Pistoia, Lucca, Massa e Carrara, Pisa e Livorno. Venerdì 1° luglio poi sarà sciopero per l’intera giornata degli operai forestali della Toscana, con manifestazione a Firenze, dalle ore 10 alle 16, davanti alla presidenza della Giunta regionale in Piazza Duomo a Firenze.

22 OPERAI IN MOBILITA' IN AMIATA: PROTESTA DEI SINDACATI / LEGGI TUTTO

Il posto di lavoro e la tutela dell'ambiente sono a rischio perché mancano fondi e un progetto di prospettiva serio. Quindi la lotta degli operai forestali, dopo il riuscitissimo sciopero di marzo, non si ferma: martedì a Firenze c'è stato un presidio davanti alla sede del Consiglio regionale della Toscana con i delegati delle province di Arezzo, Siena e Grosseto. Il presidio, organizzato da Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Toscana, era finalizzato a dare a questo settore una prospettiva di salvaguardia del territorio e di certezze occupazionali, stante “il sostanziale immobilismo della Regione SIENA Toscana che disattende gli annunci e le promesse dichiarate in merito alla lotta dei lavoratori del settore forestale”. La Toscana è la regione più boscata d'Italia (oltre un milione di ettari di bosco): “è arrivato il momento di dire con chiarezza chi debba occuparsi della tutela del patrimonio boschivo e della prevenzione dei dissesti ­ dicono i tre sindacati ­. Occupazione precaria, stipendi a rischio: davvero Regione e Unioni dei Comuni vogliono assumersi una responsabilità così LA FLAI "PIANTA LE TENDE" grave sugli operai forestali? Chiediamo alla giunta DUE GIORNI IN AMIATA regionale una presa di posizione chiara e coerente con le promesse in campagna elettorale. Dallo sciopero di LEGGI TUTTO marzo, ancora non è stato aperto un vero tavolo di

n. 22 - 9 giugno 2016

p r i mo

O I G G @ M CG I L T OS C A N A

Toscana Pride Il 18 giugno si avvicina: 9 giorni di iniziative preparatorie Si

aspettano

ospita il convegno «Welfare e lavoro, politiche di inclusione

manifestanti da tutta

per le persone lgbti», organizzata da General Electric. Mentre

Italia,

martedì 14 giugno, alle 18, alla sede del Robert F. Kennedy di

gli

organizzatori l

del

via

Ghibellina

si

terrà

l’incontro

promosso

dall’alto

primo Toscana Pride,

commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati «Le

a manifestazione che

persecuzioni fondate su orientamento sessuale e identità di

andrà

in

scena

genere». Gli organizzatori del Pride (il programma integrale è

sabato

18

giugno

consultabile su www.toscanapride.eu) hanno inoltre lanciato

nelle vie del centro

l’idea del selfie da condividere sui social network con

storico di Firenze. Un

l’hashtag #FattidiPride.

percorso, che partirà

Il governatore Enrico Rossi, dopo aver dato il patrocinio alla

alle 16 da piazza

manifestazione, sarà in strada per la parata del Pride: «Ero

D’Azeglio

presente ai pride di Grosseto e Viareggio, per me sarà la terza

(concentramento alle 15) e che arriverà al palco allestito in

volta: sono arrivato prima del sindaco di Napoli Gianni De

piazza Indipendenza, con l’attore Carlo Garbardini (noto come

Magistris». Per Rossi, «la Cirinnà è un risultato importante,

Olmo di Camerà Cafè) a fare da testimonial. «La Cirinnà è

visto il ritardo con cui è partita l’Italia, merito di Renzi e del Pd.

stato un primo passo. Importante, ma con vent’anni di ritardo

Ora è arrivato il momento di affrontare il tema delle adozioni.

– spiega Barbara Caponi, presidente del comitato promotore

È una battaglia da affrontare per gradi, ma io sono favorevole

del Pride – La nostra battaglia per l’uguaglianza piena di gay,

all’uguaglianza piena». Alla presentazione del Pride, a

lesbiche e transessuali va avanti». Diciotto le associazioni

Palazzo Sacrati Strozzi, sono presenti anche gli assessori di

toscane promotrici, 80 le adesioni da altre organizzazioni, 59 i

Palazzo Vecchio Sara Funaro e Andrea Vannucci: «Noi due

Comuni e le province toscane che hanno dato il patrocinio,

saremo in manifestazione – assicura Funaro – Da parte del

compresa

Comune di Firenze non c’è stato alcun problema politico: è

la

Regione

Toscana.

La

Cgil

partecipa

attivamente.

solo che per il nostro regolamento non possiamo patrocinare

Il corteo sarà il culmine di una nove giorni, il «Pride Park», che

una manifestazione di strada non istituzionale, né il Pride

da sabato 11 a domenica 19 giugno si terrà alla Limonaia di

Park, perché contiene alcuni eventi a pagamento». Ma per gli

Villa Strozzi. Alla serata inaugurale, ci sarà la madrina

organizzatori, il passo indietro di Palazzo Vecchio è

dell’evento, la cantante Nada. Domenica 12 spazio alle

«un’occasione persa». Intanto, martedì, il Consiglio del

famiglie arcobaleno, con le storie raccontate dall’attrice Catia

Quartiere 4 ha approvato una mozione a favore della nove

Beni. Lunedì 13, il cinema con i migliori film dal Festival Mix

giorni alla Limonaia di Villa Strozzi. Secondo la presidente del

milanese. Poi feste, presentazioni di libri, esposizioni, fino al dj

comitato promotore del Pride, Barbara Caponi, «l’evento sarà

set di giovedì 16. Venerdì 17 si parlerà di diritti, per poi dare

anche un volano per l’economia di Firenze: ci aspettiamo

spazio al concerto di Immanuel Casto. E la sera di sabato 18,

tantissime persone e abbiamo stretto convenzioni con hotel e

dopo la manifestazione, la festa Raibow, prima della chiusura

guide turistiche». Ma per le 18 associazioni toscane promotrici

di domenica 19. Feste e concerti avranno l’ingresso a

e per il presidente Enrico Rossi, «il Pride sarà l’occasione per

pagamento, mentre tutti gli altri eventi saranno gratis. A

far cadere dei muri, per aumentare la coesione, l’accoglienza

margine del Pride Park, giovedì 9 giugno, dalle 10 la Regione

e la serenità dell’intera comunità».

n. 22 - 9 giugno 2016

p r i mo

O I G G @ M CG I L T OS C A N A

Fiom Venerdì sciopero dei metalmeccanici Manifestazione regionale a Livorno

GUARDA IL VIDEO Otto ore di sciopero e manifestazione regionale a Livorno domani venerdì 10 Giugno. E’ l’iniziativa indetta da Fim, Fiom, Uilm per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici.

Sono già una ventina i pullman prenotati per portare nella città dei quattro mori le tute blu da tutte le province toscane. Previsto un corteo per le vie della città, con concentramento alle ore 9,30 in piazza della Repubblica e comizio finale in piazza del Luogo Pio, con interventi delle delegate e dei delegati delle aziende toscane con le conclusioni, a nome di tutte e tre le sigle sindacali, affidate a Michela Spera della Segreteria nazionale Fiom­Cgil. Lo sciopero rientra nella mobilitazione nazionale che vedrà astensioni dal lavoro articolate a livello regionale nei giorni 9, 10 e 15 Giugno.

A presentare la manifestazione sono stati i segretari regionali di Fim, Fiom e Uilm, rispettivamente Alessandro Beccastrini, Massimo Braccini e Vincenzo Renda: “Non permetteremo a Federmeccanica – hanno detto in conferenza stampa ­ di smontare il contratto nazionale. Non è in discussione tanto l’entità dell’aumento salariale, quanto l’impostazione stessa della contrattazione. Ci propongono uno schema che esclude dall’aumento in

busta paga più del 90% dei lavoratori. Ma se i lavoratori non hanno soldi in tasca da spendere, com’è possibile far ripartire i consumi e l’economia di questo Paese ?”

“Il contratto nazionale – hanno aggiunto i tre segretari – è sempre stato una sorta di accordo tra produttori, aziende e lavoratori, contro la concorrenza sleale: una base di salario, diritti e sicurezza sotto la quale non si può andare. Facendolo saltare si aprono le porte al dumping più sfrenato, a danno dei lavoratori ma anche delle aziende migliori.”

“In Toscana sulle vertenze significative, dalla Kme alla Lucchini, siamo sempre stati uniti. Il fatto che lo siamo stavolta anche sul contratto rafforza le ragioni della nostra mobilitazione".

n. 22 - 9 giugno 2016

p r i mo

O I G G @ M CG I L T OS C A N A

L'intervista Fuso illustra le critiche della Cgil alla riforma costituzionale

GUARDA IL VIDEO Un no spiegato nel merito: Mauro Fuso (segreteria Cgil Toscana) illustra le critiche della Cgil alla proposta di riforma costituzionale (a ottobre ci sarà il referendum).

IL DOCUMENTO DELLA CGIL NAZIONALE Il Direttivo nazionale della Cgil, nella seduta di martedì 24 maggio, ha votato un documento ­ approvato con due voti contrari e nessuno astenuto ­ che esprime un giudizio critico sulla proposta di

modifica costituzionale. Critico sia rispetto al "metodo" che al "merito" della proposta. Rispetto al metodo, il primo sindacato italiano sottolinea in particolare una "discussione parlamentare a tratti compulsiva", un "eccesso di condizionamento del governo", una "impropria polarizzazione del dibattito in aula, che ha raggiunto il suo apice con la dichiarata volontà di fare del referendum confermativo un banco di prova per l'operato complessivo del governo". Per il Comitato direttivo della Cgil "il risultato di tale eccessiva e inopportuna polarizzazione della modifica costituzionale ha provocato l'assenza di un dibattito". LEGGI TUTTO

n. 22 - 9 giugno 2016

p r i mo

O I G G @ M CG I L T OS C A N A

Pensionati La prima volta non si scorda mai Le donne e quel voto del 1946

“Ho 96 anni compiuti. Ricordo con molta emozione il giorno in cui noi donne per la prima volta abbiamo potuto votare, e così dare inizio al corso democratico della nostra Italia, ormai repubblica”.

“Il 2 giugno sono andata a votare che avevo appena appena l’età giusta per farlo. E’ stata un’emozione tremenda perché era una cosa che non sapevo

come fare, ho guardato la scheda più e più volte perché avevo paura di sbagliare”.

“Il voto mi ha fatto uscire dal guscio, mi ha dato sicurezza maggiore nella lotta insieme alle altre donne”. Sono solo alcune delle voci che sono state ascoltate ieri mattina all’Hotel Albani di Firenze durante la giornata di riflessione organizzata dallo Spi Cgil Toscana “Da 70 anni il futuro è nelle nostre mani”. Voci delle testimoni dirette di quella prima “chiamata ai seggi”, alle quali si sono affiancate le testimonianze di donne che hanno lottato, negli anni e decenni successivi, per il lavoro, i diritti, per i decreti delegati nelle scuole come per la tutela della maternità, l’aborto e il divorzio; e quella di esperte e sindacaliste. “Abbiamo voluto approfittare di questo anniversario non tanto e non solo per ricordare, ma soprattutto per partire dalle esperienze e per arrivare al significato della partecipazione politica e riflettere sul senso del voto oggi – commenta la segretaria generale dello Spi Cgil Toscana, Daniela Cappelli. Quello che ci preoccupa, dopo un grande risultato come quello del diritto di voto alle donne del 1946, e vedere la distanza che c’è oggi fra cittadini e politica. In questo scenario ci siamo voluti chiedere oggi come e dove si manifesta quella partecipazione appassionata che le donne esprimevano nel ’46 con la battaglia per il suffragio universale. Ciò che ci sta a cuore, e che deve interessare a tutti, è trasmettere ai giovani, ma anche ai meno giovani, il messaggio che non si deve dissipare o accantonare il diritto di voto: l’astensione è una ferita per la democrazia e la partecipazione che nessuno può permettersi di trascurare e alla quale non possiamo rassegnarci”.

n. 22 - 9 giugno 2016

p r i mo

O I G G @ M CG I L T OS C A N A

Pensionati Liberetà e lo Spi a l'Aquila Ecco programma e iniziative appuntamento per trecento nostri iscritti provenienti da tutta Italia e per il nostro gruppo dirigente.

L’evento si sviluppa lungo tre giornate in tre luoghi chiave della città: il Parco del Castello, l’Auditorium di Renzo Piano e l’Università. Oltre a momenti di incontro e confronto per le nostre delegazioni abbiamo previsto degli eventi aperti al pubblico.

Musica, incontri, degustazioni. Con la città e per la città.

INSIEME ALLA CITTA'

Sono ormai molti anni che lo Spi, il sindacato dei pensionati della Cgil che rappresenta circa tre milioni di persone, organizza una festa nazionale legata al proprio mensile, LiberEtà. Quest’anno abbiamo deciso di tenere la festa in una città dalle marcate peculiarità: L’Aquila (29 giugno ­ primo luglio, parco del Castello). Una città che piano piano sta rinascendo dopo il terremoto di sette anni fa. Il centro storico è un cantiere a cielo aperto, ma nei fatti è ancora abbandonato: le attività commerciali attive sono pochissime e la maggior parte delle abitazioni non sono ancora state del tutto restituite ai legittimi proprietari.

La nostra presenza a L’Aquila ha dunque l’obiettivo di ricordare che il processo di ricostruzione non è affatto finito e che ancora tantissimi aquilani vivono nelle abitazioni provvisorie. Vogliamo riaccendere i riflettori su una realtà di cui in troppi si sono già dimenticati e i cui problemi sono ancora tutti da risolvere e avviare una riflessione sul tema della ricostruzione e della condizione della popolazione nella città del post­terremoto.

La nostra è una festa di piazza che vuole coinvolgere la cittadinanza. Ma è anche un

Nell’organizzazione della festa abbiamo deciso di coinvolgere le energie presenti sul territorio, giovani e più o meno giovani, che lavorano quotidianamente per costruire il futuro della città. I concerti, innanzitutto: due serate animate da musicisti di rilievo, tra cui Eugenio Bennato, organizzate in collaborazione con A Lot Entertainement e l’associazione culturale I Guastafeste, che da anni organizzano festival ed eventi musicali in città. Le degustazioni, in piazza, per le nostre delegazioni e per la cittadinanza.

Prodotti tipici locali messi a disposizione da Slow Food. Perché la valorizzazione del territorio passa anche attraverso il cibo. Il progetto della streetart a Paganica, realizzato in collaborazione con Re­acto fest, associazione culturale aquilana che già negli anni passati ha portato in città streetartist di fama nazionale. Il percorso culturale La festa è anche l’occasione per attraversare la città con una visita guidata per le nostre delegazioni organizzata in collaborazione con l’associazione aquilana Archeoclub. Una tavola rotonda pensata come momento di incontro e confronto sul futuro de L’Aquila.

LEGGI TUTTO

n. 22 - 9 giugno 2016

p r i mo

O I G G @ M CG I L T OS C A N A

L'appuntamento

Un concerto per la Carta dei Diritti in piazzale Michelangelo a Firenze Un concerto rock­folk per la Carta dei Diritti del lavoro proposta dalla Cgil: domani venerdì 10 giugno, a Firenze sul piazzale Michelangelo, dalle 21 si esibiranno gli Humanoira, i Marasma e infine il Parto delle nuvole pesanti (ingresso libero).

Durante il concerto sarà possibile firmare per la Carta dei Diritti e anche per i tre referendum lanciati dalla Cgil (per dire basta ai voucher, per la clausola sociale negli appalti, per il ripristino dell'Articolo 18).

“Sarà una serata di buona musica, diritti e impegno sociale, in un luogo meraviglioso: il concerto di venerdì fa parte di un cartellone nazionale in cui la Cgil porta artisti di qualità in tutta Italia per raccogliere adesioni al progetto della Carta e ai tre referendum.

Siamo contenti di offrire questa opportunità anche a Firenze”, dice Paola Galgani, segretaria generale della Camera del lavoro fiorentina.

n. 22 - 9 giugno 2016

p r i mo

O I G G @ M CG I L T OS C A N A

Livorno Il primo luglio sciopero generale "Fermiamoci per risollevarci"

"Tutta la città si ferma, per potersi risollevare” È questo lo slogan che accompagnerà lo sciopero e la manifestazione previsti per il prossimo 1° luglio, indetti dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. Lo scopo è quello di far dialogare una città che ormai si trova sull’orlo del baratro, per poter raggiungere tutti insieme degli obiettivi prefissati, che saranno di interesse generale. “In questo momento Livorno si trova in un punto di non ritorno – spiega Maurizio Strazzullo della Cgil – ed è importante far stringere la città su opere concrete, che diano sostegno ai lavoratori”.

“Adesso bisogna accantonare i litigi e tutte le divergenze, e impegnarci per risolvere la situazione, gli strumenti ci sono stati dati – continua Angelo Colombo della Uil – e dobbiamo sfruttarli al meglio”.

Il primo punto da risolvere è quello di trovare un modo per dare concretamente uno slancio all’economia e al commercio di Livorno e della sua provincia, ci sono due possibilità: la prima è quella di

sfruttare un progetto per la creazione di nuovi posti di lavoro, questo progetto potrà essere relativo al porto, oppure alle nuove aree industriali, le gare di appalto, il turismo crocieristico, il nuovo ospedale o un progetto sui rifiuti. La seconda possibilità è quella di lavorare sugli ammortizzatori sociali in modo che nessun lavoratore o disoccupato si trovi in difficoltà, accogliere le richieste di chi ha bisogno e dare sostegno al reddito dei livornesi.

I sindacati vogliono precisare che “non si tratta di un’iniziativa contro qualcuno”, ma anzi, auspicano che le istituzioni salgano sul palco insieme ai sindacati, serve uno schieramento di tutta la città, dall’amministrazione all’opposizione, per ridare vita a Livorno. “Questo deve essere un punto di partenza per la città, non un punto di arrivo – spiega Giovanni Pardini della Cisl – da ora in avanti dovremmo essere tutti dalla stessa parte per far fronte alla crisi che sta colpendo questa città”.

Lo sciopero è previsto per il prossimo 1° luglio e prevede una manifestazione che partirà alle 9.30 da Piazza Magenta fino ad arrivare in Piazza del Municipio, passando per Piazza Cavour, Piazza Grande, Via Grande e Via San Giovanni.

Lo sciopero e la manifestazione riguardano tutta la provincia di Livorno, quindi anche Cecina, Rosignano e Collesalvetti. (fonte: quilivorno.it)

n. 22 - 9 giugno 2016

p r i mo

O I G G @ M CG I L T OS C A N A

Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube MASSA CARRARA Il marmo va forte ma al piano non c'è lavoro Reportage e analisi sul comprensorio (con riprese delle cave col drone) GUARDA IL VIDEO

IGIENE AMBIENTALE Il 30 maggio i lavoratori hanno scioperato Presidio davanti alla sede di Quadrifoglio a Firenze GUARDA IL VIDEO

n. 22 - 9 giugno 2016

p r i mo

O I G G @ M CG I L T OS C A N A

Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube LA VITTORIA Tassa sui permessi di soggiorno, il Tar dĂ ragione a Cgil e Inca Intervista a Giorgio Cartocci e Carlo Caldini GUARDA IL VIDEO

PISTOIA La Resistenza vista dagli occhi dei bambini Il progetto dello Spi nelle scuole GUARDA IL VIDEO

n. 22 - 9 giugno 2016

p r i mo

O I G G @ M CG I L T OS C A N A

La rubrica LICENZIAMENTO ILLEGITTIMO: GUIDA ALL'ACCERTAMENTO Nel

valutare

l’esistenza

della

giusta

causa

di

licenziamento

o

la

singolo rapporto, la posizione delle parti, il grado di affidamento richiesto dalle

proporzionalità della sanzione disciplinare il Giudice è chiamato a compiere

specifiche mansioni del dipendente, nonché, molto importante, il c.d.

un’operazione valutativa volta ad applicare al caso concreto norme che, per il

“elemento soggettivo”, e cioè l’intensità dell’elemento intenzionale e di quello

proprio carattere “aperto”, forniscono criteri decisionali più che regole precise.

colposo.

Tali norme sono dette clausole generali e ne sono un esempio proprio l’art.

Tali parametri normativi hanno natura giuridica e la loro violazione configura

2119 cc., secondo cui è possibile recedere dal contratto di lavoro “qualora si

una violazione di legge (cfr. Cass. n. 25144/2010, Cass. n. 6498/2012, Cass.

verifichi una causa che non consenta la prosecuzione anche provvisoria, del

n. 24367/2015). Nel caso di specie, un lavoratore ­ addetto ad una nave da

rapporto”, o l’art. 2107 cc, che prescrive appunto la proporzionalità tra

crociera ­ era stato licenziato per giusta causa per aver preso servizio in

sanzione disciplinare e “gravità dell'infrazione”. Il procedimento logico

ritardo e per aver addotto una giustificazione poi rivelatasi falsa. In particolare,

giuridico compiuto dal Giudice di merito per applicare tali clausole generali al

il dipendente aveva rappresentato di aver tardato a causa di un incidente

caso concreto non si sottrae al giudizio di legittimità demandato alla Corte di

verificatosi la sera precedente durante l'imbarco delle autovetture e per il

Cassazione, la quale può (e deve) valutare la correttezza del metodo seguito.

quale aveva dovuto protrarre la prestazione fino a tarda notte, ma,

Questo quanto di recente (ri)affermato dalla Corte di Cassazione, sezione

successivamente, era emerso come il ritardo fosse invece dipeso unicamente

lavoro, con la sentenza n. 7419 del 14 aprile 2016. Con la sentenza in esame,

dalle sue condizioni di salute. Sulla base di tali fatti, i Giudici di merito

dunque, la Corte di Cassazione è tornata ad occuparsi del licenziamento per

avevano ritenuto il recesso datoriale legittimo, mentre la Cassazione ha

giusta causa ed a precisare gli elementi che possono in concreto determinare

accolto il ricorso del lavoratore, ritenendo che la bugia detta dal lavoratore

una lesione irreparabile del vincolo fiduciario. La giusta causa di

non fosse sufficiente ad integrare la giusta causa, tanto più perché non vi

licenziamento è infatti un modulo generico che richiede di essere specificato

erano indizi tali da poter sostenere che il lavoratore avesse inteso

in sede interpretativa in base a parametri ben precisi: la natura e la qualità del

“imbrogliare” la propria datrice di lavoro. LEGGI TUTTO

a cura dello Studio Rusconi

Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805

ww.avvrusconi.it n. 22 - 9 giugno 2016

p r i mo

O I G G @ M CG I L T OS C A N A

NonSoloToscana

Funzione pubblica, Serena Sorrentino eletta nuova segretaria generale

Serena Sorrentino è la nuova segretaria generale della Funzione Pubblica Cgil. L’ha eletta l'8 giugno l’Assemblea generale del sindacato dei servizi pubblici del sindacato di corso d’Italia. Sorrentino subentra a Rossana Dettori che ha lasciato ieri l'incarico dopo sei anni alla guida della categoria. Già segretaria confederale nazionale della Cgil, Serena Sorrentino, napoletana, è nata nel luglio del 1978.

Dopo alcune prime esperienze a Napoli – entra nella segreteria della Camera del lavoro a soli 23 anni – arriva in Cgil nazionale nel gennaio del 2010 per occuparsi delle politiche di pari opportunità. A giugno dello stesso anno viene eletta in segreteria nazionale, ruolo che le viene confermato nel giugno del 2014. Il lavoro, insieme al suo complesso portato di diritti, da difendere e conquistare, è stato il centro del suo impegno. Per stare solo alle cose più recenti, il contrasto al Jobs Act e la “Sfida per i Diritti” della Cgil, la Carta dei diritti universali del lavoro, sono i punti sui quali ha lavorato con dedizione e costanza. È la più giovane segretaria generale della Fp Cgil nella storia e, al momento, nel panorama della Cgil, la più giovane tra tutte le categorie nazionali. E nella sua dichiarazione programmatica, Sorrentino ha sottolineato di voler “partire dal lavoro e dalla sfera di

intervento pubblico. In questi venti anni di pervasione ideologica liberista il valore e la funzione del lavoro, anche quello pubblico, hanno subìto una pesante svalorizzazione”, mentre fino a un tempo recente “il lavoro ha avuto funzione emancipatrice, costruttore di libertà, autonomia, eguaglianza”.

In questa ottica neoliberista a essere colpito è stato soprattutto “il sistema pubblico, inteso come il concorso di tutti quei servizi derivanti dalla esigibilità di diritti costituzionali a cui sovraintendevano funzioni pubbliche”.

“Lo stesso tema della qualità e della dimensione dell'occupazione nei settori pubblici – ha aggiunto – è stato derubricato dall'agenda politica in virtù delle politiche di contenimento della spesa (blocco del turn­over; reclutamento; precariato)”.

Questa impostazione ha “favorito la crescita delle disuguaglianze, accresciuto i debiti pubblici, ridotto la domanda interna e depresso il ciclo economico. Non è un caso che quei paesi che hanno riconosciuto ai servizi pubblici una funzione anticiclica hanno superato prima e meglio la crisi economica internazionale”. LEGGI TUTTO

GUARDA L'INTERVISTA DOPPIA

n. 22 - 9 giugno 2016

p r i mo

O I G G @ M CG I L T OS C A N A

Cultura

I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana PREVENIRE I TUMORI PROFESSIONALI UNA PRIORITA' PER LA SALUTE SUL LAVORO Autori: Marie Anne Mengeot, Tony Musu, Laurent Vogel. Parole chiave: tumore ­ malattie professionali ­ lavoro ­ Eternit. Casa editrice: Ediesse Pubblicato nel: giugno 2015. Pagine: 140. ISBN: 9788823019713 Nell’Unione Europea, ogni anno, circa un milione e duecentomila persone muoiono di cancro. Si stima che tra 65.000 e 100.000 di queste morti siano direttamente causate dalle condizioni di lavoro, mentre molti altri tumori sono dovuti all’inquinamento ambientale provocato dalle attività delle imprese.Non si tratta di fatalità. Sono morti che possono essere evitate.Salvo in pochi casi, come la condanna e poi l’annullamento del processo all’ex proprietario dell’Eternit, i tumori professionali non vanno in prima pagina.

IL

DIRITTO DI MIGRARE

Autore: Catherine Wihtol de Wenden (prefazione di Enrico Pugliese) Parole chiave: immigrazione ­ emigrazione ­ diritti universali di cittadinanza Casa editrice: Ediesse. Pubblicato nel: 2015 Pagine: 78. ISBN: 9788823019577 Basato su una vasta documentazione sulla portata e le caratteristiche delle attuali migrazioni internazionali, il libro affronta in maniera originale una tematica spinosa: il diritto di migrare. Cioè non solo il diritto di uscire dal proprio paese ma anche il diritto di avere un rifugio o semplicemente di cercarsi una collocazione (un lavoro, una nuova vita) in un paese diverso. Da tempo ormai nelle moderne democrazie il diritto di emigrare è in generale riconosciuto. E di questo diritto i paesi del Nord del mondo si fanno anche paladini.

I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 ­ 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288

n. 22 - 9 giugno 2016

p r i mo

O I G G @ M CG I L T OS C A N A

In viaggio con...

Da Panarea a Stromboli e Filicudi Eolie, sette perle del Mediterraneo

PARTENZE OGNI SABATO DALL'11 GIUGNO AL 24 SETTEMBRE (DURATA DEL SOGGIORNO: UNA SETTIMANA) PREZZI A PARTIRE DA 902 € A PERSONA (volo Firenze­Catania, passaggio marittimo, hotel 3 stelle, escursioni, assicurazioni) 1° GIORNO: FIRENZE / EOLIE Firenze, aeroporto Vespucci: ritrovo dei partecipanti e partenza con volo di linea per Catania, arrivo transfert al porto di Milazzo partenza per Vulcano o Lipari, sistemazione in hotel. Tempo libero a disposizione per attività escursionistiche e/o balneari.

In serata cocktail di benvenuto. Cena e

pernottamento in hotel.

2° GIORNO: PANAREA / STROMBOLI Prima colazione in hotel. In tarda mattinata (periodo C­D ore 11h00/Periodo A­B ore 14.00) partenza in motobarca per Panarea. Passaggio per le famose baie di Cala Junco, sopra la quale si trova il villaggio preistorico di Capo Milazzese risalente al 1.500 a. C. e Cala Zimmari, con possibilità di sosta bagno.

Proseguimento del giro dell’isola costeggiando i numerosi isolotti e scogli nei pressi di Panarea.

Attracco al porto del paese. Tempo libero a disposizione alla scoperta degli splendidi scorci e delle caratteristiche stradine del villaggio. Pranzo libero. Nel pomeriggio partenza in motobarca per l’isola di Stromboli. Giro dell’isola in motobarca passando da Ginostra, piccolo borgo di pescatori, e dallo scalo Pertuso (il porto più piccolo del mondo).

SCOPRI TUTTO IL PROGRAMMA

DAI WEEKEND ALLE SPA, DALLE GITE DI UN GIORNO A QUELLE DI GRUPPO, DALLE CITTA' D'ARTE ALLE METE ESOTICHE: ECCO TUTTE LE NUOVE OFFERTE SU www.promoturismo.it

n. 22 - 9 giugno 2016

p r i mo

O I G G @ M CG I L T OS C A N A

I media YOUTUBE IL CANALE DELLA CGIL TOSCANA TUTTI I VIDEO CON INTERVISTE DAI TERRITORI E DELLE CATEGORIE GUARDA

SOCIAL NETWORK

SEGUICI

SULLA PAGINA FACEBOOK https://www.facebook.com/cgil.regionale.toscana SCRIVICI A: tgalgani@tosc.cgil.it nbisogni@tosc.cgil.it

SUL PROFILO TWITTER https://twitter.com/cgiltoscana

LA TRASMISSIONE "TOSCANA LAVORO" LA PRODUZIONE TV DI CGIL TOSCANA SU SINDACATO, SOCIETA', ECONOMIA IN ONDA OGNI SABATO ALLE 21,30 SU TOSCANA TV (CANALE 18 DEL DIGITALE TERRESTRE) REPLICA OGNI DOMENICA ALLE 13,50

n. 22 - 9 giugno 2016

p r i mo

O I G G @ M CG I L T OS C A N A

...

in evidenza

Tutte le novitĂ su CUD, congedi parentali, indennitĂ di disoccupazione, pensioni, personale scuola ...

CLICCA QUI

n. 22 - 9 giugno 2016

1